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M eglio il mare di sabbia o il mare della sabbia? Difficile, anzi im- possibile rispondere una volta presi, in Israele, tra il fascino carico di storia del deserto di Giudea e quello carico di mi- stero del Mar Morto, tra le vivacissime im- pronte dei guerrieri di Masada o degli asceti esseni di Qumran e quello che i greci e i romani chiamavano “lago d’asfalto”, 80 chilometri per 18 di acque salate (al 30% in superficie e al 32% in profondità) adagiate nella più profonda depressione del mondo, fino a 800 metri sot- to il livello del mare. Si sa, nel Mar Morto si galleg- gia senza sforzo, grazie a tut- to quel sale. Ma anche sul- la sabbia si può naviga- re, e non solo sulle “navi del deserto”, i cammelli. Le onde di luce, notevoli anche in questa stagione, ti accompagnano di du- na in duna in un paesag- gio che solo per qualche minuto pare immutabile e muta invece senza sosta. ...TRA DESERTO E MARE In pochi minuti si può saltare da un mondo all’altro e trasformare la vacanza in un viaggio... [AVVENTURE/ISRAELE] CLUB 3 CLUB 3 NOVEMBRE 2007 NOVEMBRE 2007 103 102 DI FULVIO SCAGLIONE - PHOTO VISION In queste foto: un’oasi nel deserto di Giudea (con relativi turisti a bordo del cammello) e le spiagge del Mar Morto

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Meglio il mare di sabbia o il maredella sabbia? Difficile, anzi im-possibile rispondere una volta

presi, in Israele, tra il fascino carico di storiadel deserto di Giudea e quello carico di mi-stero del Mar Morto, tra le vivacissime im-pronte dei guerrieri di Masada o degliasceti esseni di Qumran e quello che igreci e i romani chiamavano “lago

d’asfalto”, 80 chilometri per 18 diacque salate (al 30% in superficiee al 32% in profondità) adagiatenella più profonda depressionedel mondo, fino a 800 metri sot-to il livello del mare.

Si sa, nel Mar Morto si galleg-gia senza sforzo, grazie a tut-

to quel sale. Ma anche sul-la sabbia si può naviga-

re, e non solo sulle “navi

del deserto”, i cammelli.Le onde di luce, notevolianche in questa stagione,ti accompagnano di du-na in duna in un paesag-gio che solo per qualche

minuto pare immutabile emuta invece senza sosta.

...TRA DESERTOE MARE

In pochiminuti si può saltare da unmondo all’altro

e trasformare la vacanza in un viaggio...

[AVVENTURE/ISRAELE]

CLUB3CLUB3 NOVEMBRE 2007NOVEMBRE 2007

103102

DI FULVIO SCAGLIONE - PHOTO VISION

In queste foto: un’oasi

nel deserto di Giudea

(con relativi turisti

a bordo del cammello)

e le spiagge del Mar Morto

Page 2: M TRA DESERTO E MARE - stpauls.it fileM eglio il mare di sabbia o il mare della sabbia? Difficile, anzi im-possibile rispondere una volta presi,in Israele,tra il fascino carico di

Laggiù c’è l’oasi, dove il viaggiatore può rivi-vere le esperienze di qualche avventuroso an-tenato: dormire nella tenda beduina (ma aipigri sono offerte comode stanze in bunga-low), assaggiare il caffè tostato all’istante sulfuoco accompagnandolo col pane arabo cheun arabo, appunto, ti prepara sotto gli occhi.

Più avanti c’è la rocca di Masada, dovenel 72 d.C. gli ultimi zeloti sopravvissuti allarivolta contro i romani preferirono suicidar-si piuttosto che arrendersi alla X legione delgovernatore Flavio Silva. Più indietro si tor-

na verso il mare . Non mancate Sedom, altri-menti detta Sodoma. In cima è un monte diun bel 20 metri sotto il livello del mare. Allabase è un enorme blocco di sale in cui siaprono improvvise fenditure che attirano econservano l’umidità, una serie di frigoriferinaturali sparsi nel deserto più bruciato. Daikibbutz della zona, dove a Natale cresconoortaggi e frutti che ornano le mense di NewYork e Berlino, partono le jeep che vi porta-no in escursione tra le rocce e i canyon.

Una stuoia, un fornello da campeggio ed ec-

co il più gustoso e profumato dei tè nel deser-to che possiate immaginare.

Ein Bokek (la fonte di Bokek), se siete incerca di salute, è il posto che fa per voi. I salidel Mar Morto alimentano ormai una cospi-cua industria della cosmesi. Ma qui, cremineo no, potrete trovare una soluzione quasiideale (anche dal punto di vista degli euro,che in Israele si traducono in shekel) per unavacanza di salute e benessere. Ein Bokek èpopolata di alberghi con spiaggia e accessodiretto al mare: se siete appena arrivati, nontremate alla vista di una ragazza orrida e ne-

ra che emerge e si dirige alla spiaggia. Nonè un mostro ma una bagnante coperta delprezioso fango del Mar Morto, dai beneficieffetti su... tutto, a quanto pare. Giunture, ar-trosi, problemi della pelle, ditene una e quel-la c’è. Per non contare il semplice piacere distarsene in un clima secco e mai afoso a ricor-dare quelle nebbie tanto simpatiche nellecanzoni e... basta.

Il trattamento, volendo,prosegue all’interno diuno qualunque deglialberghi. Tutti, sen-za eccezione, sono

forniti di Spa o centro benessere con pisci-

ne coperte dotate di acqua del Mar Morto

riscaldata (un toccasana), massaggi, fanghi etutte le possibili varianti del trattamento a ba-se dei preziosi sali di queste rive. I più giova-ni, in estate, avranno il conforto serale di mu-sica e danze. Gli altri, il conforto perenne di

spazi studiati per accontentare tutti e

disturbare nessuno. I turisti del re-sto d’Europa hanno già scoperto il

fascino e il gusto dei due marid’Israele. E noi? �

CLUB3 CLUB3

E in Gedi è un sacco dicose, tutte interessanti.

Ed è, di conseguenza,una delle formule-vacanzapiù originali che si possanooggi trovare. Un elenco:è il primo kibbutz costruitoin quest’area; è una granderiserva naturale; è un sitoarcheologico di strepitosaimportanza. A brevedistanza dal kibbutz, c’èEin David (la fonte di David),scenario di pagine biblichedi maestosa efficacia.L’acqua precipita dall’alto diuna suggestiva cascata echissà, una delle infinite

grotte forse ancoranasconde una ceramicaantica. Nella stessa areasorgeva una sinagogadel VI secolo, i cui magnificimosaici con animali e motivifloreali sonoora espostial RockefellerMuseum diGerusalemme.Ma certo,siete arrivatifin qui

e adesso cercate un postoper riposare. Il kibbutz di EinGedi è perfetto. Edificato nel1953 dov’erano solo pietree sabbia (e le foto quia destra vi danno un’idea),

il kibbutz èpartito comeaziendaagricola per

convertirsi, in tempi piùrecenti, ai servizi per ilturismo. Oggi è un’ottimaresidenza, verde, fresca inestate, impreziosita da unorto botanico (frutto delleprime attitudini agricole,quando i kibbutzimfacevano i loro esperimenti:fu usato qui, per la prima

volta, il sistema diirrigazione a goccia che hapoi reso famosa l’agricolturaisraeliana) che è trai primi cento al mondo.Una vacanza a Ein Gedivuol dire anche ambienteinternazionale ecosmopolita, gente curiosa

e diversa, e lapossibilità divivere qualchegiorno a fiancodegli abitantidel kibbutz,ognuno deiquali ha una

storia che vale un romanzo,e un romanzo da raccontaresulla storia del kibbutz.Il livello di comfort ènotevole e tanto più lo siapprezza se si dà unosguardo al paesaggiointorno, rimasto pietre esabbia come ai tempi dellaBibbia. Il kibbutz ha unapropria e ottima Spa sullariva del Mar Morto, con tuttii trattamenti (ayurvedico eriflessologico compresi) abase dei sali che fanno lafortuna della cosmesi e delturismo. Da Ein Gedi, un busnavetta a disposizione degliospiti fa la spola conl’impianto termale, a suavolta provvisto di ristorante.

[ISRAELE]

NOVEMBRE 2007 NOVEMBRE 2007

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E IL KIBBUTZ SI TRASFORMA IN GRAND HOTEL

Qui sopra: i fanghi del Mar Morto.

A destra: la Fonte di David,

nel parco naturale di Ein Gedi

A sinistra: la Spa di Ein Gedi.

Sopra: l’orto botanico del kibbutz.

Lo stesso albero nel 1953 e oggi

A sinistra: gli alberghi di Ein Bokek,

sul Mar Morto, e la raccolta dei datteri.

A destra: la rocca di Masada

� Tutte le possibiliinformazioni per unavacanza a Ein Bokeke a Ein Gedi, con relativeprenotazioni, sipossono trovare nei siti:www.einbokek.com ewww.ein-gedi.co.il

� Per una vacanzain Israele è facile da usare(hotel, negozi, trasporti,prenotazioni) il sito internetwww.infotour.co.il.Per ulteriori informazioni:Ufficio nazionaleisraeliano del turismo,via Carducci 19, 20123Milano tel. 02.80.49.05fax [email protected]