le parole dell'orientamento

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Le parole dell’ORIENTAMENTO prof . Loredana Dell’Isola

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Le parole dell'orientamento

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Page 1: Le parole dell'orientamento

Le parole dell’ORIENTAMENTO

prof . Loredana Dell’Isola

Page 2: Le parole dell'orientamento

DEFINIZIONI DI ORIENTAMENTOriprese da varie fonti italiane e straniere

L’orientamento è…..• un intervento finalizzato a porre la persona nelle condizioni di poter

effettuare delle scelte personali circa il proprio progetto personale/professionale e di vita. Glossario ISFOL

• insieme di attività volte a favorire le scelte formative e professionali che le persone compiono durante la vita, mettendole in condizione di prendere consapevolezza della realtà economica, sociale ed economica del contesto in cui vivono. Glossario Italia Lavoro

• processo che la persona attua per governare il suo rapporto con la formazione e con il lavoro (orientarsi – autoorientarsi intransitivi),azione professionale di aiuto al processo della persona, fornita da esperti (orientare transitivo). Glossario IRRER

• attività di tipo informativo e formativo che ha l’obiettivo di favorire le scelte di una persona in relazione ad un proprio progetto di vita e di lavoro. Glossario INVALSI

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L’orientamento è…..•una serie di attività che mettono in grado i cittadini di ogni età, in qualsiasi momento della loro vita, di identificare le proprie capacità, le proprie competenze e i propri interessi, prendere decisioni in materia di istruzione, formazione e occupazione nonché gestire i loro percorsi personali di vita nelle attività di formazione, nel mondo professionale e in qualsiasi altro ambiente in cui si acquisiscono e/o si sfruttano tali capacità e competenze. Risoluzione del Consiglio dell’Unione Europea

•parte integrante dei curricoli di studio e, più in generale, del processo educativo e formativo sin dalla scuola dell’infanzia. Direttiva 6 agosto 1997, n. 487

•l’insieme delle attività volte ad assicurare alle persone la conoscenza di tutte le alternative per loro disponibili nei settori dell’educazione, della formazione, delle professioni, e ad aiutarle a costruire percorsi pienamente soddisfacenti in ambito formativo e professionale, durante tutto l’arco della vita. Le attività di orientamento possono essere suddivise in attività di informazione orientativa, consulenza orientativa, orientamento formativo, presa in carico. Leonardo Evangelista

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ALCUNI EQUIVOCI SUL SIGNIFICATO DI ORIENTAMENTO

Vi sono ancora, nel panorama dell'orientamento, delle modalità "magiche" che ritengono possibile supportare una persona nel proprio sviluppo o nelle transizioni che deve attraversare, sollecitando risposte ad alcune domande per verificarne le attitudini o per identificarne la collocazione ideale … modalità di tipo analitico-razionale

Le critiche rivolte ai modelli normativo/direttivi si concentrano sulla scarsa predittività da parte degli stessi sul comportamento delle persone.

• Nella vita quotidiana le persone difficilmente si trovano in situazioni di completezza informativa e di strutturazione adeguata della situazione, tale da poter decidere con sufficiente sicurezza quali siano le scelte più sicure o più proficue….. Ci sono molti aspetti della vita quotidiana e professionale in cui la scelta non avviene secondo questi modelli, deve avvenire in situazione, deve consentire di risolvere il problema immediato o di cogliere l'opportunità che si presenta. Le modalità analitiche si rivelano disfunzionali in casi come questi. (F. Batini, 2011)

• Molteplici ricerche hanno dimostrato, inoltre, che la congruenza tra un soggetto ed una posizione professionale sia maggiormente determinata dalle caratteristiche personali soggettivamente percepite (legate al concetto di sé) e dalla personale percezione dell'ambiente in cui si è inseriti, piuttosto che dall'individuazione delle caratteristiche oggettive (ammesso che siano rilevabili) del soggetto e dell'ambiente in cui lavora (Pombeni, Chiesa, 2009).

Page 5: Le parole dell'orientamento

APPROCCI ALL’ORIENTAMENTO

Approccio diagnostico

PUNTUALE

Accoppiamento tra profilo individuale e profilo di lavoro

Desiderio professionale innato

Soggetto passivizzato (applicazione di procedure)

Importante la “scelta buona”:

CHE COSA SCEGLIERE

Approccio educativo

CONTINUO

Accoppiamento tra individuo in divenire e ambiente professionale in evoluzione

Desiderio professionale da creare

Soggetto attivato, nella sue costruzione personale

Importante apprendere a realizzare il compromesso migliore

tra desiderabile e realizzabile:

COME SCEGLIERE

Page 6: Le parole dell'orientamento

ORIENTAMENTO centrato sulla PERSONA

Maria Luisa Pombeni (1996)“l’orientamento non consiste più nell’aiutare lo studente a prendere delle sagge decisioni (o nel prenderle al suo posto), ma piuttosto nell’aiutarlo a prendere le sue decisioni saggiamente. Prende corpo sempre più l’idea di un orientamento inteso come un processo continuo attraverso il quale l’individuo sviluppa capacità e acquisisce strumenti che lo mettono in grado di porsi in maniera sempre più consapevole e critica di fronte alla realtà che lo circonda e di compiere delle scelte più responsabili sia sul piano individuale che su quello sociale. L’orientamento diventa quindi un supporto strategico della persona che si trova a vivere situazioni di transizione dalla formazione al lavoro e viceversa dal lavoro al lavoro.”

MARIA CHIARA CARROZZA (2014)“l’orientamento non è più solo lo strumento per gestire la transizione tra scuola, formazione e lavoro, ma assume un valore permanente nella vita di ogni persona, garantendone lo sviluppo e il sostegno nei processi di scelta e di decisione con l'obiettivo di promuovere l’occupazione attiva, la crescita economica e l’inclusione sociale….. l’orientamento deve aiutare le persone a sviluppare la propria identità, a prendere decisioni sulla propria vita personale e professionale, a facilitare l’incontro tra la domanda e l’offerta di formazione e, successivamente, tra domanda e offerta di lavoro … La condizione necessaria per garantire successo nel processo di orientamento permanente, è quella di ripensare la stessa istruzione attraverso un più forte accento sullo sviluppo delle competenze di base e di quelle trasversali …” (competenze orientative)

Page 7: Le parole dell'orientamento

SVILUPPO delle COMPETENZE ORIENTATIVE

ORIENTAMENTO FORMATIVO

AUTOSTIMA E AUTOEFFICACIA

DIDATTICA

ORIENTATIVA/

ORIENTANTE

Page 8: Le parole dell'orientamento

ORIENTAMENTO FORMATIVO significa testualmente:

• «formare abilità e capacità funzionali al “saper scegliere” nelle situazioni del quotidiano come nelle situazioni a maggior grado di complessità;

• promuovere capacità di impostazione e di soluzione dei problemi;• individuare nel soggetto prime manifestazioni attitudinali e interessi per specifiche

esperienze disciplinari;• riconoscere le competenze di base acquisite e motivare ad ulteriori approfondimenti;• fornire adeguare conoscenze ed esperienze per una lettura analitica e di

interpretazione del contesto locale socio-economico e culturale, nella prospettiva della mondializzazione;

• migliorare, ristrutturare e integrare i curricoli disciplinari, accentuando l’attenzione agli ambiti di contenuti funzionali alle conoscenze strategiche delle discipline e alle loro applicazioni in materia di lavoro, impresa, professione anche nell’ottica dello sviluppo sostenibile».

• Nelle Linee Guida …. L'orientamento formativo o didattica orientativa/orientante si realizza nell'insegnamento/ apprendimento disciplinare, finalizzato all'acquisizione dei saperi di base, delle abilità cognitive, logiche e metodologiche, ma anche delle abilità trasversali comunicative metacognitive, metaemozionali, ovvero delle competenze orientative di base e propedeutiche - life skills - e competenze chiave di cittadinanza.

Page 9: Le parole dell'orientamento

DIDATTICA ORIENTATIVA

Anche in altri documenti si usa piuttosto l’espressione didattica orientativa, ma i significati si equivalgono in quanto in entrambi i casi ci si riferisce non alle attività organizzate e mirate di orientamento svolte da persone o organismi dedicati, ma alla pratica didattica quotidiana attraverso le discipline in cui nei fatti si orienta, si esplica una funzione di orientamento in almeno tre modi:

1. attraverso l’attrazione (docente significativo che trasfonde la sua passione)

Modo indiretto involontario casuale

2. attraverso la repulsione (orientamento in negativo, non motivazione all’apprendimento)3. attraverso una attività mirata di attribuzione di senso a ciò che si fa nell’attività didattica (competenze professionali del docente).

Modo diretto e consapevole

Solo sul terzo si può agire per fare orientamento attraverso le discipline e i curricoli

Page 10: Le parole dell'orientamento

AUTOSTIMA E AUTOEFFICACIA

• La dimensione dell’autostima è strettamente legata ai processi di scelta.

• L’autostima determina l’autoefficacia, ossia la percezione di efficacia che il soggetto si attribuisce (il soggetto pensa di determinare le sue azioni, oppure ritiene, ad esempio, che le sue azioni siano frutto della sorte buona o cattiva).

Una bassa autostima determina una bassa capacità di attivazione, perché il soggetto ritiene che comunque le sue azioni non siano efficaci.

Page 11: Le parole dell'orientamento

L'IMPORTANZA DEL COPING NEI PERCORSI ORIENTATIVI

(costrutto, modelli, strategie di coping)

All'interno di un modello cognitivo di orientamento che concepisce il soggetto “attivo” e “protagonista”, assume un'importanza crescente la dimensione del coping (inteso come capacità di fronteggiare le situazioni) che costituisce una risorsa importante per i percorsi orientativi, soprattutto per quelli di natura maggiormente consulenziale.

In tale prospettiva, conoscersi, conoscere le proprie risorse interne ed esterne riconoscendone il valore ma anche i limiti, in relazione alla realtà sociale, culturale e professionale, diventa un compito orientativo ed educativo di primaria importanza.

In questo senso il coping, come dimensione di confine tra il sé e il mondo esterno, indicativo della relazione con il contesto di riferimento, acquista sempre più rilevanza nell'orientamento nella misura in cui si pone come variabile significativa nella conoscenza di sé e degli altri.

Page 12: Le parole dell'orientamento

IL COSTRUTTO DI COPING

Il coping è quindi un processo dinamico e non un'entità statica: cambia anche all'interno di una stessa situazione in risposta al cambiamento che richiede un evento stressante.

Lazarus lo contestualizza anche in un modello motivazionale più ampio, all'interno del quale i processi valutativi sono fondamentali nel determinare cosa è stressante per uno specifico individuo: si distingue infatti fra valutazione primaria (“qual è la posta in gioco”) e valutazione secondaria (“quali risorse ho a disposizione”).

Page 13: Le parole dell'orientamento

RISORSE, STILI E STRATEGIE DI COPING

Risorse: aspetti del sé come l'autostima, oppure risorse ambientali disponibili

Stile: tendenza ad agire in modo coerente in particolari situazioni-strategie che vengono impiegate con maggiore coerenza nel corso dell'integrazione persona-ambiente

Strategie: azioni cognitive comportamentali intraprese da un individuo. (Compas)

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LEGAME FRA AUTOSTIMA E COPING

Frydenberg e Lewis distinguono fra: coping orientato al problema, quando le azioni messe in atto sono tese ad agire sul contesto per risolvere le difficoltà; coping orientato all'emozione, quando la persona agisce non tanto per modificare la situazione, quanto per intervenire sul proprio vissuto emotivo, contenendo le ansie.

Molti studi si sono occupati di indagare il legame fra autostima e coping: è emerso che quando i soggetti di un campione venivano classificati secondo il loro stile di coping predominante, concetto di sé e coping risultavano correlati (Seiffge, Krenke, 1990); altre ricerche hanno confermato l'esistenza tra coping e concetto di sé (Bolero, Frydenberg, Fallon, 1993).

Page 15: Le parole dell'orientamento

FORMAZIONE ORIENTATIVA

mettere il soggetto in grado di fronteggiare situazioni di scelta e di transizione

Dall’orientamento all’autorientamento

alla consapevolezza autoriflessiva

Page 16: Le parole dell'orientamento

Nell’ottica del miglioramento della qualità del processo di insegnamento/apprendimento

è necessario promuovere

l’Empowerment: processo di crescita, basato sull’incremento della

stima di sé, dell’autoefficacia e dell’autodeterminazione per far emergere risorse latenti e portare l’individuo ad appropriarsi consapevolmente del suo potenziale

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COMPETENZE ORIENTATIVE

Solo l’adolescente che percepisce sé stesso come qualificato da un capitale di competenze può progettare ed investire le proprie energie in esperienze di apprendimento e di attività lavorative che rendono possibile l’incremento di tale capitale; ma questo soggetto avrà sviluppato una rappresentazione della scuola (o meglio, dell’istruzione) ancorata a significati di espressione e di valorizzazione di sé in una prospettiva di sviluppo individuale e sociale.Sarebbe auspicabile, a livello di C.d.C., una mappatura dei contributi di tutte le discipline per il raggiungimento delle competenze di cittadinanza individuate dall’obbligo d’istruzione.

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COMPETENZE ORIENTATIVE DI BASE (COMPETENZE CHIAVE di CITTADINANZA )

SCHEMA CONTRIBUTO DELLE DISCIPLINE ALLE COMPETENZE ORIENTATIVE

COMPETENZA Disciplina1 Disciplina2 Disciplina3 Disciplina4 Disciplina5 Disciplina6

Costruzione del sé

imparare a imparare

progettare

Relazione con gli altri

comunicare

collaborare e partecipare

agire in modo autonomo e responsabile

Rapporto con la realtà naturale e sociale

risolvere problemi

individuare collegamenti e relazioni

acquisire e interpretare l’informazione

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Queste competenze di cittadinanza possono essere acquisite dai giovani attraverso conoscenze e abilità che si articolano lungo quattro assi culturali

La didattica laboratoriale auspicata dalle Indicazioni Nazionali, e frutto del lavoro di molti docenti ricercatori, passa attraverso la realizzazione di una laboratorio formativo nel quale l’attività prende l’avvio da una situazione problematica che, discussa tra alunni e docente, porta alla progettazione di attività, consente di mettere lo studente al centro del processo di apprendimento ed è strumento principe per costruire

sia competenze disciplinari, sia per perseguire competenze di cittadinanza.

Page 20: Le parole dell'orientamento

La didattica laboratoriale facilita la metariflessione: educa lo studente non solo all’individuazione dei problemi, alla capacità di formulare ipotesi, operare scelte e padroneggiare processi, ma anche a giustificare ed argomentare le scelte fatte prendendo coscienza delle proprie strategie e del proprio modo di apprendere per migliorarlo e renderlo più efficace.

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La didattica laboratoriale:RUOLO DELL’INSEGNANTE - ORIENTATORE

In questa nuova metodologia didattica cambia il ruolo del docente. Non è più sufficiente che sia un “trasmettitore del sapere”, ma deve assumere diversi ruoli:• propositore: cioè deve presentare un argomento, una situazione, una lettura, un esperimento e creare un ambiente in cui il ragazzo si senta libero di osare e anche di sbagliare;• osservatore: deve osservare con attenzione i propri allievi, nei loro gesti, nel loro modo di porsi, nei movimenti, nelle reazioni, per riuscire ad individuare eventuali indicatori di competenza;• consigliere: il docente deve stimolare, rincuorare, offrire spunti utili, dirigere l’attenzione alle informazioni ignorate o dimenticate, sostenere il ragazzo nel momento della concettualizzazione;• garante del metodo scientifico e sistematore delle conoscenze al termine dell’attività.

Page 22: Le parole dell'orientamento

strategie didattiche orientative

didattica laboratoriale

Compiti per problemi

Autobiografia cognitiva

Compiti di realtà

Orientamento narrativo