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ANNO XXXIII - N.3 - MARZO 2018 - Stampato il 08/03/2018 - Via dell’Industria 22 - 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) - Tel. 0457152777 - Fax 0456703744 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663 L’ALTRO GIORNALE EDIZIONE VERONA EST WhatsApp 331 9003743 Progetti definitivi, osservazioni, possibili modifiche, espropri, preoccupazioni di impatto ambientale e deli- bere da ritirare o meno. Di questo e di molto altro si è discusso a San Bonifacio nel Consiglio comunale stra- ordinario dello scorso 16 febbraio, convocato su richie- sta della minoranza per discutere sulla questione Tav. E’ stata una seduta consiliare aperta con la relazione del sindaco Giampaolo Provoli, un excursus storico della vicenda, spiegando che il tracciato definitivo della AV/AC è quello a sud, presentato in assemblea pubbli- ca nel 2015. Pagina 11 SAN BONIFACIO. LA TAV IN CONSIGLIO www.laltrogiornaleverona.it Jesusleny Gomes è una ragazza brasiliana che alla fine di Dicembre ha deciso di fare un viaggio diver- so dal solito: per- correre tutti i 574 Comuni veneti a piedi andando a scoprire le carat- teristiche che li contraddistinguono e le persone che rendono unico ogni paese. Jesusleny ha fatto tappa a Soave tra il pomeriggio del 7 e la mattina dell’8 febbraio. Pagina 6 L’INSOLITA IMPRESA DI JESUSLENY Il gioiello del paese di Lavagno non sarà più solo scrigno di arte e di storia ma anche centro cultura- le. In seguito alla partecipazione al bando nazionale "bellezza@gover- no.it”, volto al recupero del beni culturali della Penisola, il Comune di Lavagno procederà, infatti, al restauro del Forte di San Briccio. La cifra che è riuscito a portare a casa è tra le più alte erogate dal governo e ammonta a un milione e 360 mila euro. Questa somma andrà ad unirsi ai 200mila messi a disposizione dalla Fondazione Cariverona, dal Comune stesso e da altri contributi provenienti dal gruppo Officina Fotonica o procurati in collabo- razione con l'associazione di volontariato “All'ombra del forte”. Pagina 14 LAVAGNO. FORTE SAN BRICCIO

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ANNO XXXIII - N.3 - MARZO 2018 - Stampato il 08/03/2018 - Via dell’Industria 22 - 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) - Tel. 0457152777 - Fax 0456703744Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

L’ALTRO GIORNALEEDIZIONE VERONA EST WhatsApp 331 9003743

Progetti definitivi, osservazioni, possibili modifiche,espropri, preoccupazioni di impatto ambientale e deli-bere da ritirare o meno. Di questo e di molto altro si èdiscusso a San Bonifacio nel Consiglio comunale stra-ordinario dello scorso 16 febbraio, convocato su richie-sta della minoranza per discutere sulla questione Tav. E’stata una seduta consiliare aperta con la relazione delsindaco Giampaolo Provoli, un excursus storico dellavicenda, spiegando che il tracciato definitivo dellaAV/AC è quello a sud, presentato in assemblea pubbli-ca nel 2015.

Pagina 11

SAN BONIFACIO. LA TAV IN CONSIGLIO

www.laltrogiornaleverona.it

Jesusleny Gomesè una ragazzabrasiliana che allafine di Dicembreha deciso di fareun viaggio diver-so dal solito: per-correre tutti i 574Comuni veneti apiedi andando ascoprire le carat-teristiche che licontraddistinguono e le persone che rendono unico ognipaese. Jesusleny ha fatto tappa a Soave tra il pomeriggio del 7 ela mattina dell’8 febbraio.

Pagina 6

L’INSOLITA IMPRESA DI JESUSLENY

Il gioiello del paese di Lavagnonon sarà più solo scrigno di arte edi storia ma anche centro cultura-le. In seguito alla partecipazione albando nazionale "[email protected]”, volto al recupero del beniculturali della Penisola, il Comunedi Lavagno procederà, infatti, alrestauro del Forte di San Briccio.La cifra che è riuscito a portare a casa è tra le più alte erogate dalgoverno e ammonta a un milione e 360 mila euro. Questasomma andrà ad unirsi ai 200mila messi a disposizione dallaFondazione Cariverona, dal Comune stesso e da altri contributiprovenienti dal gruppo Officina Fotonica o procurati in collabo-razione con l'associazione di volontariato “All'ombra del forte”.

Pagina 14

LAVAGNO. FORTE SAN BRICCIO

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Caro Direttore,ho voluto levarmi un dubbiotempo fa, dopo la spesa fattaal supermercato, e ho messotutto bene in vista sulla tavo-la della cucina…Volevosapere se avevo acquistatopiù merce o più plastica. Hocapito subito che quest’ulti-ma superava di gran lunga laprima. Nessuno si è maichiesto che fine faranno gli“scarti” di quella specie unavolta buttati? Bisogna tenereconto che stiamo parlando dimateriale praticamente indi-struttibile, altamente inqui-nante e di cui si fa un usosmodato e continuo. Trovatala soluzione: c’è il riciclo!Basta mettere la plastica inun apposito contenitore, poiviene una ditta che la caricasu un camion e la porta in unposto dove riescono a ridurlain poltiglia senza inquinare.Se ne ricavano maglie inpile, montature per occhiali,vasi da fiori, sedie, tegole etanto altro. Non tutti però sicomportano bene e c’è chinon rispetta le regole: sivedono in giro pezzi di pla-stica sparsi ovunque cheprima o pii qualcuno dovràraccogliere. Ma da doveviene invece quella roba cheho visto un giorno alla tele-visione, tutta colorata, chegalleggia in mezzo all’Ocea-no? Come ha fatto ad arriva-

re là? Sembra incredibile,ma quasi il 90% della plasti-ca proviene dallo scarico dialcuni grossi fiumi. Vento etempeste portano poi tutto allargo. Il resto lo fanno lenavi da crociera o da cargodi passaggio che buttano inacqua quello che non serve.Dopo anni nascono quelleisole vaganti e variopinte.Ecco perché hanno trovatosacchetti e bastoncini di pla-stica nella pancia di unabalena morta e un gabbianostecchito sulla spiaggia conla punta di una biro piantatanel gozzo…E i pesci? Quellia volte se la cavano e riesco-no a sopravvivere se si limi-tano a mangiare solo piccolirimasugli che pescano làdentro. Quando però a casanostra facciamo la “grigliatadi mare” un po’ di veleno lopassano anche a noi. Non sose mi spiego. La plastica èstata trovata dappertutto,tanto sul ghiacciaio come nelfondo marino. Tracce anchenell’acqua del rubinetto…Eallora, quanto ci vuole acapire che è arrivato ilmomento di eliminare dallacircolazione un prodotto cheè quasi eterno e nuoce allasalute e alla natura? Dobbia-mo sostituirlo con un altroche chiamano “biodegrada-bile”. Quello è fatto di unmateriale che non resiste più

di tanto e sparisce da solo inpoco tempo senza lasciarealcuna traccia di sé. Credoche piaccia a tutti ritardare ilmomento della nostra dipar-tita.

Giordano Salzani

Il vendicatore “romantico”,che per fare giustizia di unsopruso commette un atto diviolenza nei confronti del“simbolo” di quel sopruso,è una figura umana e lette-raria che è sempre esistita.Vendicatori erano RobinHood, i cavalieri senzamacchia e senza paura, ilpistolero del vecchio westche vendica la donna uccisadai banditi, il poliziotto diLos Angeles a cui hannoucciso il collega con cuifaceva coppia fissa oppureil regicida Gaetano Bresci:“Ho ucciso un principio”.Vendicatore leggendario èl’anarchico protagonistadella famosissima canzone“La locomotiva”, con laquale Francesco Guccinichiudeva, trionfale, i suoiconcerti. Ricordo, in propo-sito, un bellissimo concerto,sempre militante, di Gucci-ni allo stadio di Rosà neglianni ’80, che si conclusecon “La locomotiva”, “lan-ciata a bomba contro l’in-giustizia”. A Luca Traini,quel ragazzone che a Mace-rata ha sparato contro “gli

spacciatori” per vendicarePamela, faranno un mazzogrande così. C’è bisogno dirimarcare che cosa ha com-messo? Egli, inoltre, ha sba-gliato epoca e contesto sto-rico. E’ un criminale razzi-sta stragista da sbattere ingalera e buttare via la chia-ve per tutto il tempo cheverrà stabilito. Occorrerimarcarlo? Nella mente diLuca Traini egli ha vistouna ragazzina di appenadiciotto anni, come tante,normale, minuta, esile, giàschiava dell’eroina, incapa-ce di arrampicarsi sullepareti scivolose di un pozzonero che assume le sem-bianze di una “dose”, di untizio che gliela vende e poilei muore; esile, fragile,sola, raggomitolata, senzasua mamma che le stringa lamano; Pamela è stata resti-tuita dentro due valige,smembrata in tanti pezzi; ungrumo di carne macellata;non hanno trovato il collo,quel pezzo di noi che colle-ga la testa al tronco, e nem-meno il cuore, forse man-giato. Di fronte a questo

orrore smisurato, belveinfeconde con volti di gior-nalisti, intellettuali, politicied umanoidi che svettanoper la loro demenza diaboli-ca, il giorno dopo, nei salot-ti televisivi, discutono acca-nitamente sul fascismo e sulsuo ritorno. Io invece, trame e me, invoco su di loro ilritorno dell’Angelo stermi-natore, che però ultimamen-te è distratto, forse colpitoda influenza o in vacanza suqualche stella remota. Tor-nando alla Locomotiva, ilmacchinista ferroviere eratale Rigosi: per i giornalidell’epoca autore di un puroatto di pazzia; per Gucciniun eroe proletario, eterniz-zato da una canzone simbo-lo. “Non so che cosa accad-de, perché prese la decisio-ne, forse una rabbia antica,generazioni senza nome cheurlarono vendetta, gli acce-carono il cuore: dimenticòpietà, scordò la sua bontà, labomba sua la macchina avapore”…“lanciata abomba contro l’ingiustizia”.

Avv. Marco Bertagnin

LE VOSTRE LETTEREL’ALTRO GIORNALE Marzo 2018www.laltrogiornaleverona.it 3WhatsApp

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Direttore Responsabile:Rosanna PancaldiSocietà Editrice:

L’Altro Giornale s.r.lRedazione:

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San Pietro in CarianoStampa:

FDA EUROSTAMPA srlVia Molino Vecchio, 185

25010 BORGOSATOLLO (BS)

Numero chiuso il08-03-2018

Gentile Redazione,vi scrivo in merito alla let-tera dell’avv. Marco Berta-gnin intitolata “Europa...”,uscita sul vostro numero difebbraio 2018. Non è laprima lettera a sua firmache pubblicate, e devoammettere: non è la primavolta che mi trovo in disac-cordo con le sue opinioni;stavolta, mi sono preso labriga di replicare. Scrivel’avv. Bertagnin che ritienel’espressione “più Europa”una “frase ad effetto osses-siva, un’isola che non c’è(…) che chi la pronunciaprobabilmente nemmenoconosce”, e che gli genera“prurito” e “ribrezzo” (tra-lascio, per carità di patria, isuoi consueti vaneggia-menti sul comunismo, chequi c’entrano come i cavolia merenda). Mi dichiarosubito, sono di parte:appartengo alla cd. “Gene-razione Erasmus”, essendonato nel 1987, lo stessoanno in cui il programmaeuropeo di mobilità studen-tesca è stato istituito. Gra-zie all’Erasmus e ad altreborse di studio europee, hoavuto il privilegio di stu-diare e lavorare all’estero,ho imparato due lingue,vivendo assieme a ragazziprovenienti da tutto il con-tinente. Una di loro èdiventata persino la miafidanzata. Queste esperien-ze sono state un’incredibileoccasione di crescita perso-nale, e mi hanno sicura-mente agevolato a trovareun lavoro stabile ed appa-gante. Perciò sì, caro Avvo-cato: ritengo di parlare concognizione di causa. Chie-de retoricamente, il Berta-gnin, se gli Stati europeiparlino la stessa lingua, oabbiano gli stessi sistemipolitici; usi e costumi; tra-dizione gastronomica; asottintendere che l’Europanon abbia perciò alcunaragione di esistere. Milimito a fargli notare cheneanche la nostra cara Ita-lia riuscirebbe a scampare,

ad un criterio così stringen-te. Dopo aver elegantemen-te enumerato i Paesi che, asuo dire, “ci stanno suimaroni”, l’invettiva del-l’avv. Bertagnin si rivolgequindi ai poveri belgi (“Chili conosce?”). Mi offro didargli una dritta, avendoneconosciuti parecchi perso-nalmente: il Belgio è laterra della birra e del cioc-colato, di cui i belgi vannomolto fieri. Il Belgio è divi-so tra un nord ricco, dove siparla olandese, e un sudmeno sviluppato, che parlafrancese; ma c’è anche unapiccola regione ad est, doveinvece è diffuso il tedesco(come diavolo faranno maia capirsi, si chiederà l’Av-vocato). Di conseguenza,c’è chi, in Belgio, caldeg-gia la secessione del norddal sud, e chi invece laritiene una cretinata. Se poil’avv. Bertagnin se la sen-tisse di approfondire, sco-prirebbe che in Belgio sonoin molti a credere nell’Eu-ropa unita – Bruxelles stalì, del resto – ma c’è anchechi prova il suo identicoribrezzo, a dover stare sottolo stesso tetto assieme aquei simpatici lavativi conle mani bucate degli italia-ni. Esprime poi, l’avv.Marco Bertagnin, l’ideache l’Europa sia diventataobsoleta, poiché “anche icotechini sono consci chele guerre tra Stati europeinon ci saranno mai più,che i nazionalismi “perico-losi” (sic) non tornerannomai più”. Ora, anchevolendo prendere perbuono il suo insperato otti-mismo – dove gli “inno-cui” nazionalismi nonrischiano di ricomparire –mi chiedo perché mai loscopo dell’Europa debbaper forza esaurirsi lì. Ilmio poro nonno Gigi, unavita passata a lavorare neicampi della frazione diFittà (Soave), si ricordavaancora bene le sassate che,in gioventù, gli abitantidella vicina contrada di

Castelcerino riservavano achi dei fitaroi osasse anda-re a fargli visita (e vicever-sa, probabilmente). Nonsarà merito dell’UnioneEuropea se, nel frattempo,le sassaiole tra compaesanisono cessate, ma è indiscu-tibile il progresso chel’Italia ha conosciuto negliultimi 60 anni – di cui hapotuto godere anche il mioporo nonno Gigi – e riten-go sacrosanto riconoscereil notevole contributo eco-nomico, politico e cultura-le dato dall’UE. Mi sonoben chiare, ça va sans dire,le enormi tare che laaffliggono (dopotutto,come chiosa giustamentel’avv. Bertagnin: “Un cacoè un caco, un tubo è untubo”): il deficit di demo-crazia, solidarietà e traspa-renza; l’assenza di un’uni-ca politica estera e fiscale;la burocrazia; che nehanno minato alla base lacredibilità, complice anchela crisi economica. Ciono-nostante, sono fermamenteconvinto che la soluzione atutte queste magagne nonsia mandare a remengotutto quanto; anzi, la ricet-ta sta tutta racchiusa in unasemplice formuletta: “PiùEuropa”. Occorrerebbeperò, o sarebbe almenoauspicabile, un cambio diprospettiva, che ci consen-tisse di distogliere losguardo dal nostro ombeli-co, almeno per un momen-to: ne guadagneremmotutti, evitando di caderevittime dell’innata pauradello “straniero”, e di farciprendere troppo per il nasodai molti profeti di sventu-ra. Più che a qualche inte-rento di Marco Bertagnin,mi riferisco a trasmissionifarcite di balle e velenocome “Dalla vostra parte”di Belpietro, o “Quintacolonna” di Del Debbio:penso a loro e mi viene dadire: “Europei, per favore,non lasciateci soli con gliitaliani”.

Carlo Martinelli

EUROPA... LA LOCOMOTIVA

Caro Direttore, troppe volte ho letto troppiarticoli contro la caccia.Sono sempre scritti nonconoscendo la materia eintrisi di sentimenti aboli-zionisti colpevolizzando icacciatori con esempi sur-reali. Che la caccia non siauno sport è assodato... èuna passione: tra l'altro,una sana passione. Ogni

volta sembra inutile ricor-dare che, per esercitarla,bisogna passare una seriedi ostacoli che servonoappositamente a scorag-giarla. Per prima cosa lafedina penale immacolata,nessun abuso di alcool edroghe, nessun comporta-mento aggressivo o vaga-mente minaccioso. Poiistruzione, con consegui-

mento di abilitazionemolto selettiva. Leggimolto severe sul possesso,trasporto e porto d'armi. Inostri detrattori possonopermettersi tutte questequalità? Qualcuno nonrispetta le regole? Vannopuniti, come i ciclisti ingregge, i motociclisti neiboschi, gli automobilisti...Abbiamo contro gli ani-malisti, quelli che hannosostituito la prole con uncane. Abbiamo contro gliambientalisti, quelli chepesano i grammi di piom-bo non vedendo le lastredi eternit disseminateovunque. Apprendo dalsuo giornale di avere sullacoscienza pure il pensio-nato che sente il “bumbum”... speriamo non cirimanga dopo i vari spet-tacoli pirotecnici, discoserate o carnevaloni vari.Che i detrattori abbiano ilbuon senso di parlare diquello che conosconooppure capire quello chesicuramente non conosco-no, quello sì che rimarràsempre e solo un sogno.

Riccardo Berdin

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Mi sembra molto interes-sante, attuale e illuminanteil bell'articolo apparso inquesti giorni su “Avvenire”di Mariolina Ceriotti, neu-ropsichiatra infantile e psi-coterapeuta. Afferma che“la caduta della natività èun fenomeno che va ben aldi là delle pur vere difficol-tà economiche e non credosia possibile avviare un'in-versione di rotta se non ci siferma a riflettere in modoapprofondito su ciò che unprogetto generativo implicadavvero”. E continua:“Oggi come sempre, ciò chemuove l'uomo nelle suedecisioni sono quelli obiet-tivi che sembrano promet-tergli una vita più felice;avere dei figli oggi nonappare più tra le scelte checolleghiamo all'idea di feli-cità: i figli ci appaiono piùcome un vincolo che unarisorsa; sentiamo i loro biso-gni come un contrapposti ainostri bisogni e la responsa-bilità nei loro confronticome una pesante restrizio-ne nella nostra libertà. La maggior parte delle per-sone vive la vita in terminiesclusivamente individuali[…]. Anche nella formazio-ne della coppia gli aspetti diprogettualità comune, sonospesso subordinati a quelliindividuali […] Ma mettereal mondo un figlio non èuna scelta che si può collo-care nello stesso ordinedelle altre decisioni: non ècome decidere se acquistareuna casa oppure accettare orifiutare un lavoro. Mettereal mondo un figlio significail salto in una dimensionenuova, il figlio è un'aperturaall'ignoto, all'imprevisto, aqualcosa che sfugge a ognipossibile programmazione”e prosegue “accogliere unfiglio significa accettare

l'inizio di un'avventura, chepotrà esporci alla gioia maanche al dolore, a soddisfa-zioni ma anche a frustrazio-ni. Un figlio ci cambia lavita completamente e cichiede di accettare il rischiodi una novità vera, che nonpotremo e non dovremocontrollare.Soprattutto la donna sente ilpeso della sfida che unfiglio rappresenta per lei edi fronte all'idea di una gra-vidanza la donna di oggi hapiù che mai paura: comecambierà la sua vita? Comepotrà perseguire i suoiobiettivi personali e insie-me fare spazio all'alterità diun figlio? […] In questasituazione, la presenzaaccanto a lei di un uomocapace di condividere lesue preoccupazioni e diassumersi con decisione egioia la paternità del suobambino è ciò che potrebbefare la differenza. Maanche assumere la paternitànon è un passaggio sempli-ce, il figlio chiede al padredi non agire più solo per sestesso, ma per preparargliun'eredità fatta non solo dicose ma anche di speranza,imparando a passare dallalogica della pura realizza-zione personale a quellache si inserisce nella conti-nuità tra le generazioni”.Tiene a sottolineare poi:“In questo mondo che hasmesso di fare bambini, sirespira un'aria di eccitazio-ne ma non certo di felicità:depressione e noia dilaganoe la corsa sempre più affan-nosa dietro le cose, spessonasconde un senso di soli-tudine e di morte” e si chie-de: “Qual è per l'uomo lastrada della felicità? E'quella che passa attraversola sua capacità di sviluppa-re creatività. La creatività

consiste nella capacità difar esistere nel mondo qual-cosa che prende originedentro di noi, e che prendeforma e concretezza fuoridi noi […] fare figli è inassoluto l'atto più creativoa disposizione dell'uomo:mai come con un figliol'uomo mette nel mondoqualcosa di vitale e concre-to che origina da lui e maicome con un figlio puòscoprire tutta la bellezza ela pienezza della vita che sirinnova con la sua ricchez-za inesauribile”.

Elvira Tebaldi

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331 9003743

Caro Direttore,quella appena conclusa èstata una campagna eletto-rale miseranda nella qualequasi tutti hanno promessocose irrealizzabili, qualcu-no addirittura ha cercato dipropinare agli italiani che ilfascismo è morto o che èstato anche buono. Noi,come Anpi (Associazionenazionale partigiani d’Ita-lia) siamo quelli che ilfascismo l’abbiamo cono-sciuto e combattuto perdare la libertà anche a chiadesso, sconsideratamente,inneggia al duce, ad Hitler,

al fascismo…forse – esenza forse – è arrivato ilmomento di impedirglieloperchè se ne stanno appro-fittando per inquinare esporcare la nostra democra-zia. Anche il nostro capodello Stato, Sergio Matta-rella, nel discorso fatto inoccasione della giornatadella Memoria, il 27 genna-io scorso, ha preso unaposizione chiara e netta:solo che purtroppo il suodiscorso è stato ignoratopraticamente da quasi tutti imedia: “…sorprende senti-re ancora oggi, da qualche

parte, che il fascismo ebbealcuni meriti, ma fece duegravi errori: le leggi razzia-li e l’entrata in guerra.Un’affermazione grave-mente sbagliata ed inaccet-tabile da respingere confermezza, Razzismo e guer-ra non furono episodi odeviazioni rispetto al mododi pensare del fascismo madiretta ed inevitabile conse-guenza”.

Per il Comitato direttivodell’ANPI di Soave

Il Presidente Augusto Suppi

FASCISMO E...NASCITE

Con il pretesto di qualcheprete pedofilo, la chiesa cat-tolica sta subendo uno deimolti attacchi previsti dal suofondatore Gesù Cristo. Perse-cuzione da routine quotidia-na dunque, nulla di nuovosotto il sole: le forze delletenebre fanno il loro mestie-re. Ciò che invece bisognasapere circa gli inquisitorilaicisti del terzo millennio, èche la pratica della pedofiliaè predicata ed auspicata dailoro stessi referenti culturali.Per fare solo alcuni esempi inordine sparso temporale,Rousseau, il profeta dell’edu-cazione relativista e illumini-sta si comprò per pochi fran-chi una bambina di dieci anniper allietare sessualmente lesue serate. Dacia Maraini,sulla scia dei filosofi illumi-nisti che praticavano sessocon i lori figli, sostenne chel'incesto è una pratica natura-le. Jean-Paul Sartre, Simonede Beauvoir, Michel Fou-cault, Jack Lang, futuroministro francese, firmaronouna petizione in cui si recla-mava la legalizzazione dei

rapporti sessuali coi minori.Daniel Cohn-Bendit, capo-gruppo dei Verdi a Bruxelles,raccontò addirittura di averesperimentato e favorito lapedofilia e il sesso coi mino-ri a scuola, come insegnante.Aldo Busi ha spiegato chel’età per rapporti omosessua-li che lui ritiene lecita è a par-tire dai tredici anni, in quantoa questa età un ragazzo,secondo lui, sarebbe adulto, elibero di decidere di avererapporti con un altro uomo.Nichi Vendola, governatoredella Puglia, in una intervistadel 1985 a Repubblica affer-mava: “Non è facile affronta-re un tema come quello dellapedofilia ad esempio, cioèdel diritto dei bambini adavere una loro sessualità, adavere rapporti tra loro, o congli adulti, e trattarne con chila sessualità l’ha vista semprein funzione della famiglia”. I

radicali hanno organizzato il27-10-1998 un convegno,nelle aule del Senato, la cuipresentazione recitava:"Essere pedofili non puòessere considerato un reato;la pedofilia diventa reato nelmomento in cui danneggiaaltre persone". Come direche la pedofilia è lecita pur-ché il bambino sia consen-ziente e la legge lo permetta.L’internazionale dei Gay edelle lesbiche (ILGA) ha col-laborato politicamente e cul-turalmente con i pedofiliamericani (NAMBLA:North American Man-BoyLovers Association) per diecianni, prima di separarsi daquesto movimento. Il filoso-fo omosessuale Mario Mielisosteneva la funzione reden-tiva della pedofilia. Nelle sueopere (considerate la bibbiadei gay) vengono considerateesperienze redentive da pro-

muovere, oltre la pedofilia, lanecrofilia e la coprofagia. Leassociazioni omosessualiste(COC) fondate da Jef Last(pedofilo omosessuale eamico di André Gide) neiPaesi Bassi hanno voluto eottenuto la depenalizzazionedei contatti sessuali con gio-vanetti al di sopra dei 12anni. Nel 1990, infatti, eranostati depenalizzati, nei PaesiBassi, i contatti sessuali(etero e omo) con individuisopra i 12 anni: la condizioneera il consenso del giovane odella giovane e il nulla ostadei genitori. E' pur vero comedisse Ratzinger da cardinale,nella chiesa c'è ancora tantaspazzatura, ma è altrettantovero, che dall'altra parte(quella inquisitoria laicista)c'è una discarica di colossalidimensioni.

Gianni Toffali

PEDOFILIA

EDILTOSI S.R.L. Il Paradiso dell’ediliziaOltre 40 anni di esperienza nel set-tore del commercio di materiali peredilizia: questa è EdilTosi s.r.l., dasempre attenta ad offrire prodottie servizi di qualità, all’avanguardiadal punto di vista tecnologico edelle normative vigenti. Attraversotre punti vendita, a Colognola aiColli, a Monteforte d’Alpone e adIllasi, estesi su un’area complessi-va di 21.000 mq di cui 3500 coper-ti, EdilTosi riesce a garantire, overichiesto, il trasporto e lo scarico delle merci in cantiere attraverso mezzidotati di autogrù. Una storia, quella di EdilTosi, che ha inizio nel 1989. Daallora di strada ne è stata fatta tanta: nel 1999 l’azienda diventa socio fon-datore del Consorzio di acquisto Stea e nel 2004 apre la filiale di Monte-forte d’Alpone. Un intenso viaggio corredato dall’inaugurazione, a Maggio2017, del punto vendita di Illasi. Con questa nuova apertura, oltre a 6000mq di area per lo stoccaggio materiale, sono andati ad aggiungersi aglispazi di EdilTosi anche una nuova zona espositiva per la ferramenta edileal piano terra e un ampio show room di stufe e caminetti a marchio Edil-kamin al piano primo di un’ampia palazzina uffici. «Con questi nuovi spaziespositivi – affermano da EdilTosi - abbiamo avuto la possibilità di svilup-pare l’interessante comparto delle stufe a pellet e a legna, dei caminettie dei termocamini con l’inserimento del reparto Colorificio. Per soddisfa-re in modo professionale la nostra clientela di pittori abbiamo deciso,infatti, di attrezzare anche questo nuovo punto vendita di un tintometroIvas, marchio storico e di pregio che propone soluzioni per il mercatodelle finiture edilizie di alta qualità: sistemi di isolamento, pitture, decora-tivi, resine e cicli tecnici. Da qualche anno sono state introdotte nei nostrimagazzini la linea cartongesso Knauf e la linea colori a marchio Kerakolle Ivas, con la possibilità di fornire qualsiasi tipo di colore con sistema tin-tometrico, anche su campione con spettrofotometro. Avvertendo semprepiù da parte della clientela l’esigenza di ricevere consulenza e supporto inquesto specifico settore – concludono infine i titolari di EdilTosi - puntia-mo ad un servizio a 360 gradi che prevede non solo la consulenza e l’as-sistenza ma anche l’organizzazione di diversi momenti formativi. Pensia-mo infatti che in questo settore sia importante far conoscere soluzioni erealizzazioni innovative per essere al passo con le richieste del mercato».

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LE VOSTRE FOTOL’ALTRO GIORNALE Marzo 2018www.laltrogiornaleverona.it 5

SAN FLORIANOTORBE

Il lampione mancante datre mesi è in via Montanari

e non Molinari.Ci scusiamo per l’errore

NEGRAR

Campane per il vetro odeposito immondizie?

DOMEGLIARA

Aiuola dietro al Famila...

NEGRAR

Su 4 strisce pedonali2 sono occupate...

NEGRAR

PESCANTINA

Sottopasso...

Sulla stradina che dalcimitero porta alla loc. Bolcana...c’è di tutto!

SAN PIETRO

È tutto amianto?

VALGATARA

La solita educazionestradale

Mega camion di notte... vietati!

Resti di pecore sgozzate...

PERI

SPIANÀ

I soliti educati...

CONTRADA CASOTTI

Bimbi in orfanotrofio

KENIA

Panchine dell’amorecon poco amore...

BUSSOLENGO

Via S.Vittore, la stradache porta a Bussolengo

... vergogna!

BUSSOLENGO

spesso incostudito...

RIVOLI

... vergogna

BARDOLINO

Ricordi prima dello scempio

Area ecologica chiusa per lavori...

e correttamente ultimatiFemoli più grandi,

sti cestini!

SANT’AMBROGIO

SAN MASSIMO

Dove sono i vigili?

Via Federico della Scala,parcheggio con scarico

immondizia

FUMANE

Ogni mattina cacca sui marciapiedi,

oggi anche sangue

L’educazione di quanti portano fuori i cani

a sporcare...

VALGATARA VALGATARA

VOLARGNE

Palette in uso al cimitero

PESCANTINA

Cuore di tronco

SANTA MARIA VALVERDE

Solito parcheggio per la messa

Buchi nel soffitto del cimi-tero per far defluire l’acqua piovana

BARDOLINO

Negozio di macelleria di carne di cavallo

SAN BONIFACIO

Sottopasso ferrovia

ARCOLE

Escrementi di cane segna-lati in strada pubblica... il Comune non fa niente

ARCOLE

Immondizie ai campi da calcetto

MONTEFORTE

Spazzatura lasciata nel fossato

SAN BONIFACIO

Nuovo materiale perchiudere le buche

PESINA

Altro cemento sul laghettodel Frassino

PESCHIERA

Paese sempre pieno di rifiuti

VILLANOVA

Pista ciclabile

SAN MARTINO

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Risposte, per i correntisti e per i cittadini ingenerale. E’ questo l’obiettivo del consigliereregionale Giovanna Negro, che è stata nominatapresidente della Commissione speciale d'inchie-sta della Regione sul sistema bancario veneto. Lacommissione punterà a far luce sulle cause chehanno portato al tracollo di Veneto Banca eBanca Popolare di Vicenza. «Cercherò di essere la Presidente di tutte le rap-presentanze consiliari – ha commentato Giovan-na Negro – e, soprattutto, di tutti quei cittadini equelle imprese che sono state coinvolte in quelloche definisco il più grande dramma economicoVeneto del dopoguerra. Partiremo dal lavorofatto dalla precedente commissione, ma visto chepoi i risultati politici non hanno avuto una con-creta risposta per i territori e le persone coinvol-te, per colpa degli organismi preposti a dare ledovute risposte, dovremo tutti assieme metterciancora più energie». La prima commissione speciale era stata creatanel 2016 e aveva denunciato come “scarsa onulla” la collaborazione ricevuta dai dirigentidelle banche ascoltati durante i quattro mesi dilavoro. Nelle settimane successive il caso delle“banche venete” era poi esploso in tutto il suafragore, causando il crack dei due istituti e coin-volgendo migliaia di risparmiatori. Questa nuovacommissione avrà 3 mesi (più altri 3 eventual-mente da aggiungere) per provare a scandagliareancora più a fondo di quanto già emerso finora. «L’esplosione dello scandalo a livello nazionaleci permette di avere già molte più notizie e infor-mazioni rispetto a quelle che ha avuto a disposi-zione la precedente commissione – spiega Gio-

vanna Negro -, per questo probabilmente avremomeno necessità di ascoltare dirigenti bancari emanager, con la possibilità di coinvolgere mag-giormente quelle realtà che rappresentano irisparmiatori truffati e i dipendenti. L’obiettivo èquello di avere un quadro a 360 gradi dellavicenda, faremo sentire la nostra voce e se occor-re alzeremo ancora di più i toni del dibattito poli-tico sia perché cittadini ed imprese devono avererisposte concrete, sia perché la politica nazionalenon può e non deve più nascondersi dalle proprieresponsabilità verso i veneti».

Matteo Dani

L’IMPRESA. La ragazza brasiliana residente a Verona, ha camminato visitando 574 paesi

Jesusleny Gomes,viaggiando a piediJesusleny Gomes è unaragazza brasiliana che haun’impresa di consulenzainformatica a Verona e allafine di Dicembre ha decisodi fare un viaggio diversodal solito: percorrere tutti i574 Comuni veneti a piediandando a scoprire le carat-teristiche che li contraddi-stinguono e le persone cherendono unico ogni paese.Tutto poi viene documenta-to nella sua pagina Facebo-ok con foto e video dellatappa del giorno e nel suosito www.su2piedi.it.La sua impresa l’ha fattadiventare famosa a livelloregionale: Jesusleny è statacontattata da molte televi-sioni e giornali locali. Loscorso 4 marzo è stata inter-vistata nel programma diRai Tre “Alle falde del Kili-mangiaro”. Jesusleny hafatto tappa a Soave tra ilpomeriggio del 7 e la matti-na dell’8 febbraio: ha visita-

to il centro storico, il parcoZanella e il 9 febbraio havisitato Costeggiola e Mon-teforte. Jesusleny vive inItalia da 17 anni e ha duefigli: una ragazza di 16 annie un bambino di 5 anni.«Sono una persona moltocuriosa e appassionata dicammini – afferma - e ne hosempre fatti tantissimi comeper tre volte quello di San-tiago, quello di Finisterre,due volte quello di Muxia,ho attraversato la Norvegiae la Scozia. Ho sempre cam-minato fuori dall’Italia, maun giorno mi sono detta “masarà bella anche l’Italia?”.Così ho fatto la “via deglidei”, l’attraversata dell’Ap-penino tosco- emiliano. Misono accorta che camminarein Italia è diverso dal nordEuropa: qui siamo circonda-ti dalla storia. Durante i mieiviaggi ho conosciuto altricamminatori. Anche se face-vamo la stessa strada io arri-

vavo sempre dopo di loropur partendo prima perchémi perdevo a osservare iluoghi e conoscere le perso-ne. Una di queste cammina-trici Miriam Rotondi è statala prima a suggerirmi l’ideadi creare un blog. Scelgo dicamminare sempre d’inver-no – prosegue Jesusleny -perché ci sono più difficoltàe quando ti ritrovi ad avereproblemi rispetto alla vitaagiata che conduci, impari adare valore alle cose e allepersone, alle emozioni, aisorrisi. D’inverno poi nonvedi molta gente in giro equando la trovi dài tuttoquello che sei». Jesusleny èpartita da Monselice lo scor-so 29 dicembre per arrivarea Venezia il 31 dicembre,dove la attendevano gliamici con cui aveva giàorganizzato il capodanno.

«Ho scelto di percorrere ilVeneto perchè sono 14 anniche ci vivo e mi sento un pòveneta, ma soprattuto per-ché i clienti che ho fuoriregione o esteri consideranoi veneti gente chiusa, razzi-sta mentre io ho sempre cer-cato di spiegare che la genteveneta ti dà l’anima. Primadi partire ho chiesto il patro-cinio per l’evento all’Auto-mobile Club Italia, ACI, checrede nel turismo ecososte-nibile. Non immaginavoperò che tutto questo sareb-be diventato così “grande”,con tutta questa curiositàmediatica. Non ho nessunosponsor ma mi sponsorizzoda sola con la mia azienda eporto sempre con me unGPS così tutti dal mio sitopossono monitorare dovesono». Maria Grazia Marcazzani

LA VALDALPONECANDIDATA UNESCO

La Giunta regionale delVeneto ha approvato unprovvedimento con ilquale sostiene la candi-datura della “Biodiversi-tà marina dei siti del-l’Eocene in Val d’Alpo-ne” a Sito della ListaUnesco del PatrimonioMondiale, riconoscen-done gli aspetti e i valo-ri naturali di eccellenzanell’ambito del territo-rio veneto.«Questa decisione – spiega il presidente della Regio-ne del Veneto Luca Zaia – nasce dalla considerazioneche gli scavi storici e quelli scientifici più recentihanno consentito di classificare la Val d’Alpone comeil territorio più ricco di giacimenti fossiliferi del pia-neta. Da anni la Regione, nell’ambito delle propriefunzioni di valorizzazione del patrimonio culturale, hariconosciuto quest’area degna di grande attenzioneper la sua straordinaria valenza: per lo stato di conser-vazione, le dimensioni, la diversità e la rarità deireperti fossili, i diversi giacimenti paleontologici dellavalle non hanno uguali nel mondo». La Val d’Alpone, al margine meridionale delle Alpi,nei Monti Lessini orientali, con i suoi straordinari gia-cimenti fossiliferi, è un territorio di enorme rilevanzascientifica sotto il profilo naturalistico. L’eccezionaleimportanza dei fossili presenti all’interno delle roccesedimentarie dell’Eocene e, più in generale, la storiageologica dell’area, fanno sì che la valle sia sede dinumerosi e significativi depositi paleontologici, tracui quello famoso di Bolca, ma anche quelli di Roncàe di San Giovanni Ilarione, da molti secoli oggetto discavo e di studio.«Il Veneto – conclude il presidente – può vantare diversibeni iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco,e la Regione, oltre a valorizzare le proprie realtà già insi-gnite del prestigioso riconoscimento internazionale, atestimonianza delle innumerevoli eccellenze del suo ter-ritorio, ha dato e sta dando il proprio sostegno a vari pro-cessi di candidatura, come quello felicemente conclusasilo scorso anno relativo alle ‘Opere di difesa venezianetra il XV e il XVII secolo».

“Capire e fare chiarezza”SISTEMA BANCARIO VENETO - IL PRESIDENTE GIOVANNA NEGRO

Luca Zaia

Giovanna Negro

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SOAVE. Il primo cittadino Gaetano Tebaldi illustra i cantieri in programma per l’anno in corso

Lavori in agendaSono numerosi i lavori inagenda a Soave per miglio-rare la viabilità e la sicurez-za del paese. I primi a parti-re saranno quelli in via SanMatteo: si cercherà di siste-mare il problema degli alla-gamenti che subisce semprequella zona del paese quan-do piove molto. «A fineMarzo – afferma il sindacoGaetano Tebaldi - è iniziatoun intervento per mettere insicurezza l’abitato di viaSan Matteo. Nella zona delpalazzetto sarà posizionatoun tubo che andrà a finire aSan Bonifacio. I lavorisono finanziati in parte dalComune e in parte dallaRegione, mentre Alta Pia-nura Veneta supervisioneràl’opera. Sarà modificato ilcorso dell’acqua che arrivada San Vittore, poiché ilTramigna va solitamente incrisi dopo che si allaga San

Matteo nella zona di CorteAdami. Modificando lependenze l’acqua ripiegheràsullo stradone di San Vitto-re, raggiungendo in mododiverso i fossi all’internodella campagna. Da quil’acqua si getterà nel bacinodel Tramigna fino allapiena. San Matteo va in

crisi per primo perché l’ac-qua arriva subito lì e glispazi sono pochi». Contem-poraneamente proseguono ilavori per il rifacimento divia Serenissima e il sotto-passo della Pignattonafinanziati dalla Cantina diSoave, per il nuovo ingres-so a trattori e mezzi pesanti.

Una volta terminate leopere viale Vittoria saràmolto alleggerito dal traffi-co attuale. «E’ in program-ma inoltre – aggiunge il sin-daco Tebaldi - un interventoimportante sulla Regionale11 dove saranno realizzatedue rotonde. Il nuovo sotto-passo sarà il lavoro piùimponente perché sarà com-pletamente rifatto senzachiudere il tratto di auto-strada che passa sopra diesso. Sarà allargato, abbas-sato e saranno installatedelle vasche di contenimen-to così da evitare gli allaga-menti. Solo quest’ultimaopera costerà 8 milioni dieuro (tre milioni finanziatidalla Regione e cinque dallaCantina). I lavori durerannofino a Novembre 2018 e nel2019 saranno collaudati econsegnati. Infine a Mag-gio, la Provincia riasfalteràla circonvallazione AldoMoro che versa in cattivostato».

“SOAVE CITTÀ DEL LIBRO”RASSEGNA LETTERARIA

Per il quinto anno successivo, l'associazione culturaleBotteghe di Soave, in collaborazione con il comune diSoave, organizza la rassegna letteraria "Soave Città delLibro e della Cultura". Anche l’edizione 2018, che sisvolgerà dal 5 all’8 aprile, offrirà agli 800 alunni del-l’Istituto Comprensivo di Soave e dell’Istituto Alber-ghiero “Angelo Berti” laboratori di lettura e incontricon gli autori, tra cui Francesco Vidotto, Cristina Bel-lemo e Diego Mecenero. Novità di quest’anno il concorso a quiz “Parole den-tro”, basato sul libro “Eppure cadiamo felici” di EnricoGaliano, che coinvolgerà tre istituti superiori: il DalCero e il Guarino Veronese di San Bonifacio, e il Ros-selli di Lonigo.Nei pomeriggi di sabato e domenica i più piccolipotranno partecipare a vari laboratori didattici e ani-mazioni alla lettura nel cortile del Palazzo del Capi-tano, in collaborazione con l’associazione LaFoglia-eilVento. Gli adulti potranno seguire gli incontri congli scrittori in Piazza Mercato dei Grani, Piazza del-l’Antenna con l’Agorà degli Scrittori, piazzetta PortaVerona con il Circolo dei Poeti e Parco Zanella. NellaChiesa dei Domenicani si svolgerà la mostra “Pinoc-chio, dai legni di Geppetto ai legni di Sigfrido Barto-lini”. L’associazione VeronAutoctona - Gruppo CTGproporrà tre visite guidate al centro storico di Soave,a offerta libera, sabato alle 15 domenica alle 10.30 ealle 15 con partenza da Porta Verona. Tra gli eventicollaterali si potranno trovare mercatini di libri usatie nuovi, le Soste Letterarie a cura delle botteghe soa-vesi, la Passeggiata tra gli Aforismi, mentre nellaChiesa di San Rocco sarà allestita la mostra dedicataa Berto Barbarani, a cura di Ernesto Santi. Sabato 7e domenica 8, nella Sala Civica di piazza dell’Anten-na, sarà presente la Libreria Giunti al Punto di viaLeoni a Verona, mentre nella Sala delle Feste delPalazzo del Capitano ci sarà la Libreria Bonturi diSan Bonifacio. Libreria Giunti al Punto di Asiagosarà invece presente con postazioni mobili nei luoghidegli incontri. Tutti gli eventi sono ad ingresso libero esi terranno anche in caso di maltempo, in spazi alcoperto.

Servizi diMaria Grazia Marcazzani

MONTEFORTE. Il gruppo podistico Valdalpone ha offerto ai giovani uno spazio per studiare

Novità ... in aulaCi sono novità sul tema“biblioteca e aula studio pergli studenti” a Monteforted’Alpone. La prima vicendaa sbloccarsi è stata l’aula stu-dio per gli studenti: dopoappelli sui social media i gio-vani di Monteforte hannofinalmente trovato una sededove poter studiare per i loroesami universitari: la sededel gruppo podistico Valdal-pone. Questa sarà una sedeprovissoria fino a quandonon sarà riaperta la bibliote-ca del paese ma per ora iragazzi hanno 60 posti dovestudiare. L’associazione havoluto offrire ai ragazzi lasede a costo zero ma lorohanno pensato di mettere unacassettina dove metterannodelle offerte per le spese.Inoltre hanno creato la pagi-

na Facebook “Aula studioMontefortiana” dove chi èinteressato si può iscrivere elì ci saranno sempre gli orariaggiornati di apertura dellasala. «Ci teniamo a ringra-ziare tutti quelli che si sonodati da fare per aiutarci, in

particolare modo la GSDValdalpone De Megni che ciconcede l'uso della sede –affermano i ragazzi -. Sotto-lineiamo che questa è unasoluzione provvisoria, confi-dando nel buon operato delComune». Nel frattempo

però anche riguardo labiblioteca qualcosa simuove: nei giorni scorsi nel-l’albo pretorio del comune diMonteforte è stata pubblicatauna deliberazione dellaGiunta comunale del 31 gen-naio scorso dove si chiarisceche è stata scelta, fra le tredomande pervenute, lanuova sede della bibliotecafino la 31 ottobre 2023.Sarà pagato un affitto di11.400 euro all’anno poichéla sede attuale della bibliotecanel palazzo vescovile ha pro-blemi di varia natura, ma ilComune non ha i fondi perprovvedere alla sistemazione.La sede scelta è l’ex mobilifi-cio in via Dante, proprioaccanto alla nuova aula studiodegli studenti, gestito dallasocietà Quadrifoglio srl.

UN MARZO DI EVENTIIl mese di Marzo a Soave è ricco di eventi. L’11 marzo si terrà lo spettacolo teatrale “Le portatrici carniche” nella salapolifunzionale della scuola dell’infanzia “Principe di Napoli”. Esso vuole ricordare le donne che durante la primaguerra mondiale trasportarono tutti i rifornimenti sulle vette dove si combatteva. Lo stesso giorno si terrà la 24ª edi-zione di “Camera Soave”, rassegna Internazionale di Collezionismo e Cultura fotografica con scambio di antiquaria-to e modernariato fotografico. Il 18 marzo nel Duomo si terrà il “Concerto di primavera” del Coro Città di Soave.Infine il 2 aprile l’associazione “Amentelibera” organizza una mattinata di Orienteering” aperta a tutti.

MONTEFORTE. Compagnia teatrale “Battipalco”Lo scorso 25 febbraio la compagnia teatrale veronese Battipalco, che fa parte del-l’associazione culturale Cartabianca, ha tenuto un incontro aperto del laboratorio“Storie in valigia, percorso di avvicinamento al teatro” rivolto ai bambini dellascuola dell’infanzia. L’incontro, intitolato “Il gioco dei giochi” si è svolto nell’Au-ditorium della Casa di Riposo di Monteforte d’Alpone ed è stato organizzato dal-l’associazione montefortiana “La città dei bambini” all’interno della rassegna“C’era una volta”. In questo laboratorio il piccolo gruppo dei partecipanti è statoavvicinato al linguaggio teatrale con giochi di ascolto, di linguaggio non verbale, diemotività e di narrazione. Dal 2017 Battipalco ha messo in piedi un laboratorio diteatro per l'infanzia, che ha avuto luogo sia a Monteforte d'Alpone che a San Gio-vanni Ilarione, coinvolgendo una ventina di bambini dai tre ai 6 anni. Il Gioco deiGiochi continuerà sia a Monteforte che a San Giovanni Ilarione per tutta la prima-vera.

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L’obiettivo di medio e lungo periodo della concima-zione è quello di contribuire al mantenimento neltempo di un adeguato livello di fertilità dei suoli eridurre fenomeni abbastanza diffusi di stanchezzadei terreni. La fertilità del terreno corrisponde alla suacapacità di essere produttivo nel tempo ed è legataallo stato fisico, chimico e microbiologico. La conci-mazione è una pratica che consente il ripristino dellafertilità a seguito delle asportazioni dovute alla pro-duzione e a quanto la pianta necessita per la propriacrescita (produzione di nuovi tralci, radici, fusto,foglie), nonché alle perdite di elementi del terreno pereffetto del dilavamento causato dalle piogge.Con la ripresa vegetativa riprende l’assorbimento dielementi minerali del terreno da parte della vite. Talefenomeno avviene gradualmente già nelle prime fasivegetative per raggiungere la punta massima in pros-simità della fioritura.La concimazione risulta particolarmente utile nelprimo periodo vegetativo quando per condizioni dibasse temperature del terreno e per andamentimeteorologici sfavorevoli la liberazione di elementinutritivi è ridotta. La corretta esecuzione di questapratica agronomica è molto importante per ma ntene-

re un equilibrato sviluppo vegeto-produttivo delvigneto, che dovrà essere valutato appezzamento perappezzamento al fine di non incorrere in gravi pro-blematiche produttive e fitosanitarie. Di seguito riportiamo le quantità annue complessivedi elementi minerali che dovranno essere apportatecon la concimazione. Gli apporti sono suddivisi aseconda dello stato vegetativo dei vigneti. Essi sonodete rminati tenendo conto delle asportazioni causatedalla produzione, nonché delle perdite per dilava-menti e dalle restituzioni dovute alla pacciamaturadei resti di potatura.

AZOTO 50-60 (Vigneti Deboli), 20-40 (Vigneti equili-brati), 0 (Vigneti vigorosi)FOSFORO 20 (Vigneti deboli), 20 (Vigneti equilibrati),20 (Vigneti vigorosi)POTASSIO 60-80 (Vigneti deboli), 60-80 (Vigneti equi-librati), 60-80 (Vigneti vigorosi)MAGNESIO 20-30 (Vigneti deboli), 20-30 (Vignetiequilibrati), 20-30 (Vigneti vigorosi)

L’elemento discriminante per una corretta concima-zione è l’azoto il cui apporto dovrà essere valutato in

funzione della vigoria del vigneto e della destinazio-ne produttiva delle uve in relazione all’obiettivo eno-logico.Il viticoltore conoscendo lo stato dei propri vignetidovrà modularne i vari apporti.È possibile apportare gli elementi nutritivi previstiricorrendo a concimi minerali semplici oppure a for-mulazioni di concimi complessi. Importante è sce-gliere concimi che consentano di rispettare i rappor-ti fra i vari nutrienti e le quantità indicate.In seguito vengono riportati alcuni esempi di formu-lazioni di concimi complessi adatte alle concimazioniper vigneti con scarso valore:• 15-5-20+2 alla dose di circa 3q/Ha• 12-6-18+2 alla dose di circa 4q/Ha• 12-12-17+2 alla dose di circa 4q/HaI primi tre numeri indicano il contenuto rispettiva-mente di AZOTO (N), FOSFORO (P2O5) E POTASSIO(K2O), mentre il quarto indica la percentuale dimagnesio (MgO).Per i vigneti con eccessi di vigore è importantesospendere la concimazione azotata per cercare diriportare il vigneto in situazioni di equilibrio. In questicasi si contribuisce al raggiungimento dell’obiettivotramite un appropriato uso dell’irrigazione e l’adozio-ne dell’inerbimento anche sul filare.L’utilizzo di concimi organici ha come scopo princi-pale l’apporto di sostanza organica, con l’obiettivo dimigliorare la struttura del terreno. A tal fine è perciòconsigliato l’utilizzo di concimi organici ben umifica-ti. Il ricorso alla concimazione organica è particolar-mente indicato nei giovani impianti, avendo cura didistribuire il concime prima di effettuare l’inerbimen-to del vigneto. In impianti in produzione e con unbuon equilibrio vegeto-produttivo è sufficienteeventualmente eseguire la concimazione organicacon cadenza triennale.La vite presenta due picchi di attività radicale: uno nelperiodo successivo alla vendemmia (settembre, otto-bre) e uno in primavera, dalla ripresa vegetativa allafioritura (aprile). L’epoca ottimale per la distribuzionedei concimi minerali coincide, quindi, con queste fasidi elevata capacità di assorbimento radicale.Per quanto riguarda l’azoto si evidenzia come siaimportante frazionare gli apporti: 1/3 in autunno e2/3 in primavera, al fine di mantenere un miglioreequilibrio vegeto-produttivo. Da osservazioni effet-tuate in vigneti di collina gestiti da più anni con latecnica dell’inerbimento totale, si nota in alcuni casiuna riduzione eccessiva della vigoria. In questi casila concimazione va tarata alla situazione realmentepresente. G.D.C.

AMBIENTE, TERRITORIO e AGRICOLTURALA CONCIMAZIONE PRIMAVERILE DEI VIGNETI

NUOVI CRITERI DI PRIORITÀ PER LE AUTORIZZAZIONI DI IMPIANTO DAL 2018La Regione Veneto con delibera n. 86 del 31 gennaio 2018 pubblicata sul bur 29 del 21 febbraio 2017ha individuato i criteri di selezione per il bando nazionale di assegnazione autorizzazioni a nuovi impian-ti di vite da vino anno 2017 in applicazione del Decreto del ministro delle politiche agricole alimentari eforestali n. 12272 del 15 dicembre 2015. Reg. (UE) 1308/2013, Reg. delegato (UE) 2015/560, Reg. diesecuzione (UE) 2015/561.Il sistema adottato ha determinato una assegnazione media nazionale per l'anno 2016 pari al 9,5% dellasuperficie richiesta (in pratica 950 metri quadrati per ogni ettaro richiesto), ed in Veneto, dove la richiestaè stata ben maggiore rispetto alla disponibilità, la percentuale di soddisfazione è stata del 2,5%, ossia 250metri quadrati per ogni ettaro richiesto.E’ quindi di tutta evidenza che tale sistema ha incoraggiato la concentrazione delle autorizzazioni rilascia-te facilitando fenomeni di accaparramento, non ha tenuto conto del tessuto produttivo di settore particolar-mente in alcune regioni come la nostra, formato da aziende medio-piccole, né tantomeno della affidabilitàprofessionale degli operatori viticoli.Per la assegnazione 2017, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha apportato con spe-cifico decreto protocollato al numero 935 del 13 febbraio 2018 che ha apportato modifiche al citato D.M.12272/2015 di particolare importanza rispetto alle modalità di distribuzione delle superfici disponibili,dando mandato a ciascuna regione e provincia autonoma di scegliere tra le diverse opzioni indicate neldecreto stesso.Dal 2018, le Regioni possono applicare, per l’intera superficie di cui all’articolo 9, comma 5, i seguenti cri-teri di priorità: a) le organizzazioni senza scopo di lucro con fini sociali che hanno ricevuto terreni confiscati per reati diterrorismo e criminalità b) le parcelle agricole specifiche identificate nella richiesta sono ubicate in uno o più dei tipi di superficieseguenti, di cui all'articolo 64, paragrafo 2, lettera D, del regolamento (UE) n. 1308/2013 e l’allegato IIdel regolamento delegatoc) le superfici con problemi di tessitura e pietrosità del suolo oppure in forte pendenza, superiore almeno al15 % o le superfici ubicate in zone di montagna,d) le superfici in cui l'impianto di vigneti contribuisce alla conservazione dell'ambiente di cui al paragrafo2, lettera b) dell’articolo 64 del regolamento e l’allegato II del regolamento delegato. Tale criterio è consi-derato soddisfatto se i richiedenti sono già viticoltori al momento di presentare la richiesta e hanno effetti-vamente applicato le norme relative alla produzione biologica di cui al regolamento (CE) n. 834/2007 delConsiglio e, se applicabile, al regolamento (CE) n. 889/2008 della Commissione all'intera superficie vita-ta delle loro aziende per almeno cinque anni prima di presentare la richiesta.Quindi il Ministero e al Regione Veneto con provvedimenti concomitanti hanno ridefinito i criteri di prioritàfacendo finalmente leva sulla qualità del prodotto legata alla professionalità dell’imprenditore agricolo. Benvenga tale impulso.

Vino & Diritto

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a cura di Alessia Beghini [email protected]

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Un’eccellenza di San Boni-facio premiata al Quirinale.E’ il grande onore toccatoall’ISISS L.Dal Cero e adalcuni suoi ex studenti che,negli scorsi giorni, sonostati premiati dal Presidentedella Repubblica SergioMattarella per il lavoro diricerca storica sostenuto dairagazzi e culminato nellapubblicazione del volume“La Grande Guerra vissutadalla nostra gente”. Laricerca e il volume risalgo-no a due anni fa: un proget-

to nato proprio all’indoma-ni di una dichiarazione delCapo dello Stato sull’im-portanza della ricerca stori-ca, della verità e dellamemoria. Gli studenti coin-volti nel progetto per circaun anno e mezzo hanno rac-colto e catalogato articoli diquotidiani dell’epoca,documenti, foto storiche eracconti di vita vissuta neinostri paesi; il risultato è unvolume di agile lettura ingrado di offrire uno sguar-do completo su come la

prima Guerra Mondialeabbia non solo segnato inmaniera drammatica la sto-ria dell’Italia intera, ma sucome la stessa sia stata vis-suta nel territorio samboni-facese e dei comuni limitro-fi. Guidati da un team diinsegnanti i ragazzi hannodato voce a vicende e per-sonaggi che delineano lemille sfaccettature di unacomunità e del territorio incui è radicata. Per cercarefonti che potessero aiutarlia trovare informazioni su

personaggi pubblici, solda-ti, disertori, associazioni efamiglie dell’epoca, gli stu-denti hanno scandagliatoarchivi pubblici e privati,oltre alle biblioteche, ingrado di fornire loro mate-riali inediti da poter utiliz-zare. Un lavoro extracurri-colare che ha portato i suoifrutti visto che la ricerca, eil Dal Cero, è stata scelta daMattarella come una delledieci eccellenze da invitaread un’udienza organizzataproprio per incontrare lascuola italiana. Una delega-zione composta dalla diri-gente scolastica SilvanaSartori, dai professori edagli alunni coinvolti nellaricerca è quindi scesa aRoma per incontrare il Pre-sidente. I ragazzi hannoricevuto in dono una copiadella Costituzione e, comeregalo finale, una visitaspeciale attraverso tutte lestanze del Quirinale, cheMattarella ha voluto offrirea tutte le scuole premiate.

Progetti definitivi, osserva-zioni, possibili modifiche,espropri, preoccupazioni diimpatto ambientale e deli-bere da ritirare o meno. Diquesto e di molto altro si èdiscusso a San Bonifacionel Consiglio comunalestraordinario dello scorso16 febbraio, convocato surichiesta della minoranzaper discutere sulla questio-ne Tav. E’ stata una seduta consilia-re aperta con la relazionedel sindaco Giampaolo Pro-voli, un excursus storicodella vicenda, spiegandoche il tracciato definitivodella AV/AC è quello a sud,presentato in assembleapubblica nel 2015. «Unpercorso non scelto daiComuni, ma calato dall’al-to come variante rispettoall’originale che prevedevail passaggio in centro alpaese. Un percorso cheabbiamo dovuto accettare

come il male minore perSan Bonifacio, che lo scor-so Agosto è stato approvatodalla Giunta regionale eche a fine Dicembre haottenuto il via libera defini-tivo dal CIPE. ComeComune abbiamo presenta-

to una trentina di osserva-zioni che sono state accolteper il 70%. Visto che modi-fiche al percorso nonpotranno essere fatte, gliobiettivi sono garantire igiusti indennizzi ai cittadi-ni che verranno espropriati

e far sì che l’Arpav possaavere un controllo costantesui lavori vista la delicatez-za del cantiere che interes-serà il territorio sambonifa-cese per un periodo dagli 8ai 10 anni». La parola è poipassata alla minoranza con

i consiglieri Anna Firolli eFederico Pasetto a porredei quesiti e ad esortareSindaco e maggioranza afare di tutto per bloccarel’opera o per tentare ulte-riori modifiche. A sostegnodi questa tesi è stato ancheriportato il parere del Con-siglio Superiore dei Lavoripubblici che, prima diapprovare il progetto,avrebbe richiesto ulteriorianalisi per capire se un ter-ritorio che ha già subitoalluvioni ed è oggetto diinquinamento da Pfaspossa o meno sopportareun’opera di tale portata. Siè poi lamentata una manca-ta convocazione di unaseduta consiliare dopo l’okdella Regione al progettodello scorso Agosto, chie-dendo poi al sindaco didare ulteriori spiegazioni edettagli relativamente airimborsi previsti per i citta-dini espropriati e sullareale altezza a cui viagge-ranno i treni da Belfiorefino alla Lobia: dal proget-to sembra che la modificadello svincolo sulla rotato-

ria in prossimità dell’azien-da Grena avrà l’effetto dialzare il terrapieno e per untratto notevole i binaripotrebbero viaggiare ad 8metri da terra (a quel puntola struttura finale potrebberaggiungere i 16 metri con-tando l’impalcatura ferro-viaria). Il Sindaco ha con-fermato che il tracciato èdeciso e passerà inevitabil-mente a sud. «Per quantoriguarda le indennità agliespropriati chiederemo diadottare il modello del pas-sante di Mestre, dove sonostati stabiliti i quantitativiminimi di indennizzo sottoi quali non è possibilescendere – ha aggiunto -.Tra le nostre richiesteaccolte c’è poi quella delprolungamento della Porci-lana, che però non arriveràfino alla Regionale 11 masi fermerà a Lobia». Sonopoi state bocciate duemozioni della minoranzaper provare a riaprire i gio-chi sul percorso e per isti-tuire una commissioneconsiliare apposita perseguire la Tav.

CRONACHE di San BonifacioL’ALTRO GIORNALE Marzo 2018www.laltrogiornaleverona.it 11WhatsApp

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CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO. Maggioranza e Opposizione si sono confrontati

Il botta e risposta:discussione TAV

PARI OPPORTUNITÀUN RICCO CALENDARIO

Dopo la pausa invernale tornano le iniziative e ilprogramma di appuntamenti organizzati dallaCommissione Pari Opportunità del Comune di SanBonifacio. Una serie di proposte che prenderà il viail 15 marzo quando, in sala Barbarani, si terrà unaconferenza dedicata al diritto di voto alle donne,all’interno della quale è previsto un momento moltoemozionante in cui verrà proiettata un’intervistafatta ad una signora sambonifacese che nel 1948ha votato alle prime elezioni del parlamento dellaRepubblica italiana. Il 17 marzo, si terrà il “Con-certo delle Dame”, con l’Associazione culturale e diricerca musicale La Tavola Armonica che darà vitaad una serata dedicata alla storia e alle opere dellecompositrici donne che hanno fatto la storia dellamusica dal medioevo ai giorni nostri. «Tra le altreiniziative in cui la Commissione Pari Opportunitàsarà impegnata – spiega la presidente Anna Gio-vannoni – ci sarà il riconoscimento della Carta deiDiritti della Bambina, premessa fondamentale perl'affermazione e la tutela dei diritti delle donne findalla nascita, e poi l’organizzazione di una serie diserate cinematografiche in cui proiettare film dedi-cati a figure femminili che possono essere di ispira-zione per ogni donna, accompagnando la proie-zione con un dibattito e una spiegazione tenuta daesperti di cinema».

Servizi diMatteo Dani

ASSISTENZE E SPESEE’ una bella gatta da pelare quella caduta in capo a tanti Comuni del territorio, San Bonifacio compreso, rela-tivamente ai costi per le persone con disabilità mentale ricoverate presso le strutture sanitarie. Nel momentoin cui le spese non possono essere interamente sostenute dalle famiglie una delibera regionale del 2014 pre-vede una ripartizione dei costi tra Comune e sistema sanitario. Fino a poche settimane fa la ripartizione pre-vedeva un 40% di spesa sociale (vitto, alloggio, ecc.) in capo ai Comuni e un 60% di spesa sanitaria (cure,ricoveri, medicinali) in capo all’Ulss. Rapporto capovolto quando, a fine 2017, la Regione ha recepito i LEA(livelli essenziali di assistenza) nazionali, aumentando in maniera sostanziale le spese destinate ai Comuni chenel 2012, proprio per collaborare nella gestione di questi costi, hanno creato un fondo di solidarietà. «Siamopreoccupati – conferma l’assessore ai Servizi Sociali, Fabio Merlo -. Assieme agli altri Comuni limitrofi ci stia-mo muovendo per chiedere alla Regione di riconsiderare questa scelta, di convocare una conferenza dei Sin-daci ed, eventualmente, un’audizione in 5° Commissione. Nel nostro territorio sono centinaia le persone condisabilità mentale assistite e un aumento così considerevole delle spese crea non pochi problemi. Per evitarespese sempre maggiori, poi, si dovrebbe puntare sempre più sulla domiciliarità dell’assistenza, si dovrebbeinvestire nella prevenzione per le fasce più giovani e fare maggiore chiarezza sui casi dei pazienti multipro-blematici, dove i servizi necessari sono vari e spesso non è ben definito chi li debba pagare, finendo per gra-vare sulle casse del fondo di solidarietà creato dai Comuni».

ISISS L. DAL CERO - STUDENTI PREMIATI AL QUIRINALE

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Nuovi sottoservizi per ilquartiere Villaggio di Colo-gnola che, in seguito a mesidi lavori ininterrotti, si ritro-va ora con una rete acque-dottistica e fognaria nuova.Sono arrivate, infatti, alcapolinea le opere di ade-guamento e potenziamentodi questi reti, realizzate daAcque Veronesi allo scopodi migliorare, rendere piùmoderne e estendere leinfrastrutture del paese. Unrisultato per il quale è valsala pena sopportare qualchedisagio dovuto al protrarsidall'estate scorsa dell'inter-vento che è consistito fon-damentalmente nella sepa-razione della rete fognariamediante la posa di nuovicollettori di fognatura nerain via Salvo D’Acquisto, perun’estensione complessivadi 165 metri. La rete esisten-te ora è dedicata esclusiva-mente al drenaggio dellesole acque meteoriche, convantaggi di gestione e

ambientali. «L’intervento harichiesto una spesa com-plessiva di circa 200 milaeuro e porterà notevolibenefici in termini di sicu-rezza e qualità dell’acquaerogata e rispetto dell’am-biente – ha fatto sapere ilPresidente di Acque Verone-si, Niko Cordioli – e l’operaconsentirà l’allacciamentoalla rete fognaria a circa 105utenti e altrettanti sarannocollegati alla nuova reteidrica». Le tubature posate,di 250 millimetri di diame-

tro, sono in materiali resi-stenti e di nuova generazio-ne, e, infatti, l'intero impian-to contiene anche dei bypassper collegare le nuove uten-ze che ancora non eranoallacciate alla rete comunaleo erano collegate alla retemista di via D’Acquisto. Lasocietà consortile ha ancheposato nelle vie Colombo eNobile una nuova linea didistribuzione (circa 175metri di tubature) della reteidrica per la connessionedei nuovi utenti che usufrui-

ranno così del servizio pub-blico.Soddisfatto anche l'as-sessore ai Lavori pubbliciAndrea Nogara che ha pre-cisato: «Come da impegniassunti, anche questa zonadi Villaggio è stata dotata disottoservizi e migliore illu-minazione. Intanto si è pro-ceduto a una bitumaturagrezza in attesa del necessa-rio assestamento del terreno,ma a breve, con l'arrivodella primavera, si procede-rà con l'asfaltatura definiti-va».

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COLOGNOLA AI COLLI. Il quartiere Villaggio è stato il protagonista di numerosi interventi

Acque Veronesi:migliorie eseguite

BIBLIOTECA G. SANDRICRESCITA COSTANTE

Crescono i lettori alla biblioteca comunale Gino Sandridi Colognola ai Colli. Il primo cittadino Claudio Carce-reri de Prati, che guida anche l’assessorato alla Cultura,e il neo presidente Tommaso Ferro hanno, infatti, comu-nicato, dati alla mano, che i prestiti e i frequentatori dellabiblioteca di Viale IV Novembre sono in costanteaumento. Ciò colloca la lettura ai primi posti delle pas-sioni di molti colognolesi. A testimoniarlo sono i nume-ri che attestano, nel 2017, una crescita di iscritti del6,7%, e un incremento del 7,3% dei prestiti che hannosuperato quota 17.259.Dalla statistica stilata, si evince inoltre che a leggere dipiù a Colognola sono le donne, ben 1.816 che superanoi 1.212 uomini. Tra i 7 e i 18 anni i ragazzi leggonocostantemente, tanto che i prestiti nella loro fascia sonostati 1085; considerevoli comunque anche i lettori dai 36ai 60 anni che nel 2017 sono stati 842 e anche coloro cherientrano tra i 19 e i 35 che ammontano a 801. Tante sonole famiglie che promuovono l’ascolto alla lettura deifiglioletti tra 0 e 6 anni: mamme e papà hanno effettuatoben 47 prestiti. La biblioteca di Colognola dispone di uncapitale culturale che raggiunge 18.936 esemplari ripar-titi in 18.524 libri, 219 dvd e 33 audio. Nel corso del2017, questo patrimonio è stato arricchito di 734 pubbli-cazioni. Tra i numeri presentati da Sindaco e Presidente,spiccano i 3.272 interprestiti giunti da altre biblioteche ei 2.392 uscenti nonché le 2.326 prenotazioni effettuate insede e le 2.014 svolte on line sul portale del SistemaBibliotecario direttamente dai lettori colognolesi.«L’incremento di iscritti e di prestiti – commenta Car-cereri de Prati – è segno che l'ambiente della biblioteca èaccogliente, gode di una buona dotazione patrimoniale eil personale è preparato, disponibile e capace di divulga-re al meglio le iniziative che il comitato di indirizzo èimpegnato a ideare con competenza. Occorre tenere pre-sente che Colognola è un paese con una tradizione cul-turale forte, basti pensare all'elevato numero di ville checi sono nel suo territorio, oltre una cinquantina, che nelpassato attiravano villeggianti e uomini di cultura, fracui, ad esempio, l'umanista Jacopo Bonfadio che quisoggiornò a villa Peverelli nel 1541 e per il paese com-pose pure una lirica. Rilevante inoltre – afferma infine ilSindaco – era la scelta, di molte famiglie che abitavanoquesti palazzi, di lasciare le loro biblioteche al Comune.Tutto ciò è servito a creare in paese un clima culturalevivace, incentivando una propensione al sapere e allaconoscenza di cui i libri sono veicolo».

SPOGLIATOI AGIBILI ALLO STADIO L’assessore allo Sport e ai Lavori pubblici del comune di Caldiero, Andrea DalSasso, ha fatto sapere che sono stati ultimati i lavori di risanamento e di manuten-zione degli spogliatoi dello Stadio comunale. L’ammontare della spesa affrontata perrealizzare l'opera, è stato pari a 34.484 euro, ripartito tra il Comune, sulla base delsostegno finanziario a favore di opere di miglioria degli impianti sportivi, e la Regio-ne. Dal Sasso si è detto molto soddisfatto del risultato perché quelli adottati durantei lavori sono provvedimenti definitivi che debellano il problema dell’umidità, cheormai da tempo affliggeva i servizi del centro sportivo. L’intervento, infatti, ha vistoil rivestimento delle pareti con pannelli in laminato plastico. Le docce, inoltre, sonostate dotate di miscelatori montati dall’azienda Idroclima di Colognola. Si tratta diun traguardo importante anche per la Società Calcio Caldiero Terme che fruiscecostantemente dell’impianto. Impianto che, peraltro, anche quest’anno è stato sceltodalla Federazione italiana giuoco calcio per giocare la seconda amichevole dell'Un-der 15 contro i pari età dell'Olanda.

Servizi diDaniela Ramafoto M.Testi

L'ambiente si rispettaanche evitando gli sprechie facendo un buon uso diciò di cui si dispone a tavo-la. E' questo il concetto allabase di un nuovo progettoecosostenibile in corso direalizzazione da qualchesettimana e lanciato dal-l’Amministrazione comu-nale di Caldiero in sinergiacon l’azienda Euroristora-zione che gestisce il servi-zio mensa scolastico.

Destinatari dell’iniziativadenominata “Sacchetto salvamerenda” e che punta a ridur-re gli sprechi di cibo e a sal-vaguardare l’ambiente, sonogli allievi e i genitori dellaScuola Primaria Ederle. ElisaBonamini, consigliere comu-nale con delega all'Istru-zione ha spiegato comel’intento dell'impiego delsacchetto salva merendastia nel trasmettere airagazzi il valore del cibo,

con la conseguente riduzio-ne di rifiuti prodotti dallarefezione scolastica. Allefamiglie che hanno aderitoè stato proposto l’utilizzodi un sacchetto porta ali-menti lavabile, rinforzato epersonalizzabile da riempi-re con tutto ciò che l’alun-no non ha consumato aricreazione e in mensa ascuola, come, in particolarmodo, prodotti da forno,pane, frutta e budini. Bona-

mini ha, inoltre, fatto pre-sente come questa iniziati-va vada di pari passo con ilprogetto di educazioneambientale “Nella la cocci-nella”, che consiste nelposizionamento di dueisole personalizzate all’in-terno della mensa al fine diguidare i giovani alunni auna corretta differenziazio-ne dei rifiuti prodottidurante il pranzo a scuola,nonché a un consolidamen-to di questa buona abitudi-ne non solo a scuola ma inogni dove.

CALDIERO. La Scuola Primaria Ederle in un progetto “ecosostenibile” per ridurre gli sprechi

Merenda ecologicaArriva il sacchetto

La scuola primaria Ederle

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Freschezza ed entusiasmosono i tratti essenziali delConsiglio comunale deiragazzi che si è da pocoinsediato a San MartinoBuon Albergo. Arrivatoall’ottavo round, dato chein paese esiste dal 2003,annovera alunni frequen-tanti gli ultimi due annidella scuola primaria non-ché ragazzi del trienniodella scuola secondaria diprimo grado. All’elezionefinale si è arrivati dopoaver visto la partecipazionedi 750 studenti alle urne chehanno dato vita a 28 liste di73 candidati ciascuna. Dallaprima selezione ne sonousciti in 22, che hanno deci-so di proporre alla candida-tura a Sindaco dieci di loro.La giovane amministrazio-ne rimarrà in carica dueanni e si riunirà una volta almese. Porterà davanti all’Ammi-nistrazione ufficiale idee einiziative proposte in aulache verteranno sulle temati-che più attuali come lascuola, lo sport, la cultura,il tempo libero e l'ambiente. Fortemente voluta, sostenu-ta e promossa dall’assessore

alle Politiche Giovanili,Caterina Compri, che insie-me agli allievi e ai docentiha assistito a tutto l’iterelettorale garantendo, al ter-mine, la massima valorizza-zione fatta di ascolto eattenzione, la neogiunta sicompone del Sindaco dodi-cenne Federico Brunelli,della sua vice Kristina Stin-ga e di ben 20 giovanissimiconsiglieri. Tra le richiestegià avanzate dai ragazzi, visono più sicurezza in parti-colare nelle zone di ritrovodei bambini; il collegamen-to wi-fi nelle aule ma anchenei parchi comunali chenecessiterebbero pure dialcune attrezzature, richiestianche l’acquisto di arma-dietti o banchi con ripianoincorporato, la creazione dispazi riservati ai cani per-ché i bambini possano gio-care in serenità; la sostitu-zione dei libri pesanti con e-book consultabile sul tablet,pannelli fonoassorbenti perla mensa, ma anche possibi-lità di cucinare cibi dellediverse tradizioni e culturepresenti a scuola. Da nontrascurare, hanno fatto pre-sente i ragazzi, la manuten-zione di bagni e del tettodella scuola, l’istituzione dipunti d'incontro per iltempo libero e per l'allesti-

mento di mercatini solidali.Il tutto unito alla realizza-zione di un palasport e diuna piscina. Il primo citta-dino Franco De Santi hadimostrato interesse imme-diato nei confronti dellerichieste, rispondendo subi-to ad alcune di esse. Inmerito al collegamento wi-fi ha spiegato che la fibraottica a scuola è già presen-te e che quindi si tratta solodi potenziare la connessio-ne. Riguardo i luoghi per icani, ha puntato l’attenzionecirca l’educazione, talvoltaassente, dei proprietari deicani stessi. Concorde si è

trovato con i ragazzi ancheper ciò che concerne lamanutenzione degli edificiscolastici. Non ha potutodare garanzie immediate,invece, per quanto concernepiscina e palasport, per lacui realizzazione non hafatto mistero dell’attualeindisponibilità economicada parte del Comune.Durante il suo intervento ilprimo cittadino ha, inoltre,sottolineato ai nuovi eletti,l’importanza del confronto edel dialogo sia con gli altriconsiglieri che con i genito-ri, consigliando di evitaredecisioni individuali.

Il gioiello del paese di Lava-gno non sarà più solo scri-gno di arte e di storia maanche centro culturale. Inseguito alla partecipazioneal bando nazionale “[email protected]”, volto alrecupero del beni culturalidella Penisola, il comune diLavagno procederà, infatti,al restauro del Forte di SanBriccio. La cifra che è riu-scito a portare a casa è tra lepiù alte erogate dal governoe ammonta a un milione e360 mila euro. Questa somma andrà ad unir-si ai 200mila messi a disposi-zione dalla Fondazione Cari-verona, dal Comune stesso eda altri contributi provenientidal gruppo Officina Fotonicao procurati in collaborazionecon l'associazione di volonta-riato “All'ombra del forte”.L’opera risale a fine Otto-cento e negli ultimi anni èdivenuta, proprio grazieall’interessamento e all’im-pegno dei componenti del-l’associazione, il centro cul-turale-aggregativo di tuttaLavagno.

L’intervento dell’Ombra delForte ha fatto sì che attual-mente si organizzino spetta-coli e manifestazioni non-ché visite guidate in loco.«Il restauro – ha spiegato ilsindaco Simone Albi – avràricadute certe sul tessutosociale poichè la fortifica-zione sta diventando semprepiù il centro delle attività divolontariato del territoriocomunale. Lo testimoniano i

numerosi eventi organizzatie la rapidità con cui sonostati recuperati gli spaziall'aperto. Ricavarne altri –ha concluso – richiede inve-stimenti edilizi per dare unacasa a tutte le realtà coinvol-te». Il progetto di riqualificazio-ne è frutto del lavoro volon-tario dell'ingegner LucaZenari e dell'architettoNedda Taioli, entrambi soci

dell’Associazione, chehanno curato anche il docu-mento di partecipazione albando. Il piano dei lavori prevede,pur nel rispetto delle pecu-liarità storiche e strutturalidell’edificio e secondoquanto segnalato anche dalbando governativo, un ripri-stino strutturale a fini turisti-ci, civici e culturali dellapalazzina e il restauro dellapiazza d'armi e dei percorsituristici. Il tutto unito alla realizzazio-ne di un parco della musicacon l’annessione di un teatroall'aperto. Il restyling anno-vera, inoltre, la riqualifica-zione e la valorizzazione delMuseo della cultura contadi-na del Forte, vittima del-l’usura del tempo, e l’illumi-nazione del percorso diaccesso con posizionamentodi cartellonistica e sottoser-vizi. Nell’ottica di aprire alpiù presto il cantiere, ilprimo cittadino ha fattosapere che a breve verràassegnato l'appalto, in segui-to ad apposito bando di gara.

CRONACHE di San Martino e Lavagno L’ALTRO GIORNALE Marzo 2018www.laltrogiornaleverona.it14

SAN MARTINO BUON ALBERGO. Si è insediato da poco un Consiglio comunale dei ragazzi

Studenti “politici”e Giunta in erba

CORSO TAGESMUTTERA SERVIZIO DEI BAMBINI

E’ partito a San Martino Buon Albergo il corso forma-tivo, proposto dalla cooperativa sociale Tata onlus,dedicato a coloro che intendono abilitarsi come Tage-smutter. Dal tedesco "mamma di giorno", questo per-corso vede impegnate alcune persone che, dopo esserestate accuratamente selezionate, si prenderanno cura dibambini lasciati loro in custodia nel proprio domicilio.Tata Onlus, al momento, è l’unico ente gestore presen-te in Veneto, accreditato dall'associazione nazionaleDomus, riconosciuta dal Ministero dello Sviluppo eco-nomico. Lo stesso Ministero completa l’iter rilasciandoun certificato di qualità che illustra requisiti e garanziespecifiche di questa professione. Oltre che formare la“mamma di giorno” che dovrà impartire ai piccoli ospi-ti educazione e garantire un corretto accudimento, ilcorso riserva un’attenzione particolare all’ambientedomestico che possiede un valore altamente educativoessendo uno spazio rassicurante dal punto di vista affet-tivo, ricco di significati e relazioni, nel quale i saperieducativi si traducono in atteggiamenti e gesti caratte-rizzanti la daily routine. Questa sorta di nido per l’in-fanzia casalingo, deve avere tutte le carte in regola perpoter poi accreditarsi anche a livello regionale.Quanti volessero saperne di più, possono consultare ilsito tagesmutterlatata.com. o rivolgersi direttamentealla sede dell’associazione in Viale del Lavoro, 46.

Servizi diDaniela Ramafoto M.Testi

LAVAGNO. Prossime ristrutturazioni per la struttura grazie al bando nazionale del Governo

Forte San BriccioRestauro in vista

LAVAGNO. Focus sui rifiuti,il Sindaco fa chiarezza

Con l’introduzione della raccolta differenziata, realiz-zata con il Consorzio Bacino Verona 2 del Quadrilate-ro di cui Lavagno è membro, la cittadinanza, nellosmaltire i rifiuti, è tenuta a rispettare un calendario diritiro e alcune regole di base. Potrebbe sembrare scon-tato, dato che il sistema del “porta a porta” è attivo daanni, ma invece non è così, tanto che il sindaco Simo-ne Albi ha ritenuto opportuno ricordarlo ai cittadini conun'apposita ordinanza.Viene, infatti, fatto presente ai cittadini di non usufrui-re dell’ecocentro per conferire tutti quei rifiuti soggettial porta a porta, per primi l’umido e il secco. «Conferi-re queste due tipologie di rifiuto all’ecocentro – spiegail primo cittadino – significa accrescere la spesa neces-saria legata alla gestione della raccolta differenziata».Nel provvedimento, che rammenta pure le sanzioni pre-viste per i trasgressori, Albi si esprime anche sull’abbandono dei rifiuti in paese, chiarendo gli scopi dellaraccolta differenziata stessa che assicura un'elevataprotezione dell'ambiente e tutela l'igiene e la sanitàpubblica. Dal documento si evince, inoltre, come il Sin-daco conti sulla vigilanza della Polizia locale e deiCarabinieri “affinché, attraverso controlli costanti, sco-raggino i cittadini a infrangere le regole”.

Simone Albi

Municipio di LavagnoVeduta interna del forte di San Briccio

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ATTIVITÀ ECCELLENTIEUROCICLI“Da più di 30 anni vendiamo, assembliamo, e produciamo biciclette per tutti”: è il biglietto da visi-ta di Eurocicli s.r.l. di San Martino Buon Albergo. Da Eurocicli, dove è possibile scoprire più di 500bici disponibili subito per l’acquisto, è anche possibile provare ogni bici su strada sia per testare laqualità dei prodotti targati Eurocicli, sia per aiutare il cliente a configurare la bicicletta nel migliormodo possibile a seconda delle proprie esigenze. «Trattiamo prodotti di marca e anche prodotti dinostra creazione, entrambi assemblati da noi – affermano da Eurocicli -. Oltre ai modelli standard,

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OTTICA NICOLIS“Ha occhi solo per te”: è questo lo slogan di Ottica Nicolis. Aperto da Aprile 2016, il negozio di via Adamello aSan Martino Buon Albergo, rappresenta il coronamento del sogno di Valerio Nicolis, il titolare: «dopo aver con-seguito il diploma di ottica presso l’istituto M.Buonarrotti a Verona e aver acquisito un’esperienza decennale –afferma Valerio Nicolis - ho finalmente deciso di aprire un negozio nel mio paese d’origine». Numerosi i serviziofferti da Ottica Nicolis, il paradiso degli occhiali da sole, da vista, da bambino e delle lenti a contatto: «Fornia-mo l’innovativo servizio occhiali completi di lenti correttive (eccetto multifocali e altre correzioni visive) in soli 15

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Il “maestro del lavoro” bel-fiorese Giorgio Santi, insie-me ad altri 16 colleghi dellaProvincia, è stato premiatocon la medaglia della cittàdi Verona, dal sindacoFederico Sboarina. La ceri-monia si è svolta nella SalaArazzi di Palazzo Barbierilo scorso 3 febbraio, qualericonoscimento ulteriore aqueste persone che si sonoimpegnate non solo nel-l'ambito lavorativo, ancheper avere importato innova-zione nella propria aziendae trasmesso le loro cono-scenze a chi ha preso il loroposto. Era presente anche il vice-presidente Vicario naziona-le della Federazione Mae-stri del Lavoro, Renzo Pra-visano. Queste personeerano state insignite il 1°

maggio 2017 a Mestre conla “Stella di maestro dellavoro”, un riconoscimentofirmato dal Presidente dellaRepubblica Sergio Matta-rella e dal Ministro delLavoro Giuliano Poletti. Giorgio Santi ha iniziato ilsuo percorso lavorativocome insegnante elementa-re, poi è stato dal 1973 al

2009 dipendente della dittaStorti Spa, tanto che i tito-lari dell’azienda lo hannoiscritto al bando di concor-so per ottenere l’onorifi-cenza. Nel corso degli anni, Santisi è perfezionato sul lavoro,apprendendo nuove compe-tenze su IVA, libri paga,contabilità, gestione del

personale, grazie agli inse-gnamenti dei titolari Anto-nio e Ottorino Storti e anumerosi corsi di formazio-ne. Successivamente si èoccupato di marketing,contabilità industriale ecertificazione di qualitàISO 9001, sempre restandoal fianco di Ottorino Storti.Importante per Santi è la“formazione continua” perseguire al meglio le richie-ste aziendali: «Man manoche l’azienda cresceva, misono dovuto specializzaresu un singolo settore, pas-sando le conoscenze acqui-site in altri campi ai mieicollaboratori. E’ stataun’attività formativa, chesento mia, forse un retaggiodei miei inizi di insegnan-te». Sono proprio queste lequalità riconosciute dalSindaco veronese: «Sietecoloro che hanno posto illavoro come impegno ecome mezzo per la crescitadelle vostre famiglie e del-l'intera società - ha dichia-rato Sboarina -. Essere oggimaestri del lavoro è ancheun impegno sociale». Infat-ti, i 17 maestri veronesisono tutte persone impe-gnate come volontari: Gior-gio Santi si occupa delGruppo Alpini ed è anche,da oltre 10 anni, presidentedella biblioteca comunaledi Belfiore.

G.T.

Arcole si prepara ad accogliere la bella stagione con duenuove iniziative. Il primo è un progetto “green” lanciato dallaparrocchia e dal parroco Diego Castagna e che ha subito tro-vato il sostegno dell’Amministrazione comunale: piantare unnuovo albero per ogni bimbo battezzato in paese nel 2017.Per poterla realizzare è stato necessario trovare un luogoadatto ad ospitare gli alberi, ed è stata individuata l’areaverde adiacente al campo sportivo, già di proprietà delComune. Gli alberi saranno un modo bello e costruttivo percelebrare la festa del Papà che si terrà domenica 18 marzo.Dopo la messa i papà con i loro bimbi si recheranno pressol’area verde per piantare gli alberelli, che porteranno i nomidei loro piccoli. In tutto saranno 20 i bambini coinvolti nel-l’iniziativa, e altrettanti gli alberi acquistati dal Comune perl’occasione. Sono stati scelti dei Ginkgo biloba, una specieunica al mondo e antichissima, le cui origini risalgono a 250milioni di anni fa nel Permiano e che per questo è considera-ta una sorta di un fossile vivente. La seconda iniziativariguarda il nuovo programma di conferenze e incontri che sisvolgeranno presso l’Auditorium delle scuole medie, a parti-re dalle prossime settimane. Ad aprire il calendario, venerdì23 marzo, sarà “Difendi il tuo seno”, una conferenza con varimedici ed esperti dell’Ulss 9 dove si discuterà su alcuniaspetti legati al delicato tema del tumore al seno, dalla pre-venzione all’oncogenetica. Il 27 aprile il tema, se possibile,sarà ancora più delicato, visto che tocca la sfera etica e per-sonale di ognuno. Si parlerà infatti del fine vita, tra medicina,bioetica e religione. Un dialogo con protagonisti FrancescaMarin, docente di filosofia morale, un medico e il parroco

don Diego Castagna. Pronti a riprendere anche gli incontridel progetto “Obiettivo benessere”, destinati ai genitori deiragazzi della scuola primaria e secondaria di secondo grado.Il dott. Pietro Lombardo, a partire dal 20 aprile, parlerà dicome gestire le regole e trasmetterle ai bambini, di gestionecreativa del conflitto con gli adolescenti (il 4 maggio) e del-l’importanza dell’ottimismo per affrontare le sfide della vita.Altri due incontri relativi a questo progetto si terranno aNovembre, si parlerà di come favorire il desiderio di appren-dere e della costruzione del proprio futuro.

Matteo Dani

CRONACHE di Arcole e Belfiore L’ALTRO GIORNALE Marzo 2018www.laltrogiornaleverona.it16 WhatsApp

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ARCOLE. La parrocchia e il Comune hanno organizzato un ventaglio di progetti particolari

Pioggia di iniziativeARCOLE - CIRCOLO NOI

Il Circolo “NOI” di Arcole è un’Associazione di pro-mozione sociale della Diocesi di Vicenza, con fini disolidarietà civile, culturale e sociale, rivolti soprattuttodelle giovani generazioni. Attualmente è presieduto daNicola Biondaro, con vice Mirko Posenato, che lo gui-dano insieme a un direttivo di altre sette persone. Mem-bro di diritto è il parroco, don Diego Castagna. Barbara Tobaldini, del direttivo, ci ha illustrato i pro-getti del Circolo per il 2018: «Abbiamo già festeggiatoCarnevale in Febbraio che coincide con la Festa del tes-seramento; in primavera partono le attività vere e pro-prie: cominceremo il 14 aprile con il “Gruppo sportivonon vedenti onlus” di Vicenza che ci proporrà una“Cena al buio”. Il 6 maggio si farà una manifestazioneche coinvolgerà le famiglie, valuteremo se riprendere“Pedala con NOI”, o proporre qualche variazione, oqualcosa del tutto nuovo. Comunque è certo il coinvol-gimento di bambini e famiglie».Il 20 maggio ci sarà un’altra importante giornata, la“Festa del Bambino”: «In collaborazione con le Asso-ciazioni sportive della zona (circa 10 nel 2017), nel cor-tile e sulla strada antistante che viene chiusa al traffico,i bambini potranno testare i vari sport presenti - conti-nua Barbara -. Ai bimbi viene data una tessera, checompletata con la prova di tutti gli sport, dà diritto a unpremio». Con l’estate arrivano nuovi progetti. «A fineGiugno/inizio Luglio, faremo “Gioca con NOI”, in col-laborazione con le altre associazioni del territorio.Avremo delle gare di calcio balilla, ping pong, bocce,palla popolo, quei giochi tipici dell’oratorio - spiegaBarbara -. Importante è il “Grest estivo”, che vieneorganizzato da molti anni e coinvolge un centinaio dibambini e circa 40 animatori. Sono quattro settimane inluglio, dura tutto il giorno, è un aiuto offerto alle fami-glie che lavorano e non sanno a chi affidare i figli. Ibimbi possono fare con NOI i compiti delle vacanze. Siconclude con un bellissimo spettacolo organizzato egestito da animatori e bambini». Settembre porta la “Festa di fine estate”, el’Autunno/Inverno serate informative su temi di attua-lità (uso smartphone, esperienze di vita, ecc.). Il Circo-lo NOI collabora con le altre associazioni per l’“Estatearcolese” e altri eventi. «Voglio ringraziare Angelo -conclude Barbara, - il nostro volontario che il giovedìpomeriggio apre al pubblico la Sede».

Graziana Tondini

BELFIORE. Giorgio Santi è stato premiato dal sindaco Sboarina ricevendo una benemerenza

Maestro del lavoro

Maestri del lavoro da Sboarina

BELFIORE “D’ADIGE”Molte volte, i cittadini di Belfiore parlano del loroComune come “Belfiore d’Adige” per la presenza delgrande fiume che ne caratterizza il territorio. Però iltoponimo “Belfiore d’Adige” non è esatto: l’attualenome del Comune è semplicemente Belfiore, come sipuò riscontrare nel gonfalone, nella carta intestata, neltimbro e in tutti i documenti che vengono emessi dal-l’amministrazione. Partiamo dalla “genesi” del toponi-mo. Nel Medioevo si svilupparono tre centri urbaniprincipali: i comuni di Porcile, Zerpa e la parrocchia diBionde. Zerpa e Bionde andarono più volte distruttedalle piene dell’Adige. Si svilupparono lungo l’assedella strada imperiale Berengaria, comunemente notacome Porcilana, poiché attraversava il territorio di Por-cile. Nel 1547, le famiglie di notabili del paese fecerodomanda al Consiglio dei Dodici di Verona per cam-biare il nome da Porcile in Belfior, toponimo di unacontrada del paese. La richiesta venne accolta solo in parte, poiché accantoa Belfior doveva rimanere l'attestazione "di Porcile",quindi “Belfior di Porcile”. Così rimase nel periodo direggenza della Serenissima e della Repubblica Cisalpi-na. Il cambio del nome in “Belfiore d’Adige” fu attuato daNapoleone Bonaparte tra il 1796 e il 1812, sezionandoil territorio in dipartimenti. Rientrando del dipartimen-to dell'Adige, Belfiore divenne d'Adige, perdendo Por-cile. Tuttavia, con il Regio Decreto dell’11.08.1867, il ReVittorio Emanuele II recepì la delibera del ConsiglioComunale del 20 maggio precedente e cambiò il nomeda “Belfiore di Porcile” (senza considerare la riformanapoleonica), in “Belfiore” e così è rimasto fino ai gior-ni nostri. Perché allora Belfiore d’Adige è così presen-te nella parlata dei cittadini? Forse per una questione diPosta, in quanto nel 1923 un altro Regio Decreto stabi-liva la denominazione “Belfiore d’Adige” per le zonepostali, nome che è rimasto sui timbri postali sicura-mente fino al 2000. Un annullo celebrativo della Festadella mela lo dimostra. La ricerca è tuttora aperta, siaspettano nuovi elementi dagli storici o appassionati.

G.T.

Alcuni esemplari di Ginkgo Biloba

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Nel Gennaio scorso la Giun-ta comunale di Zimella haapprovato la convenzionecon il liceo statale G. Cottadi Legnago per l’attività diformazione e orientamentodel percorso in alternanzascuola-lavoro di alcuni stu-denti, nell’ambito dei servi-zi comunali. La deliberaproposta dalla sindaca Ales-sia Segantini, in accordocon il dirigente scolasticodel Cotta Lauro Molinaroli,prevede di ospitare due stu-denti, nei periodi Febbraio eGiugno - Luglio pressol’Area di Segreteria comu-nale, allo scopo di far loroconsolidare le conoscenzescolastiche e per acquisire esviluppare competenzespendibili, post diploma, nelmondo del lavoro. Gli stu-denti saranno seguiti da un

tutor interno alla scuola e dauno esterno, individuato trai funzionari del Municipio,sulla base dell’attinenza tral’indirizzo di studio e delle

attività comunali di inseri-mento. Il tutor comunaleaffiancherà e assisterà lostudente nel percorso forma-tivo, favorendone l’inseri-

mento nell’ambiente dilavoro del Municipio, negarantirà l’informazione e laformazione sui rischi speci-fici aziendali, ne organizze-rà l’attività e lo coinvolgerànel processo di valutazionedella sua esperienza. Daparte sua, l’istituto Cotta,tramite il proprio tutor, potràcontattare gli studenti e iltutor del Comune, per veri-ficare l’andamento della for-mazione nel contesto lavo-rativo. Al termine del per-corso formativo, il tutorcomunale fornirà un reso-conto alla scuola sulle atti-vità svolte e le competenzeacquisite dallo studente. Laconvenzione stipulata hadurata triennale 2018/20,salvo diverso accordo daambo le parti.

Graziana Tondini

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COMUNE DI ZIMELLA - LICEO G. COTTA DI LEGNAGO. Siglato l’accordo di convenzione

Giovani impegnatitra scuola e lavoro

L’ARTE DI GARZON

Graziano Garzon è un noto ristoratore di Bonaldo diZimella, che fin dall’adolescenza si è appassionato allapittura. «E’ stato un mio professore delle medie a SantoStefano a incoraggiarmi a dipingere - racconta Garzon-. Aveva mandato un mio disegno a un concorso nazio-nale, dove mi classificai secondo. Poi però nella vita hofatto altro, per cui in pittura sono completamente auto-didatta, non ho frequentato né scuole, né corsi di edu-cazione artistica. Da ragazzo disegnavo su dei cartonci-ni, su fogli, ho fatto un album di ritratti…Prendo ispi-razione da fotografie, dipinti di grandi autori: amomolto Renzo Orvieto di Sanremo, oppure i dipinti poli-materici del francese Arman». Nella sua trattoria e abi-tazione Graziano espone parecchi quadri, di cui uno distretta attualità: il crac delle banche. Si intitola infatti“Il prelievo” ed è ispirato alla Banca Popolare di Vicen-za. Solo che Garzon lo aveva dipinto già nel 2010, benprima dei guai recenti della banca. «Ero già stato colpi-to in altra forma dalla banca vicentina, mi ero già arrab-biato. Così da una foto che avevo visto ho avuto l’ispi-razione e ho elaborato il dipinto con una mia tecnica apunteggiatura e spugnatura molto densa, intrise di colo-re» - spiega il pittore. Da circa tre anni Garzon nondipinge più: «Ho il mio “studio” in cantina. Non aven-do conoscenze tecniche sull’uso dell’illuminazione, misono rovinato la vista. Ancora non mi sento pronto perdipingere di nuovo, ma se mi viene l’ispirazione, qual-che notte ritorno in cantina». Graziano Garzon ha espo-sto le sue opere in varie mostre locali, ma il dipintosulle banche sta espandendo la sua fama: nei dintorni siè sparsa la voce e la gente suona il campanello dellatrattoria anche solo per vedere il dipinto. G.T.

Bonaldo G. Garzon Il prelievo

Liceo Cotta

BENE-BELLESSERE A VILLA CORNARO“Bene – bellessere” in villa Cornaro: questo il titolo dell’evento in programma domenica 11 marzo a Santo Stefano diZimella, presso villa Cornaro, sede dell’associazione culturale Elena Lucrezia Cornaro Piscopia. Il convegno, adingresso gratuito, avrà inizio alle ore 10.00 per proseguire fino alle 19.30. Durante la giornata, in cui si parlerà di tuttociò che ha a che fare con il benessere psicofisico della perona, sono previsti interventi di Alessia Martinelli, Elisa Pila-stro, Ivan Zampieri, l’architetto Paola Lanaro, Lionello Vestena, Ivan Zangirolami, Roberto Signoretto, Nicole Bene-duce, Paris Ferrara, Salvatore Ingargiola. Dalle ore 10.30 alle 17.00 l’architetto Paola Lanaro proporrà un Laborato-rio creativo di mobili. Per informazioni: www.villacornaro.it; www.benebellesserecornaro.com S.A.

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Sara Morin di ColognaVeneta ha 24 anni, una lau-rea in marketing e unmaster in consulenza diimmagine, un’attività com-merciale di famiglia,ma…ha deciso di cambiarevita, di andare in Thailan-dia per un periodo divolontariato per i bambiniorfani. A fine Febbraio hapreso un volo che l’ha por-tata a Sangklaburi, città tai-landese ai confini con ilMyanmar, per fare lavolontaria alla “Children’sHome Baan Urak”, “laCasa della Felicità”, dovesi occuperà di 150 bambinie ragazzi orfani. L’idea le ènata frequentando il CentroAnkur Yoga di Albaredod’Adige, quando a unseminario l’insegnanteAlexia Martinelli le pre-sentò Dada Krsnananda.«Dada Krsnananda mi haparlato di un suo centro inPortogallo, che si occupa diagricoltura biologica, doveaveva bisogno di una per-sona che lo aiutasse nelmarketing. Ho dovuto diredi no, perché stavo ancorain tesi, ma è stato l’input

per pensare a qualche altradecisione - racconta Sara -…Così ho cominciato acercare sul sito dell’asso-ciazione Ananda Margache gestisce un centro perpiccoli orfani in Tailandia.Ho pensato “adesso è ilmomento!”». L’insegnantedi yoga ha quindi presenta-to Sara a uno dei responsa-bili di Ananda Marga Italia,che segue anche il centrotailandese: «A lui ho fattole mie domande, sulle atti-vità, sui requisiti…Dopo ilcolloquio mi ha ritenutoidonea e mi ha messo incontatto con la monaca cheopera laggiù. Pure lei èveronese, si chiama DonataDolci, “Didi Ananda Deva-

mala” in sanscrito, e gesti-sce una “home” che sioccupa con circa 150 orfa-ni dalla prima infanzia ai20 anni circa. La casa liaccoglie, offre loro vitto ealloggio, possibilità di stu-diare, di fare sport…DidiDevamala pratica la disci-plina Rajadhiraja yoga, chederiva dal Tantra yoga eche vorrei approfondireanche io - continua Sara -.Anche loro hanno una pro-duzione di agricoltura eabbigliamento biologici,con un mercato dove ven-dono vestiti e cibo persostenere il centro. Io nonho richieste particolari,voglio crescere insieme aibambini, aiutarli a compie-

re i loro sogni, e soprattut-to imparare per me». Intan-to Sara farà un periodo ditre mesi di volontariato,poi si vedrà: «Alla mattinaalle 5 si inizia con la medi-tazione, poi c’è il servizioai bambini. Ci sono anchealtri momenti di preghieradurante la giornata. Dovròimparare bene l’inglese eabituarmi all’alimentazio-ne vegetariana». Sara nonsa ancora quali compiti laDidi le affiderà: «Parto amente completamenteaperta a tutto quello chesuccederà, a tutto ciò chepotrò imparare da questaesperienza. Sono a comple-ta disposizione».

L'Associazione “La Pianu-ra” di Sanguinetto, haaccompagnato circa 50 per-sone alla visita guidata diVeronella, domenica 11febbraio. La visita rientranel progetto “Viviamo laBassa – itinerari per cono-scere la bassa veronese”. «Essere in grado di leggerei luoghi del territorio e sen-tirne emozionalmente ilGenius Loci significa risco-prire la realtà che ci circon-da. Andiamo alla scopertadei luoghi della nostramagica pianura, un po'dimenticata dai grandi iti-nerari turistici» - dichiara lapresidente Enrica De Fanti. La visita è iniziata in SalaCivica dove la vice-sindacaMarisa Rettore ha portato isaluti dell'amministrazionee il professor RomanoPrando ha raccontato le ori-gini di Cucca-Veronella,dai paleoveneti ai fastidelle famiglie Serego aVeronella e Lavagnoli aSan Gregorio. E' stata quin-di illustrata la coltivazionetipica di Veronella, la verzamoretta, da parte di Anto-nio Boseggia, presidente

dell'Associazione produtto-ri. Alcune famiglie di agri-coltori hanno conservato ilprezioso seme della moret-ta, trasmettendosi la passio-ne di coltivare questo anti-co ortaggio, anche se neglianni scorsi era poco redditi-zio. La visita si è quindispostata all'esterno, spie-gando il complesso di VillaSerego-Corte Grande, inparticolare le barchesseprogettate da Andrea Palla-dio, che sembrano condan-nate a un inarrestabiledegrado. Poi si è proseguitofino alla fattoria sociale“Tezon”, in via Roversello:

qui Riccardo Braggion haspiegato le attività agricolein corso: i terreni vengonotutti coltivati a colture bio-logiche, dopo due anni disovescio per fare riposare iterreni e ripulirli dei tratta-menti chimici precedenti;sono state piantate antichesementi di grano, per tute-lare la biodiversità, si pro-cederà con le piantumazio-ni di alberi ad alto fusto esiepi per ricostruire il pae-saggio rurale antico delveneto. La Fattoria parteci-pa già con i propri ortaggiai mercati a km zero diVerona e San Bonifacio,

entro l'estate dovrebbeessere aperto il punto ven-dita sul posto. Quando saràcompletato il restauro del-l'antico Tezon veneziano(ove si produceva il salnitroper la polvere da sparo), lafattoria occuperà 20 perso-ne in disagiate condizionidi vita, offrendo loro unapossibilità di riscatto impa-rando a seguire le coltiva-zioni biologiche e vederne ifrutti in breve tempo. Si ètornati quindi in sala civicaper la conclusione dellespiegazioni del professorPrando e le numerosedomande dei visitatori.

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Servizi diGraziana Tondini

VERONELLA. L’associazione “La Pianura” ha organizzato un’uscita per esplorare il paese

Da Sanguinetto a Corte Grande

BANCO FARMACEUTICONELL’EST VERONESE

Sabato 10 febbraio anche la farmacia del dottor MatteoBassetto a Veronella ha aderito alla giornata del “BancoFarmaceutico”, in occasione della Giornata Nazionale diRaccolta del Farmaco, contro la “povertà sanitaria”. Dalle 8.30 alle 19.30 i volontari del Banco erano presen-ti in farmacia per indicare i farmaci maggiormenterichiesti dalle associazioni e cooperative che si occupa-no di assistenza a persone in stato di bisogno.«In provincia di Verona, quest'anno hanno aderito 141farmacie contro le 110 del 2017 - ci spiega una volonta-ria -. Una sensibilità a questo tema che ogni anno aumen-ta sempre di più. Tra i farmaci da banco che si possonodonare, sono necessari soprattutto sciroppi contro latosse, antipiretici, analgesici, prodotti con un costo chevaria dai 4 ai 10/11 euro massimi, alla portata di tutti».Dal 2000, anno di partenza della Giornata, al 2017 sonostati raccolti a livello nazionale, oltre 4.500.000 farmaci,per un controvalore commerciale di circa 26 milioni dieuro. Dei farmaci raccolti hanno beneficiato oltre578.000 persone assistite dai 1.721 Enti convenzionaticon il Banco Farmaceutico.Nell'Est veronese hanno aderito farmacie di Coriano,Veronella, Gazzolo, Caldiero, Colognola, LavagnoSoave, San Bonifacio. I farmaci raccolti a Veronella sonostati destinati alla Coop. Sociale Onlus San Francesco diSan Bonifacio, che da oltre 30 anni si dedica ai ragazzicon disabilità fisica e mentale. Il team sanitario si occu-pa del paziente per i problemi di diagnosi e cura, una retesociale è a disposizione per le necessità della famiglia.La Coop. San Francesco partecipa a iniziative di raccol-ta di beni di prima necessità da distribuire ai menoabbienti, come appunto i farmaci donati dai cittadini.

COLOGNA VENETA. La giovane colognese è appena partita per un’esperienza di solidarietà

Missione “Thai”per Sara Morin

Veronella Associazione La Pianura a Corte Grande

OMAGGIO A EDITH PIAFSabato 20 gennaio, il Teatro Comunale di Cologna hareso omaggio a Edith Piaf, una delle più grandi inter-preti di tutti i tempi. La protagonista Sarah Biacchiripercorre a ritroso la vita di Edith, che precocementeinvecchiata, preda dell’alcol e della malattia, raccontacon ironia, a volte anche perfidia, la propria vita. Dallanascita, su un marciapiede parigino, figlia di una prosti-tuta e di un contorsionista, incapaci di provvedere a lei.A soli quattro anni il padre la tolse alla madre, affidan-dola alla nonna paterna, tenutaria di un bordello in Nor-mandia: «Anche se faceva la prostituta, mia mammaaveva una grande fede, pregava sempre Santa Teresa.Non per lei, chiedeva una grazia per me» - raccontaSarah/Edith. Appena bambina, il padre la fa esibire conlui per strada: la piccola cantante fa aumentare gli incas-si… «Come gli altri bambini imparano a camminare, ioimparai a cantare». Per strada la notò l’impresario LouisLeplée che la portò a esibirsi in un cabaret sugli ChampsElysées. In molti vanno a sentirla al cabaret, anche ilcelebre impresario Raymond Asso, che ne farà unagrande artista. «Per prima cosa mi fece cambiare ilnome, basta Gassion. Mi disse: “Come si dice nellavostra lingua passerotto? Piaf? Bene, allora sarai EdithPiaf”». Così Edith conosce anche la pianista e composi-trice Marguerite Monnot, autrice di molte melodie perlei: “Marguerite era l’unica donna di Francia in grado disuonare uno strumento musicale” ricorda Edith. Conemozione e pungente ironia Edith ricorda l’evento chele sconvolgerà la vita: l’incontro con il pugile MarcelCerdan a New York, dove lei è in tournée e lui vive. Èsposato con figli, non lascerà mai la famiglia. Edith sitormenta, crede di essere causa della sua morte: lei aParigi, malata, lo chiama e gli dice di venire presto, nonsa quanto sopravviverà. Marcel prende l’aereo, che tra-gicamente cade sull’Oceano Atlantico. Quella seraEdith canta lo stesso, solo per lui, ma durante l’”Hymneà l’amour” cade svenuta sul palco. A una giornalistaamericana che l’intervista per “Time” dirà: “A 44 anninon canto più. Io mi addormento 24 ore su 24 tra lebraccia della tristezza”. Alla domanda su cosa pensa siastata la sua musica risponde: “Penso di essere stata unospiraglio, attraverso cui è passato un raggio di felicitàper il mondo”. Sul palco di Cologna Sarah Biacchi eraaccompagnata al pianoforte dal maestro AlessandroPanatteri, autore della colonna sonora del film “La leg-genda del pianista sull’oceano”. Due grandi interpretiper una grande serata.

Centro Ankur Yoga con Sara Morin la seconda a destra

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SPAZIO DONNAL’ALTRO GIORNALE Marzo 2018www.laltrogiornaleverona.it 19WhatsApp

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E’ tempo di purificare la pelle in profondità. E’ buonaabitudine approfittare del clima freddo per prendersi curadella pelle del viso. Come ormai tutti sanno, la modadelle Black Mask è nata in Corea e attualmente è il meto-do più trendy che le case cosmetiche propongono per lacura purificante del viso.Il colore nero associato a questo tipo di prodotti, ci fa cre-dere che al suo interno ci sia un ingrediente magico. Inrealtà il colore nero è da attribuire alla presenza del car-bone vegetale ma, purtroppo, in alcuni prodotti non si rie-sce a risalire all’ingrediente nero “segreto” e talvolta que-sto viene sostituito solamente da colorante.

Per questo motivo preferisco consigliarvi un metodo “fai da te” che garan-tisca la presenza di principi attivi puri.La ricetta più conosciuta è quella che prevede tre ingredienti: il latte, il car-bone vegetale e la gelatina o colla di pesce. Queste devono essere le quan-tità:• 2 cucchiai e 1/2 di latte• 3 pasticche di carbone vegetale• 3 fogli di gelatina per dolci (chiamata anche colla di pesce)Alcuni utilizzano la colla vinilica al posto della colla di pesce, ma da moltiè sconsigliata perché ovviamente essendo un prodotto non naturale potreb-be creare irritazioni alla delicata pelle del viso.Per prima cosa bisogna ammorbidire i fogli di colla di pesce. Basta prende-re una bacinella con dell’acqua e lasciarli in ammollo per un po’ di minuti.Nel frattempo tritate, fino a ridurlo in polvere, il carbone vegetale e ponetesul fuoco il latte. Una volta portato ad ebollizione dovete unirlo alla colla dipesce e mescolarli fino ad ottenere una massa omogenea. Ora potete unirela polvere di carbone, mescolate ancora e rendete il composto compatto.La maschera va applicata tiepida sul viso, stendendola in particolare suipunti in cui ci sono le impurità e i punti neri. Va lasciata in posa per unatrentina di minuti, fino a quando sarà ben asciutta. A questo punto poteterimuoverla, si staccherà come fosse una pellicola, e porterà con sé le impu-rità che avevate sul viso.L’applicazione può essere ripetuta più volte alla settimana. L’importante èche prima di applicare il composto la vostra pelle sia pulita, premuratevi difarlo con un detergente sgrassante. Se possibile, per preparare i pori dellapelle belli aperti, bisognerebbe esporre il viso al vapore o utilizzare deirisciacqui con acqua tiepida. Quando la maschera viene tolta, è sempre ilcaso di passare sul viso una buona crema idratante.

BENESSERE DONNA A CURA DI CHIARA TURRI

Chiara Turri

BLACK MASK PEEL OFFLa maschera nera

L’ANGOLO DI FRANCESCAa cura di Francesca Galvani - www.cucinaeciacole.it

HAMBURGER DI SALMONE CON SALSA YOGURT

INGREDIENTI:500/600 gr. di salmone tritato grossolanamente4 fette di pancarrèSale, pepe, prezzemolo - 1 cucchiaio di senape

Per l’impanatura:2 fette di pancarrèBuccia di limone - 80 gr. di mandorle

Per la salsa:200 gr. di yogurt -1 cucchiaino di senape - 2 cucchiai di olio1 cucchiaio di succo di limone - erba cipollina o menta

PREPARAZIONETritare grossolanamente il salmone (anche con il robot ad intermit-tenza), unire 4 fette di pancarrè sbriciolato, senape, sale, pepe,prezzemolo e formare delle polpette ben modellate con l’impastoottenuto. Frullare le fette per l’impanatura con la buccia di limonee le mandorle. Passarvi gli hamburger e cuocerli sulla piastra o inpadella con poco olio. Servire con la salsina preparata amalga-mando gli ingredienti previsti nella ricetta.

Francesca Galvani

TECNOLOGIA E WEBa cura di Sonia Milan

Sono passati solo pochi anni dal passaggio dalla TV analogica al digitale ter-restre, ma è già arrivato il momento di parlare di un nuovo cambiamento.Entro il 2022 il digitale terrestre sarà sostituito da un nuovo standard di tra-smissione e la maggior parte delle TV e dei decoder saranno da sostituire. Lanovità che ufficializza l’arrivo della seconda generazione del digitale terrestreè contenuta nell’articolo 89 della Legge di Bilancio 2018 che riguarda “l’usoefficiente dello spettro e transizione alla tecnologia 5G”. La legge stabilisceche le emittenti televisive dovranno trasferire le proprie frequenze su unabanda diversa rispetto a quella attuale per lasciarla disponibile agli operato-ri telefonici.Il nuovo standard di trasmissione prende il nome di DVB-T2 e permette diavere una qualità audio e video migliori. Al momento non è ancora chiaro sea cambiare da subito, oltre allo standard di trasmissione, sarà anche il codecdi compressione video, con il passaggio al HEVC. In questo secondo caso, itelevisori da rottamare saranno milioni.Per le TV già compatibili con il nuovo standard sarà sufficiente un aggiorna-mento per poter vedere i nuovi canali mentre per quelle non compatibili sidovrà acquistare e installare un nuovo decoder. Per capire se la nostra tv è compatibile con il nuovo digitale terrestre è neces-sario verificare il libretto di istruzioni (rintracciabile anche su internet) e fareriferimento all’anno di produzione. TV acquistata nel corso del 2017: i modelli attualmente presenti neinegozi sono già dotati della nuova tecnologia e, qualora non fosse così,dovranno essere venduti per legge con un decoder adatto.TV prodotte tra il 2010 e il 2015: supportano la trasmissione in altadefinizione e potranno funzionare dotandosi di un decoder compatibile conlo standard DBV-T2.TV antecedenti al 2010: se sono dotate di un ingresso HDMI potrannoessere collegate a un decoder compatibile, ma non riusciranno a mostrare icanali in alta definizione perché non supportano il codec Mpeg4. Per vederetutti i canali sarà perciò necessario acquistare un nuovo televisore.La Legge di Bilancio ha comunque previsto 100 milioni di euro di incentivivalidi dal 2019 al 2022 per l’acquisto dei nuovi decoder. Il fondo prevede uncontributo di 25 euro a persona, sufficienti per acquistare un nuovo decoder,ma i soldi non basteranno per tutti: è probabile che verrà data precedenzaalle categorie che possono usufruire dell’esenzione del canone Rai e poi aglialtri cittadini.

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SPAZIO DONNA L’ALTRO GIORNALE Marzo 2018www.laltrogiornaleverona.it20 WhatsApp

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Sofia 3 anni e Giada 19un saluto ai nonni oriana

e Bruno da Daniel Ester ed Enrico due simpatici fratelli...

Tanti auguri per i due anni di Pietro

AndreiMartina... la tigre dagli occhi blu Dylan 6 mesi

Mehdi il nostro amore!La tua mamma e papà

Denis, Luca, ErikViva il Carnevale!

LA SALUTEa cura di Tommaso Venturi, ricercatore scientifico

STAnCHEzzA E RICoSTITuEnTILa stanchezza è una manifestazione tipica dello stiledi vita sempre più frenetico che caratterizza la nostraepoca. Chi lamenta stanchezza accusa spesso malin-conia, mancanza d’energia, letargia, perdita di vita-lità, sensazione di spossatezza o disinteresse. Peralcuni la stanchezza è l’unico sintomo, per altri nonrappresenta che un sintomo tra molti altri. Le causesono numerose e spesso difficili da spiegare.Si stima che l’astenia – uno stato di spossatezza, sfi-nimento, o assenza di iniziativa – è correlata in unquarto dei casi ad una malattia somatica (dal banaleraffreddore fino al cancro), nella maggior parte deicasi la causa però non è identificabile (“disturbi fun-zionali”) o è da cercare in disturbi psichiatrici (ad esempio depressione).Le misure più efficaci per rimediare ad uno stato di stanchezza rimangono le piùsemplici: un sonno sufficiente, un’alimentazione sana ed equilibrata, attività fisi-ca regolare, limitato ricorso a farmaci con effetto sedativo, rinuncia ad un con-sumo eccessivo di nicotina e alcool.Laddove si ritenesse necessario un'ulteriore aiuto è possibile associare a questinumerosi ricostituenti (chiamati anche tonici, corroboranti o fortificanti). Si trattaspesso di associazioni contenenti vitamine, aminoacidi (glutamato, arginina,aspartato), sali minerali e oligoelementi o estratti di piante (utilizzati frequente-mente nella medicina naturale: ginseng, polline, ginko e aglio). Bisogna ricorrere ai ricostituenti solo se la stanchezza è limitata nel tempo e sene conoscono le cause. La durata del trattamento è stabilita a seconda della com-posizione e dell’indicazione: una cura con vitamine dura generalmente 10 gior-ni. Se la vitalità abituale non è raggiunta dopo un tale lasso di tempo si può ricor-rere ad un secondo trattamento dopo qualche settimana. I prodotti fitoterapicicome il ginseng o l’eleuterococco si assumono per un periodo fino a tre mesi.nella scelta dei corroboranti è necessario fare attenzione alle composizioni irra-zionali, è da tenere in considerazione la loro azione farmacologica e la posolo-gia dei diversi ricostituenti. Sarà in questo casi compito del farmacista comeesperto in materia suggerire la miglior soluzione al problema specifico, valutan-do le caratteristiche e le terapie già in atto del pazienteInoltre, i prodotti fitoterapici contenenti più di 3-4 componenti non sono consi-gliabili, soprattutto quando i diversi effetti non si completano tra di loro in modorazionale.

Sofia Toniolo è felice...festeggia 3 anni!

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CON NOI AL CINEMAa cura di Franco Frey

TOMB RAIDER (Tomb Raider). Genere:Avventura - Azione. Durata 1h 41m -Produzione: USA 2018 (uscita film 16marzo) di Roar Uthaug, con AliciaVikander, Walton Goggins, Daniel Wu,Dominic West, Hanna John-Kamen,Adrian Collins.

Una curiosità: Lara Croft, l'eroina più amata,torna sullo schermo in una nuova versione. Dopo Angelina Jolie, la protago-nista è ora il premio Oscar Alicia Vikander (The Danish Girl).Arriva con la Primavera la trasposizione cinematografica di una storia tra lepiù famose di sempre. Il film tutto al femminile, racconta le origini dell'eroi-na Lara Croft, interpretata dall'attrice svedese A. Vikander (La luce suglioceani). La vedremo giovane esploratrice, quando a 21 anni si rifiuta di assu-mere il controllo dell'Azienda del padre Mathi as (W. Goggins: Lincoln) famo-so archeologo, scomparso in modo misterioso, preferendo studiare a Londracon l'amica Sophie. Per restare economicamente indipendente, fa il corriere

con consegne a domicilio in biciclet-ta. Lara decide di investigare suquanto accaduto al genitore, spintadalla convinzione che lui sia ancoravivo. Si imbarca in un lungo viaggioche la porta sulle coste di un'isolamisteriosa del Giappone: il Triangolodel Drago, dove l'uomo è stato vistoper l'ultima volta. Scortata dal capita-no della nave Lu Ren (D. Wu: Il girodel mondo in 80 giorni)), Lara siaddestra tra miti e leggende superan-do i propri limiti immersa in un unmondo sconosciuto per svelarne imisteriosi segreti che celano l'unicavia di fuga…Affezionate Lettrici del'Altro Giornale ho scelto per Voiquesto film di Marzo. Felice Visione!

NOVITÀ IN VETRINAa cura di Gianfranco Iovino

CD-DISCHI: Siamo in pieno fermento postbfestivaliero e sarebbefacile consigliare artisti ammirati in competizione e già pronti a pro-porre i loro CD individuali, ma aspettiamo che evapori l'effetto ker-messe, per consigliarvi adesso alcuni titoli, apparsi sottotono e che,invece, meritano rispetto ed attenzione perché raccolgono stralci dimusica che hanno scritto la storia della musica italiana nel mondo.Su tutti consigliamo due raccolte: VOLARE. 60° ANNIVERSARIOcomposto da un doppio CD dei quali il primo raccoglie i più grandisuccessi del cantautore pugliese, DOMENICO MODUGNO, e ilsecondo, suggestivi brani del suo straordinario repertorio interpretatida grandi artisti come Gianni Nannini, Ermal Meta, Il Volo, Negra-maro, Morandi, Renga, Vanoni, Ruggeri e tantissimi altri ancora a tri-buto del vincitore per antonomasia di Sanremo, con il suo inno allalibertà, che dopo 60 anni ancora fa volare, e volendo rimanere intema sanremese, non possiamo non menzionare un cofanetto imper-dibile, con cui il "dittatore artistico" (come spiritosamente si è dichia-rato d'essere), oltre che ottimo presentatore, CLAUDIO BAGLIONI ciregala 50 canzoni, del suo vastissimo repertorio regalatoci in 50ANNI AL CENTRO della musica a comporre e cantare colonne sono-re di vita per intere generazioni.

DVD/FILM: E' disponibile in HomeVideo l'affascinante versionecinematografica di una storia vera, con protagoniste 3 donne, scien-ziate afro-americante, che hanno rivoluzionato gli studi della NASA,ai tempi dei primi voli spaziali. IL DIRITTO DI CONTARE è l'incredi-bi le storia vera, e mai raccontata prima, di Katherine Johnson, Doro-thy Vaughn e Mary Jackson, tre brillanti donne che lavorarono aduna delle più grandi operazioni della storia americana: la spedizio-ne in orbita dell'astronauta John Glenn, un obiettivo importante chenon solo riportò fiducia nella nazione, ma ribaltò anche la Corsa alloSpazio tra superpotenze, galvanizzando il mondo intero. Le tre pio-niere, superando ogni forma di barriera e discriminazione, sonostate un modello d'ispirazione per intere generazioni, dimostrandoche le idee vincenti e la determinazione a perseguirle non hannosesso, età e, soprattutto, colore di pelle. Semplicemente imperdibile!

“LIBRI DI CASA NOSTRA”a cura di Gianfranco Iovino

Giovanna Benini è in libreria con il suo primo romanzo, dal tito-lo IL CORAGGIO DI UNA MADRE, vero e proprio racconto epi-stolare attraverso il quale una figlia prova a raccontare allamadre i propri sogni, le paure e quanto altro l'è servito perriuscire a concentrare su se stessa tutte le forze e le attenzio-ni possibili, affinché potesse sempre emergere in lei il princi-pio fondamentale di esistenza che la contraddistingue oggi inetà adulta: uno spirito assoluto votato all'amore e il rispettoverso la vita.Come fa notare in prefazione la curatrice Cinzia Inguanta, ilnuovo libro di Benini è una sorta di opera intima e corale altempo stesso, dove al centro del racconto ci sono tre protagoniste femminili: Giu-lia, sua madre e l'autrice, che si alternano, si mescolano e, alla fine, si fondonoin un unico ruolo e denominatore comune con il quale ogni lettore si lascia tra-sportare tra lettere, appunti, salti temporali e dettagli di vita con cui si collezionaun'opera intimista di assoluto interesse generale. Perché, ognuno di noi, può facil-mente rivedersi in passi del racconto o delle singole lettere, che per struttura elinearità, assume i contorni di un viaggio con il quale Benini ci conduce alla suaverità sulla vita: amare con il cuore sempre in prima linea e la certezza che dovec'è rispetto ed amore non ci sarà mai spazio per l'odio e il rancore.L'amore, quello più grande ed assoluto tra una madre e la propria figlia, è il temadi lettura che ci permette di scoprire di quanta forza è composta l'unione che vaben oltre DNA, geni ed abitudini o lunghe frequentazioni, ma si sintetizza in unvero e proprio connubio tra voglia di stringersi dell'una e bisogno di un abbrac-cio dell'altra, o di un respiro trattenuto da una figlia che si rivela una mancanzadi fiato in gola per una madre.Un viaggio epistolar-narrativo che ha inizio il 15febbraio 2010 e si dipana attraverso 20 lettere ed un finale impegnativo, spe-ranzoso ed assolutamente realistico e dall'alto risvolto sentimentale, grazie alquale si magnifica appieno quel privilegio indissolubile di sentirsi e sapersi: FIGLI.Giovanna Benini è veronese, laureata in materie letterarie, curatrice di testi percase editrici e giornalista di professione. Nel 2009 esordisce con "intervista a..."sua opera prima che racconta della vicenda Marsiglia, a cui fa seguire nel 2013e il 2014 la pubblicazione sul proprio BLOG e vari spazi social, i suoi primi lavo-ri documentaristi in Terra d'Africa. "Il coraggio di una madre" è il suo primoromanzo epistolare.Per ulteriori info ed approfondimenti sull'autrice, riportiamo il suo sito e blog uffi-ciale: www.giovannabenini.eu

"Il coraggio di una madre" di Giovanna Benini - Edizioni03 - pagi-ne 142 - In vendita nelle migliori librerie di Verona e provincia.

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Una passione nata percaso e che ora si è trasfor-mata in un’Associazioneche coinvolge persone diogni età. E’ questa la sto-ria della Jolly Skate Inlinee del suo presidente e fon-datore Ivano Carbogninche, da cinque anni a que-sta parte, sono diventati ilpunto di riferimento per ilpattinaggio in linea free-style dell’est veronese.«La nostra è una storiarecente, che però ci ha giàpermesso di toglierciqualche bella soddisfazio-ne - esordisce così IvanoCarbognin quando inizia araccontarci al storia dellaJolly Skate Inline -. Misono appassionato al free-style cinque anni fa, da lìho cominciato a frequen-tare a Milano il corsonazionale per diventaremaestro e, contempora-neamente, è partita l’atti-vità dell’Associazione.Prima a Monteforte e oraa San Bonifacio, con l’ap-poggio del Comune che ciha permesso di utilizzarel’impianto del copri-sco-pri dietro la palestra di viaSandri per condividere labellezza di questa disci-plina con tutti gli appas-sionati del territorio».Oggi la Jolly Skate Inline

può contare su 160 tesse-rati di tutte le età, dai piùpiccoli che a 4 anni impa-rano a pattinare con i corsibase, fino alla sezioneadulti. Ci sono poi lesezioni di pre-agonisti eagonisti dove ragazzi dai9 ai 16 anni si cimentanoin un pattinaggio di livellopiù alto, partecipandoanche a gare di livellonazionale e al campionatoitaliano AICS. Tante levarianti del freestyle inse-gnate: High jump, FreeJump, Speed, RollerCross, Slide e anche loStyle Slalom, sul quale silavora con gli atleti piùpiccoli visto il tantotempo necessario perapprenderne tutti i parti-colari. Da Dicembre poil’Associazione sta orga-nizzando a San Bonifacioi corsi per allenatore alivello nazionale, conoltre 60 allenatori arrivatida tutta Italia.«Facciamo attività prati-camente tutti i pomeriggidella settimana – prosegueCarbognin – e in questianni i nostri ragazzi hannoottenuto già degli ottimirisultati. Abbiamo infattivari campioni regionali inpiù discipline, una cam-pionessa italiana 2017AICS di 8 anni, categoriagiovanissimi, e un ragazzoche è arrivato terzo aiCampionati italiani diFree Jump ad Acireale.Siamo poi molto orgoglio-si della collaborazione cheabbiamo in essere con variistituti scolastici del terri-torio come le primarie diGazzolo, le medie di Vagoe Illasi, il liceo sportivo, oi licei Copernico, e Stim-mate dove ci rechiamogratuitamente per farconoscere le nostre disci-pline agli studenti durantele lezioni di educazionefisica». L’obiettivo futurodella Jolly Skate Inline ècoinvolgere sempre piùappassionati di freestyle edare vita anche ad uncorso di pattinaggio arti-stico. E poi, il sogno, dipoter organizzare a SanBonifacio il campionatoitaliano. Che magaridiverrà presto realtà.

M.D.

SPORT

Si può passare dal Judo al Ciclocross a60 anni ottenendo in entrambi gli sportgrandi risultati? Si, è possibile. Lo hadimostrato Giancarlo Girardi, classe1957 di Albaredo d’Adige, che nell’arcodi nemmeno un anno è riuscito a vince-re tutti e tre i campionati a cui ha parte-cipato. La storia sportiva di Giancarloinizia negli anni ’80, quando si avvicinaal Judo ed ottiene la cintura nera di 1°,2° e 3° dan. Diventa atleta agonista inseno alla Federazione, proseguendo lacarriera fino ai 50 anni, nei Master, nellacategoria -90 kg. Dopo l’apposito corsoe relativi esami è diventa anche ArbitroFederale di Judo e, contemporaneamen-te, si avvicina anche al Kendo, facendoparte anche della squadra del CUSVerona pluripremiata in vari tornei. Nelcorso degli anni è diventato istruttore diJudo, Ju-Jitsu e Kobudo (armi giappo-nesi) e attualmente insegna Judo e Ken-Jutsu presso l’associazione sportivaKodokan di Legnago.La passione per la bicicletta scatta quasiper caso, «dopo aver smesso di fareagonismo sia nel Judo che nel Kendo –racconta Giancarlo -, avevo preso qual-che chilo di troppo e per smaltire, nel2016, ho iniziato ad andare a lavorare inbici. Man mano che passavano i mesiho iniziato a fare dei giri extra, mi sonoappassionato sempre di più al ciclo-cross e ho sentito riaffiorare la voglia dicompetere, rimettendomi in gioco inuno sport che non aveva niente a che

fare con le arti marziali». A Gennaio2017 arriva la svolta: Giancarlo si iscri-ve ad un’associazione ciclistica di Fer-rara perché in Emilia Romagna il ciclo-cross è molto praticato e ci sono gare

abbinate alle Mountain Bike tutto l’an-no. Dal mese di Marzo fino a Gennaio2018 partecipa a più di trenta garefacenti parte di tre campionati: “Bikegiro delle Regioni”, “Pedalare su arginie sentieri” e “Prestigio winter cup”,tutte sotto l’egida della UISP LegaCiclismo Nazionale, ente di promozio-ne sportiva attiva in tutta Italia.«All’inizio è stata dura, ma la forzamentale e l’abitudine a lottare acquisitecon le Arti Marziali mi hanno aiutato asuperare i momenti di sconforto». Garadopo gara hanno iniziato ad arrivare ipodi e le vittorie nella categoria Over60, ed a fine stagione la soddisfazionepiù grande: la vittoria della propriacategoria in tutti e tre i campionati. «Ititoli che ho conquistato – prosegueGiancarlo - li dedico principalmente amio fratello Nicola, atleta maratonetascomparso nel 2013 all’età di 50 anni.E’ già tre anni che in sua memoria orga-nizzo una gara ciclistica e podistica percontinuare a ricordarlo come merita.Devo poi ringraziare mia moglie Marti-na che mi ha sempre sostenuto, miofiglio Cristiano Leo con cui mi sonoallenato frequentemente e l’allenatorePaolo Gaspari che ha il merito di aver-mi fatto diventare un vero ciclista».Obiettivi del 2018 per Giancarlo Girar-di? Ancora gare ma, probabilmente,alla ricerca di nuove esperienze con lamountain bike.

Matteo Dani

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JOLLY SKATE INLINEIL PERSONAGGIO. Il cittadino di Albaredo D’Adige racconta il suo percorso sportivo

Atleta poliedrico:Giancarlo Girardi

SER.I.T. CON LA GREEN TEEN TEAM FOUNDATION E IL PARCO NATURA VIVA

Riciclo della plastica per la salvaguardia dei rettiliLo scorso mese Ser.i.t. ha avuto il piacere di ospitare una visita guida-ta dell’associazione Green Teen Team Foundation, un gruppo di gio-vanissimi studenti guidato dalla principessa Theodora von Liechten-stein. Il team ha ideato un programma di raccolta e riciclo della plasti-ca per finanziare il progetto Chelonia, dedicato alla salvaguardia delletartarughe e testuggini europee. Campo base del progetto è il ParcoNatura Viva di Bussolengo, all’interno del quale sono stati posizionatidegli appositi contenitori trasparenti per il conferimento delle botti-glie di plastica. Venti quintali di plastica sono stati già raccolti eimmessi nel container destinato al conferimento presso Ser.i.t., doveappunto i giovani protagonisti hanno potuto vedere personalmente irisultati del loro lavoro, ma anche ottenere il riscontro economico chepermetterà loro di finanziare le attività dell’associazione. Il ProgettoChelonia è supportato anche dalle aziende Sandrà Scavi , Edilconforte Ironstyle, che hanno contribuito alla costruzione e alla posa dei con-tenitori finalizzati al conferimento delle bottiglie.

SER.I.T. E PESCANTINA PROMUOVONO LA RADIOBAG®Il primo sacchetto dotato di un chip Tracciare i rifiuti domestici e il loro percorso non è maistato così semplice. La Smp – Sfregola Materie Plastiche –ha brevettato il primo sacchetto dotato di microchip perseguire il rifiuto in tutto il suo percorso, dal punto di pre-lievo al luogo di conferimento. Ser.i.t. e Comune di Pescan-tina hanno aderito al progetto pilota della ditta produttri-ce, al fine di dimostrare, attraverso i dati raccolti durante lefasi di monitoraggio, come il sistema RadioBag® aiuti adaumentare significativamente la qualità di materiale pro-veniente dalla raccolta differenziata. Il progetto, partito nelcorso del 2016 e ancora in fase sperimentale, permettereb-be, oltre a ridurre i costi per lo smaltimento dei rifiuti indiscarica, di reinvestire quanto risparmiato in servizi per ilcittadino.

PattinaggioFree style

Giancarlo Girardi

ASSOCIAZIONE SPORTIVA DILETTANTISTICA ARCOLE CALCIO - TORNEO GIOVANILE DI APRILE

L’Associazione SportivaDilettantistica Arcole Cal-cio, organizza nel mese diAprile un torneo a 36 squa-dre dedicato a ragazzi ebambini delle classi dal2005/2010. Ce ne parla ilpresidente ASD, MaurizioSalgari: «Dal 25 al 29 aprileprossimo, organizziamo untorneo riservato al settoregiovanile, a cui partecipano36 squadre delle province diVerona e Vicenza. Le squa-dre sono formate da 10/12calciatori al massimo, incampo in numero variabilesecondo l’età». Il torneo ègiunto al IV anno, neglianni scorsi ha avuto buonaaffluenza, mettendo incampo quattro squadre diArcole, una per ogni catego-ria e le altre provenienti da

paesi della zona: Belfiore,Caldiero, Vestenanova, maanche Arzignano e Chiam-po…«Il 25 aprile si partecon le classi 2007/09, che sisfideranno per tutta la gior-

nata; il 28 invece solo ilpomeriggio con in campogli “esordienti misti” delleclassi 2005/2006 - spiega ilpresidente -. Il 29, ultimogiorno, le squadre in campo

saranno quelle delle classi2008/10. Di norma giocanoin nove ragazzi per squa-dra». Non è una gara, nonc’è classifica: «A tutti iragazzi doneremo un ricor-

do della manifestazione -commenta Maurizio -. Iltorneo del settore giovanileè patrocinato dal comune diArcole». L’ASD si occupaanche di attività di volonta-riato legate al proprio setto-re: «Vorremmo organizzareun campus estivo per iragazzi, da metà a fine Giu-gno, non solo per permetter-gli di fare sport, ma anchecon la presenza di un educa-tore che li aiuti nei compitiper l’estate. Un’attività asostegno delle famiglie fin-ché inizia il Grest del Circo-lo NOI - spiega il presiden-te -. A Settembre si ripartecon il nuovo campionato dicalcio, vi aspettiamo nume-rosi».

Graziana Tondini

ASD calcio (1) torneo giovanile

Si sfideranno 36 squadre di Provincia

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