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piano dell'offerta formativa 2011/2012 istituto tecnico agrario statale e istituto professionale di stato per l'agricoltura e l'ambiente 1 anno scolastico 2011/2012 PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Il Dirigente Scolastico (Prof. Ronaldo Lancioni) . ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE ISTITUTO TECNICO AGRARIO STATALE ISTITUTO PROF.LE DI STATO PER L'AGRICOLTURA E L'AMBIENTE Sito : www.agrariofirenze.it E-mail : [email protected] Via delle Cascine, 11 – 50144 – FIRENZE – Tel. 055/36.21.61 – Fax 055/36.00.03

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istituto tecnico agrario statale e istituto professionale di stato per l'agricoltura e l'ambiente 1

anno scolastico 2011/2012

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Il Dirigente Scolastico (Prof. Ronaldo Lancioni)

.

ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE ISTITUTO TECNICO AGRARIO STATALE

ISTITUTO PROF.LE DI STATO PER L'AGRICOLTURA E L'AMBIENTE

Sito : www.agrariofirenze.it – E-mail �: [email protected]

Via delle Cascine, 11 – 50144 – FIRENZE – Tel.� 055/36.21.61 – Fax � 055/36.00.03

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INDICE GENERALE Breve nota introduttiva…………………………………………………3

La storia……………………………………………………….5

Le attività curricolari…………………………………………………...8

Le attività non curricolari…………………………………..…………30

I servizi didattici………………………………………………………37

I servizi di supporto organizzativo …………………………………...40

I servizi amministrativi, tecnici e ausiliari……………………………41

Il calendario scolastico, i tempi e gli orari…………………………....43

Le strutture e gli spazi………………………………………………...46

La formazione del personale………………………………………….54

La valutazione dell'offerta formativa…………………………………55

ALLEGATI

N. 1 Il Piano delle attività

N. 2 La Carta dei servizi

N. 3 Il Regolamento di Istituto

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Cap.1°

NOTA INTRODUTTIVA

Il regolamento sull'autonomia (DPR 8 marzo 1999, n. 275, art. 3) stabilisce che ogni istituzione scolastica è tenuta predisporre, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il Piano dell'Offerta Formativa.

Come precisa il già citato regolamento, il Piano dell'Offerta Formativa

� è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche,

� esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomi«;

� è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi determinati a livello nazionale;

� riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell'offerta formatíva;

� comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche, anche di gruppi minoritari e valorizza le corrispondenti professionalità.

E' in sintesi, a livello di impegni, la risposta alle domande sociali e individuali di educazione, di formazione e di istruzione provenienti sia dalla comunità nazionale che dal contesto territoriale di riferimento.

Esso definisce, in modo razionale e produttivo, il piano organizzativo in funzione dei bisogni culturali, delle scelte educative e degli obiettivi formativi elaborati e proposti dai diversi organi della scuola.

In particolare, salvo ad essere integrato da altri documenti, il P.O.F regola l’uso delle risorse finanziarie e materiali dell’istituto, la pianificazione delle attività di sostegno, di recupero, di orientamento e di formazione integrata. Lo stesso, inoltre, contiene i criteri relativi alla formazione delle classi, all’assegnazione dei docenti alle medesime, alla formulazione dell’orario del personale docente e A.T.A. (amministrativo, tecnico, ausiliario), alla valutazione complessiva del servizio scolastico.

� Nucleo di supporto al POF Il Piano dell'Offerta Formativa ha la necessità di essere continuamente aggiornato, anche in funzione delle nuove norme che vengono emanate. Per questo è stato istituito un gruppo di lavoro composto da docenti con specifica funzione strumentale per l’attuazione del piano dell’offerta formativa: - verificare i risultati delle sperimentazioni attuate; - studiare ed interpretare le norme, le direttive e le circolari esplicative; - informare i colleghi e con loro promuovere azioni di vario tipo (conferenze, dibattiti, incontri); - programmare iniziative didattiche innovative e nuove forme di flessibilità; - seguire e monitorare le attività che saranno intraprese, sia nel Tecnico che nel Professionale .

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� La scuola nel territorio Gli obiettivi a cui ogni intervento educativo e didattico intrapreso nell’unità scolastica deve tendere saranno valutati in relazione al vasto territorio di utenza e dovranno scaturire dalla riflessione:

• sul ruolo storico dell’Istituto Tecnico Agrario di Firenze e dell’Istituto Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente;

• sulla situazione socioculturale ed economica dell’area servita;

• sulla esistenza o meno di rapporti tra la scuola ed altri soggetti pubblici e privati;

• sulle condizioni poste dal profilo professionale del perito agrario, delle qualifiche professionali e dell’agrotecnico;

• sulla oggettiva efficacia dell’attività scolastica, misurata anche in riferimento al numero di coloro che, grazie alla professionalità acquisita nella scuola, hanno proseguito proficuamente gli studi o hanno trovato collocazione lavorativa nel settore per cui sono stati preparati.

Al fine di fornire risposte costantemente adeguate e rispondenti alle reali necessità dell’utenza, nel programmare l'offerta formativa dovrà essere posta attenzione alle mutazioni che nel tempo potranno verificarsi in ordine:

• alla effettiva ampiezza del territorio da cui provengono gli aventi diritto all’attività scolastica;

• alle condizioni economiche generali del territorio, da cui dovrebbero emergere informazioni sulla consistenza attuale e sulle prospettive dei vari comparti fondamentali dell’economia, nonché sui rapporti tra offerta di lavoro e assorbimento dell’offerta stessa;

• ai valori umani predominanti nella società e alla loro condivisione fra le diverse generazioni, allo scopo di comprendere e verificare se fra queste gli orientamenti valoriali sono identici o divergenti;

• ai problemi emergenti del territorio, riguardanti la qualità della vita, allo scopo di acquisire informazioni su: reddito familiare, utilizzo del denaro, rapporto consumismo-risorse economiche, lavoro, integrazione giovanile, integrazione e assistenza anziani, problemi ambientali, funzionamento di servizi pubblici, problemi di convivenza sociale e civile, inserimento degli immigrati e problema interculturale, sensibilità ed apertura ai grandi temi della cultura e dell’economia europea e internazionale in genere;

• alle problematiche giovanili, al fine di acquisire notizie su temi specifici della sfera giovanile, quali il credere o meno in valori positivi proiettati in una dimensione futura, il senso dell’impegno personale per costruire qualcosa di proprio e che abbia un significato per gli altri, il senso della coerenza e della responsabilità come dimensioni qualificanti della persona, l’ottimismo e la volontà di migliorare la propria vita e la convivenza con gli altri, il senso della dignità personale e il rispetto della dignità e della libertà altrui, la fiducia nel futuro, il rapporto con la scuola, le prospettive per l’inserimento nel lavoro, la salute, il rapporto con la famiglia, il rapporto con i coetanei, il rapporto con la società, l’amore e la sessualità, la cultura, i bisogni, gli ideali;

• ai soggetti politici, sociali, culturali, scientifici e professionali esistenti sul territorio e disposti a collaborare al processo formativo dei giovani.

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Cap. 2°

LA STORIA

L’ISTITUTO TECNICO AGRARIO STATALE

L’Istituto Tecnico Agrario di Firenze fu fondato il 5 febbraio 1882 con il nome di Regia Scuola Agraria di Pomologia e Orticoltura.

La prima costruzione ad ospitare provvisoriamente la Scuola fu l’edificio delle “Pavoniere” (l’attuale piscina comunale) all’interno del Parco delle Cascine.

Già dopo tre anni dalla sua fondazione la Scuola contava 32 alunni, tutti convittori, tre aule per le lezioni, diversi gabinetti scientifici, dormitori, guardaroba, cucina e gli alloggi per il personale di vigilanza. Gli alunni erano occupati circa 12 ore al giorno, di cui 6 o 7 dedicate al lavoro manuale e le restanti alle lezioni e allo studio.

Al momento della sua fondazione la Scuola ricevette in dono dal Comune di Firenze una porzione dell’attuale azienda agraria che fu successivamente ampliata fino ad arrivare in pochi anni ad oltre ventuno ettari.

Un grosso impulso alla Scuola, che in quegli anni ottenne anche numerosi riconoscimenti in campo internazionale, si ebbe con la nomina a direttore di Alessandro Morettini, noto anche al di fuori dei confini nazionali, per il contributo dato allo sviluppo della moderna frutticoltura specialmente per quanto riguarda il pesco e il pero.

Nel 1931 il Parlamento Italiano approvò la riforma che trasformò tutte le Scuole Agrarie in Istituti Tecnici Agrari.

Il 21 Aprile 1936 venne inaugurata l'attuale sede di via delle Cascine 11 a Firenze.

Durante gli anni della seconda guerra mondiale, i danni subiti dall’Istituto furono piuttosto gravi e l’opera di ricostruzione fu lenta e si concluse solamente dieci anni dopo.

Danni rilevanti furono prodotti dall’alluvione che il 4 Novembre 1966 si abbatté su Firenze. Questa volta l’opera di ricostruzione fu piuttosto veloce e già l’anno successivo l’Istituto poté partecipare alla mostra di piante e fiori nella città.

Nel corso degli anni l’Istituto ha avuto diverse succursali, l’ultima, in senso temporale, in Via Pergolesi.

Dopo un’ampia ristrutturazione alla fine degli anni ’90, tutti i locali a servizio dell’Istituto, aule, laboratori, segreterie ecc., sono stati portati in Via delle Cascine e negli stessi anni sono state adottate prima la sperimentazione Cerere ’90 e successivamente quella denominata Cerere Unitario.

Nel 2006 è stato attivato il corso serale per il conseguimento del diploma di Perito Agrario, a seguito di numerose richieste e del rilievo della mancanza di tale offerta formativa sul territorio fiorentino.

Nel 2007, a seguito di confronti con il Collegio, con le aziende locali e nell’ottica di combattere la piaga dell’abbandono scolastico, è stato riattivato il corso ad Indirizzo Generale.

Dall’ anno scolastico 2010-11 secondo il riordino dei cicli, i cui regolamenti sono stati approvati in data 15 marzo 2010, pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale n. 137 del 15 giugno 2010, supplemento ordinario n. 128/L, gli indirizzi Generale e Cerere andranno ad esaurimento sostituiti con le nuove classi prime dell’Indirizzo “Agraria Agroalimentare ed Agroindustria” che prevedono un monte orario pari a 32 ore settimanali.

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Le classi dei vecchi ordinamenti subiranno anch’esse una riduzione oraria a 32 ore dalla seconda alla quinta (nota Miur del 1 Giugno 2010 prot. A00DPIT n. 1892)

Il contesto scolastico raccoglie un bacino d’utenza piuttosto ampio ed è costituito per l’anno scolastico 2011/2012 da 643 alunni iscritti, di cui 12 ragazzi disabili che seguono percorsi curriculari ad obiettivi minimi o percorsi didattici differenziati in base alle loro potenzialità. Per alcuni di loro viene attivato anche un percorso integrato scuola-lavoro

L’ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO

PER L’AGRICOLTURA E L’AMBIENTE

La fondazione dell’I.P.S.A.A. di Firenze risale all’ a.s. 1955-1956. La prima sede fu la Palazzina Medicea situata nell’attuale Azienda Agraria dell’I.T.Agr. L’Istituto aveva annesso il convitto per ospitare gli alunni non residenti.

L’I.P.S.A.A ha mantenuto la sua fisionomia originaria fino all’ a.s. 1975-1976, quando alla qualifica professionale di Ortofloricoltori si aggiunse quella di Viticoltori-Cantinieri per aderire alle esigenze particolari dell’economia toscana che proprio nella vite e nel vino ravvisa le sue tradizioni.

Nell’a.s. 1981-1982 è avvenuto il trasferimento definitivo nella sede di Via de’ Vespucci presso l’ex Pomario del prof. Morettini. La nuova sistemazione consentiva di poter usufruire di un’azienda agraria di ettari 1.60 dove gli allievi potevano esercitarsi e mettere in pratica le nozioni teoriche apprese.

Nel successivo a.s. è stato istituito un corso di Post-qualifica, per il conseguimento del diploma di Agrotecnico.

Dal 1989 l’Istituto è aggregato all’Istituto Tecnico Agrario di Firenze, formando così un unico polo per l’istruzione media superiore nell’indirizzo agrario.

Dal 1990 l’Istituto ha adottato il “Progetto ’92”, inizialmente progetto sperimentale, ed in seguito nuovo ordinamento degli istituti professionali, che ha introdotto il diploma di qualifica, conseguibile alla fine del terzo anno. Attualmente sono attivate due qualifiche professionali: “operatore agro-industriale”, “operatore agro-ambientale”.

� Dall’ anno scolastico, 2010-11 secondo il riordino dei cicli, i cui regolamenti sono stati approvati in data 15 marzo 2010, pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale n. 137 del 15 giugno 2010, supplemento ordinario n. 128/L, l’indirizzo attuale andrà ad esaurimento sostituito con le nuove classi prime dell’ Indirizzo “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale” che prevedono un monte orario pari a 32 ore settimanali.

Le classi del vecchio ordinamento subiranno una riduzione oraria pari a 32 ore (nota Miur del 1 Giugno 2010 prot. A00DPIT n. 1892).

Con il riordino degli Istituti Professionali, a partire dall’anno scolastico 2010/2011 l’area di professionalizzazione è stata sostituita con 132 ore biennali di alternanza scuola-lavoro nelle classi quarte e quinte. All’interno del corso quinquennale, secondo il nuovo ordinamento Ministeriale, abbiamo la seguente suddivisione:

I e II anno = primo biennio

III e IV = secondo biennio

V anno = monoennio conclusivo

I primi due anni costituiscono un biennio comune, dove i ragazzi seguono un percorso integrato di istruzione e formazione professionale. Alla fine del terzo anno possono sostenere l’esame e conseguire la qualifica di operatore agricolo di secondo livello europeo per entrare nel mondo del lavoro. Anche al quarto anno si può decidere di uscire dal percorso scolastico

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sostenendo un esame di competenza regionale e conseguendo, in questo caso, il diploma tecnico di terzo livello europeo.

Entrambi i diplomi sono di competenza della Regione. Gli esami di III e di IV non danno accesso all’Università.

In entrambi i casi si può decidere di proseguire regolarmente il percorso scolastico fino alla fine del quinto anno, conseguendo il diploma di maturità professionale di agro-tecnico.

Il contesto scolastico raccoglie un bacino d’utenza piuttosto ampio ed è costituito per l’anno scolastico 2011/2012 da 191 alunni iscritti, di cui 23 ragazzi disabili che seguono percorsi curriculari ad obiettivi minimi o percorsi didattici differenziati in base alle loro potenzialità. Per alcuni di loro viene attivato anche un percorso integrato scuola-lavoro.

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Cap.3°

LE ATTIVITA’ CURRICOLARI

sommario

ordinamento degli studi – percorsi formativi del 1. Tecnico Agrario………………………………………………………...9 Alternanza scuola-lavoro……………………………………………...17 2. Corso serale per perito agrario – Modulo Agroambientale …………...18 3. Professionale per l’Agricoltura e per l’Ambiente …………………….19

programmazione educativa del Collegio dei docenti…………………………27

programmazione didattica dei Dipartimenti disciplinari……………………..27

programmazione didattica dei Consigli di classe…………………………….28

programmazione disciplinare dei singoli docenti…………………………….28

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LE ATTIVITA' CURRICOLARI

ORDINAMENTO DEGLI STUDI – PERCORSI FORMATIVI

TECNICO AGRARIO � Profilo formativo

L’Istituto conferisce al termine del ciclo di studi di cinque anni il diploma di perito agrario, valido per il proseguimento degli studi universitari, consentendo l’accesso a tutti i corsi di laurea e di diploma universitario (laurea breve).

Il titolo è valido per l’ammissione a concorsi pubblici per impieghi nella carriera di concetto nonché per dirigere aziende agrarie, allevamenti, industrie di trasformazione agroalimentari, ecc.

Lo stesso titolo di perito agrario consente l’accesso alla libera professione, tramite l’iscrizione all’albo della categoria.

La formazione del perito agrario è di livello superiore per cui comporta la conoscenza, anche se non a livello specialistico, dei linguaggi fondamentali per la comprensione delle più importanti culture umane attuali e delle problematiche politiche, sociali, economiche ed ambientali europee, in particolare, ma anche dell’intera comunità mondiale.

Profilo professionale del perito agrario

A titolo di conoscenza si riporta il profilo professionale del perito agrario come stabilito all’art. 2 della legge 21 febbraio 1991, n. 54, secondo il quale “Formano oggetto della professione di perito agrario”:

• la direzione, l’amministrazione e la gestione di aziende agrarie e zootecniche e di aziende di lavorazione,

trasformazione e commercializzazione di prodotti agrari e zootecnici limitatamente alle piccole e medie aziende, ivi comprese le funzioni contabili, quelle di assistenza e rappresentanza tributaria e quelle relative all’amministrazione del personale dipendente dalle medesime aziende;

• la progettazione, la direzione ed il collaudo di opere di miglioramento fondiario e di trasformazione di prodotti

agrari e relative costruzioni, limitatamente alle medie aziende, il tutto in struttura ordinaria, secondo la tecnologia

del momento, anche se ubicate fuori dei fondi;

• la misura, la stima, la divisione dei fondi rustici, delle costruzioni e delle aziende agrarie e zootecniche, anche ai

fini di mutui fondiari;

• i lavori catastali, topografici, cartografici e tipi di frazionamento, inerenti le piccole e medie aziende e relativi sia

al catasto terreni sia al catasto urbano;

• la stima dei tabacchi e lavori nelle tecniche dei tabacchi;

• la stima delle colture erbacee, arboree e i loro prodotti, la valutazione degli interventi fitosanitari;

• la valutazione dei danni alle colture, la stima di scorte e dei miglioramenti fondiari agrari e zootecnici, nonché le operazioni di consegna e riconsegna dei beni rurali e relativi bilanci e liquidazioni;

• la direzione e manutenzione di parchi, la progettazione, la direzione e la manutenzione di giardini, anche

localizzati, gli uni e gli altri, in aree urbane;

• le rotazioni agrarie;

• la curatela di aziende agrarie e zootecniche;

• la consulenza, la stime di consegna e riconsegna, i controlli analitici per settori di specializzazione enotecnici,

caseari, elaiotecnici ed altri;

• le funzioni di perito e di arbitratore in ordine alle attribuzioni sopra menzionate;

• la progettazione e la direzione di piani aziendali ed interaziendali di sviluppo agricolo limitatamente alle medie

aziende;

• le attività tecniche connesse agli accertamenti, alla valutazione e alla liquidazione degli usi civici;

• l’assistenza tecnica ai produttori agricoli singoli ed associati;

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• le attribuzioni derivanti da altre leggi;

• l’esercizio delle competenze connesse al titolo di specializzazione ottenuto a seguito di regolare corso istituito dallo

Stato o dalle regioni”.

� Struttura dei percorsi formativi secondo il riordino dell’Istruzione Tecnica DPR 15 marzo

2010 I percorsi avranno la seguente struttura: a) un primo biennio articolato, per ciascun anno, in 660 ore di attività e insegnamenti di istruzione generale e in 396 ore di attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo, ai fini dell’assolvimento dell’obbligo di istruzione e dell’acquisizione dei saperi e delle competenze di indirizzo in funzione orientativa, anche per favorire la reversibilità delle scelte degli studenti; b) un secondo biennio articolato, per ciascun anno, in 495 ore di attività e insegnamenti di istruzione generale e in 561 ore di attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo; c) un quinto anno articolato in 495 ore di attività e insegnamenti di istruzione generale e in 561 ore di attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo; d) il secondo biennio e il quinto anno costituiscono articolazioni, all’interno di un complessivo triennio nel quale, oltre all’area di istruzione generale comune a tutti i percorsi, i contenuti scientifici, economico-giuridici e tecnici delle aree di indirizzo vengono approfonditi e assumono connotazioni specifiche che consentono agli studenti di raggiungere, nel quinto anno, una adeguata competenza professionale di settore, idonea anche per la prosecuzione degli studi a livello di istruzione e formazione superiore con particolare riferimento all’esercizio delle professioni tecniche; e) si realizzano attraverso metodologie finalizzate a sviluppare, con particolare riferimento alle attività e agli insegnamenti di indirizzo, competenze basate sulla didattica di laboratorio, l’analisi e la soluzione dei problemi, il lavoro per progetti; sono orientati alla gestione di processi in contesti organizzati e all’uso di modelli e linguaggi specifici; sono strutturati in modo da favorire un collegamento organico con il mondo del lavoro e delle professioni, compresi il volontariato ed il privato sociale. Stage, tirocini e alternanza scuola lavoro sono strumenti didattici per la realizzazione dei percorsi di studio. Secondo il riordino dell’istruzione tecnica, DPR 15 marzo 2010, il Diplomato in Agraria, Agroalimentare e Agroindustria:

• ha competenze nel campo dell’organizzazione e della gestione delle attività produttive, trasformative e valorizzative del settore, con attenzione alla qualità dei prodotti ed al rispetto dell’ambiente;

• interviene, altresì, in aspetti relativi alla gestione del territorio, con specifico riguardo agli equilibri ambientali e a quelli idrogeologici e paesaggistici.

In particolare, è in grado di:

• collaborare alla realizzazione di processi produttivi ecosostenibili, vegetali e animali, applicando i risultati delle ricerche più avanzate;

• controllare la qualità delle produzioni sotto il profilo fisico-chimico, igienico ed organolettico;

• individuare esigenze locali per il miglioramento dell’ambiente mediante controlli con opportuni indicatori e intervenire nella protezione dei suoli e delle strutture paesaggistiche, a sostegno degli insediamenti e della vita rurale;

• intervenire nel settore della trasformazione dei prodotti attivando processi tecnologici e biotecnologici per ottenere qualità ed economicità dei risultati e gestire, inoltre, il corretto smaltimento e riutilizzazione dei reflui e dei residui;

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• controllare con i metodi contabili ed economici le predette attività, redigendo documenti contabili, preventivi e consuntivi, rilevando indici di efficienza ed emettendo giudizi di convenienza;

• esprimere giudizi di valore su beni, diritti e servizi;

• effettuare operazioni catastali di rilievo e di conservazione; interpretare carte tematiche e collaborare in attività di gestione del territorio;

• rilevare condizioni di disagio ambientale e progettare interventi a protezione delle zone di rischio;

• collaborare nella gestione delle attività di promozione e commercializzazione dei prodotti agrari ed agroindustriali;

• collaborare nella pianificazione delle attività aziendali facilitando riscontri di trasparenza e tracciabilità.

A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Agraria, Agroalimentare e Agroindustria” consegue i risultati di apprendimento descritti nel punto 2.3 dell’Allegato A) del già citato regolamento, di seguito specificati in termini di competenze. 1. Identificare e descrivere le caratteristiche significative dei contesti ambientali. 2. Organizzare attività produttive ecocompatibili. 3. Gestire attività produttive e trasformative, valorizzando gli aspetti qualitativi dei prodotti e assicurando tracciabilità e sicurezza. 4. Rilevare contabilmente i capitali aziendali e la loro variazione nel corso degli esercizi produttivi; riscontrare i risultati attraverso bilanci aziendali ed indici di efficienza. 5. Elaborare stime di valore, relazioni di analisi costi-benefici e di valutazione di impatto ambientale. 6. Interpretare ed applicare le normative comunitarie, nazionali e regionali, relative alle attività agricole integrate. 7. Intervenire nel rilievo topografico e nelle interpretazioni dei documenti riguardanti le situazioni ambientali e territoriali. 8. Realizzare attività promozionali per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari collegati alle caratteristiche territoriali, nonché della qualità dell’ambiente. In relazione a ciascuna delle articolazioni le competenze di cui sopra sono sviluppate coerentemente con la peculiarità del percorso di riferimento. � Piano degli studi

Nell’ anno scolastico 2011-2012 risultano attivate le classi prime e seconde che secondo il riordino dell’istruzione tecnica, DPR 15 marzo 2010, risponderanno all’indirizzo “Agraria, Agroalimentare e Agroindustria”.

L’indirizzo “Agraria, Agroalimentare e Agroindustria” integra competenze nel campo della organizzazione e della gestione delle attività produttive, trasformative e valorizzative del settore, con attenzione alla qualità dei prodotti e al rispetto dell’ambiente e sugli aspetti relativi alla gestione del territorio, con specifico riguardo agli equilibri ambientali e a quelli idrogeologici e paesaggistici; presenta le tre articolazioni: - “Produzioni e Trasformazioni”, per l’approfondimento delle problematiche collegate all’organizzazione delle produzioni animali e vegetali, alle trasformazioni e alla commercializzazione dei relativi prodotti, all’utilizzazione delle biotecnologie;

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- “Gestione dell’ambiente e del territorio”, che approfondisce le problematiche della conservazione e tutela del patrimonio ambientale e le tematiche collegate alle operazioni di estimo e al genio rurale; - “Viticoltura ed enologia”, che approfondisce le problematiche collegate all’organizzazione specifica delle produzioni vitivinicole, alle trasformazioni e commercializzazione dei relativi prodotti, all’utilizzazione delle biotecnologie

Per quanto riguarda le classi successive l'Istituto aveva arricchito fin dalla metà degli anni novanta la sua fisionomia con la sperimentazione dei corsi di studi adottando il corso Cerere unitario in cui le cinque aree modulari (Agro-industriale, Agro-ambientale, Agro-territoriale, Vivaismo e colture protette, Valorizzazione della produzione animale) e di progetto assumono una rilevante importanza in quanto qualificano la didattica e diversificano di fatto il piano di studio per adattarlo alle reali esigenze del territorio e dell’allievo, il quale può individuare e seguire l’aspetto dell’agricoltura che ritiene più congeniale.

Alla luce del riordino dei tecnici, l'Istituto tecnico agrario per l’a.s.2011-2012 prevede l’attivazione (a completamento):

per le classi terze e quarte (completamento del corso Cerere unitario) dei tre seguenti moduli di approfondimento, Agro-industriale, Agro-ambientale, Valorizzazione della produzione animale (delibera del Collegio Docenti del aprile 2011); + il corso ordinario

per le classi quinte risultano attivati tutti e 5 i moduli previsti dal corso Cerere unitario (ad esaurimento) prevedendo alcune classi articolate per le materie di indirizzo.

aree modulari • Agro-industriale: per soddisfare le esigenze della moderna utilizzazione e trasformazione degli

alimenti che è considerata parte integrante del comparto primario. • Agro-ambientale: per soddisfare le richieste di tutela e salvaguardia dei beni comuni della

collettività rispetto ai momenti di intervento a sostegno della produzione, privilegiando le linee di una agricoltura sostenibile, di attività rurali ecocompatibili e di salvaguardia dell’ambiente.

• Agro-territoriale: è destinato a privilegiare aspetti relativi a un più corretto uso degli spazi rurali, troppo spesso individuati solo come serbatoi per costruzioni, ed a sostenere criteri per le scelte di destinazione d’uso nel rispetto della cultura rurale, troppo spesso ed ingiustamente sacrificata.

• Vivaismo e colture protette: finalizzato alla ricerca di una solida formazione tecnica in grado di guidare il progresso ormai orientato verso l'uso di elevate quantità di nuove tecnologie riproduttive e di coltivazione.

• Valorizzazione della produzione animale: mirata oltre che allo studio delle recenti tecniche di allevamento anche ai miglioramenti genetici e alla valorizzazione dei prodotti zootecnici.

L'area di progetto, presente nel quinto anno di studi, è finalizzata all'integrazione ed alla messa in pratica delle conoscenze e delle esperienze acquisite nel triennio dei diversi moduli.

Per quanto riguarda il corso serale è attivo un triennio (3° 4° 5°) del modulo Agro-ambientale del corso Cerere unitario.

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piano dell'offerta formativa 2011/2012

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ORDINAMENTO DEGLI STUDI “AGRARIA, AGROALIMENTARE E AGROINDUSTRIA”

ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI DI AREA GENERALE COMUNI AGLI INDIRIZZI DEL

SETTORE TECNOLOGICO

PIANO DI STUDIO PER LE CLASSI PRIME E SECONDE

Prove Ore settimanali Materie di insegnamento Ia IIa IIIa IVa Va Classi di concorso

S/G O P

Religione Cattolica o Attività alternative

1 1

Lingua e letteratura italiana 4 4 50/A S O

Storia 2 2 50/A O

Lingua inglese 3 3 346/A S O

Scienze motorie e sportive 2 2 29/A P

Diritto ed economia 2 2 19/A O

Matematica 4 4 49/A S O

Scienze integrate (Fisica) * 3 (1)

3 (1) 49/A (5/C) O

Scienze integrate (Chimica) * 3 (1)

3 (1) 12/A (5/C) O P

Tecnologie informatiche * 3 (2) - 42/A (31/C) O P

Scienze integrate (Scienze della Terra e biologia)

2 2 60/A O

Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica *

3 (1) 3(1) 72/A (32/C) G O

Scienze e tecnologie applicate - 3 58/A

Ore settimanali 32 32

* ( ) ore di co-presenza (5) (3) 5/C -32/C- 31/C

Totale complessivo ore annue 1056

� Flessibilità didattica e organizzativa

Come indicato dal regolamento (del 15/03/10) recante norme in materia di autonomia delle

istituzioni scolastiche, sono previsti, nel corso di svolgimento delle attività didattiche, dei momenti di flessibilità d'orario che consentono lo svolgimento delle attività curricolari nel modo più adeguato. La flessibilità prevede variazioni fino ad un limite massimo del 15% dei tempi di insegnamento curricolari.

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piano dell'offerta formativa 2011/2012

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ORDINAMENTO DEGLI STUDI - MATURITÀ TECNICA AGRARIA

INDIRIZZO “CERERE UNITARIO” - PIANO DI STUDIO PER LE CLASSI TERZE, QUARTE E QUINTE

Ore settimanali

Materie di insegnamento IIIa IVa

prod. animale IVa Va Classi di concorso Prove

Religione / Attività alternativa 1

1

1

1

Lingua e lettere italiana 3

3

3

3 50/A S O

Storia 2

2

2

2 50/A O

Lingua straniera 2

2

2

2 346/A S O

Educazione fisica 2

2

2

2 29/A P

Elementi di diritto ed economia 19/A O

Matematica ed informatica 3

3

2

2 49/A S O

Fisica e laboratorio * 49/A (5/C) O

Chimica e laboratorio * 12/A (5/C) O P

Chimica agraria con esercitazioni e tecniche alimentari *

3 (2)

2 (1)

2 (1)

3 (2) 12/A (5/C) O P

Scienze della terra a biologia * 60/A (5/C) O

Biologia applicata * 3 (2)

3 (2)

3 (2)

4 (2) 60/A-58/A

(5/C) O

Tecniche di produzione vegetale ed elementi di meccanizzazione *

5 (3)

5 (3)

5 (3) 58/A (5/C) S O P

Tecniche di produzione animale * 2 (1)

2 (1)

2 (1)

4 (1) 74/A (5/C) S O P

Tecniche di gestione, valutazione ed elementi di legislazione *

3 (1)

2 (1)

2 (1)

5 (2) 58/A (5/C) S O

Disegno e cartografia * 72/A (5/C) G O

Topografia ed elem. di costruzioni * 3 (2)

3 (2)

3 (2) 72/A (5/C) G O

Area modulare * 2 (2)

3 (3)

2(2) S O P

Area di progetto * 3 (3)

S/G

Ore settimanali 32 32 32 32

* ( ) ore di co-presenza (11) (12) (12) (14) 5/C

Ore annuali 1056 1056 1056 1155

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ORDINAMENTO DEGLI STUDI - MATURITÀ TECNICA AGRARIA

INDIRIZZO “CERERE UNITARIO” - AREE MODULARI

Ore Ore Prove Aree modulari: materie di insegnamento IVa Va

Ore sett.

Classi di concorso S/O O P

MODULO VIVAISMO E COLTURE PROTETTE

Produzioni vivaistiche/orticole 3 58/A (5/C) O P

Strutture vivaistiche 2 72/A (5/C) O P

Ore settimanali 5

MODULO AGROAMBIENTALE

Ecologia del paesaggio 3 S O

Ore settimanali 3 Agroecologia e tutela dell’ambiente 2

58/A (5/C) S O Ore settimanali 2

MODULO AGROINDUSTRIALE

Tecnologia generale 2 58/A (5/C) O P

Biochimica applicata 1 12/A (5/C) O

Ore settimanali 3 Tecnologie speciali 2

12/A (5/C) S O P Ore settimanali 2

MODULO VALORIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE ANIMALE

Tecniche delle produzioni animali 2 74/A (5/C) O P Ore settimanali 2

Strutture zootecniche 2 72/A (5/C) O

Ore settimanali 2

MODULO AGROTERRITORIALE

Analisi e interventi territoriali 2 58/A (5/C) G O

Ore settimanali 2 Elementi di pianificazione del territorio rurale 2

58/A (5/C) G O Ore settimanali 2

� Ore di insegnamento in compresenza

Nel corso “Cerere Unitario” del Tecnico le ore caratterizzanti i singoli moduli e l’area di progetto, vengono svolte in compresenza con i docenti tecnico-pratici (ITP). Gli insegnanti tecnico-pratici svolgono anche la funzione di tutor nell’area modulare e nell’area di progetto.

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ORDINAMENTO DEGLI STUDI - MATURITÀ TECNICA AGRARIA

“INDIRIZZO GENERALE” - PIANO DI STUDIO PER LE CLASSI TERZA E QUARTA

Materie di insegnamento

IIIa IVa Classi di concorso Prove

Religione / Attività alternativa 1 1

Lingua e lettere italiana 3 3 50/A S O

Storia 2 2 50/A O

Lingua straniera 2 2 346/A S O

Educazione fisica 2 2 29/A P

Matematica ed informatica 2 - 49/A S O

Fisica 2 - 49/A O

Chimica * 4 (2) 3(1) 12/A (5/C) O P

Patologia * 3 (1) 3(1) 60/A (5/C) O

Agronomia 3 4(2) 58/A S O P

Contabilità 2 2 58/A S O

Economia agraria 2(2) 58/A (5/C) S O

Meccanica agraria 2(1) 72/A (5/C) O

Topografia - 4(2) 72/A (5/C) S O P

Disegno 1 - 72/A G O

Zootecnia * 3 (1)

2(1) 74/A (5/C) S O

Esercitazioni di azienda 3 - 5/C P

Ore settimanali 32 32

* ( ) ore di co-presenza 4 10 5/C

Ore annuali 1056

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ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

I percorsi di alternanza scuola lavoro sono attività curricolari che intendono potenziare il collegamento tra le realtà aziendali e il mondo della scuola. Questa modalità di formazione è proposta dal Ministero nell’ambito del riordino dei cicli per gli istituti superiori ed è divenuta obbligatoria per gli istituti professionali, è inoltre, appositamente finanziata dal Ministero della Pubblica Istruzione. Poiché la durata è triennale ed il percorso è iniziato lo scorso a.s. al momento risulta attivata nelle classi terze e quarte per 5 giorni consecutivi nel periodo febbraio-marzo. E’ necessario che l’attività in azienda sia chiaramente concordata tra i tutor scolastici e quelli aziendali in funzione degli obiettivi da raggiungere. Il primo anno ha come obiettivo generale quello della conoscenza della realtà aziendale, il secondo anno quello di acquisire competenze specifiche in relazione all’indirizzo produttivo dell’azienda e il terzo anno prevede l’applicazione delle competenze e abilità apprese attraverso l’elaborazione di un progetto specifico. In sede di consiglio di classe andranno individuati i tutor scolastici che seguiranno il progetto (il numero è in funzione degli alunni e delle aziende coinvolte, solitamente 1-3 tutor ). Il compito del tutor è quello di individuare le aziende, tenere i rapporti con esse, verificare di persona o telefonicamente l’andamento dello stage predisporre la modulistica, effettuare il monitoraggio sull’andamento dell’esperienza. Al termine dell’esperienza viene rilasciato uno specifico attestato che costituisce credito formativo.

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piano dell'offerta formativa 2011/2012

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ORDINAMENTO DEGLI STUDI – CORSO SERALE MATURITA’ TECNICA AGRARIA MODULO AGROAMBIENTALE

INDIRIZZO “CERERE UNITARIO” - PIANO DI STUDIO PER IL TRIENNIO

Prove Ore settimanali Classi di Concorso

S/G O PMaterie di insegnamento IIIa IVa Va

Lingua e lettere italiana 3

3

3 50/A S O

Storia 2

2

2 50/A O

Lingua straniera 2 2 2 346/A O

Matematica ed informatica 3 2 2 49/A S O

Chimica agraria con esercitazioni e tecniche alimentari *

3 (2) 2 (1) 3 (2) 12/A (5/C) O P

Biologia applicata * 3 (2) 3 (2) 4 (2) 60/A-58/A (5/C) O

Tecniche di produzione vegetale ed elementi di meccanizzazione *

5 (3) 5 (3) 58/A (5/C) S O P

Tecniche di produzione animale * 2 (1) 2 (1) 3 (1) 74/A (5/C) S O P

Tecniche di gestione, valutazione ed elementi di legislazione *

3 (1) 2 (2) 5 (2) 58/A (5/C) S O

Topografia ed elem. di costruzioni * 3 (2) 3 (2) 72/A (5/C) S O

Area Modulare: Ecologia del Paesaggio *

3 (3) S

Area Modulare: Agroecologia e Tutela dell’ambien. *

2 (1) S O P

Area Modulare: Ecologia Applicata *

O P

Area di Progetto * 3 (3) S G

* ( ) ore di co-presenza 12 12 12

Ore settimanali 29 29 29

� Flessibilità didattica e organizzativa Come previsto dal regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni

scolastiche sono previsti, nel corso di svolgimento delle attività didattiche, dei momenti di flessibilità d'orario che consentire lo svolgimento delle attività previste nel modo più adeguato.

La flessibilità prevede variazioni fino ad un limite massimo del 15% dei tempi di insegnamento curricolari.

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piano dell'offerta formativa 2011/2012

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ORDINAMENTO DEGLI STUDI – PERCORSI FORMATIVI

ISTITUTO PROFESSIONALE PER L’AGRICOLTURA E L’AMBIENTE

� Struttura dei percorsi formativi secondo il riordino dell’Istruzione Tecnica e Professionale DPR 15 marzo 2010

I percorsi degli Istituti Professionali sono parte integrante del sistema dell'istruzione secondaria superiore in cui si articola il secondo ciclo del sistema di istruzione e formazione. Essi sono finalizzati al conseguimento di un diploma quinquennale di istruzione secondaria superiore. Gli istituti professionali costituiscono un’articolazione dell’istruzione tecnica e professionale, dotata di una propria identità culturale, metodologica e organizzativa,che fa riferimento al profilo educativo, culturale e professionale dello studente, a conclusione del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione. L'identità degli istituti professionali è connotata dall'integrazione tra una solida base di istruzione generale e la cultura professionale che consente agli studenti di sviluppare i saperi e le competenze necessari ad assumere ruoli tecnici operativi nei settori produttivi e di servizio di riferimento, considerati nella loro dimensione sistemica. In linea con le indicazioni dell'Unione europea e in coerenza con la normativa sull'obbligo di istruzione, che prevede lo studio, l'approfondimento e l'applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico, l'offerta formativa degli istituti professionali si articola in un'area di istruzione generale, comune a tutti i percorsi, e in aree di indirizzo. L'area di istruzione generale ha l'obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base, acquisita attraverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali, che caratterizzano l'obbligo di istruzione: asse dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, storico sociale. Le aree di indirizzo, presenti sin dal primo biennio, hanno l'obiettivo di far acquisire agli studenti competenze spendibili in vari contesti di vita e di lavoro, mettendo i diplomati in grado di assumere autonome responsabilità nei processi produttivi e di servizio e di collaborare costruttivamente alla soluzione di problemi. Assume particolare importanza nella progettazione formativa degli istituti professionali la scelta metodologica dell'alternanza scuola lavoro, che consente pluralità di soluzioni didattiche e favorisce il collegamento con il territorio. I risultati di apprendimento, attesi a conclusione del percorso quinquennale, consentono agli studenti di inserirsi nel mondo del lavoro, di proseguire nel sistema dell'istruzione e formazione tecnica superiore, nei percorsi universitari, nonché nei percorsi di studio e di lavoro previsti per l'accesso agli albi delle professioni tecniche secondo le norme vigenti in materia. A tale scopo, viene assicurato nel corso del quinquennio un orientamento permanente che favorisca da parte degli studenti scelte fondate e consapevoli. � Indirizzo “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale” Il Diplomato di istruzione professionale, nell’indirizzo “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale”, possiede competenze relative alla valorizzazione, produzione e commercializzazione dei prodotti agrari ed agroindustriali. È in grado di:

• gestire il riscontro di trasparenza, tracciabilità e sicurezza nelle diverse filiere produttive: agro-ambientale, agroindustriale, agri-turistico, secondo i principi e gli strumenti dei sistema di qualità;

• individuare soluzioni tecniche di produzione e trasformazione, idonee a conferire ai prodotti i caratteri di qualità previsti dalle normative nazionali e comunitarie;

• utilizzare tecniche di analisi costi/benefici e costi/opportunità, relative ai progetti di sviluppo, e ai processi di produzione e trasformazione;

• assistere singoli produttori e strutture associative nell’elaborazione di piani e progetti concernenti lo sviluppo rurale;

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piano dell'offerta formativa 2011/2012

istituto tecnico agrario statale e istituto professionale di stato per l'agricoltura e l'ambiente 20

• organizzare e gestire attività di promozione e marketing dei prodotti agrari e agroindustriali;

• rapportarsi agli enti territoriali competenti per la realizzazione delle opere di riordino fondiario, miglioramento ambientale, valorizzazione delle risorse paesaggistiche e naturalistiche;

• gestire interventi per la prevenzione del degrado ambientale e nella realizzazione di strutture a difesa delle zone a rischio;

• intervenire in progetti per la valorizzazione del turismo locale e lo sviluppo dell’agriturismo, anche attraverso il recupero degli aspetti culturali delle tradizioni locali e dei prodotti tipici;

• gestire interventi per la conservazione e il potenziamento di parchi, di aree protette e ricreative.

A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nei “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati: 1. Definire le caratteristiche territoriali, ambientali ed agroproduttive di una zona attraverso l’utilizzazione di carte tematiche. 2. Collaborare nella realizzazione di carte d’uso del territorio. 3. Assistere le entità produttive e trasformative proponendo i risultati delle tecnologie innovative e le modalità della loro adozione. 4. Interpretare gli aspetti della multifunzionalità individuati dalle politiche comunitarie ed articolare le provvidenze previste per i processi adattativi e migliorativi. 5. Organizzare metodologie per il controllo di qualità nei diversi processi, prevedendo modalità per la gestione della trasparenza, della rintracciabilità e della tracciabilità. 6. Prevedere ed organizzare attività di valorizzazione delle produzioni mediante le diverse forme di marketing. 7. Operare nel riscontro della qualità ambientale prevedendo interventi di miglioramento e di difesa nelle situazioni di rischio. 8. Operare favorendo attività integrative delle aziende agrarie mediante realizzazioni di agriturismi, ecoturismi, turismo culturale e folkloristico. 9. Prevedere realizzazioni di strutture di verde urbano, di miglioramento delle condizioni delle aree protette, di parchi e giardini. 10. Collaborare con gli Enti locali che operano nel settore, con gli uffici del territorio, con le organizzazioni dei produttori, per attivare progetti di sviluppo rurale, di miglioramenti fondiari ed agrari e di protezione idrogeologica. � Strumenti organizzativi e metodologici I percorsi degli istituti professionali sono articolati in due bienni e un quinto anno. II primo biennio è finalizzato al raggiungimento dei saperi e delle competenze relative agli assi culturali dell’obbligo di istruzione. Le discipline dell'area di indirizzo, presenti in misura consistente fin dal primo biennio, si fondano su metodologie laboratoriali per favorire l'acquisizione di strumenti concettuali e di procedure applicative funzionali a reali situazioni di lavoro. In questa prospettiva, assume un ruolo fondamentale l'acquisizione delle competenze chiave di cittadinanza che consentono di arricchire la cultura dello studente e di accrescere il suo valore in termini di occupabilità. L'ampia flessibilità degli orari garantisce, inoltre, la personalizzazione dei percorsi, anche al fine dell'eventuale rilascio della qualifica professionale al termine del terzo anno in regime di sussidiarietà d'intesa con Regioni e Province autonome. Il secondo biennio è articolato in due distinte annualità al fine di consentire un raccordo con i percorsi di istruzione e formazione professionale. Le discipline dell'area di indirizzo assumono connotazioni specifiche, con l'obiettivo di far raggiungere agli studenti, nel quinto anno, un'adeguata competenza professionale di settore (diploma di agrotecnico) idonea sia all'inserimento diretto nel mondo del lavoro, sia al proseguimento degli studi nel sistema

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piano dell'offerta formativa 2011/2012

istituto tecnico agrario statale e istituto professionale di stato per l'agricoltura e l'ambiente 21

dell'istruzione e formazione tecnica superiore, sia nei percorsi universitari o di studio e di lavoro previsti per l'accesso agli albi delle professioni tecniche secondo le norme vigenti in materia.

Profilo professionale dell’agrotecnico

Allo stato attuale, il profilo professionale dell’agrotecnico è stabilito dalla legge 5 marzo 1991, n. 91, che ha riformato l’albo professionale degli agrotecnici.

Formano oggetto della professione di agrotecnico:

• la direzione e l'amministrazione di cooperative di produzione, commercializzazione e vendita di prodotti agricoli;

• la direzione, l'amministrazione e la gestione di aziende agrarie e zootecniche e di aziende di lavorazione,

trasformazione e commercializzazione di prodotti agrari e zootecnici;

• le funzioni contabili, quelle di assistenza e rappresentanza tributaria e quelle relative all'amministrazione del

personale dipendente dalle aziende agrarie, zootecniche e di commercializzazione dei prodotti relativi;

• l'assistenza tecnico-economica agli organismi cooperativi ed alle piccole e medie aziende;

• la progettazione e direzione di piani colturali aziendali ed interaziendali, anche ai fini della concessione dei mutui

fondiari;

• l'assistenza alla stipulazione dei contratti agrari;

• la formulazione e l'analisi dei costi di produzione e la consulenza ed i controlli analitici per i settori lattiero-

caseario, enologico e oleario;

• la rilevazione dei dati statistici;

• l'assistenza tecnica per i programmi e gli interventi fitosanitari e di lotta integrata;

• la curatela di aziende agrarie e zootecniche;

• la direzione e manutenzione di parchi e la progettazione, direzione e manutenzione di giardini, anche localizzati, gli uni e gli altri, in aree urbane;

• le attività connesse agli accertamenti ed alla liquidazione degli usi civili;

• l'assistenza tecnica ai produttori singoli ed associati;

• le attribuzioni derivanti da altre leggi;

• l'esercizio delle competenze connesse al titolo di specializzazione ottenuto a seguito di regolare corso istituito dallo

Stato o dalle regioni;

• le demetallizzazione dei vini con ferrocianuro di potassio;

• la rappresentanza della propria clientela presso le Commissioni tributarie.

• le perizie e stime nel settore agricolo, ivi comprese quelle per danni grandine;

• le perizie in genere per i fondi chiusi immobiliari;

• l'aggiornamento del catasto e le pratiche catastali in genere;

• la redazione dei piani di smaltimento dei reflui zootecnici;

• la redazione dei piani di utilizzazione delle acque di vegetazione.

I percorsi di studio avranno la seguente struttura: a) un primo biennio articolato, per ciascun anno, in 660 ore di attività e insegnamenti di istruzione generale e in 396 ore di attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo, ai fini dell’assolvimento dell’obbligo di istruzione e dell’acquisizione dei saperi e delle competenze di indirizzo in funzione orientativa, anche per favorire la reversibilità delle scelte degli studenti; b) un secondo biennio articolato per ciascun anno, in 495 ore di attività e insegnamenti di istruzione generale e in 561 ore di attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo; c) un quinto anno articolato in 495 ore di attività e insegnamenti di istruzione generale e in 561 ore di attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo, che consentano allo studente di acquisire una

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piano dell'offerta formativa 2011/2012

istituto tecnico agrario statale e istituto professionale di stato per l'agricoltura e l'ambiente 22

conoscenza sistemica della filiera economica di riferimento, idonea anche ad orientare la prosecuzione degli studi a livello terziario con particolare riguardo all’esercizio delle professioni tecniche; d) si sviluppano soprattutto attraverso metodologie basate su: la didattica di laboratorio, anche per valorizzare stili di apprendimento induttivi; l’orientamento progressivo, l’analisi e la soluzione dei problemi relativi al settore produttivo di riferimento; il lavoro cooperativo per progetti; la personalizzazione dei prodotti e dei servizi attraverso l’uso delle tecnologie e del pensiero creativo; la gestione di processi in contesti organizzati e l’alternanza scuola lavoro. � Piano degli studi Nell’anno scolastico 2011-12 le classi prime e seconde seguiranno nel nuovo ordinamento “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale”.un percorso di istruzione e formazione.

Le classi successive (classi terze e biennio post-qualifica) seguiranno il completamento del corso secondo il vecchio ordinamento che conferisce al termine della classe terza una qualifica professionale ad indirizzo Agro-ambientale e Agro-industriale. che può essere utilizzata direttamente nel modo del lavoro o, in alternativa, consente l'iscrizione al biennio post qualifica per il conseguimento del diploma di agrotecnico.

Profilo professionale della qualifica di operatore agro-ambientale

Esperto nei processi produttivi delle colture agrarie, opera per la salvaguardia degli ambienti rurali, interviene per risanare situazioni di degrado e per impedire l'acuirsi di squilibri agro-ambientali. E' in grado di lavorare presso le aziende agrarie specialmente ad indirizzo biologico e nel settore del riciclaggio.

Profilo professionale della qualifica di operatore agro-industriale

Esperto nei cicli di produzione , trasformazione e commercializzazione degli alimenti con particolari conoscenze nei settori vitivinicolo ed olivicolo-frantoiano che risultano i più importanti e diffusi sul nostro territorio. E' in grado di usare attrezzature produttive, di eseguire operazioni preparatorie per le principali analisi chimiche del settore ed è in grado di utilizzare i risultati per migliorare o modificare il ciclo produttivo. Collabora a livello operativo nella costruzione di impianti. Può trovare impiego di lavoro nei settori tipici, quali aziende agrarie, cantine e frantoi.

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piano dell'offerta formativa 2011/2012

istituto tecnico agrario statale e istituto professionale di stato per l'agricoltura e l'ambiente 23

ORDINAMENTO DEGLI STUDI ISTITUTO PROFESSIONALE PER L'AGRICOLTURA E L'AMBIENTE

CLASSE PRIMA

Ore settimanali

Classe 1° Prove Materie di insegnamento

istruzione formazione

Classi di concorso

S/G O P

RC o attività alternative 1

1

Lingua e letteratura italiana 4 3 (1)

50/A S O

Storia 2

2 50/A O

Lingua inglese 3

3 346/A S O

Diritto ed economia 2

2 19/A O

Matematica 4 4 47/A S O

Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia)

2

2 60/A O

Scienze motorie e sportive 2

2 29/A P

Scienze integrate (chimica)* 2 (1)

2 (2) 58/A (5/C) O P

Tecnologie dell’informazione e della comunicazione

2

2 42/A G

Ecologia e Pedologia 3

3 (2)

58/A O

Scienze integrate (Fisica)* 2 (1)

2 (1) 38/A (5/C) O

Laboratori tecnologici ed esercitazioni 3

4 5/C P

Ore settimanali

*( ) in copresenza

32 32

Ore annuali 1056 1056

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piano dell'offerta formativa 2011/2012

istituto tecnico agrario statale e istituto professionale di stato per l'agricoltura e l'ambiente 24

ORDINAMENTO DEGLI STUDI L'ISTITUTO PROFESSIONALE PER L'AGRICOLTURA E L'AMBIENTE

CLASSE SECONDA

Ore settimanali Classe 2°

Prove Materie di insegnamento

istruzione formazione

Classi di concorso

S/G O P

RC o attività alternative 1

1

Lingua e letteratura italiana 4 4

50/A S O

Storia 2

2 50/A O

Lingua inglese 3

3 346/A S O

Diritto ed economia 2

2 (1) 19/A O

Matematica 4 3(1) 47/A S O

Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia)

2

2 60/A O

Scienze motorie e sportive 2

2 29/A P

Scienze integrate (chimica)* 2 (1)

2 (2) 58/A (5/C) O P

Tecnologie dell’informazione e della comunicazione

2

2 (1) 42/A G

Ecologia e Pedologia 3

3 (3)

58/A O

Scienze integrate (Fisica)* 2 (1)

2 (1) 38/A (5/C) O

Laboratori tecnologici ed esercitazioni 3

4 5/C P

Ore settimanali

*( ) in copresenza

32 32

Ore annuali 1056 1056

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piano dell'offerta formativa 2011/2012

istituto tecnico agrario statale e istituto professionale di stato per l'agricoltura e l'ambiente 25

Dopo il biennio iniziale, segue un MONOENNIO, che prevede le qualifiche di Operatore

Agroambientale o di Operatore Agroindustriale.

Materie di insegnamento Ore sett. settembr

Classi di concorso

Prove

IIIa

S/G O P

Area Comune

Italiano 3 50/A S O

Storia 2 50/A O

Lingua straniera 2 346/A S O

Matematica ed informatica 3 47/A S O

Educazione fisica 2 29/A P

Religione 1

Totale 13

Operatore Agro-Ambientale

Genio rurale * 3 (2) 58/A (5/C) G

Economia dell’azienda agraria 3 58/A S O

Ecologia agraria e tutela dell’ambiente * 3 (1) 58/A (5/C) S O

Tecnologie chimico-agrarie ed ambientali * 3 (1) 58/A (5/C) O P

Tecniche delle produzioni * 4 (2) 58/A (5/C) S O

Esercitazioni di ecologia applicata 3 5/C P

Totale 32

Operatore Agro-Industriale

Biochimica e microbiologia della trasfomazione dei prodotti agricoli *

4 (3) 60/A (5/C) S O P

Elementi di biotecnologie generali ed agrarie * 3 (2) 58/A (5/C) O P

Tecnologie chimico-agrarie * 4 (3) 58/A (5/C) S O P

Ecologia agraria 3 58/A O

Economia agro-alimentare ed elementi di diritto 3 58/A S

Laboratorio di tecnologie agro-alimentari 2 5/C P

Totale 32

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piano dell'offerta formativa 2011/2012

istituto tecnico agrario statale e istituto professionale di stato per l'agricoltura e l'ambiente 26

Ore settimanali nell’area di indirizzo 19

Ore settimanali nell’area comune 13

Ore settimanali di esercitazioni 11

Totale ore settimanali 32

BIENNIO POST-QUALIFICA

Ore sett. Prove

Materie di insegnamento IVa Va Classi di concorso S/G O P

Italiano 4 4 50/A S O

Storia 2

2 50/A O

Matematica 3

3 47/A S O

Lingua straniera 3

3 346/A S O

Educazione fisica 2

2 29/A P

Religione 1 1

Ecologia ambientale 3

3 60/A O

Tec. di prod. trasform. e valorizz.ne dei prodotti* 4 (3)

4 (2) 58/A (5/C) S O P

Contabilità* 3 (2) 58/A (5/C) S

Economia agraria* 2

3 (3) 58/A (5/C) S O

Economia dei mercati agricoli 2 58/A O

Diritto e legislazione 3

3 19/A O

Ore settimanali 30 30

*( ) di cui in compresenza 5 5 5/C

Ore annuali 990 990

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO (*) 66 66

(*) In tale area sono previste esperienze di scuola lavoro ed interventi formativi effettuati anche all’esterno all’istituto. Al termine del modulo viene rilasciato uno specifico attestato che costituisce credito formativo.

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piano dell'offerta formativa 2011/2012

istituto tecnico agrario statale e istituto professionale di stato per l'agricoltura e l'ambiente 27

LE ATTIVITA' CURRICOLARI

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA DEL COLLEGIO DEI DOCENTI

Il documento, predisposto all’inizio di ciascun anno scolastico con il contributo delle diverse componenti, si propone di coordinare tutte le attività educative e didattiche che sono alla base del funzionamento dell’unità scolastica, anche per farle aderire sia alla realtà storica e territoriale dell’Istituto che alle aspettative degli studenti e delle loro famiglie.

In particolare, con esso si vuole:

• progettare i percorsi formativi correlati alle finalità e agli obiettivi delineati nei programmi;

• armonizzare l’attività dei consigli di classe, individuando gli strumenti per la rilevazione della situazione iniziale e finale, nonché per la valutazione dei percorsi didattici;

• elaborare le attività riguardanti l’orientamento, la formazione integrata, i corsi di recupero, gli interventi di sostegno;

• raccogliere i progetti elaborati nell’ambito dei dipartimenti e delle commissioni di lavoro del collegio dei docenti.

Attraverso la Programmazione educativa e didattica si vogliono fornire adeguate e tempestive soluzioni agli eventuali problemi connessi alle difficoltà e alle demotivazioni degli alunni, mediante interventi opportunamente inseriti nel contesto della didattica curricolare.

LE ATTIVITA' CURRICOLARI

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DEI DIPARTIMENTI DISCIPLINARI

I dipartimenti sono articolazioni, per discipline omogenee, del collegio dei docenti, istituite da questo ai fini della programmazione educativa e didattica nell’esercizio dei propri poteri di autorganizzazione. Essi sono coordinati da un docente, nominato dal Dirigente scolastico.

I dipartimenti hanno il compito di:

a) predisporre la programmazione didattica di loro competenza con la quale vengono esplicitati:

• gli obiettivi specifici delle discipline omogenee oggetto del dipartimento, per ciascuna classe;

• i contenuti comuni, anche in vista delle inevitabili fusioni di classi, passaggi di alunni, ripetenze e per rendere omogenee le decisioni finali dei consigli di classe nella valutazione degli alunni; eventualmente, potranno essere prese decisioni per l’adattamento dei programmi di insegnamento alle specifiche esigenze del territorio di utenza;

• la metodologia di lavoro (strategie educative, esercitazioni, compresenza);

• gli strumenti di verifica (tipologia e numero delle prove, modalità e tempi di correzione delle medesime);

• i criteri di valutazione (compresa la scala dei voti da 1 a 10);

• l’uso dei laboratori e dei sussidi didattici;

b) proporre le attività di formazione e aggiornamento dei docenti;

c) proporre le attività didattiche non curricolari attinenti l'area disciplinare;

d) proporre l'adozione dei libri di testo e l’acquisto dei sussidi didattici;

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piano dell'offerta formativa 2011/2012

istituto tecnico agrario statale e istituto professionale di stato per l'agricoltura e l'ambiente 28

e) predisporre progetti di razionalizzazione delle risorse strutturali di competenza del dipartimento, ispirati a criteri di maggiore efficienza ed economicità;

f) predisporre progetti di organizzazione modulare dell'attività didattica;

g) organizzare il tutoring dei docenti supplenti e dei docenti in periodo di prova;

h) organizzare attività e strumenti di documentazione scientifica;

i) predisporre attività di rinforzo per gli alunni che presentano difficoltà d’apprendimento;

j) predisporre l’attività di approfondimento per gli alunni che hanno raggiunto i livelli minini;

k) tenere rapporti con gli enti e le associazioni che si occupano delle tematiche scientifiche dell'area interessata.

LE ATTIVITA' CURRICOLARI

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DEI CONSIGLI DI CLASSE La programmazione didattica, elaborata dai Consigli di classe, è un atto mediante il quale si delinea il percorso formativo della classe e del singolo alunno. Più precisamente questo documento indica i seguenti temi:

• obiettivi comuni e trasversali (sui quali progettare eventuali interventi a carattere inter o pluridisciplinare);

• comportamento comune da tenere nei confronti degli alunni nei vari momenti della vita scolastica.

• metodologie di lavoro (modalità di svolgimento delle lezioni e delle esercitazioni in compresenza);

• strumenti di verifica (modalità, natura e numero delle prove per quadrimestre, accorgimenti per evitare la coincidenza di più prove scritte e orali nei periodi conclusivi dell’attività o carichi di lavoro anomali per gli alunni);

• livelli di conoscenza, competenze e capacità che dovranno raggiungere gli alunni per ottenere la promozione;

• alunni per i quali si rendono necessari interventi di recupero;

• attività integrative e complementari (compresa la dichiarazione di disponibilità dei coordinatori dell’iniziativa e degli altri eventuali docenti necessari al buon esito);

LE ATTIVITA' CURRICOLARI

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DEI SINGOLI DOCENTI

Sulla base delle indicazioni dei rispettivi consigli di classe e delle decisioni dei dipartimenti, i docenti predispongono, all’inizio di ciascun anno scolastico, la programmazione didattica individuale, da allegare al proprio registro personale e da mettere agli atti a disposizione dell’utenza. Essa deve fornire indicazioni, per ciascuna materia e per ciascuna classe, su:

a) prove d’ingresso (per le classi iniziali), particolarmente in ordine a:

• modalità di accertamento della preparazione di base degli alunni;

• valutazione del livello di preparazione e delle capacità della classe;

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istituto tecnico agrario statale e istituto professionale di stato per l'agricoltura e l'ambiente 29

• prerequisiti che gli allievi devono possedere per l’apprendimento della materia;

• idoneità della preparazione di base degli alunni al corso delle lezioni da svolgere;

• attività di recupero che si intendono attuare nel caso in cui la preparazione di base non dovesse risultare idonea;

b) obiettivi di apprendimento della disciplina (indicazione delle conoscenze, competenze, capacità e abilità che l’alunno dovrà raggiungere al termine dell’anno scolastico);

c) metodologia d’insegnamento (indicazione delle modalità di insegnamento che si intendono adottare per evitare la monotonia e sollecitare un apprendimento attivo, partecipe e progettuale);

d) strumenti di lavoro (testi in adozione, testi consigliati, testi da far prelevare in biblioteca, dotazioni di laboratorio da utilizzare, altri strumenti e sussidi);

e) attività complementari e integrative (visite guidate, viaggio di istruzione, ecc.);

f) criteri e mezzi di valutazione (tipologia delle prove, corrispondenza fra voti e livelli di apprendimento);

g) criteri per l’attuazione di interventi didattici integrativi;

h) contenuti e tempi di lavoro (scegliere, definire e organizzare i contenuti in unità didattiche).

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istituto tecnico agrario statale e istituto professionale di stato per l'agricoltura e l'ambiente 30

Cap. 4°

LE ATTIVITA’ NON CURRICOLARI

La formazione oggi avviene soltanto in parte attraverso l’esperienza strettamente scolastica. Molte altre occasioni formative e culturali si offrono nella società contemporanea ai giovani che non sempre ne profittano per mancanza di stimoli e sollecitazioni. La Scuola deve cercare di sopperire a queste “nuove povertà” mettendo in contatto gli allievi con le risorse del territorio in cui vivono e fornendo gli strumenti necessari ad una fruizione critica e personale. Si ritiene infatti che obiettivo della formazione debba essere non soltanto la padronanza delle competenze disciplinari ma una complessiva capacità di partecipazione alla vita sociale e culturale della comunità.

A questo fine l’Istituto organizza la partecipazione ad attività culturali di vario genere stabilendo contatti con le Istituzioni più importanti e con le realtà territoriali più vivaci allo scopo di mettere a frutto tutte le occasioni e le risorse atte a sviluppare l’abitudine negli allievi alla fruizione culturale critica e autonoma

Poiché la maggior parte delle attività è strettamente connessa con la programmazione curricolare se ne prevede lo svolgimento in orario scolastico. Sono previste anche attività pomeridiane.

L'Istituto ha attivato inoltre numerosi progetti sia interni che in collaborazione con altre Scuole, Enti Territoriali , Università ed anche soggetti privati.

I Progetti pur non essendo strettamente connessi con la programmazione curriculare, avendo comunque un'importante ricaduta didattica, spesso di tipo interdisciplinare, vengono anche svolti in orario scolastico coinvolgendo più Docenti della classe o di classi diverse. Comunque per la realizzazione di alcuni di essi sono previste attività pomeridiane

VISITE GUIDATE VIAGGI DI ISTRUZIONE SCAMBI CULTURALI CON ALTRE SCUOLE

Obiettivi • Approfondire la preparazione degli studenti promuovendo la possibilità di conoscere aspetti paesaggistici, monumentali e culturali, di entrare in contatto con realtà economiche e produttive attinenti all'indirizzo di studio, e di partecipare ad attività sportive, attraverso progetti articolati chi si configurino come esperienze di apprendimento.

• Favorire, con queste iniziative didattico-culturali, lo sviluppo della socializzazione degli studenti tra loro, e con i/le docenti, abituando anche al confronto con realtà geografiche, culturali e linguistiche diverse.

• Precisare i criteri generali per attuare le visite guidate e i viaggi di istruzione chiarendo compiti ed adempimenti delle varie componenti scolastiche.

• Proporre tempi e scadenze delle varie fasi organizzative, coordinando le singole iniziative, e predisponendo la modulistica opportuna.

• Rendere disponibili le sintesi delle attività programmate e, a consuntivo, delle attività svolte.

Organizzazione delle attività

Secondo il regolamento allegato da aggiornare man mano alle esigenze emergenti

Risorse umane Docente coordinatore dell’attività, responsabili dei viaggi e delle visite e

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istituto tecnico agrario statale e istituto professionale di stato per l'agricoltura e l'ambiente 31

docenti accompagnatori

Commissione • Prof. Coleschi, Bagnoli Viviana, Amodei (ITAGR) • Prof Mazzocchi (IPSAA)

ATTIVITÀ CULTURALI: CINEMA

Obiettivi • Conoscenza degli elementi fondamentali del linguaggio cinematografico • Fruizione critica delle opere e formazione del gusto al consumo culturale • Relazione del linguaggio cinematografico con quello letterario e teatrale • Cinema come fonte e agente di storia • Indagine sul proprio mondo interiore ed occasione di espressione

individuale

Organizzazione delle attività

• Proiezioni in sala ed incontri con autori e critici cinematografici • Laboratori con materiali in video (analisi formale dei testi

cinematografici) • Elaborazione di schede, saggi critici, articoli di giornale • Partecipazione al Progetto Cinema e scuola (Provincia di Firenze)

Risorse umane Docente coordinatore dell’attività e docenti delle classi interessate (lettere)

Risorse tecniche • Sale cinematografiche • Laboratori per una o due classi in aula o biblioteca

Coordinatore • Prof. Di Genova (ITAGR) • Prof. Buonfiglio (IPSAA)

LA SCUOLA IN OSPEDALE

Destinatari • Alunni ITAGR e IPSAA

Obiettivi • Successo formativo per alunni affetti da gravi malattie e con periodici ricoveri in Ospedale

Azioni • Interventi didattici in ospedale e domiciliari.

Soggetti coinvolti • Docenti interni

Scansione temporale • L'intero anno scolastico

Coordinatore Prof.sa Gordiano Franca ATTIVITÀ CULTURALI: LABORATORIO VIDEO

Obiettivi • Costituzione di una memoria audiovisiva alla quale attingere per la fruizione didattica

• Costruzione di un repertorio di immagini utilizzabili per il montaggio di semplici prodotti audiovisivi o a completamento delle risorse di biblioteca per gli approfondimenti autonomi degli studenti

• Favorire lo sviluppo di capacità espressive e comunicative attraverso l'esperienza diretta della realizzazione video

• Apertura del laboratorio alle iniziative didattiche e formative della Provincia di Firenze come previsto dalla specifica convenzione

Organizzazione delle attività

• Documentazione delle attività culturali (interviste a registi, scrittori, critici, registrazione dei dibattiti e degli incontri)

• Realizzazione di piccoli saggi di documentazione o di scrittura creativa in video proposti da docenti o da gruppi di studenti

Risorse umane Docente coordinatore dell’attività e docenti delle classi interessate

Risorse tecniche • Strumentazione essenziale per la ripresa e il montaggio video che permette agli

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piano dell'offerta formativa 2011/2012

istituto tecnico agrario statale e istituto professionale di stato per l'agricoltura e l'ambiente 32

allievi l'acquisizione delle competenze necessarie alla realizzazione di semplici ma efficaci prodotti audiovisivi

Coordinatore Prof. Buonfiglio Vincenzo EDUCAZIONE AMBIENTALE

Obiettivi Educare gli studenti ad un corretto rapporto con l’ambiente

Organizzazione delle attività

• Lezioni ed interventi di esperti • Progetti ed iniziative varie

Risorse umane Docenti

Risorse tecniche Aula multimediale

Coordinatore Prof. Baldini Angela(ITAGR) Prof. Mazzocchi Paolo(IPSAA)

ATTIVITÀ SPORTIVE

Obiettivi Offrire agli alunni più occasioni per poter praticare attività di movimento e discipline sportive, anche meno conosciute, che possano servire come arricchimento delle proprie abilità motorie.

Organizzazione delle attività

Le attività si svolgono sia in orario scolastico in modo coordinato con le lezioni e in orari pomeridiani tramite progetti per gruppi sportivi

Risorse umane Docenti di educazione fisica

Risorse tecniche • Palestra dopolavoro ferroviario • Campo atletica leggera A.S.S.I • Altri spazi degli Istituti

Coordinatore Prof. Giustarini (ITAGR) Prof. Mansani (IPSAA)

INTERVENTI E I SERVIZI PER GLI STUDENTI ACCOGLIENZA E ORIENTAMENTO

Obiettivi • Far conoscere gli Istituti, le rispettive realtà e gli sbocchi post-diploma • Facilitare la scelta degli allievi delle scuole medie, rendendoli consapevoli e

motivati • Informazione e orientamento degli alunni dell’istituto sulle scelte post-diploma.

Organizzazione delle attività

• Invio alle scuole medie di materiale informativo • Visita all'Istituto, partecipazioni a manifestazioni indette da Enti Pubblici, visite

alle scuole medie, percorsi guidati di orientamento • Percorsi guidati all'interno dell'Istituto Tecnico e/o Professionale ed in Azienda

e partecipazione alle lezioni. • Open-day pomeridiani • Partecipazione a manifestazioni per l'orientamento • Visite individuali di allievi e famiglie concordate con le responsabili

dell'orientamento. • Nell'ambito delle attività di orientamento l'Istituto è aperto al Territorio durante

tutto l'anno scolastico con visite guidate di Asili nido, di Scuole dell'infanzia e scuole elementari.

• Visite guidate su appuntamento del Museo della didattica in Agricoltura. • Visite guidate su appuntamento del giardino tattile e profumato.

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piano dell'offerta formativa 2011/2012

istituto tecnico agrario statale e istituto professionale di stato per l'agricoltura e l'ambiente 33

• organizzazione di incontri con professori universitari per la presentazione delle varie facoltà e dei successivi sbocchi lavorativi;

Risorse umane Docenti incaricati dalla dirigenza e figura funzionale per l’orientamento

Coordinatori Prof. Valter Bagnoli – prof. Francesca Pirri ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

Destinatari � alunni delle classi 3° e 4° ITAGR e delle classi 4° e 5° IPSAA

Obiettivi •••• Collegare la formazione in aula alla formazione in azienda attraverso modalità di

apprendimento flessibili; •••• acquisire competenze spendibili nel mondo del lavoro; •••• favorire l’orientamento dei ragazzi, collegare la scuola al mondo del lavoro e

correlare l’offerta formativa della scuola allo sviluppo economico e culturale del territorio

Organizzazione delle attività

• svolgimento di attività (32 ore per Itagr- 72 ore Ipsaa) presso aziende del territorio (da definire nell’ambito dei consigli di classe le modalità ed il periodo dell’anno scolastico piu’ opportuno).

• gli alunni saranno seguiti da due/tre tutor scolastici individuati dai consigli di classe e dai tutor aziendali che, dettagliatamente informati delle finalità del progetto, avranno il compito di registrare e valutare la partecipazione dello studente e di guidarlo nel raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Risorse umane Docenti interni (Tutor scolastici), Tutor aziendali

Coordinatori Prof: Vieri Baldocci (ITAGR) – Prof. Francesca Pirri (IPSAA) STAGES

Destinatari � alunni delle classi terze e quarte dell’ITAGR

Obiettivi � integrazione delle attività curricolari con il mondo del lavoro.

Organizzazione delle attività

• Gli stages verranno effettuati presso Aziende del territorio su richiesta degli studenti. Avranno la durata di 2 settimane a partire dalla fine dell’anno scolastico.

• Le aziende saranno selezionate in base agli interessi ed all’indirizzo di studi dei singoli alunni.

• I contenuti saranno concordati con le aziende e si riferiranno ai singoli piani di studio di ogni stagista.

Risorse umane Docenti interni. Enti: Aziende del territorio fiorentino

Coordinatore Prof. Vieri Baldocci

ATTIVITA' DI RECUPERO E DI POTENZIAMENTO

Obiettivi • Evitare la dispersione scolastica • Fornire e trasmettere conoscenze • Recuperare le carenze e potenziare le conoscenze

Organizzazione delle attività

• Corsi per il recupero dei Debiti formativi • Prove di verifica per il superamento dei debiti formativi • Pausa didattica (da stabilire in sede di c.d.c) • Corsi di recupero (da stabilire in sede di c.d.c.) • Attività di sportello per recupero e potenziamento (a richiesta)

Risorse umane Docenti interni Itagr e Ipsaa

Coordinatore Prof. Di Giglio

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piano dell'offerta formativa 2011/2012

istituto tecnico agrario statale e istituto professionale di stato per l'agricoltura e l'ambiente 34

PREVENZIONE DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA E DIRITTO DOVERE ALL’ISTRUZIONE (Progetto organico di istituto)

Destinatari � alunni delle classi prime e seconde dell’ITAGR

Obiettivi • Ridurre i fattori di incidenza sulla dispersione scolastica in entrata e durante il corso di studio.

• Adottare le misure opportune che permettano di rendere quanto più possibile operativo l’obbligo scolastico e formativo

Organizzazione delle attività

• Coordinare e migliorare l’attività di analisi dei bisogni formativi e delle abilità curriculari e trasversali degli allievi per il migliore inserimento (questionari, inchieste e analisi)

• Favorire le iniziative, anche promosse dagli stessi allievi, utili a migliorare le capacità di relazione con l’ambiente scolastico e la maturazione intellettuale (discussioni, giornali, incontri, forum) creando le condizioni migliori “per stare bene a scuola con profitto”

• Rapporti con le altre scuole per l’organizzazione di passaggi e corsi integrativi • Orientare/riorientare gli allievi che dichiareranno di voler uscire dalla scuola per

frequentare l’ ultimo anno dei percorsi triennali di istruzione e formazione professionale

• Fasi: individuazione soggetti a rischio dispersione; orientamento di gruppo: orientamento individuale

Risorse umane Docenti interni e orientatori agenzia formativa ENAIP

Coordinatori Prof. Baldocci (ITAGR) - Prof. Pirri (IPSAA)

PROGETTO DISABILITA’ IPSAA-ITAGR

Destinatari • Tutti gli allievi in situazione di handicap o di disagio, le loro classi e loro

famiglie.

Obiettivi • Organizzare il lavoro dei docenti di sostegno per rispondere alle esigenze didattiche degli allievi in situazione di handicap; creare clima favorevole agli alunni portatori di handicap e a quelli in situazione di disagio; promuovere attività di rinforzo e sostegno in piccoli gruppi.

Azioni • Coordinamento delle riunioni periodiche del gruppo di sostegno (una al mese), fissare calendario PEI per IPSAA/ITAGR;

• organizzare orario docenti sostegno ed educatori; • organizzare rapporti con famiglie, NPI, ASL , DS, segreteria, CSA,

Ufficio Assistenza Comune Firenze, curare realizzazione percorsi integrati scuola-lavoro, informazione su/organizzazione di convegni etc. su tematiche relative a didattica in situazioni con handicap.

Soggetti coinvolti • Personale interno (tutti i docenti di sostegno) ed esterno (personale delle ASL, aziende per percorsi integrati).

Scansione temporale • Coordinamento riunioni docenti sostegno, Rapporti CSA e Ufficio Integrazione, Collaborazione con Segr. Didattica: da Settembre a Maggio; formulazione orario Settembre-Ottobre; formulazione calendario PEI: Sett-Ott, Mar-Apr; incontri ufficio Assist. Scol. Comune: Sett-Ott, Apr-Mag.

Coordinatore

Prof. Varano .

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piano dell'offerta formativa 2011/2012

istituto tecnico agrario statale e istituto professionale di stato per l'agricoltura e l'ambiente 35

ACCOGLIENZA ALUNNI CON D.S.A. (legge 170 8/10/2010)

Destinatari Tutti gli allievi in situazione di DSA , le loro classi e loro famiglie

Obiettivi • mettere in atto una serie di strategie e di strumenti al fine di garantire il successo scolastico degli alunni con DSA,

Organizzazione delle attività

• Aggiornamento dell’anagrafe degli alunni e continuità tra i vari ordini di scuola

• Nomina di una commissione referente con il compito di coordinamento, organizzazione, supporto ai colleghi e alle famiglie, informazione e formazione.

• Predisposizione di un protocollo di accoglienza con l’indicazione delle azioni e dei ruoli dei vari soggetti coinvolti (Docenti, Servizi, Famiglia, Referenti …): se, su segnalazione di docenti e/o genitori, si sospetta che le difficoltà scolastiche siano conseguenza di disturbi specifici d’apprendimento (dislessia, disortografia, discalculia, disgrafia) o di disturbi dell’attenzione e iperattività, le azioni saranno dirette prima all'accertamento diagnostico di massima e a un colloquio con i genitori dell'alunno, poi i genitori saranno sostenuti e guidati a disporre le indagini cliniche necessarie per la conferma diagnostica; infine si curerà il coordinamento delle azioni mirate alla riduzione del disagio a scuola.

• Informazione, formazione e aggiornamento dei docenti • Predisposizione di un Piano Didattico Personalizzato (in raccordo con

la famiglia) con l’indicazione delle misure messe in atto per ciascun alunno inerenti le metodologie adottate, gli strumenti compensativi, le prestazioni per cui si prevede la dispensa, i criteri e le modalità di valutazione, l’assegnazione dei compiti a casa

Risorse umane Docenti interni ed esperti esterni

Referenti Prof. Baldini Landi Vicario (ITAGR) - Prof. Campanella, Dei, Di Virgilio, Livi (IPSAA)

QUALITA’ E ACCREDITAMENTO

Obiettivi • Ottenere l’accreditamento e la certificazione di qualità (CAF); • Riconoscimento dell’istituzione scolastica come agenzia formativa; • Costruire un sistema di autovalutazione di Istituto; • Fare della scuola un centro di iniziativa per la qualità; • Diffondere le migliori pratiche all'interno della scuola e in rete sul territorio

Organizzazione delle attività

• Costituzione del gruppo qualità; • Organizzazione dell’autovalutazione; • Conduzione del processo di autovalutazione; • Raccolta e valutazione dei risultati di performance; • Redazione del rapporto di autovalutazione; • Piano di miglioramento; • Scelta delle priorità e implementazione

Risorse umane Docenti interni Itagr e Ipsaa, personale ATA.

Coordinatore Prof. Baldini- Prof. Pirri – Prof. Secci (accreditamento)

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piano dell'offerta formativa 2011/2012

istituto tecnico agrario statale e istituto professionale di stato per l'agricoltura e l'ambiente 36

Altre attività e Progetti a carattere non permanente sono inseriti all’interno dell’allegato “Piano annuale delle attività” che è parte integrante del POF e che viene approvato ad inizio anno scolastico dal Consiglio di Istituto su proposta del Collegio dei Docenti.

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piano dell'offerta formativa 2011/2012

istituto tecnico agrario statale e istituto professionale di stato per l'agricoltura e l'ambiente 37

Cap. 5°

I SERVIZI DIDATTICI sommario 1. funzioni strumentali al piano dell’offerta formativa……………………………37

2. coordinamento dei consigli di classe…………………………………………...38

3. coordinamento dei dipartimenti disciplinari……………………………………39

4. comitato di valutazione dei docenti

5. comitato tecnico scientifico

6. assegnazione degli insegnamenti ai docenti e assegnazione dei docenti alle classi

SERVIZI DIDATTICI

FUNZIONI STRUMENTALI AL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA*

I docenti incaricati delle funzioni strumentali al piano dell’offerta formativa prestano il

servizio aggiuntivo normalmente in cinque ore settimanali, di cui almeno tre di sportello, secondo le indicazioni fornite dal Dirigente scolastico. Il docente incaricato coordina le seguenti attività.

1a area: gestione del piano dell'offerta formativa � stesura, diffusione, pubblicazione e aggiornamento del P.O.F. � progettazione curriculare: educativa del collegio dei docenti, didattica dei consigli di classe � verifica e valutazione delle attività del P.O.F. � rapporti tra la scuola e le famiglie per l’elaborazione del P.O.F. � referente per l’Educazione Ambientale � coordinatore della commissione qualità (CAF) 2a area: sostegno al lavoro dei docenti � formulazione ed aggiustamento dell’orario delle lezioni � analisi dei bisogni formativi dei docenti � biblioteca � accoglienza dei nuovi docenti � informatizzazione del servizio di valutazione degli alunni

3a area: interventi e servizi per studenti (extracurricolari e di recupero) � interventi didattici educativi integrativi � esami per il recupero dei debiti

4a area: interventi e servizi per studenti (per la sede itagr in coordinamento con la sede ipsaa) � attività di accoglienza e orientamento � azioni connesse all’elevazione dell’obbligo scolastico � orientamento e ri-orientamento

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piano dell'offerta formativa 2011/2012

istituto tecnico agrario statale e istituto professionale di stato per l'agricoltura e l'ambiente 38

� iniziative di integrazione scolastica � prevenzione della tossicodipendenza � prevenzione del disagio giovanile � regolamento e applicazione dello statuto degli studenti � orientamento dei futuri studenti � orientamento per i corsi post diploma � orientamento verso il mondo del lavoro e verso l’università

5a area: interventi e servizi per studenti � cura dell’attività di sostegno per gli alunni in situazione di handicap � coordinamento dei docenti di sostegno delle tre aree disciplinari (AD01, AD02, AD03) � formulazione ed adeguamento alle situazioni emergenti dell’orario del sostegno � cura delle relazioni con gli Enti esterni (ASL, Comune, ecc.) � iniziative di integrazione scolastica e prevenzione del disagio giovanile (IPSAA) 6a area: realizzazione di progetti formativi (d'intesa con enti ed istituzioni) � progetti realizzati con Enti locali � progetti realizzati con altre Istituzioni scolastiche � progetti comunitari � scambi culturali � istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS) (corsi post-diploma)

7a area: attivita’ ipsaa � gestione del POF presso l’IPSAA � sostegno al lavoro dei docenti dell’IPSAA � interventi e servizi per gli studenti dell’IPSAA � coordinamento dell’area di professionalizzazione � attività di accoglienza e orientamento * vedi allegato n. 1” piano delle attività”

SERVIZI DIDATTICI

COORDINAMENTO DEI CONSIGLI DI CLASSE Osservazioni I docenti coordinatori dei Consigli di classe sono designati all'inizio di ogni

anno scolastico dal dirigente scolastico. Attività - la delega a presiedere le riunioni del consiglio;

- il coordinamento dei docenti per la stesura, il monitoraggio e la verifica della programmazione didattica ed educativa del consiglio;

- il rapporto con i genitori degli alunni della classe per quanto concerne l’andamento didattico e disciplinare;

- il monitoraggio delle assenze e della loro giustificazione, dei ritardi e degli ingressi posticipati;

- il controllo dei registri di classe (in coordinamento con i collaboratori della dirigenza);

- il coordinamento della stesura del documento finale del consiglio di classe per le classi quinte (documento del 15 maggio);

- il coordinamento delle attività extracurriculari (visite guidate, gite di istruzione e quanto altro previsto nella programmazione)

-

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SERVIZI DIDATTICI COORDINAMENTO DEI DIPARTIMENTI DISCIPLINARI Osservazioni I docenti coordinatori dei Dipartimenti disciplinari sono designati all'inizio

di ogni anno scolastico dal dirigente scolastico. Attività - coordinamento delle Dipartimenti disciplinari;

- predisposizione della programmazione annuale dei relativi Dipartimenti disciplinari;

- coordinamento della programmazione e delle svolgimento delle attività curricolari e complementari.

SERVIZI DIDATTICI

COMITATO DI VALUTAZIONE DEI DOCENTI

Osservazioni E' eletto dal Collegio dei docenti ed è convocato dal Dirigente scolastico. Attività Si riunisce alla conclusione dell'a.s. per la valutazione del periodo di prova

degli insegnanti immessi in ruolo, si riunisce inoltre ogni qualvolta se ne presenti la necessità.

COMITATO TECNICO SCIENTIFICO Osservazioni

composto da docenti e da esperti del mondo del lavoro, delle professioni e della ricerca scientifica e tecnologica. è un organismo con funzioni consultive e propositive per l’organizzazione delle aree di indirizzo e l’utilizzazione degli spazi di autonomia e Flessibilità; è lo strumento per consolidare i rapporti della scuola con il mondo del lavoro e delle professioni e sviluppare le alleanze formative.

Attività la costituzione del CTS è formalizzata con apposite delibere degli organi

collegiali della scuola nel rispetto dei ruoli istituzionali di ciascun organo. è opportuno, altresì, che il CTS duri in carica almeno per un triennio

SERVIZI DIDATTICI ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI ALLE CLASSI E ASSEGNAZIONE DEGLI INSEGNAMENTI AI DOCENTI

Criteri Nell'assegnare i diversi insegnamenti ai docenti titolari e nell'assegnare le classi ai docenti si dovrà considerare:

- la scansione biennio-triennio per l'ITAGR - la scansione biennio-monoennio-postqualifica per l'IPSAA - il principio della continuità didattica - le esigenze didattiche generali - gli anni di esperienza nell'insegnamento della disciplina - rispetto della graduatoria interna

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Cap. 6°

I SERVIZI DI SUPPORTO ORGANIZZATIVO sommario collaboratori del Dirigente Scolastico coordinamento delle attività delle aziende agrarie (itagr – ipsaa) responsabili dei laboratori e delle aule speciali commissione tecnica: prevenzione e protezione (sicurezza, salute e igiene) SERVIZI DI SUPPORTO ORGANIZZATIVO

COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

Osservazioni I collaboratori della presidenza sono docenti designati dal dirigente

scolastico all'inizio di ogni anno scolastico. Attività Collaborano con la presidenza per l'organizzazione delle attività didattiche

del Tecnico e del Professionale; il vicario sostituisce il dirigente in caso di brevi assenze o impedimenti.

* vedi allegato n. 1” piano delle attività”

SERVIZI DI SUPPORTO ORGANIZZATIVO

COORDINAMENTO ATTIVITÀ DELLE AZIENDE AGRICOLE (ITAGR/IPSAA)

Osservazioni I collaboratori delle aziende agrarie, del Tecnico e del Professionale, sono

designati dal dirigente scolastico all'inizio di ogni anno scolastico. Attività Collaborano con la presidenza per l'organizzazione di tutte le attività

relative alle aziende agrarie del Tecnico e del Professionale. * vedi allegato n. 1” piano delle attività”

SERVIZI DI SUPPORTO ORGANIZZATIVO

RESPONSABILI DEI LABORATORI E DELLE AULE SPECIALI

Osservazioni I responsabili dei laboratori e delle aule speciali sono docenti designati dal

dirigente scolastico all'inizio di ogni anno scolastico. Attività � programmano e organizzano l'attività di laboratorio;

� curano la dotazione di strumenti assegnata e propongono la manutenzione e gli acquisti da effettuare;

� verificano l'attuazione delle norme relative alla sicurezza. • vedi allegato n. 1” piano delle attività”

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SERVIZI DI SUPPORTO ORGANIZZATIVO

SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (sicurezza, salute e igiene)

Osservazioni Il Dirigente scolastico designa i coordinatori referenti del: � servizio di prevenzione e protezione dai rischi; � prevenzione incendi; � emergenza evacuazione; � emergenza pronto soccorso.

Attività Supporto organizzativo per l'applicazione della normativa di sicurezza,

salute e igiene. * vedi allegato n. 1” piano delle attività”

Cap. 7°

I SERVIZI AMMINISTRATIVI, TECNICI, AUSILIARI

L’Istituto individua, fissa e rende noto gli standard dei seguenti fattori di qualità dei servizi amministrativi, tecnici e ausiliari garantendone altresì l’osservanza ed il rispetto della:

� celerità delle procedure; � trasparenza; � informatizzazione dei servizi di segreteria, tecnici e ausiliari; � flessibilità degli orari degli uffici a contatto con il pubblico.

In particolare vengono fissati i seguenti standard specifici delle procedure: - la predisposizione e distribuzione dei moduli di iscrizione è effettuata «a vista»; - il rilascio di certificati è effettuato nel normale orario di apertura al pubblico degli Uffici di

Segreteria, entro il tempo massimo di tre giorni lavorativi per quelli di iscrizione e frequenza e di cinque per quelli con votazioni e/o giudizi;

- gli uffici di Segreteria garantiscono un orario di apertura al pubblico, di mattina e di pomeriggio, funzionale alle esigenze degli utenti e del territorio.

L’ufficio della Dirigenza scolastica riceve il pubblico sia su appuntamento telefonico sia secondo l’orario di apertura.

Per l’informazione si assicurano spazi ben visibili e apposite pagine nel sito web dell’istituto. In particolare: - tabella dell’orario di servizio (orario di ricevimento dei docenti; orario, funzioni e

dislocazione del personale amministrativo, tecnico, ausiliario); - organigramma degli uffici (dirigenza scolastica, uffici di segreteria, sala docenti, sala di

ricevimento dei genitori); - albi d’Istituto; - informazioni relative alla sicurezza, salute, igiene; - nonché sono disponibili:

- bacheca sindacale; - bacheca degli studenti; - bacheca dei genitori.

Presso le portinerie i collaboratori scolastici sono in grado di fornire all’utenza le prime informazioni per la fruizione del servizio.

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Cap. 8°

IL CALENDARIO SCOLASTICO, I TEMPI, GLI ORARI

sommario

il calendario scolastico orario settimanale delle lezioni durata delle lezioni tempi di insegnamento insegnamento dell'Educazione fisica insegnamento delle Lingue straniere

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IL CALENDARIO SCOLASTICO, I TEMPI, GLI ORARI

IL CALENDARIO SCOLASTICO L'anno scolastico è suddiviso in un trimestre ed un pentamestre IL CALENDARIO SCOLASTICO, I TEMPI, GLI ORARI

ORARIO SETTIMANALE DELLE LEZIONI (ITAGR – IPSAA – C. SERALE

Nella formulazione dell’orario si avrà cura di rispettare i seguenti criteri generali: • distribuzione del carico orario settimanale in sei giorni; • rispetto della valenza didattica nella distribuzione del carico orario settimanale; • rispetto della valenza didattica nella distribuzione del carico orario giornaliero; • fruizione completa dei laboratori e delle aule speciali; • agevolare forme di flessibilità del gruppo classe per consentire azioni differenziate di sostegno,

recupero o approfondimento; • disponibilità della palestra; • gestione ottimale delle attività didattiche dell’azienda agraria.

Nel corso dell’anno, per particolari esigenze didattiche, l’orario delle attività può subire alcuni cambiamenti. IL CALENDARIO SCOLASTICO, I TEMPI, GLI ORARI

DURATA DELLE LEZIONI

• considerato che il problema del pendolarismo è particolarmente diffuso in questo Istituto

(Tecnico e Professionale) essendo l’unico esistente per una vasta area delle province di Firenze e Prato;

• constatato che, a seguito della chiusura del convitto, non esiste un servizio di mensa che possa essere usufruito dagli alunni permettendo così la prosecuzione pomeridiana delle ore di lezione;

• a seguito delle richieste presentate negli anni scorsi dagli studenti e dai genitori, che denunciano le gravi difficoltà, per i numerosi studenti pendolari, del raggiungimento della sede scolastica con i mezzi pubblici, tali da pregiudicare la frequenza ed il profitto scolastico;

si stabilisce la possibilità di entrata posticipata max di 10 minuti ed uscita anticipata max di 10 min secondo orario dei mezzi di trasporto. La durata dell’unità oraria è di 60’(lezioni dalle 8.00 alle 14.00).

Sezione TECNICO

ora di lezione dalle ore alle ore Durata in minuti

1a 8.00 9.00 60' 2a 9.00 10.00 60' 3a 10.00 11.00 60' 4a 11.00 12.00 60' 5a 12.00 13.00 60' 6a 13.00 14.00 60'

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Sono previsti 10’ di socializzazione dalle 9.50 alle 10.00 e dalle 12.00 alle 12.10

Sezione PROFESSIONALE

ora di lezione dalle ore alle ore Durata in minuti

1a 8.00 9.00 60' 2a 9.00 10.00 60' 3a 10.00 11.00 60' 4a 11.00 12.00 60' 5a 12.00 12.50 50' 6a 12.50 13.40 50' 7a 13.40 14.30 50'

Sono previsti 10’ di socializzazione dalle 9.50 alle 10.00 e dalle 12.00 alle 12.10

Sezione CORSO SERALE

ORARIO DAL LUNEDI’ AL VENERDI’

ora di lezione dalle ore alle ore Durata in minuti

1a 18.00 18.50 50’ 2a 18.50 19.40 50’ 3a 19.40 20.30 50’ 4a 20.50 21.40 50’ 5a 21.40 22.30 50'

ORARIO DEL SABATO ora di lezione dalle ore alle ore Durata in minuti

1a 8.00 8.50 50’ 2a 8.50 9.40 50’ 3a 9.40 10.30 50’ 4a 10.40 11.30 50’ 5a 11.30 12.20 50'

Sono previsti 20’ di socializzazione dalle 20.30 alle 20.50 dal lunedì al venerdì – Sono previsti 10’

di socializzazione dalle 10.30 alle 10.40 del sabato

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IL CALENDARIO SCOLASTICO, I TEMPI, GLI ORARI

TEMPI DI INSEGNAMENTO

Per regolare i tempi dell’insegnamento e dello svolgimento delle singole discipline e attività nel modo più adeguato al tipo di studi e di apprendimento degli alunni si adottano tutte le forme di flessibilità possibili nel rispetto degli obblighi dei docenti e dei diritti degli alunni. Ossia:

• articolazione modulare del monte ore annuale di ciascuna disciplina e attività;

• attivazione di percorsi didattici individualizzati, nel rispetto del principio generale dell’integrazione degli alunni nella classe e nel gruppo;

• articolazione modulare di gruppi di alunni provenienti dalla stessa o da diverse classi o da diversi anni di corso;

• aggregazione delle discipline in aree e ambiti disciplinari;

• percorsi formativi che coinvolgono più discipline e attività;

• iniziative di recupero e di sostegno, di continuità e di orientamento scolastico e professionale, coordinandosi con le iniziative eventualmente assunte dagli enti locali.

IL CALENDARIO SCOLASTICO, I TEMPI, GLI ORARI

INSEGNAMENTO DELL'EDUCAZIONE FISICA

L’insegnamento dell’educazione fisica è impartito per classi intere e cioè per “squadre miste” anziché per squadre maschili e femminili.

L CALENDARIO SCOLASTICO, I TEMPI, GLI ORARI

INSEGNAMENTO DELLE LINGUE STRANIERE

Al momento dell’iscrizione gli studenti richiedono quasi esclusivamente l’insegnamento della lingua inglese; è comunque possibile, in funzione delle richieste al momento dell’iscrizione, formare classi con lo studio di un’altra lingua straniera comunitaria o classi bilingue (è necessario, per le classi iniziali, un gruppo di almeno 10 alunni).

Qualora il numero esiguo degli alunni non consente l'insegnamento per classi bilingue si attua la flessibilità di orario per gruppi di alunni provenienti da classi diverse per garantire la continuità di insegnamento della lingua.

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Cap. 9°

LE STRUTTURE E GLI SPAZI � Condizioni ambientali e sicurezza

L’ambiente scolastico è pulito, accogliente, sicuro.

Le condizioni di igiene e sicurezza dei locali garantiscono una permanenza confortevole per gli alunni e per il personale.

Il personale ausiliario si adopera per garantire la costante igiene dei servizi.

Nell’Istituto funziona un servizio di prevenzione e protezione, oltre che di pronto intervento, che valuta i rischi e programma le attività di formazione e informazione del personale e degli alunni relativamente alle tematiche di igiene, sicurezza e salute.

� Risorse e servizi dell'Istituto Tecnico

Planimetrie Edifici n.1 e 2

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• Edificio 3 aule

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� L’azienda agraria dell'Istituto Tecnico

L’azienda è la principale struttura didattica che contribuisce allo svolgimento delle attività curricolari. Ha una superficie complessiva di 21 ettari circa ed è costituita da due “poderi”, di cui il più consistente è annesso alla sede scolastica, all'interno del Parco delle Cascine, e l’altro in località “Il Girone”, nel comune di Fiesole.

L'azienda è articolata in sezioni.

La sezione giardino - serre - vivaio è dotata di serre e tunnel riscaldati dove si coltivano molte specie di piante da appartamento, tropicali e da fiore reciso. Qui si conservano collezioni ed esemplari di piante esotiche, coltivate a scopo didattico e per esposizioni. Proprio questi esemplari hanno consentito all'Istituto di partecipare ad esposizioni nazionali ed internazionali ed ottenere numerosi premi. Nel vivaio si coltivano numerose specie arbustive ed arboree e nel prezioso “parco delle conifere” ci sono numerose piante di elevato interesse botanico e storico.

La sezione orticola fornisce ortaggi freschi per la vendita diretta con produzioni tipiche del podere "Le Cascine" e del mercato fiorentino.

La sezione agroindustriale comprende i numerosi appezzamenti di terreno dove, oltre alle pomacee e alle drupacee, si coltivano numerose specie di piante da frutto nelle varie forme di allevamento e viti in collezioni di uve da tavola e da vino. Con la vinificazione si ottengono vini rossi, bianchi e vinsanto toscano. Dall’oliveto specializzato inizia la linea di trasformazione oleicola che consente la produzione dell’ottimo olio extra-vergine di oliva.

La sezione allevamenti è dotata di un pollaio con galline ovaiole, in attesa della realizzazione del centro avicolo per la conservazione delle razze autoctone (stazione genetica, produzione di riproduttori qualificati, uova da incubare e da consumo)

L’azienda agraria dispone di un parco macchine agricole ben attrezzato che permette di svolgere in maniera autonoma qualsiasi lavoro e serve, soprattutto, per lo svolgimento delle esercitazioni di meccanica agraria.

In questo complesso di attività aziendali gli allievi che frequentano la scuola applicano le nozioni teoriche, fanno ricerca e sperimentazione.

L’AZIENDA AGRARIA DELL’ISTITUTO TECNICO AGRARIO DI FIRENZE E’ STATA ISCRITTA ALL’ALBO DELLE AZIENDE STORICHE DEL COMUNE DI FIRENZE

� I laboratori

Numerosi e ben attrezzati sono i laboratori presenti nell’Istituto dove gli allievi verificano, sperimentano e applicano le nozioni teoriche che acquisiscono nelle diverse aree disciplinari.

• Nei laboratori fisico-chimica, chimica e tecnologie agrarie, ultimamente ampliati ed arricchiti di nuovi spazi e arredi, vengono svolte sia le analisi di chimica qualitativa e quantitativa, sia analisi di tipo professionale, come quelle del terreno, delle acque, dei concimi e dei principali prodotti delle industrie agro-alimentari (vino, olio, latte, formaggi, ecc.).

• Il laboratorio di scienze, biologia e fitopatologia è stato completamente ristrutturato alcuni anni fa in modo da renderlo più funzionale e moderno, specialmente dal punto di vista didattico. Gli alunni possono proficuamente utilizzare le postazioni di lavoro dotate di monitor a colori e di microscopio ottico. Tutti i monitor sono collegati ad una consolle di regia con videoregistratore e telecamera a colori che permette di essere montata anche su microscopio e impianto TV esterno. Nel laboratorio sono presenti numerose tavole didattiche, alcuni calchi in gesso ed una ricca collezione di insetti.

• Il laboratorio di micropropagazione e di biotecnologie rappresenta il fiore all’occhiello dell’Istituto. E' molto avanzato da un punto di vista tecnologico e serve per eseguire

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complessi lavori di moltiplicazione. Infatti, partendo da poche cellule vegetali di piante di particolare pregio ornamentale o agrario, si ottengono, in brevissimo tempo, migliaia di esemplari geneticamente identici (clonazione).

• Il laboratorio di informatica-multimedialità con la sua dotazione di computer con capacità multimediali è in grado di soddisfare le esigenze formative che ormai reclamano a pieno titolo visto l’ingresso massiccio dell’informatica anche nel settore agricolo. All’interno del laboratorio accedono sia gli studenti delle classi iniziali, che conseguono una preparazione informatica di base, sia gli studenti delle classi terminali che usano i moderni applicativi informatici come sussidi per le materie professionali quali Gestione aziendale, Economia agraria, Contabilità, Topografia, Costruzioni rurali, Meccanica agraria, oltre all’utilizzo delle reti informatiche (internet).

• Il laboratorio di topografia permette agli studenti di poter eseguire all’interno dell’azienda agraria tutte quelle operazioni di rilievo topografico catastale (divisione di terreni e fabbricati, frazionamenti, accatastamenti, rettifica di confini, ecc.) che risultano utili per lo svolgimento della professione di perito agrario. Il parco strumenti del laboratorio, rinnovato in tempi recenti, comprende sia i classici strumenti ottici sia le moderne stazioni integrate a funzionamento completamente elettronico che permettono l’acquisizione dei dati in forma digitale e la loro successiva elaborazione tramite PC nel laboratorio di informatica.

Altri importanti dotazioni da citare sono:

• Aula magna che costituisce un centro di ascolto a livello territoriale per la completa dotazione di impianti per l’insegnamento a distanza e di audiovisivi per utilizzare le moderne tecniche di comunicazione

• Autobus da 30 posti che funge da “aula mobile” per facilitare lo spostamento degli alunni durante le numerose visite didattiche che si effettuano nelle aziende agrarie e agro-industriali del territorio.

� Le biblioteche

Oltre alla biblioteca per la facile consultazione didattica è presente una vasta e fornita biblioteca che custodisce numerosi libri e manoscritti antichi.

L’Istituto è sempre stato un punto di riferimento nell’istruzione agraria per la provincia di Firenze e per la regione Toscana. Per questo si è dotato, fin dalla sua fondazione nel 1882, di tutti i mezzi necessari a favorire il processo di apprendimento e di divulgazione; la biblioteca si arricchita nel corso degli anni di volumi e di pubblicazioni, sia italiane che straniere, di notevole interesse tecnico-scientifico e storico.

Anche se parte del patrimonio si è perso con l’alluvione del 1966, la biblioteca conta oggi circa 20.000 volumi, molti dei quali di notevole pregio storico ed anche artistico: sono conservati perfettamente pubblicazioni del 1.700, e molte opere sono corredate di stampe a colori (una per tutti si può citare la raccolta de “LA POMONA ITALIANA” di Giorgio Gallesio, la prima opera italiana che tratta in modo scientifico della pomologia, pubblicata in fascicoli dal 1817 al 1839, ricca di riferimenti scientifici ed iconografici).

Per consentire una migliore fruizione della biblioteca è in atto un progetto che prevede una divisione tra i volumi più antichi di interesse storico-artistico e quelli più recenti di interesse tecnico-scientifico.

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� Il museo della didattica in agricoltura

Nel corso degli anni l’Istituto si è dotato di molti sussidi per la didattica in agricoltura: collezioni di semi, di minerali, di animali imbalsamati, impagliati, conservati in formalina, plastici di sistemazione dei terreni, modelli di macchine ed attrezzature, attrezzi per la realizzazione di innesti, strumentazioni per i laboratori di chimica e di fisica e molto altro ancora.

Con il passare del tempo tutti questi sussidi per la didattica sono stati sostituiti da nuove tecnologie per le osservazioni (ad esempio il laboratorio di scienze) e per le esercitazioni (ad esempio il laboratorio di chimica), nonché da quegli strumenti ormai generalizzati nella didattica quali i mezzi multimediali.

Per non disperdere questo enorme patrimonio storico e per poterlo rendere disponibile sia agli studenti del nostro Istituto sia a quelli di altre scuole è stato realizzato un museo della didattica in agricoltura, che può risultare utile anche a tutti coloro che hanno interessi nell’ambito naturalistico.

L’Istituto ha sottoscritto nel 2010 un accordo di rete fra 15 istituzioni scolastiche appartenenti alle Regioni del centro Italia “Rete ita senza frontiere”. Le finalità che la Rete si prefigge non possono prescindere dalle attività didattiche, di ricerca, di sperimentazione e di sviluppo, di formazione e aggiornamento, di amministrazione e contabilità, di acquisto di beni e servizi, di organizzazione e di tutte le altre attività ritenute coerenti con le Istituzioni scolastiche. L’accordo prevede anche l’istituzione di laboratori per la ricerca didattica e la sperimentazione, la documentazione di ricerche, la formazione in servizio, l’alternanza e la mobilità di gruppi di studenti e docenti.

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� Risorse e servizi dell'Istituto Professionale di Stato per l'Agricoltura e l'Ambiente

L’Istituto professionale per l’agricoltura e l’ambiente, per lo svolgimento delle attività educativo-didattiche, dispone delle seguenti risorse strutturali e dei seguenti servizi: � I laboratori

• Il laboratorio di chimica e tecnologie agrarie, attualmente è in fase di ristrutturazione ed ampliamento, dove vengono svolte le più utili e semplici analisi legate al mondo dell’agricoltura con particolare riferimento alle analisi dei principali prodotti delle industri agro-alimentari del nostro territorio (vino, olio e latte).

• L’aula destinata a laboratorio video è utilizzata per la proiezione di filmati legati alle materie curricolari e, in particolar modo, alla lingua straniera ove vengono proiettati film in lingua originale.

• Il laboratorio di scienze e ecologia è fornito di alcuni microscopi mono e binoculari utilizzati per le varie osservazioni inerenti all’anatomia vegetale ed alle biotecnologie. Un video è direttamente collegato a una telecamera a colori che permette di visualizzare sul monitor le immagini al microscopio. Sono presenti, inoltre, varie tavole didattiche legate ai principali argomenti di biologia e botanica, un proiettore e molteplici diapositive su parchi, giardini e piante da vivaismo. Particolare rilievo è stato dato alla descrizione dei parassiti delle piante, ma soprattutto ai parassiti e predatori utilizzati nella lotta biologica. Essendo presente un corso di qualifica agro-ambientale è stato realizzato una riproduzione di un eco-sistema relativo ad una zona lacustre.

• Il laboratorio informatico e multimediale viene utilizzato per:

- eseguire la lezione frontale multimediale;

- ricerche di studio su internet;

- uso di agrisoftware, programmi di elaborazione testi-foglio elettronico-data base.

• due aule di sostegno di cui una viene usata saltuariamente per lavori a gruppi, mentre l’altra quotidianamente per attività di recupero individualizzato o per percorsi differenziati. Quest’aula è fornita di tre postazioni informatiche di cui due appena sostituite con nuove macchine, grazie ai fondi stanziati dall’ Ufficio IX dell’UST per l’acquisto di materiale utile all’integrazione (ex Legge 440/97 Nota Prot. 8871 del 11 novembre 2010. L’aula è fornita anche di tre stampanti, uno scanner e materiale cartaceo e informatico.

L’impiego, nella didattica, di tali strumenti consente di svolgere meglio le applicazioni concrete previste dai programmi e, in particolar modo, di quelli delle discipline tecnico-professionali. I mezzi in dotazione, essendo di recente generazione, permettono ai docenti e agli alunni di lavorare in perfetta sintonia con le nuove tecnologie informatiche.

� L’azienda agraria dell'Istituto Professionale di Stato per l'Agricoltura e l'Ambiente

L’azienda agraria dell’IPSAA, di ettari 1.60, è una struttura didattica che contribuisce allo svolgimento dell’attività curricolare degli allievi, i quali si esercitano a svolgere diverse operazioni mettendo in pratica le nozioni teoriche.

L’azienda risulta così articolata:

La sezione che è costituita da due serre di cui una a vetri riscaldata dove vengono effettuate le riproduzioni, vi vengono coltivate piante dal fiore reciso (strelitzie, iris, gladioli), oltre a gerani, piante aromatiche, ecc….

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Nei due tunnel vengono coltivate primizie come vari tipi di insalate, rucola, lattughe miste, ecc., utilizzando tecniche di agricoltura biologica.

In pieno campo si attuano due tipologie di coltivazione: uno spazio, con tecniche di agricoltura biologica, dedicato alla coltivazione di ortaggi quali patate, bietole, fave, cipolle, zucchine. Nell’altro spazio, invece, sono realizzate coltivazioni arboree quali un frutteto e un vigneto, ove sono presenti diverse varietà di piante e cultivar allevate con molteplici forme di allevamento. Qui gli allievi si esercitano ad effettuare le varie operazioni colturali: dalle potature fino alla raccolta e manipolazione dei prodotti. C’è anche una piccola area dedicata ai progetti per l’integrazione. Collegato all’azienda vi è un magazzino adibito a deposito di attrezzature e macchinari agricoli ed un ufficio destinato alla vendita dei prodotti coltivati e a deposito di materiali.

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Cap. 10°

LA FORMAZIONE DEL PERSONALE Premessa Il piano di formazione risponde prioritariamente alle esigenze più avvertite

dagli insegnanti nella fase delicata dell’attuazione dell’autonomia. Considerata la caratterizzazione specifica sul piano tecnico e professionale dell’Istituto, accoglie le richieste di gruppi di docenti che seguono nella loro attività di insegnamento l’evoluzione del proprio settore. Dedica tuttavia la medesima attenzione all’area umanistica, specialmente per quegli aspetti che sono stati oggetto di recenti cambiamenti. Tiene inoltre nella dovuta, attenta considerazione le problematiche che emergono dagli studenti. Prevede quindi interventi di formazione e aggiornamento trasversali su temi di comune interesse e altri interventi settoriali volti a soddisfare bisogni relativi alle diverse aree disciplinari. Alcuni si configurano come corsi di autoaggiornamento sotto la direzione del Dirigente scolastico e la guida di alcuni docenti interni in qualità di coordinatori. Altri prevedono anche la presenza di esperti esterni e sono organizzati in rete con altre Scuole. Ciascun docente, nel costruire il proprio percorso di crescita professionale, aderisce anche ad iniziative di formazione e aggiornamento esterne. Anche per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario si prevedono corsi di formazione mirati alla crescita della professionalità e ai temi relativi alla sicurezza e salute nell'ambiente scolastico.

Criteri per l'istituzione dei corsi

- Per i docenti: rilevamento di un bisogno diffuso di formazione, che emerga dal dibattito all'interno del Collegio dei docenti, dai verbali degli altri organi collegiali o dall'analisi di questionari, dai colloqui di gruppi di docenti con il Dirigente scolastico e i coordinatori.

- Richiesta di aggiornamento in settori specifici da parte dei docenti dei vari dipartimenti disciplinari.

Modalità di organizzazione e di valutazione

- Formazione di un coordinamento che individua le tematiche e i problemi da affrontare da parte di gruppi di lavoro o di consulenti e relatori esterni.

- Il gruppo di coordinamento si accerta del grado di rispondenza dell'azione agli obiettivi indicati e propone le opportune correzioni.

- Diffonde i materiali prodotti dai relatori, dai consulenti o dai gruppi di lavoro, ove questi siano previsti, e ne favorisce il confronto.

- Sollecita il dibattito al termine di ogni incontro o serie di incontri e il dibattito finale.

- Predispone questionari appositi.

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Cap. 11°

LA VALUTAZIONE DELL'OFFERTA FORMATIVA

Per la valutazione delle attività di questo Istituto è indispensabile avvalersi di un sistema di controllo dei processi e dei risultati per poter raggiungere gli obiettivi di qualità prefissati. Infatti l'autovalutazione serve ad individuare i punti forti e i punti critici del servizio scolastico con lo scopo di apportarvi le modifiche che si rivelano necessarie.

Il controllo si effettua in fase:

- di programmazione (controllo preventivo)

- di esecuzione (controllo di conformità);

- sui risultati ottenuti (controllo di efficacia).

Il fabbisogno di controllo dell'istituto scolastico percepito da tutto il personale coinvolto nelle attività formative, può essere scomposto in due esigenze fondamentali: da un lato 1'esigenza di disporre di un insieme di misure capaci di "orientare l'azione", ovvero in grado di supportare i processi decisionali di natura strategica e operativa per dirigere consapevolmente 1'organizzazione, dall'altro la necessita di disporre di parametri e indicatori per "programmare e controllare" sia 1'attività svolta sia i soggetti preposti alla sua esecuzione.

Per identificare quali sono le misure che devono comporre il sistema di controllo della gestione dell'istituto scolastico è opportuno segnalare in primo luogo quali sono le dimensioni più rilevanti da monitorare. Queste sono molteplici e cosi sintetizzabili:

� l'efficacia strategica,

intesa come capacita di pianificare e programmare 1'attivita didattica in linea con le esigenze del territorio, sia rispetto alle famiglie di provenienza degli allievi, sia in termini di capacita di risposta alle necessità formative del contesto economico sociale;

� la qualità del servizio educativo erogato,

che riguarda il livello di conoscenze e capacità acquisite dagli allievi ma anche il livello di soddisfazione percepito dagli stessi e dalle loro famiglie. Essa permette di migliorare 1'immagine e la reputazione dell'istituto nel tessuto sociale in cui opera;

� il contesto ambientale,

cioè gli elementi e le caratteristiche fondamentali del territorio in cui 1'istituto scolastico opera. Ci si riferisce sia al contesto socio economico sia alle caratteristiche culturali delle famiglie degli allievi;

� l'efficacia strutturale,

intesa come livello di adeguatezza della struttura (edifici, attrezzature, spazi, arredi ma anche numero di insegnanti, operatori amministrativi e personale non docente) rispetto alle esigenze dell'istituto scolastico, determinate dal numero degli allievi, dal progetto educativo, dall'organizzazione della logistica e del processo formativo;

� l'efficienza operativa,

relativa alle modalità con cui nell'istituto scolastico le risorse disponibili sono utilizzate. L'attenzione è rivolta all'analisi della produttività del sistema e dei suoi fattori; il monitoraggio si riferisce alla dimensione economico-finanziaria e al tasso di assenteismo del personale docente e non docente;

� il processo didattico,

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inteso come 1'insieme delle modalità con cui viene erogato il servizio didattico con riferimento ad aspetti quali il clima d'aula, le relazioni con le famiglie, il rapporto tra gli insegnanti e tra questi e gli allievi.

Le dimensioni da monitorare, necessitano di parametri quantitativi e di relativi standard numerici perché rappresentino per 1'organizzazione obiettivi chiari da perseguire in fase preventiva e risultati da verificare a consuntivo.

Il sistema di valutazione non può limitarsi a considerare solo alcuni parametri individuati a livello centrale e utilizzati per verificare il livello di scostamento dell'istituto scolastico rispetto a standard costruiti su una media nazionale. Certo questi indicatori possono servire per comprendere i punti di forza e di debolezza dell'istituto rispetto ad altre realtà simili, ma se non integrati da parametri legati alla strategia d'azione propria dell'istituto, rischiano di essere percepiti dal personale della scuola come uno strumento di controllo ispettivo più che come supporto alla gestione.

Il monitoraggio dell'efficacia e dell'efficienza dell'azione formativa dell'Istituto viene rilevato attraverso: l'archivio d'Istituto (statistiche), i verbali, i registri, i progetti, le persone con i giudizi espressi nelle indagini, negli incontri e sui questionari distribuiti agli alunni, ai docenti, al personale ATA e ai genitori.

A questo punto può essere utile proporre, a titolo di esempio, qualche indicatore per ciascuna delle dimensioni citate:

� l'efficacia strategica,

- gli aspetti organizzativi e logistici;

� la qualità del servizio educativo erogato, - grado di soddisfazione degli alunni; - efficacia didattica; - grado di arricchimento culturale/professionale percepito; - il valore aggiunto in termini di formazione; - grado di coerenza con gli obiettivi proposti; - l'informazione fornita prima del percorso; - la coerenza delle azioni e degli interventi con gli argomenti proposti;

� il contesto ambientale,

- la coerenza dei processi attivati con i bisogni del territorio;

� l'efficacia strutturale, - adeguatezza della struttura (edifici, attrezzature, spazi, arredi) - numero di insegnanti, operatori amministrativi e personale non docente rispetto alle

esigenze dell'istituto scolastico

� l'efficienza operativa,

- i supporti didattici utilizzati;

� il processo didattico, - grado di ascolto e di interesse; - livello quantitativo di partecipazione attiva; - livello qualitativo di partecipazione rispetto alle tematiche presentate; - aspetti logistici e organizzativi

L’ISTITUTO HA CONSEGUITO L’ACCREDITAMENTO COME AGENZIA FORMATIVA RICONOSCIUTA DALLA REGIONE TOSCANA IN DATA 10/10/2011 e sta seguendo un percorso di impegno verso l’eccellenza per ottenere la certificazione di qualità secondo il CAF EDUCATION.

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__________________________ finito di stampare ottobre 2011……….