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Allegato 4 PIANO TRIENNALE PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE 2015-2017 (art. 1 Legge 6 novembre 2012 n. 190)

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Allegato 4

PIANO TRIENNALE PREVENZIONE DELLA

CORRUZIONE 2015-2017

(art. 1 Legge 6 novembre 2012 n. 190)

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Indice 1. Premessa ........................................................................................................................................................ 3

1.1 Nota metodologica ................................................................................................................................... 5

2. La Camera di Commercio di Treviso ............................................................................................................ 8

3. Soggetti .......................................................................................................................................................... 9

4. Aree di Rischio ............................................................................................................................................ 11

5. Misure di prevenzione obbligatorie e ulteriori ............................................................................................ 13

5.1 Misure già attivate ................................................................................................................................. 13

5.2 Misure preventive di carattere generale e obbligatorio per il triennio 2015-2016 ................................ 15

5.3 Misure di prevenzione ulteriori ed eventuali. ........................................................................................ 19

5.4 Specifiche azioni collegate alle aree di rischio ...................................................................................... 20

6. Tempi e modalità del riassetto ..................................................................................................................... 22

7. Il programma triennale di Trasparenza e Integrità. ..................................................................................... 23

8. Coordinamento con il ciclo delle Performances .......................................................................................... 24

Allegato 1: Registro del Rischio

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1. Premessa Con la legge 6 novembre 2012, n. 190 sono state approvate le "Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione" volte ad introdurre un sistema organico di prevenzione della corruzione, il cui aspetto caratterizzante consiste nell’articolazione del processo di formulazione e attuazione delle strategie di prevenzione della corruzione su due livelli, rispondente alla necessità di conciliare l’esigenza di garantire una coerenza complessiva del sistema a livello nazionale e di lasciare autonomia alle singole amministrazioni per l’efficacia e l’efficienza delle soluzioni da adottare. Ad un primo livello, quello “nazionale”, il Dipartimento della Funzione Pubblica ha predisposto il Piano nazionale Anticorruzione approvato con deliberazione n. 72 dell’11 settembre 2013 dalla Commissione per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche, individuata dalla legge quale Autorità nazionale anticorruzione. Al secondo livello, quello “decentrato”, ogni amministrazione pubblica definisce un proprio Piano Triennale Prevenzione Corruzione, che, sulla base delle indicazioni presenti nel P.N.A., effettua l’analisi e valutazione dei rischi specifici di corruzione e conseguentemente indica gli interventi organizzativi volti a prevenirli. La funzione principale di tali strumenti è quella di assicurare l’attuazione coordinata delle strategie di prevenzione della corruzione nella pubblica amministrazione in senso lato, e non limitato alle sole fattispecie penali previste dagli artt. 318, 319 e 319 ter del “Codice Rocco”, comprendendo non solo l’intera gamma dei delitti contro la pubblica amministrazione disciplinati nel Titolo II, Capo I, del Codice Penale, ma anche le situazioni in cui – a prescindere dalla rilevanza penale - venga in evidenza un malfunzionamento dell’amministrazione a causa dell’uso a fini privati delle funzioni attribuite, ovvero l’inquinamento dell’azione amministrativa ab externo. Semplificando il concetto qui inteso di corruzione, esso è comprensivo delle varie situazioni in cui, nel corso dell’attività amministrativa, si riscontri l’abuso da parte di un soggetto del potere a lui affidato al fine di ottenere vantaggi privati. La L. 190/2012 rispecchia l’esigenza, emersa anche a livello sovranazionale, di perseguire i tre seguenti obiettivi principali nell’ambito delle strategie di prevenzione:

• ridurre le opportunità che si manifestino casi di corruzione; • aumentare la capacità di scoprire casi di corruzione; • creare un contesto sfavorevole alla corruzione stessa.

Come stigmatizzato dalla Corte di conti, nel discorso di apertura dell’anno giudiziario 2013, la corruzione è divenuta un fenomeno sistemico che “oltre al prestigio, all'imparzialità e al buon andamento della pubblica amministrazione, pregiudica, da un lato, la legittimazione stessa delle pubbliche amministrazioni”. I principali strumenti previsti dalla normativa, oltre all’elaborazione del P.N.A. e l’adozione dei P.T.P.C. sono i seguenti:

• adempimenti di trasparenza; • codici di comportamento; • rotazione del personale; • obbligo di astensione in caso di conflitto di interesse • disciplina specifica in materia di svolgimento di incarichi d’ufficio - attività ed incarichi

extra-istituzionali; • disciplina specifica in materia di conferimento di incarichi dirigenziali in caso di particolari

attività o incarichi precedenti; • incompatibilità specifiche per posizioni dirigenziali; • disciplina specifica in materia di formazione di commissioni, assegnazioni agli uffici,

conferimento di incarichi dirigenziali in caso di condanna penale per delitti contro la pubblica amministrazione;

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• disciplina specifica in materia di attività successiva alla cessazione del rapporto di lavoro; • disciplina specifica in materia di tutela del dipendente che effettua segnalazioni di illecito; • formazione in materia di etica, integrità ed altre tematiche attinenti alla prevenzione della

corruzione.

L’assetto normativo in materia di prevenzione della corruzione è poi stato completato con la seguente normativa:

• decreto legislativo 31 dicembre 2012, n. 235 “Testo unico delle disposizioni in materia di incandidabilità e di divieto di ricoprire cariche elettive e di Governo conseguenti a sentenze definitive di condanna per delitti non colposi, a norma dell'articolo 1, comma 63, della legge 6 novembre 2012, n. 190”;

• decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33“Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni, approvato dal Governo il 15 febbraio 2013, in attuazione di commi 35 e 36 dell’art. 1 della l. n. 190 del 2012”;

• decreto legislativo 8 aprile 2013, n. 39 “Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico, a norma dell'articolo 1, commi 49 e 50, della legge 6 novembre 2012, n. 190”;

• D.P.R. 16 aprile 2013, n. 62 in attuazione dell’art. 54 del d.lgs. n. 165 del 2001, come sostituito dalla l. n. 190/2012, “Codice di comportamento per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni”;

• D.L. 24-6-2014 n. 90 “Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari” convertito, con modificazioni, dalla L. 11 agosto 2014, n. 114 che oltre a disposizioni specifiche in materia di appalti ha stabilito che "le funzioni del Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri in materia di prevenzione della corruzione di cui all'articolo 1 della legge 6 novembre 2012 n. 190, sono trasferite all'Autorità nazionale anticorruzione";

La Commissione Europea nel Rapporto Anticorruzione 2014 ha sottolineato la portata innovativa delle norme approvate che in questi ultimi anni hanno equilibrato la strategia rafforzandone l'aspetto preventivo e potenziando la responsabilità (accountability) dei pubblici ufficiali” e dato conto di un complessivo miglioramento dell'impianto normativo e amministrativo in materia di legalità in generale e in particolare di contrasto alla corruzione

Il sistema previsto dalla L. 190/2012, che vede la massima integrabilità con il Piano della Trasparenza e delle Performance dell’Ente, è volto a garantire un continuo adattamento alle esigenze della società e della Pubblica Amministrazione, in modo da mettere via via a punto degli strumenti di prevenzione mirati e sempre più incisivi. Si tratta pertanto di un processo ciclico in cui le strategie e gli strumenti vengono via via affinati, modificati o sostituiti in relazione al feedback ottenuto dalla loro applicazione. Nella consapevolezza che la prevenzione si realizza mediante un’azione coordinata tra strategia nazionale e strategia interna a ciascuna amministrazione, il Piano Nazionale Anticorruzione ha definito delle indicazioni volte ad indirizzare le amministrazioni pubbliche nella prima predisposizione dei Piani Triennali della Prevenzione della Corruzione (di seguito chiamati anche P.T.P.C.). Quest’ultimi rappresentano il documento fondamentale dell’amministrazione per la definizione della strategia di prevenzione all’interno di ciascuna amministrazione. Il Piano è un documento di natura programmatica che ingloba tutte le misure di prevenzione obbligatorie per legge e quelle ulteriori, coordinando gli interventi e si affianca agli altri strumenti previsti.

Il Piano si affianca, e si integra, infatti alle altre azioni che deve perseguire l’Amministrazione in ambito di lotta alla corruzione in senso ampio, quali:

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• l’adozione di un Codice di comportamento, da indicarsi nel P.T.P.C. , caratterizzato da un approccio concreto, per consentire al dipendente di comprendere con facilità il comportamento eticamente e giuridicamente adeguato nelle situazioni critiche, individuando delle guide comportamentali per i vari casi, e fornendo i riferimenti ai soggetti interni all’amministrazione per un confronto nei casi di dubbio circa il comportamento da seguire;

• la predisposizione di schemi tipo di incarico, contratto, bando, inserendo la condizione dell’osservanza dei Codici di comportamento per i collaboratori esterni a qualsiasi titolo, per i titolari di organo, per il personale impiegato negli uffici di diretta collaborazione dell’autorità politica, per i collaboratori delle ditte fornitrici di beni o servizi od opere a favore dell’amministrazione, nonché prevedendo la risoluzione o la decadenza dal rapporto in caso di violazione degli obblighi derivanti dai Codici;

• la programmazione di adeguate iniziative di formazione sui Codici; • la verifica dell’adeguatezza dell’organizzazione per lo svolgimento dei procedimenti

disciplinari. Le amministrazioni definiscono la struttura ed i contenuti specifici dei P.T.P.C. tenendo conto delle funzioni svolte e delle specifiche realtà amministrative. Come anticipato, al fine di realizzare un’efficace strategia di prevenzione del rischio di corruzione, i P.T.P.C. debbono essere coordinati rispetto al contenuto di tutti gli altri strumenti di programmazione presenti nell’amministrazione e, innanzi tutto, con il Piano della Performance, e debbono essere essi stessi strutturati come documenti di programmazione, con l’indicazione di obiettivi, indicatori, misure, responsabili, tempistica e risorse. Inoltre, come anticipato il Piano triennale per la Prevenzione e la corruzione è strettamente connesso con il Piano della Performance e con il Piano triennale per la Trasparenza e Integrità, tant’è che il P.N.A. prevede che le relative misure siano previste di regola addirittura all’interno nel P.T.P.C. o siano in esso richiamate.

Dal punto di vista operativo, l’organo di indirizzo politico adotta il P.T.P.C. entro il 31 gennaio di ciascun anno (art. 1, comma 8, l. n. 190 del 2012), prendendo a riferimento il triennio successivo a scorrimento. Oltre alla trasmissione al Dipartimento della Funzione Pubblica sempre entro il termine del 31 gennaio, è previsto che l’adozione del P.T.P.C. ed i suoi aggiornamenti siano adeguatamente pubblicizzati dall’amministrazione sul sito internet ed intranet, nonché mediante segnalazione via mail personale a ciascun dipendente e collaboratore in servizio presso l’Ente. Analogamente deve essere trasmesso in occasione della prima assunzione in servizio.

1.1 Nota metodologica

La Camera di Commercio di Treviso con l’adozione del presente Piano si prefigge l’obiettivo di porre in essere le azioni e introdurre ed implementare le misure che si configurano come obbligatorie, in quanto disciplinate direttamente dalla legge, nonché sviluppare misure ulteriori anche in riferimento al particolare contesto di riferimento in cui opera, valorizzando gli strumenti già previsti o già in uso a finalità di prevenzione dell’illegalità, come i controlli interni di varia natura (per una lettura delle misure già attivate si rimanda a pagina 14), l’esercizio della vigilanza, coordinandoli e sistematizzandoli rispetto alle nuove misure previste dalla legge e dal P.N.A. Con l’adozione del Piano, la Camera di Commercio intende:

• acquisire maggiore consapevolezza sui potenziali rischi di corruzione ai quali l’attività dell’Ente è esposta, responsabilizzando tutto il personale su tali rischi e, in generale, sui temi della legalità;

• assicurare piena accessibilità e trasparenza delle procedure, consentendo forme diffuse di controllo sociale sull’azione dell’Ente, a tutela della legalità, della cultura dell’integrità ed etica pubblica;

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• garantire una buona gestione delle risorse pubbliche, attraverso il “miglioramento continuo” nell’uso delle stesse e nell’erogazione dei servizi ai clienti.

La “gestione del rischio”, ossia l’insieme delle attività coordinate per guidare e tenere sotto controllo l’amministrazione con riferimento al rischio, è stata condotta secondo i principi fondamentali individuati dal Piano nazionale Anticorruzione, a loro volta desunti dai Principi e linee guida UNI ISO 31000:2010.

Le fasi principali sono consistite nella mappatura dei processi camerali condotta nel 2013, nella valutazione del rischio per ciascun processo e nel conseguente trattamento del rischio. La mappatura dei processi è in sostanza un catalogo dei processi, rispetto a ciascuno dei quali è stata condotta la valutazione del rischio, ossia l’identificazione, l’analisi e la ponderazione del rischio stesso. L’identificazione, ossia la ricerca, individuazione e descrizione dei rischi considerando il contesto esterno ed interno all’amministrazione, è stato effettuata con il coinvolgimento dei Dirigenti per il Settore di rispettiva competenza. I processi catalogati sono stati classificati sulla base di una griglia predisposta da Unioncamere sulla base del lavoro svolto da un gruppo di Camere di commercio, coordinato da Unioncamere stessa con il supporto scientifico di un consulente specializzato nel contrasto alla corruzione nelle Amministrazioni Pubbliche, al fine di fornire linee guida per la redazione e adozione del Piano triennale Anticorruzione (di seguito Piano), secondo quanto previsto dalla Legge 190/2012 e delineato nella Convenzione stipulata con ANAC. Sulla base di questa mappa sono state classificate le attività a secondo della descrizione del rischio, sull’impatto sull’organizzazione e sulla probabilità che il rischio si realizzi. La scala adottata prevede tre livello di rischio (basso, medio, alto). Dall’incrocio di queste valutazioni vengono evidenziate le attività per le quali più elevato è il livello di rischio e su cui si concentrerà maggiormente il monitoraggio delle attività relative. Il rischio è stato considerato alla luce dell’analisi e, nel raffrontarlo con altri rischi al fine di decidere le priorità e l’urgenza di trattamento, classificandolo in base al livello di rischio più o meno elevato, rappresentato da un valore numerico. La classifica del livello di rischio è stata poi esaminata e valutata per elaborare la proposta di trattamento dei rischi, la cui ponderazione è stata svolta sotto il coordinamento del responsabile della prevenzione, individuato con provvedimento giuntale n. 12 del 25.1.2013. La fase di trattamento del rischio consiste nel processo per modificare il rischio, ossia nell’individuazione e valutazione delle misure che debbono essere predisposte per neutralizzare o ridurre il rischio e nella decisione di quali rischi si decide di trattare prioritariamente rispetto agli altri, e di cui si darà conto nel paragrafo dedicato. Le decisioni circa la priorità del trattamento si basano essenzialmente sul livello di rischio, sull’obbligatorietà della misura e sull’impatto organizzativo e finanziario connesso. La gestione del rischio si completerà con la successiva azione di monitoraggio, che comporta la valutazione del livello di rischio tenendo conto e a seguito delle azioni di risposta sulle misure di prevenzione introdotte ai fini della verifica dell’efficacia dei sistemi di prevenzione adottati e, quindi, alla successiva messa in atto di ulteriori strategie di prevenzione. A seguito dell’identificazione, i rischi sono stati inseriti in un “registro dei rischi”, aggiornato per il 2015, allegato al presente Piano, che riporta altresì la valutazione della probabilità e l’impatto, in sintesi le misure per prevenire o ridurre il rischio ed il termine entro il quale la misura sarà adottata.

In linea con quanto stabilito dalla Legge n. 190 del 2012 e dal P.N.A., gli ambiti/macro settori, in cui si articola sono i seguenti: SOGGETTI: mappatura dei soggetti coinvolti nella stesura e nell’attuazione del Piano indicando i

soggetti coinvolti nella prevenzione con i relativi compiti e le responsabilità (responsabile della prevenzione, dirigenti, dipendenti operanti in aree di rischio …..);

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AREE DI RISCHIO: individuazione delle aree di attività maggiormente esposte al rischio di corruzione e compilazione del Registro del rischio, tenendo conto anche delle aree di rischio obbligatorie (art. 1, comma 16, l. n. 190 del 2012);

MISURE OBBLIGATORIE ED ULTERIORI: sono indicate le misure previste obbligatoriamente dalla Legge n. 190 del 2012, dalle altre prescrizioni di legge e dal P.N.A., e quelle ulteriori ossia facoltative, con indicazione della tempistica e collegamento con l’ambito “soggetti” in relazione all’imputazione di compiti e di responsabilità e mappatura dei presidi già attivati o che l’Ente intende attivare a tutela della trasparenza e dell’integrità dell’azione amministrativa, sia a livello generale, sia con riferimento ad ogni singola area di rischio individuata;

TEMPI E MODALITÀ DEL RIASSETTO: monitoraggio e rendicontazione delle azioni di contrasto della corruzione adottate indicando i tempi e le modalità di valutazione e controllo dell’efficacia del Piano Triennale della Prevenzione della Corruzione adottato e gli interventi di implementazione e miglioramento del suo contenuto;

P.T.T.I.: è il Programma Triennale di trasparenza e Integrità, delineato coordinando gli adempimenti relativi agli obblighi di trasparenza previsti nel d.lgs. n. 33 del 2013 con le aree di rischio, in modo da capitalizzare gli adempimenti posti in essere dall’amministrazione;

COORDINAMENTO CON IL CICLO DELLE PERFORMANCES: gli adempimenti, i compiti e le responsabilità inseriti nel Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione rientranti nell’ambito del c.d. ciclo delle performances.

In considerazione delle misure che saranno adottate dalla Camera di Commercio di Treviso nell’ambito del progetto di autoriforma del Sistema camerale italiano, resosi necessario, nelle more di un riordino strutturale e normativo dell’apparato camerale, a fronte della riduzione del diritto annuale e delle novità normativa che interverranno, l’Ente si riserva la possibilità, in corso d’anno, di rivederne struttura e contenuti, alla luce del Piano Nazionale Anticorruzione, non ancora emanato, e di eventuali direttive che saranno adottate, in ambito nazionale, dai competenti organi.

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2. La Camera di Commercio di Treviso Ai sensi della Legge 29 dicembre 1993, n. 580, recentemente modificata dal D. Lgs. 15 febbraio 2010, n. 23, la Camera di Commercio di Treviso è un Ente pubblico, dotato di autonomia funzionale, che svolge funzioni di interesse generale per il sistema delle imprese. È amministrata dalla Giunta, eletta dal Consiglio camerale tra i suoi e formata dal Presidente e da 4 componenti. I 32 componenti del Consiglio sono nominati con decreto del Presidente della Regione Veneto, su designazione delle organizzazioni rappresentative dei vari settori economici provinciali, delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e delle associazioni dei consumatori. Gli Organi politici, cui spettano le funzioni di indirizzo e controllo, sono affiancati dal Collegio dei Revisori dei Conti e dall’Organismo Indipendente di Valutazione della performance. Le attività che la Camera di Commercio esercita per il perseguimento delle sue finalità istituzionali, sono raggruppabili in tre principali livelli: attività amministrative, promozionali e di regolazione del mercato. La struttura camerale è suddivisa in tre Settori e l’Area di Staff, articolati in Servizi e Uffici, con figure apicali il Segretario Generale e i due Dirigenti in servizio. Il personale dipendente dell’Ente camerale al 31 dicembre 2013 è pari a 119 unità, rispetto alle 128 unità previste dall’attuale dotazione organica, ed è dislocato presso la sede centrale di Treviso e la sede staccata di Conegliano. Si riporta di seguito l’articolazione dei servizi camerali, attualmente vigente:

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3. Soggetti Fermo restando i soggetti che, in ambito nazionale, sono deputati a vario titolo ad operare per il contrasto alla corruzione (l’ANAC, ex CIVIT, quale Autorità Nazionale Anticorruzione, il Comitato interministeriale, istituito con decreto del Consiglio dei Ministri del 16 gennaio 2013 e il Dipartimento della Funzione Pubblica), si riportano di seguito i soggetti che, con riferimento alla Camera di Commercio di Treviso, sono coinvolti nella stesura e nell’attuazione del Piano, fermo restando che, al fine di realizzare la prevenzione, tutti i soggetti dell’organizzazione sono coinvolti a diversi livelli:

- la Giunta Camerale, organo competente ad individuare il Responsabile della prevenzione della corruzione e parte attiva nella formulazione del Piano, in quanto, unitamente al Consiglio Camerale, espressione e portavoce degli interessi generali della comunità economica locale, principale stakeholder dell’Ente, nonché organo competente ad adottare gli atti di indirizzo direttamente o indirettamente finalizzati alla prevenzione della corruzione;

- il Responsabile della prevenzione della corruzione (RPC), individuato con deliberazione di Giunta Camerale n. 12 del 25.1.2013, nella persona del Segretario Generale, dott. Marco D’Eredità, della cui nomina è stata data comunicazione alla CIVIT (ora denominata ANAC) con nota del 10.7.2013, prot. 78528, conformemente alle prescrizioni di cui alla circolare del Dipartimento della Funzione Pubblica n. 1 del 25 gennaio 2013, quale soggetto deputato alle seguenti attività, definite dalla Legge 190/2012 come integrate dal D. Lgs. 39/2013 e dal D.P.R. n. 62 del 2013, e non delegabili, se non in caso di straordinaria e motivate necessità riconducibili a situazioni eccezionali, ferma restando le responsabilità non solo in vigilando ma anche in eligendo. A lui compete la:

– predisposizione del Piano triennale di prevenzione della corruzione; – verifica dell’efficace attuazione del piano e formulazione di proposte di modifica, quando

intervengano mutamenti nell’organizzazione o nell’attività dell’Ente e, in ogni caso, ogni qualvolta se ne ravvisi la necessità;

– coordina e verifica, d’intesa con il Dirigente competente e nel rispetto delle norme del Regolamento di organizzazione dell’Ente, ove possibile, o attraverso l’introduzione dei controlli differenziati, dell’effettiva rotazione degli incarichi negli uffici preposti allo svolgimento delle attività nel cui ambito è più elevato il rischio che siano commessi reati di corruzione;

– definizione di procedure appropriate per selezionare e formare i dipendenti destinati ad operare nei settori particolarmente esposti alla corruzione;

– individuazione del personale da inserire nei programmi di formazione, su proposta dei Dirigenti;

- diffusione della conoscenza dei codici di comportamento nell’amministrazione e monitoraggio annuale sulla loro attuazione;

- vigilanza sul rispetto delle norme in materia di inconferibilità e incompatibilità; – pubblicazione sul sito web, entro il 15 dicembre di ogni anno, di una relazione sui risultati

dell’attività svolta e relativa trasmissione alla Giunta Camerale, con riferimento all’anno in corso (il termine del 15 dicembre è riferito per gli anni dal 2014 in poi come da PNA);

- i Dirigenti, tenuti a contribuire alla definizione di misure idonee a prevenire e a contrastare fenomeni di corruzione e a controllarne il rispetto da parte dei dipendenti assegnati, ai sensi dell’art. 16, comma 1, lett. l-ter e l-quater del D. Lgs. 165/2001 e del vigente Regolamento sull’organizzazione degli uffici e dei servizi camerale (art. 15, comma 3, lett. q), assicurando attività di reporting al Segretario Generale nei tempi dallo stesso previsti, svolgendo attività informativa, partecipando al processo di gestione del rischio, proponendo misure di prevenzione, adottando misure gestionali, segnalando tempestivamente possibili incrementi nei rischi di corruzione per i processi di competenza;

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- i Responsabili di Area e i Responsabili degli Uffici, chiamati, ciascuno per l’attività di relativa competenza, a collaborare, unitamente al Segretario Generale ed ai Dirigenti, alla stesura del Piano, a fornire ai colleghi istruzioni e indicazioni per l’attuazione delle misure di contrasto alla corruzione individuate, e a monitorare sul corretto adempimento e sull’efficacia delle azioni intraprese, assicurando costante attività di reporting al Dirigente di riferimento; - il personale tutto, chiamato a dare attuazione al Piano, sulla base di iniziative formative sui temi dell’etica e delle legalità e/o su tematiche specifiche, e delle istruzioni e indicazioni impartite dai Responsabili di Area e dai Responsabili degli Uffici. Tutti i dipendenti mantengono il personale livello di responsabilità in relazione ai compiti effettivamente svolti, anche con attività di segnalazione delle situazioni di illecito, nonché dei casi di personale conflitto d’interesse;

- l’Organismo Indipendente di Valutazione della performance al quale, in qualità di garante della trasparenza e dell’integrità dell’azione amministrativa camerale, compete la preventiva asseverazione del Piano e la verifica, anche in corso d’anno, dell’assolvimento degli obblighi di trasparenza. In fase di prima adozione, il Piano è già stato inviato in visione all’OIV per il necessario parere; - la Struttura tecnica permanente, la cui costituzione è prevista dall’art. 14, commi 9 e 10 del D. Lgs. 150/2009 a supporto dell’OIV per il monitoraggio sul funzionamento complessivo del sistema di valutazione, della trasparenza ed integrità, ed individuata nell’Ufficio Programmazione e controllo di gestione, assume nell’ambito dell’Anticorruzione un ruolo di presidio e monitoraggio sugli obiettivi fissati in quest’ambito, nonché un importante ruolo propulsivo e di coordinamento delle misure di prevenzione sia all’interno che all’esterno. Con Ordine di servizio n° 25 del 2014 sono state conferite al dott. Antonio Biasi, Alta Professionalità, le responsabilità, di fatto già svolte, di supporto al Segretario Generale, a sua vota responsabile per l’Ente, per le attività di pianificazione e monitoraggio in materia di Trasparenza (D.Lgs. n. 33/2013) ed Anticorruzione (L. 190/2012), ferme restando le specifiche responsabilità in materia competenza dei singoli Dirigenti e Funzionari.

- l’Ufficio per i Procedimenti Disciplinari il quale svolge i procedimenti disciplinari di propria competenza, provvede alle comunicazioni obbligatorie nei confronti dell’autorità giudiziaria e propone l’aggiornamento del codice di comportamento;

- i Collaboratori a qualsiasi titolo dell’Amministrazione i quali si impegnano all’osservanza delle misure contenute nel Piano e segnalano le situazioni di illecito che eventualmente riscontrino.

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4. Aree di Rischio L’art. 1, comma 16, della Legge 190/2012 individua nelle autorizzazioni e concessioni, nella scelta dei contraenti per l’affidamento di lavori, forniture e servizi, nelle concessioni ed erogazioni di sovvenzioni, contributi , sussidi e ausili finanziari, nei concorsi e prove selettive per le assunzioni e progressioni di carriera, i procedimenti più suscettibili alla corruzione e che richiedono una particolare onere d’attenzione in termini di adozione di misure preventive, a cui la Camera di Commercio di Treviso ha già ottemperato in prima battuta con il proprio impianto regolamentare, più sotto specificato e consultabile da tutti gli stakeholders nel sito camerale e da tutti i dipendenti nella intranet camerale, che disciplina in dettaglio i comportamenti e le procedure da seguire nelle singole circostanze. Le aree di rischio, comuni a tutte le Amministrazioni, individuate dal Dipartimento della Funzione Pubblica, e che sono state anche oggetto di un’analisi specifica da parte della CCIAA, sono le seguenti:

A) Area: acquisizione e

progressione del personale

1. Reclutamento

2. Progressioni di carriera

3. Conferimento di incarichi di collaborazione

B) Area: affidamento di lavori,

servizi e forniture

1. Definizione dell’oggetto dell’affidamento

2. Individuazione dello strumento/istituto per l’affidamento

3. Requisiti di qualificazione

4. Requisiti di aggiudicazione

5. Valutazione delle offerte

6. Verifica dell’eventuale anomalia delle offerte

7. Procedure negoziate

8. Affidamenti diretti

9. Revoca del bando

10.Redazione del cronoprogramma

11.Varianti in corso di esecuzione del contratto

12.Subappalto

13.Utilizzo di rimedi di risoluzione delle controversie alternativi a quelli

giurisdizionali durante la fase di esecuzione del contratto

14. Conferimento di incarichi di collaborazione

C) Area: provvedimenti

ampliativi della sfera giuridica

dei destinatari privi di effetto

economico diretto ed immediato

per il destinatario

1. Provvedimenti amministrativi vincolati nell’an

2. Provvedimenti amministrativi a contenuto vincolato

3. Provvedimenti amministrativi vincolati nell’an e a contenuto vincolato

4. Provvedimenti amministrativi a contenuto discrezionale

5. Provvedimenti amministrativi discrezionali nell’an

6. Provvedimenti amministrativi discrezionali nell’an e nel contenuto

D) Area: provvedimenti

ampliativi della sfera giuridica

dei destinatari con effetto

economico diretto ed immediato

per il destinatario

1. Provvedimenti amministrativi vincolati nell’an

2. Provvedimenti amministrativi a contenuto vincolato

3. Provvedimenti amministrativi vincolati nell’an e a contenuto vincolato

4. Provvedimenti amministrativi a contenuto discrezionale

5. Provvedimenti amministrativi discrezionali nell’an

6. Provvedimenti amministrativi discrezionali nell’an e nel contenuto

Sulla base delle linee guida di Unioncamere e a seguito della ricognizione condotta dall’Ente sulla mappatura dei processi e delle attività sviluppata in un’ottica di valutazione del diverso livello di esposizione degli uffici al rischio di corruzione, sono state individuate specifiche aree di attività ritenute, sia dal punto di vista dell’impatto che della probabilità di verifica, potenzialmente più critiche, e che richiedono quindi un maggior presidio. Per un lettura delle stesse si rimanda all’allegato Registro del rischio nel quale sono segnalate per Settore/Aree di competenza quali aree di attività camerali con valutazione di impatto e probabilità alta.

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Sempre nell’allegato Registro del rischio, per ogni area di attività, a seguito di un esame dell’organizzazione, delle sue regole e le prassi di funzionamento in termini di possibile esposizione al fenomeno corruttivo e di una rivalutazione in questa chiave del sistema dei controlli, sono state individuate le attività a più elevato rischio di corruzione e le misure di contrasto già in essere e/o di prossima attivazione, sia nella sede centrale, sia nella sede decentrata, per quanto di competenza di quest’ultima.

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5. Misure di prevenzione obbligatorie e ulteriori Quanto alle azioni di contrasto della corruzione, che la Camera di Commercio di Treviso ha già attivato o che intende attivare, di seguito sono illustrate le misure che riguardano l’azione amministrativa camerale nel suo complesso, rinviando per le misure sulle singole attività all’allegato Registro del rischio, aggiornato per il 2015, che determina per ciascuna area di rischio gli interventi utili a ridurre la probabilità che il rischio si verifichi, con le indicazioni di modalità, dei responsabili e dei tempi di attuazione e degli indicatori. Per l’individuazione e la scelta delle misure preventive sono stati coinvolti i “titolari di rischio”, ossia i titolari della responsabilità e dell’autorità per gestire il rischio, ovvero i Dirigenti dell’Ente.

5.1 Misure già attivate

L’Ente camerale si è dotato nel corso degli anni di una serie di strumenti finalizzati a garantire la massima trasparenza e l’integrità dell’azione amministrativa, nello specifico:

- Atti regolamentari e direttive, intervenuti a disciplinare procedimenti che, anche a parere dello stesso legislatore (art. 1, comma 16, Legge 190/2012), si prestano più di altri a fenomeni di corruzione, nello specifico:

Oggetto Regolamento Ultimo provvedimento attuativo

Organizzazione e

servizi Regolamento di organizzazione e dei servizi Delibera Consiglio n. 14 del 28.10.2011

Risorse umane Regolamento sulle modalità di acquisizione e sviluppo

delle risorse umane Delibera Giunta n. 145 del 28.09.2010

Procedimenti

amministrativi

Regolamento per disciplinare i termini dei

procedimenti amministrativi

Delibera n. 21/2006 e Delibera 118/2010

Ultimo aggiornamento Delibera di Giunta

n. 222 del 23 novembre 2012

Incarichi e

consulenze

Regolamento per il conferimento di incarichi e

consulenze con rapporti di lavoro autonomo Delibera Giunta n. 255 del 12.12.2011

Gestione delle

sponsorizzazioni

Regolamento per la disciplina e la gestione delle

sponsorizzazioni Delibera Giunta n. 51 del 18.3.2011

Contributi operatori

Regolamento tecnico per la concessione di contributi e

finanziamenti a sostegno dell'economia locale, ai sensi

dell'art. 12 della Legge n. 241/90 e successive

modifiche ed integrazioni

Delibera Giunta n. 260 del 14.12.2012

Contributi operatori

Regolamento tecnico per la concessione di contributi

per iniziative di internazionalizzazione e di promozione

dell'economia locale sui mercati esteri

Delibera Giunta n. 260 del 14.12.2012

Forniture e lavori in

economia

Regolamento per l'acquisizione di forniture, servizi e

per l'esecuzione di lavori in economia

Delibera Giunta n. 175 del 16.09.2011 e

successivamente modificato con delibera

n. 22 del 26.02.2013

Forniture e lavori in

economia

Regolamento per a formazione e gestione dell'elenco

fornitori Delibera Giunta n. 267 del 14.12.2012

Servizio di Cassa

economale Regolamento del servizio di cassa economale Delibera Giunta n. 193 del 27.09.2013

Rapporto di lavoro Regolamento sui rapporti di lavoro a Part-time a

seguito dell'entrata in vigore del D.L. n. 112/2008 Delibera Giunta n. 86 del 29.6.2009

Attività extra dei

dipendenti

Regolamento per l'autorizzazione a svolgere attività

extra istituzionali da parte di dipendenti camerali a

tempo determinato e indeterminato

Delibera Giunta n. 191 del 16.10.2012

Servizio ispettivo

sulle attività extra dei

dipendenti

Regolamento per il funzionamento del servizio

ispettivo sugli incarichi extra-istituzionali dei

dipendenti camerali

Delibera Giunta n. 191 del 16.10.2012

Uso di strutture

camerali in

concessione a terzi

Regolamento per la concessione delle sale camerali Delibera Giunta n. 276 del 13.12.2013

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Risorse umane Regolamento sui rapporti di lavoro a Part-time Delibera Giunta n. 10 del 24.1.2014

Risorse umane Regolamento sul funzionamento del Comitato Unico di

Garanzia (CUG) della Camera di Commercio di Treviso Atto del 26.3.2014

Sanzioni tributarie

Regolamento per la definizione dei criteri di

determinazione delle sanzioni amministrative

tributarie applicabili nei casi di violazioni relative al

diritto annuale dovuto alla Camera di Commercio

Delibera Giunta n. 181 del 26.9.2014

- i bandi di concorso per disciplinare nel dettaglio specifiche iniziative promozionali

finalizzate alla concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi e ausili finanziari nonché per l’attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a soggetti privati portatori di interessi generali per il sistema economico locale e soggetti pubblici predeterminando i criteri e le modalità per l’erogazione, a garanzia di trasparenza ed imparzialità, secondo le modalità stabilite dalla legge sul procedimento amministrativo;

- la certificazione ISO UNI EN ISO 9001:2008, che rappresenta un valore aggiunto a presidio della trasparenza dell’attività amministrativa, in quanto tutta l’attività è mappata e standardizzata in distinte procedure e processi di lavoro, costantemente monitorate e oggetto di certificazioni annuale a cura dell’Ente terzo di Certificazione, DNV Italia s.r.l.;

- l’ottenimento nel maggio 2014 per un ulteriore biennio ,del riconoscimento, già conseguito nel 2008 e nel 2011, del Secondo livello eccellenza “Recognised for Excellence” secondo il modello EFQM (European Foundation for Quality Management), citato dal Ministero per la Pubblica Amministrazione e la semplificazione come esempio di best practice a livello nazionale: la partecipazione al premio costituisce un momento di riflessione sull’organizzazione in termini di qualità dei servizi in un’ottica di miglioramento continuo delle performance gestionali. Nella valutazione dell’Ente sulla base di questo modello importanza fondamentale è data al concetto di “sostenibilità” in termini non solo ambientali ma anche etici dell’Ente;

- la pubblicazione nella intranet camerale costantemente aggiornato, a uso di tutti i dipendenti camerali, del codice di Comportamento dei dipendenti P.A., del Codice disciplinare della Dirigenza e di tutto il restante personale ed del Codice Disciplinare per l'utilizzo della posta elettronica, Internet, telefoni, ecc.;

- i controlli interni, nello specifico: – la valutazione ed il controllo strategico, finalizzati a verificare l’adeguatezza delle scelte compiute in sede di attuazione dei piani e dei programmi definiti dagli organi di governo, in termini di congruenza tra risultati conseguiti e obiettivi predefiniti, allo scopo di evidenziare eventuali scostamenti e di individuare modalità di miglioramento delle attività e valutare la performance organizzativa dell’Ente. L’Ufficio Programmazione e Controllo di gestione, effettua un costante monitoraggio delle attività poste in essere annualmente; – il controllo di gestione, finalizzato a verificare l’efficacia, l’efficienza e l’economicità dell’azione amministrativa, al fine di ottimizzare, anche mediante tempestivi interventi correttivi, il rapporto tra costi e risultati, con l’obiettivo di conseguire il miglioramento dell’organizzazione. L’Ufficio Programmazione e Controllo di gestione, effettua un costante monitoraggio delle spese e la loro ripartizione; – il controllo di regolarità amministrativa e contabile, finalizzato a garantire la conformità dell’azione amministrativa e gestionale alle disposizioni contenute nelle leggi, nello statuto e nei regolamenti. A questa attività si affiancano le attività di controllo e supervisione del Collegio dei Revisori dei Conti a cui spetta, a norma dell’art. 73 del D.P.R. 254/2005:

- effettuare almeno ogni trimestre, i controlli e riscontri sulla consistenza di cassa, sull'esistenza dei valori di titoli di proprietà, sui depositi ed i titoli a custodia;

- verificare la regolarità della gestione e la conformità della stessa alle norme di legge, di statuto e regolamentari;

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- vigilare sulla regolarità delle scritture contabili; esaminare il preventivo economico e il bilancio d'esercizio, esprimendosi sugli stessi con apposite relazioni.

- le azioni nell’ambito dei procedimenti amministrativi. Nel corso degli ultimi anni, la Legge 241/1990 è stata oggetto di un importante processo di riforma, finalizzato a responsabilizzare maggiormente le pubbliche amministrazioni sulla certezza ed il rispetto dei termini dei procedimenti amministrativi, riconoscendo ai soggetti interessati specifica tutela risarcitoria e prevedendo a carico delle amministrazioni una serie di adempimenti e di obblighi di trasparenza. Con cadenza annuale, l’elenco dei procedimenti amministrativi ed i relativi termini di conclusione, vengono sottoposti ad aggiornamento sulla base delle nuove normative, che viene formalizzato con approvazione della Giunta Camerale (da ultimo con provvedimento di Giunta n. 218 del 21.11.2014), e pubblicato sul sito internet. Mediante incontri di aggiornamento interni e di formazione, sono state illustrate al personale le novità introdotte alla Legge 241/1990 ad opera della L. n. 69/2009, L. n. 190/2012, D. Lgs. n. 33/2013, L. n. 98/2013 – solo per citare le disposizioni più recenti, con particolare riguardo all’unità organizzativa Responsabile del procedimento, ai compiti ed alle funzioni del Responsabile del procedimento e gli eventuali conflitti di interessi, alla distinzione tra trasparenza ed accesso e tra “trasparenza” e “pubblicazione”, agli obblighi di pubblicazione sul sito web in “Amministrazione trasparente”. Dal punto di vista organizzativo, nell’ambito del sistema di gestione della qualità di cui la Camera si è dotata sin dal 2000, l’Ente ha definito un sistema documentato di procedure che dettagliano tutte le singole attività, ne definiscono competenze, responsabilità ed indicatori per verificarne l’efficacia e l’efficienza. Tali procedure sono costantemente monitorate dai Dirigenti, sottoposte ad eventuali azioni preventive, correttive e di miglioramento alla verifica annuale dell’Organismo di Certificazione. Responsabilità del procedimento amministrativo e competenza ad emanare il provvedimento finale fanno generalmente capo a due distinti soggetti: il Responsabile del Servizio/Ufficio e il Dirigente. L’istruttoria è condotta dalle singole unità organizzative ed avallata dal Responsabile dell’Ufficio. Il procedimento, quindi, non è mai seguito direttamente e personalmente da uno stesso funzionario, ma è strutturato in diversi step, che richiedono il coinvolgimento di più soggetti, prestandosi così a minori rischi di corruzione. Una parte considerevole dell’attività di competenza camerale è gestita attraverso il Registro delle imprese, il quale, essendo quasi completamente automatizzato, assicura un adeguato livello di trasparenza delle procedure (es. tracciabilità delle operazioni eseguite da ogni singolo utente, assegnazione random delle pratiche da istruire), sistema di monitoraggio informatico dei tempi di lavoro dei relativi processi. Le attività gestite in outsourcing (es. gestione archivio cartaceo, archiviazione ottica, call center, elaborazione cedolini stipendi, ecc.), sono regolamentate da appositi capitolati di fornitura e costantemente monitorate dai competenti responsabili.

5.2 Misure preventive di carattere generale e obbligatorio per il triennio 2015-2017

a) La formazione All’interno del Programma per la formazione annuale vengono previsti adeguati percorsi di formazione, tenendo presente una strutturazione su due livelli: - livello generale, rivolto a tutti i dipendenti: riguarda l’aggiornamento delle competenze (approccio contenutistico) e le tematiche dell’etica e della legalità (approccio valoriale); - livello specifico, rivolto al responsabile della prevenzione, ai referenti, ai componenti degli organismi di controllo, ai dirigenti e funzionari addetti alle aree a rischio in relazione alle politiche, ai programmi e ai vari strumenti utilizzati per la prevenzione e temi settoriali, in relazione al ruolo svolto da ciascun soggetto nell’amministrazione.

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I fabbisogni formativi sono individuati dal responsabile della prevenzione in raccordo con i dirigenti responsabili delle risorse umane tenendo presenti le seguenti indicazioni: - le iniziative di formazione devono tener conto dell’importante contributo che può essere dato dagli operatori interni all’amministrazione, inseriti come docenti nell’ambito di percorsi di aggiornamento e formativi “in house”; - per l’avvio al lavoro e in occasione dell’inserimento dei dipendenti in nuovi settori lavorativi debbono essere programmate ed attuate forme di affiancamento, prevedendo obbligatoriamente per il personale esperto prossimo al collocamento in quiescenza un periodo di almeno sei mesi di “tutoraggio”; - avviare apposite iniziative formative sui temi dell’etica e della legalità: tali iniziative devono coinvolgere tutti i dipendenti ed i collaboratori a vario titolo dell’amministrazione, con riferimento al contenuto dei Codici di comportamento e il Codice disciplinare e devono basarsi prevalentemente sull’esame di casi concreti; Inoltre saranno attuate alcune iniziative di formazione specialistiche per il responsabile della prevenzione, comprensive di tecniche di risk management, e per le figure a vario titolo coinvolte nel processo di prevenzione. b) Codici di comportamento Nel corso del 2014 sono stati avviati i lavori per l’adozione del Codice di comportamento del personale dipendente e dirigenziale della Camera di Commercio di Treviso, apportando le opportune integrazioni al codice di comportamento dei dipendenti pubblici. Previa procedura aperta alla partecipazione, sarà adottato il Codice di comportamento del personale dipendente e dirigenziale della Camera di Commercio di Treviso apportando le opportune integrazioni al codice di comportamento dei dipendenti pubblici: in esso saranno previsti meccanismi di denuncia delle violazioni del codice di comportamento, di tutela dei denuncianti e definite le attività dell’ufficio competente ad emanare pareri sull’applicazione delle regole in esso previste. c) Rotazione del personale Saranno adottati, ove possibile, meccanismi di rotazione del personale secondo le indicazioni del Piano nazionale Anticorruzione, accompagnati da strumenti ed accorgimenti che assicurino continuità all’azione amministrativa, previa adeguata informazione alle organizzazioni sindacali rappresentative. Alcune rotazioni sono già attivate con decorrenza 1° gennaio 2015. Per rotazione del personale si intende sia la sostituzione dei dipendenti da Ufficio a Ufficio, sia la rotazione degli incarichi all’interno dello stesso ufficio. Si cercherà in questo senso di favorire le istanze di mobilità interna, cercando di soddisfare sia gli interessi del dipendente lavoratore e sia la salvaguardia della migliore funzionalità degli uffici. Laddove non possibile al rotazione del personale come sopra indicata e salvo motivati impedimenti connessi alle caratteristiche organizzative dell’amministrazione, potranno essere previste forme di rotazione delle pratiche a seconda della loro tipologia. d) Obbligo di astensione in caso di conflitto di interesse Il personale verrà ulteriormente sensibilizzato, tramite iniziative di informazione interna e nell’ambito del programma formativo, dell’obbligo di astensione, previsto dall’art. 6 del Codice di comportamento dei pubblici dipendenti, delle conseguenze scaturenti dalla sua violazione e dei comportamenti da seguire in caso di conflitto di interesse. e) Svolgimento di incarichi d’ufficio - attività ed incarichi extra-istituzionali Il Regolamento contenente i criteri oggettivi e predeterminati per il conferimento o l’autorizzazione allo svolgimento di incarichi di cui all’art. 53, comma 5, del d.lgs. n. 165 del 2001, è già stato adottato con provvedimento giuntale n. 191 del 16.10.2012, a cui è stata data idonea comunicazione al personale mediante ordine di servizio e pubblicazione nella intranet camerale. f) Conferimento di incarichi dirigenziali in caso di particolari attività o incarichi precedenti (pantouflage – revolving doors)

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All’atto del conferimento degli incarichi dirigenziali e degli altri incarichi previsti dai Capi III e IV del d.lgs. n. 39 del 2013 dev’essere verificata l’assenza delle condizioni ostative ivi previste, salva la valutazione di ulteriori situazioni di conflitto di interesse o cause impeditive: l’accertamento avviene mediante dichiarazione sostitutiva di certificazione resa dall’interessato nei termini e alle condizioni dell’art. 46 del D.P.R. n. 445 del 2000, dichiarazione che sarà pubblicata sul sito dell’amministrazione nella sezione “Amministrazione Trasparente. In caso di sussistenza di cause ostative, la CCIAA di Treviso si asterrà dal conferire l’incarico e conferirà l’incarico nei confronti di altro soggetto, a pena di nullità dell’incarico e dell’applicazione delle sanzioni di cui all’art. 18 del D.Lgs. 39/2013. Saranno pertanto impartite dal Responsabile della Prevenzione della Corruzione direttive interne affinché negli interpelli per l’attribuzione degli incarichi siano inserite espressamente le condizioni ostative al conferimento e i soggetti interessati rendano la dichiarazione di insussistenza delle cause di inconferibilità all’atto del conferimento dell’incarico. Dovrà inoltre essere verificata l’eventuale sussistenza di eventuali situazioni di incompatibilità nei confronti dei titolari di incarichi previsti nei Capi V e VI del d.lgs. n. 39 del 2013 per le situazioni ivi contemplate, sia all’atto del conferimento dell’incarico, sia annualmente e su richiesta nel corso del rapporto. Se la situazione di incompatibilità emerge al momento del conferimento dell’incarico, la stessa deve essere rimossa prima del conferimento. Se la situazione di incompatibilità emerge nel corso del rapporto, il responsabile della prevenzione contesta la circostanza all’interessato affinché siano prese le misure conseguenti. Pertanto il Responsabile della Prevenzione della Corruzione adotterà direttive interne affinché negli interpelli per l’attribuzione degli incarichi siano inserite espressamente le cause di incompatibilità e i soggetti interessati rendano la dichiarazione di insussistenza delle cause di incompatibilità all’atto del conferimento dell’incarico e nel corso del rapporto. Nel rispetto di quanto sopra previsto saranno adeguati i relativi Regolamenti. g) Attività successiva alla cessazione del rapporto di lavoro Il nuovo comma 16 ter dell’art. 53 D.Lgs. 165/2001, introdotto ex art. 1, co. 42, del L. 190/2012, che stabilisce, per i dipendenti che, negli ultimi tre anni di servizio, hanno esercitato poteri autoritativi o negoziali per conto delle pubbliche amministrazioni, non possano svolgere, nei tre anni successivi alla cessazione del rapporto di pubblico impiego, attività lavorativa o professionale presso i soggetti privati destinatari dell’attività della pubblica amministrazione svolta attraverso i medesimi poteri e la nullità di eventuali contratti conclusi e gli incarichi conferiti in violazione di tali previsioni sono nulli. È, inoltre, vietato ai soggetti privati che li hanno conclusi o conferiti di contrattare con le pubbliche amministrazioni per i successivi tre anni. Al fine di responsabilizzare i dipendenti rispetto a questa previsione normativa, a chiusura del rapporto di lavoro, sarà richiesto al dipendente di impegnarsi ufficialmente, con la sottoscrizione di una dichiarazione di impegno, ad esimersi dal prestare attività lavorativa (a titolo di lavoro subordinato o di lavoro autonomo) per i tre anni successivi alla cessazione del rapporto nei confronti dei destinatari di provvedimenti adottati o di contratti conclusi con l’apporto decisionale del dipendente. Si potrà agire in giudizio per ottenere il risarcimento del danno nei confronti degli ex dipendenti per i quali sia emersa la violazione dei divieti contenuti nell’art. 53, comma 16 ter, d.lgs. n. 165 del 2001. h) Formazione di commissioni, assegnazioni agli uffici e conferimento di incarichi in caso di condanna penale per delitti contro la pubblica amministrazione Si attueranno procedure di verifica della sussistenza di eventuali precedenti penali, mediante acquisizione d’ufficio ovvero mediante dichiarazione sostitutiva di certificazione resa dall’interessato nei termini e alle condizioni dell’art. 46 del D.P.R. n. 445 del 2000, a carico dei dipendenti e/o dei soggetti cui intendono conferire incarichi:

− all’atto della formazione delle commissioni per l’affidamento di commesse o di commissioni di concorso/selezione;

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− all’atto del conferimento degli incarichi dirigenziali e degli altri incarichi previsti dall’art. 3 del d.lgs. n. 39 del 2013;

− all’atto dell’assegnazione di dipendenti dell’area direttiva agli uffici che presentano le caratteristiche indicate dall’art. 35 bis del d.lgs. n. 165 del 2001;

− all’entrata in vigore dei citati artt. 3 e 35 bis con riferimento agli incarichi già conferiti e al personale già assegnato.

Nel caso risultino a carico del personale interessato dei precedenti penali per delitti contro la pubblica amministrazione, la Camera di Commercio di Treviso si asterrà dal conferire l’incarico o dall’effettuare l’assegnazione, provvedendo a conferire l’incarico o a disporre l’assegnazione nei confronti di altro soggetto. In caso di violazione delle previsioni di inconferibilità, secondo l’art. 17 del d.lgs. n. 39, l’incarico è nullo e si applicheranno le sanzioni di cui all’art. 18 del medesimo decreto. Al tal fine saranno adottare direttive interne per effettuare i controlli sui precedenti penali e per le determinazioni conseguenti in caso di esito positivo del controllo e affinché negli interpelli per l’attribuzione degli incarichi siano inserite espressamente le condizioni ostative al conferimento. In questo senso in occasione della revisione, saranno adeguati i propri Regolamenti sulla formazione delle commissioni per l’affidamento di commesse o di concorso/selezione. i) Tutela del dipendente che effettua segnalazioni di illecito (c.d.whistleblower) Saranno adottate opportune misure affinché il dipendente che effettui segnalazioni di cui all’art. 54 bis del d.lgs. n. 165 del 2001, trovi adeguata tutela attraverso accorgimenti tecnici, quali la tutela dell’anonimato, l’introduzione di obblighi di riservatezza e la previsione al proprio interno di canali differenziati e riservati per ricevere le segnalazioni la cui gestione sarà affidata al Responsabile della Prevenzione della corruzione, per i quali saranno definiti obblighi di riservatezza come per coloro che successivamente venissero coinvolti nel processo di gestione della segnalazione, salve le comunicazioni che per legge o in base al P.N.A. debbono essere effettuate. La violazione della riservatezza potrà comportare l’irrogazione di sanzioni disciplinari, salva l’eventuale responsabilità civile e penale dell’agente. La fattibilità tecnica dell’adozione di un sistema informatizzato di segnalazioni sarà valutata a chiusura della migrazione del sito istituzionale e delle altre piattaforme informatiche su nuovi server, in fase di studio. La tutela dei denuncianti sarà supportata anche da un’attività di sensibilizzazione, comunicazione e formazione sui diritti e gli obblighi relativi alla divulgazione delle azioni illecite. A tal fine sarà predisposto un apposito spazio sul portale dell’intranet camerale degli avvisi che informano i dipendenti sull’importanza dello strumento e sul loro diritto ad essere tutelati nel caso di segnalazione di azioni illecite, nonché sui risultati dell’azione cui la procedura di tutela del whistleblower ha condotto. l) Misure in ambito dell’attività contrattuale La Camera , in attuazione dell’art. 1, comma 17, della L. n. 190, di regola, predisporrà protocolli di legalità o patti di integrità per l’affidamento di commesse. Saranno apportate modifiche regolamentari affinché nei bandi di gara o negli atti prodromici agli affidamenti, anche mediante procedura negoziata:

− sia previsto l’inserimento negli avvisi, nei bandi di gara e nelle lettere di invito la clausola di salvaguardia che il mancato rispetto del protocollo di legalità o del patto di integrità dà luogo all’esclusione dalla gara e alla risoluzione del contratto.

− sia inserita la condizione soggettiva di non aver concluso contratti di lavoro subordinato o autonomo e comunque di non aver attribuito incarichi ad ex dipendenti che hanno esercitato poteri autoritativi o negoziali per conto delle pubbliche amministrazioni nei loro confronti per il triennio successivo alla cessazione del rapporto e prevista l’esclusione dalle procedure nei confronti dei soggetti per i quali sia emersa la suddetta situazione.

Ad oggi è stato comunque introdotto un apposito foglio condizioni che viene sottoscritto congiuntamente ai contratti di appalto o affidamento, anche mediante procedura negoziata, nel

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quale, oltre alla condizione di cui all’art. 1 c.13 del D.L. 95 del 06/07/2012 “Spending Review”, è inserita la clausola di salvaguardia in base alla quale l’appaltatore /affidatario si impegna a rispettare le disposizioni del Codice di comportamento a pena di la risoluzione del contratto. m)Azioni di sensibilizzazione e rapporto con la società civile Saranno attuate iniziative di sensibilizzazione della cittadinanza finalizzate alla promozione della cultura della legalità, cosa che già avviene tra l’altro per mezzo della partecipazione di tavoli tecnici a livello di network camerale e tra gli enti pubblici del territorio provinciale. A questo scopo, ai fini di un’efficace comunicazione e diffusione alla strategia di prevenzione dei fenomeni corruttivi impostata e attuata mediante il P.T.P.C. e alle connesse misure, un apposito spazio a queste tematiche sarà dedicato nella Giornata della Trasparenza annuale, realizzata in concomitanza della Giornata dell’Economia. Sanno valutate altresì modalità, soluzioni organizzative e tempi per l'attivazione di canali dedicati alla segnalazione (dall'esterno dell'amministrazione, anche in forma anonima, ed in modalità informale) di episodi di cattiva amministrazione, conflitto d'interessi, corruzione, anche valorizzando il ruolo dell’Ufficio per le relazioni con il pubblico (U.R.P.), quale rete organizzativa che opera come interfaccia comunicativa interno/esterno. Tali iniziative saranno adeguatamente pubblicizzate in modo da rendere trasparente il processo di rappresentazione degli interessi da parte dei vari stakeholders.

5.3 Misure di prevenzione ulteriori ed eventuali.

Compatibilmente con le risorse a disposizione e ai carichi di lavoro degli uffici, la CCIAA di Treviso si propone di attuare nell’arco del triennio 2015-2017 ulteriori misure al fine del contenimento del rischio, quali:

• apportare, in fase di revisione delle procedure e delle istruzione del SGQ, le ulteriori opportune modifiche, oltre a quelle già introdotte nel 2014, per l’adattamento, laddove non sia già previsto, alla normativa sull’anticorruzione;

• proseguire un’azione comunicativa finalizzata a diffondere un’immagine positiva della struttura e della sua attività, come già avvenuto nel 2014 attraverso la partecipazione al riconoscimento al Secondo Livello d Eccellenza EFQM;

• attuare i controlli a campione sulle dichiarazioni sostitutive di certificazione e di atto notorio rese dai dipendenti e dagli utenti ai sensi degli artt. 46-49 del D.P.R. n. 445 del 2000 (artt. 71 e 72 del d.P.R. n. 445 del 2000) sulla base di standard definiti;

• valutare la possibilità di attivare, senza oneri, convenzioni tra amministrazioni per l'accesso alle banche dati istituzionali contenenti informazioni e dati relativi a stati, qualità personali e fatti di cui agli artt. 46 e 47 del D.P.R. n. 445 del 2000;

• diffondere anche attraverso il sito istituzionale, buone prassi o esempi di dipendenti che si siano distinti per comportamenti particolarmente edificanti per l’Ente camerale;

• raccogliere, tramite i canali già attivati dall’Ufficio Relazioni con il Pubblico, suggerimenti, proposte sulla prevenzione della corruzione e segnalazioni di illecito, veicolando le informazioni agli uffici competenti;

• dare ampia diffusione alla “Carta dei Servizi” adottata nel 2014, nella quale sono illustrate le attività di competenza camerale e gli standard temporali connessi all’erogazione dei servizi con l'obiettivo di rendere maggiormente trasparente e responsabilizzare l’azione amministrativa;

• svolgere incontri e riunioni periodiche tra dirigenti competenti in settori diversi per finalità di aggiornamento sull'attività dell'amministrazione, circolazione delle informazioni e confronto sulle soluzioni gestionali.

• segnalazione agli organi di governo dell’Ente di articoli della stampa o comunicazioni sui media che appaiano ingiustamente denigratori dell’organizzazione o dell’azione dell’amministrazione affinché sia valutata l’opportunità di dare tempestivamente una

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risposta con le adeguate precisazioni o chiarimenti per mettere in luce il corretto agire dell’amministrazione camerale;

• pubblicazioni di articoli di stampa su casi di buone prassi o di risultati positivi ottenuti dall’amministrazione anche sul sito internet dell’amministrazione.

5.4 Specifiche azioni collegate alle aree di rischio

Si riportano le specifiche azioni previste per le aree comuni a tutte le Amministrazioni, individuate dal Dipartimento della Funzione Pubblica.

Azioni

A) Area: acquisizione e

progressione del

personale

Rotazione dei componenti delle commissioni di gara, di concorso, o comunque

preposte alla formulazione di valutazioni o giudizi, compatibilmente con

l’esigenza di assicurare professionalità e competenze adeguate, preventiva

all’avvio delle operazioni di valutazione/selezione.

B) Area: affidamento di

lavori, servizi e forniture

Rotazione dei componenti delle commissioni di gara, di concorso, o comunque

preposte alla formulazione di valutazioni o giudizi, compatibilmente con

l’esigenza di assicurare professionalità e competenze adeguate, preventiva

all’avvio delle operazioni di valutazione/selezione.

Monitoraggio costante dei rapporti tra l’Amministrazione e i soggetti che con la

stessa stipulano contratti o che sono interessati a procedimenti di

autorizzazione, concessione, erogazione di vantaggi economici, attraverso

autodichiarazioni rese dai componenti delle commissioni sulla sussistenza di

rapporti di parentela o di affinità con i soggetti medesimi o di situazioni di

incompatibilità o di conflitto di interessi

Controllo autocertificazioni ex art. 71 D.P.R. 445/2000, secondo le prescrizioni

contenute nelle Linee Guida adottate in data 19 giugno 2002, prot. n. 13357

C) Area: provvedimenti

ampliativi della sfera

giuridica dei destinatari

privi di effetto economico

diretto ed immediato per

il destinatario

Rotazione dei componenti delle commissioni di gara, di concorso, o comunque

preposte alla formulazione di valutazioni o giudizi, compatibilmente con

l’esigenza di assicurare professionalità e competenze adeguate, preventiva

all’avvio delle operazioni di valutazione/selezione.

Monitoraggio costante dei rapporti tra l’Amministrazione e i soggetti che con la

stessa stipulano contratti o che sono interessati a procedimenti di

autorizzazione, concessione, erogazione di vantaggi non economici.

Controllo autocertificazioni ex art. 71 D.P.R. 445/2000, secondo le prescrizioni

contenute nelle Linee Guida adottate in data 19 giugno 2002, prot. n. 13357

D) Area: provvedimenti

ampliativi della sfera

giuridica dei destinatari

con effetto economico

diretto ed immediato per

il destinatario

Rotazione dei componenti delle commissioni di gara, di concorso, o comunque

preposte alla formulazione di valutazioni o giudizi, compatibilmente con

l’esigenza di assicurare professionalità e competenze adeguate, preventiva

all’avvio delle operazioni di valutazione/selezione.

Monitoraggio costante dei rapporti tra l’Amministrazione e i soggetti che con la

stessa stipulano contratti o che sono interessati a procedimenti di

autorizzazione, concessione, erogazione di vantaggi economici, attraverso

autodichiarazioni rese dai componenti delle commissioni sulla sussistenza di

rapporti di parentela o di affinità con i soggetti medesimi o di situazioni di

incompatibilità o di conflitto di interessi

Controllo autocertificazioni ex art. 71 D.P.R. 445/2000, secondo le prescrizioni

contenute nelle Linee Guida adottate in data 19 giugno 2002, prot. n. 13357

Oltre alle misure di carattere generale sopra illustrate, le unità organizzative interessate hanno individuato, per ogni singola area di attività ritenuta ad elevato rischio di corruzione, le azioni già adottate e quelle di prossima attivazione. Tali azioni sono riportate nel Registro del rischio allegato, all’interno del quale, per ciascuna di esse, sono indicati gli obiettivi, la tempistica, i responsabili, gli indicatori e le modalità di verifica dell’attuazione, in relazione alle misure di carattere generale introdotte o rafforzate dalla legge n. 190 del 2012 e dai decreti attuativi, nonché alle misure ulteriori

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21

e la cadenza temporale con cui il responsabile dell’azione è tenuto a relazionare al Responsabile della prevenzione della corruzione. Per il dettaglio delle misure previste, si rinvia quindi al Registro del rischio allegato. Innanzitutto viene individuato l’ambito di collocazione delle azioni già intraprese o da intraprendere a valenza generale per categoria di attività. Le tipologie al momento individuate sono

- i controlli con specifica attenzione ai controlli dell’Organismo indipendente di Valutazione; - la formazione; - le procedure; - la mitigazione, ossia la previsione/adozione di misure di riequilibrio in caso di verifica

dell’ipotesi di rischio. In particolare sono stati previsti tre livelli di azione di prevenzione: 1) un primo livello di carattere generale in cui è stata prevista nel Programma di formazione del personale per il 2015, a cui si rimanda, la realizzazione di interventi formativi a favore di tutti i dipendenti in materia di trasparenza ed integrità, per consentire ai dipendenti una piena conoscenza dei contenuti del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici – D.P.R. n. 62/2013. 2) un secondo livello individua quali sono le attività che rientrano nei processi per cui è stato pianificato per il 2015 un audit previsto dal Sistema Gestione Qualità. Ciò consente di verificare il grado di conformità dei servizi svolti rispetto alle disposizioni normative ed alle direttive interne e che conseguentemente hanno riflessi anche sul tema della Prevenzione della corruzione. In ordine a tali audit e alla verifica della conformità alle disposizioni anticorruzione e a quelle previste nel Codice di Comportamento dei dipendenti pubblici, è allo studio la creazione di un gruppo auditors specializzato sulla normativa in questione e che attui attività di verifica di conformità mirate sull’argomento. 3) un terzo livello individua gli ulteriori ambiti nei quali saranno approntate specifiche e mirate azioni nell’ambito del triennio di riferimento.

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6. Tempi e modalità del riassetto La Camera di Commercio, attraverso il Responsabile della Prevenzione della corruzione, i Dirigenti e i Responsabili, terrà vigilato costantemente il rispetto delle normativa anticorruzione e monitorerà costantemente e sottoporrà a verifica annuale il livello di attuazione dei processi di formazione e la loro efficacia. In particolare, in ottemperanza a quanto previsto anche in tema di “Amministrazione Trasparente” si implementerà tramite la predisposizione di un sistema di rilevazione in parte automatizzato, il monitoraggio dei termini dei procedimenti e processi, e l’utilizzo di un sistema di rilevazione dei costi dei processi, nonchè il sistema già avviato di monitoraggio dei rapporti tra l’amministrazione e i soggetti che con essa stipulano contratti nonché l’attuazione delle ulteriori iniziative nell’ambito dei contratti pubblici. Entro il 30 novembre di ogni anno, il Responsabile di Prevenzione della Corruzione darà apposite direttive ai Dirigenti al fine della redazione di un report circa l’attuazione delle azioni attuate in ordine all’attuazione del P.T.P.C., con indicazione: - il numero giornate di formazione dedicata e dei relativi partecipanti; - i risultati dei questionari destinati ai soggetti destinatari della formazione con attenzione alle priorità di formazione e il grado di soddisfazione dei percorsi già avviati; - il numero di incarichi e aree, oggetto di rotazione degli incarichi ; - gli esiti di verifiche e controlli su cause di inconferibilità e incompatibilità degli incarichi; - le forme di tutela offerte ai whistleblowers; - il rispetto dei termini dei procedimenti; - le iniziative/direttive attuate nell’ambito dei contratti pubblici - le iniziative/direttive previste nell’ambito dell’erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari nonché attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere - le misure attuate nell’ambito di concorsi e selezione del personale; - le iniziative previste nell’ambito delle attività ispettive - eventualmente, il numero e tipo di sanzioni irrogate. Ai sensi dell’art. 1 c. 14 della l. n. 190 del 2012 il Responsabile della prevenzione della corruzione redigerà entro il 15 dicembre di ogni anno, una relazione annuale contente il rendiconto sull’efficacia delle misure di prevenzione definite dal Piano, che sarà pubblicata sul sito istituzionale, nonché trasmesso al Dipartimento della Funzione Pubblica ai sensi di legge.

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7. Il programma triennale di Trasparenza e Integrità. La Camera di Commercio ha attuato sostanzialmente le prescrizioni sulla trasparenza, così come riordinate dal D.Lgs. 33/2013. Conformemente infatti alle prescrizioni normative vigenti, l’Ente camerale, nel corso degli ultimi anni, ha avviato le azioni a presidio della trasparenza: al 31.12.2013 le misure attuate sono riportate, anche se non in modo esaustivo, nella Griglia di rilevazione sull'assolvimento degli obblighi di pubblicazione come attestato dal Documento di attestazione dell'Organo Indipendente di Valutazione, secondo quanto previsto dalla Delibera n. 71/2013 CIVIT. Entro il 31.1.2015 si provvederà all’aggiornamento di tale documento al 31.12.2014 e alla sua relativa pubblicazione. L’adozione del Programma triennale per la trasparenza e l’integrità, a cui si rimanda, concerne la pianificazione delle azioni volte ad adeguare l’articolazione delle informazioni istituzionali previste dalla normativa in materia di trasparenza ed integrità delle Pubbliche Amministrazioni, rese attraverso il sito istituzionale dell’Ente, www.tv.camcom.gov Tale programma tiene conto dell’evoluzione dei bisogni informativi degli stakeholders e delle attività e dei servizi erogati dall’Ente, nonché delle esigenze di coordinamento con il presente Piano Triennale della Prevenzione della Corruzione. La pubblicazione dei dati e delle informazioni prevista in questo Programma, viene effettuata nel rispetto delle disposizioni contenute nel D. Lgs. n. 150/2009 e della normativa collegata, delle Direttive ANAC concernenti la materia e del Codice della Privacy di cui al D.Lgs. n. 196/2003 coordinando gli adempimenti relativi agli obblighi di trasparenza previsti nel D.lgs. n. 33 del 2013 con le aree di rischio, in modo da capitalizzare gli adempimenti posti in essere dall’amministrazione.

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8. Coordinamento con il ciclo delle Performances La Camera di Commercio di Treviso ha scelto di approvare il Piano triennale della Performance e il Piano della Trasparenza e dell’integrità contestualmente all’approvazione del presente Piano triennale, a rafforzamento del necessario coordinamento e integrazione fra gli ambiti relativi alla performance, alla qualità, alla trasparenza, all’integrità e alla prevenzione della corruzione. Oltre al necessario collegamento tra ciclo della performance e ciclo di programmazione economico-finanziaria e di bilancio, le misure contenute nel Programma triennale per la trasparenza e l’integrità così come le misure di Piano per la prevenzione della corruzione sono individuate come veri e propri obiettivi nel Piano della performance, affinché l’attuazione della trasparenza, dell’integrità e dell’anticorruzione possa costituire una responsabilità organizzativa oggetto di valutazione organizzativa e individuale, garantendo l’effettiva accountability in termini di obiettivi e risultati dell’azione amministrativa. Per il 2015 continuerà l’impegno nella definizione e applicazione delle regole organizzative, attivazione dei dispositivi e monitoraggio delle attività per l’attuazione delle nuove disposizioni di legge inerenti il Piano della performance, il Piano anticorruzione, il Piano della trasparenza, oltre che la previsione di ulteriori livelli di razionalizzazione della struttura e della spesa in considerazione della prevista contrazione delle entrate derivante dall’adozione dell’art. 28 del decreto-legge n. 90 del 2014, in vigore dal 25 giugno 2014 e convertito con modifiche dalla L. 114/2014, che stabilisce la progressiva riduzione del diritto annuale (per l’anno 2015 del 35 %, per l’anno 2016, del 40 % e, a decorrere dall’anno 2017, del 50 %). Si continueranno le attività intraprese in un’ottica di prevenzione della corruzione, alcune delle quale già programmate per il 2014, la cui realizzazione è stata in parte compromessa e condizionata dalla situazione di impasse in attesa di conoscere le scelte che verranno operate dal Sistema camerale nazionale per l’attuazione dell’autoriforma che si rende necessaria, e nelle more di un riordino strutturale e normativo dell’apparato camerale su tutto il territorio nazionale. Per il 2015 nell’ambito delle aree di lavoro all’interno delle quali si inquadrano i principali temi che la Camera di Commercio di Treviso dovrà affrontare, in particolare con gli obiettivi trasversali e gli obiettivi di miglioramento e innovazione da assegnare ai diversi livelli della struttura organizzativa, sono stati definiti i seguenti e puntuali obiettivi di performance organizzativa ed individuale che riguardano l’adozione di misure anticorruzione che toccano attività che sono state classificate nell’allegato Registro del Rischio ad alto impatto:

- Obiettivo di performance individuale del Dirigente Settore Amministrazione Interna dal titolo “Adozione del “Codice di comportamento”;

- Obiettivo operativo individuale del Dirigente Settore Amministrazione Interna dal titolo “Adozione criteri generali per pesatura posizioni dirigenziali”

- Obiettivo di performance individuale del Dirigente Settore Sviluppo Imprese dal titolo “Processi e procedimenti legati alla concessione di contributi a terzi”;

- Obiettivo Operativo individuale della Posizione Organizzativa dell’Area Ragioneria e Bilancio dal titolo “Adempimenti previsti dal DPCM 22.9.2014”

- Obiettivo di miglioramento/innovazione dell’Ufficio Metrico “Vigilanza strumenti di misurazione/pesatura e gestione verbali”;

- Obiettivo di miglioramento/innovazione dell’Ufficio Promozione Interna “Informatizzazione procedure per la concessione contributi”.

Oltre a questi, nel Piano della Performance sono stati individuati altri obiettivi che seppur indirettamente hanno importati riflessi sulla Prevenzione della corruzione: a titolo di esempio possiamo citare l’obiettivo di performance individuale “Mantenimento del Sistema di Gestione per la qualità comune” a tutti i Dirigenti, gli obiettivi attinenti alla revisione delle procedure interne in vista della riorganizzazione degli uffici al fine dell’accorpamento della CCIAA di Treviso con la consorella Camera di Belluno, gli obiettivi in ordine alla dematerializzazione dei flussi cartacei e

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all’informatizzazione dei processi quali, sempre ad esempio, i seguenti obiettivi di innovazione e miglioramento: “Fatturazione elettronica ed adempimenti conseguenti” comune agli Uffici Ragioneria e Provveditorato, “Emissione atti per incompleti versamenti 2013 società di capitali” dell’Ufficio Diritto annuale, “Completa informatizzazione dell’attività sanzionatoria” trasversale agli Uffici Regolamentazione Attività produttive e Prezzi e Protesti. Per i singoli obiettivi di performance con riflessi sulle tematiche dell’Anticorruzione si rimanda al Piano Performance 2014-2016, anno 2015. Del grado di realizzazione di questi obiettivi si darà conto sia nella Relazione del Responsabile della Prevenzione della Corruzione, oltre che nella Relazione della Performance (D. Lgs. n. 150 del 27 ottobre 2009 art. 10, comma 1, lettera b), con le tempistiche previste dalla vigente normativa.

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Piano triennale della Prevenzione della corruzione

Mappatura del Rischio

n° Ufficio SettoreSotto‐

ProcessoAttività Tipo di rischio Descrizione del rischio Impatto Probabilità Tipo di risposta

Azione di 1° 

livello

Azione di 2° 

livelloAzione di 3° livel Responsabile Scadenza Follow‐up  Audit

1 SG Staff A1.1.1 Definizione programma triennale trasparenza ed 

integritàEsterno/Interno Componenti che perseguono interessi della propria organizzazione Medio Bassa

Controlli/

OIVSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

2 PersAmministrazione 

internaA1.1.1 

Sistema di misurazione e valutazione delle 

performanceInterno

Induzione ad alterare indicatori e obiettivi per modificare esito 

valutazione e incentivoMedio Bassa

Controlli/

OIVSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

3 SG Staff A1.1.1  Programma pluriennale Esterno/Interno Componenti che perseguono interessi della propria organizzazione Medio Bassa ControlliSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

4 PGC Staff A1.1.1  Elaborazione piano delle Performance Esterno/Interno Componenti che perseguono interessi della propria organizzazione Medio Bassa ControlliSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

5 SG Staff A1.1.1 Redazione Relazione Previsionale Programmatica 

RPPEsterno/Interno Componenti che perseguono interessi della propria organizzazione Medio Bassa Controlli

Segretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

6 RagAmministrazione 

internaA1.1.1  Predisposizione Bilancio Preventivo Interno

Induzione ad alterare poste di bilancio previsionali per 

avvantaggiare o coprire alcune operazioni. Costituire fondi occulti 

per consentire successive operazioni non previste in budget.

Alto Bassa ControlliSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

7 SG Staff A1.1.1 Definizione e assegnazione del budget e degli 

obiettiviInterno

Induzione ad alterare il corretto flusso per agevolare alcune  

strutture/operazioni rispetto ad altreBasso Bassa Controlli

Segretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

8 CdG Staff A1.1.2 Misurazioni indicatori Interno Induzione ad alterare le misurazioni per favorire posizioni particolari Medio Media ControlliSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

9 CdG Staff A1.1.2Controllo di Gestione (reportistica a supporto del 

SG, dei dirigenti, degli Organi)Interno

Induzione ad alterare le informazioni per agevolare o coprire 

inefficienze di determinate strutture rispetto ad altreMedio Bassa Controlli

Segretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

10 CdG Staff A1.1.2 Controllo strategico (reportistica) Interno N.N. Medio Bassa ControlliSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

11 CdG Staff A1.1.2Predisposizione e validazione della relazione sulla 

PerformanceInterno

Induzione ad alterare dati e informazioni per favorire posizioni 

particolariMedio Bassa

Controlli/

OIVSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

12 RagAmministrazione 

internaA1.1.2

Aggiornamento del preventivo e del budget 

direzionaleInterno

Induzione ad alterare poste di bilancio previsionali per 

avvantaggiare o coprire alcune operazioni. Costituire fondi occulti 

per consentire successive operazioni non previste in budget.

Alto Bassa ProcedureSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

13 RagAmministrazione 

internaA1.1.2

Redazione relazione sulla gestione del bilancio di 

esercizioInterno Induzione ad omettere o alterare comunicazioni dovute Medio Bassa Controlli

Segretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

14 SG Staff A1.2.1Progetti di riorganizzazione per la semplificazione e 

l’efficacia/efficienza dei serviziInterno Induzione a favorire determinate strutture rispetto ad altre Medio Bassa Controlli

Segretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

15 PGC Staff A1.2.1 Gestione sistemi qualità, ambiente Interno Induzione ad emettere false certificazioni o asseverazioni Medio Bassa ProcedureSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

16 SG Staff A2.1.1  Rinnovo organi Interno/EsternoInduzione ad alterare dati e elenchi e loro verifiche e a rivelare 

informazioni riservateMedio Bassa Formazione

Audit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

17 AAGG Staff A2.1.1 Gestione degli organi istituzionali  e dei relativi 

provvedimentiInterno

Induzione ad alterare dispositivi o a influenzare la volontà degli 

organiBasso Bassa Controlli

Audit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

18 Strutt. di staff Staff A2.1.1  Gestione dell'OIV Interno/Esterno Induzione ad alterare valutazioni o atti di competenza Medio Bassa FormazioneSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

19 SG Staff A2.1.1 Gestione dei contatti con le Associazioni di 

categoria e gli altri stakeholders del territorioInterno Induzione a diffondere informazioni riservate Medio Media Formazione

Audit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

20 AAGG Staff A2.1.1 

Gestione degli adempimenti previsti dal dal D. Lgs. 

196/2003 in materia di protezione dei dati 

personali

Interno Induzione a diffondere informazioni riservate Basso Bassa FormazioneSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

21 SG Staff A2.1.2 Gestione delle partecipazioni e rapporti con le 

Aziende speciali e in houseEsterno

Induzione ad alterare le procedure di ordine deliberativo finanziario 

e di controllo e segreto d'ufficio anche per  agevolare gruppi esterniBasso Bassa Formazione

Audit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

22 Legale  Staff A2.2.1 

Gestione delle vertenze giudiziarie di carattere 

civile, amministrativo, tributario e penale 

concernenti la CCIAA e nell’esercizio delle funzioni 

delegate dallo Stato e/o dalle Regioni

Esterno Induzione a favorire esiti in conflitto di interessi con la CCIAA Basso Bassa ControlliSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

23 PersAmministrazione 

internaA2.2.1 

Gestione delle problematiche concernenti le 

rivendicazioni relative al rapporto di lavoro del 

personale dipendente

InternoInduzione ad adottare atti di gestione in conflitto con l'interesse 

dell'amministrazioneMedio Bassa Procedure

Segretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

24 Legale  Staff A2.2.1 Produzione di atti legali per le procedure di 

recupero dei crediti vantati dalla CCIAAEsterno

Induzione alla violazione del segreto di ufficio, Induzione a 

trattamenti di favore verso alcuni soggettiBasso Bassa

Formazione/

Codice eticoSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

25 AAGG Prot Staff A2.3.1  Protocollazione informatica documenti InternoInduzione ad alterare data (e ora) di ricezione di documenti e alla 

diffusione di informazioni riservateBasso Bassa Controlli

Audit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

26 AAGG Staff A2.3.1 

Archiviazione cartacea (compreso lo scarto 

d'archivio, lo stoccaggio e l'eventuale gestione 

esternalizzata)

InternoInduzione a eliminare documenti in originale (nel caso in cui non si 

disponga della relativa scansione ottica)Basso Bassa Procedure

Audit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

27 Segr Gen Staff A2.3.1  Affrancatura e spedizione Interno Induzione  a alterare importi e tempistiche Basso Bassa ControlliAudit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

28 Bibl Sviluppo Imprese A2.3.1  Gestione biblioteca camerale Interno Falsa rappresentazione di fabbisogni Basso Bassa ControlliSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

29 AAGG Staff A2.3.2 Archiviazione ottica dei documenti (ad eccezione di 

quelli del Registro Imprese)Interno

Induzione ad archiviare otticamente un documento diverso 

dall'originaleBasso Bassa Procedure

Audit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annualeR

ealizzazione di interven

ti form

ativi a favore di tutti i dipendenti in

 materia di trasparenza ed integrità, per consentire ai dipendenti una piena conoscenza dei contenuti del Codice di comportam

ento dei dipendenti 

pubblici – D.P.R. n

. 62/2013 come da Program

ma di form

azione del personale 2015

Revisione 0 del 5.1.2015 1

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Piano triennale della Prevenzione della corruzione

Mappatura del Rischio

n° Ufficio SettoreSotto‐

ProcessoAttività Tipo di rischio Descrizione del rischio Impatto Probabilità Tipo di risposta

Azione di 1° 

livello

Azione di 2° 

livelloAzione di 3° livello Responsabile Scadenza Follow‐up  Audit

30 AAGG Staff A2.3.2  Conservazione sostitutiva dei documenti Interno Induzione a distruggere documenti indebitamente Basso Bassa ProcedureAudit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

31 AAGG Staff A3.1.1 Pubblicazioni nell’albo camerale Interno Induzione ad omettere la pubblicazione di atti Basso Bassa ProcedureAudit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

32 Rel. Est. Staff A3.1.1 Pubblicazione house organ Interno N.N. Basso Bassa ProcedureAudit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

33 Rel. Est. Staff A3.1.1 Gestione conferenze stampa EsternoComportamenti poco trasparenti o omissivi nella diffusione di 

informazioni agli organi di stampaBasso Bassa Formazione

Audit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

34 Rel. Est. Staff A3.1.1 Predisposizione comunicati stampa EsternoComportamenti poco trasparenti o omissivi nella diffusione di 

informazioni agli organi di stampaBasso Bassa Formazione

Audit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

35 Rel. Est. Staff A3.1.1 Rassegna stampa Esterno N.N. Basso Bassa ProcedureAudit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

36 Rel. Est. Staff A3.1.1 Gestione siti web Esterno Diffusione Informazioni riservate Basso Bassa FormazioneAudit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

37 Rel. Est. Staff A3.1.2 Informazioni agli utenti (URP) Esterno tamenti poco trasparenti o omissivi nella diffusione di informazioni al Basso Bassa FormazioneAudit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

38 SG Staff A3.1.2 Realizzazione Indagini di customer satisfaction Esterno Induzione all'alterazione dei risultati Basso Bassa ProcedureSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

39 Rel. Est. Staff A3.1.2 Predisposizione newsletter Esterno Rappresentazioni false Basso Bassa ProcedureAudit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

40 Rel. Est. Staff A3.1.2Predisposizione/aggiornamento Carta dei 

Servizi/Guida ai serviziInterno N.N. Basso Bassa Procedure

Segretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

41 SG Staff A3.1.3. Informazioni agli utenti (URP) Interno N.N. Basso Bassa FormazioneAudit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

42 Rel. Est. Staff A3.1.3. Gestione intranet Interno N.N. Basso Bassa ProcedureAudit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

43 PersAmministrazione 

internaB1.1.1 

Programmazione triennale della formazione/Piano 

occupazionale/Relazione degli esuberiInterno Induzione a favorire indebiti interessi individuali Medio Bassa Formazione

Audit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

44 S.G. Staff B1.1.1  Predisposizione e aggiornamento Regolamenti InternoInduzione all'alterazione delle informazioni per avvantaggiare un 

fornitore e dei parametri per l'individuazione degli esuberiBasso Bassa Procedure

Segretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

45 PersAmministrazione 

internaB1.1.1 

Procedure di assunzione di personale a tempo 

indeterminato e determinato, selezioni interneEsterno/Interno

Induzione a favorire candidati, a diffondere informazioni riservate, 

ad alterare atti e valutazioniAlto Media Formazione

Audit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

46 PersAmministrazione 

internaB1.1.1 

Assegnazione e rinnovo incarichi dirigenziali e 

posizioni organizzativeInterno Induzione a alterare passaggi valutativi,  istruttori e atti Medio Bassa Formazione

Audit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

47 PersAmministrazione 

internaB1.1.1 

Attivazione forme di lavoro  flessibili /atipiche di 

lavoro (compresi i tirocinanti)Esterno

Induzione ad alterare procedimenti di scelta e a gestire 

scorrettamente gli istitutiAlto Alta Formazione

Audit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

48 PersAmministrazione 

internaB1.1.2 

Procedimenti concernenti status, diritti e doveri dei 

dipendenti (aspettative, congedi, permessi, diritti 

sindacali, mansioni, profili, ecc.)

InternoInduzione a derogare alle  prerogative dell'Amministrazione su 

specifici istitutiAlto Alta Formazione

Audit 2015 da 

SGQ

Revisione procedure SGQ 

o direttive interneSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

49 PersAmministrazione 

internaB1.1.2 

Tenuta fascicoli personali e stati matricolari dei 

dipendentiInterno

Induzione all'alterazione delle informazioni per avvantaggiare un 

fornitore e per l'individuazione degli esuberiBasso Bassa Formazione

Audit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

50 PersAmministrazione 

internaB1.1.2  Procedimenti disciplinari Interno Induzione a omettere o alterare atti e tempistiche Alto Alta Procedure

Audit 2015 da 

SGQ

Revisione procedure SGQ 

o direttive interneSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

51 PersAmministrazione 

internaB1.1.2 

Gestione degli adempimenti previsti dal D. Lgs. 

81/2008 in materia di salute e sicurezza dei 

lavoratori

Interno Accordi con la controparte (rsu, fornitori)  a fronte di benefici  Basso Bassa FormazioneAudit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

52 PersAmministrazione 

internaB1.1.2 

Gestione dei rapporti tra la CCIAA e le 

Rappresentanze Sindacali Unitarie e le 

Organizzazioni sindacali territoriali

Esterno Accordi con la controparte(rsa, fornitori)  a fronte di benefici  Alto Media FormazioneAudit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

53 PersAmministrazione 

internaB1.1.2 

Determinazione trattamenti accessori (fondo del 

personale dirigenziale e non )Interno Accordi con la controparte(rsa, fornitori)  a fronte di benefici  Alto Media Formazione

Audit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

54 PersAmministrazione 

internaB1.1.3 

Gestione giornaliera e mensile delle 

presenze/assenze del personale (ivi comprese le 

denunce)

Interno Induzione a omettere verifiche e atti dovuti Alto Alta ProcedureAudit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

55 PersAmministrazione 

internaB1.1.3  Gestione malattie e relativi controlli Interno Induzione a omettere verifiche e atti dovuti Alto Media Procedure

Audit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

56 PersAmministrazione 

internaB1.1.3  Gestione buoni mensa Interno Induzione a riconoscimenti non dovuti Alto Bassa Procedure

Audit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

57 ProvvAmministrazione 

internaB1.1.3 

Gestione missioni (rimborso spese di viaggio per 

dipendenti e per i partecipanti agli organi camerali)Interno

Induzione a riconoscimenti non dovuti  o a omettere verifiche e atti 

dovutiAlto Media Procedure

Audit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

58 PersAmministrazione 

internaB1.1.3 

Gestione economica del personale camerale 

(retribuzioni, assegni pensionistici)Interno Induzione ad alterare atti e procedure per favorire singoli Alto Bassa Procedure

Audit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

59 RagAmministrazione 

internaB1.1.3 

Liquidazione dei gettoni di presenza ai componenti 

degli Organi Camerali e altri soggetti (ivi compresi i 

tirocinanti)

InternoInduzione a riconoscimenti non dovuti o ad alterare importi e 

spettanzeAlto Media Procedure

Segretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

Realizzazione di interventi form

ativi a favore di tutti i dipendenti in

 materia di trasparenza ed integrità, per consentire ai dipendenti una piena conoscenza dei contenuti del Codice di comportam

ento dei dipendenti pubblic

– D.P.R. n

. 62/2013 come da Program

ma di form

azione del personale 2015

Revisione 0 del 5.1.2015 2

Page 28: PIANO TRIENNALE PREVENZIONE DELLA …...Inoltre, come anticipato il Piano triennale per la Prevenzione e la corruzione è strettamente connesso con il Piano della Performance e con

Piano triennale della Prevenzione della corruzione

Mappatura del Rischio

n° Ufficio SettoreSotto‐

ProcessoAttività Tipo di rischio Descrizione del rischio Impatto Probabilità Tipo di risposta

Azione di 1° 

livello

Azione di 2° 

livelloAzione di 3° livello Responsabile Scadenza Follow‐up  Audit

60 RagAmministrazione 

internaB1.1.3 

Gestione adempimenti fiscali/previdenziali 

(comprese le dichiarazioni)Esterno Induzione ad alterare atti Basso Bassa Controlli

Audit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

61 PersAmministrazione 

internaB1.1.3 

Gestione pensionistica (ivi comprese ricongiunzioni, 

riscatti, ecc.)Esterno Induzione ad alterare atti Basso Bassa Controlli

Audit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

62 RagAmministrazione 

internaB1.1.3 

Gettoni di Presenza Organi ‐ Gestione Redditi 

Assimilati (ivi compresi i tirocinanti)Interno Induzione ad alterare atti Basso Bassa Controlli

Segretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

63 PersAmministrazione 

internaB1.1.4  Sistemi di valutazione: Performance individuale Interno Induzione a alterare valutazioni e importi Alto Alta Procedure

Revisione procedure SGQ 

o direttive interneSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

64 PersAmministrazione 

internaB1.1.4  Sistemi di valutazione: Progressioni orizzontali Interno Induzione a alterare valutazioni e atti Alto Alta Controlli

Audit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

65 PersAmministrazione 

internaB1.1.4 

Definizione fabbisogni formativi (programma 

formazione)Interno Induzione a alterare valutazioni e atti Basso Bassa Controlli

Audit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

66 PersAmministrazione 

internaB1.1.4 

Implementazione del programma di formazione e 

azioni conseguenti (es. valutazione efficacia 

formativa, ecc)

Esterno Induzione a favorire indebitamente fornitori di servizi formativi Basso Bassa ProcedureAudit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

67 PersAmministrazione 

internaB1.1.4 

Partecipazione a corsi a pagamento e gratuiti, 

interni ed esterni, workshop, seminari, convegni, su 

applicativi informatici; aggiornamento mediante 

pubblicazioni e web, on the job, ecc.

Esterno Induzione a alterare valutazioni e atti Basso Bassa ControlliAudit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

68Tutti gli Uffici 

dell'enteStaff B1.1.4  Partecipazioni a network camerali Interno Induzione a alterare valutazioni e atti Basso Bassa Controlli

Segretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

69 PersAmministrazione 

internaB1.1.4 

Implementazione del programma di formazione e 

azioni conseguenti (es. valutazione efficacia 

formativa, ecc)

Interno Induzione a alterare valutazioni e atti Basso Bassa ControlliAudit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

70 ProvvAmministrazione 

internaB2.1.1  Predisposizione richieste di acquisto Interno

Induzione ad indicare bisogni alterati per favorire collaboratori 

specificiAlto Media Procedure

Audit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

71 ProvvAmministrazione 

internaB2.1.1  Gestione acquisti Interno

Induzione ad alterare la procedura per favorire collaboratori 

specificiAlto Alta Procedure

Audit 2015 da 

SGQ

Revisione procedure SGQ 

o direttive interneSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

72 ProvvAmministrazione 

internaB2.1.1  Acquisti effettuati con cassa economale Interno Induzione a favorire fornitori specifici Alto Alta Procedure

Audit 2015 da 

SGQ

Revisione procedure SGQ 

o direttive interneSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

73Tutti gli Uffici 

dell'enteStaff B2.1.1  Operazioni di collaudo sulle forniture Interno Induzione a falsare i collaudi Basso Bassa Procedure

Audit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

74 ProvvAmministrazione 

internaB2.1.1  Gestione del magazzino Interno Induzione ad occultare o sottrarre beni Alto Alta Procedure

Audit 2015 da 

SGQ

Revisione procedure SGQ 

o direttive interneSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

75Tutti gli Uffici 

dell'ente

Amministrazione 

internaB2.1.1  Gestione incarichi e consulenze Interno Induzione ad indicare esigenze alterate per favorire singoli Alto Alta Procedure

Segretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

76 ProvvAmministrazione 

internaB2.1.1  Gestione Albo fornitori Interno

Induzione all'inclusione indebita di soggetti, all'adozione di atti non 

conformi o all'omissione di attiAlto Alta Controlli

Audit 2015 da 

SGQ

Revisione procedure SGQ 

o direttive interneSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

77 ProvvAmministrazione 

internaB2.2.1 

Gestione della manutenzione dei beni mobili e delle 

apparecchiature in dotazione alla CCIAA (compresa 

l'esecuzione dei contratti)

Interno Induzione a favorire i contraenti in fase di esecuzione e affidamento Alto Alta ProcedureAudit 2015 da 

SGQ

Revisione procedure SGQ 

o direttive interneSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

78 ProvvAmministrazione 

internaB2.2.1 

Gestione della manutenzione dei beni immobili: 

interventi di ristrutturazione, restauro, ecc. 

(compresa l'esecuzione dei contratti)

Esterno Induzione a favorire i contraenti in fase di esecuzione e affidamento Alto Alta ProcedureAudit 2015 da 

SGQ

Revisione procedure SGQ 

o direttive interneSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

79 ProvvAmministrazione 

internaB2.2.1 

Tenuta inventario di beni mobili ed immobili 

compreso la ricognizione e la predisposizione 

/aggiornamento delle schede assegnazione dei beni

Interno Induzione a declassificazioni indebite Alto Media ProcedureSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

80 ProvAmministrazione 

internaB2.2.1 

Predisposizione/aggiornamento schede di 

assegnazione dei beniInterno Alterazione dati di utilizzo e tempi Medio Media Procedure

Segretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

81 ProvvAmministrazione 

internaB2.2.1  Gestione degli automezzi Interno Induzione all'utilizzo indebito di bene pubblico Alto Alta Procedure

Segretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

82 ProvvAmministrazione 

internaB2.2.1 

Esecuzione contratti di pulizia, custodia e 

sorveglianzaInterno Induzione a favorire contraenti in fase di esecuzione Alto Media Procedure

Audit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annualeR

ealizzazione di interven

ti form

ativi a favore di tutti i dipendenti in

 materia di trasparenza ed integrità, per consentire ai dipendenti una piena conoscenza dei contenuti del Codice di comportam

ento dei dipendenti pubblici – D.P.R. n

62/2013 come da Program

ma di form

azione del personale 2015

Revisione 0 del 5.1.2015 3

Page 29: PIANO TRIENNALE PREVENZIONE DELLA …...Inoltre, come anticipato il Piano triennale per la Prevenzione e la corruzione è strettamente connesso con il Piano della Performance e con

Piano triennale della Prevenzione della corruzione

Mappatura del Rischio

n° Ufficio SettoreSotto‐

ProcessoAttività Tipo di rischio Descrizione del rischio Impatto Probabilità Tipo di risposta

Azione di 1° 

livello

Azione di 2° 

livelloAzione di 3° livello Responsabile Scadenza Follow‐up  Audit

83 ProvvAmministrazione 

internaB2.2.2 

Gestione e manutenzione hardware/software e 

delle relative licenze d’usoInterno Induzione a favorire contraenti in fase di esecuzione Alto Alta Procedure

Audit 2015 da 

SGQ

Revisione procedure SGQ 

o direttive interneSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

84 CedAmministrazione 

internaB2.2.2  Gestione della rete informatica Interno Induzione a diffondere informazioni riservate Medio Bassa Procedure

Segretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

85 ProvvAmministrazione 

internaB2.2.3 Gestione centralino Interno Induzione alla diffusione di informazioni riservate Medio Media Procedure

Audit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

86 ProvvAmministrazione 

internaB2.2.3 Gestione reception Interno Induzione alla diffusione di informazioni riservate Alto Alta Procedure

Audit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

87 Rel Est Staff B2.2.4Gestione della concessione in uso delle sale 

cameraliInterno Induzione a derogare a norme regolamentari Basso Bassa Formazione

Audit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

88 Rel Est Staff B2.2.4 Gestione logistica convegni ed eventi Interno Induzione a derogare a norme regolamentari Basso Bassa FormazioneAudit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

89 ProvvAmministrazione 

internaB2.2.5

Servizi ausiliari e altri (autisti, traslochi interni, 

facchinaggio, etc.)Esterno Induzione a favorire un richiedente Alto Media Procedure

Audit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

90 Dir. Ann.Amministrazione 

internaB3.1.1 Esazione del diritto annuale Interno Induzione a omettere atti d'ufficio Alto Bassa Formazione

Audit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

91 Dir. Ann.Amministrazione 

internaB3.1.1 Predisposizione notifica atti e relativa gestione Esterno Induzione a omettere o alterare atti d'ufficio Medio Bassa Formazione

Audit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

92 Dir. Ann.Amministrazione 

internaB3.1.2 

Gestione dei ruoli esattoriali da diritto annuale e 

delle istanze di sgravioEsterno Induzione a omettere o alterare atti d'ufficio Alto Media Formazione

Audit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

93 Dir. Ann.Amministrazione 

internaB3.1.2  Rateizzazione degli importi iscritti a ruolo Esterno Induzione a omettere o alterare atti d'ufficio Medio Bassa Formazione

Audit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

94 Dir. Ann.Amministrazione 

internaB3.1.2  Ricorsi giurisdizionali in commissione tributaria Esterno Induzione a omettere o alterare atti d'ufficio Medio Bassa Formazione

Audit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

95 RagAmministrazione 

internaB3.2.1 Predisposizione del bilancio di esercizio Interno

Induzione ad alterare poste di bilancio per coprire operazioni o fondi 

occulti.Alto Bassa Formazione

Segretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

96 RagAmministrazione 

internaB3.2.1 Rilevazione dei dati contabili Interno Induzione a alterare dati e derogare ai principi  contabili Alto Media Procedure

Segretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

97 RagAmministrazione 

internaB3.2.1 Liquidazione, ordinazione e pagamento della spesa Interno Induzione  a alterare importi e tempistiche Alto Alta Procedure

Revisione procedure SGQ 

o direttive interneSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

98 RagAmministrazione 

internaB3.2.1 Gestione incassi e reversali Interno Induzione  a alterare importi e tempistiche Basso Bassa Procedure

Segretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

99 RagAmministrazione 

internaB3.2.1 Gestione fiscale tributaria Interno Induzione  a alterare importi e tempistiche Alto Media Procedure

Segretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

100 RagAmministrazione 

internaB3.2.1  Gestione conti correnti bancari Interno

Induzione a porre in atto movimenti finanziari non consentiti dalle 

normativeMedio Media Procedure

Segretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

101 RagAmministrazione 

internaB3.2.1  Gestione conti correnti postali Interno

Induzione a porre in atto movimenti finanziari non consentiti dalle 

normativeMedio Bassa Procedure

Segretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

102 ProvvAmministrazione 

internaB3.2.1  Gestione cassa interna (ex art. 44 DPR 254/05) Interno

Induzione a porre in atto movimenti finanziari non consentiti dalle 

normativeAlto Alta Procedure

Audit 2015 da 

SGQ

Revisione procedure SGQ 

o direttive interneSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

103 ProvvAmministrazione 

internaB3.2.1  Gestione cassa (ex art. 42 del DPR 254/05) Interno

Induzione a porre in atto movimenti finanziari non consentiti dalle 

normativeAlto Alta Procedure

Audit 2015 da 

SGQ

Revisione procedure SGQ 

o direttive interneSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

104 RIAnagrafico 

CertificativoC1.1.1

Iscrizione/modifica/cancellazione (su istanza) al 

RI/REA/AAesterno Induzione ad alterare atti o omettere atti Medio Media Formazione

Audit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

105 RIAnagrafico 

CertificativoC1.1.1 Archiviazione ottica esterno nn (fa parte del rischio del procedimento di iscr.mod. cancell.) Medio Media Procedure

Segretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

106 Abilit. Spec.Anagrafico 

CertificativoC1.1.1

Verifica di legittimità, di regolarità,  del possesso 

dei requisiti (commercio all'ingrosso;  pulizia, 

disinfezione, derattizzazione e sanificazione;  

installazione impianti;  autoriparazione; 

facchinaggi; albi e ruoli)

Esterno Induzione ad alterare l'istruttoria per favorire privati interessati Medio Media ProcedureSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

107 Tutti gli Uffici Sviluppo Imprese C1.1.1

Controllo a campione delle autocertificazioni e 

delle dichiarazioni sostitutive di atto notorio rese ai 

sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. nr. 445/2000

EsternoInduzione ad alterare i criteri di scelta campionaria o a omettere atti 

conseguentiMedio Media Procedure

Audit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

108 Tutti gli UfficiAmministrazione 

internaC1.1.1

Controllo a campione delle autocertificazioni e 

delle dichiarazioni sostitutive di atto notorio rese ai 

sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. nr. 445/2000

EsternoInduzione ad alterare i criteri di scelta campionaria o a omettere atti 

conseguentiAlto Media Procedure

Audit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

109 Tutti gli Uffici Staff C1.1.1

Controllo a campione delle autocertificazioni e 

delle dichiarazioni sostitutive di atto notorio rese ai 

sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. nr. 445/2000

EsternoInduzione ad alterare i criteri di scelta campionaria o a omettere atti 

conseguentiBasso Bassa Procedure

Audit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

Realizzazione di interven

ti form

ativi a favore di tutti i dipendenti in

 materia di trasparenza ed integrità, per consentire ai dipendenti una piena conoscenza dei contenuti del Codice di comportam

ento dei dipendenti pubblici – D.P.R

n. 62/2013 come da Program

ma di form

azione del personale 2015

Revisione 0 del 5.1.2015 4

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Piano triennale della Prevenzione della corruzione

Mappatura del Rischio

n° Ufficio SettoreSotto‐

ProcessoAttività Tipo di rischio Descrizione del rischio Impatto Probabilità Tipo di risposta

Azione di 1° 

livello

Azione di 2° 

livelloAzione di 3° livello Responsabile Scadenza Follow‐up  Audit

110 Tutti gli UfficiAnagrafico 

CertificativoC1.1.1

Controllo a campione delle autocertificazioni e 

delle dichiarazioni sostitutive di atto notorio rese ai 

sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. nr. 445/2000

EsternoInduzione ad alterare i criteri di scelta campionaria o a omettere atti 

conseguentiBasso Bassa Procedure

Audit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

111 RIAnagrafico 

CertificativoC1.1.2

Iscrizione d’ufficio nel RI (per provvedimento del 

Giudice del RI o di altre autorità)esterno Induzione ad omettere atti dovuti Basso Bassa Formazione

Segretario generale

In vigore Report annuale

112 RIAnagrafico 

CertificativoC1.1.3 

Cancellazione d’ufficio nel RI di imprese non più 

operative ai sensi del DPR 247/2004esterno Induzione ad omettere atti dovuti e a compiere atti non conformi Basso Bassa Formazione

Segretario generale

In vigore Report annuale

113 RIAnagrafico 

CertificativoC1.1.4 

Accertamento violazioni amministrative (RI, REA, 

AA)esterno Induzione ad omettere atti dovuti Medio Media Formazione

Audit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

114 RIAnagrafico 

CertificativoC1.1.5 Deposito bilanci ed elenco soci esterno Alterazione dati, mancato deposito Basso Bassa Formazione

Segretario generale

In vigore Report annuale

115 RIAnagrafico 

CertificativoC1.1.6  Rilascio visure delle imprese iscritte al RI/REA/AA esterno Mancato deposito e mancata riscossione Basso Bassa Procedure

Segretario generale

In vigore Report annuale

116 RIAnagrafico 

CertificativoC1.1.6  Rilascio copie atti societari e documenti esterno Mancato rilascio per favorire soggetto e mancata riscossione Basso Bassa Procedure

Segretario generale

In vigore Report annuale

117 Uffici Vari Sviluppo Imprese C1.1.6 Rilascio certificazioni relative ad albi, ruoli e 

qualificazioniEsterno Induzione a rilasciare documentazione non veritiera Alto Alta Procedure

Segretario generale

In vigore Report annuale

118 Uffici Vari Staff C1.1.6 Rilascio certificazioni relative ad albi, ruoli e 

qualificazioniEsterno Induzione a rilasciare documentazione non veritiera Basso Bassa Procedure

Segretario generale

In vigore Report annuale

119 Uffici VariAnagrafico 

CertificativoC1.1.6 

Rilascio certificazioni relative ad albi, ruoli e 

qualificazioniEsterno Induzione a rilasciare documentazione non veritiera Basso Bassa Procedure

Segretario generale

In vigore Report annuale

120 RIAnagrafico 

CertificativoC1.1.6 

Rilascio copie bilanci da archivio ottico e da archivio 

cartaceoesterno Induzione a rilasciare informazioni in forme non dovute Basso Bassa Formazione

Segretario generale

In vigore Report annuale

121 RIAnagrafico 

CertificativoC1.1.6  Elaborazione elenchi di imprese esterno Mancato rilascio per favorire soggetto e mancata riscossione Basso Bassa Procedure

Segretario generale

In vigore Report annuale

122 RIAnagrafico 

CertificativoC1.1.6  Bollatura di libri, registri, formulari esterno induzione a rilasciare  eleborati bollati in modi e tempi irregolari Basso Bassa Procedure

Segretario generale

In vigore Report annuale

123 RIAnagrafico 

CertificativoC1.1.6 

Rilascio nullaosta e dichiarazioni sui parametri 

economico‐finanziari per cittadini extracomunitariesterno Induzioni a rilasciare atti non veritieri Basso Bassa Formazione

Segretario generale

In vigore Report annuale

124 RIAnagrafico 

CertificativoC1.1.7  Call center esterno Induzione falsificazione dati Basso Bassa Formazione

Audit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

125 RIAnagrafico 

CertificativoC1.1.7  Sportello esterno Induzione falsificazione dati Basso Bassa Formazione

Audit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

126 Rel Est Staff C1.1.7 Produzione/pubblicazione su sito di materiali 

informativiEsterno

Induzione a derogare alle norme sugli obbighi di pubblicazione in 

materia di trasparenzaBasso Bassa Formazione

Audit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

127 Vari Sviluppo Imprese C1.1.7  Seminari informativi Interno Dare direttive ad personam Medio Alta FormazioneSegretario generale

In vigore Report annuale

128 Vari Staff C1.1.7  Seminari informativi Interno Dare direttive ad personam Basso Bassa FormazioneSegretario generale

In vigore Report annuale

129 VariAnagrafico 

CertificativoC1.1.7  Seminari informativi Interno Dare direttive ad personam Basso Bassa Formazione

Segretario generale

In vigore Report annuale

130 AlbiAnagrafico 

CertificativoC1.1.8

Esame di idoneità abilitanti per l’iscrizione in alcuni 

ruoli (Ruolo Agenti di Affari in Mediazione, Ruolo 

conducenti, ecc.)

Esterno Induzione ad alterare procedure e esiti per favorire singoli Basso Bassa FormazioneSegretario generale

In vigore Report annuale

131 RIAnagrafico 

CertificativoC1.1.9 Coordinamento Registro Imprese esterno Falsificazione procedure Basso Bassa Formazione

Segretario generale

In vigore Report annuale

132 Ambiente Staff C1.2.1 

Iscrizione/modifica/cancellazione/revisione all'Albo 

Nazionale Gestori ambientale (procedura ordinaria 

ai sensi dell’art. 212, comma 5, del D. Lgs. n. 

152/06)

Esterno Induzione ad adottare, non adottare, alterare, omettere atti Basso Bassa FormazioneSegretario generale

In vigore Report annuale

133 Ambiente Staff C1.2.1 

Iscrizione/modifica/cancellazione/revisione all'Albo 

Nazionale Gestori ambientale (procedura 

semplificata ai sensi dell’art. 212, comma 8, del D. 

Lgs. n. 152/06)

Esterno Induzione ad adottare, non adottare, alterare, omettere atti Basso Bassa FormazioneSegretario generale

In vigore Report annuale

134 Ambiente Staff C1.2.1 

Iscrizione/modifica/cancellazione/revisione all'Albo 

Nazionale Gestori ambientale dai soggetti che si 

occupano di attività di raggruppamento, di raccolta 

e trasporto dei RAEE (Rifiuti Apparecchiature 

Elettriche ed Elettroniche)

Esterno Induzione ad adottare, non adottare, alterare, omettere atti Basso Bassa FormazioneSegretario generale

In vigore Report annuale

135 Ambiente Staff C1.2.1  Rilascio visure e copie atti delle imprese iscritte Esterno Induzione a rilasciare informazioni in forme non dovute Basso Bassa FormazioneSegretario generale

In vigore Report annuale

136 RIAnagrafico 

CertificativoC1.3.1  Gestione del SUAP Camerale esterno Mancato rilascio per favorire soggetto e mancata riscossione Basso Bassa Procedure

Segretario generale

In vigore Report annuale

137Att. Prod. E 

comm.

Anagrafico 

CertificativoC1.4.1

Rilascio dei dispositivi di firma digitale (CNS, TOKEN 

USB, rinnovo certificati di sottoscrizione e di 

autenticazione)

Esterno Induzione a rilasciare atti non dovuti o in forma non dovuta Basso Bassa ProcedureSegretario generale

In vigore Report annuale

138Att. Prod. E 

comm.

Anagrafico 

CertificativoC1.4.1

Sottoscrizione contratti Telemaco Pay/contratti 

LegalmailInterno/Esterno Mancata stipula per professionista ed imprese Basso Bassa Procedure

Segretario generale

In vigore Report annuale

139Att. Prod.  E 

Commerciali

Anagrafico 

CertificativoC1.4.2 Rilascio delle carte tachigrafiche Esterno Induzione a rilascio indebito di atti Basso Bassa Procedure

Segretario generale

In vigore Report annualeRealizzazione di interven

ti form

ativi a favore di tutti i dipendenti in

 materia di trasparenza ed integrità, per consentire ai dipendenti una piena conoscenza dei contenuti del Codice di comportam

ento dei dipendenti pubblici – D.P.R. n

62/2013 come da Program

ma di form

azione del personale 2015

Revisione 0 del 5.1.2015 5

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Piano triennale della Prevenzione della corruzione

Mappatura del Rischio

n° Ufficio SettoreSotto‐

ProcessoAttività Tipo di rischio Descrizione del rischio Impatto Probabilità Tipo di risposta

Azione di 1° 

livello

Azione di 2° 

livelloAzione di 3° livello Responsabile Scadenza Follow‐up  Audit

140 Estero Sviluppo Imprese C1.5.1 Rilascio certificati di origine Esterno Induzione a rilasciare certificazioni non conformi o non veritiere Alto Alta ProcedureRevisione procedure SGQ 

o direttive interneSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

141 Estero Sviluppo Imprese C1.5.1 Rilascio carnet ATA Esterno Induzione a rilasciare atti non conformi Alto Alta ProcedureRevisione procedure SGQ 

o direttive interneSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

142 Estero Sviluppo Imprese C1.5.1Rilascio vidimazione su fatture/documenti e visto di 

legalizzazione firmaEsterno Induzione a rilasciare atti non conformi o non veritieri Alto Alta Procedure

Revisione procedure SGQ 

o direttive interneSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

143 Estero Sviluppo Imprese C1.5.1 Rilascio/convalida codice meccanografico Esterno Induzione a rilasciare atti non conformi Medio Media ProcedureSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

144 RIAnagrafico 

CertificativoC2.1.1 

Cancellazione dall’Elenco Protesti (per avvenuto 

pagamento, per illegittimità o erroneità del 

protesto, anche a seguito di riabilitazione concessa 

dal Tribunale)

esterno Induzione ad adottare atti indebiti Basso Bassa FormazioneSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

145 RIAnagrafico 

CertificativoC2.1.1  Gestione dell’eventuale contenzioso esterno Alterazione tempistica e induzione a creare contenzioso Basso Bassa Procedure

Segretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

146 RIAnagrafico 

CertificativoC2.1.2 

Pubblicazione dell’Elenco Ufficiale dei protesti 

cambiariesterno Induzione a omettere o alterare atti d'ufficio Basso Bassa Formazione

Segretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

147 RIAnagrafico 

CertificativoC2.1.2 

Rilascio visure e certificazioni relative alla 

sussistenza di protestiesterno Mancato introito Basso Bassa Procedure

Segretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

148 RIAnagrafico 

CertificativoC2.1.2 

Gestione abbonamenti annuali “Elenchi protesti” 

estratti dal Registro informatico dei Protestiesterno Alterazione, mancato introito Basso Bassa Procedure

Segretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

149 InnovazioneAnagrafico 

CertificativoC2.2.1

Deposito domande di marchi, nazionali ed 

internazionali, disegni o modelli, invenzioni e 

modelli di utilità. 

Esterno Induzione ad adottare atti non conformi Basso Bassa FormazioneAudit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

150 InnovazioneAnagrafico 

CertificativoC2.2.1

Trasmissione all'UIBM delle traduzioni e delle 

rivendicazioni relative al Brevetto EuropeoEsterno Induzione a omettere atti d'ufficio o alterarli Basso Bassa Formazione

Audit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

151 InnovazioneAnagrafico 

CertificativoC2.2.1

Gestione seguiti brevettuali (scioglimento di 

riserve, trascrizioni, annotazioni e istanze varie)Esterno Induzione a omettere atti d'ufficio o alterarli Basso Bassa Formazione

Audit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

152 InnovazioneAnagrafico 

CertificativoC2.2.1

Gestione ricorsi contro i provvedimenti di rigetto 

delle domandeEsterno Induzione a creare contenzioso, a far decadere i termini Basso Bassa Formazione

Audit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

153 InnovazioneAnagrafico 

CertificativoC2.2.1 Visure brevetti/marchi/design Esterno Induzione a omettere o alterare atti d'ufficio Basso Bassa Procedure

Audit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

154 InnovazioneAnagrafico 

CertificativoC2.2.2

Rilascio attestati dei marchi e dei brevetti concessi 

dall’Ufficio Italiano Brevetti e MarchiEsterno Induzione a rilascio atti non conformi Basso Bassa Formazione

Audit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

155 InnovazioneAnagrafico 

CertificativoC2.2.3  Gestione del PIP/PATLIB Esterno/Interno Orientamento delle informazioni Basso Bassa Formazione

Audit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

156 InnovazioneAnagrafico 

CertificativoC2.2.3 

Organizzazione di incontri con consulenti per 

assistenza alle impreseEsterno/Interno Orientamento delle informazioni Basso Bassa Formazione

Segretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

157Prezzi e 

Protesti

Anagrafico 

CertificativoC2.3.1  Gestione listini prezzi (es. opere edili) Esterno/Interno Alterazione dati Medio Bassa Procedure

Segretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

158 Stat Sviluppo Imprese C2.3.1 Rilevazione prezzi per committenze terze (ISTAT, 

MIPAAF, ecc.)Esterno/Interno Alterazione rilevazione Medio Media Procedure

Segretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

159Prezzi e 

Protesti

Anagrafico 

CertificativoC2.3.1 

Rilascio certificazioni/copie conformi su listini e di 

visti di congruità su fattureesterno Induzione a rilasciare atti non conformi Medio Media Formazione

Segretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

160Prezzi e 

Protesti

Anagrafico 

CertificativoC2.3.1 

Realizzazione rilevazione dei prezzi all’ingrosso 

delle merci maggiormente rappresentative del 

territorio

N.N. N.N. Medio Bassa ProcedureSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

161Att.Prod. E 

Commerciali

Anagrafico 

CertificativoC2.3.2  Gestione Borsa merci e sale di contrattazione N.N. N.N. Basso Bassa Procedure

Segretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

162 Ambiente Staff C2.4.1 

Trasmissione MUD  (nelle more della piena entrata 

a regime del SISTRI quale unico strumento per la 

registrazione e la tracciabilità dei rifiuti)

Esterno Induzione ad alterare i termini di presentazione Basso Bassa ProcedureSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

163 Ambiente Staff C2.4.1  Rilascio USB sistema Sistri Esterno/Interno Mancato rilascio Basso Bassa FormazioneSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

164 Ambiente Staff C2.4.1 Iscrizione/modifica/cancellazione nel Registro 

Nazionale dei produttori di pile ed accumulatoriEsterno Induzione ad adottare, non adottare, alterare atti Basso Bassa Procedure

Segretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

165 Ambiente Staff C2.4.1 Iscrizione Registro Nazionale dei Produttori di 

apparecchiature elettriche ed elettronicheEsterno Induzione ad adottare, non adottare, alterare atti Basso Bassa Procedure

Segretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

166 Ambiente Staff C2.4.1 

Trasmissione annuale della dichiarazione composti 

organici volatili (C.O.V.) al Ministero dell'Ambiente 

e della Tutela del Territorio e del Mare

Esterno Induzione ad alterare atti Basso Bassa ProcedureSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

167 Ambiente Staff C2.4.1  Pareri sui depositi di oli minerali e loro derivati Esterno Induzione ad adottare atti non conformi Basso Bassa FormazioneSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

168 MetricoAnagrafico 

CertificativoC2.5.1  Verificazione prima: nazionale, CE, CEE non MID Esterno Induzione ad adottare atti non conformi o omettere atti Medio Media Formazione

Audit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

169 MetricoAnagrafico 

CertificativoC2.5.1 

Verificazione periodica: su strumenti metrici 

nazionali, CE, MIDEsterno Induzione ad adottare atti non conformi o omettere atti Medio Media Formazione

Audit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annualeR

ealizzazione di interven

ti form

ativi a favore di tutti i dipendenti in

 materia di trasparenza ed integrità, per consentire ai dipendenti una piena conoscenza dei contenuti del Codice di comportam

ento dei dipendenti pubblici – D.P.R. n

.

62/2013 come da Program

ma di form

azione del personale 2015

Revisione 0 del 5.1.2015 6

Page 32: PIANO TRIENNALE PREVENZIONE DELLA …...Inoltre, come anticipato il Piano triennale per la Prevenzione e la corruzione è strettamente connesso con il Piano della Performance e con

Piano triennale della Prevenzione della corruzione

Mappatura del Rischio

n° Ufficio SettoreSotto‐

ProcessoAttività Tipo di rischio Descrizione del rischio Impatto Probabilità Tipo di risposta

Azione di 1° 

livello

Azione di 2° 

livelloAzione di 3° livello Responsabile Scadenza Follow‐up  Audit

170 MetricoAnagrafico 

CertificativoC2.5.1 

Riconoscimento dei laboratori per effettuare 

verifiche periodiche, CE e Centri Tecnici Crono 

Digitali ed Analogici

Esterno Induzione ad adottare atti non conformi a normativa Medio Media FormazioneAudit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

171 MetricoAnagrafico 

CertificativoC2.5.1 

Concessione della conformità metrologica ai 

fabbricanti di strumenti metriciEsterno Induzione ad adottare atti non conformi a normativa  Medio Media Formazione

Audit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

172 MetricoAnagrafico 

CertificativoC2.5.1 

Tenuta Registri/Elenchi: assegnatari dei marchi di 

identificazione dei metalli preziosi, Fabbricanti, 

Utenti, Centri Tecnici Analogici

Esterno Induzione ad adottare atti non conformi a normativa Basso Bassa FormazioneAudit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

173 MetricoAnagrafico 

CertificativoC2.5.1  Coordinamento Interno Impartire direttive ad personam Basso Bassa Formazione

Audit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

174 MetricoAnagrafico 

CertificativoC2.5.2 

Vigilanza su tutti gli strumenti metrici e sui 

preimballaggiEsterno Induzione ad adottare atti non conformi o omettere atti Basso Bassa Procedure

Audit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

175 MetricoAnagrafico 

CertificativoC2.5.2 

Sorveglianza in relazione alle autorizzazioni 

concesse  (conformità metrologica, CE, laboratori 

autorizzati all’esecuzione della verificazione 

periodica, Centri Tecnici Crono Digitali ed Analogici, 

orafi)

Esterno Induzione a omettere atti  o ad adottare atti non conformi Basso Bassa FormazioneAudit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

176 Reg.Merc.Anagrafico 

CertificativoC2.6.1  Gestione Mediazioni Esterno Induzione a influenzare l'andamento delle procedure Basso Bassa Procedure

Segretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

177 Reg.Merc.Anagrafico 

CertificativoC2.6.1  Gestione Conciliazioni Esterno Induzione a influenzare l'andamento delle procedure Basso Bassa Procedure

Segretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

178 Reg.Merc.Anagrafico 

CertificativoC2.6.1 

Compilazione, tenuta ed aggiornamento dell’elenco 

dei mediatoriEsterno Induzione ad adottare atti non conformi Basso Bassa Procedure

Segretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

179 Reg.Merc.Anagrafico 

CertificativoC2.6.1 

Compilazione, tenuta ed aggiornamento dell’elenco 

dei conciliatoriEsterno Induzione ad adottare atti non conformi Basso Bassa Procedure

Segretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

180 Reg.Merc.Anagrafico 

CertificativoC2.6.2  Gestione Arbitrati Esterno Induzione a influenzare l'andamento delle procedure Basso Bassa Formazione

Segretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

181 Reg.Merc.Anagrafico 

CertificativoC2.6.2  Nomina arbitro unico Esterno Induzione ad adottare atti non conformi Basso Bassa Procedure

Segretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

182 Reg. Merc.Anagrafico 

CertificativoC2.6.2 

Compilazione, tenuta ed aggiornamento dell’elenco 

degli arbitriEsterno Induzione ad adottare atti non conformi Basso Bassa Procedure

Segretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

183 SanzioniAnagrafico 

CertificativoC2.7.1

Vigilanza sulla conformità alla disciplina di settore 

per i seguenti ambiti: Prodotti Elettrici; Giocattoli; 

Dispositivi di protezione individuale di prima 

categoria; Prodotti generici per quanto previsto dal 

codice del consumo; Etichettatura delle calzature; 

Etichettatura dei prodotti tessili; Etichettatura 

energetica degli elettrodomestici; Emissione CO2 e 

consumo carburante delle auto nuove

Esterno Induzione ad adottare o non adottare atti conformi Medio Media ProcedureAudit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

184 Att.Prod. Anagrafico 

CertificativoC2.7.2 

Gestione controlli prodotti delle filiere del made in 

Italy (vitivinicolo, oli, ecc.)Esterno

Induzione a rilasciare o non rilasciare attestazioni di conformità      

o a non emettere non conformitàMedio Media Procedure

Audit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

185 Att.Prod. Anagrafico 

CertificativoC2.7.2  Gestione organismo di controllo  Interno/Esterno Orientamento dei controlli, falsificazione risultati Basso Bassa Controlli

Segretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

186 Reg.Merc.Anagrafico 

CertificativoC2.7.3  Pubblicazione raccolta usi e consuetudini Esterno Induzione ad includere dati non conformi Basso Bassa Controlli

Audit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

187 Reg.Merc.Anagrafico 

CertificativoC2.7.3  Predisposizione e promozione di contratti tipo Interno/Esterno Mancato o falsato insertimento Basso Bassa Controlli

Segretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

188 Reg.Merc.Anagrafico 

CertificativoC2.7.3 

Predisposizione e promozione codici di 

autodisciplina/di comportamentoInterno/Esterno Mancato o falsato insertimento Basso Bassa Controlli

Segretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

189 Reg.Merc.Anagrafico 

CertificativoC2.7.4  Verifica clausole vessatorie nei contratti Esterno Induzione a omettere verifiche Basso Bassa Controlli

Segretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

190 Reg.Merc.Anagrafico 

CertificativoC2.7.4  Emissione pareri su clausole inique nei contratti Esterno Induzione ad adottare atti non conformi Basso Bassa Formazione

Segretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

191 Reg.Merc.Anagrafico 

CertificativoC2.7.5 

Concorsi a premi (presenza del Responsabile della 

tutela del consumatore e della fede pubblica)Esterno Induzioni ad omettere o alterare atti e procedimenti Basso Bassa Formazione

Audit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

192 Reg.Merc.Anagrafico 

CertificativoC2.7.5 

Operazioni a premi (presenza del Responsabile 

della tutela del consumatore e della fede pubblica)Esterno Induzioni ad omettere o alterare atti e procedimenti Basso Bassa Formazione

Audit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

193 Reg.Merc.Anagrafico 

CertificativoC2.8.1 

Emissione ordinanze di ingiunzione di pagamento 

ed eventuale confisca dei beniEsterno Induzioni ad omettere o alterare atti d'ufficio Basso Bassa Formazione

Audit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

194 Reg.Merc.Anagrafico 

CertificativoC2.8.1 

Emissione ordinanze di archiviazione ed eventuale 

dissequestro dei beniEsterno Induzione ad emettere atti indebiti Basso Bassa Procedure

Audit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

195 SanzioniAnagrafico 

CertificativoC2.8.2  Predisposizione dei ruoli Esterno Induzione ad omettere atti Basso Bassa Procedure

Audit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

196 Reg.Merc.Anagrafico 

CertificativoC2.8.2 

Gestione contenziosi contro l’accertamento di 

infrazioni amministrativeEsterno Induzione a emettere o alterare atti procedurali dovuti Basso Bassa Procedure

Audit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

197 Reg.Merc.Anagrafico 

CertificativoC2.8.2  Gestione istanze di sgravio Esterno Induzione ad emettere atti indebiti Basso Bassa Procedure

Audit 2015 da 

SGQSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annualeR

ealizzazione di interventi form

ativi a favore di tutti i dipendenti in

 materia di trasparenza ed integrità, per consentire ai dipendenti una piena conoscenza dei contenuti del Codice di comportam

ento dei dipendenti pubblici – D.P.R. n

62/2013 come da Program

ma di form

azione del personale 2015

Revisione 0 del 5.1.2015 7

Page 33: PIANO TRIENNALE PREVENZIONE DELLA …...Inoltre, come anticipato il Piano triennale per la Prevenzione e la corruzione è strettamente connesso con il Piano della Performance e con

Piano triennale della Prevenzione della corruzione

Mappatura del Rischio

n° Ufficio SettoreSotto‐

ProcessoAttività Tipo di rischio Descrizione del rischio Impatto Probabilità Tipo di risposta

Azione di 1° 

livello

Azione di 2° 

livelloAzione di 3° livello Responsabile Scadenza Follow‐up  Audit

198 Studi e Stat Sviluppo Imprese D1.1.1  Studi sui principali fenomeni economici Interno/Esterno Alterazione dati , fittizia segnalazione Basso Bassa ProcedureSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

199 Stat Sviluppo Imprese D1.1.1 Realizzazione  rilevazioni  statistiche  sui  principali  

fenomeni  economici a livello provincialeInterno/Esterno Alterazione dati , fittizia segnalazione Basso Bassa Procedure

Segretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

200 Stat Sviluppo Imprese D1.1.1 Realizzazione indagini congiunturali sulle principali 

tipologie di imprese del territorioInterno/Esterno Alterazione dati , fittizia segnalazione Basso Bassa Procedure

Segretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

201 Stat Sviluppo Imprese D1.1.2  Rilevazioni statistiche per altri committenti Interno/Esterno Alterazione dati , fittizia segnalazione Basso Bassa ProcedureSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

202 Stat Sviluppo Imprese D1.1.2 Gestione Banche dati statistico‐economiche (ISTAT, 

Unioncamere)Interno/Esterno Alterazione dati , fittizia segnalazione Basso Bassa Procedure

Segretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

203 Studi Sviluppo Imprese D1.1.3  Realizzazione pubblicazioni periodiche e 

monograficheInterno/Esterno Alterazione dati , fittizia segnalazione Basso Bassa Procedure

Segretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

204 AlbiAnagrafico 

CertificativoD1.2.1 

Organizzazione di attività formativa per le 

abilitazioni necessarie per l'esercizio di attività 

professionali (es. corsi per agenti e rappresentanti, 

corsi per agenti di affari in mediazione, ecc.)

N.N. N.N. Basso Bassa ProcedureSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

205 AlbiAnagrafico 

CertificativoD1.2.1 

Attivazione di programmi di formazione specifici 

(compresi seminari, convegni per implementare la 

cultura di impresa)

N.N. N.N. Basso Bassa FormazioneSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

206 Studi Sviluppo Imprese D1.2.2

Formazione e ricerca in risposta alle esigenze del 

territorio  (Università, Istituti Superiori di 

formazione e Istituti tecnici e professionali)

N.N. N.N. Basso Bassa FormazioneSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

207 Studi Sviluppo Imprese D1.2.2Orientamento al lavoro (anche mediante specifiche 

iniziative di inserimento e raccordo scuola e lavoro)N.N. N.N. Basso Bassa Formazione

Segretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

208Servizi per 

l’ImpresaSviluppo Imprese D1.3.1 

Sostegno all'iniziativa promozionale (sportello 

genesi, iniziative per la generazione di nuove 

imprese)

N.N. N.N. Medio Media FormazioneSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

209Servizi per 

l’ImpresaSviluppo Imprese D1.3.1 

Sviluppo imprenditoria femminile, giovanile, per 

stranieri, ecc. (compresa la partecipazione a 

comitati e tavoli)

N.N. N.N. Basso Bassa FormazioneSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

210 Studi Sviluppo Imprese D1.3.1 Promozione modelli di sviluppo (reti di imprese, 

green economy, blue economy, CSR, ecc.)N.N. N.N.  Basso Bassa Formazione

Segretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

211 InnovazioneAnagrafico 

CertificativoD1.3.2  Sostegno alla progettualità N.N. N.N.  Basso Bassa Formazione

Segretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

212 InnovazioneAnagrafico 

CertificativoD1.3.2  Sostegno al Trasferimento Tecnologico N.N. N.N. Basso Bassa Formazione

Segretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

213Promozione 

EsteroSviluppo Imprese D1.3.3 

Assistenza tecnica, formazione e consulenza alle 

imprese in materia di internazionalizzazioneN.N. N.N. Medio Media Formazione

Segretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

214Promozione 

EsteroSviluppo Imprese D1.3.3 

Progettazione, realizzazione/ partecipazione a 

missioni commerciali, fiere ed eventi all'estero 

(outgoing)

Interno/Esterno Sostegno non dovuto Medio Media ProcedureSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

215Promozione 

EsteroSviluppo Imprese D1.3.3 

Progettazione, realizzazione/ partecipazione 

iniziative di incomingInterno/Esterno Sostegno non dovuto Alto Alta Procedure

Revisione procedure SGQ 

o direttive interneSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

216Servizi per 

l'impresaSviluppo Imprese D1.3.4 Sostegno all'accesso al credito mediante Confidi esterno Induzione a compiere atti non conformi a procedere Alto Alta Procedure

In vigore ‐ revisione 

attuata nel 2014Segretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

217Sviluppo 

ImpreseSviluppo Imprese D1.3.4

Attività istruttoria per  iniziative in risposta alle 

esigenze di liquidità delle impreseesterno Induzione a compiere atti non conformi a procedere Alto Alta Procedure

Audit 2015 da 

SGQ

In vigore ‐ revisione 

attuata nel 2014Segretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

218 Dir. Promoz. Sviluppo Imprese D1.3.5 Progettazione e realizzazione attività promozionali 

ed iniziative di marketing territorialeEsterno Induzione a compiere attività  non conformi in sede attuativa Alto Alta Procedure

Audit 2015 da 

SGQ

In vigore ‐ revisione 

attuata nel 2014Segretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

219 Dir. Promoz. Sviluppo Imprese D1.3.5 Promozione aree verso potenziali investitori e 

assistenza all'insediamento imprenditorialeInterno/Esterno Accordo con fornitore, alterazione delle esigenze Alto Alta Procedure

In vigore ‐ revisione 

attuata nel 2014Segretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

220Att.Prod. E 

Commerciali

Anagrafico 

CertificativoD1.3.5 

Attività di valorizzazione dei prodotti e delle filiere 

e  supporto alla certificazione di qualità di 

prodotto/filiera

Interno/Esterno Accordo con fornitore, alterazione delle esigenze Basso Bassa ProcedureSegretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

221 Logistica Staff D1.3.5 Infrastrutture: coordinamento con le azioni 

istituzionaliInterno/Esterno Accordo con fornitore, alterazione delle esigenze Basso Bassa Procedure

Segretario generale

Entro 

31.12.2015Report annuale

Realizzazione di interven

ti form

ativi a favore di tutti i dipendenti in

 materia di trasparenza ed integrità, per consentire ai dipendenti una piena conoscenza dei contenuti del Codice di 

comportam

ento dei dipendenti pubblici – D.P.R. n

. 62/2013 come da Program

ma di form

azione del personale 2015

Revisione 0 del 5.1.2015 8