lanx n°10

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L 10! A N X Ephemeris discipulorum licei gymnasiique M.Foscarini

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Con il tema viaggi scoprimo di essere arrivati al numero 10 di questa travolgente annata editoriale. Buon Lanx 10, aprile 2013! A tutti!

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Page 1: Lanx n°10

L10!

ANXEphemeris discipulorum licei gymnasiique M.Foscarini

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APRILE 2013 - Numero 10 - Anno 26

Viaggi tema troppo generico. Stop.Esistenti tanti tipi di viaggio:mentale, nel regno della fantasia(Geronimo Stilton), turistico orga-nizzato con pullman e giapponesi,interrail, in vaporettob(fare 3volte dormendo P.le Roma-Lido eritorno). Stop. Indecisione suquale trattare. Stop. Zamprognonega titoli. Stop. Dirò quello chemi passa per la testa (come sem-pre). Stop. Penso a Il giro dellaprigione di M. Yourcenar. Stop.Viaggiare sarebbe fare il girodella prigione (prigione=mondo).Stop. Fa ansia. Stop. Correttorenon mette le maiuscole automati-camente. Stop. Ma imposta corsivoautomaticamente. Stop. Questo miinfastidisce. Stop. Cose concretedette: nessuna. Stop. Sono brava a“vaneggiarmela”. Stop. Maddalenavieta articoli “come il tema delleelementari sulla gita”. Stop. Maifatto temi su gita. Stop. Infanziadeprimente. Stop. Venuto in menteviaggio aereo intercontinentale.Stop. Non bello: alla fine occhidoloranti (troppi film) e tuttipuzzano. Stop. Rimembrato viaggioin Francia senza prenotare. Stop.Incubo. Stop. Rifletto su turisti aVenezia: non esprimo elucubra-zioni. Stop. Venuto mal di testaelucubrando. Stop. Necessito di ur-gente vacanza alle Bahamas. Stop.Presenti due problemi in vacanzee viaggi. Stop. Ritorno noto comeproblema più grave. Stop. Adat-tarsi con altri cibi e culture(=igiene) però spesso impresaardua. Stop. Tre soluzioni: starecasa, riempire valigia con amu-china+barrette energetiche, adat-tarsi. Stop. Non vi dico qualescelgo, ho finito parole. Stop.

Benedetta Favaro

TELEGRAFICOTELEGRAMMA

“Nessuno è nato sotto una cattiva stella:ci sono semmai uomini che guardano male

il cielo.”Dalai Lama Tenzin Gyatso

2 Lanx / aprile 2013

SommarioIL LANX È DISPONIBILE ANCHEONLINE SU ISSUU.COM ALLA VOCElanxfoscarini

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Editoriale

Fantasia: Le avventuredello Studente Tipo

Rubrica: Cinema

Rubrica: Wonderland 6

Pensieri:Sì, viaggiare!

O.O.B.E.

Viaggio nelle cittàpiù....

Curiosità:Sconosciuto è bello

Giochi

OroscopoPosta

Ipse Dixit

Giacomo Zamprogno

Lisa La Marra

Zoe Innocenti

Silvia Fregonese

Francesca Ballin

Silvia Fregonese

Magda Berto

Max Ebbasta

Ulisse (Nessuno)

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Lanx

Direttori:Maddalena Casanova

Zoe Innocenti

Redazione:Magda Berto (4AO)

Francesca Ballin (2DE)Beatrice Campisi (3AE)Silvia Fregonese (3AE)

Lisa La Marra (3AE)Benedetta Favaro (IIB)

Marco Vianelli (IIIA)Gioia Stefinlongo (IIIB)Giacomo Criniti (IIIC)Andrea Tortato (IIIC)Lucia Buricelli (IIID)

Disegni:Alizée Rekettyei (3CE)Samuele Lotter (IIB)

Riccardo Bianco (Liceo Artistico)Furio Visintin (Veterano)

Impaginazione:Maddalena Casanova (IIID)Giacomo Zamprogno (IIB)

Responsabili di produzione:

Giacomo Zamprogno (IIB)Alvise Dolcetta (IIB)

Per info e suggerimentirivolgersi a:

Maddalena Casanova e Zoe Innocenti (IIID);Silvia Fregonese e Lisa La Marra (3AE)

Oppure potete contat-tarci all’indirizzo

e-mail:[email protected]

Hanno collaboratoin questo numero:

Max EbbastaUlisse (Nessuno)

Disegno di copertina:Furio Visintin

EDITORIALE

Siamo giunti al numero 10, moltoprobabilmente qualche Santo èdalla nostra parte, non me lospiego in altro modo.Sulla base di Walk of life degliintramontabili Dire Straits scri-vere di viaggi risulta più fa-cile. Dopo mesi di spietatadittatura, è lo stesso DittatoreZamprogno ad es-sere vittima deitemi più o meno as-surdi che mensil-mente concordiamoper il Lanx.“Il viaggio”, sugge-risce bonariamenteBruce Chatwin inuna frase de Anato-mia dell'irrequie-tezza, “non soltantoallarga la mente:le da’ forma” e pro-prio il lungo viag-gio che laRedazione e noiquattro rappresen-tanti abbiamo fattoquest'anno, con-ferma la teoriadello scrittore bri-tannico. Abbiamocompiuto un viag-gio diverso dall'im-m a g i n a r i ocollettivo, fatto di macchine fo-tografiche e zainetti ricolmi diprovviste, ma comunque avvin-cente.I viaggi sono delle porte sulmondo, delle opportunità permolte persone di trovare o ritro-vare se stessi. Noi non possiamocerto paragonarci a sperdutiviaggiatori in cerca del loro es-sere, ma l'avventura di que-st'anno ha, in qualche modo,cambiato anche ognuno di noi. Ilsottoscritto, dopo la scorsa au-

togestione, ha leggermente ridi-mensionato le sue idee sui tempidi preparazione di grandi eventiall'interno della scuola. Con ilpassare del tempo e delle uscitele Direttrici sono diventate(quasi) perfette con l'amministra-zione del giornalino. Nessunviaggio sarebbe stato in grado

di apportare un cam-biamento così grande.Credo molto neiviaggi veri, e nelleavventure dei viag-giatori. Credo, comeha detto qualcuno dicui puntualmente nonricordo il nome, chesi torni sempre di-versi da un viaggio,che qualcosa cambiogni volta che pren-diamo una borsa, unavaligia, un baule, sevolete, e carichi diaspettative ci diri-giamo verso mete piùo meno sconosciute. Iviaggi poi diconomolte cose, basta sa-perli ascoltare. Spie-gano, lo dico inmaniera forse troppoutopistica, i nostrilimiti e le nostre

speranze. Spiegano che c'è semprequalcos'altro oltre a quello checonosciamo, fortunatamente.In attesa di un viaggio ancorada compiere, questa volta sulserio, penso agli ultimi appunta-menti che ci separano dalla finedella scuola e auguro a tutti difinire l'anno senza essere af-fetti da schizofrenia, malattiamolto diffusa tra i corridoidella nostra scuola.

Giacomo Zamprogno

Lanx / aprile 2013 3

Quello che i viaggi (non) dicono

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Fantasia

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Le avventure dello Studente Tipo

Lisa la Marra

In the town when I was born, lived a man who sailed to sea…nell’Italia comunale delXII secolo…and he told us of his life…Federico Barbarossa…in the land of submarine…

Submarine? Sottomarino? Chissà cosa farei se potessi girare il mondo in un sottomarino!

Così inizia il viaggio mentale quotidiano dello Studente Tipo. E così (come è probabilecapiti anche a qualcuno di voi) si esaurisce definitivamente ed irreparabilmente l’atten-zione alla lezione in corso.Al nostro Studente Tipo, infatti, non servono parole d’ordine, né tantomeno comunicazioniscritte per far partire il treno dell’immaginazione: lui, il Tipo, ha soltanto bisogno disentire il suono di una parola per perdere la coscienza di se stesso. Una sola parola eil professore che sta ascoltando si trasforma in un baffuto nostromo che cerca di salvarela sua bagnarola dalla tempesta infuriante, una sola parola e la penna con cui sta gio-chicchiando diventa improvvisamente la scimitarra di un temibile mamelucco egiziano,una sola parola e tutto il mondo reale svanisce. Tutto sfuma e si aprono i sipari dellafantasia, dove si mettono in scena solo per il fortunato Studente Tipo infinite avventureai confini dell’inverosimile: avvincenti safari nella sterminata savana africana, folliarrampicate sulle cime più alte del mondo, disastrose esperienze di rafting sul Rio delleAmazzoni, vivaci chiacchierate nei suk di Istanbul o, più semplicemente, tranquille pas-seggiate lungo la Senna. Che dire poi di quando al nostro Tipo successe di venir catapul-tato nel bel mezzo degli scontri a fuoco tra Americani e Vietkong? Fu una ricostruzionetalmente realistica che, quando il ragazzo ne uscì, prestò attenzione ad ogni singolo at-timo delle successive lezioni pur di non tornare più ad immaginarsi la scioccante avven-tura appena vissuta. Il giorno successivo, fortunatamente, i “viaggi” furono più facili dagestire per lo Studente: mentre veniva fatto l’appello fece un salto sull’isola di Pasquaper ammirare un’altra volta gli splendidi Moai, poi, durante l’interrogazione di chimicasi regalò un giretto all’Avana per ballare una sensualissima salsa cubana in compagniadi un’altrettanto sensuale ragazza di nome Lola ed infine, per l’ora di letteratura latinadecise di dedicarsi alla visita del Metropolitan Musem of Art. Una grande disgrazia peròstava per abbattersi sul povero Tipo, il quale, ignaro del suo destino, stava ancora am-mirando un bellissimo Van Gogh. Non fece in tempo ad accorgersene e… “M, mi riassumeresticon parole tue ciò che ho appena detto?” tuonò la professoressa.Ecco, la frittata era fatta, e allo sciagurato non restò che arrendersi alla tanto odiatascena muta con il conseguente (ancora più sofferto) terzo grado della docente infuriata. Qui finisce la storia del nostro Studente Tipo e qui inizia la vostra. Preparatevi psico-logicamente alla partenza perché in fondo… We all live in a yellow submarine!

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Rubrica

Lanx / aprile 2013 5

ZoeAZonzo nel Cinema

Basato sul romanzo autobiografico del 1951 Sulla strada di Jack Kerouac, On the roadracconta l’incredibile e rocambolesco viaggio di due giovani americani “ribelli” nellaseconda metà degli Anni Quaranta: Sal (Sam Riley), newyorkese amante della letteraturae con aspirazioni da scrittore e Dean (Garrett Hedlund), “bello e dannato”, che oltreall’appassionata relazione matrimoniale con la disinibita e seducente Marylou (KristenStewart), ha numerose altre frequentazioni tra cui quella con la più “borghese” Camille(Kirsten Dunst), da cui avrà due figli. Entrambi desiderano una vita senza regole esenza limiti con l’obiettivo di trovare se stessi nel disincantato mondo del Dopoguerraamericano, non colpito direttamente dal conflitto mondiale, ma profondamente segnatodai cambiamenti che ne sono derivati. Questo desiderio di ricerca si traduce subito neldesiderio di sperimentazione (con il sesso, la droga, ma anche la nuova musica jazz ela letteratura) e soprattutto del viaggio, tema conduttore di tutto il film.

Così i due protagonisti iniziano un’incredibile avventura, che li porterà, con la com-pagnia di diversi compagni di viaggio, a scoprire luoghi incredibili e meravigliosi(guidando dall’Est all’Ovest degli Stati Uniti e poi fino in Messico) e a incontrarestrani personaggi dalle storie tristi e complicate, ripercorrendo anche le proprie ori-gini (come Dean, che cerca il padre, che mai troverà). Sal e Dean, poi, non sono unitisolo da una grande affinità e da interessi comuni, ma anche, e soprattutto, dall’amoreper la stessa donna, Marylou, che li accompagnerà per buona parte delle loro peregri-nazioni.

Questo film mostra come il viaggio, che può sembrare un elemento così comune nel nostromondo globalizzato e che sta andando sempre più perdendo il suo significato, in realtàsia un’occasione di crescita, di rinnovamento e di scoperta di noi stessi. Attraverso laconoscenza di nuovi luoghi, nuove usanze, nuove persone e quindi nuove sensazioni sipuò giungere a un vero arricchimento dell’anima e a una trasformazione. E questa pel-licola lo dimostra: i protagonisti alla fine della loro avventura sono cambiati, l’unoraggiungendo i propri obiettivi (Sal), l’altro cadendo nella disperazione (Dean).

Zoe Innocenti

TITOLO: On the RoadREGIA: Walter Salles; INTERPRETI: Sam Riley, Garrett Hedlund, Kristen Stewart, Kirsten Dunst, AmyAdams, Viggo Mortensen; PAESE DI PRODUZIONE: USA, Regno Unito, Francia; ANNO: 2012

«Dobbiamo andare e non fermarci finché non siamo arrivati»«Dove andiamo?»«Non lo so, ma dobbiamo andare».

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Silvia Fregonese

Rubrica

Finalmente è primavera! Dopo mesi di freddo e pioggia possiamo sentire il sole caldosulla pelle e anche il mondo che ci circonda sembra irradiare nuova energia. Vene-zia non si può definire la patria del verde, ma anche qui si possono ammirare certe

fioriture primaverili, che nel loro piccolo colorano il grigio della vita oberata di la-voro dello studente medio. Allora perché non parlare proprio dei fiori?

- Keukenhof, un parco botanico olandese, è uno dei più grandi parchi di fiori a bulbo delmondo. Insomma, è il posto ideale per ammirare tulipani, di cui sono presenti 100 varietàdiverse, ma anche narcisi, giacinti e altri fiori. I sentieri, passando fra alberi e la-ghetti, ti conducono in un viaggio tra disegni geometrici tinti di ogni colore, mentreper chi volesse un paesaggio più mozzafiato basta farsi un giretto fra le poco lontanee vastissime distese di tulipani colorati, accarezzati dal vento che spinge i mulinisullo sfondo.

- Aro Titano, tra i fiori più grandi del mondo, può raggiungere i 3 metri di altezza. Este-ticamente si presenta di colore porpora e giallo, mentre di forma assomiglia in partead un gigantesco fallo, ma la cosa che più colpisce di questa infiorescenza è l'odore. In-fatti per attirare più insetti possibili per l'impollinazione, giacché il fiore ha brevevita, la fragranza ideale è quella di carne in putrefazione. Ma dopotutto il suo "profumo"è parte del suo fascino ribelle.

- Rafflesia, anche questo tra i fiori più grandi del mondo, può raggiungere un metro didiametro ed è come l'Aro Titano molto puzzolente, infatti hanno la stessa necessità diattrarre insetti in breve tempo ed entrambe vengono chiamate piante-cadavere dagli in-digeni. Presenta un meraviglioso colore rosso-arancio, screziato da macchie panna, ed haispirato per il suo aspetto particolare molti personaggi fantasy nei videogiochi, a par-tire da Pokémon fino a Final Fantasy XII.

- Stapelia, un altro fiore puzzolente, sappiamo ormai perché, che però non si trova nelleforeste pluviali, bensì nella macchia mediterranea. Non è solo l'odore a renderlo parti-colare, ma si distingue anche esteticamente per la forma a stella e la varietà di coloridei petali: gialli tigrati di rosso e coperti parzialmente di pelo rossiccio oppure bian-chi e viola con un po' di candida peluria, tanto che questo fiore sembra ogni tanto unanimale, più che una pianta.

- Strelitzia, detta comunemente uccello del paradiso, è una pianta i cui fiori, se non loavete ancora intuito, ricordano proprio degli uccelli. È abbastanza diffusa, molti di voil'avranno trovata recisa dal fioraio, ma con un po' di fortuna se ne vede qualche piantain giro, in particolare in meridione e nelle isole. I suoi fiori sembrano proprio degliuccellini pronti a spiccare il volo, i petali, a volte bianchi ma più spesso arancionicon un tocco di blu, rievocano il frullio delle ali.

6 Lanx / aprile 2013

Wonderland 6

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Pensieri

Sul viaggio c’è talmente tanto dadire che neppure mettendo in-sieme tutte le parole che hanno

speso i maggiori intellettuali, autorie filosofi a riguardo si riuscirebbea tracciarne un quadro completo: sindagli inizi della storia della ci-viltà, viaggiare ha affascinatol’umanità, che si è vista rispecchiatanella sua condizione di eterno pelle-grino fra vita, morte e mistero deltempo e ne ha fatto un topos cultu-rale.Quando viaggiamo, o anche solo par-tecipiamo a una gita scolastica, nonscopriamo soltanto un altro posto,un’altra città, allarghiamo il nostromondo e, soprattutto, la nostra conce-zione del mondo. Iniziano ad acqui-stare senso più cose intorno a noi, apartire dalle più piccole che fannoparte del nostro quotidiano. Viag-giare significa capire e senza com-prendere ciò che ci circonda nonviviamo, ma tiriamo avanti una merae piatta sopravvivenza; ogni passoverso qualcosa di nuovo è un piccoloavvicinarsi alla vita, la vita vera,ed è accompagnato da un turbine diemozioni, da quella scintilla ingrado di accendere in noi la linfavitale. Il viaggio è un mattone e unodopo l’altro costruiamo la nostra

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Francesca Ballin

Sì, viaggiare!identità; viaggiamo anche per cre-scere.Un viaggio può essere una pausa daprendersi quando il grigiore dell’abi-tudine ci sta per seppellire; squar-ciando il velo della noia opprimentepuò trascinare con sé un arcobalenodi colori e di nuova gioia. Certo, non si può andare avanti pereuforie del momento; e in fondo non èscontato il lieto fine nel capitoloche un viaggio apre nella nostra vita.Ma se pure dovesse rivelarsi soltantoun buco nell’acqua, non è forse a spa-smi ed inciampi che procede il nostrocuore?E scusatemi se nel mettere su cartaqueste poche righe mi lascio travol-gere dalla frenesia di dover raccon-tare come mi sento di fronte allagrandezza, alla bellezza di questomondo in cui siamo chiamati a vivere.In fondo non ho poi detto nulla, senon che viviamo per viaggiare, e viag-giamo per vivere; queste in fondo sonoovvietà, aforismi da poco, triti e ri-triti. E poi, non sono nessun SignorQualcuno perché le mie parole sianoimportanti, o particolarmente vere.Eppure sono viva e sento il mio viag-gio che mi porta ogni giorno più lon-tano.

I NOSTRI ERRORI nello scorso numero:

1) Come tutti avranno notato, mancano le ultime parole dell’editoriale diMaria Vittoria: “L'ultima cosa che mi raccomando è che voi continuiate adesserne parte attiva.” Chiediamo scusa; soprattutto all’autrice.2) Nell’aforisma dello scorso numero mancano le virgolette.

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Curiosità

Silvia Fregonese

8 Lanx / aprile 2013

Sarà scontato dirlo, ma un viaggio non deve essere per forza fisicoper essere definito tale. No, non sto parlando dei libri, ma delleesperienze cosiddette extracorporee. Dalla droga ai sogni, dai fun-

ghi allucinogeni alla mistica, dalle intossicazioni alimentari ai calidi zucchero, le cause sono molteplici e anche i casi, difatti una personasu dieci afferma di aver vissuto un'esperienza extracorporea. Quasi tutticoloro che ne hanno provato una l'hanno definita un'esperienza incredi-bile se non rivelatoria.Ci sono molti tipi di esperienza extracorporea, alcuni sono stati presiseriamente in considerazione dalla scienza e poi accertati come fenomenipuramente mentali, altri sono ancora pratiche mistiche. I più conosciutisono comunque i viaggi astrali, i sogni, le esperienze di premorte, l'oni-ronautica, cioè riuscire ad esplorare i propri sogni, la psicosi, le allu-cinazioni e via dicendo.Carl Gustav Jung, psichiatra, in seguito ad un incidente ha provato per-sonalmente un'esperienza di premorte, in cui egli aveva abbandonato ilsuo corpo fisico ed era giunto in un luogo di splendore indicibile, unarealtà che noi non possiamo nè percepire nè immaginare da vivi. AncheAlexander Eben, neurochirurgo, narra del suo viaggio ultraterreno inseguito ad una meningite fulminante e racconta di aver visto il para-diso, un luogo ameno, ed aver incontrato un essere celestiale con le ap-parenze di sua sorella, che lui non aveva mai conosciuto. Inoltre l'areadel suo cervello responsabile dei sogni non era attiva durante questasua esperienza, il che rafforza la convinzione del dottore di aver vis-suto un'esperienza di vera premorte. Ovviamente c'è una moltitudine diracconti di premorte e la cosa più affascinante è che tutti si assomi-gliano. Prima una possibile situazione di malessere, poi la luce e il be-nessere, una visione paradisiaca dalla quale si viene strappati quasicon fastidio per tornare alla mera vita.Anche le esperienze di viaggi astrali sono accomunate da caratteristichesimili, come la sensazione di fluttuare e di vedere il proprio corpo dal-l'esterno, senza provare più nessun attaccamento verso di esso. Insomma,la completa libertà da ogni restrizione fisica oltre alla capacità divedere il mondo astrale, quindi anche gli spiriti dei morti. Molti diconodi essere tornati dal proprio viaggio con nuova capacità, come quella diguarire le persone grazie alla pranoterapia e all'energia bioradiante,di essere ambidestro, di parlare al contrario, di sentire suoni che glialtri non sentono, e tante altre stranezze, alcune volte anche accertatedal mondo scientifico e spiegate ovviamente con ragioni diverse da causeultraterrene.Non credo ci sia bisogno di descrivere le esperienze di psicosi, le allu-cinazioni e l'onironautica, che è un sognare consenziente, anche perchèa volte il confine tra queste e i viaggi astrali è sottile. In ogni casoun viaggio astrale è un'esperienza che tutti possono fare, anche senzal'uso di sostanze come droghe o incensi, a detta di chi pratica questaesperienza quotidianamente. Dopotutto sperimentare di persona è il me-todo migliore per decidere se credere o meno che l'anima possa staccarsidal corpo e che ci sia tutto un mondo da scoprire, diverso da quello chenoi conosciamo, e se non funziona non ci avremo perso nulla, ma potremodire di non crederci su basi più o meno sicure e non per pregiudizi. Es-sere scettici non è sbagliato, ma dobbiamo sempre essere aperti allenuove esperienze, non dobbiamo rifiutarle solo perchè è idea comune chesiano fandonie. Inoltre se viene fuori che è vero potrete scoprire le ri-sposte durante i compiti in classe! Chi sano di mente rifiuterebbe di al-meno tentare di fare un'esperienza così rivelatoria?

O. O. B. E: the out-of-body experienceVISITATE:1) Roma2) Firenze3) Venezia

PICCOLE:1) Pedesina (SO)2) Morterone (LC)3) Moncenisio (TO)

TRISTI:1) Sassari2) Palermo3) Terni

INQUINATE:1) Torino2) Frosinone3) Asti

FELICI:1) Medio Campidano (VS)2) Oristano3) Ogliastra

GRANDI: 1) Roma2) Milano3) Napoli

ECOLOGICHE:1) Matera2) Sondrio3) Lodi

NOTTAMBULE:1) Milano2) Torino3) Napoli

GIOVANI:1) Napoli2) Caserta3) Caltanissetta

Fonti ISTAT 2013

VIAGGIO NELLECITTÀ PIÙ...

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Curiosità

Lanx / aprile 2013 9

Magda Berto

Roma, Venezia, Londra, New York, Dublino, Amsterdam, Madrid ecc. sono le città più ri-nomate e visitate in tutto il mondo. Ma quali sono i luoghi meno conosciuti nelmondo? Grazie a un’accurata ricerca, sono riuscita a trovarne ben sette:

GUJARAT è uno stato dell’India nord-occidentale, confina con il Pakistan e si affacciasul Mare Arabico. Esso è costituito da un territorio fortemente legato ai suoi piccoligioielli, come l’isola di Diu e le piane di sale del Kutch, popolate da bellissimi fenicot-teri;

CHONGQING, situata in Cina, è una città che si trova a metà tra antico e moderno: gratta-cieli di ultima costruzione e vecchie imbarcazioni esaltano il contrasto, ma al tempostesso mettono in luce il fascino della cultura cinese;

TAKAYAMA è una città giapponese dall’atmosfera pittoresca, grazie alle casette in legnotipiche della più radicata cultura nipponica. A dimostrazione del fatto che il Giapponenon è solo grattacieli e super tecnologia;

ABERDEEN è situata a picco sul mare, nella Scozia da favola . Questa città è poco distantedal castello di Dunottar, la rocca in cui il regista Zeffirelli diresse l’Amleto;

ARRAS si trova in Francia ed è un paese caratteristico per l’architettura fiammingo-spa-gnola e per i suoi 22 km di gallerie sotterranee utilizzate durante la Seconda GuerraMondiale;

JEREZ DE LA FRONTERA, in Spagna, nel cuore dell’Andalusia precisamente, è una città nonsolo ricca di bellissime chiese, ma è soprattutto il cuore pulsante del flamenco. Qui po-treste assistere alle più appassionate esibizioni della danza tipica spagnola;

MEKNES in Marocco è probabilmente la meno conosciuta delle città imperiali. Essa ospitainfatti chilometri di mura e moltissimi edifici di rilevanza storica. Inoltre è poco di-stante dal sito romano di Volubilis, sotto tutela dell’Unesco, il quale costituisce il piùvisitato sito archeologico marocchino.

Questi luoghi sono tra i meno conosciuti nel mondo, ma non per questo non si possono vi-sitare. Per di più un viaggio in queste località è molto meno costoso di uno in una qual-siasi città “famosa”. Quindi che stiamo aspettando? Una vacanza economica fa gola, no?Prepariamo le valige e…bon voyage!

Sconosciuto è bello

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CruciverbaGiochi

POSTA

10 Lanx / aprile 2013

ORIZZONTALI:

1. Membro del governo che presiedeun dicastero.5. Manca ora all'Italia.7. Avviene dopo la votazione.8. Ha la statua a New York.9. Un pezzo grosso della finanza.11. Il Degli Uberti del X dell'in-ferno.

VERTICALI:

2. La tanto contestata revisionedella spesa pubblica.3. Ciò che opprime, asservisce.4. Può esserlo un periodico.6. Bighellonare, poltrire.10. La capitale del Ghana.

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Oroscopo!I salamini Beretta spariscono in fretta!

Rossa come il sangue, bianca come il latte,verde come un girasole.

Vai a fare una gita in barca ad Oriago.

Fai una capriola e buttati in acqua: un delfinoti salverà!

È buono il melone con il torrone.

Vai in un negozio e ruba la cassierà così ti faràlo sconto.

Max Ebbasta

POSTA

Lanx / aprile 2013 11

Se sei felice e tu lo sai, buttati in canale, magari mori-rai.

Comprati una pizza e buttala, domani sarà più buona.

Vai alla polizia e di’ che hai nostalgia della zia.

X come incognita, X come mistero, buttati in un buconero.

Le grù in Perù si buttano giù.

I gabbiani sono i vostri amici felici.

SCRIVETE NUMEROSI A [email protected]

Luca Ca-na-li sei tutti noi! Anonimo

Grazie a tutti! Maddalena Casanova, Zoe Innocenti

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Ipse dixitGHERARDI: Signorina, non sia così rigida, fredda, com-pressa. SILVIA: A dire il vero non mi sento compressa!GHERARDI: Avete sentito? La signorina oggi si sente piùsciroppo!

GHERARDI: Michele spero ti vada di traverso il pranzo!

MEZZAROBA: Uomo incitato e avvisato molto più chemezzo salvato!

FASSINA: Non posso poter fare!

MICHELE: Abito a Sant’Erasmo.MAZZONI: Come vai a casa? Con un battello privato?

MEZZAROBA: Se ti è andata bene una volta non fare lapipì fuori dal vasino!

IRENE: I lost three kilos in one day!MACGABHANN: Did you have dysentery?

FASSINA: La dinamica è una branchia della fisica.

GHERARDI: Christian tu sei ignorante per antonomasia:sei un calciatore!

SALVAGNO: Quando Annibale ha attraversato le Alpi nonc’erano i sentieri segnati del C.A.I.!

CAVAGNIN: Cercavano di portare i teatri al di là del Te-vere, conoscete Londra vero?

CRIVELLARI: Il biglietto del treno costa €4,00.BENATO: No, costa €3,55!CRIVELLARI: Ah, ho sbagliato di solo 5 centesimi.

SABBADIN: Il Galata qui sembra ballare la breakdance.

CHIARO: Dire che la dichiarativa è una finale è come direche il frigorifero è l’auto con cui partite ogni mattina.

CHIARO: Il pubblico romano quando andava a vedere unacommedia di Terenzio si spara.

VOI: Non sono mai riuscita a far addormentare i miei ni-poti, ma i miei allievi, tutti!

MEZZAROBA: Qui Dante usa un linguaggio sprezzanteper definire ClementeV è come se io adesso chiamassi Be-nedettoXVI “il mastro birraio”.

FILIPPA: Parlate in silenzio!

GOTTARDI: Cos’è la cotta per le investiture? La rispostaautoscontri non è accettata.

GOTTARDI: Avete un lapsus freudiano quando dite il nomedi una o uno al posto di un altro, quindi state attenti…so-prattutto in certi momenti.

-La classe guarda l’operaio-PALMIERI: Io mi sentirei a disagio a lavorare con 20persone che mi guardano.

DAL BO: Avete presente quei sogni dove non riuscite acorrere? Ecco, io quando entro qui dentro mi sento così.Perché o ho a che fare con dei dementos o mi sembra diessere in un incubo. Non riesco a fare niente!

MEZZAROBA: Questo lo può confermare solo Dante evo-cato da voi in una seduta spiritica.

VOI: Non so se avete letto quello che ha detto il professorMezzaroba sulla gerarchia della scuola...secondo me è di-versa: al primo posto la Betty e la Manuela, poi Dolcettae Zamprogno, il cestino e poi tutto il resto preside, vice-preside, docenti ecc.

Ulisse (Nessuno)

Nos diximusFASSINA: Perché stiamo in piedi?IRENE: Perché abbiamo i piedi!

DAL BO: Questo è un errore da 2 non c’è bisogno di cor-reggere il resto!NICOLÒ : Eh prof, tanto non c’è un resto.

FILIPPO: Prof a proposito di Schopenhauer, a che epocaappartiene l’omonimo compositore?ANDREOLO: Che compositore?FILIPPO: Schopenhauer!ANDREOLO: Tu vorresti dire Chopin?FILIPPO: Ehm…no, un altro…me lo cercherò da solo.

DAL BO: Ragazzi qual è la vostra password della lim?

-Silenzio-DAL BO: Allora? Giacomo dimmi la password!GIACOMO. Ehm…beatopa94…

DAL BO: Ma io devo andare a correre non posso venire ainsegnare!GIORGIO: Faccia lezione in tapis roulant.

ALVISE: Freud ha scritto le 50 sfumature?

GOTTARDI: Le anime decidono di reincarnarsi negli animalipiù alti…il leone, l’aquila...NICOLÒ: La giraffa!