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Nonostante il periodo complicato per l’edilizia re- sidenziale pubblica, che si confronta quotidiana- mente con molte situazioni di emergenza, vorrei partire dalle buone notizie. Mi riferisco innanzitutto agli ultimi provvedimenti approvati dalla Regione Piemonte, con l’obiettivo di rilanciare un settore fortemente in crisi come quello dell’edilizia. Cito in particolare la delibera approvata nell’agosto scor- so di avanzamento del Programma Casa 10 mila alloggi, ma anche la proroga del Piano Casa al 31 dicembre 2014 e le misure a favore dei Comuni sul patto di stabilità per sbloccare gli investimenti. Con la prima misura saranno finanziati in Piemon- te con oltre 26 milioni di euro 276 nuovi alloggi di edilizia sovvenzionata, contribuendo in modo si- gnificativo all’avanzamento del Programma Casa. Sono stati infatti sbloccati 22 interventi sospesi nel 2012 a causa dell’interruzione dei trasferimenti di risorse da parte dello Stato a partire dal 2011 che di fatto aveva congelato il Programma Casa e la- sciato nell’incertezza della copertura finanziaria la Regione nonostante la nostra compartecipazione al programma con fondi di bilancio regionale. Siamo riusciti a recuperare le risorse necessarie per pagare Atc e Comuni che avevano dato inizio ai lavori con qualche giorno di ritardo rispetto alla scadenza, ma erano stati poi sospesi dal finanzia- mento in seguito dell’approvazione della manovra statale di stabilizzazione della finanza pubblica del 2010. n. 31 - 25 settembre 2013 continua a pag. 4 Graduatoria provvisoria per le case popolari a Torino E’ consultabile on line, all’indirizzo www. comune.torino.it/informacasa/notizie/ bando_alloggi_avviso.shtml, la gradua- toria provvisoria relativa al Bando ge- nerale per l’assegnazione degli allog- gi di edilizia sociale nella città di Torino. Nella graduatoria sono presenti le 932 doman- de a cui è stato attribuito nell’elenco definitivo dei partecipanti al bando, che hanno presen- tato la domanda dal 23 gennaio al 6 aprile del 2012, un punteggio almeno pari a 12 punti. Nel mese di dicembre 2013 sarà poi pubblicata la graduatoria definitiva, con le eventuali correzioni apportate in seguito ad accoglimento di ricorsi. Per ulteriori informazioni ci si può rivolge- re all’ufficio Bando Generale del Comu- ne di via Corte D’Appello 10, dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.30 alle 12.00 (tel. 0114424366 – 0114424365 – 0114424343). SOMMARIO Luoghi comuni, l’Housing Sociale a Porta Palazzo pag. 2 Fondo Sociale Regionale, come mettersi in regola pag. 3 Impianti a gas, consigli per la manutenzione pag. 4

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In questo numero: C'è la graduatoria provvisoria per le case popolari di Torino: ecco dove trovarla - A Porta Palazzo inaugurata una nuova residenza temporanea - Fondo sociale regionale, come mettersi in regola - Impianti a gas: i consigli per la manutenzione. Buona Lettura!

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Page 1: Num31 2013

Nonostante il periodo complicato per l’edilizia re-

sidenziale pubblica, che si confronta quotidiana-

mente con molte situazioni di emergenza, vorrei

partire dalle buone notizie. Mi riferisco innanzitutto

agli ultimi provvedimenti approvati dalla Regione

Piemonte, con l’obiettivo di rilanciare un settore

fortemente in crisi come quello dell’edilizia. Cito in

particolare la delibera approvata nell’agosto scor-

so di avanzamento del Programma Casa 10 mila

alloggi, ma anche la proroga del Piano Casa al 31

dicembre 2014 e le misure a favore dei Comuni sul

patto di stabilità per sbloccare gli investimenti.

Con la prima misura saranno fi nanziati in Piemon-

te con oltre 26 milioni di euro 276 nuovi alloggi di

edilizia sovvenzionata, contribuendo in modo si-

gnifi cativo all’avanzamento del Programma Casa.

Sono stati infatti sbloccati 22 interventi sospesi nel

2012 a causa dell’interruzione dei trasferimenti di

risorse da parte dello Stato a partire dal 2011 che

di fatto aveva congelato il Programma Casa e la-

sciato nell’incertezza della copertura fi nanziaria la

Regione nonostante la nostra compartecipazione

al programma con fondi di bilancio regionale.

Siamo riusciti a recuperare le risorse necessarie

per pagare Atc e Comuni che avevano dato inizio

ai lavori con qualche giorno di ritardo rispetto alla

scadenza, ma erano stati poi sospesi dal fi nanzia-

mento in seguito dell’approvazione della manovra

statale di stabilizzazione della fi nanza pubblica del

2010.

n. 31 - 25 settembre 2013

continua a pag. 4

Graduatoria provvisoria per

le case popolari a Torino

E’ consultabile on line, all’indirizzo www.

comune. tor ino . i t / in formacasa/not iz ie /

bando_alloggi_avviso.shtml, la gradua-

toria provvisoria relativa al Bando ge-

nerale per l’assegnazione degli allog-

gi di edilizia sociale nella città di Torino.

Nella graduatoria sono presenti le 932 doman-

de a cui è stato attribuito nell’elenco defi nitivo

dei partecipanti al bando, che hanno presen-

tato la domanda dal 23 gennaio al 6 aprile del

2012, un punteggio almeno pari a 12 punti.

Nel mese di dicembre 2013 sarà poi pubblicata la

graduatoria defi nitiva, con le eventuali correzioni

apportate in seguito ad accoglimento di ricorsi.

Per ulteriori informazioni ci si può rivolge-

re all’uffi cio Bando Generale del Comu-

ne di via Corte D’Appello 10, dal lunedì

al venerdì, dalle ore 8.30 alle 12.00 (tel.

0114424366 – 0114424365 – 0114424343).

SOMMARIO

Luoghi comuni, l’Housing Sociale a

Porta Palazzopag. 2

Fondo Sociale Regionale, come

mettersi in regolapag. 3

Impianti a gas, consigli per la

manutenzionepag. 4

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4 piani dove trovano spazio 27 appartamenti, tra monolocali e bilocali. E’

stata inaugurata uffi cialmente venerdì 20 settembre la nuova residenza

temporanea di Porta Palazzo, fi nanziata dalla Compagnia di San Paolo

nell’ambito dei suoi interventi di housing sociale con un fi nanziamento di

5 milioni di euro. Servirà ad ospitare persone che abbiano urgente biso-

gno di una sistemazione: famiglie sfrattate, coniugi dopo una separazione,

lavoratori in trasferta troveranno qui una casa confortevole dove vivere,

per un periodo massimo di 18 mesi. Un luogo da cui ripartire, in attesa di

un’abitazione più stabile.

L’immobile è compreso nell’isolato tra piazza della Repubblica, via Damia-

no Priocca, e piazza Don Albera, a pochi passi dal mercato di Porta Palaz-

zo. E’ costituito da un edifi cio storico di 4 piani fuori terra, vincolato dalla

Sopraintendenza, e un piano interrato di cantine, più un corpo realizzato in

epoca successiva, la cosiddetta “manichetta” di 3 piani fuori terra, con un

cortile esterno. L’intero stabile era infatti di proprietà della Città e grazie a

questo intervento è stato completamente riqualifi cato, contribuendo anche

a rigenerare il tessuto urbano di uno dei quartieri storici di Torino.

A tenere a battesimo la nuova residenza sono stati il presidente della Com-

pagnia Sergio Chiamparino e il vicesindaco e assessore alle Politiche Abi-

tative Elide Tisi, che ha sottolineato l’importanza della rete di solidarietà

cittadina nel sostenere un welfare sempre più in affanno: «le amministra-

zioni locali, e quella torinese non fa certo eccezione – ha detto - debbono

sempre più spesso confrontarsi con la dura realtà dell’emergenza casa e

cercare soluzioni che, soprattutto in una

situazione come quella attuale di forte crisi economica e di tagli alle fi nan-

ze pubbliche, si basino sulla collaborazione tra pubblico e privato».

Non è un caso che il progetto Luoghi Comuni, che racchiude tutti gli inter-

venti in tema di edilizia sociale della fondazione, trovi spazio in quartieri

come Porta Palazzo e San Salvario, quartieri vivaci e frequentati da per-

sone di tutte le nazionalità, luoghi della movida, ma ancora troppo spesso

caratterizzati da problemi di coesione sociale e da edifi ci fi niti preda del

degrado. L’idea della residenza è proprio questa: dare un tetto a chi ne è momentaneamente sprovvisto ma contem-

poraneamente mettere a disposizione spazi comuni, dove gli inquilini e gli abitanti del quartiere possano incontrarsi,

parlarsi, conoscersi.

Anche gli interni sono contraddistinti dall’idea che nulla vada buttato: tutti gli arredi sono infatti stati realizzati con la

collaborazione del Refuse Lab, che recupera e trasforma oggetti facendoli diventare mobili e complementi d’arredo.

Così vecchie sedie e comò sono stati riadattati, le scale a pioli sono diventate porta asciugamani e cerchioni delle

biciclette o persiane in disuso si sono trasformate in originali testiere per il letto.

LUOGHI COMUNI, L’HOUSING SOCIALE A PORTA PALAZZOVENERDÌ 20 SETTEMBRE INAUGURAZIONE UFFICIALE PER LA NUOVA RESIDENZA TEMPORANEA DELLA

COMPAGNIA DI SAN PAOLO

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FONDO SOCIALE REGIONALE, COME METTERSI IN REGOLA

In questi ultimi giorni, molti degli abitanti delle case popolari hanno ricevuto a casa una lettera che li invita a mettersi in regola con i

pagamenti. Di che cosa si tratta? Dell’invito a regolarizzare la propria posizione nel pagamento dell’affi tto, condizione indispensabile

per accedere il prossimo anno al fondo sociale regionale.

Il fondo sociale è il contributo che la Regione Piemonte destina ogni anno alle famiglie in diffi coltà che non riescono a pagare l’affi tto

nelle case popolari, i cosiddetti morosi incolpevoli. Secondo la legge regionale 3 del 2010, entrata in vigore a gennaio dello scorso

anno, però, per avere diritto al fondo è necessario che vengano rispettate alcune condizioni: la famiglia deve avere un indicatore

ISEE per l’anno 2013 non superiore ai 6.186 euro per il nucleo familiare e avere effettuato pagamenti sulle bollette del 2013 pari al

14% del proprio reddito imponibile lordo (riferito all’anno 2012) e comunque non inferiori a 480 euro, quindi anche chi ha reddito zero

dovrà aver pagato almeno 480 euro complessivi di affi tto in un anno. Senza questi requisiti, dice la legge, non si può accedere al

contributo regionale e si diventa quindi morosi colpevoli, con il rischio di perdere la casa.

Proprio per questo motivo, Atc ha indirizzato una lettera a tutti coloro che potenzialmente potrebbero avere accesso al fondo sociale

e risultano indietro con i pagamenti. A dicembre mancano ancora più di due mesi e resta dunque ancora tempo per provvedere a

mettersi in regola, senza correre il rischio di perdere il fondo sociale.

Sulla lettera sono indicate le modalità di pagamento: attraverso bonifi co, bollettino postale o direttamente agli sportelli di Atc in corso

Dante 14. Ma per chi non avesse ben chiaro cosa bisogna fare o volesse saperne di più sulla sua situazione e su come regolarizzarla,

l’Agenzia ha messo anche a disposizione un numero di telefono dedicato: 011-31.30.379. Telefonando a questo numero, gli abitanti

potranno fi ssare un appuntamento allo Sportello dove, evitando inutili fi le e attese, potranno ottenere tutti i chiarimenti necessari e

regolarizzare la propria posizione. Sul sito intenet di Atc, nell’area dedicata agli utenti, sono disponibili tutte le informazioni necessarie

sul fondo sociale e schede informative in inglese, francese e arabo che si possono scaricare e stampare.

Termineranno l’anno prossimo i lavori di ristrutturazione delle palazzine di via Ghedini, quartiere Regio Parco di Torino, inseriti

nell’ambito degli interventi previsti dal Contratto di Quartiere della città. Dall’estate del 2009 Atc sta infatti portando avanti un com-

plesso intervento di riqualifi cazione su questo complesso di palazzine che risalgono in parte agli anni ’20 e in parte agli anni ’40.

In tutto nel quartiere, compreso tra via Cimarosa, via Bologna, via Pergolesi, via Cravero, via Ancina e via Petrella, ci sono oltre 300

appartamenti popolari e altrettante famiglie.

I lavori, nel pieno rispetto del crono programma, termineranno nell’arco del 2014. Al momento sono infatti state ultimate le facciate, i

tetti e i vani corsa per i nuovi ascensori che presto, subito dopo il collaudo necessario per legge, entreranno in funzione.

Sono quasi fi niti i lavori di rifacimento dei bagni, messi a norma e ristrutturati, e sui balconi è in corso l’installazione di nuovi serramenti

e di serre bioclimatiche, verande di ultima generazione che permettono un maggiore isolamento termico. Per ultimo, si procederà alla

sistemazione dei cortili e dei marciapedi attigui.

Tutto l’iter dei lavori è stato accompagnato da un comitato di cantiere, formato da abitanti delle

palazzine coadiuvati dagli operatori sociali del Laboratorio Ghedini, messo a disposizione

dalla Città per accompagnare i residenti lungo tutta la durata di questa riqualifi cazione. Nella

sede di Casa Ghedini, al civico 21/a, il comitato e gli operatori hanno raccolto segnalazioni di

problemi e disservizi, richieste di informazioni e chiarimenti da parte degli abitanti e, con l’aiuto

della direzione lavori Atc, hanno potuto infomarli, passo passo, su tutte le tappe del cantiere.

«Il coinvolgimento degli abitanti è stato tanto anche se non sempre facile – spiega Davide

Pusceddu, della cooperativa che gestisce il servizio di accompagnamento sociale – abbiamo

lavorato insieme, anche sul delicato tema del rispetto delle regole negli spazi comuni. Le più

grosse lamentele degli inquilini, infatti, riguardavano la scarsa attenzione da parte di qualcu-

no nei confronti dei giardini condominiali, spesso invasi da deiezioni canine o rifuti. Abbiamo

anche predisposto una campagna pubblicitaria sul “buon esempio”, fotografando gli abitanti

mentre compiono buone prassi nella raccolta differenziata e la pulizia del cortile e diffondendo

le immagini attraverso il giornalino di quartiere, che realizziamo con loro dall’inizio dei lavori».

VIA GHEDINI, CONTINUANO I LAVORI DEL CONTRATTO DI QUARTIERE

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Periodico d’informazione dell’Agenzia Territoriale

per la Casa di Torino e Provincia

Registrazione del Tribunale di Torino numero 17 del 16/03/2012

direttore responsabile: Carola Quaglia

redazione: corso Dante 14 – 10134 Torino. Tel. 011.3130362

[email protected]

in redazione: Giuseppina Vigliotti, Carola Quaglia, Daniele Darchini

IMPIANTI A GAS, CONSIGLI PER LA MANUTENZIONE

L’autunno è cominiciato e presto cominceranno a farci compa-

gnia temperature più fredde. Molti dei nostri abitanti, per l’acqua

calda sanitaria utilizzano boiler o caldaie murali a gas: ecco qual-

che consiglio per manutenerli al meglio, evitando inutili rischi.

Per cominciare, bisogna sempre ricordare che la sicurezza è al

primo posto: senza la corretta manutenzione, gli impianti a gas

possono diventare molto pericolosi. Chi possiede una caldaia a

gas deve farla sottoporre a controlli periodici, chiamando una

ditta specializzata. I controlli devono essere registrati sul libret-

to della caldaia che l’inquilino deve conservare insieme al cer-

tifi cato di conformità dell’impianto, delle canne fumarie e delle

aperture di ventilazione che gli era stato rilasciato al momento

dell’installazione.

Sempre per ragioni di sicurezza, è bene verifi care che nel locale

dove ci sono impianti a gas (fornelli, stufe, scalda acqua, calda-

ie…) sia presente l’apertura di ventilazione prevista per legge.

Chi non riuscisse a trovarla, chiami subito il numero verde Atc

800-301081 per segnalare il problema. Non è comunque con-

sentito servirsi della cappa della cucina o di altre canne non ido-

nee allo scarico dei fumi.

Naturalmente, il controllo e la pulizia delle canne fumarie sono a

carico degli assegnatari: si tratta però di una piccola spesa an-

nuale, importantissima per garantire di vivere sicuri tutti l’anno.

Ma a proposito di risorse, fondamentali per affrontare seriamente il

problema dell’emergenza abitativa e della morosità di una parte sem-

pre più ampia di cittadini, sembrano arrivare buone notizie anche a

livello nazionale, dove è in corso un importante tavolo di confronto

con il Governo, nato proprio su sollecitazione della Conferenza delle

Regioni. Con i rappresentanti regionali di Lombardia, Liguria, Basili-

cata, Puglia, insieme all’Anci e alle organizzazioni sindacali, abbiamo

posto allo Stato la necessità di una nuova politica nazionale per la

casa e, contestualmente, abbiamo chiesto di affrontare con assoluta

priorità il drammatico tema dell’emergenza costituita sia dall’aumen-

to vertiginoso degli sfratti per morosità attivati dai proprietari privati

nei confronti degli inquilini che non riescono più a pagare l’affi tto, sia

della gestione con i Comuni delle morosità incolpevoli degli assegna-

tari delle case popolari.

I primi segnali di questo impegno sono giunti con l’approvazione del

decreto-legge 102 del 28 agosto scorso, ora assegnato alla commis-

sione competente, che stanzia 200 milioni di euro alle Politiche per la

Casa. Risorse così suddivise: 60 milioni al Fondo che eroga contri-

buti integrativi per il pagamento dei canoni di locazione, 40 milioni al

Fondo di copertura della morosità incolpevole, 60 milioni al Fondo di

garanzia (DL n. 112/2008) per i mutui a favore dei giovani e infi ne 40

milioni al Fondo per la sospensione per 18 mesi delle rate di mutuo.

Accanto alla soddisfazione per la ripresa di interesse per il settore

casa, come Regione in sede di parere per il tramite della Conferenza

Unifi cata abbiamo chiesto di trasformare la prevista equiparazione a

prima casa degli alloggi sociali di proprietà degli ex IACP in esenzio-

ne stabile e defi nitiva dall’imposta. Abbiamo inoltre proposto di inse-

rire la possibilità anche per gli ex IACP di utilizzare la cedolare secca

con una aliquota dimezzata rispetto a quella prevista per i privati che

il decreto legge ribassa al 15%, a condizione che le somme così

risparmiate vengano reinvestite in programmi di manutenzione stra-

ordinaria o di effi cientamento energetico degli immobili posseduti”

Giovanna Quagliaassessore regionale all’Urbanistica ed Edilizia residenziale

La signora Maria di via Parenzo ci rivela il suo segreto per ren-

dere prelibato un piatto tipico della cucina siciliana

PEPERONI IN AGRODOLCE

Ingredienti:

1 chilo di peperoni gialli e rossi belli spessi; 450 grammi di zuc-

chero; mezzo litro di aceto di vino, chiodi di garofano.

Svuotate i peperoni e ripuliteli dai semi. In una pentola versate

l’aceto di vino, i chiodi di garofano e un pizzico di sale. Subito

dopo immergete i peperoni senza spellarli. Cuocete il tutto per

circa 5 minuti, poi scolate e lasciate raffreddare. Nel frattempo

preparate lo sciroppo facendo bollire mezzo litro d’acqua con

lo zucchero per cinque minuti. Mettete i peperoni in vasetti di

vetro e copriteli con lo sciroppo. Chiudeteli ermeticamente e

conservateli in un luogo asciutto, pronti da mangiare.

Buon appetito!

Ma a proposito di risorse, fondamentali per affrontare seriamente il

continua da pag. 1