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PRECOLOMBIANI E
CONQUISTADORES
LA SPAGNA PROCEDE ALLA CONQUISTA DEI
TERRITORI AMERICANI
Quando divenne chiaro che le terre esplorate da Colombo non erano asiatiche,ma facevano parte di un nuovo continente,la corte spagnola decise di mettere fine alla fase di esplorazione e di cominciare con la conquista,affidando i piccoli eserciti,a dei conquistadores. I conquistadores avrebbero poi ricevuto dalla corona il titolo di governatore della provincia acquisita. Gli obiettivi principali restavano gli stessi: trovare l’oro e la conversione degli indigeni al cristianesimo. I conquistadores erano hidalgos ,i membri della piccola nobiltà spagnola rimasti senza terra perché’ essa apparteneva solo ai primogeniti. Il loro impatto con le civiltà sudamericane fu devastante. Non a caso gli storici chiamano queste civiltà precolombiane ,perché’ dopo l’arrivo di Colombo esse scomparvero del tutto.
MAYA,AZTECHI E INCAS:TRE GRANDI CIVLTA’
Dei molti popoli americani,i conquistadores ne incontrano principalmente tre:gli
Aztechi ,stanziati in Messico,i Maya,stanziati in Yucatan (l’odierna citta’ nel Messico)
e gli Incas, stanziati lungo le catene delle Ande,tra Bolivia,Cile,Perù ed Ecuador.
Essi presentavano notevoli diversita’,ma avevano 4 caratteristiche in comune: I. tutti parlavano lingue derivate da un unico ceppo originario; II. eseguivano sacrifici umani; III. costruivano templi in cima a ripide piramidi o su terrazzamenti ; IV. la loro arte era raffinata e sono presenti molte analogie; I Maya e gli Aztechi in piu’ avevano la scrittura.
PIRAMIDE SOCIALE
RE
SACERDOTE
NOBILI:GUERRIERI-MERCANTI
UOMINI LIBERI
SCHIAVI
Le società precolombiane
avevano struttura piramidale,con al vertice il re divino,sotto c’erano i sacerdoti,depositari delle tecniche di scrittura,seguivano i nobili, che erano anche guerrieri e mercanti,poi ancora gli uomini liberi e alla fine della piramide sociale,come sempre, c’erano gli schiavi.
UNA SOCIETA’ BASATA SULLA FAMIGLIA E
SULL’EDUCAZIONE PERMANENTE
Il nucleo sociale era basato sulla famiglia,spesso inserita in un clan. La vita famigliare si basava sulla monogamia;esisteva il divorzio. I nobili si distinguevano dai semplici uomini liberi, perché a loro era
concessa la poligamia.
Il pilasto piu’ importante,pero’,era l’educazione permanente.
I castighi erano violenti:frustate,graffi con spine di agave e a volte la respirazione forzata del fumo del peperoncino piccante.
I figli dei nobili frequentavano vere e proprie scuole pubbliche,mentre
le figlie delle famiglie nobili andavano nelle scuole dei templi,dove
entravano in clausura già all’età di 8 anni.
L’IMPERO AZTECO FONDA LA SUA POTENZA
SUI SACRIFICI UMANI
La sfortuna di incontrare per prima i
conquistadores tocco’ agli Aztechi o
Mexica. Da circa due secoli,dalla capitale
Tenochtitlan, gli Aztechi, dominavano
un Impero dal quale pretendevano: I. tributi; II. assistenza militare e III. manodopera. Lo scopo principale della loro conquista
era farsi fornire ogni giorno uomini da sacrificare,sugli altari dei loro dei.
La loro era una religione ossessionata dal sangue e dal dio della Morte che doveva essere sempre soddisfatto per permettere alla Vita,personificata dal Sole,di continuare.
CORTES CONQUISTA IL MESSICO
Nel 1519 gli Aztechi entrarono in contatto con il primo
conquistadores:Herman Cortes,sbarcato in Messico alla testa di 500 soldati e 100 marinai. Aveva 34 anni,un’eta’ considerata matura per quei tempi.
Aveva con se’ armi da fuoco,cani da combattimento e cavalli. L’imperatore azteco Montezuma,quando avvistò Cortes
con i suoi uomini che si arrampicavano sulla montagna,non diede l’ordine di ucciderli,perche’ pensava che il loro dio li avesse mandati per riportare la vivacita’ nella citta’ ormai in declino. Montezuma,offrendo doni a Cortes,aumentò la sua avarizia, a tal punto che Herman Cortes,rapì l’Imperatore azteco. Montezuma non diede neanche in quel caso il comando di attaccare,così venne ucciso dai suoi stessi soldati. Per gli Aztechi non ci fu nessuna pietà: dopo aver assistito
ai sacrifici umani, gli spagnoli credevano di trovarsi di
fronte il demonio in persona.
CORTES ASSOGGETTA ANCHE I MAYA,UN
POPOLO ORMAI IN DECLINO
Conquistato e presidiato l’impero azteco,Cortes si
diresse nella penisola dello Yucatan,per attaccare i
Maya,i quali erano gia’ in piena decadenza.
Non avevano fondato un impero, ma si erano
organizzati con piccole citta’-stato indipendenti,che avevano eretto templi in cima a
ripide piramidi tronche. Anche i Maya erano stati un popolo feroce e fiero e
anch’essi praticavano i sacrifici umani e il cannibalismo,ma in forma molto ridotta rispetto
agli Aztechi. A Cortes fu facile dominare questo popolo perche’ era ormai disperso. Assoggetati i Maya,la conquista proseguiì estendendosi a tutto l’odierno Messico. In pochi anni i re cattolici avevano guadagnato un
territorio grande 4 volte la Spagna.
PIZARRO MARCIA SUL PERU’ E CONQUISTA
GLI INCAS
Dopo la conquista del Messico e dell’America centrale,nulla pote’ piu’ fermare la monarchia spagnola e i suoi conquistadores. Molti di loro si misero alla ricerca di una terra chiamata
Virù:Perù.
Riuscì ad arrivarci Francisco Pizarro,seguito da soli 12
uomini perche’ gli altri si erano ammutinati per il lungo viaggio affrontato. I tredici gloriosi approdarono vicino ad una citta’ ben costruita e ordinata che si rivelo’ l’avamposto
settentrionale dell’Impero inca.
Tornato in Spagna e ottenuta dal re l’autorizzazione a conquistare la terra appena scoperta,comincio’ a recarsi
nuovamente in Peru’,dove nel 1532,con 170 uomini e 62
cavalli,comincio’ ad addentrarsi nel cuore dell’Impero.
Intanto 2 disgrazie colpirono gli Incas:il vaiolo e la
guerra civile.
LA GUERRA CONTRO GLI INCAS SI
CONCLUDE CON UN ALTRO STERMINIO
Pizarro capì subito quale obiettivo colpire per primo:stermino’ l’intera
elite inca e prese in ostaggio l’Imperatore Atahualpa.
Ridusse all’impotenza i suoi soldati,perche’,come scritto nei loro riti,non potevano combattere senza Imperatore. Atahualpa offri’ di pagare come riscatto 6 metri per 5,per un’altezza di 2 metri e mezzo di oro;Pizarro accetto’ e lo lascio’ andare. Intanto una nuova armata inca stava marciando contro gli Spagnoli. Con il pretesto che gli Incas avevano rotto la tregua,Pizarro fece
strangolare l’Imperatore con uno strumento chiamato garrota e ne
fece bruciare il corpo in modo che non fosse mummificato. La resistenza delgi Incas duro’ 35 anni. Quando tutto fu finito ne erano morti centinaia di migliaia.
Sara Pezzola IIE