n° 46, aprile 2011

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TRIMESTRALE ELETTRONICO DI INFORMAZIONE DELL’AZIENDA USL VALLE D’AOSTA MEDICINA STRUTTURE E SERVIZI N 46/anno XII - Aprile 2011 - Aosta- REGISTRAZIONE DEL TRIBUNALE DI AOSTA N. 2 10/99 DEL 29/11/99 NEWSL ELETTRONICO: UNO SGUARDO SUL FUTURO di Giorgio Galli – direttore responsabile di “Newsl”. EDITORIALE A partire da questo numero il periodico Newsl non verrà più prodotto in forma cartacea, ma soltanto elettronica. La decisione è stata presa dalla Direzione strategica e comunicata al Comitato di reda- zione, a seguito della politica di contenimen- to delle spese che l’Azienda deve affrontare per il 2011. Sicuramente non si trattava di una spesa ingente, soprattutto tenuto conto del fatto che il periodico raggiungeva a domicilio tutti i dipendenti (compresi i pensionati), ma è pur vero che sono proprio queste spe- se ad attirare l’attenzione - e talvolta le critiche - dell’opinione pubblica. Quindi, la Direzione ha eliminato dal proprio bilancio le spese per le pubblicazio- ni, oltre a quelle relative a progetti di promozione della salute (salvo finanziamenti statali). La politica di rigore su tutte le categorie di spesa prosegue con il coinvolgimento di tutti e ci si sta muovendo per il reperimento di fonti di finanziamento alternative, quali le sponsorizzazioni e le partnership con soggetti privati. In quest’ottica diventano fondamentali la collaborazione e la sinergia fra tutti gli operatori, senza indulgere nella facile consuetudine di puntare il dito sugli altri e sulle altrui organizzazioni. Sicuramente, con l’impegno, la ragionevolezza, ma senza pregiudizi, si potranno raggiungere risultati di tutto rispetto. Buon lavoro a tutti. Carla Stefania Riccardi Direttore generale P er oltre 10 anni lo abbiamo pubblicato in formato carta- ceo ed inviato direttamente nelle case dei dipendenti e dei pensionati A partire da quest’anno, in accordo con la direzione strategica (il direttore generale lo ricorda nel suo editoriale) , per esigenze legate al contenimento della spesa, il periodico viene trasformato in giornale elettronico. È questo il compromesso tra le esigenze di modernizzazione da un lato e la necessità di con- tenere i costi dall’altro. Newsl verrà inviato per posta elettronica al gruppo TUTTI. So benissimo che non tutti i colleghi troveranno il tempo e l’occasione per consultarlo sul luogo di lavoro, poiché impegnati nelle attività lavorative quotidiane. Per questa ragione Newsl è, come di consueto, pubblicato sul sito internet aziendale www.ausl.vda.it in modo tale da consentirne la visione da casa. Abbiamo apportato qualche piccola modifica, ad iniziare dalle dimensioni delle pagine (formato A4 anziché A3), sia per ren- derlo più facilmente leggibile a monitor (anche su iPad) sia per poterlo stampare. Colgo infine l’occasione per ringraziare tutti coloro che in questi anni hanno contribuito, con i loro articoli, alla crescita del giornale, auspicando che la collaborazione prosegua nel tempo. Newsl, come sempre, è aperto ai vostri contributi (articoli, fotogra- fie, esperienze lavorative, riflessioni, ecc) e ai vostri suggerimenti. Grazie a tutti e buon lavoro. Per vederlo vai sul sito www.ausl.vda.it e clicca la voce “NEWSL Informafamiglie” sulla sinistra della pagina principale Per riceverlo registrati sul sito Lo invieremo direttamente sul tuo pc AcceNdi liNForMAZioNe lA sANità iN uN click

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Page 1: n° 46, aprile 2011

trimestrale elettronico

di informazione dell’azienda UslValle d’aosta

m e d i c i n a s t r U t t U r e e s e r V i z i

n 46/anno Xii - aprile 2011 - aosta- reGistrazione del triBUnale di aosta n. 2 10/99 del 29/11/99

neWsl elettronico: Uno sGUardo sUl fUtUrodi Giorgio Galli – direttore responsabile di “Newsl”.

editoriale

A partire da questo numero il periodico Newsl non verrà più prodotto in forma

cartacea, ma soltanto elettronica.La decisione è stata presa dalla Direzione

strategica e comunicata al Comitato di reda-zione, a seguito della politica di contenimen-to delle spese che l’Azienda deve affrontare per il 2011.

Sicuramente non si trattava di una spesa ingente, soprattutto tenuto conto del fatto che il periodico raggiungeva a domicilio tutti i dipendenti (compresi i pensionati), ma è pur vero che sono proprio queste spe-se ad attirare l’attenzione - e talvolta le critiche - dell’opinione pubblica.

Quindi, la Direzione ha eliminato dal proprio bilancio le spese per le pubblicazio-ni, oltre a quelle relative a progetti di promozione della salute (salvo finanziamenti statali).

La politica di rigore su tutte le categorie di spesa prosegue con il coinvolgimento di tutti e ci si sta muovendo per il reperimento di fonti di finanziamento alternative, quali le sponsorizzazioni e le partnership con soggetti privati.

In quest’ottica diventano fondamentali la collaborazione e la sinergia fra tutti gli operatori, senza indulgere nella facile consuetudine di puntare il dito sugli altri e sulle altrui organizzazioni.

Sicuramente, con l’impegno, la ragionevolezza, ma senza pregiudizi, si potranno raggiungere risultati di tutto rispetto.Buon lavoro a tutti.

carla stefania riccardiDirettore generale

Per oltre 10 anni lo abbiamo pubblicato in formato carta-ceo ed inviato direttamente nelle case dei dipendenti e dei

pensionati A partire da quest’anno, in accordo con la direzione strategica (il direttore generale lo ricorda nel suo editoriale) , per esigenze legate al contenimento della spesa, il periodico viene trasformato in giornale elettronico. È questo il compromesso tra le esigenze di modernizzazione da un lato e la necessità di con-tenere i costi dall’altro. Newsl verrà inviato per posta elettronica al gruppo TUTTI. So benissimo che non tutti i colleghi troveranno il tempo e l’occasione per consultarlo sul luogo di lavoro, poiché impegnati nelle attività lavorative quotidiane. Per questa ragione Newsl è, come di consueto, pubblicato sul sito internet aziendale

www.ausl.vda.it in modo tale da consentirne la visione da casa. Abbiamo apportato qualche piccola modifica, ad iniziare dalle dimensioni delle pagine (formato A4 anziché A3), sia per ren-derlo più facilmente leggibile a monitor (anche su iPad) sia per poterlo stampare. Colgo infine l’occasione per ringraziare tutti coloro che in questi anni hanno contribuito, con i loro articoli, alla crescita del giornale, auspicando che la collaborazione prosegua nel tempo. Newsl, come sempre, è aperto ai vostri contributi (articoli, fotogra-fie, esperienze lavorative, riflessioni, ecc) e ai vostri suggerimenti.

Grazie a tutti e buon lavoro.

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Page 2: n° 46, aprile 2011

trimestrale di informazione dell’Unità sanitaria locale Valle d’aosta2

Il Pronto soccorso dell’Ospedale regionale Umberto Parini di Aosta è stato accreditato come centro di eccellenza per il trat-

tamento della sincope e certificato come struttura di riferimento per tale patologia dal Gruppo Italiano Multidisciplinare per lo Studio della Sincope (GIMSI).Il riconoscimento è stato presentato ai giornalisti nel corso di un incontro che si è tenuto presso il Pronto soccorso mercoledì 2 febbraio.«La sincope è un sintomo caratterizzato da breve perdita di coscien-za – spiega il dr. massimo Pesenti campagnoni, direttore del Dipartimento di Emergenza e Accettazione (DEA) e del Pronto soccorso di Aosta – e può verificarsi in tutte le età della vita. In Valle d’Aosta si registrano circa 700 nuovi casi all’anno, ma que-sta cifra riguarda solo gli accessi al Pronto soccorso e quindi è mino-re rispetto a quella reale.Sebbene la sincope possa occorrere anche in soggetti sani, può rap-presentare il campanello d’allarme di patologie gravi, a volte poten-zialmente mortali. Inoltre, soprattutto se recidivante, può incidere sulla qualità della vita del soggetto interessato e persino diventare invalidante per quanto attiene allo svolgimento dell’attività profes-sionale.Fare la giusta diagnosi di causa della sincope è quindi importante per non allarmare i sani da un lato e dall’altro per curare e informa-re correttamente i soggetti a rischio, soprattutto se anziani e car-diopatici.»Finora il GIMSI ha certificato 21 centri afferenti ad altrettanti ospedali italiani e soltanto due nuclei operativi appartenenti a strutture dell’emergenza: quello del DEA di Alessandria e la Me-dicina e Chirurgia d’Urgenza e Accettazione (MCUA) di Aosta.«Il percorso di accreditamento del nostro centro è iniziato nell’an-no 2008 – dice il dr. stefano Podio, responsabile della unità di studio della sincope (Syncope Unit) della VdA – quando abbiamo deciso di confrontarci con il GIMSI e la sua struttura di riferimento (Cardiologia degli Ospedali del Tigullio - responsabile il dr. Miche-le Brignole). Dopo una attenta valutazione delle risorse disponibili abbiamo avviato iniziative formative dedicate al nostro personale. A queste sono seguiti l’acquisizione delle attrezzature necessarie, l’elaborazione di standard operativi finalizzati, la predisposizione di

percorsi diagnostici e te-rapeutici basati sulle mi-gliori evidenze scientifiche condivise.Questo iter si è concluso alla fine del mese di gen-naio 2011 con la certifica-zione da parte del GIMSI ed il relativo accredita-mento come centro di ec-cellenza.» La Syncope Unit, unità funzionale multidiscipli-nare che si avvale della collaborazione, soprat-tutto, di cardiologi e neurologi, si propone di identificare i soggetti

considerati ad alto rischio di sincope mediante la valutazione cli-nica e strumentale appropriata, al fine di intervenire sulle cause correggibili; di consigliare ed educare i soggetti interessati da tale patologia al fine di gestire al meglio le situazioni di cronicità; di operare nel quadro di opportune procedure diagnostiche e terapeutiche al fine di offrire al paziente l’assistenza appropriata e nell’ottica di razionalizzare le risorse (tecnologiche ed umane) disponibili.

la SYNCOPE UNIT del Pronto soccorsoaccreditata come centro di eccellenza

di Tiziano Trevisan - referente per la comunicazione del DEA

DALL’UTOPIA AD UN SISTEMA DI CURA MODERNO ED 

AUSPICABILE. Una proposta per i chirurghi, gli anestesisti e gli amministratori. 

Segreteria Organizzativa: Unità Operativa di Chirurgia Generale Presidio Ospedaliero “Santa Maria delle Stelle” – Melzo via Maffia 6  

Azienda Ospedaliera di Melegnano Tel 02.95122362/363    Fax 02.95122362 Email: [email protected] 

FAST TRA

CK 

Palazzo Trivulzio ‐ M

elzo 11 Marzo 201

Comitato Organizzatore:  Rosaldo Allieta (Aosta), Massimo Bocca (Milano), Mariella Congiu (Milano), Gaetano Iapichino (Milano), Angelo Mantovani (Milano), Flavio Scarani (Milano).  Segreteria Scientifica: Fabio Da Rin Bettina (Milano), Marco Enrico Freschi (Milano), Anaid Kasangian (Milano), Angelo Mantovani (Milano). 

Melzo 20.01.2011 Melzo 20.01.2011 

  

Caro Allieta,  Caro Allieta,  

Abbiamo definito la data dell’incontro con tema la Fast Track Surgery, rinviato  per i motivi che 

conosci fissandola all’11 Marzo. 

Abbiamo definito la data dell’incontro con tema la Fast Track Surgery, rinviato  per i motivi che 

conosci fissandola all’11 Marzo. 

L’evento si prefigge di diffondere un modello organizzativo, fondato su evidenti basi scientifiche, 

utile per definire i pazienti idonei,  e per i quali la dimissione precoce diventa  fattibile e sicura come 

conseguenza di una gestione clinica affidabile e sicura. 

L’evento si prefigge di diffondere un modello organizzativo, fondato su evidenti basi scientifiche, 

utile per definire i pazienti idonei,  e per i quali la dimissione precoce diventa  fattibile e sicura come 

conseguenza di una gestione clinica affidabile e sicura. 

A me pare che l’esperienza da voi maturata è tale da rendere suggestiva la vostra presentazione, 

soprattutto come esperienza di gruppo di lavoro   

A me pare che l’esperienza da voi maturata è tale da rendere suggestiva la vostra presentazione, 

soprattutto come esperienza di gruppo di lavoro   

Consapevoli del contributo apportato dalla Tua collaborativa partecipazione, nel  Consapevoli del contributo apportato dalla Tua collaborativa partecipazione, nel  ringraziare per la Tua adesione, sottoponiamo alla Tua attenzione il programma ed alcune informazioni utili. ringraziare per la Tua adesione, sottoponiamo alla Tua attenzione il programma ed alcune informazioni utili.   

Programma Programma 

   Presentazione Presentazione Prof. Giancarlo Roviaro Prof. Giancarlo Roviaro 

Direttore Scuola di Specializzazione in Chirurgia Generale  

Direttore Scuola di Specializzazione in Chirurgia Generale  

Università Degli Studi di Milano Università Degli Studi di Milano 

9.00 ‐ 9.20   Il razionale della Fast Track Surgery. Paolo Millo 

Dirigente medico U.O. Chirurgia Generale Ospedale Regionale “U. 

Parini” Aosta 

9.20 ‐ 9.40  Fisiopatologia del paziente chirurgico. Giovanni Mistraletti 

Istituto di Anestesia e Rianimazione Università degli Studi di Milano 

9.40 ‐ 10.00  Elementi di anestesia e controllo del dolore. 

Alessandro Albani Responsabile Struttura Complessa di Anestesia e Terapia Intensiva Post Operatoria Ospedale Regionale “U. 

Parini” Aosta 

10.00 ‐ 10.20  Il ruolo dell’infermiere nel modello organizzativo della Fast Track Surgery. 

Enrica Bessone Coordinatore Infermieristico U.O. 

Chirurgia Generale Ospedale regionale Umberto Parini di 

Aosta 

10.20 ‐ 10.25  La preparazione intestinale. Carolina Maggioni 

Coordinatore Infermieristico U.O. Chirurgia Generale P.O. “Santa Maria 

delle Stelle”Melzo 

10.25 ‐ 10.30 Sondino naso‐gastrico, catetere vescicale e drenaggi: quando e perché. 

Anaid Kasangian Scuola di Specializzazione in Chirurgia Generale Università degli Studi di 

Milano 10.30 – 10.50  Break   

10.50 ‐ 11.00 La Fast Track surgery nell’’approccio laparoscopico e nella chirurgia tradizionale. 

Fabio Da Rin Bettina Dirigente Medico U.O. Chirurgia Generale P.O. “Santa Maria delle 

Stelle”Melzo 

RELATORE imPortante riconoscimento Per i nostri cHirUrGHi

sono stati tra i protagonisti del convegno nazionale fast tracK sUrGerY

svoltosi a melzo l’11 marzo

“L’evento si prefigge di diffondere un modello orga-nizzativo fondato su evidenti basi scientifiche, utile per definire i pazienti idonei e per i quali la dimissione precoce diventa fattibile e sicura come conseguenza di una gestione clinica affidabile e sicura. L’esperien-za da voi maturata è tale da rendere suggestiva la vostra presentazione, soprattutto come esperienza di gruppo di lavoro”.

Con queste parole il Prof. Giancarlo Roviaro. Diret-tore della Scuola di Specializzazione in Chirurgia Generale presso l’Università degli Studi di Milano, ha invitato rosaldo allieta e Paolo millo rispet-tivamente direttore e dirigente medico presso la nostra struttura di Chirurgia generale a relazionare nell’ambito del convegno sulla Fast Track Surgery.

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trimestrale di informazione dell’Unità sanitaria locale Valle d’aosta 3

Il nostro Centro Ipertensione, che fa parte della Sezio-ne Regionale Piemonte –Liguria - Valle d’Aosta della

Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa, è stato re-clutato con altri 71 centri italiani per partecipare ad uno studio clinico che fa parte del Programma Ministeriale GUadaGnare salUte. Fra gli obiettivi del program-ma sono compresi la riduzione del consumo di sale e la lotta all’obesità.Lo studio MINISAL, a cui stanno partecipando alcuni nostri pazienti (ci è stato chiesto di reclutare circa 20 soggetti ipertesi a noi noti e residenti in Valle d’Aosta), si prefigge di valutare il consumo alimentare di sale nelle diverse aree del paese. l’eccesso di sodio ali-mentare e l’insufficiente apporto di potassio sono tra i fattori responsabili dell’elevata prevalenza di ipertensione arteriosa in italia.Ottenuto il consenso dei soggetti da noi individuati, informato il loro medico curante, questi sono sotto-posti a valutazione gratuita nel corso della quale i nostri infer-mieri “dedicati “ Gina, Paola e Fortunato misurano la pressione arteriosa con apparecchi elettronici validati in nostra dotazione (secondo le Linee Guida ESH/ESC), misurano il peso e l’altezza e predispongono per una raccolta di urine delle 24 ore I conteni-tori stoccati saranno ritirati da chi organizza lo studio e analizzati presso il centro universitario unico di riferimento.Dai soggetti analizzati vengono raccolte sia informazioni demo-grafiche sia altre informazioni relative alla durata dell’ipertensio-ne e alla terapia farmacologica eventualmente in corso.Da sempre ai soggetti indirizzati al nostro centro viene presenta-to un programma di educazione sanitaria, dove la dieta occupa il primo posto. Nel nostro “Percorso Regionale per il trattamento dell’Ipertensione arteriosa” la modifica dello stile di vita è la pri-

ma scelta terapeutica non farmacologica proposta in merito dai medici curanti e dal nostro centro che con essi collabora stretta-mente .La dieta povera di sale, a basso contenuto calorico, l’eser-cizio fisico regolare e l’abolizione del fumo sono in grado di te-nere sotto controlli i valori di ipertensione lieve, aiutano i farmaci ad agire nelle forme di ipertensione moderata-severa evitando il ricorso all’aumento dei dosaggi o del numero degli stessi .

il codice di comPortamento Per Gli stUdenti infermieri

di Alfredo Diano – Corso di Laurea in Infermieristica

La Conferenza Permanente delle Classi di Laurea delle Professioni Sanitarie (CPCLPS) ha proposto nella Consensus Conference sul tirocinio del 23 dicembre 2009, un Codice di comportamento degli studenti delle professioni sanitarie in tirocinio. Gli studenti dei corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie effettuano i tirocini nei servizi assumendo responsabilità verso i cittadini–utenti perché per apprendere si inseriscono attivamente nei piani di cura e nelle prestazioni erogate. Pertanto è necessario formare lo studente ad assumere consapevolmente un comportamento conforme con valori di rispetto ed eticità nel’ambiente clinico o accademico, ma anche per uno sviluppo completo della sua persona. Il corso di Laurea in Infermieristica di Aosta ha adottato il Codice, diffondendolo sia agli studenti, sia alle sedi didattiche di tirocinio con l’auspicio che l’impegno espresso nel documento sia occasione di riflessione per un agire condiviso orientato al bene del malato e alla fattiva cooperazione tra operatori e discenti..

a ProPosito di sale….di Maria Sabina Modesti – dirigente medico Centro Ipertensione - SC Medicina Interna

CODICE DI COMPORTAMENTO* DEGLI STUDENTI INFERMIERI

In tirocinio come studente, mi impegno a:

Agire entro i limiti del ruolo di studente e della progressiva autonomia operativa appresa.Prepararmi per il tirocinio in accordo con gli obiettivi e le specificità della sede di tirocinio.Sostenere i diritti di tutti gli utenti.Mantenere la riservatezza e la confidenzialità delle informazioni degli utenti.Intraprendere azioni appropriate per garantire la mia sicurezza, quella degli utenti e dei colleghi.Riferire le attività effettuate in modo sincero, puntuale e preciso.Accettare le responsabilità delle mie azioni.Trattare gli altri rispettando le diverse etnie, i valori e le scelte relative ai credi culturali e spirituali, status sociale i diritti umani.Collaborare in modo attivo e propositivo per migliorare il mio percorso formativo.Astenermi dal mettere in pratica qualsiasi tecnica o metodica per la quale non ho ricevuto una adeguata preparazione o ottenuto la certificazione.Riconoscere che il mio apprendimento deve essere supervisionato.Riferire puntualmente condizioni di non sicurezza (errore) e farne occasioni di riflessione formativa.Informare gli utenti e/o famigliari che sono studente e i limiti dei compiti che posso assumere e rendendo visibile il cartellino di riconoscimento.Astenermi dall’uso di qualsiasi sostanza che possa compromettere la capacità di giudizio.Promuovere l’immagine della professione ed essere modello di “promozione della salute” attraverso il comportamento, le azioni, l’uso delle divise, le espressioni e le modalità di comunicazione verbale e non verbale.

Tratto da Conferenza permanente dei Corsi di Laurea delle Professioni sanitarie Documento di indirizzo su standard e principi del tirocinio nei Corsi di Laurea delle professioni sanitarie - 23 dicembre 2009

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CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICACours Universitaire pour infirmier

Assessorat de la Santé,du Bien-être et desPolitiques sociales

Assessorato Sanità,Salute e Politiche sociali

Page 4: n° 46, aprile 2011

trimestrale di informazione dell’Unità sanitaria locale Valle d’aosta4

ParlottandoUn ProGetto tra nido aziendale, nido di sarre montan e serVizio di loGoPedia

Il progetto, nato da un “brain storming” tra due logopediste, ha avuto i natali nell’estate del 2009 ed è stato realizzato concretamente nei

primi 6 mesi del 2010.Questo è uno di quei casi in cui si può dire “beata ignoranza”: aveva-mo l’idea di sensibilizzare le persone per un invio precoce, ma non avevamo immaginato il reale percorso.... in testa e su carta, ci sembra-va banale realizzarlo.Da dove partiamo per raccontare la realizzazione? Forse dall’inizio! L’i-dea è partita da alcune riflessioni circa l’importanza di diagnosi e inter-venti precoci per ottenere migliori risultati in tempi brevi e con minori ripercussioni sui successivi apprendimenti.È ormai dimostrato che interventi precoci sono risolutivi nella mag-gior parte dei casi, mentre una presa in carico tardiva (dopo i tre anni

e mezzo), oltre a non risolvere completamente le problematiche del linguaggio, può compromettere l’apprendimento della letto scrittura (almeno il 40% dei disturbi specifici di apprendimento riguarda bam-bini con pregresso disturbo specifico di linguaggio). Centri specializzati (IRCS Stella Maris) e professionisti di comprovata capacità teorica e pra-tica (Letizia Sabbadini), ormai intervengono su bambini di 18/24 mesi. Nella nostra realtà le segnalazioni principalmente avvengono dopo i tre anni. Per questo motivo si è pensato di ricercare una strategia per sensibilizzare la popolazione. A noi è parso interessante coinvolgere dei professionisti con un contatto privilegiato quotidiano con bambini di età inferiore ai tre anni: gli educatori dei nidi valdostani. Abbiamo pensato di coinvolgere le colleghe del Distretto 1 per attivare il proget-to almeno in un’altra realtà. Questo ci ha inoltre consentito un confron-to e una condivisione di pensieri ed energie. aspetto importante in un

progetto che nasce!La nostra idea è stata accolta in maniera positiva e così “Parlottando” è stato proposto anche al nido di Sarre Montan. Dopo la prima stesura (.... le prime tre o quattro stesure del progetto), ci siamo ritrovate per identificare i test da proporre alle Educatrici e ai Genitori e le slides di presentazione. Ed ecco il vero e proprio inizio: confronto con gli educatori per spie-gare il lavoro a cui avrebbero partecipato, raccolta dati da consegnare ai genitori, test da proporre ai bambini al nido. Qui abbiamo trovato un ambiente positivo in tutti gli aspetti (curiosità, voglia di conoscere, rinnovare, iniziare qualcosa di nuovo): sapevamo dell’alta qualità del servizio dei due nidi, ma è stato bello avere un ulteriore riscontro. Emo-zionanti sono state le serate di incontro con i genitori per spiegare il progetto e i risultati. Il lavoro con altre figure è veramente interessante: ci ha arricchito a livello professionale e umano.Sicuramente un grazie va a tutti i piccini che ci hanno aiutato in que-sta esperienza, ai loro genitori e alle coordinatrici ed educatrici dei due nidi: tutti hanno aderito al progetto dimostrandoci comprensione e fiducia in ciò che stavamo proponendo!

Roberta Linty e Daniela NardoKarine Monsagrati e Dionisia Marchi

Il progetto, sviluppato nei distretti 1 e 2, ha coinvolto 2 asili nido e 54 bimbi, 9 dei quali hanno evidenziato una fragilità emotivo linguistica che sarà affrontata e forse potranno evitare di manifestare disturbi dell’apprendimento. La buona riuscita della sperimentazione ha consigliato la sua prosecuzione in altri 2 asili nido negli stessi distretti. (a cura della Redazione)

PROGETTO SPERIMENTALE DI SOLLIEVO DESTINATO ALLE PERSONE CON DISABILITA’ PSICO-FISICHE E ALLE LORO FAMIGLIESOSTEGNO E ASSISTENZA NEI FINE SETTIMANA

WEE

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ENTE GESTORE

SAINT-CHRISTOPHE E AOSTA

Ansed s.n.c. è competente nella consulenza, progettazione, organizzazio-ne, gestione, coordinamento, ricerca e formazione in Servizi, Interventi e Attività di animazione, educazione, vacanza, assistenza, cultura, spetta-colo, prevenzione del disagio, promozione della salute psico-fisica.La Società è attiva dal 1987 ed è diretta da professionisti psicologi Stefano Ghidoni e Walter Jacquemet, con oltre trent’anni di esperienza nell’animazione e nella psicologia di gruppo e di comunità.Ansed conduce Asili nido, Garderie, Mini Club, Spazi gioco, Feste, Performances artistiche e musicali, Spettacoli in contesti speciali, Animazione nelle case di riposo e nei Centri Diurni, negli Ospedali e nelle strutture protette, nelle Istituzioni scolastiche. Qualità e accoglienza in Hotel, Casa Vacanza, Campeggi ed altre strutture ricercate e prive di barriere, sono garantite in iniziative con finalità di integrazione, aggregazione, gioco, movimento, espressività, apprendimento, sviluppo, turismo, divertimento: Centri Estivi ed Invernali, Soggiorni residenziali per bambini e ragazzi, Villeggiatura per persone anziane e diversamente abili, Vacanze studio, naturalistiche e sportive, Scambi giovanili e culturali.I Collaboratori della società Ansed sono scrupolosamente selezionati attraverso l’analisi del curriculum, test, colloqui attitudinali e corsi di Formazione.Lo Staff è preparato alle tecniche di Animazione ed Educative, al saper stare nei gruppi e alla direzione delle équipes, all’accompagnamento e alla sicurezza delle persone, minori e adulti.www.ansed.it - [email protected]

UN’IMPRESA DA PIù DI VENT’ANNI

PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI presso la segreteria AnsedLocalità Grande Charriere, 64 - 11020 Saint-Christophe (Aosta)Tel. 0165.361615 - Fax 0165.235616 dal lunedì al venerdìdalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 17.00

PARTNERI seguenti partner hanno sottoscritto accordi di sinergia e di collaborazione con il Progetto “Week Hand”

Si ringraziano:(in ordine alfabetico)

Apnea National School di AostaCentro Equestre El Dorado Jumping Team di QuartCentro Europeo di Bioetica e Qualità della Vita Onlus di Saint-VincentCittadella dei GiovaniCODIVDAComune di ChâtillonCSV Centro di Servizi per il Volontariato della Valle d’AostaDISVALFondazione Istituto Musicale della Valle d’AostaUniversità della Valle d’Aosta

DA SAPERE

ISCRIZIONILe famiglie interessate ad usufruire del Servizio “Week Hand” po-tranno presentare domanda di iscrizione all’iniziativa direttamente presso la segreteria dell’Ente organizzatore, Ansed snc di Saint Chri-stophe, località Grande Charriere, 64.Una prima sessione di iscrizioni avverrà, con comunicazione agli in-teressati ed adeguata pubblicazione, nel mese di marzo 2011.Sono previste eventuali altre sessioni di iscrizione con cadenza tri-mestrale o semestrale a seconda delle richieste pervenute in itinere. DOCUMENTI DA PRESENTAREPer l’iscrizione del familiare disabile è necessario presentare i se-guenti documenti: • CertificazioneodichiarazionediresidenzainValled’Aosta• Certificazioneodichiarazionedelpossessodeirequisitidicuialla

legge n° 104/92 artt. 3, 4 oppure dichiarazione di situazione di gra-vità rilasciata dal medico di base dell’utente per i casi previsti dal comma dell’articolo 94 della Legge 27 dicembre 2002 n° 289

Chi ritiene di avvalersi della riduzione sulle quote di partecipazione deve presentare inoltre:• Dichiarazionesostitutivaunica(DSU)concertificazioneISEErela-

tiva a un anno fiscale non antecedente il biennio, integrata dalla Di-chiarazione sostitutiva di notorietà relativa a redditi INAIL e/o alle provvidenze di cui alla L.R. 11/99, a pensioni non assoggettate ai fini IRPEF e redditi prodotti all’estero da tutti i componenti familiari e non inclusi nell’ISEE.

GRADUATORIAPer le iscrizioni sono fissate delle priorità di accesso secondo le se-guenti modalità:• Effettivanecessitàdocumentatadapartedeiserviziterritoriali(ri-

covero di famigliare, grave situazione famigliare, ecc)• Nonutilizzodapartedeldisabiledialtriservizialternativi• Principio di rotazione nella frequenza sulla base del numero di

iscritti, della disponibilità di posti e delle condizioni individualiLe richieste di inserimento sono esaminate e valutate al fine di confi-gurare le ammissioni tenendo presenti le modalità fissate dal regola-mento e sulla base della disponibilità dei posti per ciascun weekend assistito e/o notte assistita programmati.PRENOTAZIONILe prenotazioni per la fruizione dei weekend e/o delle notti assistite devono essere effettuate telefonicamente presso la segreteria Ansed entro il 20 del mese antecedente alla richiesta di partecipazione, in-dicando la motivazione.QUOTEPer la partecipazione del familiare disabile all’iniziativa sono state fissate dall’Amministrazione regionale le seguenti quote:• € 40.00 per ogni giornata fornita (sabato o domenica)• € 60.00 per ogni notte assistita fornita (sabato notte)Sono previste riduzioni in base alla situazione economica del reddito familiare certificato attraverso presentazione modulo ISEE.N° PARTECIPANTIDa un minimo di 2 a un massimo di 6 partecipanti compresenti per ciascuna giornata di weekend programmata, (in base alla gravità dei partecipanti e alle esigenze assistenziali) e da un minimo di 1 ad un massimo di 2 partecipanti per ciascuna notte assistita.ASSICURAZIONII partecipanti sono coperti da polizza responsabilità civile verso terzi (RCT).

WEEK HAND È il nUoVo serVizio sPerimentale Per le

Persone disaBiliSi è avviata la sperimentazione di “Week Hand”, servizio creato dall’Assessorato alla Sanità e Politiche Sociali per dare sollievo alle famiglie valdostane supportandole, nei fine settimana, nell’assistenza di familiari in situazione di disabilità. Il nuovo servizio offre alle persone disabili la possibilità di svolgere, in un ambiente accogliente e accessibile, attività ludico-ricreative oltre a proporre attività di animazione, socializzazione, intrattenimento e integrazione nel tempo libero.Attivo dallo scorso 2 aprile presso il CEA (Centro Educativo Assistenziale) di Chatillon, “week Hand” è gestito dall’Ansed di saint-Christophe. Per informazioni tel. 0165-361615

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trimestrale di informazione dell’Unità sanitaria locale Valle d’aosta 5

novità in materia di “libera professione intramoenia”di Valter Pietroni – Direttore amministrativo

Nel corso degli ultimi due anni l’Azienda è stata particolarmente attiva sul tema della libera

professione intramoenia resa dai medici e dal personale afferente alla dirigenza sanitaria avente diritto. Gli interventi operati dalla Direzione si sono posti in modo strumen-tale rispetto alla necessità, determinata dalla normativa vigente, di creare un unico punto centralizzato di preno-tazione delle prestazioni rese in regime di libera professione intra-moenia nonché di centralizzare il sistema delle riscossioni dei com-pensi spettanti al “professionista”.La centralizzazione del sistema di prenotazione e di riscossione risponde alla necessità, avvertita dal legislatore, di creare un sistema trasparen-te di accesso alle prestazioni e alla condizio-ni tariffarie richieste dai singoli professionisti e rispon-de, altresì, alla necessità di operare un puntuale monitoraggio delle attività rese attraverso l’istituto in oggetto.Allo scopo di dare puntuale attuazione agli obiettivi enunciati, l’A-zienda ha operato, preliminarmente, creando una nuova funzione amministrativa che è andata a sommarsi alla funzione già esistente e operativa sul tema della gestione degli aspetti contabili della libe-ra professione. Tale struttura è stata costituita allo scopo di rispon-dere alle esigenze di un sistema caratterizzato da numerose istanze di controllo e da un quadro normativo costantemente in evoluzio-ne. Attraverso le nuove funzioni costituite, l’Azienda ha operato una estesa attività di ricognizione dell’attività libero – professionale esercitata in Azienda tramite la somministrazione di documenta-zione ai professionisti finalizzata all’acquisizione delle seguenti in-formazioni: spazi temporali attraverso le quali è “realizzata” l’attività libero professione; acquisizione di proposte di tariffazione per le singole prestazioni; creazione informatizzata di agende dedicate per singolo professionista.Le attività sopra indicate hanno consentito di creare il nuovo cUP lPi (centro unico di prenotazione per la libera professione intramo-enia) dedicato in via esclusiva alla gestione delle prenotazioni delle

prestazioni da rendersi in regime libera professio-ne intramoenia dal personale medico autorizzato,

sia all’interno degli spazi aziendali che presso gli studi privati.Il CUP LPI è ubicato presso la piastra del Presidio Ospedaliero regionale “U. Parini” ed è operativo da febbraio 2011, attivo tutti i pomeriggi dal lu-

nedì al venerdì (dalle 13:30 alle 19:30), dotato di personale e di linee telefoni-che dedicate. Le attività del CUP LPI sono total-mente distinte rispetto alle analoghe funzioni svolte dai CUP addetti alle prenotazioni delle attività istituzio-nali rese dall’Azienda, evitando in tal

modo qualsiasi commistione tra attivi-tà istituzionale e attività resa in regime di

libera professione intramuraria, così come richie-sto dalla L. 120/2007 recante “Disposizioni in materia di attività li-bero professionale intramuraria ed altre norme in materia sanitaria”.I costi di gestione derivanti dalla costituzione del CUP sono finan-ziati direttamente attraverso gli introiti derivanti dall’attività resa dal personale autorizzato, ovvero attraverso i complessivi prelievi operati sui compensi percepiti dal personale operante in regime di libera professione.La centralizzazione delle riscossioni riguarda, al momento, i soli compensi derivanti da attività resa all’interno degli spazi aziendali.Sul tema in argomento l’Azienda è attiva anche su altri aspetti, quali la rivisitazione complessiva del regolamento generale che discipli-na l’attività dei medici in regime di libera professione intramuraria e punta, entro il corrente anno, all’adozione di un nuovo regolamen-to adeguato alle nuove disposizioni normative ed in grado di me-glio recepire l’attuale assetto organizzativo dell’istituto.La libera professione intramuraria conoscerà, inoltre, novità impor-tanti anche dal punto di vista strutturale, attraverso l’identificazione di una sede specificamente dedicata a tale attività.Di particolare interesse appare, infine, la complessiva informativa già rilevabile, o in via di definizione (per orari di visita e tariffe), sul sito Internet aziendale.

l’aGo del Bilanciodi Elisa Pasini – SC Comunicazione

Il titolo di questa rubrica è nato per dare aggiornamenti periodici sul Bilancio socia-

le e di genere dell’azienda ed è stato scelto giocando su un duplice senso. Rimanda, da un lato, a “l’ago della bilancia” – a che pun-to è il progetto – e, dall’altro, a “l’ago della bussola” – verso dove si sta andando, qual è l’orientamento del progetto. Si sta volgendo alle fasi conclusive e, per questo, è utile fare il punto per entrambi gli aspetti.

A che punto siamo.Si scrive. Dopo gli incontri dei gruppi di la-voro, la verifica delle esperienze di altri casi e lo sforzo di integrazione con i documenti di riferimento già realizzati per la programma-

zione e la valutazione riguardanti la nostra azienda sanitaria, queste sono le settimane di raccolta e verifica degli ultimi dati e di stesura del documento.Il periodo dedicato alla riflessione e condivi-sione ci ha permesso di smontare un ogget-to complesso per poterlo vedere da dentro. Ora i criteri per ricomporlo sono il punto di vista e gli interessi dei destinatari dell’azien-da. Non ci si prefigge, infatti, di descrivere come funziona - e come potrebbe funzionare meglio – tutta l’azienda, rischiando così una rappresentazione simile alla Torre di Babele di Bruegel.

A cosa miriamo.Le informazioni, i dati e i progetti sono se-lezionati per permettere al lettore di avere uno sguardo trasversale dell’insieme e, sul-

la base dei suoi interessi, uno sguardo in profondità per specifici temi. La preferen-za per un’impostazione basata sui servizi e non sull’organizzazione traduce la tensione ai fini più che agli strumenti. La cura del lin-guaggio, la scelta dei grafici, l’esposizione e il commento dei risultati dovranno tradurre l’importanza attribuito ai principi della tra-sparenza e della semplificazione. L’ago dei bilancio sono le persone alle quali l’azienda si rivolge, nel desiderio di far crescere la loro relazione. Un obiettivo molto ambizioso che traccia una direzione da percorrere nel lun-go periodo con pazienza e determinazione.

Per qualsiasi informazione, richiesta, osser-vazione è possibile scrivere a [email protected] e visitare la pagina dedicata alla pre-cedente edizione sul sito istituzionale.

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trimestrale di informazione dell’Unità sanitaria locale Valle d’aosta6

24 febbraio – Hostellerie du cheval Blanc, aostail nUoVo testo Unico della sicUrezza ed il comParto sanitarioformazione dei preposti e dei dirigentiSeconda edizione dell’evento formativo promosso e organizzato dal Servizio Prevenzione e Protezione (SPP) diretto dalla dott.ssa Anita Mombelloni. Tra i relatori si segnala la presenza della giurista Anna Guardavilla, del PM Pasquale Longarini, del direttore della SC Preven-zione e sicurezza negli ambienti di lavoro, Agostino Roffin, del direttore della SC Affari Amministrativi, Enrico Formento Dojot.

4 marzo 2011 – Hotel mont Blanc Village, la salleil neonato Pretermine affetto da sindrome resPiratoriacorso di aggiornamentoPromosso dal Dipartimento materno-infantile, diretto dal dr. Cesare Arioni, il corso ha affron-tato il tema della presa in carico precoce del prematuro, sia in sala parto che nel reparto, con particolare attenzione alla sindrome respi-ratoria.

4 marzo 2011cittadella dei Giovani, aostala dialettica transcUltUrale nei serVizi sanitari e socialiconvegnoL’evento è stato promosso e organizzato dall’Ufficio Progetti Innovativi e Pari Opportunità (coordinato da Anna Castiglion), in collaborazione con l’Assessorato regionale alla Sanità, e ha rappresentato il momento finale di un intenso percorso formativo sul tema della transculturalità che ha coinvolto oltre 70 opera-tori dei servizi sociali e sanitari. Tra i relatori ricordiamo Adel Jabbar (socologo dei processi migratori), Antonio Chiaren-za (sociologo presso l’AUSL di Reggio Emilia), Monica Savio (psicosociologia) Fulvia Demat-teis (formatrice), Roberta Oriani (tutor presso il corso di laurea in Infermieristica).

21 marzo PUBBlicato on line “neWsl informafamiGlie”.Si tratta del nuovo trimestrale elet-tronico di informazione sanitaria edito dall’AUSL in collaborazione con l’Assessorato alla Sanità. Il giornale digitale viene pubblicato sul sito aziendale. È possibile re-gistrarsi e riceverlo a casa. Elabo-razione grafica e impaginazione sono curate dall’Ufficio Stampa e Grafica dell’azienda. Il direttore re-sponsabile è Giorgio Galli, diretto-re della SC Comunicazione.

1° aprile – Biblioteca regionale di aostala conciliazione: Un’oPPortUnità Per le orGanizzazioni in temPi di crisi?convegnoIl tema del convegno ha posto un importante interrogativo sulla soste-nibilità delle politiche e dei servizi per la conciliazione tra tempi di vita e di lavoro. L’AUSL valdostana è da tempo impegnata nella realizzazione dei progetti “Azienda Family Friendly” e “Un equilibrio da sperimentare”. Il convegno, promosso dall’Ufficio Progetti Innovativi e Pari Opportuni-tà, ha conclusola fase di un percorso già realizzato in Azienda, con uno sguardo aperto al più ampio contesto delle politiche “family friendly” italiane ed europee. Le relazioni sono state tenute da Adriana Viérin, Elisabetta Donati, Nadia Savoini, Anna Castiglion. Ospite d’eccezione la sociologa Chiara Saraceno.

14 aprile – Hostellerie du cheval Blanc, aostaPraticHe formatiVe: facilitare i GrUPPi nei contesti di laVoro e socialiconvegnoChiarire le competenze necessarie per il lavoro in rete efficace, cono-scere metodiche e tecniche per il coinvolgimento e la partecipazione, condividere buone pratiche, saper lavorare in team: questi, in sintesi gli obiettivi del convegno promosso e organizzato dall’OSRU / Ufficio Formazione, diretto dal dr. Giuseppe Villani. Sono intervenuti Eleonora Stacchini dell’AIF, Katia Zanello, Giuseppe De Savio, Gianni Nuti, Stefa-nia Riccardi.

diario di Bordo A cura della SC Comunicazione

inaugurazioni, convegni, conferenze stampa

RESPONSABILE SCIENTIFICOCesare ARIONI Direttore Dipartimento Materno - Infantile Direttore SC Pediatria e Neonatologia AUSL VdA e-mail: [email protected]

SEGRETERIA ECM ORGANIZZATIVASC OSRU - Ufficio Formazione AUSL VdAVia Guido Rey, 5 - 11100 AostaVanessa Barreca tel.: 0165/544491 - fax: 0165/544580e-mail: [email protected]

ACCREDITAMENTO ECMÈ stata inoltrata la richiesta di crediti ECM alla Commissione regionale per la Formazione continua in medicina.

DESTINATARIMedici appartenenti alla SC Pediatria e Patologia neonatale, Ostetricia e Ginecologia, Anestesia, Rianimazione, Neuropsichiatria infantile, Cardiologia e OculisticaPediatri di libera scelta e consultorialiInfermieri, Infermieri pediatrici e Ostetriche delle SC Pediatria e Patologia neonatale, Ostetricia e GinecologiaTerapisti della Neuro-psicomotricità dell’età evolutiva appartenenti all’Area territoriale Fisioterapisti dell’Area territoriale e ospedaliera

QUOTA E MODALITÀ D’ISCRIZIONEPersonale dirigente: 150,00 euro (IVA esclusa)Personale del comparto: 80,00 euro (IVA esclusa)Il pagamento della quota dovrà avvenire tramite bonifico bancario intestato a: AZIENDA USL VALLE D’AOSTA Via Guido Rey, 1 - 11100 Aostac/o BANCA INTESA SAN PAOLOIBAN: IT 71B 030 6901 2051 0000 0303 464indicare la causale: Convegno “Il neonato pretermine affetto da sindrome respiratoria”.L’iscrizione va effettuata

all’indirizzo online http://ecm.regione.vda.it per il personale esterno entro e non oltre il 28 febbraio 2011 tramite portale ECM per i dipendenti dell’Azienda USL della Valle d’Aosta entro il 28 febbraio 2011

Sono previsti n. 80 posti riservati ai dipendenti dell’Azienda USL della Valle d’Aosta e n. 40 posti per gli operatori esterni.

Per informazioni ed eventuali comunicazioni contattare la segreteria organizzativa.

••

Venerdì 4 marzo 2011

Hotel Mont Blanc Village

Località La Croisette, 36

LA SALLE (AO)

Assessorat de la Santé,du Bien-être et desPolitiques sociales

Assessorato Sanità,Salute e Politiche sociali

AFFETTO DA

IL NEONATO PRETERMINE

SINDROME RESPIRATORIA

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trimestrale di informazione dell’Unità sanitaria locale Valle d’aosta 7

Barca a Vela e attiVità laVoratiVa nelle aUsl:la Prima metafora della secondadi Carlo Bandirola – direttore SC Igiene alimenti di origine animale

È vero. Sono appassionato di mare e di barche a vela e

prima di affrontare l’argomen-to indicato nel titolo permet-tetemi di spiegarvi quali sono i motivi di questa mia grande passione, cosa mi ha insegnato la navigazione e quanto si è ri-velata utile nella mia vita di tutti i giorni, sia da un punto di vista personale che nel mio contesto lavorativo.

Se non vi spiego questo mi risulta difficile affrontare l’argo-mento e farvi capire quanto la barca a vela possa rivelarsi utile ed indicata ad affrontare il lavo-ro svolto all’interno della nostra Azienda Sanitaria.

Nel mettere piede su una barca a vela si avverte come prima sensa-zione un forte senso di libertà e di pienezza. Chi issa le vele al vento sa di poter estendere all’infinito i propri orizzonti,vive nella consapevolezza che il mare è uno straordinario ponte, ideale e fisico, tra le tante culture dei popoli che abitano il nostro pianeta che, non dimentichiamolo, per i sette decimi è mare. Si potrebbe dire che tutti gli uomini sono acco-munati dal mare e navigare rappresenta una bella conquista. Qualcuno erroneamente ha battezzato il nostro pianeta Terra. Basta guardare un qualsiasi mappamondo per rendersi conto che il nome più appropriato sarebbe stato Mare.

Quando si salpa l’uomo e la sua barca sono piccini, diventano una parte minore del puntino che si riesce a imprimere sulla carta nautica con una matita appuntita. Tuttavia questo uomo minuscolo nel suo piccolo guscio più si sente piccino e più acquista la sua dimensione reale e quando rimetterà piede sulla terra sarà più consapevole del rapporto tra lui e l’enormità del pianeta.

Il mare non si combatte, non si affronta. Sarebbe una lotta impari, autodistruttiva, ma soprattutto inutile. Col vento e con le onde biso-gna piuttosto entrare in sintonia. Con una barca a vela ciò è possibile grazie a quella “filosofia della cedevolezza”che è propria della saggez-za. È una fusione delle parti, mai il prevalere dell’una rispetto all’altra.

I ritmi in mare sono scanditi e regolati solo dalla navigazione e dalle aspettative della piccola comunità di bordo. Ci si riappropria di una più umana dimensione del tempo. Per navigare ci vuole più pazienza che coraggio e non ci si deve vergognare di avere paura o di essere felici. Il ritmo è lento e, anche se oggi la lentezza è contraddittoria e si privilegia la velocità, il piacere di navigare a vela è nel navigare stesso. È come muoversi in punta di piedi, assaporando il vento e il mare e avendo tempo per pensare. Un porto raggiunto a vela entra meglio nella memoria di un uomo.

Prima di mollare gli ormeggi è necessario aver osservato con cura la situazione meteo, predisposta la rotta, presi i rilevamenti per l’atter-raggio e segnato sulla carta nautica scali alternativi. Ma in mare tutto può improvvisamente cambiare e quello che si era programmato può rivelarsi assolutamente inutile e quindi, durante la navigazione, le in-formazioni tecniche cambiano ogni volta che subentrano variazioni climatiche improvvise. Dato che tutto può improvvisamente mutare, l’assenza di certezze ha abituato il marinaio a vivere bene ogni minuto, finché il tempo lo permette e a conservare energie per quando arrive-ranno le condizioni peggiori.

Il tempo vissuto in barca crea armonia e coesione nell’equipaggio, affiatamento indispensabile specialmente perché chi naviga sa che chi detta le condizioni non sarà lui. Semmai dovrà sottostare, alzare

la guardia e schivare i colpi. Navigare significa mettere a re-gistro le nostre ruvide smussa-ture con la perfezione degli in-granaggi del vento e del mare. Lasciamoci levigare per bene, dentro e fuori, fino a quando avremo perso le scorie e piano piano emergerà il marinaio che è in noi.

La differenza dalla terrafer-ma è che lì tutto gira banal-mente intorno alle abitudini, ai modelli e ai tic dell’uomo. Il mare invece impone regole che di volta in volta si rinnovano. Il clima mutevole, i disagi degli spazi ristretti sono in realtà il sale dello star bene che salda i

rapporti sociali a bordo. In barca ci si dà del tu, si dialoga senza barriere di età e di rango sociale. Il miglior comandante è colui che fa sentire la barca di proprietà di tutto l’equipaggio. È un piccolo mondo dove ognuno ha compiti precisi ed è pronto ad assumerne altri e, nel bene o nel male, si condivide ogni cosa. Il gioco più bello è portare a terra lo stile di vita che insegna la barca. La vita a bordo è la faccia umana del mondo, un ritorno ai tempi naturali, un modo corretto di accettare i cambiamenti. Non c’è spazio per le finzioni, tutto è autentico e reale, ognuno torna ad essere ciò che è davvero in natura e non ciò che tenta di apparire quando è a terra.

Dopo avervi spiegato com’è la vita in barca a vela vediamo se questa esperienza di vita può essere traslata nel mondo del no-stro lavoro all’interno dell’Azienda Sanitaria in cui lavoriamo. Molte Aziende hanno organizzato corsi di formazione manageriale utiliz-zando come aula la barca a vela perché è la scuola ottimale per imparare strategie e definire ruoli, nonché ottimizzare il lavoro di squadra con il fine di “navigare” insieme, con collaborazione, verso l’obiettivo comune. Il fatto che l’ambiente barca sia influenzato da variabili esterne non controllabili e in continuo mutamento, obbli-ga chi naviga a continui e improvvisi cambiamenti comportamen-tali e ad adottare strategie sempre diverse per il raggiungimento di eventuali obiettivi di budget che l’Azienda ci chiede, proprio in conseguenza di variabili spesso imponderabili. Inoltre è un buon modo per testare abilità e dinamiche psicologiche, l’autodiscipli-na, la cooperazione del gruppo, il rispetto delle regole, la gestione dell’ansia e dello stress in situazioni critiche. Emergono in modo evidente le singole doti di adattamento, autocontrollo, reattività e il potenziale inespresso. Il fatto di essere un equipaggio che insie-me lavora e gestisce le difficoltà, infonde il senso dell’obiettivo e dell’appartenenza ad un team. Migliora la capacità di comunicare grazie anche ad un miglioramento della capacità di ascolto che è basilare per saper comunicare in modo efficace. Si affina la capacità di entrare in empatia col proprio compagno di navigazione e ci si abitua a percepire meglio le variazioni dell’umore del gruppo e del clima che regna nello stesso. Si impara a lavorare in squadra (team working) e a pianificare insieme il lavoro. Emerge chi ha la capacità di leader nell’af-frontare e risolvere i problemi (problem solving). Si impara ad imparti-re, ma anche ricevere ordini e istruzioni. Inoltre fare corsi manageriali all’aria aperta è sempre meglio che farli rinchiusi in un’aula!

Sarebbe interessante sperimentare una simile esperienza e credo che, a parte società e organizzazioni private, mai nessuna Azienda Sanitaria abbia organizzato corsi del genere…chissà…potremmo essere i primi…!

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trimestrale di informazione dell’Unità sanitaria locale Valle d’aosta8

HPH neWs A cura di Giorgio Galli - Coordinatore regionale Rete HPH

La salute passa anche per la tavola, Il cibo costituisce la

fonte principale di nutrimen-to per il corpo, la mente e lo spirito. Una dieta equilibrata costituita da alimenti di buo-na qualità, priva di eccessi e di evidenti carenze è fonda-mentale per mantenersi in salute e combattere il rischio obesità.Nasce così la collaborazione tra l’USL e il Bike Team Dia-voli Di Sarre, team di mountain bike che dal 2004 orga-nizza corsi per ragazzini a partire dai 5 anni, con l’obiet-tivo principale di insegnare a guidare la bicicletta attra-verso attività ludiche non finalizzate alla preparazione agonistica bensì a una formazione tecnica e sportiva.Grazie a questa collaborazione si svolgeranno durante i corsi di mountain bike delle lezioni teoriche, tenute da personale specializzato dell’Azienda USL Valle d’Aosta, utili a creare nei ragazzi una consapevolezza alimentare, conoscere e impostare una corretta alimentazione nello sport ma soprattutto nella quotidianità.Inoltre, considerando i nostri ragazzini come futuri uten-ti della strada, consapevoli dell’importanza di renderli coscienti dei rischi collegati alla circolazione, verranno impartite, da tecnici addetti alla scuola guida, delle lezio-ni, affinché maturino un atteggiamento positivo verso la sicurezza. Nei corsi 2011 la consolidata squadra di maestri esperti e qualificati sarà affiancata da due bikers d’eccezione, Ni-colas Jeantet atleta di casa che corre in coppa del mondo per l’“ISD CYCLING TEAM” e il freerider Laurent Manella. Il programma completo del corso 2011 sarà presto visi-bile sul sito internet.

Per maggiori informazioni:SITO: www.biketeamdiavolisarre.comEMAIL: [email protected]

Riccardo Borney (dopo le 17.30) 348 5443531Renzo Zanoni (dopo le 17.30 ) 329 6263730

non solo BiKe

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Un eqUiliBrio da sPerimentare La conciliazione un’opportunità per le organizzazioni in crisi?

il convegno si è svolto il 1° aprile presso la Biblioteca regionaledi Anna Castiglion – referente Ufficio Progetti Innovativi e Pari opportunità – SC Comunicazione

Il 1° aprile si è tenuto un convegno dal titolo “La conciliazione un’opportunità per le organizzazioni in crisi?” a conclusione del progetto “Un Equilibrio da sperimentare”, realizzato in Azienda grazie ad un finanziamento del Fondo Sociale Europeo.Il convegno non è stato soltanto l’occasione per raccontare gli esiti del progetto realizzato, ma ha costituito, grazie al contri-buto delle importanti relatrici invitate, tra le quali la sociologa Chiara Saraceno, un importante momento di confronto sull’at-tuale e scottante problema della sostenibilità delle politiche e dei servizi di conciliazione in questo momento storico, contrad-distinto, purtroppo, da una generalizzata contrazione delle ri-sorse economiche.La nostra azienda quest’estate ha rinunciato, proprio a causa di tagli di bilancio, alla realizzazione dei centri estivi. È stata, però, confermata la volontà di proseguire l’attività del nido aziendale. Un servizio che rappresenta, per molti genitori, un valido aiuto nella gestione dei propri figli.Nel piano di aggiornamento professionale è stata, inoltre, pre-vista la realizzazione della seconda edizione di “Un equilibrio da inventare”, un percorso formativo di accompagnamento al rien-tro dei congedi per maternità e paternità. Interventi che confermano l’attenzione della Direzione verso queste tematiche.L’interrogativo del convegno rimane, tuttavia, aperto anche nella nostra organizzazione. La conciliazione, malgrado sia un tema di rilevanza strategica e politica, oggetto di moltissimi interventi legislativi – soprattut-to comunitari – rimane per molti lavoratori e lavoratrici, anche

della nostra Azienda, un fatto privato che “singolarmente” va risolto: la coordinatrice comprensiva, i colleghi disponibili sono gli strumenti maggiormente utilizzati per “conciliare”.L’obiettivo principi pale di “Un Equilibrio da sperimentare” è sta-to quello di mettere in evidenza il valore organizzativa del tema della conciliazione. Questo assunto “rivoluzionario”, supportato dalle norme e dalla dottrina, è il fil rouge che ha unito tutte le fasi del progetto.Non è stato, però, un progetto “rivoluzionario”. Nessun sistema è stato sovvertito e nessun modello organizzativo è stato impo-sto. Ogni scelta, soprattutto nella fase della sperimentazione, è stata presa insieme ai lavoratori e alle lavoratrici delle strutture coinvolte. Piccoli interventi condivisi che trovano il loro valore

anche nel processo di costruzione non soltanto nel loro esito. Un ringraziamento particolare va quindi, agli operatori della Gastroenterologia e della Geriatria Acuti, a Bruna e a Pierina per essersi messi in gioco con entusiasmo e professionalità.Un ringraziamento anche a tutti e tutte coloro che hanno parte-cipato al corso “la costruzione di una cultura family friendly”; un corso dove la discussione e lo scambio di idee,anche opposte, hanno contribuito a generare pensiero; il primo passo per favo-rire la diffusione della cultura “family friendly”. Una guida dal titolo” Un equilibrio da sperimentare. Non solo una questione di donne” raccoglierà le buone prassi raccon-tate durante il percorso progettuale, accompagnate da una riflessione teorica e da un capitolo dedicato alle traiettorie di sviluppo. In conclusione grazie a Clara, Pina e Elisabetta, le no-stre esperte.

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rimBorso delle sPese sostenUte dai diPendentiPer corsi di aGGiornamento “fUori sede” e missioni

a cura di Monia Carlin (direttore SC Personale)

L’istanza, per ottenere il rimborso delle spese di trasferta per iniziative formative “fuori sede”, oppure missioni deve essere

inoltrata, a cura del dipendente interessato, alla SC Personale, di norma, entro il giorno 5 del mese successivo a quello di effettua-zione del corso o della missione e comunque, entro e non oltre, pena la decadenza del diritto al rimborso, i due mesi successi a quello della trasferta. Tale richiesta, vistata dal dirigente della Struttura Complessa di appartenenza del dipendente, deve esse-re corredata della documentazione attestante l’effettuazione del-la spesa per la quale il dipendente richiede il rimborso, nonché, nell’ipotesi di corsi di aggiornamento, dell’originale o della foto-copia dell’attestato di partecipazione al corso di aggiornamento.

Sono rimborsabili, purché debitamente documentate: 1. quota d’iscrizione;2. spese di vitto e alloggio;3. spese di viaggio.Per quanto concerne le spese sostenute in occasione di corsi di aggiornamento si precisa che le stesse verranno rimborsa-te dalla sc Personale entro il limite di spesa evidenziato nel-la scheda di iniziativa fuori sede presentata dal dipendente all’Ufficio formazione.

qUota d’iscrizioneAl riguardo occorre premettere che, ai sensi dell’articolo 14, com-ma 10, della legge 24 dicembre 1993, n. 537, la quota d’iscrizione è esente iVa. Ai fini del rimborso della suddetta quota il dipendente può alter-nativamente presentare:fattura, quietanzata, emessa dall’Ente organizzatore dell’ini-

ziativa formativa: la fattura deve essere intestata all’Azienda USL della Valle d’Aosta e non al dipendente che effettua il corso;

copia del bonifico bancario a favore dell’Ente di formazione;copia della ricevuta rilasciata dall’Ente di formazione, nell’ipo-

tesi di pagamento in contanti.

sPese di VittoLe spese di vitto, per cui è ammesso il rimborso, devono esse-re relative a pasti consumati esclusivamente nella località della missione o del corso di aggiornamento oppure lungo il percorso, negli orari di viaggio di andata e ritorno.I limiti di spesa per i pasti sono i seguenti: euro 22,26 per un pasto; euro 44,26 per due pasti. In particolare, il rimborso della spesa per un pasto compete per le missioni o corsi di aggiorna-mento di durata non inferiore a 8 ore; il rimborso della spesa per due pasti spetta per le missioni o iniziative formative di durata superiore a 12 ore.Qualora spetti il rimborso di due pasti, gli importi possono essere conguagliati fra loro entro il limite massimo fissato per due pasti.La spesa dei pasti deve essere documentata da fattura, ricevuta

fiscale oppure scontrino fiscale.sPese di alloGGio

Il rimborso delle spese di alloggio è ammesso nei limiti di euro 100 a notte per persona. Le spese di alloggio devono essere documentate da fattura o ricevuta fiscale rilasciata dall’albergo, oppure dall’estratto conto rilasciato da una agenzia di viaggio. La fattura o rice-vuta fiscale deve necessariamente riportare le generalità del dipendente.

sPese di ViaGGioAl riguardo occorre premettere che il dipendente deve avva-lersi, in linea generale, di mezzi di trasporto pubblici. L’utilizzo del mezzo proprio deve essere preventivamente autorizzato dal Direttore della Struttura Complessa qualora ricorra una delle seguenti condizioni:•convenienza economica (esempio viaggio compiuto con al-

tri dipendenti);• sciopero dei mezzi di trasporto pubblici.Ai fini del rimborso delle spese sostenute i biglietti di viag-gio devono essere prodotti in originale. Per quanto concerne i viaggi in aereo il rimborso della spesa avviene nel limite della classe economica. Nel caso di biglietti aerei emessi con il si-stema elettronico oppure acquistati “on line”, tramite Internet, con carta di credito, la documentazione necessaria per otte-nere il rimborso è costituita da:1. carta d’imbarco;2. conferma della prenotazione o, in alternativa, copia dell’e-

stratto conto relativo all’utilizzo della carta di credito, ri-portante il corrispondente addebito.

È ammesso il rimborso delle spese per il pedaggio autostrada-le debitamente documentate dall’apposito scontrino. Qualora il pagamento del pedaggio avvenga mediante l’utilizzo del Telepass, la spesa deve essere documentata con la presenta-zione di copia del relativo estratto conto oppure dell’estratto cronologico dei viaggi.non è ammesso il rimborso delle spese di parcheggio e delle spese dei taxi.

missioni all’esteroPer quanto concerne le missioni all’estero si precisa che la ma-novra finanziaria ha abolito la diaria. L’Azienda USL ha quindi stabilito che le missioni all’estero debbano seguire lo stesso trattamento contrattualmente previsto per quelle svolte sul territorio nazionale. In sostanza la diaria è sostituita dal rim-borso dei pasti e dell’utilizzo dei mezzi pubblici per raggiun-gere la sede della missione.

anticiPazioniIl dipendente può, mediante istanza inoltrata alla SC Ragio-neria, ottenere un’anticipazione di importo pari al 90% della spesa complessiva presunta.

Per saPerne di PiÙ

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il mondo del WeB A cura del Sistema Informatico

internet - dal Word Wide Web al Web2.0di Cristiana Charrère – dirigente Dipartimento tecnico

Gli inizi - il Worls Wide WebInternet, la rete mondiale computer, è un mezzo di comunica-zione in netta crescita che, a differenza dei mezzi di comunica-zione tradizionali, quali il telefono, la televisione, la radio e la stampa, permette una comunicazione di tipo reticolare in cui esistono molti mittenti e destinatari che possono scambiarsi di ruolo e in cui tutti gli attori coinvolti sono messi nelle condizioni di comunicare in contemporanea con molti altri.La codifica digitale delle informazioni non solo testuali, ma anche visive e sonore, ha permesso di utilizzare internet quale strumento di produzione, conservazione, circolazione reperi-mento di una molteplicità di tipologie di contenuti informativi.Gli anni 90 hanno visto la pri-ma rapida espansione della rete, sia grazie all’utilizzo di un linguaggio semplice ed im-mediato per l’inserimento di rimandi ipertestuali (link) che grazie allo sviluppo di un pro-gramma, chiamato browser in grado visualizzare e navigare documenti scritti. Questi due elementi, il browser e il lin-guaggio chiamato html (Hi-prertext Markup Language), hanno permesso la nascita della piattaforma denominata world wide web (WWW), intesa come insieme di documenti scritti in html residenti sulla rete internet e navigabili utiliz-zando un browser. Nel corso degli anni, dalla na-scita del world wide web nel 1989, sono nettamente migliorati gli strumenti disponibili sia per la gestione che per il reperimen-to di informazioni sul web e si è evoluta notevolmente l’intera-zione con gli utenti, con una gestione di contenuti sempre più eterogenei e spesso provenienti dagli utenti stessi.

Gli sviluppi - il Web 2.0La nascita del web 2.0 coincide con un incontro di studio deno-minato Web2.0 Conference (evento che si ripete annualmen-te) organizzato dalla O’Reilly nel 2004, che delinea la nascita di nuovi strumenti e tendenze del world wide web: il web non più inteso come piattaforma su cui appoggiare informazioni reperibili in modo sempre più agevole, ma piattaforma appli-cativa in cui le informazioni possono essere non solo distribu-ite ma anche create ed elaborate collettivamente tramite le web application, utilizzabili da chiunque e direttamente dal proprio programma di navigazione.A far emergere le caratteristiche di base del web2.0 sono sta-ti tra il 2000 e il 2004, da un lato la diffusione dei blog (dia-ri in rete), dall’altra la nascita di siti in cui la condivisione era orientata alla creazione di relazioni sociali tra utenti – il social

networking (My Space 2003, Facebook 2004, Flickr per la condi-visione di immagini, ecc.).La principale caratterizzazione del web2.0 è legata all’interven-to più attivo degli utenti come produttori di contenuti; di qui la proliferazione di piattaforme che facilitano l’immissione e la reperibilità in rete di contenuti non testuali: You Tube per la condivisione di video, Flickr per la condivisione in rete di imma-gini, podcast per la condivisione di contenuti audio; contenuti che possono essere incorporati anche in siti diversi da quelli di provenienza grazie all’utilizzo di flussi organizzati, feed generati dove vengono pubblicati in rete ed utilizzabili o con appositi programmi feedreader o su altri siti.

Anche per la ricerca e la classifi-cazione dei contenuti, il web 2.0 mette gli utenti al centro del pro-cesso; non esiste, infatti, una classi-ficazione dei contenuti elaborata da esperti di settore (web semantico), ma è l’utente stesso che classifica i suoi contenuti, utilizzando delle etichette descrittive chiamate tag: tutti gli utenti sono sempre invitati ad associare dei tag ai contenuti che vengono pubblicati.Caratterizzanti il web2.0 sono sicu-ramente, come già accennato, i siti di social networking, che permetto-no di creare relazioni fra utenti e che consentono di tenere aggiornato il proprio profilo, i propri gusti e il pro-prio “portafoglio” di amici e di cono-scenti e permettono di creare co-munità basate su interessi comuni.

L’evoluzione verso il web2 dei siti ha portato anche a livello di design ad una semplificazione, ad un utilizzo minimo di ele-menti grafici e di contenuti informativi, in particolare testuali, presenti sulla stessa pagina , aumentando per contro l’utilizzo di icone di grandi dimensioni a forte impatto, con l’obiettivo di avere un’elevata immediatezza dell’interazione.Altri elementi caratterizzanti il web2.0 sono la possibilità di georeferenziare contenuti tramite l’utilizzo di GPS, la presen-za di mappe inglobabili in altri programmi (Google Hearth) e la possibilità di interagire fra utenti all’interno di ambienti virtuali tridimensionali, il cui esempio più noto è rappresentato dalla piattaforma Second Life.

Per concludere, mentre il world wide web o web1.0 è compo-sto prevalentemente da siti statici in cui vengono messe a di-sposizione informazioni identificando in modo chiaro chi pro-duce le informazioni e chi ne usufruisce, nel web2.0 si attua una democratizzazione delle informazioni: in cui produttori e fruitori si confondono, come ad esempio nei wiki, siti web ag-giornati dai propri utilizzatori (wikipedia, l’enciclopedia online, ne è un esempio).

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IL MONDO DEL WEB

social netWorK e PUBBlicHe amministrazioni (i parte)di Giorgio Galli – direttore SC Comunicazione

Nuovi scenari si intravedono nel mondo del-la comunicazione e delle P.A. Nell’era del

Web 2.0 anche le Pubbliche Amministra-zioni iniziano a cimentarsi nell’utilizzo dei social network, in particolare Facebook e Twitter, per costruire insieme al cittadino nuove forma di dialogo. Tramite questi strumenti, infatti, i principi di trasparen-za, efficacia ed efficienza dell’azione am-ministrativa ricevono nuovo impulso gra-zie alla possibilità di una comunicazione diretta, immediata e interattiva con i fruitori dei servizi. Ciò non significa che le amministra-zioni debbano necessariamente essere presenti sui social network. La scelta, come è ovvio, deve essere ponderata e preceduta da un’analisi che tenga in considerazio-ne obiettivi (cosa comunicare e a quali target), strategie (come comunicare e con quale grado di interazione), strumenti (Face-book, Twitter, Flickr, YouTube,…), risorse (anche se gli strumen-ti sono gratuiti occorre personale preparato a gestire in modo continuativo il social networking). Si sono già registrati numerosi casi di amministrazioni (vedere gli articoli apparsi sul periodico Comunicazione Pubblica) che si sono buttate nell’impresa senza aver predisposto un bon piano di comunicazione. E così si finisce per gestire male i profili o abbandonarli del tutto. Occorre assolu-tamente evitare di essere presenti su un social network solo per sentirsi al passo con i tempi o per non essere da meno rispetto ad altre P.A., senza avere una strategia precisa e obiettivi chiari. Il web non dimentica e quindi le amministrazioni pubbliche – così come le persone – non devono trascurare il fatto che la loro immagine resterà indissolubilmente legata al modo in cui sono presenti sul Web 2.0. Se è bene esserci, per le grandi potenzialità

positive del mezzo, è però opportuno muoversi con le dovute accortezze. Innanzitutto occorre una buona

conoscenza degli strumenti: Facebook e Twitter sono tra i social network più utilizzati a livello internazionale e, sebbene siamo spesso asso-ciati, hanno caratteristiche diverse, con punti di forza e peculiarità che portano a valorizzare alcuni aspetti comunicativi rispetto ad altri. Vi sono anche differenze in termini di approccio “manutentivo”. Ma non è ancora il momento

di dettagliare differenze e similitudini. Solo un breve cenno: per le P.A. che intendano fornire in-

formazioni frequenti, istantanee e velocemente con-sultabili, Twitter si rivela lo strumento più adatto grazie

alla brevità dei contenuti, alla loro diffusione in tempo reale, alla possibilità di aggiornamento e alla funzionalità che permette di integrare il sito web istituzionale con un apposito box dove compaiono in tempo reale le ultime news inserite. Gli utenti pos-sono seguire il flusso di informazioni accedendo ai contenuti del profilo pur non essendo iscritti a Twitter. Se invece si vuol mirare a costruire un rapporto approfondito con i propri interlocutori, basato sul dialogo, partecipazione e confronto, Facebook è lo strumento ideale, perché consente la massima interazione, con scambio di informazioni, commenti, foto, video, ecc. La criticità per una P.A. non è tanto la scelta dello strumento rite-nuto più idoneo, alla luce degli obiettivi prefissati, ma l’organiz-zazione interna e le risorse (umane) disponibili. Sia Facebook che Twitter richiedono un lavoro costante di aggiornamento e monitoraggio, con un impegno che aumenta di pari passo con la possibilità di interazione dei due strumenti. Per ora fer-miamoci qui. Sul prossimo numero metteremo a confronto le caratteristiche dei due strumenti.

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il nUoVo codice dell’amministrazione diGitaledi Cristiana Malandrone - SC Affari Generali e Legali

Il 25 gennaio 2011 è entrato in vigore il Decreto Legislativo n. 235 del 30 dicembre 2010 intitolato “Modifiche ed integra-

zioni al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, recante Codice dell’amministrazione digitale”. Il cosiddetto nuovo CAD rinnova il quadro normativo in materia di amministrazione digitale de-finito nel 2005, aggiornando le regole all’evoluzione del pano-rama tecnologico. L’attività di modifica ha avuto come obietti-vo principale quello di dare maggiore efficacia a molte norme rimaste finora per lo più disattese mediante l’introduzione di misure premiali e sanzionatorie, prevedendo incentivi per le amministrazioni virtuose (con la possibilità di quantificare e riutilizzare i risparmi ottenuti grazie alle tecnologie digitali) o sanzioni per le amministrazioni inadempienti.

i principi guidadiritto all’uso delle tecnologie: cittadini e imprese hanno diritto a richiedere ed ottenere l’uso delle tecnologie tele-matiche per tutti i rapporti non solo con le pubbliche am-ministrazioni ma anche con i gestori di pubblici servizi (art. 3). Non sarà più possibile quindi per un’amministrazione o per un gestore di pubblico servizio obbligare i cittadini a recarsi fisicamente agli sportelli per presentare documen-ti cartacei, firmare domande o istanze, fornire o richiedere chiarimenti: per tutto questo dovrà essere sempre e do-vunque disponibile un canale digitale sicuro, certificato e con piena validità giuridica che permetterà a cittadini e imprese di dialogare dal proprio computer con gli uffici pubblici. Questo canale digitale sicuro può essere rappre-sentato da:

• Pec (art. 6 e 65): è possibile inoltrare istanze tramite qualsi-asi pec purché il gestore abbia proceduto al riconoscimen-to del titolare della casella in fase di assegnazione delle cre-denziali di accesso

• moduli e formulari on line (art. 57): entro 12 mesi dall’en-trata in vigore del nuovo CAD (quindi entro il 25 gennaio 2012) le pubbliche amministrazioni non potranno più richiedere l’uso di moduli e formulari che non siano stati pubblicati sui propri siti istituzionali (e la mancata pubbli-cazione sarà rilevante ai fini della misurazione e valutazione della performance individuale dei dirigenti responsabili). Inoltre dovranno rendere disponibili sul sito l’elenco della documentazione richiesta per i singoli procedimenti.

• accesso ai servizi in rete mediante identificazione infor-matica degli utenti tramite carta d’identità elettronica e carta nazionale dei servizi oppure con strumenti diversi purché consentano l’individuazione del soggetto che ri-chiede il servizio

opportunità per la PPaa di capitalizzare il “dividendo dell’efficienza”(art. 15): i risparmi ottenuti attraverso l’innova-zione tecnologica e organizzativa (reingegnerizzazione dei pro-cessi) dovranno essere effettivamente misurati e andranno in parte ad incentivare il personale interessato (secondo le norme del d.lgs. 150/09) in parte a finanziare nuova innovazione

obbligo di coordinarsi, di lavorare insieme, di fare sistema (art.14): l’amministrazione digitale non può lavorare a compar-timenti stagni, il nuovo codice impone alle regioni di promuo-vere un processo di digitalizzazione dell’azione amministrativa

coordinato e condiviso con gli enti locali e dà il compito allo Stato di coordinare l’intero sistema favorendo la collaborazione interregionale.

le principali novità Le modifiche hanno interessato numerose parti del codice ov-vero, in estrema sintesi:• le definizioni iniziali, introducendo quattro diverse cate-

gorie di copia informatica e il concetto di firma elettro-nica avanzata, già prevista nella direttiva comunitaria 1999/93/CE ma mai recepita nel nostro ordinamento (art. 1, comma 1)

• i pagamenti elettronici: entro 6 mesi dall’entrata in vigore del nuovo CAD (quindi entro il 25 luglio 2011) le pubbli-che amministrazioni dovranno consentire ovunque i paga-menti loro spettanti per via telematica, secondo le moda-lità operative che saranno definite da un apposito decreto. Le regioni, anche per quanto concerne le amministrazioni del Servizio sanitario nazionale, dovranno adeguare i pro-pri ordinamenti a tale principio generale

• la ridefinizione dei concetti di copia nei vari passaggi tra analogico e informatico (artt. 22, 23 e 23-bis)

• l’introduzione del timbro digitale per le copie analogi-che di documenti amministrativi informatici, ovvero un contrassegno generato elettronicamente e apposto in fase di stampa che consente la verifica automatica della conformità del documento analogico a quello informatico (art.23-ter)

• l’obbligo per le PPAA di protocollare in via informatica ogni comunicazione, istanza edichiarazione inviata tramite pec (art. 40 –bis)

• l’obbligo per l’amministrazione titolare del procedimento di raccogliere gli atti, i documenti e i dati del procedimen-to medesimo in un fascicolo elettronico, dotato di un ap-posito identificativo (art. 41)

• la conferma della possibilità anche per le pubbliche ammi-nistrazioni di affidare in outsourcing i processi di con-servazione digitale (art. 44 comma 1-ter)

• la possibilità di far accreditare presso DigitPA i propri pro-cessi di conservazione sotto il profilo della sicurezza e della qualità (art.44-bis)

• l’introduzione del concetto di continuità operativa nella PA (art. 50-bis), in base al quale le amministrazioni pub-bliche dovranno predisporre appositi piani di emergenza idonei ad assicurare, in caso di eventi disastrosi, la conti-nuità delle operazioni indispensabili a fornire i servizi e il ritorno alla normale operatività

• customer satisfaction dei cittadini su Internet (artt. 54 e 63): le PPAA sono tenute ad adottare strumenti idonei alla rilevazione immediata, continua e sicura del giudizio dei propri “clienti” sui servizi on line

• modalità di fruibilità dei dati tra le PPaa (art. 58): il citta-dino offrirà una sola volta i propri dati alla pubblica ammi-nistrazione, sarà poi onere delle amministrazioni (in pos-sesso dei dati) assicurare, tramite la stipula di convenzioni, l’accessibilità delle informazioni alle altre amministrazioni richiedenti. In caso di inadempienza si prevede la nomina di un commissario ad acta che intervenga a predisporre le predette convenzioni (a tutela del diritto degli utenti).

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speciale Pensionamentii colleGHi del 118 salUtano adolfo BiaGi, neo Pensionato

Da qualche hanno succede spesso che incontrandosi e chiacchieran-

do si dica “....non ci sono più valori, eh si bei tempi quelli...” ecc., e normalmen-te sono persone non più giovani (ma nemmeno troppo anziane) gli attori di queste scenette. In effetti molte si-tuazioni e aspetti della vita quotidiana, quindi anche lavorativa, sono cambia-te insieme agli anni nuovi, ma hanno anche lasciato per strada usi e costumi

che si ricordano con nostalgia, perché i nuovi (usi e costumi) non hanno sostituito né portato situazioni altrettanto gratificanti. In ospedale l’ambiente era quasi come in una famiglia, con la quale si condividevano il bello e il brutto di una giornata lavorativa, ma non solo; a Natale gli auguri avevano un tono più sincero e il tuo compleanno se lo ricordavano quasi tutti. Adolfo Biagi ha fatto parte di questa generazione di lavoratori e ha con-tribuito a farci sospirare la frase di cui sopra..”eh si bei tempi quelli..” Tanti anni in Pronto Soccorso ed infine al 118 in qualità di soccorritore, Adolfo ha sempre portato allegria e buonumore con il suo toscanismo simpa-tico, ma soprattutto ha sempre dato un aiuto al collega in difficoltà, ha sempre regalato la sua preziosa esperienza a chi ha lavorato al suo fian-co, tanto che in ambulanza erano tutti contenti di avere vicino il Biagi,

perché era soccorritore, infermiere, medico, psichiatra e aveva sempre la battuta giusta per tirare su il morale dopo un servizio... da dimenticare. La pensione (per noi un miraggio misterioso) ce lo ha allontanato dai se-dili delle ambulanze, ed ora fra qualche chilo in più e mille commissioni per famiglia e amici, regala ad altri la sua preziosa compagnia. Grazie Adolfo per questi anni insieme al 118, grazie davvero, ti aspettia-mo a fine maggio quando la tua Fiorentina.....non avrà vinto lo scudetto.

I colleghi del 118

Un salUto a merY stellino, neo Pensionata

Oltre a pubblicare il saluto da parte dello staff del corso di Laurea in infermieristica, mi preme personalmente accomiatarmi da Mery,

non solo collega di lavoro da tanti anni, ma anche buona amica con la quale ho condiviso percorsi e progetti impegnativi ed ambiziosi. Ciò a cominciare dagli albori dell’aziendalizzazione, dal quel lontano 1997 in cui scrivemmo la Carta dei Servizi e la presentammo a tutti i dipenden-ti (oltre 1500 persone) nel corso di un tour de force presso la Biblioteca regionale. Da lì sono nati la stima e il rispetto reciproci che, nel corso degli anni, hanno favorito il lavoro in comune, fino a giungere all’ulti-ma esperienza dell’allestimento di una compagnia teatrale, il “Teatro della Mutua”, che presto debutterà, Cara Mery, nell’attesa di incontrarti alla “prima teatrale”, sono certo che è venuta a mancare nella nostra organizzazione una grande professio-nalità, ricca di intuito e di creatività, un po’ perfezionista (come tutti quelli della Vergine d’altronde, e io ne so qualcosa. Ma sarà poi un di-fetto?). Un abbraccio e un arrivederci a presto.

Giorgio Galli

CON TELo staff del Corso di laurea in Infermieristica

e della S.C. Formazione Personale Infermieristico

Con te siamo stati navigatori in mari sconosciuti, a volte tanto profondi da temere di perderci.Con te, siamo stati esploratori in oceani calmi, limpidi ove il vento soffiava e condu-ceva le nostre navi verso mete che noi non avremmo osato desiderare.A volte abbiamo navigato in tempeste, eravamo marinai impauriti e scoraggiati, ma tu, hai tracciato nuove rotte e a vele spiegate siamo giunti sempre a casa.Con te, abbiamo scoperto terre il cui valore non subito abbiamo compreso: “ognu-no ha il suo tempo e il suo percorso” tu ci ricordi spesso!A volte ci siamo fermati su isole deserte e intorno al fuoco ci siamo raccontati i nostri desideri, le nostre paure e le nostre conquiste: erano tutti doni che ognuno di noi faceva all’altro e questo ci rendeva più forti!

Il cercare nuove terre è sempre stato dentro di te e come antichi esploratori, abbia-mo conosciuto nuove genti e nuove idee. Hai aperto tante vie … non solo nei mari ma anche nelle menti.Ora una parte del viaggio è giunta al termine… navigare con te, nostro comandan-te, è stato un onore.Su questa nave lasci un tesoro immenso e un po’ di nostalgia!

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il Pensionamento di lUcia PellissierUn vero esempio di “maestra ostetrica”

Cara Lucia,cogliamo l’occasione di questo spazio per salutarti e ringraziarti per tutto quello che ci hai dato in questi quasi 39 anni di lavoro insieme..Volevamo far conoscere anche agli altri professionisti quello che tu hai rappresentato per noi.Innanzitutto ci hai saputo trasmettere la tua infinita esperienza. La passione per il tuo lavoro è sempre stata molto con-tagiosa; hai sempre creduto nella forza e nella potenza delle donne che hai in-contrato durante la tua professione di ostetrica. E questa fiducia l’hai trasmessa alle tue colleghe con inesauribile ener-gia: che bello essere donna e sapere aiu-tare, consigliare,confortare, sostenere, proteggere, rinforzare, piangere o gioire con una donna che si affida a te. In tutti questi anni hai accompagnato con sapiente umanità e professionalità le future mamme in quel delicato e ma-gico turbinio di emozioni chiamato Vita.Il tuo sorriso sincero e gentile, la tua voce rassicurante e rigorosa, le tue mani morbide e non invasive ma abili dove e quando necessarie e la tua autorevolez-za ci hanno sempre fatto dire:”Lucia è proprio grande”.Un punto di riferimento fondamentale, un faro e una luce per moltissime oste-triche e donne. Ci hai sempre spronato ad avere una buona relazione con la donna basata sulla fiducia e sulla comunicazione chiara, affinché la donna potes-se scegliere consapevolmente il percorso più adatto a lei. Grande è sempre stato lo stimolo ad affrontare senza paura le responsabilità professionali.Ci ha sempre colpito la tua grande capacità di gestire il dolore della donna nel momento del parto e hai saputo darci gli strumenti utili an-

che nei casi più difficili dimostrandoci il tuo sapere, il tuo saper essere ed il tuo saper fare. Spesso ti abbiamo chiamata in sala parto ed abbiamo osservato ed ammirato la tua capacità di essere dolce ma anche decisa nei momen-

ti di necessità durante il parto riuscendo a guidare la donna fino in fondo al suo viaggio, aiutandola a prendersi cura del suo bambino. Un altro aspetto che hai saputo trasmetterci è l’importanza del confronto all’interno del gruppo professionale. Ci hai sempre invitato a metterci in discussione senza fermarci alla routine della pratica clinica ma guidandoci ad approfondire continuamente le nostre conoscenze attraverso la ricerca e la frequen-tazione di corsi di aggiornamento senza di-menticare il confronto con altre realtà.Vogliamo dirti quanto sia stata ammirevo-le la tua capacità di saper tutelare i diritti di mamma e bambino.Grazie al tuo carisma e alla tua determina-zione sei riuscita a mettere in primo piano la necessità, le idee, il valore e le proposte delle ostetriche anche negli ambienti che poteva-no a volte essere ostili.È stata di grande insegnamento la tua voglia di metterti costantemente in gioco portando sempre avanti nuovi progetti e innovazioni con la passione e l’amore che ti contraddi-stingue. Per tutto questo e non solo, TI RINGRAZIA-MO, già sentiamo nostalgia di te, ma siamo consapevoli che, anche fare la nonna di Bian-

ca, per te è una grande soddisfazione.

Le tue colleghe ostetriche

Naturalmente non solo le colleghe ostetriche, ma tutti gli operatore dell’azienda augurano a Lucia, neo pensionata, un sereno futuro.

eUGenio isaBelaltro pensionamento eccellente

Eugenio Isabel è andato in pensione! Si proprio lui: colonna portante dell’Ufficio L.P. Ragioneria (che per anni e anni ha lavorato

con infinita dedizione in questo delicato settore) nonché mitico ex-sindaco di Doues. Ciao! In Ragioneria ci mancherà la colonna sonora della tua calcolatrice e…. la tua preziosa amicizia.Con affetto.

I tuoi colleghi

il saluto a laura Hugonin… hai guardato a destra e poi a sinistra: da una parte la porta finestra e dall’altra il portone, poi, finalmente, una finestra, la tua.Proprio quella che dà sul tuo orto, sul tuo giardino, sulla tua casa e … opplà!!!Giù un salto.Sei atterrata in modo elegante, proprio com’è nel tuo stile.Tutto ciò che ami, sotto quella finestra, ti aspetta.Noi, dal davanzale, ti mandiamo un saluto con la mano e un bacio grande.Ci vedremo spesso, un po’ qui e un po’ là: da Tizzi, da Franca la sarta, oppure quando con la tua proverbiale cortesia, accompagni qualche conoscente all’USL.Non ti sarà facile sfuggirci, rimarrai sempre una di noi.Che tu lo voglia o no.

Le tue colleghe

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il Pensionamento di elisaBetta raso

Cara Elisabetta,non potevano di certo lasciarti andare via senza prepararti qualcosa. Tante volte ci hai detto di non voler nessun regalo per il tuo pensionamento. Pen-savi veramente che ti avremmo ascol-tata? Questa volta, non lo abbiamo fatto. Ma non ti preoccupare, abbiamo cercato di rispettare i tuoi desideri. Ab-biamo quindi deciso di scriverti una lettera, che concorderai con noi, non è un regalo costoso o ingombrante, ma

è la maniera più semplice che ci è venuta in mente per dirti quanto sei stata preziosa per noi! Tutto è iniziato tre anni fa, ricordi? Il Caposala uscente aveva indetto una riunione per presentare il nuovo coordina-tore infermieristico. La novità, per noi, era davvero importante, ma lo era ancora di più la voglia di conoscere la persona che da lì a poco sarebbe diventata quella che noi oggi chiamiamo affettuosamente il “CAPO”. Da quel giorno sono passati tre anni, abbiamo imparato a co-noscerti bene e tu hai conosciuto noi. Con te è iniziata una nuova era. Quando sei arrivata hai portato tanta voglia di fare e tanta energia da spendere nel lavoro, tutte cose che forse, nel nostro reparto, mancava-no un pochino. La passione che mettevi e metti tuttora nel fare le cose che ti stanno a cuore è sempre stata infinita ed è per questo che sin dal primo giorno sei entrata a far parte del nostro gruppo…Ti abbiamo accolta “senza se e senza ma” perché “Elisabetta non si discute, si ama”. Dove passi tu arriva la rivoluzione e il nostro reparto ne è stata la dimo-strazione… Mobili nuovi nella sala da pranzo, tavoli e sedie colorate per dare allegria e speranza a chi, arrivando da noi forse ne aveva persa un po’ per strada. Devi ammettere, però, che non sei riuscita a farci co-struire la piscina accanto al Gazebo che tutti volevamo nel dehors. Ma sai, nemmeno tu puoi fare l’impossibile, anche se ogni tanto credici, sei riuscita a fare anche quello. I cambiamenti che hai portato sono davvero tanti, ma quello più importante e che ricorderemo è che ci hai dato un metodo di lavoro per gestire al meglio il nostro reparto! Perché prima del tuo arrivo, lo ammettiamo, ci mancava un’organizza-zione precisa e funzionale che in poco tempo però sei riuscita a darci…Hai messo ordine nel caos e la tua capacità organizzativa ha avuto la meglio. Insieme a Te abbiamo “sgobbato” sodo per migliorare la nostra immagine e per far capire a tutti che in Geriatria si lavora, si lavora tan-to, bene, con la testa e soprattutto con il cuore. Non è stato facile ma insieme a Te la “Geriatria del Beauregard” da giurassica è diventata mo-derna e l’immagine che la gente aveva di noi è radicalmente cambiata. E questo lo dobbiamo a tutti noi, ma anche e soprattutto a Te che ci hai indicato la strada da percorrere. lavorare insieme a te è stato un privilegio e un grande onore. Sei e rimarrai sempre una grande professionista e a Te va il merito di aver insegnato a noi giovani come comportarci nel mondo del lavoro per-ché sei stata la nostra prima vera “caposala”e siamo cresciuti profes-sionalmente con te facendo tesoro dei tuoi insegnamenti. Chi invece lavora già da anni ha riconosciuto in Te la grande capacità di trascina-re il reparto verso nuovi orizzonti, ha visto in Te un leader carismatico che non ha mai imposto nulla, ma ha sempre ottenuto tutto con il suo modo di fare diretto ma sincero perché sei una collega degna di gran-de stima e rispetto. Di fronte ai problemi, non ti sei mai tirata indie-tro, non hai mai chinato la testa, anzi l’hai sempre tenuta ben alta per guardare lontano e trovare una soluzione. Sempre in prima linea, con coraggio e determinazione perché tu sei così, cara Elisabetta…La por-ta del tuo ufficio è sempre stata aperta per tutti noi. Chiunque avesse avuto dei problemi sapeva di poter varcare quella soglia per confidarti ansie, paure e gioie legate al lavoro ma anche alla vita privata. In questi tre anni anche tu hai dovuto affrontare numerose difficoltà, ma sapevi di poter contare sulla tua famiglia e su di noi, il tuo personale, in qua-lunque momento e per qualunque cosa. Noi speriamo di aver potuto darti il giusto sostegno e conforto e di averti aiutata nei momenti più

difficili. Inutile dire che quando te ne sei andata hai lasciato un vuoto immenso in tutti noi perché alla Geriatria e al tuo personale hai dato tutta te stessa. Siamo però molto contenti per Te perché hai lavorato tanto, sempre per gli altri, ed è finalmente arrivato il momento di pen-sare a Te e alla tua famiglia. Cara Elisabetta, quello che noi ci teniamo a dirti oggi è che chiunque arriverà dopo di Te troverà un reparto ben impostato ed organizzato, con un personale abituato alle tue regole che lavora in maniera me-ticolosa e precisa. Per noi non sarà di certo facile accettare un altro “capo”, ma ci impegneremo, perché il nostro punto di forza è di avere un gruppo unito e affiatato, lo sai! NOI oggi ti scriviamo per dirti che sei una persona straordinaria, che ti vogliamo bene e che sentiremo moltissimo la tua mancanza. Ma anche per ricordati che tutto ciò che con noi hai realizzato non andrà perduto e quello che ci hai insegnato continueremo a metterlo in pratica.Credici quando ti diciamo che per noi è davvero difficile usare i verbi al passato, perché accettare che tu te ne sia andata non è facile. Ab-biamo cercato di utilizzarne ben pochi, quelli necessari, perché tu SEI e RIMARRAI sempre Elisabetta Raso, coordinatore infermieristico della Geriatria Beauregard! Cara Elisabetta, noi ti auguriamo tanta serenità, tanta felicità e una vita movimentata, come quella che eri abituata a fare con noi! Nei momen-ti di grande sconforto chiudi gli occhi e pensa a noi… Alle tue piccole stelline… Illumineremo il tuo cammino e scalderemo il tuo cuore per aiutarti nei momenti difficili perché ti vogliamo bene.Cosa dire ancora, se non un grande grazie…

Grazie elisaBetta!!!

con affetto, il tUo personale

in ultimo...

Cara Elisabetta,così anche Lei ha lasciato il “trio”. Solo Paola resta ora! Eravamo vera-mente un bel “trio”;c’era una simbiosi di lavoro, di simpatia, di capirsi senza tante parole come piaceva alla Primaria genovese, lei stessa ab-bastanza parca di discorsi.Ricordo quando Lei venne nel mio studio la prima volta e un po’ titu-bante mi disse: “Dottoressa a me piace mettermi alla prova; non so se ce la farò ma metterò tutto il mio impegno per essere Caposala “(lei sa che a me questo termine piaceva molto di più di Coordinatrice Infer-mieristica: se si deve coordinare occorre essere anche un capo).Lei è stata “Caposala” nel modo preciso per aiutare me e il reparto di Malattie Infettive negli ultimi miei tre anni di lavoro e di novità orga-nizzative, oltre e forse più che cliniche.Grazie Caposala Elisabetta Raso per la Sua collaborazione professio-nalissima, per il suo senso del dovere con il sorriso, per la Sua serena capacità di lavoro e di pazienza.Le giungano gli auguri più cari per il suo futuro dalla sua ex Primaria

Angela Tassara.

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in occasione del 40ennale, indice il concorso fotografico

“Un Gesto d’amore”regolamento:1. La partecipazione è aperta a tutti i residenti della Valle d’Aosta

avisini e non.2. Ogni autore può partecipare con un massimo di 3 immagini.3. Il tema del concorso è “Un gesto d’amore” , inteso come qual-

siasi manifestazione di premura, di attenzione verso persone, oggetti,animali e quant’altro.

4. Tutte le immagini, in formato cartaceo delle dimensioni 20 x 30 o A4, allegate alla scheda di iscrizione, dovranno essere spedite entro il 31 maggio 2011 all’indirizzo

concorso fotografico “Un gesto d’amore”c/o David GiorgioVia della libertà 2811010 Saint Pierre

5. Sul retro di ciascuna foto dovrà eassere riportato soltanto il titolo dello scatto.

6. Ogni autore dovrà inviare entro il 31 maggio 2011 il formato digi-tale della/e propria/e fotografia/e all’indirizzo [email protected] .

7. Parteciperanno al concorso solamente le opere che la giuria avrà ricevuto sia in formato cartaceo che digitale.

8. La partecipazione al concorso è gratuita.9. Le fotografie dovranno essere inedite, non dovranno aver parte-

cipato ad altri concorsi fotografici.10. Ogni autore dichiara di possedere tutti i diritti sugli originali ed

è personalmente responsabile della scelta del soggetto rappre-sentato.

11. La sezione A.V.I.S di Saint Pierre avrà il diritto di utilizzare gratuita-mente e senza scopo di lucro le immagini inviate per il concorso per sue pubblicazioni o qualvolta gli organizzatori lo ritengano necessario, citando sempre il nome degli autori delle immagini.

12. Le opere pervenute non saranno restituite.13. Tutte le opere partecipanti saranno esposte il giorno 26 giugno

presso i capannoni in loc Ordines di Saint Pierre dove si terranno le celebrazioni del 40° anniversario della fondazione della sezio-ne Avis

14. I risultati del concorso verranno comunicati nel primo pome-riggio del 26 giugno. I vincitori saranno avvertiti qualche giorno prima per dar loro la possibilità di presenziare alla premiazione .

15. La giuria sarà composta dal direttivo della sezione Avis e da due componenti esterni esperti in fotografia.

16. La giuria premierà le 3 foto che riterrà più significative e originali.17. Ad insindacabile giudizio della giuria verranno assegnati i se-

guenti premi:1° premio : 400 euro2° premio: 300 euro3° premio: 200 euro

18. La partecipazione al concorso implica la completa ed incondi-zionata accettazione del presente regolamento.

Per qualsiasi informazione contattare il direttivo AVIS all’indirizzo mail [email protected]

Il direttivo

non solo Parole la voce del volontariato

In occasione dei suoi primi 40 anni organizza:

Concorso fotografico

“Un gesto

d’amore”

Hai tempo fino al 31 maggio per inviarci le tue fotografie!!

1° premio : 400 euro2° premio : 300 euro3° premio: 200 euro

Puoi scaricare il regolamento e la scheda di iscrizione dalla pagina dell’AVIS nella sezione “comune territorio e servizi” del sito

http://www.comune.saint-pierre.ao.itPer informazioni, scrivici all’indirizzo mail [email protected] o

contattaci sulla pagina “Avis Saint Pierre” di Facebook.

direttore responsabile Giorgio Galli

segretaria di redazione:Paola Bocco

GraficaPier francesco Griziaosta - 0165/364161

Hanno collaborato a questo numero:

carlo Bandirola

Paola Bocco

riccardo Borney

monia carlin

anna castiglion

cristiana charrère

alfredo diano

Giorgio Galli

roberta linty

cristiana malandrone

dionisia marchi

maria sabina modesti

Karine monsagrati

daniela nardo

elisa Pasini

Valter Pietroni

morgana rappazzo

carla stefania riccardi

tiziano trevisan

Trimestrale di informazione dell’Azienda USL Valle d’Aostadirezione e redazione:

sc comunicazione Ufficio stampa Via Guido rey, 1 - 11100 aosta

tel 0165/544501 - fax 0165/[email protected]