libertà sicilia del 18-02-15.pdf

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www.libertasicilia.it mail: [email protected] Fondatore Giuseppe Bianca nel 1987 Città Ancora una giornata da codice arancione per la provincia A pagina dieci Società Nasce il Forum del terzo settore 38 aziende insieme A pagina nove Decisiva l’ordinanza del Tribunale Lavoratori ex Sai 8: Filctem riaccende i riflettori Il sindacato torna alla carica per la questione dei lavo- ratori ex Sai 8 che non rientrano nei programmi della nuova società. A pagina quattro CRONACA CRONACA POLITICA Osservatorio. La mala gestione della sanità sulla pelle dei pazienti Sarebbe stato in grado di intendere e di volere Niky Nonnari, il ventitreenne si- racusano. . A pagina cinque Nonnari era consapevole Edy Bandiera torna a sedere tra gli scranni di Sala d’E- ercole. Il Tribunale civile di Palermo, infatti, ha accolto appieno il ricorso del parlamentare regionale siracusano, reintegrandolo nel posto a Sala d’Ercole. Mancano 500 dipendenti su circa 3 mila in organico S’aggrava la condizione dell’ospedale Umberto I di Salvatore Maiorca Si aggrava, anziché miglio- rare, la situazione dell’ospe- dale “Umberto I”, al quale verranno a mancare altri 500 dipendenti sui circa tremila in organico: trasfe- riti altrove; ma nessuno sa dove; magari là dove non c’è nulla da fare e si lascia l’ufficio per andare a far la spesa o andare in piscina. Ma c’è di più: tanti giovani infermieri sono stati assunti. A pagina dodici mercoledì 18 febbraio 2015 • anno XXViii • n. 40 Direzione, Amministrazione e Redazione: via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 FAX 0931 60.006 Pubblicità: Poligrafica S.r.l. via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 Fax 0931 60.006 1,00 Un’assemblea plenaria per denunciare che la Giu- stizia siracusana è al col- lasso. A pagina due Giustizia aretusea al collasso Ha deciso di rivolgersi al Prefetto Gradone perché ritiene ingiusta la critica rivolta dai banchi della maggioranza in Consiglio comunale, relativamente alla sua assenza in aula. A pagina tre «Nessuno m’invita in Consiglio» Edy Bandiera si riprende il posto all’Ars A pagina tre Quotidiano della Provincia di Siracusa Sicilia INTERVENTI di Concetto Alota Negli Anni Settanta e Ottanta Siracusa era con- siderata la cittadina più pulita e ordinata del Me- ridione d’Italia e vantava il reddito documentato pro capite più alto del Sud dell’Italia; oggi invece i rifiuti e il disordine sono diventati l’emblema della città di Archimede, dove la spazzatura d'ogni gene- re e natura è dispersa dap- pertutto, i cassonetti sem- pre stracolmi di sacchetti di rifiuti maleodoranti, le strade. Povera gloriosa Siracusa A pagina sei

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www.libertasicilia.it mail: [email protected] Giuseppe Bianca nel 1987

CittàAncora una giornatada codice arancione

per la provinciaA pagina dieci

SocietàNasce il Forum

del terzo settore38 aziende insieme

A pagina nove

Decisiva l’ordinanza del Tribunale

Lavoratori ex Sai 8: Filctemriaccende i riflettoriIl sindacato torna alla carica per la questione dei lavo-ratori ex Sai 8 che non rientrano nei programmi della nuova società.

A pagina quattro

croNAcA croNAcA

PoLITIcA

Osservatorio. La mala gestione della sanità sulla pelle dei pazienti

Sarebbe stato in grado di intendere e di volere Niky Nonnari, il ventitreenne si-racusano.

.A pagina cinque

Nonnarieraconsapevole

Edy Bandiera torna a sedere tra gli scranni di Sala d’E-ercole. Il Tribunale civile di Palermo, infatti, ha accolto appieno il ricorso del parlamentare regionale siracusano, reintegrandolo nel posto a Sala d’Ercole.

Mancano 500 dipendenti su circa 3 mila in organico

S’aggrava la condizionedell’ospedale Umberto I

di Salvatore Maiorca

Si aggrava, anziché miglio-rare, la situazione dell’ospe-dale “Umberto I”, al quale verranno a mancare altri 500 dipendenti sui circa tremila in organico: trasfe-riti altrove; ma nessuno sa dove; magari là dove non c’è nulla da fare e si lascia l’ufficio per andare a far la spesa o andare in piscina. Ma c’è di più: tanti giovani infermieri sono stati assunti.

A pagina dodici

mercoledì 18 febbraio 2015 • anno XXViii • n. 40 • Direzione, Amministrazione e Redazione: via Mosco 51 • Tel. 0931 46.21.11 FAX 0931 60.006 • Pubblicità: Poligrafica S.r.l. via Mosco 51 • Tel. 0931 46.21.11 Fax 0931 60.006 • € 1,00

Un’assemblea plenaria per denunciare che la Giu-stizia siracusana è al col-lasso.

A pagina due

Giustiziaaretuseaal collasso

Ha deciso di rivolgersi al Prefetto Gradone perché ritiene ingiusta la critica rivolta dai banchi della maggioranza in Consiglio comunale, relativamente alla sua assenza in aula.

A pagina tre

«Nessunom’invitain consiglio»

Edy Bandierasi riprendeil posto all’Ars

A pagina tre

Quotidiano della Provincia di Siracusa Sicilia

INTErVENTI

di Concetto Alota

Negli Anni Settanta e Ottanta Siracusa era con-siderata la cittadina più pulita e ordinata del Me-ridione d’Italia e vantava il reddito documentato pro capite più alto del Sud dell’Italia; oggi invece i rifiuti e il disordine sono diventati l’emblema della città di Archimede, dove la spazzatura d'ogni gene-re e natura è dispersa dap-pertutto, i cassonetti sem-pre stracolmi di sacchetti di rifiuti maleodoranti, le strade.

PoveragloriosaSiracusa

A pagina sei

croNAcA dI SIrAcUSA • 2 Sicilia • 18 FebbRAio 2015, MeRcoLeDì

Salvatii giudici di pacenei piccolicomuni

GIUSTIZIA L’on. Nunzia De Girolamo si è battuta af-finché nel Decreto “Milleproroghe” fosse inserito un emendamento che ha differito al 30 luglio 2015 il termine entro cui gli Enti Locali interessati possono chiedere il mante-nimento degli Uffici dei Giudici di Pace di cui era stata chiesta la chiusura. Lo dichia-ra l’On. Vincenzo Vinciullo, Vice Presidente Vicario della Commissione ‘Bilancio e Pro-

grammazione’ all’ARS. Una vittoria soprattutto per i piccoli Comuni e per i cittadini, che rischiavano di vedersi privati di una figura fondamentale sia per loro che per il buon funzionamento della giustizia. Con un ulteriore subemendamento del Nuovo Cen-trodestra, ha concluso l’On. Vinciullo, è stata estesa anche alle Unioni di Comuni la possibilità di ridise-gnare le circoscrizioni dei Giudici di Pace e le relati-ve tabelle organiche.

Un’assemblea plena-ria per denunciare che la Giustizia siracusana è al collasso. L’accor-pamento delle sezioni distaccate di Lentini, Augusta e Avola, av-venuto il 15 settembre

2013, ha comportato un aggravio di com-petenze e di carico processuale oltre che amministrativo che sta mettendo a dura prova tutti gli uffici giudiziari del Tribu-

nale di viale Santa Pa-nagia. Una situazione che, con il trascorrere del tempo, si è ulte-riormente aggravata a causa dell’esiguità del personale dipen-dente, che non riesce

a tamponare all’enor-me mole di lavoro che spesso giace sulle scri-vanie. Nell’unica sede operante sul territorio di Siracusa si manife-sta oltre alla cronica carenza di personale

amministrativo, anche per gli uffici giudican-ti e per quelli requi-renti. Come ha avuto modo di rimarcare il presidente della Corte d’Appello di Catania, Alfio Sciuto, nella sua

relazione, letta in oc-casione della cerimo-nia d’inaugurazione dell’anno giudiziario, “l’organizzazione del lavoro risulta, tuttavia, ancora fortemente pe-nalizzata dal divieto di utilizzo per le funzioni monocratiche penali, dei magistrati ordinari di tribunale assegna-tari della prima sede. Da ciò deriva che, nel settore monocratico, sui tre magistrati più anziani gravano tutti i processi provenienti dall’udienza prelimi-nare o introdotti con decreto di giudizio im-mediato del Gip”. Il grido d’allarme è pervenuto al presi-dente del Tribunale di Siracusa, Antonio Ma-ria Maiorana, il quale ha convocato per que-sta mattina nell’au-la di Corte d’Assise un’assemblea generale alla quale ha invitato a partecipare magistra-ti, avvocati, operatori giudiziari a vario livel-lo. Una riunione con-vocata all’improvviso ma che rappresenta il momento di sintesi e di raccolta di tutte le lamentele e soprattut-to del disagio accusa-to nel funzionamento della macchina giudi-ziaria.

Giustiziasiracusanasempre piùal collasso

Oggi aSSeMblea in cOrte d’aSSiSe

Qui sopra, il palazzo di Giustizia di Siracusa.

18 FebbRAio 2015, MeRcoLeDì • Sicilia 3 • croNAcA dI SIrAcUSA

Sono continuate al Ministero delle Infrastrutture, le riunioni per definire modi e tempi di attraversamento dello Stretto di Messina. Lo comunica l’On. Vin-cenzo Vinciullo, Vice Presidente Vicario della Commissione ‘Bilancio e Pro-grammazione’ all’ARS. Nel corso della riunione, alla quale ho partecipato in qualità di Vicario della Commissione Bilancio dell'Assemblea Regionale Siciliana, sono stati posti i temi, tanto dibattuti in questi giorni, relativamen-

continuano le riunioniper evitare i tagli ai treni

Edy Bandiera si riprendeil seggio a Sala d’ErcoleLa vicenda è sempre relativa alla sospensione del deputato Pippo Sorbello

POLITICA. l’Ordinanza eMeSSa dal tribunale cvile di PalerMO a cui aveva fattO ricOrSO

Edy Bandiera torna a se-dere tra gli scranni di Sala d'Ercole. Il Tribunale ci-vile di Palermo, infatti, ha accolto appieno il ricorso del parlamentare regionale siracusano, reintegrandolo nel posto che fino a oggi era occupato dal deputato Pippo Sorbello. Bandiera, come si ricorderà, nel gen-naio dello scorso anno ave-va preso il posto di Sorbello in qualità di primo dei non eletti nella lista dell’Udc. Sorbello era stato sospe-so per 18 mesi a partire dal 23 dicembre 2013 in attesa di definizione della vicenda giudiziaria che lo riguardava, per la senten-za di condanna a 4 mesi di reclusione, inflitta in primo grado per il reato di abuso d’ufficio. Nel dicembre scorso è stata confermata la sentenza di condanna anche dalla Cor-te di Appello di Catania. La legge Severino a questo punto prevede un ulteriore periodo di sospensione di 12 mesi, ma mentre è certo lo stop in Consiglio comu-nale, lo è meno in sede di Assemblea regionale sici-liana.“Grazie all’impiego di tre legali abbiamo vinto su tut-to il piano – ha commentato il deputato forzista – Avevo ragione di ricorrere per so-stenere le mie tesi. Il tri-bunale ci ha dato ragione. Sono pronto a riprendere il

percorso interrotto che è le-gato a risolvere i problemi in agricoltura, allo svilup-po del territorio e a tutte le

questioni che avevo avvia-to durante il mio periodo di attività parlamentare”. Si attende la trasmissione

dell’ordinanza del tribunale di Palermo alla presidenza dell’Ars, per sancire il nuo-vo cambio e il reingresso

In foto, il neo deputato regionale, Edy Bandiera.

te all'attraversamento dello Stretto, all'interruzione della continuità territoriale e ai disservizi che i siciliani dovranno sopportare a causa della cosiddetta tratta ferroviaria da e per il continente. Dalla discus-sione, ha proseguito l’On. Vinciullo, è emerso che i servizi notturni non saranno assolutamente messi in discussione e che dalle 19 in poi la continuità territoriale verrà mantenuta, nel senso che non vi sarà la necessità di scendere dal treno per spostarsi verso il continente, quin-di tutto rimarrà com’è adesso. Diverso il problema nelle ore diurne, su cui Trenitalia e RFI insistono affinché si possa avere l'interruzione della tratta e la possibilità di scendere a Messina.

Proprio la problematica della ca-renza di organico di personale all’Ufficio del Gip del tribunale di Siracusa, è stata oggetto alla fine di ottobre scorso di un’interrogazione parlamentare dell’onorevole Sofia Amoddio, diretta al ministro della Giustizia con la quale ha sollecitato un intervento risolutivo. Nell’inter-rogazione la parlamentare aveva chiesto espressamente per il tribu-nale di Siracusa un congruo numero di unità di personale, sino alla totale copertura dei posti vacanti in pianta organica; aveva anche chiesto che il Ministro assumesse iniziative per dichiarare l’ufficio Gip sede disa-giata e far sì che, “al fine di recupe-rare efficienza e funzionalità, tanto il numero dei giudici che quello del personale di cancelleria venga ade-guato”. Interrogazione fino ad oggi rimasta senza risposta. Nell’ultimo anno, tra pensionamenti e trasferi-menti, l’ufficio del Gip può contare

su 4 magistrati e 4 cancellieri che, da soli, sono costretti a fronteggiare non soltanto l’ordinaria amministrazione, ma anche le convalide di arresto o i fermi degli scafisti che approdano nel territorio della nostra provincia. Ba-sta dare un’occhiata a questa statistica per rendersi conto che la situazione al palazzo di Giustizia di Siracusa è al parossismo. Il numero dei processi pendenti per rendersi conto del disa-gio: quelli di rito collegiale comples-sivamente pendenti sono stati 124. I processi definiti nello stesso periodo 126. I processi pendenti alla fine del periodo sono 206. I processi di rito monocratico pendenti nella sezione penale al 30 giugno 2013 erano 1939. I processi sopravvenuti sono stati 4646 (di cui 2422 dalle ex sezioni di-staccate di Augusta, Avola e Lentini). I processi definiti nel periodo sono 1922.Nella sezione civile i numeri registra-ti sono altrettanto considerevoli: sono

carenza di organicoInterrogatoil Guardasigilli

ben 146.276, infatti, i procedimenti pendenti con una percentuale del 45% di smaltimento. Per quanto riguarda il giudice di pace, nel circondario di Siracusa sono pendenti 4.671 proce-dimenti.In Corte di Assise, definiti 6 processi ed emesso 43 provvedimenti all’esi-to di udienze camerali. Per rimanere nell’alveo dei numeri, è composto da nove unità l’organico dei magistrati addetti alla sezione penale del Tribu-nale di Siracusa, oltre il Presidente di Sezione. E’ composto da nove l’orga-nico dei magistrati addetti alla sezio-ne penale del Tribunale di Siracusa, oltre il Presidente di Sezione. Ai cin-que magistrati che al 30 giugno 2013 risultavano assegnati esclusivamente alla sezione penale si sono, infatti, ag-giunti i due magistrati, già coassegna-ti alla sezione penale e alla sezione distaccata di Avola, settore penale, e tre dei cinque magistrati ordinari, che hanno preso possesso dell’ufficio.

Ma da OttObre neSSuna riSPOSta

a Sala d’Ercole di Bandie-ra al posto di Sorbello. “Il reintegro dell’onorevole Edy Bandiera all’Assem-blea Regionale Siciliana è motivo di gioia e soddisfa-zione per tutta Forza Italia. L’atteso pronunciamento del Tribunale Civile di Pa-lermo rende giustizia ad un uomo di grande valore e al nostro movimento. A nome del coordinamento siciliano di Forza Italia e del gruppo azzurro all’Ars porgiamo all’amico Edy il più calo-roso augurio di buon lavo-ro”, lo hanno dichiarato il senatore Vincenzo Gibiino, coordinatore di Forza Italia in Sicilia e il Capogruppo all’Ars, Marco Falcone. Inevitabili le contromosse da parte di Pippo Sorbello che impugnerò la dtermi-nazione del Tribunale di Palermo.

G.B.

Ha deciso di rivolgersi al Prefetto Gradone per-ché ritiene ingiusta la critica rivolta dai banchi della maggioranza in Consiglio comunale, relati-vamente alla sua assenza in aula per discutere sul futuro del parcheggio Talete.Il parlamentare regionale siracusano del nuovo centro destra, Enzo Vinciullo non le manda a dire e, giustificando la sua assenza con la partecipa-zione a Roma al tavolo per le ferrovie in Sicilia, ha rilanciato l’accusa a coloro che hanno denun-ciato l’assenza in aula dei parlamentari senza che questi fossero stati invitati a partecipare.“Ancora una volta, si continua con la gestione domesti-ca del Consiglio Comunale di Siracusa – tuona Vinciullo – come se fosse una masseria e non un Ente pubblico, e poi i Consiglieri Comunali hanno pure la sfacciataggine di accusare la Deputazione Regionale di essere assente”. Vinciullo non sareb-be stato invitato a partecipare e per lui questo è

«Non invitato in consiglio comunaleIntervenga il Prefetto di Siracusa»

“Un fatto gravissimo, di una scorrettezza istituzio-nale senza limiti, di cui informerò, oggi stesso, la Prefettura e gli Organi competenti, in quanto, così facendo, viene meno il ruolo di imparzialità a cui il Presidente del Consiglio Comunale di Siracusa deve sempre sottostare. Dimentica il Presidente del Consiglio Comunale che quando i Consiglieri proponenti richiedono la presenza della Deputa-zione, il Presidente ha l’obbligo di invitarli. Ca-pisco pure, ha continuato l’On. Vinciullo, com’è accaduto nel caso della gestione del servizio idrico, che la presenza in Aula del Deputato imbarazza perché smonta tutte le bugie che, giorno e notte, vengono diffuse in città da parte della maggio-ranza e, quindi, si ricorre perfino al trucchetto, veramente puerile e degno dei gulag sovietici, di non fare venire le televisioni. Vinciullo va oltre e pretende le scuse da parte di quei consiglieri che hanno criticato la sua assenza.

al cOntrattaccO il ParlaMentare regiOnale vinciullO

Prescrittoil reatoper setteimputatiVerdetto di non doversi procedere per sopraggiun-ta prescrizione il processo a carico di sette presunti spaccia-tori di “fumo” tra Floridia e Solari-no. La sentenza è stata emessa dal giu-dice monocratico del Tribunale di Siracusa, Car-men Scapellato, nei confronti del solarinese Carme-lo Sampieri di 30 anni, dei floridiani Paolo Carrubba di 31, Veronica Sampieri di 33, Marco Garro di 31, Danilo Zaca-me di 33, Antonio Velatino di 33 e Vincenzo Davì di 33. I sette imputati erano stati coin-volti in un’opera-zione antidroga. Gli investigatori avevano indagato nei loro confronti in un periodo com-preso tra il 2003 e il 2004. In partico-lare, contestavano loro la detenzione a fini di spaccio di hascisc ed ecstasy..

In foto, Sabatino Schiavone.

cronaca

ProvincialeRosoliniPachinoEseguitala periziaE’ stata eseguita una perizia giurata sulla strada provinciale 26 Pachino-Rosolini, che sarà allegata all’espo-sto che il parlamenta-re regionale rosoline-se, Pippo Gennuso, ha annunciato di volere presentare alla Pro-cura della Repubblica di Siracusa. Ad effet-tuare la perizia è stato l’ingegnere Daniele Manfredi che ha rile-vato tutte le criticità del tracciato in que-stione.“La strada Provincia-le Pachino – Rosolini è impercorribile per i detriti ed il fango, serve un intervento strutturale urgente per evitare nuove tragedie”, ha tuonato il deputato Gennuso. “La pericolosità della Pachino – Rosolini – dice – prefigura il reato di attentato alla sicurezza dei cittadi-ni”. La strada che è di competenza della ex Provincia regionale è priva di segnaletica e il manto stradale è oramai inesistente. Su questa arteria di col-legamento sono stati tantissimi gli incidenti mortali e decine e decine di persone sono rimaste ferite. Gennu-so ha più volte solleci-tato il presidente della Regione ad intervenire ma non sono mai state date risposte convin-centi.

Nella prossima udienza tocca ai consulenti di parte esprimere la propria relazione psichiatrica

croNAcA dI SIrAcUSA • 4 Sicilia • 18 FebbRAio 2015, MeRcoLeDì 18 FebbRAio 2015, MeRcoLeDì • Sicilia 5 • croNAcA dI SIrAcUSA

omicidio Miconi: depositatala perizia super partes

cronaca.Per il con-sulente del gup niky nonnari sa-rebbe stato in grado di intendere e di volere al momento dell’omicidio

Sarebbe stato in grado di intendere e di volere Niky Non-nari, il ventitreenne siracusano, arrestato 20 dicembre 2013 perché ritenuto l’au-tore dell’uccisio-ne dell’omicidio di Salvatore Miconi. Questo emerge dalla perizia psichiatrica, eseguita dal profes-sore Antonino Petra-lia, che ieri mattina è comparso dinanzi al Gup del tribunale di Siracusa, Andrea Migneco, che gli aveva conferito lo specifico incarico. Il

consulente ha riferito che l’imputato non accusi particolari problemi psichici an-che se il suo caratte-re, facilmente sugge-stionabile, potrebbe avere provocato uno stress emotivo a se-guito della pregressa situazione, vissuta poco prima di impu-gnare il coltello ed affrontare Miconi in Largo XXV luglio la sera dell’Ottava di santa Lucia.Nonnari, insomma,

sarebbe stato in gra-do di intendere e di volere e consape-vole di quanto stes-se facendo ai danni dell’allora coetaneo, anche se, a dire del consulente, questa sua volontà sarebbe parzialmente influen-zata da fattori esterni che avrebbero inciso sulla sua personalità fino a condizionarne il comportamento. L’udienza di ieri mattina si è limita-ta, quindi, all’escus-

sione del perito del Gup. La prossima, invece, fissata per il 10 marzo, sarà in-teramente dedica-ta alle relazioni dei consulenti di parte: quella dello psichia-tra Michele Lo Ma-gro, nominato dai genitori di Miconi, che si sono costituiti parte civile al pro-cesso, e quella del professore Eugenio Aguglia, Ordinario di Psichiatria all'U-niversità di Catania,

per conto della dife-sa dell’imputato, as-sistita dall’avvocato Giorgio D’Angelo. Al vaglio del giudice per le udienze preli-minari c’è la posizio-ne del ragazzo che fu arrestato dai po-liziotti della squadra mobile della Que-stura di Siracusa a poche ore di distanza dall’omicidio di Sal-vatore Miconi. La difesa dell’im-putato ha ottenuto il ricorso al rito abbre-viato con il quale si sta celebrando il pro-cesso.

Nella foto, il palazzo di Giustizia di Siracusa.

deteneva cocainae armi: patteggia4 anni e 8 mesi

La condanna è stata applicata a carico di un siracusano, arrestato a settembre scorso

Era stato sorpre-so dai poliziotti in possesso di armi e droga, che, vista la sua incensuratezza, poteva anche passa-re inosservata. Dal suo arresto si è arri-vati al verdetto pro-cessuale. Ha patteg-giato la condanna a 4 anni e 8 mesi di reclusione, ottenen-do anche la meno afflittiva detenzione agli arresti domi-

ciliari, il siracusano Sabatino Schiavone di 56 anni, arrestato sul finire dell’estate scorsa dai poliziotti della squadra mobile di Siracusa, perché trovato in possesso di droga e armi. Ad ap-plicare la condanna è stato il Gup del tribu-nale di Siracusa, An-drea Migneco, che ha accolto una specifica richiesta avanzata dalla difesa, avvoca-

to Junio Celesti, pur senza il consenso del pubblico ministero Roberto Campisi. L’episodio risale al 12 settembre scorso quando gli investi-gatori, che seguiva-no gli spostamenti di Schiavone, hanno fatto irruzione nel-la sua abitazione di via Immordini. Qui hanno rinvenuto e se-questrato tre pistole, di cui due fornite dei

rispettivi caricatori (un’arma giocattolo modificata e perfet-tamente funzionante, un vecchio revolver dell’Ottocento simile

a quelli in dotazione all’Arma dei Carabi-nieri e una calibro 22 semiautomatica) e 12 confezioni termosal-date di cocaina per

un peso comples-sivo di 615 gram-mi. per il reato di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Il sindacato torna alla carica per la questione dei lavoratori ex Sai 8 che non rientrano nei programmi della nuova società che gestirà il ser-vizio idrico integrato a Siracusa e a Solarino.“Dopo tanti rimandi per varie ragioni, finalmente è stato fatto da parte dei comuni di Siracusa e So-larino l’affidamento del servizio idrico alla Siam” a parlare è la Filctem Cgil -. “Ati formata dalle azien-de Dam che risponde per il 70% e Onda Energia per il 30%. L’altra azien-da che aveva partecipato la Ligeam una settimana fa aveva ufficializzato il suo ritiro dall’Ati. Que-sto affidamento dovreb-be consentire la rioccu-pazione degli ex Sogeas così come sempre so-stenuto dalle ammini-strazioni di Siracusa e Solarino. Adesso esple-tate le formalità dell’af-fidamento ci attendiamo la chiamata della Siam

Il sindacato incalza“Pensiamo agli ex Sai 8”L’incontro con l’Assessore Regionale all’energia, non è stato risolutivo, ma ha preso impegno

cronaca. interventO della filcteM cgil di SiracuSa

per discutere le modalità contrattuali di ingresso degli 85 lavoratori nella nuova società. Questo affidamento dovrebbe anche consentire una mi-gliore gestione nei con-fronti dell’utenza che fi-nalmente potrà rivolgersi a personale specializzato per risolvere i problemi. Rimane ancora aperto il problema che riguarda

Essere umani tra leggee solidarietà”: dibattitoVenerdì 27 febbraio 2015, alle ore 19.30, presso il Santuario Madonna delle Lacrime di Siracusa – Salone Giovanni Paolo II (via del Santuario 33, ingresso lato Piazza della Vittoria), si terrà un incontro sui diritti umani dal titolo “Esse-re Umani, tra legge e solidarietà”. L’iniziativa prevede la proiezione (prima volta assoluta per Siracusa e provincia) del docufilm “Io sto con la sposa” e, a seguire, il dibattito con Gabriele del Grande, giornalista e uno degli ideatori e registi del docufilm, e padre Carlo D’Antoni, parroco di Bosco Minniti. Coordinerà il dibattito il giorna-lista Massimiliano Perna.L’evento (che al mattino avrà luogo anche al li-ceo Classico “Gargallo”, ma riservato ai soli stu-denti) è promosso dalla Comunità di Bosco Min-niti e Amnesty International gruppo Italia 85.Tra la legge ingiusta e la solidarietà umana, qualcuno ha deciso di prendere posizione. Ed ha scelto la solidarietà, organizzando un viaggio per

Si tiene venerdì 27 al SalOne della MadOnnina delle lacriMe

gli altri settanta lavo-ratori ex SAI 8. L’in-contro con l’Assessore Regionale all’Energia, purtroppo non è stato risolutivo – conclude la Filctem Cgil -, ma l’As-sessore ha preso impe-gno intanto per accele-rare l’iter per una legge di riordino del servizio idrico che garantisca un servizio adeguato e la

salvaguardia dei lavora-tori interessati. Inoltre su sollecitazione della dele-gazione si è impegnata a sentire gli altri comuni di ex SAI 8, per capire se ci sono le condizioni per un affidamento del servizio che permetta alle azien-de vincitrici di richiama-re i lavoratori rimasti nel bacino”.

R.L.

In foto, recente protesta dei lavoratori ex Sai 8.

difendere un sogno. «C’è un sole unico per tutta l’u-manità, una sola luna. Anche il mare è di tutti, così la vita. È di tutti e per tutti». A ricordarcelo è Tasne-em Fared, giovane sposa palestinese in viaggio da Milano a Stoccolma con l’abito bianco indosso, il futuro marito al fianco e un corteo di amici siriani, palestinesi e italiani al seguito. Tutti protagonisti del coraggioso film-documentario che sfida i confini e il pregiudizio: “Io sto con la sposa”, di Gabriele Del Grande, Antonio Augugliaro e Khaled Soliman Al Nassiry, uscito nelle sale italiane il 9 ottobre 2014 e che arriva per la prima volta a Siracusa.

18 FebbRAio 2015, MeRcoLeDì • Sicilia 7 • croNAcA dI SIrAcUSA

imputati, oltre a osvaldo Lopes, sono Giuseppe genesio, leonardo Maggiore e Salvatore Mollica

omicidio La Portaoggi l’udienzadinanzi al Gip

ieri è Saltata a cauSa di un difettO di nOtifica

E’ stato rinviato a quest’oggi il processo a carico dei quattro presun-ti autori dell’omicidio di Nicola La Porta. La man-cata traduzione in aula del 39enne ristoratore siracusano Osvaldo Lo-pes, ha costretto il Gup del tribunale, Andrea Mi-gneco a rinviare a questo pomeriggio l’udienza preliminare, nella quale si affronta il processo a carico dei presunti autori dell’omicidio dell’opera-io floridiano di 45 anni, assassinato con sei colpi di pistola la notte tra il 2 ed il 3 marzo dello scorso anno, e il cadavere abban-

te La Porta, reo di volersi defilare dal gruppo e cer-care altre vie di approv-vigionamento della dro-ga. A dare una svolta alle indagini è stata la visione dei frame delle immagi-ni tratte dalle telecamere della videosorveglianza, installate in alcuni punti nevralgici di Floridia. In particolare, si nota l'arri-vo dell'avolese Genesio che fa ingresso nell'abita-zione della vittima. I due sullo scooter di Genesio si dirigono verso il luogo

donato in una campagna a distanza di poche centi-naia di metri del cimitero di Floridia. Oltre a Lo-pes, imputati alla sbarra sono l’avolese Giusep-pe Genesio di 27 anni, il siracusano Leonardo Maggiore di 30 e il flori-diano Salvatore Mollica di 41, che nel frattempo ha iniziato a collaborare con la Giustizia. I giudi-ci del riesame hanno ri-tenuto sussistenti i gravi indizi di reità evidenziati nell'ordinanza di custo-

dia cautelare in carcere firmata dall’allora Gip del Tribunale di Siracusa, Vincenzo Panebianco. A ciò si sono aggiunte le dichiarazioni di Mol-lica che ha confermato sostanzialmente gli esiti delle indagini compiute dai carabinieri con il co-ordinamento dei pubblici ministeri Andrea Palmie-ri e Tommaso Pagano. Per gli investigatori, sa-rebbe il Lopes ad avere organizzato l'agguato, e ad uccidere materialmen-

In foto, Nicola La Porta.

Alla vista della pattuglia dei carabinieri si è disfatto di un involucro, gettandolo per terra e poi ha tentato di scappare. La sua corsa è però finita contro un muretto che non è riuscito a scavalcare. L’arresto è avvenuto la scorsa notte ad opera de i Carabinieri del Radiomobile della Com-pagnia di Siracusa. Le manette sono scattate ai polsi del si-racusano Alessandro Abela di 38 anni, con precedenti anche specifici per de-tenzione di stupefacenti. Una pattuglia dei militari dell’Arma, nel perlustrare una delle classiche zone in cui avviene lo spaccio di stupefacenti, è stata inso-

Presunto spacciatorearrestato dai carabinieri

ha gettatO Per terra un invOlucrO

spettita dal movimento di Abela, il quale, vista la vettura di servizio dei Carabinieri che si stava avvicinando, si è diretto in direzione opposta, tentando di eludere il controllo; nella circostanza si disfaceva di un involucro, contenente verosimil-mente sostanza stupefacente, che a causa delle cattive condizioni metereologiche e la scarsa luce i carabinieri non sono riu-sciti a recuperare. L’indagato ha tentato la fuga, inciampando rovinosamente nel tentativo di scavalcare un muretto. Una volta fermato, Abela ha tentato di divin-colarsi spintonando i militari e minac-ciandoli di morte.

Era stato colto in flagranza dal capo con-domino nel tentativo di allacciarsi al conta-tore di un altro inquilino per rubarne l’ener-gia elettrica, avrebbe tentato di vendicarsi minacciando la vittima con un fucile da sub. L’episodio è accaduto a Priolo, dove un agente della Polizia di Stato è interve-nuto per bloccare le intenzioni non certo pacifiche di G.I. di 46 anni. L’indagato, forse a causa delle difficoltà economiche,

Punta il fucile subacqueoal capo condominoavrebbe tentato di allacciato abusivamente al contatore elettrico di altri condomini del palazzo in cui abita. Il capo del condomi-nio, anche su segnalazione di altri inquilini, ha affrontato l’uomo esortandolo a desiste-re dal tentativo. Le sue rimostranze hanno spinto l’uomo a reagire, impugnando un fucile da sub con il quale voleva colpire il malcapitato. L’inter-vento di un poliziotto, libero dal servizio,

ScOPertO a tentare di rubare energia elettrica

dell'appuntamento, dove si trova la vettura sulla quale vi sarebbero stati Lopes con Maggiore e Mollica. Incalzato dagli investi-gatori, Lopes ha am-messo di essersi recato a Floridia per risolvere una questione con la vittima, ma ha poi detto di esse-re andato la sera stessa a Catania per partecipare a una festa di compleanno di un proprio dipendente. da sparo.All’udienza di oggi è probabile che gli imputati chiedano di essere am-messi al rito abbreviato.

R,L,

È davvero un acculturamento pesante da sopportare, da scrollar-si di dosso, come se l'arroganza e l'inciviltà facessero parte di una condizione di supremazia verso i

propri simili, nel dimostrare di sa-per fare ciò che gli altri non san-no più fare, perché diventati nel

frattempo degli esseri umani civili. Così la città diventa una tomba

d’inciviltà indefinita

SocIETà • 6 Sicilia • 18 FebbRAio 2015, MeRcoLeDì

di Concetto Alota

Negli Anni Settanta e Ottanta Siracusa era considerata la cittadina più pu-lita e ordinata del Meridione d’Italia e vantava il reddi-to documentato pro capite più alto del Sud dell’Italia; oggi invece i rifiuti e il di-sordine sono diven-tati l’emblema della città di Archimede, dove la spazzatura d'ogni genere e na-tura è dispersa dap-pertutto, i cassonetti sempre stracolmi di sacchetti di rifiu-ti maleodoranti, le strade sono sporche e sconnesse e peri-colose per le auto, e in specie per i mo-torini e le biciclette, dove i nostri ragazzi si feriscono e arri-vano all’ospedale a ogni ora del giorno e della notte dopo il classico ruzzolone a causa dell'asfalto di-sconnesso o le buche profonde, sono ogni giorno una costan-te poco variabile, e ancora, il traffico è caotico e pericoloso, mentre l’arredo ur-bano somiglia a un paesino del Magreb, e alle prime piogge l’intera città si allaga con tanti disagi e pe-ricoli per i cittadini. Le amministrazioni comunali che si sono succeduti nel tem-po non hanno mes-so mano all'asfalto delle strade seria-mente; anche questa giunta si è disturba-ta solamente per il centralissimo corso Gelone, con una se-rie di “tappetini cal-di” d’asfalto, solo in quella la zona della città cosiddetta dei vip, oltre che cen-trale per il passaggio di turisti e forestie-ri, gente che arriva dai paesini utenti dell’Inps, dell’O-spedale e tanti altri uffici della pubblica amministrazione in tutta la zona di piaz-za Adda e dintorni. È la regola ipocrita dell’apparire e non dell’essere. Ma quel-la di fare alcuni dei lavori strettamente necessari e pulire le

Siracusa un tempogloriosa, oggiridotta all’elemosinastrade principali del-la città, è una pratica furba e antica quan-to odiosa, e le circo-scrizioni non hanno in merito alcun po-tere, anzi si pensa di eliminarli del tutto; così si rende spe-ciosa e ufficiale la scelta da parte del Palazzo dei quartieri e dei cittadini che vi abitano in categorie di prima, di seconda e di terza serie. In-vece occorre riquali-ficare l'intera città, e non è una concessio-ne o un favore alla gente, ma un dovere dell'amministrazio-ne comunale verso i cittadini della comu-nità amministrata. Il popolo non può

essere il destinatario della cattiva gestione della cosa pubblica, dei capricci dei go-vernanti, della politi-cuccia a vantaggio di contributi a pioggia solo verso gli inte-ressi di gruppo o di lobby. Quel potere racchiu-so in pochi uomini, deve far riflettere sui veri bisogni del-la gente, e non può apparire come se un personaggio impor-tante abbia chiesto di avere asfaltata la strada dove abita, o illuminare la via che lui percorre. Si deve trattare di una scelta generale e non di un fatto occa-sionale; le tasse sono

e regolarmente la-sciano la spazzatura a ogni angolo delle strade, compreso i rifiuti ingombranti, o le cartacce e cicche di sigarette lungo la pubblica via; c'è poi il vezzo tremendo di chi sputa per ter-ra rumorosamente, quale simbolismo di spocchioso (ma tanto cafone), ma si tratta di un'inci-viltà diretta e pura, indefinita, vecchia e antica, quando an-cora non c'erano le discariche dei rifiuti e la spazzatura era mangiata dai maia-li nelle porcilaie. È davvero un accultu-ramento pesante da sopportare, da scrol-larsi di dosso, come se l'arroganza e l'in-civiltà facessero par-te di una condizione di supremazia verso i propri simili, nel dimostrare di saper fare ciò che gli altri non sanno più fare, perché diventati nel frattempo degli esse-ri umani civili. Così la città diventa una tomba d’inciviltà indefinita; Siracusa un tempo culla di civiltà avanzata e con alle spalle tan-ta gloria, profonda cultura, e tanta storia di battaglie e supre-mazie verso mezzo mondo, oggi si è ri-dotta all’elemosina politica, economi-ca e sociale; appare insicura, come una nave senza un buon capitano capace di farla navigare orgo-gliosa e sicura nel mare sinistro e tem-pestoso della corru-zione e del mal vez-zo politico.

pagate da tutti i cit-tadini e non solo dai vip, o come vi pare chiamarli. Pari doveri pari di-ritti. Il campo più delicato e complesso è quello dei Lavori Pubblici, dove oc-corrono tanti soldi per eseguire i lavori necessari al vive-re civile dell'intera comunità, ma se ci sono distrazioni di fonti, ecco che il conto non torna più. Le strade sporche e con l'asfalto disse-stato, con grosse e pericolose buche, il diserbo delle erbac-ce che ostacolano il passaggio, anche nel cuore della città, così come nelle aiuole

dove sono a dimora degli alberi lungo i marciapiedi, i casso-netti e i bidoni per i rifiuti insufficienti, oltre che sporchi e maleodoranti, che costringono la gente a gettare nella pub-blica via i sacchetti della spazzatura, la derattizzazione e la disinfestazione della città sono un ricordo ormai lontano, e per tutto il resto fate voi a piacere. Sono le cose da fare basilari, importanti, per il buon governo di una città che si definisce civile; pur tuttavia occorre un energico rimbrotto a quei tanti cittadini che volontariamente

Negli Anni Settanta e Ot-tanta Siracusa era considera-ta la cittadina più pulita del Meridione d’Italia e van-tava il reddito documentato pro capite più alto del Sud

Pattuglia dei carabinieri.

In foto, il ponte di santa Lucia. Sotto, zona industriale.

ha evitato che il malintenzionato si scaglias-se la vittima e che il diverbio degenerasse in rissa, bloccando l’indagato e disarmandolo. Sul posto è giunta poi una pattuglia del loca-le commissariato di pubblica sicurezza, che ha sequestrato il fucile subacqueo e denun-ciato a piede libero il 46enne per i reati di minacce aggravate e tentato furto di energia elettrica.

R.L.

TrIBUNALE dI SIrAcUSA ProSSima inSerZione:22/02/2015le VendiTe GiUdiZiarie

Tutti possono partecipare alle vendite giudiziarie, tranne il debitore esecutato - art.579 cpc - Non occorre l’assi-stenza di un legale o altro professionista. Ogni immobile è stimato da un perito del Tribunale. Oltre al prezzo si pagano i soli oneri fiscali (IVA o Imposta di Registro), con le agevolazioni di legge (1° casa, imprenditore agricolo ecc.). La vendita non è gravata da oneri notarili o di mediazione. Il decreto di trasferimento dell’immobile viene emesso dal giudice dopo 60 giorni - ex art.585 cpc - dal versamento del prezzo che va fatto entro 30 giorni dall’aggiudicazione definitiva. La trascrizione nei registri immobiliari è a cura del Tribunale. Di tutte le ipoteche e i pignoramenti, se esistenti, è ordinata la cancellazione. Le spese di trascrizione, cancellazione e voltura cata-stale sono interamente a carico della procedura. Per gli immobili occupati dai debitori o senza titolo opponibile alla procedura del Giudice, ordina l’immediata liberazione. L’ordine di sfratto è immediatamente esecutivo e l’e-secuzione non è soggetta a proroghe o a graduazioni. Eventuali spese legali sino a euro 516,46 sono a carico della procedura. Le aSTe GiUdiZiarie saranno inserite dalla data di pubblicazione del ban-do fino alla data prevista per l'asta sul sito:

www.astetribunale.com

VENDITE IMMOBILIARI E FALLIMENTARICOME PARTECIPARE

Domanda in carta legale (euro 10,33) con indicazione del bene, del prezzo offerto e dai termini di pagamento, da presentare in busta secondo i tempi e le modalità stabilite dall’organo che procede alla vendita e può essere presentata anche nella stessa data dell’esperimento di vendita; nella busta va inserito anche un assegno circolare non trasferibile di importo pari al 10% del prezzo offerto, quale cauzione, che verrà trattenuta in caso di revoca dell’offerta. Nel caso di più lotti di tipologia omogenea nella stessa procedura, l’interessato all’acquisto di un solo lotto può formulare offerte d’acquisto per più lotti allegando un solo assegno circolare corrispondente alla cauzione richiesta per il lotto di maggior valore, espressamente subordinato all’efficacia delle offerte relative ai lotti, la cui gara si svolge successivamente, alla mancata aggiudicazione a loro favore del lotto precedentemente posto in vendita. Nella domanda l’offerente deve indicare le proprie generalità (allegando fotocopia doc. identità ovvero visura camerale per le società), il proprio cod. fiscale, se intende avvalersi dell’agevolazione fiscale per la 1° casa e, nel caso in cui sia coniugato, se si trova in regime di separazione o comunione dei beni. Sulla busta deve essere indicato solo lo pseudonimo o motto dell’offerente (che consenta allo stesso l’identificazione della propria busta al momento dell’apertura della gara) la data della vendita e il nome del giudice senza nessuna altra indicazione (né nome del debitore o del fallimento, né bene per cui è stata fatta l’offerta). Prima di fare l’offerta leggere la perizia e l’ordinanza del giudice. A chi intestare l’assegno: a nome di “Procedura” aggiungendo le parole in calce ad ogni annuncio dopo l’indicazione Rif (per es. “Procedura RGE 100/99 Rossi”). Dove presentare al domanda: in Tribunale all’ufficio Vendite Immobiliari. Come visitare l’immobile: rivolgersi al curatore o al custode giudiziario indicati in calce all’annuncio; se non indicati inviare richiesta per la visita dell’immobile all’ufficio vendite immobiliari per posta al Tribunale di Siracusa - Ufficio Vendite Immobiliari - Viale Santa Panagia 96100 Siracusa, indicando l’immobile, il n. di Rif., la data della vendita, il proprio nome e recapito tel. L’ufficio comunicherà la richiesta all’Avvocato ceditore affinchè presenti istanza al Giudice per la nomina del Custode. La partecipazione all’incanto è disposta dal giudice dell’esecuzione con l’ordinanza di vendita, cui viene data adeguata pubblicità sul quotidiano di Siracusa «Libertà». Le vendite giudiziarie possono essere disposte: o dal giudice della esecuzione del Tribunale di competenza; o, su delega di quest’ultimo, da un notaio; oppure dal giudice del fallimento.

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ASTE GIUdIZIArIE • 8 Sicilia • 18 FebbRAio 2015, MeRcoLeDì

TribUnale di SiracUSa eSec. imm. n. 77/07 r.G.e.

lotto unico - comune di floridia (Sr) locali-tà villa comunale - via Mariano Pinnone, 140. Proprietà superficiaria su appartamento al p. 1º, int. 3. Prezzo base: euro 36.545,17 in caso di gara aumento minimo euro 1.000,00. vendita senza incanto: 12/05/2015 ore 11.30, innanzi al G.e. Dott. Fabio Mangano presso il Tribunale di Siracusa, viale Santa Panagia, 109. deposito of-ferte entro le ore 12 dell'11/05/2015 in cancelleria ee.ii. in caso di mancanza di offerte vendita con incanto: 19/05/2015 ore 12.00 allo stesso prezzo base e medesimo aumento. Deposito domande entro le ore 12 del 18/05/2015. Maggiori info in cancelleria ee.ii. e su www.tribunalesiracusa.it, www.giustizia.catania.it, www.corteappellocata-nia.it e www.astegiudiziarie.it. (a115950).

TribUnale ciVile di SiracUSaSez. Esecuzioni Immobiliari

PROCEDURA n. 199/2009 RG Es.l’avv. davide adOrnO, con studio in Siracusa, nella via europa 26 ([email protected]), professionista delegato ai sensi dell’art. 591 bis c.p.c. dal G.e., giusta sue ordinanze del 12/05/11, 15/10/13 e 18/12/14, aVViSa che presso il proprio studio (o altra sede da designarsi), in data 15/04/15, alle ore 13,30 e seguenti, senza incanto e con offerta ai sensi dell’art. 571 cpc, od eventualmente, in mancanza di offerte, con incanto alle ore 13,30 del successivo 17/04/15, si venderà il seguente loTTo Unico: in Solarino, Via a. moro n. 5, casa a schiera distribuita al piano T e 1° (al ncf al fg. 7, p.lla 1210, sub 18, cat. a/3, cl. 2, vani 7) di mq 167 circa, con garage posto al piano scantinato (al ncf al fg. 7, p.lla 1210, sub 9, cat. c/6, cl. 4, mq 40). Data la presenza di difformità planimetrica, il ripristino delle condizioni di abitabilità prevede esborso quantificato in perizia di €. 1.500,00 per la realizzazione di opere murarie - Prezzo base d’asta (ribassato) di €. 66.191,34 – aumento minimo €. 4.000,00.

L’immobile viene posto in vendita nello stato di fatto e diritto in cui si trova, come descritto nella perizia in atti.l’offerta, non inferiore al prezzo base, e/o la do-manda di partecipazione all’incanto vanno presen-tate con dichiarazione in bollo (€ 16,00), recante le indicazioni del tempo e modo di pagamento, nonché ogni informazione utile alla valutazione, da depositarsi, entro e non oltre le ore 18:00 del giorno precedente, non festivo, alle date di vendita o di incanto, in busta chiusa contenente valido documento d’identità e cod. fisc., nonché due assegni circolari non trasferibili, di cui uno pari al 10% (a titolo di cauzione) del prezzo offerto e l’altro pari al 20% per spese, intestati ad Avv. davide adorno. l’offerta è irrevocabile, salvo che sia disposto l’incanto e comunque qualora non sia accolta entro 120 gg. dalla presentazione. in caso di vendita senza incanto, qualora vi siano più offerte valide, si procederà a gara ex art. 573 cpc sulla base dell’offerta più alta ed il bene verrà aggiudicato a chi avrà effettuato l’aumento più alto. L’aggiudicatario dovrà depositare il saldo del prez-zo di aggiudicazione dedotta la cauzione versata, in uno agli oneri, diritti e spese per l’emissione del decreto, entro 60 gg. dall’aggiudicazione, pena la perdita della cauzione ex art. 587 cpc. tutte le spese successive al decreto sono a carico dell’aggiudicatario. ulteriori informazioni presso il professionista delegato (339.4123394 - [email protected]) o su www.astegiudiziarie.it ove sono pubblicati l’avviso integrale di vendita, l’ordinanza di vendita con le modalità di partecipazione e la relazione tecnica e di stima del bene.Siracusa, lì 15/02/2015

il Professionista delegato Avv. Davide Adorno

18 FebbRAio 2015, MeRcoLeDì • Sicilia 9 • SocIETà

Forum Terzo Settore: sociale e welfare per la provincia di Siracusa

Principa-li compiti del Forum provinciale saranno la rappresen-tanza socia-le e politica nei con-fronti delle istituzioni Locali

Sono trentotto le organizzazioni che ne fanno già parte tra organizzazioni nazionali

Ieri mattina è stato presentato il nuovo Forum del terzo settore della provincia di Siracusa pres-so la sala degli Stemmi del pa-lazzo del Gover-no in via Roma.Sono trentotto le organizzazio-ni che ne fan-no già parte tra organizzazioni nazionali ade-renti al Forum nazionale e rap-

presentanti di associazioni e soggetti a carat-tere territoriale, ma già altre as-sociazioni han-no chiesto di partecipare.Il Forum del ter-zo settore vuole rilanciare la sua presenza nel so-ciale e su pro-getti di riordino

di welfare. L’o-biettivo statuta-rio è quello di aggregare tutte le associazio-ni presenti nei ventuno comuni della provincia.Principali com-piti del Forum provinciale sa-ranno la rappre-sentanza socia-le e politica nei

confronti delle Istituzioni Lo-cali (Liberi Con-sorzi, Comuni, ASP), il coordi-namento e il so-stegno alle reti tra le varie asso-ciazioni presenti nei 21 comuni, la comunicazio-ne di valori, pro-getti e istanze delle realtà orga-

Nasce a Notoil movimento “Insieme si può fare”Si è costituito a Noto il movimen-to “Insieme si può fare”. Nato dall’im-pegno di donne e uomini, il gruppo aderente al movi-mento, come da atto costitutivo e fini statutari, intende impegnarsi su que-stioni di importan-te rilevanza sociale senza risparmiarsi su argomenti quali l’ambiente, il turi-smo, la legalità e i servizi sociali.Un movimento cul-turale che guarda con attenzione e spirito di partecipa-zione alla politica, intesa nel senso più alto del termine, ai bisogni e alle esi-genze di una comu-nità con profondi valori che si inten-dono difendere e rafforzare. L’atten-zione di “Insieme si può fare” si pone anche oltre la città di Noto, con parti-colare riferimento alla politica regio-nale. Gli aderenti al mo-vimento non hanno escluso l’impegno diretto a fianco de-gli attuali politici, senza preconcetti di appartenenza o ideologia, guar-dando soprattutto a coloro che meglio rappresentano nel-le sedi istituzionali regionali le esigen-ze del territorio lo-cale. In tal senso il gruppo ha rivolto i suoi complimenti all’On. Vincenzo Vinciullo, per l’in-faticabile impegno profuso e il fattivo contributo che for-nisce quotidiana-mente al territorio e alla comunità. Il gruppo si compone di indubbie profes-sionalità con note-vole esperienza in vari settori.

In foto, un momentodell’incontro di ieri.

nizzate del Ter-zo Settore. Por-tavoce è stato nominato Fran-cesco Di Priolo. Il Forum sarà at-tivo nelle prossi-me settimane e inizierà con una serie di incontri tra sindaci del-la provincia per un confronto e discutere di un eventuale misu-ra per fronteg-giare le emer-genze.

Nella tarda lunedì di ieri i Cara-binieri di Ragusa hanno arresta-to un cittadino italiano di 55 anni sorpreso in flagranza da due Ca-rabinieri in borghese e liberi dal servizio mentre tentava di rapi-nare, armato di coltello, una far-macia nel centro di Ispica (RG). L’uomo è stato immediatamente bloccato e condotto presso la vi-cina caserma dove è stato arre-stato e associato alla casa circon-dariale di Ragusa, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria Iblea. Secondo indiscrezioni l’uomo

sarebbe l’autore di diverse rapine ad altre farmacie della zona, com-piute con lo stesso modus operan-di, avvenute nelle settimane scorse a Modica, Ispica e Pozzallo.A Vittoria i militari militari della Compagnia hanno tratto in arre-sto un cittadino tunisino di circa 60 anni con precedenti specifici, i carabinieri lo hanno sorpreso con due ovuli, per un totale di circa 40 gr. di eroina nascosti all’inter-no del retto. L'uomo che proprio a causa dei suoi precedenti speci-fici era tenuto sotto controllo da

Ragusa: arrestato dai carabinieri rapinatore seriale di farmacie

tempo dai militari è stato bloccato mentre scendeva dal pullman nel-la piazza principale della cittadina vittoriese, e dopo meticolosi ac-certamenti anche di tipo sanitario è stato trovato in possesso dello stupefacente e quindi arrestato e messo a disposizione dell’Autori-tà Giudiziaria Iblea. Si indaga per stabilire i collegamenti sempre con un altro cittadino tunisino era stato arrestato, tre giorni fa, dai Carabi-nieri di Modica con 7 ovuli di ana-loga sostanza celata con le stesse modalità.

a vittOria acciuffatO un tuniSinO naScOndeva Ovuli nel rettO

18 FebbRAio 2015, MeRcoLeDì • Sicilia 11 • SocIETà

La lieta sorpresaè arrivata dal cielo

Un evento davvero insolito ha caratterizza-to una serata di gennaio, nel cielo sovrastante la città di Siracusa

La sera 10 gen-naio del corren-te anno, durante l’esposizione del simulacro di Santa Lucia, come mia abi-tudine, mi reco spesso in Cat-tedrale per ve-nerare la nostra Santa patrona. In queste occa-sioni è mia abi-tudine portare la mia fotocamera per fotografa-re l’immagine splendente del nostro Simula-cro, con la fidu-cia di trovarne, tra le tante fo-tografie realiz-zate, qualcun’in particolare.Uscendo dal-la Cattedrale, vedo la Piaz-za del Duomo quasi deserta, il buio è spezzato principalmente: dall’illumina-zione dell’al-bero di Nata-le, posto quasi al centro della piazza, dalla chiesa di Santa Lucia alla Ba-dia, dal Duomo e dall’illumi-nazione comu-nale. Questo gioco di luci, crea una visio-ne molto sce-nografica che, mi spinge a re-alizzare alcune fotografie, dalle varie prospetti-ve della grande piazza.Da quella sera, è trascorso poco più di un mese. Oggi con calma ho rivisto le fotografie, e, guardandole con attenzione

Santa Lucia alla Badia, sul-la parte alta del cielo si nota una macchiolina az-zurra. Un fatto strano, pertan-to ho pensato di ingrandirla e la mia grande sorpresa è stata quando quel-la macchia ha preso una for-ma particolare,

il faceto, non avevo notato che l’albero di Natale in piaz-za del Duomo avesse sullo sfondo una co-meta vera, ho detto tra me: ep-pure l’Epifania dei Magi è già passata, la stel-la è arrivata in ritardo. Dopo, ho preso in con-

questo “astro” luminoso, cosa sarà?L’ a s t r o n a u t a italiana Saman-ta Cristoforetti, ospite dalla sta-zione spaziale internazionale, durante il colle-gamento con il Festival di San-remo ha comu-nicato: la nostra velocità è di ventotto mila e 500 chilome-tri l’ora, quin-di circa 7 km il secondo. Dopo ha continuato a dire: oggi è sta-ta una giornata abbastanza fre-netica, quindi non ho ancora avuto il tempo per andare a ve-rificare dove ci troviamo, posso dirvi che sorvo-liamo l’Italia, durante i nostri passaggi, quat-tro o cinque volte e la nostra astronave e vi-sibili a occhio nudo.Qualcuno ma-gari si azzar-derà a dire che era: un Ufo o un meteorite, un oggetto volan-te nel cielo di Siracusa, forse era Samantha Cristoforetti a bordo dell’a-stronave che la ospita? Di certo è un oggetto che non so identifi-care. E per gli esperti? A loro l’ardua spiega-zione! Quale chiarimento ci daranno?Siracusa 16 feb-braio 2015

Benito Aprile

miglianti, che hanno interes-sato ufologi e personaggi di varie inclina-zioni fantasio-se, in tutte le parti del mon-do.Quest’evento davvero insoli-to ha caratteriz-zato una serata di gennaio, nel cielo sovra-

to dello scatto erano le ore 19, 44’, 21”.Questo parti-colare evento è stato per me una sorpresa arriva-ta dal cielo che mi ha fatto dire: volevo l’imma-gine splendente del simulacro di Santa Lucia e invece è ar-rivato dal ciel

ho notato che in una delle im-magini, che in-quadrano l’al-bero di Natale con lo sfondo della chiesa di

di qualcosa di molto luminoso che lasciando una scia attra-versa la terra.Rag ionando , tra il serio e

siderazione lo strano fenome-no, e, facendo delle ricerche su internet, ho trovato tante immagini so-

stante la città di Siracusa, dal-le indicazioni datemi dal file della fotogra-fia, mi rivelano che al momen-

“lo sfondo della chiesa di Santa lucia alla badia, sulla parte alta del cielo si nota una macchiolina azzurra”

SocIETà • 10 Sicilia • 18 FebbRAio 2015, MeRcoLeDì

carnevale in provincia, rinviate tutte le manifestazioni

Con l’allerta meteo nella Sicilia orientale i sindaci dei comuni di Floridia, Avola e Palazzolo hanno rinviato le manifestazioni conclusive per il Carnevale a domenica 22 la sfi-lata dei carri allegorici e tutte le ma-nifestazioni previste per la giornata di martedì.Uguale ordinanza anche per Palazzolo Acreide. Anche in questo caso, a causa dell'allera meteo dira-mata dalla Protezione Civile, tutti gli eventi previsti per la giornata odier-na sono stati rimandati a data da de-stinarsi.Ad Avola dopo un’ora di riunione nella sala consiliare del Palazzo di Città è stato deciso di rimandare la festa di chiusura della 54a edizione del Carnevale di Avola a domenica. Alla riunione erano presenti tutti i carristi ed i rappresentati dei gruppi mascherati che si sono confrontati con il sindaco avolese e l’assessore al Turismo per decidere le sorti di questa edizione. La scelta è maturata dalle avverse condizioni meteo e dalla disponibi-lità dei carristi a rinforzare e riparare i carri che in queste due giornate di pioggia hanno subito qualche danno."Dopo avere avuto – dice il sinda-co - la disponibilità da don Novello a posticipare la processione di San Corrado, e dopo una riunione con i rappresentanti dei gruppi mascherati e dei carristi, si è convenuto sull'op-portunità di posticipare i festeggia-menti di carnevale alla prossima do-menica, con lo steso programma di martedì".Rinviato anche il concerto dei Qbeta in piazza Umberto I, alla gran parata che regolarmente prenderà il via da piazza Esedra, percorrendo il con-sueto viale lido per chiudere la serata in piazza.

Continua ancora per l'allerta meteo sul nostro territo-rio. La protezione Civile regionale ha comunicato per le successive 24-36 ore su Catania e Siracusa si pre-vedono precipita-zioni, a prevalente carattere di rove-scio o temporale. I fenomeni saran-no accompagnati da rovesci di forte intensità, frequen-te attività elettrica e forti raffiche di vento. Nella classi-ficazione di allerta la situazione è con-traddistinta con il colore “arancione” di preallarme pre-vedendo una “cri-ticità moderata”. L’amministrazione comunale invita la popolazione alla prudenza.Sulla base dei fe-nomeni previsti il

Dipartimento ha valutato per sta-mane una criticità arancione per ri-schio idrogeologi-co su tutto il ver-sante ionico e sul versante tirrenico nord orientale del-la Sicilia, su buona parte della Cala-bria.L’avviso preve-de dal mattino di

oggi, martedì 17 febbraio il persiste-re di precipitazioni diffuse, anche a ca-rattere di rovescio o temporale, su Sicilia e Calabria, in particolare sui settori ionici. Dal-la tarda mattinata di oggi sono pre-visti, inoltre, venti forti dai quadranti orientali, con rin-

forzi di burrasca, su Calabria e Si-cilia con possibili mareggiate lungo le coste esposte.E’ stata valutata per oggi criticità aran-cione per rischio idrogeologico su tutto il versante io-nico e sul versan-te tirrenico nord orientale della Si-cilia, su buona par-te della Calabria; criticità gialla per rischio idrogeolo-gico sulle restanti parti della Sicilia e della Calabria. In base all’allerta meteo, sui social rimbalzano le ipo-tesi più fantasiose di chiusura scuole nelle due principa-li città della Sicilia orientale, Catania e Siracusa, ma al momento non c’è alcuna ordinanza da parte dei Sinda-ci.

Allerta meteo Sicilia, scuole chiuse a catania, Messina e Siracusa

L’amministra-zione comu-nale invita la popolazione

alla prudenza

Sopra, la situazione meteo dal satellite.

l’oSSerVaTorio

Si aggrava la situazione dell’ospedale “Umberto I”Mancheranno altri 500 dipendenti sui circa tremila in organico

A sinistra e sopra, l'ospedale Umberto I, in alto a destra il nosocomio “Rizza”.

la Mala geStiOne della Sanità Sulla Pelle della gente

di Salvatore Maiorca

Si aggrava, anziché migliorare, la situa-zione dell’ospedale “Umberto I”, al quale verranno a mancare altri 500 dipendenti sui circa tremila in organico: trasferiti al-trove; ma nessuno sa dove; magari là dove non c’è nulla da fare e si lascia l’ufficio per andare a far la spesa o andare in piscina. Ma c’è di più: tanti giovani infermieri sono stati assunti a tempo determinato; a fine anno perderanno il posto di lavoro; e l’ospedale perderà tanti infermieri, già formati ed esperienti ma demotivati. E poi? E poi “sarà accon-tentato” qualcun al-tro, magari per un altr’anno. E avanti così (o indietro!) fra sprechi e inefficienze

ospedale. Bloccato dalla malapolitica siracusana. Intanto il pronto soccorso scoppia. E scoppiano anche tanti altri reparti, non meno delicati del pronto soccorso. Gl’infermieri sono pochi. E sono pure, comprensibilmente, nervosi, di malanimo. Comprensibilmente per la loro situazione. Ma a tutto danno dei poveri ricoverati. I quali, dal loro letto di dolore, suonano il campanello per un bisogno che non può trovare risposta: gl’infermieri sono impegnati, non pos-sono accorrere; e se la chiamata fosse dovu-ta ad una emergenza? Anche l’emergenza può attendere. Come il paradiso di quel film di una cinquan-tina d’anni fa.

e disagi. E’ il solito discorso: in questa provincia (come, del

resto, in tutta la Sici-lia) il problema non è la malasanità bensì

Saranno trasferiti altrove; ma nessuno sa dove; magari là dove non c’è nulla da fare e si lascia l’ufficio per andare a far la spesa o in piscina

Il paradiso può at-tendere (Heaven Can Wait), come i meno giovani ricorderanno, è un film di Warren Beatty e Buck Henry del 1978. Racconta la storia di un giocatore di football americano al quale l’angelo cu-stode, per errore, ha staccato l’anima anzi-tempo. E il “portiere” del paradiso rimanda

il malcapitato sulla terra attraverso varie vicissitudini.Ecco, in quel caso, magari sorridente e allegorico, il paradi-so poteva attendere. Nel caso dell’ospe-dale “Umberto I” i malati non possono attendere. Ne va di tante sofferenze. Ne va della vita. Sullo sfondo rimangono le

responsabilità della politica siracusana: responsabile innan-zitutto di questa mala gestione della sanità; ma responsabile an-che di avere rifiutato la proposta dell’im-presa Pizzarotti per la costruzione del nuo-vo ospedale in regime di project financing. La Pizzarotti aveva lanciato la sua pro-

posta nel corso dei lavori per la costru-zione dell’autostrada Siracusa-Catania, tra il marzo del 2005 e il 9 dicembre del 2009. Ai politici che so-stenevano la pro-posta Pizzarotti si opposero i sostenitori della cosiddetta sani-tà pubblica. Eccola questa nostra sanità pubblica: un ospe-dale (l’Umberto I) intruppato nel ma-rasma dell’Asp: con i problemi di una gestione ospedaliera confusi tra quelli della derattizzazione, della disinfestazione,

della vaccinazione, della veterinaria, e via discorrendo: tutte materie serie (per carità!) ma che nul-la hanno a che fare con la gestione di un ospedale; con i pro-blemi di un personale (quello dell’Umberto I) sotto organico e sotto stress confusi con gli agi di certi dipendenti dell’Asp beccati dalla Guardia di finanza a far la spe-sa dopo aver timbrato un po’ di cartellini: un dipendente (molto “indipendente” per la verità) timbrava per sé e per gli altri.

Tornano in mente le aspre critiche di don Luigi Sturzo allo statalismo. Che qui diventa “regionali-smo”: sprechi, ineffi-cienze, male gestioni, tutto si consuma nel distorto alveo di una Regione che è la ma-dre di tutti gli sprechi e di tutte le inefficien-ze: un’Assemblea regionale di 90 depu-tati, con trattamento equiparato a quello dei senatori (mentre le altre Regioni hanno soltanto dei consigli regionali, più o meno analoghi a quelli pro-vinciali e comunali);

Tanti giovani infermieri, assunti a tempo determi-nato, a fine anno perderanno il posto di lavoro; e l’ospedale perderà tanti infermieri, già formati ed

esperienti ma demotivati. E poi? E poi “sarà accontentato” qualcun altro. E così via

ventimila dipendenti (più 56mila precari) per 5 milioni e mezzo di abitanti con servizi zero, a fronte degli ottomila dipendenti (senza precari) per otto milioni di abitanti con servizi al top della Regione Lombardia; un esercito di 28 mila forestali senza foreste (in Piemonte, dove invece le foreste ci sono, i forestali sono appena 406; nel solo Comune di Solarino, nove mila abitanti, senza l’ombra di una foresta, i forestali sono ben 437: come dire che un abitante ogni 20 è impegnato nella tutela dei bo-schi. Questi ed altri sono i casi mala politica regionale, nella qua-le ben s’inserisce la mala gestione della sanità di questa pro-vincia che sta af-fossando l’ospedale Umberto I. E abbia-mo pure un serafico presidente dell’Asp e un isterico presidente della Regione i quali, con facce di bronzo e senza argomenti, van-no a farsi sbeffeggiare all’Arena di Giletti. E l’isterico Crocetta ha il coraggio (o la sfrontatezza) di in-dispettirsi per le pur giuste critiche.

Siamo rimasti pratica-mente senza ferrovia. Nel silenzio, nella in-differenza, nell’assen-za della politica e del sindacato. Ora della indifferenza e dell’as-senza della politica sa-pevamo già. Ma il sin-dacato dov’è? Anzi: un sindacato c’è ancora in questa provincia?E il ministro dei Tra-sporti, Maurizio Lupi, si permette pure di ar-rabbiarsi e sentenzia-re: “Basta polemiche. Miglioriamo i collega-menti”. Col beneplaci-to del quotidiano cata-nese La Sicilia. Cosa, d’altra parte, scontata per il fatto che gl’in-terventi previsti dalle Ferrovie in Sicilia ri-guardano il triangolo magico Palermo-Mes-sina-Catania. Il resto

del territorio e della popolazione siciliani è soltanto un optional.Ma per tutti rimane la questione della sop-pressione dei traghetti sullo Stretto dal prossi-mo luglio.Non è quindi tollerabi-le il silenzio del presi-dente della Regione. Ma a Crocetta importa poco della Sicilia e dei siciliani. A lui importa-no soltanto le prebende che gli derivano dalla sua poltrona d’oro.Soprattutto è intolle-rabile il silenzio dei parlamentari siracu-sani, sia regionali che nazionali. Ma anche a loro importano soltan-to poltrone e preben-de. Sempre della serie del grande Trilussa: “Coll’ideali forti e garantiti: mille lire al mese e viaggi gratuiti”.Non stupisce il com-

portamento dell’on. Vinciullo: il ministro Lupi è il suo capo corrente; e quindi lui (Vinciullo) deve fare come i carabinieri: “usi a obbedir tacendo”. Ma quelli lo fanno per un’alta causa. Lui per-ché? E soprattutto dove sono tutti gli altri? cosa fan-no? E il sindacato? Esi-ste ancora un sindacato in questa provincia? L’ultima uscita di Vinciullo è addirittura di giubilo perché, come lui riferisce, da una riu-nione al ministero delle Infrastrutture è emerso che di notte non si do-vrà scendere dal treno. Di giorno invece RFI e Trenitalia non molla-no: i treni si fermano a Messina e a Villa San Giovanni. Però, dice Vinciullo, “i vertici di RFI e Trenitalia hanno

assicurato che la di-stanza fra il treno e il traghetto sarà solo di 150 metri a Messina, e di 40 metri a Villa San Giovanni. E vi saran-no strumenti che age-voleranno il percorso dei viaggiatori: scale mobili, tapis roulant e gallerie per proteggere i passeggeri dalle in-temperie. Allegria! Di-ceva Mike Bongiorno. Domandina: ma que-ste meraviglie (scale mobili, tapis roulant e gallerie) quando ci sa-ranno? Intanto dal pri-mo luglio si va a piedi e allo scoperto, armi e bagagli in mano.Nel merito centra il problema, ancora una volta, la professoressa Liliana Gissara di Italia nostra. “La lettera del ministro Lupi pubbli-cata da La Sicilia – af-ferma la Gissara - nella

forma ha tutta l'aria di volere stemperare le lievitanti tensioni suscitate dalle notizie dei prossimi tagli ai treni per il Continen-te. Nella sostanza, in-vece, non conferma il permanere, così com'è oggi, del servizio (per-ché servizio è, non pratica commerciale): con le stesse modalità, senza trasbordi. Parla invece di un progetto (di là da venire, ndr.) mentre i tagli stanno già nell'orario estivo. “Il ministro racconta di treni che giunge-rebbero in banchina, tapis roulant ed altro che, si dica come si vuole, si riduce sem-pre ad un sali e scendi da treni e navi, armi e bagagli, di qua e di là dello Stretto. Ebbene, invito il ministro Lupi e Trenitalia (magari

nella persona dell'am-ministratore delegato) a provare di persona, senza portaborse (que-sta volta nel senso ma-teriale), auto blu, aiu-tanti vari, quello che ministero e Trenitalia stanno per "imporre", con l'entrata in vigo-

re dell'orario estivo, ai viaggiatori da e per la Sicilia. Vale a dire: rag-giungere a piedi appro-di e stazioni, salire e scendere ripetutamente da treni e navi, anziani e bambini, armi e baga-gli, sole o pioggia. “Sono certa – conclu-

de la professoressa Gissara - che alla fine dell'esperimento essi supplicheranno San Francesco di Paola per poter attraversare lo Stretto sul suo miraco-loso mantello”. Fin qui la professores-sa Gissara. A maggior chiarimento va aggiun-to che le modalità pro-spettate dal ministro, per salire e scendere da treni e navi, potrebbe-ro risultare accettabili qualora fossero prima realizzate le infrastrut-ture che lui stesso defi-nisce ancora allo stato di progetto (ma in re-altà non c’è nemmeno il progetto): treni fermi in banchina (e non in stazione), servizio di trasporto bagagli con modalità da viaggio in aereo, cioè con ri-tiro nella stazione di partenza e riconsegna

in quella di arrivo, ta-pis roulant in tunnel a vetri da treno a nave come tra l’aeroporto e la stazione ferroviaria di Fiumicino.Però tutto questo è ancora di là da veni-re: non è nemmeno in progetto. Che ci sia un progetto lo afferma mentendo il ministro. Ma tutto questo è sol-tanto ipotizzato. E non da ora, ma fin dal 2008. Tuttavia i politici, si sa, sono abituati a tacere e mentire. E così, in un classico gioco del-le parti, Lupi mente e Vinciullo tace. Come tutti gli altri: politici e sindacalisti; “usi a ob-bedir tacendo”; e so-prattutto, sempre come dice Trilussa, “Coll’i-deali forti e garantiti: mille lire al mese e viaggi gratuiti”.

s. m.

la mala gestione della sanità. E rimane sem-pre un sogno il nuovo

ATTUALITà • 12 Sicilia • 18 FebbRAio 2015, MeRcoLeDì 18 FebbRAio 2015, MeRcoLeDì • Sicilia 13 • ATTUALITà

Addio a traghetti e ferroviaassenti politica e sindacato

economia il miniSTro lUPi dice “baSTa Polemiche”, ma conferma i TaGli

Gl’investimenti limitati al triangolo Palermo-Messina-Catania

18 FebbRAio 2015, MeRcoLeDì • Sicilia 15 • SPorT SIrAcUSA

Nella nostra cit-tà fra scoramen-to ed entusiasmo sfrenato non ci sono vie di mez-zo. A tutti i livelli e non solo nel cal-cio. Non poteva dunque mancare la tentazione di piangersi addosso dopo la frenata in-terna di domenica scorsa col Via-grande. Un pes-simismo palpa-bile, sottolineato dai fischi alla fine dell’incontro e dilagato nei pun-ti di ritrovo del tifo aretuseo con apprezzament i critici tutt’altro che positivi per come la squadra è stata messa in campo sia col Mi-lazzo che contro

gli etnei. Apprez-zamenti che non investono solo la responsabilità del tecnico ma anche quella del pre-paratore atletico perché la squadra si è dimostrata molle, lenta ed impacciata. In poche parole in-capace di accele-rare il ritmo e di finalizzare le po-che azioni degne di questo nome che pure era ri-uscita a costruirsi. E anche nell’ipo-tesi che questi ap-prezzamenti fos-sero appropriati e avessero colto nel segno di un pro-babile calo di ten-sione psicologico prima che fisico, non si dimostra-

no generosi nei confronti di una squadra e di un tecnico che, tutto sommato, stanno conducendo un buon campiona-to. Un campiona-to in cui bisogna tener conto della presenza di altre squadre, qual-cuna delle quali capace di suppli-re alle carenze di organico con indovinati accor-gimenti tattici. Il resto lo fa l’en-tusiasmo proprio dei piccoli centri ove anche realtà calcistiche mino-ri trovano modo di affermarsi. Di tutto questo biso-gna tener conto quando si giudica una squadra e una

società che ce la stanno mettendo tutta per risalire la corrente e tor-nare nel calcio che conta. Ora c’è da difendere nelle sette partire che restano il teso-retto di due punti che, se mantenu-to inalterato fino all’ultima giorna-ta può ancora ga-rantire l’agognata promozione. Ed è da questo picco-lo vantaggio che bisogna ripartire per resistere al primo posto fino

alla fine, facendo bene attenzione a non compiere al-tri passi falsi che potrebbero pre-giudicare quanto di buono è stato fatto. Una ripar-tenza, questa vol-ta costante e de-cisiva, che deve vedere tutti uniti e che non può cul-larsi più solo sulla conta dei risultati utili consecutivi che nel testa a te-sta con altre squa-dre può anche non servire. La lezione che viene

dalla doppia fre-nata col Milazzo e col Viagrande è proprio quella che ormai servo-no solo vittorie e che per ottenerle le partite bisogna prepararle con cura, nella spe-ranza che dall’in-fermeria arrivino nel frattempo le buone notizie che Anastasi si aspet-ta per ricomincia-re la corsa a parti-re dalla prossima non facile trasfer-ta. Armando Galea

Siracusa, vietato scoraggiarsiparola d’ordine reagire subito

Ad Avola al via il 5° Torneo Baskin memorial “davide caligiore” con un testimonial d'eccezione, Alessandro AgostaNel tensostatico di Avola il è andato in sce-na il 5^ Torneo Baskin Sicilia, memorial Davide Caligiore. Organizzato dalla Uisp di Noto, presieduta da Giuseppe Battaglia, il pomeriggio di festa sportiva ha visto in gara ben tre squadre: “Superabili” di Avola, l’A-vis Avola e la stessa Uisp Noto. Vera batta-glia sportiva anche perchè la squadra che ri-sulterà vincitrice da qui alla fine del torneo, che vedrà altre tappe ( 22 e 29 marzo, 19 aprile, 12 e 24 maggio), parteciperà alla fase nazionale in programma a Rho. E non c’è solo questa particolarità nell’edizione 2015, un memorial che vede un aumento sostan-ziale di atleti, un incremento di attenzione da parte del territorio e sopratutto il grande veicolo dello sport per abbattere le distanze e le difficoltà d’integrazione. Baskin, basket integrato dove in campo ci sono normodo-tati e diversamente abili, cestisti mediamen-te esperti ed assoluti principianti, ma tutti insieme dentro un rettangolo di gioco per dare, ognuno come può, il proprio contribu-to per vincere.Ieri pomeriggio era presente l’Associazione dei diabetici di Siracusa, con cui si vuol iniziare un percorso insie-

Piangersi addosso non serve perché la squadra ha i mezzi per riprendere il cammino verso la promozione anche più speditatamente di prima. A cominciare da Taormina

dOPO il deludente Pari internO cOl viagrande

Trofeo carnevale di Gallipoli 4° Posto Pantanelli squadra rivelazione

Quarta posto per la Pantanelli di mister Alo-schi che ha perso la finale per il terzo posto contro la formazione del Milan allenata da Bertuzzo. Un quarto posto che va ogni aspet-tativa per i siracusane premiate come squadra rivelazione del torneo. A vincere il trofeo è stata L'Inter che ha trionfato in finale con-tro la Juve ed ottenendo di fatto il suo quinto successo, con il pesante punteggio di 6-1. Per il match della Pantanelli, disputato allo Stadio Comunale “A. Bianco” di Gallipoli i giova-nissimi Regionali 2002 del Milan si sono im-posti con il risultato di 3-0, aggiudicandosi così il terzo posto andando a segno con mar-catori Capone, Luscietti e Pio Loco. S.C.

me e poi c’era Alessandro Agosta, giocato-re del Siracusa, squadra neo promossa in C nazionale, che sta diventando il testimonial del Baskin in Sicilia, e che si spera possa essere esempio con molti proseliti, da qui in futuro. Prossimo appuntamento, come detto, il 22 marzo ed ottima notizia è quella che dopo il significativo radicamento di que-sta disciplina in Sicilia orientale, anche in quella occidentale, precisamente a Palermo, inizieranno a breve allenamenti di Baskin in una scuola media.

In foto, il testimonial dell'Aretusa Agosta

SocIETA' • 14 Sicilia • 18 FebbRAio 2015, MeRcoLeDì

“E’ inutile – di-cono, scoraggiate e disamorate, le vo-lontarie del presidio antiviolenza di Noto – qui lo sportello non batte un chiodo: man-cano i presupposti”.Stentiamo a crederci. Un servizio di utilità sociale a costo zero e il Comune che non lo vuole?Eppure era il lonta-no giugno del 2008 quando l’allora sin-daco Corrado Valvo (nella foto) stipulava il protocollo di inte-sa con l’allora cen-tro antiviolenza “Le Nereidi” (oggi Rete Centri Antiviolenza di Raffaella Mau-ceri) assegnandogli c o n t e s t u a l m e n t e , per la gestione dello sportello antiviolen-za netino cui Valvo credeva moltissimo, una bella sede facen-te parte del demanio comunale. Una sede che insisteva su via Aurispa e la cui porta dà sulla strada, dun-que assolutamente incongrua, inadegua-ta, inidonea e infelice giacché esposta agli ingressi indesiderati e molesti, di scapestrati grandi, medi e piccoli e dove, nel corso di tre lunghi anni non fu possibile accogliere nessunissima donna maltrattata. Non che non ce ne siano, figu-riamoci, ma il copio-ne era sempre quello:“Pronto parlo con Le Nereidi?”- Si Signora, dica pure.“Aiutatemi, mio ma-rito mi massacra, ci fa mancare il pane, non vuole lavorare…- Da dove chiama, si-gnora?“Da Noto, Voi dove siete?- Lei ha telefonato al nostro centralino provinciale e le stia-mo rispondendo da Siracusa. Ma guar-di che abbiamo uno sportello anche nella sua città, e quindi non occorre che venga qui…“Ma lei dice lo spor-tello del Comune? No, non ci vado lì, la porta è sulla strada e mi vedono tutti…No, no, preferisco venire a Siracusa”.

Sportello antiviolenza? Noto non ne ha bisognoCome darle torto? Le donne non ci vole-vano andare allora e non vogliono andarci nemmeno adesso. E per la verità non vo-levano andarci nean-che le volontarie, due docenti e tre avvoca-te, di allora né ci vo-gliono andare quelle di adesso perché…“La mafia locale – spiegano - ha deciso che delle donne mal-trattate non dobbia-mo occuparcene noi perché c’è già chi ci “pensa”. Ha deciso che noi siamo delle inesperte incompe-tenti che non sanno neanche distinguere una donna maltratta-ta da una donna che non lo è. Mentre in-vece “loro” che le conoscono molto bene una per una, sanno perfettamente chi le maltratta a tor-to e chi le picchia a ragione….”.- Le picchia a ra-giooooone?? Cioè??“Beh le donne che non obbediscono ai mariti, le botte se le devono prendere e zitte e mosca, perché qui l’autorità marita-le è al di sopra della legge….e finché il Comune non si deci-derà a darci una sede protetta, dove possia-mo accoglierle senza

correre il rischio noi e lei di essere malme-nate, lo sportello di Noto resterà un simu-lacro vuoto”.Un servizio indesi-derato, dunque, non solo dalla mafia lo-cale ma anche da un’istituzione che si adegua, che non se ne fa un problema, che soprassiede, che si è accontentata de-gli annunci ufficiali, della farsa dell’inau-gurazione e delle di-chiarazioni, ma che poi, di fatto, non fa nulla. Neppure un vo-lantino, un manifesto, un comunicato stam-pa. Perché? Forse per non mettere in crisi l’assetto socio-cultu-rale-antropologico co imprevedibili e inco-noscibili conseguen-ze…E le netine continua-no a venire a Siracusa con grande dispendio

allarmante di femmi-nicidi, quasi la metà degli studenti, circa il 45%, non ha mai af-frontato l'argomento dentro le mura sco-lastiche. La violenza di genere non sembra essere un problema così grande, specie per i ragazzi, tanto che il 20% confessa tranquillamente di aver tirato un ceffone alla propria fidanza-ta almeno una volta. E non tutti si sono pentiti del gesto: a chiedere scusa imme-diatamente è solo il 60% dei maneschi.A preoccupare ancora di più è che 1 stu-dente su 3 racconta a Skuola.net di essere a conoscenza di epi-sodi di violenza sul-le ragazze, e il 20% nemmeno si scanda-lizza troppo. Il 35% di loro giustifica il gesto con il classico e scontato "se l'era pro-prio cercata", mentre il restante 65% dice tranquillamente che uno schiaffo ogni tanto alla propria fi-danzata "ci sta".Stando al sondaggio, la metà delle ragaz-ze interrogate dice tranquillamente che perdonerebbe imme-diatamente un fidan-zato un po’ troppo manesco, anche se l'80% di loro rispon-de che starebbe co-munque più attenta ai suoi comportamenti futuri. Senza conta-re che le scenate di gelosia, anche quelle eccessive, sono viste dalle ragazze come un gesto romanti-co tanto che il 16% delle studentesse ne è lusingato. E lo stalking? Ma quale violenza, per il 16% delle intervistate è solo il comportamen-to di un ragazzo che è ancora "cotto" di loro. La verità è che i ragazzi non hanno ancora ben chiaro il significato del termi-ne "stalking". Infatti il 15% non è sicuro se catalogarlo come violenza vera e pro-pria, anzi per qualcu-no (circa il 6%) non lo è affatto. Un erro-re sul quale la scuola dovrebbe intervenire.

Guenda Giusto

di tempo, di energie e soprattutto della volontà, della pro-fessionalità, della formazione delle vo-lontarie locali…tutto bruciato, tutto perdu-to.“Quello sportello in quella sede, ci vada pure a gestirselo chi ha tempo da perdere – dicono indignate e deluse - Noi ne ab-biamo perso anche troppo: sei anni e mezzo!”Sono ben 243 gli epi-sodi di violenza di genere avvenuti nella nostra bella provincia talibana, ma atten-zione parliamo solo di quelli "emersi" cioè della punta di un iceberg. E in quan-to a femminicidi: a Siracusa il disonore della maglia nera. Guardate voi stessi.Ed ecco le agghiac-cianti informazioni

diffuse dall’AnsaUno studente su 5 ha alzato le mani nei confronti della pro-pria ragazza. Il dato, allarmante, arriva proprio nella Gior-nata contro la violen-za sulle donne da un sondaggio promosso dal portale Skuola.net. A scuola sembra che questa temati-ca venga affrontata ancora troppo poco. Infatti, il 45% dei ra-gazzi racconta di non aver mai toccato l'ar-gomento fra i banchi di scuola, né con i coetanei né con i suoi insegnanti. E ancora più preoccupante è la visione “romantica” che le ragazze han-no dell'uomo violen-to: 1 studentessa su 2 afferma di essere disposta a perdonare uno schiaffo del suo ragazzo. Il Ministero della Pubblica Istru-zione sta facendo gi-rare nelle scuole una circolare che le in-vita ad attivare corsi di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne. Tuttavia, nonostante il numero

Una sede che insisteva su via Aurispa e la cui porta dà sulla stra-da, dunque assolutamente incongrua, inadeguata, inidonea e infelice

In foto, Corrado Valvo e Raffaella Mauceri

SPorT • Pagina 16 • 18 FebbRAio 2015, MeRcoLeDìSicilia

Pallanuoto, al giro di boa primi bilanci per la 7 Scogli di mister Aldo Baio

baio: “con il tempo siamo riusciti a creare un gruppo capace di mettere paura anche alle squa-dre più blasonate”

Ospiti della 7 Scoglio da ieri fino al prossimo 24 febbraio i finlandesi della cetus Waterpolo under 15 e 17

E’ giunta l'ora di un primo bilan-cio. Con l’ultima sfi-da casalinga al “Paolo Caldarel-la” contro la N.C. Civitavecchia è calato il sipario sul girone d'anda-ta del campionato di pallanuoto di serie A2 girone Sud, ed in casa 7 Scogli è tempo di “analisi”. Undici gare gio-cate, settima posi-zione in classifica con 15 punti e con soli quattro pun-ti di ritardo dalla zona play off. Un ottimo risultato, se si pensa che la 7 Scogli è partita come matricola di questo campio-nato , e che per lunghi tratti ha recitato il ruolo di squadra terribile.” Il nostro obiettivo stagionale è quel-la della salvezza,- ha commentato mister Aldo Baio- possibilmente con qualche giornata d’anticipo. Sono complessi-vamente soddi-sfatto di come la squadra ha chiu-so questo girone d’andata. Con una rosa composta per

80% di nuovi gio-catori, abbiamo avuto un inizio di campionato in salita, perdendo due scontri diret-ti importanti per la salvezza, con-tro la R.N. Nuoto Salerno e la Pre-sident Bologna. Con il passare del tempo, gara dopo gara con grande determinazione ed un costante lavoro, siamo ri-

uscita a creare la giusta alchi-mia agonistica ed un’ottima intesa tra i ragazzi che ci ha permesso di essere più com-petitivi, creando un gruppo capace di mettere in dif-ficoltà le squadre più blasonate di questo girone sen-za sfigurare. Sicuramente ab-biamo steccato clamorosamente

qualche gare in cui avremmo po-tuto giocare me-glio se avessimo avuto i nervi più saldi, come contro l’Ortigia e la Te-limar, ma siamo anche consapevo-li che in un cam-pionato equilibra-to come il nostro, qualche partita sotto tono ci può stare. L’importan-te è reagire subi-to come abbiamo

fatto noi. Nel gi-rone di ritorno mi aspetto dai miei ragazzi qualcosa in più che ci per-metta di arrivare quanto prima al nostro obbietti-vo, la salvezza.” Da ieri fino al 24 febbraio,sono ospiti della 7 Sco-gli i Finlandesi Undere 15 e 17 della Cetus Wa-terpolo, venuti nella nostra città per qualche sedu-ta d’allenamento con i biancoblu.Anthony M. Bianca

calcio a 5 A1/F, derby amaro per le FormicheIl derby ibleo va nuovamente al Vit-toria calcetto che, nella 7° giornata di ritorno del girone C di serie A di Cal-cio a 5 Femminile, batte Le Formiche 3-1. “Oltre all’oc-casione mancata per i tre punti persi, dispiace constatare che la squadra non ha risposto come doveva, – com-menta a fine gara la presidente Rita Ba-sile. Il lavoro del nostro staff tecnico

calcio, Palazzolocarico per la sfida contro la capolista Leonzio La concen-trazione resta alta, in casa Palazzolo, dopo il quinto risultato utile consecutivo che ha consenti-to ai gialloverdi di rifarsi sotto prepotentemen-te portandosi al quinto posto in classifica e ri-agganciando la zona play-off.Il successo per 3 a 1 di sabato con lo Sporting Battiati rappre-senta dunque un altro piccolo pas-so avanti ed una bella iniezione di fiducia anche se la testa della squadra è già ri-volta alla super-sfida della nona giornata di ritor-no che, domenica prossima, vedrà la formazione di Massimo Attar-do impegnata, in trasferta, con la capolista Leon-zio.Potrebbe essere proprio quello con i biancone-ri (che nelle al-tre tre sfide di quest’anno, tra campionato e Coppa Italia, col Palazzolo hanno sempre pareggia-to) il match della definitiva svolta per un finale di stagione che si preannuncia dav-vero infuocato. A crederci più di ogni altro, nono-stante le assenze e gli infortuni che hanno falciadiato la squadra nelle ultime settimane, è il patron Gra-ziano Cutrufo.

non è assolutamen-te in discussione, – conclude – siamo pienamente in li-nea con le decisioni adottate da mister La Bianca, non pos-so dire lo stesso del rendimento dell’in-tera squadra non all’altezza rispetto a quanto messo in campo in altre gare.” Dello stesso tenore le dichiarazioni del tecnico aretuseo La Bianca. “Non abbia-mo solo perso i tre punti, – ha dichia-

rato – ma quel che è peggio, dopo la buo-na gara della scorsa settimana, è consta-tare che questa sera siamo nuovamente scesi in campo sen-

In foto, la difesa della 7 Scogli contro Civitavecchia

za motivazioni. Non assolvo nessuna, – conclude – abbiamo fornito una presta-zione imbarazzante che non ha giustifi-cazioni”.