ogni anno negli usa si verificano 500.000 traumi cranici ... · media e posteriore cenni di...
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APPROCCIO AL PAZIENTE CON
TRAUMA CRANICO
TRAUMA CRANICO
• Ogni anno negli USA si verificano 500.000 traumi cranici:
• il 10% muore prima di raggiungere l’ospedale.
• di quelli che giungono vivi in ospedale
80% presenta lesioni lievi
10% lesioni moderate
10% lesioni gravi
TRAUMA CRANICO:CENNI DI ANATOMIA
CENNI DI ANATOMIA
• Cuoio capelluto:
1) cute
2) tessuto connettivo sottocutaneo
3) galea aponeurotica
4) tessuto connettivo lasso
5) periostio.
CENNI DI ANATOMIA
N.B. Il cuoio capelluto è intensamente vascolarizzato e quindi le ferite causano un abbondante sanguinamento.
• Cranio: volta e base cranica
fossa cranica anteriore
media e
posteriore
CENNI DI ANATOMIA
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Meningi Meningi
pia
teca
dura
aracnoide
corteccia
CENNI DI ANATOMIA
• Cervello:
1. encefalo
2. cervelletto
3. tronco encefalico
CENNI DI ANATOMIA
L’emisfero sinistro contiene i centri del linguaggio nei destrimani e nell’85% dei mancini
Il lobo frontale è correlato con le emozioni, le funzioni motorie e le espressioni del linguaggio.
1. ENCEFALO
CENNI DI ANATOMIA
Lobo parietale: funzioni sensoriali e orientamento spaziale
Lobo temporale:
memoriale e
linguaggio
Lobo occipitale:
vista
1. ENCEFALO 2.Tronco encefalico
Midollo allungato: centri cardiorespiratori
N.B. lesioni anche piccole del tronco provocano lesioni neurologiche gravi
Mesencefalo e ponte superiore :sistema reticolare attivante responsabile dello stato di coscienza
CENNI DI ANATOMIA
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CENNI DI ANATOMIA
3. Cervelletto:
coordinamento motorio e equilibrio
fossa cranica posteriore
CENNI DI ANATOMIA
• Liquido Cefalorachidiano: pressione
intracranica normale circa 10 mm Hg
Prodotto nei ventricoli laterali, passa nel III
ventricolo e poi nel IV, da dove si diffonde allo
spazio subaracnoideo sia a livello dell’encefalo
che del midollo e viene riassorbito a livello del
seno sagittale superiore (granulazioni
aracnoidee).
Plessi corioidei Ipertensione endocranica
• L’aumento della pressione intracranica riduce la perfusione cerebrale ed è causa di ischemia.
CLASSIFICAZIONEDEI TRAUMI CRANICI
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CLASSIFICAZIONEDEI TRAUMI CRANICI
• Tipo di trauma
• Gravità delle condizioni
cliniche
• Tipi di lesioni
Tipo di trauma cranico
• Chiuso
Alta velocità (incidente d’auto)
Bassa velocità (caduta, aggressione)
• Aperto
Ferita da arma da fuocoAltre ferite penetranti
CLASSIFICAZIONEDEI TRAUMI CRANICI
• Tipo di trauma
• Gravità delle condizioni
cliniche
• Tipi di lesioni
Gravità delle condizioni cliniche
• GLASGOW COMA SCALE (GCS)
Lieve : GCS 14-15
Moderato: GCS 9-13
Grave: GCS 3-8
GLASGOW COMA SCALE
• Un punteggio uguale od inferiore a 8 è sinonimo di trauma cerebrale grave
GLASGOW COMA SCALE
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CLASSIFICAZIONEDEI TRAUMI CRANICI
• Tipo di trauma
• Gravità delle condizioni
cliniche
• Tipi di lesioni
Tipo di lesioni
L’impatto provoca effetti immediati (danno primario):
1) sui tessuti epicranici: escoriazioni, contusioni, ferite lacero-contuse, talora con copioso sanguinamento, fino a giungere ad avulsione di gran parte del cuoio capelluto (ferite a scalpo);
2) sulle ossa del cranio: fratture lineari, irradiate, depresse, infossate, a seconda del tipo di impatto e della forza applicata;
3) sul tessuto cerebrale: contusioni e lacerazioni cerebrali, quasi sempre multiple e diffuse che possono evolvere nelle ore successive al trauma
Tipo di lesioni
• Fratture craniche
Frattura infossata
Le fratture craniche
• Segni clinici che fanno sospettare una frattura
della base:
occhi da procione
ecchimosi periorbitaria
ecchimosi retroauricolare (Segno di Battle)
perdita di LCR dal naso o dalle orecchie
deficit del VII e VIII nervo (paralisi facciale e
perdita dell’udito)
Segni di frattura
della base cranioOcchi da procione
Ecchimosi periorbitaria Otorragia e otorrea
Ecchimosi retroauricolare
Le fratture craniche
N.B. la presenza di una frattura cranica non va sottovalutata perché ci vuole una notevole forza d’urto per romperela teca cranica.
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In base alla presenza o meno di una comunicazionetra contenuto intracranico (asettico)ed ambiente esterno (settico)il trauma è diviso in:· aperto· chiuso
Possibilità, nel trauma cranico apertodi complicanze settiche:
meningiteencefaliteempiema sottodurale
Le fratture craniche Tipo di lesioni
• Lesioni intracraniche
Focali Ematoma epidurale
Ematoma subdurali
Ematoma intracerebrale
Diffuse Concussione
Contusioni multiple
Lesione ipossica/ischemica
Ematomi epidurali
• Nello 0,5% dei traumi cranici e
nel 9% dei pazienti in coma
• All’esterno della dura ed
hanno una forma biconvessa
• In genere in sede temporale e
temporo-parietale (rottura della
meningea media o per rottura
dei un seno venoso).
Ematomi sub-durali
• Nel 30% dei traumi gravi
• Per lacerazione dei piccoli
vasi della corteccia cerebrale
• In genere ricoprono l’intera superficie di
un emisfero
• Provocano lesioni più gravi degli ematomi
epidurali
Contusioni ed ematomi
intracerebrali• Contusioni cerebrali sono presenti nel 20-
30% dei traumi cranici gravi
• In genere nei lobi frontali e temporali
• Possono evolvere e
confluire formando ematomi
intracerebrali (trattamento
chirurgico nel 20% dei casi).
Lesioni cerebrali diffuse
Al danno primario può seguire, più o meno
rapidamente, un danno secondario
•Fattori locali Fattori sistemici
edema cerebrale
vasospasmo cerebrale
ipertensione endocranica
infezioni
epilessia
Ipossia
Ipotensione arteriosa
Ipercapnia
Febbre
Iposodiemia
CID
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APPROCCIO CLINICO AL PAZIENTE CON TRAUMA CRANICO
APPROCCIO AL PAZIENTE CON TRAUMA CRANICO
Primo obiettivo:valutazione del paziente secondo l’approccio ABCDE:A = airway B = Breathing/ventilation/oxygenationC = CirculationD = Disability (neurologic examination)E = Exposure
APPROCCIO AL PAZIENTE CON TRAUMA CRANICO
Secondo obiettivo:
prevenzione del danno cerebrale secondario
(ossigenazione e mantenimento di una pressione sistemica ottimale in grado di garantire una ottimale perfusione cerebrale)
APPROCCIO AL PAZIENTE CON TRAUMA CRANICO
Terzo obiettivo:identificazione di una
lesione occupante
spazio (TC del cranio).
APPROCCIO AL PAZIENTE CON TRAUMA CRANICO
Segni e sintomi da cercare nel trauma cranico
• dolore• cefalea• vomito cerebrale (non preceduto da nausea)• anisocoria pupillare (ernia uncale)• miosi bilaterale (danno esteso a livello pontino)• alterazioni del visus• amnesia retrograda ed anterograda• perdita di coscienza seguita o meno da intervallo lucido
(segno di lesione diffusa)• segni di lato (lesioni focali)
L'esame neurologico procede con la valutazionedel diametro delle pupille e del riflesso fotomotore.
Uno dei segni più comuni di processoespansivo endocranico è l’anisocoria conmidriasi fissa (paralisi del III).
APPROCCIO AL PAZIENTE CON TRAUMA CRANICO
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Identificazione della gravità in base al GCS:
lievi: GCS 14-15moderati: GCS 9-13gravi: GCS < 8
Traumi cranici con GCS < 13
va indirizzato ad un dipartimento
di emergenza-urgenza almeno di 2° livello.
APPROCCIO AL PAZIENTE CON TRAUMA CRANICO
Trauma cerebrale lieve
(GCS 14-15)
GLASGOW COMA SCALE Trauma cerebrale lieve
(GCS 14-15)
80% dei casi
Pazienti coscienti, con o senza amnesia
e/o breve perdita di coscienza.
La valutazione può essere resa difficile
dall’assunzione di alcool e altre sostanze.
Solo il 3% di questi può presentare un peggioramento improvviso
Trauma cerebrale lieve
• Se paziente totalmente asintomatico,
cosciente e collaborante:
dimissione e istruzioni
ricovero
• Se non è in grado di apprendere le istruzioni
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Trauma cerebrale lieve
• Perdita di coscienza maggiore di 5 min
• Amnesia
• Cefalea
• GCS < 15
• Segni neurologici focali
TC cranio
Trauma cerebrale lieve
• Se Tc negativa ma paziente sintomatico o neurologicamente non normale:
ricovero e consulenza NCH
• Se Tc dimostra anomalie: ricovero e consulenza NCH
Trauma cerebrale lieve
Il ricovero è comunque consigliabile se:
• Tc non disponibile
• Prolungata perdita di coscienza
• Cefalea grave
• Frattura cranica
• Intossicazione significativa
• Lesioni associate importanti
• Nessuna persona affidabile a casa
Trauma cerebrale moderato
(GCS 9-13)
Trauma cerebrale moderato
(GCS 9-13)
• 10% dei pazienti
• Sono in grado di eseguire ordini semplici
ma sono soporosi e confusi con o senza
segni neurologici focali.
• Il 10-20% peggiora ed evolve verso il
coma
• Valutare la stabilità cardiorespiratoria
• Tc, ricovero ed osservazione stretta.
Trauma cerebrale moderato
(GCS 9-13)
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Trauma cerebrale grave (GCS 3-8)
Valutazione primaria e
rianimazione !!
Trauma cerebrale grave (GCS 3-8)
Trauma cerebrale grave (GCS 3-8)
DECORTICAZIONE:Flessione intrarotazione
DECEREBRAZIONE:Iperestensione intrarotazione
Trauma cerebrale grave (GCS 3-8)
DECEREBRAZIONE: Iperestensione intrarotazione
Trauma cerebrale grave (GCS 3-8)
• Valutazione primaria e rianimazione !!
Se ipotèsi hanno una mortalità doppia rispetto ai normotesi(60% vs 27%).
La presenza di ipossia ed ipotensione si associano ad una mortalità del 75%
E’ importante raggiungere rapidamente una stabilità emodinamica e respiratoria.
E’ frequente il riscontro di arresto respiratorio ed ipossia.I pazienti in coma vanno rapidamente intubati.(utile il saturimetro ed EGA)
Trauma cerebrale grave
• Stato emodinamico
L’ipotensione in genere non è il risultatodel trauma cranico
L’ipotensione è quindi il segno di una grave perdita di sangue non sempre evidente (attenzione alle lesioni midollari gravi conshock neurogeno)
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Trauma cerebrale grave
• Ripristino immediato della volemia
• ESCLUDERE UN SANGUINAMENTO OCCULTO (torace-addome) CAUSA DELLO SHOCK
• Se paziente emodinamicamenteInstabile:DPL o ECO
• Stato emodinamico
• Se paziente emodinamicamente stabile:Tc Cranio-Torace-Addome-Pelvi
ECO
DPL
Trauma cerebrale grave
• Ripristinata la pressione si ripete l’esame neurologico
N.B. Pazienti gravemente ipotesi possono recuparare uno stato neurolico normale dopo riempimento volemico.
- GCS
- Diametro pupillare e reattività pupillare alla luce
N.B. eseguire l’esame neurologico prima di
sedare o curarizzare il paziente.
Trauma cerebrale grave
• Ripristinata l’emodinamica
TC cranio :
(con o senza Torace-addome-pelvi)
lesioni ossee
lesione cerebrali
spostamento della linea mediana
La Tc va ripetuta ogni 12-24 a seconda delle lesioni e dello stato neurologico
TC cranio
Shiftdellalinea
mediana
monitoraggio
Terapia medica delle lesione
cerebrali
• Obiettivo: evitare le lesioni secondarie a ipossia e ipotensione.
a) Infusione di liquidi (fisologica o ringer lattato):
l’iperglicemia può essere lesiva per il neurone traumatizzato.Evitare l’iposodiemia che favorisce l’edema cerebrale
b) ventilazione:
mantenere ossigenazione ottimale (FiO2 in relazione alla saturimetria).
Evitare l’ipocapnia che determina vasocostrizione cerebrale.
c) Mannitolo al 20% (1g/kg): riduce l’edema cerebrale
d) furosemide. Per ridurre l’edema cerebrale (non se il paziente è ipoteso)
e) Steroidi
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Conclusioni
• Il paziente con trauma cranico deve essere considerato con attenzionesia per le lesioni primarie cheper le secondarie che vanno prevenute ed evitate.
• Contemporaneamente vanno sempre cercate lesioni associate causa dishock emorragico.
Conclusioni
• E’ indispensabile attuare un monitaroggio stretto e una rivalutazione frequente(approccio sistematico).
• Indispensabile è la collaborazione trachirurgo e neurochirurgo per stabilirela priorità del trattamento.