piano triennale dell’offerta formativa ex art.1, … · tempo scuola a.s. 2015.16 scuola...
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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Istituto Comprensivo “A. Da Rosciate ”
Via Codussi, 5– 24124 Bergamo
Tel 035243373 – Fax: 0353831961
e-mail: [email protected]
[email protected] www.icdarosciatebergamo.gov.it
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.
approvato dal Consiglio di Istituto
nella seduta del 12.01.2016
INDICE pag
Premessa 3
SEZIONE 1 – DESCRIZIONE DELL’AMBIENTE DI RIFERIMENTO E DELLE RISORSE DISPONIBILI 4
Dati generali 4
Risorse strutturali 5
Risorse professionali 7
Organigramma e funzionigramma 8
Reti sociali - Reti istituzionali 13
SEZIONE 2 – IDENTITÀ STRATEGICA 14
Priorità, traguardi ed obiettivi del Piano di Miglioramento 16
Scelte conseguenti ai risultati delle prove INVALSI 17
Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall’utenza 18
Idee guida del Piano di Miglioramento 19
Progetti di miglioramento 22
Progettazione del curricolo in verticale 22
Potenziamento della lingua inglese attraverso la metodologia CLIL 29
Piano Annuale dell’Inclusività 36
Offerta formativa triennale 40
Organico funzionale o dell’autonomia 41
Piano Nazionale Scuola Digitale 42
Progetti didattici curricolari ed extracurricolari 43
Piano formazione del personale 51
SEZIONE 3 – CURRICOLO DI ISTITUTO 56
Iniziative di arricchimento e ampliamento curricolare 57
Viaggi di istruzione e uscite didattiche 59
Valutazione degli apprendimenti 59
Certificazione delle competenze 62
Patto educativo di corresponsabilità 63
Monitoraggio 64
Premessa
- Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto Comprensivo “A. Da
Rosciate” di Bergamo, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n.
107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il
riordino delle disposizioni legislative vigenti”;
- il piano è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività
della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico
con proprio atto di indirizzo prot. 3705/A22d del 25.09.2015;
- il piano ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei Docenti nella seduta del
11.01.2016;
- il piano è stato approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 12.01.2016;
- il piano è pubblicato sul sito dell’Istituto nella sezione Amministrazione Trasparente.
SEZIONE 1
DESCRIZIONE DELL’AMBIENTE DI RIFERIMENTO E DELLE RISORSE DISPONIBILI
DATI GENERALI
L’Istituto Comprensivo “A. Da Rosciate” viene costituito il 1 settembre del 2000
dall’aggregazione di una scuola dell’infanzia (Vicolo Morla), due primarie (Ghisleri e Da
Rosciate) e una Secondaria di Primo Grado (Codussi e Galgario), precedentemente aggregate
per identica tipologia di ordine scolastico.
Successivamente, nell’ottobre del 2011, viene inaugurata una nuova scuola dell’infanzia
denominata: “Scuola dell’infanzia statale Girasoli”, collocata in un edificio completamente
nuovo e ubicata accanto alla scuola secondaria di primo grado “Codussi” e alla scuola primaria
“Da Rosciate”.
Attualmente l’istituto è costituito da due scuole dell’infanzia, due scuole primarie e due scuole
secondarie di primo grado, ubicate nei due quartieri Borgo Palazzo e Borgo Santa Caterina di
Bergamo. L’edificio della scuola secondaria di primo grado è in fase di rifacimento; gli alunni
della scuola sono transitoriamente ospitati nell’edificio dell’oratorio Sant’Anna di Borgo
Palazzo.
Nel corrente anno scolastico (2015/2016), dopo 6 anni di reggenza per l’andata in quiescenza
del precedente dirigente scolastico che aveva garantito molti anni di continuità e il distacco ad
altri incarichi del nuovo dirigente titolare, l’istituto ha avuto in assegnazione un dirigente
titolare di nuova nomina.
Il contesto in cui insiste l’istituto comprensivo è disomogeneo sul piano economico e culturale
con un’utenza da tempo “fluttuante” per ricongiungimenti familiari, trasferimenti per lavoro
soprattutto di famiglie di origine straniera; ciò determina una complessità nel rispondere ai
bisogni dell’utenza, ma allo stesso tempo costituisce una “sfida pedagogica” stimolante per
tutti i soggetti coinvolti nel percorso formativo: studenti, personale scolastico, famiglie e
agenzie educative.
Gli alunni frequentanti
Gli alunni di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria sono così suddivisi:
RISORSE STRUTTURALI
La scuola dell’Infanzia Arcobaleno è collocata in vicolo Morla, nei pressi di Borgo Palazzo e
confina con l’ASILO NIDO con cui collabora per continuità educativa e didattica. Il nuovo
edificio è stato ultimato a settembre 2010. I bambini accolti nelle quattro sezioni
provengono dall’intero territorio dell’Istituto e della città.
Tempo scuola: h. 8.00 – 16.00 - Tempo settimanale : h.40
Post-scuola: h. 16.00 – 17.00 - A pagamento su richiesta dei genitori interessati
La scuola dell’Infanzia Girasoli è collocata in via Fornoni, nei pressi di Borgo Santa Caterina.
Il nuovo edificio è stato ultimato a settembre 2011. I bambini accolti nelle due sezioni
provengono dall’intero territorio dell’Istituto e della città.
Tempo scuola: h. 8 – 16 - Tempo settimanale : h.40
Post-scuola: h. 16–17 - A pagamento su richiesta dei genitori interessati
La scuola primaria "Ghisleri" è collocata in via Cappuccini, al centro di Borgo Palazzo; opera
con struttura modulare (3 docenti su due classi parallele), con settimana corta e rientri
pomeridiani. Su richiesta dei genitori, a pagamento, viene attivato un servizio di pre-scuola
dalle 7,30 alle 8,25.
Tempo scuola: h. 8,30 – 16.30 dal lunedì al venerdì (tempo pieno)
La scuola primaria "Da Rosciate" è collocata in via Codussi, nelle vicinanze di Borgo Santa
Caterina; opera con struttura modulare (3 docenti su due classi parallele), con settimana
TEMPO SCUOLA
A.S. 2015.16
SCUOLA
DELL’INFANZIA
SCUOLA
PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA DI
1°GRADO
Plessi sezioni alunni Plessi classi alunn
i
Plesso classi alunni
ARCOBALENO 4 104 GHISLERI 11 252 GALGARIO 5 132
GIRASOLI 2 44 DA ROSCIATE
10 250 CODUSSI 7 154
corta e rientri pomeridiani. Su richiesta dei genitori, a pagamento, viene attivato un
servizio di pre-scuola dalle 7,30 alle 8,25.
Tempo scuola: h. 8,30 – 16.30 dal lunedì al venerdì (tempo pieno)
La scuola secondaria di 1° grado “Codussi” è collocata nei locali dell’oratorio di P.zza S.
Anna. La nuova sede in costruzione è situata nei pressi di Borgo S. Caterina; accoglie
alunni provenienti da diverse zone della città.
Tempo scuola: h. 8.00 – 13.00 dal lunedì al sabato - h. 14,00 – 16,00 martedì e venerdì
per chi ha scelto il tempo prolungato
La scuola secondaria di 1° grado “Galgario” è collocata in via Madonna della neve, al centro
di Borgo Palazzo a partire da settembre 2013.
Tempo scuola: h. 8.00 – 13.00 dal lunedì al sabato - h. 14,00 – 16,00 martedì e venerdì
per chi ha scelto il tempo prolungato
Tempo prolungato
Dall’anno scolastico 2009/2010 a richiesta dei genitori, si è introdotto per alcune classi della
scuola secondaria di 1° grado, il tempo prolungato così articolato:
a) 30 ore di attività scolastiche mattutine;
b) 2 rientri pomeridiani ( martedì e venerdì) obbligatori di due ore ciascuno per la
realizzazione delle attività didattiche di ampliamento:
- italiano ( h.2 )
- matematica ( h.1 ) e inglese (h.1)
c) attività di mensa
Le opportunità offerte dall’Autonomia, dalle Leggi in vigore e dall’articolo 8 del D.P.R. 275/99
consentono spazi decisionali per l’organizzazione del tempo scolastico. Nel nostro Istituto, alla
luce delle innovazioni che hanno introdotto sostanziali cambiamenti nell’organizzazione del
tempo scuola, sono state adottate le seguenti modalità organizzative:
- l’istituto organizza attività alternative all’insegnamento della religione cattolica. Se l’orario
prevede l’ora di IRC all’inizio o al termine delle ore di lezione, gli alunni interessati, previa
comunicazione e consenso delle famiglie, possono posticipare l’entrata oppure anticipare
l’uscita da scuola;
- nell’ambito delle discipline curricolari rientra l’educazione alla cittadinanza, disciplina di
studio introdotta nei programmi di tutte le scuole di ogni ordine e grado dalla legge 169
del 30/10/2008, con un’articolazione flessibile all’interno di ciascuna classe.
RISORSE PROFESSIONALI
RISORSE INTERNE (escluso l’organico potenziato)
DOCENTI SCUOLA
DELL’INFANZIA
DOCENTI SCUOLA PRIMARIA DOCENTI SCUOLA
SECONDARIA DI 1°GRADO
docenti di posto
comune
12 docenti di posto comune 37 docenti di posto
comune
19
docenti di
sostegno
5 docenti di sostegno 8 docenti di sostegno 4
docenti di
religione cattolica
1 docenti di religione
cattolica
1 docenti di religione
cattolica
2
docenti di lingua inglese 1
PERSONALE A.T.A.
Direttore dei S.G.A 1
Assistenti amministrativi 5
Collaboratori scolastici 17
FUNZIONIGRAMMA
COORDINATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
- organizza gli impegni collegiali;
- organizza la documentazione scolastica d’Istituto;
- raccoglie, cataloga e verifica dei progetti didattici per il PTOF (scuola primaria, infanzia
e secondaria);
- stende i verbali dei Collegi congiunti;
- sostituisce il DS per ferie e impegni vari durante l’anno scolastico;
- gestisce le relazioni informative quotidiane con i docenti, genitori, operatori esterni;
- partecipa alle riunioni di staff programmate;
- incontra il Capo d’Istituto e il Dsga per la pianificazione organizzativa delle attività
dell’Istituto;
- collabora con l’ufficio di segreteria;
- organizza: fase di accoglienza, attività Open Day…;
- diffonde informazioni su attività di ricerca e formazione professionale.
COORDINATORI DI PLESSO
- individua le problematiche organizzative e relazionali legate al passaggio e diffusione
delle informazioni fra gli operatori scolastici, scuola e interlocutori esterni;
- sollecita, individua, raccoglie proposte, iniziative da discutere negli organi collegiali;
- facilita e favorisce la realizzazione delle decisioni condivise e assunte;
Collegio dei
docenti
1° Collab.
2° Collab.
R.S.U.
Giunta
Esecutiva
Consiglio
d’Istituto Dirigente
Scolastico
Comitato di
valutazione
Gruppo
PdM/PTOF
Uffici
amministrativi
Personale
A.T.A.
D.S.G.A
Responsabili
laboratori
Responsabili
Progetti
Commissioni
Animatore
digitale (PNSD)
Coda P.
Funzioni
strumentali
Coordinatori di
classe
Consigli di classe
d’interclasse/intersezione
Responsabili
di Plesso
n.7
Coord.disabilità
/inclusione/
stranieri
Lasaponara R.
Organo di
GARANZIA
Responsabile
Sito WEB
RLS e responsabili di
plesso per la sicurezza
Sorgente C.
Sicurezza
ORGANIGRAMMA
- collabora nella soluzione rapida dei quotidiani problemi organizzativo - relazionali legati
al plesso (sostituzioni colleghi assenti, uscite didattiche, gestione assemblee e scioperi
sindacali, gestione spazi, relazioni con il personale ausiliario);
- facilita le relazioni con i genitori, il quartiere e le scuole vicine;
- favorisce il processo d'integrazione e di crescita professionale dei docenti da poco
trasferiti (tutoring informativo);
- coinvolge il personale ausiliario nelle problematiche organizzative ed educative del
plesso;
- favorisce una razionale documentazione di plesso;
- collabora con la segreteria per la efficiente realizzazione di pratiche amministrative e
gestionali.
COORDINATORI DI CLASSE
- informa la classe e i genitori rappresentanti, sul percorso educativo concordato;
- raccoglie i dati informativi per la stesura dei documenti di classe: programmazione
educativa, presentazione della classe, profilo in ingresso, tabella di sintesi per i dati
valutativi di pre-scrutini - scrutini - consiglio orientativo;
- è portavoce del Consiglio nel corso dell’anno scolastico e rappresenta all’esterno
(genitori -territorio - presidente di commissione d’esame) il Consiglio, la sua azione
educativa e apprenditiva coordinata e coerente;
- favorisce il dialogo e la collaborazione fra pari e con i colleghi;
- segnala al Capo d’Istituto problematiche della classe e situazioni di difficoltà e
disservizio suggerendo anche a nome del Consiglio proposte migliorative;
- documenta in modo completo e sistematico l’azione formativa del Consiglio di classe,
impegnandosi a garantire i principi ispiratori del PTOF e i progetti didattici che li
realizzano concretamente;
- tiene relazioni con il territorio e propone progetti specifici di intervento (gite, proposte
culturali con l’esterno, mostre, interventi di esperti);
- monitora e valuta i progetti, evidenziandone le ricadute sugli alunni;
- informa e documenta ai colleghi i dati raccolti sia sul singolo alunno e sulla sua famiglia
che sul gruppo classe (storia pregressa, composizione, clima , motivazioni….) così da
offrire un “quadro d’insieme” sulla classe contestualmente aggiornato;
- collabora con i coordinatori di plesso nella gestione di problemi organizzativo -
relazionali legati al plesso;
- tiene relazioni con l’ufficio amministrativo per tutte le decisioni e le documentazioni
relative alla classe su specifiche attività (gite, esami, INVALSI, orientamento …);
- rappresenta il Dirigente Scolastico nel consiglio di classe presiedendo in sua vece.
RESPONSABILI DI DIPARTIMENTO
- presiede, su delega del DS, le riunioni del Dipartimento programmate dal Piano
annuale delle attività e convoca eventuali riunioni straordinarie;
- raccoglie all’interno del Dipartimento suggerimenti, esperienze e valutazioni per la
stesura della programmazione disciplinare e interdisciplinare anche alla luce delle
novità introdotte dalle Indicazioni Nazionali;
- coordina le attività inerenti gli aspetti didattici e metodologici: criteri di valutazione,
modalità di verifica, prove di verifica disciplinari comuni, individuazione dei contenuti
disciplinari essenziali, interventi di prevenzione dell'insuccesso scolastico e di
approfondimento delle eccellenze scolastiche;
- favorisce la circolazione e la condivisione di esperienze didattiche tra i docenti del
Dipartimento;
- cura la redazione della documentazione prodotta dal Dipartimento e del verbale di
ciascuna seduta;
- propone, sentiti i docenti del Dipartimento, progetti specifici di intervento (uscite
didattiche, partecipazione a concorsi, mostre, interventi di esperti) o proposte di
collaborazione educativa
- coordina, sentiti i docenti del Dipartimento, gli acquisti dei materiali e/o delle
attrezzature necessarie alla didattica;
- relaziona al Collegio Docenti sulle proposte di scelta dei nuovi libri di testo;
- tiene contatti con le Funzioni Strumentali e con il D.S.
ALTRE FIGURE ORGANIZZATIVE
FUNZIONE STRUMENTALE PER LE DIVERSE ABILITÀ
- coordina tutti i docenti di sostegno dell’Istituto offrendo consulenza per problematiche
diagnostiche, didattiche e relazionali legate ai vari casi di handicap;
- progetta e attua le varie fasi di orientamento scolastico degli alunni della scuola
secondaria contattando le scuole superiori e elaborando unità didattiche ponte;
- monitora e supporta i colleghi di sostegno nel passaggio degli alunni da un ordine di
scuola a quello successivo;
- coordina gli insegnanti di sostegno per l’approfondimento di specifiche problematiche
professionali e per concordare procedure comuni;
- monitora e valuta percorsi di formazione per incrementare la competenza
professionale del personale;
- collabora con le Istituzioni territoriali (ASL-altri ordini di scuola-CTRH) nell’elaborazione
di strategie comuni.
FUNZIONE STRUMENTALE PER ALUNNI CON DSA E BES
- coordina la commissione DSA e BES d’Istituto per verificare la piena funzionalità del
protocollo approvato;
- coordina i docenti nella cui classe sono presenti alunni con DSA per individuare
possibili miglioramenti metodologici-didattici e organizzativi da suggerire all’Istituto;
- monitora e supporta i colleghi con alunni DSA e BES;
- approfondisce con la commissione tematiche relative a difficoltà apprenditive e psico-
relazionali.
FUNZIONE STRUMENTALE PER L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI
- coordina la commissione stranieri d’Istituto per concordare comuni procedure per la
documentazione;
- propone progetti specifici di intervento;
- gestisce le relazioni di collaborazione tra l’Istituto e i vari soggetti del territorio
(mediatori, assistenti sociali, volontariato, oratorio, osservatorio stranieri,…);
- coordina le iniziative su alunni e famiglie straniere;
- approfondisce con la commissione tematiche relative a difficoltà apprenditive e
relazionali.
FUNZIONI STRUMENTALI PER IL PDM E IL PTOF
- elabora il Piano di miglioramento e il PTOF;
- favorisce un’efficace comunicazione tra il gruppo e il Collegio docenti per la
condivisione dei documenti;
- sostiene il monitoraggio continuo e la valutazione della realizzazione del PdM e PTOF
ed è coordinato dal DS.
ANIMATORE DIGITALE
- diffonde metodologie didattiche innovative e uso delle TIC;
- coordina la sperimentazione di nuove modalità di insegnamento attraverso le TIC;
- favorisce il consolidamento delle competenze informatiche tra gli studenti;
- raccoglie e condivide la produzione di materiale didattico creato all'interno dell'Istituto;
- favorisce la collaborazione tra i docenti per via digitale.
RESPONSABILE SITO WEB
- cura, su richiesta, la gestione delle informazioni sulle pagine del sito Web della scuola;
- cura la manutenzione e la rivisitazione del sito in collaborazione con il Dirigente
Scolastico e lo Staff.
ORGANO DI GARANZIA
L’Organo di Garanzia è un organo collegiale della scuola secondaria italiana il cui
funzionamento è ispirato a principi di collaborazione tra scuola e famiglia, anche al fine di
rimuovere possibili situazioni di disagio vissute dagli studenti nei confronti degli insegnanti e
viceversa. Rispetto alle parti questo organismo è un luogo "terzo", cioè esterno alla disputa, e
ha una funzione simile a quella dell'arbitro. Promuove serietà educativa e condivisione delle
responsabilità, dei processi e degli esiti da parte di studenti e genitori; interviene, quando vi
siano due parti che esprimono opinioni diverse su un fatto o un problema che abbia a che fare
con i diritti, i doveri o la disciplina degli studenti.
COMITATO VALUTAZIONE DOCENTI (art.1 comma 129 Legge 107/2015)
- individua i criteri per la valorizzazione dei docenti, che dovranno essere desunti sulla
base di quanto indicato nelle lettere a, b, c dell’art. 1 C.129 della L.107/05
- esprime il proprio parere sul superamento del periodo di formazione e di prova per il
personale docente ed educativo;
- valuta il servizio di cui all’art.448 (Valutazione del servizio del personale docente) su
richiesta dell’interessato, previa relazione del dirigente scolastico, ed esercita le
competenze per la riabilitazione del personale docente, di cui all’art. 501
(Riabilitazione); per queste due fattispecie il comitato opera con la presenza dei
genitori, salvo che la valutazione del docente riguardi un membro del comitato che
verrà sostituito dal Consiglio di Istituto.
RESPONSABILI DI LABORATORIO
- garantiscono il corretto uso delle dotazioni laboratoriali e ne verificano l’efficienza,
segnalando eventuali richieste di manutenzione o riparazione.
RESPONSABILI DELLA SICUREZZA
L’Istituto applica le norme di legge previste dal D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81 Testo coordinato con
il D.lgs. 3 agosto 2009, n. 106.
E’ nominato un Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione dai rischi, che vigila sulla
corretta applicazione della normativa di sicurezza. Ogni plesso è dotato di addetti alla
sicurezza, addetti antincendio e al primo soccorso.
E’ operativo il piano di evacuazione dell’Istituto. La segnaletica di sicurezza è affissa in tutti gli
ambienti scolastici. Due volte all’anno vengono effettuate prove di evacuazione. Il personale
docente e non docente partecipa ad attività di specifica formazione, in materia di sicurezza.
All’inizio dell’anno gli alunni vengono formati e informati riguardo alle procedure di messa in
sicurezza e ai comportamenti da tenere in caso di emergenza.
LE RETI SOCIALI
Una rete sociale consiste in un gruppo di individui connessi tra loro da diversi legami sociali.
Nell’istituto “Da Rosciate” sono presenti due reti: rete sociale di S.Anna e rete sociale di
S.Caterina
Partecipano alle reti: l’oratorio con la presenza dei curati di riferimento delle due Chiese dei
quartieri, le associazioni, gli educatori, l’istituto Da Rosciate, l’asilo nido, le Cooperative, la
Polisportiva, i Servizi Sociali area minori, i commercianti del territorio.
Le reti sociali hanno come obiettivo il coordinamento delle Agenzie che operano su minori e
famiglie. Esiste una condivisione di sguardi sul quartiere su cui esse agiscono.
La rete:
- è l'ambito operativo, verso il quale sono destinati gli interventi, nonché lo spazio in cui è
possibile un'azione sociale;
- costituisce uno strumento di lettura della realtà e rappresenta il prodotto di un lavoro
sociale, realizzato attraverso una serie di idonei strumenti di intervento.
L'attenzione rivolta oggi alle reti deriva da molteplici esigenze che, fra le altre, riguardano la
necessità di evitare la duplicazione degli interventi, la sovrapposizione dei progetti, la
necessità di far fronte alla insufficienza di risorse, riducendo gli sprechi e migliorando la
validità dell'azione.
La ricerca condotta nell'ambito di diversi approcci disciplinari ha evidenziato come le reti
sociali operino a più livelli, dalle famiglie alle comunità nazionali, e svolgano un ruolo
importante nella risoluzione di problemi e nei sistemi di gestione delle organizzazioni.
L’azione progettata dalle reti dentro e fuori dal nostro Istituto ha realizzato significativi
interventi per i nostri alunni: laboratori compiti pomeridiani con un momento di
merenda/accoglienza per tutti i minori, laboratori espressivi, progettazione di giornate
dedicate al tema della legalità in cui i diversi soggetti della rete vengono coinvolti con
interventi, relazioni dentro e fuori dall’Istituto, accoglienza e inclusione delle famiglie
straniere.
Permette, inoltre, ai diversi soggetti ,che operano con diversi ruoli nel territorio di partecipare
attivamente alla vita dl territorio rendendosi responsabili e prendendosi cura dei minori che
vivono in quel contesto.
LE RETI ISTITUZIONALI
L’Istituto ha aderito agli accordi di rete:
- Ambito 1 per il potenziamento dell’orientamento e il contrasto alla dispersione scolastica;
- CTI per percorsi di inclusione;
- “Scuola in Comune” tavolo di coordinamento permanente tra Dirigenti degli Istituti
Comprensivi della città con la partecipazione dell’Assessorato alla Pubblica Istruzione;
- “Asaberg” per la formazione dei docenti.
SEZIONE 2
IDENTITA’ STRATEGICA
Il Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto nasce dall’esigenza di dare risposte efficaci a tre
istanze ugualmente rilevanti:
- le caratteristiche del contesto socio-culturale con i suoi bisogni;
- le istanze dei programmi vigenti, che individuano livelli prescrittivi di conoscenze,
competenze e comportamenti da acquisire;
- le istanze della società contemporanea, che richiede una formazione generale trasferibile
e precise conoscenze per poter aspirare ad un compiuto inserimento nella dinamica socio-
economica.
Sulla base di tali istanze, la comunità scolastica riconferma con forza i valori fondanti della
propria identità strategica:
- LA SCUOLA è luogo di vita. Attraverso l’esperienza diretta ognuno di noi - bambino o
preadolescente, docente o genitore - sente emozioni e conosce aspetti della realtà, vive
valori e scopre sapere, vale a dire interiorizza cultura, crescendo.
- LE PERSONE che vivono dentro la scuola sono il valore fondamentale su cui la stessa si
fonda.
- Ogni persona raccoglie in se stessa TALENTI, potenzialità da conoscere, da consolidare, da
moltiplicare.
- Pertanto ognuno di noi è stimolato, per se stesso e per gli altri, ad operare per
l’ECCELLENZA intesa come espressione piena della propria personalità, non come modello
estrinseco da imitare, ma come personale traguardo da raggiungere.
- RESPONSABILITA’: siamo sempre responsabili della nostra crescita e di quella di chi ci sta
vicino. Vogliamo operare con impegno al miglioramento affettivo / relazionale (stare bene
con se stessi e con gli altri) e cognitivo (comprendere e padroneggiare il sapere) di
bambini e adulti.
- FORMAZIONE COME RELAZIONE DI AIUTO: ogni qualvolta empaticamente ci avviciniamo
all’altro, bambino o adulto, volendo comprendere e sostenere, condividere e motivare, noi
facciamo formazione. Interagendo fra noi (il docente con l’alunno, gli alunni fra di loro, i
genitori con i docenti) cresciamo e cambiamo.
- DIALOGO E RICERCA: in campo educativo (ma anche in altri settori della cultura) ogni
risultato è parziale e transitorio, ottenuto grazie al dialogo e alla collaborazione con chi ha
diversi punti di vista. DISCUTERE – VALUTARE – PROGETTARE il nostro operato dà sostegno
e concretezza alle nostre scelte e ci aiuta a procedere verso nuovi obiettivi condivisi.
- IL SAPERE è una ricchezza che ci viene trasmessa da chi ci ha preceduti, ma non è né
statica, né rigidamente codificata, né avulsa dalla nostra esperienza di vita. E’ uno
strumento dinamico che ci consente di conoscere noi stessi, gli altri, di comprendere il
presente e di progettare il futuro. Dentro la vastità del sapere gli adulti operano delle
SCELTE, individuano quei contenuti che oggi appaiono capaci di costruire crescita socio –
affettiva e cognitiva nelle giovani generazioni. Di queste scelte gli adulti danno ragione.
Possiamo sintetizzare queste convinzioni con lo slogan “IO SONO PERCHE’ NOI SIAMO”
Vincoli
- Territorio di riferimento disomogeneo sul piano economico culturale, tale da
determinare differenze sostanziali nell'organizzazione del lavoro dei plessi;
- Instabilità pregressa del dirigente scolastico.
Opportunità
- Ottima raggiungibilità delle sedi;
- Buona stabilità del personale docente e di segreteria;
- Presenza sul territorio di numerose competenze utili alla scuola;
- Ottima collaborazione con le agenzie educative del territorio.
Servizi aggiuntivi:
I sei edifici scolastici dell’Istituto comprensivo sono inseriti nei due quartieri di Borgo
Palazzo e Borgo Santa Caterina in cui operano da anni diverse agenzie educative (
associazioni sportive, oratori, associazioni di volontariato, biblioteche, associazioni dei
negozianti, associazione degli alpini, associazioni culturali) che collaborano attivamente con
la scuola partecipando ad un tavolo territoriale che si riunisce periodicamente.
Il servizio mensa è gestito dall’ente comunale, il servizio pre-scuola e post-scuola,
monitorato e coordinato dalla scuola, è a carico delle famiglie.
PRIORITÀ, TRAGUARDI ED OBIETTIVI DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
Il Piano di Miglioramento parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’Istituto redatto nel
Rapporto di Autovalutazione (RAV), a sua volta pubblicato all’Albo elettronico della scuola e
presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della
Ricerca.
In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera
l’istituto, l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale,
gli esiti documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi
organizzativi e didattici messi in atto.
Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli
elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo e Obiettivi di breve
periodo.
Le priorità che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono:
1) Redigere il curricolo verticale del profilo educativo e culturale
2) Orientare l’identità di istituto connotandolo con un potenziamento linguistico
3) Rinforzare il rapporto con le famiglie e la condivisione del patto educativo
4) Ridurre le non ammissioni alle classi successive nella scuola secondaria
I traguardi che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono:
1) studio di una disciplina non linguistica in lingua Inglese con attivazione della
metodologia CLIL;
2) conversazioni in madre lingua per la lingua inglese;
3) lettura, revisione/integrazione degli obiettivi educativi in continuità;
4) attivazione di percorsi pilota di buone pratiche di continuità didattica;
5) attivazione di percorsi di formazione e innovazione metodologico-didattica attraverso
le tecnologie;
6) predisposizione di momenti di incontro scuola/famiglia attraverso modalità di
comunicazione e di coinvolgimento più innovativi.
Le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:
L’Istituto Comprensivo, pur essendosi costituito dall’anno 2000, non è ancora riuscito a
costruire un’effettiva identità frutto di scelte coerenti, condivise e di riflessioni comuni tra i
diversi ordini di scuola. Redigere un documento di ampio respiro ha incentivato gli organi
collegiali a ripensare l’Istituto in chiave futura ed ha fatto emergere la necessità di aprire un
confronto più proficuo tra i diversi ordini di scuola.
Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei
traguardi sono:
1) dare coerenza e concretezza alla Raccomandazione del Parlamento Europeo e del
Consiglio del 18.12.2006 relativa alle competenze chiave di apprendimento (conoscenze,
abilità e attitudini) per la realizzazione e lo sviluppo personale, di cittadinanza attiva, di
inclusione sociale, di occupazione (in particolare, asse dei Linguaggi);
2) redigere un curricolo verticale dei Profili educativi;
3) redigere un curricolo verticale dei Profili culturali;
4) trovare modalità comuni di gestione di importanti momenti educativi/didattici del
“curricolo implicito” quali: l’intervallo, i compiti a casa, l’entrata e l’uscita, le visite
didattiche.
Le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:
L’istituto comprensivo è ben inserito nel territorio ed ha consolidato nel tempo buone pratiche
di accoglienza e di inclusione; tuttavia permangono delle incoerenze e poca flessibilità a livello
degli ambienti di apprendimento sia in verticale, tra i diversi ordini di scuola, sia in orizzontale
, nello stesso ordine di scuola.
Creare una forte coerenza nei processi di apprendimento /insegnamento dell’istituto
rendendo esplicite anche pratiche afferenti al curricolo implicito (gestione dei compiti a casa,
dell’intervallo, dell’accoglienza in ingresso, etc.) è condizione indispensabile per raggiungere
un elevato livello delle competenze di cittadinanza, per migliorare il comportamento degli
alunni, per rinforzare il rapporto con le famiglie e la condivisione del patto educativo.
SCELTE CONSEGUENTI AI RISULTATI DELLE PROVE INVALSI
L’analisi compiuta nella sezione 2.2. del RAV (Risultati di apprendimento nelle prove
standardizzate nazionali di Italiano e Matematica) ha messo in luce i seguenti punti di forza:
- i risultati delle prove standardizzate nazionali si sono sempre collocati in una fascia
superiore rispetto alla media nazionale, regionale e nell’area geografica di riferimento;
- i risultati delle prove standardizzate corrispondono piuttosto fedelmente ai risultati finali
delle valutazioni dell’Istituto;
- si riscontra una omogeneità di risultati all’interno dei diversi plessi dell’istituto.
Particolarmente positivi risultano essere i risultati delle prove di matematica.
e i seguenti punti di debolezza:
- l’analisi dei dati da parte dei docenti è limitata a pochi momenti di riflessione;
- sarebbe auspicabile una maggiore presa in carico dei risultati della rilevazione da parte
dell’intero collegio docenti per una effettiva riprogettazione del curricolo disciplinare.
In conseguenza di ciò la scuola ha deciso di integrare le priorità / i traguardi / gli obiettivi del
RAV con i seguenti:
1. Sviluppare maggiormente le azioni dell’Istituto per “realizzare il curricolo valorizzando le
potenzialità e i diversi stili di apprendimento, attraverso una progettualità collegiale, una
positiva interazione con le famiglie e con il territorio, l’utilizzo di metodi cooperativi e
inclusivi, una flessibilità organizzativa e metodologica funzionale alla qualità del servizio
scolastico” (commi 1-4 dell’art. 1 della legge 13.7.2015 n. 107), in un’ ottica di continuità
nei diversi ordini di scuola.
2. Potenziare la formazione dei docenti sia con interscambi e confronti tra docenti dello
stesso ordine di scuola e di ordini e gradi diversi, sia attraverso l’organizzazione di corsi di
aggiornamento mirati alla realizzazione del curricolo e all’utilizzo delle TIC (tecnologie
informatiche e della comunicazione) nelle attività di insegnamento / apprendimento.
3. Rivedere nel breve tempo la documentazione e le procedure dell’Istituto per dare
uniformità al servizio.
4. Sperimentare e condividere esperienze con metodo CLIL nei diversi ordini di scuola.
PROPOSTE E PARERI PROVENIENTI DAL TERRITORIO E DALL’UTENZA
Nella fase di ricognizione preliminare alla stesura del Piano, sono stati sentiti i rappresentanti
del territorio e dell’utenza.
I consiglieri del consiglio di Istituto uscenti, rappresentanti dei genitori, hanno più volte
sollecitato la dirigenza ad esplicitare meglio la vision dell’Istituto e a ridefinire gli intenti
educativi e l’organizzazione dei momenti di scuola meno codificati (il curricolo implicito) come
per esempio: il dopo mensa, la gestione dei compiti a casa, dell’intervallo, delle visite
didattiche, per renderli più coerenti e leggibili dall’utenza.
Nell’incontro con il dirigente del 28 ottobre 2015 la componente dei genitori del consiglio di
istituto 2012 - 2015 ribadiva la necessità di“ promuovere la costruzione di un’identità specifica
e consapevole del nostro istituto al fine di assicurare una omogeneità educativa a tutti gli
studenti”. L’apertura alle iniziative proposte dal territorio e assunte a pieno titolo dall’istituto,
le buone pratiche di accoglienza ormai consolidate per i bambini provenienti da altri Paesi in
corso d’anno, la partecipazione ad iniziative sportive in collaborazione con l’assessorato allo
sport del Comune di Bergamo, con associazioni locali, con il C.O.N.I., la presenza di progetti
consolidati con insegnanti madrelingua per l’acquisizione delle lingue straniere e la meditata
valutazione dell’atto di indirizzo emanato dal precedente dirigente, hanno indotto il consiglio
d’Istituto uscente a proporre alcuni suggerimenti funzionali all’elaborazione del piano di
miglioramento dell’Istituto.
La componente genitori del consiglio ha espresso parere favorevole alla proposta presentata
da alcuni docenti, in ottemperanza alle priorità definite dalla legge 107 in particolare nel
comma 7 (“potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento
all’italiano come madrelingua, all’italiano L2 e alle lingue straniere), di potenziare l’aspetto
linguistico dell’Istituto, consolidando i discreti esiti degli alunni (vedi risultati Invalsi), in
un’ottica di futura riduzione delle non ammissioni alle classi successive nella scuola
secondaria.
Il comitato dei genitori ha riflettuto sull’importanza di consolidare le competenze meta -
cognitive dei bambini in continuità con i diversi ordini di scuola.
Visti i tempi ristretti e l’insediamento del nuovo dirigente i primi giorni di Ottobre 2015, non è
stato possibile predisporre tavoli di confronto più organizzati con l’utenza per addivenire a
proposte formali. Tuttavia le riflessioni emerse in più sedi (tavolo territoriale, consiglio di
istituto, consigli di interclasse) sono state prese in considerazione dalla commissione PTOF in
fase di elaborazione del documento.
Dopo attenta valutazione, tenuto conto delle risorse disponibili e delle compatibilità con gli
altri obiettivi cui la scuola era vincolata, per addivenire alle priorità definite dall’atto di
indirizzo del dirigente, Dr.ssa Virginia Ginesi (di cui al prot. 3705/A22d del 25.09. 2015) si è
ritenuto strategico incorporare nel Piano i seguenti punti integrativi:
1. connotare l’Istituto comprensivo con un significativo potenziamento linguistico;
2. attivare esperienze didattiche-metodologiche CLIL per i diversi ordini di scuola.
IDEE GUIDA DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
Sin dalla sua costituzione il nostro Istituto ha accolto la sfida pedagogica della verticalizzazione
dei diversi ordini di scuola, attraverso il dialogo e il confronto costante e proficuo tra docenti
provenienti da esperienze professionali diverse.
Gli obiettivi formativi perseguiti hanno teso a superare le complesse e varie identità degli
ordini scuola, per dare concretezza a un progetto condiviso rispondente alle caratteristiche e ai
bisogni di tutti gli alunni del primo ciclo di istruzione.
Punto di riferimento per la progettazione dei docenti sono stati i Profili Educativi e Culturali;
benché elaborati in continuità, essi hanno rappresentato, tuttavia, il perseguimento di obiettivi
tassonomici propri di ogni ordine di scuola più che una significativa e coerente realizzazione di
un curricolo basato su un impianto culturale comune, strutturato in modo sistemico, per un
apprendimento di qualità centrato sulle competenze.
Al fine di ricondurre la nostra scuola a rappresentazioni collettive condivise intorno al tema
dell’identità culturale, nodo cruciale dell’essere e fare scuola, si è deciso di intervenire nei
termini di:
- costruzione di un curricolo in verticale in senso veramente “comprensivo, effettivo punto
di partenza per la ricerca-azione di soluzioni pedagogiche, didattiche e organizzative
innovative.
- implementazione dell’insegnamento della Lingua Inglese attraverso la metodologia CLIL
OBIETTIVI STRATEGICI DEL PIANO
- ampliare l’O.F. incrementando lo sviluppo delle competenze chiave (conoscenze, abilità,
attitudini) nella comunicazione della lingua madre e nella lingua straniera (Quadro
Europeo delle competenze chiave, 18.12.2006);
- incrementare il confronto e il dialogo fra docenti per la realizzazione di percorsi e attività
in continuità, sulla base dei traguardi di competenza previsti per ciascun ordine di scuola;
- rispondere alle aspettative degli Stakeholder attraverso l’evidenza della effettiva ed
efficace corrispondenza tra progettazione curricolare e traguardi di competenza
realmente maturati dagli alunni.
OBIETTIVI OPERATIVI
- potenziare le abilità comunicative degli alunni attraverso la testualità e la
problematizzazione, cardini metodologico-culturali intorno ai quali far ruotare la didattica
delle singole discipline;
- realizzare strumenti di verifica e valutazione utili a identificare la qualità della prestazione
(criteri-modalità – descrittori…);
- migliorare la comunicazione scuola/famiglia sui risultati attesi e conseguiti dagli alunni
(tempi e modalità, criteri).
Elementi di forza dell’idea guida rispetto ad altre alternative e rispetto alle caratteristiche del
contesto, sono da ricondurre al miglioramento dell’O.F. passando da una scuola che produce
istruzione, ma dai legami culturali deboli, ad una scuola che produce apprendimento di qualità
attraverso una forte e riconoscibile identità culturale; una scuola che si connota per le sue
specificità, istituzionalizzando l’innovazione sul piano organizzativo e metodologico-didattico;
una scuola che offre rinnovato valore al contesto educativo del territorio nel quale è inserita.
La coerenza e l’integrabilità degli interventi previsti nel Piano si evidenziano dalla
condivisione del lavoro messo in atto per l’elaborazione del PdM, dalla connessione fra
traguardi e obiettivi di processo illustrati nel Piano, da una attenta lettura dei bisogni formativi
degli alunni e del territorio.
Criterio di qualità: l’Istituto si impegna a costruire percorsi e attività che determinino risultati
verificabili di un progressivo, sistematico miglioramento delle abilità e competenze sviluppate
in ciascun ambito disciplinare e disciplina; in particolare, delle competenze comunicative ed
espressive orali e testuali, trasversali all’apprendimento delle conoscenze disciplinari
specifiche.
Il nostro Istituto si caratterizza per l’eterogeneità delle abilità linguistiche espresse dagli alunni.
La rilevante presenza di alunni stranieri, nonché la diminuita capacità espressiva degli alunni
italiani, osservabile nell’esiguo patrimonio lessicale posseduto nella difficoltà di espressione
del pensiero in termini di coerenza e chiarezza, sono elementi che hanno determinato un
decremento delle competenze linguistiche. In questo senso, la qualità può definirsi come
miglioramento della conoscenza e della fruizione della Lingua Italiana, lingua madre che
veicola il pensiero, elemento, anche, di integrazione culturale per gli alunni stranieri.
La qualità è anche conoscenza e fruizione di una Lingua Europea, in questo caso l’Inglese, che
“accomuna” le diverse identità linguistico-culturali, che proietta nel futuro nella progressiva
consapevolezza di essere cittadini italiani ed europei, cittadini che si riconoscono e si
comprendono, nel rispetto reciproco delle peculiari caratteristiche del Paese di provenienza.
La qualità è ulteriormente determinata dal riconoscimento delle attitudini di ciascun alunno:
valorizzazione dell’inclusione sia per gli alunni dal lento ritmo di apprendimento, sia per coloro
che sono in grado di esprimere l’eccellenza.
PROGETTI DI MIGLIORAMENTO (SECONDO L’ORDINE DI PRIORITÀ)
1. Elaborazione del curricolo in verticale 2. Potenziamento della Lingua Inglese attraverso il CLIL
PROGETTAZIONE DEL CURRICOLO IN VERTICALE
Responsabili dell’iniziativa e
componenti del gruppo di
miglioramento:
Barbieri Michela
Farruggia Mary
Artuso Caterina
Data prevista di attuazione
definitiva 2017/2018
Livello di priorità: Alto
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Dal report emergono le seguenti criticità: il processo formativo di continuità fra i tre ordini di
scuola si caratterizza in forma debole e non assurge al rigore pedagogico, didattico e metodologico
che, al contrario, dovrebbe specificarlo. Il passaggio ai diversi ordini di Scuola è spesso avvertito
come un salto e non quale prosecuzione che realizza l’unità della persona sulla base di una
concezione olistica dello sviluppo.
Considerato che:
il primo ciclo di istruzione costituisce la fase iniziale in cui si realizza il diritto-dovere
all’istruzione e alla formazione ed ha carattere unitario, fermo restando la specificità dei
segmenti relativi alla Scuola dell’Infanzia, alla Scuola Primaria e Secondaria di 1°grado;
la continuità deve svilupparsi in verticale, in orizzontale e trasversalmente rispetto
all’ambiente di provenienza dell’alunno;
le finalità della continuità sono pedagogiche: valorizzano i valori cognitivi e affettivi della
persona; didattiche: sono attuazione organica di obiettivi, contenuti e metodi; sociali:
l’azione educativa deve sviluppare competenze formali, informali, non formali in relazione al
più ampio contesto educativo
il Traguardo di Miglioramento si pone come obiettivo la revisione dei Profili Educativi e Culturali,
per armonizzare finalità e stabilire nessi coerenti che facilitino la transizione da una modalità
operativa, concreta di apprendimento ad una più formale e più disciplinarmente indirizzata.
L’approccio
a) deve prevedere un’organizzazione strutturata in modalità e tempi per la revisione e la
successiva stesura del curricolo
b) si deve basare su una chiara definizione dei nessi fra finalità, obiettivi e percorsi individuati
(il perché, il come e in quali tempi)
c) deve tener presente i traguardi di competenza (aspettative di apprendimento in termini
quantitativi e qualitativi)
d) deve tener conto del più ampio contesto sociale e culturale (tipologia dell’utenza, stili
cognitivi, bisogni educativi speciali, specificità delle agenzie educative collocate sul
territorio…)
e) deve formalizzare strumenti di confronto (prove in ingresso e in uscita), di misurazione e
valutazione (modalità, tempi, strumenti condivisi per ordine di scuola e in continuità)
FASE DI PLAN: DESCRIZIONE DEL PROGETTO NELL’ARTICOLAZIONE DELLE DIVERSE FASI (obiettivi
a breve e lungo termine)
a.s. 2015/ 2016
Elaborare il curricolo in verticale Scuola dell’Infanzia/Primaria: raccordo tra i
Traguardi di competenza “I discorsi e le parole” – “Italiano”
Individuare conoscenze e abilità imprescindibili nello sviluppo delle
competenze comunicative e metacomunicative, considerando
- le finalità linguistiche/comunicative;
- i nuclei fondanti dell’insegnamento della Lingua in termini di contenuti e
processi;
- i traguardi per lo sviluppo: macrocompetenze e livelli (iniziale, base,
intermedio, di padronanza);
Individuare metodologie e strategie di insegnamento/apprendimento per
consentire all’allievo di imparare a imparare (consapevolezza, autonomia,
responsabilità, motivazione).
Elaborare strumenti di autovalutazione e di valutazione efficaci e
confrontabili.
Relazione tra linea guida e obiettivi strategici:
- confronto e collaborazione fra i docenti;
- condivisione di obiettivi, contenuti, metodi, strumenti;
- visibilità e comprensione dell’attività didattica e valutativa interna ed esterna.
Destinatari del Progetto:
- docenti dell’Infanzia, Primaria, Secondaria di primo grado;
- alunni;
- famiglie;
- portatori di interesse.
Risorse umane e finanziarie:
- i docenti della Scuola dell’Infanzia e Primaria usufruiranno delle ore di
programmazione collegiali, senza ulteriore dispendio economico per l’Istituto.
Vincoli:
- I docenti della Scuola Secondaria non dispongono di ore di programmazione
collegiale. Si auspica che vengano impegnate risorse finanziarie.
a.s.2016 / 2017
Elaborare il curricolo in verticale Scuola Primaria/Secondaria di 1° grado di Italiano-
Matematica-Scienze: raccordo tra i Traguardi di competenza 5^ Primaria/3^
Secondaria
Individuare conoscenze e abilità imprescindibili nello sviluppo delle
competenze, considerando:
- le finalità della disciplina;
- i nuclei fondanti in termini di contenuti e processi;
- i traguardi per lo sviluppo: macrocompetenze e livelli( iniziale, base, intermedio,
di padronanza);
Individuare metodologie e strategie di insegnamento/apprendimento per
consentire all’allievo di imparare a imparare (consapevolezza, autonomina,
responsabilità, motivazione).
Elaborare strumenti di autovalutazione e di valutazione efficaci e
confrontabili.
Destinatari del Progetto:
- docenti dell’Infanzia, Primaria, Secondaria di primo grado;
- alunni;
- famiglie;
- portatori di interesse.
Risorse umane e finanziarie:
- i docenti della Scuola dell’Infanzia e Primaria usufruiranno delle ore di
programmazione collegiali, senza ulteriore dispendio economico per l’Istituto.
Budget per l’incentivazione delle ore di non insegnamento dei docenti della
Scuola Secondaria: Euro 17.50 ad ora.
- Formazione docenti: “Il curricolo in verticale: competenze, saperi, modelli e
metodologie”. Budget previsto: Euro 35 ad ora
Vincoli:
- le risorse finanziare eventualmente a disposizione consentiranno di ovviare al
vincolo economico; tuttavia, al fine di consentire il coinvolgimento dei docenti
dei tre ordini di Scuola, dovranno essere armonizzati modalità e tempi del
Piano delle Attività di non insegnamento specifici per ciascuno di essi.
a.s.2017 / 2018
Elaborare il curricolo in verticale Scuola Primaria/Secondaria di 1° grado di Storia-Geografia-
Arte e Immagine-Musica-Educazione Fisica: raccordo tra i Traguardi di competenza 5^ Primaria
/3^ Secondaria
Individuare conoscenze e abilità imprescindibili nello sviluppo delle competenze,
considerando
- le finalità della disciplina;
- i nuclei fondanti in termini di contenuti e processi;
- i traguardi per lo sviluppo: macrocompetenze e livelli (iniziale, base, intermedio, di
padronanza);
Individuare metodologie e strategie di insegnamento/apprendimento per consentire
all’allievo di imparare a imparare (consapevolezza, autonomina, responsabilità,
motivazione).
Elaborare strumenti di autovalutazione e di valutazione efficaci e confrontabili.
Criteri di miglioramento
L’elaborazione del curricolo in verticale prevede, come si evince dalla descrizione delle diverse
fasi, procedure che si ripetono per ciascuna disciplina. L’organizzazione del curricolo per
competenze innovativo terrà presente:
- la determinazione degli obiettivi;
- la connessione fra le esperienze pregresse dell’allievo con le conoscenze e le procedure da
apprendere/insegnare;
- la progettazione di attività centrate sul soggetto che apprende;
- l’integrazione di abilità specifiche con abilità di tipo trasversale;
- la coerenza tra progettazione, insegnamento, valutazione;
- la distinzione tra valutazione dell’apprendimento e valutazione per l’apprendimento.
Destinatari del Progetto:
- docenti dell’Infanzia, Primaria, Secondaria di 1° grado;
- alunni;
- famiglie;
- portatori di interesse.
Risorse umane e finanziarie:
- i docenti della Scuola dell’Infanzia e Primaria usufruiranno delle ore di programmazione
collegiali, senza ulteriore dispendio economico per l’Istituto
- Budget previsto per l’incentivazione delle ore di non insegnamento dei docenti della Scuola
Secondaria: Euro 17.50 ad ora
- Formazione docenti: “Il curricolo in verticale: competenze, saperi, modelli e metodologie”.
Budget previsto: Euro 35 ad ora
Vincoli:
- le risorse finanziare eventualmente a disposizione consentiranno di ovviare al vincolo
economico; tuttavia, al fine di consentire il coinvolgimento dei docenti dei tre ordini di
Scuola, dovranno essere armonizzati modalità e tempi del Piano delle Attività non di
insegnamento specifici per ciascuno di essi.
FASE DI DO: REALIZZAZIONE E DIFFUSIONE
a.s. 2015 / 2016:
costituzione del gruppo di lavoro (a cura del D.S.), che ha il compito di:
- individuare un responsabile: convocazione e coordinamento del gruppo di lavoro
- calendarizzare gli incontri: un incontro al mese
- avviare l’attività nel secondo quadrimestre: febbraio 2016
- concludere l’attività a giugno 2016: consegna del progetto completo in ogni sua parte
Docenti supervisori: Barbieri – Farruggia
Risultati attesi:
- articolazione della trasversalità e delle interconnessioni finalizzate all’unitarietà degli
apprendimenti, per l’acquisizione degli alfabeti della comunicazione e della testualità:
finalità, competenze chiave, indicatori di competenza;
- individuazione delle metodologie e strategie di insegnamento/apprendimento più
opportune per favorire lo sviluppo delle competenze descritte: lezione frontale, didattica
laboratoriale, apprendimento peer to peer, role playing, problem solving, e-learning;
- individuazione di indicatori di valutazione: griglie di osservazione/rilevamento; prove di
ingresso, intermedie e in uscita; criteri, modalità, e tempi della valutazione in itinere
sommativa e formativa;
- individuazione dei criteri per la registrazione dei diversi livelli di conoscenze e abilità
espresse dagli alunni.
a.s. 2016 / 17 / 18
costituzione dei gruppi di lavoro (a cura del D.S.), che hanno il compito di:
- individuare un responsabile: convocazione e coordinamento del gruppo di lavoro;
- calendarizzare gli incontri: un incontro al mese;
- avviare l’attività nell’anno scolastico 2016/2017;
- concludere l’attività a giugno 2017 (italiano- matematica e scienze): consegna del progetto
completo in ogni sua parte.
- concludere l’attività a giugno 2018 (le altre discipline): consegna del progetto completo in
ogni sua parte.
Risultati attesi:
- articolazione della trasversalità e delle interconnessioni finalizzate all’unitarietà degli
apprendimenti, per lo sviluppo delle competenze: finalità, competenze chiave, indicatori
di competenza;
- individuazione delle metodologie e strategie di insegnamento/apprendimento più
opportune per favorire lo sviluppo delle competenze descritte: lezione frontale, didattica
laboratoriale, apprendimento peer to peer, role playing, problem solving, e-learning;
- individuazione di indicatori di valutazione: griglie di osservazione/rilevamento; prove di
ingresso, intermedie e in uscita; criteri, modalità e tempi della valutazione in itinere
sommativa e formativa;
- individuazione dei criteri per la registrazione dei diversi livelli di conoscenze e abilità
espresse dagli alunni.
Diffusione dei risultati:
- incontri degli Organi Collegiali
- sito web dell’I.C.
FASE DI CHECK: MONITORAGGIO
I sistemi di monitoraggio prevedono la verifica delle diverse fasi di elaborazione e realizzazione del
progetto, al fine di introdurre le opportune modifiche in itinere o a conclusione delle attività.
Gli indicatori valuteranno se l’azione di miglioramento è stata effettuata e diffusa entro i tempi
stabiliti.
I docenti coinvolti stenderanno una relazione da presentare al Collegio Docenti in cui
indicheranno:
- modalità e tempi di lavoro;
- positività e criticità emerse;
- efficacia in termini di incremento di apprendimento.
In questa fase i docenti potranno usufruire della consulenza di un esperto o del Nucleo di
Valutazione per la risoluzione di dubbi e criticità incontrate.
FASE DI ACT: RIESAME E MIGLIORAMENTO
Modalità di revisione delle azioni: incontri correttivi nel corso dell’azione progettuale.
Criteri di miglioramento
- impatto sui docenti: confronto, condivisione di buone pratiche;
- impatto sugli alunni: miglioramento dei risultati scolastici; percezione della continuità fra le
attività svolte nel passaggio dalla Scuola dell’Infanzia – Primaria – Secondaria;
- impatto sulle famiglie: percezione dell’unitarietà degli apprendimenti, nel rispetto delle
specificità di ogni ordine di scuola, in relazione ad obiettivi, metodologie, strumenti
(questionari customer satisfaction);
- impatto sui portatori di interesse: percezione dell’identità culturale dell’Istituto; percezione
del miglioramento dell’Offerta Formativa; percezione dell’incremento di apprendimento da
parte degli alunni (questionario – scala di Likert).
Componenti del gruppo di miglioramento:
REFERENTI DI PROGETTO: Rota
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Il progetto si pone l’obiettivo di dare spessore culturale al processo formativo di continuità fra i
tre ordini di scuola, promuovendo una forte e riconosciuta identità culturale del nostro Istituto.
La metodologia del Clil, infatti, è innovativa a tutti i livelli di scolarità e formazione in cui
l’acquisizione delle lingue straniere non viene considerata un fine, ma un mezzo per
l’apprendimento di altri contenuti. Poiché il principale obiettivo del CLIL è favorire la crescita
educativa e non il divenire bilingui, esso è considerato un approccio per il potenziamento della
lingua straniera, ma soprattutto una modalità integrata di insegnamento/apprendimento
disciplinare e linguistico.
Il sito della Commissione Europea, sezione “Multilinguismo“ elenca i vantaggi che derivano
dall’introduzione del Clil (http://ec.europa.eu/education/languages/language-teaching/doc236
it.htm). L’ elemento che i docenti devono considerare prioritariamente, nella progettazione delle
attività didattiche, è l’ambiente di apprendimento: offrire all’alunno occasioni significative per
un apprendimento efficace. Infatti, non si tratta tanto di imparare una lingua (ciò che sappiamo
di una lingua), ma di imparare ad usare una lingua (come usiamo ciò che sappiamo in una
lingua): sviluppare, dunque, competenze linguistiche e abilità comunicative in lingua straniera
insieme alla costruzione di competenze disciplinari.
Ciò considerato, il Traguardo di Miglioramento ha le seguenti finalità:
potenziare la verticalità e la continuità dell’insegnamento della lingua Inglese;
incrementare le competenze in uscita dalla Scuola Primaria e Secondaria;
incrementare i rapporti di collaborazione e confronto tra i docenti delle diverse
scolarità (in orizzontale e in verticale);
POTENZIAMENTO DELLA LINGUA INGLESE ATTRAVERSO LA METODOLOGIA CLIL
(Content and Language Integrated Learning)
Responsabile
dell’iniziativa: Rota Data prevista di
attuazione definitiva: 2017/2018
Livello di
priorità: Alto
innovare l’ambiente di apprendimento, elemento chiave per la riuscita del Clil,
introducendo opportune strategie che stimolino interesse, curiosità e motivazione ad
apprendere (costruttivismo sociale).
L’approccio
Do Coyle, professore in Innovazione e Apprendimento presso l’Università di Aberdeen (Scozia) e
figura di riferimento per il suo lavoro sulle pedagogie Clil, individua quattro componenti ai quali i
docenti dovrebbero riferirsi in sede di programmazione didattica (le quattro C: content,
comunication, cognition and culture/citizenship):
attenzione ai contenuti: veicolare contenuti attraverso metodologie che promuovano
l’auto-apprendimento;
aspetto comunicativo: sviluppare le competenze comunicative in situazioni reali e
autentiche, complementari a quelle più strutturate della lezione frontale;
valore formativo-educativo: predisporre attività che risultino, a qualsiasi livello di
competenza, una sfida cognitiva utile ad affrontare situazioni di uso quotidiano della
lingua inglese;
prospettiva pluriculturale: offrire agli alunni l’opportunità di confrontarsi con altre
culture di cui studiano la lingua e, quindi, maturare atteggiamenti di comprensione di
culture diverse dalla propria.
FASE DI PLAN: DESCRIZIONE DEL PROGETTO NELL’ARTICOLAZIONE DELLE DIVERSE FASI
(obiettivi a breve e lungo termine)
a.s. 2015 / 2016
Scuola dell’Infanzia
programmare obiettivi per lo sviluppo di conoscenze e abilità comunicative in lingua
inglese;
programmare semplici attività di apprendimento significativo in situazione reale,
quale, ad es., le pratiche di routine quotidiana;
realizzare strumenti di osservazione/rilevazione dell’apprendimento conseguito
Modalità:
stabilire i tempi di esposizione alla lingua inglese in relazione ai peculiari tempi di
attenzione dei bambini, alle altre attività da svolgere, alle esigenze da essi espresse.
Scuola Primaria
Il Clil può essere organizzato con grande flessibilità entro il progetto curriculare e
l’organizzazione oraria, presentando percorsi con un’esposizione parziale o intensiva, oppure
semplici moduli orientati attorno ad un argomento. L’approccio modulare e la flessibilità
consentono di dosare contenuti e esposizione alla lingua inglese in modo da rispondere alle
esigenze del contesto. In questo senso, il Clil, rispetto alla pratica della full immersion o
esposizione totale alla LS, abbandona come proprio obiettivo linguistico il modello del native-
speaker (accuracy), per adottare invece come obiettivo finale l’acquisizione di una competenza
funzionale (fluency).
Programmare obiettivi per lo sviluppo di conoscenze e abilità comunicative in lingua
inglese, in attività disciplinari:
- Educazione Motoria/Geografia in classe prima e seconda;
- Geografia/Scienze in classe terza-quarta-quinta.
Programmare attività orientate ad uno specifico argomento da trattare.
Realizzare strumenti di misurazione delle conoscenze apprese e valutare il percorso
svolto.
Modalità:
stabilire i tempi di esposizione alla lingua inglese in relazione alle capacità attentive
degli alunni delle diverse fasce di età, all’organizzazione oraria curricolare, alle
esigenze del contesto della classe o classi;
introdurre metodologie che favoriscano la partecipazione attiva dei discenti e
modalità di apprendimento non espositive bensì esperenziali; preferire il codice visivo,
audio-visivo e modalità di code-switching (passare da un codice linguistico ad un
altro).
Relazione tra linea guida e obiettivi strategici:
- confronto e collaborazione fra i docenti;
- condivisione di obiettivi, contenuti, metodi, strumenti;
- visibilità e comprensione dell’attività didattica e valutativa interna ed esterna.
Destinatari del Progetto:
- docenti dell’Infanzia, Primaria, Secondaria di primo grado;
- alunni;
- famiglie,
- portatori di interesse.
a.s.2016 / 2017
Scuola dell’Infanzia e Primaria
realizzazione e sperimentazione del progetto;
eventuale individuazione di classi pilota per la Primaria;
valutazione del percorso integrato: lingua inglese e disciplina scelta;
monitoraggio degli strumenti di valutazione: linguistici, disciplinari, integrati.
Scuola Secondaria di Secondo Grado
Valgono le stesse considerazioni esposte per la Scuola Primaria: organizzazione flessibile entro il
progetto curricolare e l’organizzazione oraria; percorsi che prevedono un’esposizione parziale o
intensiva, oppure moduli che ruotano intorno ad un argomento specifico e condiviso con
l’insegnante della disciplina curricolare.
Programmare obiettivi per lo sviluppo di conoscenze e abilità comunicative in lingua
inglese, in attività disciplinari:
- Geografia/Scienze in classe prima
- Scienze/Matematica/Storia in classe seconda e terza
Programmare attività orientate a specifici argomenti da trattare
Realizzare strumenti di misurazione delle conoscenze apprese e valutazione del
percorso svolto
Modalità:
Stabilire i tempi di esposizione alla lingua inglese in relazione:
- alle esigenze organizzative dell’insegnamento della disciplina curricolare e della Lingua
Inglese;
- ai bisogni formativi degli alunni valutando le eccellenze e le difficoltà;
- ai bisogni formativi degli alunni valutando le eccellenze e le difficoltà;
- alle esigenze relazionali del contesto delle classi;
introdurre metodologie che favoriscano la partecipazione attiva dei discenti e
modalità di apprendimento non espositive bensì esperenziali; preferire il codice visivo,
audio-visivo e modalità di code-switching (passare da un codice linguistico ad un
altro).
Relazione tra linea guida e obiettivi strategici:
- confronto e collaborazione fra i docenti;
- condivisione di obiettivi, contenuti, metodi, strumenti;
- visibilità e comprensione dell’attività didattica e valutativa interna ed esterna.
Destinatari del Progetto:
- docenti dell’Infanzia, Primaria, Secondaria di 1° grado;
- alunni;
- famiglie;
- portatori di interesse.
Risorse umane e finanziarie:
i docenti della Scuola dell’Infanzia e Primaria usufruiranno delle ore di
programmazione collegiali, senza ulteriore dispendio economico per l’Istituto.
Budget previsto per l’incentivazione delle ore non di insegnamento dei docenti della
Scuola Secondaria: Euro 17.50 x n. docenti
Formazione docenti: “IL CLIL: teorie e metodologie”
Budget previsto: Euro 35 x n. esperti
Vincoli:
le risorse finanziare eventualmente a disposizione consentiranno di ovviare al vincolo
economico; tuttavia, al fine di consentire il coinvolgimento dei docenti dei tre ordini di Scuola,
dovranno essere armonizzati modalità e tempi del Piano delle Attività di non insegnamento
specifici per ciascuno di essi.
a.s.2017/2018
Revisione del progetto sulla base delle eventuali criticità emerse in relazione agli aspetti:
organizzativi;
disciplinari;
di investimento di risorse umane e finanziarie;
altro.
FASE DI DO: REALIZZAZIONE E DIFFUSIONE
a.s. 2015 / 2016 / 17
costituzione del gruppo di lavoro (a cura del D.S.), che ha il compito di:
- individuare un responsabile: convocazione e coordinamento del gruppo di lavoro;
- calendarizzare gli incontri: un incontro al mese;
- avviare l’attività nel secondo quadrimestre: febbraio 2016
- concludere l’attività al termine dell’a.s. 2015/16: Scuola dell’Infanzia e Primaria; al
termine dell’a.s. 20016/17: Scuola Secondaria di primo Grado.
Risultati attesi:
- articolazione di obiettivi e attività per la realizzazione di percorsi orientati allo sviluppo
integrato di competenze curricolari e linguistiche che tengano conto delle conoscenze
disciplinari e linguistiche pregresse degli alunni;
- individuazione delle metodologie e strategie di insegnamento/apprendimento
differenziate e adeguate all’età degli alunni, al compito, al contesto, alle competenze da
sviluppare, agli stili di apprendimento (approccio visivo, multimediale, forme dialogiche
interattive, lavoro di gruppo);
- individuazione di indicatori di valutazione: griglie di osservazione/rilevamento; criteri,
modalità, e tempi della valutazione in itinere e sommativa;
- individuazione dei criteri per la registrazione dei diversi livelli di conoscenze e abilità.
a.s. 2017/18
La revisione e la valutazione collegiale dei percorsi svolti potranno orientare l’Istituto a decidere
di formalizzare a livello istituzionale l’indirizzo linguistico, così da caratterizzarne con maggior
rigore l’identità culturale.
Diffusione dei risultati:
- incontri degli Organi Collegiali
- sito web dell’I.C.
FASE DI CHECK: MONITORAGGIO
I sistemi di monitoraggio prevedono la verifica delle diverse fasi di elaborazione e realizzazione
del progetto, al fine di introdurre le opportune modifiche in itinere o a conclusione delle attività.
Gli indicatori valuteranno se l’azione di miglioramento è stata effettuata e diffusa entro i tempi
stabiliti.
I docenti coinvolti stenderanno una relazione da presentare al Collegio Docenti in cui
indicheranno:
- modalità e tempi di lavoro;
- positività e criticità emerse;
- efficacia in termini di incremento di apprendimento.
In questa fase i docenti potranno usufruire della consulenza di un esperto per la risoluzione di
dubbi e criticità incontrate.
FASE DI ACT: RIESAME E MIGLIORAMENTO
Modalità di revisione delle azioni: incontri correttivi nel corso dell’azione progettuale
Criteri di miglioramento
- impatto sui docenti: confronto, condivisione di buone pratiche;
- impatto sugli alunni: miglioramento delle competenze comunicative in lingua inglese;
incremento della motivazione ad apprendere: maggior interesse, motivazione,
responsabilità, autonomia e capacità di collaborazione con l’insegnante e con i pari;
- impatto sulle famiglie: percezione dell’incremento di conoscenze, abilità e competenze
nell’uso della Lingua Inglese;
- impatto sui portatori di interesse: percezione dell’identità culturale dell’Istituto;
percezione del miglioramento dell’Offerta Formativa; percezione dell’incremento di
apprendimento da parte degli alunni.
PIANO ANNUALE DELL’INCLUSIVITÀ
La nostra realtà scolastica è caratterizzata da una significativa eterogeneità in quanto accoglie
alunni provenienti da un ambiente socio-culturale medio, con nuclei familiari attenti alla
crescita affettiva e psico-sociale dei figli, ma opera anche con alunni in situazione di disagio
familiare e/o sociale.
Sulla base dell’analisi del tessuto sociale nel quale si situa, il nostro Istituto si propone un
progetto di inclusione mirato, atto a ricevere in modo adeguato alunni con bisogni educativi
speciali, in modo che ciascun individuo possa essere valorizzato e incontri le condizioni adatte
ad esprimere al meglio le proprie potenzialità.
Il pensiero alla base di tale progetto considera l’eterogeneità non come ostacolo, ma come
opportunità da cogliere per promuovere una nuova cultura dell’istruzione e della socialità,
rispettosa delle differenze e capace di fornire le giuste competenze per formare cittadini
consapevoli.
In questo modo agli alunni con BES vengono assicurati:
- una didattica individualizzata e personalizzata, con metodologie efficaci e flessibili di
lavoro scolastico che tengano conto delle peculiarità degli studenti;
- l’introduzione di strumenti compensativi, compreso l’uso delle tecnologie, e di misure
dispensative da alcune prestazioni;
- per l’insegnamento delle lingue straniere, l’uso di strumenti compensativi che
prediligano la comunicazione verbale e che garantiscano ritmi graduali di
apprendimento;
- una adeguata forma di verifica e di valutazione.
Al Progetto di inclusione partecipano:
Il dirigente scolastico
Suo compito principale è promuovere il processo di integrazione e di inclusione all’interno
dell’Istituto, favorendo attività di formazione e aggiornamento e implementando progetti
mirati. Egli deve inoltre:
- individuare le risorse interne per rispondere alle esigenze di inclusione (figure
strumentali, insegnanti di sostegno, docenti referenti);
- garantire i rapporti con gli Enti territoriali interessati (CTI, Comune di Bergamo, UST,
USR, UONPIA, Oratori, Associazioni Sportive);
- gestire e monitorare il lavoro delle funzioni strumentali e dei docenti;
- promuovere i rapporti con le famiglie degli alunni con BES.
Le figure strumentali
Nel nostro Istituto sono previste tre figure strumentali per l’inclusività:
Funzione strumentale per la DISABILITA’
- prepara l’accoglienza degli alunni in ingresso, dei nuovi docenti/assistenti educatori;
- cura i rapporti con le famiglie e con gli Enti del Territorio;
- collabora e condivide con i docenti curricolari dell’Istituto e con i genitori, l’opportunità
dell’invio di un alunno/a con gravi difficoltà scolastiche ai Servizi dell’ UOMPIA per una
valutazione specialistica;
- organizza gli incontri annuali del gruppo di lavoro (GLH) al fine di concordare
procedure comuni e condivise per favorire l’integrazione e la cultura dell’handicap;
- coordina l’azione didattica ed educativa degli insegnanti specializzati e non
specializzati;
- coordina la progettazione del Piano Educativo Individualizzato degli alunni DA e ne
verifica l’attuazione in itinere;
- indica le iniziative di aggiornamento/ formazione organizzate sul Territorio per i
docenti specializzati e curricolari;
- definisce il Progetto di passaggio degli alunni DA da un ordine all’altro di scuola nel
proprio Istituto e coordina i Protocolli di Intesa per il pre-inserimento degli alunni nella
scuola superiore.
Funzione strumentale per alunni con BES:
- Collabora con il dirigente Scolastico e con il personale della Scuola per svolgere azione
di accoglienza e orientamento degli alunni con certificazione.
- Compie azioni di sensibilizzazione.
- Esegue azioni di supporto ai colleghi.
- Si interfaccia con le famiglie degli studenti con BES e con gli enti territoriali.
- Monitora e verifica la documentazione in entrata (certificazioni, relazioni specialistiche)
e in uscita (PDP).
- Coordina la commissione per i Disturbi Specifici di Apprendimento per soli insegnanti.
- Coordina la commissione per i Disturbi Specifici di Apprendimento per insegnanti e
genitori.
Funzione strumentale per l’inserimento degli alunni stranieri
- Favorisce “buone prassi” di accoglienza.
- Affianca i docenti dell’istituto nell’inserimento e nell’integrazione degli alunni stranieri
e delle loro famiglie.
- Raccoglie informazioni sulla scolarità pregressa degli alunni NAI.
- Progetta interventi per alunni stranieri per l’acquisizione delle competenze strumentali
della lettura e della scrittura.
- Valuta il supporto e l’intervento dei mediatori culturali.
- Partecipa agli incontri convocati dal CTI di Bergamo.
- Elabora rilevazioni di dati statistici richiesti all’istituto dalle varie istituzioni (MIUR-USR-
Comune).
- Coordina la commissione stranieri tra le docenti referenti per l’alfabetizzazione degli
alunni stranieri per progettare gli interventi e operare sulla documentazione esistente e
su quella mancante (archivio librario, schede di passaggio, prove d’ingresso per alunni
NAI).
Il collegio dei docenti
- Elabora il Piano Triennale dell’Offerta Formativa basato sull’inclusione.
- Fornisce le linee di indirizzo a cui si devono attenere i consigli di classe e i team docenti
per l’individuazione e la presa in carico di alunni con BES.
- Delibera il Piano Annuale dell’Inclusività.
- Rileva, monitora e valuta il grado di inclusività della scuola.
La segreteria della scuola
- Istituisce un’anagrafe di Istituto.
- Aggiorna il fascicolo personale dello studente inserendo PDP, PEI, relazioni dei consigli
di classe.
- Riceve dalla famiglia certificazioni e diagnosi e ne dà comunicazione al Dirigente
scolastico e agli insegnanti di riferimento.
- Tiene i rapporti con le famiglie per tutto ciò che attiene le pratiche di iscrizione e la
documentazione necessaria.
Il G.L.I.
Il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (G.L.I.) è costituito da una serie di figure professionali
di sistema che rappresentano dei punti di riferimento privilegiato e di confronti tra i
diversi attori del sistema. Ha il compito di:
- definire i criteri di riferimento per l’individuazione degli alunni con bisogni educativi
speciali all’interno dell’Istituto;
- rilevare e mappare gli alunni con BES;
- verificare i modelli PDP e PEI adottati;
- mettere a punto gli strumenti da utilizzare per la valutazione del grado di inclusività
della scuola;
- raccogliere le esperienze inclusive in atto;
- predisporre il P.A.I. (Piano Annuale dell’Inclusività) da sottoporre all’approvazione del
Collegio docenti;
- proporre percorsi di formazione.
Le commissioni
Le commissioni di lavoro (DSA, STRANIERI, DISABILITA’) sono coordinate dalla rispettiva
funzione strumentale e vi partecipano insegnanti e referenti dei diversi gradi scolastici; si
preoccupano di approfondire le tematiche di loro competenza al fine di affrontare e risolvere
eventuali criticità, di coordinare il lavoro dei docenti e di diffondere il tema dell’inclusione
all’interno dell’Istituto in tutti i suoi gradi
I consigli di classe e i team docenti
Sono fondamentali per la raccolta delle informazioni, le osservazioni dirette, la predisposizione
dei PDP e la messa in atto di tutte le strategie necessarie per il successo scolastico di ogni
individuo
ASPETTI ORGANIZZATIVI E GESTIONALI PER ALUNNI CON BES (vedi all.n1)
OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE 2016 / 2019
Programmazione dell’offerta formativa triennale
Sulla base delle finalità generali e dell’identità culturale viene definita la programmazione
dell’offerta formativa triennale che, ai sensi del comma 2 della legge 107, serve per “il
potenziamento dei saperi e delle competenze delle studentesse e degli studenti e per
l’apertura della comunità scolastica al territorio con il pieno coinvolgimento delle istituzioni e
delle realtà locali”. Tale articolazione consentirà, per il prossimo triennio, un ampliamento
delle offerta formativa, riguardante in sintesi i seguenti aspetti, ripresi successivamente nelle
schede di progetto:
ORDINE DI SCUOLA
Infanzia
Ampliamento dell’offerta formativa (classi aperte):
attività presportiva con docente specialista
intercultura
attività laboratoriali (psicomotricità, arte, benessere e salute)
Primaria
Ampliamento dell’offerta formativa:
attività sportiva con docente specialista
attività di educazione al benessere e alla salute
attività laboratoriali (teatro e musica )
potenziamento della lingua inglese (classi quinte)
alfabetizzazione alunni stranieri
Scuola secondaria di
primo grado
Ampliamento dell’offerta formativa:
potenziamento della lingua inglese con la madre lingua;
avviamento allo studio del latino;
alfabetizzazione alunni stranieri;
attività sportive;
attività di educazione al benessere e alla salute (Life Skills).
ORGANICO FUNZIONALE O DELL’AUTONOMIA
La nuova normativa, al fine di dare piena attuazione al processo di realizzazione
dell'autonomia e di riorganizzazione dell'intero sistema di istruzione, istituisce per l'intera
istituzione scolastica l'organico dell'autonomia, funzionale alle esigenze didattiche,
organizzative e progettuali delle istituzioni scolastiche. I docenti dell'organico dell'autonomia
concorrono alla realizzazione del piano triennale dell'offerta formativa con attività di
insegnamento, di potenziamento, di sostegno, di organizzazione, di progettazione e di
coordinamento. La nostra scuola individua il fabbisogno di posti dell'organico dell'autonomia,
in relazione all'offerta formativa che intende realizzare, nel rispetto del monte orario degli
insegnamenti e tenuto conto della quota di autonomia dei curricoli e degli spazi di flessibilità e
delle attività progettuali, per il raggiungimento degli obiettivi formativi per il POTENZIAMENTO
individuati come prioritari.
L'organico dell'autonomia comprende:
a) il fabbisogno dei posti comuni e di sostegno (i docenti inseriti nell’organico di diritto), sulla
base del monte orario degli insegnamenti, con riferimento anche alla quota di autonomia
dei curricoli e agli spazi di flessibilità, nonché del numero di alunni con disabilità;
b) il fabbisogno dei posti per il potenziamento dell’offerta formativa;
c) sono attivati altresì, per ciascun anno scolastico, i posti occorrenti per l'adeguamento della
dotazione organica alla situazione di fatto.
L’organico dell’autonomia dovrà:
a) consentire al dirigente scolastico di individuare nell'ambito dell'organico dell'autonomia
fino al 10% di docenti che lo coadiuvano in attività di supporto organizzativo e didattico
dell'istituzione scolastica;
b) effettuare le sostituzioni dei docenti assenti per la copertura delle supplenze temporanee
fino a dieci giorni;
c) ridurre il numero di alunni e di studenti per classe allo scopo di migliorare la qualità
didattica anche in rapporto alle esigenze formative degli alunni con disabilità (Legge
107/2015 art.1 co.84)
Di seguito, il prospetto dell’organico potenziato:
ORGANICO POTENZIATO RICHIESTO
8 posti aggiuntivi
(10% del personale docente)
4 posti comuni per alfabetizzazione,
recupero, ed. alla cittadinanza
1 posto matematica per collaboratore vicario; 2 posti lettere per alfabetizzazione e ed. alla cittadinanza; 1 posto tecnologia (informatica).
ORGANICO POTENZIATO ASSEGNATO
5 posti assegnati 3 posti comuni per alfabetizzazione,
recupero, ed. alla cittadinanza
2 posti per educazione fisica e musica
PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE
La Legge 107/2015 ha previsto la realizzazione del Piano nazionale Scuola digitale (PNSD) allo
scopo di introdurre le nuove tecnologie nelle scuole, diffondere l’idea di apprendimento
permanente (life-long learning) ed estendere il concetto di scuola dal luogo fisico a spazi di
apprendimento virtuali.
Figura strategica nelle azioni del PNSD della scuola è quella dell’ANIMATORE DIGITALE, un
docente che insieme al DS e al DSGA promuove la realizzazione di iniziative, inerenti in
particolare la formazione interna del personale, volte alla diffusione dell’innovazione.
Data l'importanza strategica dell'ambito digitale, il progetto di miglioramento delle
competenze digitali di docenti e discenti dovrà toccare i seguenti aspetti:
- miglioramento delle dotazioni hardware della scuola;
- progettualità di attività didattiche innovative attraverso l'uso delle TIC;
- formazione del personale.
PROGETTI DIDATTICI CURRICOLARI ED EXTRACURRICOLARI L’ATTO DI INDIRIZZO emanato dal Dirigente Scolastico (vedi all.n.2 ) ha definito le linee di fondo
e gli orientamenti attuativi in ordine al Piano Triennale dell'Offerta Formativa, inteso come
sistema dei diversi percorsi organizzati miranti a conseguire gli obiettivi istituzionali e quelli
propri di sviluppo e di significativa identità dell’Istituzione Scolastica sul territorio.
Il collegio dei docenti, pertanto, nell’individuazione delle priorità formative ha tenuto conto di
quanto definito dal D.S., proponendo l’attuazione dei seguenti progetti didattici.
Denominazione progetto Il computer è la nostra nuova penna a sfera.
Priorità cui si riferisce Diffondere metodologie didattiche innovative e uso delle TIC
Traguardo di risultato Potenziamento delle abilità nell’uso delle TIC
Incremento delle attività laboratoriali nei diversi ambiti disciplinari (primaria), discipline (secondaria).
Obiettivo di processo Sviluppo di nuovi modi di apprendimento degli allievi attraverso le TIC
Situazione su cui interviene Le competenze informatiche di base di molti docenti risultano ancora inadeguate sia nell'espletamento dei compiti di rendicontazione della propria attività (compilazione del registro, utilizzo della mail come forma di comunicazione rapida, lavoro collaborativo nei dipartimenti) sia nell'attività didattica (utilizzo della LIM come proiettore, scarsa interattività nell'uso della LIM, fruizione solo passiva dei materiali multimediali) .
Tuttavia nell’istituto comprensivo sono presenti e attivi percorsi laboratoriali con l’utilizzo di strumenti informatici.
Attività previste Corso di base: uso della posta elettronica, ricerca mirata in Internet, gestione dei file, conoscenza delle norme di policy sulla sicurezza informatica, strumenti di lavoro collaborativo, utilizzo di programmi per la realizzazione di quiz e sondaggi, predisposizione di un blog didattico per ogni classe della Primaria e della Secondaria, anche per un uso pilotato e sicuro della navigazione in Internet.
Per la scuola materna e primaria è previsto un modulo sulla manipolazione creativa delle immagini attraverso il computer.
Risorse finanziarie necessarie
Non sono previsti costi.
Risorse umane I laboratori e le attività saranno condotti da docenti di classe con competenze informatiche e da docenti dell’organico di potenziamento con competenze nell'ambito digitale e/o animatore
digitale.
Non sono previsti costi.
Altre risorse necessarie Laboratorio di Informatica e Aula con LIM
Indicatori utilizzati Studenti:
Prove standardizzate, griglie di osservazione
Genitori:
questionario di gradimento genitori e studenti delle nuove modalità di insegnamento introdotte
Stati di avanzamento Primo anno: consolidamento delle competenze di base (posta elettronica, gestione dei file, conoscenze in merito alle policy di sicurezza a scuola nell'uso delle TIC)
Secondo anno: creazione e utilizzo del blog di classe, ricerca sicura in Internet, strumenti on line)
Terzo anno: lavoro collaborativo tra docenti e allievi e spazi di condivisione di idee ed esperienze.
Sperimentazione di flipped classroom.
Valori / situazione attesi Consolidamento delle competenze informatiche.
Miglioramento della collaborazione tra i docenti e condivisione di materiale didattico.
Produzione di materiale didattico creato all'interno dell'istituto.
Denominazione progetto Insegnamento e potenziamento dell’italiano come seconda lingua
Priorità cui si riferisce Interventi didattici di prima alfabetizzazione della lingua italiana per alunni neo-arrivati in Italia.
Promuovere accoglienza e integrazione nel nuovo ambiente scolastico e nel nuovo territorio attraverso l’apprendimento della lingua italiana.
Traguardo di risultato
Rafforzare le competenze per l’acquisizione della lingua italiana per comunicare, interagire con l’ambiente circostante. Rafforzare competenze personali e relazionali (autostima, percezione e valore del sé)fondamentali per il benessere a scuola e per sostenere la motivazione ad esprimere motivazioni e vissuti.
Obiettivo di processo Fornire interventi mirati di consolidamento linguistico per l’approccio della lingua italiana nello studio e per facilitare l’apprendimento delle discipline.
Valorizzare la cultura e la lingua d’origine attraverso attività di comparazione tra le diverse lingue, racconti autobiografici, analisi di poesie, danze, musiche interculturali.
Situazione su cui interviene
L’inserimento di alunni neo arrivati, di madre lingua non italiana,
nelle nostre classi è sempre più frequente nel corso dell’anno e
prevede interventi tempestivi ed efficaci.
Attività previste I laboratori linguistici si svolgeranno il giovedì mattina.
Risorse finanziarie necessarie
I laboratori non prevedono costi per la scuola.
Risorse umane (ore) / area I laboratori di alfabetizzazione saranno tenuti da docenti appartenenti all’organico di potenziamento, come parte del proprio orario di servizio.
Non sono previsti costi.
Altre risorse necessarie Le normali dotazioni didattiche e di laboratorio già esistenti a scuola.
Indicatori utilizzati Gli interventi di alfabetizzazione verranno progettati considerando la competenza linguistica degli alunni neo-arrivati.
Stati di avanzamento Coinvolgimento di enti e associazioni del territorio per favorire iniziative in rete. I docenti dei laboratori programmeranno le attività confrontandosi con i docenti di classe.
Valori / situazione attesi Percorsi d’insegnamento e potenziamento della lingua italiana che garantiscano agli alunni neo arrivati nel sistema scolastico italiano e in un nuovo Paese un percorso realmente inclusivo di educazione alla cittadinanza.
Denominazione progetto Potenziamento/arricchimento della lingua inglese.
Priorità cui si riferisce Miglioramento delle competenze linguistiche e valorizzazione delle eccellenze.
Traguardo di risultato
Consolidamento delle competenze di base. Integrazione degli alunni attraverso il dialogo tra culture diverse. Sperimentazione di variabili innovative efficaci.
Obiettivo di processo Favorire ed ampliare l’apprendimento della lingua inglese con la
presenza di un insegnante madrelingua.
Promuovere la consapevolezza del ruolo decisivo della competenza
comunicativa in una o più lingue comunitarie.
Situazione su cui interviene Alunni delle classi quinte della scuola primaria; alunni classi prime,
seconde e terze della scuola secondaria di primo grado.
Fornire migliori strategie di apprendimento e di potenziamento
delle competenze linguistiche a livello fonetico e comunicativo, di
comprensione e di produzione orale.
Potenziare lo studio della lingua straniera, sviluppando
maggiormente le competenze comunicative di ascolto, di
comprensione e di produzione scritta e orale, secondo l’età degli
alunni e la progressione del percorso come tappa finale di un
processo di apprendimento continuo e costante che va dalla scuola
primaria alla scuola secondaria di primo grado.
Offrire la possibilità agli alunni di venire a contatto con la lingua
straniera “viva”, attraverso il contatto con esperti di madrelingua
inglese, per sviluppare al meglio l’aspetto fonologico e le abilità
ricettive della L2.
Favorire l’integrazione di culture attraverso il confronto di codici, usi
e costumi diversi.
Attività previste Lezioni (10 ore per classe) con la presenza dell’insegnante di L2 e
l’insegnante madrelingua.
Lavori di gruppo per la costruzione, la registrazione di dialoghi,
sviluppo di componenti specifiche: domande e risposte, ricchezza di
lessico, pronuncia corretta, teatralità, dialogo fluente (fluency),
correttezza grammaticale-sintattica (accuracy).
Attività di tipo laboratoriale per valorizzare i percorsi di ricerca individuali e il lavoro di gruppo per favorire lo sviluppo di strategie collaborative.
Risorse finanziarie necessarie
Pagamento del compenso dell’ insegnante madrelingua
Risorse umane (ore) / area Insegnanti di L2, insegnante madrelingua
Altre risorse necessarie Dotazioni didattiche e di laboratorio già esistenti a scuola (LIM).
Indicatori utilizzati I test linguistici (Ket) e gli elaborati prodotti dagli studenti saranno valutati secondo criteri stabiliti per tutti i paesi europei.
Stati di avanzamento Collaborazione tra docenti dei diversi ordini di scuola.
Ampliamento del patrimonio lessicale in lingua inglese.
Valori / situazione attesi Costruire nel tempo un portfolio linguistico individuale arricchito da certificazioni che dà un riconoscimento dei livelli di competenza acquisiti secondo gli standard comuni europei.
Livelli di partecipazione e coinvolgimento degli alunni.
Motivazione nei confronti dell’esperienza linguistica.
Uso dialogico della lingua.
Capacità di comprensione di testi non scolastici acquisiti direttamente da internet.
Denominazione progetto Dal gioco allo sport
Priorità cui si riferisce Potenziamento di un percorso di educazione motoria e sportiva che, prendendo le mosse dal gioco nelle sue molteplici forme e radici culturali, favorisca:
- la piena integrazione tra bambini e ragazzi appartenenti a culture diverse.
-lo sviluppo di abilità sociali
-l’acquisizione di un corretto stile di vita
Traguardo di risultato Acquisizione dello schema corporeo:
padronanza dello schema corporeo e posturale
acquisizione di principi relativi al proprio benessere psico-fisico
legati alla cura del proprio corpo.
consapevolezza delle proprie qualità e dei propri limiti, in una
prospettiva di prevenzione al disagio.
Obiettivo di processo Conoscere alcuni essenziali principi relativi al benessere psico-fisico
legati alla cura del corpo.
Conoscere, condividere e rispettare le regole dello sport.
Valorizzare la diversità nel rispetto reciproco.
Situazione su cui interviene E’ importante “scommettere” sull'attività motoria e sportiva
sostenendo e sviluppando un “ambiente scuola formativo”, in grado
di promuovere il benessere della persona e di contrastare
efficacemente le prime forme di disagio e devianza giovanile.
Le esperienze di progetto sono rivolte a tutti gli alunni frequentanti
le scuole dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° Grado, attraverso
la pianificazione condivisa delle attività.
Attività previste SCUOLA DELL’INFANZIA: Progetto di Psicomotricità
SCUOLA PRIMARIA: Progetti di attività motoria e avviamento al
Giocosport (Sport di Classe )
SCUOLA SECONDARIA: Progetto di attività motoria e Sportiva
nell’ambito del Centro Sportivo Scolastico
ARTICOLAZIONE DELLE PROPOSTE PROGETTUALI
Attività curricolare settimanale
Attività sperimentale per classi parallele
Esperienza di incontro con altre realtà scolastiche
Attività di formazione e continuità educativa
Attività di orientamento e informazione per le famiglie
Risorse finanziarie
necessarie
Per tutti gli ordini di scuola: attività sovvenzionate da enti o società
sportive territoriali.
Scuola dell’infanzia: Psicomotricità (fondi dell’istituto)
Scuola Primaria: Progetto Sport di Classe (risorse stanziate dal CONI)
Scuola secondaria: le risorse saranno stanziate dal MIUR come
indicato nel piano di valorizzazione dell’ educazione fisica del
4/8/2009, all’interno dell’avviamento alla pratica sportiva. Per i
Corsi Sportivi Pomeridiani le spese saranno sostenute dal contributo
delle famiglie. Tempo prolungato, docente in orario di servizio.
Risorse umane (ore) / area In sintonia con i principi dell’autonomia scolastica i docenti,
sostenuti dalla collaborazione degli esperti esterni e orientati da una
comune cornice progettuale, promuovono la didattica delle attività
motorie e sportive. Il docente di ed. fisica nominato sull’organico
potenziato potrà collaborare alla realizzazione del progetto nella
scuola Secondaria.
L’attività potrà articolarsi avvalendosi della collaborazione degli
esperti esterni (tutor assegnato dal progetto Sport di Classe per la
primaria - insegnanti di agenzie sportive presenti sul territorio).
Indicatori utilizzati Criteri di verifica e indicatori di efficacia:
questionari di gradimento
Avviamento alla pratica sportiva
Partecipazione a giochi sportivi studenteschi, a tornei e
manifestazioni
Griglie di osservazioni e test motori.
Stati di avanzamento Il percorso progettuale attivato presso ogni singola realtà scolastica
è sviluppato durante l’anno, secondo un calendario definito in sede
collegiale con gli insegnanti referenti. Ogni progetto, specifico per
ogni plesso in relazione agli interventi concordati con gli esperti
esterni, sarà esplicitato attraverso le schede progettuali d’Istituto.
Denominazione progetto Esplorazione sensoriale e psicomotoria attraverso il teatro
Priorità cui si riferisce Potenziare :
la capacità di comunicazione
l’autonomia e l’autocontrollo
l’identità personale
Traguardo di risultato
Saper esprimere vissuti ed emozioni
Acquisire abilità sociali d’interazione e di collaborazione
Obiettivo di processo Attivare esperienze teatrali con le classi prime e seconde della scuola
primaria.
Sperimentare linguaggi espressivi diversi: gestualità, immagine,
musica, danza e parola.
Potenziare e rafforzare la conoscenza di sé e dell’altro.
Educare al rispetto, alla collaborazione e alla cooperazione.
Promuovere l’integrazione degli alunni con bisogni educativi
speciali.
Promuovere collaborazione e scambi di esperienze tra docenti.
Promuovere l’educazione al gesto e al riconoscimento delle emozioni
in modo ludico.
Situazione su cui interviene Alunni delle classi prime e seconde della scuola primaria.
Attività previste Lezioni con gli esperti e l’insegnante referente del progetto
Attuare iniziative teatrali.
Attivare esperienze musicali e artistiche.
La scoperta del corpo, la coordinazione e l’orientamento.
Comunicare attraverso il corpo e imparare a controllarlo.
Stimolare la comunicazione e l’ascolto.
Risorse finanziarie necessarie
Pagamento del compenso dell’ esperto teatrale
Risorse umane (ore) / area Insegnanti di classe, esperto (10 ore per classe)
Altre risorse necessarie Le normali dotazioni didattiche e di laboratorio già esistenti a scuola
Indicatori utilizzati Partecipazione attiva degli alunni alle attività.
Griglie di osservazione.
Questionari di gradimento alunni-genitori
Stati di avanzamento Consolidamento delle competenze di base.
Valori / situazione attesi Livelli di partecipazione e coinvolgimento degli alunni.
PIANO FORMAZIONE DEL PERSONALE
La legge 107/2015 prevede che la formazione sia strutturale, permanente ed obbligatoria.
Le azioni sono rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario, in particolare
destinata a:
- docenti neoassunti;
- gruppi di miglioramento;
- docenti impegnati nello sviluppo dei processi di digitalizzazione e innovazione
metodologica;
- consigli di classe, team docenti, persone coinvolte nei processi di inclusione e
integrazione;
- insegnanti impegnati in innovazioni curricolari ed organizzative;
- figure sensibili impegnante nei temi di sicurezza, prevenzione, primo soccorso;
- formazione personale ATA in materia di dematerializzazione e attuazione della
normativa in materia di trasparenza amministrativa, gestione in rete dei servizi
amministrativi.
Si individuano, quindi, le seguenti priorità di formazione in coerenza con il piano triennale
dell’offerta formativa che la scuola intende adottare per il prossimi tre anni a partire dal
prossimo anno scolastico 2016/2017:
Si premette, a titolo orientativo, che
1. nel RAV indicato con una criticità qualitativa 3 (area B – processi - pratiche gestionali
e organizzative) si legge:
“La scuola promuove iniziative formative per i docenti. Le proposte formative sono di
qualità sufficiente, anche se incontrano solo in parte i bisogni formativi dei docenti. Nella
scuola sono presenti gruppi di lavoro composti da insegnanti, anche se la qualità dei
materiali o degli esiti che producono è disomogenea/da migliorare. Sono presenti spazi per
la condivisione di materiali didattici, anche se la varietà e qualità dei materiali è da
incrementare. Lo scambio e il confronto professionale tra docenti è presente ma non
diffuso (es. riguarda solo alcune sezioni, solo alcuni dipartimenti, ecc.).”
2. nell’atto di indirizzo del dirigente per la predisposizione del piano dell’offerta formativa
(25 settembre 2015) si specificano inoltre i seguenti obiettivi (vedi all.n.2):
- Redigere un curricolo verticale con relativi traguardi delle competenze e facilitare la
continuità tra ordini di scuola, attraverso incontri tra docenti per aree e dipartimenti.
- Diffondere metodologie didattiche innovative e uso delle TIC.
- Attivare formazione dei docenti sulla didattica inclusiva, documentare e diffondere
pratiche didattiche inclusive efficaci.
3. nel contempo, tuttavia, nel RAV si dichiara inoltre che:
“La scuola cura l'inclusione degli studenti con bisogni educativi speciali, valorizza le differenze
culturali, adegua l'insegnamento ai bisogni formativi di ciascun allievo attraverso percorsi di
recupero e potenziamento.” indicando un criterio di qualità buono (6).
Si decide di orientare l’azione di formazione dell’istituto prioritariamente verso
1. un aumento significativo degli strumenti conoscitivi dei docenti nell’ambito dei saperi,
delle competenze, dei modelli e delle metodologie utili alla costruzione di un curricolo
in verticale (dai 3 ai 14 anni) ;
2. un incremento della diffusione delle metodologie didattiche innovative e dell’uso delle
TIC in un’ottica inclusiva;
attraverso percorsi laboratoriali comuni coordinati e sostenuti da un esperto, con la possibilità
di mettere in atto processi di sperimentazione che consentano di testare e monitorare
direttamente in aula e in modo efficace gli strumenti, i materiali didattici e le strategie
didattico – operative condivise dai gruppi di lavoro.
A partire dall’attuale anno scolastico 2015/2016 sono stati predisposti percorsi formativi atti
a sostenere I docenti dell’istituto:
- nell’utilizzo della LIM con il coinvolgimento di un esperto esterno per un totale di 6 ore;
- nel monitoraggio di percorsi apprenditivi già in atto nei diversi ordini di scuola e
identificati come problematici dal team docenti, per un totale di 80 ore con il
coinvolgimento di un esperto esterno (psicopedagogista) e la consulenza del centro studi
Riccardo Massa (università Milano – Bicocca).
Nel nostro istituto è necessario, quindi, un piano di formazione del personale, ed in
particolare dei docenti sulle tecnologie digitali, individuando le figure più predisposte a tale
tipo di esperienza e utilizzando, in base alla disponibilità delle risorse umane, le competenze
dell’organico del potenziamento.
In particolare, sarà necessario formare, anche attraverso consulenti esterni, i docenti sui
programmi di coding e sull'utilizzo di programmi disciplinari specifici.
Si insisterà, dunque, su due linee di lavoro:
- miglioramento delle competenze di base ( rivolto a tutti i docenti);
- miglioramento delle competenze specialistiche, rivolte ai docenti motivati e desiderosi di
sperimentare nuove pratiche didattiche anche attraverso l'uso delle nuove tecnologie.
Pertanto, si propone il seguente percorso:
Denominazione progetto Competenze specialistiche: La realtà simulata attraverso il computer
Priorità cui si riferisce Diffondere metodologie didattiche innovative e uso delle TIC
Obiettivo di processo Sviluppo di nuovi modi di apprendimento degli allievi attraverso le
TIC
Altre priorità Creare un nucleo di Docenti esperti che trasferiscano le proprie
competenze e che favoriscano modalità di apprendimento
innovativo all'interno dell'istituto.
Situazione su cui interviene La scuola manca di docenti esperti, in particolare nell'area
Matematica e Tecnologica, che possano introdurre il “coding” sia
nella scuola primaria sia nella scuola secondaria di primo grado.
A tal fine, l'intervento è mirato a un gruppo di docenti motivati e
disposti a spendersi per introdurre nella scuola almeno una sezione
di sperimentazione di Aula digitale nell'Istituto nella Secondaria di
Primo grado.
L'intervento non potrà prescindere dal coinvolgimento di questo
gruppo ristretto in una formazione esterna con docenti esperti.
Parallelamente a questo gruppo di docenti si individueranno altri
docenti votati a sperimentazioni nel campo della Multimedialità.
Tale corso, meno specialistico, richiederà, comunque, una
formazione esterna di circa una sessantina di ore nel corso del
Triennio; mirerà a creare un gruppo di docenti capaci di utilizzare in
modo creativo e innovativo le macchine digitali, le videocamere e i
programmi informatici di gestione delle immagini e dei video
(fotoritocco e video editing, competenze nell'animazione a passo
uno).
Per quanto concerne l'animazione a passo uno ci si potrà affidare
agli esperti dell'AVISCO.
Attività previste Corso esterno triennale: Il coding nella scuola primaria e secondaria.
Corso esterno sulla Multimedialità:
Primo anno: La manipolazione delle immagini. Attività didattiche
creative con il computer. Conoscenza di software di grafica raster e
vettoriale.
Secondo anno: La manipolazione dei video. Conoscenze delle
tecniche di ripresa e di montaggio. Conoscenza di software di
montaggio video (anche di libero utilizzo)
Terzo anno: L'animazione a passo uno. Tecniche di animazione.
L'animazione in classe.
Risorse finanziarie necessarie
Nel caso di corsi interni, pagamento dei compensi dei consulenti.
Risorse umane (ore) / area Già indicate sopra.
Altre risorse necessarie Laboratorio di Informatica, videocamere per la ripresa a passo uno e
macchine digitali.
Indicatori utilizzati Docenti:
Livello di ricaduta sul modello di didattica adottato dai docenti
coinvolti nelle attività e sui docenti dei team
Percezione esportabilità dei prodotti didattici
Livello di coinvolgimento dei docenti
Miglioramento comportamenti individuali dei docenti
Rapporto fra azioni assegnate a ciascun soggetto risorsa coinvolto e
azioni realizzate
Numero di corsi di formazione per docenti sulle nuove tecnologie
predisposti ed effettivamente realizzati
Livello di ricaduta sul modello di didattica adottato dai docenti
coinvolti nelle attività
Studenti:
Livello di ricaduta sugli apprendimenti degli studenti
Genitori:
Gradimento genitori e studenti di nuove modalità di insegnamento
introdotte
Stati di avanzamento Coding: Il primo anno vedrà i docenti coinvolti nell'acquisizione delle
competenze di base, nel secondo anno si attiveranno i primi corsi di
coding nelle classi e nel terzo anno si consolideranno le buone
pratiche e le sperimentazioni.
Multimedialità: Il primo anno vedrà i docenti coinvolti
nell'acquisizione delle competenze di base, nel secondo anno si
sperimenteranno nelle classi esperienze, attività, progetti di
carattere creativo attraverso l''uso della macchina digitale e della
videocamera.
Nel terzo anno si trasferiranno le competenze raggiunte ad altri
colleghi e si proseguiranno le attività di sperimentazione nell'uso
degli audiovisivi.
Valori / situazione attesi Modificazione delle modalità di insegnamento dei docenti
Sperimentazione autonoma di nuove modalità di insegnamento
attraverso le TIC
Consolidamento delle competenze informatiche tra gli studenti
Miglioramento della collaborazione tra i docenti per via digitale
Dematerializzazione
Sperimentazioni di attività didattiche autonome
Per completare il lavoro si organizzeranno nel corso del triennio incontri-dibattiti sui temi della
sicurezza in Internet, sulla dipendenza da Internet e corsi formazione con esperti per gli
studenti, famiglie sui temi della cittadinanza digitale.
Per il personale ATA saranno proposti i seguenti percorsi inerenti:
- La Sicurezza, secondo il D. Lgs 81/08;
- La gestione amministrativa, contabile e didattica della scuola mediante l’uso dei sistemi
informativi;
- L’ assolvimento dei compiti legati all’assistenza alla persona, all’assistenza di base agli
alunni diversamente abili e al primo soccorso.
L’attività di formazione deve essere certificata da Enti accreditati. Le scuole e le Università sono
automaticamente soggetti accreditati. Per ogni annualità, per i docenti, è prevista una misura
minima di 20 ore di formazione.
SEZIONE 3
CURRICOLO DI ISTITUTO
FINALITA’
Gli interventi educativi delle scuole dell’Istituto Comprensivo “Alberico da Rosciate” tendono a
un’armonica integrazione dell’aspetto cognitivo e di quello relazionale.
Le scuole del nostro Istituto si impegnano pertanto a VALORIZZARE le esperienze pregresse
degli allievi, a RICERCARE e a PROMUOVERE situazioni in cui l’alunno possa CRESCERE
acquisendo FIDUCIA IN SE STESSO attraverso lo SVILUPPO DI COMPETENZE e L’INTEGRAZIONE
CON L’AMBIENTE E CON L’ALTRO (adulto e/o coetaneo).
Tutte le attività mirano, quindi, a garantire, nel compito unitario, la trasversalità degli
interventi e l’interdisciplinarietà.
Nella scuola dell'Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado la pratica educativa intende
garantire il successo formativo di tutti gli alunni, mediante il raggiungimento dei seguenti
obiettivi:
1. sviluppo integrale e armonico della persona valorizzando sia la sfera cognitiva che quella
affettivo- relazionale;
2. operatività del fare nella consapevolezza che il processo di apprendimento è inscindibile
dalla corporeità;
3. funzione educativa dell'esempio, ritenendo importante la coerenza tra i comportamenti
dell'adulto e i valori proposti;
4. atteggiamento di ricerca, inteso come capacità di problematizzare la realtà, formulare
ipotesi, programmare verifiche e porsi in atteggiamento di curiosità nei confronti del
mondo e della realtà;
5. educazione all'impegno e al senso di responsabilità personale e collettiva, per giungere al
rispetto di se stessi e degli altri;
6. centralità del gruppo, per favorire la crescita e lo sviluppo cognitivo, sociale e affettivo
attraverso la discussione e il confronto.
INIZIATIVE DI ARRICCHIMENTO E AMPLIAMENTO CURRICOLARE
TITOLO DEL PROGETTO Alunni INFANZIA DESCRIZIONE DEL PROGETTO
ACCOGLIENZA TUTTI Attività ludiche e creazione di ambienti accoglienti.
RELAZIONE TUTTI Osservazioni mirate per ogni singolo bambino e cura delle relazioni adulto-bambino, relazioni tra pari.
AUTONOMIA TUTTI Attività ludiche e cura degli ambienti.
IDENTITÀ-DIVERSITÀ TUTTI Osservazioni e cura degli stili e dei tempi di apprendimento per ogni singolo bambino.
INTERCULTURA TUTTI laboratorio espressivo
PSICOMOTRICITÀ TUTTI Attività psicomotoria
ACQUATICITÀ BAMBINI DI 5 ANNI Attività di nuoto presso le piscine Italcementi
ARTE BAMBINI DI 4-5 ANNI Laboratori creativi in collaborazione con la GAMEC
CITTADINANZA E COSTITUZIONE TUTTI Attività inerenti gli articoli della costituzione.
ORTO A SCUOLA TUTTI Attività pratiche di sensibilizzazione alla cura delle piante e dell’ambiente naturale.
TITOLO DEL PROGETTO Alunni PRIMARIA DESCRIZIONE DEL PROGETTO
TEATRO CLASSI 1^- 2^ Laboratorio espressivo in collaborazione con esperto
NUOTO CLASSI 2^- 4^ Attività di nuoto presso le piscine Italcementi
RICOMINCIO DA TRE CLASSI 1^- 3^-5^ Giochi e attività motoria in collaborazione con Bergamo Sport
ORIENTEERING CLASSI 5^ Attività sportiva di orientamento in collaborazione con Bergamo Sport
MINI-VOLLEY CLASSI 4^ Attività pre-sportiva in collaborazione con società sportive.
MULTISPORT CLASSI 1^- 2^ Attività motoria in collaborazione con società sportive
UN ORTO A SCUOLA CLASSI 2^ - 3^ Realizzazione di un orto in collaborazione con Amministrazione Comunale
MANGIO LOCALE PENSO UNIVERSALE CLASSI 2^ Educazione alimentare in collaborazione con Amministrazione Comunale
MUSICA CLASSI 4^ Laboratorio musicale in collaborazione con docente esperto
A SCUOLA DI CITTADINANZA CLASSI 4^ - 5^ Educazione alla convivenza civile: percorsi finalizzati alla conoscenza dei diritti e doveri del cittadino.
EDUCAZIONE AFFETTIVO-SESSUALE CLASSI 5^ Percorso con esperto esterno
MADRELINGUA CLASSI 5^ Potenziamento della lingua inglese con esperto madrelingua
TITOLO DEL PROGETTO Alunni SECONDARIA 1° GRADO
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
POTENZIAMENTO LINGUA INGLESE
CLASSI 1^2^3^
Pratica verbale intensiva per esprimere contenuti e opinioni in relazione a tematiche trattate, guidata dal docente madrelingua in compresenza con il docente curriculare
CERTIFICAZIONE EUROPEA KET
ALUNNI 3^
Esercitazioni per acquisire le abilità testate negli esami del Key English Test – University of Cambridge
POTENZIAMENTO LINGUA LATINA ALUNNI 3^ Numero non inferiore
a 10
Avvicinare gli allievi allo studio della lingua latina e affrontarne i nodi concettuali
SPORT
CLASSI 1^2^3^
Ampliamento offerta formativa: - Corsi Sportivi - Avviamento alla pratica sportiva - Giochi Sportivi Studenteschi - Manifestazioni - Interventi di esperti
ORIENTAMENTO CLASSI 1^2^3^ Orientarsi vuol dire individuare una direzione professionale verso la quale muoversi utilizzando informazioni a) su se stessi, sulle proprie caratteristiche, attitudini, interessi, sui propri punti deboli, sulle conoscenze e competenze acquisite; b) sul mondo del lavoro e delle professioni, sulle opportunità formative offerte dal contesto
CONTINUITA’ CLASSI 1^ Attività di raccordo tra Scuola Primaria e Secondaria rivolte ad alunni, docenti, genitori
STRANIERI
CLASSI 1^2^3^
Attività rivolte all’inclusione ed alla integrazione degli alunni stranieri al fine di predisporre, condizioni che possano prevenire le situazioni di disagio e di difficoltà - Accoglienza - Alfabetizzazione - Intercultura
CONOSCENZA DI SE’ E DEI RISCHI DEL VIVERE
CLASSI 3^ - Programmazione pluridisciplinare supportata da un esperto che tratti in modo specifico aspetti, quali la prevenzione, l’abuso, la violenza, l’approccio affettivo-sessuale, le dipendenze.
CITTADINANZA E COSTITUZIONE CLASSI 1^2^3^ Percorso in verticale di educazione alla convivenza civile: formazione e autoformazione alla cittadinanza attiva
SALUTE E BENESSERE “ Life Skills training programm”
CLASSI 1^2^3^
Programma educativo-promozionale che si focalizza sulle capacità di resistenza all'adozione di comportamenti a rischio, all'interno di un modello più generale di incremento delle abilità personali e sociali quali:
- competenze personali, come la capacità di decisione e il risolvere problemi
- abilità sociali, come l'assertività o la capacità di rifiuto;
- percezioni e informazioni sulle sostanze.
SALUTE E BENESSERE “Educare al rispetto come antidoto
alla violenza”
CLASSI 2^A,B,C,D 3C
Proporre agli alunni più punti di vista nell’esplorazione delle tematiche di genere, delle regole, del rispetto utilizzando la metodologia del teatro interattivo, coinvolti dall’esperto attore
SPORTELLO ASCOLTO PSICOLOGICO
CLASSI 1^2^3^
Servizio di Psicologia Scolastica, rivolto alla promozione e allo sviluppo del benessere individuale e di gruppo e alla prevenzione del disagio scolastico. Si propone un intervento psicologico di breve durata rivolto ad alunni che non presentano gravi situazioni di psicopatologia.
VIAGGI DI ISTRUZIONE E USCITE DIDATTICHE
I viaggi di istruzione e le visite guidate, intese come esperienza di apprendimento e di
arricchimento culturale e professionale, sono organizzate nel rispetto delle C.C.M.M. n. 623
del 02/10/1996 e n. 291 del 14/10/1992 con le quali vengono impartite direttive per visite e
viaggi d’istruzione e connesse attività sportive.
I viaggi d’istruzione, previsti e programmati nei Consigli di classe, rispondono ai seguenti
obiettivi:
- allargare gli orizzonti culturali degli alunni offrendo loro la possibilità di entrare a contatto
con realtà diverse da quelle abituali e note;
- promuovere la conoscenza del patrimonio ambientale, artistico e storico sia regionale che
nazionale;
- sviluppare il senso di appartenenza dei giovani all’Europa;
- favorire la socializzazione degli allievi e consolidare i rapporti all’interno del gruppo-classe.
Le uscite sono organizzate nell’ambito della città o in località raggiungibili in giornata per
consentire agli alunni di tutte le classi di partecipare ad attività di valore formativo (come visite
a musei, laboratori) prevista dalla programmazione didattica dei Consigli di classe e del
Collegio dei Docenti.
La scuola partecipa a tutte le attività promosse dalle istituzioni territoriali che prevedono
anche un impegno esterno alla scuola, purché abbiano la finalità di arricchire il patrimonio
socio-culturale dei propri.
VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
(Riferimenti normativi D.L. 137/2008, LEGGE N.169/2008, DPR 122/2009)
“Il Collegio dei docenti definisce modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e
trasparenza della valutazione, nel rispetto del principio della libertà di insegnamento. Detti
criteri e modalità fanno parte integrante del piano dell’offerta formativa”. (Regolamento sulla
valutazione degli studenti nelle scuole di ogni ordine e grado).
I criteri base che guidano i docenti nella valutazione di ogni singolo alunno sono:
1. LA GLOBALITA’ DELLA VALUTAZIONE
La valutazione non riguarda solo i progressi compiuti dall’alunno nell’area cognitiva, (es. sapere
appreso e padroneggiato), ma anche il processo di maturazione della personalità negli aspetti:
comportamento, partecipazione, responsabilità e impegno. Per la valutazione di queste
“competenze trasversali” si rimanda alle tabelle elaborate dai docenti della scuola primaria e
secondaria di 1° grado.
2. LA VALUTAZIONE DEL PROCESSO
La valutazione parte da una accertata situazione iniziale e indica l’avvicinamento progressivo
agli obiettivi programmati per ciascun alunno, da raggiungersi anche attraverso percorsi
individualizzati.
3. LA VALUTAZIONE COME VALORIZZAZIONE
La valutazione ha valenza formativa per l’alunno poiché, evidenziando le mete raggiunte,
anche minime, valorizza le sue potenzialità attraverso un processo di graduale miglioramento,
lo aiuta a motivarsi e a costruirsi un concetto positivo e realistico di sé.
4. LA VALUTAZIONE IN FUNZIONE DELL’ORIENTAMENTO
La valutazione rileva e promuove le capacità cognitive, affettive e relazionali dell’alunno per
guidarlo in scelte consapevoli per il futuro.
5. LA VALUTAZIONE COME AUTOVALUTAZIONE
La valutazione deve coinvolgere l’alunno e la sua famiglia, considerati soggetti responsabili
consapevoli e partecipi dei percorsi di miglioramento educativo. Alunno e famiglia hanno
pertanto diritto a conoscere i criteri di valutazione dei docenti, in modo trasparente e
tempestivo, così da attivare un processo di autovalutazione fondato sull’individuazione di
punti di forza e di debolezza per poter migliorare il proprio rendimento.
Nella valutazione degli obiettivi educativi e didattici, per la formulazione dei giudizi
quadrimestrali convergono:
osservazioni sistematiche da parte degli insegnanti, anche con compilazione di griglie,
sul comportamento dell’alunno relativamente a:
- metodo di lavoro (attenzione e concentrazione durante le attività individuali, di gruppo,
di sezione, o di classe, organizzazione di tempo e materiale, capacità di collaborazione
nel gruppo …);
- relazioni interpersonali con adulti e coetanei (sia in momenti liberi che organizzati);
- autonomia personale ed operativa (iniziativa, motivazione, ricerca di approfondimenti);
- livelli di impegno e responsabilità nel lavoro a casa e a scuola;
esiti di prove di verifica standardizzate;
interrogazioni;
osservazioni sistematiche sulle prestazioni disciplinari in itinere( es. compiti, esercizi….);
modalità e tempi di apprendimento;
scambi di informazioni tra i docenti e gli operatori a vario titolo coinvolti nell’attività
educativa e didattica della classe.
Quindi la valutazione quadrimestrale sul documento di valutazione non risulta dalla media
aritmetica dei voti ricevuti dall’alunno nel corso del quadrimestre, ma da una valutazione
complessiva, formativa e collegiale.
I tempi della valutazione ufficialmente documentata e comunicata ai genitori sono i seguenti:
DOCUMENTO CLASSI CONTENUTO CONSEGNA AI GENITORI
Profilo dell’alunno Classi analisi della situazione
iniziale
ottobre
Documento di
valutazione
Tutte le classi valutazione primo
quadrimestre
metà febbraio
Documento di
valutazione con
attestato
Tutte le classi valutazione finale e
ammissione alla classe
successiva
metà giugno
VALIDITA’ DELL’ANNO SCOLASTICO
La validità dell’anno scolastico, nella scuola secondaria di 1^grado, in base al numero delle
assenze può essere riconosciuta in deroga alla norma che impone la frequenza di almeno ¾
dell’orario scolastico solo per i seguenti motivi:
gravi motivi di salute debitamente documentati;
gravi motivi di famiglia debitamente documentati;
adesione a confessioni religiose per le quali esistano specifiche intese con lo Stato italiano;
a condizione comunque che non pregiudichino la possibilità di valutare gli alunni
interessati e di rilevare un livello essenziale.
ESAME DI STATO
L’ammissione agli esami tiene conto del percorso individuale di crescita e di maturazione e dei
risultati raggiunti nei tre anni frequentati dall’alunno. La valutazione complessiva del percorso
formativo costituisce parte integrante della valutazione finale e di essa si tiene conto sia ai fini
dell’attribuzione del voto, sia ai fini della certificazione delle competenze.
Ai singoli alunni in sede di valutazione finale viene attribuito un voto d’idoneità (DPR 122/08),
sulla base dei criteri e di una griglia valutativa condivisa dai Docenti e approvata dal Collegio
dei Docenti. La certificazione delle competenze fa riferimento al curricolo d’Istituto, redatto
sulle linee guida indicate nel curricolo ministeriale (D.Lgs. 59/2004 e Indicazioni Nazionali
2012).
Per fare acquisire sicurezza agli alunni si promuovono, da parte del Consiglio di classe, nel
corso del triennio ed in particolare nel corso del terzo anno, occasioni di confronto e momenti
propedeutici all’esame nei quali ciascun allievo impari ad interagire.
Gli allievi devono avere consapevolezza di aver maturato gli obiettivi formativi previsti e di
dover evidenziare, in sede di colloquio, l’acquisizione delle competenze necessarie per poter
affrontare gli studi superiori.
Il colloquio deve privilegiare una o più tematiche affrontate in modo particolare nell’ultimo
anno e deve seguire modalità atte a fare evidenziare all’allievo, attraverso una visione
multidisciplinare del sapere, le capacità logico- operative- creative sviluppate ed il livello di
maturità raggiunto.
LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
La scuola finalizza il curricolo allo sviluppo delle competenze previste nel profilo dello studente
al termine della scuola primaria e al termine del primo ciclo.
I traguardi per lo sviluppo delle competenze riportati nelle Indicazioni Nazionali concorrono al
più ampio sviluppo delle competenze-chiave, fondamentali per lo sviluppo personale e la
partecipazione sociale. Tali competenze vengono riassunte in un modello di certificazione
delle competenze, adottato dal Collegio dei docenti in tutte le classi quinte di Scuola Primaria
e terze di Scuola Secondaria.
CRITERI DI NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA
E/O AGLI ESAMI DI STATO
Frequenza: l’alunno ha superato il monte ore di assenze consentite e non ha diritto ad una
deroga (poiché non rientra tra i casi deliberati dal Collegio dei Docenti o perché le
numerose assenze hanno pregiudicato la possibilità di valutarlo);
Comportamento: il consiglio di classe (a maggioranza) ha attribuito all’alunno un voto di
comportamento inferiore a sei decimi;
Mancato raggiungimento degli obiettivi di apprendimento: il consiglio di classe ritiene che
la non ammissione dell’alunno/a rappresenti una possibilità di recupero per
quest’ultimo/a.
L’eventuale non ammissione alla classe successiva di un alunno deve sempre essere ampiamente
e chiaramente documentata e motivata dai docenti, deliberata in sede di scrutinio finale
all’unanimità nella scuola primaria e a maggioranza nella scuola secondaria, e di essa deve
essere data idonea comunicazione preventiva alla famiglia, prima della pubblicazione dei
risultati.
Anche l’eventuale rischio di non ammissione alla classe successiva deve essere comunicato per
tempo alla famiglia, nel corso del secondo quadrimestre, anche per dare modo di attivare tutti i
possibili interventi di recupero.
CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI COMPORTAMENTO
Il D.L. 137/2008, convertito in L.169/2008 prevede che la valutazione del comportamento degli
studenti, attribuita collegialmente dal consiglio di interclasse/classe, concorre alla valutazione
complessiva dello studente.
Per tutto quel che attiene la valutazione del comportamento è necessario attenersi al
Regolamento d’Istituto quale fonte primaria per l’elaborazione del presente Piano dell’Offerta
Formativa.
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’
Nella scuola convivono più soggetti con età, storie, ruoli e compiti diversi, tuttavia uniti da un
obiettivo comune, ovvero contribuire, con responsabilità e impegno, alla crescita equilibrata e
armoniosa di bambini e pre-adolescenti al fine di svilupparne le capacità cognitive e
relazionali, favorirne la maturazione e la formazione umana e civica.
I soggetti protagonisti della COMUNITÀ sono:
gli alunni, centro e motivo vero dell’esistenza della scuola;
le famiglie, titolari della responsabilità dell’intero progetto di crescita del figlio/a;
la scuola, organizzazione di adulti professionisti (DS, docenti, ausiliari, amministrativi)
responsabili di un progetto educativo da condividere con gli altri soggetti in gioco;
il quartiere, luogo geografico e sociale in cui si sperimenta in autonomia il crescere
quotidiano dei ragazzi e si rafforzano gli insegnamenti ricevuti in famiglia e a scuola.
Ogni Organizzazione, ogni gruppo sociale, per potersi sviluppare e raggiungere gli scopi per cui
nasce, si basa su regole, su comportamenti, su valori da condividere, su accordi che, se
rispettati, contribuiscono a migliorare il clima di rispetto, fiducia, serenità fra le persone e la
produttività e l’efficienza nell’operare.
Per questo motivo anche la nostra scuola propone ai componenti fondamentali della Comunità
un “Contratto”, cioè un insieme di principi, di regole di comportamento che ciascuno di noi è
chiamato ad approfondire, discutere, arricchire, ma soprattutto rispettare, per consentire la
traduzione nella vita quotidiana del concetto di “Comunità educante” a cui si ispira (vedi
all.n.3).