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I parassiti I parassiti metazoi metazoi patogeni per patogeni per la specie la specie umana umana

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I parassiti metazoi I parassiti metazoi patogeni per la patogeni per la specie umanaspecie umana

PLATELMINTI

• Corpo appiattito dorso ventralmente

• Costituito da un “sacco muscolo-cutaneo”

• Privi di cavità generale del corpo riempito da un tessuto connettivale detto parenchima nel quale si trovano gli organi

PlatelminitiPlatelminiti

• Sono per lo più ermafroditi• Producono uova spesso

opercolate ed esolecitiche. Il tuorlo è prodotto dai vitellogeni

• MONOXENI o ETEROXENI • Spesso con fasi di

moltiplicazione larvale asessuata che si alterna a fasi di riproduzione sessuata

PlatelminitiPlatelminiti

• L’apparato digerente è a fondo cieco o assente

• L’assorbimento di sostanze semplici avviene attraverso il tegumento

• L’emoglobina e altre sostanze ad alto peso molecolare sono digerite dall’intestino

PlatelminitiPlatelminiti

• Le classi più interessanti per l’uomo sono

PlatelminitiPlatelminiti

TREMATODA CESTODA

TREMATODATREMATODA

PLATELMINTI

MONOGENEA a ciclo diretto, parassiti esterni dei pesci

DIGENEA a ciclo indiretto, richiedono uno o più ospiti intermedi, parassiti dei vertebrati e rivestono un ruolo importante in medicina umana e veterinaria

La classe TREMATODA si divide in due sottoclassi principali:

• Ectoparassiti di organismi acquatici (pesci)

• Vivono adesi alla cute, branchie ecc. dell’ospite definitivo

TrematodiTrematodimonogeneimonogenei

CICLO DI VITA

• Ciclo monoxeno• Trasmissione per

contatto diretto• Organismi ovipari e

vivipari

I trattamenti possono rivelarsi poco efficaci e particolarmente nocivi per:

Nelle popolazioni selvatiche i parassiti possono essere di poca rilevanza mentre in cattività possono causare importanti problematiche.

L’ambiente

I pesci trattati

La salute del consumatore

Pozzuoli (NA)

Piattaforma galleggiante

6 gabbie (6500 mc)

Allevamento orate e spigole

SPECIE COMUNI

Sparus aurata (orata)

Dicentrarchus labrax (spigola)

Sparicotyle chrysophrii Diplectanum aequansFurnestinia echeneis

Sparidae

Sparicotyle chrysophrii

Esemplare in toto

Uova

Sparicotyle chrysophrii

Pinze Atrio

o Italyo Floating cages

PolicolturaMonocoltura

Sparus aurata

Diplodus puntazzo

Sparicotyle chrysophrii

0.5 mm

Sparus aurata

natural host

Diplodus puntazzo

farming condition

• Detti comunemente DISTOMI• Tutti endoparassiti• Vivono nei dotti biliari, nel tratto

alimentare e nel sistema vascolare dell’ospite definitivo

TrematodiTrematodiDIGENEIDIGENEI

• Gli adulti misurano da meno di un millimetro a qualche centimetro

DIGENEIDIGENEI

• La superficie esterna è costituita da uno strato sinciziale che prende il nome di tegumento (spesso munito di spine) per distinguerlo dalla cuticola non vitale che ricopre invece il corpo dei nematodi.

DIGENEIDIGENEI

L’adulto presenta due ventose, una orale (VO) anteriore (al fondo si apre l’apertura orale) e una ventrale (VV) che permettono l’adesione ai tessuti

DIGENEIDIGENEI

(VO)

(VV)

• Dalla ventosa orale parte il faringe e l’intestino diviso in due o più ciechi

DIGENEIDIGENEI

L’intestino può essere diviso in due rami ciechi semplici (Opistorchis)

DIGENEIDIGENEI

oppure suddiviso in ramificazioni come in Fasciola

• L’assorbimento di sostanze semplici a basso peso molecolare (glucosio, aminoacidi) avviene attraverso il tegumento

• L’emoglobina e altre sostanze ad alto peso molecolare sono digerite dall’intestino

DIGENEIDIGENEI

Un sistema nervoso semplice che consiste in cordoni longitudinali connessi anteriormente a due gangli

DIGENEIDIGENEIUn apparato escretore

(con cellule a fiamma)

• Sono tutti Ermafroditi (eccetto le specie del genere Schistosoma)

• E’ possibile sia l’autofertilizazione, sia la fecondazione crociata

DIGENEIDIGENEI

L’apparato riproduttivo maschile è formato da due testicoli con due dotti deferenti che si uniscono nella tasca del cirro contenente la vescicola seminale e il cirro, necessario per la fecondazione

DIGENEIDIGENEI

L’apparato riproduttivo femminile è formato da un unico ovaio dal quale si diparte l’ovidotto. L’ovidotto si espande e all’interno la cellula uovo si circonda del vitello secreto dai vitellogeni e avviene la formazione del guscio.

DIGENEIDIGENEI

L’ uovo passa nell’utero, si indurisce e viene espulso attraverso il poro genitale che si trova adiacente alla ventosa ventrale.

DIGENEIDIGENEI

L’ uovo nella maggior parte delle specie è opercolato. Non sono opercolate le uova degli Schistosomi

DIGENEIDIGENEI

Ciclo biologico eteroxeno

• Alternanza di una moltiplicazione sessuata, allo stadio adulto nell’ospite definitivo, con produzione di uova contenente una larva detta miracidio

• con una generazione asessuata, allo stadio di larva nel mollusco gasteropode ospite intermedio, con formazione di generazione di larve “figlie” (sporocisti, redie (prime e seconde) e cercarie)

• Le cercarie fuoriescono dal mollusco e si incistano in metacercarie (o nell’ambiente o in un ospite intermedio)

• L’ospite definitivo si infetta per ingestione delle metacercarie

DIGENEIDIGENEI

In base alla localizzazione del parassita nell’uomo si distinguono tre tipi di patologie

DISTOMATOSI POLMONARI: Paragonimus

DISTOMATOSI INTESTINALI/URINARIE: Fasciolopsis, Heterophyes, Metagonimus,

Schistosoma

DISTOMATOSI EPATICHE: Fasciola, Clonorchis, Opistorchis, Dicrocoelium

DIGENEIDIGENEI

DISTOMATOSI EPATICHE : Fasciola, Clonorchis, Opistorchis

Sono causate da almeno 13 specie di trematodi digenei che si localizzano a livello del fegato e/o delle vie biliari

Clonorchis sinensis

L’adulto misura 10-25x3-5 mm.

I vermi adulti risiedono nei dotti biliari intraepatici, nella colecisti e nel dotto pancreaticodi mammiferi carnivori quali felini e canidi.

Sono trasparenti, di colore giallastro e forma lanceolata. Cuticola priva di spine.

Le uova sono deposte (alcune migliaia al giorno per verme) nei dotti.

Clonorchis sinensis

Le uova sono ovoidali, giallo-brune, misurano 28-30x14-16 µm. Si distinguono per la presenza di un anello lungo la circonferenza e di un tubercolo all’estremità opposta.

Clonorchis sinensis

Con la bile le uova raggiungono il lume intestinale e vengono emesse all’esterno con le feci

Il ciclo prevede due ospiti intermedi (il primo è una lumaca, il secondo un pesce d’acqua dolce) ed un ospite definitivo mammifero.

Clonorchis sinensis

•L‘uovo si apre una volta ingerito da chiocciole acquatiche del genere Parafossarulus.

• Il miracidio dà origine a una sporocisti dalla quale originano redie che producono cercarie. Le cercarie nuotano nell’acqua e penetrano nei pesci.

•Se l’uomo ingerisce pesce infestato, crudo o poco cotto, le metacercarie, liberate nel duodeno risalgono I dotti biliari dove maturano in 3-4 settimane.

Metacercariae di Clonorchis sinensis raccolte da tessuto digerito.

• Endemico in Asia: Cina, Corea, Taiwan, Giappone (in via di eliminazione), Vietnam e Siberia.

• 25 milioni di persone infestate

Clonorchis sinensisEpidemiologia

Clonorchis sinensis

•Il consumo di pesce d’acqua dolce crudo o scarsamente cotto, ma anche marinato, seccato o affumicato, in cui sono presenti le metacercarie, è responsabile dell’infezione umana.

•E’ frequente in cani e gatti che si nutrono di pesce crudo e fungono da reservoirs, contribuendo con le loro feci alla contaminazione ambientale: ZOONOSI.

• Gli adulti sono causa infiammazione e ostruzione intermittente a livello dei dotti biliari intra- ed extra-epatiche e del parenchima.

•Infezioni avanzate e croniche possono portare a cirrosi e colangiocarcinoma del fegato.

•La gravità del quadro patologico è in rapporto con la carica parassitaria.

Clonorchis sinensis - patologia

•L’infestazione spesso è asintomatica.

•I sintomi principali sono febbre, anoressia, dolori addominali, diarrea, nausea, subittero, epatomegalia con fegato di consistenza normale. Il quadro può simulare un’epatite virale.

•Diagnosi attraverso la ricerca delle uova nelle feci.

•Può essere trattato con Praziquantel.

Clonorchis sinensis - sintomi

Agenti eziologici della opistorchiasi umana.

I vermi adulti, di colore arancione, con estremità simile alla punta di una lancia, di lunghezza variabile fra i 5 ed i 7 mm.

DISTOMATOSI EPATICHEOpisthorchis felineus

Opistorchis felineusCorpo appiattito più o meno allungato assottigliato

anteriormente

Ventosa orale

Testicoli

Vitellogeni

Ovaio

Utero

Opisthorchis felineus

Il ciclo biologico di questi vermi piatti si compie in presenza di tre differenti ospiti: i mammiferi (uomo, carnivori), i molluschi ed i pesci di acqua dolce.

Quando le uova vengono ingerite da molluschi d’acqua dolce (Bithynia) il miracidio dà origine ad una sporocisti dalle quali originano redie che producono nella stagione calda le cercarie. Le cercarie penetrano attraverso il tegumento e si incistano nella muscolatura di varie specie di pesci d’acqua dolce.

Se l’uomo (altri canivori – cane, gatto, felini) ingerisce pesce infestato, crudo o poco cotto, le metacercarie, dal duodeno risalgono i dotti biliari dove maturano.

O. felineus

OPISTORCHIASI: SINTOMI

Anoressia Dolori addominali Stanchezza Perdita di peso Ittero

COLANGIOCARCINOMA

•Le persone affette da opistorchiasi possono risultare asintomatiche per anni.

•La sintomatologia può manifestarsi già dopo 10-26 giorni dall’ingestione del pesce con febbre, dolore addominale, anoressia, diarrea, aumento di volume della milza e del fegato.

Opisthorchis felineus

•La patogenicità è dovuta ad azioni spogliatrici, distruttive e meccaniche, irritative e tossiemiche

•La diagnosi si base sulla ricerca delle uova nelle feci.

•In alcune regioni del mondo sono disponibili dei test sierologici per l’individuazione di anticorpi.

Opisthorchis felineus

Opisthorchis felineus

O. felineus è diffuso in prossimità dei laghi e corsi d’acqua in vari Paesi della Federazione Russa (1,6 milioni di persone infette)

E’ presente in Europa (Italia compresa) ed Asia

Opisthorchis felineus fu descritto per la prima volta in Italia nel 1884 da Rivolta in gatti e cani.

1884 O. felineus prima segnalazione in 3 gatti a Pisa

(2003) 2 a Perugia (2006) 8 dal lago Trasimeno

(2007) 2 a Terni

(2007) 21 a Bolsena

(2008) 2 a Bolsena

CASI UMANI (2010) 50 in Valle D’Aosta

Il Ministero della Salute(2007/2008)

ISTITUTO ZOOPROFILATTICOLAZIO e TOSCANA

2 progetti di ricerca

Indagare sull’epidemiologia della parassitosi e dei diversi ospiti

intermedi e definitivi

Area di studio Lago di Bracciano (RM)

Lago di Bolsena (VT)

5741 ESEMPLARI

616 Lago Bolsena

5125 Lago Bracciano

25 POOL 184 POOL

TOTALE 209 POOL

Univ. Tor Vergata: 1° ospite intermedio Bithynia spp.

6 POOL POSITIVI (2,9%)

3 Lago di Bolsena (12%) 3 Lago di Bracciano (1,6%)

Campionamento Sito di raccolta N° pool POSITIVI Identificativo sequenza

8 Lago di Bracciano 1 BR81

10 Lago di Bracciano 1 BR101

17 Lago di Bolsena 2 BO171/2

19 Lago di Bracciano 1 BR191

25 Lago di Bolsena 1 BO251

16 specie di pesceIZS

801 esemplari esaminati

AnguillaBarboCarpaCoregoneLuccio

Solo la Tinca è risultata positiva

2° ospite intermedio

De Liberato et al., 2010

IZS 5 specie di animali

Ratto 5Volpe 5Cane 13Gatto 31 POSITIVONutria 27

Esemplari

Ospite definitivo

PRIMA INDAGINE MOLECOLARE IN ITALIA

Lago di Bolsena e Lago di Bracciano

Ministero della Salute nota informativa del 27/02/2008 su “Emergenza dell’opistorchiasi nell’Italia centrale” suggerisce di imporre nella commercializzazione controllata dei prodotti a rischio l’indicazione “da consumarsi previa cottura o congelamento a -20° C per una settimana”

Diverse abitudini alimentari

ASL Ordinanze Specifiche (maggio 2010)

.     Fasciola hepatica

•Fasciola hepatica è un trematode molto diffuso, parassita delle vie biliari di molti animali domestici ed in particolare di bovini ed ovini e accidentalmente nell’uomo

• Parassitosi cosmopolita, in aumento con l’uso dell’ agricoltura e zootecnia biologica.

.

DISTOMATOSI EPATICHE

.     Fasciola hepatica

• Il verme adulto è lungo 20-30 mm e largo 8-12 mm, con ventosa anteriore terminale e ventosa ventrale

.

DISTOMATOSI EPATICHE

.    

•L’adulto vive nei dotti biliari e nella cistifellea e si nutre di sangue. •Ogni giorno vengono espulse 5000-50000 uova con le feci. •L’uovo matura nell’ambiente; il miracidio fuoriesce nell’acqua e nuota in cerca del mollusco (Limnea). Penetrato nella lumaca dà origine a sporocisti dalle quali originano redie che producono cercarie.

Fasciola hepatica

.   

•Fuoriuscite dal mollusco le cercarie si portano sui vegetali dove perdono la coda incistandosi in metacercarie.•Ingerite da erbivori o accidentalmente dall’uomo migrano attraverso l’intestino e la cavità peritoneale verso il parenchima epatico e quindi verso I dotti biliari.•Ancorati con la ventosa ventrale si nutrono di sangue da ulcere emorragiche causate dalla ventosa orale.

Fasciola hepatica

Miracidio di Fasciola hepatica. Questo stadio larvale, ciliato e non in grado di nutrirsi, ha circa 24 ore per trovare l’ospite specifico

.     Fasciola hepatica

La fasciolosi è una zoonosi. Si calcola vi siano da 2,5 a 17 milioni di soggetti infestati con una popolazione a rischio di 180 milioni.Attualmente i paesi più colpiti con prevalenze superiori al 10% sono Bolivia, Perù, Porto Rico

.

L'ospite definitivo più comune è la pecora, nel cui intestino si schiudono le cisti; le fasciole, che hanno ormai l'aspetto di adulti, vanno a localizzarsi nel fegato risalendo le vie biliari e provocano lesioni ed emorragie, causando in tal modo una grave malattia detta cachessia dei ruminanti

La distomatosi epatica è una parassitosi prevalentemente dei ruminanti che mantengono il ciclo.

DISTOMATOSI EPATICHE Fasciola hepatica

•Nell’uomo l’infestazione può essere asintomatica.

•La sintomatologia consiste in disturbi addominali, epatomegalia, febbre, eosinofilia. Stati di epatite-epatosi.

•La fase acuta è relativa alla migrazione del parassita che provoca gravi lesioni meccaniche e tossiche a carico del parenchima epatico. Nei casi gravi, anemia e granulomi da accumulo di uova.

DISTOMATOSI EPATICHE Fasciola hepatica

Schistosoma mansoni(Bilarzia intestinale)

Schistosoma haematobium(Bilarzia vescicale)

Schistosoma mansoni Schistosoma haematobium

• Sessi separati.• I vermi adulti misurano 10-15 mm.

Il maschio, piatto e allungato, si ripiega su se stesso formando il canale ginecoforo in cui alloggia la femmina, cilindrica e più lunga del maschio

Schistosoma spp. Ciclo biologico

Schistosoma spp.• L’uomo si infesta in

ambienti di acqua dolce mediante penetrazione cutanea della cercaria.

• Tramite la circolazione arriva al cuore, polmoni e circolazione portale intraepatica.

Schistosoma spp.• I vermi immaturi (schstosomuli) maturano e raggiungono le vene

del mesentere (S.mansoni) o della vescica (S. haematobium) dove vivono gli adulti e avviene la deposizione delle uova.

Schistosoma spp.• Le uova non opercolate maturano e passano attraverso la parete

dei vasi dell’intestino (o della vescica) mediante la spina di cui sono dotate e sono espulse con le feci dell’ospite (S. mansoni) o con le urine (S. haematobium).

S. mansoni S. haematobium

Schistosoma spp.• Arrivate nell’acqua dolce dall’uovo esce il miracidio che deve

trovare il 1° ospite intermedio: mollusco gasteropode polmonato del genere Biomphalaria (S. mansoni) o Bulinus (S. haematobium).

Biomphalaria Bulinus

Schistosoma spp.• Riproduzione sessuata come sporocisti e formazione di centinaia

di cercarie che, uscite dal mollusco, nuotano nell’acqua per infestare un nuovo ospite

Schistosoma spp.• S. mansoni diffuso in Africa e parte orientale del Sud America• S. haematobium è diffuso nell’Africa sub sahariana

Schistosoma spp.• S. mansoni diffuso in Africa e parte orientale del Sud America• S. haematobium è diffuso nell’Africa sub sahariana

Schistosoma spp.• Antropoparassitosi e zoonosi• Circa 250 milioni di persone infestate dalle varie specie di

Schistosoma, 600 milioni a rischio di infezione

Patologia-sintomi della bilharziosi• Dermatiti causate dalla penetrazione delle cercarie• Sintomi legati alle reazioni dei tessuti contro le uova: forma intestinale – febbre, anemia, emorragie gastro-intestinali,

polipi intestinali. Nel fegato causano epatomegalia, splenomegalia, ascite.

forma vescicale – lesioni granulomatose ed ematuria. Cancro alla vescica associato alle infestazioni croniche

La schistosomiasi potrà essere eliminata solo realizzando un reale miglioramento delle condizioni ambientali, sanitarie, culturali e socio-economiche delle popolazioni più colpite.

The Neglected Diseases