la smart specialisation nella nuova programmazione 2014-2020

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La Smart Specialisation nella nuova programmazione 2014-2020 Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica Ministero dello Sviluppo Economico La Sicilia verso la specializzazione intelligente. Il ruolo dell’innovazione nello scenario 2014-2020 13 marzo 2013

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Page 1: La Smart Specialisation nella nuova programmazione 2014-2020

La Smart Specialisation nella nuova programmazione

2014-2020

Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica

Ministero dello Sviluppo Economico

La Sicilia verso la specializzazione intelligente. Il ruolo dell’innovazione nello scenario 2014-2020 13 marzo 2013

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La Smart Specialisation come strategia di sviluppo regionale

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I primi passi: dalla strategia di Lisbona ad oggi

ü  L’economia della conoscenza e il Consiglio Europeo Straordinario di Lisbona (marzo 2000): «Verso un'Europa dell'innovazione e della conoscenza»

ü  I primi strumenti di Smart Specialisation Strategy: i Distretti Tecnologici (cicli di programmazione 2000-06 e 2007-13)

ü  Il Bando «Cluster Tecnologici Nazionali» (MIUR, Decreto Direttoriale 30 maggio 2012 n. 257) e le 9 aree tecnologiche: Chimica verde, Agrifood, Tecnologie per gli ambienti di vita, Scienze della Vita, Tecnologie per le Smart Communities, Mezzi e sistemi per la mobilità di superficie terrestre e marina, Aerospazio, Energia, Fabbrica intelligente

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La Smart Specialisation Strategy e la Politica di Coesione

La strategia di Smart Specialisation nell’ambito della Politica di Coesione coniuga -  la sua logica place-neutral (accezione settoriale, cfr. McCann P.) -  l’approccio place-based che caratterizza la politica regionale (cfr

Rapporto Barca). A tal fine essa: • deve tener conto delle vocazioni e del potenziale innovativo dei territori, nonché delle competenze disponibili a livello locale in quanto fonte di vantaggio competitivo sostenibile; • non può prescindere dalla presenza a livello territoriale di due condizioni necessarie: la volontà politica di contrastare la resistenza al cambiamento degli attori locali e le capacità tecniche di ripensare i propri paradigmi di crescita.

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La Smart Specialisation Strategy: la via europea

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Priorità d'investimento (Reg. art. 5)

(a) potenziare l'infrastruttura per la ricerca e l'innovazione (R&I) e le capacità di sviluppare l'eccellenza nella R&I; promuovere centri di competenza, in particolare quelli di interesse europeo

(b) promuovere gli investimenti delle imprese in R&I, lo sviluppo di prodotti e servizi, il trasferimento di tecnologie, l'innovazione sociale e le applicazioni nei servizi pubblici, la stimolazione della domanda, le reti, i cluster e l'innovazione aperta attraverso la specializzazione intelligente

(c) sostenere la ricerca tecnologica e applicata, le linee pilota, le azioni di validazione precoce dei prodotti, le capacità di fabbricazione avanzate e la prima produzione in tecnologie chiave abilitanti e la diffusione di tecnologie con finalità generali

La Smart Specialisation Strategy nella proposta di Regolamento FESR 2014-20

Page 7: La Smart Specialisation nella nuova programmazione 2014-2020

Le linee guida JRC - IPTS

Step 1 – Analisi del contesto regionale e del potenziale di innovazione

Step 2 – Governance: assicurare la partecipazione di tutti i soggetti interessati e la responsabilità

Step 3 – Visione condivisa del potenziale regionale e direttive principali per il suo posizionamento internazionale

Step 4 – Identificazione delle priorità attraverso un percorso top-down e bottom-up

Step 5 – Identificazione di un insieme coerente di politiche, di percorsi e piani d’azione

Step 6 – Integrazione di un efficiente sistema di monitoraggio e valutazione

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La Smart Specialisation Strategy: la via italiana

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Le attività del DPS: il supporto alle politiche di ricerca e innovazione delle regioni Progetti tematici di accompagnamento alle politiche di ricerca e innovazione nelle regioni

ü  la domanda pubblica innovativa pre-commerciale (precommercial procurement),

ü  il monitoraggio della performance degli enti intermediari dell’innovazione (Distretti Tecnologici e Poli di Innovazione),

ü  il foresight tecnologico,

ü  i bandi multistadio per la realizzazione di interventi complessi.

Page 10: La Smart Specialisation nella nuova programmazione 2014-2020

Le caratteristiche della politica industriale e tecnologica italiana nella valutazione delle politiche di R&I (UVAL)

ü  Modello di politica tecnologica: da diffusion a mission oriented

ü  I Distretti tecnologici e le aggregazioni pubblico private: dalla specializzazione produttiva a quella tecnologica

ü  Selettività dei destinatari: dalle caratteristiche strutturali al potenziale innovativo

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Gli interventi in Ricerca, Innovazione e Imprenditorialità nella Programmazione 2007-2013

 Fonte:  elaborazioni  DPS-­‐DGPRUC  su  da9  del  Sistema  nazionale  di  Monitoraggio   Da9  al  30  giugno  2012

Miliardi

di  Euro  

0  

2  

4  

6  

8  

10  

12  

14  

16  

Risorse  programmate   Risorse  spese   Risorse  programmate   Risorse  spese  

CONV   CRO  

14,8

6,9

25,6% 38,8%

Risorse programmate e spese in area CONV e CRO (R&S, innovazione, capitale umano per la R&I, agenda digitale e imprenditorialità) Categorie di spesa: 1-15, 62-64, 68, 74

Page 12: La Smart Specialisation nella nuova programmazione 2014-2020

La Smart Specialisation Strategy nella programmazione 2014 - 20

Page 13: La Smart Specialisation nella nuova programmazione 2014-2020

Contratto di partenariato: visione, principi e risultati attesi

una discontinuità nella traiettoria di sviluppo delle regioni attraverso

ü  lo sviluppo di capitale umano qualificato e

ü  la diffusione delle tecnologie abilitanti trasversali ai 9 ambiti tecnologici prioritari di specializzazione

Il cambiamento atteso

Page 14: La Smart Specialisation nella nuova programmazione 2014-2020

Contratto di partenariato: visione, principi e risultati attesi

ü  composizione a livello nazionale delle strategie regionali di smart specialisation

ü  passaggio da un approccio “orientato alla diffusione”, a un approccio più chiaramente “di missione”

ü  apertura delle realtà produttive dei territori in ritardo verso la dimensione internazionale

ü  revisione dei meccanismi di selezione delle proposte di intervento

I principi guida

Page 15: La Smart Specialisation nella nuova programmazione 2014-2020

ü  Rafforzamento del sistema innovativo regionale.

ü  Incremento del focus industriale delle attività di ricerca accademica sulle esigenze attuali del sistema produttivo.

ü  Sviluppo dei comparti del terziario in grado di agire da leva di innovazione degli altri settori.

ü  Aumento dell’occupazione nelle imprese di profili di alta qualificazione tecnico-scientifica.

ü  Incremento della qualità della domanda di innovazione tecnologica della PA.

ü  Aumento del numero delle spin-off della ricerca e delle start-up innovative.

Contratto di partenariato: visione, principi e risultati attesi

Principali risultati attesi

Page 16: La Smart Specialisation nella nuova programmazione 2014-2020

Le risorse e la concentrazione tematica 1/2

Metodo di concentrazione tematica delle risorse (posizione negoziale Stati membri) ü  Concentrare le risorse su occupazione e mobilità e lavoro (8), inclusione

sociale e lotta alla povertà (9), istruzione,competenze, apprendimento lungo tutto l’arco della vita (10)

ü  Nelle regioni più sviluppate il 45-50% delle risorse FESR+FSE ü  Nelle regioni in transizione il 35-40% delle risorse FESR+FSE ü  Nelle regioni meno sviluppate il 20-25% delle risorse FESR+FSE

ü  La somma a livello di SM non deve essere inferiore alla somma che si otterrebbe applicando i livelli minimi percentuali per singola categoria (possibilità di compensazioni tra categorie)

ü  Le risorse FESR allocate all’obiettivo 9 contribuiscono a raggiungere il 20% minimo da allocare a questo obiettivo

Page 17: La Smart Specialisation nella nuova programmazione 2014-2020

Le risorse e la concentrazione tematica 2/2

Metodo di concentrazione tematica delle risorse (posizione negoziale Stati membri) Concentrazione delle risorse FESR:

ü  Nelle regioni più sviluppate e in transizione almeno l’80% a uno o più degli obiettivi tematici 1, 2, 3 e 4 (almeno il 20%)

ü  Nelle regioni meno sviluppate almeno il 50% a uno o più degli obiettivi tematici 1, 2, 3 e 4 (almeno il 10%)

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Le condizionalità ex ante: la Smart Specialization Strategy e il gruppo di lavoro 1

Allegato IV proposta di Regolamento:

Condizionalità 1 (art.9. punto 1)

“disponibilità di una strategia di ricerca e innovazione nazionale o regionale per la specializzazione intelligente che:

ü  si basi sull’analisi swot (punti di forza e di debolezza, opportunità e minacce) per concentrare le risorse su una serie limitata di priorità di ricerca e innovazione;

ü  definisca misure per stimolare gli investimenti privati in RST;

ü  preveda un sistema di controllo e riesame.”

Page 19: La Smart Specialisation nella nuova programmazione 2014-2020

La disponibilità di una strategia regionale: condizione necessaria ma non sufficiente

Puntare su più stringenti criteri di selezione nei nuovi Programmi Operativi, che potrebbero ad esempio:

• incorporare i risultati della valutazione ex-post dei passati interventi, con particolare riferimento ai casi di fallimento

• introdurre, quando applicabile, metodologie di finanziamento a più stadi (multi-stage)

• includere il ricorso a esperti esterni (con esperienze anche internazionali) per la valutazione dei progetti

• favorire procedure di procurement innovativo, fissando un target minimo della spesa pubblica per beni e servizi da allocare attraverso pre-commercial procurement (PCP)

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Evitare la frammentazione e mettere a sistema le esperienze regionali in materia di sostegno all’innovazione Costruire strategie di “Smart Specialisation” regionali flessibili e dinamiche nell’ambito di una strategia condivisa nazionale Rafforzare il supporto alle Amministrazioni coinvolte nel processo di definizione delle Smart Specialisation Strategy in analogia e continuità con quanto fatto nella programmazione in corso con il progetto “Sostegno alla politiche di ricerca e innovazione delle Regioni”

La disponibilità di una strategia regionale: condizione necessaria ma non sufficiente

Page 21: La Smart Specialisation nella nuova programmazione 2014-2020

Grazie dell’attenzione