mondo agricolo n.9

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LA PROTESTA DI BRUXELLES • TABACCO E CONTRAFFAZIONE • FIORI E FRUTTA A EXPO • GELATO DI-VINO BUYER ORIENTE E ARABIA • CONFRONTO INTERNAZIONALE ANGA • LO SCRITTORE DI CAMPAGNA • ENOMUSICA

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Il mensile di Confagricoltura

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LA PROTESTA DI BRUXELLES • TABACCO E CONTRAFFAZIONE • FIORI E FRUTTA A EXPO • GELATO DI-VINO•BUYER ORIENTE E ARABIA • CONFRONTO INTERNAZIONALE ANGA • LO SCRITTORE DI CAMPAGNA • ENOMUSICA

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SETTEMBRE 2015| MONDO AGRICOLO | 3

Un autunno complesso

L’ ED I TOR IALE

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i preannuncia un autunno impegnativo. Pesante per il settore agroalimentare, viste le crescentidifficoltà di alcuni comparti. L’embargo russo, che ha precluso un mercato del valore di 5,5miliardi di euro, l’andamento negativo dei mercati, l’incerta gestione del post-quote latte e ilconseguente crollo dei prezzi, hanno contribuito all’aggravarsi della crisi di settorifondamentali dell’agricoltura italiana.In seria difficoltà i settori lattiero caseario, suinicolo e quello della carne bovina, danneggiati dalnegativo andamento dei mercati e da prezzi all’allevatore non remunerativi. Altrettanto criticala situazione del comparto ortofrutticolo, penalizzato da fattori non prevedibili (l’emergenzaXylella fastidiosa, le temperature anomale di quest’estate, che acuiscono il protrarsi dellachiusura del mercato russo).Per questo eravamo presenti, insieme agli altri agricoltori europei, il 7 settembre a Bruxelles,alla grande manifestazione di protesta indetta dal Copa Cogeca per sollecitare un interventotempestivo delle istituzioni comunitarie. E un primo intervento, anche se parziale, c’è poi stato:dopo qualche giorno, infatti, la Commissione europea ha proposto lo stanziamento di unpacchetto di solidarietà per gli agricoltori e lo scorso 15 settembre il Consiglio informale dei

ministri dell’Agricoltura ha raggiunto un accordo che prevede aiuti per 500 milionidi euro per la zootecnia europea, di cui 28 milioni previsti per l’Italia.E’ un primo passo, a cui però riteniamo debbano necessariamente seguirne altri.Questo provvedimento da solo non è sufficiente.Ad appesantire la già difficile situazione dell’agricoltura in Italia ha contribuito anchel’IMU agricola, contro cui per primi abbiamo portato avanti una vera e propria battaglia.Anche su questo fronte registriamo una prima risposta positiva: la dichiarazione delpremier di un’imminente abolizione di questa imposta iniqua. Seguiremo condeterminazione gli sviluppi affinché alle parole seguano realmente i fatti.E sarà un autunno nebuloso anche per le politiche interne, per la gestione dell’emergenza

migranti, per le riforme che devono essere varate, per il DEF (Documento Economico Finanziario)che a breve dovrà essere presentato e la successiva Legge di Stabilità.Impegnativo anche per l’Unione Europea per le numerose questioni decisive: l’immigrazione, ilconsolidamento politico dell’Unione, la crisi economica e i nuovi scenari internazionali necessitanodi una strategia politica più incisiva.Alla luce di queste riflessioni è ancora più evidente l’urgenza di una pianificazione strategicadegli interventi, sia sul fronte nazionale (per il settore lattiero caseario abbiamo ottenutointanto l’apertura presso il Mipaaf di un tavolo paritetico per l’indicizzazione del prezzo dellatte), sia – come dicevamo - sul fronte europeo. In questo momento storico siamo consapevolidella sinergia che deve esserci tra Bruxelles e le politiche dei singoli Stati membri e di quantol’Europa deve essere compatta nelle decisioni. Per dirla con le parole del presidente dellaCommissione europea Jean-Claude Juncker: «abbiamo bisogno di più Europa nella nostraUnione. Abbiamo bisogno di più unione nella nostra Unione».

Mario Guidi

S

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SOMMAR IO

L’EDITORIALEUn autunnocomplesso

Mario Guidi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3

APERTURA LA PROTESTA

Bruxellessotto assedio

Gaetano Menna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6

PRIMO PIANO EXPO 2 0 1 5

La via italianaalla genetica

Gabriella Bechi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10

Filari leonardeschi

Gabriella Bechi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14

La pizzacapolavoro universale

Gabriella Bechi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18

Il tabacco va… in fumo

Gabriella Bechi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22

Il fascino dell’Oriente

Elisabetta Tufarelli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26

La passionecomuneper la terra

Elisabetta Tufarelli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28

ATTUALITÀ FOOD

Cono di-vino

Anna Gagliardi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 37

Prosciutti a km illimitato

Elisabetta Tufarelli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40

ATTUALITÀ RAPPRESENTANZA

Visconti presidente di Federfondiaria

M.M. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 46

Rubriche

Mappamondo E-commerce . . . . . . . . 44

Organizzazione Giubileo . . . . . . . . . . 48

Campi rosa Editoriale Poli . . . . . . . . . 52

Anga Convegno Quadri . . . . . . . . . . . 54

Over65 Internet . . . . . . . . . . . . . . . . . 58

Agriturismo Donnantonio (CZ) . . . . . 60

Buono a sapersi Videogiochi . . . . . . 62Confagricoltura @Confagricoltura

4| MONDO AGRICOLO|SETTEMBRE 2015

UNCAI NOTIZIE

Le news

dei contoterzisti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 33

Direttore responsabileGABRIELLA BECHI

Coordinatore di Redazione GAETANO MENNA

Editrice SepePresidenteDIANA THEODOLI PALLINI

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A P E R T U R A L A P R O T E S T A

Bruxellessotto assedio

6 | MONDO AGRICOLO|SETTEMBRE 2015

Bruxellessotto assedio

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SETTEMBRE 2015| MONDO AGRICOLO |7

delle linee 1 e 5 che serve appunto ledue istituzioni europee. Già alle pri-me ore del mattino c'erano 200 chilo-metri di code complessivamente sullestrade del paese il cui traffico era ral-lentato dai trattori ancora in arrivo aBruxelles. A nord una colonna di 200trattori, lunga circa 5 chilometri, avevagià intasato l'autostrada E40 che uni-sce Bruxelles al porto di Ostenda.L’imponente corteo ha quindi rag-giunto il palazzo del Justus Lipsius nelgiorno del Consiglio straordinario dei28 ministri dell’Agricoltura UE. Nonsono mancati alcuni momenti di ten-sione tra i manifestanti e le forze di po-lizia, con lancio di uova e fieno con itrincia semoventi. Il cartello innalzatosu un trattore vede un uomo nudo co-perto solo da un cartello che avvertein tedesco: “Minder kan niet meer!”.Già “meno non si può”. Il settore agricolo è arrivato al collas-so, all’esasperazione. La situazionedell’agricoltura europea si è aggravataper via delle restrizioni russe all’im-port che hanno stroncato il principa-le mercato di esportazione dell'UE,

per un valore di 5,5 miliardi di euro,da un giorno all'altro. Ma la situazioneè critica su tutti i mercati. Le importa-zioni della Cina di latte in polvere –come segnala l’Ismea - hanno subitoun tracollo nel primo semestre 2015,riducendosi del 28% per il prodottoscremato e del 56% per quello intero.Un problema soprattutto per i tradi-zionali esportatori dell’area (Australiae Nuova Zelanda) che stanno da tem-po riversando le loro eccedenze in al-tri sbocchi commerciali, scontrandosicon l’offerta europea. I provvedimen-ti finora adottati dall’UE non sono sta-ti sufficienti a compensare le ingentiperdite subite dai produttori ed a fron-teggiare la crescente volatilità dei mer-cati agricoli; servono interventi a bre-ve termine per ridare fiato e “tampo-nare” l’emergenza e va definito un pia-no di misure di medio e lungo termi-ne. «Gli agricoltori - ha dichiarato il presi-dente del Copa, Albert Jan Maat - stan-no pure pagando il prezzo della poli-tica internazionale. I prezzi all’originesono al di sotto dei costi di produzio-

Vib rante ed impetuosa

la manifestazione

di seimila agricoltori

europei, con duemila trattori,

per denunciare

la crisi della zootecnia

e dell’ortofrutta

per l’embargo russo

di Gaetano Menna

Agrinsieme ha chiesto

a Martina interventi

per i formaggi DOPOltre seimila agricoltori,con duemila trattori al lo-ro seguito, provenientida tutta Europa, hannomanifestato il 7 settem-bre a Bruxelles. Con la

protesta indetta da Copa e Cogeca (icoordinamenti delle organizzazionidegli agricoltori e delle cooperative ditutti i paesi ) si è voluta porre all’at-tenzione delle autorità, dell’opinionepubblica e dei media, la drammatica si-tuazione che sta colpendo l'agricoltu-ra europea ed in particolare i compar-ti della zootecnia e dell’ortofrutta. Si èribadito che, soltanto con decisionicoraggiose, è possibile ridare slancio aun settore centrale dell’economia deiterritori dell’Ue; un’attività economi-ca che, attraverso 14 milioni circa diaziende che gestiscono il 45% della su-perficie complessiva, continua a forni-re un importante contributo in termi-ni di Pil e posti di lavoro diretti e indi-retti. Salvaguardare e valorizzare que-sti importanti valori deve essere unaprerogativa nelle decisioni delle poli-tiche UE.Tutte le strade di accesso alla capitalebelga sono state sbarrate con cavalli diFrisia, presidiati da agenti in tenuta an-tisommossa. Anche il passaggio a pie-di è stato selezionato dai poliziotti.Chiuse pure alcune stazione della me-tropolitana come quella di Schuman

Gruppo di manifestanti con Andretta, Consalvo, Parmigiani, Brondelli di Brondello

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A P E R T U R A L A P R O T E S T A

«Nel contesto generale c’è da analizza-re la situazione italiana che è davverointollerabile - come hanno sottolinea-to Consalvo, Giansanti e Veggia a capodei manifestanti di Confagricoltura - .La zootecnia perde redditività ognigiorno di più ed i prezzi pagati agli al-levatori sono spesso insufficienti an-che a coprire i costi produttivi e met-tono a rischio la sopravvivenza delleaziende». Molte le situazioni critichenel nostro Paese. C’è il comparto del-la carne, che deve fare i conti con lasempre più pressante volatilità dei co-sti delle materie prime, con la forte di-pendenza dall’estero dei ristalli e coni prezzi fermi da troppo tempo a livel-li non remunerativi. C’è il lattiero-ca-seario, con quotazioni all’origine incaduta libera; dopo trent’anni di siste-ma delle quote, si avverte la necessitàdi certezze per il futuro. C’è il com-parto suinicolo, che ha subito un verotracollo e vive una crisi ormai cronica,acuita dall’ampia disponibilità di taglicongelati in Europa e dall’assenza del-lo sbocco russo; ha urgenza di pre-gnanti politiche strutturali di sistemae non solo provvedimenti tampone. I prezzi agli allevatori sul mercato na-zionale sono inferiori a quelli dell’an-no scorso (luglio 2015 rispetto a lu-glio 2014 segna -7,8% per la zootec-nia nel suo complesso); si registra tral’altro -13,7% dei prezzi dei suini, -16,4% per quelli delle uova rispetto aun anno fa.I vertici di Agrinsieme hanno incon-trato il ministro Martina prima dell’i-nizio del Consiglio Agricolo UE, a cuihanno chiesto in particolare: l’attiva-zione di un intervento di ritiro dalmercato dei formaggi Dop (Grana Pa-dano, Parmigiano Reggiano, Monta-sio) per un equivalente di circa 15 mi-lioni di euro da assegnare agli aiuti agliindigenti; la ristrutturazione del debitodelle aziende zootecniche colpite dal-la crisi; la restituzione agli allevatori lequote versate e oggetto di compensa-zione nel periodo 2014/2015, che sistima siano circa 75 milioni di euro;l’avvio di un piano di promozione isti-tuzionale per il consumo di carne elatte italiani. ���

Sollecitata la restituzione

delle quote versate a

compensazione nel 2014/15

ne in molti paesi e il reddito degli agri-coltori corrisponde alla metà del livel-lo medio,obbligando molti ad abban-donare il settore». Uno dei punti cardi-ne del manifesto presentato dal mon-do agricolo ha denunciato prezzi al-l’origine troppo bassi che stentano acoprire i costi di produzione (adesempio, solo il 20% del prezzo finaledi una bistecca va al produttore euro-peo). Dal canto suo il presidente diCogeca, Christian Pèes, ha posto inevidenza l’enorme potere dei distri-butori che nuoce notevolmente aiproduttori, assottigliando sempre dipiù i loro margini di profitto. «È neces-

sario poter contare su misure europeedirette a riequilibrare la catena ali-mentare ed a combattere le pratichecommerciali sleali - ha sostenuto - . Sia-mo favorevoli ad una soluzione prati-ca che unisca legislazione e codici vo-lontari».A manifestare a Bruxelles, ancheAgrinsieme; folta la rappresentanzadegli associati di Confagricoltura.

Veggia e Giansanti

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1 0 | MONDO AGRICOLO|SETTEMBRE 2015

P R I M O P I A N O E X P O 2 0 1 5

Il presidente Guidi

chiede formalmente

al governo di aprire

la ricerca ed al mondo

della scienza

di unirsi all’appello

di Gabriella Bechi

a cui hanno partecipato i professoriHarald Von Witzke, dell’Università diBerlino, e Michele Morgante, dell’Uni-versità di Udine, e il ricercatore Rober-to Defez – IBBR CNR Napoli. “Siamo condannati all’innovazione, an-che con il miglioramento genetico, sevogliamo produrre di più, senza au-mentare le nostre importazioni e nonincidere sull’ecosistema – ha detto ilprof. Von Witzke –. La deforestazione ela conversione di pascoli in seminativiincide di più sul cambiamento climati-co rispetto alle industrie manifatturie-re o ai trasporti. E l’Europa sta facendo

La via italianaalla genetica

C’è una “via italiana”che può superare laquestione “Ogm” cosìcome l’abbiamo vis-suta finora. È quantoè emerso dal conve-

gno “Geni Italiani”, organizzato daConfagricoltura all’auditorium di Pa-lazzo Italia, a Expo 2015, ultima tappadi una riflessione che ha coinvolto tut-ta la base associativa del territorio, par-tita da sette sedi regionali, Veneto, Friu-li, Emilia Romagna, Piemonte, Lombar-da, Puglia e Campania. Un confrontosul moderno miglioramento genetico

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SETTEMBRE 2015| MONDO AGRICOLO |11

Nel mondo sono ormai 181 milioni gliettari a transgenico, con una crescita di100 volte in meno di 20 anni. E quelloche più conta è che in concomitanzacon l’incremento delle superfici è di-minuito l’utilizzo di agrofarmaci del37%, sono aumentate le rese del 22%ed il profitto degli agricoltori è cre-sciuto del 66%. In Europa, invece, lacoltivazione di Ogm è stata frenata dai“bandi” imposti dai vari governi, cheperò non ne hanno mai proibito l’uti-lizzo a fini mangimistici e alimentari (apatto di etichettare adeguatamente iprodotti) e la produzione è pratica-mente confinata alla sola Spagna. “Ma il vero paradosso italiano – ha det-to il presidente di Confagricoltura Ma-rio Guidi – da noi sempre denunciato,è che mentre si vieta la coltivazione ainostri imprenditori, si importa moltis-sima materia prima transgenica, cheviene in larga parte utilizzata per pro-durre le nostre eccellenze agroalimen-tari”.Secondo una stima del Centro Studi diConfagricoltura ormai il valore dellasoia e del mais importati in Italia as-somma ad oltre 8 milioni di tonnellate,oltre 20mila ogni giorno, festivi inclusi,per un controvalore di oltre 2 miliardidi euro.Questa situazione di paradosso rischiadi aggravarsi con le recenti evoluzioni

un “land grabbing virtuale”. Basti pen-sare che l’import agroalimentare corri-sponde a quasi 40 milioni di ettari, unasuperficie pari a quella della Germa-nia”.Nel corso dell’incontro è stato eviden-ziato che ovunque, nel mondo, la ri-cerca e l’innovazione genetica in agri-coltura sono viste come una soluzionealle sfide globali del Pianeta, piuttostoche come un problema. Solo in Euro-pa, ed in Italia, si registrano forti resi-stenze. Ma dove gli Ogm sono utilizza-ti, aumentano i vantaggi per il settoree per la collettività.

della normativa europea. La direttivaUE 2015/412 approvata quest’annoconsente agli Stati membri di vietarepraticamente a loro piacimento la col-tivazione di Ogm. Parallelamente è sta-ta varata una proposta di regolamentoche consente altrettanta libertà pervietare l’utilizzo a fini mangimistici ealimentari di prodotti Ogm. Quest’ulti-ma proposta ha incontrato in Consi-glio l’opposizione di alcuni Paesi tracui l’Italia che l’ha rigettata proprio lu-nedì scorso. Se non dovesse essere ap-provato questo regolamento che con-sente l’opt out per gli Stati membri, ciritroveremmo nella condizione in cuimagari l’Italia vieta la coltivazione manon l’utilizzo di Ogm, confermandoancora per il futuro il paradosso che siè verificato sinora.“Ma il vero problema dell’Italia – hadetto Guidi – è l’assenza di una politi-ca a favore di una ricerca per l’innova-zione e la genetica in agricoltura. Ab-biamo bandito la ricerca in campoaperto su una delle principali innova-zioni adottate in tutto il mondo. Nonsolo. Abbiamo eccellenze, ricercatori e

In Italia manca una politica

a favore della ricerca

per la genetica in agricoltura

Diana Bracco, presidente di Expo 2015 spa

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accademie che sono ampia-mente in grado di lavoraresu questi temi producendoinnovazioni di cui la nostraagricoltura può ben benefi-ciare”. Tecniche nuove, per-fette per l’agricoltura italia-na, diverse da quelle tran-sgeniche utilizzate nellecommodities internaziona-li, come il genome editing ela cisgenesi, che potrebberoaddirittura non essere con-siderate degli Ogm, su cui èsoffermato nella sua relazio-ne il prof. Michele Morgan-te. “Abbiamo la possibilità -ha detto il professore - diprodurre direttamente e ra-pidamente delle varietà ge-neticamente identiche aquelle che si otterrebberoutilizzando i meccanismi naturali, contecniche che mantengono pratica-mente intatta l’identità genetica “tipi-ca” della pianta e sono quindi perfet-te per un’agricoltura basata sulla tipi-

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cità com’è la nostra e per assicurareun futuro dei marchi del Made in Italyagroalimentare”.C’è, insomma una “via italiana” al mo-derno miglioramento genetico, chepunti, come ha spiegato il ricercatoredel Cnr di Napoli Roberto Defez, sunuove varietà “prodotte in casa” per leesigenze della nostra agricoltura, af-finché possa conservare le caratteri-stiche che la distinguono: qualità, di-versità, legame con il territorio, pro-duzioni anche di limitata dimensioneeconomica. “Una innovazione geneti-ca low cost – ha detto Defez - svilup-pata in Italia da ricercatori italiani, so-prattutto pubblici, più adatta anchealle dimensioni delle nostre produ-zioni agricole e che faccia dell’Italiaun leader internazionale”. Una ricercagenetica che utilizza e trae grandevantaggio dalla biodiversità, come hadimostrato il video di Bioversity In-ternational, proiettato durante l’in-contro. “Per i nostri ricercatori e per la nostraagricoltura. Non per le multinazionalie per gli altri modelli agricoli, chechiediamo formalmente al governo diaprire”, ha concluso il presidente diConfagricoltura, invitando tutto ilmondo della scienza ad unirsi all’ap-pello. ���

Tecniche nuove che mantengano

l’identità “tipica” della pianta,

perfette per la nostra agricoltura

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la chiesa di Santa Maria delle Grazie,dove Leonardo dipinse il Cenacolo,percorrendo il maestoso giardino.Uno dei tanti giardini segreti dellacittà, probabilmente il più bello ditutti. In fondo, un tesoro nascostoche oggi è stato riportato alla luce. Ilmerito va alla Fondazione Portalup-pi e agli eredi di Casa degli Atellani,ad una task force di studiosi guidatida Attilio Scienza, massimo espertodi Dna della vite, dalla ricercatriceSerena Imazio e dall’enologo Luca

Grande successo

per gli eventi nella Casa

degli Atellani, con il giardino

che accoglie

la Vigna di Leonardo.

Prestigiosa location

anche per il “dopo Expo”

di Gabriella Bechi

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Alcuni filari di giovaniviti, da cui spuntanopiccoli grappoli, sistagliano verso l’alto,circondati da alberisecolari e dalle piante

rare del giardino della Casa degliAtellani, a Corso Magenta, a Milano.È la vigna del grande di Leonardo daVinci, da poco piantata nel suo luo-go originario, dopo anni di studi e diricerche. Ci si arriva attraversando gli splendi-di saloni della Casa, a due passi dal-

Filari leonardeschi

La Casa degli Atellani

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SETTEMBRE 2015| MONDO AGRICOLO |15

originaria il vigneto tanto caro aLeonardo, appassionato di vino e inqualche modo anche agricoltore.Partendo da alcuni rilevi fotograficiaerei che mostravano come la vignasi estendesse in tutta l’area, nel set-tembre del 2007 sono iniziati gli sca-vi e la raccolta del terreno, alla ri-cerca di qualche resto di materialevegetale, che potesse essere una vi-te. Dopo ripetute analisi di labora-torio ed estrazioni di Dna, è statotrovato il campione positivo e dal-

Foto di RobertoCiani Bassetti

Maroni.La vigna misurava 8.320 metri qua-dri e, secondo alcuni, il Maestro pen-sava di costruirvi vicino la sua di-mora; secondo altri proprio lì lavoròal modello di statua equestre diFrancesco Sforza, distrutta dagli ar-cieri guasconi francesi che poi inva-sero la città. Giunse integra fino aglianni Venti, come mostrano le fotoscattate dallo storico dell’arte LucaBeltrami, ma fu annientata durantela seconda guerra mondiale.

Da allora non ne restava più alcunatraccia. Rinasce oggi con il sostegnodi Expo 2015, di Confagricoltura,del Comune e dell’Università degliStudi di Milano. Ci sono voluti anni di ricerche e dilavoro per riportare nella sua sede

Visita guidata alla Vigna,

riservata alla stampa,

promossa con Rai Com

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16| MONDO AGRICOLO|SETTEMBRE 2015

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piante che tra circa cinque anni da-ranno il vino di Leonardo. Questo luogo straordinario è stata (econtinuerà ad esserlo anche nel “do-po Expo”) la “Casa” di Confagricol-tura durante l’Esposizione universa-le. Nei saloni del Palazzo degli Atel-lani e nel giardino, per tutta la dura-ta dell’Esposizione, si sono organiz-zati eventi, convegni, incontri di af-fari, aperitivi e cene. E nel negozio,con adiacente una caffetteria, sonostati esposti, venduti e fatti assag-giare i prodotti delle aziende asso-ciate di diverse regioni d’Italia.“Il luogo ideale per far conoscere aivisitatori di Expo i nostri Capolavo-ri, frutto dell’ingegno, dell’inventivae della laboriosità degli agricoltoriitaliani che, nel grande genio di Leo-nardo da Vinci, hanno trovato l’api-ce della loro espressione”, ha dettoil presidente confederale Mario Gui-di nel corso di una visita guidata ri-servata alla stampa, a cui hanno par-tecipato, per la Casa degli Atellani,Piero Maranghi e, per Rai Com, part-ner del progetto, David Bogi.Aperte al pubblico in occasione diExpo, la Casa degli Atellani e la Vignadi Leonardo, in pochi mesi, sono sta-te già un forte richiamo per i visita-tori, in media 100 al giorno. Il suc-cesso richiama i progetti futuri: unlibro e documentario: il volume "LaCasa degli Atellani e La Vigna di Leo-nardo" di Jacopo Ghilardotti, editoda Rai Eri, che è già pronto, fresco distampa. E un docufilm dedicato aLeonardo da Vinci e al suo rapportocon Milano, che sarà nelle sale cine-matografiche a fine gennaio 2016 epoi in onda su Rai Tre. Prodotto daRai, Codice Atlantico e Skira, ha co-me registi Luca Lucini e Nico Mala-spina. I due prodotti si affiancano allibro sullo stesso argomento, scrittoda Luca Maroni, “Milano è la Vigna diLeonardo”, edito dal Sens, è uscito inlibreria a maggio. ���

l’incrocio di un’infinità di dati si è ri-saliti alla varietà di uva della vignaappartenuta a Leonardo.Era una Malvasia di Candia, parentedi quella di Creta, molto utilizzatanel ‘500, oggi coltivata sui Colli Pia-

centini. Grazie alla collaborazione con ilConsorzio è stato ricostruito, conpropaggini di tralci di piante adultee barbatelle, il vigneto poi piantatonel giardino. Un centinaio di giovani

“Coltiviamo Capolavori”:

è il messaggio di Confagri

per le iniziative ad Expo

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Lo scorso 11 settembre EXPO2015 ha ospitato l’edizione

speciale del “Forum For the Futu-re of Agriculture” (FFA), l’eventointernazionale dedicato all’agri-coltura, organizzato da EuropeanLandowners’ Organization (ELO)e da Syngenta, con il patrocinio diEXPO 2015, ministero delle Politi-che Agricole e Regione Lombar-dia. Si è discusso di “Futuro e in-novazione in agricoltura”, ponen-do l’attenzione su progetti e proto-colli innovativi che coniugano l’incre-mento delle produzioni agroalimen-tari con un’attenta gestione delle ri-sorse ambientali e la tutela della bio-diversità. Introdotti da Michael Prinzzu Salm-Salm, in rappresentanza diELO, e da Luigi Radaelli, A.D. di Syn-genta Italia, i lavori di FFA sono entra-ti nel vivo con la sessione istituziona-le “Ruolo e importanza delle Istituzio-ni per sostenere il futuro dell’agricol-tura”, incentrata sulle potenzialitàdell’agricoltura italiana e sugli stru-menti a disposizione delle istituzioniper favorire il contributo del settoreallo sviluppo economico del Paese.Il dibattito ha visto alternarsi comerelatori: Andrea Olivero, vice mini-stro delle Politiche Agricole; CarloZaghi, della Direzione generale perle valutazioni ambientali; GermanaPanzironi, membro del Gabinettodel ministero dello Sviluppo econo-mico. A seguire, il panel “Ambientecome opportunità per l’agricoltura“a cui sono intervenuti: Martin Schee-le,responsabile di Dipartimento

presso la DG Agricola della Com-missione Ue,; Giuseppe F. M. Mari-nello, presidente della CommissioneAmbiente del Senato; Mauro Tonello,vicepresidente di Coldiretti. Il dibat-tito è stato aperto con l’esperienza di“Combi Mais Idrotechnologies”, ilprogetto nato dalla collaborazionetra l’azienda agricola dei Fratelli Vi-go, Syngenta e Netafim, patrocinatoda EXPO 2015 che mostra come siapossibile produrre di più e meglioattraverso un più efficiente impiegodella risorsa idrica e dei mezzi tec-nici, integratidall’impiegodi strumenti dipromozionedella biodi-versità. Il successivopanel “La filie-ra come valo-re per il Madein Italy”, ha vi-sto la presen-za tra i relatori

di: Luca Sani, presidente dellaCommissione Agricoltura dellaCamera; Catia Polidori, dellaCommissione Attività Produttivedella Camera; Ezio Veggia, vice-presidente di Confagricoltura;Paolo De Castro, presidente dellaCommissione Agricoltura del-l’Europarlamento, intervenuto invideoconferenza da Bruxelles. Inquesto caso il dibattito è stato in-trodotto dall’intervento di MarcoDe Matteis, AD del pastificio De

Matteis Agroalimentare, che ha illu-strato il contratto di rete “Grano Ar-mando”, per la produzione di pastadi alta qualità 100% Italiana, posto inessere dal pastificio irpino, da Syn-genta Italia e dall’azienda sementie-ra Coseme. Rientra nel progetto“The Good Growth Plan”, di Syn-genta. Il Forum si è concluso con unacerimonia che ha visto Syngenta Ita-lia ed ELO sottoscrivere ufficialmen-te la Carta di Milano che costituiràl’eredità di EXPO 2015. Ancora unavolta Syngenta si è fatta parte attiva di

un tavolo di di-scussione al-largato ad im-prese ed istitu-zioni che vuo-le essere ilpunto di par-tenza per suc-cessive azionivirtuose ed ul-teriori mo-menti di con-fronto.

S Y N G E N T A P A R T E A T T IV A D E L F O R U M F O R T H E F U T U R E O F A G R IC U L T U R E A E X P O

L’innovazione e il futuro sostenibile dell’agricoltura mondiale

passano per l’Italia

O S S E R V A T O R I O

Luigi Radaelli firma la “Carta di Milano”

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18| MONDO AGRICOLO|SETTEMBRE 2015

P R I M O P I A N O E X P O 2 0 1 5

Grande festa alla Vigna di Leonardo

per la pietanza più amata nel mondo, rimarcando l’ingegno

dei pizzaioli e le capacità

della filiera agroalimentare

di Gabriella Bechi

Èstata la grande festa dellaPizza quella che si è svoltaa Milano, alla Casa degliAtellani-Vigna di Leonar-do. Trecento persone traoperatori del settore,

buyer e giornalisti, hanno partecipatoall'evento organizzato da Confagricol-tura, in collaborazione con Agugiaro &Figna, Cirio, Granarolo, Colavita, Ferra-relle, Birra Moretti, Planeta, Italtab, Uir erealizzato insieme a Witaly. La serata, "LaPizza, 'Capolavoro' universale", forte-mente voluta dal presidente della Con-fagricoltura Mario Guidi tra le iniziativedi Expo 2015, ha voluto celebrare i

Gli stand e la mostra fotografica

La pizza, capolavoro universale

quattro ingredienti principali della piz-za - grano, pomodoro, mozzarella, olioextravergine d'oliva - e la maestria deipizzaioli che l'hanno resa famosa in tut-to il mondo."Abbiamo scelto questa meravigliosalocation dove Leonardo da Vinci, dopoaver lavorato al Cenacolo, si riposavacoltivando la sua vigna - ha detto il pre-sidente di Confagricoltura Mario Guidi- per celebrare il genio italiano. Quellodegli agricoltori, capaci di creare capo-lavori (come recita il nuovo pay off delnostro marchio introdotto in occasio-ne di Expo) e quello dei pizzaioli chehanno avuto l'ingegno di metterli insie-me, inventando qualcosa di unico, di-

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SETTEMBRE 2015| MONDO AGRICOLO |19

siness da in costante crescita. Sono25.000 le pizzerie con servizio al tavo-lo e altrettante le take away, con un fat-turato aggregato che sfiora i 9 miliardidi euro, con più di 150 mila occupati. Ipizzaioli in Italia sono 2 mila, che di-ventano 4mila se si considerano gli im-pieghi stagionali. Si contano 20 milaegiziani e 10 mila marocchini.“Quella di Confagricoltura è un’iniziati-va meritoria – ha detto l’assessore al-

ventato famoso in tutto il mondo. Cre-do che l'Italia debba ripartire da questogenio, da capacità che tutti ci invidiano,dalle nostre tradizioni che il talento de-gli uomini hanno trasformato in inno-vazioni, per sviluppare una nuova stra-tegia e conquistare la leadership nell'a-groalimentare del mondo”. La pizza, infatti, vanta numeri da capo-giro. In Europa (in particolare in Italia,Germania, Francia e Spagna) assorbe il78% del mercato. I ristoranti e le pizze-rie tricolori all’estero sono ben 72 milaper un giro d’affari di 27 miliardi di eu-ro. In Italia si vendono cinque milionidi pizze al giorno, 56 milioni alla setti-mana, 1,6 miliardi all’anno, con un bu-

l’Agricoltura della Regione LombardiaGiovanni Fava, intervenuto all’evento -.È sempre molto più facile parlare di ci-bo che di agricoltura, ma attraverso lapizza, il nostro capolavoro conosciutoin tutto il mondo, simbolo del ‘made inItaly’, si può parlare in modo serio diagricoltura, dell’importanza del lavoroe dell’impegno degli agricoltori, perfornire materie prime sicure e di qua-lità”. All’inizio un breve “viaggio” attraverso iquattro ingredienti base, grano e farina,pomodoro, mozzarella e olio extra ver-gine d’oliva, dalla produzione alla tra-sformazione, condotto dal giornalista ecritico gastronomico Luigi Cremona

Guidi: «L’Italia deve ripartire

da genio, tradizioni, talento

per innovare e rafforzarsi»

I pizzaioli intervenuti con il presidente Guidi (Foto di Roberto Ciani Bassetti)

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che ha coinvolto i vicepresi-denti di Confagricoltura Mas-similiano Giansanti con Gior-gio Agugiaro (Le 5 Stagioni),Giandomenico Consalvocon Pier Franco Casadio (Ci-rio) e i componenti di Giun-ta Antonio Boselli con Gian-piero Calzolari (Granarolo) eOnofrio Giuliano con CarloCappuccio (Colavita).È stata quindi la volta dei piz-zaioli. Dieci nomi famosiprovenienti da tutto i mondoGraziano Bertuzzo (maestroistruttore della Scuola Italia-na Pizzaioli di Caorle e giudi-ce ai più importanti Campio-nati del mondo), GiulianoBressan (proprietario dello storico lo-cale ad Almisano di Lonigo, in provinciadi Vicenza, campione pluripremiato einsegnante nella comunità di San Patri-gnano), Stefano Callegari (maestro “ri-voluzionario” della pizza a Roma e in-ventore del Trapizzino), Pasquale Coz-zolino (la miglior pizza di New York),Domenico Crolla (pizzaiola-artista diGlasgow, Scozia), Johnny Di Francesco(vincitore dei campionati mondiali dipizza di Parma, proprietario di quattropizzerie in Australia), Gaetano Esposito(napoletano, discendente della famigliache inventò la pizza Margherita in ono-re della Regina di Savoia), Giorgio Sab-

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I dieci Maestri della pizza si sono esibi-ti per tutta la serata proponendo agliospiti classiche Margherite e fantasti-che creazioni. Come Guglielmo Vuolo,che ha preparato la ‘sua’ Margherita, im-pastata all’acqua di mare, con mozza-rella di bufala, pomodoro giallo del Ve-suvio, pomodoro scarpariello, provolo-ne del Monaco Dop ed olio extra-ver-gine d’oliva. Stefano Callegari ha prepa-rato la pizza romana con crema di pi-selli, Parmigiano e salsiccia. La ricettapreparata da Domenico Crolla è stata la“margherita sbagliata”, ovvero una piz-za dolce, con farina, mascarpone e mar-shmallow in sostituzione della mozza-rella, salsa di fragola al posto del po-modoro, foglie di menta invece del ba-silico, sciroppo di aloe vera anzichéolio, zucchero a velo al posto del sale escaglie di cioccolata bianca e cocco co-me parmigiano. Gino Sorbillo ha fattoassaggiare la Margherita con farina 0biologica e integrale, pomodoro SanMarzano Dop, Mozzarella di BufalaDop, olio extra-vergine di oliva e Par-migiano Reggiano di montagna invec-chiato 36 mesi. Da cornice alla festa labellissima mostra di Oliviero Toscanidedicata ai pizzaioli. Ventotto pannel-li montati nel giardino della Casa de-gli Atellani con i volti dei maestri piz-zaioli e le immancabili materie primeutilizzate per realizzare la pizza na-poletana che hanno incuriosito e af-fascinato gli ospiti. ���

Dieci i pizzaioli all’opera

provenienti pure da Scozia

Stati Uniti e Australia

batini (veronese, vincitore dei campio-nati europei e mondiali, rappresentan-te ad Expo della Scuola Italiana dei Piz-zaioli), Gino Sorbillo (napoletano Doccon una storica pizzeria a Via dei Tribu-nali, ora anche a Milano e New York),Guglielmo Vuolo (maestro istruttoredell’Associazione Verace Pizza Napole-tana, con più di quarant'anni di profes-sione alle spalle).

Gino Sorbillo

Il pizzaiolo australianoJohnny Di Francesco

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Il tabacco va… in fumo!

22| MO N D O AGRICOLO|SETTEMBRE 2015

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SETTEMBRE 2015| MONDO AGRICOLO |23

Oltre 20mila posti di lavo-ro persi, circa 4 miliardidi valore complessivo diproduzione sottratto almercato legale e conse-guenti minori introiti

per lo Stato: sono solo alcuni dei dan-ni che fenomeni criminali come con-traffazione e contrabbando dei pro-dotti agroalimentari e del tabacco im-pongono all' Italia. I dati - presentati aExpo Milano 2015 nel corso del con-vegno "Contrabbando e Contraffazio-ne:difendiamo la filiera italiana" pro-mosso da Confagricoltura e Fonda-zione Open, organizzato all’Audito-rium di Palazzo Italia, nell’ambito del-le iniziative di Expo 2015 - tratteg-giano solo gli aspetti più vistosi diquello che è un vero e proprio can-cro che affligge non solo la filiera del-le imprese coinvolte, ma anche am-pie fette del tessuto sociale. Acquistare prodotti contraffatti o di

Contrabbando

e contraffazione

penalizzano la filiera, che si è vistasottratti 4 miliardi

del valore della produzione

e che ha perso più di 20 mila

posti di lavoro

di Gabriella Bechi

contrabbando significa infatti non so-lo consumare beni che non corri-spondono alle caratteristiche pro-prie del prodotto genuino e che,quindi, possono essere dannosi per lasalute (o più dannosi, nel caso deiprodotti del tabacco), ma anche arre-care un danno economico al Paese(entrate erariali e posti di lavoro) e alsistema produttivo in generale. Secondo un sondaggio Format per ilMISE, su 1.000 imprese agroalimenta-ri con più di 10 addetti – viene ricor-

dato in un dossier sul tema realizzatoda Confagricoltura – quasi un’azien-da su due (il 41,8%) ha subito almenouna contraffazione di propri prodottiin Italia. Nelle imprese con almeno250 dipendenti il fenomeno cresce:tre quarti di esse dichiarano di esser-ne state vittime. Nel 2012, la contraf-fazione agroalimentare in Italia equi-valeva a una produzione lecita di ol-tre 3 miliardi di euro, per un valoreaggiunto poco superiore al miliardo(dati Censis). Nello stesso anno, il fat-turato stimato della vendita in Italiadi prodotti agroalimentari contraffat-ti ammontava a circa 1 miliardo di eu-ro. Allargando il fenomeno al restodel mondo, si stima che i prodottiagroalimentari contraffatti o “allusivi”al Made in Italy rappresentino unmercato complessivo di quasi 70 mi-liardi di euro, di cui circa il 10% con-traffatto, mentre circa 60 miliardi so-no riconducibili al cosiddetto “italiansounding”.La capacità distruttiva del tessutoeconomico di questi fenomeni è taleda mettere in seria difficoltà intere fi-liere, come quella del tabacco, doveil nostro Paese - primo produttore inEuropa e 14° a livello mondiale - van-ta eccellenze consolidate. Nei primitre mesi del 2015, il contrabbando disigarette è risultato infatti in fortecrescita (+16% rispetto lo stesso pe-

Contraffazione e italian

sounding rappresentano

un mercato di 70 miliardi

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P R I M O P I A N O E X P O 2 0 1 5

riodo del 2014, con punte del +40%a Napoli). Se questo trend verrà con-fermato, a fine anno il mercato ille-gale supererà per la prima volta il mi-liardo di euro, dopo un 2014 che haregistrato comunque un aumento del20% sull' anno precedente. Tra produzione agricola e prima la-vorazione, questa “concorrenza” del-la criminalità organizzata provoca alsettore una diminuzione di fatturatostimata in circa 215 milioni di euro al-l’anno. Mentre il danno perlo Stato, quantificato nel2014 in circa 770 milioni dieuro di mancati introiti fi-scali, nel 2015 si attesteràintorno ai 900 milioni dieuro. “Nel settore del tabac-co – ha spiega Mario Guidi,Presidente di Confagricol-tura – i coltivatori, che all’i-nizio degli anni Duemilaerano oltre 27 mila, oggi so-no scesi a meno di 4 mila (-85%). Il progressivo venirmeno degli aiuti pubblici alsettore, insieme al perdura-re della crisi economica esoprattutto all’avanzamen-to del mercato illecito delcontrabbando e della con-traffazione, hanno determi-nato una situazione di arre-tramento della produzione

del tabacco in Italia, il cui mercato ca-la ogni anno del 6%”.

Secondo i dati di una ricerca realizza-ta da SWG presentata durante il con-vegno, gli italiani (il 53% degli inter-

vistati) percepiscono con-traffazione e contrabbandocome fenomeni che riguar-dano più del 30% del totalemerci vendute in Italia. Lametà del campione (49%)ammette, però, che tra ipropri conoscenti acquista-re prodotti di marchi con-traffatti è un comporta-mento diffuso, come lo èanche acquistare prodottiper strada la cui provenien-za non è certa.Ma cosa è possibile fare percercare di fronteggiare que-sti fenomeni? Nel dossierpredisposto da Confagri-coltura vengono tracciatealcune linee strategiche da

perseguire.“La lotta alla contraffazione e al con-trabbando – ha spiegato Mario Guidi– non può prescindere da una solidaattività di valorizzazione e tutela deimarchi che sono oggetto di usurpa-zione, attraverso accordi e norme an-che a livello internazionale, visto chequesti fenomeni non hanno ormaiconfini, e va resa più cogente l’atti-vità di controllo. Per fare un esempio,nel settore del tabacco l’introduzio-

Guidi: «Occorre una solida

attività internazionale

di tutela dei marchi»

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ne del pacchetto genericodi sigarette, di cui si discutenegli ultimi anni a livello in-ternazionale, oltre a costi-tuire una vera e propriaespropriazione della pro-prietà intellettuale delleaziende, renderebbe piùagevole la contraffazione eil contrabbando dei prodot-ti provenienti da Paesi chenon hanno introdotto taletipologia di pacchetto”.Sulla scarsa efficacia distrumenti come il pacchet-to generico ha concordatoanche il sottosegretario al-lo Sviluppo economico Si-mona Vicari. "Il pacchettogenerico è il contrario del-la protezione della proprietà intellet-tuale; non solo danneggia il made inItaly - ha detto nel suo intervento -ma omologa prodotti di qualità aprodotti scadenti che non hanno al-le spalle gli stessi controlli e livella laproduzione verso il basso”.“E’ evidente – ha detto ancora Guidi– che, come tutti i comportamenticriminosi, anche quello orientato al-la contraffazione ed al contrabban-do, abbia bisogno di un continuoadeguamento dei contrav-ventori e di un continuoaggiornamento della legi-slazione. Andrebbe inoltrefavorita ed incoraggiata l’a-dozione di tecnologie ditracciabilità e rintracciabi-lità anche per i prodottinon alimentari, come adesempio quelli del tabac-co”. Sugli aspetti repressivi delcontrabbando si è soffer-mata Paola De Micheli, sot-tosegretario al ministerodell’Economia. “La leggedel 2001 (la 92 che preve-de la reclusione da 25 an-ni) ha funzionato bene – hadetto – grazie anche agliaccordi bilaterali tra i Pae-si. L’Italia però deve fare dipiù in quanto a coordina-

mento tra ministeri e serve ancheuna maggiore omogeneità tra le nor-

me in Europa.” Dello stesso avviso il vicepresidentedel Consiglio Superiore della Magi-

stratura, Giovanni Legnini. “ Sul fron-te della lotta alla contraffazione ali-mentare esiste un problema di giuri-sdizione, di rapporto con gli altri Pae-si dell' Unione Europea, dove ciò cheda noi è illecito è tollerato o addirit-tura considerato lecito. Noi facciamodegli sforzi enormi sia sul fronte dicontrolli, sia delle norme, ma fuoridai confini italiani troviamo grossedifficoltà a far rispettare queste co-se". Nel suo intervento finale il mini-

stro delle Politiche agricoleMaurizio Martina ha sottoli-neato le cose fatte dal go-verno sul fenomeno dellacontraffazione, dall’impie-go massiccio delle forzedell’ordine alla tutela ex of-ficio, che prevede il seque-stro immediato dei prodot-ti Dop e Igp contraffatti;dall’ avvio nel gennaio del2016 del Registro Unicodei controlli, al presidio delweb e degli spazi virtuali,con gli accordi con eBay eAlibaba, che ha permessodi bloccare flussi commer-ciali importanti. Ed a garan-tito il suo impegno per il ri-lancio della tabacchicoltu-ra in Italia, anche attraversoaccordi con l’industria ditrasformazione. ���

SETTEMBRE 2015| MONDO AGRICOLO |25

Martina. «Il comparto

del tabacco in Italia

va salvaguardato e rilanciato»

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prodotti dell'acquacoltura. Per l’Or-ganizzazione puntare ai mercati in-ternazionali è diventato un must, an-che a causa della contrazione deiconsumi interni. Con l’obiettivo diconsolidare i mercati in cui sono giàpresenti i nostri prodotti agroali-mentari e per individuare nuove vieper l’export, sono stati scelti, in que-sta occasione, alcuni Paesi dell’Asiaorientale e sud orientale e della Pe-

Alla Casa degli Atellani

gli incontri d’affari

delle aziende con buyer

di Penisola arabica,Asia orientale e sud orientale

di Elisabetta Tufarelli

P R I M O P I A N O E X P O 2 0 1 5

Il fascino dell’Oriente

Confagricoltura ha organiz-zato a Milano, alla Casa de-gli Atellani - Vigna di Leo-nardo, tra gli eventi FuoriExpo, un’intensa due gior-ni con oltre quattrocento

incontri di affari B2B, per numeroseimprese associate produttrici di for-maggi, olio extravergine d’oliva, or-tofrutta fresca e trasformata (com-presi sott’olio), salumi, riso, vino e

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SETTEMBRE 2015| MONDO AGRICOLO |27

nisola arabica. Si tratta di mete, nontutte usuali, ma senza dubbio pro-mettenti. D’altronde il made in Italy e il nostrolifestyle hanno un fascino indiscussoe sono apprezzati in tutto mondo.Nella prestigiosa location all’internodella Casa degli Atellani, si sono al-ternati venti buyer provenienti daPaesi molto diversi, ma con caratteri-stiche comuni per la qualità della vi-ta alta, o comunque in crescita, e perl’affidabilità economica. L’Arabia Saudita, come sappiamo, haun’economia basata quasi esclusiva-mente sull’estrazione di petrolio, unPil procapite medio di 30,48 miladollari USA. Solo il 2% del territorio ècoltivabile e dipende fortemente perl’approvvigionamento agroalimenta-re da Paesi terzi, da cui importa deci-

La Cina grande mercato

con un Pil medio alto

e straordinarie potenzialità

ne di miliardi di prodotti. Come dire:lo spazio c’è, basta occuparlo. Sulleimportazioni dei prodotti presentatialla Vigna di Leonardo l’Italia incide(quote di mercato) per l’11% in valo-re e per il 9% in volume con l’oliod’oliva e per il 2,5% in valore conl’ortofrutta. Ma anche tutti gli altricomparti tutti hanno ottime possibi-lità di ampliare le loro esportazioni. La Cina è un grande mercato, con unPil medio alto e con straordinarie po-tenzialità per i nostri prodotti, graziealla qualità e ai requisiti sulla "foodsafety", sempre più richiesta dai con-sumatori. Dall’Italia s’importanoprincipalmente ortofrutta, carni epreparazioni a base di carne e vino,ma con una popolazione di quasi unmiliardo e mezzo di abitanti e unaproduzione agricola fortemente defi-citaria, si aprono opportunità impor-tanti per tanti comparti. In una situa-zione analoga Singapore, che vantaun Pil medio procapite molto alto(55,2 mila dollari) e che per l’ap-

provvigionamento alimentare neces-sita di forti importazioni. Grandi spa-zi per i nostri cibi ci sono negli Emi-rati Arabi Uniti dove, per soddisfarele esigenze alimentari della popola-zione, le importazioni agroalimenta-ri ammontano ad oltre 1.400 dollariprocapite. Dall’Italia arrivano soprat-tutto frutta fresca (31,2 milioni di eu-ro), vino (9,5 milioni di euro), for-maggi e latticini (8,5 milioni di eu-ro). L’Oman, da noi, importa soprat-tutto ortofrutta trasformata, fruttafresca e vino, mentre le principaliimportazioni dalla Thailandia riguar-dano l’ortofrutta, le carni e le prepa-razioni a base di carne.Infine, il Giappone, che vanta unaqualità della vita molto elevata ed hauna forte predilezione per il made inItaly. La moda ha fatto da apripista. Iprodotti più richiesti sono ortofruttatrasformata e olio di oliva.Per Confagricoltura:”E’ necessarioriuscire a cogliere tutte le opportu-nità, anche di business, connesse ofavorite da Expo 2015. Milano quest’anno è l’ambasciatricedel lifestyle italiano e i nostri im-prenditori hanno ottime possibilitàdi ampliare le loro esportazioni”.

���

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dente uscente del Ceja Matteo Bar-tolini e i rappresentanti dei giovaniagricoltori europei: Juha Tenho (Fin-landia), Jannes Maes (Belgio), IrisBouwers (Olanda), Celine Imart(Francia) e Alice Cerutti (Italia) chel’8 settembre ha assunto la carica divicepresidente del Ceja (v. pag.56,ndr). L'agricoltura europea, pur conesigenze profondamente diverse tral’agricoltura mediterranea e quelladei Paesi nordici, non è un massoinamovibile e statico, piuttosto ha lasua ricchezza proprio nell’essere undinamico caleidoscopio fatto di sto-ria, tradizioni, climi e varietà. C’è chivicino al circolo polare, in Finlandia,

Nel dibattito internazionale, promosso dall’Anga,emergonoesperienze

profondamente diverse

nei vari Stati dell’UE, legate da un unico

filo conduttore

di E lisabetta Tufarelli

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P R I M O P I A N O E X P O 2 0 1 5

“L’agr icolturaconta nell’U-nione Euro-pea. È stata laprima politi-ca di coesio-

ne e continua a rappresentare il 40%del budget comunitario. L’Europa,‘casa comune’, però deve essere ca-pace di trasferire saperi e modellivincenti cercando di smussare edeliminare le debolezze”. Lo ha osser-vato Raffaele Maiorano, presidentedi Anga, in occasione della tavola ro-tonda “Giovani agricoltori d’Europaa confronto”, che si è tenuta all’Au-ditorium di Palazzo Italia a Expo2015. Vi hanno partecipato la parla-mentare Gessica Rostellato, il presi-

La passione comuneper la terra

L’on Gessica Rostellato

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passione il motore propulsore ed ilvero problema di noi agricoltori è lariduzione della produzione agricolae le distorsioni della concorrenza. InEuropa c'è una regolamentazionestringente, che impone standard ele-vati nell'utilizzo dei pesticidi, ma an-che nei metodi di allevamento e perla tutela dei lavoratori. Regole giu-ste, ma che fanno inesorabilmentesalire il prezzo di produzione, ren-dendo meno competitivi i nostriprodotti rispetto a quelli provenien-ti dal Sud America o dall'Asia". Jan-nes Maes concorda in pieno: ancheper lui è stata la passione a spinger-lo verso l’agricoltura. Giovanissimo

Foto di RobertoCiani Bassetti

come Juha Tenho, cerca di concen-trare in pochi mesi l'attività agrico-la, perché durante l'inverno la tem-peratura può crollare a meno qua-ranta gradi o chi, come la giovaneolandese Iris Bouwers, si impegnaper il ricambio generazionale. Digiorno alleva maiali e coltiva patatenell’azienda di famiglia, nel tempo li-bero si dedica all’associazionismo. “IPaesi Bassi sono i secondi esportato-ri al mondo di prodotti vegetali die-tro gli Usa. Da noi però – ha messoin evidenza - c’è uno sfruttamentointensivo del suolo e un costo dellaterra esorbitante, che può arrivare fi-no a centomila euro ad ettaro. E’ cer-

tamente una cifra irraggiungibileper un giovane che vuole fare agri-coltura”. Per Celine Imart, 33ennefrancese, ritornata all’agricoltura do-po diverse esperienze lavorative c’èstata la necessità di tornare ai fonda-mentali. “Così – spiega – nel 2009ho lasciato Parigi e mi sono trasferi-ta vicino Tolosa, nell’azienda agrico-la di famiglia, per coltivare cereali esementi. Nel nostro mestiere è la

Alice Cerutti, l’8 settembre,

è stata eletta

vicepresidente del Ceja

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LA MODA VINTAGE AMA I TESSUTI DI LATTEn

biodiversità?” Non c’è dubbio che sesenza agricoltura non c’è futuro oc-corre investire sui giovani: in Europail 6% delle aziende agricole è guida-to da un giovane under 35, in Italiasolo il 5%, con un indice di sostitu-zione che non consente il ricambiogenerazionale. Alla tavola rotondatanti giovani agricoltori - tutti lau-reati, per lo più figli d’arte, ma chehanno scelto consapevolmente di ri-tornare alla terra dopo esperienzelavorative diverse – ripetono a tan-te voci, più di un coro, quasi comeun mantra, che serve sostegno eco-nomico e politiche pubbliche perfacilitare, concretamente, l'ingressoin agricoltura. Per tutti c’è la stessasfida: vivere del proprio lavoro of-frendo al consumatore un prodottosano, buono e rispettoso dell'am-biente. In parole povere nelle cam-pagne europee, da nord a sud, da esta ovest, occorre puntare sulla soste-nibilità economica, ambientale e so-ciale. Nonostante tutto, chi è giova-ne è anche ottimista. “I limiti econo-mici e burocratici – conclude Raf-faele Maiorano – non riusciranno afrenarci. Il Consiglio europeo deigiovani agricoltori è il nostro grandenetwork. Funziona e continuerà,con l’impegno di tutti, a crescere,aggregando sempre più giovani ca-paci di dare una spinta propulsivaverso lo sviluppo di un’Europa vera-mente unita e che abbia l’agricoltu-ra al centro delle sue politiche”.���

L’incontro dell’Anga ha avutoun proseguimento alla Vigna diLeonardo dove i Giovani diConfagricoltura hanno accolto icolleghi del Cej a, con i qualihanno continuato a confrontar-si in una serata conviviale. Trale particolarità dell’evento la sfi-lata di moda del brand “Duedi-latte” che propone capi di abbi-gliamento realizzati con fibra dilatte. Un ritorno al passato -perché questa fibra è nata in Ita-lia agli inizi degli anni ’30 dallatrasformazione della caseina –in chiave vintage; ma anche un“ritorno al futuro” perché ora si

utilizzano innovative tecniche di bio-ingegneria con cui si è perfezionata una fibraestremamente naturale. Questi i nomi delle diverse tipologie di tessuto: “latte intero“,“latte parzialmente scremato“, “crema di latte” e “latte di riso“. Ogni materiale ha de-terminate caratteristiche che lo rendono simile al tipo di latte in questione.

(23 anni), dopo la laurea ha decisodi lavorare come dipendente in uncaseificio olandese, nell’attesa di po-ter un giorno avviare la propriaazienda: “Per un imprenditore agri-colo farsi fare credito è praticamen-te impossibile. Senza forme agevola-te di accesso – ha osservato - diffi-cilmente i giovani potranno diventa-re imprenditori agricoli. Anche senoi siamo più aperti all'innovazione,difficilmente riusciremo ad avereun'azienda nostra: le banche nonfanno prestiti e dall'Ue non ci sonoaiuti specifici”. Alice Cerutti, im-prenditrice risicola piemontese è la-pidaria: ”Dobbiamo fare rete, scam-biarci esperienze e unire le forze.Coltiviamo la terra per passione etutti noi vogliamo continuare a far-lo, lasciando le nostre fattorie in ere-dità a figli e nipoti. Ma perché ciò siapossibile anche il governo deve dar-ci una mano. Non capisco perché sesi vuole aprire una start-up tecnolo-gica i fondi ci sono, ma per chi vuo-le fare innovazione in agricoltura c'èil completo deserto”.“L'Europa – ha spiegato Matteo Bar-tolini - teme che finanziare la terrapossa creare rischi di speculazione.

Eppure già succede che gli investi-tori di private equity arrivino in Eu-ropa per comprare terreni e produr-re latte in polvere per il mercato ci-nese. E’ questo che vogliamo? Nonsarebbe più opportuno incentivarel’imprenditoria agricola, la sola ca-pace di preservare il territorio e la

Maiorano: «L’Europa deve

riuscire a trasferire saperi

e modelli vincenti»

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Tuttele sfumaturedel verde

“IIl futuro ha un solocolore: il verde”. Ne èconvinta Agrinsieme(il coordinamento fraCia, Confagricoltura,Copagri e Alleanza

delle cooperative agroalimentari) cheda Expo ha lanciato una sfida “green”a tutto il Pianeta. Costruire modelli disviluppo ecocompatibili vuol direprogettare le città, gli spazi urbani, ma

anche gli stili di vita ‘come natura co-manda’. Ciò significa migliorare glistandard di vita degli abitanti, ma an-che produrre nuovo valore economi-co in termini di sviluppo e di rispar-mio dal punto di vista della salute edella prevenzione dei disastri ambien-tali. La tavola rotonda, moderata daEmanuela Rosaclot, direttrice di Gar-denia e Bell’Italia, ha coinvolto il pro-fessor Francesco Ferrini dell’Univer-sità di Firenze, Anna Letizia Monti pre-sidente AIAPP (Associazione italianaarchitettura del paesaggio), Meri Sca-ringi rappresentante dell’Associazio-ne medici per l’Ambiente, Gian Mi-

All’Esposizione Universale

la tavola rotonda

di Agrinsieme

sul florovivaismo

ed il suo contributo

per costruire modelli

di sviluppo ecocompatibili

chele Cirulli responsabile gestionearee verdi del Comune di Torino, AnnaZottola, direttrice della scuola di Mi-noprio, che hanno interpretato “tuttele sfumature del verde”. Sono stati esa-minati gli aspetti estetici, quelli pretta-mente ambientali e gli effetti beneficisulla vivibilità nelle aree urbane con lericadute economiche da verde bencurato. Agrinsieme ha sottolineato ilvantaggio a 360 gradi per la colletti-vità: piante e fiori servono a nutrire ilPianeta e a garantire la sua sopravvi-venza. Occorre, quindi, dare maggioreattenzione a questo argomento e allafiliera. Così la tavola rotonda "Bellezza,salute e benessere, tutto il valore delverde" ha costituito un momento di ri-flessione e dibattito che ha messo inevidenza l’importanza per la societàdei beni e dei servizi offerti dalla filie-ra florovivaistica. Il verde è certamen-te bellezza, ma non solo. Anche le cittàdevono essere considerate sistemi vi-venti che consumano, si trasformanoe rilasciano materiali ed energia e, co-me qualsiasi altro ecosistema, vannogestite e protette. Attraverso il ripen-samento della progettazione urbana,dell’architettura e della pianificazionedei trasporti, si creano opportunità an-che per le aziende del florovivaismo.Questo sviluppo green coinvolge altrisettori: dalla biodelizia agli orti urbani,dai giardini verticali, alle fitoterapie, al-l’arredo urbano inteso come spazio difruizione verde, alla mobilità sosteni-bile, fino alle energie rinnovabili. Losviluppo urbano green ha generatoimportanti esempi di economia vir-tuosa. A Stoccolma il 90% degli abi-tanti visita gli spazi verdi, a New Yorkla High Line, ha creato 12 mila posti dilavoro e 2 miliardi di dollari di svilup-po privato, diventando il terzo sito piùvisitato e la Rhur, con il progetto di re-cupero del parco minerario, vanta unafflusso di visitatori pari a quello diPompei. ���

Il progresso è green

e non può prescindere

da fiori e piante

di Elisabetta Tufarelli

Francesco

Mati

foto di Alessandro

Pantano

P R I M O P I A N O E X P O 2 0 1 5

Page 32: Mondo agricolo n.9

P R I M O P I A N O E X P O 2 0 1 5

32| MONDO AGRICOLO|SETTEMBRE 2015

Ivisitatori di Expo sono stati pia-cevolmente sorpresi da Agrinsie-me che, in occasione della “Festadella frutta e della ver-dura”, ha distribuitobuonissime e sapori-

tissime pesche nettarine,pere e susine della migliorequalità italiana. Con un fat-turato che supera i 13 mi-liardi l’anno, il comparto or-tofrutticolo ha la leadershipeuropea ed è una vanto na-zionale. E’ la prima voce delnostro export agroalimenta-re (4 milioni di tonnellate diprodotti più 14% rispetto al-

lo scorso anno), circa un terzo dell’in-tero fatturato del sistema. Nel settoreortofrutta sono impegnate 450 milaaziende agricole che coltivano 850mila ettari, cioè il 7% della superficieagricola utilizzata. L’obiettivo del coordinamento cheriunisce Cia, Confagricoltura, Copagrie Alleanza delle cooperative agroali-mentari, in occasione “Festa della frut-ta e della verdura” organizzata da Ex-po, è stato quello di coinvolgere i visi-tatori dell’Esposizione universale perpromuoverne il consumo e consoli-dare partnership estere, in particolarecon Qatar, Cuba, Emirati Arabi, Gabone Russia, visto che questi mercati sonoil principale sbocco della nostra pro-

Agrinsieme ha distribuito ai visitatori di Expo

pesche nettarine, pere e susine della migliore

qualità italiana

duzione.“Occorre stimolareil consumo di frutta – hadetto il vicepresidente diConfagricoltura Giandome-nico Consalvo - e sostenereil reddito degli agricoltoriintervenendo nella distribu-zione, ma serve soprattuttoriflettere sul comparto orto-frutticolo, che nonostantesia fondamentale per fattu-rato e per export, continuaad essere ancora in qualchemodo sottovalutato nellepolitiche economiche“.Per Agrinsieme (oltre un mi-lione di aziende, per più del-la metà della superficie col-tivata e del valore della pro-duzione agricola nazionale,oltre 5 mila cooperative e il40% del fatturato agroali-mentare italiano) il rilancio

del comparto si articola in tre mo-menti e poggia su altrettanti capitoli: ilprimo è la necessità di rilanciare i con-sumi interni, anche per ragioni di sa-lute e benessere dei consumatori; il se-condo è chiedere un reddito equo estabile per le imprese agricole accor-ciando la filiera e soprattutto restrin-gendo la forbice tra prezzi in campo eprezzi al consumo; il terzo è la difesadel Made in Italy in un comparto cheè cresciuto grazie all’export, ma cheha avuto pesanti contraccolpi dall’au-mento delle barriere non tariffarie(specie fitosanitarie) degli altri Pae-si,nonché dalla chiusura, dallo scorsoanno, del mercato russo. Al governoAgrinsieme chiede un’alleanza tra

produttori e cittadini per in-centivare il consumo di frut-ta e verdura, così importantiper la salute dei consumato-ri, e al tempo stesso per so-stenere il reddito delle im-prese agricole con la parte-cipazione attiva dell’Esecu-tivo sia per campagne dipromozione al consumo ed’informazione ai cittadini,sia con azioni di sostegno alsettore sul mercato internoed estero. ���

di Elisabetta Tufarelli

La festa della frutta e della verdura

foto di RobertoCiani Bassetti

Page 33: Mondo agricolo n.9

SETTEMBRE 2015| MONDO AGRICOLO |I

L’APERTURA

Pac e costi del contoterzismo

UNCAI

L'Unione Nazionale Contoterzisti Agromeccanicied Industriali rappresenta e tutela su tutto il territorionazionale imprenditori che lavorano per contoterzi nel settore agricolo e industriale.Presidente: Aproniano TassinariDirettore: Francesco Torrisi www.contoterzisti.it

IL CONSIGLIO UNCAI SI ALLARGA

Passa da sette a otto il numero di membri del CdA Uncai.Si aggiunge al Consiglio di amministrazione il presidentedi Contoterzisti Umbria Sergio Bambagiotti, imprenditoredi Città di Castello, salutato dal presidente Uncai ApronianoTassinari che ha voluto anche ringraziarlo per lo straordinarioimpegno con il quale sta guidando l’associazione umbra.“Lavoreremo per rafforzare il ruolo di Uncai – ha dettoBambagiotti – assicurando lungimiranza strategica e rigoregestionale, consapevoli che la strada da percorrere èancora lunga, ma che quanto sin qui seminato stringendo

importanti ponti e collaborazioni con istituzioni e agricoltori non potrà che far diventareUncai il punto di riferimento nazionale per tutti gli agromeccanici".

Agli eurodeputati, ilCommissario alla Politicaagricola comune e alloSviluppo Rurale PhilHogan aveva spiegato

che intende valutare se la nuova Pac, inparticolare per quanto riguarda ipagamenti diretti dell’Ue agliagricoltori, sia uno strumento adeguato.Si è dato qualche mese per capire: nel2016 si inizierà a discuterne, per poidefinire una proposta di revisione amedio termine della Pac nel 2017, conregole più attente a temi comeoccupazione, crescita, investimenti ecompetitività. “L’occasione è favorevole per chiederedi introdurre i costi del contoterzismonel calcolo della deduzioni del cappinge della regressività”, spiega il direttoredi Uncai Francesco Torrisi cheaggiunge: “per orientare i pagamentidiretti verso un’assegnazione piùselettiva e virtuosa, occorre avviareuna riflessione comune che riconoscail ruolo delle aziende conto terzi nellafiliera”.La scelta dell’Unione Europea diridurre progressivamente i pagamentidiretti e di fissare un tetto aziendale(capping), “può essere condivisibile, dalmomento che permette di ricavarerisorse messe poi a disposizione deiprogrammi di sviluppo rurale (PSR)”,aggiunge Torrisi. “Tuttavia, per una

crescita in competitività, occupazionee sostenibilità ambientale, economica esociale dell’agricoltura europeal’apporto dei Contoterzisti non puòessere ignorato sia per l’economia realegenerata dalle imprese agromec-caniche, sia per la qualità dellelavorazioni agricole garantitadall’impiego di attrezzature innovative.

La revisione a medio termine della Pac promessa del commissario Ue Hogan può rappresentareper contoterzisti e agricoltori un’occasione per rientrare insieme dalle spese

Un aspetto, quest’ultimo, che va a tuttovantaggio dell’ambiente e delleaziende agricole che non possonopermettersi macchinari di precisionfarming e che dovrebbe esserericonosciuto in modo definitivo anchenei PSR, nelle misure che fannoriferimento ad attività non agricole madi servizio”.

Il commissario europeo Phil Hogan

Sergio Bambagiotti

Page 34: Mondo agricolo n.9

II| MONDO AGRICOLO |SETTEMBRE 2015

re di inchiesta sui fenomeni della con-traffazione e ministro delle Politicheagricole durante il Governo Monti.“Assolutamente sì. L'ho sempre detto,abbiamo bisogno di puntare su unnuovo modello di sviluppo che possadirsi sostenibile nel breve come nellungo periodo. Per fare ciò, dobbiamofare leva su prodotti e servizi di qua-lità, sulle eccellenze che il nostro Pae-se ha da offrire sui mercati internazio-

nali. Bisogna partire dalla salvaguardiadel territorio con una legge che arre-sti la cementificazione dissennata edobbiamo fare attenzione a come iterreni vengono lavorati; risulta inelu-dibile, a questo proposito, lo svecchia-mento del parco-mezzi e l’implemen-tazione dell’agricoltura di precisione.A valle, poi, è fondamentale salvaguar-dare le nostre eccellenze dalla con-correnza sleale di altri Paesi”.

Cosa significa perdere terrenoagricolo?L’impermeabilizzazione sconsideratadel suolo comporta rischi gravissimi.Molto spesso, infatti, l’edificazione vie-ne effettuata senza attenzione, co-struendo in zone a rischio. Ciò può fa-vorire il verificarsi di episodi di allaga-menti e smottamenti. Ma i danni am-bientali non finiscono qui. La cemen-tificazione selvaggia, tra le altre cose,compromette il valore estetico delpaesaggio, incidendo sulla funzione esul valore turistico del territorio. E poi-ché si tende a costruire nelle zoneagricole pianeggianti, si finisce ancheper erodere la produzione e la sicu-rezza alimentare nazionale.

A che punto è la legge sul consu-mo di suolo?

Purtroppo ci sono molte resistenze ec'è molto lavoro da fare. Siamo uscitidall'impasse in commissioni riuniteAmbiente e Agricoltura e abbiamo ap-provato un nuovo testo base, ma sia-mo nella fase di votazione degli emen-damenti.

Come valuta la struttura di mis-sione #italiasicura, in funzionedel disegno di legge sul consumodel suolo?Ogni intervento teso a salvaguardare

il territorio non può che essere saluta-to con favore; ma occorre soprattuttoche venga approvata la legge sul con-sumo di suolo.

Diceva che, a valle, occorre salva-guardare le nostre eccellenze dal-la concorrenza sleale. Quali stru-menti potrebbero facilitare la lot-

Si lavora per una legge sul consumo del suolo e un nuovo

modello di sviluppo per l’Italia e l’agricoltura. L’ex ministro Mario

Catania: “Contro la cementificazione dissennata, attenzioneanche a come i terreni vengono lavorati, al parco mezzi da svecchiare e all’importanza dei contoterzisti”

Consumo del suolo e rige-nerazione urbana, lotta allacontraffazione e tutela delMade in Italy, agricoltura diprecisione e macchineagricole adeguate, macro

temi che hanno in comune uno stessomodello di sviluppo dell'agricoltura edel Paese negli anni a venire. Ne è con-vinto l’onorevole Mario Catania, presi-dente della commissione parlamenta-

N O T I Z I E

La battaglia di Catania

Mario Catania

Page 35: Mondo agricolo n.9

SETTEMBRE 2015|MONDO AGRICOLO|III

ta alla contraffazione?Con la Commissione di inchiesta, cheho l’onore di presiedere, stiamo por-tando avanti molte audizioni con il fi-ne di approfondire vari aspetti del fe-nomeno. Occorre però partire da nor-me corrette. Non abbiamo intenzionedi produrre altre leggi, ma c’è bisognodi un intervento che elimini sovrap-posizioni. Non solo, occorrerà anchevalutare un miglior coordinamento traforze di polizia e amministrazioni euna interconnessione maggiore dellebanche dati sul fenomeno della con-traffazione. Tra qualche mese rendere-mo pubblici i primi rapporti per poiconcentrarci sull’aspetto della venditadi prodotti contraffatti attraverso ilweb, difficile da contrastare e dove sia-mo registriamo un ritardo.

Sarà necessaria una riforma delcodice penale?Sì, l’impianto del nostro codice pena-le risale al codice Rocco degli anni ’30del secolo scorso, e non è aderente al-la realtà di un fenomeno, quello dellacontraffazione, che si è sviluppato ne-gli ultimi anni. Basti pensare al fattoche, a fronte di una mole imponentedi denunce e illeciti, sono pochissimi icasi che arrivano a sentenza. Occor-rerà mettere mano ad alcune norme,armonizzarle alle leggi sul diritto d’au-tore e sulla tutela del Made in Italy, manon solo. Occorrerà evitare che la re-cente decretazione legislativa in mate-ria di non punibilità per tenuità del fat-to tagli la testa a molti procedimenticontro i reati di contraffa-zione.

Anche l’agricoltura diprecisione può giocareun ruolo importantecontro la contraffazione.Si parla della possibilitàdi certificare i prodottigià al momento della rac-colta. Cosa ne pensa?Penso che nuove, specifichetecnologie possano esseremolto utili al fine di snellirele pratiche di scambio diinformazioni per tutti i sog-

VERCELLI, ACCORDO CONTOTERZISTIE CONFAGRICOLTURA

Si allarga al Vercellese l’intesa chevede Uncai e Confagricoltura collaboraregià a livello nazionale e in altre realtàlocali. L’accordo raggiunto a Vercelli,spiegano i presidenti di ConfagricolturaVercelli e Biella, Giovanni Perinotti,e dei Contoterzisti Vercellesi, MaurizioTomatis, è la base per un nuovo mododi fare rappresentanza nel settore

agricolo, cercando sinergie e istanze comuni e condivise, ottimizzandoi servizi offerti, comprese attività di informazione e formazione,e proponendo un modo di fare rappresentanza che punti a chiederealle istituzioni più semplicità e meno burocrazia. Tra le istanzeche saranno portate al più presto all’attenzione di RegionePiemonte vi saranno gli ostacoli al trasporto di liquami e ilquantitativo di gasolio agricolo assegnato. Inoltre, per ottimizzarei servizi, Confagricoltura Vercelli e Biella offrirà, tramite la propriasocietà S.A.F.A. srl, servizi fiscali e consulenze ad alto livello aisoci dell’associazione di agromeccanici.

Il primo passo è porre al riparo il no-stro suolo dagli interventi di cementi-ficazione e, come detto, lo stiamo fa-cendo. Non bisogna dimenticare,però, l’apporto che forniscono gliagromeccanici contoterzisti nella dif-fusione delle nuove tecnologie, so-prattutto in un momento storico incui l'impresa agricola attraversa unacompressione di redditività tale damettere in discussione la sua stessa so-pravvivenza. Agricoltori e contoterzi-sti devono fare rete, perché l’introdu-zione delle innovazioni tecniche inagricoltura sono centrali sia per ridur-

re l’impatto ambientale siaper la resa dei terreni stessi.Per tali ragioni va salutatacon favore la recente con-vocazione di un tavolo tec-nico da parte del Mipaaf sul-l’agricoltura di precisione.In questo solco, però, nonpossiamo non richiamarel’attenzione sulla valorizza-zione della figura dell’im-prenditore contoterzista,che è fondamentale e andràcertamente tenuta in debitaconsiderazione in qualsiasiintervento di settore. ���

getti della filiera e certamente posso-no garantire maggiore efficienza al si-stema di tracciabilità. Sarà indispensa-bile che si instauri un rapporto virtuo-so tra le aziende agricole e i contoter-zisti, i quali dovranno però ricevere lagiusta sponda da parte delle Istituzio-ni.In che modo una legge di qualifi-cazione dell'attività agromeccani-ca potrebbe essere inquadrata inun discorso più ampio e strategicodi tutela del suolo e della qualità eoriginalità dei prodotti agricoliitaliani?

Maurizio Tomatis e Giovanni Perinotti

REVISIONE MACCHINE AGRICOLE AL VIA

I trattori agricoli immatricolati prima del 31dicembre 1973 dovranno essere revisionati entroil 31 dicembre 2017, così come le macchineagricole operatrici semoventi a due o più assi ealcune tipologie di rimorchi agricoli. Per i trattoriagricoli immatricolati tra il 1974 e il 1990 e perle macchine operatrici (spazzaneve, carrelli perla movimentazione, macchine impiegate nellecostruzioni e per infrastrutture), la data fissataè invece il 31 dicembre 2018. Sono le primescadenze disposte, con decreto, dal ministerodelle infrastrutture e dei trasporti. Per le modalitàdi revisione sono previste procedure semplificatedi aggiornamento dei documenti di circolazione.

Page 36: Mondo agricolo n.9

IV| MONDO AGRICOLO |SETTEMBRE 2015

Contoterzismo e sicurezza, attenzione alle norme

protezione dai rischi (RSPP). L’impresaagromeccanica deve, tra l’altro, nomina-re il medico per la sorveglianza sanitaria;designare i lavoratori incaricati alle mi-sure di lotta antincendio, di primo soc-corso e di gestione dell’emergenza; for-nire ai lavoratori i necessari e idonei di-spositivi di protezione individuale;adempiere agli obblighi di informazio-ne, formazione e addestramento dei la-voratori. Inoltre, il datore di lavoro met-te a disposizione dei lavoratori attrezza-ture conformi ai requisiti di sicurezza.Un’azienda agricola, in caso di affida-mento di lavori a un’impresa appaltatri-ce o a lavoratori autonomi all’internodella propria azienda, deve inizialmenteverificare la loro idoneità tecnico pro-fessionale, attraverso l’acquisizione delcertificato di iscrizione alla camera dicommercio, industria e artigianato e del-l’autocertificazione del possesso dei re-quisiti di idoneità tecnico professionale.L’azienda agricola deve fornire, inoltre,dettagliate informazioni sui rischi speci-fici esistenti nell’ambiente di lavoro. IL CONTRATTO NAZIONALEAnche nel contratto collettivo nazionaledi lavoro dei contoterzisti, la salvaguar-dia dell'ambiente e la tutela della salutedei lavoratori rappresentano obiettivi daperseguire. In particolare prevede che ailavoratori esposti a fattori di rischio siariconosciuto il diritto ad almeno due vi-site mediche annuali con regolare cor-responsione del salario. I datori di lavorosono tenuti a dotare i lavoratori dei mez-zi di difesa, individuali o collettivi, neces-

sari contro l'azione di agentiche possono risultare nocivi.Ogni cantiere dovrà dispor-re di una cassetta di prontosoccorso e ai lavoratori spet-ta una informazione detta-gliata dei rischi presenti neiluoghi di lavoro cui sono de-stinati. All’art. 29 bis si riconoscenella formazione continuadei lavoratori dipendentiuno strumento prioritarioper il miglioramento dell'ef-ficacia, dell'efficienza e dellaqualità complessiva dei ser-vizi offerti. ���

N O T I Z I E

Il rapporto Inail 2014 sugli infortu-ni nel settore agricolo e forestalesegnala 427 incidenti, di questi 189mortali e 238 con esiti gravi. Il trat-tore è la principale causa di infor-tunio con oltre il 30% dei casi. Le al-

tre macchine più coinvolte sono moto-coltivatori/ motozappatrici (10,5%), mo-toseghe (9%). Significativo il dato degliinfortuni causati dall’albero cardanico. Diagricoltura si muore, hanno titolato al-cuni giornali dopo la diffusio-ne dei primi dati del 2015 chesegnalano più decessi neicampi, su mezzi agricoli, chein autostrada. COSA DICE LA LEGGEPiù che mai è quindi fonda-mentale insistere sulla sicu-rezza nelle imprese agromec-caniche, disciplinata dal Te-sto Unico sulla sicurezza neiluoghi di lavoro (Dlgs. 81/08).In particolare il contoterzistadeve non solo munirsi, ma so-prattutto utilizzare dispositividi protezione individuali. Inbase alle normative, hanno,

Scrivi all’esperto Uncai in meccanizzazione agricola Silvio Balloni

all’indirizzo [email protected]

inoltre, facoltà di partecipare a corsi diformazione specifici in materia di salutee sicurezza sul lavoro. Si tratta di corsi fa-coltativi, ma che dovrebbero essereconsiderati una priorità per tutti gli ope-ratori, sia giovani sia meno giovani, vistele statistiche che non mettono al riparoneppure l’esperienza di anni a bordo ditrattori. Nel caso in cui il contoterzistasia un’imprese agromeccanica il datoredi lavoro ha poi l’obbligo di effettuareuna valutazione di tutti i rischi con laconseguente elaborazione del relativodocumento (DVR) e di designare un re-sponsabile del servizio di prevenzione e

FORMAZIONE UNCAI, IN AUTUNNO SI PARTE

Il Fondo interprofessionale per l’agricoltura (Foragri)ha approvato il progetto formativo di Uncai “Laformazione quale strumento per competere nelmondo dei contoterzisti”. Il corso, che si svolgerà apartire dal prossimo autunno, coinvolgerà i dipendentidi numerose aziende conto terzi e agricole delleprovincie di Milano, Lodi e Cremona, e vedrà impegnatidocenti dell’ente accreditato per la formazionecontinua Studio T Con Zero Srl, in collaborazione conUncai, Apima Cremona ed Enapra (Ente Nazionaleper la Ricerca e la Formazione in Agricoltura). Due ipercorsi formativi in programma: il primo dedicatoalla Direttiva macchine comunitaria, il secondo su“GPS per la localizzazione e il controllo delle macchineagricole”.

di Silvio BalloniDottore Agronomo, Dottore di Ricerca in Ingegneria Agraria

Page 37: Mondo agricolo n.9

I dieci anni dell’Erbaluce

di La Masera festeggiati con una serie di incontri

in cui è stato possibilegustare i gelati

al Caluso Passito

di Anna Gagliardi

AT T U A L I TÀ FO O D

Cono di-vino

SETTEMBRE 2015| MONDO AGRICOLO |37

Sono tra gli ultimi arriva-ti, ma si sono fatti spa-zio. Sono quelli dellaMasera, i sei soci dell’a-zienda vitivinicola pie-montese La Masera che

hanno festeggiato i primi dieci anni divita con un tour nazionale che ha ab-binato il loro Caluso Passito a uno deiprodotti simbolo dell’Italia: il gelato.L’iniziativa ha accompagnato l’estate2015 ed è terminata a Milano il primoweek end di settembre dopo novetappe in celebri località: Cernobbio,Amalfi, Fano, Viareggio, Rimini, Roma,Alessandria, Matera e, ovviamente, To-rino. In tutto dieci fine settimana in

cui altrettante gela-terie delle lo-

Page 38: Mondo agricolo n.9

38| MONDO AGRICOLO|SETTEMBRE 2015

Il vitigno da cui nasce il tutto è l’Erba-luce di Caluso, che domina il panora-ma enologico torinese con una pro-duzione vinicola docg intorno al mi-lione di bottiglie (vendemmia 2014)

nelle tre tipologie: biancofermo, spumante metodoclassico e passito. L’iniziativa dell’azienda diPiverone, dove ha sede lacantina, è in linea con lapromozione della docg cheConfagricoltura Torino por-ta avanti da anni, valorizzan-do le peculiarità di questovino bianco come poliedri-co abbinamento dall’aperi-tivo al dolce. Ci hanno cre-duto in particolare SandroComotto e Marco Benedet-to, due dei sei soci dell’a-zienda, entrambi attivi in al-tri settori professionali, maconvinti promotori dell’Er-baluce di Caluso. Quelli del-la Masera si affidano in can-tina a Sergio Zilio, mentrecompletano la formazioneGian Carlo Coda, Davide Bo-glia e Barbara Rozzi. Tutti in-sieme nel 2005 hanno deci-so di avverare il sogno co-mune di produrre il Caluso

AT T U A L I TÀ F O O D

“Quelli della Masera”

calità menzionate hanno proposto ilgelato al Caluso Passito, omaggiando iclienti con un campioncino dello stes-so vino e l’invito a visitare azienda eterritorio.

L’ice cream tour

in dieci gelaterie

di celebri località

Page 39: Mondo agricolo n.9

Passito con la stessa dedizione dei lo-ro nonni. In questa terra tra Torino e laValle d’Aosta, lambita dal lago di Vive-rone, era infatti molto viva la tradizio-ne di produrre in casa il passito percelebrare i momenti più importantidella vita familiare o per sorseggiarlonei pomeriggi, accompagnato da bi-scotti di meliga. Negli anni, con l’ab-bandono delle campagne verso i nuo-vi orizzonti prospettati dal successo diun’azienda che nel Canavese ha la-sciato il segno (l’Olivetti), si è persa latradizione ma non la nostalgica me-moria, neanche nelle generazioni piùgiovani. La recente valorizzazione del-la viticoltura e del vitigno Erbaluce,primaria fonte di reddito per le realtàimprenditoriali della zona, è parallelaalla rinascita del Caluso Passito. A que-sto vino La Masera ha anche dedicatola produzione artigianale, sempre inedizione limitata, dei cioccolatini rea-lizzati per la prima volta in occasione

delle ultime festività natalizie. “Voleva-mo un prodotto particolare, in gradodi far emergere le qualità del passito edel cioccolato – spiega Comotto – perquesto ci siamo rivolti a un Maestrodel Gusto: Raspino, rinomato pasticce-re di Torino”. Con lui anche un’altraazienda vinicola di Erbaluce ha realiz-zato, grazie al progetto di Confagricol-tura Torino, un esclusivo panettonecon il Caluso Passito.Nelle dieci tappe estive su e giù perlo Stivale, l’ice cream tour de La Ma-sera ha ottenuto ottimi riscontri daparte dei consumatori ed entusiasmoda parte dei gelatai, i quali, in alcunicasi, hanno dato spazio alla fantasianella produzione di un prodotto dav-

vero unico. “Con questo viaggio indieci tappe – aggiunge Benedetto –abbiamo anche voluto promuovere ilterritorio canavesano, invitando iclienti a scattare una foto, postarla suisocial, e a contattarci per conoscere inostri vini, assaggiarli in cantina econdividere un’esperienza turisticanelle nostre zone”. Intanto, con il de-cimo anno di vita dell’azienda, la gui-da del Touring “ViniBuoni d’Italia” as-segna la Corona all’Erbaluce di Calu-so docg Anima 2014. Il massimo ri-conoscimento del Touring (che nel2015, dopo la doppia Corona, ha an-che attribuito il primo posto allo spu-mante metodo classico Erbalucedocg “Masilé” tra ‘le migliori bollicineper le feste natalizie’), si aggiunge al-le positive valutazioni delle guide delGambero Rosso, di Veronelli e dellaGilbert&Gaillard.I sogni di quelli della Masera si avve-rano. ���

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Page 40: Mondo agricolo n.9

Una storia di impresa

familiare di successo,quella di David Pontello

della società Zualt

che alleva 2 mila suini. Per il San Daniele

e gli altri prodottisi coniuganoexport e filiera corta

I N C O N T R I Z O O T E C N I A

40| MONDO AGRICOLO|SETTEMBRE 2015

di Elisabetta Tufarelli

C’è un Friuli che lavorae produce puntandosu iniziative impren-ditoriali in agricoltu-ra, con un occhio at-tento alla tradizione

e l’altro puntato sull’innovazione. Sia-mo a San Vito di Fagagna, un piccolocomune dell'alta pianura friulana, do-ve incontriamo il giovane imprendito-re David Pontello, 34 anni, che, insie-me al padre Ugo, alla madre Fabiola ealla sorella Beatrice, 31 anni, conducela società agricola Zualt, un’impresa fa-miliare con quaranta ettari di semina-tivi e 2.000 capi suini destinati allaproduzione del prosciutto San Danie-le Dop. I Pontello sono allevatori da 40

anni. “Siamo un’impresa familiareprofondamente radicata sul nostroterritorio. Gli unici - dice con orgoglioDavid - di una grande famiglia ad averscelto di portare avanti l’attività agri-cola”. L’azienda, oltre ad allevare suinipesanti Dop, coltiva cereali per l’ali-mentazione zootecnica ed ha recente-mente aperto uno spaccio per la ven-dita al dettaglio di carne e salumi dipropria produzione. “Mio nonno – rac-conta - ha iniziato l’attività negli anni’30 in questo tipico paesino di campa-gna, dove tantissimi sono emigrati. Noisiamo restati. Prima mio padre, ora miasorella ed io ci dedichiamo alla cresci-ta di Zualt puntando sulla filiera cortaper lo spaccio aziendale e sul chilome-

Prosciutti a Km illimitato

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tro illimitato per i prosciuttidi San Daniele, capolavori‘unici’ del made in Italy, chemeritano di essere conosciu-ti ed apprezzati sempre dipiù ed in tutto il mondo”.Beatrice, laureanda in giuri-sprudenza, è tornata in cam-pagna per occuparsi a tem-po pieno del punto venditain azienda. David si occupadella parte agronomica, do-ve ama sperimentare conl’obiettivo di migliorare laproduzione. Per l’impresa familiare,considerata l’estrema frammentazionedelle aziende della zona (in media unasuperficie di 5 o 6 ettari) non è facilis-simo approvvigionarsi di cereali. “La pi-ralide – spiega - è un parassita che in-festa il mais, riducendone notevolmen-te la produttività. Tutto quello che col-tiviamo in azienda, oltre al mais ancheorzo, triticale e soia, viene riutilizzatototalmente all’interno dell’allevamen-to e copriamo circa il 30% del fabbiso-

gno dei nostri capi. I droni li abbiamosperimentati i per trattare i nostri cam-pi”. Grande attenzione anche all’ac-qua. “Abbiamo problemi di siccità –mette in evidenza David - e occorre ot-timizzare l’acqua con l’irrigazione a

goccia. Dal 2012 ogni announ fondo viene ‘convertito’al risparmio d’acqua e finoraabbiamo raggiunto i 10 etta-ri”. Ma non solo. Minime la-vorazioni sul suolo e tanterotazioni: “L’aratura – rileva -da noi è scomparsa. Due pas-saggi e si semina”. I suini, dirazza Goland (ibrido fruttodi un incrocio di 4 specie)sono alti, lunghi e con artiestremamente robusti. “L’i-deale – sottolinea l’impren-

ditore – per la produzione di San Da-niele, dalla caratteristica forma ‘a chi-tarra’ di sopresse, salami, pancetta,speck e carne fresca, che vendiamonel nostro punto vendita. Certamentela crisi c’è ancora, ma noi mettiamotutta la nostra professionalità e l’entu-siasmo della nostra famiglia per cre-scere. Dallo scorso anno collaboriamocon un piccolo prosciuttificio con l’o-biettivo di valorizzare il nostro lavoroed il nostro territorio”. ���

«Mio nonno ha iniziato negli anni

‘30 in un paese in cui tanti

sono emigrati. Noi siamo rimasti»

Page 42: Mondo agricolo n.9

42| MONDO AGRICOLO|SETTEMBRE 2015

N O V I TÀ M O N D O

Ditelo con i fiori e… le patate

Un tempo si usava la sim-bologia dei fiori. Alcuni diquesti assumevano (e as-sumono) un significatoben preciso (rosa rossaequivale a passione, il fio-

re d’arancio ad una richiesta di matri-monio), con altri si riusciva ad esprime-re concetti completi e ben articolati. Unvero e proprio “dillo con un fiore”. Ed imessaggi che viaggiano con i fiori e lecomposizioni floreali (con Interflora)raggiungono tempestivamente i desti-natari in tutto il mondo all’insegna del-lo slogan “l’arte di regalare emozioni”.Tutto scorre e, negli Stati Uniti, l’ultimamoda è quella di mandare messaggicon e sulle patate. Per una di grandezza

media si sborsano poco meno di ottodollari (7,99) mentre una grande vienevenduta a 8,99 dollari, più 4 per la spe-dizione. Succede in Texas dove il venti-quattrenne Alex Craig ha inventato unmestiere tutto nuovo: vendere sul weble singole patate - su cui vengono ripor-tati dei messaggi personalizzati - per poispedirle, via posta e in busta leggera, di-rettamente a casa dei destinatari. Un

successo impensabile per quella chesembrava un’idea apparentemente stu-pida. La neo startup incassa, dal 2014,ben 10 mila dollari al mese. L'azienda of-fre il proprio prodotto in due misure.Una patata 'medium', che può contene-re fino a 100 caratteri, ed una 'grande',che ne ospita, come un tweet, anche140. Volete fare un invito ad un party,una nota di ringraziamento, un carton-cino di auguri? Perché, invece, non in-viare una patata, per stupire il destinata-rio? Basta collegarsi al sito www.pota-toparcel.com. Oltretutto, l'invio è deltutto anonimo, e chi riceve il messaggionon conoscerà l'identità del mittente, a

La nuova moda negli Usa

è di inviare messaggi scritti

su tuberi e banane.Un’idea originale

che si sta diffondendo

anche in Regno Unito, Canada e Australia

meno che questo non decida di firmarela propria nota. Ora, visto il successo,Potato parcel ha anche filali estere perinviare messaggi in Regno Unito, Cana-da ed Australia. Ma non è il solo: le ideedi successo fanno presto proseliti. Es-sendosi affermati gli strumenti di co-municazione digitale (mail, newsletter,social) la posta tradizionale segna il pas-so, e alcuni strumenti (come il tele-gramma) segnano il passo. Ma proprioper questo trovano terreno fertile (è ilcaso di dire) nuovi modi per inviaremessaggi non convenzionali ed umori-stici. Ricordate quando, da bambini, siscriveva con uno stuzzicadente su diuna banana il messaggio e come perl’inchiostro invisibile appariva dopo unpo’? Tommy Babil, fondatore di DirtGeek Media, dopo aver compiuto at-tente analisi di marketing propone di in-viare messaggi (entro i 140 caratteri), suuna banana a chiunque si trovi negli Sta-ti Uniti. Dirt Geek Media, come si leggesul sito, è un’agenzia media moderna,che fa dell’innovazione il suo punto diforza. Ha riscontrato, dopo ricerche dimercato condotte in tutto il Paese, cheesiste una forte richiesta di sistemi al-ternativi attraverso i quali inviare mes-saggi ad amici, colleghi e conoscenti.Scrivere sulla banane è senza dubbiouno di questi. Jordan Nash

Affogati di mail e social

si è alla ricerca

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Page 44: Mondo agricolo n.9

M A P P A M O N D O

di Jordan Nash

In Francia analisisull’e-commerce enoico

n IN COREA AUMENTA L’IMPORT DI FORMAGGI

Con la globalizzazionecadono alcune tradizionianche in cucina. In Corea delSud la dieta, per così dire, si sta occidentalizzando ed ecco, di conseguenza che cresce il consumo di prodotti a base di pane e pasta, a discapito del riso.

Ma la crescita non si limita ai farinacei: nel 2014 sonoaumentate le importazioni di formaggio, che hannoraggiunto 9 7 .2 1 5 tonnellate con un aumento del 1 4 ,3 %rispetto all’anno precedente. Si tratta di una crescita

costante che si attesta su una media annuale del 10%

dal 2010; per l’anno in corso si prevede che toccherà

le 100mila tonnellate. La varietà preferita dai coreani

è la sottiletta, che viene spesso abbinata anche a piatti

della cucina locale.

Il 9% degli acquisti divino è fatto online. Loha sottolineato, in

occasione di Vinexpo, ilquinto studio effettuatosui migliori siti internetper la vendita del vinodalla francese “Kedge

BusinessSchool”. Laricerca mette inevidenza comela venditaonline siadiventata un"canalecruciale" per ladistribuzione divino. Anche se gliacquisti sono ancoraeffettuatiprevalentemente nelleenoteche o in negozio,internet ha un elevatopotenziale di crescita: haavuto un aumento del36% nel 2014 e leproiezioni prevedonouna crescita del 50% nel2016. Negli Stati Uniti, il

Gli acquisti online

cresceranno

del 50% nel 2016.

Amazon numero 1

per vendite

primo mercato del vinoin termini di volume evalore, la vendita on-lineè di 1,5 miliardi didollari, per una quota divendite sul mercato del4%. Senza sorprese èAmazon il numero unoper l’acquisto di vinoonline, seguito dal cinesewww.jiuxian.com. Alterzo posto lo spagnolo

www.lavinia.es.I 387 e-commerciantifrancesirecensiti nellostudio hannoprofilidifferenti: quasiil 40% effettuavendite solo

online. Leader dimercato sono i sitigeneralisti Vente-privée.com oppureCdiscount.com., poi glispecialisti Vinatis eWineandco e quelli chesi occupano di nicchie:un solo terroir, bio ecc.Hanno profili differenti:quasi il 40% effettuavendite solo online.

Regno Unito: il mercatodei generi alimentari cre-scerà del 13% entro il2020. Lo prevede Igd, l’a-genzia di ricerca leader nelsettore del food e dei benidi largo consumo. "Proba-bilmente – sostiene il di-rettore esecutivo JoanneDenney-Finch - non c'èmai stato momento mi-gliore di questo per acqui-stare generi alimentari,con prezzi in ribasso e unaumento della scelta dipunti vendita. Sebbene siastato un periodo arduo peri rivenditori, vediamo una

crescita del mercato e ciaspettiamo che questaprosegua nei prossimi cin-que anni. La deflazione neiprezzi dei generi alimenta-ri non ha precedenti e ri-guarda una vasta gammadi categorie, anche se lacrescita ha mostrato di es-sere più lenta del previ-sto". L’agenzia ritiene cheil mercato inglese dei ge-neri alimentari arriverà aun valore di 277,34 miliar-di di euro entro il 2020, conuna crescita del 13% eraddoppieranno anche levendite on-line.

REGNO UNITO: IL MERCATO DEI GENERI ALIMENTARI

44| MONDO AGRICOLO | SETTEMBRE 2015

Page 45: Mondo agricolo n.9

SETTEMBRE 2015| MONDO AGRICOLO |45

L’India, ottimista, invitaal pensiero positivo

L’invito del ministro

è di praticare

l’agricoltura yoga

trasmettendo

vibrazioni di pace

e amore alla terra

In Germania sarebberostate sviluppate le primepiante resistenti al batterioE.Coli. Lo rivela uno studiodi Nomad Bioscience, ri-preso da Health Time. So-no disponibili quattro pos-sibili opzioni contro l’E.Co-li: limitare o eliminare l'e-sposizione, creare un far-maco che la curi; produrreun vaccino che dia l'immu-nità o rendere il cibo resi-stente ai batteri in modo

che chi lo consuma non siammali. Nomad Bioscien-ce ha puntato sulla quarta.Secondo la ricerca, spinacie altre piante commestibi-li, se manipolate genetica-mente, sarebbero in gradodi inibire la crescita dell'E-scherichia coli enteroe-morragico. Sarebbero le proteine nonantibiotiche ad uccidere oinibire la crescita dei ceppidannosi di E.Coli.

GERMANIA, PIANTE RESISTENTI AL BATTERIO E. COLI

Può il pensieropositivo aiutare arisolvere la crisi

dell’agricoltura indiana? Il ministro Radha MohanSingh, supportato dalgoverno al potere, èconvinto che l'agricolturayoga, responsabilizzandoi semi attraverso il‘positive thinking’, possarappresentare unapossibile soluzione."L’idea che sta alla basedell’agricoltura yoga– hadetto il ministro – è chegli agricoltori, ogni

giorno, dovrebberotrasmettere vibrazioni dipace, amore e divinità aisemi e al suo terreno, conl'aiuto di Rajyog, in modoche possano contribuiread aumentare la crescita ela capacità di resistenza".Lo ha riportato TheIndian Express. Alla domanda se si

trattava di unmetodoscientifico,Singh harisposto: "Stiamosostenendol'agricolturabiologica e, conessa, l'idea diRajyog. Taleesercizio èaccettato dalmio ministero e

serve essenzialmente arafforzare la fiducia degliagricoltori indiani” . Nonè la prima volta - hamesso in evidenza latestata First Post - che ilministro dell’Agricolturaha espresso commentioriginali diretti agliagricoltori del suo Paese.Può sembrareparticolare ladichiarazione di RadhaMohan Singh ma èfinalizzata senz’altro adare un’iniezione difiducia ai produttori inun momento non facileper il settore primario.

n IL DRAGONE ESPORTA VINO NEGLI USA

La Cina esporterà vino negli Stati Uniti. Il Dragone è

diventato, sorpassando l’Australia, il quinto produttore

mondiale, con una crescita stimata del 215% l’anno. La

produzione vinicola fu introdotta per la prima volta nel

1892, con l’import di viti dalla California. Il boom

economico del Paese e il rinnovato gusto per il vino ha fatto

crescere import e produzione. Se i Paesi storici produttori

non possono ignorare un mercato di 200 milioni di

potenziali consumatori, non lo sottovalutano nemmeno gli

imprenditori locali, che hanno investito tanto che, per il

quotidiano Columbian, potrebbero competere con i

pluripremiati vini rossi di alta qualità dello stato di

Washington.

Page 46: Mondo agricolo n.9

46| MONDO AGRICOLO|SETTEMBRE 2015

AT T U A L I TÀ R A P P R E S E N T A N Z A

Visconti presidente di Federfondiaria

Giuseppe Visconti è il nuo-vo presidente della Fede-razione Nazionale dellaProprietà Fondiaria, su-bentrando a Ugo DozzioCagnoni. Vi-

sconti, avvocato e proprieta-rio agricolo, ha già ricopertol’incarico di vertice nel quin-quennio 2000-2005. È statoanche presidente di “Friendsof the Countryside”, l’orga-nizzazione europea, con se-de a Bruxelles, che opera nel-l’ambito della ELO (Euro-pean Landowners’ Organiza-tion), della quale fanno parteun nutrito gruppo di pro-

prietari europei che intendono sottoli-neare il loro ruolo per la tutela e lo svi-luppo del mondo rurale. Nel suo discorso di insediamento hasottolineato come bisogni partire daigiovani, in quanto «senza linfa nuova èdifficile operare con adeguato vigorenella difesa della proprietà». Da qui l’ap-pello a coinvolgere i giovani proprieta-ri nell’organizzazione, a livello provin-ciale, «in modo da poter disporre di ungruppo motivato e pronto alle sfide delfuturo». Ha poi ricordato che, per ilnuovo anno, è prevista l’istituzione del-la “Local Tax” che dovrebbe accorparein particolare Imu e Tasi. Su questo aspetto Visconti ha esortatoad impegnarsi in modo particolare cer-cando la collaborazione anche di altreorganizzazioni di proprietari e del

Il neoeletto

ha sottolineato comel’affitto sia strumento

di sviluppo. I giovani nuova linfa

dell’Organizzazione

mondo agricolo affinché si costituiscaun “fronte comune” a tutela delle ri-spettive categorie rappresentate. Haquindi rimarcato l’importanza delleconvenzioni di affittanza agraria ai sen-si dell’articolo 45 della legge 203/82che «rappresentano uno strumentoflessibile e agile, in grado di aumentarela competitività delle aziende agricolee, nel contempo, di valorizzare il patri-monio fondiario». L'affitto in agricoltu-ra nel nostro Paese nell'ultimo decen-nio ha registrato un notevole aumento:dai dati del sesto censimento dell'agri-coltura italiana dell'Istat risulta che lasuperficie agricola utilizzata (sau) con-dotta in affitto è passata, dal 2000 al2010, dal 23% al 38% circa, interessan-do quindi una superficie di quasi 5 mi-lioni di ettari, su una sau totale di oltre

12,9 milioni di ettari. La di-mensione media aziendale,grazie anche allo sviluppodell'affitto, è passata in un de-cennio da 5,5 a 7,9 ettari. Perquanto riguarda la presenzadella Federazione a livelloeuropeo, il neopresidente haribadito la necessità di parte-cipare attivamente alle inizia-tive di ELO che espone ilpunto di vista della proprietàagricola a Bruxelles. (M. M.)

Page 47: Mondo agricolo n.9

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Page 48: Mondo agricolo n.9

olio e vino). L’iniziativa è servita an-che ad individuare specifici compor-tamenti in tema di sostenibilità am-bientale e responsabilità sociale. “Allavigilia del grande appuntamento reli-gioso - ha spiegato il presidente diConfagricoltura Roma – ci auguriamosi possa estendere la sinergia anchecon altri settori economici come pic-cola e media industria, commercio edartigianato, che identificano il territo-rio e contribuiscono allo sviluppo del-l’economia locale con il marchio Madein Roma. Siamo consapevoli che Ro-ma rappresenti un grande mercato eun importante segno distintivo chepuò e deve essere amplificato nelmondo. E in questo senso il prossimoGiubileo straordinario della miseri-cordia è l’ occasione giusta” .

“Per Confagricoltura diRoma la ripresa del Pro-getto ‘Qualità romana’,alla vigilia del Giubileo,ha l’obiettivo prioritariodi identificare e tracciarei prodotti locali del terri-torio per dare la giustavisibilità alla Capitale efornire ai pellegrini ilmeglio della produzioneagricola di qualità certifi-cata”. Lo ha detto il presi-dente della Confagricol-tura di Roma, ClaudioDestro, intervenendo alconvegno “Un futuro dacoltivare per le aree me-tropolitane. I nuovi oriz-zonti dell’agricolturamultifunzionale di Ro-ma”, che si è tenuto adExpo, all’Auditorium Pa-lazzo Italia, promosso dall’Assessoratoa Roma Produttiva di Roma Capitale,da Lazio Innova e da Azienda Roma-na Mercati. Durante l’incontro sonostati trattati tantissimi temi, dall’agri-coltura alla promozione del territorio,dall’enogastronomia “a filiera corta”alla biodiversità, dalla gestione am-bientale alla prevenzione del rischioidrogeologico. Il presidente ClaudioDestro ha rilanciato, tra le differentitematiche affrontate, il progetto“Qualità Romana”, una iniziativa giàrealizzata da qualche anno dalla Con-fagricoltura di Roma, che in quella fa-se aveva registrato il Marchio QR e re-datto i relativi disciplinari di produ-zione dei prodotti certificati (granoduro, latte e ortofrutta, con possibilitàdi estendere ad altre produzioni quali

CLAUDIO DESTRO SUL “FUTURO DA COLTIVARE”

Qualità romanaper il giubileo

O R G A N I Z Z A Z I O N E E T E R R I T O R I O

Giovanni Perinotti, 51 anni,conduttore di un'aziendaagricola ad indirizzo risicoloin comune di Lignana, è ilnuovo presidente di Confa-gricoltura Vercelli e Biella peril triennio 2015-2017. Ha in-ziato giovanissimo nelle filedell’Anga prima presidentedella sezione provinciale poiconsigliere regionale e nazio-nale. Lo affiancano i vicepre-sidenti: Abele Barile, RenatoDelsignore e Daniele Ma-chieraldo.

PERINOTTI

A VERCELLI

E BIELLA

di Elisabetta Tufarelli

Enrico Allasia, 45 anni, im-prenditore agricolo di Caval-lermaggiore è il nuovo presi-dente di Confagricoltura diCuneo. Già vicepresidente del-l’associazione agricola provin-ciale nel precedente mandato,è presidente della sezione Ri-sorse Boschive di Confagricol-tura Piemonte, consigliere na-zionale dell’Associazione Piop-picoltori e membro della Com-missione nazionale del Pioppo.

A CUNEO

ALLASIA

PRESIDENTE

48| MONDO AGRICOLO | SETTEMBRE 2015

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Page 50: Mondo agricolo n.9

50| MONDO AGRICOLO | SETTEMBRE 2015

nologi Campania, il rating dell'annata2012 delle produzioni Docg. Moltissimii forum, i laboratori tecnici e le altre ini-ziative, tutte finalizzate a spronare unariflessione sulle tematiche più attuali delsettore, con l’obiettivo di promuoverepercorsi capaci di dare un valore aggiun-to e di stimolare una ulteriore crescitadel distretto enologico del Taburno. Diparticolare rilevanza il convegno “Vino èTerritorio, Territorio è vino. La simbiosiper le Eccellenze”. L’incontro, che si è te-nuto al Palazzo Caracciolo – Cito, è sta-to l’occasione, per il presidente di Confa-gricoltura Benevento, Franco Pepe, perribadire la posizione dell’Organizzazio-ne sui prodotti del settore vitivinicolo,sulle potenzialità del vitigni autoctonidella terra sannita e sui progetti di pro-mozione sui mercati. Un importante spazio di dibattito sul fu-turo, dedicato al confronto, alle riflessio-ni sullo scenario produttivo e sulle suepotenzialità future. Il consigliere regio-nale sannita, Mino Mortaruolo, ha con-cluso l’incontro.

Grande successo di Confagricoltura Be-nevento che ha partecipato, con le azien-de associate, alla 41° edizione di ‘VinE-state‘, la rassegna dedicata all'Aglianicodel Taburno, che si è tenuta a Torrecuso(Bn). Un ricco programma per la tregiorni di festa dedicata alla produzionevinicola e ai prodotti del territorio, chehanno regalato ai visitatori un’esperien-za sensoriale unica, tra la degustazionedei nettari in vetrina e l’assaggio dei pro-dotti tipici del Taburno, in un percorsoenogastronomico guidato, convegni,concerti, escursioni, gare e premiazioni,che ha permesso di conoscere le eccel-lenze del territorio. Oltre all’Aglianico, inmostra anche altre tipologie di vino tipi-che come il Piedirosso e i bianchi polie-drici ottenuti da vitigni di Falanghina,Fiano e Coda di volpe. Oltre ad una ve-trina di visibilità per l’enologia e le tradi-zioni del territorio, ‘VinEstate’ è riuscitaa favorire il confronto tra i produttori e iprotagonisti della filiera. Durante la ras-segna è stato organizzato, dal Consorziodel Sannio, in collaborazione con Assoe-

CONFAGRI LOMBARDIA FA INCONTRARE DESIGN E CIBO

Aziende beneventane

a “VinEstate”

Marcello Bonvicini è il nuovopresidente di ConfagricolturaReggio Emilia:44 anni, è di-rettore della Cooperativaagricola “La Libertà”. Consi-gliere di amministrazionedella Cooperativa Ortolani diReggio Emilia e del Consor-zio agrario dell’Emilia, mem-bro del Consiglio nazionaleAGCI e del direttivo dell’As-sociazione Produttori Angu-ria Reggiana. I vicepresidentisono: Lucia Zubiani, Giusep-pe Bettuzzi e Luigi Peri.

BONVICINI

A REGGIO EMILIA

«Questi incontri che hanno vi-sto alternarsi prodotti e pro-duttori di tutta la provincia,hanno dato visibilità alleaziende agricole – ha spiegatola presidente di Modena, Eu-genia Bergamaschi–. L’ultimoè stato dedicato alla suinicol-tura. Nel video proiettato si èvista la cura e la passione concui gli allevatori lavorano, nelrispetto delle normative euro-pee sul benessere animale e insinergia con l’Ausl e il servizioveterinario».

MODENA: FARMER’S

HAPPY HOUR

Page 51: Mondo agricolo n.9

piegato nella coltivazione di un campo didue ettari attualmente inutilizzato, situatoall'esterno del muro di cinta e di proprietà

“Sporcarsi le mani restandopuliti”. Un apparente parados-so per spiegare il senso del pro-tocollo d’intesa firmato traConfagricoltura Taranto (conil presidente Luca Lazzaro) e ilcarcere di Taranto (con la di-rettrice Stefania Baldassarri).Primo accordo del genere inItalia, sarà il punto di partenzaper la nascita di una futura im-presa agricola modello, in gra-do di strappare terreni all’ab-bandono e offrire un’occupazione a lavo-ratori detenuti e, in una fase successiva,anche ad ex detenuti. Un gruppo sarà im-

SOTTOSCRITTO PROTOCOLLO CON ISTITUZIONI LOCALI E GAL

Collaborazione

con il carcere di Taranto

della struttura. “Questa colla-borazione è motivo d'orgoglio– ha messo in evidenza il presi-dente Luca Lazzàro - ancheperché s'inserisce nell'otticadella funzione sociale oltre cheeconomica dell'agricoltura. Sa-remo al fianco della casa cir-condariale di Taranto seguen-do da vicino il progetto e met-tendo a disposizione le nostrecompetenze. Confagricoltura,in questo modo, intende con-

tribuire a creare opportunità di formazio-ne e reinserimento sociale e lavorativo deidetenuti nel settore agricolo”.

Page 52: Mondo agricolo n.9

L’altra metà della terra

di Elisabetta TufarelliCAM PI ROS A

Questa è la mia prima testimonianzada presidente di ConfagricolturaDonna. Sento forte la responsabilitàdi rappresentare e valorizzare ade-guatamente il ruolo di noi donneimpegnate in agricoltura. Non c’èdubbio che – come ha ricordato “WeWomen For Expo” – costituiamo l’al-tra metà della terra. Ma siamo unametà che è abituata a condividere; lofacciamo sempre, all’interno dell’as-sociazione, in famiglia e in azienda,dove favoriamo l’ingresso di nuoveleve. Desidero sottolineare, però, che‘piccole donne crescono’. Non solo sioccupano del cibo - magari comenoi, lo producono anche – ma rive-stono ruoli sempre più importantinella società. Anche ConfagricolturaDonna vuole rendersi sempre piùriconoscibile per accompagnare losviluppo delle imprese al femminile.Per fortuna lo spazio di crescita c’è,come ha sottolineato recentementeanche la cancelliera tedesca AngelaMerkel, in occasione della presidenzatedesca del G7, organizzando unForum con donne provenienti datutto il mondo, dove ha messo in evi-denza che una maggiore partecipa-zione delle donne è uno degli stru-menti più efficaci per aiutare la cre-

ROSANNA SCIPIONI è la nuova presidente di Confagricoltura Donna Emilia Romagna.Docente universitaria, impegnata inassociazioni femminili e produttrice di cerealie legumi bio sulle colline bolognesi, haintrodotto nella propria azienda aspettiinnovativi, che vanno dalla trasformazionedella materia prima di qualità, all’educazione,alla giusta e corretta alimentazione dibambini e famiglie. “Gli spunti per il futuro

non mancano - ha rimarcato - perché il ruolo della donna in agricolturasarà sempre più importante”.

scita. Sono molto prag-matica: non mi piacemettere troppa carne sulfuoco e, forse perché dasempre vivo la campa-gna e gli annessi di col-tura e cultura agricola, albalzo in avanti graffiantee veloce preferisco ilmotore affidabile,costante e tranquilliz-zante del trattore. Inparole povere lo scopo è

raccogliere, quanto più abbondante-mente è possibile. Per farlo è neces-sario mantenere i riflettori accesi sul-la questione femminile e sul ruolodelle donne – e ancor di più di noiproduttrici di cibo – nella sana e cor-retta alimentazione, sempre facendosponda e condividendo le nostreproblematiche. Il mio obiettivo è cre-scere insieme e radicarci sul territo-rio. Siamo prima di tutto imprendi-trici che gestiscono aziende e, con ilnostro contributo, i temi strettamen-te politico-sindacali sono portatiavanti dalla nostra casa madre. Nonper questo il nostro ruolo è sminuito,anzi. Lo spazio c’è: vorrei che sce-gliessimo tutte di occuparlo. Buonlavoro. Gabriella Poli

DON N E & RI S OLe attività dell’associazioneDonne & Riso di Confagricol-tura Vercelli e Biella, sonofinalizzate, come ricorda la presidente Natalia Bobba, a rappresentare e promuovere ilprodotto principe del territorio,il riso, ed il suo territorio. Dopo la partecipazione, a Lucca, alla 1 5 ̂edizione di Murabilia e la visitaall'agriturismo "I mirtilli di Vignarello", (azienda checoltiva e trasforma mirtilli e piccoli frutti in prodottifarmaceutici) l’associazione checonfluisce in ConfagricolturaDonna Piemonte, ad Expo, in occasione dell'eventoorganizzato dalla Provincia e dalla Camera di Commerciodi Vercelli, oltre che dall’ EnteNazionale Risi, ha attribuito il premio Donne & Riso(Risottiera dei maestriargentieri), edizionestraordinaria Expo 2 0 1 5 , alla astronauta SamanthaCristoforetti.

52| MONDO AGRICOLO|SETTEMBRE 2015

Page 53: Mondo agricolo n.9

B A Y E R C R O P S C IE N C E H A S T U D IA T O T R E “ A P P ” P E R O T T IM IZ Z A R E L ’ A T T IV IT À A G R IC O L A

Gestire la protezione delle colture agricole

con il proprio cellulare

N O T I Z I E D A L M O N D O

Bayer CropScience è da sem-pre focalizzata sulle esigenzedi agricoltori e tecnici agro-

nomi che necessitano, oggi piùche in passato, di strumen-ti innovativi per la gestionequotidiana delle attività.L’invito che rivolge ora almondo professionale agri-colo è: «Gestisci il tuo vi-gneto, il tuo campo ortico-lo e le altre colture con losmartphone». Infatti ha dedicato aisettori orticolo e vitivinicolo pro-fessionali due appositi applicativi(app) di nuova generazione siaper sistema Android e sia per si-stema iOs, quindi utilizzabili pertutti i tipi di smartphone. Le app in questione sono “BayerCropScience – Catalogo”, “OrtX-pert” e “Vitiplan Italia” e permet-tono di governare con semplicitàle attività in campo. Si tratta di appsempre aggiornate, a disposizionedegli agricoltori e dei tecnici delsettore per trovare in ogni momen-to la soluzione giusta per lamigliore difesa delle colture.A tutti i produttori capitaspesso di chiedersi qualepossa essere la soluzioneadeguata per la propria col-tivazione. Da oggi basta con i dubbigrazie a “Bayer CropScience– Catalogo” “OrtXpert” e“Vitiplan Italia” le prime euniche app sul mercato de-

dicate interamente all’atti-vità produttiva agricola. L’app “Bayer CropScience –Catalogo” è uno strumento

facile ed intuitivo,che permette a tut-ti i professionistiche operano in agricolturadi ottenere in modo facilee veloce le informazionisui prodotti Bayer Crop-Science per proteggere le

colture di proprio interesse. L’agri-coltore può inoltre accedere allesezioni del sito Bayer Crop-Science per contattare la retevendita presente su tutto ilterritorio nazionale o consul-tare la mappa per scopriredove acquistare i prodotti. Eda oggi, la nuova versione delsoftware permette l’inoltro,tramite email, dei documenti in pdfrelativi ai prodotti (etichette eschede di sicurezza). Con “OrtXpert” l’utente ha a dispo-sizione quattro diverse modalità

per facilitare la ricerca delprodotto giusto: per cate-goria, per prodotto, percoltura e per avversità. In-dividuato il prodotto perla coltura e l’avversità dacontrollare, l’utente potrà

visualizzare nello specifico: do-saggi, tempi di carenza, caratteri-stiche del prodotto (composizione,classificazione, formulazione e for-mati), etichette ministeriali e sche-de di sicurezza.“Vitiplan Italia” permette la ge-

stione dei trattamentifitosanitari e delle atti-vità svolte nel vigneto;grazie ad esso, il viti-coltore può prenderenota sul cellulare ditutto ciò che avvienenel proprio vigneto,

registrando i trattamenti fitosani-tari effettuati, l’eventuale presen-za di malattie e lo stadio fenolo-gico del vigneto. Con pochi semplici passi l’uten-

te, attraverso il suosmartphone, può con-sultare le informazionitecniche sui prodottiBayer CropScienceper la vite da vino, ge-stire le attività in cam-po, registrare i tratta-menti e creare o con-sultare report su dife-sa, sintomatologia estadi fenologici. ���

SCARICA GRATUITAMENTE LE APP

Per scoprire l’iniziativa e scaricare gratuitamente le app di Bayer CropScience si può visitare l’apposito link(bit.ly/appbayer). Le app si possono ricercare anche sullo“store” del proprio smartphone.

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54 | MONDO AGRICOLO | SETTEMBRE 2015

nizzazione”. D’altronde le nuove leve rappresentano la ge-

nerazione dell’innovazione, sono consce del ruolo fonda-

mentale della tecnologia. Così, a Palermo, l’Anga presenterà

un nuovo modello economico per l'agroalimentare. Facen-

do tesoro dell’esperienza acquisita con #Filiereintelligenti e

mappando le esigenze del territorio (Road show). L'innova-

zione dell’impresa è fondamentale e può essere sviluppata

in house o attraverso sog-

getti terzi. Filippo Schiavone

e Giovanni Selvaggi coordi-

neranno il gruppo di lavoro

che analizzerà il contesto

macroeconomico e gli stru-

menti a disposizione. I gio-

vani imprenditori, guidati da

Cristian Aldrovandi e Pier-

giovanni Ferrarese, esamine-

ranno la cultura dell'innova-

zione. Come si deve porre il

sindacato, tenendo in consi-

derazione lo sharing, la co-

noscenza e la cooperazione?

Il compito affidato alla squa-

dra di Francesca Picasso e

Ugo Bagedda si occuperà

del posizionamento dell’or-

ganizzazione. “Palermo sarà

fondamentale – conclude

Maiorano - per ripartire

rafforzati e costruire insie-

me lo schema imprendito-

riale per gli anni che verran-

no”. Elisabetta Tufarelli

AD OTTOBRE A PALERMO IL CONVEGNO DEI QUADRI

DIRIGENTI DELL’ANGA ESPRIMERÀ LA VOLONTÀ

DI GOVERNARE IL CAMBIAMENTO

Proposta di un nuovo

modello economico

per l'agroalimentare

L’agricoltura vive di continui paradossi. La crescita co-

stante dell’interesse per i giovani per il settore agri-

colo si scontra con gli alti ostacoli all’ingresso di

nuove leve a partire dall’accesso alla terra a quello al credi-

to. Ma non solo. Dagli ultimi dati Istat gli imprenditori sono

in calo e crescono i dipendenti. Un fenomeno che Confa-

gricoltura ha evidenziato da anni. Se la media di superficie

delle imprese agricole italia-

ne è molto esigua è logico

che un giovane difficilmen-

te potrà insediarsi in un’a-

zienda economicamente

non sostenibile. La soluzio-

ne, per crescere, potrebbe

essere la sharing economy.

La rivista Time la ha inserita

fra le dieci cose che cambie-

ranno il mondo nel 2015. E

l’agricoltura, in un certo sen-

so, parte avvantaggiata. “La

nostra Organizzazione – ha

detto Raffaele Maiorano – è

stata pioniera puntando sui

contratti di rete e sulla tec-

nologia. Noi giovani deside-

riamo riscattare la margina-

lità e la frammentarietà delle

nostre aziende per valoriz-

zarle dal punto di vista eco-

nomico. E la sharing eco-

nomy ci sembra una strada,

tra le altre, da percorrere co-

me imprese e come "orga-

Il progetto del nostro prossimoConvegno quadri di ottobre nonnasce dal nulla, ma è frutto di unpercorso condiviso, logico estrutturato, iniziato da tempo, checi condurrà a Palermo. È lì che, conrinnovate forze ed entusiasmo,inizieremo a interfacciarci anche

con nuove sfide. Se il futuro è la sharing economy ol’economia d’accesso, noi giovani di Confagricolturaabbiamo scelto di governare in prima lineaquest’evoluzione, non di subirla e, se serve, contribuire adincanalarla e farla crescere. D’altronde sarebbe irrealisticopensare che le trasformazioni, l’innovazione e ladigitalizzazione non abbiano forti riflessi sulla società,sull’economia e quindi sulle nostre imprese. È per questoche ci siamo impegnati, seguendo un tracciato preciso, aconsolidare e costruire una nuova reputation al nostrointerno e al nostro esterno. Il nostro obiettivo è quello dicrescere insieme e costruire il modello d’imprenditoriaagricola del futuro.

Raffaele Maiorano Presidente Nazionale Anga

I L C O M M E N T O

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scelto, consapevolmente, di ritornare incampagna, risponde perfettamente all’i-dentikit dell’agricoltore 3.0. Alice segueun mestiere antico, ma lo fa con un ap-proccio modernissimo. Convinta soste-nitrice che solo la conoscenza della cul-tura passata aiuti a comprendere megliola realtà di oggi, ha aperto le porte dellasua azienda a turisti, bloggers, naturalistie ornitologi, ma sempre con un occhio almarketing, alle nuove tecnologie e all’ex-port. “Ci sono tanti giovani che vorreb-bero impegnarsi in agricoltura. Direi cheè un fenomeno in crescita – sottolinea -ma che per noi addetti ai lavori resta pursempre marginale e insufficiente a ga-rantire il ricambio generazionale”. Du-rante il suo mandato, spiega con deter-minazione, lavorerà per rimettere i gio-vani realmente al centro dell'attenzionepolitica comunitaria. “Il mio obiettivo -conclude Alice - è dare valore alle pro-duzioni agricole e alla sostenibilità am-bientale, sociale ed economica degliagricoltori. Senza agricoltura non c’è fu-turo, a partire da quello alimentare. E intutta Europa, soprattutto in Italia, l’in-gresso di nuove leve nel nostro settorecontinua ad essere difficile: è un’emer-genza da risolvere concretamente”.

Alice Cerutti, imprenditrice risicola,trentadue anni, titolare e conduttricedell’azienda Cascina Oschiena, 110 etta-ri a Crova (VC), è stata eletta vicepresi-dente del Consiglio europeo dei giovaniagricoltori. “E’ un importante riconosci-mento del ruolo dell'agricoltura italianain Europa e del percorso imprenditoria-le che abbiamo portato avanti dentrol’Anga – ha detto all’atto della nomina -.Porterò al Ceja e all'interno delle istitu-zioni europee la voce delle imprese piùgiovani e innovative, contribuendo arealizzare scelte strategiche coerenti conil modello di agricoltura condiviso dallanostra Associazione”. L’elezione è avve-nuta ad Expo, durante l’assemblea delConsiglio europeo che raggruppa 31 or-ganizzazioni nazionali e rappresentaquasi 2 milioni di giovani agricoltoriprovenienti dai 27 Paesi membri dell'U-nione Europea. Il nuovo direttivo delCeja, per i prossimi due anni, sarà gui-dato dall’irlandese Alan Jagoe. Gli altrivicepresidenti, sono il belga JannesMaes, il polacco Radolslaw Nienar-towicz e il finlandese Juha Tenho. Il pro-filo della vicepresidente europea, chedopo una laurea in Economia aziendalea Torino e varie esperienze all'estero ha

VERCELLI-BIELLA

Coppo eletto

presidente Alice Cerutti

vicepresidente al Ceja

«UNA NOMINA CHE PREMIA L’IMPEGNO DELL’ANGA»

L’assemblea dell’Anga di Ver-celli-Biella il 14 settembre harinnovato i propri organi di-rettivi, nominando GiovanniCoppo presidente. Laureatoin Scienze Agrarie, 26 anni,conduce, insieme ai genitori,le imprese agricole di fami-glia ad indirizzo risicolo. Loaffiancano, come vicepresi-denti, Giacomo Mezza e Ric-cardo Deambrogio.

56 | MONDO AGRICOLO | SETTEMBRE 2015

Alice ed i componenti del Comitato Ceja

CREMONA

Assemblea

con Dalledonne,

Picasso

e Ferrarese

La vicepresidente FrancescaPicasso e il membro di Giun-ta Piergiovanni Ferraresehanno partecipato all'’assem-blea dell’ Anga di Cremona,invitati dalla presidente AldaDalledonne. In primo piano,zootecnia, PSR e il ConvegnoQuadri 2015.

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LE NOMINE DI GIOVANNI CHI E GUIDO GATTI

Rinnovi delle “regionali” di Umbria e Piemonte

Cambio di volto, in Umbria, dopo l’u-nificazione regionaleche ha visto riunire lesezioni Provinciali diPerugia,Terni e Orvie-to. Sarà Guido Gatti, 27anni, presidente uscen-te della sezione deiGiovani di Confagri-coltura Umbria di Ter-ni a guidare l’associa-zione regionale. A lui si affiancano duevicepresidenti FedericoFranchi e Francesco

Rustici. Il consiglio di Anga Umbriasarà composto da Fla-minia Sigismondi, An-na Ciri, Adolfo Onori,Maurizio Cecci, Gio-vanni Cipiccia, CarloFalasca e Paolo Anto-nini. Il direttivo saràaffiancato da gruppi dilavoro tematici, con l’o-biettivo di coinvolgeretutti i soci dell’Anga re-gionale, facendoli par-tecipare attivamentealla vita dell’Associa-

zione. Si è rinnovato anche il Piemon-te. Giovanni Chiòè il nuovo presi-dente. Chiò, 28anni, conduce in-sieme ai familiariun’azienda risico-la nel Novarese.Insieme a Chiòsono stati eletti ivicepresidenti Ar-mando AssenzaParisi (Asti) e Si-mone Cerutti(Cuneo).

Guido GattiGiovanni Chiò

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QUESTIONE DI NASO

Vivere a lungo è ancheuna questione di naso.Lo suggerisce una recente ricerca,pubblicata sugli"Annals of Neurology",secondo la qualele persone anziane con una ridotta abilitànell'identificare gli odori rischiano di vivere meno alungo, rispetto aicoetanei che hannopiù fiuto. Lo studio, condotto su 1.169 pazientiavanti negli anni,prevedeva un testmirato: occorrevagrattare e annusarestrisce odorose,scegliendo poi larisposta migliore su quattro possibilità."L'aumento delpericolo di morte –spiega l’autore della ricercaDavangere Devanand,- è progressivamentecresciuto con lepeggiori performancenel test perl'identificazione degli odori. Resta da capire seanche i giovani e gliadulti con disturbidell'olfatto o unaridotta capacità diidentificare gli odorisiano a rischio piùelevato, una voltaarrivati alla terza età".

58| MONDO AGRICOLO | SETTEMBRE 2015

OVER 65

Internet semplice per non arrabbiarsi

di Elisabetta Tufarelli

Internet è un grande strumento che dà millepossibilità di comunicare, confrontare, acqui-stare, imparare, leggere, intrattenere, maspesso è complicato soprattutto per gli anzia-ni. Ecco che è nata Hakisa, una piattaformaweb dall’assonanza giapponese, ma tuttafrancese, che promette di far navigare glianziani veloci come teenager. Certo i ragazziusano la tecnologia in intuitivo e questo nonè il caso degli anziani. Con lo slogan “un pul-

sante, un’azione”, Hakisa promette di rende-re il Web più accessibile agli anziani,

semp lificando di molto la loro vita.A metà tra un classico sito e un

social network, riunisce tut-te le funzioni di Internetin una sola pagina. E’

possibile, ad esempio,controllare il meteo,

registrare appun-tamenti e siti webpreferiti, con-trollare le e-mail,

consultare ilmeteo, leggere ilgiornale o chattarein videoconferen-

za con amici, figli enipoti… ma non solo. E’

anche possibile accedere a servizi di assisten-za grazie al fatto che Hakisa funziona in colla-borazione con le comunità locali e con leassociazioni. “L’obiettivo principale – spiegal’ideatore Eric Gehl – è quello di semplificarela vita al non più giovanissimo utente e allasua famiglia. La piattaforma dedicata, nonancora disponibile in italiano, conta già20mila utenti, divisi tra la Francia, la Germa-nia e il mondo anglosassone.

UN BIOMATERIALE composto solo da proteine permette di rigenerare l'osso di un anziano senza accelerarne i processi di calcificazione. Lo hanno scoperto i ricercatori dell'Università di Pisa, in collaborazione con quelli del Politecnicodelle Marche, realizzando un biomateriale che nonostante l'assenza di calciosarebbe in grado di stimolare la rigenerazione dell'osso. Lo studio è statopubblicato su Nature Scientific Reports. "La matrice extracellulare dell'osso -spiegano Arti Ahluwalia, docente di bioingegneria a Pisa e co-coordinatrice delprogetto, e il ricercatore pisano Giorgio Mattei - è un materiale compositonaturale, formato principalmente da collagene e componenti minerali, per lopiù fosfato di calcio, che costituisce il micro-ambiente naturale delle cellule efornisce loro vari stimoli, tra cui segnali meccanici o chimici che ne regolano ilcomportamento e la funzione. Capire quali siano i principali stimoli promotoridell'osteogenesi è cruciale per progettare biomateriali ottimali per applicazionidi ingegneria tissutale e medicina rigenerativa".

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SETTEMBRE 2015| MONDO AGRICOLO |59

Scarpe vibranti per non cadere

Arrivano le scarpe che miglioranol'equilibrio e aiutano a non cade-re: ripristinano la stabilità nel-l'anziano, riducono lasua tendenza a ondeggia-re mentre cammina,riducendo il rischio dicadute. Secondo quanto riferitosulla rivista Archives ofPhysical Medicine andRehabilitation, questecalzature sono dotate disolette speciali che man-dano vibrazioni imper-cettibili alla pianta delpiede, migliorando l'e-quilibrio dell'anziano. Sono state sviluppate e testate inistituti di ricerca e ospedali diBoston tra cui il prestigioso BethIsrael Deaconess Medical Center. Sulla linguetta della calzatura c'èuna specie di interruttore collega-to ad attuatori che trasformano la

corrente (l'alimentazione è a bat-teria) in una vibrazione meccani-

ATTENTI ALLE DATE

DI SCADENZA degli

alimenti.

Cibo scaduto sullatavola di un anziano sutre. A mettere in guardiasui rischi per la salute èuno studio presentatodai ricercatoridell'Università Cattolicadi Roma in occasionedella quarta Giornataper la Ricerca, evento

patrocinato da Expo 2015. La ricerca ha analizzato le abitudinialimentari di 200 individui con un’età media di 74 anni. Gli anzianinon solo mangiano male, andando incontro a pericolose carenzenutrizionali, ma nel 30% dei casi per scegliere cosa mettere nelpiatto, si affidano alle informazioni ottenute tramite televisione,giornali e internet. Infine, non facendo attenzione alla data discadenza degli alimenti, sono a rischio di intossicazioni alimentari.

ca impercettibile. Gli esperti hanno usatoun test classico che si fasull'anziano per misurar-ne equilibrio e capacitàdi deambulazione, chia-mato 'alzati e cammina',che consiste nel far sede-re l'anziano su una sediae poi dirgli di alzarsi,fare dei passi e tornareindietro a sedersi, il tut-to il più in fretta possibi-le. Lo studio dimostra che lesolette vibranti migliora-no in modo significativole performance al test,riducono le pendenzeposturali e l'incertezzadell'andatura.

L'effetto permane per tutto ilgiorno.

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60| MONDO AGRICOLO |SETTEMBRE 2015

AZIENDA COSTANTINO A DONNANTONIO ( CZ)

AGRITURISMO

di Anna Gagliardi

Il lavatoio è diventato una piscina, lastalla il luogo di lavorazione delle oli-ve, il deposito attrezzi un ristorante.L’antico casale e il villaggio sulla colli-na di Donnantonio, in Calabria, oggisono l’azienda agricola e agriturismodi Mariangela Costantino, giovaneimprenditrice con laurea in agraria espirito internazionale che non ha

tonio sorge, appunto, l’azienda agrico-la celebre soprattutto per la produzio-ne biologica di olio extravergine di oli-va e di antiche varietà di cereali. Dallacoltivazione e trasformazione dellematerie prime Mariangela ha costruitol’attuale realtà che si estende su unasuperficie complessiva di 160 ettari, 60dei quali uliveti, e comprende un agri-turismo con ospitalità nel casale o inpiccole case adibite a mono e bilocali,nonché un ristorante che esalta ognigiorno i sapori di questa terra. L’interaazienda è condotta con metodo biolo-gico certificato ed è energicamenteautosufficiente grazie all’impiantofotovoltaico, ai pannelli solari sullecoperture delle abitazioni rurali e allacaldaia a biomassa che sfrutta i residui

Il villaggiosulla collina

voluto però abbandonare le sue radicie il forte richiamo di questo luogo.Siamo nella provincia di Catanzaro, apochi chilometri dall’aeroporto diLamezia Terme e dall’autostrada Saler-no-Reggio Calabria. In dieci minuti siraggiunge il mare e in mezz’ora le loca-lità balneari più prestigiose della puntadello Stivale. Sulla collina di Donnan-

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SETTEMBRE 2015| MONDO AGRICOLO |61

di potatura dell’oliveto e i noccioli delleolive.Dei 300 quintali all’anno di olio bio, iltop gamma è rappresentato dalla DopL ametia, affiancata da un’altra produ-zione di extravergine. La lavorazionedelle olive cultivar Carolea avvieneentro tre ore dalla raccolta, con unimpianto aziendale di spremitura afreddo a ciclo continuo con gramoleatmosferiche e automazione. Il risulta-to è un olio di altissima qualità che benrappresenta la storia dell’impresa cala-brese e che è valso a MariangelaCostantino il premio De@Terrae, isti-tuito dal ministero delle Politiche agri-cole con Rete Rurale Nazionale inomaggio alle donne agricoltrici italia-ne attente all’innovazione.

Nei 40 ettari di seminativi si coltivaanche il grano Incensalora , varietàautoctona ideale per la produzione difarina dall’elevato valore proteico cheviene macinata nel mulino del paese eutilizzata per la realizzazione di pane,pasta e focaccia somministrati nelristorante dell’azienda. Completano l’e-lenco delle coltivazioni frutteti, agru-meti, orti e piante officinali.“Siamo anche fattoria didattica –aggiunge Mariangela Costantino –Oltre ad ospitare bambini e scolare-

sche, riceviamo sempre più frequente-mente clienti adulti che voglionoconoscere le fasi dell’intera filiera delcibo: dall’oliva all’olio, dal grano allapasta, passando per le lezioni di cuci-na. Con l’impostazione che abbiamodato alla struttura siamo in grado diaccontentarli, vendendo così non tantoprodotti, quanto esperienze”. Il consu-matore oggi è infatti sempre più atten-to all’alimentazione, si informa meglio,ama constatare che esistono realtàagricole all’avanguardia per metodi dicoltivazione, valorizzazione della tra-dizione, garanzia di qualità e rispettodell’ambiente. E’ quello che succedeall’agriturismo Costantino, dove ven-gono pertanto particolarmenteapprezzate le degustazioni di pane eolio, di focacce tipiche e di altri pro-dotti calabresi, come formaggi e salu-mi di maiale nero. Mariangela è affiancata da una ventinadi persone, tra dipendenti e collabora-tori, i quali portano avanti con spiritomoderno la vita di quello che un tem-po era il villaggio della collina. I clientisono soprattutto italiani nei mesi diluglio e agosto, stranieri in primavera ein autunno, con una forte presenza diemigrati italiani che tornano a trovarei parenti in Calabria. Un dettaglio checonferisce al luogo una personalitàancora più delineata, capace di essererichiamo anche per quegli italiani che,lasciata la terra d’origine, ad ogni rien-tro vogliono ritrovare odori e sapori diun tempo. “Quasi tutti i cibi che pro-poniamo in agriturismo derivano danostre produzioni. Laddove non è pos-sibile, ci riforniamo dalle aziende dellazona o comunque calabresi – precisa– perché la nostra filosofia si basa susolidi concetti di territorio, stagiona-lità e genuinità”. L’accoglienza qui non può che esserefamiliare, favorita dall’approccio ospi-tale e sincero, ma anche da quel pae-saggio che fa della Calabria una terracontinuamente da scoprire.

L’azienda sposa i principi

della Carta europea

del turismo sostenibile

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62| MONDO AGRICOLO | SETTEMBRE 2015

ALLA SCOPERTA DEL SETTORE PRIMARIO CON I VIDEOGIOCHI

BUONO A SAPERSI...

novità giunge per gliappassionati dei “MonsterJam”, con le esibizioni (pro-poste anche in TV suicanali Fox), dei pazzi“mostri” a quattro ruote. Ilnuovo videogioco propostoora è “Monster Jam® Bat-tlegrounds”, per PlaySta-tion, Xbox e computer. Ipotenti veicoli schiaccianoe saltano gli ostacoli, vol-

teggiano e compiono le più stupefa-centi acrobazie. Alla console ed alcomputer i giocatori possono guida-re 23 modelli diversi tra cui i porten-tosi Grave Digger, MAX-D,MonsterMutt, Son-uva Digger, El Toro. Leloro performance possono effettuarsiin cinque stadi “Monster Jam” ugualia quelli autentici e su 45 piste perallenarsi. Tra le novità c’è la collabo-razione prestata da BKT, uno dei piùimportanti produttori di pneumaticidestinati ai settori agricoltura, movi-mento terra e industriali. Il notomarchio indiano ha equipaggiatotutti i Monster Truck, reali e virtuali,con imponenti pneumatici MonsterJam Tires. Dal virtuale al reale: adAgritechnica, la fiera internazionaleper il settore della meccanizzazioneagricola che si terrà ad Hannover(Germania) nello stand di BKT - dal10 al 14 novembre 2015 e nelle duegiornate esclusive dell’8-9 novembre -ci sarà un gigantesco Monster Truckdel team Grave Digger, saldamenteappoggiato su quattro enormi pneu-matici BKT. Sicuramente richiameràl’attenzione dei visitatori di ogni età,che potranno salire a bordo e viverela Monster experience.

Gaetano Menna

La professione dell’a-gricoltore la si puòapprendere con il

“farming simulator”, perconsole PlayStation e Xbox,estremamente “realistico”,con una descrizione edambientazione moltoattenta ai particolari, che dà“corpo” alla fantasia. Per-mette ai giocatori diimmergersi completamen-te nella vita di campagna per un’espe-rienza unica ed estremamente coin-volgente. Ha le stesse finalità dei gio-chi di simulazione della guida di unaeroplano o di un bolide per le corseautomobilistiche studiati anche neiminimi dettagli. Gli stessi piloti uti-lizzano i videogiochi regolarmenteper allenarsi, per conoscere ancormeglio i circuiti di gara; chissà seanche gli agricoltori comincerannoora ad “allenarsi” con l’appositosimulatore. “Farming simulator 15”è il nuovo capitolo della saga disimulazione agricola più venduta,diventata ormai un fenomeno di por-tata mondiale (con oltre un milionedi agricoltori “virtuali”). Le console,ma anche i computer nell’uso ludico,sono amati da un pubblico che non èfatto solo di bambini e di adolescenti.Attraggono pure utenti adulti, indub-biamente i ventenni e trentenni chesono cresciuti a “pane, amore evideogiochi”, ma anche molti over30. Pure un media come il videogio-co può contribuire a porre la giustaattenzione sul tema della produzioneagricola e trasmettere il rispetto perla natura e per i prodotti della terra.Anche gli utenti più esigenti sarannoentusiasti del nuovo farming simula-

tor, che ha introdotto pure le praticheecosostenibili; non è un caso che siastato posto in vendita quando è incorso Expo 2015, poiché sposa i con-cetti cardine dell’Esposizione Uni-versale. È pubblicato da Focus HomeEnt. e distribuito in Italia da Halifax(Gruppo Digital Bros). Nei pannidell’agricoltore, il giocatore dovràaffrontare tutte le principali attività eproblematiche che un’azienda agrico-la comporta. Dalla semina alla rac-colta, dall’allevamento alla vendita diprodotti freschi e trasformati, all’in-vestimento in nuove attrezzature,trattrici, mietitrebbie. Il videogiocoriproduce fedelmente quanto accadein una vera azienda agricola, metten-do alla prova l’abilità dei giocatoricon la gestione quotidiana di ognisingola fase produttiva, invitando adagire in maniera rispettosa dell’a-groecosistema e ad attuare praticheeco-friendly. Ci si potrà anche diver-tire a tagliare la legna (sempre nelrispetto dell’habitat). Incredibile lapossibilità che si ha di scegliere trapiù di cento mezzi agricoli dei mar-chi più famosi come New Holland,Same Deutz-Fahr, accuratamenteriprodotti; metterli all’opera in cam-po è davvero spettacolare. Un’altra

Acrobazie agricole

Page 63: Mondo agricolo n.9

www.agrilevante.eu

L'AGRICOLTURA MEDITERRANEA

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MEDITERRANEAN AGRICULTUREIN A SINGLE EVENT

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Organizzata da Federunacoma Surl.È un'iniziativa Fiera del Levante

Organized by Federunacoma Surl.A Fiera del Levante Initiative

AGRILEVANTE 2015Bari

15-18

ottobre

October

Comune di Bari CCIAA di BariProvincia di BariRegione Puglia

Page 64: Mondo agricolo n.9

64| MONDO AGRICOLO | SETTEMBRE 2015

ALESSANDRO PETRUCCELLI, SCRITTORE DI CAMPAGNA

BUONO A SAPERSI...

L'attualità del libro staproprio nella sua capa-cità di aver colto le ulti-me immagini di unmondo apparentementeantico ma carico di valo-ri profondi e inalienabili.Negli anni recenti l'auto-re si ė dedicato anchealla narrativa per ragaz-zi, con tre agevoli libellipubblicati dalle edizioniGraphe.it: “La muccaSposella” (2012, 25 pp.,6 euro), “L'uomo solo ela formica” (2013, 24pp., 6 euro), “L'asinoGiacchino” (2014, 36pp.,7,50 euro). In essi siraccontano le vicende:della mucca che, grazieai bambini, vivrà felice

in un agriturismo; della formica cheriflette sul perché sia così piccolarispetto agli altri esseri dell'universo;dell'asinello che ha una missione dacompiere per salvare i suoi simili inun mondo che vede i ciuchi simbolodi arretratezza. L'ultimo romanzo di Petruccelli siintitola “La lettera ed il viaggio”(Gremese, 2014, 156 pp.,14 euro) eracconta l'arrivo, ad un aspirantescrittore, della lettera di un grandeeditore a cui ha inviato un mano-scritto. Procrastina l'apertura dellamissiva che appare così determinanteper dare una svolta alla sua vita. Lapresenza della lettera – racconta ilprotagonista nel romanzo - «riempiela casa. Sono le sei del mattino ed iovado incontro al nuovo giorno conuna risorsa segreta».

Gaetano Menna

AlessandroPetruccelli, proli-fico scrittore di

lungo corso, di SS.Cosma e Damiano, vivea Formia, ma conoscebene tutto l'agro ponti-no, che sa di sudore elacrime, di terra strappa-ta alla palude. I suoiromanzi (per i grandi)ed i suoi racconti (per ipiccini) spesso sonoambientati nel mondorurale, a contatto con illavoro agricolo. Ora, inoccasione di Expo, scri-ve una sorta di "letteraaperta" per ricordare l'impegno, l'energia, lacultura che vengono dal-la campagna. In occasio-ne dell’Esposizione Universale, sim-bolo di progresso, coglie il bisognodella società di “tornare alla terra”.Da essa ci si è allontanati, nei decen-ni passati, per necessità; ad essa sitorna per libera scelta, per consape-volezza. Il vero progresso – fa com-prendere nel suo messaggio – è lacampagna. Temi questi già affrontati,con lungimiranza, nel 1976, nel suoprimo romanzo “Un giovane di cam-pagna”. L'opera narrativa pluripre-miata, ha avuto nel corso degli annimolteplici riedizioni e ristampe, dicui ė molto pregevole e maneggevolel'ultima realizzata dalle edizioni Gre-mese (2010, 163 pp., 12 euro).Ambientato tra la fine degli anniCinquanta e gli inizi dei Sessanta, ilromanzo dello scrittore pontino rac-conta la storia di Pietro, cresciutonella campagna del basso Lazio, con

salde radici nella società e nella cul-tura rurale che il Paese sembravadimenticare nel nome del progresso,ma che lui sente radicate, anche se sitrasferisce in città («Vado per il mon-do»). Non manca nella narrazioneuno sguardo sognante e, con accenticarichi di nostalgia, tratteggiamomenti bucolici. Il profumo di set-tembre è descritto così: «Come tuttoè fresco. Le spaccature dei solchi sisono riempite. Un profumo di terrabagnata viene dai campi. Il cielo ènuvoloso appena. Tutto è veramentesettembrino ora con la venuta dellapioggia. I fichi ci avvertono chepochi giorni ancora hanno di vita; leuva invitano a essere raccolte ora chel’acqua le ha lavate». Quello che rac-conta l’autore nel romanzo non è solola vicenda di un personaggio simbo-lo, ma è la storia collettiva del Paese.

L'Expo e la mucca Sposella

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ABBINAMENTO CON GUSTO TRA VINO E SONORITÀ

Al Casato Prime Donne diMontalcino chi degusta unvino, nella cantina tutta al

femminile di Donatella CinelliColombini, può farlo con gli abbi-namenti enomusicali di Igor Vaz-zaz, cantautore, saggista e somme-lier. Le note dell’ouverture impron-tata all’energia e alla vitalità sono lamigliore compagnia per l’assaggiodi apertura. Infatti al Chianti Superio-re 2012, di grande tipicità, si abbinal’Ouverture da L’Orfeo (1607) di Clau-dio Monteverdi. Nella Tinaia del ven-to, con panorama sui vigneti, l’abbi-

Enomusica a Montalcino

namento è tra Rosso Montalcino 2012e Round Midnight (1944) di Monk eWilliams, nell’esecuzione di MilesDavis; la precisione e la compattezzadelle note lunghe, dal respiro ampio,

che esegue la tromba, nella primaparte, sottolinea il carattere elegantee sicuro del vino. Nella Bottaia si incontrano il Bru-nello di Montalcino 2010 e la Sona-ta per solo cello opus 8 di ZoltànKodàly (1915). L’Adagio congrand’espressione è così la degnacolonna sonora per sua Maestà ilBrunello, sontuoso e austero. Nella

Sala da degustazione arredata conmobili ottocenteschi il Passito IGTToscana 2013 da uve traminer, èaccompagnato da Mother People(1968) di Frank Zappa.

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Video ascoltoCiak si suona

Il piano sequenza è una tecnica cinematografica che consistein un segmento narrativo che si sviluppa attraverso una solainquadratura. E “Pianosequenza” (l’olandese Zefir Records)si intitola efficacemente il nuovo album, per piano solo, diFrancesco Di Fiore. Venticinque brani di musica per il cinema, perpiù di 70 minuti di “video ascolto”. Spiega il pianista siciliano: «Ilcinema influenza assolutamente la mia composizione. L’aspettosinestetico è sempre stato presente nel mio lavoro e continua adesserlo». Il titolo del CD è anche un suggerimento a un ascolto senzasoluzione di continuità, proprio trasponendo la tecnica del pianosequenza alla musica. I compositori e i film selezionati sono Philip

“Just for taste” (Rox Records,etichetta attenta alla scenaacustica ed alla world music)è il secondo particolare CD diLà Nua , l ’interessante tr ioacustico campano, formato daGabriele Moscaritolo (fisarmo-nica, whistles), Giuseppe De Gregorio(percussioni, chitarra) e FrancescoBrusco (chitarra, bouzouki). Siavverte l’evoluzione del sound della

band; c’è sempre la musica irlandesecome musa ispiratrice, da cui èpartita la ricerca iniziale; ora peròsi è allargato l’orizzonte, con richiami

alle danze bretoni e bulgare,ai ritmi manouche, alle armoniee ritmi contemporanei, cons emp r e p i ù c ompo s i z i o n ioriginali. Quello dei Là Nua èun sound aromatico, fragrante,che nasce dal la curiosità diascoltare il mondo. Non mancanoomaggi a storici gruppi come JethroTull e, naturalmente, gli irlandesiPlanxty.

66| MONDO AGRICOLO|SETTEMBRE 2015

I MALAAVIA CANTANO I RESPIRI DELLA TERRA, I DESERTI E LE STELLE

CAMPI SONORI

La vita è fatta di “frammenti”. Ci sonoindubbiamente “frammenti compiuti”che ci portiamo dentro e che danno ilsenso dell’esistenza. E “Frammenticompiuti” si intitola il nuovo suggestivoalbum dei Malaavia (Maracash Records).La band di Pas Scarpato ritorna con undisco “segmentato” solo all’apparenzaperché, in realtà, è una lunga, appassionatasuite di 60 minuti in vari movimenti, oframmenti che dir si voglia, che sisusseguono senza interruzioni. Emergonoatmosfere progressive con una venamediterranea che le caratterizzano(“Specchi di tutto”). C’è poi il raccontodi deserti mediorientali, di sole cocente,

di percorsi tra la sabbia,di carovane e cammelli(“Sabbia che tocchi”,“Terra di Mohammed)”.Al canto si alternano levoci soliste maschile efemminile, di Scarpatoe di Shana Stucchi. Neibrani richiami alla culturaaraba, al canto misticoSufi (in “Canto Sufi” siè musicato un testo dello scrittore libaneseAmeen Rihani). Altro tema caro allaband è quello della Verde Madre (“MotherGreen”) da amare e rispettare. In evidenzagli elementi naturali come il mare che

è la vita stessa, genesi eunione di tutte le civiltà(lo strumentale “’O mare”);il suono del mare che siinfrange sugli scogli eche trasporta echi di civiltàe di culture lontane è unpo’ la summa di questodisco. C’è pure l’omaggioa Pier Paolo Pasolini(“Sodoma by night”) con

un testo per la voce recitante di LucianoVarnadi Ceriello. Dalla terra alle stelle(“Sideral theme”) su percorsi cosmico-melodici e con un sound “malaaviano”inconfondibile.

Là Nua, tra irish e danze bretoni

di Gaetano Menna

La vita è fatta di frammenti compiuti

Glass (“The Truman Show” e “TheHours”), Yann Tiersen (“Il favolosomondo di Amélie”), Michael Nyman(“Lezioni di piano”, “Lo zoo di Venere”,

“Il diario di Anna Frank”), William Susman (“When MedicineGot It Wrong”) e lo stesso Di Fiore (“Ore diciotto inpunto”). Nelle note del booklet la puntuale “guida all’ascolto”del critico Donato Zoppo spiega come l’artista riesca «adarrivare dritto al cuore dell’ascoltatore in uno scambio diemozioni che è la principale e autentica qualità di“Pianosequenza”».

FRANCESCO DI FIORI INTERPRETA LE MUSICHE DEI GRANDI FILM

Narrare il cinema al pianoforte

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