presentazione standard di powerpoint · paziente con insufficienza renale. ... di tumore...
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dott.ssa Sabrina BeltraminiU.O.S. Gestione e Innovazione della Logistica del
FarmacoU.O. FARMACIA
OSPEDALE POLICLINICO SANMARTINO
Farmaconutrizione e farmacoeconomia
MALNUTRIZIONE “squilibrio cellulare tra apporto di nutrienti e di energia e la quantità di questi necessaria al corpo per garantire la crescita, la manutenzione, e le funzioni specifiche dell’organismo”• Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)
FARMACONUTRIZIONE
POSSIBILITÀ DI MODULARE ALCUNE RISPOSTE: BIOLOGICHE, FISIOLOGICHE E/O PATOLOGICHE ATTRAVERSO LA SOMMINISTRAZIONE ORALE O PARENTERALE DI DOSI FARMACOLOGICHE DI SINGOLI PRINCIPI
NUTRITIVI.
I BENEFICI OTTENUTI DALLA SOMMINISTRAZIONE DI TALI SUBSTRATISONO IN PARTE O IN TUTTO INDIPENDENTI DAL MIGLIORAMENTODELLO STATO NUTRIZIONALE, MA APPAIONO LEGATI ALLE LOROPROPRIETÀ CHIMICHE E FISIOLOGICHE INTRINSECHE
STEPVALUTAZIONE RISCHIO NUTRIZIONALE• Identificazione degli obiettivi• Identificazione dei fabbisogni
SCELTA DELLA VIA DI SOMMINISTRAZIONE• NUTRIZIONE ENTERALE• NUTRIZIONE PARENTERALE• NUTRIZIONE NE NP MISTA
SCELTA DEI FABBISOGNI E DELLE MISCELE• Stesura del programma nutrizionale e scelta dei parametri
di monitoraggio
Aspen 2016
MALNUTRIZIONE
PROBLEMA IMPORTANTE, SPESSO NON RICONOSCIUTOPREVALENZA• 20 - 50% dei pazienti ospedalizzati• 46% pazienti medici• 27% pazienti chirurgici• 43% pazienti anziani• 53% pazienti con frattura di femore
(Undernutrition in the UK. The British Nutrition Foundation -2003
MALNUTRIZIONE: • CALO PONDERALE > 10% rispetto al
peso abituale in sei mesi -maggiore del 5% in un mese.
• In assenza del peso abituale può essere considerato indicativo di malnutrizione un peso corporeo inferiore del 20% rispetto al peso ideale
(INDICE DI MALNUTRIZIONE:BMI o indice di massa corporea)un valore di BMI inferiore a 20 kg/m²
CONDIZIONI DI MODIFICHE FABBISOGNI• SEPSI• TRAUMI• USTIONI• NEOPLASIE • INTERVENTI CHIRURGICI• MALATTIE INFIAMMATORIE CRONICHE
INTESTINALI
Iponutrizione si verifica se l’apporto di energia e nutrienti è insufficiente a soddisfareIl fabbisogno energetico e nutrizionale dell’individuo
PROBLEMA IMPORTANTE, SPESSO NON RICONOSCIUTO
• Pochi sforzi per creare consapevolezza su larga scala• medici, farmacisti e infermieri carenti di conoscenze
specifiche (o di formazione adeguata) circa i rischi associati alla malnutrizione ed i benefici della supplementazione nutrizionale
• mancato riconoscimento della nutrizione come elemento fondamentale nel trattamento generale del paziente
• insufficiente organizzazione dei servizi nutrizionali• esempio mancanza di un team che si occupi di
tematiche nutrizionali• mancanza di politiche gestionali e di protocolli di
trattamento inerenti la malnutrizione,• scarso coordinamento tra ospedale e servizi sociali e
mancanza di follow-up a domicilio
Malnutrizione legata alla patologia
• Scarso appetito legato alla patologiao ai trattamenti farmacologici
• Assunzione del cibo difficoltoso• Affaticamento e minor tono muscolare• Inadeguata presentazione degli alimenti ai pazienti
ospedalizzati e negli istituti ricovero• Scarsa palatabilità e rigidità degli orari• Fornitura inadeguata di integrazione nutrizionale
Ridotta capacità funzionaleRiduzione della funzionalità immunitariaAumento delle infezioni Compromissione del sistema GIAumento della morbilità Rallentamento riabilitazione Riduzione qualità di vitaAumento durata di degenza Aumento dei costi sanitari e socialiAumento della mortalità
A COSA PUO’ PORTARE LA MALNUTRIZIONE?
NUTRIZIONE ARTIFICIALE
La NA è una terapia mediante la quale e possibile soddisfareinteramente i fabbisogni nutrizionali di soggetti non in gradodi alimentarsi naturalmente.
INTERVENTO TERAPEUTICOINTEGRANTE IL TRATTAMENTO
FARMACOLOGICO O CHIRURGICO
Nutrizione enterale (NE)infusione di miscele
nutritive nella via digestiva (stomaco; digiuno)
attraverso un sistema artificiale (sonda o stomia)
Nutrizione parenterale (NP) infusione di
soluzione nutrizionale in un vaso venoso, periferico
o centrale (vena cava)
NUTRIZIONE ENTERALE VS NUTRIZIONE PARENTERALE
VANTAGGI NE VS NP• Mantenimento dell’integrità
anatomo-funzionale della mucosa intestinale
• Migliore e maggiore utilizzazione dei substrati nutritivi
• Minore incidenza di complicanze sia metaboliche che settiche
• Maggior facilità e sicurezza di somministrazione
• Minor costo
SVANTAGGI E CONTROINDICAZIONI NE VS NPT• Occlusione o subocclusione cronica
intestinale di origine meccanica;• Fistole digiunali o ileali ad alta portata
(output > 400 ml/die)• Grave ischemia intestinale su base non
ipovolemica;• grave alterazione della funzione
intestinale secondaria• GESTIONE DIARREA
VANTAGGI NP: COPERTURA TOTALEFABBISOGNI .PIU’FACILE FORNIRE LE CALORIE NECESSARIE
PAZIENTE IN TERAPIA INTENSIVA
PAZIENTI TRAPIANTI MIDOLLO
PERIOPERATORIO
AFFETTI DA MALATTIE INFIAMMATORIE CRONICHE INTESTINALI
PAZIENTE DIABETICO
PAZIENTE AIDS
PAZIENTE GERIATRICO
PAZIENTE CON INSUFFICIENZA EPATICA E PANCREATITE ACUTA
PAZIENTE CON INSUFFICIENZA RENALE
PAZIENTE CON SEPSI
PAZIENTE CON INSUFFICIENZA CARDIACA
PAZIENTE CON INSUFFICIENZA RESPIRATOPRIA
PAZIENTE CON POLITRAUMA E TRAUMA CRANICO GRAVE
PAZIENTE USTIONATO
LINEE GUIDA SINPE 2002
– Fabbisogno proteico (azotato)– Fabbisogno calorico– Fabbisogno lipidico– Fabbisogno idrico– Fabbisogno elettrolitico– Fabbisogno vitaminico– Fabbisogno oligoelementi
Fabbisogni nutrizionali
Giuseppe Arcimboldo Giardiniere
NUTRIZIONE PARENTERALE
RACCOMADAZIONI SULL’ APPORTO PROTEICO
2,0˃ g/kg- OBESI SCCM/ASPEN 2016
1,2-2,0 g/kg-PAZIENTE CRITICO-SCCM/ASPEN 2016
1,2 g/kg- PAZIENTE CRITICO-ESPEN
0,8 g/kg- INDIVIDUI NORMALI
Le linee guida europee e americane più recenti riportano l’importanza dellasomministrazione delle proteine per il mantenimento della massa magra alcontrario di quanto indicato fino a qualche anno fa dove venivanosomministrati prevalentemente i carboidrati.
MISCELE NUTRIZIONALI PER NP-Reperite e fornite dalla Farmacia comespecialità medicinali-Allestite presso la Farmacia, come preparati
galenici magistrali, in base ad una prescrizionemedica destinata ad un determinato assistito(“personalizzate”)- Reperite e fornite dalla Farmacia comepreparazioni galeniche officinali (allestite pressoun’officina industriale), su specifica formulazionemedica, secondo normativa vigente
FORMULAZIONE SACCHE PREMISCELATE DISPONIBILI PRESSO LA U.O. FARMACIA OSPEDALE POLICLINICO SAN MARTINO
ALLESTIMENTO CENTRALIZZATOSACCHE PERSONALIZZATE PRESSO U.O. FARMACIA
OSPEDALE POLICLINICO SAN MARTINO
SE POI PARLIAMO DI CASI PARTICOLARI…
• Pazienti chirurgici (patologie addominali)• Pazienti area critica (ICU)• Pazienti ustionati• Pazienti oncologici
CAMBIANO ANCHE I FABBISOGNI
• MALATO CRITICO: FINESTRA CALORICA MOLTO RISTRETTA
EVITARE SIA IPER CHE IPO NUTRIZIONE
25-30 Kcal/kg/die
Fondamentale è apporto proteico per mantenere la massa magra : 1,2-2g/kg/die RIDUZIONE DELLA MORTALITA’ NEI PAZIENTI CRITICI
IMPORTANTE GARANTIRE 80% FABBISOGNO CALORICO E PROTEICO ENTRO LE PRIME 48-72 ORE DAL RICOVERO
IMMUNONUTRIZIONE
• ARGININA• GLUTAMINA• GLI ACIDI GRASSI ω-3• I NUCLEOTIDI
UTILIZZARE PRINCIPI NUTRITIVI PER FAVORIRE LA DIMINUZIONE DELLOSTATO DI IPER-INFIAMMAZIONE E/O FAVORIRE L’AZIONE DEL SISTEMAIMMUNITARIO PER VIA ENTERALE
FARMACONUTRIENTI
IMMUNONUTRIZIONE
26 trials-2496 pzRiduzione del 36% di incidenza complicanze infettive-1.88 gg di degenza
NON SEMBRA AVER EFFETTOSULL’INCIDENZA DELLA MORTALITA’
ARGININAPRO E CONTRO
Utile nel pre-peri e post operatorio della chirurgia oncologica GI per la riduzione delle infezioni/fistole
REVIEW SISTEMATICA DI ARTICOLI RILEVANTIE PRESENTI SUI PRINCIPALI DATABASE SCIENTIFICI DAL 1990 AL 2010:DIETE ARRICCHITE IN ARGININA MIGLIORANO ESITI CLINICI NEI PZ CHIRURGICI E DOVREBBERO ESSERE PRESCRITTI ATUTTI I PZ CON CHIRURGIA ELETTIVA
E CHE PRESENTANO RICHIO DI COMPLICANZE INFETTIVE
IMPIEGO DI ARGININA è CONTROINDICATO NEI PAZIENTI CON SEPSI GRAVE PERCHE’ POTREBBEINDURRE UN’ECCESSIVA PRODUZIONE
iNOS (ossido nitrico sintasi inducibile).
GLUTAMINAAminoacido non essenziale sintetizzato in grande quantità nell’organismo (30% della concentrazione plasmatica di aa liberi) •Carburante principale per le cellule a rapida proliferazione (enterociti, linfociti) •Aiuta a mantenere l’integrità intestinale conservando la funzione barriera •Riduce la degradazione muscolare •Modula la risposta infiammatoria •Protegge dal danno ossidativo
ACIDI GRASSI OMEGA-3
• GLI ACIDI GRASSI ω-3: SOSTITUISCONO GLI ACIDI GRASSI ω-6 ALL’INTERNO DELLE MEMBRANE CELLULARI DELLE CELLULE DEL SISTEMA IMMUNITARIO RIDUZIONE INFIAMMAZIONE CON SINTESI DI LEUCOTRIENI E PROSTAGLANDINE
Gli Omega-3 (o PUFA n-3) sono una categoria di acidi grassi essenziali polinsaturi presenti nelle membrane cellulari per il mantenimento dell’integrità •I principali acidi grassi del gruppo omega-3 sono: acido α-linolenico (18:3; ALA) acido eicosapentaenoico (20:5; EPA) acido docosaesaenoico (22:6; DHA) •Gli acidi EPA e DHA possono essere sintetizzati dall'organismo umano a partire dall'ALA, ma in piccole quantità.
ω-6:ω-3 rapporto: 2-4:1
ω-6 PUFA Pro-infiammatoria
ω-3 PUFAAnti-infiammatoria
(Meno pro infiammatoria)
ω-6 e ω-3 influenze opposte
•Un’ eccessiva presenza di omega 6 porta ad una esagerata risposta infiammatoria (SIRS), bilanciata da una naturale reazione anti-infiammatoria (CARS).•omega 6 e omega 3 porta ad uno stato di omeostasi e al non sviluppo di SIRS e CARS.
Omeostasi infiammatoria
SIRS
CARS
Tempo SIRS: Systemic Inflammatory Response Syndrome= Sindrome da effetto infiammatorio sistemicoCARS: Compensatory-Anti-Inflammatory Response Syndrome= Sindrome da effetto compensatorio anti infiammatorio
Influenza del rapporto ω3 : ω6 su SIRS e CARS
Danno e disfunzione d’organo
Immunosoppressione = Complicazioni infettive
Grimminger F et al., Clinical Nutrition 21 (2002) 23-29, supplement 2
Predominio di ω6
Bilanciato ω3 : ω6
FARMACOMUTRIZIONE PREOPERATORIA IN ORL (CHIRURGIA ONCOLOGICA FARINGO-LARINGEA)
VIVARELLI R, BERSELLI, ET AL NUTRITIONALTHERAPY AND METABOLISM SINPE 2010
• Due gruppi candidati a chirurgia maggiore• Gruppo IMN (35pz)Trattamento
immunomodulatore per os nei 7 giorni pre-intervento
• Gruppo controllo (30pz)• Tutti e due nutrizione SNG dal primo giorno
Complicanze infettive inf.IMN 31.4% vs 56.6%Sovrapponibili complicanze chir.
Degenza media 20.8+/-11.8 IMN32.5+/-15-5 CTR
DAL PUNTO DI VISTA ECONOMICO
RISPARMIO DI 3.300 DOLLARI PER COSTI
BASATI SULLA RIDUZIONE DEI TASSI DI
COMPLICANZE INFETTIVE
RISPARMIO DI 6.000 DOLLARI PER COSTI
BASATI SULLA DURATA DELLA DEGENZA
OSPEDALIERA
2012
DAL PUNTO DI VISTA ECONOMICO
Gruppo immunonutrizionePre-operatoria
Gruppo trattamento convenzionale
Costo medio complic/pz (€) 4639 6178
Costo medi dei pz con complicanze (€)
8793 (38 pz con complic) 10494 (51 pz con complic)
Costo medio tot per pz randomizzato (€)
1872 3122
ANALISI IMPATTO ECONOMICO LINEE GUIDA ESPEN
PAZIENTI CON DIAGNOSI PRINCIPALEDI TUMORE GASTROINTESTINALE SOTTOPOSTI AD
INTERVENTI CHIRURGICI DI RESEZIONE GASTROESOFAGEA, PANCREATECTOMIA E
RESEZIONE COLON-RETTALE
SIMULAZIONE DI BUDGET IMPACT CON LA PROSPETTIVA DEL SSN NELL’APPLICAZIONE DELLE LINEE GUIDA EUROPEE
EVIDENZE DI LETTERATURA DELLA NUTRIZIONE IMMUNOMODULANTEVANTAGGI DI OUTCOME
Somministrazione:• peri-operatoria di 5/7 giorni prima e 5/7 giorni dopo per i pazienti normonutriti• fino a 10/14 giorni prima nel caso di soggetti in stato di malnutrizione.
MATERIALI E METODI
VALUTAZIONE STUDI PUBBLICATI
ANALISI IMPATTO ECONOMICO LINEE GUIDA ESPEN
RISULTATI:RIDUZIONE DEL COSTO MEDIO DEI RICOVERI: 813 EURO PER I NORMONUTRITI1.249 EURO PER I MALNUTRITI
CASISTICA:POPOLAZIONE TARGET PER TIPOLOGIA
La IMN si dimostra quindi cost saving: A LIVELLO NAZIONALE
INVESTIMENTO ANNUO PARI A € 7,6 MLN
RISPARMI POTENZIALI PER € 22,6 MLN
RISPARMIO FINALE ANNUO DI € 15,0 MLN.
CONCLUSIONI
• Necessario creare dei team multidisciplinari per la valutazione dello stato nutrizionale del paziente e per migliorare intervento terapeutico con maggior coinvolgimento farmacista ospedaliero e territoriale
• Ormai consapevoli dell’efficacia dei supporti nutrizionali enterali in termini di costi nella lotta alla malnutrizione
• facilitare l’accesso alle terapie pre-operatorie dei pazienti chirurgici (immunoterapia)
I regimi nutrizionali
• Calorie non proteiche: 20-30 Kcal/kg peso corporeo.
• Ripartizione glucosio: lipidi (%) = 70:30 o 60:40.
• 0.2-0.35 g Azoto/kg peso corporeo.• Privilegiare la via enterale.
Criteri di scelta delle miscele per NE
– Relativi al paziente• Patologia di base/stato metabolico• Funzione gastrointestinale
– Relativi alla sede dell’infusione
– Caratteristiche nutrizionali della miscela