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L a n g h e L a n g h e ( i n i t a l i a n o ) L a n g a ( i n l i n g u a p i e m o n t e s e ) S t a t i I t a l i a R e g i o n i a m m i n i s t r a t i v e P i e m o n t e T e r r i t o r i o c o m u n i d e l l a p r o v i n c i a d i C u n e o e d e l l a p r o v i n c i a d i A s t i C a p o l u o g o A l b a L i n g u e i t a l i a n o , p i e m o n t e s e M a p p a d e l l e L a n g h e a l l ' i n t e r n o d e l l e p r o v i n c e d i A s t i e C u n e o L a n g h e D a W i k i p e d i a , l ' e n c i c l o p e d i a l i b e r a . L e L a n g h e ( L a n g a i n p i e m o n t e s e ) s o n o u n a r e g i o n e s t o r i c a d e l P i e m o n t e s i t u a t a a c a v a l l o d e l l e p r o v i n c e d i C u n e o e d i A s t i , c o n f i n a n t e c o n a l t r e r e g i o n i s t o r i c h e d e l P i e m o n t e , o s s i a i l M o n f e r r a t o e i l R o e r o e c o s t i t u i t a d a u n e s t e s o s i s t e m a c o l l i n a r e d e f i n i t o d a l c o r s o d e i f i u m i T a n a r o , B e l b o , B o r m i d a d i M i l l e s i m o e B o r m i d a d i S p i g n o . E s s a s i p u ò s u d d i v i d e r e i n : B a s s a L a n g a : z o n a c o m p r e s a f r a i l T a n a r o a n o r d e i l B e l b o a s u d , c o n q u o t e g e n e r i c a m e n t e i n f e r i o r i a i 6 0 0 m ; è l a z o n a d e l l ' A l b e s e , d e i v i n i e d e l t a r t u f o ( r i n o m a t o i l b i a n c o d i A l b a ) . A l t a L a n g a : è l a z o n a a l c o n f i n e c o n l a L i g u r i a , c o n q u o t e m a s s i m e s u i 7 5 0 m e u n p i c c o d i 8 9 6 m n e l c o m u n e d i M o m b a r c a r o ; q u i d o m i n a n o i b o s c h i . L a n g a A s t i g i a n a : z o n a n e l s u d d e l l a p r o v i n c i a d i A s t i , c o n C a n e l l i a n o r d e i l f i u m e B o r m i d a d i S p i g n o a d e s t , c o n u n p i c c o d i 8 5 1 m n e l c o m u n e d i S e r o l e . I n d i c e 1 E t i m o l o g i a d e l n o m e 2 G e o l o g i a 3 S t o r i a 4 D i a l e t t o 4 . 1 V a r i a n t i f o n e t i c h e d a l p i e m o n t e s e s t a n d a r d 4 . 2 I n f l u e n z e t i p i c a m e n t e l i g u r i 4 . 3 T e r m i n i p a r t i c o l a r i 5 F l o r a e f a u n a 6 E c o n o m i a e p r o d o t t i t i p i c i 7 C l i m a 8 C e n t r i p r i n c i p a l i 9 N o t e 1 0 V o c i c o r r e l a t e 1 1 A l t r i p r o g e t t i 1 2 C o l l e g a m e n t i e s t e r n i E t i m o l o g i a d e l n o m e L ' e t i m o d e l n o m e l a n g a ( c h e i n p i e m o n t e s e i n d i c a p r o p r i o l a c o l l i n a ) è i n c e r t o . D a n t e O l i v i e r i a v e v a p r o p o s t o i n u n p r i m o m o m e n t o u n a c c o s t a m e n t o a l l a v o c e l o m b a r d a l a n c a [ 1 ] m a p o i h a a d e r i t o [ 2 ] a l l a p r o p o s t a d i G i u l i a P e t r a c c o S i c a r d i c h e , p a r t e n d o d a l l ' e t n i c o l i g u r e * L a n g a t e s , h a r i c a v a t o u n a b a s e * l a n g a r i f e r i t o a l l a p o s i z i o n e d e l c a s t e l l o o a l c a s t e l l o s t e s s o d o v e v i v e v a n o q u e s t e p o p o l a z i o n i . [ 3 ] N i n o L a m b o g l i a i n v e c e p r o p e n d e p e r u n

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Langhe

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Langhe

Langhe (in italiano)

Langa (in lingua piemontese)

Stati Italia

Regioni

amministrative

Piemonte

Territorio comuni della provincia di

Cuneo e della provincia

di Asti

Capoluogo Alba

Lingue italiano, piemontese

Mappa delle Langhe all'interno delle

province di Asti e Cuneo

Langhe

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Le Langhe (Langa in piemontese) sono una regione storica del

Piemonte situata a cavallo delle province di Cuneo e di Asti,

confinante con altre regioni storiche del Piemonte, ossia il

Monferrato e il Roero e costituita da un esteso sistema collinare

definito dal corso dei fiumi Tanaro, Belbo, Bormida di

Millesimo e Bormida di Spigno.

Essa si può suddividere in:

Bassa Langa: zona compresa fra il Tanaro a nord e il Belbo a

sud, con quote genericamente inferiori ai 600 m; è la zona

dell'Albese, dei vini e del tartufo (rinomato il bianco di Alba).

Alta Langa: è la zona al confine con la Liguria, con quote

massime sui 750 m e un picco di 896 m nel comune di

Mombarcaro; qui dominano i boschi.

Langa Astigiana: zona nel sud della provincia di Asti, con

Canelli a nord e il fiume Bormida di Spigno ad est, con un picco

di 851 m nel comune di Serole.

Indice

1 Etimologia del nome

2 Geologia

3 Storia

4 Dialetto

4.1 Varianti fonetiche dal piemontese standard

4.2 Influenze tipicamente liguri

4.3 Termini particolari

5 Flora e fauna

6 Economia e prodotti tipici

7 Clima

8 Centri principali

9 Note

10 Voci correlate

11 Altri progetti

12 Collegamenti esterni

Etimologia del nome

L'etimo del nome langa (che in piemontese indica proprio la collina) è incerto. Dante Olivieri aveva proposto in

un primo momento un accostamento alla voce lombarda lanca[1] ma poi ha aderito[2] alla proposta di Giulia

Petracco Sicardi che, partendo dall'etnico ligure *Langates, ha ricavato una base *langa riferito alla posizione

del castello o al castello stesso dove vivevano queste popolazioni.[3] Nino Lamboglia invece propende per un

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Serralunga d'Alba

accostamento a una base non indoeuropea *lanka che si riscontra anche in Langobriga (città iberica) dal

probabile significato di "conca, avvallamento" e da questo "zona collinare".[1] Un documento del X secolo parla

di Langarum. Nel XIV secolo nella Cronica Imaginis Mundi di Iacopo d'Acqui c'è scritto «in muntibus Albe,

ubi dicitur Langhe».[1]

Geologia

Oligocene: nell'epoca in cui compaiono le prime

scimmie antropomorfe, il Piemonte, come tutta la

Pianura padana, è coperto dal mare; questo "bacino

terziario piemontese", confina a sud con i sistemi

cristallini delle Alpi Marittime e con il basamento di

quello che sarà l'Appennino. In particolare, è probabile

che l'origine dell'Appennino ligure e dei sistemi collinari

ad esso connessi (le Langhe quindi), sia collegato al

fenomeno dello sfenocasma ligure, o sardo-corso:

rotazione avente per perno il Golfo di Genova e

responsabile dell'allontanamento dalle coste provenzali

della Corsica e della Sardegna.

Miocene: il piano più antico del Miocene è

l'Aquitaniano, a cui appartengono i paesi dell'Alta Langa. Alla fine del Miocene, il Mediterraneo è ormai un

mare praticamente isolato dall'Atlantico; l'evaporazione, non compensata dai riflussi atlantici, porta alla

formazione di notevoli banchi evaporitici (gessi) e all'emersione delle basse colline di Langhe e Monferrato. Nei

gessi presenti fra Cherasco, Guarene, Castagnito e Magliano, si trovano banchi di marne ricche di fossili marini e

vegetali, prova di un clima praticamente tropicale.

Pliocene (5 Ma): una nuova trasgressione marina, dovuta a movimenti separatori presso Gibilterra, risommerge

il Piemonte ad esclusione proprio delle Langhe e del Monferrato, separati dal Bacino Pliocenico Astigiano,

braccio di mare poco profondo che aveva come limite occidentale il golfo di Cuneo. Le sabbie plioceniche

restituiscono scheletri di mammiferi sia marini che terrestri. Il Pliocene segna la transizione fra Era Terzaria e Era

Quaternaria, in questo periodo si ha la definitiva scomparsa del “mare Piemontese”, che lascia il posto a una

vasta pianura, per molto tempo paludosa, in cui, a seconda delle oscillazioni climatiche, troveranno il loro habitat

elefanti, cervi, mammut, iene e ghepardi.

Quaternario: le progressive spinte verso nord del continente africano provocano il lento sollevamento del

territorio, disegnando gli attuali sistemi collinari; il raffreddamento del clima porta all'alternanza di periodi aridi e

periodi umidi nel corso dell'anno. Ormai siamo nella nostra era; l'ultimo grande contributo geologico lo daranno

le glaciazioni, rimodellando la struttura delle Alpi e delle Prealpi con le loro morene. La bassa altitudine delle

Langhe non ha consentito l'avanzata dei ghiacciai, ma sono presenti accumuli di löss, limo argilloso prodotto da

fenomeni di erosione, trasportato a grandi distanze dai venti impetuosi che spazzavano la pianura.

Storia

Il neolitico arriva nel corso del V millennio a.C. Nell'età del ferro dominano le tribù Liguri degli Epanteri e degli

Stazielli, che, in seguito alle migrazioni galliche, formano la cultura celtoligure. Furono sottomessi dai romani nel

179 a.C., ma solamente con Augusto si può parlare di un vero processo di romanizzazione.

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Abbazia di Grazzano: Aleramo del

Monferrato

Durante il periodo carolingio fanno parte della Marca Aleramica, il cui primo titolare, Aleramo, contribuì a

liberare il Piemonte e la Liguria di Ponente dai pirati musulmani. Alcuni territori rimasero in diretto possesso degli

Aleramici fino al XVIII secolo, quando passarono al Regno di Sardegna.

Tra il XIX secolo e l'inizio del successivo, le Langhe conobbero un forte degrado e un'estrema povertà (come ci

raccontano le testimonianze raccolte da Nuto Revelli ne Il mondo dei vinti), seguito da un progressivo

spopolamento a favore delle città industriali (soprattutto Torino e

Savona). Altre testimonianze interessanti si trovano nelle opere di Cesare

Pavese e Beppe Fenoglio.

Nel corso degli anni novanta, un rinnovato interesse per il mondo agreste,

ha portato alla ristrutturazione (spesso operata da stranieri) di cascine e

castelli, riconvertiti in agriturismi, bed and breakfast e musei etnografici;

all'investimento in produzioni agricole d'eccellenza e all'interesse per il

turismo. Oggi l'Albese è una zona ricca e competitiva.

Dialetto

Nelle Langhe si parla un dialetto della lingua piemontese molto

particolare, ricco di influssi liguri e di arcaismi: il langarolo (in

piemontese langareul o langhèt).

Varianti fonetiche dal piemontese standard

Passaggio 'a' → 'o' quando tonica (it. muro; piem. muraja; lang. muròja).

Passaggio (saltuario) 's' → 'sc' come in ligure anziché in 's' o 's-c' come in piemontese (it. uscire, piem. seurte,

lang. scieurte).

Rotacismo (saltuario) della ‘l' che diventa una specie di 'r' moscia (it. il cane, lang. 'r can, piem. el can).

Passaggio 'c' morbida → 'z' (toponimo Cerretto, piem. Sreij, lang. Zré; la città di Ceva diventa Zeva; it. di qua,

piem. ed sà, lang. ed zà).

Il latino ‘ct‘, che in italiano diventa ‘tt' (noctem = notte), in piemontese standard diventa ‘it' (notte = neuit)

mentre nelle Langhe diventa ‘cc' (notte = neucc, latte = lacc, letto = lecc).

In alcune zone dell'Alta Langa 'u' (sempre pronunciato alla francese) e 'i' cambiano leggermente pronuncia e il

piemontesissimo Turin (Torino) diventa Tirein.

Influenze tipicamente liguri

Solamente in pochi paesi nell'alta Langa al confine con la Liguria, il latino 'pl'e 'bl'diventa 'cc' e 'gg' (plovere =

cieuve; blancum = gianc).

Accanto all'affermazione tipica piemontese 'é, òi', compare anche il ligurissimo sci.

Il suono ‘g' di ‘giocare' può diventare ‘z' (giogo = zou, gioco = zeugh, già = zà, ma giovane rimane giovo,

pronunciato giuu).

Termini particolari

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Vigne delle Langhe

Al tipico piemontese guardé, vardé (guardare), si sostituisce baiché, che si ritrova anche in area occitana come

beicar.

Al tipico piemontese an dova (dove), si sostituisce a landa.

Sebbene presente in piemontese standard, nelle Langhe sopravvive con maggior disinvoltura la negazione pa

anziché nen (i sai pa = non so), l'originale interrogativa invertita piemontese (veus-ti? = vuoi?) e il pronome

verbale, sebbene diverso alla terza persona singolare (it. lui viene, piem. chiel a ven, lang. chiel o ven).

Nonostante queste e molte altre differenze di suoni e di termini, la struttura sintattica e grammaticale del

langarolo rimane all'interno della koinè piemontese, discostandosi notevolmente da quella ligure.

Esempio (proverbio): S'o sraina 'd neucc, 'r bel teimp o dura paid 'd neuv cheucc.

(Se si rasserena di notte il bel tempo dura come un uovo cotto).

Flora e fauna

Nell'Alta Langa sopravvive, in numero sempre più ridotto, il pino silvestre (commercialmente noto come Pino di

Scozia o di Svezia), autentico "fossile vivente" della vegetazione dell'ultimo periodo glaciale.

Economia e prodotti tipici

Oltre che per la spiccata operosità nel terziario, la zona

si distingue per la sua rinomata produzione vinicola:

celebri in tutto il mondo sono i vini prodotti nelle Langhe,

in particolare i rossi, tra cui spiccano:

Barolo

Nebbiolo

Barbaresco

Dolcetto d'Alba

Dolcetto di Dogliani

Barbera d'Alba

Barbera d'Asti

Altrettanto celebre il Tartufo bianco di Alba, per il quale

ogni anno si tiene nell'omonima città una fiera

appositamente dedicata che richiama numerosissimi visitatori anche oltre i confini nazionali.

Ovunque si coltiva la nocciola Tonda Gentile delle Langhe, resa famosa dai prodotti della Ferrero di Alba.

Numerosi anche i formaggi DOP, primo fra tutti la Robiola di Roccaverano.

Da alcuni anni la zona è celebre meta di turismo enogastronomico grazie ai suoi eccellenti prodotti e anche

artistico-culturale grazie alla bellezza dei paesaggi e alla presenza di antichi castelli e monumenti in quasi tutto il

territorio.

Attualmente è stata avanzata la proposta di candidatura al fine di includere il territorio delle Langhe insieme a

quello di Monferrato e Roero nella lista del Patrimonio Mondiale dell'umanità dell'UNESCO.

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Clima

La Bassa Langa ha un clima tipicamente padano, sebbene temperato nelle temperature massime sui rilievi. Nella

pianura di Alba, invece, non sono rare temperature massime superiori ai 30 °C nel trimestre estivo.

Nell'Alta Langa il clima può definirsi appenninico con influssi padani. Le estati sono generalmente più fresche e

ventilate che in Bassa Langa (media di luglio intorno ai 20 °C gradi sui rilievi); gli inverni sono freddi nelle valli

(sono frequenti minime di −5/−10 °C anche nell'entroterra savonese) e più miti sui colli (media delle minime

intorno agli 0 °C). Sono molto frequenti le inversioni termiche a causa della differenza di insolazione.

Le precipitazioni annue variano dai circa 800 mm di Alba ai 1100 dello spartiacque appenninico. Il regime

pluviometrico è sublitoraneo, con un minimo principale estivo (luglio) e uno secondario invernale; il massimo

assoluto è autunnale, mentre le precipitazioni primaverili tendono ad essere molto variabili a seconda degli anni.

Tra giugno e luglio, specie dopo una primavera avara, è frequente il rischio di aridità (accentuata anche dal clima

secco e ventilato). Nel trimestre estivo è comunque garantita una precipitazione media di circa 100–150 mm

(spesso concentrata in pochi violenti temporali, anche accompagnati da grandine).

A volte però, in estate, specie nei mesi di maggio, giugno e luglio può soffiare un vento, chiamato "marin" che

porta un po' di fresco in alta quota, in quanto l'aria che arriva da sud risente del mar Ligure ancora freddo.

Le Langhe, nonostante siano uno dei punti in cui l'Appennino si avvicina di più al mare, sono molto nevose, con

una media annua di 50–100 cm anche a bassa quota e una permanenza al suolo di oltre 30 giorni. Tuttavia, negli

ultimi anni, si è assistito a una seria riduzione delle precipitazioni, anche nevose, soprattutto a partire dalla tarda

primavera, e ad aumento dell'intensità giornaliera autunnale (il 15 settembre 2006 sono caduti oltre 100 mm di

pioggia nelle 24 ore).

Secondo la classificazione del Köppen, infine, tutta la zona al di sopra dei 500 metri circa di altitudine è

compresa nella categoria Cfb; per contro le terre al di sotto di questa altitudine sono comprese nella categoria

Cfa.

Centri principali

Bassa Langa

Alba – la

"capitale" delle

Langhe

Barolo

Barbaresco

Castagnole delle

Lanze

Castiglione

Falletto

Cerreto Langhe

Cissone

Diano d'Alba

Dogliani

Grinzane Cavour

La Morra

Alta Langa

Albaretto della

Torre

Arguello

Belvedere

Langhe

Benevello

Bonvicino

Borgomale

Bosia

Bossolasco

Camerana

Cerretto Langhe

Cissone

Clavesana

Cravanzana

Valli Bormida e

Uzzone

Bergolo

Castelletto

Uzzone

Castino

Cortemilia

Cossano Belbo

Gorzegno

Gottasecca

Levice

Monesiglio

Perletto

Pezzolo Valle

Uzzone

Prunetto

Langa Astigiana

Bubbio

Cassinasco

Castel Boglione

Castel Rocchero

Cessole

Loazzolo

Mombaldone

Monastero

Bormida

Montabone

Olmo Gentile

Roccaverano

Rocchetta Palafea

San Giorgio

Scarampi

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Mango

Monforte d'Alba

Montelupo

Albese

Neive

Neviglie

Novello

Roddi

Rodello

Serralunga d'Alba

Sinio

Treiso

Verduno

Feisoglio

Lequio Berria

Mombarcaro

Murazzano

Niella Belbo

San Benedetto

Belbo

Serravalle Langhe

Somano

Trezzo Tinella

Rocchetta Belbo

Saliceto

Santo Stefano

Belbo

Torre Bormida

Serole

Sessame

Vesime

Note

1. ^ a b c Dizionario di toponomastica, Torino, UTET, 1990, p. 403.

2. ^ Dante Olivieri, Dizionario di toponomastica piemontese, Brescia, Paideia, 1965, p. 192.

3. ^ Petracco Sicardi, Giulia (1958–1959). Ricerche topografiche e linguistiche nella tavola di Polcevera. Studi

Genuensi (2): 15.

Voci correlate

Comunità montana Alta Langa e Langa delle Valli Bormida e Uzzone

Riserva naturale speciale delle Sorgenti del Belbo

Comunità Montana Langa Astigiana Val Bormida

Roero (territorio)

Monferrato

Altri progetti

Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Langhe

Collegamenti esterni

Comunità montana Langa Astigiana Val Bormida (http://www.langastigiana.at.it/)

Sito ufficiale della candidatura del Monferrato, Langhe e Roero alla lista del patrimonio mondiale

dell'Unesco (http://www.paesaggivitivinicoli.it/)

Langhe: L’Eccellenza dei prodotti in una regione poco conosciuta (http://www.lundici.it/2012/09/langhe-

leccellenza-dei-prodotti-in-una-regione-non-molto-considerata/)

Portale Cuneo: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Cuneo

Categorie: Regioni storiche d'Italia Colline del Piemonte

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