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Ammalianti paesaggi desertici e antiche città Il Niger sembra salire agli onori della cronaca solo per mo- tivi tragici: il recente colpo di stato, la rivolta dei tuareg, la carestia. Ma visitando questo paese nel deserto troverete una popolazione musulmana calda e generosa e viaggerete senza problemi fra antiche città carovaniere ai margini del Sahara. Al nord, l’austero Massiccio dell’Aïr cela arte rupestre del neolitico e incredibili oasi. Fra le dune del Ténéré troverete cimiteri di dinosauri e insediamenti medievali abbandonati da secoli. A sud l’antica Agadez, lungo la transahariana, e le città del sultanato di Zinder ospitano labirinti di case in mat- toni di fango. Per chi ama la natura ci sono il Parc Regional du W con la sua biodiversità e i branchi di giraffe di Kouré. Al momento della stesura della guida, per questioni di sicurezza, gran parte del Niger era off limits per i viaggiatori. Turisti stranieri sono stati assaliti in diverse zone del Sahel e il rischio di rapimenti resta alto. Da non perdere Agadez Salite sul minareto irto di spuntoni di una moschea di fango e ammirate lo sconfinato panorama sul Sahara e oltre Kouré L’ultimo branco di giraffe allo stato brado dell’Africa occidentale Zinder Esplorate il Birni Quartier e il palazzo del sultano in questa affascinante città dalle cupe vicende storiche Parc Regional du W Faccia a faccia con leoni, coccodrilli, scimmie ed elefanti in un parco nazionale incredibilmente vario Deserto del Ténéré Una remota parte dal Sahara con paesaggi davvero sublimi Massiccio dell’Aïr A dorso di cammello fra le sabbie rosse e le rocce azzurre di queste mistiche montagne Niger Niger oggi . . . . . . . . . . 284 Storia . . . . . . . . . . . . . . 285 Cultura. . . . . . . . . . . . . 286 Cibo e bevande . . . . . 287 Ambiente . . . . . . . . . . 288 In breve Capitale Niamey Popolazione 16,3 milioni Lingue Francese, hausa, djerma, fulfulde, tamashek Superficie 1.267.000 kmq Valuta Franco CFA dell’Afri- ca occidentale Visti È richiesto un visto turistico valido tre mesi Informazioni turistiche www.friendsofniger.org

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Ammalianti paesaggi desertici e antiche città Il Niger sembra salire agli onori della cronaca solo per mo-tivi tragici: il recente colpo di stato, la rivolta dei tuareg, la carestia. Ma visitando questo paese nel deserto troverete una popolazione musulmana calda e generosa e viaggerete senza problemi fra antiche città carovaniere ai margini del Sahara.

Al nord, l’austero Massiccio dell’Aïr cela arte rupestre del neolitico e incredibili oasi. Fra le dune del Ténéré troverete cimiteri di dinosauri e insediamenti medievali abbandonati da secoli. A sud l’antica Agadez, lungo la transahariana, e le città del sultanato di Zinder ospitano labirinti di case in mat-toni di fango. Per chi ama la natura ci sono il Parc Regional du W con la sua biodiversità e i branchi di giraffe di Kouré.

Al momento della stesura della guida, per questioni di sicurezza, gran parte del Niger era off limits per i viaggiatori. Turisti stranieri sono stati assaliti in diverse zone del Sahel e il rischio di rapimenti resta alto.

Da non perdere Agadez Salite sul minareto irto di spuntoni di una moschea

di fango e ammirate lo sconfinato panorama sul Sahara e oltre

Kouré L’ultimo branco di giraffe allo stato brado dell’Africa occidentale

Zinder Esplorate il Birni Quartier e il palazzo del sultano in questa affascinante città dalle cupe vicende storiche

Parc Regional du W Faccia a faccia con leoni, coccodrilli, scimmie ed elefanti in un parco nazionale incredibilmente vario

Deserto del Ténéré Una remota parte dal Sahara con paesaggi davvero sublimi

Massiccio dell’Aïr A dorso di cammello fra le sabbie rosse e le rocce azzurre di queste mistiche montagne

Niger

Niger oggi . . . . . . . . . .284Storia . . . . . . . . . . . . . . 285Cultura. . . . . . . . . . . . . 286Cibo e bevande . . . . . 287Ambiente . . . . . . . . . . 288

In breve Capitale Niamey

Popolazione 16,3 milioni

Lingue Francese, hausa, djerma, fulfulde, tamashek

Superficie 1.267.000 kmq

Valuta Franco CFA dell’Afri-ca occidentale

Visti È richiesto un visto turistico valido tre mesi

Informazioni turistiche www. friendsofniger.org

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284CONOSCERE IL NIGER

Niger oggiIn anni recenti il Niger è salito alla ribalta internazionale per una serie di drammatici eventi. Nel 2007 i tuareg che vivono nel nord del paese si sono ribellati contro il governo centrale, accusato di accaparrarsi la quasi totalità dei proventi ottenuti dalla vendita dei minerali di cui è ricca la regione e di non rispettare i vari cessate il fuoco stipulati (si tratta di un conflitto rinfocolatosi a intervalli regolari a partire dall’inizio del XX secolo).

Un anno dopo il Niger è tornato a far parlare di sé per motivi tutt’altro che lusin-ghieri quando, con una sentenza destinata a fare storia, un tribunale dell’ECOWAS ha riconosciuto la colpevolezza del governo di Niamey per avere permesso che una giovane donna venisse ridotta in schiavitù. Secondo le organizzazioni che si battono contro la

tratta degli schiavi, in Niger sono migliaia le persone che vivono in una situazione di soggiogamento (v. p387).

Ci sono inoltre stati diversi rapimenti di turisti occidentali e di lavoratori stranieri a opera di gruppi armati legati alle fazioni di al-Qaeda operanti nel Sahel e nel Sahara – nell’aprile e nel settembre 2010 vicino ad Arlit e nel gennaio 2011 nei pressi di Niamey. Nel 2012 la presa di possesso da parte islamista del Mali settentrionale ha creato una situa-zione di grave incertezza politica regionale, con alcune parti del Sahara trasformate in zone franche per estremisti e organizzazioni criminali. Decine di migliaia di profughi maliani hanno attraversato il confine con il Niger.

Il principale prodotto di esportazione del paese, l’uranio, è soggetto ad ampie fluttua-zioni di prezzo e le attività economiche sono state gravemente danneggiate dal terrorismo e dai rapimenti. Nel 2011 il Niger ha iniziato

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285a produrre e raffinare petrolio dopo avere stipulato un contratto da cinque miliardi di dollari statunitensi con la Cina.

StoriaPrima che, verso il 2500 a.C., le sabbie del Sahara iniziassero a inghiottirli, gli altopiani del Niger settentrionale erano verdi pascoli che fornivano sostentamento a cacciatori e pastori e ospitavano una ricca fauna. La desertificazione spinse a sud le popolazioni locali, ma nel pe-riodo fra il X e il XVIII secolo, i grandi imperi dell’Africa occidentale come il Kanem-Borno, il Mali e il Songhaï resero di nuovo prospera la regione, divenuta importante crocevia transahariano, grazie al commercio di oro, sale e schiavi.I francesi entrarono in scena alla fine del XIX secolo incontrando una resistenza più accanita del previsto. Infastiditi dal con-trattempo, inviarono la spedizione militare Voulet-Chanoîne che mise a ferro e fuoco gran parte del Niger meridionale nel 1898-9. A dispetto delle continue rivolte tuareg, culminate nell’assedio di Agadez (1916-7), il governo di Parigi continuò a mantenere il controllo della situazione.

La dominazione francese fu particolar-mente dura. Come forma di controllo del territorio l’amministrazione coloniale favorì alcuni capi locali rispetto ad altri, arrivando persino a coprirne gli abusi. Il passaggio for-zato da un’agricoltura di sussistenza alle più redditizie coltivazioni intensive (destinate all’esportazione) causò nuovi flussi migratori.

Nel 1958 Charles de Gaulle offrì alle 12 colonie dell’Africa occidentale francese la scelta fra l’autogoverno nell’ambito della co-siddetta Comunità francese o l‘indipendenza immediata. Venne indetto un referendum durante il quale migliaia di voti scompar-vero misteriosamente; la Francia poté così dimostrare che il Niger desiderava restare nell’orbita di Parigi.

L’indipendenza arrivò comunque nel 1960. Il primo presidente, Hamani Diori, mantenne stretti legami con la Francia e governò il paese con metodi repressivi (l’unico partito ammesso alle elezioni era il suo). Sopravvis-suto a diversi colpi di stato, Diori fu deposto dal tenente colonnello Seyni Kountché dopo la scoperta di ingenti scorte alimentari nelle case di alcuni ministri durante la grande siccità del periodo 1968-74.

Sotto il regime militare instaurato da Kountché nel 1974, il Niger conobbe un ina-

spettato colpo di fortuna: il prezzo dell’uranio (ingenti giacimenti di questo minerale erano stati da poco scoperti nei pressi di Arlit) co-nobbe un improvviso rialzo e la conseguente crescita del PIL nazionale portò con sé ambi-ziosi progetti, fra cui la costruzione della ‘strada dell’uranio’ fra Agadez e Arlit. In realtà la situazione era tutt’altro che rosea: il costo della vita aumentò vertiginosamente e gli strati più poveri della popolazione si trovarono a vivere persino peggio di prima.

Gli anni ’80 furono difficili per tutti: così come era salito, il prezzo dell’uranio crollò, la grande siccità del 1983 uccise migliaia di per-sone e la politica del partito unico continuò a soffocare le istanze democratiche. All’inizio del successivo decennio, il vento delle novità politiche che stava soffiando sull’Africa occi-dentale arrivò anche in Niger. Una serie di manifestazioni di massa costrinse il governo a indire, nel 1993, elezioni multipartitiche. Ne uscì vincitore Mahamane Ousmane, peraltro deposto nel 1996 da un nuovo colpo di stato militare guidato dal colonnello Ibrahim Bare Mainassara.

Nel 1999, in una situazione caratterizzata dal ristagno dell’economia e da continui scioperi, l’assassinio di Mainassara portò a ristabilire la democrazia. Le elezioni del 1999 e del 2004 si svolsero senza incidenti ed en-trambe videro la vittoria di Mamadou Tandja.

Nel 2009, grazie a un referendum da lui stesso indetto, Tandja cambiò la costituzione così da potersi candidare a un terzo manda-to presidenziale. Pochi mesi dopo vinse le elezioni con ampio margine, ma l’ECOWAS non considerò valido il risultato, escludendo temporaneamente il Niger dall’organizzazio-

INFORMAZIONI¨SUL¨PAESE

All’epoca della stesura di questa guida, ben pochi viaggiatori sceglievano di vi-sitare il Niger; per tale ragioni ci limitia-mo a fornire un’inquadratura culturale e storica del paese e un breve elenco di informazioni raccolte non in loco, la-sciando per il momento da parte notizie su itinerari e strutture d’accoglienza turistica. Una buona fonte di infor-mazioni sempre aggiornate è il forum Thorn Tree del sito Lonely Planet: www.lonelyplanet.com/thorntree. In rete si possono consultare altri siti affidabili come www.friendsofniger.org e http://voyageforum.com/forum/niger/.

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ne. Le fortune politiche di Tandja subirono un rovescio nel febbraio 2010 quando l’ennesimo colpo di stato condusse al suo arresto. Dopo un anno di giunta militare, le elezioni presi-denziali del marzo 2011 hanno visto vincitore l’anziano leader dell’opposizione Mahamadou Issoufou.

CulturaIl Niger fa registrare il tasso di natalità più alto al mondo: in media le donne nigerine mettono al mondo otto figli a testa. Secondo le attuali stime, nel 2025 gli abitanti saranno 21,4 milioni.

Oltre il 90% dei nigerini vive nel sud, dove predominano gli hausa e i songhaï-djerma, che costituiscono rispettivamente il 56% e il 23% della popolazione. Gli altri principali gruppi etnici sono i fula (8,5%), tradizionalmente

nomadi, e i tuareg (8%), entrambi stanziati nel nord del paese, e i kanuri (4,3%), che vivono tra la regione di Zinder e il Chad.

I nigerini sono per oltre il 90% musulmani, con piccoli gruppi di cristiani presenti solo nelle maggiori città. Diverse popolazioni rurali sono ancora legate alle antiche pratiche animi-ste. Il forte influsso esercitato dalla comunità islamica nigeriana ha fatto sì che nella località di confine di Maradi e nei dintorni venga da più parti richiesta l’introduzione della sharia, Ciò detto, il governo del Niger è assolutamente laico e l’islam assume qui un volto pubblico assai meno intransigente rispetto ad altri paesi di analogo sviluppo demografico. Le donne non si coprono il volto, gli alcolici vengono consumati in modo discreto ma diffuso e alcuni tuareg, alle prese con la dura vita del deserto, ignorano l’annuale digiuno del Ramadan.

INFORMAZIONI

Ambasciate¨e¨consolati¨¨Ambasciate¨e¨consolati¨del¨Niger¨all’estero

Italia Ambasciata (%06 372 0164; fax 06 372 9013; ambasciatadelniger@virgilio .it; Via Antonio Baiamonti 10, 00195 roma)

Svizzera Ambasciata (%022-979 2450 3603; fax 022-979 2451; http://www .ambassade-niger-geneve .net; 23, Avenue de France, 1202 genéve)

¨¨Ambasciate¨e¨consolati¨stranieri¨in¨NigerL’Italia ha un vice consolato onorario in Niger che è preferibile contattare via email, utiliz-zando i numeri telefonici solo in caso di reale emergenza. L’ambasciata accreditata è quella di Abidjan, in Costa d’Avorio (v. p161).La Svizzera ha un’agenzia consolare nel paese, mentre la rappresentanza accreditata è quella di Abuja, in Nigeria (v. p308).Italia¨Vice consolato onorario¨(%2072 2415; cellulare 9697 4031 o 9097 8159; paolo@paologiglio .net; B .P . 10 .388 Niamey)

Svizzera¨Agenzia consolare (%2073 38 42; fax 2073 3313; niamey@sdc .net; http://www .cooperation-suisse .admin .ch/niger/; rue du Souvenir, B .P . 728, Nyamey)

CartineNelle librerie italiane trovate con il titolo Niger la carta di IGN (scala 1:2.000.000); se cer-cate dei prodotti più dettagliati orientatevi sulle carte topografiche militari IGN e IGNN in 119 fogli (1:200.000) e IGN e IGNN (1:50.000); di quest’ultima serie solo alcuni fogli sono stati pubblicati e la vendita è soggetta a restrizioni. Per l’elenco delle cartine generali e gli indirizzi di alcune librerie specializzate in Italia v. p466.

Consigli¨di¨viaggioPer questioni di sicurezza venivano sconsigliati i viaggi in Niger al momento della lavorazio-ne della guida. Tenetevi aggiornati sull’evolversi della situazione consultando i siti governa-tivi www.viaggiaresicuri.it e www.eda.admin.ch/eda/it/home/travad.html.

OraIl Niger, come l’Italia, è un’ora avanti rispetto al GMT/UTC. Il paese non adotta l’ora legale. Pertanto, quando in Italia vige l’ora solare, non vi è nessuna differenza tra l’Italia e il Niger.

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Anche esteriormente ben poco è percepi-bile della dimensione religiosa profonda del paese. Fanno eccezione le preghiere (salat), durante le quali tutto il Niger (autobus in-clusi) pare fermarsi.

Religione a parte, è la sopravvivenza la principale preoccupazione degli abitanti del paese. Circa il 90% della popolazione si dedica a un’agricoltura e a un allevamento di mera sussistenza, sopravvivendo con US$1 al giorno (se non meno). Partorire molti figli che aiutino i genitori nei lavori più pesanti è, per gran parte delle famiglie, una necessità. Questo ha contribuito alla crescita esponenziale della popolazione oltre che a un impressionante tasso di analfabetismo (i ragazzi lavorano anziché andare a scuola).

I migliori artigiani del Niger sono i tuareg che lavorano l’argento producendo collane, splendidi amuleti, pugnali e croci stilizzate,

tutti con intricati lavori di filigrana dagli specifici connotati locali. Particolarmente significative sono le croci, considerate dai tuareg potenti talismani contro la malasorte. La più famosa di tutte è la croix d’Agadez.

Quotati sono anche i lavori creati dagli artisans du cuir (artigiani del cuoio). Quelli di Zinder producono articoli tradizionali (cu-scini, borsoni da sella e borse con nappe), ma anche attraenti articoli moderni quali sandali e valigie.

Splendide, oltreché esclusive del Niger, sono le kounta (coperte dei djerma), create con strisce di cotone dai colori vivaci.

Cibo e bevandeDatteri, yogurt, riso e carne di montone sono gli alimenti base dei tuareg, mentre il riz sauce (riso con salsa) è onnipresente nel sud

Quando invece in Italia vige l’ora legale il Niger è un’ora indietro. Quando a Niamey sono le 12 a Roma sono le 13.

SaluteNel capitolo ‘Salute’ troverete informazioni su come ridurre al minimo i rischi sanitari du-rante il viaggio in Niger.

TelefonoIl Niger non ha prefissi regionali o urbani. La rete di telefonia mobile utilizza il sistema GSM900/1800, lo stesso in uso in Italia. Se il vostro telefono è sbloccato, per ridurre i costi è consigliabile l’acquisto di una SIM card locale.¨¨Chiamate¨per/dall’Italia

Per chiamare il Niger in teleselezione dall’Italia dovete comporre %00227, seguito diretta-mente dal numero locale desiderato. Viceversa, per chiamare l’Italia dal Niger componete il prefisso %0039, seguito dall’indicativo della città italiana con lo zero iniziale e dal numero dell’abbonato.

VistiHanno bisogno del visto tutti gli stranieri che non sono cittadini di un paese dell’Africa oc-cidentale. I cittadini italiani e svizzeri devono procurarsi il visto presso la rappresentanza diplomatica nigerina in Italia almeno un mese prima della partenza – non è infatti possibile ottenerlo né in aeroporto né ai valichi di frontiera. La documentazione richiesta comprende il passaporto con validità residua di almeno sei mesi (ossia, il passaporto deve essere valido per almeno sei mesi a partire dalla data di uscita dal Niger), due fotografie formato tessera, un formulario, debitamente compilato, in cui si dichiara la data di entrata e di uscita dal pa-ese, il biglietto aereo di andata e ritorno o di proseguimento del viaggio; una lettera di invito può accelerare le pratiche di rilascio. Per quanto riguarda i costi, un visto turistico per un ingresso, che consente una permanenza da uno a 30 giorni, costa €61 (Sfr100 per i cittadini della Confederazione Svizzera). Il visto turistico per ingressi multipli costa €100 (Sfr160 per gli svizzeri) e consente nell’arco di tre mesi più ingressi nel paese. Ricordiamo che per entra-re in Niger è obbligatorio presentare un certificato di vaccinazione contro la febbre gialla.

Poiché le formalità d’ingresso possono subire delle variazioni, vi preghiamo di verificarle al momento della pianificazione del viaggio al fine di evitare spiacevoli inconvenienti.

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e

288del Niger. I ristoranti servono quasi sempre pesce alla griglia (soprattutto il capitaine, o persico del Nilo) e brochettes (kebab), ma anche il couscous e il ragout sono diffusi. Lasciata Niamey, le opzioni vegetariane si fanno rare.

Bere una tazza di tè tuareg è un’esperienza gratificante oltreché dissetante, Per un mi-nimo di ebbrezza provate la Bière Niger; se invece volete qualcosa di più forte, mandate giù un bicchiere di vino di palma.

AmbienteTre quarti del Niger sono occupati dal deserto (Il Sahara avanza 10 km l’anno) e il resto del paese dal Sahel, la zona semidesertica a sud

del Sahara. Fra gli elementi caratterizzanti del paesaggio vanno citati il fiume Niger (il terzo fiume africano per lunghezza), che scorre per 300 km nel sud-ovest del paese, il massiccio dell’Aïr, un insieme di formazioni vulcaniche che superano i 2000 m di quota, e le maestose dune del deserto del Ténéré.

La desertificazione, il maggiore problema ambientale del Niger, è causata in massima parte dal disboscamento e dal continuo am-pliamento delle zone di pascolo. Inoltre l’ele-vata presenza di quarzo nel suolo sabbioso non permette di impiantare colture intensive e favorisce il fenomeno dell’erosione.

Nel sud-ovest del paese domina la savana; qui si trova uno dei parchi più belli dell’Africa occidentale, il Parc Regional du W.

© Lonely Planet Publications Per agevolarne l’utilizzo, questo capitolo non ha restrizioni digitali. In cambio pensiamo che sia giusto chiedere che sia utilizzato esclusivamente a scopi personali e non commerciali. In altre parole, per favore non caricare questo capitolo su siti di peer-to-peer, non inviarlo via email a tutti quelli che conosci e non rivenderlo. Guarda i termini e le condizioni sul nostro sito per leggere la formula estesa di quanto detto sopra.