piano nazionale scuola digitale (pnsd) · euro in più all’anno (per una media di 1.200 euro a...

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Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) è stato ideato nella profonda convinzione che l’ambiente Scuola non può rimanere tagliato fuori dalla innovazione digitale che connota la società attuale ma, al contrario, può e deve farsi promotore, da protagonista, del cambiamento.

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Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) è stato ideato nella profonda convinzione che l’ambiente Scuola non può rimanere tagliato fuori dalla innovazione digitale che connota la società attuale ma, al contrario, può e deve farsi promotore, da protagonista, del cambiamento.

la grande opportunità che abbiamo è darsi la possibilità di non subire questo

processo di cambiamento, ma di governarlo.

a) le “attività volte allo sviluppo delle competenze digitali degli studenti,…”

b) “il potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali necessari a

migliorare la formazione e i processi di innovazione…”;

c) la” formazione dei docenti per l’innovazione didattica e sviluppo della

cultura digitale …”

d) la “valorizzazione delle migliori esperienze delle istituzioni scolastiche

anche attraverso la promozione di una rete nazionale di centri di ricerca e

di formazione.

Il Piano Nazionale Scuola Digitale (alcuni dei 35 punti trattati)

Le azioni previste, (35 punti), sono state già finanziate, attingendo alle

risorse messe a disposizione dalla legge La Buona Scuola e dai Fondi

strutturali Europei (Pon Istruzione 2014-2020)

per un totale di un miliardo di euro.

Il Piano sarà attuato da qui al 2020.

Nel 2007 si comincia a discutere di Piano Nazionale per la Scuola Digitale: si punta a

modificare gli ambienti.

Guardiamo la nostra scuola i cambiamenti…………..

LIM nelle aule (10)

Cablaggio di tutta la scuola

laboratori digitali

Aula per la formazione dei docenti

registro elettronico

eccc

I nostri alunni sono NATIVI DIGITALI, tutti hanno il PC e internet a casa,

le iscrizioni sono online e intanto …..

…..continuano a trascinarsi lo zaino

Portare fibra e wi-fi

1. FIBRA

Risorse: Le risorse per attuarla fanno parte del Piano Banda Ultra Larga

Tempi: da oggi al 2020

Obiettivi: Ogni scuola deve essere raggiunta da fibra ottica, o comunque

da una connessione in banda larga o ultra-larga, sufficientemente veloce

per permettere, ad esempio, l’uso di soluzioni cloud per la didattica e l’uso

di contenuti di apprendimento multimediali.

2. CABLAGGIO

7.500 euro (in caso di completamento)

3. CANONE DI CONNETTIVITA’

Risorse: 10 milioni di euro all’anno a decorrere da marzo 2016

Tempi: dal 2016

Obiettivi: Il Miur vuole riconoscere alle scuole un contributo di 10 milioni di

euro in più all’anno (per una media di 1.200 euro a scuola) a partire dal

2016, specificamente dedicato al canone per la connessione a Internet

Rivoluzionare lo spazio: ambienti virtuali, nuovi laboratori e

la possibilità di portare il proprio tablet a scuola

4. AMBIENTI PER LA DIDATTICA DIGITALE

l’aula deve diventare un “luogo abilitante e aperto”, dotata di ambienti flessibili pienamente adeguati all’uso del digitale. Questo significa: aule “aumentate”, cioè con postazioni per la fruizione individuale e collettiva del web e dei contenuti;

5. CHALLENGE PRIZE PER LA SCUOLA (Un primo Challenge lanciato dal Miur è stato il bando di Talent Italy (lo scorso 20 ottobre si è conclusa la prima fase del bando, con la scelta dei soggetti finalisti. Chi è stato selezionato è

chiamato ora a passare dal progetto alla pratica)

6. POLITICHE ATTIVE DI BYOD (BRING YOUR OWN DEVICE)

7. EDILIZIA SCOLASTICA INNOVATIVA

Carta d’identità digitale per ogni studente e docente

Digitalizzare la burocrazia: il registro elettronico in tutte le scuole e open data

Passare dalle materie alle competenze

15. SCENARI INNOVATIVI PER LO SVILUPPO DI COMPETENZE DIGITALI

APPLICATE

L’obiettivo di questa azione è creare e certificare almeno 20 format di

percorsi didattici a cui i docenti possano attingere e utilizzare in classe. I

percorsi saranno su: l’economia digitale; la comunicazione e l’interazione

digitale; le dinamiche di generazione, analisi, rappresentazione e riuso dei

dati (aperti e grandi); il making, la robotica educativa, l’internet delle cose;

l’arte digitale, la gestione digitale del cultural heritage; la lettura e la

scrittura in ambienti digitali e misti, il digital storytelling, la creatività digitale.

17. PORTARE IL PENSIERO COMPUTAZIONALE NELLA SCUOLA PRIMARIA

Già da un anno è attiva l’iniziativa congiunta Miur-Cini “Programma il

Futuro”, per l’introduzione del pensiero computazionale nella scuola.

Nell’anno scolastico 2014-2015, il progetto ha coinvolto oltre 305 mila

studenti in 16 mila classi e oltre 2 mila scuole

18. AGGIORNARE IL CURRICOLO DI TECNOLOGIA NELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

L’insegnamento di Tecnologia nelle scuole medie deve essere aggiornato

per includere nel curricolo le tecniche e applicazioni digitali.

Diffondere l’imprenditorialità, colmare il divario di genere nei settori tech e

promuovere le carriere digitali

Si deve incominciare già nella primaria

23. PROMOZIONE DELLE RISORSE EDUCATIVE APERTE (OER) E LINEE GUIDA SU

AUTOPRODUZIONE DEI CONTENUTI DIDATTICI una guida che distingua le varie

tipologie di risorse digitali disponibili, i criteri e le possibili forme del loro uso, in

particolare per quanto riguarda l’autoproduzione di contenuti.

24. BIBLIOTECHE SCOLASTICHE COME AMBIENTI DI ALFABETIZZAZIONE

ALL’USO DELLE RISORSE INFORMATIVE DIGITALI

Formare i docenti (e mandarli a studiare all’estero) per la prima volta la

formazione obbligatoria in servizio per il personale docente. La formazione

è rivolta a docenti, dirigenti scolastici e direttore dei servizi generali.

26. ASSISTENZA TECNICA PER LE SCUOLE DEL PRIMO CICLO Da marzo 2016 il

Ministero finanzierà la creazione di “Presìdi di Pronto Soccorso Tecnico”,

formati tra scuole del primo ciclo e scuole secondarie, con lo scopo di gestire

piccoli interventi di assistenza tecnica per le scuole.

27. RAFFORZARE LA FORMAZIONE INIZIALE SULL’INNOVAZIONE

DIDATTICA Obiettivi: Rafforzare le iniziative di formazione per sviluppare

soprattutto quelle che sono le “competenze di innovazione e

sperimentazione didattica”.

28. UN ANIMATORE DIGITALE IN OGNI SCUOLA Obiettivi: L’animatore digitale è

un docente che, insieme al dirigente scolastico e al direttore amministrativo,

ha un ruolo strategico nella diffusione dell’innovazione a scuola.

33. OSSERVATORIO PER LA SCUOLA DIGITALE

Il nuovo Osservatorio per la Scuola Digitale raccoglierà l’eredità del

vecchio Osservatorio Tecnologico, e servirà per misurare il grado di

innovazione digitale nella scuola.

ANIMATORE DIGITALE

L’animatore ha il ruolo fondamentale di coordinare e sviluppare i temi e i contenuti del PNSD, le cui azioni sono già in parte state avviate. Ciò significa che l’animatore può essere coinvolto da subito sui temi della scuola digitale.

L’animatore coordina la diffusione dell’innovazione a scuola e le attività del

PNSD anche previste nel piano nel Piano triennale dell’offerta formativa della propria scuola. Si tratta, quindi, di una figura di sistema e non un supporto tecnico.

) è rivolto a: FORMAZIONE INTERNA: stimolare la formazione interna alla scuola

negli ambiti del PNSD, attraverso l’organizzazione di laboratori formativi (senza essere necessariamente un formatore), favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative, come ad esempio quelle organizzate attraverso gli snodi formativi;

COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA:

favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti

nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi

del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri

attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa;

CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE:

individua soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere

all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di particolari strumenti per la

didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia

comune; informa su innovazioni esistenti in altre scuole;

In generale conosce la comunità scolastica e le sue esigenze, è una figura

spesso già esistente e riconosciuta in molte scuole;

Come può organizzare il suo lavoro nella scuola?

) L’animatore collabora con l’intero staff della scuola e in particolare con

gruppi di lavoro, operatori della scuola, dirigente, DSGA, soggetti rilevanti,

anche esterni alla scuola, che possono contribuire alla realizzazione degli

obiettivi del PNSD.

L’animatore può coordinarsi con altri animatori digitali del territorio, anche

attraverso specifici gruppi di lavoro.

La “classe capovolta”: un esperimento di apprendimento attivo

“capovolgere” la classe – ovvero invertire il tradizionale schema di

insegnamento e apprendimento, facendo dell’aula “non più il luogo

di trasmissione delle nozioni ma lo spazio di lavoro e discussione dove si

impara ad utilizzarle nel confronto con i pari e con l’insegnante”

Nel contesto della “flipped classroom”, l’insegnante fornisce ai ragazzi tutti i materiali utili all’esplorazione autonoma dell’argomento di studio. Questi possono includere: libri, presentazioni, siti web, video tutorial e simili. I video tutorial, in particolare, rappresentano un mezzo privilegiato per l’apprendimento individuale: dinamici e immediati, sono la chiave del successo di Khan Academy e analoghe piattaforme e-learning.

È fuori dalle mura scolastiche, quindi, che gli studenti – da soli o in gruppo, e ognuno nel rispetto dei propri tempi – hanno modo di realizzare delle prime esperienze di apprendimento attivo, che verranno poi continuate con compagni e docente in classe. La classe, qui, è intesa come arena di confronto e dibattito, e vede l’insegnante nelle vesti di moderatore e motivatore della discussione.

365 giorni

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edmodo

È fuori dalle mura scolastiche, quindi, che gli studenti – da soli o in gruppo,

e ognuno nel rispetto dei propri tempi – hanno modo di realizzare delle

prime esperienze di apprendimento attivo, che verranno poi continuate

con compagni e docente in classe.

La classe, qui, è intesa come arena di confronto e dibattito, e vede

l’insegnante nelle vesti di moderatore e motivatore della discussione.

Anno scolastico 2015/16

Dirigente prof. Laudadio Michele

Animatore digitale prof. Petruzzella Giuseppe