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La valutazione della Terza Missione/Impao socio-economico della ricerca nelle Università Linee guida per la compilazione della Scheda Unica Annuale per la Terza Missione (BOZZA ) Introduzione Il presente documento è tratto dalla proposta di revisione della scheda SUA-TM approvata dal Consiglio Direttivo ANVUR nelle sedute del 30 Maggio e 18 Ottobre 2017. La scheda SUA-TM costituisce allo stato la Parte Terza della SUA-RD (Scheda Unica Annuale della Ricerca Dipartimentale) e verrà aperta entro la primavera 2018 per raccogliere i dati relativi agli anni 2015, 2016 e 2017. In generale, le nuove rilevazioni non prevedono grossi cambiamenti rispetto a quelle svolte in passato e usate per la VQR 2011-2014, soprattutto allo scopo di valorizzare i processi di apprendimento intercorsi in questi anni dentro le istituzioni valutate. Tuttavia, sulla scorta dell’esperienza fatta nella VQR 2011-2014, risulta necessario rivedere alcune procedure per migliorare la raccolta dei dati e della valutazione delle attività. Cambia, invece, l’impostazione generale che mette ora più chiaramente l’accento sulla dimensione dell’“impatto” sociale (e quindi anche culturale) ed economico di queste 1 Brigida Blasi, Sandra Romagnosi – 06/11/2017 UNIFGCLE - Prot. n. 0032368 - III/11 del 27/11/2017 - <NomeRep> -

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La valutazione della Terza Missione/Impatto socio-economico della ricercanelle Università

Linee guida per la compilazione della Scheda Unica Annuale

per la Terza Missione

(BOZZA)

IntroduzioneIl presente documento è tratto dalla proposta di revisione della scheda SUA-TMapprovata dal Consiglio Direttivo ANVUR nelle sedute del 30 Maggio e 18 Ottobre2017.

La scheda SUA-TM costituisce allo stato la Parte Terza della SUA-RD (Scheda UnicaAnnuale della Ricerca Dipartimentale) e verrà aperta entro la primavera 2018 perraccogliere i dati relativi agli anni 2015, 2016 e 2017.

In generale, le nuove rilevazioni non prevedono grossi cambiamenti rispetto a quellesvolte in passato e usate per la VQR 2011-2014, soprattutto allo scopo di valorizzare iprocessi di apprendimento intercorsi in questi anni dentro le istituzioni valutate.Tuttavia, sulla scorta dell’esperienza fatta nella VQR 2011-2014, risulta necessariorivedere alcune procedure per migliorare la raccolta dei dati e della valutazione delleattività.

Cambia, invece, l’impostazione generale che mette ora più chiaramente l’accento sulladimensione dell’“impatto” sociale (e quindi anche culturale) ed economico di queste

1Brigida Blasi, Sandra Romagnosi – 06/11/2017

UNIFGCLE - Prot. n. 0032368 - III/11 del 27/11/2017 - <NomeRep> -

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attività, ponendo così al centro la questione di come misurare le ricadute e non solo leattività.

Di seguito si riporta lo schema generale degli ambiti di valutazione in cui vienedeclinato il concetto di Terza Missione e Impatto sociale della ricerca.

Scheda Unica AnnualeParte Terza: Terza Missione/Impatto sociale della ricerca

I.0 Obiettivi strategici di TM/IS

A. Valorizzazione della ricerca B. Produzione di Beni pubblici

I.1 - Gestione della proprietà intellettuale

I.6 - Gestione del patrimonio storico-artistico e attività culturali (scavi, musei, immobili storici, biblioteche/emeroteche/archivi, orchestre/cori/teatri)

I.2 - Imprese spin-ofI.7 - Formazione continua e didattica aperta

I.3 - Attività conto terzi

I.4 - Strutture di intermediazione (uffici di trasferimento tecnologico, incubatori, parchi scientifici, consorzi e associazioni per la terza missione)

I.8 - Public engagement

I.5 - Sperimentazione clinicaTab. 1. Ambiti di Terza Missione/Impatto sociale della ricerca

Nelle pagine seguenti, si riporta la nuova scheda di rilevazione.

2Brigida Blasi, Sandra Romagnosi – 06/11/2017

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INDICE

1. Aspetti generali

2. Parte III: Terza missione - Sezione I

I.0 - OBIETTIVI STRATEGICI DI TERZA MISSIONE/IMPATTO SOCIALE DELLARICERCA

I1 - PROPRIETÀ INTELLETTUALE

I1a - Brevetti

I1b - Privative vegetali

I2 - SPIN-OFF

I2 - Imprese spin-of

I3 - ATTIVITÀ CONTO TERZI

I3 - Entrate conto terzi

I4 - STRUTTURE DI INTERMEDIAZIONE

I4a - Strutture di intermediazione

I4b - Uffici di Trasferimento Tecnologico

I4c - Incubatori

I4d - Consorzi e associazioni per la Terza missione

I4e - Parchi Scientifici

I5 – SPERIMENTAZIONE CLINICA

I5a - Trial clinici

I5b - Centri di Ricerca Clinica e Bio-Banche

I6 - PATRIMONIO STORICO-ARTISTICO E ATTIVITÀ CULTURALI

I6a - Scavi archeologici

I6b - Poli museali

I6c - Immobili storici

I6d – Biblioteche/emeroteche e archivi

I6e – Orchestre, cori, teatri

I7 - FORMAZIONE CONTINUA

I7a - Attività di formazione continua

I7b – MOOC

I7c – Attività di formazione continua in medicina

I8 – PUBLIC ENGAGEMENT

I8 - Attività di Public Engagement

3. Glossario

3Brigida Blasi, Sandra Romagnosi – 06/11/2017

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1. Aspetti generali

La sezione I della scheda SUA-RD contiene le informazioni relative alle attivitàistituzionali di Terza missione. Questa sezione della SUA-RD conterrà i dati e leinformazioni relative agli anni 2015, 2016 e 2017, raccolte separatamente per ciascunanno.

La compilazione dei quadri relativi ai brevetti e alle imprese spin-of non ècompletamente a carico degli atenei, in quanto molte delle informazioni sarannoinserite dall’ANVUR, sulla base di interrogazioni di banche dati pubbliche. Gli ateneidevono provvedere alla validazione dei dati e all’integrazione di quelli mancantiutilizzando le apposite schede CINECA. In tal modo verrà creata una banca dati diriferimento per brevetti e spin-of, evitando che l'inserimento dei dati sia interamentea carico delle strutture. Per le ragioni indicate, gli Atenei sono invitati a validare leinformazioni contenute in queste sotto-sezioni.

2. Parte III: Terza missione

La sezione I contiene le informazioni relative a obiettivi strategici di terzamissione/impatto sociale della ricerca e ai singoli ambiti di attività:

I.0 - obiettivi strategici di terza missione/impatto sociale della ricerca I.1 - proprietà intellettualeI.2 - spin-ofI.3 - attività conto terziI.4 - strutture di intermediazione I.5 - sperimentazione clinicaI.6 - patrimonio culturaleI.7 - formazione continuaI.8 – public engagement

Le attività vengono rilevate a livello di dipartimento, a livello di ateneo oppure adentrambi i livelli.

I.0 - OBIETTIVI STRATEGICI DI TERZA MISSIONE/IMPATTO SOCIALE DELLARICERCA

Al fine di consentire una più dettagliata descrizione della strategia e delle attività diTerza missione, la scheda SUA-RD Terza missione prevede un questionario in cui gliatenei possono esporre le linee strategiche e gli obiettivi principali delle proprieattività di terza missione; riportare ulteriori informazioni, oltre quelle richieste nellesingole sezioni, su aspetti generali della propria Terza missione, quali le risorse,l’organizzazione e il monitoraggio delle attività; indicare il livello di priorità dellesuddette attività.

4Brigida Blasi, Sandra Romagnosi – 06/11/2017

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1.Obiettivi e linee strategiche relative alle attività di Terza Missione: (inserire testo)2.La Terza Missione è presente nello statuto dell’ateneo?

- Si (inserire gli stralci dello statuto)- No

3.La valorizzazione della ricerca è presente in forma esplicita come obiettivo programmatico nello Statuto dell'Istituzione?

- Si (rispondere alla domanda 3a, 3b)- No (rispondere direttamente alla domanda 4)

3a.L'impegno dell'istituzione nella valorizzazione della ricerca è supportato da strutture organizzative e/o risorse specifiche?

- Si- No

3b.Complessivamente qual è il livello di priorità delle seguenti attività di valorizzazione della ricerca nell'insieme delle attività svolte dall’istituzione? (indicare con una X il livello di priorità per ciascuna attività)

AttivitàNessu

naMargin

ale

Nonprioritar

iaOrdina

riaPriorita

ria

(se l’ambito èordinario oprioritario)

Descrivere lastrategia e i

principali puntidi forza

Gestione della proprietà intellettualeImprese spin-ofAttività conto terziStrutture di intermediazioneSperimentazione clinica

4.La produzione di beni pubblici di natura culturale, sociale o educativa è presente in forma esplicita come obiettivo programmatico nello Statuto dell'istituzione?

- Si (rispondere alla domanda 2a, 2b)- No (chiudere la compilazione del quadro)

4a.L'impegno dell'istituzione nella produzione di beni pubblici è supportato da strutture organizzative e/o risorse specifiche?

-Si-No

4b.Complessivamente qual è il livello di priorità delle seguenti attività di produzione di beni pubblici nell'insieme delle attività svolte dall’istituzione? (indicare con una X illivello di priorità per ciascuna attività)

AttivitàNessu

naMargin

ale

Nonprioritar

iaOrdina

riaPriorita

ria

(se l’ambito èordinario oprioritario)

Descrivere lastrategia e i

principali puntidi forza

Gestione del patrimonio storico-artistico e attività culturaliFormazione continua e didattica apertaPublic engagement

5Brigida Blasi, Sandra Romagnosi – 06/11/2017

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5.L’istituzione monitora o rendiconta le proprie attività di Terza Missione?

Attività Monitora

Gestione della proprietà intellettuale

Si/No

Imprese spin-of Si/NoAttività conto terzi Si/NoStrutture di intermediazione Si/NoSperimentazione clinica e Si/NoGestione del patrimonio storico-artistico e attività culturali

Si/No

Formazione continua e didattica aperta

Si/No

Public engagement Si/No

6.Esiste una funzione apicale responsabile del coordinamento e dell’indirizzo strategico delle attività inerenti la Terza Missione?

No Si, con responsabilità accademica Si, con responsabilità amministrativa Sì, di altra natura

7.Esiste una struttura di coordinamento delle attività di TM di ateneo? Si (rispondere alla domanda 7a, 7b, 7c) No (chiudere la compilazione del quadro)

7a. Di quali funzioni si occupa? (è possibile indicare più di una risposta) Tutela dei diritti di proprietà intellettuale Valorizzazione dei diritti di proprietà intellettuale Contrattualistica legata alla proprietà intellettuale Marketing e networking Spin-of assistenza Spin-of procedure Conto terzi Fund raising Sperimentazione clinica Placement Analisi opportunità ed elaborazione strategica Internazionalizzazione Afari legali Rapporti con il territorio Coinvolgimento sociale Altro: _____________

7b.Di quale autonomia amministrativa gode la struttura di coordinamento? Si tratta di un Centro Autonomo Si tratta di una struttura di staf al vertice dell’istituzione E' inserita in una funzione amministrativa più ampia Altro: ______________________

7c.Di quali strumenti si avvale la struttura di coordinamento? (è possibile indicare piùdi una risposta)

Supporti informativi condivisi (banche dati imprese, utenti etc) Attività comunicative con l’utenza esterna (sito, brochure, eventi…) Azioni formative Progetti e/o strumenti comuni sostenuti da un budget condiviso Altro: ______________________

8. Indicare le attività considerate strategiche per la terza missione dell’ateneo

Ambito SI NO

6Brigida Blasi, Sandra Romagnosi – 06/11/2017

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I1a - BrevettiI1b - Privative vegetaliI2 - Imprese spin-ofI3 - Entrate conto terziI4a – Strutture di intermediazioneI4b - Uffici di Trasferimento TecnologicoI4c - IncubatoriI4d – Consorzi e associazioni per la Terza missioneI4e - Parchi ScientificiI5a - Trial cliniciI5b - Centri di Ricerca Clinica e Bio-BancheI6a - Scavi archeologiciI6b - Poli musealiI6c - Immobili storiciI6d – Biblioteche/emeroteche e archiviI6e – Orchestre, cori, teatriI7a - Attività di formazione continuaI7b – MOOCI7c – Attività di formazione continua in medicinaI8 - Attività di Public Engagement

7Brigida Blasi, Sandra Romagnosi – 06/11/2017

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I1 –PROPRIETÀ INTELLETTUALE

Il quadro I1 PROPRIETÀ INTELLETTUALE descrive la attività legate alla tutela dellaproprietà intellettuale, in particolare quelle che generalmente rientrano nella proprietàindustriale e che possono dar luogo a introiti derivanti dalla commercializzazione,ovvero i brevetti e le privative per nuove varietà vegetali.

Le attività oggetto di questo quadro vengono rilevate a livello di ateneo e, nel caso deibrevetti, anche a livello individuale. Tuttavia, saranno oggetto di valutazione solo ibrevetti di titolarità o co-titolarità dell’Ateneo.

I1a – Brevetti

Gli Atenei devono inserire in questa sezione i brevetti pubblicati presso uffici cheproducono un search report, ovvero presso quelli aderenti alla European PatentConvention (EPO) e/o al Patent Cooperation Treaty (PCT). Sono esclusi, quindi, tutti ibrevetti per i quali sia stata depositata la domanda, ma non richiesto l’esame, e tutti ibrevetti pubblicati presso uffici che non conducono la prior art search.

Vengono considerati qui i brevetti pubblicati in seguito a domande USPTO, EPO eUIBM, nel periodo compreso tra 1/1/2015 e 31/12/2017.

Nel caso in cui il brevetto ha più estensioni si farà riferimento alla “famigliabrevettuale” definita come l’insieme della documentazione relativa ad un’unicainvenzione per la quale siano state depositate domande di brevetto presso più ufficinazionali ed internazionali. I confini della documentazione sono dati da riferimenticomuni o collegati ad un documento “prioritario”, identificabile con la prima domandadepositata in ordine cronologico.

Possono essere inventori tutti i docenti, ricercatori, assegnisti e dottorandi dell’ateneoin servizio al 31/12/2017. Nel seguito, per brevità queste figure verranno indicatecome “docenti”.

La raccolta dei dati interessa i brevetti accademici, ovvero i brevetti firmati da almenoun docente-inventore, quale che sia la loro titolarità (ad esempio, di individui oimprese). Con il termine di brevetti universitari si farà invece riferimento al sotto-insieme di brevetti di titolarità degli atenei. Per “titolarità dell’ateneo” si intendonoanche i casi nei quali l’ateneo è co-titolare dei diritti economici con altri soggetti (es.imprese). Di conseguenza nel seguito la dizione “titolarità” va intesa nel senso diricomprendere il caso di “co-titolarità”. Tutte le informazioni sui brevetti vengonoquindi rilevate a livello di ateneo e a livello individuale e i dipartimenti di aferenzadegli inventori potranno visualizzare le informazioni raccolte. La raccolta di entrambele tipologie di brevetti permetterà una valutazione complessiva del patrimoniobrevettuale dell’ateneo e della sua più ampia attività inventiva. Le informazioniraccolte a livello di singolo docente non verranno utilizzate in fase valutativa. Alloscopo di favorire le università e i docenti nella compilazione, il quadro della SUA-RD

8Brigida Blasi, Sandra Romagnosi – 06/11/2017

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Terza missione relativo ai brevetti verrà popolato di informazioni con una procedura acura dell’ANVUR.

Le informazioni sono ottenute tramite opportune interrogazioni della banca dati EPOsulla base delle quali gli atenei e i docenti riceveranno una lista provvisoria di brevettida validare.

I docenti troveranno la lista dei brevetti agganciati da ANVUR su loginmiur(https://loginmiur.cineca.it/) e sono invitati a validare i brevetti di cui sono inventori. Seil docente riscontra brevetti mancanti nell’elenco, integra le informazioni mediantel’inserimento del numero di pubblicazione del brevetto nella apposita scheda CINECA.In particolare, potrebbero risultare mancanti i brevetti di docenti di SSD con bassapropensione alla brevettazione e i brevetti pubblicati nella seconda metà del 2017, perproblemi di copertura della banca dati utilizzata. La procedura di validazione serve perla verifica di casi di omonimia.

Ai fini della rilevazione delle attività di Terza missione e per ragioni di omogeneità delleinformazioni, verranno presi in considerazione solo i brevetti validati e/o integrati dallalista fornita da ANVUR, e non i brevetti che i singoli possono aver inserito nella sezionePubblicazioni di loginmiur.

Dopo la validazione da parte dei docenti (chiusura del modulo loginmiur), l’ateneodovrà validare i brevetti di cui sia o sia stato (co-)titolare nel periodo considerato.

Se l’ateneo riscontra brevetti mancanti negli elenchi, integra le informazioni mediantel’inserimento del numero di pubblicazione nella apposita scheda CINECA. Inparticolare, potrebbero risultare mancanti i brevetti di cui l’università è assegnatariama i cui inventori non sono più in servizio (ad es. per trasferimento degli stessi) e ibrevetti pubblicati nella seconda metà del 2017 per problemi di copertura della bancadati. Anche per questi brevetti sarà prevista una procedura di validazione da partedegli atenei per verificare la correttezza delle informazioni agganciate da ANVUR.

Per i brevetti validati, gli atenei dovranno compilare un breve questionario sullaeventuale valorizzazione del brevetto e le entrate di cassa al netto dell’IVA. Ilquestionario riguarderà inoltre i brevetti precedentemente inseriti (dal 2011 in poi) cheriportano entrate negli anni di rilevazione 2015, 2017 e 2017 (es: domanda di brevettopubblicata nel 2011, genera entrate nel 2015). L’ANVUR si riserva di chiedereall’ateneo la documentazione attestante le entrate da valorizzazione.

Una volta efettuata la validazione a cura degli atenei, le informazioni verrannoassegnate sia ai singoli dipartimenti (in base alla affiliazione degli inventori) siaall’università nel suo complesso. Nel caso di brevetti con co-inventori appartenenti adiversi dipartimenti o anche a diversi atenei, l’informazione verrà riferita a tutte lestrutture. Nel caso in cui l’università assegnataria sia diversa da quella a cui sonoaffiliati gli inventori, l’informazione verrà riferita ad entrambe le strutture.

9Brigida Blasi, Sandra Romagnosi – 06/11/2017

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Si riporta a titolo esemplificativo la scheda delle informazioni che saranno rilevate perciascun brevetto a partire dall’interrogazione delle banche dati brevettuali.

Scheda BrevettiCodice identificativo univoco della famiglia di appartenenza del brevettoUfficio di pubblicazione Numero di pubblicazioneNumero di domanda (application)Data di pubblicazioneTitolo del brevettoAssegnatari (alla data di priorità)Inventore/iDipartimento dell’inventore/iArea scientifica dell’inventore (area CUN)

Si riporta di seguito il breve questionario che gli atenei devono riempire con leinformazioni sulla valorizzazione del brevetto e le entrate di cassa.

Questionario sulla valorizzazione dei brevetti Per ogni brevetto, inserire le seguenti informazioni:ID brevettoTitolo del brevettoAnno di pubblicazioneA partire dal momento in cui il brevetto viene valorizzato per la prima volta (anche se precedente alla data dipubblicazione), per ogni anno indicare il tipo di valorizzazione e le relative entrate, se presenti:

Anno: Tipo di valorizzazione:

Vendita Licenza Opzione

Entrate di cassa nell’anno, anche se precedenti alla data di pubblicazione:(prevedere la possibilità di distinguere 0 da dato non disponibile o compilato)

I1b - Privative vegetali

Gli atenei devono compilare la sotto-sezione sulle privative vegetali, riportando leprivative attive e licenziate presenti in portafoglio, le entrate complessive davalorizzazione e, per ogni privativa vegetale registrata nell’anno, la denominazionevegetale, i titolari, gli inventori e le eventuali entrate di cassa derivanti davalorizzazione.

Numero totale di privative per nuove varietà vegetali presenti in portafoglioNumero totale di privative per nuove varietà vegetali presenti in portafoglio e licenziateEntrate complessive nell’anno derivanti da valorizzazione di privative per nuove varietàvegetali presenti in portafoglioNumero di Privative per nuove varietà vegetali registrate nell’annoPer ogni privativa per nuova varietà vegetale registrata nell’anno, inserire le seguentiinformazioni: Denominazione varietale Titolari Inventori/costitutori Entrate di cassa nell’anno

I2 - SPIN-OFF10

Brigida Blasi, Sandra Romagnosi – 06/11/2017

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Il quadro I2 SPIN-OFF descrive le attività legate alla creazione di imprese spin-of.Queste attività vengono rilevate a livello di ateneo.

La definizione di spin-of è la stessa utilizzata nelle VQR 2004-2010 e VQR 2011-2014: a) la spin-of è definita dal fatto di operare sulla base di risultati di ricerca prodottidalla struttura e/o di mantenere con la struttura rapporti organici di collaborazione diricerca.b) non è prevista necessariamente la partecipazione al capitale da parte dellauniversità né la presenza di ricercatori negli organi di amministrazione.c) si richiede che lo stato di spin-of sia sancito attraverso un riconoscimento formale,risultante da procedure esplicite e documentato (spin-of accreditata). L’ANVUR siriserva di chiedere all’ateneo la documentazione relativa al riconoscimento formaledell’impresa, durante la raccolta dei dati o le visite in loco per l’accreditamentoperiodico.

Allo scopo di favorire le università nella compilazione, le schede della SUA-RD Terzamissione relative alle imprese spin-of verranno popolate di informazioni a curadell’ANVUR. Tali informazioni sono ottenute tramite opportune interrogazioni dellabanca dati Infocamere.Saranno rilevate le imprese costituite entro il 31 dicembre 2017, accreditatedall’università e riferite a tutti i dipartimenti. Questo criterio consente di raccoglieredati completi sulle attività delle università e in continuità con le VQR 2004-2010 e VQR2011-2014, allo scopo di ottenere la serie completa delle imprese costituite tra il 2004e il 2017.

A tal fine, gli atenei riceveranno una lista provvisoria di imprese spin-of,corrispondente all’elenco delle imprese inserite in SUA-RD 2014 per cui l’anno di fineaccreditamento presso l'Ateneo è il 2014 o successivo.La lista riporta la partita IVA delle società, laddove sia stato possibile il reperimento. Leuniversità sono invitate a integrare e validare tale lista.L’integrazione può avere ad oggetto:

ragioni sociali di imprese costituite nel 2015, 2016 e 2017 integrazione della partita IVA, laddove mancante.

Sulla base della lista validata, le università riceveranno tutte le informazionieconomico-finanziarie relative alle imprese.Le università sono invitate a completare le informazioni ricevute compilando unapposito questionario e indicando per ogni impresa:

anno di inizio accreditamento anno di fine accreditamento, nel caso in cui la spin of non sia più accreditata

presso l’ateneo numero di addetti tipo di attività svolta area CUN prevalente eventuale incubatore eventuale utilizzo di infrastrutture di ateneo e collaborazioni eventuale quotazione in borsa eventuale acquisizione da altro soggetto economico brevetti di cui la spin-of è titolare o licenziataria.

11Brigida Blasi, Sandra Romagnosi – 06/11/2017

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Si riporta a titolo esemplificativo la lista delle informazioni che saranno rilevate perciascuna impresa a partire dall’interrogazione della banca dati Infocamere.

Scheda Spin-ofRagione socialePartita IVAForma societariaAnno di CostituzioneCodice Settore ATECO Stato della spin-of alla data dell’estrazione Infocamere:- operativo- in liquidazione- cessato (se cessato) Anno di chiusura:Fatturato totale:- 2014Numero di soci al 31/12/2015:- persona fisica (i.e. Individui) ()- persona giuridica (i.e. Imprese/Enti/Istituzioni) ()Ripartizione quote societarie al 31/12/2015:- persona fisica (i.e. Individui) (%)- persona giuridica (i.e. Imprese/Enti/Istituzioni) (%)Esiste un socio di maggioranza con più del 50% di quote al 31/12/2015:NoSì(Se sì) Ragione sociale/nome cognome socio:

Si riporta di seguito il questionario sulle singole imprese spin-of, la cui compilazione èa cura degli atenei.

Questionario sulle imprese spin-ofPer ogni impresa validata, inserire le seguenti informazioni:Sito webAnno di inizio Accreditamento presso l’ateneoAnno di fine Accreditamento presso l’ateneoLe informazioni richieste di seguito dovranno essere relative al 31/12/2015Numero di soci operativi Numero di addetti ETP Numero di addetti ETP in possesso di titolo di dottore di ricerca Numero di addetti ETP in possesso di laurea (esclusi i precedenti)Tipo di attività svolta:

- produzione di servizi- produzione di beni- altro: (specificare)_______________

Area CUN prevalente: (è possibile inserire una sola risposta)1 - Scienze matematiche e informatiche2 - Scienze fisiche3 - Scienze chimiche4 - Scienze della Terra5 - Scienze biologiche6 - Scienze mediche7 - Scienze agrarie e veterinarie8 - Ingegneria civile ed architettura9 - Ingegneria industriale e dell’informazione10 - Scienze dell’antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche11 - Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche12 - Scienze giuridiche13 - Scienze economiche e statistiche14 - Scienze politiche e socialiLa Spin-of è incubata presso un incubatore collegato all’Ateneo?

- Si- No

Nome dell’incubatore: (specificare)___________________

12Brigida Blasi, Sandra Romagnosi – 06/11/2017

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La Spin-of utilizza altre infrastrutture e servizi dell’ateneo?Se sì, quali infrastrutture e servizi dell’ateneo utilizza? (è possibile inserire più risposte) laboratorio condiviso con altre attività universitarie didattiche e/o di ricerca laboratorio dedicato all’interno di locali universitari diversi da eventuali spazi di

incubazione laboratorio all’interno di locali universitari dedicati all’incubazione uffici condivisi con altre attività universitarie didattiche e/o di ricerca uffici dedicati all’interno di locali universitari diversi da eventuali spazi di incubazione uffici all’interno di locali universitari dedicati all’incubazione servizi di supporto oferti dall’Ufficio di Trasferimento Tecnologico dell’ateneo servizi di supporto oferti dall’incubatore dell’ateneo altro (specificare)Attività in collaborazione con l’ateneo (è possibile inserire più risposte) coinvolgimento in progetti di ricerca ottenuti da bandi competitivi coinvolgimento in commesse conto terzi stipulate dalle strutture universitarie altro (specificare)Numero di brevetti depositati Numero di brevetti concessi Numero di brevetti a titolarità congiunta con l’ateneo Utilizzo di altri brevetti dell’ateneo Sì No (Se sì) Quanti? La spin-of è stata quotata in borsa? Sì NoL’ateneo è a conoscenza del valore della quotazione in borsa?(Se sì) Qual è stato il valore della quotazione della società nel suo complesso?Una quota della spin-of risulta acquisita da altro soggetto economico? Sì No Soggetto acquirenteNatura del soggetto acquirente Pubblico Privato MistoData di acquisizioneQuote acquisite L’ateneo è a conoscenza del valore dell’acquisizione? (Inserire importo)Se presente, qual è stato il valore della quota detenuta dall’ateneo?

13Brigida Blasi, Sandra Romagnosi – 06/11/2017

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I3 - ATTIVITÀ CONTO TERZI

Il quadro I3 ATTIVITÀ CONTO TERZI descrive l’attività conto terzi, ovvero gli importidei contratti di ricerca/consulenza con committenza esterna, che non sono stateconsiderate fra le entrate derivanti da progetti competitivi (inserite nella parte II,quadro G1).

Queste attività vengono rilevate sia a livello di ateneo che di dipartimento, in manieramutuamente escludente, ovvero negli importi conto terzi di ateneo non possonoessere riportati gli importi del conto terzi di dipartimento e viceversa. La compilazioneè a carico degli atenei, i quali inseriscono una scheda Conto Terzi per ciascundipartimento e una scheda per le entrate di ateneo. L’ateneo dovrà altresì specificare,attraverso un campo di testo, il criterio contabile di attribuzione del conto terzi pressol’ateneo (accentrato/decentrato/equamente ripartito).

Le entrate conto terzi dei contratti sottoscritti da strutture non dipartimentali (ad es.Centri, Poli, ecc.) sono da attribuire al dipartimento del responsabile del contratto, mal’ateneo può modificare il criterio se ritiene che parte delle entrate sia di competenzapropria o di altri dipartimenti. Nel caso delle entrate di cassa prive di un referentescientifico, e non riferibili ad un dipartimento in maniera diretta, queste possonoessere imputate all’ateneo senza specificare il dipartimento. Anvur si riserva diefettuare controlli a campione o di chiedere all’ateneo la documentazione relativa alleattività conto terzi, durante la raccolta dei dati o le visite in loco per l’accreditamentoperiodico.

I dati relativi alle attività conto terzi provengono dai bilanci degli atenei e deidipartimenti. In particolare, viene considerata la somma degli importi derivanti dalleattività, al netto dell’IVA, di eventuali entrate di cassa di progetti competitivi e ditrasferimenti ad altre università o istituzioni. La base di estrazione delle informazionisono le entrate di cassa registrate con i codici gestionali del sistema informativoSIOPE. E’ possibile che per ragioni contabili alcuni progetti competitivi registrino leentrate su capitoli di natura commerciale ereditando un codice SIOPE tra quelliselezionati per il conto terzi. Pertanto tali incassi oltre a comparire nel quadro G.1potrebbero erroneamente essere ricompresi anche nel quadro I.3. E’ necessario che idati non siano duplicati nei due quadri: tali incassi andranno inseriti o nel quadro G.1 onel quadro I.3.

Di seguito si riportano i tipi di entrate con i relativi codici SIOPE:- Attività commerciale (codice SIOPE 1310)

La voce “attività commerciale” include i proventi derivanti dall'attività commercialesvolta dall'università, disciplinata dagli Statuti e dai Regolamenti dell'università,comprensiva sia dell'attività in conto terzi, che ogni altra attività assoggettata allacontabilità IVA. Non comprende la cessione dei brevetti, per la quale è previsto ilcodice 4212. Al fine di classificare correttamente le diverse modalità di gestione del conto terzi ènecessario disaggregare la voce SIOPE 1310 "Attività commerciale" nelle quattro sottovoci indicate di seguito.

- Entrate ex art. 66 DPR 382/80 (ricerca commissionata)- Entrate ex. art. 49 del RD 1592/1933 (prestazioni a tarifario)- Entrate per attività didattica in conto terzi, seminari e convegni- Altre entrate derivanti da attività commerciale.

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Non possono essere inserite entrate di cassa registrate su codici SIOPE diversi dalcodice 1310 e la somma delle quattro sotto voci dovrà coincidere con il totale delleentrate “Attività commerciali".Nel caso in cui la disaggregazione nella contabilità non sia disponibile, l’ateneo puòspiegare la suddivisione proposta in un apposito campo di testo.

- Entrate finalizzate da attività convenzionateCon “entrate finalizzate da attività convenzionate” ci si riferisce alle entrate derivantida Contratti/Convenzioni e Accordi di programma stipulati tra l'università e i soggettieroganti, indicati nelle singole voci. Il termine "convenzionate" è da intendersi in sensomolto generico, volendosi riferire a qualunque forma di reciproco consenso, sulladestinazione degli importi, definito tra soggetto erogante e università destinataria.Queste entrate sono rilevate mediante i codici SIOPE riportati in parentesi.

Contratti/Convenzioni/Accordi programma: con altre Amministrazionipubbliche (1290)

Contratti/Convenzioni/Accordi programma: con altri Soggetti (1299) Contratti/Convenzioni/Accordi programma: con Comuni (1270) Contratti/Convenzioni/Accordi programma: con Enti di ricerca (1280) Contratti/Convenzioni/Accordi programma: con Province (1260) Contratti/Convenzioni/Accordi programma: con Regioni e Province

Autonome (1250)

- Trasferimenti correnti da altri soggettiCon “trasferimenti correnti da altri soggetti” ci si riferisce alle entrate, non destinate alfinanziamento di spese correnti, erogate dai soggetti elencati alle singole voci, inassenza di controprestazione da parte dell'università. Queste entrate sono rilevatemediante i codici SIOPE riportati in parentesi.

Contributi correnti da famiglie (3233) Contributi correnti da istituzioni sociali private (3234) Trasferimenti correnti da Aziende di promozione turistica (3225) Trasferimenti correnti da altre Pubbliche Amministrazioni (3230) Trasferimenti correnti da altre Università (3226) Trasferimenti correnti da Autorità portuali (3224) Trasferimenti correnti da Camere di commercio (3223) Trasferimenti correnti da Città metropolitane (3214) Trasferimenti correnti da Comuni (3215) Trasferimenti correnti da Comunità montane (3216) Trasferimenti correnti da Enti di previdenza (3221) Trasferimenti correnti da Enti di ricerca (3222) Trasferimenti correnti da Enti Parco Nazionali (3227) Trasferimenti correnti da imprese private (3236) Trasferimenti correnti da imprese pubbliche (3235) Trasferimenti correnti da istituti zooprofilattici sperimentali (3238) Trasferimenti correnti da parte di organismi internazionali (3211) Trasferimenti correnti da Province (3213) Trasferimenti correnti da Regioni e Province autonome (3212) Trasferimenti correnti da Unioni di Comuni (3217)

- Trasferimenti per investimenti da altri soggetti:

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Con “Trasferimenti per investimenti da altri soggetti” ci si riferisce alle entratedestinate al finanziamento di spese di investimento, erogate dai soggetti indicati allesingole voci, in assenza di controprestazione da parte dell'Università. Queste entratesono rilevate mediante i codici SIOPE riportati in parentesi.

Trasferimenti per investimenti da Aziende di promozione turistica (3425) Trasferimenti per investimenti da altre Amministrazioni pubbliche (3430) Trasferimenti per investimenti da altre Università (3426) Trasferimenti per investimenti da Autorità portuali (3424) Trasferimenti per investimenti da Camere di commercio (3423) Trasferimenti per investimenti da Città metropolitane (3414) Trasferimenti per investimenti da Comuni (3415) Trasferimenti per investimenti da Comunità montane (3416) Trasferimenti per investimenti da Enti di previdenza (3421) Trasferimenti per investimenti da Enti di ricerca (3422) Trasferimenti per investimenti da Enti Parco Nazionali (3427) Trasferimenti per investimenti da parte di organismi internazionali (3411) Trasferimenti per investimenti da Province (3413) Trasferimenti per investimenti da Regioni e Province autonome (3412) Trasferimenti per investimenti da Unioni di Comuni (3417) Contributi e trasferimenti per investimenti da famiglie (3433) Contributi e trasferimenti per investimenti da imprese private (3432) Contributi e trasferimenti per investimenti da imprese pubbliche (3431) Contributi e trasferimenti per investimenti da istituti zooprofilattici

sperimentali (3436) Contributi e trasferimenti per investimenti da istituzioni sociali private

(3434)

Si riportano a titolo esemplificativo i capitoli di bilancio con i relativi codici, chel’ateneo dovrà inserire per la rilevazione della attività conto terzi.

Attività commerciale (1310)(disaggregare nelle seguenti sotto-voci)

Entrate ex art. 66 (ricerca commissionata)Entrate ex. art. 49 (prestazioni a tarifario)Entrate per attività didattica in conto terzi, seminari e convegniAltre entrate derivanti da attività commerciale.

Totale Entrate finalizzate da attività convenzionate

Contratti/Convenzioni/Accordi programma: con altre Amministrazioni pubbliche(1290)Contratti/Convenzioni/Accordi programma: con altri Soggetti (1299)Contratti/Convenzioni/Accordi programma: con Comuni (1270)Contratti/Convenzioni/Accordi programma: con Enti di ricerca (1280)Contratti/Convenzioni/Accordi programma: con Province (1260)Contratti/Convenzioni/Accordi programma: con Regioni e Province Autonome (1250)

Totale Trasferimenti correnti da altri soggetti

Contributi correnti da famiglie (3233)Contributi correnti da istituzioni sociali private (3234)Trasferimenti correnti da Aziende di promozione turistica (3225)Trasferimenti correnti da altre Pubbliche Amministrazioni (3230)Trasferimenti correnti da altre Università (3226)Trasferimenti correnti da Autorità portuali (3224)

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Trasferimenti correnti da Camere di commercio (3223)Trasferimenti correnti da Città metropolitane (3214)Trasferimenti correnti da Comuni (3215)Trasferimenti correnti da Comunità montane (3216)Trasferimenti correnti da Enti di previdenza (3221)Trasferimenti correnti da Enti di ricerca (3222)Trasferimenti correnti da Enti Parco Nazionali (3227)Trasferimenti correnti da imprese private (3236)Trasferimenti correnti da imprese pubbliche (3235)Trasferimenti correnti da istituti zooprofilattici sperimentali (3238)Trasferimenti correnti da parte di organismi internazionali (3211)Trasferimenti correnti da Province (3213)Trasferimenti correnti da Regioni e Province autonome (3212)Trasferimenti correnti da Unioni di Comuni (3217)

Totale Trasferimenti per investimenti da altri soggetti

Trasferimenti per investimenti da Aziende di promozione turistica (3425)Trasferimenti per investimenti da altre Amministrazioni pubbliche (3430)Trasferimenti per investimenti da altre Università (3426)Trasferimenti per investimenti da Autorità portuali (3424)Trasferimenti per investimenti da Camere di commercio (3423)Trasferimenti per investimenti da Città metropolitane (3414)Trasferimenti per investimenti da Comuni (3415)Trasferimenti per investimenti da Comunità montane (3416)Trasferimenti per investimenti da Enti di previdenza (3421)Trasferimenti per investimenti da Enti di ricerca (3422)Trasferimenti per investimenti da Enti Parco Nazionali (3427)Trasferimenti per investimenti da parte di organismi internazionali (3411)Trasferimenti per investimenti da Province (3413)Trasferimenti per investimenti da Regioni e Province autonome (3412)Trasferimenti per investimenti da Unioni di Comuni (3417)Contributi e trasferimenti per investimenti da famiglie (3433)Contributi e trasferimenti per investimenti da imprese private (3432)Contributi e trasferimenti per investimenti da imprese pubbliche (3431)Contributi e trasferimenti per investimenti da istituti zooprofilattici sperimentali(3436)Contributi e trasferimenti per investimenti da istituzioni sociali private (3434)

Totale

I4 – STRUTTURE DI INTERMEDIAZIONE

Il quadro I4 – STRUTTURE DI INTERMEDIAZIONE descrive le strutture diintermediazione dell'università con il territorio, in particolare quelle dedicate allosvolgimento di attività di valorizzazione della ricerca (es. trasferimento tecnologico,liaison industriale e rapporti con imprese) e di incubazione di nuove imprese.Rientrano, quindi, in questo quadro, gli uffici preposti alle attività di trasferimentotecnologico, gli incubatori di imprese, i consorzi e le associazioni con finalità di Terzamissione e i parchi scientifici. Il quadro prevede anche una nuova sotto-sezione sullestrutture di intermediazione interne ed esterne.

Le strutture esterne possono avere diversa forma giuridica (consorzio, società,fondazione, associazione etc.). La forma giuridica non è rilevante. Tali strutturepossono essere interne all’ateneo (uffici) o esterne. Nel caso di strutture esterne non èrichiesta la partecipazione al capitale o al patrimonio da parte dell’ateneo ma èsufficiente l’esistenza di una collaborazione formalizzata (ad esempio, con appositeconvenzioni) tale da configurare in ogni caso un efettivo coinvolgimento dell’ateneonelle attività operative. Attraverso l’indicazione nella scheda SUA-RD, l’ateneo dichiaradi considerare la struttura come parte della propria terza missione.

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La rilevazione viene condotta a livello di ateneo mediante il recupero automatico delleschede già inserite nella SUA-TM 2014 e la validazione da parte dell’ateneo che potràsegnalare il termine della partecipazione o la chiusura della struttura oppure compilareper l’anno di riferimento confermando, aggiornando o modificando gli altri dati rilevati.

I4a Strutture di intermediazione

In questa sotto-sezione gli atenei devono inserire le le attività di terza missione svolte dalle strutture interne ed esterne.

1. Quale struttura esterna si occupa principalmente delle seguenti attività di Terza Missioneper l'istituzione? (indicare una risposta solo per le attività efettivamente svolte)

Attività

Struttura EsternaProprietà

intellettualeImprese spin-

ofPlaceme

ntRicerca

industriale

Marketinge

networkingIncubatore Parco scientifico Agenzia di sviluppo locale

Altra struttura esterna(se sì specificare) _________

Nessuna struttura esterna

2. Quale struttura interna si occupa delle seguenti attività di Terza Missione per l'istituzione?(indicare una risposta solo per le attività efettivamente svolte)

Attività

StrutturaInterna

Proprietàintellettuale

Imprese spin-of

Placement

Ricercaindustriale

Marketing e

networking

Ufficio Trasferimento Tecnologico

Altro ufficio dedicato

Altro ufficio, dedicato principalmente adaltre attività

Nessuna struttura interna

I4b Uffici di Trasferimento Tecnologico

In questa sotto-sezione gli atenei devono inserire le informazioni riguardanti l'ufficio ditrasferimento tecnologico o le strutture che svolgono funzioni specifiche di questaattività (es. ufficio brevetti, ufficio spin-of, etc.). Per ciascuno di essi, l’ateneo dovràindicare l'anno di inizio delle attività, il budget dedicato annualmente e il numero diaddetti.

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Si riportano a titolo esemplificativo le informazioni da inserire sulle strutture che sioccupano dell’attività di trasferimento tecnologico.

Se esiste un ufficio di trasferimento tecnologico inserire:Denominazione della strutturaAnno di inizio attivitàBudget impegnato per la gestione dell'attività nell'annoNumero di addetti ETP

I4c Incubatori

In questa sotto-sezione gli atenei devono inserire le informazioni riguardanti gliincubatori di imprese di proprietà dell'ateneo o con cui l'ateneo ha rapporti dicollaborazione formalizzati. Per ogni struttura di incubazione, l'ateneo dovrà inserire ilnome dell’incubatore, la ragione sociale dell’incubatore o dell’ente che lo gestisce, ilcodice fiscale/partita IVA, il sito web, l'anno di inizio della partecipazione o diformalizzazione della collaborazione, il budget dedicato all’attività di incubazione e ilnumero di addetti, i dipartimenti coinvolti e alcune informazioni sulle impreseincubate.

Si riportano a titolo esemplificativo le informazioni da inserire sugli incubatori.

Se esiste almeno un incubatore per ogni struttura inserire

Nome dell’incubatore

Ragione sociale dell’incubatore o dell’ente gestoreCodice Fiscale/Partita IvaSito webAnno di inizio della partecipazione o di formalizzazione della collaborazione Budget impegnato per la gestione dell’attività nell’anno

Numero di addetti ETP

Numero di imprese incubate da inizio partecipazione

Numero di imprese incubate al 31/12

Fatturato complessivo delle imprese incubate al 31/12 della rilevazione (euro)

Numero di addetti ETP delle imprese incubate al 31/12 della rilevazione

I4d Consorzi e associazioni per la Terza Missione

In questa sotto-sezione gli atenei dovranno inserire le informazioni riguardanti iconsorzi o le associazioni con finalità prevalente di Terza missione, ovvero che hannotra i propri scopi sociali il trasferimento tecnologico, il sostegno all'imprenditorialità, lagestione di attività di formazione e networking legate alla valorizzazione della ricercae l'accesso ai finanziamenti pubblici orientati al trasferimento tecnologico. Sonoesclusi i consorzi di ricerca finalizzati allo svolgimento in comune di attività istituzionalidi ricerca (come, ad esempio, il Consorzio Nazionale Interuniversitario per le ScienzeFisiche della Materia CNISM) e/o alla gestione in comune di servizi generali e diinfrastrutture tecnologiche e sperimentali (come CINECA). Gli incubatori e i parchiscientifici, anche se organizzati in forma di società consortile, vanno inseriti nelleapposite sezioni dedicate.

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Si chiede inoltre di indicare i Consorzi ritenuti più importanti nell’ambito della Terzamissione di ateneo, per un massimo di 10 e ad esclusione dei Consorzi a caratterenazionale come ad esempio NetVal, Almalaurea e PniCube.

Per ogni consorzio o associazione, l'ateneo deve inserire la ragione sociale, il codicefiscale, il sito web, l'anno di inizio partecipazione, i dipartimenti coinvolti e le finalità. Èprevisto inoltre un campo di testo in cui è possibile riportare una descrizione deiConsorzi più importanti.

Si riportano a titolo esemplificativo le informazioni da inserire sui consorzi eassociazioni.

Se l'ateneo partecipa a consorzi o associazioni con finalità di Terza Missione inserireper ogni struttura

Ragione socialeCodice FiscaleSito webAnno di inizio partecipazioneDipartimenti coinvoltiFinalità prevalente- trasferimento tecnologico (es. distretti tecnologici e centri di competenzatecnologica)- sostegno all'imprenditorialità - gestione di attività di formazione e networking legate alla valorizzazione dellaricerca - accesso ai finanziamenti pubblici orientati al trasferimento tecnologico - servizi di placement Descrizione

I4e Parchi Scientifici

In questa sotto-sezione gli atenei dovranno inserire le informazioni riguardanti i parchiscientifici di proprietà dell'ateneo o con cui l'ateneo ha rapporti di collaborazioneformalizzati. Per ogni struttura, l'ateneo deve inserire la ragione sociale, il codicefiscale, il sito web, l'anno di inizio partecipazione, il budget dedicato e i dipartimenticoinvolti.

Si riportano a titolo esemplificativo le informazioni da inserire sui parchi scientifici.

Se esiste almeno un parco scientifico per ogni struttura inserire

Ragione socialeCodice FiscaleSito webAnno di inizio partecipazioneBudget impegnato per la gestione dell’attività nell’anno

I5 - SPERIMENTAZIONE CLINICA

Il quadro I5 - SPERIMENTAZIONE CLINICA descrive le attività di sperimentazione clinicasvolta dagli atenei nei confronti della comunità. La valorizzazione della ricerca a fini di

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tutela della salute si caratterizza per una serie di attività molto ampia che includeaspetti commerciali (es. brevetti, spin-of, conto terzi), clinico-assistenziali (es.campagne di screening), sociali (es. qualità della vita oggettiva e percepita) eformativi (es. formazione continua in medicina). In questa sezione vengonoconsiderate per il momento solo le attività di ricerca clinica (svolgimento di trial clinicie presenza di Centri di Ricerca Clinica e di Bio-banche). Le attività incluse in questoquadro vengono rilevate a livello di dipartimento.

I5a - Trial clinici

La sperimentazione clinica rappresenta un’occasione di crescita delle conoscenze,delle competenze e dell’innovazione del servizio sanitario nazionale e regionale, conbenefici per la popolazione sia a breve che a lungo termine. In questa attività rientra losvolgimento di trial clinici per protocolli terapeutici. La partecipazione a trial clinici èregolata e censita per legge a livello sia nazionale che internazionale. Vengonoconsiderati i trial realizzati nel corso dell’anno dai dipartimenti in convenzione conaziende ospedaliere e strutture sanitarie; non vengono invece considerate lecollaborazioni dei docenti che svolgono questa attività a titolo personale.

Ogni dipartimento in cui è presente una sezione di diagnostica e attività di ricercaclinica attraverso trial clinici compila una scheda in cui inserisce la presenza di unClinical Trial Office di ateneo, il numero di studi osservazionali, il numero di trial clinicisperimentali, la fase di sperimentazione in cui si collocano, il numero di pazientiefettivamente reclutati e le entrate derivanti dall’attività.

Si riportano a titolo esemplificativo le informazioni da inserire sui trial clinici.

Esiste un Clinical Trial Office di Ateneo?- Si- NoNumero di studi osservazionaliNumero totale di pazienti efettivamente reclutati negli studi osservazionaliEntrate totali derivanti dall’attività degli studi osservazionali

Numero di trial avviati nell’anno per tipologia e fase:sperimentali

profit non-profitfase Ifase IIfase IIIfase IV

Numero totale di pazienti efettivamente reclutati nei trialEntrate totali derivanti dall’attività dei trial

I5b - Centri di Ricerca Clinica e Bio-Banche

In questa sotto-sezione rientrano le iniziative quali la creazione di (o la partecipazionea) Centri di Ricerca Clinica o bio-banche. I Centri di Ricerca Clinica (CRC) sono struttureformalmente istituite e specializzate nella sperimentazione in ambito diagnostico-terapeutico. Le bio-banche sono strutture certificate dal Ministero della Salute e

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dedicate alla conservazione di campioni biologici (es. sieri, tessuti, cellule, DNA, RNA)da utilizzare in progetti di ricerca clinica. Vengono considerati i Centri di Ricerca Clinicaconvenzionati con i dipartimenti e non vengono invece considerate le collaborazionidei docenti che svolgono questa attività a titolo personale.

La rilevazione viene condotta a livello di dipartimento mediante il recupero automaticodelle schede già inserite nella SUA-TM 2014 e la validazione da parte del dipartimento,che potrà segnalare la chiusura della struttura oppure compilare per l’anno diriferimento confermando, aggiornando o modificando gli altri dati rilevati. Idipartimenti devono indicare la denominazione di strutture di tipo CRC o bio-banchequalora presenti e allegare l’autorizzazione del Ministero della Salute.

Si riportano a titolo esemplificativo le informazioni da inserire sui CRC e le bio-banche.

Per ogni Centro di Ricerca Clinica indicare:DenominazioneAllegare Autorizzazione Ministero della Salute:Per ogni Bio-banca indicare:DenominazioneAllegare Autorizzazione Ministero della Salute:

I6 –PATRIMONIO STORICO-ARTISTICO E ATTIVITÀ CULTURALI

Il quadro I5 STORICO-ARTISTICO E ATTIVITÀ CULTURALI descrive le attività divalorizzazione del patrimonio storico-artistico e culturale svolte dagli atenei e, inparticolare, la realizzazione di scavi archeologici, la fruizione e l’accesso a strutturemuseali, la gestione di immobili storici, biblioteche/emeroteche e archivi, attivitàteatrali o musicali. Queste attività non rientrano nella sfera dell’attività di ricerca e diformazione in senso stretto e dimostrano la capacità da parte dell’istruzioneuniversitaria di fornire un contributo alla comunità.

Rientra in questa sezione anche la conservazione del patrimonio culturale, in quantorappresenta una forma di impegno sociale delle università, nella misura in cui leuniversità utilizzando edifici di alto valore storico, artistico e culturale, sostengonocosti di manutenzione e di gestione e si prendono cura di un patrimonio storicorilevante.

I6a - Scavi archeologici

Per “scavi archeologici” si intendono attività di scavo svolte dal dipartimento eattestate da una convenzione o da una autorizzazione documentata o da un contrattotra proprietario/gestore del sito e dipartimento. Sono inclusi anche gli scavi realizzatiall’estero. La rilevazione viene condotta a livello di dipartimento mediante lacompilazione di una scheda per singolo scavo svolto nell’anno.

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Per ciascuno scavo il dipartimento dovrà indicare la denominazione del sito, il soggettocon cui è in convenzione o che autorizza lo scavo, le finalità della convenzione, budgeted i finanziamenti ricevuti, informazioni sulla fruizione e sui visitatori. L’ANVUR siriserva di chiedere all’ateneo la documentazione attestante la presenza di unaconvenzione o di un’autorizzazione durante la raccolta dei dati o durante la visita inloco per l’accreditamento periodico.

La rilevazione viene condotta a livello di dipartimento mediante il recupero automaticodelle schede già inserite nella SUA-TM 2014 e la validazione da parte del dipartimentoche potrà segnalare il termine della partecipazione o la chiusura dello scavo oppurecompilare per l’anno di riferimento confermando, aggiornando o modificando gli altridati rilevati.

Si riportano a titolo esemplificativo le informazioni da inserire sulle attività di scavo.

Per ogni scavo inserire le seguenti informazioni:1. Denominazione del sito2. Soggetto con cui si è in convenzione o che autorizza lo scavo3. Finalità della convenzione/autorizzazione

Servizio di gestione della fruizione del sito archeologico (aperture al pubblico) Servizio didattico Altre finalità (specificare):

4. Budget impegnato per la gestione dell'attività nell'anno5. Importo dei finanziamenti esterni ottenuti per la realizzazione della scavo (in riferimentoall’intero programma di scavo):

Unione Europea: __________ Stato:____________ Enti locali: _______ Altri Enti pubblici:

- (specificare)____________- (specificare)____________- (specificare)____________

Privati:____________6. Lo scavo è aperto e fruibile:

sempre solo durante i giorni feriali solo nei fine settimana su richiesta altro: (specificare) ____________________)

7. Presenza di un sistema di rilevazione delle presenze- Si (rispondere alla domanda 7a, 7b)- No (rispondere alla domanda 8)7a. N. ro dei visitatori nell'anno7b. N. ro dei visitatori paganti nell'anno8. Quale tipo di fruizione è prevista (è possibile indicare più risposte):

iniziative didattiche iniziative culturali e divulgative sono disponibili strumenti multimediali per la fruizione in remoto altro: (specificare) ____________________)

9. C’è stata una catalogazione dei reperti rinvenuti nello scavo?- Si - No10. I reperti rinvenuti sono fruibili in una o più strutture museali?- Si - No11. Sono previste altre forme di fruizione, anche a distanza, mediante esposizioni fotograficheo tramite supporti multimediali? - - Si - NoRiconoscimenti o premi internazionali (specificare)

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I6b – Poli museali

Per “poli museali” si intendono le strutture museali di cui l'università detiene laproprietà diretta o la gestione. La gestione presuppone un atto formale, quale unaconvenzione tra il museo e l’ateneo. Un polo museale può includere più siti museali. Larilevazione viene condotta a livello di ateneo mediante la compilazione di una schedaper singolo polo di proprietà o in gestione attivo nell’anno.

Per ogni singolo polo, l’ateneo dovrà indicare la denominazione della struttura digestione, il numero di siti gestiti, il numero di giorni di apertura, gli spazi dedicati.Inoltre, l’ateneo può inserire le informazioni sulla fruizione e sui visitatori, sulle risorsededicate, sul finanziamento esterno ottenuto per la gestione delle attività del polo esulla presenza di un sistema di rilevazione dei visitatori.

La rilevazione viene condotta a livello di ateneo mediante il recupero automatico delleschede già inserite nella SUA-TM 2014 e la validazione da parte dell’ateneo che potràsegnalare la chiusura del polo museale oppure compilare per l’anno di riferimentoconfermando, aggiornando o modificando gli altri dati rilevati.

Si riportano a titolo esemplificativo le informazioni da inserire sui poli museali.

Per ogni polo, inserire le seguenti informazioni:1. Nome della struttura di gestione2. Numero di siti museali gestiti dal Polo Museale3. Il Polo Museale gode di autonomia amministrativa (si/no)

4. Il Polo Museale gode di autonomia gestionale (si/no)

5. Il Polo Museale è aperto e fruibile: sempre solo durante i giorni feriali solo nei fine settimana su richiesta altro: (specificare) ____________________)

6. L’ingresso è a pagamento?- Si (rispondere alla domanda 6a)- No (passare direttamente alla domanda 7)6a. Importo totale delle entrate da vendita di biglietti nell’anno7. Presenza di un sistema di rilevazione delle presenze- Si (rispondere alla domanda 7a, 7b)- No (passare direttamente alla domanda 8)7a. N. ro dei visitatori nell’anno: _________7b. N. ro dei visitatori paganti nell’anno__________8. Importo dei finanziamenti esterni ottenuti per la gestione del polo musealenell’anno per fonte:

Unione Europea: __________ Stato:____________ Enti locali: _______ Altri Enti pubblici:

- (specificare)____________- (specificare)____________- (specificare)____________

Privati:____________9. Budget impegnato per la gestione dell’attività nell’anno10. Spazi dedicati in mq metri quadri11. Numero di personale ETP (equivalente a tempo pieno) del Polo Museale, perfunzione:

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Amministrativi: ___ Curatori: ___ Operatori: ___

Riconoscimenti o premi internazionali (specificare)

I6c - Immobili storici

Vengono considerati come immobili storici i soli casi in cui la sussistenza dell’interesseè stata accertata ed è stato emesso il decreto di vincolo (Legge 42/2004). La nozionedi proprietà non va interpretata in senso stretto, ma include anche gli immobili:

in diritto d’uso gratuito e perpetuo dal demanio e dagli EELL (art.1 c.95 dellaLegge 662/96)

in diritto di superficie in concessione amministrativa gratuita

in comodato gratuito qualora esso sia di durata particolarmente significativa e da ciòderivi che la proprietà spossessandosi del bene per un periodo lungo pongapattiziamente a carico del comodatario tale onere.

La rilevazione viene condotta a livello di ateneo mediante il recupero automatico delleschede già inserite nella SUA-TM 2014 e la validazione da parte dell’ateneo che potràsegnalare la chiusura dell’immobile oppure compilare per l’anno di riferimentoconfermando, aggiornando o modificando gli altri dati rilevati. La rilevazione riguardale attività di manutenzione straordinaria degli immobili di interesse storico o artisticodi proprietà dell’ateneo al 31.12.2015. L’ateneo potrà indicare l'importo totale degliinvestimenti nell'anno per progetti di manutenzione straordinaria di immobili diinteresse storico o artistico e l’eventuale fruibilità al pubblico.

Si riporta a titolo esemplificativo l'informazione da inserire sugli immobili storici.

N.ro di metri quadri di superficie degli immobili di interesse storico dell'ateneoImporto complessivo delle spese di manutenzione straordinariaGli immobili storici dell’ateneo sono (sono possibili più risposte):

ad uso esclusivamente interno dell'ateneo (aule per lezioni, segreterie, sale lettura ecc.)

visitabili su richiesta visitabili mediante visite guidate utilizzati per concerti, mostre, congressi, … sempre aperti al pubblico altro: (specificare) ____________________)

Riconoscimenti o premi internazionali (specificare)

I6d – Biblioteche/emeroteche e archivi

In questa sotto-sezione si rilevano le biblioteche, emeroteche e archivi, chedispongono di un patrimonio libresco, fotografico e artistico di cui è interessantevalutare l’accesso da parte della comunità. La rilevazione di queste strutture èdiferente da quella riportata nella SUA-RD parte I, Infrastrutture (sez. C), in quanto

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vengono qui considerate le sole strutture di pregio artistico di proprietà delleuniversità italiane, il loro patrimonio e l’eventuale fruizione pubblica degli spazi e deimateriali mediante ad esempio visite guidate.

Per ogni biblioteca/emeroteca/archivio inserire le seguenti informazioni:DenominazioneBudget impegnato per la gestione dell’attività nell’annoLa biblioteca/emeroteca/archivio è:

non visitabile visitabile su richiesta visitabile mediante visite guidate sempre aperto al pubblico altro: (specificare) ____________________)

Riconoscimenti o premi internazionali (specificare)Sito web

I6e – Orchestre/cori e teatri

In questa sezione si rileva la gestione delle attività teatrali o musicali svolte dall’ateneo. Resta aperta la possibilità di inserire nella sezione relativa al Public Engagement quelle iniziative che prevedono la fruizione degli spazi di proprietà delle università o l’organizzazione di eventi di pubblica utilità aperti alla comunità.

Per ogni orchestra e coro inserire le seguenti informazioni:DenominazioneAnno di inizio attivitàBudget impegnato per la gestione dell’attività nell’annoNumero di concerti nell’anno- di cui a pagamentoNumero di abbonamenti venduti nell’annoNumero di biglietti venduti nell’annoRiconoscimenti o premi internazionali (specificare)Sito web

Per ogni teatro inserire le seguenti informazioni:DenominazioneAnno di inizio attivitàBudget impegnato per la gestione dell’attività nell’annoNumero di spettacoli nell’anno- di cui a pagamento: Numero di abbonamenti venduti nell’annoNumero di biglietti venduti nell’annoRiconoscimenti o premi internazionali (specificare)Sito web

I7 - FORMAZIONE CONTINUA E DIDATTICA APERTA

Il quadro I7 FORMAZIONE CONTINUA E DIDATTICA APERTA descrive l’attività diformazione continua svolta dalle università, i corsi on line (Massive Open OnlineCourses) l’attività di educazione continua in Medicina.

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I7a – Attività di formazione continua

La nozione di formazione continua o permanente (“lifelong learning”) si basasull'assunto che il bagaglio di conoscenze, abilità e competenze apprese durante lafase della formazione iniziale (scuola e università) non sia, da solo, sufficiente asvolgere i compiti lavorativi in modo efficace. La formazione adulta è una componentefondamentale del lifelong learning. La normativa italiana definisce "formazioneprofessionale continua" le "attività formative rivolte ai soggetti adulti, occupati odisoccupati, con particolare riferimento alle attività a cui il lavoratore partecipa perautonoma scelta, al fine di adeguare o di elevare il proprio livello professionale, e agliinterventi formativi promossi dalle aziende in stretta connessione con l'innovazionetecnologica e organizzativa del processo produttivo” (circolare del Ministero del Lavoron. 174/96). Quindi, nella definizione sono presenti sia i progetti di formazione continuadecisi dai singoli individui sia quelli determinati dalle organizzazioni.

In questa sezione vengono considerate per il momento solo le attività di formazionecontinua svolte in collaborazione con organizzazioni esterne, in particolare:

- i corsi di formazione continua- i corsi di formazione professionale a personale di organizzazioni esterne

a condizione che non rilascino titoli di tipo accademico e che siano disciplinate da unaapposita convenzione fra il dipartimento interessato e l’organizzazione esterna.

Si possono assimilare alle attività suddette anche iniziative svolte in assenza di unaconvenzione, purché sulla base di atti formali del dipartimento o dell’ateneo (es.delibere di attivazione del corso), dalle quali si evinca l’obiettivo di una formazionefunzionale alla specializzazione nel lavoro o all’inserimento nello stesso.

I soggetti interessati non possono essere coloro che tipicamente usufruiscono delladidattica di ateneo (studenti iscritti a corsi triennali, magistrali, a ciclo unico o didottorato).

Ogni ateneo e ogni dipartimento interessato compila una scheda sull'attività diformazione continua e professionale svolta nel corso dell’anno, sommando i datiderivanti da tutti i programmi formativi in convenzione e indicando il numero totale dicorsi e crediti formativi professionali (CFP) erogati, il numero totale di ore di didatticaassistita erogate, di partecipanti e di docenti coinvolti. Inoltre, è possibile inserireinformazioni relative a docenti esterni e organizzazioni coinvolte, introiti deiprogrammi e numero di tirocini attivati.

Si riportano a titolo esemplificativo le informazioni da inserire sull'attività diformazione continua.

Numero totale di corsi erogati - di cui: Numero totale di corsi svolti con oltre il 75% delle ore erogate a distanza - di cui: Numero totale di corsi erogati che rilasciano CFPNumero totale di CFP erogati (se riconosciuti)Numero totale di ore di didattica assistita complessivamente erogate

27Brigida Blasi, Sandra Romagnosi – 06/11/2017

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Numero totale di partecipantiNumero di docenti coinvolti complessivamenteNumero di docenti esterni all’ateneoNumero di organizzazioni esterne coinvolte come utilizzatrici dei programmi

imprese: enti pubblici: istituzioni no profit:

Numero di corsi a pagamentoIntroiti complessivi dei programmi:

importi delle convenzioni: quote di iscrizione: altre entrate:

Quota percentuale degli introiti complessivi provenienti da finanziamenti pubblicieuropeiQuota percentuale degli introiti complessivi provenienti da finanziamenti pubblicinazionaliDipartimenti coinvolti

I7b – MASSIVE OPEN ONLINE COURSES (MOOC)

Numero totale di corsi MOOC erogati - di cui corsi in inglese- di cui corsi a pagamento- di cui corsi in collaborazione con organizzazioni esterne (imprese, enti pubblici,istituzioni no profit)- di cui corsi erogati che rilasciano un titolo

Numero totale di partecipantiNumero di docenti coinvolti complessivamenteIntroiti complessivi dei programmiQuota percentuale degli introiti complessivi provenienti da finanziamenti pubblicieuropeiQuota percentuale degli introiti complessivi provenienti da finanziamenti pubblicinazionali

I7c – Attività di educazione continua in Medicina

In questa sezione rientrano i corsi di Educazione Continua in Medicina (ECM), svolti nelcorso dell’anno, certificati dal Ministero della Salute e rivolti a medici, farmacisti,infermieri, veterinari, biologi, tecnici di laboratorio e altro personale interessato deldipartimento. I dipartimenti devono inserire la denominazione e il numero di creditiformativi ECM rilasciati, il numero di partecipanti, le organizzazioni coinvolte e leinformazioni sui finanziamenti.

Si riportano a titolo esemplificativo le informazioni da inserire sui corsi ECM.

Numero totale di corsi erogatiNumero totale di ECM erogatiNumero totale di partecipantiNumero di docenti coinvolti complessivamenteNumero di docenti esterni all’ateneoNumero e tipo di organizzazioni esterne coinvolte come utilizzatrici dei programmi

imprese: enti pubblici: istituzioni no profit:

Numero di corsi a pagamentoIntroiti complessivi dei programmiQuota percentuale degli introiti complessivi provenienti da finanziamenti pubblici europeiQuota percentuale degli introiti complessivi provenienti da finanziamenti pubblicinazionali

28Brigida Blasi, Sandra Romagnosi – 06/11/2017

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I8 - PUBLIC ENGAGEMENT

Il quadro I4 PUBLIC ENGAGEMENT descrive l’attività di monitoraggio del PublicEngagement svolta dagli atenei e dai dipartimenti. Per “Public Engagement” si intendel’insieme di attività organizzate istituzionalmente dall’Ateneo o dalle suestrutture senza scopo di lucro con valore educativo, culturale e di sviluppo dellasocietà e rivolte a un pubblico di non specialisti. L'attività e i beneficidell'istruzione superiore e della ricerca possono essere comunicati e condivisi con ilpubblico in numerosi modi, di cui di seguito vengono riportati alcuni esempi:

- organizzazione di eventi pubblici (ad es. open day);- pubblicazioni (cartacee e digitali) dedicate al pubblico esterno (ad es.

magazine dell’università);- giornate organizzate di formazione alla comunicazione (rivolta a PTA o

docenti);- fruizione da parte della comunità di musei, ospedali, impianti sportivi,

biblioteche, teatri e altri edifici universitari;- organizzazione di concerti, mostre, esposizioni e altri eventi di pubblica

utilità aperti alla comunità;- partecipazione alla formulazione di programmi di pubblico interesse (policy-

making);- partecipazione a comitati per la definizione di standard e norme tecniche;- iniziative di tutela della salute (es. giornate informative e di prevenzione);- iniziative in collaborazione con enti per progetti di sviluppo urbano o

valorizzazione del territorio;- iniziative divulgative rivolte a bambini e giovani;- iniziative di democrazia partecipativa (es. consensus conferences, citizen

panel);- attività di Alternanza Scuola-Lavoro

Per monitoraggio delle attività di PE si intende:

- la valutazione dell’impatto delle attività rivolte al pubblico - il monitoraggio dei visitatori e l'analisi dei fruitori di mostre/musei/collezioni

permanenti - il monitoraggio dei destinatari delle pubblicazioni realizzate per il pubblico (es.

numero e tipo lettori, gradimento) - il monitoraggio dell’impegno dei docenti e del PTA (es. giornate o mesi/uomo)

I4 Monitoraggio delle attività di Public Engagement

Le informazioni relative alle attività PE vengono richieste sia agli atenei che aidipartimenti. Viene richiesto di scrivere una breve scheda sulle più significativeiniziative di public engagement tenutesi nell’anno, relative ad una o più delle aree diattività descritte sopra.

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Si considerano iniziative tenutesi a partire dal 01/01/2015.

Le schede verranno compilate come segue:

- Fino a tre iniziative per ogni ateneo.- Una iniziativa per ogni dipartimento

Schede sulle iniziative PE

Per ogni iniziativa, inserire le seguenti informazioni:Data di svolgimento dell’iniziativaTitolo dell’iniziativaObiettivi dell’iniziativaDestinatari dell’iniziativaPresenza di un sistema di valutazione dell’iniziativaCategoria/e di attività di public engagement (sulla base della lista sopra indicata, èpossibile una sola risposta)Breve descrizione (500 battute)Budget complessivo utilizzato- di cui finanziamenti esterniImpatto stimato (ad es. numero di partecipanti efettivi per eventi;soggetti terzicoinvolti, interesse manifestato dai media .)Link a siti web (se disponibili)

In aggiunta per ogni ateneo e dipartimento sono richieste le informazioni sullapresenza di un sistema di monitoraggio della PE e sulle risorse dedicate.

Si riportano a titolo esemplificativo le informazioni per la rilevazione della attività diPE.

Monitoraggio Public Engagement per atenei1.L'ateneo conduce un monitoraggio delle attività di Public Engagement?- Si (rispondere alla domanda 1a, 1b)- No (rispondere alla domanda 2)1a.Quale struttura si occupa di monitorare le attività di PE?

- ufficio di comunicazione di ateneo- agenzia/società esterna di comunicazione- altro (specificare)

1b.Numero di addetti ETP nel monitoraggio delle attività di PE2.Numero complessivo di attività di PE condotte nell’anno3.Budget allocato per le attività di PE nell’anno

Monitoraggio Public Engagement per dipartimenti1. Il dipartimento conduce un monitoraggio delle attività di Public Engagement?- Si- No2. Numero complessivo di attività di PE condotte nell’anno3. Budget allocato per le attività di PE nell’anno

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1. GLOSSARIO

Accreditamento degli spin-off: procedura formale con cui un ateneo riconosce lostatus di spin-of. Costituisce, oltre al fatto di operare sulla base di risultati di ricercaprodotti dalla struttura e/o di mantenere con la struttura rapporti organici dicollaborazione di ricerca, il criterio per definire uno spin-of. La procedura diaccreditamento deve essere esplicita e documentata.

Addetto: una persona che presta la propria opera, indipendentemente dal tipo dicontratto, ad esclusione dei soci operativi. Il calcolo degli addetti viene fatto sulla basedel tempo efettivamente dedicato ad una attività e quindi il conteggio utilizza l’unitàdi misura ETP (Equivalente Tempo Pieno).

Bio-Banche: strutture certificate dal Ministero della Salute e dedicate allaconservazione di campioni biologici (es.: sieri, tessuti, cellule, DNA, RNA) da utilizzarein progetti di ricerca clinica.

Budget dedicato alle attività: parte del budget impegnata per gestire una dataattività nell'anno di rilevazione. Nel budget sono incluse le tutte spese e ifinanziamenti esterni.

Brevetto: invenzione per la quale è stato pubblicato un brevetto. Vengono consideratii brevetti pubblicati presso uffici che producono un search report, ovvero presso quelliaderenti alla European Patent Convention (EPO) e/o al Patent Cooperation Treaty (PCT).Sono esclusi, quindi, tutti i brevetti per i quali è stata depositata la domanda, ma nonrichiesto l’esame e tutti i brevetti di uffici che non conducono la prior art search.

Centri di Ricerca Clinica (CRC): strutture formalmente istituite e specializzate nellasperimentazione in ambito diagnostico-terapeutico.

Conservazione e manutenzione del Patrimonio Culturale: attività dimanutenzione straordinaria degli immobili di interesse storico o artistico di proprietàdell’ateneo. Vengono considerati come immobili storici i soli casi in cui la sussistenzadell’interesse è stata accertata ed è stato emesso il decreto di vincolo (Legge42/2004). Per immobili di proprietà si intendono anche gli immobili:

in diritto d’uso gratuito e perpetuo dal demanio e dagli EELL (art.1 c.95 dellaLegge 662/96)

in diritto di superficie in concessione amministrativa gratuita in comodato gratuito qualora esso sia di durata particolarmente significativa e

da ciò derivi che la proprietà spossessandosi del bene per un periodo lungoponga pattiziamente a carico del comodatario tale onere.

Consorzi e associazioni con finalità di terza missione: società consortili oassociazioni che hanno tra i propri scopi sociali il trasferimento tecnologico, il sostegnoall'imprenditorialità, la gestione di attività di formazione e networking legate allavalorizzazione della ricerca, l'accesso ai finanziamenti pubblici orientati altrasferimento tecnologico, i servizi di placement. Sono esclusi i consorzi di ricercafinalizzati allo svolgimento in comune di attività istituzionali di ricerca (come, adesempio, il Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze Fisiche della Materia

31Brigida Blasi, Sandra Romagnosi – 06/11/2017

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CNISM) e/o alla gestione in comune di servizi generali e di infrastrutture tecnologiche esperimentali (come, ad esempio, CINECA). Gli incubatori e i parchi scientifici, anche seorganizzati in forma di società consortile, vanno inseriti nelle apposite sezionidedicate.

Conto terzi: attività di ricerca e consulenza svolta sulla base di contratti concommittenza esterna. I dati relativi alle attività conto terzi provengono dai bilanci degliatenei e dei dipartimenti. La base di estrazione delle informazioni sono le entrate dicassa registrate con specifici codici gestionali del sistema informativo SIOPE. Inparticolare, viene considerata la somma degli importi derivanti dalle attività e inseritinei codici indicati, al netto dell’IVA e di eventuali entrate di cassa di progetticompetitivi (da inserire nella parte II, quadro G1).

Curricula co-progettati: programmi di formazione universitaria rivolti agli studenti eprogettati e realizzati con un contributo significativo da parte di organizzazioni esterne(indicativamente, almeno il 30% del tempo impiegato). Si tratta di corsi di formazioneche non rientrano nell’ordinaria attività didattica e che non conferiscono un titolo distudio legalmente riconosciuto. Sono escluse le lauree di ogni tipo, anche quellesanitarie, così come i corsi di specializzazione, i master e i dottorati. Potrebbe essereconsiderato, invece, un corso di economia bancaria organizzato insieme da un ateneoe una banca per il personale di quest’ultima.

Educazione Continua in Medicina (ECM): attività formativa obbligatoria per tuttigli operatori sanitari iscritti agli ordini professionali (ad esclusione dei medicispecializzandi) e basata su un sistema di crediti formativi professionali rilasciati daUniversità o da strutture (provider) accreditate ed ufficialmente riconosciute dalMinistero della Salute. Nella definizione rientrano non solo i corsi rivolti ai medici, maanche quelli rivolti a farmacisti, infermieri e veterinari.

ETP (Equivalente Tempo Pieno): unità di tempo efettivamente dedicato ad unaattività. Se il tempo pieno di un addetto è di 36 ore settimanali (=1 ETP), tutti gli altriorari di lavoro inferiori a 36 vanno rapportati al tempo pieno, ovvero a 36 ore. Ilrisultato ottenuto sarà l’equivalente del tempo pieno. Per esempio se un addettolavora 18 ore settimanali sarà conteggiato come 0,5 ETP (18 ore/36 ore).

Famiglia brevettuale: insieme della documentazione relativa ad un’unica invenzioneper la quale siano state depositate domande di brevetto presso più uffici nazionali edinternazionali. I confini della documentazione sono dati da riferimenti comuni ocollegati ad un documento “prioritario”, identificabile con la prima domandadepositata in ordine cronologico.

Formazione continua o professionale: corsi di formazione svolti dalle università edisciplinati da una convenzione (o atto formale equivalente) fra l’ateneo o ildipartimento interessato e un’organizzazione esterna. Questi corsi non rilasciano titoliuniversitari.

Inventori: tutti i docenti, ricercatori, assegnisti, dottorandi dell’ateneo in servizio al31/12 dell'anno di riferimento che godono del diritto di essere riconosciuti autoridell'invenzione.

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Poli museali: strutture museali di cui l'università detiene la proprietà diretta o lagestione. Un polo museale può includere più siti museali.

Public Engagement: insieme di attività senza scopo di lucro con valore educativo,culturale e di sviluppo della società. L'attività e i benefici dell'istruzione superiore edella ricerca possono essere comunicati e condivisi con il pubblico in numerosi modi dicui di seguito vengono riportati alcuni esempi:

pubblicazioni divulgative firmate dallo staf docente a livello nazionale ointernazionale;

partecipazioni dello staf docente a trasmissioni radiotelevisive a livellonazionale o internazionale;

partecipazioni attive a incontri pubblici organizzati da altri soggetti (ad es. cafèscientifici, festival, fiere scientifiche, ecc.);

organizzazione di eventi pubblici (ad es. Notte dei Ricercatori, open day); pubblicazioni (cartacee e digitali) dedicate al pubblico esterno (ad es. magazine

dell’università); giornate organizzate di formazione alla comunicazione (rivolta a PTA o docenti); siti web interattivi e/o divulgativi, blog; fruizione da parte della comunità di musei, ospedali, impianti sportivi,

biblioteche, teatri, edifici storici universitari; organizzazione di concerti, mostre, esposizioni e altri eventi di pubblica utilità

aperti alla comunità; partecipazione alla formulazione di programmi di pubblico interesse (policy-

making); partecipazione a comitati per la definizione di standard e norme tecniche; iniziative di tutela della salute (es. giornate informative e di prevenzione); iniziative in collaborazione con enti per progetti di sviluppo urbano o

valorizzazione del territorio; iniziative di orientamento e interazione con le scuole superiori; iniziative divulgative rivolte a bambini e giovani; iniziative di democrazia partecipativa (es. consensus conferences, citizen

panel);

Scavi archeologici: attività di scavo svolte dal dipartimento e attestate da una formadi convenzione o contratto tra proprietario/gestore del sito e dipartimento. Sono inclusianche gli scavi realizzati all’estero.

Soci operativi: persone fisiche che aderiscono all’impresa, dedicando parte del lorotempo al raggiungimento degli obiettivi dell’impresa.

Spin-off: impresa definita dal fatto di operare sulla base di risultati di ricerca prodottidalla struttura e/o di mantenere con la struttura rapporti organici di collaborazione diricerca. Non è prevista necessariamente la partecipazione al capitale da parte dellauniversità né la presenza di ricercatori negli organi di amministrazione. Si richiedetuttavia che lo stato di spin-of sia sancito attraverso un riconoscimento formale,risultante da procedure esplicite e documentato.

Trial clinici: studio clinico per la sperimentazione di protocolli terapeutici. Lapartecipazione a trial clinici è regolata e censita per legge a livello sia nazionale che

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internazionale. Ogni trial viene classificato a seconda della fase di sperimentazione incui si colloca (fase 1 > fase 2 > fase 3 > fase 4).

34Brigida Blasi, Sandra Romagnosi – 06/11/2017