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FORMAZIONE DOCENTI NEO-ASSUNTI L’aula come spazio laboratoriale Isp. Luciano Rondanini Trento 29.01.2009

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FORMAZIONE DOCENTI NEO-ASSUNTI

L’aula come spazio laboratoriale

Isp. Luciano RondaniniTrento

29.01.2009

DAL CONOSCIUTO AL CONOSCENTE■ NELLA SOCIETA ‘ ATTUALE ASSISTIAMO AD UN PROGRESSIVO SPOSTAMENTO TENDENTE A VALORIZZARE L’ASSE POTENZIALE

DEL SOGGETTO RISPETTO ALLA CENTRALITA’ DELL’OGGETTO

CULTURALE .

■ IL COMPITO DELLA SCUOLA E’ ESSENZIALMENTE QUELLO DIRESPONSABILIZZARE L’ALUNNO, CHE DEVE SENTIRSI ARTEFICEPRINCIPALE DELLA PROPRIA CRESCITA CULTURALE

LA CENTRALITÀ DELL’APPRENDIMENTO■ L’INSEGNAMENTO DEL DOCENTE DEVE ESSERE FUNZIONALE ALL’APPRENDIMENTO DEGLI ALUNNI

■ L’APPRENDERE E IL COMPRENDERE RAPPRESENTANO IL FULCRO DELL’AZIONE EDUCATIVO – DIDATTICA . LA CONOSCENZA SI ELABORA IN UNA RELAZIONE TRA UNA PERSONA “ VIVA “ ( QUI ED ORA) E UN OGGETTO CONCRETO.

QUESTA PROSPETTIVA RIMANDA :

• A STRATEGIE MEDIATE DALLA CULTURA DELLO SCAMBIO E A STRUMENTI METODOLOGICI INTERATTIVI;

• ALL’APPARTENENZA A COMUNITA’ DI PRATICHE;

• AD UN LAVORO CENTRATO SUL SAPERE “INGENUO” DEGLI ALUNNI (COMUNITA’ DI DISCORSO ).

LA CENTRALITÀ DELL’AZIONE DIDATTICA■ L’ATTIVITÀ DIDATTICA PRESUPPONE UNA VISIONE DELLA CONOSCENZA POSTA“ DENTRO” LA PERSONA

■ GLI ALLIEVI SONO EDUCATI AD ESSERE CONSAPEVOLI DI UN COMPITO DEL QUALE SONO DIRETTAMENTE RESPONSABILI. SONO, QUINDI, IN UNA POSIZIONE DI PERSONALE COSTRUZIONE DEL SAPERE ALL’INTERNODI CONTESTI ADEGUATAMENTE PROGETTATI

■ LA METODOLGIA ORGANIZZATIVA SI AVVALE DI STRATEGIE CENTRATE SUL CONFRONTO , SULLA COLLABORAZIONE, SULL’INTERDIPENDENZA DEI PUNTI DIVISTA, SU UNA DIDATTICA PER PROBLEMI, PROGETTI E CENTRATA SULLO SVOLGIMENTO DI COMPITI , LA CUI NATURA SIA IMPLICITAMENTE INCLUSIVA

LA CENTRALITÀ DELL’AZIONE DIDATTICALA QUALITA’ DELLA DIDATTICA E’ POTENZIALMENTE IN GRADO DI CONIUGARE:

• IL PRINCIPIO DELL’ UGUAGLIANZA DELLE OPPORTUNITÀ:

L’ACQUISIZIONE DEI SAPERI IRRINUNCIABILI PER TUTTI

( individualizzazione)

• LA VALORIZZAZIONE DELLE DIVERSITÀ INDIVIDUALI:

IL POTENZIAMNETO DELLE ATTITUDINI DI CIASCUNO

( personalizzazione)

DALL’INSEGNAMENTO COME

CARATTERISTICHE DEGLI ALLIEVI

TRASMISSIONE DI CONOSCENZERISULTATI DI APPRENDIMENTO

ALL’INSEGNAMENTO COMEESPERIENZA DI APPRENDIMENTO

CARATTERISTICHE DEGLI ALLIEVI RISULTATI DI APPRENDIMENTO

CRITERI E MODALITÀ DELL’INTERVENTO DIDATTICO

DA UN INSEGNAMENTO

basato esclusivamente sulla mediazione individuale del docente

(unico decisore di ciò che deve essere conosciuto)

basato sulla mediazione sociale

(interazioni tra pari, interdipendenze dei punti di vista, sostegno reciproco,

Partecipazione a comunità di discorso, …)

A UN INSEGNAMENTO

IL CURRICOLO DELLE NUOVE INDICAZIONI

ALUNNO SAPERE

CONTESTO

il senso dell’esperienzala cittadinanza attiva

l’alfabetizzazioneculturale di base

l’ambiente per l’apprendimento

L’ORGANIZZAZIONE DIDATTICA DELLA CLASSE

• LA CLASSE COME “SCOLARESCA”

richiama la gestione standardizzata del servizio educativo

• LA CLASSE COME COMUNITA’ DI PRATICHE

valorizza la dimensione sociale dell’ apprendimento

• LA CLASSE COME LABORATORIO

-accentua l’importanza dell’uso di mediatori:

tecnologie, strumenti, testi, …….

IDEE PER UN CURRICOLOla trilogia di Lipman

CRITICO CREATIVO VALORIALE

ragionamentoargomentazione

logicità

invenzioneoriginalitàsorpresa

apprezzamentoempatiapremura

PENSIERO CRITICO

PENSIERO VALORIALE

PENSIERO CREATIVO

IMPORTANZA DELL’AZIONE DIDATTICAIL PRIMO FATTORE DI QUALITÀ DI UNA SCUOLA DIPENDE PRINCIPALMENTE DALLA QUALITÀ DELLA DIDATTICA, INTESA COME SCIENZA DELLA RELAZIONE TRA L’INSEGNARE E L’APPRENDERE, ALL’INTERNO DI UN CONTESTO.

IN UNA SCUOLA DI MASSA È PRESSOCHÉ IMPOSSIBILE PROMUOVERE APPRENDIMENTI SIGNIFICATIVI SE NON ALL’INTERNO DI UNA RELAZIONE TRA SOGGETTI, INSEGNANTI E ALUNNI.

STRATEGIE DIDATTICHE A CONFRONTO■ LA DIDATTICA CENTRATA SULLA TRASMISSIONE (informazioni, contenuti,…) CHIEDE ALL’ALUNNO CAPACITÀ DI ASCOLTO , ATTENZIONE, MEMORIZZAZIONE,… .

■ LA DIDATTICA CENTRATA SULL’AZIONE (personal agency) PRESUPPONE COINVOLGIMENTO, PARTECIPAZIONE, RI-CONOSCENZA DEL PROPRIO E ALTRUI PUNTO DI VISTA .

LE FORME DELLA DIDATTICAMEDIAZIONE PASSIVA

Apprendimento come acquisizioneL’insegnante

■ trasmette conoscenze relative ad una disciplina in modo chiaro, efficace, comprensibile.

■ utilizza la forma espositiva (lezione) servendosi prevalentemente dei libri di testo, computer, …

SEQUENZA: spiegazione (docente)

ascolto (alunno)

ripetizione (alunno)

Parola chiave: TRASMISSIONE

LE FORME DELLA DIDATTICAMEDIAZIONE ATTIVA

Apprendimento come costruzioneL’insegnante

■ utilizza le discipline come occasioni per ricercare conoscenze, contenuti ed affrontare problemi.

■ promuove contesti di discussione (classe, gruppo) per esplicitare significati e saperi taciti degli alunni.

SEQUENZA: problema (docente, alunni)

risposte (alunno/i)

soluzione argomentazione (alunno/i)

Parola chiave: RELAZIONE E CAPACITÀ DI ASCOLTO

CONOSCERECapire, ricordare, memorizzare,

riconoscere contenuti, informazioni, nozioni, regole

IL NUOVO PALINSESTO

APPRENDERE

COMPRENDERECapacità di spiegare, trasferire,

riassumere informazioni, contenuti

RIFLETTEREPossibilità di analizzare le

esperienze di apprendimento, di apprezzarle, valutarle

SENTIREInvestimento emotivo

FAREPossibilità di imparare

attraverso contesti “materiali”, reali

PARTECIPAREOpportunità di apprendere in contesti interattivi, comunitari

di confronto sociale

LA CLASSE COMUNITÀ CHE APPRENDELA CONOSCENZA È PROMOSSA ATTRAVERSO CONTESTI DI DISCUSSIONE,

CONFRONTO, NEGOZIAZIONE E SOSTEGNO SOCIALE

GLI ALUNNI VENGONO SOCIALIZZATI A

■ essere collaborativi: nessun contributo viene “scartato” e gli alunni hanno lapossibilità di sviluppare diversi “corridoi”;

■ pensare sul piano metacognitivo: gli alunni diventano consapevoli dei proprilimiti e delle proprie capacità;

■ partecipare ad una comunità di discorso: le pratiche conversazionali consentonodi completare ragionamenti di condivisione implicita (“interazioni di tipoellittico” Vygotskij).

APPRENDIMENTORUOLO/RUOLI DELL’ALUNNO

SCETTICO: mette in discussione le ipotesi e i piani degli altri.

ISTRUTTORE: veste i “panni” del docente, spiega, riassume, coinvolge anche i coetanei meno impegnati.

ASSERTORE: è lo studente leader, assume la guida del gruppo e tende ad imporre agli altri il suo punto di vista.

VERBALIZZATORE: documenta l’andamento della discussione attraverso sintesi, schemi e verbali.

CONCILIATORE: è il mediatore di conflitti e cerca di ridurre le ragioni del disagio.

LA CLASSE COME COMUNITÀ DI

VERSO UNA DIDATTICA DEL CONFRONTO

“Il fattore più importante che influenza l’apprendimento è rappresentato dalle conoscenze che lo studente già possiede. Accertatele e comportatevi in conformità nel vostro insegnamento.” (Ausubel)

L’apprendimento significativo si caratterizza per essere :

■ connesso alle conoscenze preesistenti

■ partecipato sul piano cognitivo

■ produttivo di altre conoscenze

Secondo Ausubel , quando gli studenti incontrano materiale di studio di cui hanno scarse conoscenze pregresse, il loro apprendimento migliora se dispongono di una metodologia strutturata per organizzare le informazioni.

La produzione di materiale propedeutico (organizzatori anticipati) da parte degli studenti consente di superare il divario tra quello che essi già conoscono e quello che bisogna sapere per svolgere compiti più complessi e impegnativi.

LA DIDATTICAE GLI ORGANIZZATORI ANTICIPATI

LA CLASSE COME LABORATORIO

IL LABORATORIO È UNO SPAZIO CHE NON RIPRODUCE SITUAIZONI GIÀ PREDISPOSTE DAL PENSIERO ADULTO.

IL REQUISITO DI PARTENZA È RICONDUCIBILE ALL’OPPORTUNITÀ DI RENDERE ESPLICITI PENSIERI CHE SI “ANNIDANO” NELLE ,MENTI DEGLI ALUNNI PER

COMINCIARE UN PARCORSO DI CONOSCENZA SISTEMATICA E STRUTTURATA.

DAL SAPERE “INGENUO” AL SAPERE “COLTO”

IL SAPERE TACITO, “INGENUO “ È LOCALE, AUTOMATICO,OSTINATO, PERCHЀ NON SI TROVA NEI LIBRI, MA NELLE MENTI DICIASCUNO.

È PREVALENTEMENTE ORALE E ASISTEMATICO E PER “SCOVARLO” OCCORRE UNO SFORZO PROGRAMMATO.

CONOSCENZA TACITA

CONOSCENZA ESPLICITA

**************************************

SU RISPOSTA CAMPIONE (TA. CO. CA.)TABELLA DI CONFRONTO

È un’attività di socializzazione per approfondire temi o concetti non conosciuti.

ALUNNI DELLA CLASSE

RISPOSTA CAMPIONE

RISPOSTA CAMPIONE

(simile)

RISPOSTA CAMPIONE

≠ (dissimile)

LUIGI Il poema epico è la narrazione poetica delle storie dei popoli

ROSA Insegna a capire le leggende di tanti anni fa

MARCO Sono storie inventate

ANDREA Riguarda i cavalli

ALUNNI RISPOSTA CAMPIONE RISPOSTA SIMILE RISPOSTA DIVERSA

FEDERICA Indicazione che va seguita e che orienta in modo corretto un comportamento

CLAUDIA È una norma da rispettare. La trasgressione di una regola porta conseguenze negative

ROSANNA La regola è convivenza civile

FORTUNATO Un abito mentale che modera un comportamento

MICHELA Una regola è una norma cui tutti devono ubbidire pena una sanzione

MARIATERESA Elemento essenziale per regolare la vita della collettività

ELENA La regola è una convenzione che permette la convivenza democratica

FRANCESCA Una regola è un comportamento adeguato a una situazione

ANNALISA È un precetto di comportamento

KATIA Comportamento che implica il rispetto delle cose e degli altri.

IRENE Mira a rispettare gli altri e le cose comuni.

GIUSEPPE Vorrei che fosse “nessuna ingerenza tra colleghi”

ROBERTO Una regola è non gettare oggetti dai finestrini

Che cos’è per te la regola?

(TA. CO. GRUPPO)PROCEDIMENTO

1) L’insegnante pone agli alunni un problema o un tema che essi hanno già incontrato.2) Gli alunni rispondono alle seguenti domande: “Provate a definire con una breve frase cos’è per

voi …”.3) Il docente costruisce alla lavagna una tabella a doppia entrata con tre colonne:

• PROBLEMA• DATI• DEFINIZIONE

Gli alunni faranno altrettanto sul proprio quaderno.4) Un alunno scelto a caso leggerà ad alta voce la propria risposta e la trascriverà alla lavagna.5) L’insegnante chiede agli alunni che pensano di aver dato una risposta simile a quella del

compagno, di leggere le loro risposte (la risposta campione viene così arricchita di altri elementi).

6) I diversi apporti rispetto alla risposta campione confluiscono in una relazione che viene trasmessa nella colonna DATI.

7) Un alunno che ritiene di aver dato una risposta diversa dal primo compagno legge la sua ad alta voce (vedi punti 4-6).

8) La procedura viene ripetuta per tutte le risposte diverse (al massimo 3-4 gruppi in una classe di 20-26 alunni).

9) La colonna DATI viene così completata con gli apporti d itutti gli alunni e si può trascrivere il testo ottenuto nella terza colonna, DEFINIZIONE.

TABELLA DI CONFRONTO DI GRUPPO

TABELLA DI CONFRONTO DI GRUPPO

PROBLEMADATI

(sintesi dei vari gruppi)DEFINIZIONE

(testo dell’intera classe)

Domanda“Provare a definire con una breve frase che cosa significa rivoluzione”

La rivoluzione è un cambiamento rispetto a condizioni di ingiustizia. In genere è un’azione violenta …

Ricomposizione delle sintesi di cui alla colonna dati

TA. VER. IPO

AREA DICONTENUTO

DATI PROBLEMA IPOTESI

Italia Centro -

Settentrionale:

Emilia Romagna

Toscana

Italia Meridionale:

Basilicata

Calabria

Risorse naturali

Settori importanti

Risorse naturali

Settori importanti

Che cosa significa

la ricchezza di una Regione?

Quali sono i

fattori che la

determinano?

1.

2.

3.

4.

TABELLA DI VERIFICA DELLE IPOTESI

TA. VER. IPO

AREA DICONTENUTO

DATI PROBLEMA IPOTESI

Paesi

Scandinavi

Islanda

Svezia

Norvegia

Paesi Balcanici

Ex Iugo

Bulgaria

Albania

Risorse naturali

Settori importanti

Risorse naturali

Settori importanti

Che cosa significa

la ricchezza di un Paese

Quali sono i

fattori che la

determinano?

1.

2.

3.

4.

TABELLA DI VERIFICA DELLE IPOTESI

IL MODELLO DI LAVORO

CHE COSA SAI CHE COSA DEVI SAPERE

Esplicitazione ed analisi della conoscenza degli alunni

Mappa dei saperi “ naturali”

Progressione verso una conoscenza sistematica e complessa

Mappa dei saperi “scientifici”

SCRIVERE FA UN GRAN BENEda libro … nasce libro

■ LE PAROLE RI-DIPINTE

rifacimento di immagini

■ LE ILLUSTRAZIONI RI-SCRITTE

rifacimento di testi

AUTOVALUTAZIONE DELL’ALUNNOIn relazione alle esperienze

ASPETTI POSITIVI

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ASPETTI NEGATIVI

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In relazione al “prodotto”

ASPETTI POSITIVI

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ASPETTI NEGATIVI

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