periodico di informazione e cultura abitare

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ABITARE I N C O O P E R A T I V A A GORIANO SICOLI (AQ) LA SCUOLA DI LEGACOOP ILLUMINA IL FUTURO LA PRESIDENTE BRESSO CONSEGNA UNALTRA CASA DEL PIANO CASA REGIONALE REALIZZATA DALLA COOPERATIVA G. DI VITTORIO A ORBASSANO (TO) L'INTERVENTO DELL'EDIFICATRICE UNO A VESPOLATE (NO) RIUNISCE LE FAMIGLIE DEI SOCI PUBBLICAZIONE QUADRIMESTRALE ANNO X - NUMERO 32 - POSTE ITALIANE SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE 70% - D.R.T. - D.C.B. - TORINO NR. 4/2009 PERIODICO DI INFORMAZIONE E CULTURA DELL’ABITARE IN COOPERATIVA 32 numero

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Page 1: PERIODICO DI INFORMAZIONE E CULTURA ABITARE

ABITAREI N C O O P E R A T I V A

A GORIANO SICOLI (AQ) LA SCUOLA DI LEGACOOPILLUMINA IL FUTURO

LA PRESIDENTE BRESSOCONSEGNA UN’ALTRA CASADEL PIANO CASA REGIONALEREALIZZATA DALLACOOPERATIVA G. DI VITTORIOA ORBASSANO (TO)

L'INTERVENTODELL'EDIFICATRICE UNOA VESPOLATE (NO)RIUNISCE LE FAMIGLIEDEI SOCI

PUBBLICAZIONE QUADRIMESTRALE ANNO X- NUMERO 32 - POSTE ITALIANE SPEDIZIONEIN ABBONAMENTO POSTALE 70% - D.R.T. -D.C.B. - TORINO NR. 4/2009

PERIODICO DI INFORMAZIONE E CULTURA DELL’ABITARE IN COOPERATIVA

32numero

Abitare32_ESE_2202 23-02-2010 13:58 Pagina 1

Page 2: PERIODICO DI INFORMAZIONE E CULTURA ABITARE

È passato più di un mese dall'inaugurazione della scuola

materna ed elementare costruita da Legacoop a Goriano

Sicoli, in provincia de L'Aquila, ma mi piace aprire questo spa-

zio iniziando da questo progetto. È una scuola ricostruita

dopo il terremoto del 6 aprile 2009, per iniziativa della

Legacoop Abitanti Piemonte, con un progetto che Legacoop

ha fatto immediatamente proprio, mettendo a disposizione le

migliori forze della cooperazione italiana. Per la scuola di

Goriano Sicoli le cooperative di tutta Italia hanno messo a

disposizione le loro capacità e la loro solidarietà. A parte il

progetto, donato dallo Studio Picco, tutto il resto è stato opera

delle associate di Legacoop. E vorrei portare come esempio

della risposta popolare alla ricostruzione della scuola, l'inizia-

tiva della Coop Nordest, i cui soci hanno messo a disposizio-

ne le proprie raccolte punti, per un totale di 380mila euro.

Vedere questo slancio è stata davvero una grande emozione,

la conferma di essere impegnati in valori importanti, capaci di

cambiare la società e di tirare fuori il meglio di noi.

Sono abruzzese, nato nell'area devastata dal terremoto del 6

aprile. Tutti gli abruzzesi che hanno vissuto da lontano la tra-

gedia della nostra terra, così come è successo agli emigrati

friulani, irpini, lucani, umbri e siciliani nel passato, sanno di

quali emozioni sto parlando, del dolore di vedere i posti in cui

si è cresciuti in rovina, e, allo stesso tempo, dell'enorme desi-

derio di reagire, di contribuire a restituire bellezza e vita ai

posti in cui si è nati. Per me il contributo di Legacoop alla rico-

struzione dell'Abruzzo non è stato solo uno slancio di solida-

rietà del movimento a cui appartengo, ma un gesto che arri-

va al cuore, perché è un apporto importante alla rinascita

della mia terra. Per questo l'inaugurazione della nuova scuo-

la di Goriano Sicoli, alla presenza dei dirigenti nazionali di

Legacoop, senza i quali non sarebbe stato possibile dare que-

sto bel segnale, è stato uno dei momenti più emotivi della

mia vita di cooperatore. La scuola ha tutte le potenzialità per

trasformarsi in uno strumento utile non solo del paese, ma

anche del territorio circostante; ci sono progetti per dotarla di

infrastrutture tecnologiche, in modo che possano utilizzarla

pei propri studi anche gli studenti universitari. Ha insomma

tutte le caratteristiche per essere una scuola modello. Chi

legge Abitare in Cooperativa sa che non nascondo mai l'or-

goglio e la soddisfazione al presentare il lavoro delle nostre

associate: ogni loro intervento significa case, e dunque futu-

ro, per le famiglie che vivono e lavorano in Piemonte. In que-

sto caso all'orgoglio e alla soddisfazione si aggiungono mille

emozioni che appartengono alla mia sfera personale.

Sfogliando questo numero di Abitare in Cooperativa si ha la

bella impressione che il movimento cooperativo abbia trova-

to nella riqualificazione delle aree dimesse uno dei più impor-

tanti filoni della sua attività. Da Orbassano a Collegno,

entrambe in provincia di Torino, da Asti a San Maurizio

d’Opaglio, in provincia di Novara, arrivano infatti interventi

destinati non solo a dare una casa ai soci delle cooperative,

ma anche a cambiare il volto delle città in cui vengono rea-

lizzati. Le Cooperative San Pancrazio e Musetta partecipano a

Collegno alla riqualificazione di un'area dismessa che, a fine

intervento, sarà dotata di appartamenti, centro commerciale

e spazio verde; il tutto a pochi metri dal capolinea della

Metropolitana 1, cioè, a 15 minuti dal centro di Torino. A

Orbassano la Cooperativa Di Vittorio ha appena consegnato

gli alloggi costruiti nell'ambito dei Contratti di Quartiere nel-

l'area ex Autocentro, dove un tempo venivano fabbricati gli

aeroplani. Appartengono a un progetto urbanistico che preve-

de un centro commerciale, una scuola media e un museo. I

Contratti di Quartiere, che in questi anni hanno rimesso in

moto l'edilizia e hanno proposto un nuovo modo di abitare le

nostre città, sono stati utilizzati anche dalla Cooperativa UNI-

C.A.P.I., che ad Asti ha terminato il suo intervento per la riqua-

lificazione dell'area San Carlo. La Cooperativa Pallanza è pro-

tagonista, con altri operatori pubblici e privati, di un ambizio-

so progetto di riqualificazione a San Maurizio d'Opaglio, sul

lago d'Orta. Sono tutti progetti che garantiscono case costrui-

te secondo i più moderni criteri di risparmio energetico e iso-

lamento acustico e che mettono le cooperative associate al

centro della scena del rinnovamento urbanistico. In questo

modo la cooperazione piemontese si propone non solo come

referente per avere case a canoni inferiori a quelli di merca-

to, ma anche come artefice di un nuovo modello di città, in

cui la necessità primaria dell'abitare si accompagna a una

pregevole qualità della vita.

Pasquale Cifani

Presidente di Legacoop Abitanti Piemonte.

Presidente: Pasquale CifaniVice Presidente: Roberto ZeppaRomeo Bevilacqua, Stefano Bigotti, Giuseppe Bisio,Giulio Blanc, Rinalda Borra, Giuseppe Calandra,Oronzo De Padova, Generoso De Serio, Salvatore Di Brigida, Maurizio Fantucci, Giuseppe Fortino, Pietro Ghio, Egidio Giannico,Domenico Iannello, Francesco Iaquinta, Euplio Iula,Adriana Maletta, Ettore Matinata, Guido Matinata, Alessandra Monaco, Massimo Rizzo, Marcello Stramaccia, Giuseppe Totaro, Alessandra Trotta, Galliano Vagaggini, Renzo Vanzo.

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Redazione: presso A.R.C.Ab.Via Perrone, 3 - Torino - Tel. 011 5185149www.arcab.it

Anno 10 - n° 32Pubblic. quadrim. Febbraio 2010Reg. Trib. di Torino n. 5302 del 27/08/1999

Direttore Responsabile: Laura Cardia

Capo Redattore: Generoso De Serio

Redazione: Giuseppe Bisio, Giuseppe Fortino, Egidio Giannico,Domenico Iannello, Francesco Iaquinta, Euplio Iula,Guido Matinata, Ettore Matinata, Massimo Rizzo

Proprietà: A.R.C.Ab.

Grafica: Jabé srl - Torino

Stampa: Marcograf - Venaria (TO)

Tiratura: 10.000 copie

Al centrodel rinnovamento urbanistico

PROVINCIA DI TORINO

Cooperativa: 13 febbraio Via San Giuseppe, 21 Pinerolo (TO)Tel 0121 374995 - Presidente Giulio Blanc

Cooperativa: Aldo Balla Via Ivrea, 57 Montalto Dora (TO)Tel 0125 650232 - Presidente Giampiero Porrino

Cooperativa: Antonino Monaco Via Perrone, 3 TorinoTel 011 5648666 - Presidente Massimo Rizzo

Cooperativa: Clara Via Roma, 7 Caselle (TO)Tel 011 9913671 - Presidente Renzo Vanzo

Cooperativa: Coop Casa Chivasso Via Torino, 86 Chivasso (TO)Tel 011 9172780 - Presidente Romeo Bevilacqua

Cooperativa: Giuseppe Di Vittorio Via Perrone, 3 TorinoTel 011 5648666 - Presidente Euplio Iula

Cooperativa: La Popolare Via Rubattera, 10 Bussoleno (TO)Tel 0122 49279 - Presidente Pacifico Trabucchi

Cooperativa: Musetta Via Perrone, 3 TorinoTel 011 4055179 - Presidente Giuseppe Fortino

Cooperativa: Primo Maggio Via San Giuseppe, 21 Pinerolo (TO)Tel 0121 374276 - Presidente Giulio Blanc

Cooperativa: San Pancrazio Via Perrone, 3 TorinoTel 011 5654444 - Presidente Pasquale Cifani

Cooperativa: Unità Operaia Alto Canavese Viale dei Mille, 13 Cuorgnè (TO)Tel 0124 650498 - Presidente Domenico Iannello

PROVINCIA DI ALESSANDRIA

Cooperativa: Carlo Levi Corso Cavallotti, 49 AlessandriaTel 0131 43141- Presidente Stefano Bigotti

Cooperativa: Odissea Corso Cavallotti, 49 AlessandriaTel 0131 43141 Presidente Domenico Rinaldis

Cooperativa: Uni C.A.P.I. Via Urbano Rattazzi, 11 AlessandriaTel 0131 43141 - Presidente Roberto Zeppa

PROVINCIA DI BIELLA

Cooperativa: Rododendro Via Martiri della Libertà, 60 Quaregna (BI)Tel 015 881568 Presidente Ugo Duoccio

PROVINCIA DI CUNEO

Cooperativa: Coefers Via Mondovì, 2 CuneoTel 0171 696362 - Presidente Salvatore Di Brigida

Cooperativa: Flavia Via Fossano, 6 Cuneo Tel 0171 695070 - Presidente Pietro Ghio

Cooperativa: Marilena Corso Giolitti, 2 CuneoTel 0171 699070 - Presidente Rinalda Borra

Cooperativa: La Lavoratori Via Ghione, 5 Savigliano (CN)Tel 0172 21604 - Presidente Guido Matinata

Cooperativa: La Quercia Via Ghione, 5 Savigliano (CN)Tel 0172 22668 - Presidente Francesco Matinata

PROVINCIA DI NOVARA

Cooperativa: Edificatrice Uno Via XXIII Marzo, 21 NovaraTel 0321 399326 - Presidente Francesco Iaquinta

Cooperativa: Edilcooper Via XXIII Marzo, 21 NovaraTel 0321 399326 - Presidente Francesco Iaquinta

Cooperativa: La Nuova c/o Coop Servizi Novara Via Mossoti, 8 NovaraTel 0321 1611649 - Presidente Marcello Stramaccia

PROVINCIA DI VERBANIA

Cooperativa: Edificatrice Tre Via Olanda, 35/B Pallanza (VB)Tel 0323 53435 Presidente Giuseppe Calandra

Cooperativa: Pallanza Via Olanda, 35/B Pallanza (VB)Tel 0323 404628 - Presidente Giuseppe Calandra

PROVINCIA DI VERCELLI

Cooperativa: Girasole CED Via Fornace Sandri, 1 VercelliTel 0161 294292 - Presidente Domenico Lombisani

SOM

MAR

IO

EDIT

OR

IALE

ABITAREI N C O O P E R A T I V A

3

3 Editoriale

4 La scuola che dà luce a Goriano Sicoli

8 Picco e Weichart: Una scuola caldae all'avanguardia

10 Una nuova cultura dell’abitare a Orbassano (To)

12 Gli alloggi di Musetta e San Pancrazio, al posto della Elbi

14 Pallanza: Una casa sul lago, nel cuore del parco

15 UNI-C.A.P.I.: Due edifici ad altorisparmio energetico

16 Da Catania a Vespolate grazieall'Edificatrice Uno

18 Bioarchitettura: gli edifici hannoadesso un certificato energetico

Abitare32_ESE_2202 23-02-2010 13:58 Pagina 2

Page 3: PERIODICO DI INFORMAZIONE E CULTURA ABITARE

È stata una cerimonia emotiva e molto emozionante,

quella con cui, il 12 dicembre 2009, la Legacoop ha

consegnato la scuola materna ed elementare, ricostrui-

ta in quattro mesi dopo il terremoto del 6 aprile 2009,

a Goriano Sicoli, in provincia de L'Aquila. Il paesino,

600 abitanti su un cucuzzolo, non ha registrato vittime,

ma i danni materiali sono stati ingenti. Sono crollate

varie case e parte della scuola, la chiesa di Santa

Gemma è rimasta in piedi solo grazie ai tiranti dell'ulti-

mo restauro, la caserma dei carabinieri e vari edifici

sono stati dichiarati inagibili. La tendopoli per le fami-

glie rimaste senza casa è stata allestita nel campo spor-

tivo e qui, sotto le tende, i bambini hanno terminato

l'anno scolastico, a giugno 2009.

Non essendoci stati morti ed essendo il paese relativa-

mente lontano dall'epicentro del terremoto, non sono

arrivate le telecamere né si è parlato di ricostruzione e

restauro quanto per i centri più colpiti. Per questo

Goriano Sicoli è entrato nel mirino della Legacoop

Abitanti Piemonte, quando ha deciso di partecipare alla

gara di solidarietà che ha coinvolto tutta l'Italia nei gior-

ni successivi al terremoto. "Volevamo fare qualcosa di

concreto, che fosse realizzabile e visibile in tempi stret-

ti, in modo da essere di aiuto a una popolazione priva-

ta di tutto. Avevamo chiaro sin dall'inizio che non ci

saremmo limitati a una raccolta di fondi e che avrem-

mo portato il nostro contributo in zone che non gode-

vano dell'aiuto delle telecamere" ha detto ad Abitare in

Cooperativa Pasquale Cifani, il presidente di Legacoop

Abitanti Piemonte.

L'idea di ricostruire la scuola di Goriano Sicoli è stata

immediatamente adottata da Legacoop, scatenando

L'EV

ENTO INAUGURATA IN ABRUZZO, È STATA COSTRUITA GRAZIE AI SOCI

E LE COOPERATIVE DI LEGACOOP

La scuola che dà luce a Goriano SicoliNel paesino abruzzese il futuro riparte dalla scuola materna ed elementare:moderna, prefabbricata, colorata ed ecosostenibile

Particolaredell’ingresso

Notte del 6 aprile, la vecchia scuola crollata

5

una delle più belle dimostrazioni di solidarietà del

nostro movimento. "La cosa che vorrei sottolineare

prima di tutto è la grandissima risposta popolare susci-

tata da Legacoop. Alla ricostruzione della scuola

hanno partecipato 70 società e cooperative che fanno

riferimento alla nostra associazione. Lo studio Picco di

Torino ha realizzato il progetto, tutto il resto, dalla

manodopera specializzata alla realizzazione dei manu-

fatti, le pareti prefabbricate, gli infissi, è opera delle

cooperative di Legacoop, che hanno messo a disposi-

zione le proprie competenze e il proprio lavoro in uno

dei più grandi slanci che io abbia mai visto" dice il pre-

sidente di Legacoop Giuliano Poletti. Ma non è stata

solo la partecipazione di chi aveva competenze e

sapere. Anche il finanziamento dei lavori è arrivato dal

mondo cooperativo: "Le cito un esempio che per noi

Particolari delleporte internerealizzate dai

writersdell’associazione

Artefatti

Porticato della scuolache affaccia

sul cortile interno

4

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Page 4: PERIODICO DI INFORMAZIONE E CULTURA ABITARE

è molto significativo: la Coop Nordest, che gestisce i

supermercati della Coop nel Nord-Est italiano, ha lancia-

to una raccolta punti tra i soci e i clienti della sua catena.

Hanno partecipato migliaia di persone comuni che

hanno raccolto 380mila euro, facendo della Coop

Nordest uno dei più importanti finanziatori del proget-

to. A questi si sono aggiunti 30mila euro, ottenuti sem-

pre con la raccolta punti, che sono stati utilizzati per

l'arredamento interno della scuola. Ecco, mi preme sot-

tolineare prima di tutto questo. La scuola di Goriano

Sicoli è il prodotto della solidarietà di migliaia di perso-

ne, che aderiscono agli ideali e ai valori di solidarietà e

mutualità, il valore aggiunto di Legacoop. Abbiamo

avuto una dimostrazione concreta, reale ed emozio-

nante di cosa può fare il movimento cooperativo: rico-

struire la scuola di un paesino terremotato in soli quat-

tro mesi. E non una scuola qualunque, ma una struttu-

ra dotata di tecnologie all'avanguardia per quanto

riguarda il risparmio energetico, la ecosostenibilità e le

norme antisismiche. Una scuola che è un punto di par-

tenza da cui Goriano Sicoli può ripartire e guardare con

speranza al futuro".

L’attuazione della ricostruzione è stata affidata a

Legacoop Abitanti Piemonte, che ha costituito a questo

scopo la Cooperativa Antonino Monaco. "Un gesto di

fiducia da parte di Legacoop che voglio sottolineare"

dice il presidente Cifani "un progetto periferico come

era il nostro, nato dal movimento piemontese per soli-

darietà, è stato fatto proprio da Legacoop, che lo ha

reso un simbolo dei valori della cooperazione e anche,

perché no?, in uno strumento per presentare il movi-

mento cooperativo in un territorio in cui il modello

delle cooperative d'abitazione è da sviluppare. Ci pre-

sentiamo come promotori di iniziative e di nuovi

modelli sociali e culturali. Direi che anche questo è

molto importante".

A Torino la solidarietà messa in moto dalle cooperative

è "tracimata" e ha coinvolto anche l'Associazione

Artefatti, i cui artisti hanno partecipato al progetto wri-

terforabruzzo, mettendo all'asta 40 quadri per parteci-

pare al finanziamento della scuola. Hanno anche rea-

lizzato i murales del cortile e il disegno delle coloratis-

sime porte delle aule. "Per noi è stata una esperienza

di grande valore personale: nessuno può rimanere

indifferente davanti al dramma e al dolore prodotti dal

terremoto e il calore con cui siamo stati accolti a

Goriano è indimenticabile" ha detto il presidente del-

l'associazione Karim Cherif "Con il nostro lavoro abbia-

mo voluto testimoniare la nostra solidarietà e la nostra

vicinanza ai bambini di Goriano Sicoli, ma abbiamo

anche dimostrato come l'arte, libera e creativa, sappia

essere al servizio di una grande causa".

Dopo una demolizione resa delicata dal precedente

crollo, e dunque eseguita da personale specializzato, i

lavori per la costruzione della scuola sono iniziati a set-

tembre e sono terminati a novembre. "Abbiamo volu-

to che fosse un edificio realizzabile in tempi rapidi, gra-

devole da vedere, ecosostenibile e ovviamente anti-

sismico, per cui è prefabbricato, presenta giochi di luce

e colori con le facciate in legno, è caratterizzato da una

serie di misure per il risparmio energetico e la sua strut-

tura è molto flessibile; all'interno, le aule sono dotate

di tutti i comfort e di tutti i servizi necessari per una

moderna scuola materna e una elementare" racconta

Pasquale Cifani.

Legacoop Abitanti Piemonte ha chiesto che la scuola

fosse intitolata ad Antonino Monaco, uno degli anima-

tori del movimento cooperativo piemontese, fino

all'improvvisa morte, nel 2003: "La cooperazione pie-

montese deve molto alle sue intuizioni e alle sue idee,

avrebbe sicuramente appoggiato con entusiasmo il

progetto della scuola e a noi piaceva l'idea che il suo

nome rimanesse in Abruzzo, collegato a una delle più

importanti opere di solidarietà realizzate dal nostro

movimento. Per Legacoop e Goriano Sicoli non c'è

stato alcun problema e la scuola è stata intitolata a lui".

Alla cerimonia di inaugurazione c'erano, emozionatissi-

mi, anche sua moglie e i suoi figli.

La scuola piace molto agli abitanti di Goriano Sicoli,

spettatori interessati di tutte le fasi della ricostruzione.

"Per noi è un simbolo di rinascita" dice il sindaco

Sandro Ciacchi "è una scuola moderna, funzionale, che

vogliamo dotare di strumenti multimediali perché

possa essere utilizzata dai nostri bambini e dai bambi-

ni del territorio circostante. Ma non solo. Nelle ore

extra-scolastiche le aule possono essere usate per

laboratori, per corsi, per connessioni a Internet... può

diventare un importante punto di riferimento per tutti

gli studenti di quest'area".

Si capisce così perché all'inaugurazione dell'edificio

scolastico abbia partecipato tutto il paese. "La giornata

era fredda, ha tentato anche di nevicare, ma a nessu-

no di noi importava" commenta adesso Cifani. Con gli

abitanti di Goriano Sicoli c'erano i presidenti di

Legacoop e Legacoop Piemonte Giuliano Poletti e

Giancarlo Gonella, il presidente della Legacoop Abitanti

Luciano Caffini, il presidente della Provincia de L'Aquila

Stefania Pezzopane, l'Assessore all'Istruzione della

Provincia di Torino Umberto D'Ottavio. Anche loro coin-

volti nella grande emozione e nelle grandi speranze

suscitate dall'evento. La missione di dotare il paese di

una scuola all'inizio dell'anno scolastico è stata com-

piuta. Per Goriano Sicoli e la sua rinascita, il futuro è

finalmente ripartito.

Laura Cardia

‘,

La scuola vista dalla stradaprincipale del paese

Elio Di Odoardo consegna alla moglie del Professore Monaco un quadro con ilritratto dello stesso eseguito dal pittore di Goriano Sicoli Pasquale Cifani

Un momento della cerimonia con i bambini che frequenteranno la nuova scuola

Il sindaco Sandro Ciacchi con la Presidente della Provincia Stefania Pezzopane al taglio del nastro

7

La scuola di Goriano Sicoli è il prodotto della solidarietàdi migliaia di persone, che aderiscono agli ideali e ai valori di solidarietà e collaborazione, il valoreaggiunto di Legacoop.

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Page 5: PERIODICO DI INFORMAZIONE E CULTURA ABITARE

L’EVE

NTO È una scuola calda e all'avanguardia

Il progetto della scuola materna ed elementare di

Goriano Sicoli è firmato dallo studio torinese Picco

Architetti, già autore del Villaggio Media Mortara, realiz-

zato dalle Cooperative San Pancrazio e Di Vittorio per

Torino 2006. Gli architetti Cristiano Picco e Ingeborg

Weichart raccontano in questa intervista a due voci le

sue caratteristiche.

"La piantina è un rettangolo con le facciate principali sui

lati lunghi, il lato nord guarda verso la strada, con un pic-

colo porticato, il lato sud è rivolto verso il cortile interno,

con una terrazza esterna separata dal cortile da pannel-

li di alluminio scorrevoli. La composizione interna si

basa su un corridoio parallelo ai lati lunghi su cui si

affacciano, su un lato dell'entrata la scuola materna, e

sull'altro le cinque aule della scuola elementare, la sala

dei maestri, la mensa, la cucina; entrambe le scuole

sono dotate di propri servizi bagno"

L'esterno dà come l'impressione che la scuola

irradi luce

Sì, è un effetto presente sul lato nord. La copertura del

porticato è più alta rispetto a quella del corpo della

scuola. La luce si infila in questo spazio e si diffonde

nelle aule, creando questo effetto rarefatto.

Contribuisce anche il rivestimento esterno della scuola,

in assi di larice siberiano, un legno molto chiaro, che

abbiamo scelto non solo per le sue caratteristiche tec-

niche, ma anche perché è molto caldo. Abbiamo volu-

to una scuola che avesse chiare trasparenze, come, ad

esempio, le ampie vetrate dell'entrata, che fanno intra-

vedere il giardino interno e i grandi murales, a cui stan-

no lavorando alcuni artisti torinesi. Le finestre delle aule

sono come tagli nella facciata, che donano un'irregola-

rità cercata.

È una scuola che conta su caratteristiche tecni-

che che la mettono all'avanguardia

Assolutamente sì. Abbiamo puntato sin dall'inizio su una

struttura che potesse essere costruita nel più breve

tempo possibile, per ovvi motivi, e che avesse alti stan-

dard di risparmio energetico. Abbiamo scelto il legno

come materiale principale anche per questo: è un

materiale anti-sismico, è caldo, ha importanti caratteristi-

che di isolamento, è adatto al luogo. È stata adottata la

facciata ventilata, che protegge dall'umidità, il riscalda-

mento è fornito da una caldaia a condensazione e a

bassa temperatura che permette di risparmiare fino al

70% rispetto al sistema precedente; il riscaldamento

arriva nelle aule attraverso serpentine nel pavimento: è

il sistema considerato attualmente più efficiente e a noi

piace l'idea che i bambini possano giocare su un pavi-

mento più caldo

Dicevate che il fattore tempo era ovviamente

essenziale

Sì, l'impegno di tutti noi è stato quello di dare una scuo-

la a Goriano all'inizio dell'anno scolastico; per questo

abbiamo scelto una struttura prefabbricata. Il file del

nostro progetto è stato inviato alla ditta che ha realizza-

to i pezzi prefabbricati, questa lo ha elaborato elettroni-

camente e ha effettuato i tagli lì dove diceva il nostro

progetto. Un lavoro di alta precisione che in cantiere ha

velocizzato i tempi di montaggio: tutto, i tagli delle

porte, delle finestre, gli infissi era preciso al millimetro.

Dobbiamo parlare delle caratteristiche anti-

sismiche della scuola...

Il progetto è stato trasformato in un modello matemati-

co e quindi sono state simulate le onde telluriche, in

questo modo sono stati individuati i punti di criticità,

che abbiamo rafforzato con maggiori fissaggi. La scuola

è costruita su una platea di cemento e ha un sistema

di raccordo fissato con staffe di acciaio. In questo modo

risulta flessibile e in grado di resistere alle scosse.

Una nota personale: cosa cambia in un lavoro

fatto esclusivamente per solidarietà?

Si sentono le cose più intensamente; c'è voglia di

partecipare, di aiutare e, in questo caso, di fare in fret-

ta, assicurando il massimo comfort nel minor tempo

possibile.

Cristiano Picco Ingeborg Weichart

Particolare impianto termico

Particolari della scuola “Antonino Monaco”

Un momento dell'asta di beneficenza organizzata per raccogliere i fondi per la costruzione della scuola da destra l'assessore alla casa di Torino Roberto Tricarico, il comico Claudio Sterpone, il sindaco di TorinoSergio Chiamparino, la giornalista Alessandra Comazzi e uno dei writer nonchè organizzatori Ludwig Lega

Pianta pian terreno

8 9

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Page 6: PERIODICO DI INFORMAZIONE E CULTURA ABITARE

Pensate alla più fredda giornata

di questo gelido inverno piemon-

tese che vi possa venire in

mente. In una giornata simile,

compreso un tentativo di nevica-

ta, il 19 dicembre 2009, la

Cooperativa Di Vittorio ha conse-

gnato ai soci assegnatari i 34

alloggi costruiti a Orbassano, in

provincia di Torino, nell'ambito

dei Contratti di Quartiere.

Meno male che il freddo del

clima è stato accompagnato dal calore dei soci

assegnatari e dalle numerose autorità presenti alla

cerimonia. Con i dirigenti della Legacoop Piemonte

Abitanti e della Cooperativa Di Vittorio, guidati da

Pasquale Cifani ed Euplio Iula, c'erano infatti la pre-

sidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso,

il presidente della Consulta Casa dell'ANCI Roberto

Tricarico, l'ex sindaco di Orbassano Carlo Marroni,

che ha firmato i Contratti di Quartiere nell'ambito

dei quali sono stati realizzati gli alloggi consegnati,

e l'attuale sindaco Eugenio

Gambetta, che ha annunciato

l'intenzione di avviare nuovi

Contratti di Quartiere in altre

aree cittadine.

La soddisfazione e l'allegria

espresse da Tricarico, Gambetta

e Bresso durante la cerimonia è

comprensibile. I nuovi alloggi

della Cooperativa Di Vittorio sono

il risultato di una riqualificazione

urbanistica, quella dell'area ex Autocentro, in posi-

zione semi-centrale, in cui le cooperative, non solo

di abitazione, hanno giocato un ruolo di primo

piano. In questa zona dismessa, con gravi degradi

sociali, economici e urbanistici, sono previsti anche

un nuovo Museo alle Attività Produttive, una nuova

scuola media, la Leonardo da Vinci, un centro

commerciale di Novacoop e un edificio di edilizia

pubblica al piano terreno del quale saranno ospi-

tate attività e servizi per i giovani e per gli anziani.

Come si può vedere si sta recuperando un'area

perduta e si assicurano ai suoi abitanti i servizi

necessari per una buona qualità della vita.

L'edificio costruito dalla Cooperativa Di Vittorio

rientra in questa filosofia, proponendosi come

esempio di una nuova cultura dell'abitare. La sua

architettura presenta infatti innovazioni che miglio-

rano il risparmio energetico e la qualità della vita

degli abitanti: la facciata ventilata garantisce l'isola-

mento dall'umidità, sul lato sud i balconi chiusi da

vetrate costituiscono serre a guadagno solare

(assorbono il calore d'inverno e lo respingono

d'estate), i collettori solari servono per il riscalda-

mento dell'acqua. Gli alloggi, di varie tipologie,

hanno tutti impianti di domotica e soccorso come

le tapparelle elettriche o i bottoni per gli allarmi del

fuoco e del gas, che aiutano chi non è nel pieno

delle forze fisiche.

"È un intervento che si inserisce in questo impe-

gno che portiamo avanti già da alcuni anni, di offri-

re ai nostri soci case che garantiscono non solo il

classico tetto sulla testa, ma appartamenti dotati di

tutti i comfort e contesti che collaborano a rende-

re la vita più facile. Mi piacerebbe sottolineare

anche, in questa occasione, l'importanza che i

Contratti di Quartiere hanno avuto in questi anni

per rinnovare i quartieri delle nostre città e per

offrire una casa a chi non poteva ottenerla né nel

mercato né nell'edilizia pubblica. Hanno avuto un

doppio ruolo che li rende uno strumento prezioso"

ha detto il presidente della Cooperativa Di Vittorio

Euplio Iula.

G. De Serio

Nell'area dismessa ex Autocentro la Cooperativa Di Vittorio ha costruito un edificio con

sistemi tecnologici e costruttivi all'avanguardia

CONSEGNATI GLI ALLOGGI COSTRUITI A ORBASSANO (TO)

Dal freddo di dicembre, una nuova cultura dell'abitare

10

Il sindaco di OrbassanoEugenio Gambettaconsegna le chiavi allasocia Chiara Tremante

Particolare della SERRA sul lato sud dell’edificio

Presidente Bresso, come rac-

conterebbe i suoi cinque anni

di politiche per la casa?

"Il diritto alla casa è stato tra gli

obiettivi fondamentali del governo

regionale da me presieduto.

L'emergenza abitativa è un proble-

ma grave, particolarmente sentito,

al quale abbiamo voluto dare

risposta attraverso una nuova poli-

tica organica dell'edilizia residen-

ziale pubblica. Per questo abbia-

mo varato il “Programma casa:

10.000 alloggi entro il 2012”, che

ha assunto come obiettivo priorita-

rio l'offerta di alloggi a canone

speciale e a canone calmierato,

intervenendo a favore delle fasce

più deboli della popolazione che

hanno difficoltà a trovare una solu-

zione abitativa stabile e decorosa a

prezzi accessibili rispetto alle capa-

cità di reddito. Una particolare

attenzione viene poi riservata ai

giovani e agli anziani. Il Piano pre-

vede la realizzazione di 10.000

unità abitative con un impegno

finanziario complessivo di circa

750 milioni di euro in sei anni. Nel

primo biennio, con un grosso sfor-

zo, abbiamo messo in campo uno

stanziamento di quasi 307 milioni

euro per la realizzazione di 4.200

alloggi. Le domande pervenute

sono state decisamente superiori,

ma, attraverso una attenta ridistri-

buzione delle risorse tra le diverse

misure d'intervento, siamo riusciti

a finanziare la realizzazione o

ristrutturazione di 5.444 alloggi,

addirittura più del previsto".

Altri aspetti di questo piano

da sottolineare?

“L'intero piano prevede anche

interventi in grado di minimizzare

i consumi dell'energia e delle

altre risorse ambientali, di favorire

l'uso di fonti energetiche rinno-

vabili, per costruire e ristruttura-

re insomma in piena compati-

bilità con il rispetto dell'am-

biente - ha aggiunto Bresso -

Inoltre il piano casa è stato

accompagnato da un contribu-

to di sostegno alla locazione

per un importo pari a 35 milio-

ni di euro”.

Uno degli strumenti più

importanti, come anche que-

sta cerimonia di consegna

dimostra, sono stati i Contratti

di Quartiere...

"Sono interventi importanti di

riqualificazione urbana e prevedo-

no, accanto ad altre infrastrutture,

anche l'offerta abitativa. Abbiamo

speso per questo i 18 milioni di

euro disponibili, e questo di

Orbassano è un esempio tipico di

cosa si è potuto realizzare, anche

grazie al rapporto positivo che

siamo riusciti a costruire in questi

anni con il mondo cooperativo. È

una parte importante della società

piemontese, un mondo capace di

intercettare, interpretare e dare

risposta ai bisogni di moltissimi cit-

tadini. Un punto di riferimento per

molti, per noi un interlocutore affi-

dabile che abbiamo imparato ad

apprezzare"

gds

Alla cerimonia di consegna la presidente della Regione Piemonte

Mercedes Bresso ha conversato brevemente con Abitare in Cooperativa

sulle politiche abitative e sul ruolo delle cooperative d'abitazione.

Mercedes Bresso: Le cooperative sono un interlocutore affidabile

Vista Nord del nuovoedificio in Orbassano

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Page 7: PERIODICO DI INFORMAZIONE E CULTURA ABITARE

ci sono simili operazioni in atto in tutta la Regione:

ad Alessandria e ad Asti con l'UNI-C.A.P.I., a Biella

con l'Edificatrice Uno, a San Martino d'Opaglio con la

Pallanza. Cosa significa per il movimento cooperati-

vo? Non insisterei tanto, questa volta, sull'evidente

prestigio e credibilità conquistati dalle nostre associa-

te, tanto da poter essere protagoniste, nei piccoli e

nei grandi Comuni della regione, i questo tipo di

operazioni. Stavolta preferisco soffermarmi su quan-

to queste riqualificazioni urbanistiche ci permettano

di promuovere i nostri valori e la nostra visione di

città. Nell'area ex Elbi ci saranno un centro commer-

ciale Ipercoop e alloggi realizzati da Cooperative edi-

lizie: nuovi posti di lavoro, l'idea di un commercio

etico e un nuovo modo di abitare, che promuove il

mix sociale e la solidarietà".

Il nuovo complesso sorgerà intorno a una grande

piazza, su un lato della quale c'è il capolinea della

metropolitana. "Possiamo quasi dire che per chi abi-

terà in quest'area la fermata della M1 sarà più vicina

dei parcheggi previsti dai progetti" commenta Cifani.

La stazione della metropolitana, il centro commercia-

le e gli edifici residenziali saranno collegati attraverso

spazi pubblici che prevedono una piazza pubblica

pedonale attrezzata con aree verdi, aree gioco bimbi,

e aree di sosta e una nuova viabilità dell'area, con

piste ciclabili e nuovi assi viari. Gli utenti del centro

commerciale e della metropolitana potranno contare

su grandi aree di parcheggio sia in superficie che

interrate (parcheggi privati sono previsti in apposita

area per i residenti).

Gli alloggi realizzati dalle Cooperative Musetta e San

Pancrazio offrono vari tipi di tipologie, per andare

incontro alle esigenze delle famiglie e delle giovani

coppie. Lo fanno non solo nella metratura di super-

ficie e nella composizione architettonica degli allog-

gi, ma anche nelle tecniche costruttive, che approfit-

tano delle tecnologie più moderne per il risparmio

energetico.

"Penso che sia più che evidente il vantaggio di vive-

re nella prima cintura torinese, in un'area tranquilla e

protetta (la viabilità interna dell'area è pedonale), in

cui i bambini possono giocare senza pericoli e gli

adulti socializzare in giardini, negozi e piste ciclabili,

e con, soprattutto, la metropolitana raggiungibile a

piedi, perché è davvero sotto casa, e che porta in 15

minuti a Porta Nuova, nel cuore di Torino. E non

dimentichiamo che gli alloggi realizzati dalle coope-

rative hanno sempre canoni inferiori del 30% rispet-

to ai prezzi che si trovano sul libero mercato" conclu-

de Pasquale Cifani.

Resta da aggiungere che il nuovo intervento di

Musetta e San Pancrazio si inserisce in un contesto

di grandi cambiamenti non solo di un'area dismessa,

ma anche di uno dei più importanti assi viari di

Collegno, via De Amicis, che si sta convertendo da

asse produttivo in polo residenziale.

I lavori di costruzione inizieranno all'inizio del 2010,

gli alloggi verranno consegnati nella primavera del

2002.

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Al capolinea della Metropolitana 1 di Torino sorge

una grande area industriale che sarà presto trasfor-

mata in un moderno quartiere residenziale.

Siamo nella prima cintura occidentale del capoluogo

piemontese, a Collegno, dove termina la prima linea

sotterranea di trasporto pubblico torinese. Qui, fino a

poco tempo fa, avevano il proprio quartiere genera-

le la Elbi e la Messer, due delle grandi fabbriche della

periferia torinese. Una lunga trattativa tra il Comune

di Collegno e la proprietà dell'Elbi ha portato alla

ricollocazione dello stabilimento (e alla salvaguardia

di circa 900 posti di lavoro) in un'altra area e alla

liberazione di circa 55mila metri quadrati nel territo-

rio di Collegno, al capolinea della nuova metropolita-

na e nei pressi del parcheggio di interscambio.

È un'area preziosa: grazie alla metropolitana si trova

a pochi minuti dal centro di Torino, con gli inevitabi-

li ed evidenti vantaggi. Il Comune di Collegno ha

deciso di riqualificarla e di destinarla a residenze,

commercio e tempo libero, in modo da renderla uno

dei poli di attrazione sia della cittadina che dell'inte-

ra cintura occidentale di Torino: 22mila metri quadra-

ti dell'area saranno destinati alla realizzazione di circa

300 alloggi, articolati in 8 palazzi di sette piani; circa

21mila metri quadrati saranno invece utilizzati per la

realizzazione di un centro commerciale di Novacoop.

Parte dei 300 alloggi saranno realizzati dalle coope-

rative Musetta e San Pancrazio (20 alloggi dalla

prima, 150 dalla seconda), che si trovano così ad

essere protagoniste di una delle più importanti e

prestigiose operazioni di riqualificazione urbana della

periferia torinese.

"Questa operazione si inserisce in questa nuova ten-

denza, che vede le associate di Legacoop Piemonte

Abitanti partecipare alle grandi opere di rinnovamen-

to cittadino. L'operazione più eclatante è la Spina 3,

a Torino, dove le Cooperative Di Vittorio e San

Pancrazio hanno dato un contributo decisivo al cam-

biamento dell'immagine dell'area" dice il presidente

di Legacoop Piemonte Abitanti Pasquale Cifani "Ma

Nell'area dismessa della grande fabbrica, previsti un centrocommerciale, spazi a verde e 300 alloggi. Protagonistedell'intervento, le cooperative.

A COLLEGNO (TO), AL CAPOLINEA DELLA METROPOLITANA 1 (FERMATA FERMI)

12 13

Gli alloggi di Musetta e San Pancrazio, al posto della Elbi

L’edificio industriale che lascerà il posto alle nuove residenze

L’area dove sorgeranno i nuovi complessiresidenziali

Fase della demolizione dell’area ex Elbi (Collegno)

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Page 8: PERIODICO DI INFORMAZIONE E CULTURA ABITARE

La Cooperativa UNI-C.A.P.I. sta

completando l'intervento del PIRU

San Carlo di Corso Alba, ad Asti,

con la realizzazione dei due edifici

sui Lotti 6 e 7, che saranno termi-

nati in queste ultime settimane del

2009 (sul lotto 8 la cooperativa

alessandrina ha già costruito un

edificio da 12 alloggi.)

Entrambi gli edifici in costruzione

ospitano 12 alloggi, con annessi

box e cantine. Gli appartamenti

sono costituiti a soggiorno, cucina,

due camere da letto e due bagni.

Intorno agli edifici ampli spazi di

pertinenza destinati a verde priva-

to e parcheggio privato.

Il complesso è stato realizzato

secondo i criteri del risparmio

energetico, con l'uso di murature

ad elevata coibenza termica e ser-

ramenti in legno con vetro camera

ad alta capacità di isolamento. Gli

standard dei finimenti interni ed

esterni sono di tipologia

medio/alta e le caratteristiche dei

materiali impiegati permette di

avere bassi costi di manutenzione.

L’intero intervento gode di una

completa accessibilità agli alloggi,

le parti comuni e le autorimesse.

Da sottolineare che il complesso

abitativo è dotato di impianti ter-

mico-idraulici per il risparmio ener-

getico e della funzionalità, intro-

dotti nonostante all'inizio dell’iter

progettuale (2006), non fossero

ancora vigenti i recenti provvedi-

menti (D.lgs.311 e Piano Stralcio

Regione Piemonte) che hanno

aumentato le richieste prestazio-

nali in materia di risparmio ener-

getico ed impianti di edifici relativi.

Già nella progettazione erano

state fatte precise scelte per:

Un impianto centralizzato per la

produzione di energia termica per

il riscaldamento degli alloggi e per

la produzione di A.C.S., mediante

generatore a gas, del tipo a con-

densazione

Una rete di distribuzione a zone

mediante appositi moduli di uten-

za, in grado di consentire la gestio-

ne individuale di ogni alloggio, con

la contabilizzazione diretta di calo-

re per uso riscaldamento, di Acqua

calda sanitaria, di Acqua fredda

sanitaria;

Una predisposizione dei collega-

menti elettrici occorrenti al disposi-

tivo di interfaccia di acquisizione e

teletrasmissione dei dati di conta-

bilizzazione, utile per agevolare il

futuro servizio di gestione e conta-

bilizzazione dei consumi, anche

tramite gestore esterno;

Un impianto di riscaldamento di

alloggio mediante pannelli radianti

annegati a pavimento integrati da

scalda salviette nei bagni;

Un impianto di raffrescamento,

per ogni singolo alloggio, con

installazione di sistemi di condizio-

namento mono split, dual split.

Una casa nel cuore di un parco cittadino e a pochi

passi dal Lago d'Orta. È il progetto avviato dal Comune

di San Maurizio d’Opaglio (NO), con un gruppo di ope-

ratori privati e pubblici, fra cui la Cooperativa Pallanza,

per costruire nel centro del paesino il complesso deno-

minato Residenza Parco della Versura.

Si tratta di un ambizioso progetto di riqualificazione

urbanistica e viaria, con la messa in sicurezza dell’inte-

ra rete stradale del suo intorno con percorsi pedonali e

ciclabili, in collegamento con i servizi scolastici del

Comune (scuola materna e scuola elementare) e con

le aree centrali del paese (municipio, farmacia comu-

nale ed asse commerciale di Via Roma a 200 ml). Il

tutto pensato intorno a un parco urbano attrezzato di

oltre 10.000 mq e servito da 5.000 mq di aree desti-

nate a sosta e parcheggi e dotato di servizi commer-

ciali/terziari.

Il progetto offre appartamenti di varie tipologie, biloca-

li e trilocali, tutti dotati di cantine e box, e, essendo rea-

lizzato da vari operatori, è stato pensato per tutte le

disponibilità economiche, offrendo nel cuore di San

Maurizio un esempio di mix sociale. Sono infatti previ-

sti interventi in edilizia convenzionata, sovvenzionata

ed agevolata, interventi misti di edilizia convenzionata

con porzioni commerciali/terziarie ed edilizia a libero

mercato.

Gli alloggi saranno realizzati con elevati standard di

risparmio energetico, e quindi di conseguente rispar-

mio economico per i soci assegnatari. Per esempio,

l'impianto di riscaldamento centralizzato sarà con con-

tacalorie (per quantificare il consumo individuale) e

con caldaia a condensazione ad alto rendimento, con

pannelli radianti per un bassissimo consumo energeti-

co, in grado di offrire il massimo comfort abitativo e

nessun onere di manutenzione individuale; i pannelli

solari potranno garantire il soddisfacimento del 60%

del fabbisogno medio annuo di acqua sanitaria e i pan-

nelli fotovoltaici parteciperanno alla produzione di

energia elettrica per un costo zero di tutti i consumi

condominiali (luce e centrale termica); l'isolamento

termico e il comfort acustico saranno assicurati da ser-

ramenti di ultima generazione.

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RA A SAN MAURIZIO D'OPAGLIO, L'ULTIMO

INTERVENTO DELLA COOPERATIVA PALLANZA

LA COOPERATIVA UNI-C.A.P.I COMPLETA AD ASTI UN NUOVO INTERVENTO

Una casa sul lago, nel cuore del parco della Versura

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Già in fase diprogettazione sonostati previstiimpianti e sistemidi risparmioenergetico richiestiadesso dallaRegione Piemonte

Due edifici ad alto risparmio energetico

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piantina del bilocale tipo

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piantina del piano rialzato dell'edificio del lotto 7

La Residenza Parco della Versura riqualificherà l'area intornoa un grande parco con case ad alto risparmio energetico

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Page 9: PERIODICO DI INFORMAZIONE E CULTURA ABITARE

La Cooperativa Marilena celebra in questo 2009 i suoi

primi trent'anni di attività. Un anniversario importante

che è stato festeggiato il 20 novembre, al Teatro

Toselli di Cuneo con il concerto delle 4 stagioni di

Vivaldi, illustrate in tempo reale da Fabio Vettori, il cui

ricavo è andato all'ABC Piemonte. Alla serata hanno

partecipato anche il sindaco di Cuneo Alberto

Valmaggia, il consigliere regionale Elio Rostagno, il pre-

sidente di Legacoop Piemonte Giancarlo Gonella,

oltre a vari dirigenti delle cooperative d'abitazione pie-

montese come Guido Matinata e Massimo Rizzo.

"È una festa che arriva in un momento non facilissi-

mo per il nostro Paese e per la nostra area" ha detto

Rinalda Borra, la presidente della Cooperativa, ad

Abitare in Cooperativa "In questi trent'anni sono cam-

biate tante cose. Senza dubbio è cambiata l'idea della

casa come bene, sia per le esigenze dei nostri soci

che per l'evoluzione delle tecnologie costruttive. È

cambiato il mercato della casa. Sono cambiate le coo-

perative edilizie, con tutto quello che le accompagna,

dai finanziamenti ai soci fino alla capacità di stare sul

mercato, che con forza e vitalità abbiamo dimostrato".

In questi trent'anni di storia la Cooperativa Marilena

ha dimostrato di saper raccogliere le sfide dei cam-

biamenti: "Lo abbiamo fatto concretamente, nella

progettazione e nella realizzazione degli interventi

edilizi, avendo ben presenti le nuove tecnologie per

migliorare le abitazioni e renderle più efficienti ed

efficaci sotto il profilo energetico e quindi anche del

comfort, e meno costose alla voce "spese di gestio-

ne", convinti che un equilibrato investimento permet-

ta sempre un risparmio sul lungo termine" spiega

ancora la presidente Borra.

Con questa mentalità aperta verso il futuro e pronta a

raccogliere le sfide che l'evoluzione comporta sempre,

ma ben salda nei suoi valori cooperativi, "che non

sono negoziabili, perché sono parte del nostro DNA"

afferma Borra, la

Cooperativa Marilena

riconosce di apparte-

nere a una realtà che

ha retto meglio di

altre alla crisi.

"Possiamo dare qual-

che risposta a questa

crisi economica che

ha colpito anche il

bene casa. E penso che possiamo farlo grazie all'espe-

rienza che abbiamo acquisito in questi trent'anni di sto-

ria. Abbiamo gli strumenti che ci permettono di guar-

dare a ieri per vivere le sfide di oggi e di domani: la

prima è la grande sfida dell'energia e dell'ambiente,

con la certificazione energetica che diventa "patente"

ecologica ma anzitutto economica. È soprattutto una

sfida culturale: dobbiamo riuscire a far diventare patri-

monio collettivo un'attenzione alla qualità dell'abitazio-

ne che vada oltre gli aspetti estetici e tocchi anche

quelli funzionali ed energetici, fino a diventare rispar-

mio per il portafoglio delle famiglie e, cosa non meno

importante, difesa di quello che è un patrimonio

comune, l'ambiente".

La presidente ama ripetere che "la cooperativa

Marilena c'è e non si tira

indietro". Ma intende coin-

volgere "nelle sfide dei pros-

simi trent'anni" anche i suoi

soci e quanti lavorano con

essi per creare una sorta di

filiera virtuosa, esempio e

simbolo del "buon costrui-

re" nel Cuneese: "Mi piace-

rebbe tornare insieme alla

forza originaria, al Dna della cooperazione che è lavo-

rare insieme, mettere insieme le forze" conclude.

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Al Teatro Toselli di Cuneo, uno spettacolo musicale e molti ospiti importanti. Rinalda Borra: "Diamo risposte concrete"

LA COOPERATIVA MARILENA COMPIE 30 ANNI

"Abbiamo gli strumenti per raccogliere le sfide del futuro"

16 17

Grazie al Programma casa 10.000 alloggi entro il 2012,

la Cooperativa Edificatrice Uno ha consegnato alla fine di

ottobre, a Vespolate, in provincia di Novara, nove mini

alloggi, realizzati con un intervento di recupero edilizio e

destinati ai soci anziani. L'intervento è partito all'inizio del

2008 con l’acquisizione di uno stabile in disuso di pro-

prietà dell'Amministrazione Comunale di Vespolate. La

cooperativa novarese ha recuperato l'edificio e lo ha

ristrutturato, ricavandone nove alloggi, tutti

Gli alloggi hanno tutti una superficie di circa 40 mq,

con soggiorno, angolo cottura, bagno e camera da

letto, e sono stati arredati in tutte le parti con mobili,

luci ed elettrodomestici. Lo spazio è stato organizzato

in modo da evitare le barriere architettoniche; ci sono

poi spazi, sia all'esterno che all'interno della struttura,

realizzati allo scopo di favorire incontri ed attività

comuni tra i soci assegnatari.

Il presidente Francesco Iaquinta, sottolinea che "in un

intervento come questo, destinato soprattutto a perso-

ne anziane, c'è stata una maggiore attenzione, rispet-

to a quella che si dedica solitamente, alla famiglia; per

questo abbiamo voluto dare ai nostri soci la possibili-

tà di avere una casa pensata per le loro esigenze quo-

tidiane, realizzando una struttura che favorisca l’intera-

zione tra i diversi nuclei familiari, potendo usufruire di

spazi per attività in comune".

Alcuni soci assegnatari sono uniti da parentela. Ad

esempio, la signora Franca Finotello, socia assegnata-

ria, è cognata del signor Sante Freguglia, anche lui

socio assegnatario. "Siamo veramente contenti di aver

potuto realizzare un sogno che avevamo da tempo e

che non abbiamo mai potuto realizzare a causa degli

alti costi di affitto degli alloggi. Finalmente io e mia

sorella, con le nostre famiglie, possiamo abitare vicini.

Al giorno d'oggi, per noi poter contare su una perso-

na cara vicina è molto importante, ci permette di poter

essere più tranquilli.”

La signora Barbara Di Dio, madre di una socia della

Edificatrice Uno che abita da alcuni anni in un alloggio

della cooperativa a Novara, grazie a questo intervento

ha potuto trasferirsi da Catania a Vespolate, e stare

così vicino alla figlia. Quando le è stato consegnato

l'alloggio la signora Di Dio ha detto ad Abitare in

Cooperativa: "Sono contenta, ho 70 anni ed era da

tempo che cercavo di avvicinarmi a mia figlia. Non ero

mai riuscita a trasferirmi, il costo degli affitti, i proble-

mi di un trasloco da così lontano, mi hanno sempre

bloccato. Grazie alla Cooperativa Edificatrice Uno ho

trovato la soluzione ideale, un ottimo alloggio con

tanto verde attorno e, cosa non trascurabile, già arre-

dato, a un canone accessibile anche per chi vive solo

con la pensione. Una situazione ideale per farmi pren-

dere la decisione di trasferirmi e poter stare vicino a

mia figlia e a mia nipote".

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RA LA COOPERATIVA NOVARESE HA CONSEGNATO NOVE MINI ALLOGGI

Da Catania a Vespolate grazie alla Edificatrice Uno

A pochi km da Novara, nove alloggi per anziani, arredati e senza barrierearchitettoniche, hanno anche riunito alcuni nuclei familiari

L'edificio dal cortile interno

Da sinistra le sorelleFranca e Maria Finotello,

con Sante Freguglia,marito di Maria: hanno

finalmente realizzato il sogno di vivere vicini

Il soggiorno con l'angolocottura di uno degli

alloggi realizzati

La presidente dellaCooperativa MarilenaRinalda Borra con il sindaco di CuneoAlberto Valmaggia (al centro) e il consigliere regionale ElioRostagno

Rinalda Borra con il presidente diLegacoop PiemonteGiancarlo Gonella e il presidente dellaCooperativa LaLavoratori GuidoMatinata

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Page 10: PERIODICO DI INFORMAZIONE E CULTURA ABITARE

BIO

ARC

HIT

ETTU

RA

COS’È IL CERTIFICATO ENERGETICOAcquistereste un automobile senza porvi il problema

di quanto carburante consuma per percorrere 100

chilometri?

Sicuramente no. Ebbene, d’ora in poi anche per le

case di abitazione, prima dell’acquisto o della locazio-

ne, potrà essere fatta una verifica, a priori, di quanto la

stessa casa consuma, per es., per il riscaldamento

nella stagione invernale.

Questa verifica potrà essere fatta attraverso la lettura

del “Certificato energetico”.

Il certificato energetico è infatti un documento, registrato

presso un apposito archivio informatico della Regione

Piemonte che, analizzati una serie di parametri tecnici,

determina la “classe energetica” dell’immobile.

Detta classe, espressa attraverso un’unità di misura

determinata in KWh/mq/anno, viene rappresentata con

un apposito grafico che individua 8 classi di riferimento:

dalla A+ alla G, con valori ricompresi tra 27 e 435

KWh/mq/anno.

Per tradurre in un esempio concreto quanto detto in ter-

mini tecnici ed un po’ ermetici facciamo un esempio:

consideriamo un alloggio di 70 mq di superficie utile

calpestabile localizzato a Torino il cui impianto di riscal-

damento sia alimentato da gas metano;

se la classe di appartenenza risulterà, ad es., la “C”, il

costo annuo, per la gestione del riscaldamento, sarà

compreso tra 460 e 800 euro; mentre, se lo stesso

alloggio sarà in classe “B” il costo annuo sarà compre-

so tra 246 e 459 euro ed ancora, in classe “A”, scen-

derà tra 151 e 245 euro.

Per avere un’idea ancora più chiara, in termini econo-

mici, di quanto incide l’appartenenza ad una classe

energetica anziché ad un’altra, basti pensare che lo

stesso alloggio di cui all’esempio, ma con più di 40

anni di vita e con un vecchio impianto di riscaldamen-

to, risulta ricadere mediamente in classe “F” con un

consumo medio annuo pari ad euro 1.450, quattro

volte più di una classe “B”.

Possiamo dire pertanto che il Certificato determina, sia il

fabbisogno di energia per il riscaldamento, sia il fabbiso-

gno di energia per la produzione di acqua calda sanita-

ria; esso individua inoltre, un parametro rappresentativo

della quantità di emissione di gas serra prodotta dall’edi-

ficio in questione.

Per le costruzioni esistenti (laddove si manifesta la neces-

sità dell’emissione del certificato), questo dovrà, oltre che

individuare la classe di appartenenza dell’immobile, indi-

care quegli interventi possibili (sull’involucro o sull’impian-

to) atti a migliorarne la prestazione energetica.

In questi ultimi anni, molto si è detto e molto si è scritto

in merito alle prestazioni energetiche degli edifici ed il

conseguente obbligo alla “certificazione” del loro fabbi-

sogno energetico.

Il quadro legislativo, con il sovrapporsi, in tempi diversi di

leggi nazionale e regionale, è risultato spesso confuso

e/o contraddittorio.

Oggi, con l’entrata in vigore, dal 1° di ottobre 2009, della

DGR del Piemonte n. 43-11965 del 04/08/09 si è

giunti alla completa definizione di tutti gli obblighi e gli

adempimenti spettanti in applicazione delle molteplici

leggi e decreti in vigore in ambito nazionale e regionale.

Fino all’anno 2005 la legge in vigore (integrata da

numerosi decreti attuativi) era la n. 10 del 09/01/1991,

“Norme per l’attuazione del Piano energetico nazionale

in materia di uso razionale dell’energia, di risparmio

energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia”.

La Direttiva europea n. 2002/91/CE in applicazione agli

impegni assunti con il Protocollo di Kyoto sulle emissio-

ni di gas serra, ha obbligato, i vari paesi della comunità

europea, a dotarsi di strumenti legislativi che ponessero

in essere strumenti capaci di un efficace controllo del

fabbisogno energetico negli edifici attraverso precise

indicazioni sulle scelte progettuali per il raggiungimento

di precisi standard prestazionali.

Con l’emanazione del Dlgs 192/05, successivamente

integrato dal Dlgs 311/06, l’Italia dà una prima risposta

a quanto imposto dalla citata direttiva europea, ma il

rimando ai successivi decreti attuativi e l’attesa che le

singole regioni, in applicazione della prevista autonomia

legislativa di settore, legiferassero a loro volta in materia,

ha fatto si che detti decreti, siano stati applicati a volte in

maniera confusa e/o contraddittoria.

La successiva entrata in vigore, per la Regione Piemonte,

della L.R. 13/2007 ed ancor più l’emanazione della cita-

ta DGR n. 43-11965, ha definitivamente determinato un

quadro legislativo di riferimento sufficientemente chiaro.

Sono stati infatti definiti, in estrema sintesi:

Gli Standard prestazionali (energetici) degli edifici, sia

per ciò che riguarda le caratteristiche dell’involucro edili-

zio, sia per quanto attiene all’efficienza degli impianti di

riscaldamento/raffrescamento e la produzione di acqua

calda sanitaria;

La metodologia di calcolo e certificazione energetica

degli edifici ed i relativi obblighi, nonché la individuazio-

ne delle figure professionali abilitate al rilascio di detti

certificati.

Cosa fare quindi a partire dal primo diottobre 2009?Nuove costruzioni:

Per i lavori iniziati (o che inizieranno) dopo il 1° ottobre

2009, prima dell’inizio dei lavori dovrà essere nominato

un tecnico abilitato, il quale non dovrà avere altro ruolo

attivo nell’ambito della stesa costruzione (non potrà

essere quindi ne il progettista ne il direttore dei lavori),

questi dovrà verificare, in corso d’opera, la corretta realiz-

zazione dell’edificio in relazioni alle caratteristiche indivi-

duate nella relazione di cui alla Legge 10/91 e s.m.i., per

poter emettere, al termine dei lavori, il Certificato ener-

getico che dovrà seguire la “vita” dell’edificio La norma-

tiva prevede inoltre che detto certificato debba essere

comunque rinnovato dopo 10 anni.

Costruzioni esistenti:

Gli edifici esistenti non hanno nessun obbligo allo stato

di fatto, a meno che non siano oggetto di ristrutturazio-

ni o non ne venga trasferita la proprietà o venga stipula-

to un contratto di locazione, in tal caso, bisognerà pro-

durre per quell’edificio o semplicemente per quel singo-

lo alloggio, il certificato energetico che dovrà essere alle-

gato all’Atto di vendita o di locazione.

L’attestato di certificazione non è necessario per i contrat-

ti di locazione degli edifici concessi in locazione abitativa

a canone vincolato o convenzionato.

L’entrata in vigore della DGR n. 43-11965 ha definito obblighie adempimenti per la “certificazione” energetica degli edifici

IL 1° OTTOBRE 2009 HA INTRODOTTO IMPORTANTI CAMBI

Gli edifici hanno adesso un certificato energetico

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Page 11: PERIODICO DI INFORMAZIONE E CULTURA ABITARE

Giuseppe Balducci lavora all'Iveco e dal 2003

vive con la famiglia in C.so Gamba (ex Spina 3) di

Torino, in una casa acquistata dalla Cooperativa San

Pancrazio, nel complesso delle Isole del Parco. È

sposato con Daniela Randisi e hanno due deliziose

gemelline, Gaia e Sara, di 7 anni. Proprio pensando al

futuro delle bambine hanno deciso di comprare casa

in questo quartiere nuovo, a pochi passi dal centro e

sulle rive della Dora. Il cortile interno, formato dalle

otto case poste a cerchio, è attrezzato con i giochi per

i bambini ed è un luogo sicuro, lontano dalle

automobili, che permette ai più piccoli di giocare

insieme, socializzare e formare le amicizie che durano

una vita. Una scelta fatta con determinazione: i

Balducci sono stati la prima famiglia ad entrare nel

nuovo condominio.

Famiglia Balducci

0210

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