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La nuova UNI 9795 – Milano, 4 marzo 2010
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La Norma Tecnica impiantistica
UNI 9795: 2010
per realizzare un Impianto secondo la Regola dell’Arte
M. Damoli
La nuova UNI 9795 – Milano, 4 marzo 2010
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TITOLO:TITOLO:
Sistemi Fissi Automatici
di Rivelazione e
di Segnalazione Allarme d’IncendioProgettazione, Installazione ed Esercizio.
NORMA ITALIANA Gennaio 2010
Norma UNI 9795
La nuova UNI 9795 – Milano, 4 marzo 2010
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E’ cambiato anche il titolo.E’ cambiato anche il titolo.
Quello dell’Edizione 2005 era:Quello dell’Edizione 2005 era:
Sistemi Fissi Automatici di Rivelazione, di Segnalazione Manuale e di Allarme d’Incendio.
Sistemi dotati di Rivelatori Puntiformi di Fumo e Calore, Rivelatori Ottici Lineari di Fumo e Punti di Segnalazione manuali.
Si è voluto renderlo il più possibile fedele e coerente con quello Si è voluto renderlo il più possibile fedele e coerente con quello originale (inglese) - utilizzata presso il CEN/TC72:originale (inglese) - utilizzata presso il CEN/TC72:
Fire Detection and Fire Alarm Systems
Guidelines for planning, design, installation, commissioning,
use and maintenance
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La precedente Norma UNI 9795:2005 III Ed. è stata sottoposta a Revisione dal GL competente con introduzione di alcune importanti variazioni, sostanzialmente con 2 principali obiettivi:
sia in ragione di un normale aggiornamento con lo status normativo europeo di riferimento (pubblicazione di nuovi fascicoli della Serie UNI EN 54 relativi ad altri Componenti d’impianto);
sia per cercare di conferire al documento tecnico una maggiore facilità di lettura e più chiara applicazione pratica (anche in conseguenza di parecchi commenti e critiche pervenute sulla precedente edizione)
Motivi dell’aggiornamento Norma UNI 9795: 2010
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Riassumiamo per titoli le principali novità.
1) Calcolo superfici di protezione dei Rivelatori PuntiformiNuovo approccio al calcolo delle superfici di protezione sia per i Rivelatori di Calore che per i Rivelatori di Fumo puntiformi; conseguente semplificazione in un singolo Prospetto (rispetto ai 2 precedenti) e chiari esempi grafici di applicazione dei nuovi criteri.
2) Conseguente cambio criteri per soffitti con elementi sporgenti Di concerto sono stati modificati anche i criteri di montaggio dei
rivelatori su soffitti con elementi sporgenti e soffitti con presenza di riquadri (eliminati i precedenti grafici).
Principali Novità introdotte dalla Norma UNI 9795: 2010
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3) Introduzione di nuove tipologie di Rivelatori
Introduzione dei riferimenti DI Prodotto ed installativi per altre tipologie di Sensori/Componenti:
- Rivelatori di Fiamma (rifer. a Norma di prodotto UNI EN 54-10)
- Rivelatori lineari di Calore di tipo non resettabile (Cavi
Termosensibili ad azione unica)
- Rivelatori di Fumo che utilizzano fenomeni di rivelazione combinati
- Sistemi di Rivelazione di Fumo ad Aspirazione e
Campionamento (riferimento a Norma di prodotto UNI EN 54-20)
- Dispositivi che utilizzano connessioni Via Radio (riferimento a
Norma di prodotto UNI EN 54-25)
Principali Novità introdotte dalla Norma UNI 9795: 2010
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4) Disposizione dei Pulsanti Manuali
a) Riduzione generale della lunghezza massima del percorso per raggiungere un punto di segnalazione manuale:
- max. 30 mt. (per Attività a Rischio Basso e Medio)- max. 15 mt. (per Attività a Rischio Elevato)
b) Obbligo di un Pulsante in prossimità di ciascuna Uscita di Sicurezza
c) Obbligo di un Cartello Segnalatore secondo pittogramma da UNI7546-16 in prossimità di ciascun Pulsante
d) Modifica delle altezze di installazione del Pulsante - ora è ammesso tra 1 mt. ed 1,6 mt.
Principali Novità introdotte dalla Norma UNI 9795: 2010
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Principali Novità introdotte dalla Norma UNI 9795: 2010
5) Disposizione di Allarme Acustici e Luminosi
a) Il livello acustico percepibile deve essere di 5 dB(A) al di sopra del rumore ambientale;
b) Livello Acustico percepito dagli occupanti comunque compreso tra 65 dB(A) e 120 dB(A);
c) Nel caso di occupanti che dormono il Livello Acustico alla testata letto deve essere garantito a 75 dB(A)
Viene introdotta la possibilità di utilizzo dei Sistemi di Evacuazione Vocale di Emergenza, sia come sistema di segnalazione accessoria che come sistema alternativo di segnalazione di allarme incendio (le apparecchiature devono essere conformi ad UNI EN 54-16 e 54-24)
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6) Semplificazione/ Unificazione tipologie di CaviAggiornamento e semplificazione dei criteri di scelta dei Cavi da utilizzare per gli impianti di Rivelazione (Par. 7.1), con la prescrizione di cavi
resistenti al fuoco per tutte le connessioni - fatto salvo quanto previsto dalla citata Norma CEI 64-8, che prevede che una “conduttura” possa essere resistente al fuoco “per costruzione o per installazione” (ad es. Cavo ordinario in tubo protettivo incassato nel muro)
7) Semplificazione Cap. 9Semplificazione del Cap. 9 Esercizio dei sistemi, che ora rimanda direttamente alla specifica Norma di Manutenzione UNI 11224: 2007.
8) Aggiunta Appendice per la ProgettazioneAggiunta dell’Appendice normativa A sulla Documentazione di Progetto, in diretta conseguenza della recente pubblicazione del DM 37/08 che ha aggiornato i criteri di progettazione degli impianti.
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Principali Novità introdotte dalla Norma UNI 9795: 2010
9 ESERCIZIO DEI SISTEMI
Viene ancora una volta ribadito come“ Il mantenimento delle condizioni di efficienza dei sistemi è di competenza dell’utente che deve provvedere:- alla continua sorveglianza dei sistemi;- alla loro manutenzione, richiedendo, ove necessario, le opportune istruzioni al fornitore”
Sia chiaro come mentre per la SORVEGLIANZA l’Utente debba e possa agire in proprio, ossia direttamente lui o attraverso la propria struttura organizzativa interna, per quanto riguarda l’attività di MANUTENZIONE ciò non è invece possibile - dovendosi in tal caso rivolgere, come chiaramente indica il D.M. 10/3/98 ad Azienda Specializzata, che garantisca cioè “competenza e qualificazionecompetenza e qualificazione”
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Principali Novità introdotte dalla Norma UNI 9795: 2010
9 ESERCIZIO DEI SISTEMI
Viene poi citato il famoso REGISTRO ANTINCENDIO, introdotto in viaobbligatoria per le 97 Attività soggette al controllo dei VVF dal D.P.R. 37/98,anche se chiaramente è suggerito che tutte le attività ne siano dotate:
“ A cura dell’utente deve essere tenuto un apposito registroregistro, firmato dai responsabili,costantemente aggiornato, su cui devono essere annotati:- i lavori svolti sui sistemi o nell’area sorvegliata .. qualora essi possano influiresull’efficienza dei sistemi stessi;- le prove eseguite;- i guasti, le relative cause e gli eventuali provvedimenti attuati per evitarne il ripetersi;- gli interventi in caso di incendio precisando: cause, modalità ed estensione … utili per valutare l’efficienza dei sistemi.”
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Principali Novità introdotte dalla Norma UNI 9795: 2010
9 ESERCIZIO DEI SISTEMI
E’ infatti chiaro come il REGISTRO ANTINCENDIO debba essere consideratocome “la scatola nera” del complesso di tutti i presidi antincendio presentinell’attività.E’ infatti previsto che:“Il registro deve essere tenuto a disposizione dell’autorità competente.” La Norma suggerisce poi qualcosa che nella pratica è veramente rarissimo vedere:“Si raccomanda che l’utente tenga a magazzino un’adeguata scorta di pezzi di ricambio”
Relativamente al come deve poi essere attuata l’attività di MANUTENZIONE vera epropria:
“Per quanto riguarda il controllo iniziale e la manutenzione dei sistemi si applica laUNI 11224.”
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Cenni sulla Norma UNI 11224: 2007
1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE
La presente norma descrive le procedure per il controllo iniziale, la sorveglianza, il controllo periodico, la manutenzione e la revisione dei sistemi di rivelazione automatica d’incendio.È applicabile anche dove il sistema di rivelazione incendi sia impiegato per attivare un sistema di estinzione automatica o attuare dispositivi di sicurezza antincendio.
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Cenni sulla Norma UNI 11224: 2007
1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE
Scopo delle attività di manutenzione è la verifica della funzionalità degli impianti e non della loro efficacia, per la quale si rimanda alla UNI 9795.Qualora un sistema di rivelazione incendio non risulti conforme alla regola dell’arte, le azioni correttive non rientrano nell’ambito della presente norma.
La presente norma si applica sia ai nuovi sistemi sia a quelli esistenti.
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Definizioni prese dal D.M. 10/3/98
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Riflessioni finali sul ruolo della Progettazione Riflessioni finali sul ruolo della Progettazione e sulle responsabilità connessee sulle responsabilità connesse
a) E’ ormai chiaro che la Progettazione - SEMPRE OBBLIGATORIA - a) E’ ormai chiaro che la Progettazione - SEMPRE OBBLIGATORIA -
degli Impianti di Rivelazione Incendio riveste ora più che mai un degli Impianti di Rivelazione Incendio riveste ora più che mai un
ruolo centrale per il raggiungimento dello scopo finale i questi ruolo centrale per il raggiungimento dello scopo finale i questi
Sistemi di Protezione Antincendio: salvare cioè la VITA delle Sistemi di Protezione Antincendio: salvare cioè la VITA delle
persone presenti nell’edificio, prima di tutto, attraverso una persone presenti nell’edificio, prima di tutto, attraverso una
precoce, tempestiva ed efficace rivelazione dell’incendio e precoce, tempestiva ed efficace rivelazione dell’incendio e
conseguente segnalazione adeguata della situazione di allarme.conseguente segnalazione adeguata della situazione di allarme.
La Progettazione serve quindi a garantire l’EFFICACIA del Sistema La Progettazione serve quindi a garantire l’EFFICACIA del Sistema
di Rivelazione Automatica d’Incendio, di ciò verrà eventualmente di Rivelazione Automatica d’Incendio, di ciò verrà eventualmente
chiesto conto al Responsabile dell’Attività e poi a ricaduta a tutte le chiesto conto al Responsabile dell’Attività e poi a ricaduta a tutte le
altre figure professionali coinvolte (Progettista, Installatore, altre figure professionali coinvolte (Progettista, Installatore,
Manutentore)Manutentore)
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Riflessioni finali sul ruolo della Progettazione Riflessioni finali sul ruolo della Progettazione e sulle responsabilità connessee sulle responsabilità connesse
b) E’ altrettanto evidente, nonché conseguente anche da quanto b) E’ altrettanto evidente, nonché conseguente anche da quanto
imposto dal D.M. 37/08 e dalla Appendice Normativa A) della nuova imposto dal D.M. 37/08 e dalla Appendice Normativa A) della nuova
Norma UNI 9795:2010, che la Progettazione di questi Impianti di Norma UNI 9795:2010, che la Progettazione di questi Impianti di
Rivelazione Incendio è una cosa seria ed ha dei chiari obiettivi da Rivelazione Incendio è una cosa seria ed ha dei chiari obiettivi da
raggiungere attraverso modalità e scelte tecniche precise e raggiungere attraverso modalità e scelte tecniche precise e
documentate.documentate.
La FUNZIONALITA’ di questi Impianti - non dimentichiamolo mai - è La FUNZIONALITA’ di questi Impianti - non dimentichiamolo mai - è
la rivelazione e la segnalazione precoce, NON il MINIMO COSTO!la rivelazione e la segnalazione precoce, NON il MINIMO COSTO!
Ed sarà della corretta funzionalità che il Progettista verrà chiamato Ed sarà della corretta funzionalità che il Progettista verrà chiamato
eventualmente a rispondere.eventualmente a rispondere.
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Riflessioni finali sul ruolo della Progettazione Riflessioni finali sul ruolo della Progettazione e sulle responsabilità connessee sulle responsabilità connesse
c) E’ peraltro evidente, sempre per il D.M. 37/08 e dalla Appendice c) E’ peraltro evidente, sempre per il D.M. 37/08 e dalla Appendice
Normativa A) della nuova Norma Uni 9795:2010, come anche Normativa A) della nuova Norma Uni 9795:2010, come anche
l’Installatore concorra in misura importante al raggiungimento dello l’Installatore concorra in misura importante al raggiungimento dello
scopo finale dell’Impianto: nella sua Dichiarazione di Conformità scopo finale dell’Impianto: nella sua Dichiarazione di Conformità
finale è proprio ciò che è chiamato a certificare - cioè la corretta finale è proprio ciò che è chiamato a certificare - cioè la corretta
funzionalità.funzionalità.
Ma facciamo attenzione a pensare di poter scaricare su altri le Ma facciamo attenzione a pensare di poter scaricare su altri le
responsabilità proprie, sia perché ciascuno ha ambiti propri di responsabilità proprie, sia perché ciascuno ha ambiti propri di
competenza, sia perché le Responsabilità Penali ad es. si sommano competenza, sia perché le Responsabilità Penali ad es. si sommano
e non si dividono tra i soggetti (Avv. Toncelli).e non si dividono tra i soggetti (Avv. Toncelli).
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Riflessioni finali sul ruolo della Progettazione Riflessioni finali sul ruolo della Progettazione e sulle responsabilità connessee sulle responsabilità connesse
d) IL D.M. 37/08, come la Norma Uni 9795:2010, ma soprattutto il d) IL D.M. 37/08, come la Norma Uni 9795:2010, ma soprattutto il
D.M 10/3/98 sottolineano infine come rimanga in fondo il Titolare D.M 10/3/98 sottolineano infine come rimanga in fondo il Titolare
dell’Attività, alias Datore di Lavoro, o a qualunque titolo dell’Attività, alias Datore di Lavoro, o a qualunque titolo
conduttore dell’Impianto, il soggetto su cui rimane sempre e conduttore dell’Impianto, il soggetto su cui rimane sempre e
comunque una RESPONSABILITA’ RESIDUA OGGETTIVA di comunque una RESPONSABILITA’ RESIDUA OGGETTIVA di
eventuali disfunzioni, difformità e danni conseguenti che eventuali disfunzioni, difformità e danni conseguenti che
derivino da una “cattiva funzionalità” del Sistema di Protezione derivino da una “cattiva funzionalità” del Sistema di Protezione
Antincendio.Antincendio.
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Riflessioni finali sul ruolo della Progettazione Riflessioni finali sul ruolo della Progettazione e sulle responsabilità connessee sulle responsabilità connesse
e) E’ chiaro però che nella misura in cui tale soggetto (Datore di e) E’ chiaro però che nella misura in cui tale soggetto (Datore di
Lavoro, Proprietario, Conduttore, ecc.) potrà dimostrare una Lavoro, Proprietario, Conduttore, ecc.) potrà dimostrare una
oculata e responsabile scelta delle altre figure professionali oculata e responsabile scelta delle altre figure professionali
coinvolte (Progettista ed Installatore in primis) la sua posizione coinvolte (Progettista ed Installatore in primis) la sua posizione
verrà di molto alleggerita dal carico di Responsabilità.verrà di molto alleggerita dal carico di Responsabilità.
E’ infatti peraltro “logico” che se a qualcuno possa essere in E’ infatti peraltro “logico” che se a qualcuno possa essere in
qualche modo concesso di “non ben conoscere” o “non essere qualche modo concesso di “non ben conoscere” o “non essere
esperto” di questi temi, questi non potrà certo essere né il esperto” di questi temi, questi non potrà certo essere né il
Progettista , né l’Installatore!Progettista , né l’Installatore!
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Abbiamo lavorato per voiAbbiamo lavorato per voi
(speriamo ….)(speriamo ….)
GRAZIE PER L’ATTENZIONEGRAZIE PER L’ATTENZIONE