le culture del web - introduzione
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Presentazione realizzata in occasione degli incontri "Le culture del web" - 1° incontro (10 novembre 2009)TRANSCRIPT
Edoardo Poeta10 novembre 2009
(Usa 2008)
“La tecnologia non è né buona né cattiva, ma nemmeno neutrale”
Melvin Kranzberg
retesistema postale > telegrafo > telefono
internetARPAnet > network universitari
ipertestoDouglas Engerbart e Ted Nelson
htmlHyperText Markup Language
World Wide Webpersonal computer
<html><head><title>Il mio sito</title></head><body><h1>Il mio primo sito</h1><p>Buongiorno mondo!<p></body>
</html>
Come si scriveva una pagina web
Nel 1997 il web diventa scrivibile
World Wide Web
VIDEO
IMMAGINI DATI
SUONO
TESTI
VOCE
CELLULARI
SMS
UMTSWI-FI
Web 2.0
Web 1.0 vs Web 2.0
Web 1.0 Web 2.0
Contenuti da uno a molti
Tassonomia (Yahoo)
Navigazione: menu
Interazione utente/sito
Online quando serve
• “Pesantezza” (funzioni client side)
Banda stretta
Servizi “chiusi”
E-commerce (“si paga”)
Release successive
Contenuti generati dagli utenti
Folksonomia (es. Flickr & Anobii)
Navigazione: ricerca & peer referral
Social network
Sempre online
• “Leggerezza”(funzioni server side)
Banda larga
Servizi “aperti” (mashup)
• “Freemium” (“non si paga”)
• “Perpetual beta”
tratto da Roberto Polillo, Corso Web 2.0 (2009): 1.Introduzionehttp://www.slideshare.net/rpolillo/corso-web-20-2009-1introduzione
web
internetrete tecnologica i cui nodi sono periferiche digitali
rete di relazioni i cui nodi sono risorse culturali
una distinzione convenzionale
“Il web è più che un'innovazione tecnica. L’ho progettato perché avesse una ricaduta sociale, perché aiutasse le persone a collaborare, e non come giocattolo tecnologico. Il fine ultimo del web è migliorare la nostra esistenza reticolare nel mondo”
Tim Berners-Lee
Lo ha detto la televisione
Lo ha detto internet
SPAZIOSPAZIOFISICOFISICO
SPAZIOSPAZIOMENTALEMENTALE
SPAZIOSPAZIODEI MEDIADEI MEDIA
CYBERCYBERSPAZIOSPAZIOSPAZIOSPAZIO
DEI MEDIADEI MEDIA
“Did You Know? nacque come un PowerPoint per un meeting nell’agosto 2006 all’Arapahoe High School in Centennial, Colorado. La presentazione divenne ‘virale’ nel web nel febbraio 2007 e, a giugno 2007, era stata vista da almeno 5 milioni di visitatori. Oggi la nuova e la vecchia versione sono state viste da 20 milioni di persone”.
Karl Fisch
WikiSpaces
intelligenza collettiva
wiki
opensource
‘saggezza’ delle follesmart mobs
intelligenza collettiva
• “morte” dell’autore• open source & creative commons• intelligenza decentralizzata• coordinazione tra pari• cultura partecipativa• addizione di intelligenze singolari• comportamenti emergenti
WikiHackingCultura convergente
L’intelligenza collettiva non è un’addizione massiva e ‘fusionale’ di persone. E’ - al contrario – un’alterazione della singolarità, qualcosa che emerge dall’incontro tra differenze e non è assolutamente qualcosa che fa perdere la personalità o le differenze.
Pierre Lévy
intelligenza collettiva
intelligenza connettiva
intelligenza connettivaintelligenza connettiva
• cambia il concetto di notizia• la legge della coda lunga• il verbo che prevale è “condividere”• archivio facilmente ricercabile• il permalink o link permanente• i commenti, le citazioni, i link• si sviluppa conversazione collettiva• nascono grappoli (cluster) nel web• nomadi della rete e serendipità
La Rete di oggi realizza in maniera pratica e intuitiva il passaggio dal “cittadino informato” al “cittadino monitorante”.
Giuseppe Granieri
Le Le nozioninozioni non richiedono più non richiedono più memorizzazione: spesso se ne memorizzazione: spesso se ne tiene a mente tiene a mente il recordil record, cioè una , cioè una schedina col “nome” schedina col “nome” dell’informazione e qualche dell’informazione e qualche generica notizia al proposito. Ma, generica notizia al proposito. Ma, ha osservato il linguista ha osservato il linguista Raffaele Raffaele SimoneSimone, «avere il record di una , «avere il record di una determinata conoscenza non determinata conoscenza non equivale affatto a disporre fino in equivale affatto a disporre fino in fondo di essa».fondo di essa».
La televisione accompagna i bambini attraverso il mondo prima ancora che abbiano ricevuto il permesso di attraversare la strada da soli.
Il webaccompagna i bambini attraverso il mondo prima ancora che abbiano ricevuto il permesso di attraversare la strada da soli.
NATIVI DIGITALI IMMIGRANTI DIGITALIInformazioni immediate da più fonti multimediali.
Rilascio controllato di informazioni da un numero
di fonti limitato.Processi paralleli e
multitasking.Compiti singoli o focalizzati.Comprendere immagini,
suoni e video prima del testo.
Ricevere informazioni dai testi, prima che da
immagini, suoni e video.L’accesso casuale
all’informazione ipertestuale e multimediale.
Trattare informazioni linearmente, logicamente e
sequenzialmente.Interagire e mettersi in rete simultaneamente con molti
altri.
Il lavoro indipendente a quello in rete ed in
interazione.
cosa preferiscono
• una pagina non linkata non viene indicizzata da Google• i contenuti delle banche dati non sono indicizzabili• non sono indicizzate le pagine ‘escluse’• privilegiate le pagine più linkate (in relazione alla ricerca)
Deep web: quant’è profondo il web e il PageRank
la “filosofia” di Google
PageRank, intelligenza collettiva e occhio di Google• Google memorizza le ricerche e le scelte degli utenti• i risultati sono condizionati dai “precedenti” dell’utente• i risultati sono condizionati dalla lingua usata
la “filosofia” di Google
Riqualificare, riqualificare, riqualificare• utilizzo di parole attinenti al concetto/oggetto• aggiunta/sottrazione particolari• circoscrivibilità a determinati “domini” delle ricerche
le quattro famiglie
Libero, Arianna, Tiscali e Virgilio
Kataweb e AltavistaExcite
Oltre GoogleE’ un “motore di ricerca computazionale della conoscenza”, non di siti o risorse web. Da un’idea del matematico Stephen Wolfram, punta a rispondere a domande formulate in linguaggio naturale. I risultati delle ricerche lo pongono però più in concorrenza con Wikipedia che non con Google. www.wolframalpha.com
E’ un motore di ricerca cui rivolgere domande in linguaggio naturale (inglese) derivato da Powerset (www.powerset.com) creato da Lorenzo Thione e la cui tecnologia è stata acquistata da Microsoft. Si basa sulla linguistica computazionale – a sua volta collegata all’analisi logica – per comprendere il contesto. Per ora è sviluppato in inglese, quindi sarà in cinese, spagnolo e francese. Italiano fine 2010.www.bing.com
http://culturedelweb.blogspot.com/http://culturedelweb.blogspot.com/Twitter: #culturedelwebTwitter: #culturedelwebEdoardo Poeta (2009)Edoardo Poeta (2009)
http://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/2.5/