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Mensile d’informazione culturale, politica, sportiva e di attualità - Novembre 2015 - numero 87 www.lapianura.it A volte capita. Capita che qualcuno promuova un’iniziativa volta ad abolire le gite scolastiche. E’ il caso di Giorgio Rembado, presidente dell’ Associazione Nazionale dei presidi, che nei giorni scorsi si è fatto portavoce del disagio dei docenti chiamati ad essere tanti Cerbero che devono controllare ragazzini ubriachi, del disagio delle famiglie colpite dalla crisi economica per cui all’interno di una stessa classe alcuni possono partecipare alle gite ed altri no, dello sconfinato dolore delle famiglie degli studenti morti perchè caduti dal quinto piano di un albergo e così via dicendo. Questo tema lo abbiamo già sollevato altre volte da queste colonne. Oggi lo riportiamo all’attenzione dei nostri lettori, anche di Verolanuova, si sono inventati una gita economica ma, soprattutto formativa. A marzo gli studenti, in una settimana, percorreranno a piedi alcuni tratti della strada francigena, l’antica strada che i pellegrini percorrevano per recarsi nella città eterna. 120 euro il costo, ma impagabile l’esperienza del viaggio vissuto come momento di condivisione e di formazione. Troppo ricca la letteratura sul viaggio per riprodurla in questo editoriale. Ci basta sottolineare che finalmente si è scelto una meta intelligente ed istruttiva. Altro che vagare per le città del mondo senza conoscerne ed apprezzarne le peculiarità. Una gita su un territorio che racchiude uno sterminato numero di monumenti, di paesaggi e di tanti altri piccoli e grandi capolavori. Tutto ciò è stato possibile grazie a Savio Girelli, professore di religione della 5 E, al quale va tutta la nostra ammirazione. Editoriale Sommario Direzione: Stefania Brunelli Edizioni “La Pianura”-Via S.Martino, 11-Verolanuova (Bs) Stampa: Tiber spa - Brescia Pubblicazione mensile E-mail: [email protected] per inserzioni pubblicitarie email: [email protected] VISITA IL NOSTRO SITO www.lapianura.it Manerbio pag 3 Manerbio » 4 Manerbio » 5 Manerbio » 6 San Gervasio » 7 Cigole e San Paolo » 8 Offlaga e Pavone Mella » 9 Orzinuovi » 10 Territorio » 11 Pontevico » 12 Territorio - Dialetto » 13 Calendario Bresciano » 14 Ricette » 15 Rubriche » 16 Si sono concluse le celebrazioni per il trecentenario della Parrocchiale Successo anche per le visite guidate. A breve repliche. fotostudio Monterenzi GHEDI VIA XX SETTEMBRE, 78 BAGNOLO MELLA VIA GRAMSCI, 153/A PONTEVICO VIA XX SETTEMBRE, 79 www.comprooro-prezzochiaro.com facebook.com/comprooroprezzochiaro PENSACI PRIMA! DA ORA TROVI TUTTA LA SCELTA PER I TUOI REGALI. C O P O O R O P R E Z O C I A R O M R H Z SEI LIBERO DI ENTRARE GUARDARE COMPRARE VENDERE...

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Mensile d’informazione culturale, politica, sportiva e di attualità - Novembre 2015 - numero 87

www.lapianura.it

A volte capita.Capita che qualcuno promuova un’iniziativa volta ad abolire le gite scolastiche.E’ il caso di Giorgio Rembado, presidente dell’ Associazione Nazionale dei presidi, che nei giorni scorsi si è fatto portavoce del disagio dei docenti chiamati ad essere tanti Cerbero che devono controllare ragazzini ubriachi, del disagio delle famiglie colpite dalla crisi economica per cui all’interno di una stessa classe alcuni possono partecipare alle gite ed altri no, dello sconfinato dolore delle famiglie degli studenti morti perchè caduti dal quinto piano di un albergo e così via dicendo.Questo tema lo abbiamo già sollevato altre volte da queste colonne.Oggi lo riportiamo all’attenzione dei nostri lettori, anche di Verolanuova, si sono inventati una gita economica ma, soprattutto formativa.A marzo gli studenti, in una settimana, percorreranno a piedi alcuni tratti della strada francigena, l’antica strada che i pellegrini percorrevano per recarsi nella città eterna.120 euro il costo, ma impagabile l’esperienza del viaggio vissuto come momento di condivisione e di formazione.Troppo ricca la letteratura sul viaggio per riprodurla in questo editoriale.Ci basta sottolineare che finalmente si è scelto una meta intelligente ed istruttiva.Altro che vagare per le città del mondo senza conoscerne ed apprezzarne le peculiarità.Una gita su un territorio che racchiude uno sterminato numero di monumenti, di paesaggi e di tanti altri piccoli e grandi capolavori.Tutto ciò è stato possibile grazie a Savio Girelli, professore di religione della 5 E, al quale va tutta la nostra ammirazione.

Editoriale Sommario

Direzione: Stefania BrunelliEdizioni “La Pianura”-Via S.Martino, 11-Verolanuova

(Bs)Stampa: Tiber spa - Brescia

Pubblicazione mensileE-mail: [email protected]

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Manerbio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .pag . 3

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San Gervasio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 7

Cigole e San Paolo . . . . . . . . . . . . . . . . . » 8

Offlaga e Pavone Mella . . . . . . . . . . . . . » 9

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Territorio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 11

Pontevico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 12

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Calendario Bresciano . . . . . . . . . . . . . . » 14

Ricette . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 15

Rubriche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 16

Si sono concluse le celebrazioni peril trecentenario della Parrocchiale

Successo anche per le visite guidate. A breve repliche. fotostudio Monterenzi

GHEDIVIA XX SETTEMBRE, 78

BAGNOLO MELLAVIA GRAMSCI, 153/A

PONTEVICOVIA XX SETTEMBRE, 79

www.comprooro-prezzochiaro.com facebook.com/comprooroprezzochiaro

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Pag . 2 Luglio-Agosto 2014

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Pag . 3ManerbioNovembre 2015

TASSE = La pressione fiscale sulla proprietà della casa è aumentata in tre anni del 143% con il passaggio da Ici a Imu e Tasi, da 9,8 a 23,9 miliardi di euro. Una cifra enorme dovuta non solo alla  manovra Monti  che ha portato alla sostituzione dell’Ici con l’Imu ma soprattutto all’arrivo della Tasi nel 2014. A fare i calcoli è stata l’Ance, che evidenzia anche come, proprio con l’introduzione dell’imposta municipale, a cui si è aggiunta poi anche la tassa sui servizi, il nostro Paese sia schizzato ai vertici della classifica Ocse dei Paesi con la maggiore tassazione immobiliare. E se Renzi agita la promessa di abolire la tassa sulla prima casa, l’Ance mette già in guardia sui rischi legati all’annunciata, ma non ancora arrivata, riforma del catasto, potenzialmente foriera di effetti “devastanti”. Un “incontrollato” aumento dei valori catastali, “non può che tradursi in un’impennata della tassazione sugli immobili”, avvertono i costruttori, che chiedono già da ora il rispetto del principio dell’invarianza di gettito, previsto dalla delega fiscale.

RISCATTO = Per il rilascio di  Greta e Vanessa, le due ragazze italiane rapite in Siria lo scorso anno, sarebbe stato pagato un riscatto di circa 11 milioni di euro. Lo dicono fonti giudiziarie di Aleppo, secondo cui una delle persone coinvolte nel negoziato è stata condannata per essersi intascata circa metà del riscatto. Il “tribunale islamico” del Movimento  Nureddin Zenki, una delle milizie già indicata come coinvolta

nel sequestro, ha condannato Hussam Atrash, descritto come uno dei signori della guerra locali, capo del gruppo Ansar al Islam. Il riscatto è stato diviso tra i signori della guerra locali. Il pagamento di un riscatto  è stato sempre negato  dal  ministro degli Esteri,  Paolo Gentiloni, che alla Camera  bollò come  “illazioni” le voci sul presunto pagamento di un riscatto per la liberazione delle due cooperanti italiane in Siria.

PERICOLO = L’ideologia  gender  “è una in più” rispetto alle grandi ideologie del secolo passato, “che è però più pericolosa: distruggendo la famiglia, si distrugge la società. E così facendo si arriverebbe ad un individualismo tale che non ci sarebbe più vita in comunità”. E’ uno dei temi trattati al Sinodo, dove si è parlato dell’imposizione del gender come pensiero unico nelle scuole, calpestando il diritto primario dei genitori all’educazione dei figli. Quando Marx combatteva contro i mezzi di produzione, Engels combatteva contro la famiglia; poi abbiamo avuto Freud che voleva eliminare il padre e all’inizio del XX secolo abbiamo avuto alcuni movimenti radicali femministi che volevano invece eliminare la madre, la maternità, come fosse stata una cosa di cui le donne dovessero liberarsi; e adesso la ‘gender theory’ che cerca praticamente di eliminare la famiglia”.

RISCHI = Un pensionato britannico rinchiuso in un carcere dell’Arabia Saudita, Karl Andree, 74 anni, rischia una condanna a 350 frustate per aver prodotto in casa e trasportato qualche bottiglia di vino, infrangendo così la rigida legge islamica in vigore nel Paese. A rivelare la sua odissea è stato il tabloid Sun, secondo il quale l’uomo, malato di cancro e asmatico, rischia di morire in galera. Andree, che vive da 25 anni nel regno della dinastia dei Saud – da sempre alleati di ferro di  Gran Bretagna  e  Usa, a dispetto di tutte le denunce di violazioni dei diritti umani – era stato fermato nell’agosto 2014 dall’occhiuta polizia religiosa locale mentre viaggiava in automobile a Gedda. E’ detenuto da allora.

SPINELLI = Rovina per sempre il rapporto di fiducia tra datore di lavoro e dipendente fumare le canne durante l’orario lavorativo, e sul posto di lavoro. Lo sottolinea la Cassazione confermando il licenziamento di un operaio della Fiat, addetto all’individuazione dei guasti di macchine ed impianti, che aveva fumato due spinelli in fabbrica e aveva anche visionato un pc portatile introdotto senza autorizzazione.  Ad avviso della Cassazione – sentenza 20543 – “tenuto conto della specificità dei compiti affidati al lavoratore”, il comportamento addebitato e “risultato accertato”, “correttamente” è stato “ritenuto idoneo a far venir meno irrimediabilmente la fiducia del datore di lavoro nella correttezza delle future prestazioni lavorative”. Dunque, nonostante il consumo di droghe leggere sia depenalizzato, farne uso sul posto di lavoro mette a rischio il mantenimento dell’impiego

perché lede il rapporto di fiducia del datore di lavoro per quanto riguarda la qualità della prestazione lavorativa.

TRANZUMANZA = Se ne vanno una cinquantina e sbattono la porta in faccia  ad  Alfano. E scrivono una lettera d’addio durissima, una sorta di atto di accusa sul fallimento di  Ncd. Gli esponenti del partito in Emilia-Romagna – inclusi alcuni coordinatori provinciali e amministratori locali – hanno preso atto «del fallimento della missione e degli obiettivi alla base della nascita del Ncd, in quanto determinati a contribuire, in periferia come al centro, all’affermazione di un centrodestra, alternativo alla sinistra». Il documento di “rottura” è stato sottoscritto dai presidenti di 31 circoli rappresentanti di tutte le realtà territoriali dell’Emilia Romagna ed anche dal senatore Carlo Giovanardi. È evidente che l’arroganza di governo e Pd è direttamente collegabile all’incomprensibile atteggiamento dell’Ncd disponibile ad accettare qualsiasi forzatura pur di non mettere in discussione la sua partecipazione al governo sino a teorizzare un’alleanza strategica con la sinistra con una vera e propria mutazione genetica della originale vocazione del partito.

DIMENTICANZE = In riferimento all’articolo del giornale “Paese mio” di ottobre sul Tricentenario della Parrocchiale ci sentiamo di affermare che è spiacevole e non onora chi firma l’articolo allorchè, nel commentare notizie di cronaca, si omette più o meno scientemente la completezza dell’informazione, soprattutto quand’essa era foriera di nuove conoscenze e inusuali letture.

STATE SERENI

Con intervento del dott. Fabrizio Bonera, medico con specializzazione in Medicina Interna ed Ematologia, accolto dal presidente Giovannni Battista Mazzola, è stata illustrata al Rotary l’attività della sottosezione Cai di Manerbio. Il dr. Bonera è membro della Società Italiana Medicina di Montagna, vice presidente della Commissione Sanitaria del CAI di Brescia. La sua lunga esperienza ha inizio in qualità di addetto al Soccorso Alpino come Ufficiale Medico Elicotterista nell’Esercito e con il completamento del Corso di Alpinismo alla Scuola Militare Alpina di Aosta. Egli è iscritto al British Mountaineering Club dal 1983 e con la RAF (Royal Air Force) ha ottenuto la specializzazione in rilievo cartografico e topografia. In qualità di Presidente del CAI di Manerbio, il dr. Bonera ha racconta che la sezione ha 450 soci, moltissime donne, e che i membri del Club provengono da tutta la Bassa. Il dott. Bonera è coordinatore di escursioni e di iniziative culturali, naturalista e predilige l’aspetto esplorativo della montagna su percorsi non convenzionali. E’ appassionato di filologia greca e latina, studia il rapporto simbolico tra uomo e montagna: in questo

ambito egli ha illustrato il filo che unisce e accompagna l’uomo e la montagna. A questi concetti di “alto respiro” si associano poi altri elementi, che caratterizzano il CAI: la fatica, la lentezza e l’umiltà. Il CAI ha il ruolo di educare i giovani facendo leva sulla voglia di mettersi alla prova, ma di adeguarsi alle regole della montagna: non accontentarsi della conoscenza di sé o della pura soddisfazione di una conquista. Andare in montagna significa anche meravigliarsi di ciò che viene acquisito passo dopo passo con la cadenza della fatica, cercando di ritrovare il rapporto simbolico con un ambiente che abbiamo smarrito. Dobbiamo ritrovare il tempo basato sul ciclo della natura e non impostato sui tempi di una conquista. La natura domina la montagna e noi dobbiamo sintonizzarci a questi tempi, a questi cicli e quindi “Pensare come una montagna”. Noi abbiamo travalicato i limiti della natura, mentre invece dobbiamo rientrare in questi limiti proponendo una fruizione della montagna in una dimensione umana, avendo anche la capacità di rinunciare all’impresa pur di rispettare la natura. La sostanza dell’intervento interessante ed istruttivo.

Sul CAI, il dott. Bonera al Rotary

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Pag . 4 Manerbio Novembre 2015

Accanto all’organico di archibugieri e di bombardieri che presidiavano in permanenza le piazze forti della Terraferma, nei primi decenni del ‘500 Venezia inizia anche l’arruolamento sistematico di milizie rurali chiamate poi cernide o soldati delle ordinanze.In caso di conflitto queste milizie venivano concentrate presso la città capoluogo e poi avviate presso il teatro delle operazioni militari.Durante il tragitto erano frequenti le diserzioni.A questi soldati venivano affidati compiti di supporto logistico e azioni di disturbo delle linee di approvigionamento nemiche.Questi i compiti che venivano loro assegnati.Ora entriamo più nello specifico.Questi soldati provenienti dai paesi erano detti soldati delle ordinanze oppure cernide, parola il cui significato equivale a “scelti” e venivano reclutati fra coloro che avevano compiuto i 18 e non superato i 34 anni, che erano idonei all’uso del corsaletto, del moschetto o dell’archibugio, e non più di uno per famiglia.Erano esentati dal prestare questo servizio i capi famiglia, i figli unici, coloro che per privilegi di luogo e di casato esonerava, i non sudditi e coloro che abitavano con le loro famiglie nello Stato veneziano da meno di 10 anni, i servitori, i dipendenti, le persone senza dimora fissa (vagabondi).Venivano arruolati come galeotti (ciurma

da remo sulle navi chiamate galee) coloro che ad arte, per sfuggire al servizio militare, si ponevano alle dipendenze altrui, nonché coloro che inscritti come cernide, dopo 2 anni di prova, non si mostravano adatti.Se, poi, non erano idonei nemmeno al servizio di galeotti venivano esentati previo pagamento di una penale di 25 ducati.In altre parole, le cernide erano soldati di leva esercitati alle armi nei loro paesi di residenza nei giorni liberi, e che venivano chiamati in servizio soltanto quando lo richiedeva il bisogno della sicurezza pubblica del loro territorio e quindi una specie di Guardia Nazionale.Il numero delle cernide era da prima basato sull’estimo o caratto.Poiché i Comuni più piccoli dovevano fornire uno o due soldati, si risolse che quelli maggiori ne dovevano indicare almeno quattro compensati però in denari dai Comuni minori che ne erano esentati.Ogni anno si facevano o si dovevano fare 5 mostre o rassegne (oggi si direbbe riviste) di ogni compagnia delle cernide.L’ordine veniva mandato a mezzo del Vice Collaterale al Podestà o ai Vicari maggiori o minori, e da questi a loro volta intimato ai singoli per mezzo dei massari dei paesi.Dovevano presentarsi alle mostre con le loro armi pulite che gli erano state consegnate, sotto la pena di 30 soldi per la prima mancanza.Dovevano, inoltre, presentarsi con il cappello di ordinanza.

Le cernide erano comandate dai capitani che erano nominati dal Ecc.mo Collegio o dal Consiglio dei Pregadi e dovevano subire un esame in presenza del Generale delle fanterie e del Savio di Terraferma.Non potevano risieder nel luogo natio, o dove si erano ammogliati oppure nella località dove abitualmente risiedevano, ma almeno 10 miglia lontano, e abitare nella casa loro assegnata.Erano in tutto e per tutto assoggettati ai Rettori veneti del capoluogo.Seguivano come grado gerarchico i sergenti, che erano presentati dal capitano ai Rettori o dal Savio di Terraferma, che ne rimetteva l’esame al Generale.Non poteva essere sergente chi non era stato sergente in guerra, o alfiere, o capo di squadra di qualche compagnia, o almeno capo di cento.Compito principale del sergente era quello di governare le cernide.I capi di cento erano presposti a una centuria cioè a circa 100 soldati.Dovevano essere stati almeno per 3 anni caporali.Al capitano spettava proporre il più bravo tra i caporali ma a parità di merito erano gli stessi soldati del quartiere che lo designavano.I capi di cento sovraintendevano 5 caporali, che venivano eletti da quei Comuni che davano il maggior numero di soldati.I capi di cento avevano l’obbligo di abitare nella località dove vi era il quartiere.

A loro competeva tenere il ruolo delle squadre, nelle quali erano inquadrati i soldati per età, arme, luogo di nascita.I tamburini erano persone pratiche e risiedevano dove il capitano loro comandava.Gli iscritti nelle ordinanze o cernide erano esentati da tutti i pesi, fazioni e gravezze ovvero dal fisco, e potevano portare armi in ogni luogo, fuori della chiesa e nelle feste, meno l’archibugio e le armi di asta che potevano usarle solo in viaggio o nei giorni delle mostre.Ogni soldato doveva sempre portare con sé una patente bollata, ovvero una sorta di carta d’identità nella quella era descritto.In tempo di pace dipendevano dal foro pretorio del capitano, mentre in caso di guerra dal Foro prefettizio.La lista delle cernide veniva di consuetudine riveduta ogni 10 anni, come quelle dei galeotti, poiché la Serenissima era vigile affinchè non mancassero le cernide per la difesa della Terraferma.Lo era ancor di più perchè non le mancassero i galeotti, essendo la Repubblica Veneta una potenza prevalentemente marittima.Quelli che venivano iscritti come galeotti non potevano militare nelle cernide, ragion per cui coloro che erano ricchi o benestanti si facevano iscrivere come galeotti per non prestare servizio nelle cernide.Nel caso in cui venivano chiamati di servizio sulla nave, pagavano la penale di 25 ducati e venivano pertanto esentati dal servizio.Dal Catastico 1609 si riscontra che i fanti

La provincia bresciana in epoca veneziana:

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Pag . 5ManerbioNovembre 2015

delle ordinanze del territorio bresciano erano in tutto 4.006, divisi in compagnie comandate da 5 capitani e cioè:la Compagnia della Valle Camonica, composta da 282 soldati;quella della Valle Trompia, composta da 220 soldati;quella della Valle Sabbia, composta da 227 soldati;quella della Riviera d’Iseo, composta da 110 soldati;quella della Quadra di Nave, composta da 54 soldati.Complessivamente i soldati delle ordinanze erano 900, dei quali il 30 per 100 dovevano essere moschettieri, il rimanente archibugieri.Erano comandate da un capitano, da un sergente, da 9 capi di cento, con un tamburo.Per consuetudine, che poi si mutò in privilegio, il capitano delle ordinanze e cernide delle valli era sempre uno della famiglia Negroboni, originaria della Valle Trompia.Vi erano poi altre quattro Compagnie definite “di quartiere” e cioè:la Compagnia del quartiere di Rovato che comprendeva 858 fanti, provenienti da 45 comuni; la Compagnia del quartiere degli Orzinuovi che annoverava 860 fanti, provenienti da

i soldati delle ordinanze e delle cernide37 comuni;la Compagnia del quartiere di Ghedi che si componeva di 806 fanti provenienti da 38 comuni, tra cui Manerbio;la Compagnia del quartiere di Montichiari e Lonato che contava 582 fanti, arruolati in 25 comuni.Tutte le Compagnie dei quartieri erano comandate da un capitano, da un sergente, da 8 capi di cento, da un tamburo e da un aiuto di tamburo.Nel complesso le cernide arruolate nel Bresciano erano, come già detto, 4.006 ed erano armate il 40 per cento di corsaletti, il 30 per cento di moschetti, e il rimanente 30 per cento di archibugi.Tutto ciò era a spese dei comuni.Infatti, la Camera ducale pagava a ciascuna compagnia solo 10 ducati per due rassegne all’anno.Nel 1602, nel bresciano erano stati scelti anche 5.480 galeotti, dei quali 2.000 ordinari e 3.480 di rispetto (di riserva), e divisi tra i comuni del territorio in ragione del carato attribuitogli.Inoltre ne erano stati scelti altri 8.730 come abili alla milizia per eventualmente essere rimessi nelle cernide.

Michelangelo TiefenthalerNelle immagini, alcune ricostruzioni delle divise delle cernide venete del XVIII secolo.

SOLDATI DI ORDINANZA 1678

Zo Batta q. Carlo Bertolo capo di cento eccede l’etàZo q. Vincenzo Tenchini caporale anni 38Faustino q. Francesco Ruggeri eccede l’età (F)Bartolomeo q. Giuseppe Boninsegna alfiere anni 58Giuseppe q. Gioseffo Boninsegna anni 40 (F)Gioseffo q. Lorenzo Agnello anni 44Vincenzo q. Geronimo AgnelloAngelo q. Pietro Maria Antonino anni 35 (F)Gio Batta q. Vincenzo Barbi anni 23Bartolomeo q. Basilio Basilino anni 33Zo Batta q. Antonio Battagliola anni 25Ippolito q. Giuseppe Bertolo anni 38Tomaso q. Cristoforo Bertolo anni 39Gioseffo q. Francesco Boninsegna anni 35Geronimo q. Michele Boninsegna anni 33Alessio q. Vincenzo Boninsegna anni 38Antonio q. Agostino Brognolo anni 36Domenico q. Zo Batta Brusinelli anni 26Giacomo q. Francesco Castelletto anni 30Lorenzo q. Gioseffo Fachera anni 24Pietro Angelo q. Nicolò Fazuolo anni 28 (F)Domenico q. Paolo Ferabosco anni 40Gioseffo q. Francesco Fiorentini anni 42Pietro q. Gio Fredi anni 31Angelo q. Stefano Gaffurro anni 31Gioseffo q. Carlo Gretto anni 34Francesco q. Gio Pietro Iorci anni 29Bartolomeo q. Giacomo Manenti anni 39Matteo q. Martino Matteotto anni 34 (F)Zo Batta q. Michele Oldofredi anni 33 (F)Vincenzo q. Angelo Podetto anni 37 (F)Francesco q. Lorenzo Pozzi anni 31 (F)Vincenzo q. Zo Batta Regosa anni 24Gio Batta q. Francesco Salandro anni 35Zo Batta q. Gio Santangelo anni 33Angelo q. Zo Maria Seniga anni 32 (F)Tomaso q. Paolo Stachino anni 37Zo q. Gioseffo Tavina anni 24Zo q. Andrea Tedoldello anni 38Pietro q. Francesco Tedoldo anni 34 (F)Pietro q. Stefano Venturino anni 26 (F)Angelo q. Lorenzo Zaila anni 24Zo Iacomo q. Lorenzo Zambelli anni 42Pietro q. Paolo Zentile anni 41

SOLDATI DELLE CERNIDE 1658

Zo Batta q. Carlo Bertolo capo di cento anni 37Vincenzo q. Batta Barbi anni 32Paolo q. Venturino Bertolo anni 40Domenico q. Bittino Bonaldo anni 17Batta Boninsegna anni 64Bartolomeo q. Francesco Boninsegna anni 23Francesco q. Geronimo Boninsegna anni 26Tomaso q. Francesco Boninsegna anni 24Vincenzo q. Michele Boninsegna anni 22Zona q. Batta Boninsegna anni 20Gio Batta q. Domenico Brusinelli anni 25Pietro Caiada anni 35Batta q. Gioseffo Capra anni 28Francesco q. Gio Batta Carera anni 23Batta q. Francesco Castelletto anni 21Antonio q. Maffeo Corino anni 26Gioseffo q. Faustino Corino anni 37Gioseffo Fachera anni 40Gioseffo q. Batta Ferabosco anni 38Vincenzo q. Francesco Fredi anni 38Carlo q. Gio Batta Gaffurro anni 29Stefano q. Hieronimo Gaffurro anni 40Bartolomeo q. Domenico Garzone anni 26Bartolomeo q. Gio Pietro Iorci anni 33Batta q. Batta Marenzo anni 24Domenico q. Batta Marenzo anni 21Batta q. Geronimo Matotto anni 21Gioseffo Mombello anni 23Paolo q. Tomaso Mombello anni 18Benedetto q. Orazio Negri anni 26Michele q. Troiano Oldofredi anni 31Gio Antonio q. Angelo Pancera anni 30Gio Maria q. Gio Batta Porari anni 20Faustino q. Francesco Ruggeri anni 37Carlo Scaino anni 38Carlo Scotto anni 33Francesco q. Domenico Steccado anni 27Francesco q. Gio Antonio Taina anni 36Lorenzo q. Pietro Talenti anni 26Gio Batta q. Gio Paolo Tedoldello anni 29Faustino Testa anni 30Tomaso q. Paolo Trebesco anni 32Francecso q. Pietro Trinca anni 24Antonio q. Gio Batta ……? anni 24

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Pag . 6 Manerbio Novembre 2015

GIOVEDI - 05 NOVEMBRE Curiosità ORE 15.15 “ Oktoberfest: specchio di due secoli di storia in Baviera”. Relatrice: Dott.ssa Marzia VACCHELLI 12 NOVEMBRE Cinema ORE 15.15 Gli “autunni” del cinema: “Autumn in New York”.Relatore: Dr. Enrico DANESI

19 NOVEMBRE Storia ORE 15.15 La festa del Ringraziamento fra storia e folklore.Relatrice: Dott.ssa Simona NEGRUZZO 26 NOVEMBRE Storia ORE 15.15 L’autunno del Medioevo e la primavera dell’età moderna.Relatore: Prof. Damiano SOLSI

Il programma della LUM in Novembre

venerdì 13 novembre 2015 ore 10Pandemonium Teatroaahhmm… PER MANGIARTI MEGLIOdi Tiziano Manzini - con Tiziano e Giulia Manzinisabato 28 novembre 2015 ore 21Civica Associazione Musicale Santa Cecilia di Manerbio

Concerto di Santa Ceciliamercoledì 2 dicembre 2015 ore 10nonsoloteatrobranco di scuola una semplice storia di bullismo di e con Guido Castiglia

La stagione teatrale del Politeama

Accolto dal presidente del Rotary Manerbio, Giambattista Mazzola, il missionario padre Riccardo , missionario da 24 anni in Tanzania, originario della Motella di Borgo San Giacomo, testimone dell’evoluzione della popolazione dell’area in cui sorge il villaggio in cui vive all’interno della Reef Valley. Padre Riccardo ha raccontato la sua esperienza umana, alcuni episodi di vita vissuta che hanno dato il senso e lo spessore del “prestare servizio” per gli altri. Nella sua attività ha realizzato l’Ospedale e i Servizi annessi e connessi, un modello per dare migliore qualità alla vita di persone che si affidano ad un generico “Dio Vede (e provvede)”. Documenta il suo impegno con fotografie scattate dal Gruppo Alpini di Palazzolo che lo hanno aiutato nell’impresa, una costruzione notevole dove trova spazio una funzionale Sala Operatoria, utilizzata soprattutto per gli interventi di parto assistito. Il verolese Giba Barili lo ha incontrato nei suoi frequenti viaggi in terra d’Africa, ed ha riferito di padre Riccardo

al socio Nedo Brunelli che ha coinvolto il club nel sostegno a padre Riccardo con un contributo, utilizzato immediatamente per l’acquisto di cemento per la costruzione di nuovi spazi per ospitare i malati. Padre Riccardo ha ringraziato per il supporto del Rotary clun Manerbio che proseguirà nel tempo per aiutarlo nella sua opera.

Missionario in Tanzania

L’idea nasce da un’esperienza vissuta nel cuore della Bosnia–Erzegovina e precisamente a Medjugorie e prende forma nella terra della Bassa Bresciana.Sul territorio operano diverse realtà rette da Comuni, Parrocchie, enti e associazioni che svolgono attività di assistenza, sia istituzionali che occasionali, sempre provvidenziali e benemerite, ma non vi esiste nessuna Associazione operativa nel campo dell’housing sociale.Da qui l’idea di poter creare una associazione che possa essere strumento di partenza per situazioni che necessitano di una casa per poter realizzare il loro progetto di vita.Perché una Associazione L’associazione è un Ente autonomo e duraturo, sostenuto da benefattori e retto da un Consiglio che senza sovrapporsi alle altre realtà assistenziali, ma collaborando con esse, agisce con autonomia e continuità usando le proprie risorse verso obiettivi mirati all’aiuto di persone di ogni età e condizione che versino in gravi condizioni di bisogno temporaneo o permanente.I princìpi ispiratori“La carità nella verità è la principale forza propulsiva per il vero sviluppo di ogni persona e dell’umanità intera. L’amore –“caritas”- è una forza straordinaria, che spinge le persone ad impegnarsi con coraggio e generosità nel campo della giustizia e della pace. (Caritas in Veritate – Papa Benedetto XVI)Allo spirito di questa enciclica si ispira l’attività dell’associazione, nel tentativo di contribuire quanto più possibile allo sviluppo di una società più giusta e libera. La figura ispiratriceNENE (Capra Domenica) ha rappresentato nel corso della sua vita un grande esempio di altruismo a servizio degli altri, facendosi garante e promotrice di quei valori cristiani che contraddistinguono le grandi persone dalla moltitudine della mediocrità. Riportiamo un passaggio della lettera letta durante la celebrazione delle esequie del 24/10/2013. “Non hai potuto avere figli, però la voglia di amare non ti ha mai fermata. Circa 30 anni fa per una malattia hai perso una cosa importante per tutti:la voce che ti ha penalizzato nelle relazioni , ma non ti sei mai arresa.Ci hai coccolato come fossimo tuoi figli giorno per giorno ci hai insegnato a pregare ed amare. Ci riteniamo molto fortunati per averti trovata , non è da tutti avere due mamme. A volte non servono i legami di sangue ma basta l’amore.Le azioni di aiuto e di sostegno dell’associazione si rivolge soprattutto ai minori che si trovano in stato di bisogno temporaneo o permanente. Sulla base delle risorse disponibili, l’associazione interviene nelle diverse aree di bisogno .

Sostenitori della Associazione.L’Associazione raccoglie aiuti economici occasionali o programmati, beni materiali, collaborazioni personali in lavoro o volontariato. La destinazione di ogni risorsa del suo patrimonio, delle elargizioni e delle prestazioni sono rivolti al soddisfacimento degli obiettivi statutari.Cosa stiamo sostenendoL’associazione Nene può esercitare questa funzione perché si pone come soggetto neutrale e privo di interesse proprio, capace quindi di mediare tra diversi interlocutori ed anticipare la messa a fuoco dei problemi. L’associazione seleziona in modo particolare enti non profit che agiscono in sinergia, per mezzo di partnership e reti. Tra questi si è deciso di sostenere una casa famiglia nata cinque anni fa nel nostro territorio nel Comune di Verolavecchia “Casa Betania di Maria” in cui vengono ospitati bambini e ragazzi in affido.“La casa famiglia è un servizio residenziale caratterizzato dalla presenza - quali operatori - di una coppia di coniugi che assume i ruoli genitoriali assicurando una presenza affettiva a tempo pieno, dando risposte di accoglienza, di cura e di relazione a minori con difficoltà familiari e personali”.I bambini, grazie all’istituto dell’affido, compiono una piena esperienza di vita familiare e rimangono pertanto nel nuovo nucleo fino a che non si rendono adeguate le condizioni per il rientro nella famiglia d’origine. In altri casi l’itinerario dei bambini può risolversi secondo altre modalità e prospettive definite dal Tribunale per i Minorenni con la collaborazione dei Servizi Sociali.Non solo erogazioni, ma anche ideeOltre a sostenere iniziative realizzate da enti no profit, l’associazione struttura e realizza progetti propri, coinvolgendo altri partner e fungendo da collettore per le risorse necessarie. I progetti della Associazione impegnano lo staff soprattutto nella fase di Preparazione : per rilevanza, originalità o specificità, essi rivestono grande importanza nel quadro delle attività istituzionali.L’associazione, dunque, non si limita a sostenere “passivamente” le iniziative promosse da altri, ma pianifica “attivamente” delle azioni  attraverso le quali favorire trovare soluzioni a problemi irrisolti, risolvere in modo nuovo problemi non adeguatamente affrontati e favorire la diffusione di soluzioni attraverso collaborazioni.

E’ nata l’associazioneNENE onlus

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Pag . 7San GervasioNovembre 2015

Ha fatto tappa anche a San Gervasio il Museo della Scuola Antica. Organizzata nel giugno scorso dagli insegnanti della Scuola Primaria, l’iniziativa si è concretizzata nei giorni 6 e 7 ottobre, quando l’autobus di 18 metri ha sostato nel parcheggio adiacente l’edificio scolastico, suscitando la curiosità di molte persone. Nato per volontà del collezionista Patrizio Merelli di Colmurano (Macerata), questo museo itinerante consente agli alunni che lo visitano di essere riportati indietro nel tempo, in una vera e propria aula del 1800; unico nel suo genere per essere così completo in tutte le sue parti (materiale cartaceo, abbigliamento, calzature, cartelle, strumenti di punizione corporale, arredamenti…), il museo porta nelle scuole di tutta Italia il “sapore” della scuola del passato.Anche per gli alunni di tutte le classi della Primaria di San Gervasio è stato un vero e proprio viaggio nel tempo, un tempo che non hanno ancora avuto modo di conoscere attraverso lo studio della storia: ma proprio per questo l’iniziativa è stata voluta dagli insegnanti ed è stata rivolta ai più piccoli, perché ha consentito loro di essere “dentro” la Storia. Strani i loro volti una volta varcata la soglia, per così dire, di quell’aula così differente rispetto alle odierne, un po’ incerte le loro mani a scrivere con pennino e inchiostro, tanto che sono colate subito macchie d’inchiostro, e ammutolite le loro voci vedendo l’inginocchiatoio con i ceci….Eppure noi adulti che sappiamo

relativizzare capiamo che storicamente parlando non è poi così lungo il periodo che ci separa da un contesto educativo agli antipodi rispetto alla nostra quotidianità; questo ci porta a riflettere su come l’evoluzione esponenziale avutasi con il postmoderno abbia cambiato veramente ogni settore sociale, scuola compresa. E, forse, qualcuno, pur non avendo vissuto la scuola dell’Ottocento, ha provato un pizzico di nostalgia per la semplicità degli ambienti, per i tempi distesi rispettosi della maturità del bambino, per quel profumo di quaderni e libri, per i valori perduti, per l’essenziale che un tempo connotava la Scuola Elementare italiana.

Il Museo della Scuola Antica è passato a San Gervasio

Gli organi collegiali, come risulta dalle Delibere della scuola hanno bocciato senza appello l’imposizione del Sindaco di chiudere la scuola media il sabato: il Collegio Docenti si è espresso per il no, con 50 voti contrari e solo 6 favorevoli mentre il Consiglio di Istituto, nel quale sono rappresentati anche i genitori, ha respinto in toto la decisione del Sindaco, con 11 voti contrari e nessun favorevole.Ancora una volta la decisione della maggioranza ha eluso il percorso democratico della consultazione e ha agito indipendentemente dal giudizio delle famiglie e dal parere qualificato degli insegnanti.La mera motivazione ragionieristica del Sindaco, improntata ad aleatorie “teorie di un presunto risparmio” non possono prevalere sui principi di una buona scuola che, dell’istruzione e della formazione ne è la principale artefice. Un’amministrazione attenta deve, invece, avere come obiettivo primario proprio la scuola e cercare di creare tutte le condizioni favorevoli a che studenti, insegnanti e, conseguentemente le famiglie, possano raggiungere i migliori risultati possibili.Il fatto che la scuola rimanga chiusa per due giorni consecutivi induce a delle ragionevoli considerazioni: la prima è che, per riportare

la temperatura a livelli accettabili il giorno di inizio settimanale delle lezioni, il sistema di riscaldamento dovrà accendersi prima e con maggiore potenza rispetto al normale mantenimento della temperatura necessaria; la seconda considerazione è che durante la settimana l’orario si prolunga, comunque, di un’ora al giorno, escludendo il tempo che il personale scolastico dedica alle pulizie. Sul piano didattico, di stretta competenza dei docenti la risposta data è stata chiara ed inequivocabile. Si fatica a comprendere come si possa pensare ad un grande risparmio tale da prendere questa decisione.Il non tener conto dei pareri dei protagonisti della scuola è stato, da parte del sindaco e dell’assessore, un errore molto grave perché una responsabile e virtuosa amministrazione dovrebbe trovare soluzioni vere e più convincenti per risparmiare, non toccare la scuola.Ma si sa! Da tempo l’improvvisazione e il dilettantismo, infarciti da vocazioni moralistiche, raffigurano in modo fin troppo chiaro ed evidente l’agire del sindaco e della sua amministrazione. Anche stavolta per giustificare ai cittadini le sue decisioni, racconterà la storiella che “per sopravvivere non è necessario essere intelligenti ma basta sapersi adattare”.

Morandi&Barcellari bocciati anche dalla “scuola”

L’Associazione “VOLONTARI PER SAN GERVASIO” ha organizzato, nel mese di Ottobre, una castagnata presso il parco giochi “Don Fausto Barbieri” per raccogliere fondi destinati al pagamento del finanziamento stipulato per l’acquisto

del mezzo destinato al trasporto dei cittadini di San Gervasio presso le strutture ospedaliere. Il presidente Giulio Barbieri e i volontari ringraziano tutti coloro che, con la loro presenza e generosità, hanno contribuito all’iniziativa.

Solidarietà: i volontari ringraziano

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Pag . 8 Cigole e San Paolo Novembre 2015

Sabato 7 novembre l’inizio del programma nel Salone a piano terra di Palazzo Cigola Martinoni, ricordando la Grande Guerra a cura di Valerio Gardoni e con la partecipazione del Coro Sotto la torre di Manerbio, diretto dal Maestro Claudio Bertolini.Domenica 8 novembre la Giornata del Ringraziamento con la Santa Messa, della tradizionale benedizione dei mezzi agricoli; alle ore 12 lo Spiedo di San Martino, organizzato dal Comitato San Martino per la raccolta fondi restauro della Chiesa parrocchiale, nel Salone Magnocavallo. Alle ore 15 nella galleria del Palazzo, l’inaugurazione della mostra “Ritratti” del gruppo La Stanza aperta fino alle ore 19 e riaperta la domenica successiva dalle ore 15. Alle ore 15.45 proiezione di “Matrioskar” il film in dialetto bresciano di Ettore Bonetti, già autore del famosissimo «El pret nöf». Dopo il Vespro e la benedizione con la reliquia di S.Martino, alle 17.30, e la Santa Messa delle 18, la giornata si concluderà pressol’oratorio D.L. Marconi per l’”Apricena” con risotto di pestöm.Gli appuntamenti proseguono martedì 10 novembre, alle ore 20,30 nel Salone Magnocavallo, con la presentazione del “Cammino di Santiago de Compostela” a cura di Patrick Lo Presti dell’Ordine dei Templari Cattolici d’Italia.Al termine, Liturgia della parola nella Cripta, recentemente restaurata, della Chiesa Parrocchiale.Mercoledì 11 novembre, festa del Santo Patrono di Cigole. I bambini della scuola primaria e i ragazzi della scuola secondaria alle ore 15,45 all’Oratorio per il laboratorio: “Costruiamo insieme ‘La lanterna di San Martino’”. Il laboratorio si concluderà con la merenda del Comitato Genitori. Dopo la Santa Messa Solenne delle ore 20 presieduta da mons. Vigilio Mario Olmi e con la partecipazione del coro San

Martino di Cigole, tutti sono invitati ad un momento conviviale con l’accensione delle lanterne di San Martino e altre gradevoli sorprese.Venerdì 13 novembre, alle ore 20.30 nel Salone a piano terra di Palazzo Cigola Martinoni, riflessioni per una ricerca, una serata su Cigole Storica a cura di Denise Morandi, archeologa, e Alessia Vergine, architetto.Domenica 15 novembre, signore del paese, coordinate dal Gruppo Terza Età, inizieranno il lungo lavoro di preparazione dei Casoncelli di farina di monococco che saranno messi in vendita fino ad esaurimento. Nel Museo del Grana Padano nel pomeriggio (15-16; 17-18) degustazione grana padano con Franciacorta e Amarone; Costo a persona 5 euro. Intanto in zona Castello, i bambini si sfidano, dalle ore 15, su un percorso tracciato non privo di difficoltà, nella Gara dei Tratturì, sfida giunta alla quinta edizione che stabilirà i migliori piloti di trattore giocattolo, nelle tre categorie 4/5, 6/7 e 8/9 anni.Per tutto il pomeriggio, grazie ai volontari dell’associazione Civiltà Contadina, la Merenda Contadina composta da “brèstole”, “birtuldinè”, castagne e vino. La giornata si concluderà alle ore 20,30 nella Chiesa Parrocchiale con il “Concerto organistico”del maestro Ivan Ronda.Gli organizzatori, il Comune di Cigole, in collaborazione con la Parrocchia San Martino Vescovo, l’Associazione Civiltà Contadina, il Gruppo Terza Età, la proloco Cigole in festa, il gruppo La Filanda, la Fondazione Pianura Bresciana e la Cooperativa sociale L’Antica Terra, ringraziano tutti coloro che con le proprie energie, risorse e i propri strumenti contribuiranno alla riuscita di questa bella manifestazione.Una foto dell’edizione 2013.

CIGOLE, per San Martino giorni di festa

Durante il mese di novembre il circolo culturale “Verzeletti” di San Paolo (BS) organizza presso l’Auditorium Comunale “G. Tregambi” di San Paolo, situato all’interno delle scuole medie, il Festival Pianistico “Don Emilio Verzeletti”, giunto alla sua tredicesima edizione. Nel corso degli anni, durante la rassegna, si sono alternati diversi musicisti tra cui Gerardo Chimini, attualmente docente presso la Scuola Diocesana di Musica “Santa Cecilia” di Brescia e direttore artistico del Festival Pianistico “Verzeletti”, l’astro nascente del panorama musicale bresciano Daniel Espen (in foto), la brillante pianista russa Irina Kravchenko, la flautista Stefania Maratti, i violinisti Paolo Artina e Anca Vasile, i violoncellisti Antonio Visioli e Roberto Ranieri, l’arpista Francesca Tirale, il pianista Gerardo Urbán y Fernández (attualmente direttore della Orquestra Filarmónica de Toluca in Messico) e i pianisti Andrea Facchi, Roberto Bulla, Francesco Gussago, Sara Tomasoni, Pasquale Belmonte, Ivan Ronda, Dario Mombelli. La prima serata si svolgerà il giorno 7 novembre, con un recital della pianista giapponese Hiroko Imai, che eseguirà un programma dedicato a due fra i più grandi compositori europei, Johann Sebastian Bach e Ludwig van Beethoven. Hiroko Imai partecipa regolarmente ai cicli concertistici della Gesellschaft für Musiktheater di Vienna, Festival Recco in Musica, Circolo Amici del Carlo Felice di Genova e Festival internazionale “Musica e Mare” di musica da camera di Sori (GE), Festival di Levanto (SP), Festival di Rapallo (GE), Centro Studi Toscolano, Municipio Salò, Musik Festival Arosa in Svizzera.Oltre alla musica classica, quest’anno il circolo proporrà per il giorno 8 novembre un concerto jazz con il trio Tognola-Vallicella-Oboe, che eseguiranno improvvisazioni di alcuni tra i più celebri brani del

repertorio jazzistico internazionale; il trio è composto dal pianista Paolo Tognola, dal contrabbassista Matteo Vallicella e dal batterista Andrea “Bobo” Oboe, i quali da ormai diversi anni hanno collaborato con alcuni fra i più noti musicisti jazz italiani e stranieri.Il 14 novembre si terrà il consueto concerto lirico, che vedrà protagonista il Coro lirico “Sereno” di Brescia, diretto dal maestro Mario Marenghi e accompagnato al pianoforte da Michela Piovanelli. Oltre a diversi cori ed arie tratti dal vasto repertorio operistico italiano, saranno eseguiti anche brani di operetta e alcuni canti sacri, in memoria dei soci e amici del circolo scomparsi.Il giorno 15 novembre si terrà la serata conclusiva del Festival, dedicata al recital pianistico di Gerardo Chimini; negli oltre quarant’anni di carriera, il maestro Chimini ha tenuto concerti in veste di solista e in formazioni da camera in Italia, Francia, Germania, Austria, Svizzera, Spagna, Portogallo, Repubblica Ceca e Giappone. Ha tenuto diverse master class e ha realizzato registrazioni radiotelevisive presso importanti emittenti. Ha suonato con artisti di fama internazionale tra cui Uto Ughi, Thierry Caens, Andreas Blau, Michel Bequet e Nobuiko Asaeda. Nel novembre del 2013 il maestro Chimini è stato insignito del Premio “Gasparo da Salò” per i meriti culturali e per aver diffuso il nome della città di Salò nel mondo. In questo concerto, inoltre, verrà ricordata la figura di Giuseppe Gardoni, primo sindaco di San Paolo, nel cinquantesimo anniversario della morte.Per ulteriori informazioni circa il Festival pianistico e gli altri eventi della stagione è possibile consultare il sito internet www.circoloverzeletti.it oppure seguire la pagina Facebook del circolo culturale “Verzeletti”.

Francesco Alghisi

SAN PAOLO, XIII Festival Pianistico “Don Emilio Verzeletti”

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Pag . 9Offlaga e Pavone MellaNovembre 2015

OFFLAGA, i 10 anni della scuola e banda musicale VinaccesiLa “Civica Scuola e Banda musicale B.Vinaccesi” di Offlaga si prepara a celebrare il suo decimo anno di attività. Nato dalla passione musicale ed educativa dei professori, Maria Antonietta Biazzi, Italo Froldi e Gianbattista Gregorio, rispettivamente attuali presidente, direttore e docente, il sodalizio mosse i suoi primi, timidi passi nel 2006 grazie anche al sostegno dell’Amministrazione comunale locale allora guidata da Attilio Arenghi che non solo mise a disposizione gratuita una sala di Palazzo Pontoglio a Cignano, dove ancora oggi la banda ha la sua sede, ma decise di destinare al gruppo un contributo economico che si rivelò decisivo per far partire l’iniziativa inserita nel progetto “OrchestranDo” promosso dalla Yamaha grazie al quale il noto marchio offriva alle bande e scuole di musica di nuova formazione gli strumenti necessari.Da allora la scuola di musica ha permesso a molti giovani ma anche ad adulti di avvicinarsi al mondo delle sette note e soprattutto di imparare l’uso di uno strumento. Se è vero che nel tempo qualcuno ha deciso di non proseguire sono

invece molti coloro che hanno deciso di continuare. Oggi la Banda B. Vinaccesi conta infatti una quarantina di componenti ai quali si aggiungono gli iscritti a corsi di volta in volta proposti dalla Scuola. Grazie al lavoro di tutti ed all’impegno costante, di anno in anno, il livello qualitativo ed il repertorio bandistico sono cresciuti tanto che oggi la banda offlaghese è senza dubbio conosciuta e apprezzata. A dimostrarlo, accanto alle esibizioni nel capoluogo e nelle frazioni in occasione di ricorrenze civili, religiose e di eventi di vario genere, ci sono ormai da tempo le numerose partecipazioni a manifestazioni provinciali e le sempre più frequenti trasferte fuori dal territorio bresciano.Così il maggio scorso il sodalizio offlaghese si è esibito, in occasione di una rassegna bandistica, nella chiesetta duecentesca di Suvereto, splendida località medievale toscana. Il 10 ottobre scorso invece, per la gioia dei più giovani (e non solo), la banda ha raggiunto Peschiera del Garda per partecipare alla scenografica sfilata per le vie di …. Gardaland, tra i più grandi parchi di divertimento italiani.

Come ogni anno poi le note della banda accompagneranno le celebrazioni ufficiali della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate dedicata quest’anno ai cento anni dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale, in programma a Faverzano domenica 8 novembre. Quindi il 6 dicembre ad Offlaga sarà la volta del tradizionale e sempre molto atteso concerto natalizio mentre domenica 17 gennaio 2016 la Banda B. Vinaccesi proporrà un concerto nel prestigioso Auditorium S. Barnaba di Brescia nell’ambito della rassegna bandistica cittadina.Insomma un calendario davvero fitto che richiede tanto impegno e qualche sacrifico.

Per questo, dal momento che sono aperte le iscrizioni l’invito è entrare a far parte del corpo bandistico, un invito rivolto a tutti ma in particolare a quegli adulti che magari coltivano da sempre l’amore per la musica e il sogno di imparare a suonare uno strumento …“Il ringraziamento va a tutti i componenti della banda, ai genitori che ci seguono in ogni occasione, a quanti ci sostengono e all’Amministrazione comunale.” – sottolinea il presidente Antonietta Biazzi –“ La speranza è che a noi si unisca qualcuno in più. Un appello particolare lo rivolgo agli adulti: Vi apettiamo!”

Stefania Brunelli

Un documento, ampio e articolato, studiato e predisposto in modo da evidenziare, non soltanto i dati economici ma, insieme, il senso, gli obiettivi, il livello di integrazione dei servizi e degli interventi attivati, sostenuti dall’Amministrazione Comunale a favore della qualità dell’istruzione delle nostre scuole, così sottolinea il Consigliere Delegato alla Pubblica Istruzione Valentina Meneghel durante il Consiglio Comunale. Al termine le parole del Sindaco Mariateresa Vivaldini ribadiscono come la descrizione precisa e la quantificazione economica degli interventi esposti permettono di dare al Comune, all’Istituzione scolastica e ai cittadini la consapevolezza dell’impegno che l’Amministrazione intende attuare a favore della scuola. Si tratta dunque di uno stanziamento significativo, visto il momento di sofferenza finanziaria che sta colpendo le Pubbliche Amministrazioni, da leggersi come uno sforzo sincero di rispondere in maniera adeguata ai bisogni delle famiglie, degli alunni e di tutta l’Istituzione Scolastica.Un Piano che risponde con carattere prioritario alla disabilità intervenendo con una somma di €52.000 circa e, al contempo, continua a incentivare lo studio, riconoscendo il merito degli studenti residenti sul territorio comunale, per una somma di €3.500. Attenzione anche al supporto del Piano dell’Offerta Formativa

per le Scuole Primaria e Secondaria di Primo Grado, di cui non si trascura certo l’intervento diretto del Comune, ricercando le strategie comunicative più adatte a sensibilizzare i giovani cittadini alle tematiche di prevenzione contenute nel Piano, con il consenso e la collaborazione della Dirigenza e di tutto il Corpo Docenti.Agli Amministratori spetta ora il compito di “difendere” e supportare quotidianamente la progettualità di questo Piano di Diritto allo Studio perché possa realizzarsi in ogni cittadino il bisogno e il desiderio di apprendere.

Il Consigliere Delegato alla Pubblica Istruzione

Valentina Meneghel

PAVONE MELLA, approvato il piano di diritto allo studio

Domenica 27 settembre la Rassegna Culturale autunnale promossa dall’Assessorato alla Cultura di Pavone del Mella.Un gruppo entusiasta di 54 persone è partito alla volta dell’EXPO munito di pazienza per le interminabili code e di curiosità per scoprire una realtà nuova che esuli da ciò che è nazionale e a noi famigliare.La visione dello spettacolo serale dell’Albero della Vita è stato un momento di sentita emozione e commozione a coronamento di una giornata che ha soddisfatto appieno le aspettative di tutti i partecipanti.Sabato 3 ottobre si è svolto un incontro toccante sul tema del disturbo alimentare con il Professor Agnelli.Il relatore ha riportato l’esperienza di

una sua ex alunna la quale ha sofferto di anoressia.La Dottoressa De Mari, medico chirurgo e scrittrice di fama internazionale, è tornata ad incantarci sabato 17 ottobre con il suo inconfondibile savoir-faire.La vincitrice di svariati premi letterari e secondo autore italiano più venduto al mondo dopo Camilleri ha tenuto una conferenza intitolata: “E che sia buono! Ritrovare l’equilibrio tra anima e cibo”.Il prossimo appuntamento è per domenica 1 novembre con il Concerto “T-Bone” per pianoforte e trombone.Ad eseguire la performance la maestra Sandrini e il primo trombone dell’Arena di Verona Gatti.

Gloria Baronchelli

PAVONE MELLA, autunno culturale “Il Sapore del Sapere”

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OrzinuoviPag . 10 Novembre 2015

La nostra gente nella Grande Guerra

Il Fenile Fontanelle di Sopra di ORZINUOVICome già abbiamo visto nel numero precedente, proprio all’inizio della strada che da Orzinuovi porta verso Villachiara, si trovano due cascinali conosciuti come Fenil Fontanelle di Sotto e di Fenil Fontanelle di Sopra, i quali derivano i loro nomi dal fatto di trovarsi nella contrada detta delle Fontanelle, così definita per la presenza di numerose risorgive che alimentano importanti corsi d’acqua. Come già detto in quella occasione, mentre sino al 1850 esisteva un solo fenil Fontanelle, ed era quello definito ora di Sotto (di fatto l’originale), successivamente anche l’altro, noto sino ad allora con un diverso nome, assunse dopo quella data la denominazione definitiva di Fontanelle di Sopra. Questo secondo cascinale portava invece, sino alla data citata, il nome di fenil Minoja in quanto possesso - secondo gli estimi catastali di Orzinuovi del 1810 - degli eredi di Leonardo Minoja.L’aspetto più interessante del complesso, al di là della bella struttura delle stalle

che risalirebbero all’epoca napoleonica, è certamente la presenza di una singolare casa padronale che fa ancor oggi bella mostra di sé proprio all’ingresso del fenile. La palazzina non è attualmente abitata, ma conserva il suo aspetto accattivante che la rende elemento originale e non comune nel panorama dei quasi cento cascinali del territorio orceano.Non conosciamo, per questa cascina, dati che siano antecedenti al 1800 quando appare per la prima volta citata, come detto, come fenil Minoja. Rimasta per mezzo secolo proprietà di questa famiglia, nel 1850 passava in possesso del conte Giovanni Covi che, dopo averne modificato il nome in Fontanelle di Sopra, vi faceva costruire la palazzina di cui abbiamo parlato e che si può supporre lo stesso conte utilizzasse nei periodi in cui si portava in campagna presso le sue proprietà. Siamo comunque a conoscenza del fatto che il Covi aveva affidato il fenile ed i terreni ad un certo Giovanni Battista Bertelli.In seguito il cascinale divenne proprietà

di una contessa Provezza, che sarebbe stata molto ricca tanto, secondo la tradizione, da voler acquistare addirittura il castello di Villachiara, mentre attualmente risultano

proprietari i Franguelli con affittuale la famiglia degli Alloisio.

Dario Ghirardi

Eccoci dunque a ricordare il centenario dell’entrata dell’Italia nella Grande Guerra che, iniziata per il resto dell’Europa l’anno precedente, per l’immane coinvolgimento di nazioni e per la distruzione che aveva comportato sarebbe stata, in seguito, conosciuta come Guerra Mondiale. Quella guerra fu anche definita “Quarta Guerra d’Indipendenza” in quanto, da parte nostra, era diretta essenzialmente contro l’Impero Austro-Ungarico, storico e secolare nemico del costituirsi di uno stato unitario ed indipendente nella nostra penisola. Tanto è vero questo, che l’Italia, dopo aver

più volte affermato di non essere entrata nel conflitto contro la Germania, le dichiarò guerra, quasi costretta dai suo Alleati, solo nel 1917. Al di là della liberazione di quasi tutte le nostre ultime terre irredente (il Trentino, la Venezia Giulia con Trieste, l’Istria, Zara e, più tardi grazie a D’Annunzio, Fiume), quella guerra, pur con i suoi immani sacrifici, realizzò la vera unità del paese grazie al fatto che, per la prima volta, giovani che provenivano dalle più svariate parti della penisola si trovavano in contatto fra di loro - calabresi con piemontesi, lombardi

con siciliani, pugliesi con veneti - creando i presupposti del formarsi di quella idea di nazione italiana e di coesione fra gli italiani ancora incompleta sino a quel momento. Il ricordare i Cento anni dell’inizio della Grande Guerra ha il compito di rendere omaggio a tutti quei giovani, e meno giovani, che a quella guerra parteciparono: ricordarne i nomi, ricordarne l’eroismo, rinnovarne la memoria perché il loro sacrificio sia monito si pace. Il Comune di Orzinuovi, in questa occasione e ad opera dell’assessore Michele Scalvenzi coadiuvato dalle Associazioni Alpini e Combattenti e Reduci, ha dato vita a una ricca serie di iniziative raccolte sotto il titolo di “La grande illusione” che, come affermato dagli organizzatori, ha voluto porre un particolare accento sul bisogno di pace che è sempre tema di attualità. In tutto il periodo che è andato dal 23 ottobre al 4 novembre, giorno fatidico della fine della guerra, vi sono stati spettacoli teatrali, concerti, mostre, proiezioni cinematografiche e la presentazione del libro “Diari dal 1915 al 1918. Dal cortile alla trincea” a cura di Tonino Zana, organizzata presso la chiesa di S. Domenico,

che come saprete non è più la chiesa del 1400 annessa al convento dei Domenicani che invece venne demolita fra il 1899 e il 1900, ricostruita subito dopo come la vediamo, ridotta a più modeste proporzioni e spostata dal suo sito originario, con la scusa di dover ingrandire l’ospedale.

Dario Ghirardi

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Pag . 11TerritorioNovembre 2015

Roberto Bozzoni sarà delegato provinciale al Congresso Nazionale della Lega Nord che quest’anno si terrà a Brescia sabato 21 novembre. Un ruolo di indubbio prestigio che rappresenta il meritato riconoscimento a tutto l’impegno dedicato in questi anni in modo particolare alla comunità di Pontevico (secondo mandato da sindaco) e portato avanti, nonostante le difficoltà che

hanno accompagnato questo periodo di crisi generale, con determinazione e tenacia, ma anche evidenziando quelle capacità che hanno indotto i vertici della Lega Nord ad inserire il suo nome tra i delegati bresciani. Per Bozzoni un significativo attestato di apprezzamento del lavoro svolto ed uno stimolo importante in più per continuare la propria attività politica ed amministrativa.

Bozzoni delegato al congresso della Lega Nord

ASD Liberty, l’associazione di ginnastica artistica femminile di Greta Sandrini, sta proseguendo in queste settimane la propria preparazione atletica e tecnica presso le palestre di Fiesse, Bassano Bresciano, Milzano e Pontevico. Proprio quest’ultimo è oramai diventato di fatto il centro tecnico di riferimento da che ASD Liberty ha potuto fruire di uno spazio ampio e adeguato per svolgere al meglio gli allenamenti. La stagione agonistica e ormai alle porte. Si partirà di consueto con la prestigiosa Serie C che vedrà impegnato un ristretto numero di ginnaste. Con

gli inizi del 2016 partirà il Campionato UISP, ormai storica vetrina sportiva per le ginnaste Liberty impegnate nelle diverse categorie e che occuperà tutti i mesi sino alle finali nazionali della tarda primavera. Accanto all’attività agonistica, grazie anche al potenziamento del numero delle istruttrici quest’anno presenti, prosegue anche la preziosa attività dei corsi base, per avvicinare, con maggiore calma ma con immutata competenza, le bambine più piccole a questa meravigliosa disciplina. Le iscrizioni sono ancora aperte. Info su www.asdliberty.it

ASD Liberty, avanti tutta!

Giovedi 29 ottobre presso il teatro di Orzinuovi ( sala A.Moro) l’Associazione Amici Fondazione Civiltà Bresciana della Bassa e Parco dell’Oglio, in collaborazione col comune di Orzinuovi e la locale sezione Combattenti e Reduci ha organizzato un incontro indirizzato in particolare al mondo scolastico avente come tema “1915, l’Italia entra in guerra!” La dotta ed esauriente relazione è stata tenuta dall’arch. Michelangelo Tiefenthaler che si è avvalso di una ricchissima documentazione efficacemente proiettata sullo schermo ad una attentissima platea composta da tre sezioni delle Scuole Medie e da componenti di circoli culturali d’area orceana. L’incontro ha aperto un ciclo di conferenze che l’Associazione proponente intende sviluppare e continuare anche nei prossimi due anni per ricordare il centenario di quella immane tragedia.La relazione ha inizialmente illustrato le tensioni che hanno condotto alla prima guerra mondiale (il neocolonialismo, le guerre balcaniche, la conquista della Libia, ecc.) per poi velocemente illustrare il 1914 (l’andamento bellico nel contesto europeo, i motivi del neutralismo italiano, ecc.).La seconda parte della relazione invece si è concentrata sul primo anno di guerra del fronte italiano con le prime quattro battaglie dell’Isonzo, corredando il racconto con immagini e lettere di soldati.Alle pareti erano esposti una .serie di pannelli ben documentati anche da immagini curati da Gianni Geroldi,

Segretario dell’associazione.Hanno presenziato all’incontro l’assessore alla cultura di Orzinuovi Michele Scalvenzi e il geom. Luciano Rizzi, Presidente della attivissima sezione Combattenti e Reduci di Orzinuovi. Ha concluso l’arch. Dezio Paoletti, Presidente dell’Associazione che ha proposto l’incontro che ha elogiato l’attenzione degli alunni presenti e ponendo la riflessione dell’importanza dell’Unità europea che da 70 anni garantisce pace fra popoli un tempo spesso in guerra fra loro. Mercoledì 11 novembre, alle 10,30, al Teatro comunale di Pontevico la stessa Associazione proporrà agli allievi del plesso scolastico di quel circondario la conversazione con il Direttore dell’Ufficio d’Informazioni del Parlamento Europeo dott. Bruno Marasà che verterà su “Perché l’Europa: storia, valori e possibilità dell’Unione Europea”.L’Associazione non è alla sua prima esperienza nel proporre incontri rivolti al mondo scolastico. Memorabile infatti l’esperienza avviata nel 1992 con il serial “La Bassa nelle immagini e nelle ricerche dei ragazzi” finalizzata a favorire la conoscenza del territorio agli alunni delle scuole elementari e medie che poi si potevano confrontare fra loro in pubbliche esposizioni dei loro lavori. Fu chiamata la “Triennale” poiché si teneva ogni tre anni, poi abbandonata poiché l’Istituzione scolastica iniziò a promuovere annualmente quella tipologia di coinvolgimento.

ORZINUOVI E PONTEVICO, un progetto per capire l’Europa

Domenica 25 ottobre presso il comune di Pavone Mella si è svolta la celebrazione dell'anniversario della sezione di Manerbio dell'Associazione Nazionale Carabinieri.L'associazione svolge un ruolo di volontariato rivolto alla comunità nei paesi di competenza territoriale (Manerbio, Offlaga, Cigole, Bassano, Barbariga e Pavone Mella).Alla manifestazione, oltre a numerosi

simpatizzanti e volontari, erano presenti il sindaco Mariateresa Vivaldini, il comandante della compagnia di Verolanuova Magg. Gianfranco Corsetti, altri rappresentanti dell'Arma ed i sindaci dei comuni di competenza.L'ANC ringrazia in particolar modo tutti i volontari che si prestano gratuitamente per il servizio di volontariato nella Bassa.

PAVONE MELLA, il 68° anniversario dell'ANC Manerbio

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Pag . 12 Pontevico Novembre 2015

Sabato 31 ottobre a Pontevico ha preso il via la stagione teatrale 2015/2016, coordinata dall’assessorato alla cultura della locale Amministrazione Comunale.Una partenza davvero con il piede giusto, che ha richiamato un folto pubblico al Teatro Comunale, dove è andato in scena lo spettacolo musicale “Tributo alle grandi voci femminili”.Un riuscito omaggio alle donne attraverso l’interpretazione di brani celebri da parte di alcune famose interpreti femminili. L’iniziativa è stata curata

dall’associazione per il teatro “Le Muse” ed ha visto l’applaudita partecipazione del “Movietrio”, che ha portato sul palco del teatro pontevichese il terzetto Maniero-Modenese-De Lorenzi, rispettivamente prima tromba al Teatro “La Fenice” di Venezia, chitarra e voce, Un trio che ha saputo conquistare gli spettatori presenti offrendo così il tributo più significativo all’universo femminile e valorizzando al tempo stesso la figura della donna nella nostra società contemporanea.

E’ iniziata la stagione teatrale

Tanto divertimento e una sana dose di riflessione sono gli ingredienti principali di due appuntamenti che stanno già richiamando l’attenzione generale a Pontevico. Si comincia venerdì 13 novembre alle ore 21 al Teatro Comunale con lo spettacolo “Cabaret – Processo all’ignoranza”.Si tratta di una serata curata dall’associazione per il teatro “Le Muse”, interpretata da Claudio Batta e dagli artisti che fanno parte del suo laboratorio teatrale a Milano. L’opera vedrà anche la partecipazione di comici d’eccezione provenienti da “Zelig” e “Colorado Café” e si propone di prendere spunto da “limiti” della società odierna come l’ignoranza, la stupidità e la maleducazione per mettere in risalto le deficienze del giorno d’oggi.Una divertente parodia delle manchevolezze del presente per cercare di riflettere sulla loro vera natura e sul modo migliore per riuscire a superarle. Il venerdì seguente la parola passerà a due

personaggi che non hanno certo bisogno di troppe presentazioni come Enrico Beruschi e Giovannino Guareschi, con le sue opere senza tempo sarà al centro di un appuntamento che si preannuncia fin d’ora assolutamente da non perdere.Alle 20.45 del 20 novembre, infatti, la serata letteraria che si tiene nella Biblioteca Comunale, curata dall’assessorato alla cultura del Comune di Pontevico, presenterà le lettura, affidata all’inconfondibile voce di Beruschi, che dopo una fase della sua carriera dedicata alla comicità si è poi distinto per le sue qualità teatrali, di alcuni brani tratti dalle opere di Guareschi, racconti ricchi di umanità conosciuti letteralmente in tutto il mondo. L’intenso mese di novembre per gli amanti della cultura si chiuderà poi sabato 28 novembre al Teatro Comunale, dove alle 21 la compagnia “La corte dei folli” di Cuneo metterà in scena lo spettacolo “Piccoli coniugali” per un’altra bella occasione da sfruttare a dovere.

Risate e riflessioni in teatro e biblioteca

Il teatro e la cultura rivolti con un occhio di riguardo ai più giovani. E’ questo il filo conduttore di due iniziative che nei giorni scorsi si sono poste a buon diritto al centro dell’attenzione a Pontevico. In entrambi i casi la cornice della riuscita proposta è stato il Teatro Comunale, dove sabato 16 ottobre si è aperta la stagione educativo/culturale dedicata ai più giovani. Una mattinata-evento promossa dalla cooperativa “Il Gabbiano”, che ha visto la partecipazione dei ragazzi delle Scuole Medie. Un pubblico numeroso, che ha seguito con attenzione ed interesse lo spettacolo proposto dall’inizio alla fine. L’altro mattino che si è distinto a buon diritto è quello di mercoledì 21 ottobre, quando il Teatro Comunale ha ospitato l’omaggio a Dante Alighieri per i 750 anni dalla nascita. In questo caso la manifestazione è stata promossa dall’associazione “Amici della Fondazione Civiltà Bresciana della Bassa e del Parco

dell’Oglio” ed ha vista la nutrita presenza degli studenti della Scuola Media di Pontevico. Una mostra e la lettura (affidata agli attori Massimiliano Grazioli e Alberto Branca che hanno eseguito il loro compito con grande trasporto e spirito propositivo) e il commento di alcuni passi della “Divina Commedia” hanno animato l’iniziativa che ha visto i ragazzi uscire dal teatro con la consapevolezza di avere speso bene le ore di mercoledì 21 ottobre, scoprendo un modo nuovo e davvero coinvolgente di conoscere Dante e la sua opera immortale.

Cultura e teatro: binomio vincente per i ragazzi

Mercoledì 11 novembre il Teatro Comunale di Pontevico ospiterà un incontro/conversazione sul tema “Perché l’Europa? Storia, valori e possibilità dell’Unione Europea”. Un’intensa mattinata rivolta in modo particolare agli studenti della Scuola Media, che, a partire dalle 9, presenterà una mostra e un dibattito dedicato a questa tematica più che mai attuale. All’iniziativa proposta dall’associazione “Amici della Fondazione Civiltà Bresciana della Bassa e del Parco dell’Oglio” e seguita con grande interesse dall’assessorato alla cultura del Comune, parteciperanno alcune personalità che giungeranno appositamente a Pontevico dalla sede dell’Unione Europea, pronte a far sentire la loro voce e le loro idee per concretizzare sempre di più questo progetto dell’unione europea in futuro. Un approfondimento che analizzerà pure

le questioni più sentite in questo periodo, a cominciare da quella che può essere la risposta dell’Europa di fronte alla richiesta di aiuto dei profughi e le problematiche sollevate da questa lunga crisi economica e sociale. Una “lezione” quanto mai efficace e “profonda” per i ragazzi delle Medie, che avranno a loro volta la possibilità di intervenire e di porre le loro domande per rendere ancora più personale e “fruttuosa” la mattinata a teatro.

Si parla di “Unione Europea”

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Novembre 2015 Pag . 13Territorio - Il nostro dialetto

Sabato 28 Novembre, il Comune di Bassano Bresciano organizza un concerto dedicato alle colonne sonore che hanno fatto la storia del cinema. L’Orchestra “S. Cecilia” di Gambara - con i suoi solisti Lino Megni al violino, Luigi Andreoli alla viola, Marco Zante al violoncello, Dario Gallina al flauto, Giuseppe Frosio all’oboe e Maurizio Pezzotti al sax tenore - proporrà alcune pagine, arrangiate e dirette dal maestro Francesco Andreoli, tra le più significative del vasto panorama dimusiche dedicate al grande schermo.Le colonne sonore sono un ingrediente indispensabile del cinema; ci accompagnano nella visione di un film sottolineando i momenti clou della proiezione.Sono quei motivi che ci restano in mente e che molto spesso hanno così grande successo da avere vita propria aldilà della pellicola per cui sono state concepite. Sono tanti i maestri che hanno nobilitato questo settore della composizione musicale

e l’orchestra “S. Cecilia” di Gambara vuole rendere omaggio ad alcuni di questi “specialisti”: gli italiani Nino Rota, Nicola Piovani, Riz Ortolani ed Ennio Morricone e gli statunitensi Henry Mancini, John Williams, Alan Menken, Herman Hupfeld e Harold Arlen.Ospiti della serata il soprano giapponese SATOKO SHIKAMA e il cantante ROSSANO. Sarà proprio l’interprete bresciano a rendere omaggio ad una colonna sonora (firmata dal magico duo Lennon - McCartney) di cui il mondo ha festeggiato recentemente il 50° anniversario: HELP, il più celebre film dei baronetti di Liverpool.L’Orchestra “S. Cecilia” è nata nel 1996 per iniziativa della “Schola Cantorum S. Cecilia” di Gambara ed è formata dagli allievi e dagli insegnanti dei corsi di violino, viola e violoncello della Scuola di Musica intitolata a Cornelio Andreoli. Composta da circa 25 elementi ha già al suo attivo oltre 100 concerti. Lo spettacolo

che l’orchestra “S. Cecilia” ci proporrà in questa occasione, dal titolo “SUONALA ANCORA SAM...”, si terrà a Bassano Bresciano, nella Palestra Comunale, a

partire dalle ore 21. L’ingresso è libero grazie alla sponsorizzazione della Forneria Guerreschi.

La musica da film a BASSANO

Aldo Cibaldi, poeta dialettaleNoèmber

Sté colpi dè campanacome j-è sèc e grév!Par che i trapane ‘l mondsota i lensöi dè néf.

Nè l’aria stópa e grizai fiòca come piómb,i tè rimbomba dentercol so martèl rotónd.

Adès ‘na campanèlarestada dè per lé,la mazna ‘n so lamèntchè ‘l tè camina dré.

Ma èco ‘l dòn dòn catìvche sòfoca e sgolés;i bòcc i fa le büzené l’aria chè tossés.

La vita l’è ‘n sportèlsènza matina e séra:quand ria ìl dòn dòn piö surdle ante le sé séra.

Chi völ comprà dò storiedè cönta sö a tochèi?Chi völ comprala a póc‘na braca dè memorie?

Chi völ fermà ‘l dòn dònapéna ‘l ciòca e ‘l spia,chi völ sta lé a cöntalanèl nà sö l’altra ria?

Chi völ fermà ‘l dòn dòn?

Novembre

Questi colpi di campanacome sono secchi e grevi!Pare che perforino il mondosotto le lenzuola di neve.

Nell’aria stoppa e grigiafioccano come piombo,ti rimbombano dentrocon il loro martello rotondo.

Adesso una campanellarimasta da solamacina un suo lamentoche ti cammina dietro.

Ma ecco il dòn dòn cattivoche soffoca e opprime;i rintocchi fanno le buchenell’aria che tossisce.

La vita è uno sportellosenza mattina e sera:quando arriva il dòn dòn più sordole imposte si chiudono.

Chi vuol comprare due storieda raccontare a pezzi?Chi vuol comprare per pocouna manciata di memorie?

Chi vuol fermare il dòn dònappena comincia a battere,chi vuol star lì a chiaccherarenell’andare sull’altra riva?

Chi vuol fermare il dòn dòn?

CIGOLE, l’acqua bene comune

Brescia e Mantova sono le uniche provincie in Lombardia che propongono una gestione mista pubblico privato, mentre tutte le altre provincie hanno deliberato per la soluzione così detta “in house” totalmente pubblica. E’ questo quanto è emerso dall’incontro con la stampa in palazzo Broletto, voluto daI sindaci della Bassa di: Borgo San Giacomo, Cigole, San Gervasio e Verolavecchia, allarmati per la convocazione fatta dal consiglio di amministrazione dell’ATO (Ambienti Territoriali Ottimali), ai comuni per decidere una nuova forma di gestione del servizio idrico integrato in provincia di Brescia. Al referendum sull’acqua a giugno 2011 più di 27 milioni di italiani hanno votato, con un 95% di “Sì”, esprimendo pienamente la volontà di riportare l’acqua tra i beni comuni. Questo risultato ha reso nuovamente possibile in Italia la gestione del servizio idrico tramite enti di diritto pubblico. Esistono in provincia di Brescia comuni virtuosi che hanno gestito in modo esemplare il SII (Servizio Idrico Integrato, cioè acquedotto, fognature, depuratore) e applicano tariffe molto basse ai cittadini, mentre altri sono in netta perdita e una mala gestione dei servizi. La nuova configurazione potrebbe, per appianare le perdite e far fronte agli investimenti, aumentare le tariffe anche di tre o quattro volte le attuali applicate dai comuni virtuosi. Al fine sarebbero di nuovo le tasche dei cittadini a pagare i profitti.Con la gestione mista, precisa il sindaco di Cigole, Marco Scartapacchio, si avrebbe un privato con una partecipazione che potrebbe

arrivare sino al 49% e i comuni riuniti con eguali diritti con un 50,1%. Ma in questo modo il privato, che legittimamente guarda al profitto e sarebbe anche il gestore dei servizi erogati al pubblico, avrebbe di fatto il controllo del servizio mentre i singoli comuni, frazionati, non avrebbero in realtà voce in capitolo e una corretta gestione pubblica del servizio idrico.L’unica strada, secondo i sindaci, è un’azienda speciale consortile, di diritto pubblico, a se stante con gestione autonoma rispetto ai comuni, e che non deve fare utili. Inoltre permetterebbe percorsi partecipativi dei cittadini. Questa gestione sarebbe in linea con il risultato referendario perché l’acqua rimanga davvero quello che è: un diritto umano e un bene comune. Il braccio di ferro è appena iniziato, ma i quattro sindaci della Bassa e loro comuni virtuosi, si pongono come capofila per tutti i comuni della provincia che vogliano aderire alla proposta, ma soprattutto vogliono tenere fede a quanto espresso dai cittadini nel referendum.

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CalendarioPag . 14

1 DOMENICATUTTI I SANTIA töcc i Sancc, sciarpa e guancc.A tutti i Santi, sciarpa e guanti.

2 LUNEDÌCOMMEMORAZIONE DEI DEFUNTIAi Sancc vènt, ai Morcc piöf, l’inveren ‘l sé möf.Ai Santi vento, ai Morti pioggia, l’inverno si muove.

3 MARTEDÌS. SILVIAChi vif sö la mirä, chi sunä la lirä, chi pèscä có l’am ‘l crèpä dè fam.Chi vive di caccia, chi vive di arte, chi pesca con l’amo muore di fame.

4 MERCOLEDÌS. CARLO BORROMEOStagiù bróscä, osèi cóió.Stagione rigida, uccelli minchioni.

5 GIOVEDÌSS. ZACCARIA ED ELISABETTASta ‘n muda.Stare in muta (stare nell’ombra come gli uccelli quando cambiano le penne).

6 VENERDÌS. LEONARDOAquä tórbidä, pès ‘n gir.Acqua torbida, pesce nei paraggi.

7 SABATOS. ERNESTOBEATO SEBASTIANO MAGGIOseladùr e pescadùr ‘na alégrèsä e sènto dulùr.Uccellatore e pescatore una soddisfazione e cento dolori.

8 DOMENICAS. GOFFREDOCasadùr e oseladùr, per bale i-è pròpe lùr.Cacciatori e uccellatori, nel raccontar bugie

sono i migliori.

9 LUNEDÌS. ORESTETirà sö i sò osèi.Sparare ai propri uccelli (farsi del male da soli).

10 MARTEDÌS. LEONE MAGNOPès ché scàpä ‘l par piö gròs.Pesce che sfugge sembra sempre più grosso.

11 MERCOLEDÌS. MARTINO DI TOURSA San Martì töt ‘l móst l’è vì.A San Martino tutto il mosto è vino.

12 GIOVEDÌS. GIOSAFATL’estàt dè San Martì, la dürä tré dé e ‘n puchinì.L’estate di San Martino dura tre giorni e un pochino.

13 VENERDÌS. DIEGO - S. OMOBONOPer Sant’Omobù, töcc i strass i turnä bù.Per Sant’Omobono tutti gli stracci tornano buoni.

14 SABATOS. GIOCONDOTàiä prèst ta garé lègnä, tàiä tardé ta garé ùä.Taglia in anticipo avrai legna, taglia tardi avrai uva.

15 DOMENICAS. ALBERTO MAGNOQuànd i osèi i sènt ‘l tèmp, spàrega dènt.Quando gli uccelli sentono il tempo, sparagli dentro.

16 LUNEDÌS. GELTRUDEOsèl dè gabiä, sé ‘l cantä mìgä pèr amùr, ‘l cantä pèr ràbiä.

L’uccello in gabbia, se non canta per amore, canta per rabbia.

17 MARTEDÌS. ELISABETTA D’UNGHERIAÈl vì al saùr, èl pà al culùr.Il vino si valuta dal sapore, il pane dal colore.

18 MERCOLEDÌS. ODDONEVöt che ‘l merlo ‘l cante bé? Pélégä l’öf.Vuoi che il merlo canti bene? Sgusciagli le uova sode.

19 GIOVEDÌS. FAUSTOL’è ‘n pòer porsèl chèl che sta ‘n dèl sò bödèl.E’ un maiale disgraziato quello che sta nel suo budello.

20 VENERDÌS. BENIGNONó sè contràtä ‘l pès che ghè amó ‘n aquä.Non si contratta il pesce che è ancora in acqua.

21 SABATOPRESENTAZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIASé a noèmbèr ta ghét miä aràt, töt l’an sarà malandàt.Se a novembre non hai ancora arato, ne soffrirà l’annata prossima.

22 DOMENICAS. CECILIAA cassadùr vècc s-ciòp dè ‘na patacä, ma cà che férmä e nó sé stràcä.Un vecchio cacciatore potrà avere un fucile da due soldi, basta che abbia un cane da ferma e che non si stanca.

23 LUNEDÌS. CLEMENTEA Sant Clément l’ènvérèn ‘l bötä ‘n dènt.

A San Clemente all’inverno spunta un dente.

24 MARTEDÌS. FLORATöt chèl che ghà la cuä chi la ciàpä l’è suä.Tutto quello che ha la coda chi lo prende è suo.

25 MERCOLEDÌS. CATERINA D’ALESSANDRIAA Santa Catèrinä ghè ‘n regàl o néf o brinä.A Santa Caterina c’è in regalo o neve o brina.

26 GIOVEDÌS. CORRADOÈl lùf èl tàcä cói dèncc, èl tòr cói córègn.Il lupo attacca con i denti, il toro con le corna.

27 VENERDÌS. VIRGILIOÈl sé salvä piö gna ‘n dèl patilù del Vèscóf.Non si salva più nemmeno nei pantaloni del Vescovo.

28 SABATOS. GIACOMOÈntàt chè ‘l gràs èl déèntä màghèr, èl maghèr èl crèpä.Intanto che il grasso diventa magro, il magro crepa.

29 DOMENICAS. SATURNINOI catìff, i macù e i ustinàcc i fa déèntà siòr i aocàcc.I cattivi, gli sciocchi e gli ostinati fanno diventare ricchi gli avvocati.

30 LUNEDÌS. ANDREAÈl lédàm l’è miä ‘n Sant, ma fa miràcói.Il letame non è un Santo, ma (a suo modo) fa miracoli.

CALENDARIO BRESCIANO: NOVEMBRE

Novembre 2015

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Pag . 15RicetteNovembre 2015

Pubblichiamo alcune ricette di cucina tratte dalle annotazioni di Giuseppe Fossati, milanese, cuoco di professione, che fu al servizio prima di un banchiere di Milano, poi, dal 1893, di una nota famiglia di conti bresciani. I testi ai quali attingeva per migliorare le sue conoscenze culinarie sono molto interessanti: da essi, stampati ben più di cent’anni orsono, abbiamo tratto alcune pagine di ricette. Abbiamo lasciato il linguaggio antiquato perchè contiene il sapore del tempo lontano, ma è tutt’ora facilmente comprensibile: le ricette si possono quindi eseguire senza difficoltà.

ZUPPA ALLA CERTOSINA

Per quattro persone preparate un battuto con mezza cipolla, sedano e prezzemolo; fatelo soffriggere con olio, quindi versateci 500 grammi di pesce minuto di diverse specie. A mano a mano che si asciuga, bagnatelo con acqua e sugo di pomodoro o conserva. Conditelo con sale e pepe. Quando il pesce sarà ben cotto, versateci l’acqua occorrente per bagnare la zuppa e passate il tutto al setaccio, spremendolo bene. Rimettete il brodo così ottenuto al fuoco, fategli alzare il bollore e quindi versatelo adagio nella zuppiera dove avrete già sbattuto 2 uova con 3 cucchiaiate di parmigiano grattugiato. Unitevi fettine di pane fritte nel burro o nel lardo o nell’olio e servite calda la zuppa.

ZUPPA DI MARRONI

Sbucciate una cinquantina di marroni e teneteli per 10 minuti nell’acqua bollente per toglier loro la seconda buccia che rimane aderente. Pelateli bene e fateli cuocere a fuoco lento. Quando saranno cotti, passateli al setaccio e allungate il passato con acqua, latte e un pezzo di burro. Fate bollire tutto insieme per 5 minuti e versatelo nella zuppiera sopra a fette di pane arrostito. Servite questa zuppa ben calda.

PAPPARDELLE ALL’ARETINA

Mettete al fuoco un’anatra domestica con un pezzo di burro, sale e pepe. Quando sarà colorita, unitevi un battuto finissimo di cipolla, sedano, carota e prosciutto. Fate che questo battuto si sciolga sotto l’anatra, rivoltandola spesso acciocchè non prenda di bruciaticcio; poi togliete una

Cucina bresciana: La cuc ina ant ica

Domande alla nutrizionista:LA REGOLARITA’ PER UNA DIETA EQUILIBRATA

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parte dell’unto, che in troppa quantità rimarrebbe disgustoso, e finite di cuocerla versandovi a poco a poco acqua o brodo caldo in tale dose che vi rimanga abbastanza sugo per condir la minestra. Aggiungete in ultimo un po’ di salsa di pomodoro e l’odore di noce moscata. Allorchè l’anatra sarà cotta, prendete un pezzetto di milza di vitella, apritela e raschiatela internamente col coltello onde toglierne tutto l’involucro, quindi gettatela nella cazzaruola insieme col fegato dell’anatra tagliato a pezzetti e fatela bollire alquanto sotto l’anatra rendendo così il sugo più denso. Frattanto avrete tirato una pasta con le uova e l’avrete tagliata a strisce larghe poco meno di due dita. Cuocetela poco e conditela col sugo dell’anatra aggiungendo qualche pezzettino di burro e parmigiano grattato.

RISOTTO ALLA MILANESE

Mettete mezza cipolla tritata in una cazzaruola insieme con 40 grammi di burro; lasciate soffriggere e quando la cipolla sarà rosolata, gettatevi 500 grammi di riso e rimestate continuamente finchè abbia succhiato tutto il soffritto. Allora versate nella cazzaruola, a poco a poco, del buon brodo bollente che a tale scopo terrete pronto su d’un altro fornello, e continuate a tramenare (mescolare) affinchè il riso non si attacchi al fondo. Badate che non bolla troppo all’asciutto, altrimenti rimane duro all’interno e si sfarina alla superficie. Quando poi sarà quasi cotto, salatelo, aggiungetevi altri 40 grammi di burro, del parmigiano grattato e, se volete dare più colore al vostro risotto, versatevi un poco di zafferano sciolto in un gocciolo di brodo caldo. Servite il risotto con parmigiano a parte. Questa dose serve per 5 persone.

MACCHERONI ALLA FRANCESE

Prendete 600 grammi di maccheroni lunghi alla napoletana, e date loro due terzi di cottura in acqua poco salata. Frattanto mettete al fuoco un pentolino di latte e quando bolle gettatevi 140 grammi di gruiera grattato e

100 grammi di burro, sciogliendolo bene col mestolo. Ciò fatto, versate subito questo miscuglio in un recipiente, dove avrete già posto i maccheroni sgrondati dall’acqua, e rimestate col mestolo acciocchè il formaggio non si coaguli. Fate così finire di cuocere i maccheroni, avvertendo che a cottura completa vi resti un po’ di sugo. Allora levateli e versateci 80 grammi di parmigiano grattato. Quindi serviteli.

SPAGHETTI ALLA CASALINGA

Fate un battuto con 2 spicchi d’aglio, prezzemolo e basilico; mettetelo al fuoco con olio abbondante e, quando l’aglio avrà preso un po’ di colore gettateci 6 pomodori fatti a pezzi, sale e pepe. Cotti che siano, passate il sugo e conditene mezzo chilogrammo di spaghetti, cospargendoli di parmigiano grattato. Questa dose basterà per 4 o 5 persone.

RISOTTO COI PISELLI

Regolatevi come nella precedente ricetta, ma prima di levarlo dal fuoco, invece di aggiungere lo zafferano, unitevi una giusta quantità di piselli cotti nel seguente modo: fate un soffritto con poca pancetta, aglio, prezzemolo e olio, sale e pepe. Quando sarà colorito, gettateci quella quantità di piselli che vi occorre, e quando avranno ritirato tutto l’unto, finite di cuocerli con acqua o brodo. Servite poi il risotto con una buona dose di parmigiano grattato.

SALSA DI POMODOROTritate minutamente un quarto di cipolla, uno spicchio d’aglio, basilico, prezzemolo e sedano; aggiungetevi 7 o 8 pomodori spezzettati, condite con un poco d’olio, sale e pepe, e mettete al fuoco tutto insieme. Mescolate ogni tanto col mestolo, e quando il sugo sarà denso come una crema, passatelo allo staccio e servitevene. Questa è un’ottima salsa che si presta a molti usi, ed è pure adatta a dare più gusto alle paste asciutte, condite con burro e formaggio.

G e n t i l e Dottoressa, sono Luisella la seguo in Tv e leggo sempre quello che scrive.Ho seri problemi i n t e s t i n a l i p a s s a n d o senza motivo da scariche di dissenteria a giorni di

stitichezza.Sono allergica all’ulivo, nocciolo, betulla, acari. Sono distrutta psicologicamente non so più cosa fare .

Luisella

Gentile Luisella grazie per avermi contattato. Vedo molto spesso pazienti con casi similari al suo.Si tratta proprio di cross reattività pollini-

alimenti. Infatti chi ha determinate allergie respiratorie, può avere problemi con alimenti che il nostro organismo riconosce come “nemici”. Nel suo caso , ad esempio, con un’allergia ad ulivo e betulla, dovrebbe fare attenzione a carota, sedano, finocchio, noce, nocciola, mela, pera, pesce, albicocca, fragola e ciliegia, poiché una volta ingeriti, vengono riconosciuti come “nemici”dall’organismo, che risponde provocando scariche di dissenteria seguiti da periodo di stitichezza. La flora batterica intestinale viene quindi ridotta, con conseguenti alterazioni del transito intestinale. In certi casi si perde peso, in altri si aumenta e ci si gonfia.La soluzione è quella di creare un’alimentazione disintossicante ad hoc, togliendo cioè gli alimenti che creano questi problemi, superare il periodo di impollinazione e pian piano reintrodurli in corpo.

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Ingredienti per 8-10 persone: 20 g di lievito di birra, 10 cucchiai di latte, 250 g di farina, 2 cucchiai di zucchero, sale, 2 uova, 150 g di burro ammorbidito + il necessario per la placca, 1 kg di prugne “Regina Claudia”, 60 g di buccia di limone candita, 100 g di zucchero di canna, cannella e zucchero a velo.Preparazione: Sbriciolate il lievito in una ciotola, poi stemperatelo in 8 cucchiai di latte tiepido; incorporate 100 g di farina, coprite la ciotola con un canovaccio e lasciate lievitare il panetto per 1 ora.Disponete a fontana in una terrina la farina rimasta; nella conchetta centrale aggiungete lo zucchero, un pizzico di sale e le uova. Impastate a mano o con il frullino elettrico munito delle apposite fruste.Quando l’impasto si staccherà dalle pareti del recipiente, incorporate il burro a pezzetti e il panetto lievitato; coprite la terrina con un canovaccio e fate lievitare l’impasto per 1 ora in un ambiente caldo e riparato.

Lavate le prugne e snocciolatele; tagliate a julienne la buccia di limone. Mettete questi ingredienti in una casseruola insieme allo zucchero, poi bagnate con 1-2 cucchiai d’acqua e cuocete a fuoco dolce per 15 minuti mescolando di tanto in tanto. Spegnete e lasciate intiepidire. Infarinate la spianatoia e stendetevi 3/4 dell’impasto preparando così un rettangolo di 20x30 cm di lato, i cui bordi piegherete all’interno per formare una cornice. Disponete la vostra base di pasta su una placca imburrata e infarinata e guarnitela con la preparazione a base di prugne.Con la pasta tenuta da parte confezionate 5-6 larghe strisce, che poserete di traverso sulla guarnizione. Inumidite sia la cornice sia le strisce spennellandovi il latte rimasto.Infornate la placca a 210 °C; dopo 15 minuti abbassate la temperatura a 180 °C e fate cuocere il dolce per altri 15 minuti. Servitelo freddo dopo averlo spolverizzato all’ultimo momento con cannella e zucchero a velo.

Il nostro dialettoTermini in via d’estinzione

DOLCE REGINA CLAUDIA

Paàna: bugia, falsità, fandommia.Pàcera (palta): fango, fanghiglia.Pacérèla: fanghiglia, poltiglia, melma.Pàci: pari e patta, passeggio.Pacià: mangiare senza ritegno con ingordigia.Paciarì: molle, attaccaticcio.Paciatoria: scorpacciata.Pacio (paciöto): paffuto, rubicondo, grasso.Paciüc: fanghiglia.Paciugà: pasticciare.Paciüghì (paciüghèt): semplicino, giovane, frivolo, bambino, frugolino, ragazzina.Padoàna: gallina padovana.Pagaröl: travetto tondo.Pagliacèto: indumento infantile o intimo femminile.Pagnòca (pagnóch): ciambella, dolce casalingo.Paì (paéser): evacuare a stento, defecare vermi, far vedere scintille o i sorci verdi.Paìla: aver paura, soffrire, far penitenza.Paìna: sigaretta.Paesöl: cucchiaio, mestolo.Paladìna: seghetta, stringilabbro per animali.Palàm: slitta per fieno o prodotti di miniera.

Palanca: soldo (palanchina = 5 centesimi, palancù = 10 centesimi).Palanche: travi.Palanchì: palanchi.Palandràna: cappotto, gabbano, lunga veste da camera, giacchettone.Palér: venditore ambulante friulano di attrezzi casalinghi in legno.Palìna: bosco destinato a cavar pali.Palpapòle: palpeggiatore timoroso, ladro di galline.Palpegnà: battere le palpebre.Palpognà: accarezzare con voluttà.Pampalüch: pampalugo, sciocco.Pampógna: maggiolino, sempliciotto.Panà: rassodare un tessuto con la qualchiera.Panadüra: controbuffet.Panàro: omosessuale.Panaròt: scarafaggio.Pàne: efelidi.Panèsa: miglio sgusciato.Panezèla: canocchia, pennacchio, quantità di lino o lana che si pone in rocca per filare.Panighèt: ferrama, miscuglio di alcune biade seminate per nutrire il bestiame.Panòcia: occhio gonfio.Pansöl: singulto, capriccio.

Novembre 2015