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1
IL PROGRAMMA D’AZIONE SULLA
SICUREZZA STRADALE
DEL COMUNE DI MODENA
Comune di Modena
COMITATO DI PROGRAMMA28 GIUGNO 2007
Ufficio Politiche per la Salute
IL FENOMENO INCIDENTALE (2006)
IL PROGRAMMA D’AZIONI
VALUTAZIONE SUL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
NUOVI SVILUPPI A LIVELLO LOCALE
2
A Modena
Le cause di morte
40% per malattie cardiocerebrovascolari
32% per neoplasie
7% per malattie respiratorie
2% per incidente stradale
- Strade km 947
- Piste ciclabili circa km 130
- oltre 150000 veicoli a motore circolanti
- circa 100000 biciclette
La popolazione residente 180080(al 31/12/2006)
Il 52% donne
il 22,5% è over 65
il 13 % ha meno di 14 anni
Il 10.4% sono cittadini stranieri
Fonti: Ufficio Statistica Comunale, Dipartimento Sanità Pubblica, Ufficio Traffico e Mobilità
REPARTI DI POLIZIA STRADALEQUESTURECOMMISSARIATI DI PUBBLICA SICUREZZA
REPARTI DI POLIZIA STRADALEQUESTURECOMMISSARIATI DI PUBBLICA SICUREZZA
STAZIONE CARABINIERI
VIGILI URBANI
COMANDO SEZIONE DI POLIZIA STRADALE
COMANDO CARABINIERI
VIGILI URBANI COMUNE DI CARPI
STAZIONE CARABINIERI
VIGILI URBANI
COMANDO SEZIONE DI POLIZIA STRADALE
COMANDO CARABINIERI
SERVIZIO STATISTICA DEL COMUNE DI
MODENA
COMUNE DI MODENA
ALTRI COMUNI DELLA PROVINCIA
Flussi Informativi dei sinistri stradaliI dati delle F.d.O attraverso la scheda Istat vengono riversati nella banca dati del servizio statistica del Comune di Modena, poi a quelli della Provincia per arrivare all’ISTAT.
3
Gli incidenti stradali 2006 (dati in attesa di validazione Istat)
Gli incidenti stradali 2006
1554 incidenti
2085 feriti
10 morti
Il costo sociale: nel 2004 è stato pari a € 89.5 Mil
Incidenti e feriti anni 2001-2006
1773 1769 1668 1587 1491 1554
2369 2345 2255 21191903
2085
0
500
1000
1500
2000
2500
3000
2001 2002 2003 2004 2005 2006
incidenti feriti
Decessi per incidenti stradali, anni 2001-2006
28
3631 29
23
10
05
10152025303540
2001 2002 2003 2004 2005 2006
Indice di mortalità, cfr. Modena, Provincia, Regione E-R ,Italia
0,000,501,001,502,002,503,003,504,004,50
1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006
Modena
Provincia
Regione E-RItalia
Indice di mortalità
è dato dal rapporto del numero deceduti
sul totale degli incidenti*100
2002 2003 2004 2005 2006 R M 2.0 1.9 1.8 1.5 0.6
4
Obiettivo Europeo: ridurre la mortalità del 50% (rif. 1995) entro il 2010
Mortalità per 1000 incidenti 1992-2006
0
5
10
15
20
25
30
35
1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006
Strade su cui si sono verificati più di 20 incidenti
Le 10 strade più incidentate (frequenza I/km)cfr 2004-2005
25,1
22,0
13,4 12,6 12,511,1 10,1
8,77,5
5,7
12,5
9,7 107,7
5,94,8 4,5
15,3
8,4
13,1
0,0
5,0
10,0
15,0
20,0
25,0
30,0
Via MENOTTI
Via AMENDOLA
Via GIARDIN
I
Via DIV
ISIONE ACQUI
Via EMILI
A EST
Via EMILI
A OVEST
Via MORANE
Via NONANTOLA
NA
Via VIG
NOLESE
Via NAZ. P
ER CARPI N
ORD
2004
2005
5
Il City TrekLocalizzazione dei
decessi2006
Natura del sinistro (n° incidenti 2006)
857
385
41 26 5102 138
0100200300400500600700800900
scon
tro
tampon
amen
to
urto v
eicolo
/ostaco
lo
infortun
/caduta
Inf. d
a frena
ta im
pr.
Inves
timen
to pe
doni
sban
data
NATURA DEL SINISTRO N° INCIDENTI morti scontro 857 7tamponamento 385 1urto veicolo/ostacolo 41 0infortun/caduta 26 0Inf. da frenata impr. 5 0Investimento pedoni 102 1sbandata 138 1totale 1554 10
6
Cause principali (valore %)- 2006
38,8
20,1
8,5
5,3
2,5
2,9
2,5
2,2
2,9
2,7
1,6
1,6
2,3
1,9
0,9
0,7
1,3
0,1
0,2
0,4
0,6
0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0 30,0 35,0 40,0 45,0
Guida distr./andamento indeciso
Non risp.lo stop o preced.
Non manteneva dist.sicurez.
Eccesso di velocita'
Manovrava in retroces.o convers.
Non risp. segnal.semaforiche
Procedeva contromano
Svoltava a sinistra irreg.
Manovr.per immetersi nella circolaz.
Stato psico fisico del conducente
Non dava la precedenza al pedone
Sbandam.senza urto con altri veicoli
Sorpasso irregolare
Manovrava per svoltare a sx
Manovrava irregolarmente per fermarsi
Pedone attraversava la strada irreg.
Svoltava a destra irreg.
Non risp.il divieto di trans./accesso
Proc. non in pross.del margine destro
Caduta da veicolo
Frenata improvv.senza urto con altri veic.
LE CAUSE
(2006)
Ricerca PassiAUSL di Modena
dati provinciali
Il 17% dichiara di aver guidato in stato di ebbrezza
di questi il 27,7% sono uomini
il 6% donne
il 19% dichiara che è stato trasportato a casa da persone
che avevano bevuto
Guida in stato di
ebbrezza
Uso dei dispositivi di sicurezza
Il 98% degli intervistati dichiara
di usare il casco
L’85% usa le cinture di sicurezza sui sedili anteriori, solo il 23% sui sedili
posteriori
7
Feriti Decessi
Uomini 1341 (64%) 7 (70%)
Donne 741 (36%) 3 (30%)
Focus sull’utenza
Feriti suddivisi per genere ed età, anno 2006
3 22 26 73
311229
8038 35187
638
334
109
0100200300400500600700
nonindicata
00-13 14-20 21-39 40-64 65 +
non indicata F M
Il 45.5 % di feriti si registra nella fascia d’età 21-39 anni, mentre ogni mille abitanti 25 ragazzi si feriscono tra i 14-20 anni
Tipologia d’utenza (morti e feriti) coinvolti in incidenti stradali,Modena 2003-2005 (%)
pedoni ciclisti ciclomot/moto altri veicoli totale2003 94 147 369 1676 22862004 98 214 460 1376 21482005 104 179 399 1244 1926
6,4
16,1
73,3
10,0
21,4
9,34,1 4,6
64,1
5,4
64,6
20,7
0,0
10,0
20,0
30,0
40,0
50,0
60,0
70,0
80,0
pedoni ciclisti ciclomot/moto altri veicoli
200320042005
6 persone decedute nel 2006 erano in bicicletta
8
I giorni della settimana
Incidenti per giorni e fascia oraria, 2005
0
10
20
30
40
50
60
70
80
ore 6,30-10,29 ore 10,30-14,29 ore 14,30-18,29 ore18,30-22,29 ore 22,30-02,29 ore 02,30-06,29
lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì sabato domenica
Morti per giorno e fascia oraria, 2005
0
1
2
3
4
ore 6,30-10,29 ore 10,30-14,29 ore 14,30-18,29 ore18,30-22,29 ore 22,30-02,29 ore 02,30-06,29
lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì sabato domenica
I cittadini stranieri , 2006residenti 18710 (10.4%)
Feriti Morti % feriti % morti % Feriti per mille abitanti
Italiani 1086 6 75% 60% 6.7% Stranieri 361 4 25% 40% 19.3% Totale 1447 10 100,00% 100,00% 11.58 % (sul
totale della pop. residente)
I 4 cittadini stranieri deceduti avevano un’età compresa tra i 30-40 anni
Le fasce orarie in cui sono deceduti sono le prime ore del mattino e il tardo pomeriggio - incidenti in itinere?
9
La mortalità tra i cittadini residenti (2001-2005)
Anni 2001-2005 N° deceduti causa di sinistro stradale nel Comune di Modena
N° residenti deceduti a causa di incidente stradale
Di cui residenti deceduti sul territorio comunale
decessi 147 128 79
Dall’analisi dei dati del Registro di mortalità
il 54% circa dei decessi complessivi dovuti ad incidente stradale avvenuti in città, hanno
coinvolto residenti.
Il 18% di cittadini modenesi muore in incidenti stradali che avvengono sulle strade della
provincia.
il 20% muore in strade fuori provincia
Fonte DSP- AUSL
La percezione del fenomeno
1,6
1,1
1,6
0,5
1,8
2,6
3,0
8,3
7,8
23,8
40,3
36,6
43,9
27,1
0 5 10 15 20 25 30 35 40 45
da 2.000 a 3.000
oltre 3.000
da 1.500 a 2.000
da 1.000 a 1.500
da 500 a 1.000
meno di 500
non sa/non risponde
Secondo lei quanti incidenti stradali gravi con morti o feriti ci sono nella città di Modena ogni anno?
Anno 2002 Anno 2005
Ricerche realizzate dal Gabinetto del Sindaco- ufficio ricerche nel 2002 e nel 2005
10
Il programma
d’azioni del
Comune di Modena 2002-2006
Il programma “Sicurezza Stradale” (Delibera del Consiglio Comunale n° 89/2002)
Istituzioni e settori comunali coinvolti nell’elaborazione del programma
-Azienda Usl e Azienda UO Policlinico di Modena (Direzioni Sanitarie, Distretto, Dipartimento Emergenza Urgenza, servizio di Epidemiologia)
- Comune (Ambiente, Politiche Giovanili, Polizia Municipale, Sevizio Statistica, Sport, Istruzione, Traffico e Mobilità Servizi Telematici)
Costituzione di un Comitato di programma
che ha analizzato il fenomeno, individuato obiettivi specifici , sviluppato linee d’intervento e raccolto in macro aree le azioni (strutturali, educative-
informative e di sensibilizzazione, controllo e monitoraggio, riduzione del danno, monitoraggio del fenomeno e dei risultati del programma)
Nell’ambito del Piano per la Salute
un programma d’azione interistituzionale per
interventi multisettoriali e integrati
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OBIETTIVI DEL PROGRAMMA distrettuale Sicurezza Stradale:(predisposti dal Comitato di Programma)
Ob 1 incentivare l’utilizzo di mezzi alternativi a quelli motorizzati, aumentando la sicurezza degli utenti deboli della strada (ciclisti, pedoni, bambini, anziani) ed implementando interventi mirati in zone ritenute a rischio(prossimità complessi scolastici, quartieri residenziali, ecc.);
Ob 2 aumentare la sicurezza stradale con interventi di riqualificazione delle intersezioni, ampliamento delle piste ciclabili, interventi infrastrutturali ad hoc (nuove segnaletiche semaforiche, rotatorie, ecc.);
Ob 3 promuovere una cultura della sicurezza e della convivenza di tutti gli utenti della strada con interventi d’informazione e formazione, di educazione stradale ed alla mobilità sostenibile;
Ob 4 migliorare la tempestività e la professionalità del primo soccorso;
Ob 5 migliorare il sistema di monitoraggio e controllo del fenomeno incidentale.
Con delibera di Consiglio del 4/07/2005 la validità del programma è stata approvata fino al 2007
con due priorità di intervento verso cui indirizzare le azioni negli anni 2006 - 2007
1. Interventi dedicati ad aumentare la sicurezza dell’utenza debole: bambini e ciclisti
2. Interventi dedicati a ridurre il rischio mettendo in sicurezza i punti in cui si evidenziano eventi ricorrenti
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AVANZAMENTO n° AZIONI PER SOGGETTO
40
617
6360
7
33
100
0
20
40
60
80
100
120
COMUNE DIMODENA
AZ. SANITARIE ALTRI SOGGETTI TOTALE
Programma 2002
Programma2006
Ripartizione costi tra soggetti (valori %)
Comune 87%
Aziende Sanitarie
10%
Altri Soggetti
3%
Comune Aziende Sanitarie
Altri Soggetti
IL PROGRAMMA 2006
Il programma raccoglie 100 tra azioni e progetti (aggiornati annualmente), proposti e realizzati da diversi settori comunali e soggetti esterni impegnati a vario titolo sul tema e coinvolti nel percorso del PPS, per un costo di circa €21 mil.Da una prima analisi dei risultati raggiunti dalle azioni del programma si può affermare che l’attività del programma si è sviluppata in quattro direzioni:
1. sviluppo e miglioramento delle conoscenze del fenomeno incidentale;
2. educazione stradale e sensibilizzazione alla cultura della sicurezza;
3. vigilanza, controllo e verifica dei comportamenti;
4. programmazione e realizzazione di interventi strutturali mirati.
Le azioni
13
Incidenti
Pedoni
Ciclisti
Zone urbane
Circ. 4
Circ.2
Circ.3
Circ. 1
SITcon la realizzazione di una cartografia della distribuzione territoriale del fenomeno si possono supportare i diversi servizi competenti nella realizzazione di interventi mirati
Potenziamento dei sistemi di rilevazione e monitoraggio del fenomeno nel Distretto di Modena (2005)
Per una cultura della sicurezza stradale
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EDUCAZIONEFORMAZIONE
SENSIBILIZZAZIONE
Corsi di educazione stradale nelle scuole e per il conseguimentodel patentino
Bando a premi per le scuole
Organizzazione di centri estivi dedicati all’uso della bicicletta
Azioni di sensibilizzazione rivolte ai giovani (Buonalanotte, BoB , Taxi Drive ecc)
Interventi diretti delle Circoscrizioni e di promozione della mobilità sostenibile
Promozione dei percorsi casa-scuola
Depliant per l’uso corretto delle rotonde
Iniziative di comunicazione con testimonials sportivi
25000 lettere inviate ai giovani (18-25 anni) per la campagna “Io Partecipo”
Invio ogni anno ai nuovi nati di materiale informativo sull’uso dei seggiolini e la vetrofania di Linus “Bimbo a Bordo”
MONITORAGGIOCONTROLLO
e VIGILANZA del FENOMENO
Realizzazione nel SIT di una cartografia che evidenzia sulla mappa della città gli incidenti stradali, suddivisi anche per tipologia
d’utenza coinvolta
Istituzione di un gruppo di lavoro comunale per approfondire l’analisi degli incidenti agli incroci
Annualmente viene realizzato un report con l’analisi dei dati degli incidenti stradali avvenuti sul territorio
comunale
Adozione di strumenti automatici di controllo del traffico e di rilevazione infrazioni del Cds
Piani di controllo e vigilanza connessi a campagne di comunicazione su comportamenti a rischio (es. uso del
cellulare, cinture di sicurezza, limiti di velocità ecc.)
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INTERVENTI STRUTTURALI
Costruzione di rotonde in punti nevralgici della rete stradale cittadina
Estensione di zone trenta in diversi quartieri
Riqualificazione di strade
Aumento di Km di piste ciclabili esistenti
Messa in sicurezza di attraversamenti pedonali e ciclabili
Installazione di semafori pedonali
Manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade
Utilizzo di asfalto fonoassorbente
Manutenzione di segnaletica
Via Emilio Po
Via Panni
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determinante di salute
obiettivo del programma
soggetto responsabile
AGGREGAZIONE
delle azioni secondo tre variabili:
VALUTAZIONE
dell’impatto sulla realtà locale delle azioni del programma Sicurezza Stradale
FASE INTERMEDIA
Stima del contributo dei diversi determinanti alla
riduzione dei bisogni di salute
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
stile di vita
socio economico ebiologicoambientale
sistema di cura
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Valutazione % comparata per obiettivi
8,0 10,0
60,0
8,014,0
4,59,8
4,8
27,7
52,9
9,66,6
3,2
53,1
27,8
0,0
10,0
20,0
30,0
40,0
50,0
60,0
70,0
ob1 ob2 ob3 ob4 ob5
% azioni % costi % efficacia
Valutazione % comparata per determinanate di salute
11,019,0
41,0
22,0
7,01,00
80,00
14,86
1,120,218,61 9,89
0,753,23
80,54
0,0
10,0
20,0
30,0
40,0
50,0
60,0
70,0
80,0
90,0
Socio-economico Ambientale Stili di vita Livelli e qualità deiservizi
Altro (attività diricerca, etc.)
% azioni % costi % efficacia
Valutazione d’impatto sulla
salute
A conclusione del percorso descritto , possiamo affermare che il programma ha permesso:
• il miglioramento del sistema di monitoraggio del fenomeno
•l’individuazione dei determinanti e l’attuazione di azioni di miglioramento
•la messa in rete di molti soggetti che partecipano direttamente con proprie risorse, per il raggiungimento degli obiettivi prefissati
•la realizzazione di quasi tutti gli interventi programmati nel limite delle risorse messe a disposizione dai diversi soggetti coinvolti.
Ridurre, dal 2001 al 2006
gli incidenti del 12.4%, i feriti del 12%
e i morti del 64.3%
Tutto ciò ha contribuito a:
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Quali sviluppi
Il PIANO NAZIONALE DELLE PREVENZIONE 2005-2007
IL PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE(DELIBERA GIUNTA REGIONALE N°1012/2005)
SORVEGLIANZA E PREVENZIONE INCIDENTI STRADALI
Sviluppo delle alleanze con le forze dell’ordine
Informazione/educazione sull’uso dei dispositivi di protezione individuale
Campagne informative a diffusione regionale/locale per ridurre la guida in stato di ebbrezza
Miglioramento della qualità di certificazioni di idoneità alla guida
Valutazione da parte degli uffici preposti del Dipartimento di Sanità Pubblica della sicurezza stradale in ogni progetto di Pianificazione Territoriale ed infrastrutturale
Collaborazione con l’Osservatorio per l’educazione stradale e la sicurezza nella campagna di informazione-educazione alla guida sicura nelle scuole e nelle autoscuole
Studio di un sistema d’analisi sui dati integrati dei servizi di pronto soccorso, le SDO e gli archivi di mortalità
Sviluppo di analisi epidemiologica sui fattori di rischio
La sicurezza stradale nei documenti nazionali e regionali
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Il Piano Nazionale della Sicurezza Stradale è stato emanato nel 2002 con validità fino al 2010,
Definisce obiettivi, individua linee guida d’intervento, azioni prioritarie, strumenti attuativi basati sulla concertazione, sul partenariato e sull’incentivazione per ridurre l’incidentalità stradale sviluppandosi in programmi d’azione ma soprattutto promuovendo una nuova
cultura della sicurezza stradale
A marzo del 2007 il Consiglio dei Ministri ha definito su proposta del Ministro dei Trasporti e in collaborazione al Ministro dell’Interno, Ministro delle Infrastrutture, Ministro delle Politiche Giovanili, Ministro della Pubblica Istruzione e al Ministro
della Salute
l’Atto di indirizzo per il governo della sicurezza stradale
Linee guida
Migliorare il monitoraggio del fenomeno al fine di programmare interventi mirati
Rafforzare l’azione di contrasto dei comportamenti di guida a rischio
Migliorare il disegno delle strade in funzione della sicurezza
Predisporre misure a tutela dell’utenza debole
Consolidare le azioni di educazione e sensibilizzazione rivolte ai giovani
Diffondere una cultura della sicurezza stradale
MIGLIORARE ULTERIORMENTE IL SISTEMA DI MONITORAGGIO
costituzione di un gruppo di lavoro che periodicamente analizzi, anche in base alle proprie esigenze, i dati raccolti e validati dall’ufficio competente per
poter definire l’impatto delle azioni che si vanno ad implementare,
Migliorare i flussi informativi di riversamento dati dalle FdO al servizio Statistica e successivamente al SIT (georeferenzazione);
Avviare un’analisi delle tipologie d’infrazioni rilevate dalle diverse FdO, per favorire l’adozione di campagne informative mirate per target di popolazione
su comportamenti a rischio
Ufficio Politiche per la Salute
NUOVE PROSPETTIVE D’INTERVENTO A LIVELLO LOCALE
Implementare il SIT per garantire un aggiornamento in tempo reale della mappa (articolata secondo gruppi tematici) degli incidenti
stradali, anche in relazione ai flussi di traffico.
Servizio Sistemi Informativi
Monitoraggio con le Aziende Sanitarie delle invalidità acquisiste (temporanee e permanenti) correlate ad incidenti stradali.
Dipartimento di Sanità Pubblica – AUSL Modena
20
Analisi e miglioramento degli elementi strutturali che possono concorrere al verificarsi dei sinistri stradali
Settore LAVORI PUBBLICI
Promuovere la partecipazione della comunità interessata alla definizione dei progetti (es. scuole, comitati cittadini)
Analisi d’impatto, coordinata tra i settori comunali, delle opere strutturali sui diversi target di utenti della strada
Settore MOBILITA’
CULTURA DELLA SICUREZZA STRADALEEducazione stradale: mettere a confronto esperienze, contenuti, sensibilitàdiverse per cercare di individuare e impostare linee d’intervento educative
condivise e favorire processi di valutazione delle azioni intraprese. I soggetti da coinvolgere sono: settori comunali e Questura, Aziende sanitarie, ex
Provveditorato, Provincia, ACI, Motorizzazione, Arpa .(workshop )
Programmare interventi informativi/educativi per cittadini anziani;
Sviluppare azioni di sensibilizzazione in collaborazione con altre Istituzioni locali sui fattori di rischio individuali (alcool, stupefacenti, ecc.)
Gruppo intersettoriale
Formazione: promuovere dei percorsi formativi, in particolare con la collaborazione delle Autoscuole, per supportare la tradizionale educazione alla
guida con elementi di educazione alla sicurezza e alla legalità, anche in relazione ai corsi per il recupero punti e revisioni patenti.
PROVINCIA
Interventi informativi/educativi per cittadini stranieri
CENTRO STRANIERI
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POTENZIARE L’ATTIVITA’ DI CONTROLLORedazione di piani di comunicazione delle azioni di vigilanza e controllo
(anche con l’ausilio di strumenti automatici) e degli interventi strutturali (anche di manutenzione viaria) nei punti/incroci in cui si
verificano con maggior frequenza gli incidenti stradali. Favorire controlli coordinati tra le diverse FdO su comportamenti a rischio
(alcol, stupefacenti)
POLIZIA MUNICIPALE
Coinvolgere i Giudici di Pace sulla necessità di prevedere pene alternative per coloro che sono stati trovati alla guida sotto l’effetto
dell’alcol e/o stupefacenti. (es. lavori socialmente utili) che abbiano un valore educativo.
Ufficio Politiche per la Salute