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Lecce, 10-12 ottobre 2014

MOZIONI APPROVATE DAL CONGRESSO NAZIONALE AIFI

Lecce 12 ottobre 2014

Congresso Nazionale 2014

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INDICE

Area 1 Sviluppo della POLITICA ASSOCIATIVA

Area 2 Politiche per la REGOLAMENTAZIONE PROFESSIONA LE

Area 3 Politiche per lo sviluppo delle COMPETENZE PROFESSIONALI, della PRATICA CLINICA e della CULTURA SCIENTIFICA

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AREA 1. Sviluppo della POLITICA ASSOCIATIVA

AREA 2. Politiche per la REGOLAMENTAZIONE PROFESSIONALE

AREA 3. Politiche per lo sviluppo delle COMPETENZE PROFESSIONALI, della

PRATICA CLINICA e della CULTURA SCIENTIFICA

IMMAGINE ASSOCIATIVA E ATTRATTIVITÀ

1.1 IMPLEMENTARE UN PIANO DELLA COMUNICAZIONE

Attraverso strumenti quali:a) “veglia strategica”: monitoraggio costante su tutti gli strumenti di

comunicazione (stampa, web 2.0 etc) potenzialmente influenzanti l’immagine della professione

b) sviluppare una attività politica proattiva che influenzi e potenzi l’mmaginepositiva della professione invece che rispondere a problematicheinnescate da altri (professioni etc)

c) avviare campagne informative su bisogni di salute di interesse fisioterapico (promuovere processi informativi su problemi di salute rivolti alla cittadinanza es.opuscoli, schede informative, utilizzando previo adattamento alla realtà italiana, risorse evidence based già predisposte dalle più importanti Associazioni Professionali (APTA, CSP, APA, )

d) sviluppo della comunicazione nei social-network (facebook, twitter...) e dell’utilizzo di nuove strategie informatiche (es.: sviluppo di APP AIFI)

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1.2 PROMUOVERE L’IDENTITÀ PROFESSIONALE ALL’INTERNO DIDINAMICHE INTER-INTRA PROFESSIONALI

a) promuovere e rendere prevalente nei processi comunicativi l’identitàprofessionale e disciplinare, anche all’interno di gruppi e/o consessi interprofessionali.

b) attrarre alla visione politica di AIFI altre organizzazioni in ambito fisioterapico

c) consolidare le relazioni con le Società Scientifiche e realtà associative presenti nel panorama fisioterapico (es. sindacati, associazioni culturali di specifiche metodiche o generali... ) e creare con loro sinergie al fine di facilitare il raggiungimento degli obiettivi associativi.

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1.3 PROMUOVERE E CONSOLIDARE L’IDENTITÀ PROFESSIONAL E:

Attraverso una azione su tre livellia) verso i cittadini e le istituzioni: come promozione di una visione positiva

della professione anche in risposta all'abusivismob) verso le altre professioni: E’ strategico rifondare la cooperazione inter-

professionale sul rispetto della visibilità ed identità professionale del fisioterapista.

c) tra i fisioterapisti: per diffondere strumenti e conoscenze che permettano ai colleghi di operare secondo titolarità, autonomia e responsabilitàprofessionale

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OBIETTIVI VERSO L’ESTERNO (ISTITUZIONI)

1.4 CONTINUARE A PERSEGUIRE L'ISTITUZIONE DI UN ORDI NE AUTONOMO DEI FISIOTERAPISTI

Proseguire nell’obiettivo statutario dell’istituzione di un ordine autonomo dei fisioterapisti.

Lo stato attuale di diverso ordinamento tra diverse Professioni Sanitarie, e tra Professioni Sanitarie ed altri professionisti, è lesivo del diritto costituzionale di uguaglianza tra cittadini.

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1.5 RAFFORZARE IL RUOLO POLITICO DELLA PRESIDENZA

Attraverso azioni quali:a)consolidare i rapporti con tutte le forze politiche costituzionali e sindacali riconosciute nelle trattative nazionalib)consolidare una sistematica pianificazione delle alleanze con associazioni di cittadini e implementarne di nuove; indirizzare e condividere l’azione politica con esse, in generale sulle politiche per la salute e in particolare nell’ambito delle politiche sulla disabilità e riabilitazione; realizzare progetti comunic)consolidare alleanze con altre professioni sanitarie e promuovere i COREAPSd)aumentare le relazioni con associazioni paritetiche in UE (definizione europea del Fisioterapista)e)promuovere accordi con associazioni di studenti di Fisioterapiaf)svincolare la Presidenza da funzioni organizzative interne

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1.6 COORDINARE PROGETTO PER CORREGGERE/CONTRASTARE GLI EFFETTI DEL PIANO DI INDIRIZZO NAZIONALE DELLA RIABILITAZIONE RIORIENTANDO VERSO LA PROMOZIONE DIMODELLI ALTERNATIVI PER LA PRESA IN CARICO

Attraverso azioni quali:a)sviluppare e dare visibilità al ruolo autonomo giocato dalle professioni sanitarie nella lungo assistenza (long term care) secondo i principi del Chronic Care Model e nella continuità delle cureb)esplicitare e dare visibilità alle ricadute economiche e gestionali negative delle duplicazioni di interventi medico-specialistici indotti dal Piano

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1.7 POTENZIARE POLITICHE DI MARKETING-APPEAL E FUND- RAISING, ANCHE TRAMITE CONSULENZA ESTERNA, FINALIZZATE ALLE ATTIVITA’ ISTITUZIONALI

Sviluppare l’appeal di AIFI verso Aziende e Produttori sia in ottica di sviluppo degli introiti pubblicitari, sia nell’ottica di creare nuovi vantaggi per gli associati. Sviluppare in particolare il Fund-raising di Fondi Europei per progetti di ricerca o di sviluppo di campagne informative.

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OBIETTIVI VERSO L’INTERNO (ARTICOLAZIONI TERRITORIA LI, SOCI)

1.8 PROMUOVERE LA CRESCITA DELLA CULTURA POLITICA N EI DIRIGENTI AIFIa)pianificare e attuare la formazione quadri dirigenti di AIFI al fine di diffondere l’ “essere associazione” e facilitare il ricambio generazionale garantendo la trasmissione di conoscenze e competenze ai nuovi dirigentib)attivare logiche di lean management per ottenere il miglioramento processi interni con parallela riduzione degli sprechi di tempo e risorse

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1.9 CREARE UNA RETE ASSOCIATIVA PER RICERCARE, VALO RIZZARE E DIFFONDERE LE MIGLIORI ESPERIENZE LOCALI

a) organizzazione e gestione (anche economica) associativeb) modelli organizzativi del sistema sanitari

Va perseguita la costruzione di una rete interna capace di avvicinare le periferie al centro e facilitando processi di bench marking. Vanno ricercate e valorizzate le esperienze locali e la trasparenza dei processi decisionali come presupposto per la piena comprensione del cammino associativo.

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1.10 STUDIARE UN ACCORDO CON UNA COMPAGNIA ASSICURA TIVA PER UN FONDO PENSIONE DI CATEGORIA

Implementare inoltre ulteriori azioni di fidelizzazione e benefit per i soci.

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2.1 ISTITUIRE TAVOLO TECNICO ASSOCIATIVO DI APPROFON DIMENTO SULL’ACCREDITAMENTO PROFESSIONALE E SULLA CERTIFICA ZIONE DELLE COMPETENZE

2.1 bis DIVENTARE ENTE CERTIFICATORE PER L’ACCREDIT AMENTO PROFESSIONALE

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2.2 APPLICAZIONE LEGGE 251/2000 E NORMATIVE REGIONA LI

a) Effettuare una ricognizione puntuale dei modelli organizzativi presenti sui territori regionali al fine di chiarire lo stato di applicazione della L. 251/00

b) Rifarsi ai documenti in essere dell’ufficio giuridico nazionale in tema di disciplina della normativa concorsuale per l’accesso alla dirigenza delle PP.SS.: verifica dei concorsi per specifica area in coerenza con la 251/2000 e azioni conseguenti di carattere anche legale a tutela della corretta applicazione della norma

2.2 bis ELABORARE CENTRALMENTE LINEE-GUIDA PER ORIE NTARE LE ATTIVITA’ DELLE A.I.FI. REGIONALI IN TEMA DI ESERCIZIO DI LIBERA PROFESSIONE

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2.3 ISTITUIRE TAVOLO TECNICO PER APPROFONDIMENTO GI URIDICO-FISCALE SU ACCREDITAMENTO ISTITUZIONALE DEL FISIOTERAPISTA LP

2.4 ISTITUIRE TAVOLO TECNICO PER APPROFONDIMENTO SU SVILUPPO DELLE ASSOCIAZIONI TEMPORANEE DI IMPRESA E CONSORZI

Le A.T.I. ed i Consorzi sono raggruppamenti di Ft LP che intendono superare i limiti dell'organizzazione individuale del proprio studio professionale per partecipare alle gare d'appalto per l'assegnazione di specifiche attività da erogare per conto del SSN, ad es. la fisioterapia domiciliare

2.5 ELABORAZIONE DEL PROGETTO “FISIOTERAPISTA DI FAM IGLIA”

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2.6 CONTRASTO ALL’ABUSIVISMO PROFESSIONALE

Attraverso strategie quali:a) promuovere la sigla di protocolli d’intesa con le varie associazioni di MMG e PLSb) capillare e dettagliata divulgazione cartacea ed on line degli elenchi dei liberi

professionistic) promuovere accordi con le compagnie assicurative per la verifica che il rimborso

delle prestazioni sanitarie di interesse fisioterapico avvenga solo quando erogate da soggetti con titolo effettivamente abilitante alla professione

d) promuovere azioni a tutela della legalità nella formazione del professionista anche attraverso la comunicazione nei siti web associativi

Tali protocolli sono già stati siglati in alcune Regioni; gli elenchi dei Ft LP Soci AIFI sono già disponibili on-line.

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3.1 PROMUOVERE LA CULTURA SCIENTIFICA IN FISIOTERAP IA

a) Prove di efficacia in FisioterapiaPromuovere la formulazione di documenti di consenso, con le Società Scientifiche e i GIS, iniziando

da ambiti anche specialistici della Fisioterapia con forti prove di efficacia (es. respiratoria, cardiologica, pavimento pelvico femminile e maschile....) al fine di:

− sostenere i colleghi già impegnati;− diffondere la conoscenza delle potenzialità dell' intervento fisioterapico nei contesti in cui esso

non è attivato;− dare visibilità a tali ambiti.

Curare particolarmente la divulgazione all’esterno di tali documenti a vari livelli (ministeriali, aziendali, associazioni di pazienti, MMG, Università..)

b) Indicatori di esito in FisioterapiaPromuovere la formulazione di documenti di consenso, con le Società Scientifiche e i GIS, in

particolare sulla valutazione fisioterapica e la scelta di indicatori di esito nei principali quadri disfunzionali di interesse fisioterapico

c) Documentazione fisioterapica− Formulare indicazioni e raccomandazioni per la strutturazione / produzione della

documentazione fisioterapica (in tutte le sue forme come schede di valutazione e trattamento, report di consulenza, lettere di dimissione, indicazioni e esercizi per il paziente...) come strumento di visibilità professionale e di crescita culturale

− Attivare strategie per favorire l’utilizzo della documentazione fisioterapica negli specifici contesti da parte dei colleghi

Area pratica clinica e cultura scientifica

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3.2 PROMUOVERE LA REDAZIONE DI LINEE GUIDA ITALIANE ED EUROPEE E LA DIVULGAZIONE DELLE ESISTENTI. PARTECIP ARE ATTIVAMENTE A PERCORSI GIÀ IN ESSERE

Partecipare, laddove necessario anche economicamente, alla stesura di Linee Guida italiane o internazionali su argomenti di interesse fisioterapico e favorirne la diffusione grazie a network inter-associativi (GIS -Società Scientifiche)

3.2 bis PROMUOIVERE IL TEMA DELLE COMPETENZE AVANZA TE

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3.3 DECLINARE I BISOGNI AI QUALI RISPONDE IL FISIOT ERAPISTA NEL SISTEMA DI CURE ITALIANO DEL PROSSIMO FUTURO ANCHE PROMUOVENDO NUOVI AMBITI DI INTERVENTO

La professione ha la necessità di definire e dichiarare formalmente la propria visione di fisioterapia definendo la presa in carico e gli ambiti d’intervento ivi compresi ambiti lavorativi/industriali tutt’ora poco esplorati, di prevenzione, di sicurezza e gestione del rischio.

3.3 bis ATTIVARE UN TAVOLO DI APPROFONDIMENTO NAZION ALE SULLO SVILUPPO E L’IMPLEMENTAZIONE DELLA FIGURA DEL FISIO TERAPISTA DICOMUNITA’ A PARTIRE DALLE ESPERIENZE IN ESSERE


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3.4 PROMUOVERE E MONITORARE LE ATTIVITÀ DI FORMAZIONE CONTINUA

a) Promuovere l’attività di formazione continua sugli argomenti fondanti della professione (es. codice deontologico...) a tutti i livelli di AIFI attraverso accordi con i provider

b) Perseguire tutte la azioni necessarie al fine di evidenziare/denunciare i provider/eventi che presentano criticità

c) Perseguire tutte le azioni necessarie al fine di restituire alla formazione universitaria almeno lo stesso peso e valore della formazione erogata da provider privati


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3.5 CONTINUARE A PERSEGUIRE IL PROLUNGAMENTO DEL PE RCORSO DISTUDI DI BASE VERSO UN TITOLO ABILITANTE A 5 ANNI (L AUREA MAGISTRALE A CICLO UNICO IN FISIOTERAPIA)

Al fine di :�rendere coerente, in base ai modelli europei, il titolo di studio con il livello di competenze che attualmente il sistema giuridico italiano prevede per il Fisioterapista;�garantire una durata del percorso di studi di base sufficientemente ampio per poter acquisire le conoscenze e competenze previste dal Profilo Professionale, dal CoreCurriculum e dal Core Competence cosa che, negli attuali 3 anni, è diffusamente riconosciuta come altamente difficile;�facilitare la circolazione sul mercato europeo ai Fisioterapisti posizionando la formazione ai livelli più alti�permettere l’accesso ai dottorati di ricerca;�mantenere un unico livello di abilitazione (al 5°an no) in modo da non frammentare la professione in due livelli (es. “assistente” al 3°an no con competenze ridotte e ”avanzato” al 5°anno con competenze attuali o di poc o ampliate)

Area Formazione di base e avanzata

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3.6 CONDIVIDERE LA PROGRAMMAZIONE DEL FABBISOGNO FO RMATIVO UNIVERSITARIO

Attivare un coordinamento nazionale che allinei le varie regioni in merito al mandato nazionale di programmazione dei posti universitari, ed eventuale formazione ai dirigenti regionali per comprendere come fornire i numeri del fabbisogno formativo universitario.


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3.7 PERSEGUIRE TUTTE LA AZIONI NECESSARIE AL FINE D I IDENTIFICARE O CONSOLIDARE UN CORPO DOCENTE DELLO SPECIFICO PROFIL O PROFESSIONALE DEL FISIOTERAPISTA NEI CORSI DI LAUREA

Attraverso azioni quali:a)intraprendere iniziative verso il Ministero dell’Università e la Ricerca (M.I.U.R.) e il Consiglio Universitario Nazionale (C.U.N.) per modificare gli attuali Settori Scientifico Disciplinari chiedendo che ve ne sia uno specifico per l’ambito scientifico-professionale dell’area della riabilitazione e che compaia il termine “Fisioterapia” nelle declaratorieb)monitorare in tutti i corsi di Laurea l’effettiva attribuzione degli insegnamenti professionalizzanti (es. MED/48) a Fisioterapisti, con azioni anche legali in caso di incongruenze delle università


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3.8 PROMUOVERE LA REVISIONE DEI DOCUMENTI CORE DELL A FORMAZIONE DEL FISIOTERAPISTA

Aggiornare, laddove necessario, Core Curriculum, Core Competence e CoreValues.Monitorarne l’applicazione sul territorio nazionale e attivare strategie per favorire l’adeguamento ad essi dei percorsi formativi sul territorio nazionale.


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3.9 PROMUOVERE IL TIROCINIO IN ATTIVITA' LIBERO PROFESSIONALE NEI CORSI DI LAUREA IN FISIOTERAPIA

Nel contesto attuale i neolaureati hanno sempre maggiore probabilità di trovare sbocchi professionali in centri privati e studi LP, la cui realtà può essere molto differente dal contesto pubblico o privato accreditato in termini di organizzazione, spazi, strumenti e ambiti di intervento. Nell’attuale organizzazione universitaria il tirocinio e la pratica clinica del fisioterapista si devono integrare con esperienze presso strutture private di libera professione.Vigilare che l’università attui controlli sulla qualità formativa erogata dalle strutture convenzionate.


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3.10 FACILITARE ED INCENTIVARE LO SVILUPPO DI ATTIVI TÀ SCIENTIFICHE PER I FISIOTERAPISTI

Attualmente solo pochi fisioterapisti si dedicano alla ricerca, anche se di recente molti giovani colleghi hanno intrapreso con successo alcuni di questi percorsi.

a) Favorire su tutto il territorio nazionale progetti finalizzati ad acquisire i valori bibliometrici atti ad ottenere le abilitazioni scientifiche nazionali da parte di un contingente di fisioterapisti, che possa progressivamente accedere alla carriera accademica.

b) Preso atto dei notevoli ostacoli tecnici dati dall’attuale sistema universitario italiano per poter istituire un “Dottorato in Fisioterapia” si propone che AIFI valuti la possibilità tecnica di finanziare almeno 1 borsa di studio ogni 3 anni per un fisioterapista che entri in un Dottorato di Ricerca “senza borsa”.

c) Analogamente si propone di studiare la possibilità per avviare, anche attraverso strategie di fund-rainsing, azioni di sostegno economico a progetti di ricerca in ambito Fisioterapico che vengano ritenuti particolarmente “utili” allo sviluppo della scienza e della disciplina della Fisioterapia.


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