palazzo moriggia, museo del risorgimento, via … · 2013. 4. 30. · livia ferrara, sax soprano...

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Un progetto di in collaborazione con con il sostegno di PALAZZO MORIGGIA, MUSEO DEL RISORGIMENTO, via Borgonuovo 23 “I GIOVEDÌ AL MUSEO DEL RISORGIMENTO” CON IL CONSERVATORIO “G. VERDI” DI MILANO Sei lezioni-concerto dal 25 ottobre 2012 al 16 maggio 2013, ore 18.30 VI 16 maggio 2013, ore 18.30 VIAGGIO MUSICALE TRA EVOCAZIONI BAROCCHE E SUONI DELLA CONTEMPORANEITÀ Presentazione a cura di Claudia Ferrari con THYMOSAX QUARTET Livia Ferrara, sax soprano Isabella Fabbri, sax contralto Marina Notaro, sax tenore Mattia Fiore, sax baritono PROGRAMMA Antonio Vivaldi, Concerto in sol minore Georg Friedrich Handel, The Arrival of the Queen of Sheba Philip Glass, Concerto for Saxophone Quartet (1° movimento) Jacob Ter Veldhuis, Postnuclear Winterscenario Philippe Geiss, Patchwork Thierry Escaich, Tango virtuoso Andy Firth, If it ain't baroque GUIDA ALL ASCOLTO Il percorso della serata ha come assoluto protagonista il sassofono; messo a punto da Adolphe Sax (da cui prende il nome) e brevettato nel 1846, allo scopo di creare uno strumento di collegamento tra gli ottoni e i legni di registro basso, come clarinetto e fagotto. Impiegato inizialmente nelle bande militari, esso venne notato ed apprezzato soprattutto a Parigi, da Meyerbeer, da Spontini e da Hector Berlioz, tutti compositori che offrirono protezione e

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  • Un progetto di in collaborazione con con il sostegno di

    PALAZZO MORIGGIA, MUSEO DEL RISORGIMENTO, via Borgonuovo 23

    “I GIOVEDÌ AL MUSEO DEL RISORGIMENTO”

    CON IL CONSERVATORIO “G. VERDI” DI MILANO

    Sei lezioni-concerto dal 25 ottobre 2012 al 16 maggio 2013, ore 18.30

    VI

    16 maggio 2013, ore 18.30

    VIAGGIO MUSICALE TRA EVOCAZIONI BAROCCHE E SUONI DELLA CONTEMPORANEITÀ

    Presentazione a cura di Claudia Ferrari

    con

    THYMOSAX QUARTET

    Livia Ferrara, sax soprano

    Isabella Fabbri, sax contralto

    Marina Notaro, sax tenore

    Mattia Fiore, sax baritono

    PROGRAMMA

    Antonio Vivaldi, Concerto in sol minore

    Georg Friedrich Handel, The Arrival of the Queen of Sheba

    Philip Glass, Concerto for Saxophone Quartet (1° movimento)

    Jacob Ter Veldhuis, Postnuclear Winterscenario

    Philippe Geiss, Patchwork

    Thierry Escaich, Tango virtuoso

    Andy Firth, If it ain't baroque

    GUIDA ALL’ASCOLTO

    Il percorso della serata ha come assoluto protagonista il sassofono; messo a punto da Adolphe Sax (da cui prende il

    nome) e brevettato nel 1846, allo scopo di creare uno strumento di collegamento tra gli ottoni e i legni di registro

    basso, come clarinetto e fagotto. Impiegato inizialmente nelle bande militari, esso venne notato ed apprezzato

    soprattutto a Parigi, da Meyerbeer, da Spontini e da Hector Berlioz, tutti compositori che offrirono protezione e

  • Un progetto di in collaborazione con con il sostegno di

    appoggio a Sax quando si trasferì nella capitale francese.

    L'intera famiglia dei sassofoni comprende sette elementi, dal sopranino al contrabbasso; in questa serata

    ascolteremo opere di periodi differenti eseguiti da quella che si è affermata come la formazione prediletta da

    musicisti e interpreti: il quartetto, costituito da sax soprano, sax alto, sax tenore e baritono. Il programma abbraccia

    un arco cronologico molto vasto, a partire dal periodo barocco, antecedente all'invenzione dello strumento, fino ad

    arrivare ad un repertorio contemporaneo; non tutti i brani in programma sono originalmente scritti per questo

    organico; d’altronde, l’arte della trascrizione o dell’arrangiamento è antica nella storia della musica: riportare in

    notazione corrente musiche scritte con sistemi antichi oppure cambiare la destinazione strumentale (si pensi alle

    grandi trascrizioni pianistiche per pianoforte a quattro mani del repertorio sinfonico-orchestrale o operistico

    nell’Ottocento) era frequente. Lo scopo? Permettere diffusione e divulgazione di tutta la musica, soprattutto dei

    cosiddetti “brani famosi e indimenticabili” in ogni ambiente e per qualsivoglia strumentista.

    I primi due titoli appartengono proprio a questa tradizione: gli originali portano la firma di Antonio Vivaldi e Georg

    Friedrich Händel, vissuti nel periodo aureo della creatività strumentale settecentesca. Il Concerto in in sol minore di

    Vivaldi, nel catalogo delle opere siglato come F.XI, 21 da Antonio Fanna e nel RV 157 da Ryom, per archi e basso

    continuo, è in tre movimenti, secondo lo schema formale e del concerto solistico e della sinfonia nello stile italiano

    (Allegro, Largo, Allegro); i caratteri tipici dello stile compositivo del veneziano -il gusto per la ricerca timbrica, il

    pulsare ritmico affidato al basso, il virtuosismo e la cantabilità fiorita degli archi - risulteranno particolarissimi

    all’ascolto nella versione “arrangiata” di Jean-Yves Fourmeau, così come un colore particolare assumerà l'Arrivo della

    Regina di Saba, tratto dal terzo atto dell’oratorio Solomon di Händel. La scena della visita della mitica Regina alla

    biblica Reggia di Re Salomone, appena edificata, è introdotta nell’oratorio da un vero e proprio concerto per oboe e

    archi, ricco di intarsi melodici e finezze timbriche e coloristiche, in una pagina ricca di suggestione che la trascrizione

    (sempre del saxofonista francese Fourmeau) rende quasi da cinemascope.

    Dopo questa prima parte, evocativa di un mondo che fu, si passerà a un repertorio moderno e contemporaneo: a

    dimostrazione, però, che la storia non passa invano, sentiamo nel concerto dell’americano di origine ucraina Philip

    Glass (oggi ultrasettantenne) un collegamento alla tradizione barocca, nelle forme ma anche nella costruzione

    razionale ma ricca di variazioni tipica dello stile “minimalista” del compositore.

    Postnuclear Winterscenario n. 10 è la prima composizione scritta originalmente per quartetto di sax della serata, ad

    opera di Jacob Ter Veldhuis, meglio noto come JacobTV. Composizione cupa, tendente a ripiegarsi su se stessa in un

    richiamo quasi ossessivo del breve tema iniziale, una cellula ripetuta e modificata con sapienza, riesce a comunicare

    appieno l’immagine che porta nel titolo.

  • Un progetto di in collaborazione con con il sostegno di

    Un salto nella contemporaneità, sarà ancora il filo conduttore del resto dei brani che ascolterete. Philippe Geiss,

    autore di Patchwork, è stato il primo sassofonista della scuola francese a creare un suo stile, estremamente personale

    e ricco di sfumature, in cui traspaiono le influenze del repertorio classico, mixate però al jazz e alla world music.

    Grande conoscitore dello strumento – suona infatti tutta la famiglia dei sax – Geiss è un compositore attento e

    raffinato; nel pezzo in programma è possibile apprezzare i diversi timbri presenti nell’ensemble e l'abilità virtuosistica

    nei singoli registri.

    Analogamente è possibile cogliere le peculiarità e le possibilità offerte da un quartetto anche in Tango Virtuoso di

    Thierry Escaich, che sfrutta al massimo gli strumenti trascinando l'ascoltatore all'interno di un gioco di continue

    domande e risposte, in un ritmo coinvolgente e con una musica – nonché contemporanea – facilmente fruibile.

    Il compito di tirare le fila di questo percorso che si snoda nel tempo va a If it ain't baroque, del clarinettista e

    saxofonista australiano Andy Firth. Spunti dello stile barocco, da subito ben riconoscibili, vengono successivamente

    accostati allo swing e rielaborati in chiave decisamente moderna, creando un discorso musicale in grado di stupire: e

    il crear meraviglia e stupore era per l’artista barocco, ma anche per il musicista di oggi, un punto d’onore.

    CLAUDIA FERRARI

    BIOGRAFIE

    Il ThymoSax Quartet nasce all’interno del Conservatorio “G.Verdi” di Milano, dove si perfeziona sotto la guida del M°

    Alessandro Bombonati. Tutti i membri del quartetto, provenienti da Vercelli, Ferrara, Messina e Milano, hanno

    partecipato singolarmente a numerosi corsi di perfezionamento in Italia e all’estero con alcuni tra i più importanti

    docenti di fama internazionale tra i quali Jean-Marie Londeix, Mario Marzi, Claude Delangle, Philippe Geiss, Eugène

    Rousseau, Daniele Comoglio, Lars Mlekusch, Nobuya Sugawa, Federico Mondelci, Vincent David, Arno Bornkamp.

    Sono stati premiati in numerosi concorsi nazionali e internazionali (International Music Competition Città di

    Cortemilia, Nuovi Orizzonti di Arezzo, Concorso Città di Omegna, Concorso Nazionale Città di Camerino, Concorso

    Nazionale Città di Giussano, ecc.) e vantano esibizioni presso il Teatro alla Scala, l'Auditorium della Conciliazione di

    Roma, il Royal Opera House di Muscat in Oman. Il ThymoSax Quartet si è esibito presso numerose sedi di rilievo a

    Milano, tra cui la Sala della Balla del Castello Sforzesco, la Palazzina Liberty, il Museo Diocesano, la Sala Verdi del

    Conservatorio e all’estero presso il Théatre Municipal di Bastia, in Corsica. L'ensemble ha tenuto concerti, inoltre,

    nell'ambito di importanti rassegne e festival tra cui "MiToFringe", "Suona Francese", ''Réencontres Musicales de la

    Méditerranée'' e per istituzioni come "Casa Verdi", "Società Umanitaria", Conservatorio “G. Verdi” di Milano e

  • Un progetto di in collaborazione con con il sostegno di

    ''Milano Classica''. Recentemente ha ottenuto il Primo Premio al Concorso "Alessandro Ferrero" del Conservatorio

    "G. Verdi" di Milano.

    Il quartetto ha come obiettivo quello di perfezionare e diffondere il repertorio originale per questa formazione,

    spaziando dalle composizioni del Novecento, con particolare attenzione alla produzione francese, fino a quelle della

    contemporaneità.

    INFO

    Comune di Milano | Cultura

    Polo Raccolte Storiche e Case-Museo

    Ufficio Comunicazione

    Via Borgonuovo 23

    Tel. +39 02 884 62330

    E-mail: [email protected]

    www.civicheraccoltestoriche.mi.it

    Conservatorio G. Verdi di Milano

    Ufficio Produzione

    Via Conservatorio 12

    Tel. +39 02 762110 206

    E-mail: [email protected] |

    [email protected]

    www.consmilano.it