professione veterinaria, anno 2008, nr 10

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008 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 5, numero 10, dal 10 al 16 marzo 2008 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona 10 2 STUPEF ACENTI Il Ministro Livia Turco ha scritto ai can- didati premier affinché nella prossima legislatura sia approvata la legge che semplifica le registrazioni dei farmaci contro il dolore. Le norme riguardava- no anche la veterinaria. DONNE Nella dirigenza medica del Ssn la pre- senza delle donne è del 32%, negli in- carichi di struttura complessa l'11%, mentre per le strutture semplici si arri- va al 25%. Più in generale nella pubbli- ca amministrazione "nonostante la componente femminile del lavoro pub- blico sfiori il 54% del totale le dirigenti di seconda fascia sono il 25% e le diri- genti di prima fascia circa il 15%". Ma la differenza, a favore degli uomini, au- menta considerando i compensi: le donne percepiscono solo il 29% dei compensi accessori e gli uomini il 71% del totale. MINIMI L’Agenzia delle Entrate (risoluzione n. 80 del 6 marzo) ha definito le istruzioni per il versamento della rettifica della detrazione IVA da parte dei contri- buenti che passano al regime dei mi- nimi: il periodo di riferimento è quello precedente a quello di applicazione del regime, mentre il codice tributo da indicare nell’F24 è il 6497. CARNI BOVINE Un solo marchio di qualità per distin- guere la carne bovina made in Italy. Il Piano nazionale per le carni bovine presentato dal Mipaaf cerca di riunire sotto l’unico concetto di “carne alleva- ta in Italia” i circa 100 disciplinari che attualmente certificano la qualità e la sicurezza della carne bovina. GALLINE La LAV ha promosso una una petizio- ne affinché il nuovo Governo si impe- gni a confermare la data del 1° gen- naio 2012 come termine per la messa al bando delle gabbie di batteria per le galline ovaiole, stabilito dalla Direttiva UE 74/99 e dal Decreto Legislativo 267/03, ora messo in discussione. www.anmvioggi.it [email protected] - L’informazione Veterinaria On Line parte pubblica: la SISAC (Struttura interregionale dei sanitari conven- zionati) la stessa dove vanno i me- dici di famiglia e tutte le altre cate- gorie mediche convenzionate. Questo sindacato si chiama SIVA (Sindacato Italiano Veterinari Am- bulatoriali) e oggi è inglobato in Federazione Medici UilFpl per se- dere ai tavoli delle trattative. Essendo i Leavet un progetto dell’ANMVI che ha richiesto e sta richiedendo un notevole dispendio di energie e che rite- niamo possa dare un ruolo diverso alle strutture ambulato- riali veterinarie priva- te, in un periodo di grave crisi econo- mica e di saturazio- ne del mercato, molti uomini vicini all'ANMVI han- no deciso di entrare in SIVA per chiudere il cerchio. Siccome era necessario dare una coordinazio- ne alle varie articolazioni in cui si presentano i Leavet dell’ANMVI si è costituito un braccio operativo di ANMVI detto appunto Sindacale che ha il ruolo di confrontarsi con SIVA per portare avanti il progetto Leavet. PERDONATECI SE UNA VOLTA TANTO SFRUTTIAMO QUESTO SPAZIO PER DIFENDERE LA PIÙ IMPORTANTE, STORICAMENTE E NUMERICAMENTE, società scientifica federata all'ANMVI: la SCIVAC. Veramente non avrebbe alcun bisogno di avvocati difensori in quanto la sua storia, la sua attività ed il numero dei suoi iscritti, basterebbero per renderla invulnerabile da critiche superficiali e spesso pretestuose, ma una telefonata ed una email, estremamente gentili ed educate, pervenuteci in questi giorni, pensiamo che meritino un chiarimento. Una criticava il costo, ritenuto eleva- to, di un corso, l'altra quello del Congresso Nazionale di Milano. Come ab- biamo avuto modo di dire altre volte, la quota di iscrizione dei corsi è calco- lata semplicemente dividendo il totale dei costi previsti per il presunto nume- ro di iscritti. A volte il risultato è positivo, spesso è in perdita. Non vi è quindi la possibilità di grandi interventi per contenerla se non con il reale rischio di uno scadimento della qualità. Per quanto riguarda il Congresso, non solo il costo di iscrizione è estremamente basso se rapportato ad iniziative simili, organizzate da altre associazioni veterinarie in Europa, che indicano quote tre o quattro volte maggiori, ma anche rispetto ad altre proposte di associa- zioni italiane che prevedono costi di iscrizione più elevati pur senza neppure prevedere atti congressuali. Non dimentichiamo poi che la SCIVAC propone ogni anno più di 50 iniziative gratuite, redistribuite su tutto il territorio nazio- nale, su temi diversi e con il coinvolgimento dei migliori relatori nazionali, e tutte accreditate ECM per chi ritiene di voler raccogliere i crediti. Uno sforzo non da poco. MA QUANTO MI COSTI! Il nostro programma per il futuro Governo Alla veterinaria deve essere riconosciuto più peso nelle politiche della salute. Sosteniamo i candidati Mancuso e Viola A PAGINA 3 STABILIZZAZIONI TRA FATTI E ASPIRAZIONI A PAGINA 8 A PAGINA 10 A PAGINA 14 A PAGINA 16 A PAGINA 26 SICUREZZA SUL LAVORO PER GLI AUTONOMI UNA LINEA GUIDA CHE CI QUALIFICA DESTINAZIONE FINALE SUL PASSAPORTO DEGLI EQUIDI UN NUOVO PORTALE PER L’EDITORIA VETERINARIA AL VOTO BREVI SIVA PER I LEAVET ORGANO DI INFORMAZIONE DELL ’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. la PR O FESSI O NE VETERINARIA di CARLO SCOTTI Come è noto a tutti, da tem- po l'ANMVI sta portando a- vanti il progetto Leavet che prevede la collaborazione tra la medicina veterinaria priva- ta e quella pubblica per quanto concerne la steriliz- zazione dei ran- dagi e una medi- cina di base per le Categorie so- ciali meno ab- bienti, in un rap- porto di conven- zione con le strutture veteri- narie private. Questo progetto sta avviando i primi passi nel Lazio, spe- ro prossimamente in Piemonte e stiamo lavorando affinché venga esteso in tutta Italia. Il pro- getto prevede, tra le altre cose, la contrattazione economica su quanto dovranno percepire i vete- rinari privati per le sterilizzazioni e per quella che sarà la medicina di base a favore delle Categorie so- cialmente deboli. Per questo motivo è necessario un Sindacato riconosciuto che vada a contrattare con la delegazione di la PR OFESSI O NE VETERINARIA ) . , www.anmvi.it/vetjob/ VET-JOB Il mercato italiano del lavoro veterinario ) . , www.anmvi.it/vetexchange/ VET-EXCHANGE Il mercato italiano delle attrezzature professionali veterinarie ANMVI per... ANMVI SERVIZI - +39/0372/40.35.37 [email protected] L’ambulatorio chiavi in mano Apri? Trasformi? Adegui la tua struttura? Chiama ANMVI Servizi: consulenze sopralluoghi assistenza L’ambulatorio chiavi in mano Apri? Trasformi? Adegui la tua struttura? Chiama ANMVI Servizi: consulenze sopralluoghi assistenza

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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Page 1: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 10

000088SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 5, numero 10, dal 10 al 16 marzo 2008Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona1100 22

STUPEFACENTIIl Ministro Livia Turco ha scritto ai can-didati premier affinché nella prossimalegislatura sia approvata la legge chesemplifica le registrazioni dei farmacicontro il dolore. Le norme riguardava-no anche la veterinaria.

DONNENella dirigenza medica del Ssn la pre-senza delle donne è del 32%, negli in-carichi di struttura complessa l'11%,mentre per le strutture semplici si arri-va al 25%. Più in generale nella pubbli-ca amministrazione "nonostante lacomponente femminile del lavoro pub-blico sfiori il 54% del totale le dirigentidi seconda fascia sono il 25% e le diri-genti di prima fascia circa il 15%". Mala differenza, a favore degli uomini, au-menta considerando i compensi: ledonne percepiscono solo il 29% deicompensi accessori e gli uomini il 71%del totale.

MINIMIL’Agenzia delle Entrate (risoluzione n.80 del 6 marzo) ha definito le istruzioniper il versamento della rettifica delladetrazione IVA da parte dei contri-buenti che passano al regime dei mi-nimi: il periodo di riferimento è quelloprecedente a quello di applicazionedel regime, mentre il codice tributo daindicare nell’F24 è il 6497.

CARNI BOVINEUn solo marchio di qualità per distin-guere la carne bovina made in Italy. IlPiano nazionale per le carni bovinepresentato dal Mipaaf cerca di riuniresotto l’unico concetto di “carne alleva-ta in Italia” i circa 100 disciplinari cheattualmente certificano la qualità e lasicurezza della carne bovina.

GALLINELa LAV ha promosso una una petizio-ne affinché il nuovo Governo si impe-gni a confermare la data del 1° gen-naio 2012 come termine per la messaal bando delle gabbie di batteria per legalline ovaiole, stabilito dalla DirettivaUE 74/99 e dal Decreto Legislativo267/03, ora messo in discussione.

www.anmvioggi.it [email protected] - L’informazione Veterinaria On Line

parte pubblica: la SISAC (Strutturainterregionale dei sanitari conven-zionati) la stessa dove vanno i me-dici di famiglia e tutte le altre cate-gorie mediche convenzionate.Questo sindacato si chiama SIVA(Sindacato Italiano Veterinari Am-bulatoriali) e oggi è inglobato inFederazione Medici UilFpl per se-

dere ai tavoli delletrattative. Essendo i Leavet unprogetto dell’ANMVIche ha richiesto esta richiedendo unnotevole dispendiodi energie e che rite-niamo possa dareun ruolo diverso allestrutture ambulato-riali veterinarie priva-te, in un periodo digrave crisi econo-mica e di saturazio-ne del mercato,

molti uomini vicini all'ANMVI han-no deciso di entrare in SIVA perchiudere il cerchio. Siccome eranecessario dare una coordinazio-ne alle varie articolazioni in cui sipresentano i Leavet dell’ANMVI siè costituito un braccio operativo diANMVI detto appunto Sindacaleche ha il ruolo di confrontarsi conSIVA per portare avanti il progettoLeavet.

PERDONATECI SE UNA VOLTA TANTO SFRUTTIAMO QUESTOSPAZIO PER DIFENDERE LA PIÙ IMPORTANTE, STORICAMENTEE NUMERICAMENTE, società scientifica federata all'ANMVI: la SCIVAC.Veramente non avrebbe alcun bisogno di avvocati difensori in quanto la suastoria, la sua attività ed il numero dei suoi iscritti, basterebbero per renderlainvulnerabile da critiche superficiali e spesso pretestuose, ma una telefonataed una email, estremamente gentili ed educate, pervenuteci in questi giorni,pensiamo che meritino un chiarimento. Una criticava il costo, ritenuto eleva-to, di un corso, l'altra quello del Congresso Nazionale di Milano. Come ab-biamo avuto modo di dire altre volte, la quota di iscrizione dei corsi è calco-lata semplicemente dividendo il totale dei costi previsti per il presunto nume-ro di iscritti. A volte il risultato è positivo, spesso è in perdita. Non vi è quindila possibilità di grandi interventi per contenerla se non con il reale rischio diuno scadimento della qualità. Per quanto riguarda il Congresso, non solo ilcosto di iscrizione è estremamente basso se rapportato ad iniziative simili,organizzate da altre associazioni veterinarie in Europa, che indicano quotetre o quattro volte maggiori, ma anche rispetto ad altre proposte di associa-zioni italiane che prevedono costi di iscrizione più elevati pur senza neppureprevedere atti congressuali. Non dimentichiamo poi che la SCIVAC proponeogni anno più di 50 iniziative gratuite, redistribuite su tutto il territorio nazio-nale, su temi diversi e con il coinvolgimento dei migliori relatori nazionali, etutte accreditate ECM per chi ritiene di voler raccogliere i crediti. Uno sforzonon da poco.

MA QUANTO MI COSTI!

Il nostroprogrammaper il futuro GovernoAlla veterinaria deve essere riconosciuto più peso nelle politiche della salute.Sosteniamo i candidati Mancuso e ViolaA PAGINA 3

STABILIZZAZIONITRA FATTI

E ASPIRAZIONI

A PAGINA 8 A PAGINA 10 A PAGINA 14 A PAGINA 16 A PAGINA 26

SICUREZZASUL LAVORO

PERGLI AUTONOMI

UNA LINEAGUIDA CHE

CI QUALIFICA

DESTINAZIONEFINALE SUL

PASSAPORTODEGLI EQUIDI

UN NUOVOPORTALE PER

L’EDITORIAVETERINARIA

AL VOTO

BREVI SIVA PER I LEAVET

ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

laPROFESSIONE VETERINARIA

di CARLO SCOTTI

Come è noto a tutti, da tem-po l'ANMVI sta portando a-vanti il progetto Leavet cheprevede la collaborazione trala medicina veterinaria priva-ta e quella pubblica perquanto concerne la steriliz-zazione dei ran-dagi e una medi-cina di base perle Categorie so-ciali meno ab-bienti, in un rap-porto di conven-zione con lestrutture veteri-narie private.Questo progetto staavviando i primipassi nel Lazio, spe-ro prossimamente inPiemonte e stiamolavorando affinchévenga esteso in tutta Italia. Il pro-getto prevede, tra le altre cose, lacontrattazione economica suquanto dovranno percepire i vete-rinari privati per le sterilizzazioni eper quella che sarà la medicina dibase a favore delle Categorie so-cialmente deboli. Per questo motivo è necessario unSindacato riconosciuto che vada acontrattare con la delegazione di

laPROFESSIONE VETERINARIA

).,

www.anmvi.it/vetjob/

VET-JOBIl mercato italiano

del lavoro veterinario

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VET-EXCHANGEIl mercato italiano delle

attrezzature professionaliveterinarie

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Page 2: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 10
Page 3: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 10

di CARLO SCOTTIPresidente ANMVI

Sei venuto come prossimoministro della Salute?’’ Di-cono le agenzie che aquesta domanda del Mini-stro Livia Turco, il Gover-natore della Lombardia

Formigoni si sia “schermito” e abbia risposto:“non sarò io, ma Maurizio Sacconi’’, l’ex sot-tosegretario al Lavoro del Governo Berlusco-ni. Al di là dei nomi, abbiamo sempre espres-so una preferenza di principio per ministri del-la salute di taglio politico e non tecnico, cre-dendo che solo in questo modo possano a-vere un maggior peso decisionale nel Consi-glio dei Ministri. In questi anni, un ruolo non meno importan-te, è stato tuttavia giocato dai Sottosegreta-ri con delega alla veterinaria ed è proprio conqueste cariche che la nostra Associazione siè principalmente confrontata (con esiti alter-ni e risultati non sempre soddisfacenti). L’im-pressione è da sempre che la veterinaria sial’ultima ruota del carro all’interno del Dica-stero di Lungo Tevere Ripa e crediamo legit-timo avanzare una critica anche alla comu-nicazione istituzionale scarsamente impe-gnata nel mantenere viva l’attenzione dell’o-pinione pubblica sull’operato della funzioneveterinaria. Non c’è piaciuto ad esempio cheil Ministro della salute nel tracciare il bilanciodei venti mesi del suo mandato non ci abbiamai citato. Di fatto, il vero rapporto con il Mi-nistero della Salute è sempre di tipo tecnicoed operativo attraverso il Dipartimento di Sa-nità Veterinaria e le sue Direzioni Generali.

NO AL MINISTERO UNICOIn quest’ultimo scorcio di Legislatura abbia-mo avuto parecchie conferme di questa tra-scuratezza e la prossima non lascia bensperare. È per questa scarsa considerazio-ne della funzione veterinaria che non siamofavorevoli al Ministero Unico del Welfare.Non siamo favorevoli ad un ritorno alla Bas-sanini che accorpando Salute, Previdenza eAffari Sociali rischia di annacquare la sanità,figuriamoci se la veterinaria non anneghe-rebbe… figuriamoci se l’emorragia in corsodalla salute alle politiche agricole o dalla pro-fessione verso altre professioni non rischie-rebbe di peggiorare. La lezione dell’anagrafeequina dovrebbe insegnare. Saremmo inol-tre l’unico Paese che non si presenterebbecon un proprio Ministro della Salute ai tavolidell’Europa e, come veterinari, saremmo an-cora più penalizzati in una dimensione co-munitaria dove la veterinaria è strettamenteconnessa alle politiche agricole. Il rischio diperdere lo status di sanitari è visibile.

I NUOVI ORDINI SANITARICaduta la delega parlamentare è caduta an-che l’infausta ipotesi di creare un Ordine peri tecnici della prevenzione e di assegnare lo-ro competenze squisitamente veterinarie peri quali esiste una riserva di competenza san-cita dall’abilitazione di stato e dall’obbligo diiscrizione all’ordine professionale. Questa vi-cenda è stata l’esatta dimostrazione di co-me fra le professioni sanitarie, il Ministerodelle professioni sanitarie non contempli laveterinaria. Inaccettabile, come inaccettabileè stata la presa di posizione del Ministro Bo-nino a cui pare vada il merito dello scongiu-

rato pericolo: un attacco al sistema ordinisti-co visto come anacronistico e come una“sacca di privilegi”.

L’ORDINAMENTO ESISTENTECi auguriamo che il pregiudizio del MinistroBonino rimanga un fatto isolato e che laprossima Legislatura sappia finalmente va-rare quella riforma delle professioni e degliOrdini che nessun Governo ha il coraggio diportare a termine. Il disastroso intervento delMinistro Bersani è paragonabile a quello dichi invece di riformare butta tutto all’aria epoi se ne va. Le liberalizzazioni hanno cam-biato la nostra deontologia, le regole dellaconcorrenza, della pubblicità e dei rapporticon l’utenza trasmettendo un messaggio ditipo punitivo nei confronti delle libere profes-sioni e facendo scadere l’Ordine a grettacorporazione anziché innalzarlo a ruolo diente ausiliario dello Stato. Alla prossima Le-gislatura chiediamo che la riforma degli Or-dini abbia la capacità di esercitare un distin-guo per le professioni sanitarie che non“vendono” “servizi”, ma prestazioni medi-che. Ricordiamo lo stupore del Ministro Ber-sani invitato dall’ANMVI a non mescolare av-vocati con architetti e veterinari. Pare chenemmeno l’Antitrust ci avesse riflettuto ab-bastanza. Da tutto questo abbiamo portatoa casa un immagine peggiorata presso ilpubblico. Anche la previdenza è uscita a fa-tica da un lungo periodo nel quale l’autono-mia e l’indipendenza di enti privatizzati èsembrata seriamente minacciata. Ci ha re-stituito fiducia il TAR del Lazio nel legittimareil nostro Ente previdenziale a decidere dellapropria spesa e dei propri investimenti invirtù del fatto che la previdenza dei profes-sionisti è totalmente a carico nostro e nonbeneficiamo di aiuti di Stato.

ABUSO DI PROFESSIONESi capisce come dalla scarsa considerazio-ne per l’istituto ordinistico non possa nasce-re una seria ed incisiva lotta all’abuso di pro-fessione. Non è passato il decreto che do-veva introdurre la confisca delle attrezzaturedel sanitario abusivo. Non solo. Si è ancheletto che la legge 175 è stata spazzata viadalla Legge Bersani e con essa le unicheprevisioni di lotta all’abuso di professione e-sistenti nell’ordinamento veterinario. È que-sta una interpretazione che non ci trovad’accordo e che non consideriamo sosteni-bile sul piano giuridico. La nostra pressanterichiesta al prossimo ministro sarà quella divarare un decreto che stabilisca le riserve ele esclusive della professione veterinaria,dando alla professione quello strumento le-gislativo indispensabile per contrastare effi-cacemente il reato di esercizio abusivo dellaprofessione veterinaria.

PRECARIATOAbbiamo letto con piacere della ricognizioneavviata dal Ministero per conoscere quantiprecari ci sono nel SSN. Non abbiamo peròvisto fare nulla per i precari del Ministerostesso. Eppure ci sembrava di aver efficace-mente sollecitato il Ministro Livia Turco a ri-cordarsi dei medici veterinari che lavoranonelle sedi centrali e periferiche del Ministero:ci era persino stato risposto (nero su biancocon firma di pugno) che la loro condizione e-ra all’attenzione del Governo. Non è statocosì per colpa della solita “dimenticanza”.

PROGRAMMAZIONEUNIVERSITARIA

Il nostro Ministero si è dimostrato latitante sulfronte universitario. È qui che la professionesoffre i principali anacronismi ed è da qui chenascono i principali problemi occupazionali. Ètempo che il Ministero della Salute si raccordiefficacemente con il Ministero dell’Universitàe non lasci scoperte le posizioni ai tavoli dellaprogrammazione universitaria. Dal canto suoil Ministero dell’Università riconosca che la ve-terinaria ha diritto ad avere un ambito propriotra le facoltà scientifiche mediche e non siapiù inquadrata come una laurea affine ad A-graria. Ancora una volta è stato il TAR del La-zio a darci ragione e a mettere un punto didomanda sull’interateneo di Catanzaro e sul-l’operato dell’allora Ministro Moratti.

EDUCAZIONE CONTINUANon ci sono solo i medici e non ci sono sologli operatori del settore pubblico. Esistono li-beri professionisti della sanità veterinaria aiquali viene imposto un sistema di educazionecontinua in medicina che - scavalcando lafunzione deontologica ed ordinistica - nonsoddisfa le esigenze di aggiornamento e im-pone costi economici inaccettabili. Al prossi-mo Governo chiederemo l’espressa esclusio-ne dei liberi professionisti dall’obbligatorietàdell’educazione continua in medicina.

SICUREZZA ALIMENTARENon è ancora attuato nel nostro Paese un ef-ficace sistema di epidemio-sorveglianza. Lalezione della BSE non è stata assimilata dainostri Governanti che hanno lasciato che ilveterinario aziendale restasse lettera morta.Né è stata mai considerata l’esperienza e lacompetenza sul campo dei medici veterinari

nell’assegnazione di cariche all’interno delle i-stituzioni preposte alla sicurezza alimentare. Iveterinari competenti si sono visti scavalcarea favore di nomine che si spiegano solo conmotivazioni politiche e sindacali. La stessa lo-gica anti-meritocratica che pervade il SSNlottizzato e che non favorisce la modernizza-zione della sanità italiana.

laPROFESSIONE VETERINARIA 10 | 2008 Elezioni Politiche 2008 Attualità 3

Riflessioni sul Governo che verràDalla prossima Legislatura ci aspettiamoinnanzitutto più considerazione e più rispetto

La nostra proposta ai due maggiori schieramenti politici (PD e PDL) è decisamentecontro corrente: vorremmo non solo mantenere il Ministero della Salute, ma addi-rittura rafforzarlo e, se possibile, potenziare la struttura dipartimentale della sa-

nità veterinaria. Condividiamo da tempo una proposta che sappiamo essere il cavallodi battaglia di una delle maggiori associazioni animaliste nazionali: un Vice Ministro al-la veterinaria e una Direzione Generale specifica per il benessere e la tutela animaleche sappia finalmente farsi carico di aspetti del rapporto uomo-animale oggi trascuratio trattati in regime di emergenza. Crediamo che attraverso il progetto Leavet, attraver-so la creazione di una rete di strutture veterinarie private in rapporto di collaborazionecon il SSN, si possa realizzare compiutamente quel processo di valorizzazione dellaveterinaria privata che a livello istituzionale ancora manca.

PIÙ PESO NELLA SALUTE

L’accanimento contro i lavoratoriautonomi ha subito una pesanteaccelerazione nel corso di questa

Legislatura che ha tentato di trasformarelo studio di settore in uno strumento pro-batorio della sicura evasione fiscale deiprofessionisti. Il contante, secondo le re-gole della tracciabilità, ci viene presso-ché precluso e la pressione fiscale sulleprestazioni veterinarie rimane inalterata.La contro partita del regime cosiddettodei minimi, oltre a risultare piuttostocomplessa (a dispetto degli intenti disemplificazione) non corrisponde ad unapolitica economica che possa dirsi ra-gionata sulle attività professionali. Suquesto fronte Confprofessioni, a cui ade-risce ANMVI, ha promesso battaglia ecostringerà il prossimo Governo a fare iconti con un settore produttivo che inci-de sul PIL nazionale e che pure vienetrattato con diffidenza e pregiudizio.

IL FISCO

Page 4: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 10

BIOETICALa mancata conferma di un rappresentantedella medicina veterinaria nel Comitato Na-zionale di Bioetica insediato dal GovernoProdi, data fino all’ultimo per certa nella fi-gura del Collega Pasqualino Santori, è statasintomatica. ANMVI e FNOVI hanno subitolamentato la scarsa considerazione dellaprofessione attraverso comunicati stampa eformale interpello alla Presidenza del Consi-glio dei Ministri. Il Sottosegretario alla Presi-denza del Consiglio Enrico Letta spiegavapoi che “tra i principi utilizzati dal Governoper la nomina del nuovo Comitato Naziona-le di Bioetica, particolare importanza è stataattribuita alla riduzione del numero dei com-ponenti”. Tuttavia, il Sottosegretario Letta sottolinea-va che tale scelta, “dettata dalla volontà diaccrescere l’efficienza del Comitato”, “nonintendeva in alcun modo trascurare la cre-scente rilevanza della Medicina Veterinarianel dibattito nazionale sui temi della Bioeti-ca”. Non siamo mai stati coinvolti.

IL LEGISLATOREIl Parlamento non ha brillato in questo brevescorcio di Legislatura. Ha rinviato alle Re-gioni la patata bollente dell’intramoenia ve-terinaria (dalle quali non abbiamo notizie…),non ha legiferato in materia di medicine nonconvenzionali, non ha messo mano alla re-golamentazione della pet therapy (oggi la-sciata in balia di terapie fai da te), ha tenta-to una disastrosa riforma della Legge 281contro il randagismo.

LE REGIONINon ci piace l’attuale federalismo in sanitàe non ci piace l’attuale assetto della veteri-naria a livello regionale, un assetto che ri-sente, non meno di quello nazionale, dellacollocazione minoritaria della veterinaria an-che rispetto ad altre professionalità. Lamen-tiamo una scarsa trasparenza delle Confe-renze (Stato-Regioni, Regioni e Unificata) icui processi decisionali e consultivi non ri-sultano adeguatamente condivisi quandosono in itinere, né adeguatamente comuni-cati quando sono stati adottati. Il peso delleRegioni è oggi rilevante a causa di un TitoloV della Costituzione che ha favorito la par-cellizzazione delle decisioni in materia di sa-nità. Il Ministero della Salute dà le direttivesenza alcuna garanzia che le Regioni le ri-spettino. Ne sono un esempio gli Accordi tra il Mini-stero della Salute e le Regioni non recepiti onon attuati.

IL RAPPORTO CON GLI ANIMALIAll’innalzamento dei diritti degli animali, sia-no essi da produzione o da compagnia, de-ve corrispondere un maggior riconoscimen-to della funzione veterinaria. Questo valgasia sul piano nazionale che in ambito comu-nitario. Il Governo e il Legislatore non se-guano le tesi protezionistiche solo per il loroimpatto sull’opinione pubblica ma sviluppi-no un approccio tecnico al benessere e allatutela animale senza trascurare il punto divista veterinario. Crediamo sia indispensa-bile evitare di continuare a banalizzare il rap-porto uomo-animale e che le istituzioni pos-sano fare molto per invertire una tendenzaalla demagogia e alla superficialità che nonaiuta ad impostare correttamente il rappor-to con l’animale nella società. Per farlo è ne-cessario assumere comportamenti normati-vi basati sui fondamenti scientifici e sullaconcreta applicabilità. Con questo ci augu-riamo, ad esempio, che si chiuda l’era delleordinanze con tingibili ed urgenti provvedi-menti sui cani pericolosi. ■

ON. RODOLFO VIOLA

Dopo solo 20 mesi di lavoro è parsaevidente l’impossibilità di governarein maniera coesa e coerente: non è

più il momento delle analisi e delle dietrolo-gie politiche. Sono stati mesi impegnativiche mi hanno visto impegnato, per la primavolta in Parlamento, a conoscere e a meta-bolizzare i meccanismi della politica romana.In questo lavoro ho cercato comunque di te-nere tra i miei principali obiettivi la valorizza-zione del ruolo del Medico Veterinario nellasocietà attivandomi sia nel dibattito internoalla categoria che con il lavoro in Parlamen-to (stabilizzazione dei Medici Veterinari pre-cari del Ministero della Salute ad esempio).Questo non per una difesa d’ufficio, ma perla forte convinzione che la nostra categoria,nelle sue svariate modalità di realizzazione,può rappresentare anche oggi, in una so-cietà in rapidissima e travolgente trasforma-zione, un punto di riferimento nel mondodelle professioni intellettuali. Abbiamo uncurriculum universitario impegnativo cheproprio per questo rappresenta la forza deicolleghi che, uscendo dall’Università, hannoperò il diritto di trovare una giusta e adegua-ta collocazione nel mondo della professione.Io penso che il lavoro che ci aspetta ancoraper fare in modo che la Veterinaria occupi ilruolo sociale che da sempre le spetta, siaancora molto ed impegnativo: dalla riformadelle professioni al ruolo dei Medici Veterina-ri nella Sanità Pubblica (anche con la defini-tiva stabilizzazione dei troppi precari dellaSanità Pubblica Veterinaria), passando attra-verso una razionalizzazione del sistema Uni-versità noi dobbiamo presentare un proget-to coeso tra i diversi mondi della Veterinariache ci permetta di essere protagonisti posi-tivi nella nostra società. Penso in sostanzaad una sorta di “Patto per la Veterinaria” nelquale tutti assieme, l’Ordine Professionale, ilsistema universitario, i Veterinari Liberi Pro-fessionisti, i Veterinari Dipendenti Pubblici ele tante società scientifiche che ne animanoil dibattito culturale e di aggiornamento, de-vono indicare il modello di veterinaria per ilfuturo. Sapendo che le realtà sopra citatestanno assieme in un delicato equilibrio, eche nessuna di queste può pensare di valo-rizzare il proprio ruolo a danno degli altri. Perquesti motivi, oltre naturalmente perché cre-do fermamente nel progetto del Partito De-mocratico, per il quale sono candidato nelCollegio Veneto 2 per la Camera dei Depu-tati, resto a disposizione della Veterinaria, diquella realtà che ancora oggi considero lamia Professione, il mio mondo. Con la stes-sa passione e curiosità intellettuale che han-no informato il mio impegno professionaleprima e quello politico adesso.

ON. GIANNI MANCUSO

Nel 2001, dopo alcune esperienzeamministrative locali e regionali, so-no entrato per la prima volta in Par-

lamento, grazie alla fiducia di molti miei con-cittadini novaresi. Nel 2006 mi è stata datala opportunità di ritornare alla Camera deiDeputati, dove ho svolto la mia attività par-lamentare seguendo con particolare atten-zione tutto quanto attiene il ruolo dei MediciVeterinari nel nostro Paese. Nei 22 mesi diquesta breve Legislatura, dai banchi dell’op-posizione, ho presentato, tra le altre, unaP.d.L. sui Livelli Essenziali di Assistenza inmedicina veterinaria ed una P.d.L. sulla re-

golamentazione della Pet - Therapy. Sulfronte del benessere animale ho incalzato ilGoverno con numerosi atti ispettivi su argo-menti quali: maltrattamento dei cavalli neipalii storici, regolamentazione della deten-zione degli aracnidi, trasmissione del viruschikungunya tramite le zanzare in Emilia Ro-magna, morti sospette di orsi nel Parco de-gli Abruzzi, importazione di cuccioli di cani egatti dall’Est europeo, macellazione rituale i-slamica, trasporto dei cani sugli aerei e tan-to altro ancora.Nonostante il mio impegno, a volte solita-rio, sui temi di nostro interesse ci sono an-cora tanti problemi irrisolti e progetti nonconclusi. In caso di riconferma, il mio impegno sarà ri-volto in particolare a: • Contenimento della piaga del precariato

professionale;• Università: troppe facoltà e troppi laureati

che stentano a trovare dignitosa colloca-zione nel mondo della professione;

• ECM: uscire dalla palude, non esiste san-zione, non esiste sgravio fiscale, troppigiorni sottratti all’attività professionale

• Riforma delle Professioni intellettuali;• Attenuazione dei danni recati alla profes-

sione dagli studi di settore e dalla falsa li-beralizzazione imposta da Bersani. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 10 | 20084 Attualità Elezioni Politiche 2008

«C'è una fetta d'Italia che nel program-ma del Partito democratico non esiste.Abbiamo letto con estrema attenzioneil documento presentato a Roma il 25febbraio scorso del segretario del Pd,Walter Veltroni, e spiaceconstatare che i liberiprofessionisti, un com-parto produttivo con oltre4 milioni di operatori cheproducono il 12,5% del Pilnazionale, siano staticompletamente ignoratida uno dei principali par-titi candidati alla guidadel Paese». Duro attacco di GaetanoStella, presidente della Confprofessio-ni, al documento programmatico di go-verno di Walter Veltroni. Il numero uno della Confederazionedei professionisti che riunisce 16 or-ganizzazioni associative nei comparti

I LIBERI PROFESSIONISTI NON ESISTONO

dell'economia/lavoro, sanità/salute,ambiente/territorio e diritto/giustizia,rincara la dose sottolineando come «ilprogramma del Pd, in alcuni punticondivisibile, preclude qualsiasi ini-

ziativa del governo sulfronte del riordino del si-stema professionale ita-liano, ingessato da alme-no dieci anni». Ma Stella va oltre la diatri-ba della riforma delle pro-fessioni. «I numerosi interventi an-nunciati sul fronte dell'e-conomia, della giustizia,delle infrastrutture e del-

la salute pubblica si possono realizza-re soltanto con le idee, le competenzee la piena collaborazione dei profes-sionisti. Evidentemente, un'Italia del sapere edella conoscenza non si può fare».

I nostri parlamentari si ripresentano al voto

IComitati Unitari degli Ordini e Collegiprofessionali condivido-no la necessità di entra-

re nel dibattito politico concapacità propositive smen-tendo la sensazione di cor-porazione e con la volontàdi attivare il confronto con icandidati alle elezioni. Rife-risce la FNOVI(www.fnovi.it) che gli Ordiniintendono ribadire con for-za che i professionisti co-stituiscono una forza socia-le che rappresenta una importante ri-

LIBERARE ENERGIE VITALI

sorsa per lo sviluppo del sistema Italia.Il CUP ritiene opportunoche vengano adottate misu-re che valorizzino la pre-senza del professionistanella società e nell'econo-mia del Paese, individuatein 12 punti fermi, liberandole energie vitali rappresen-tate dai lavoratori della co-noscenza e rimuovendo gliostacoli che di fatto ne han-no impedito il pieno svilup-po. (Nella foto, Raffaele Si-

rica, Presidente CUP)

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Sono sempre di più le don-ne a laurearsi in MedicinaVeterinaria. Alla Facoltà diTorino dove i laureati sonoal 70% donne una docen-te ha invitato alcune stu-

dentesse che chiedevano la tesi sui bovini alasciar perdere perché “è un settore per uo-mini”. Alcune facoltà di Medicina Veterinariastanno arrivando all’85/90%. Questo datopreoccupa alcuni settori che pensano di po-ter avere difficoltà nei prossimi anni a trovareMedici Veterinari disposti ad assumersi ruoliparticolarmente impegnativi. Queste giovanilaureate saranno disposte ad andare negli al-levamenti alzandosi alle 5 di mattina? Potran-no offrire quella disponibilità necessaria per u-na costante reperibilità 24 ore al giorno, an-che il Sabato e la Domenica? Se si analizza-no i dati degli iscritti alla SIVAR (Società Italia-na Veterinari per Animali da Reddito) su circamille iscritti le donne non superano l’1%.

NESSUNA DISCRIMINAZIONEFare il veterinario in questo settore è quindi unmestiere da uomini? Certamente la Prof. Ma-ria Teresa Capucchio, deve essere convintadi questo e quindi ha sconsigliato ad alcune

studentesse una tesi di laurea nel settore deibovini:” Non volevo discriminare nessuno - hadichiarato in una intervista al Corriere dellaSera - Ma il lavoro che avrebbe portato allatesi di ricerca consisteva nel fare prelievi e ne-croscopie su animali che possono pesare an-che 5-6 quintali. E proprio perché si tratta del-la mia materia, posso assicurare che non èfacile...”. Questa posizione espressa dalla do-cente ha suscitato molte polemiche da partedelle escluse che ritengono di avere il diritto ele capacità per operare anche in questo set-tore. Il problema però per molti continua adesserci. Sarebbe meglio che ci fosse un mag-gior equilibrio negli iscritti ai Corsi di Laurea inMedicina Veterinaria che oltre ad essere trop-pi sono sempre più donne.

IL PROBLEMA NON ESISTEFra qualche anno cosa potrà accadere? No-nostante il numero esorbitante di veterinari inItalia saremo costretti ad importare professio-nalità specifiche da altri paesi? Secondo leveterinarie intervistate il problema non esiste.Saranno loro a sopperire alle esigenze delsettore acquisendo professionalità e dimo-strando agli allevatori che non hanno nulla dainvidiare ai colleghi maschi. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 10 | 20086 Attualità Università

Sulla vicenda il Presidente FNOVI ha così commentato: “La professione, in parti-colare nel settore degli animali da reddito, è dura e certamente impegnativa daun punto di vista fisico, ma è alla portata di tutti i professionisti preparati. I valori

che ci indirizzano verso i diversi settori della nostra attività professionale sono altri enon devono essere condizionati dal genere. Ma forse, ancora una volta, ci troviamo difronte ad un modo superficiale di riportare notizie che riguardano la nostra professio-ne”. Come richiesto dall’evoluzione della professione, la Federazione sta avviando unariflessione su questa tematica; percorso che, tra le altre iniziative, prevede la istituzio-ne di un Comitato per le Pari Opportunità, che avrà come interlocutore anche il relativodipartimento della Presidenza del Consiglio dei Ministri al fine di attuare e sviluppareconcretamente la cultura di genere nelle libere professioni con l’obiettivo di valorizzarel’apporto delle donne”.

PARI OPPORTUNITÀ

Una tesi sui bovini? Lasciate perdere:“è un settore per uomini”A Torino, una docente ha invitato alcunestudentesse a non fare la tesi sui bovini. Ma le donne la pensano diversamente

Il Consorzio Almalaurea, che riuniscela maggior parte delle Università ita-liane, ha presentato a Catania il 29

febbraio la ricerca sull'occupazione deilaureati del 2007.I dati presentatisono sintetici eriferiti alle diver-se aree fra lequali non com-pare la MedicinaVeterinaria chedal Ministeronon è ancora ri-conosciuta co-me area autono-ma ma resta ag-gregata ad agra-ria. Mancanoquindi al mo-mento dati anali-tici specifici peril settore veteri-nario se non al-cuni che sonocomunque moltointeressanti. Inparticolare il dato più importante è quel-lo che riguarda la percentuale di occu-pati ad un anno dalla Laurea che riferitoal 2007, per la Medicina Veterinaria, ri-

ALMALAUREA, VETERINARI IN SITUAZIONE CRITICA

sulta essere soltanto del 38%, lo stessodato del 2006. È quindi evidente che la situazione di cri-si del settore continua ad essere preoc-

cupante, se nondrammatica: so-lo un laureato sutre dopo un annodalla laurea haun'occupazione.Il dato del 2007viene riportatonella relazionecon un commen-to che specificache sono molti ilaureati in veteri-naria che conti-nuano il percor-so formativo conmaster o specia-lizzazioni, di-menticando peròdi sottolineareche la maggiorparte di questi ècostretta a farlo

sperando di avere qualche possibilità inpiù di trovare un'occupazione, o soltantocome area di parcheggio in attesa di tro-vare lavoro.

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di GUIDO PETRACCACommissario Straordinario

Istituto Zooprofilattico Sperimentaledell’Umbria e delle Marche

Rispondo di buon grado allanota inviata dagli otto lau-reati che hanno avuto unrapporto pluriennale di la-voro non a tempo indeter-minato con l’Istituto che

ora dirigo in qualità di Commissario Straordina-rio. Lo faccio con l’intento di fornire un elemen-to di chiarezza sul comportamento adottato daquesto Istituto, che ritengo necessario in primisper gli otto interessati, che in sei mesi non han-no mai sentito il bisogno di rivolgersi diretta-mente a me per avere informazioni di primamano sulla vicenda. Se lo avessero fatto, avrei loro spiegato:1) che il percorso di stabilizzazione invocato(concorso riservato a chi possedeva alla datadel 29 settembre 2006 alcuni requisiti) non èprevisto in alcuno dei circa 3.000 commi costi-tuenti le leggi finanziarie degli anni 2007 e 2008,le quali, al contrario, escludono in maniera e-splicita il personale dirigente, come peraltrochiaramente riportato nella Direttiva del Ministroper le Riforme e le Innovazioni nelle PubblicheAmministrazioni n. 7 del 30.04.2007; 2) che il decreto interministeriale (Ministeri dellaSalute e dell’Economia) previsto dall’art. 1,comma 566 della legge finanziaria 2007, chedovrà fornire gli indirizzi e le risorse agli IIZZSSai fini della stabilizzazione del personale preca-rio, alla data dell’avvio delle procedure attuatedall’Istituto che ho il piacere di dirigere non erastato ancora emanato (e non lo è tuttora, so-prattutto per i rilievi mossi dal Ministero dell’E-conomia al testo di decreto predisposto dal Mi-nistero della Salute, che, tra gli altri, affermano“….che le procedure di stabilizzazione posso-

no riguardare esclusivamente il personale nondirigente a tempo determinato in possesso dispecifici requisiti”);3) che in carenza di tale decreto, e fatte salve leauspicabili norme di miglior favore dallo stessoeventualmente contenute, l’Istituto ha comun-que voluto avviare un percorso di stabilizzazio-ne di tutto il personale non a tempo indetermi-nato operante all’interno dell’Istituto, utilizzan-do lo strumento legislativo allora (ed ancora og-gi) utilizzabile, vale a dire l’articolo 1, comma519 della legge finanziaria 2007, che ci consen-tiva, anche per gli otto laureati in questione, digarantire stabilità di lavoro, seppure solo aimassimi livelli retributivi previsti dal CCNL delComparto, dovendo svolgere conseguente-mente non mansioni da dirigente, ma solo quel-le tipiche del profilo tecnico nel quale eventual-mente avessero accettato di essere inquadrati;4) che la giustezza di tale procedura trova ri-scontro in un recente parere (21 febbraio 2008)del Ministero per le Riforme e le Innovazioni nel-le Pubbliche Amministrazioni che tuttavia ricon-ferma che può essere applicata solo “nei con-fronti del personale non dirigenziale in posses-so dei requisiti previsti”, evidenziando nel con-tempo che “nel rispetto del principio concor-suale di cui all’art. 97 della Costituzione, il ri-chiamato comma 566 della finanziaria 2007,così come modificato dall’art. 2, comma 375,della legge 244/2007 (legge finanziaria 2008),l’accertamento dei requisiti specifici professio-nali e generali di idoneità, non possa prescin-dere dallo svolgimento di procedure selettive dinatura concorsuale”.Non volendo entrare nel merito dei ricorsi alTAR presentati dagli otto laureati, che in sostan-za hanno invocato la stabilizzazione nei ruoli di-rigenziali ex art. 1, comma 566, della legge fi-nanziaria 2007 (stabilizzazione che allo stato ri-tengo essere chiaramente inattuabile per le mo-tivazioni soprariportate), perché nel merito si e-

laPROFESSIONE VETERINARIA 10 | 20088 Attualità Precariato

Apparecchiature Radiologiche

Sistemi digitali

Camere oscure

Pellicole RX

Elettromedicali

Assistenza tecnica

VIA ISONZO, 8 - 20095 CUSANO MIL. (MI)

Telefono: 02.66401060 - Fax: 02.66400884 - e-mail: [email protected]

di LUCARELLI M. & C.

Stabilizzazioni tra fatti e aspirazioni Otto dirigenti precari dell’IZS dell’Umbria e delle Marche sollevano il problema del precariato. Risponde loro il CommissarioStraordinario dell’Istituto

sprimerà il prossimo 28 marzo il Consiglio diStato, vorrei da ultimo fornire un chiarimento inordine all’invocato intervento delle OO. SS.Queste hanno sottoscritto con le regioni Um-bria e Marche non uno, ma due distinti verbalidi concertazione: il primo, siglato dagli Asses-sori e dalla Direzione dell’Istituto, che ha so-stanzialmente salvaguardato e confermato laprocedura di stabilizzazione del personale giàimpiegato nei ruoli del Comparto e di coloroche, incaricati come dirigenti nell’anno 2007, a-vessero voluto fruire della possibilità di esserestabilizzati nei ruoli del comparto; il secondo, si-glato per opportunità dai soli Assessori (nondalla Direzione dell’Istituto, che pure l’ha condi-viso), nel quale si invita l’IZS a conferire a tutti iprofessionisti sanitari laureati (i 20 già con inca-rico dirigenziale per l’anno 2007) incarichi diri-genziali per l’anno 2008, utilizzando le risorsemesse a disposizione dal Ministero della Salu-te, rappresentando alle Regioni l’eventuale esi-genza di ulteriori risorse finanziarie. A questo

secondo verbale di concertazione, che potevadare una soluzione, seppure temporanea, alleesigenze del personale laureato, non ha fattoseguito la necessaria Conferenza dei Servizi deidue Assessori alla Sanità e dei rappresentantidell’Istituto (Presidente e Commissario Straor-dinario), che doveva definire le risorse necessa-rie da porre a carico delle due Regioni, consen-tire all’Istituto di rideterminare la dotazione or-ganica e l’avvio delle procedure concorsualinonché verificare la percorribilità dell’affidamen-to di incarichi a tempo determinato ad ex di-pendenti a tempo determinato in presenza diun gravame giurisdizionale (evenienza esclusadagli stessi funzionari regionali che hanno re-datto i due verbali di concertazione). Questi i fatti; il resto sono solo aspirazioni, illa-zioni, forse promesse non mantenute, dellequali chi ha la responsabilità di decidere, assu-mendosene tutte le responsabilità civili, penali econtabili, può tener conto, ma solo entro i limitifissati dalle norme vigenti. ■

Siamo otto Dirigenti precari (7 Veteri-nari, 1 biologo) che hanno lavoratoper anni a tempo determinato pres-

so l’Istituto Zooprofilattico Sperimentaledell’Umbria e delle Marche, con contrattiMinisteriali riguardanti la gestione delle e-mergenze sanitarie, quali BSE, InfluenzaAviaria, Blue Tongue. Il Parlamento, appro-vando la L. 27.12.2006 n. 296, comma 566(Legge Finanziaria 2007) ha dato specifi-che direzioni sulla volontà legislativa diprocedere alla stabilizzazione a tempo in-determinato del personale in servizio atempo determinato pagato con i fondi del-le sopracitate emergenze sanitarie. Talevolontà è stata ulterior-mente ribadita nella Fi-nanziaria 2008 con ilcomma 375. La stabiliz-zazione prevede il man-tenimento della stessaqualifica e dello stessolivello perché la volontàlegislativa non è stataquella di dequalificareprofessionalmente i lavoratori interessati,ma di dare continuità alle sorveglianze e-pidemiologiche, nonché garantire la mas-sima tutela al consumatore.La Direzione dell’IZS Umbria e Marche, hainvece intrapreso una soluzione diversa epenalizzante (Delibera DG IZSUM118/2007 del 6/9/07 e successivo “Avvisoper la stabilizzazione del personale neiruoli del comparto” del 25.10.2007), cheprevede di stabilizzare i Dirigenti in unaposizione non corrispondente alla loro ca-tegoria dirigenziale ed alle mansioni da lo-ro per anni svolte, ma in una categoria in-feriore e nello specifico: ruolo tecnico delcomparto. Per intenderci è come se ad unMedico dell’Ospedale venga proposto unincarico da infermiere. Tale affermazionenon vuole essere denigratoria nei confron-ti della categoria degli Infermieri, ma sitratta di scelte fatte negli anni passati,quando i sacrifici dei nostri genitori ci han-no permesso di conseguire una Laurea,nonché Specializzazioni, Master, DocenzeUniversitarie e di entrare nel mondo del la-voro con una specifica qualifica professio-nale.Ad oggi altri IIZZSS hanno avviato le pro-cedure di stabilizzazione proprio sulla ba-

LA SITUAZIONE DI OTTO EX LAVORATORI DIRIGENTI

se del suddetto comma n. 566 (Delibera n.472 del 09.10.2007 dell’IZS Lazio e Tosca-na e Delibera n. 4 del 11.09.2007 dell’IZSLombardia ed Emilia Romagna, ecc.), fa-cendo altresì riferimento alle linee guidascritte dall’allora Coordinatore degliIIZZSS, Dr. Guido Petracca, Direttore pro-prio dell’Istituto in cui abbiamo lavorato daanni. Tali procedure prevedono la stabiliz-zazione delle varie figure professionali (sianell’ambito della dirigenza che del com-parto) mantenendo la stessa qualifica pro-fessionale e lo stesso livello.Alla luce di quanto proposto dalla Dire-zione, i Dirigenti scriventi si sono sentiti

in obbligo di rifiutaretale declassamentoprofessionale, morale,retributivo e contributi-vo. Nel contempo glistessi hanno presenta-to ricorso con richiestadi sospensiva presso ilTribunale Amministrati-vo Regionale dell’Um-

bria che in data 19 dicembre 2007 ha e-spresso parere favorevole. Vista la man-cata applicazione della sospensiva daparte dell’Amministrazione dell’IZSUM, ilTAR si è nuovamente pronunciato in da-ta 20 febbraio 2008 accogliendo l’istanzadi ottemperanza alla sospensiva richie-sta dai dirigenti scriventi.Inoltre, in data 25 gennaio 2008, le OO.SS.Confederali e di categoria (CGIL, CISL,UIL, SIVEMP, SNABI) hanno siglato un ac-cordo con gli Assessori Regionali alla Sa-nità delle Regioni Umbria e Marche, a tu-tela delle professionalità dei lavoratori in-teressati, invitando la direzione dell’IZS alrinnovo dei contratti dirigenziali, in attesadella firma del Decreto Interministerialeper la definitiva stabilizzazione del rappor-to di lavoro a tempo indeterminato. Nono-stante tutto questo, la Direzione dell’IZ-SUM ha disatteso l’invito delle Regioni edei Sindacati ed ignorato quanto espressodal TAR Umbria. Di fatto 8 persone si ritro-vano senza lavoro, nonostante tutelatedalle Leggi Finanziarie del 2007 e del 2008.

Marco Sensi, Silvia Crotti, Mariangela De Curtis, Elisabetta Manuali,

Raffaello Morgante, Giulio Severi, Miriam Tinaro, Silvana Farneti

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In base allo schema di decreto, si definisce “lavoratore” la “persona che, indipen-dentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un’attività lavorativa nell’ambito del-l’organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione,

anche al solo fine di apprendere un mestiere, un’arte o una professione”. Sono equipa-rati a questa tipologia di “lavoratore” il socio, anche di fatto, l’associato in partecipa-zione, il beneficiario di tirocinio formativo e di orientamento finalizzato a realizzare mo-menti di alternanza studio/lavoro o di agevolare le scelte professionali mediante la co-noscenza diretta del mondo del lavoro. Per contro, si definisce “datore di lavoro” “ilsoggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto chesecondo il tipo e l’assetto dell’organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la pro-pria attività ha la responsabilità dell’organizzazione stessa o dell’unità produttiva inquanto esercita i poteri decisionali e di spesa”.

Il Consiglio dei Ministri ha approvatouno schema di decreto legislativoche ridisegna la materia della salutee sicurezza sul lavoro le cui regole -fino ad oggi contenute in una lungaserie di disposizioni succedutesi

nell’arco di quasi sessanta anni - sono state ri-visitate.

TUTTI I LAVORATORITra le principali novità contenute nel testo, va-rato su iniziativa congiunta dei Ministeri del la-voro e della previdenza sociale e della salute, ilGoverno segnala l’ampliamento del campo diapplicazione delle disposizioni in materia di sa-lute e sicurezza, ora riferite a tutti i lavoratoriche si inseriscano in un ambiente di lavoro,senza alcuna differenziazione di tipo formale eanche ai lavoratori autonomi, con conseguen-te innalzamento dei livelli di tutela di tutti i pre-statori di lavoro. È stato inoltre rivisto il coordi-namento delle attività di vigilanza, in un’otticadi ottimizzazione delle risorse, eliminazione del-le sovrapposizioni e miglioramento dell’efficien-

za degli interventi. Non ultime, la revisione delsistema delle sanzioni e l’eliminazione o lasemplificazione degli obblighi formali, attraver-so la riduzione del numero e del peso per le a-ziende degli adempimenti di tipo burocratico,in quanto non incidenti sulle condizioni di salu-te e sicurezza negli ambienti di lavoro.

IL SISTEMA DELLE SANZIONI In base ai criteri indicati dalla legge delega123/2007 è stata prevista la pena dell’arrestoda sei a diciotto mesi per il datore di lavoro chenon abbia effettuato la valutazione dei rischi cuipossono essere esposti i lavoratori in aziendeche svolgano attività con elevata pericolosità.Nei casi meno gravi di inadempienza, il decre-to legislativo prevede, invece, che al datore dilavoro si applichi la sanzione dell’arresto alter-nativo all’ammenda o della sola ammenda,con un’attenta graduazione delle sanzioni inrelazione alle singole violazioni. Per favorire l’a-deguamento alle disposizioni indicate dal de-creto legislativo, al datore di lavoro che si met-ta in regola non è applicata la sanzione penale

ma una sanzione pecuniaria. Nella stessa logi-ca, il datore di lavoro che cominci ad eliminareconcretamente le conseguenze della violazio-ne o che adempia, pur tardivamente, all’obbli-go violato ottiene, nel primo caso, una riduzio-ne della pena, nel secondo caso la sostituzio-ne della pena con una sanzione pecuniaria cheva da un minimo di 8.000 euro a un massimodi 24.000. Ovviamente tale possibilità è esclu-sa quando il datore di lavoro sia recidivo o sisiano determinate, in conseguenza della man-cata valutazione del rischio, infortuni sul lavorocon danni alla salute del lavoratore. Restano,naturalmente, inalterate le norme del codicepenale per l’omicidio e le lesioni colpose (arti-colo 589 e 590) causate dal mancato rispettodelle norme in materia di sicurezza sul lavoro.

PASSO AVANTIIl Ministro del Lavoro Cesare Damiano e i Sot-tosegretari Antonio Montagnino e Gian PaoloPatta hanno lavorato al testo del decreto han-no spiegato che l’intento è quello di prevederesanzioni proporzionali e calibrate sulla gravitàdelle sanzioni, quindi eque. “Riteniamo che illavoro svolto - hanno dichiarato - costituiscaun rilevante e decisivo passo avanti per la to-tale conclusione della delega, nell’interesse ge-nerale del Paese. È un provvedimento che rior-dina e innova la normativa esistente in materiacreando efficaci strumenti di prevenzione e ditutela dei lavoratori, ma anche misure di sem-plificazione degli adempimenti per le imprese,aiutando soprattutto le piccole aziende a met-tersi in regola e premiando quelle virtuose”.

TEMPI LUNGHI La delega per il riordino della normativa scadeil 25 maggio. Se il testo approvato non saràdefinitivamente varato entro quel termine, sitornerà alle vecchie norme di legge e il nuovoGoverno dovrà chiedere di nuovo una delegaparlamentare per rimettere mano alla normati-va. Il testo licenziato dal Consiglio dei Ministridovrà ottenere il parere delle Commissioni par-lamentari ed ancora prima quello della Confe-renza Stato Regioni. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 10 | 200810 Attualità Testo unico per il 626

LAVORATORE E DATORE DI LAVORO

Sicurezza sul lavoro anche per gli autonomiIl decreto-sicurezza varato dal Consiglio dei Ministri estende il campo di applicazione delle norme e amplia la definizione di lavoratore e datore di lavoro

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Una società di eventi con-gressuali ha presentatoricorso contro il Ministe-ro della Salute in seguitoalla sospensione di even-ti che risultavano rego-

lar-mente in valutazione sul sito del MinisteroSalute E.C.M. (Educazione Continua in Me-dicina). La società ricorrente aveva ottenutola possibilità di differire di un mese il termineultimo di convalida dell’accreditamento inconsiderazione dei blocchi tecnici del sito mi-nisteriale. I fatti risalgono al periodo a cavallotra il 2003 e il 2004. Proprio nell’ultimo gior-no utile per l’accredito, il sito del MinisteroSalute risultava bloccato ed inaccessibile. Inseguito alla notifica della sospensione deglieventi, la società inviava ulteriore fax al Mini-stero della Salute, in cui segnalava di avercomunicato immediatamente il malfunziona-mento del sito ministeriale. Ma niente da fa-re: gli eventi restavano sospesi. Di qui il ricor-so, giudicato infondato dal Tar del Lazio. U-nica consolazione la compensazione integra-le delle spese, stante “la novità assoluta del-la questione”.

LA RICORRENTESecondo la società ricorrente, le difficoltàsarebbero dovute ricadere nella responsa-bilità del Ministero della Salute, come dimo-stra il fatto che la stessa Commissione Na-zionale per la Formazione Continua era giàstata costretta a procrastinare di un mese lascadenza del termine per l’invio delle dichia-razioni. Per di più la società si era più volteattivata per far rilevare il già lamentato bloc-co del sito internet ministeriale e comunquesarebbe riuscita ad inviare la documentazio-ne al Ministero entro il termine, sia pure so-lo via e-mail e non sul sito Internet a tal fine

specificamente dedicato.

ASSUNTO “INFONDATO”Per il Tribunale “l’assunto è infondato”. Iltempestivo e corretto inoltro di una doman-da di partecipazione ad una procedura di ti-po concorsuale, come quella dell’ECM, co-stituisce sempre uno specifico onere, e ri-schio, della parte interessata. Eventuali inta-samenti del server della Pubblica Ammini-strazione costituiscono un’evenienza tutt’al-tro che imprevedibile. E ciò a maggior ragio-ne quando, come qui, i precedenti blocchidel sistema informatico avevano indottol’amministrazione a prorogare di ben un me-se il termine originario di scadenza e faceva-

laPROFESSIONE VETERINARIA 10 | 200812 Attualità Formazione continua

Sito ECM bloccato? Il providerdiligente non aspetta l’ultimo giornoIl sito web del Ministero può subire interruzioni.Un provider ha presentato ricorso. Il TAR del Lazio l’ha respinto

Nella seduta del 28 febbraio, laConferenza Stato Regioni ha de-signato gli esperti di propria

competenza all’interno degli organismiistituzionali del sistema di EducazioneContinua in Medicina. Otto sono gli e-sperti designati quali componenti in se-no alla Commissione na-zionale per la formazionecontinua: Nora Coppola,Alberto Ferrando, SandroOddi, Roberto Petescia,Felice Ungaro, AlbertoZonobini, AlessandroRossi, Pietro Stellini. Cin-que gli esperti che faran-no parte dell’Osservatorionazionale per la formazio-ne continua in sanità: Ma-rio Biocca, Lionello Barbi-na, Mario Ronchetti, Filo-mena Lopedoto, Salvato-re Enrico Gambellucca. I-nizia così a prendere for-ma la nuova Commissione come previ-sto dall’Accordo del 1 agosto 2007. Saràpresieduta dal Ministro della Salute e a-vrà come vice presidenti il Coordinatoredella Commissione Salute e il Presiden-te della FNOMCeO. Oltre agli esperti ap-pena designati dalla Conferenza StatoRegioni, ve ne saranno sette designatidal Ministero della Salute (di cui due pro-posti dal Ministero dell’Università e della

DESIGNATI GLI ESPERTI DELLE REGIONI

Ricerca) e quindici verranno nominatidalle rispettive Federazioni di ordini, col-legi e associazioni delle professioni sa-nitarie. Un esperto dovrà essere desi-gnato dalla Federazione Nazionale degliOrdini dei Veterinari. Sono componentidi diritto: il direttore generale dell’Agen-

zia dei Servizi Sanitari Re-gionali, il direttore gene-rale delle Risorse Umanee delle Professioni Sanita-rie del Ministero della Sa-lute e un responsabile delsupporto amministrativo-gestionale. L’Osservato-rio nazionale della forma-zione continua si occu-perà del monitoraggiodelle attività formative esarà collocato nella se-zione “Valutazione e re-porting della qualità e del-l’accessibilità delle atti-vità formative” della Com-

missione ECM. Oltre ai cinque espertidesignati dalla Conferenza Stato Regio-ni, vedrà la nomina di sei esperti desi-gnati dal Comitato di Presidenza dellaCommissione ECM. L’Osservatorio avràuna propria articolazione regionale eprovinciale attraverso altrettanti osser-vatori attivati con la collaborazione degliordini professionali. (nella foto il Ministroper gli Affari Regionali Linda Lanzillotta)

Con l’avvio della convenzione sot-toscritta con il Ministero della Sa-lute e a seguito del riconosci-

mento istituzionale, il Consorzio CO-GEAPS ha inviato ai presidenti delle Fe-derazioni di Ordini e Collegi e ai rappre-sentanti delle Associazioni dell’area tec-nica e della riabilita-zione, la richiesta uf-ficiale per l’acquisi-zione dei dati anagra-fici definitivi che sa-ranno inseriti nell’a-nagrafe nazionale deiprofessionisti dellasalute. È previsto l’in-serimento in anagrafeanche di dati relativi ai provvedimenti di-sciplinari e di dati significativi per lacreazione di una specifica banca datisulla libera circolazione dei professioni-sti nell’ambito della Comunità Europea.Al COGEAPS è stata attribuita la funzio-ne istituzionale di attivare e gestire un’ a-nagrafe dei crediti formativi acquisiti da-gli operatori sanitari. Diversamente dalla

IL COGEAPS PREPARA L’ANAGRAFE

trasmissione effettuata ai fini della speri-mentazione realizzata nel 2005, la tra-smissione dei dati e dei successivi ag-giornamenti, viene richiesta in modo de-finitivo. I dati trasmessi da Ordini e Col-legi attraverso le Federazioni sarannoacquisiti definitivamente dal Consorzio

ed andranno a com-porre l’Anagrafe Na-zionale così comeprevisto dall’AccordoStato - Regioni del 1agosto 2007. Il CO-GEAPS darà comuni-cazione al Garantedella Privacy dell’av-venuta costituzione

di tale Anagrafe nazionale e delle moda-lità di trattamento dei relativi dati. IlCo.Ge.A.P.S. (Consorzio Gestione Ana-grafica Professioni Sanitarie) è un orga-nismo che riunisce le Federazioni Nazio-nali degli Ordini e dei Collegi e le Asso-ciazioni dei professionisti coinvolti nelprogetto di Educazione Continua in Me-dicina.

ma la ricorrente non è dimostrato né che laricorrente avesse realmente tentato di effet-tuare l’invio e neppure che l’Amministrazionenon avesse mantenuto in condizioni di effi-cienza il proprio sito. Inoltre gli invii della do-cumentazione per normale “e-mail” eranocomunque giuridicamente del tutto irrilevantiperché quando un avviso pubblico prevedeun determinato percorso procedimentale l’in-teressato non può arbitrariamente discostar-sene.

GLI AVVISI DEL MINISTERO Il sito del Ministero della Salute informa di e-ventuali problemi tecnici del sistema infor-matico, che possono rendere il sistema for-temente rallentato o inaccessibile. In questicasi, gli organizzatori che devono inserire ri-chieste di accreditamento per le quali la vali-dazione scade in coincidenza con gli interve-nuti problemi tecnici del sistema informatico,sono invitati a inviare una e-mail all’[email protected], facendo riferimento al tentati-vo d’inserimento e di validazione. L’organiz-zatore potrà così inserire l’evento o il proget-to formativo aziendale anche con date suc-cessive rispetto a quella effettiva quando il si-stema informatico e il sito ECM saranno ope-rativi. In tale contesto, in occasione della va-lidazione, l’organizzatore deve inserire una ri-chiesta - utilizzando la funzione “Servizi” - in-dicando la data effettiva di svolgimento del-l’evento o pfa, destinatario, oggetto, data eorario di invio della e-mail, per consentire allaSegreteria ECM di rintracciare la comunica-zione. Sarà cura della Segreteria procederealla rimodulazione della data di inizio dell’e-vento o pfa. ■

no ritenere possibile l’insorgere di eventualiulteriori difficoltà di ricezione. Spiegano i giu-dici: “se ogni partecipante poteva spedireper via elettronica al sito dedicato la propriadocumentazione in un arco di tempo di bensettanta giorni, l’invio, all’ultimo momentodel giorno utile del plico elettronico costitui-va una modalità alquanto rischiosa per un a-spirante diligente”.

ECCESSO DI POTERE?La Società ricorrente, che si era data da fareper inviare con diverso mezzo la documenta-zione necessaria e ad informare il Ministerodei disguidi del sito, accusava il Ministero dieccesso di potere. Ma non riusciva a dimo-strare che la mancata ricezione da parte delMinistero fosse realmente dipesa da un bloc-co del sito istituzionale e non, ad esempio,da una disfunzione del computer della stes-sa ricorrente, oppure da una disfunzione delbrowser da questa utilizzato o ancora da a-nomalie generali di funzionamento della rete.In tale direzione la giurisprudenza ha sempresottolineato il principio che è onere dei par-tecipanti premunirsi contro ogni eventuale ri-schio predisponendo ogni utile accorgimen-to idoneo a fornire la prova della presentazio-ne della domanda e che tale prova non puòessere surrogata da dichiarazioni fatte in se-de. “In conclusione il motivo è dunque com-plessivamente infondato”. È del tutto infon-dato ed inconferente, come visto, l’assuntocon cui si lamenta che l’Amministrazione a-vrebbe dovuto svolgere una congrua ed ade-guata istruttoria per evidenziare le sue re-sponsabilità per il mancato funzionamentodel suo sito. Contrariamente a quanto affer-

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L’ UNIRE ha emanato la cir-colare riguardante la proce-dura per la regolarizzazionedei passaporti, emessi pri-ma del nuovo regime previ-sto dall’Anagrafe degli equi-

di, nonché di quelli ancora da emettere, attra-verso la registrazione obbligatoria della di-chiarazione di destinazione finale del cavallo(destinato al consumo umano/non destinatoal consumo umano). La dichiarazione dovràessere resa dal proprietario del cavallo su mo-duli predisposti dell’Ente e disponibili sul sitosuddivisi per Area (Trotto, Sella e Galoppo) eper anni di nascita. La dichiarazione resa de-ve essere convalidata da un veterinario incari-cato dall’U.N.I.R.E. o direttamente presso gliuffici dell’Ente, secondo le modalità indicatenella circolare e di seguito sintetizzate. La cir-colare porta le firme del Direttore Generale A-rea Tecnica, ing. Marco Pittaluga, e del Se-gretario Generale, Guido Melzi d’Eril.

PASSAPORTI GIÀ EMESSICon specifico riferimento ai passaporti già e-messi ed in possesso dei proprietari, è ne-cessario ai fini della regolarizzazione prende-re contatto con i Veterinari che collaboranocon l’UNIRE sia per le attività di controllocorse e manifestazioni sportive che per laCampagna Controllo Produzione. Il proprie-tario dovrà, inoltre, effettuare il versamentodi 15 euro, quale diritto di segreteria dovutoall’Ente per ogni passaporto regolarizzato, econsegnare al Veterinario l’originale dell’at-testazione di pagamento. Il modulo di desti-nazione finale, completato in ogni sua partee sottoscritto dal proprietario, deve esserevalidato dal Veterinario UNIRE in duplice ori-ginale. Si segnala che l’assenza di dati es-senziali come il Codice fiscale e la Partita Ivaod il Codice Azienda rilasciato dalla ASLcomporta l’irricevibilità della dichiarazione. Ilproprietario, all’atto della presentazione del-la documentazione al veterinario, potrà farsisostituire da altra persona munita di apposi-ta delega firmata e corredata da fotocopiadel documento di identità del proprietariodelegante. Uno dei due originali deve essereconservato insieme al documento di identifi-cazione (passaporto) nel caso in cui questonon disponga delle pagine previste e ne co-stituisce parte integrante. L’altro deve esse-re consegnato al Veterinario insieme alla de-lega, ove presente.

MEDICINALINell’eventualità che il passaporto originarionon rechi le pagine previste per la scelta delladestinazione finale del cavallo, con tutta pro-babilità non contiene neppure le pagine de-stinate alla “registrazione delle somministra-zioni di medicinali”, pertanto si devono scari-care dal sito dell’UNIRE, oltre al modulo di di-chiarazione sopra indicato, altri 3 moduli defi-niti per l’appunto “Registrazione delle sommi-nistrazioni di medicinali”.

GLI INCARICATI UNIREI compiti attribuiti ai medici veterinari, in qua-lità di incaricati U.N.I.R.E. (Autorità compe-tente), sono1) Validazione della Dichiarazione obbli-gatoria di destinazione finale - a. Perquei passaporti che già dispongono dellepagine previste per la Dichiarazione: validarenell’apposito spazio la Dichiarazione obbli-gatoria che debbono fare i proprietari sulladestinazione finale del cavallo (destinato alconsumo umano/non destinato al consumoumano); validare 1 modulo scaricato dal sitoUNIRE, predisposto per la Dichiarazione,compilato in originale dal proprietario. b. Perquei passaporti che non dispongono dellepagine previste: validare n° 2 moduli scari-cati dal sito UNIRE, predisposti per la Di-chiarazione, compilati in doppio originale dalproprietario. Rendere solidali al passaportosia 1 modulo in originale contenente la Di-chiarazione, sia i 3 moduli “Registrazionedelle somministrazioni di medicinali” secon-do le seguenti modalità: spillare all’ultimapagina del passaporto il modulo contenentela Dichiarazione di destinazione finale del ca-vallo ed a seguire i 3 moduli “Registrazionedelle somministrazioni di medicinali”; appor-re su tutti i lembi di congiunzione dei varimoduli (col passaporto e tra loro) una dop-pia timbratura ai lati, col timbro individualeassegnato al veterinario, siglando in modoche la firma intercetti sia il timbro che le pa-gine da solidarizzare. 2) Invio dei Moduli contenenti le Dichia-razioni validate all’U.N.I.R.E. Inviare, me-

diante raccomandata A.R., all’Area Tecnicadi competenza (Trotto, Sella e Galoppo): 1originale del modulo di Dichiarazione sopra-detto; l’attestazione di conto corrente posta-le (U.N.I.R.E./Area Trotto n. 86045002;U.N.I.R.E./Area Sella n. 26698001;U.N.I.R.E./Area Galoppo n. 25680000 relati-va all’avvenuto versamento del previsto di-ritto di segreteria, pari a 15,00 euro per ognipassaporto regolarizzato, a favore dell’Ente.l’eventuale delega. Sarà evidentemente possibile con un’unicatrasmissione raccogliere diverse dichiarazio-ni ed allegati (curando comunque che sianocorrettamente separate le spedizioni per A-rea Tecnica di competenza) ma in tal caso ilVeterinario dovrà corredare la spedizionecon l’elenco delle regolarizzazioni eseguitespecificando il nominativo dei dichiaranti edei cavalli. Per tali incombenze i Veterinari sirenderanno disponibili presso gli ippodromidislocati sul territorio nazionale o presso leA.P.A. Sul sito dell’UNIRE saranno pubblicate le ta-belle contenenti le sedi e le date per l’incon-tro divise per Province e per singolo medicoVeterinario.

PASSAPORTI DA EMETTEREPer i passaporti ancora da emettere il proprie-tario dovrà rendere l’obbligatoria Dichiarazio-ne di destinazione finale del cavallo compilan-do l’apposito modulo come sopra specificatoed inviarlo all’Area di competenza secondo lemodalità specificate nel modulo stesso. Lacampagna di regolarizzazione dei passaportinon potrà durare per più di due mesi durantei quali ogni Veterinario si metterà a disposizio-ne per non oltre un giorno a settimana. La cir-colare precisa che anche durante il suddettoperiodo gli operatori ippici possono presenta-re la dichiarazione di destinazione finale delcavallo direttamente all’U.N.I.R.E. per la rego-larizzazione del passaporto secondo le mo-dalità sopra descritte.Esaurita tale fase i proprietari dovranno, per re-golarizzare i passaporti, necessariamente adi-re gli Uffici dell’Ente o personalmente o attra-verso un proprio rappresentante munito di re-golare Delega firmata in originale con allegatafotocopia del documento di identità del pro-prietario, sempre comunque recando l’origina-le dell’attestazione di versamento del prescrit-to diritto di segreteria di 15 euro su conto cor-rente postale a favore dell’UNIRE. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 10 | 200814 Attualità Anagrafe equina

I l Ministero della Salute ha ribadito, in una nota del 25 febbraio scorso, che- in attesadella regolarizzazione dei passaporti già emessi- la mancanza della dichiarazione didestinazione finale “determinerà l’esclusione dell’equide dalla macellazione per il

consumo umano, fermo restando che gli equidi provvisti di passaporto “regolarizzato”,qualora dichiarati DPA, potranno essere ammessi alla macellazione”. La nota conclu-de: “è doveroso ricordare che a partire da tale data dovranno essere rispettati tutti gliobblighi previsti per gli animali destinati alla produzione di alimenti per il consumo u-mano ivi comprese le registrazioni dei trattamenti ai sensi della normativa di legge”. Lanota ministeriale, della Direzione Generale della Sanità Animale spiega che la dichiara-zione di destinazione finale dell’equide (DPA o NON DPA) nel capitolo IX del passaportodeve essere resa all’atto del rilascio del documento, sottoscritta dal proprietario deglianimali e controfirmata dal rappresentante dell’Ente che rilascia il documento. La man-canza di questa dichiarazione obbligatoria rende incompleto il passaporto e imponeche lo stesso sia completato previa regolarizzazione presso l’Ente che originariamenteha emesso il documento (UNIRE, ASL, ANA, ecc.). Lo stesso dicasi per gli equidi di pro-venienza comunitaria per i quali la regolarizzazione del passaporto dovrà essere richie-sta alle Autorità competenti degli Stati Membri speditori. Nel caso in cui il passaportosia del tutto mancante delle pagine riguardanti il capitolo IX, è necessario che si prov-veda a regolarizzare il documento tramite l’integrazione delle pagine mancanti ovverotramite il rilascio di nuovo passaporto da parte dei soggetti che il DM 5 maggio 2006individua per l’emissione del passaporto (UNIRE, AIA, ANA e APA).

ESCLUSIONE DALLA MACELLAZIONE

La destinazionefinale dell’equideva dichiarata sulpassaportoL’UNIRE ha emanato la circolareper la regolarizzazione dei passaporti

Con la stessa circolare, l’UNIREcoglie l’occasione per informaredi aver ricevu-

to segnalazione di ca-si in cui il settore Vete-rinario di qualche ASLha opposto rifiuto allatrascrizione sul passa-porto del risultato delTest di Coggin inquanto il passaportoreca solo l’indicazionedell’allevatore e nonanche quella dell’ulti-mo proprietario. Ciòovviamente, precisa lanota, comporta l’im-pedimento alla movimentazione dei ca-valli.

TEST DI COGGIN

Si reputa possa ovviarsi a tale limitazio-ne mediante la produzione di una dichia-

razione sostitutiva diatto di notorietà resaai sensi del combinatodisposto degli artt. 47e 38 del D.P.R.445/2000. Si suggeri-sce ai proprietari edallevatori di tenere unaltro originale di taleDichiarazione unita alpassaporto da mo-strare, su richiesta alleforze dell’ordine od aquanti vantino, perlegge, un giusto titolo

che consenta loro di effettuare verificheispettive.

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La Commissione europeaha adottato una propostadi revisione del regola-mento che semplifica con-siderevolmente le proce-dure per le etichette e il

commercio degli alimenti per gli animali, tracui quelli domestici. L’obiettivo della propo-sta è quello di migliorare l’efficacia del siste-ma mantenendo un alto livello di protezionedella salute e del benessere degli animali,nonché della salute pubblica. Il settore deglialimenti per gli animali rappresenta, a livelloeuropeo, una cifra di affari di circa 50 miliar-di di dollari; le famiglie che possiedono un a-nimale domestico, che nell’Ue sono più omeno 62 milioni, potranno valutare meglio ilcontenuto reale degli alimenti che compranoper il loro “amico”.

UN TELEFONO PER I CLIENTILe nuove regole mirano a ridurre gli ostacoliamministrativi e i limiti tecnici che non hannopiù motivo di esistere, tenuto conto dellamessa in atto del dispositivo integrato dellasicurezza alimentare dal produttore al con-sumatore. Le autorizzazioni concesse perl’ingresso nel mercato devono essere pro-porzionate ai rischi e non più basarsi sullecategorie di alimenti per animali predefinite,come i prodotti che costituiscono fonte diproteine. Per quanto riguarda le etichettesarà obbligatorio indicare il tipo di alimento,il nome e l’indirizzo dell’esportatore, la listadegli additivi utilizzati e il peso netto. Altre in-dicazioni specifiche sono definite per le ma-terie prime degli alimenti, per gli alimenticomposti e per quelli dietetici che devonoessere accompagnati da una lista degli usiprevisti. Sugli alimenti per gli animali dome-stici deve esserci un numero di telefono a cui

i clienti possono rivolgersi per avere informa-zioni dettagliate sugli ingredienti utilizzati. At-tualmente tutte le materie prime usate perprodurre un alimento composto devono es-sere indicate, ma in percentuale sul peso to-tale, con una tolleranza del 15%. Così ilcliente non è in grado di determinare il valo-re reale della percentuale indicata. La Com-missione, invece, propone di fornire i valoriprecisi delle materie prime utilizzate, in ordi-ne decrescente della loro importanza pon-derale. Meno obblighi sono imposti per lederrate alimentari.

TRASPARENZA DEL MERCATOUn’altra novità del nuovo regolamento è ilfatto che saranno i produttori, in cooperazio-ne con gli utenti, ad aggiornare la lista co-munitaria delle materie prime degli alimenti

per animali, e non più i legislatori che sonomeno preparati in materia. Questo aumen-terà la trasparenza del mercato perché la li-sta rifletterà meglio la situazione corrente eintegrerà più rapidamente le innovazioni. LaCommissione comunque conserva la facoltàdi controllo sui cataloghi delle materie primee sui codici delle pratiche. Le parti interes-sate sono, inoltre, incoraggiate a elaboraredei codici comunitari di pratiche esemplarinel contesto delle etichette facoltative, ad e-sempio per quanto riguarda gli additivi ag-giunti.

LE CIFRELa produzione animale contribuisce per qua-si la metà della produzione agricola della UEe i mangimi rappresentano il maggior fattoredi costo per 5 milioni di allevatori europei.Secondo la Commissione le condizioni dicommercializzazione degli alimenti per ani-mali ha un impatto cruciale sulla competiti-vità del settore allevatoriale. Non meno im-

portante l’area del pet food che coinvolge60milioni di acquirenti domestici. Il giro d’af-fari complessivo, fra mangimi e cibo per ani-mali da compagnia, è di circa 50 miliardi dieuro all’anno. L’etichetta concorre ad unamaggiore tracciabilità del prodotto, ai fini deicontrolli, ma è anche uno strumento di infor-mazione, un “mezzo cruciale di comunica-zione” per una scelta consapevole da partedell’acquirente. La vendita di mangimi èconsiderata come un’attività B2B, businessto business. Quanto al mercato del pet food,l’obiettivo è di migliorare l’appropriatezzadelle etichette per evitare etichettature in-gannevoli. La Commissione incoraggia quindi lo svi-luppo di due Codici Comunitari, i Codes ofgood labelling practice, di cui uno specifi-co per il pet food e uno per i mangimi. Una valutazione dell’impatto delle nuove re-gole è pubblicata alle pagine http://ec.eu-ropa.eu/food/food/animalnutrition/label-ling/index_en.htm ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 10 | 2008 Salute e alimentazione Europa 15

La FVE (Federation of Veterinarians of Europe) ha diffuso un comunicato stampain cui esprime preoccupazione per il controllo della Blue Tongue in Europa. Inparticolare, i veterinari europei guardano con timore alle decisioni con cui il Re-

gno Unito intende proteggere i propri capi, sia bovini che ovi-caprini contro la malat-tia. “Il piano britannico, si legge nella nota, non garantisce una protezione ottimalecontro la Blue Tongue, mentre sarebbe opportuno provvedere a limitarne la diffusio-ne”. Walter Winding, Presidente austriaco della FVE, aggiunge che “l’utilizzo di unvaccino autorizzato temporaneamente e senza alcuna forma di farmacovigilanza,comporta chiaramente il rischio di compromettere la salute e il benessere degli ani-mali”. Nel Regno Unito la vaccinazione contro la lingua blu sarà completamente volontariae gli allevatori ne sopporteranno gli eventuali costi. Saranno i proprietari dei capi adover decidere se vaccinare e se vaccinare alcuni o tutti i capi. Nel caso in cui scel-gano la vaccinazione dovranno rivolgersi ad un veterinario per la prescrizione, acqui-stare il vaccino e assicurarsi che venga correttamente somministrato. In ultima anali-si, non si può prevedere la percentuale della popolazione animale che sarà sottopo-sta a profilassi- sottolinea il comunicato - né quando sarà portata a termine la vacci-nazione, né se sarà effettuata correttamente. “È del tutto improbabile - ha aggiuntoWinding - che questo piano porti ad una stima attendibile della copertura vaccinalecomplessiva, per non dire dei certificati di esportazione”. Se gli allevatori decideran-no di non vaccinare, i loro animali correranno il rischio di contrarre la malattia e ulte-riori problemi si presenteranno se gli animali ritenuti vaccinati in realtà si ammale-ranno: erano veramente vaccinati, il vaccino era stato somministrato correttamente,si sono verificate contro indicazioni? In caso di sospetta reazione avversa non vi saràmodo di accertare l’effettivo collegamento con il vaccino, anche alla luce del fattoche il vaccino in uso non è stato sottoposto alle normali procedure autorizzative econseguente monitoraggio. In contrasto con quanto deciso negli altri Paesi, il RegnoUnito - prosegue la FVE - ha adottato una strategia non approvata dalla Commissio-ne Europea e, così facendo, non può beneficiare dei finanziamenti messi a disposi-zione dalla UE. “È probabile - conclude Winding - che il Regno Unito abbia voluto risparmiare sui co-sti, ma questo ha ben poco a che fare con la salute e il benessere animale. Restanointentati gli sforzi per evitare la propagazione della malattia in Scozia e nella Repub-blica d’Irlanda. Il Regno Unito continua a tagliare fondi ai Servizi di Sanità Animale, ilche va contro la Strategia di sanità animale dell’Europa che mette l’accento sulla pre-venzione piuttosto che sulle cure”.

LA FVE CONTRO IL “DEBOLE” PIANO DEL REGNO UNITO

★★

★★★★★★

Mangimi e petfood: più sempliciil commercio e l’etichettatura Dopo cinque anni di lavori preparatorila Commissione ha adottato un pacchettodi procedure semplificate

Nel 2007 la produzione complessi-va di prodotti veterinari e zootec-nici è cresciuta

a valore del +5,9%,raggiungendo i 397milioni di euro. L’incre-mento è superiore peri medicinali veterinari,che hanno beneficiatodell’aumento sia delladomanda provenientedagli allevamenti chedella domanda privata.I dati, diffusi da Data-Bank, riferiscono chenel 2007 le importazio-ni di prodotti veterinarie zootecnici sono cresciuti del +5,1% (afronte di una media del +2% nell’ultimo

CRESCE LA DOMANDA DI FARMACI VETERINARI

quinquennio); l’incidenza delle importa-zioni sulla domanda interna si mantiene

elevata: 52,7% a valo-re, in linea con il 2006.Le esportazioni rap-presentano il 20,9%della produzione tota-le ed aumentano del+7,8%; le esportazionisono prevalentementedirette verso l’Europa,discreti sono anche iflussi verso il Medio O-riente e il Far East. Nel2007 la domanda inter-na cresce del +5,2% avalore ed è stimabile in

664 milioni di euro. L’area dei medicinaliveterinari cresce del +6,4% in valore.

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di ALESSANDRA GAVAZZADVM, PhD, Dipl ECVCP

La Linea guida relativa all’e-sercizio delle attività sani-tarie riguardanti la medici-na trasfusionale in campoveterinario, approvata me-diante accordo tra il GGoovveerr--

no nazionale, le Regioni e le Province auto-nome di Trento e Bolzano in data 20 dicem-bre 2007 contiene indicazioni relative alla di-sciplina della gestione del sangue intero diorigine animale (cane, gatto e cavallo) prele-vato da animali di proprietà di persone giuri-diche o fisiche a scopo trasfusionale. La di-sciplina in questione nasce a seguito di unvuoto normativo esistente in materia, che a-veva originato casi di scambi di sacche disangue animale tra veterinari senza le ne-cessarie garanzie, con possibili rischi in or-dine alla salute animale ed anche con ipotiz-zabili ripercussioni, seppure più difficili darealizzarsi, sulla salute umana. Tali problemisi sono riproposti anche in seguito al verifi-carsi di alcuni casi di anemia infettiva equi-na, tra le cui possibili cause di trasmissionepuò essere annoverata anche la trasfusionedi sangue.

IL GRUPPO DI LAVOROLa linea guida è stata predisposta da partedi un gruppo di lavoro costituito presso il Mi-nistero della Salute su spinta della Dott.ssaGaetana Ferri, Direttore Generale, e compo-sto da esperti provenienti dall’ambito dell’u-niversità, delle aziende sanitarie locali, delleassociazioni di veterinari, degli Ordini e dellaFNOVI (nelle persone di Alessandro Ciorbache ne ha coordinato i lavori, George Lubas,M. Caristo, P. Alfonsi, Carla Bernasconi,Carlo Pizzirani oltre che dalla sottoscritta, eda Salvatore Macrì per il Ministero): talegruppo ha iniziato a lavorare alla fine del2004 ed ha concluso all’inizio del 2007. Neldicembre dello stesso anno la Linea guida èstata approvata in sede di Conferenza Stato- Regioni e il 7 febbraio 2008 è stata pubbli-cata nella Gazzetta ufficiale.

UNA DISCIPLINA DIFFERENZIATALa presenza all’interno del gruppo di lavorodi competenze diverse ha contribuito al rag-giungimento di una sintesi efficace che te-nesse conto delle diverse attenzioni propriedi ciascun ambito rappresentato, oltre chedelle diverse esigenze presenti nelle varierealtà professionali del territorio. Quest’ulti-mo aspetto ha orientato il contenuto della Li-nea guida nel senso di prevedere una disci-plina differenziata in ragione delle diverse fi-nalità per le quali il prelievo di sangue puòessere effettuato, distinguendosi tra il prelie-vo di sangue intero di pronto impiego ed insituazioni di emergenza (da realizzare all’in-terno delle strutture veterinarie) da quello u-tilizzabile per uso commerciale. Con riguar-do al primo, l’atto normativo prevede l’ese-cuzione di un ridotto pannello di esami di la-boratorio da effettuare obbligatoriamente (eche possono essere eseguiti all’interno dellamedesima struttura); mentre con riguardo aisecondi è previsto un pannello più esteso diesami, non essendovi in tali casi esigenze di

urgenza. In generale si è scelta la via di esa-mi eseguibili nelle strutture veterinarie al finedi rendere possibile ed effettiva l’attuazionedegli obblighi previsti. Gli esami da compie-re, sia nella prima come nella seconda ipo-tesi, hanno lo scopo di tutelare la salute siadell’animale donatore (al fine di escludernela sussistenza di stati di patologia, la positi-vità agli indicatori delle malattie trasmissibilied allo scopo di verificarne il gruppo sangui-gno) che di quello del ricevente. A tal fine laLinea guida stabilisce le modalità mediantele quali deve essere effettuato il prelievo disangue intero; con cui deve procedersi allaverifica dell’idoneità alla donazione; con lequali deve essere tutelato il benessere ani-male; con cui devono essere realizzate lapreparazione, la conservazione, l’etichetta-tura, la distribuzione, il trasporto e la som-ministrazione del sangue intero, nonché infi-ne con cui devono essere garantite la trac-ciabilità e la registrazione dei dati del dona-tore. In particolare le garanzie finalizzate allatracciabilità dei dati prevedono l’obbligo, incapo al direttore sanitario della struttura, diregistrare ed aggiornare i dati del donatorein uno schedario donatori: tali dati devonoessere conservati dalla struttura per almenotre anni; il registro di coloro che effettuano ilprelievo per fini commerciali deve esserepreventivamente vidimato dall’ASL compe-tente per territorio.

UN IMPEGNO FORMALE Da un punto di vista giuridico, la linea guidain questione è stata emanata, come detto,in forza di un accordo siglato tra il Governo,le Regioni e le Province autonome di Bolza-no e Trento, sulla base di quanto stabilitodall’art. 4 del d. lgs. n. 281/1997. Secondoquesta disposizione, “Governo, regioni eprovince autonome di Trento e di Bolzano,in attuazione del principio di leale collabora-zione e nel perseguimento di obiettivi di fun-zionalità, economicità ed efficacia dell’azio-ne amministrativa, possono concludere insede di Conferenza Stato - regioni accordi,al fine di coordinare l’esercizio delle rispetti-ve competenze e svolgere attività di interes-se comune”. In forza di ciò, la linea guidanon costituisce di per sé un atto avente va-lore di legge, ma rappresenta un impegno,formalmente sancito, e dal valore politico as-sai rilevante, da parte dei soggetti che l’han-no sottoscritto ad attenersi ad esse nellosvolgimento delle proprie competenze. Essarientra nell’ambito di quella che viene defini-ta “leale collaborazione”, principio cui è sta-ta riconosciuta valenza costituzionale, e chepertanto impegna al suo rispetto coloro chel’hanno sottoscritto. Ciò significa, con ri-guardo specifico alla linea guida in esame,che lo Stato e le Regioni si impegnano nonsolo a rispettarla nella loro azione, ma anchea darne attuazione nello svolgimento delleattività rientranti nelle proprie competenze:ad esempio le regioni si atterranno alle pre-visioni in essa contenute con riguardo alleproprie attività in ambito sanitario, con pos-sibili verifiche all’interno delle strutture nellequali il prelievo verrà effettuato. Tuttavia, piùche sul piano strettamente sanzionatorio, laLinea guida deve essere considerata in rela-zione al valore “educativo” che essa potrà a-

vere nei confronti dei professionisti, indican-do loro le modalità mediante le quali svolge-re detta attività nel rispetto delle esigenze dicorretto esercizio della professione.

ANCORA SENZA NORMASebbene la Linea costituisca un indubbiofattore di progresso nella disciplina del set-tore, tuttavia è da dire che restano ancoranon adeguatamente normati altri aspetti disicuro rilievo, quali ad esempio le modalitàdi preparazione, etichettatura, trasporto, di-stribuzione e utilizzazione dei prodotti deri-vati dal sangue (quali plasma, crioprecipitati,concentrato di eritrociti ed altri), che attual-mente rientrano nella regolamentazione delCodice del Farmaco Veterinario, ma che in-vece dovrebbero trovare una collocazionenormativa più idonea all’interno della medi-cina trasfusionale veterinaria.

PIU’ QUALIFICATIIn conclusione può dirsi dunque che l’ema-nazione della Linea guida deve essere salu-tata con estremo favore dalla classe veteri-naria, perché essa contribuisce a qualificaree rendere trasparente la sua azione ancheall’esterno, qualificandone l’impegno a tute-la del benessere animale e della salute in ge-nerale. L’augurio è pertanto che i veterinarisappiano cogliere questa occasione appli-cando le misure in esse previste nello svolgi-mento della propria attività, nella convinzio-ne della bontà di esse più che nel timore dieventuali interventi sanzionatori. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 10 | 200816 Approfondimento Medicina trasfusionale

A lessandra Gavazza è Medico Ve-terinario, PhD, Diplomata all’Eu-ropean College Veterinary Clini-

cal Pathology. Lavora presso il Laborato-rio di Ematologia ed è responsabile del-l’organizzazione e gestione del CentroTrasfusionale Veterinario del Dipartimen-to di Clinica Veterinaria dell’ Università diPisa. Ha fatto parte del gruppo di lavorocostituito presso il Ministero della Saluteper la stesura della linea guida per la me-dicina trasfusionale veterinaria.

Una linea guida che ci qualifica La Linea Guida è un impegno formalmentesancito. Per i professionisti è un’occasione di trasparenza e di qualificazione

La “Linea guida relativa all’esercizio delle attività sanitarie riguardanti la medicinatrasfusionale in campo veterinario” è stata approvata dalla Conferenza Stato Re-gioni nel dicembre scorso. (Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province Auto-

nome di Trento e Bolzano del 20 dicembre 2007). Due gli allegati del provvedimento: conl’Allegato n. 1 vengono dettagliati gli esami obbligatori ad ogni donazione di sangue: ca-ne, gatto e cavallo, mentre l’Allegato n. 2 tratta dell’idoneità alla donazione di sangue edella procedura di raccolta del sangue. (GU n. 32 del 7-2-2008 - Suppl. Ordinario n. 32)

APPROVATA E PUBBLICATA

La Linea Guida è pubblicata sul sito del Ministero della Salute nella sezione “Far-maci e dispositivi veterinari” curata dalla Direzione Generale della Sanità Animalee del Farmaco Veterinario (Uffici IV e V): http://www.ministerosalute.it/farmaciVe-

terinari/farmaciVeterinari.jspPer ulteriori informazioni è possibile contattare il dott. Salvatore Macrì: e-mail s.macri@sanita; Tel +39 06 5994 6932

PER CONSULTAZIONE E DOWNLOAD

Page 17: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 10

AIVEMP ANMVI FSA SCIVAC SIVAR SIVAE SIVESIVAL

laPROFESSIONE VETERINARIA 10 | 2008 Eventi Veterinari 17

OBIETTIVIL’argomento trattato permette di fornire elementi praticirelativi alla trasformazione di un allevamento a ciclocontinuo in un allevamento a bande. Le criticità sanita-rie e gestionali verranno evidenziate e verranno fornitielementi di confronto economico e di efficienza produt-tiva tra i due sistemi di allevamento.

RELATORIKees DE ROEST - CRPA Reggio EmiliaFrancesco TONON - Medico Veterinario,TrevisoCarlo LASAGNA - Medico Veterinario,Mantova

PROGRAMMA14.30 Come trasformare un allevamento

convenzionale in un allevamento abande - Francesco Tonon

16.00 La gestione dell’allevamento a ban-de - Carlo Lasagna

17.00 Confronto tra i costi di produzionedel suino in allevamento convenzio-nale e in bande - Kees De Roest

18.00 Questionario apprendimento ECM,consegna attestati e chiusura lavori

SEDECremonaFiere - Cremona

PARTECIPAZIONEIniziativa gratuita rivola a tutti i medici vete-rinari interessati a partecipare.

PER INFORMAZIONI E RICEVERELA SCHEDA D’ISCRIZIONESegreteria SIVAR - Paola OrioliTel. 0372-40.35.39 - Fax 0372-40.35.54Email: [email protected]: http://www.sivarnet.it

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

CONVEGNO NAZIONALEQUALYPIG - Salone della Filiera della carne suina

ALLEVAMENTO DEL SUINO A BANDE: COME, QUANDO E PERCHÉCremonaFiere, 18 Aprile 2008

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITOSOCIETÀ FEDERATA ANMVI

9.30 Le ghiandole salivari: anatomia chi-rurgica, presentazione clinica, dia-gnosi clinica e strumentale

11.00 Pausa11.30 Trattamento medico e chirurgico del-

le patologie delle ghiandole salivari13.00 Pausa14.30 Casi clinici interattivi 15.30 Pausa16.00 Casi clinici interattivi 17.00 Test di valutazione dell’apprendi-

mento e discussione finale17.30 Consegna degli attestati di parteci-

pazione e termine della giornata

SEDEAuditorium comunale - Fraz. Bas Villair, 19Villair di Quart (AO)

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

RELATORIPaolo Bogoni

OBIETTIVINel corso di questa giornata verranno presi in esame idiversi aspetti che riguardano le patologie delle ghian-dole salivari. Gli argomenti trattati durante la prima par-te della giornata comprendono: anatomia chirurgicadelle ghiandole e delle zone interessate dalle patologieghiandolari, visita (raccolta dati, visita clinica e diagnosidifferenziali) metodiche diagnostiche (biopsia ad agosottile e biopsia tessutale e diagnostica per immagini) eterapia conservativa e chirurgica (terapia d’urgenza incaso di ostruzione delle prime vie aeree, marsupializ-zazione, vie di accesso e asportazione delle ghiandolesalivari). Nella seconda parte verranno presi in consi-derazione casi clinici interattivi.

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti e ve-

rifica presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presiden-

te, presentazione del relatore ed i-nizio dei lavori

DELEGAZIONE REGIONALE MOLISEEPILESSIA E CONVULSIONI: APPROCCIO CLINICO,

DIAGNOSTICO E TERAPEUTICOPozzilli (IS), 27 Aprile 2008

RELATOREGualtiero Gandini

OBIETTIVILa giornata si propone di affrontare, secondo un ap-proccio clinico orientato al problema, la gestione del ca-ne con convulsioni. L’organizzazione delle lezioni è co-struita in modo da riprodurre una situazione clinica diambulatorio. L’esemplificazione di casi clinici permet-terà al docente di illustrare gli aspetti semiologici cheaccompagnano un cane affetto da convulsioni, inclu-dendo le diverse modalità di espressione clinica dellecrisi convulsive e gli eventuali deficit neurologici interic-tali. Ampio spazio verrà dato alla trattazione dell’Epiles-sia Idiopatica, sia negli aspetti patogenetici che clinici ediagnostici. La seconda parte delle lezioni teoriche sipropone di descrivere le diverse tappe del protocollodiagnostico impostato per arrivare alla diagnosi eziolo-gica di epilessia primaria o secondaria. Verranno illu-strate le potenzialità diagnostiche degli esami di labora-torio, dell’esame del liquido cerebrospinale, della Tomo-grafia Computerizzata e della Risonanza MagneticaNucleare. Le lezioni si concludono con la discussionedegli obiettivi terapeutici per il controllo delle crisi con-vulsive, includendo una disamina dei principali farmacianticonvulsivanti. Le lezioni pomeridiane si prefiggonodi valutare in modo interattivo con la platea alcuni casiclinici con sintomatologia attinente al tema della giorna-ta. Obiettivo è la riconsiderazione delle nozioni teoricheesposte durante le lezioni del mattino e la loro applica-zione a casi clinici presi dalla pratica quotidiana.

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti e ve-

rifica presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presiden-

te, presentazione del relatore ed i-

nizio dei lavori9.30 Il cane con convulsioni: quale ap-

proccio clinico? - Epilessia Idiopati-ca e principali diagnosi differenziali

11.00 Pausa11.30 Il cane con convulsioni: come rag-

giungere la diagnosi eziologica? -Terapia a lungo termine della Epi-lessia Idiopatica e gestione dello“Status Epilepticus”

13.00 Pausa14.30 Casi clinici interattivi15.30 Pausa16.00 Casi clinici interattivi17.00 Test di valutazione dell’apprendi-

mento e discussione finale17.30 Consegna degli attestati di parteci-

pazione e termine della giornata

SEDEHotel Doria, Strada Statale 85Venafrana km 24600 - Pozzilli (IS)

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

INFORMAZIONI INCONTRI DELEGAZIONI REGIONALIE CORSI REGIONALI SCIVAC

Segreteria SCIVAC - Monica BorghisaniTel. 0372/403506 - [email protected]

INCONTRO REGIONALE SOVEPIN COLLABORAZIONE CON SCIVAC

CHIRURGIA DELLO STOMACO E INTESTINORivoli (TO), 6 Aprile 2008

SOVEP

RELATORIFabio Sangion

OBIETTIVILa chirurgia dell’apparato gastroenterico, più specificatamen-te di stomaco e intestino, fa parte spesso delle prime espe-rienze del chirurgo veterinario. Alcuni interventi, invece, sonobagaglio solo di chirurghi molto esperti. Biopsie o tomie, peresempio, non sono degli esercizi di tecnica chirurgica ma van-no inseriti nella gestione di un paziente che può presentaresvariati fattori di rischio. Scopo della giornata è quello di forni-re dei principi di base che rendano più gratificante l’approccioa questo tipo di chirurgia e alcune nozioni più specialisticheche illustrano la gestione di casi più complessi.

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica

presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente,

presentazione del relatore ed inizio deilavori

9.30 La chirurgia dello stomaco 11.00 Pausa11.30 La chirurgia dell’intestino13.00 Pausa14.30 Casi clinici interattivi15.30 Pausa

16.00 Casi clinici interattivi17.00 Test di valutazione dell’apprendimento e

discussione finale17.30 Consegna degli attestati di partecipa-

zione e termine della giornata

SEDEHotel CampanileCorso Allamano, 153 - 10098 Rivoli (TO)

PARTECIPAZIONEQuote d’iscrizione in sede congressuale:Neo Iscritti Ordine di Torino e Alessandria(2007/2008): gratuitoIscritti Ordine di Torino e Alessandria,e Soci SCIVAC: € 40,00 - Altri: € 60,00

INFORMAZIONISegreteria SCIVAC - Monica BorghisaniTel. 0372/403506 - [email protected]

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

INCONTROIL COMPLESSO DELLE MALATTIE ISTIOCITARIE

Cremona, 20 Aprile 2008

SICIVSocietà Italiana di Citologia VeterinariaSocietà Specialistica di riferimento SCIVAC

DELEGAZIONE REGIONALE VALLE D’AOSTALE PATOLOGIE CHIRURGICHE DELLE GHIANDOLE SALIVARI:

DALLA VISITA ALLA TERAPIAVillair di Quart (AO), 13 Aprile 2008

RELATOREVerena K. Affolter

PROGRAMMA8.30 Registrazione partecipanti9.30 Gli istiociti e il sistema immunitario

10.45 Gli istiociti nelle lesioni cutanee11.15 Pausa11.45 Istiocitoma canino e istiocitosi da cellule

di Langerhans nel cane12.30 Pausa pranzo14.30 Istiocitosi canina reattiva15.15 Sarcoma istiocitico canino di origine

dendritica e di origine macrofagica16.00 Pausa16.30 Istiocitosi progressiva del gatto17.15 Test di apprendimento e discussione18.00 Termine dell’incontro

SEDECremona - Via Trecchi, 20

PARTECIPAZIONEL’incontro è gratuito per tutti i soci SICIV - SIDEV- SIONCOV in regola con l’iscrizione 2008. Non èrichiesta la pre-iscrizione. Gli interessati devonoregistrarsi direttamente in sede congressualepresentandosi alle ore 8.30 presso la segreteria.

PER INFORMAZIONISegreteria SCIVAC (Elena Piccioni) Tel. 0372 403502 - Fax 0372 457091Email: [email protected]

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

SIDEVSocietà Italiana di Dermatologia VeterinariaSocietà Specialistica di riferimento SCIVAC

SIONCOVSocietà Italiana di Oncologia VeterinariaSocietà Specialistica di riferimento SCIVAC INCONTRO

GESTIONE DEL PAZIENTE CON INSUFFICIENZA RESPIRATORIACremona, 16 Marzo 2008

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti9.00 Gestione del paziente con distress

respiratorio - Linda Perissiniotto10.00 Edema polmonare non cardiogeno

Valerio Di Marzio11.00 Pausa11.30 Ecografia nelle emergenze respira-

torie e utilità del campionamentodel liquido pleurico (FAST)Vanessa Scanu

12.30 Pausa Pranzo13.30 Caso Clinico

Valerio Di Marzio14.30 Trauma toracico

Paolo Gaglio15.30 Discussione16.30 Valutazione dell’apprendimento e

conclusione dell’incontro

SEDECremona - Via Trecchi, 20

PARTECIPAZIONEL’incontro è gratuito per tutti i soci SIAR-MUV in regola con l’iscrizione 2008.Non è richiesta la pre-iscrizione. Gli inte-ressati devono registrarsi direttamente insede congressuale presentandosi alle ore9.00 presso la segreteria.

PER INFORMAZIONISegreteria SCIVAC (Elena Piccioni)Tel. 0372 403502 - Fax 0372 457091Email: [email protected]

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

SIARMUVSocietà Italiana di Anestesia e Rianimazione VeterinariaSocietà Specialistica di riferimento SCIVAC ATTENZIONE

NUOVA DATA

Page 18: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 10

EDIZIONI VETERINARIEPer ordini e informazioni:Tel. 0372/403507 - Fax 0372/457091 - E-mail [email protected] - www.evsrl.it

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Page 19: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 10

di MARIA GRAZIA MONZEGLIO

Un articolo descrive gli a-spetti tomografici (TC)dell’osteomielite del cra-nio in 4 cani immaturi ogiovani adulti. Le causedi infezione erano riferibi-

li a traumi o ferite da morso e il patogeno piùcomunemente riscontrato era Staphylococ-cus aureus.Gli aspetti TC erano caratterizzati da unacombinazione di ispessimento dei tessutimolli, lisi ossea e proliferazione ossea. In al-cuni cani la lisi ossea era estesa e aveva unaspetto a chiazze, coinvolgendo il calvarium,la base del cranio, i seni frontali e l’articola-

zione temporomandibolare. In altri casi erapiù focale, con assottigliamento dell’ossopiuttosto che lisi completa. Anche la prolife-razione ossea aveva aspetto variabile: a pa-lizzata, a spicule irregolari, con espansionee settazione dell’osso frontale.In un cane si osservava la formazione di se-questro osseo. L’infezione disseminata pre-sente in un soggetto coinvolgeva la bollatimpanica e l’articolazione temporomandibo-lare. La lisi del calvarium determinava unameningite batterica in due cani. Un cane veniva soppresso e tre venivanotrattati mediante curettage chirurgico del-l’osso affetto e terapia antibiotica, con riso-luzione dei segni clinici in un soggetto e re-cidiva in due. La TC era molto utile nella caratterizzazionedella sede e dell’estensione dell’infezione.Nonostante gli aspetti tomografici di aggres-sività, l’osteomielite dovrebbe essere consi-derata tra le ipotesi diagnostiche, soprattuttonegli animali giovani con un’anamnesi di trau-ma o ferita da morso.“Computed tomographic features of skull o-steomyelitis in four young dogs” Seiler G,Rossi F, Vignoli M, Cianciolo R, Scanlon T, Gi-ger U. Vet Radiol Ultrasound. 2007 Nov-Dec;48(6): 544-9. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 10 | 2008 Attualità scientifica Vet Journal 19o

Aspetti TC dell’osteomielitedel cranio nel caneIspessimento dei tessuti molli, lisi e proliferazione ossea variamente combinati

Uno studio clinico cieco randomiz-zato ha confrontato l'efficacia a-nalgesica della somministrazio-

ne preoperatoria e postoperatoria dicarprofen e ha determinato se l'aneste-sia epidurale pre-incisionale con mepi-vacaina migliorasse l'analgesia posto-peratoria nei cani trattati con carprofen. Cani con fratture femorali (n=18) o pel-viche (27) venivano suddivisi in quattrogruppi: gruppo 1 = carprofen (4 mg/kgSC) immediatamente prima dell'induzio-ne dell'anestesia, no anestesia epidura-le; gruppo 2 = carpro-fen immediatamentedopo la rimozione deltubo tracheale, no a-nestesia epidurale;gruppo 3 = carprofenimmediatamente pri-ma dell'induzione,blocco epidurale conmepivacaina 15 minutiprima dell'incisione chirurgica; gruppo4 = blocco epidurale con mepivacaina15 minuti prima dell'incisione chirurgi-ca, carprofen dopo la rimozione del tu-bo tracheale.In tutti i cani si somministrava carprofen(4 mg/kg SC, 1 volta al giorno) per quat-tro giorni dopo la chirurgia. Prima del-l'intervento e in vari momenti dopo, sideterminavano: variabili fisiologiche,soglia nocicettiva, grado di zoppia, do-lore e sedazione (scala di punteggio nu-merico, NRS; scala visuale analogica,VAS), glucosio e cortisolo plasmatici,funzionalità renale e variabili emostati-che. Ai cani con punteggio VAS del do-lore maggiore di 30 si effettuava un’a-

ANALGESIA PER LA RIDUZIONE DELLE FRATTURE NEL CANE

nalgesia di soccorso. I cani del gruppo3 e 4 mostravano punteggi del dolore equantità di analgesia di soccorso signi-ficativamente minori rispetto ai gruppi 1e 2. I punteggi VAS e NRS non erano si-gnificativamente differenti nei gruppi 1e 2 o 3 e 4. Il trattamento non aveva ef-fetti sulla funzionalità renale e sulle va-riabili emostatiche.Gli autori concludono che il carprofenpreoperatorio associato ad anestesia e-pidurale con mepivacaina inducevaun’analgesia postoperatoria superiore

rispetto al solo carpro-fen preoperatorio.Quando si effettuaval'anestesia epiduralepreoperatoria, la som-ministrazione preope-ratoria di carprofennon migliorava l'anal-gesia postoperatoria,rispetto alla sommini-

strazione postoperatoria di carprofen. Quindi, la somministrazione preopera-toria di agonisti sistemici degli oppioidiin associazione all'anestesia regionalee alla somministrazione postoperatoriadi carprofen fornisce un'attenuazionedel dolore, sicura ed efficace, in caso diriduzione di una frattura nel cane.(M.G.M.)

“Comparison of analgesic efficacy ofpreoperative or postoperative carprofenwith or without preincisional mepivacai-ne epidural anesthesia in canine pelvicor femoral fracture repair” Hannes MBergmann, Ingo Nolte, Sabine Kramer.Vet Surg. October 2007; 36(7): 623-32.

Coxiella burnetii e mastitebovina subclinicaLa rickettsia può indurremanifestazioni mammarie specifiche

Esiste una relazione tra l’elimina-zione di Coxiella burnetii nel lat-te e la mastite subclinica croni-

ca nelle bovine da latte? Sembrano indicarlodue studi separati che hanno identificatoun’associazione tra PCR positiva per C. bur-netii nel latte e la suddetta patologia nelle vac-che in lattazione. I due studi venivano condotti in una mandriacommerciale da latte dove era in atto un mo-nitoraggio intensivo della mastite subclinicamediante esami batteriologici aerobici, ma incui le infezioni sostenute da C. burnetii nonerano state conosciute o trattate in prece-denza.In uno studio controllato, la presenza di C.burnetii nei quarti, determinata mediante RT-qPCR (real-time quantitative PCR), era forte-mente associata alla mastite subclinica croni-ca identificata mediante conta delle cellulesomatiche nel latte. In un successivo studiocross sectional, 147 vacche in lattazione su325 (45%) erano positive per C. burnetii me-diante RT-qPCR su campioni di latte compo-siti. In un modello lineare generalizzato, cheteneva conto dell’effetto delle covariabili in-cluso lo stato di infezione intramammaria ae-

robica, lo stato PCR di C. burnetii era un fat-tore predittivo significativo della conta linearedelle cellule somatiche. In accordo con i po-chi studi precedenti, questa ricerca fornisceevidenza del fatto che ci possano essere ma-nifestazioni mammarie specifiche dell’infezio-ne sostenuta da C. burnetii nella vacca da lat-te. (M.G.M.)

“Association between Coxiella burnetii shed-ding in milk and subclinical mastitis in dairycattle” Barlow J, Rauch B, Welcome F, KimSG, Dubovi E, Schukken Y. Vet Res. 2008May-Jun; 39(3): 23. ■

Nel 2001, lesioni simil-tubercolotiche venivano riscontrate in tre cervi (Cervus e-laphus) uccisi dai cacciatori nella foresta di Brotonne, in Normandia (Francia), esi isolava Mycobacterium bovis. Nelle successive stagioni venatorie si condu-

cevano nell’area due indagini. Nella prima (stagione 2001-2002), 9 cervi su 72 esaminati(13%) erano positivi per M. bovis. Nella stagione 2005-2006 la prevalenza dell’infezionesostenuta da M. bovis aumentava al 24% (33 animali positivi su 138 esaminati). La pre-valenza rimaneva stabile nei soggetti giovani ma aumentava significativamente negli a-dulti: dal 13% nel 2001-2002 al 32% nel 2005-2006. In entrambi gli studi i cinghiali sel-vatici (Sus scrofa) risultavano pesantemente infetti. Un capriolo (Capreolus capreolus)e una volpe rossa (Vulpes vulpes) risultavano positivi nel secondo studio. Il batterio nonveniva isolato nel tasso (Meles meles). Le analisi mostravano che tutti i ceppi di M. bo-vis isolati degli animali selvatici appartenevano allo stesso genotipo. L’epidemia dellafauna selvatica coinvolgeva dunque un singolo ceppo, coincidente con quello circolan-te nelle mandrie di bovini della zona dal 1995. La necroscopia appariva uno strumentodi routine soddisfacente per il monitoraggio della malattia nelle popolazioni di cerviselvatici in cui la tubercolosi bovina si era stabilita. (M.G.M)“Mycobacterium bovis in wildlife in france” Zanella G, Durand B, Hars J, Moutou F, Ga-rin-Bastuji B, Duvauchelle A, Fermé M, Karoui C, Boschiroli ML. J Wildl Dis. 2008 Jan;44(1): 99-108

MYCOBACTERIUM BOVIS NELLA FAUNA SELVATICA FRANCESE

Page 20: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 10
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Le lesioni del legamento anulareplantare o palmare (PAL) del caval-lo hanno prognosi peggiore se

concomitanti a lesioni del tendine flesso-re digitale profondo. Mentre la sindromedel PAL è ben riconosciuta, sono scarsele informazioni circa le lesioni primariedel legamento anulare. Per indagarle, u-no studio ha rivisto retrospettivamente71 cavalli con anamnesi di zoppia, segniclinici di lesione del PAL e diagnosi eco-grafica di ispessimento del legamento(maggiore di 2 mm). La maggior parte dei cavalli affetti (63%)era utilizzata a fini dilettantistici e solo il23% era da competizione. Le lesioni delPAL si verificavano più comunementenell’arto posteriore ed era molto comunel’ispessimento bilaterale del legamento(68%), soprattutto negli arti posteriori. Il 42% dei cavalli aveva un esito positivodopo trattamento conservativo o chirur-gico. Tuttavia, i soggetti con lesioni delPAL associate a lesioni del tendine fles-sore digitale profondo e cicatrizzazionetissutale in questa sede, oppure con le-sioni bilaterali del PAL, avevano prognosipeggiore rispetto ai cavalli con la sola le-sione del PAL. (M.G.M.)

“Retrospective study of palmar/plantarannular ligament injury in 71 horses:2001-2006” Equine Veterinary Journal.Dyson; K. Rosie Owen, BVSc; Tim Parkin,PhD; Mads Kristoffersen, DVM; Ellen Sin-ger, DVM; and Tim Mair, BVSc.

Ipurosangue da corsa con ostru-zione delle vie respiratorie a cau-sa della condrosi delle cartilaginiaritenoidee o del fallimento di unalaringoplastica, se trattati median-te aritenoidectomia parziale unila-

terale hanno la possibilità, secondo uno stu-dio, di ritornare alla competizione entro seimesi dall’intervento con scarse complicanzepostoperatorie. Storicamente l’aritenoidecto-mia parziale è associata a una prognosi da di-screta a riservata per il ritorno alla corsa. Nelnuovo studio, il tasso di successo è stato mi-gliorato effettuando la sutura primaria dellamucosa. Dei 73 cavalli sottoposti ad aritenoi-dectomia parziale con sutura primaria dellamucosa e disponibili per il follow-up (54 concondropatia aritenoidea e 22 con laringopla-stica fallita), l’82% tornava a correre, di cui il63% per più di cinque volte. Il tempo mediointerposto tra l’intervento e la prima corsa erapari a sei mesi.Una valutazione di controllo effettuata a un me-se di distanza dall’intervento sembrava contri-buire al miglior esito del trattamento, consen-tendo la resezione laser in stazione dell’even-

tuale tessuto di granulazione formatosi nellasede di intervento (effettuata nel 17% dei casidello studio). La metodica può essere effettua-ta da molti chirurghi ma sembra avere maggiortasso di successo nelle mani di specialisti dellevie respiratorie superiori. (M.G.M.)

“Long-term study of partial arytenoidectomywith primary mucosal closure in 76 Thorou-ghbred racehorses (1992-2006),” Equine Ve-terinary Journal. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 10 | 2008 Attualità scientifica Vet Journal 21o

LESIONI DELLEGAMENTO ANULAREDEL NODELLO EQUINO

Vet Journal è un periodico di informazionescientifica di proprietà di E.V. srl iscritto nelPubblico Registro della Stampa periodicapresso il Tribunale di Cremona al n. 396 dal18.12.2003. È diretto dal dottor EnricoFebbo e dalla dottoressa Maria GraziaMonzeglio. Fornisce un flusso informativocontinuo sugli eventi della medicina veteri-naria e sul mondo delle bioscienze, con treedizioni alla settimana.

Le notizie di Vet Journalsono consultabili on line

all'indirizzo

www.vetjournal.it/

Esito dell’aritenoidectomiaparziale nel cavalloRisultati migliori con la sutura primaria della mucosa in una settantinadi pazienti

Vet Journal mette a disposizione unarchivio bibliografico che contie-ne tutti i lavori scientifici pubblica-

ti dal 1987 dalle riviste edite da SCIVACprima e da EV srl poi, e lavori reperitinella letteratura internazionale a partiredal 2001 in avanti. Per tutti i lavori è disponibile l'abstract,mentre per quelli italiani è disponibile an-che il PDF originale (dal 1995). È messoa disposizione anche il link con il Jour-nal Browser di Medline per risalire ai datidella rivista (richiesta articolo originaleall'editore). Sono consultabili le riviste: Cinologia,Collana di Radiologia Clinica, Ippologia,Large Animals Review, Medicina Felina,Notiziario Farmaceutico, ProfessioneVeterinaria, Quaderni di Dermatologia,SISCA Observer, Veterinaria.

ARCHIVIOBIBLIOGRAFICO

Page 22: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 10

La costipazione dell’omasoveniva diagnosticata in 46bufale con disturbi addomi-nali. Gli animali erano statinutriti con paglia finementetriturata a macchina. I segni

clinici presenti erano anoressia, assenza didefecazione, distensione addominale, ipo-motilità o atonia ruminale e sospensione del-la ruminazione. Durante la laparo-ruminoto-mia sul fianco sinistro, si confermava la co-

stipazione dell’omaso sulla base delle di-mensioni dell’organo e della consistenza delsuo contenuto. Dopo l’evacuazione del ru-mine, si introduceva un lungo tubo flessibilenell’orifizio reticolo-omasale e il contenutodell’omaso veniva fatto defluire nel ruminecon acqua a pressione moderata. Nellamaggior parte dei casi erano presenti ipona-triemia, ipocloremia, ipokaliemia e ipofosfa-temia. Tuttavia, due bufale che morivano piùtardi mostravano bassi livelli di cloro plasma-

tico e assenza di tono dell’orifizio reticolo-o-masale, e si trovavano in stato gravidico a-vanzato. La concentrazione delle proteinetotali nel fluido peritoneale era superiore allanorma, mentre la conta leucocitaria totale e-ra nei limiti della norma. Tutti gli animali ini-ziavano a defecare 36-48 ore dopo la chirur-gia. La presenza di tono dell’orifizio reticolo-omasale e la concentrazione di cloro pla-smatico superiore a 75 mmol/l erano indica-tori di prognosi favorevole. (M.G.M.) ■

Workshop Anestesia - Sabato 30 Maggio 2008

Francesco Staffieri ed Ezio Vincenti Ventilazione polmonare.

La giornata si rivolge sia a quei colleghi che utiliz-zano comunemente la ventilazione meccanica,per migliorarne efficacia e sicurezza, che agli“specialisti” più esperti, affinché il workshop pos-sa essere per loro un momento di proficuo e co-struttivo confronto e dibattito, ma anche coloroche stiano muovendo i primi passi nel mondo del-

l’anestesia e terapia intensiva veterinaria e che in-tendano avvicinarsi all’affascinante mondo della ventilazione meccanica, potranno si-curamente trovare numerosi quanto proficui argomenti di crescita professionale. Il dott.Staffieri proseguirà il percorso di approfondimento iniziato nella giornata di sabato,partendo, anche alla luce dei recenti studi da lui stesso eseguiti, dalle conoscenze ac-quisite in campo umano e riportandole alla realtà degli animali d’affezione; lo scopoprincipale sarà quello di fornire ai partecipanti un concetto della ventilazione meccani-ca che sia quanto più orientata al paziente e non semplicemente al funzionamento diun ventilatore meccanico. Un interessante quanto proficuo confronto diretto con l’e-sperienza proveniente dall’anestesia umana, verrà infine fornito dal Dott. Ezio Vincenti,Primario del reparto di Anestesia e Terapia Intensiva dell’Ospedale di Dolo (Ve), relato-re e autore di riconosciuta fama sia in Italia che all’estero.

Workshop Citologia - Domenica 1 Giugno 2008

Mario Caniatti e Walter BertazzoloIl delitto imperfetto: quando la citologia scopre

il colpevole!

L’esame citologico è dai più considerato come utilesoprattutto nella diagnosi delle neoplasie. Il work-shop dimostra invece la varietà e la frequenza di a-genti eziologici individuabili in citologia veterina-ria. La citologia può anche fornire informazioni sul-la patogenesi con cui una noxa patogena, della più

varia natura, può essere in grado di dare malattia. Dalriconoscimento corretto di eziologia e patogenesi derivano diagnosi, prognosi e terapiepiù appropriate.

Workshop Diagnostica per Immagini - Venerdì 30 Maggio 2008

John MattoonDiagnostica per immagini di laringe e trachea.

La laringe e la trachea sono due settori spesso se-de di malattie che portano grave sintomatologia re-spiratoria. In questi pazienti, spesso di difficile ge-stione anestesiologica, hanno ancora grande valo-re tutte le metodiche diagnostiche non invasive, co-me la radiologia e l’ecografia, che possono fornireinformazioni utili per la diagnosi. Nell’iter diagno-

stico vanno poi prese in considerazione le metodi-che avanzate, che aggiungono dati importanti per la stadiazione ed il trattamento dellemalattie delle alte vie respiratorie.

Workshop Medicina Comportamentale - Sabato 31 Maggio 2008

Patrik Pageat - Terapia farmacologica: novità.

Il workshop specialistico, ha come filo conduttore la Farmacoterapia un argomentodi fondamentale importanza nella pratica clinica. Il Medico Veterinario Comporta-

mentalista potrà arricchire il proprio bagagliodi conoscenze in relazione all’impiego delleprincipali molecole attualmente in uso. Inoltre,saranno presentate le principali novità nelcampo della farmacoterapia comportamentale.La trattazione di alcuni casi clinici esemplifica-tivi concluderà la giornata.

Workshop Neurologia - Sabato 31 Maggio 2008

Massimo Baroni e Daniel Sebastian CorlazzoliSindrome della cauda equina: segni clinici co-

muni per patologie diverse.

La sindrome della cauda equina presenta anco-ra oggi problematiche aperte sia sul piano dia-gnostico che terapeutico. La corretta identifica-zione delle diverse patologie che concorrono al-la manifestazione dei segni clinici consente lascelta dell’idoneo presidio terapeutico. La dia-gnosi e la terapia verranno analizzate soprattuttoalla luce della moderna diagnostica per immagini e delle più recenti proposte tera-peutiche.

Workshop Gastroenterologia - Domenica 1 Giugno 2008

La gestione nutrizionale dei pazienti con pato-

logie del piccolo intestino

La formulazione di una dieta appropriata è dicruciale importanza per una efficace gestioneterapeutica delle enteropatie croniche. Il work-shop analizzerà in modo dettagliato gli aspettiprincipali della terapia nutrizionale: composizio-ne della dieta con particolare riferimento allascelta di proteine e grassi, utilità e limiti dellediete idrolizzate, linee guida per un corretto im-piego delle diete ad esclusione. Verranno infine illustrate, secondo le più recenti ac-quisizioni, le potenzialità degli acidi grassi n-3, dei pro-e pre-biotici nella prevenzionee trattamento delle enteropatie.

Workshop Ortopedia - Sabato 31 Maggio 2008

Derek FoxLe deformità angolari dell’avambraccio.

Mutuando le più recenti acquisizioni dell’or-topedia umana sulle deviazioni degli arti, edin particolare il così detto metodo CORA,Derek Fox, uno dei maggiori esperti statuni-tensi in ortopedia veterinaria affronta l’argo-mento delle deformità angolari dell’avambraccio. Queste deformità, piuttosto fre-quenti nel cane in seguito a disturbi delle fisi di accrescimento e a fratture mal conso-lidate, necessitano innanzitutto di un loro inquadramento diagnostico per poter poipianificare nei dettagli la correzione chirurgica più indicata. Sono molte le domandeche ci si pone in tali circostanze: considerata l’enorme variabilità morfologica dellerazze canine, quali sono i limiti tra normalità e deformità? Come eseguire le misura-zioni ed il planning delle correzioni? Come eseguire le osteotomie correttive? Comevalutare i risultati? Questo workshop si propone di affrontare tutti questi argomenti efornire le linee guida per poter applicare il metodo CORA nell’allineamento dell’a-vambraccio, al fine di salvaguardare le articolazioni adiacenti e di ripristinare la fun-zionalità motoria.

WORKSHOP SPECIALISTICI

INFORMAZIONI: Segreteria SCIVAC - Palazzo Trecchi, via Trecchi 20 - Cremona - Tel. 0372-403508 - Fax 0372-403512 - [email protected] www.scivac.it

Costipazione dell’omaso nella bufalaIndicatori diagnostici e prognostici

laPROFESSIONE VETERINARIA 10| 200822 Vet Journal Attualità scientifica o

“Diagnostic and prognostic indicators of omasalimpaction in buffaloes (Bubalus bubalis)” A. S. Toorand N. S. Saini. Vet Rec. 2008 162: 275-277.

Sono stabili in Italia le infezioni dabatteri resistenti agli antibioticinegli ospedali.

Lo afferma un rapporto dell’istituto Su-periore di Sanità, basato sui dati raccol-ti tra il 2003 e il 2005 da 48 laboratori‘sentinella’ sparsi in tutta Italia. L’analisidei risultati indica che nel 2005 ci sonostate 4142 segnalazioni, poche di più ri-spetto alle 3791 dell’anno precedente.Dei quattro microorganismi antibiotico-resistenti tenuti sotto controllo Staphy-lococcus aureus è il più segnalato (1454segnalazioni nel 2005, una sola in più ri-spetto al 2004), seguito da Escherichiacoli, che invece è in aumento (1192 con-tro 794). In calo Enterococcus e Kleb-siella, mentre cresce di poco Strepto-coccus. Stabili anche i trend regionali nelle se-gnalazioni, con il 60% circa dei batteriresistenti trovati al nord. La sorveglian-za italiana fa parte del circuito europeoEARSS (European Antimicrobial Resi-stance Surveillance System) che racco-glie i dati di tutto il continente. Secondol’ultimo rapporto dell’organizzazione, inEuropa il fenomeno dei batteri resistentiè in generale in aumento: a preoccupa-re di più è lo Staphylococcus aureusmeticillino-resistente (MRSA), che è inaumento in molti stati, mentre soloFrancia e Slovenia sono riuscite a dimi-nuire le infezioni con un uso più accortodegli antibiotici. (M.G.M.

ANTIBIOTICO-RESISTENZA IN ITALIA

Page 23: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 10

di GIOVANNI STASSI

La disposizione di cui allaLegge 27 dicembre 2006 n.296 si applica esclusiva-mente alle prestazioni pro-fessionali (di natura sanita-ria) rese dal professionista,

che opera all’interno della struttura, in esecu-zione di un rapporto da questi intrattenutodirettamente con il paziente.In altre parole se il professionista viene ospi-tato (gratuitamente oppure a pagamento [af-fitto]) dalla struttura sanitaria ed ivi svolge lapropria attività professionale nei confronti deipropri clienti, la norma troverà applicazionecon le modalità che spiegheremo più avanti.Come chiarito dalla circolare numero 13 del15 marzo 2007, se invece è la struttura chesi pone direttamente quale fornitrice deiservizi nei confronti del cliente, tramite unprofessionista, la norma non troverà appli-cazione.

DUE IPOTESIIpotesi A)Il professionista, che ad esempio non ha unproprio ambulatorio, chiede ad una strutturasanitaria privata la possibilità di svolgere lapropria attività in locali che la struttura gli met-te a disposizione.Il rapporto è diretto: professionista-cliente.In questo caso, al termine della prestazione,la struttura consegnerà al cliente/paziente u-na fattura, emessa a nome del professionista,ed incasserà per conto del professionista ilcompenso.Gli importi riscossi verranno quindi consegna-ti dalla struttura al professionista.La struttura funge quindi esclusivamente datramite tra il medico ed il paziente/cliente.Ipotesi B)Se invece la struttura si pone direttamentequale prestatore del servizio nei confronti delcliente, naturalmente tramite un professioni-sta che svolge materialmente la prestazione,la fattura nei confronti del cliente verrà emes-sa dalla struttura.Il professionista periodicamente emetterà neiconfronti della struttura una parcella per leprestazioni effettuate.In questo caso le nuove disposizioni non siapplicano in quanto il rapporto si instaura trastruttura-cliente, tramite il professionista.

OBBLIGHI DELLA STRUTTURANell’ipotesi in cui il professionista si ponga di-rettamente in rapporto con il paziente/cliente(vedi la sopra descritta Ipotesi A) alla strutturafaranno capo i seguenti obblighi:• riscuotere i compensi per conto del profes-

sionista;• rilasciare al cliente fattura/parcella emessa

in nome e per conto del professionistaquietanzandola al momento dell’incasso;

• riversare al medico gli importi riscossi;• registrare i compensi incassati• comunicare telematicamente all’Agenzia

delle Entrate i compensi complessivamen-te riscossi per ciascun percipiente.

Vediamo in dettaglio i singoli adempimenti:

Riscuotere i compensiSi ricorda che la riscossione dei compensideve tenere conto dei limiti di tracciabilità pre-

visti dall’articolo 35, comma 12-bis, del De-creto Legge 4 luglio 2006 n. 223 e quindi lastruttura potrà incassare in contanti solamen-te entro i seguenti limiti:• fino al 30 giugno 2008, per importi unitari

inferiori a 1.000 euro• dal 1° luglio 2008 al 30 giugno 2009, per

importi unitari inferiori a 500 euro• dal 1° luglio 2009, per importi unitari infe-

riori a 100 euro.Per importi superiori ai predetti limiti la strut-tura potrà accettare esclusivamente altri mez-zi di pagamento (assegni bancari o postali,bonifici, carte di credito, bancomat, ecc.).

Rilasciare al cliente la fatturaNella fattura/parcella che la struttura rilasceràal cliente, in nome e per conto del professio-nista, dovranno essere indicati, come preci-sato dalla citata circolare n. 13/2007, oltre atutti gli elementi propri della fattura (dati iden-tificativi del cliente, codice fiscale ed eventua-le partita IVA, descrizione della prestazione)anche le modalità di incasso (contanti o stru-menti diversi) ed in caso di pagamenti conmezzi diversi dal contante anche gli estremi i-dentificativi del mezzo di pagamento.

Riversare al medico gli importi riscossiGiornalmente o con altra periodicità concor-data la struttura provvederà a riversare al pro-fessionista gli importi riscossi per suo conto eprovvederà a consegnargli tutti i documentiritirati (assegni, scontrini bancomat, ecc.).Nel caso in cui per semplificare gli adempi-menti di incasso, e con il consenso del pro-fessionista, la riscossione avvenga mediantestrumenti di pagamento elettronici (carte dicredito, bancomat) appoggiati sul conto ban-cario della struttura, la stessa struttura prov-

vederà ad accreditare l’importo sul conto cor-rente bancario del professionista

Registrare i compensi incassatiLa struttura sanitaria è obbligata a registrare,per ciascuna prestazione resa dal professio-nista all’interno della struttura, i compensi in-cassati con una delle due seguenti modalità:• mediante annotazione separata nelle scrit-

ture contabili che essa è obbligata a tenere;• mediante annotazione in un registro appo-

sitamente istituito.Tale seconda soluzione appare preferibile allaprima perché consente di adempiere l’obbli-go di registrazione senza interferire con lescritture contabili della struttura.Per ciascuna operazione di riscossione le an-notazioni devono contenere i seguenti ele-menti:• data del pagamento ed estremi della fattu-

ra emessa dal professionista;• generalità e codice fiscale del professioni-

sta destinatario del compenso;• ammontare del corrispettivo riscosso;• modalità di pagamento (assegni, contan-

te, bancomat, ecc.);• tipo ed estremi del documento emesso/ri-

cevuto (per pagamenti effettuati con stru-menti diversi dal contante).

Comunicazione telematica all’Agenziadelle Entrate dei compensi riscossiLe strutture sono obbligate a comunicare al-l’Agenzia delle Entrate i compensi complessi-vamente riscossi in ciascun anno solare perciascun percipiente.Il modello di comunicazione e le modalità o-perative sono state stabilite con provvedi-mento del Direttore dell’Agenzia delle Entratedel 13 dicembre 2007.

CARATTERISTICHEDEL MODELLO

Il modello di comunicazione, che è disponibi-le sul sito dell’Agenzia delle Entrate, è com-posto da due parti:• il frontespizio sul quale andranno indicati:

- l’anno solare di riferimento;- il tipo di comunicazione (ordinaria o so-

stitutiva nel caso in cui si voglia modifi-care la prima comunicazione nella qua-le erano stati commessi errori, omissio-ni, ecc.);

- i dati identificativi del soggetto obbliga-to alla comunicazione (cioè della strut-tura sanitaria privata) e del soggettoche sottoscrive la comunicazione;

- l’impegno alla presentazione telematicae la sottoscrizione da parte dell’inter-mediario (nell’ipotesi in cui la comunica-zione non venga presentata direttamen-te dal soggetto obbligato).

• il quadro denominato “A” che dovrà conte-nere per ciascun soggetto che ha prestatola propria opera all’interno della struttura:

- i dati identificativi (codice fiscale, nome,cognome, sesso, data e luogo di nasci-ta;

- l’importo dei compensi complessiva-mente riscossi dalla struttura in nome eper conto del professionista

MODALITÀ DI PRESENTAZIONEIl modello potrà essere presentato, esclusiva-mente in via telematica:• direttamente dalla struttura sanitaria trami-

te il servizio telematico Entratel o il serviziotelematico Internet (Fisconline) [Si trattadelle medesime modalità che possono es-sere utilizzate per la presentazione telema-tica delle dichiarazioni dei redditi, dei sosti-tuti d’imposta, ecc.];

• tramite gli intermediari abilitati (dottori com-mercialisti, ragionieri, consulenti del lavoro,ecc.)

TERMINE DI PRESENTAZIONEIl modello deve essere trasmesso telematica-mente entro il 30 aprile dell’anno successivoa quello di riferimento (per i compensi riscossinel 2007 il termine di presentazione scadràquindi il 30 aprile 2008). Si ricorda che per quanto riguarda l’anno2007 si dovranno prendere in considerazionesolamente i compensi riscossi dal 1° marzoal 31 dicembre 2007. ■

Tracciabilità dei compensiRicapitoliamo la disciplina della riscossione accentrata e gli adempimentidelle strutture veterinarie private

Come ricorderete, la Legge 27 dicembre 2006 n. 296 (articolo 1, comma 38) ha dispo-sto, a decorrere dal 1° marzo 2007 la riscossione accentrata dei compensi dovuti perattività di lavoro autonomo mediche e paramediche svolte nell’ambito di strutture sani-tarie private.Con provvedimento del 13 dicembre 2007, il Direttore dell’Agenzia delle Entrate ha ap-provato il modello per la comunicazione dei compensi riscossi dalle strutture sanitarieprivate in nome e per conto di medici e paramedici, per l’attività da essi svolta all’inter-no delle stesse, secondo quanto previsto dall’art. 1 co. 39 della L. 296/2006.In questo articolo cercheremo di riassumere la disciplina in oggetto e fornire chiari-menti sull’obbligo di comunicazione.

laPROFESSIONE VETERINARIA 10 | 2008 Fisco 23

L’articolo 1, comma 42 della citataLegge 296/2006 ha previsto speci-fiche sanzioni per l’inosservanza

delle disposizioni in esame.• Violazione degli obblighi di incasso del

compenso e registrazione conseguen-te: sanzione da Euro 1.032 ad Euro7.746;

• Violazione degli obblighi di trasmissio-ne telematica: sanzione da Euro 258 adEuro 2.065.

SANZIONI

OBBLIGO DI COMUNICAZIONE

Page 24: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 10

Le Casse di previdenza deiprofessionisti non usufrui-scono di finanziamentipubblici e non gravano sulbilancio pubblico. Dun-que, non è logico che sia-

no ricomprese dall’Istat nell’elenco delle “am-

ministrazioni pubbliche” e siano sottoposte aitetti di contenimento della spesa pubblica perassicurare gli obiettivi di finanza stabiliti in se-de UE. Un punto a favore dell’Adepp - l’asso-ciazione che riunisce gli enti previdenziali pro-fessionali tra i quali l’ENPAV- segnato dal Tardel Lazio (n. 1938/2008) a seguito della ri-

chiesta delle Casse di annullamento dell’“e-lenco delle amministrazioni pubbliche inseritenel conto economico consolidato” stilato dal-l’Istat in base all’articolo 1, comma 5 dellaLegge Finanziaria 2005, nella parte in cuicomprendeva gli enti limitando l’aumento del-la spesa complessiva a un massimo del 2%

rispetto alle corrispondenti previsioni aggior-nate all’anno precedente. Nell’individuare i soggetti sottoposti ai vincolidi spesa, la legge inseriva anche la genericavoce di “Enti di previdenza e assistenza”. Daqui il ricorso, principalmente per violazionedell’autonomia previdenziale disciplinata daldecreto legislativo 509/1994 ed eccesso dipotere per illogicità manifesta. Il regolamentoUE 2223/1996 che fissa gli obiettivi di razio-nalizzazione della spesa pubblica - spiegano igiudici del Tar del Lazio - fornisce indicazionianche per i canoni operativi il più possibile o-mogenei fra gli Stati. E alla voce “enti di previ-denza e di assistenza” si delineano quellerealtà organizzative la cui principale attività èerogare le prestazioni sociali in base ad unversamento obbligatorio e a una responsabi-lità di gestione (approvazione autonoma dicontributi e assegni). In questa sfera rientra-no, sulla carta, le casse professionali.

INEQUIVOCABILMENTEENTI PRIVATI

Per Maurizio de Tilla serve ancora un passag-gio per chiudere la partita: un provvedimentodi legge che dovrà scrivere il nuovo esecutivoper sancire inequivocabilmente che le cassedei professionisti sono enti di diritto privato.La sentenza del TAR rappresenta tuttavia unprecedente importante che metterà le casseal riparo da ingerenze indebite nelle scelte de-gli organi di amministrazione. L’autonomia dispesa è dunque fuori discussione. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 10 | 200824 Previdenza Sentenze

Autonomia di spesa per le Casse dei liberi professionistiPer il TAR del Lazio imporre i tetti di contenimentodella spesa pubblica viola l’autonomia delle Casse

Il Presidente dell’ENPAV GianniMancuso ha espresso soddisfazio-ne per questa ulteriore conferma

dell'autonomia delle casse: “È unpasso importante verso un'indipen-denza piena, finanziaria e gestionale,dei nostri enti previdenziali. La priva-tizzazione ha portato ad una gestio-ne più snella, ma anche più comples-sa e strutturata, il cui valore meritadi essere riconosciuto pienamenteanche dagli organi giurisdizionali”.L’ENPAV aderisce all’Adepp.

ENPAV SODDISFATTO

Page 25: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 10

Ècon piacere che esprimoil mio apprezzamento perl’iniziativa che presentateoggi e per l’impegno inquesto interessante pro-getto, che intende portare

nelle scuole la cultura del rispetto per gli ani-mali attraverso la conoscenza e l’informazio-ne”. Con queste parole il Ministro della Salute,Livia Turco, inizia la sua lettera inviata agli or-ganizzatori del progetto “A Scuola di Petcare”in occasione della conferenza stampa di pre-sentazione che si è tenuta il 28 febbraio a Mi-lano. Il Ministero ha concesso il suo patrocinioall’iniziativa. Secondo Livia Turco, “insegnare aibambini a rispettare e conoscere gli animali èinfatti strumento educativo straordinario. Il ri-spetto per gli animali è segno di civiltà e pro-gresso, difenderlo è dovere di tutti. Ringrazio itanti medici veterinari coinvolti in questa inte-

ressante avventura e auguro al progetto il piùampio e meritato successo”. Naturalmente la conferenza stampa si è tenutapresso una scuola, Scuola Rinnovata Pizzigo-ni, che ha già dato negli anni ampio spazio aquesto progetto con risultati molto soddisfa-centi. Il progetto è nato da una idea della Puri-na, una delle più importanti aziende nel settoredel petfood a livello internazionale, che ha con-

tinuato a svilupparlo negli anni con costanteimpegno a favore di una relazione matura econsapevole con gli animali da compagnia. L’iniziativa “A Scuola di Petcare - impariamo aconoscere i nostri amici animali” è dedicata aibambini, genitori, insegnanti, istituzioni e veteri-nari, con l’obiettivo di supportarli nella creazionedi una relazione corretta e responsabile con ipet. Il progetto vede coinvolti anche la SCIVAC(Società Culturale Italiana Veterinari per Animalida Compagnia) e la Giunti Progetti Educativi.Nelle prime tre edizioni l’iniziativa ha coinvoltopiù di 200mila alunni e 20mila insegnanti conl’ausilio di kit didattici contenenti manuali interat-tivi per i bambini e gli insegnanti finalizzati ad or-ganizzare all’interno del programma scolastico,coinvolgenti lezioni di petcare attraverso labora-tori, giochi, e educative attività finalizzate a pro-

muovere la cura, la conoscenza ed il rispettodegli animali da compagnia. Per il 2008 questikit sono stati resi disponibili anche ai veterinariche intendano utilizzarli come supporto alle atti-vità di educazione al petcare che svolgono nellescuole. Le centinaia di veterinari che hanno ri-chiesto il materiale sono la dimostrazione del-l’interesse verso l’iniziativa e della validità delprogetto. Antonio Manfredi, Direttore della SCI-VAC, dopo aver evidenziato il ruolo importantedell’associazione in questo progetto e la plurien-nale collaborazione con la Purina su iniziativeche hanno come principale finalità la salute ed ilbenessere degli animali, ha ribadito la necessitàe l’importanza del progetto “A Scuola di Petca-re” per educare i ragazzi ad un corretto rappor-to con gli animali, rispettoso dei loro diritti e del-le loro esigenze. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 10 | 2008 Dalle Associazioni 25

A Scuola di PetcarePresentata alla stampa l’iniziativa di Purinain collaborazione con SCIVAC e GiuntiProgetti Educativi

U n’altra novità per il 2008 è la col-laborazione a favore dell’attivitàdella Scuola Nazionale Cani Gui-

da per Ciechi. “A Scuola di Petcare - haaffermato Lucio Scaratti, Direttore Gene-rale Sud Europa di Purina (foto) - è unprogetto che concretizza perfettamenteil costante impegno di Purina nella diffu-sione e valorizzazione della cultura delPetcare, ovvero la corretta cura, la cono-scenza ed il rispetto degli animali dacompagnia. I nuovi contenuti dell’edizio-ne 2008 contribuiranno ad accrescere lasensibilità dei bambini sul ruolo dei petnon solo come fedeli amici, ma anche, inalcuni casi, come un concreto supportodell’uomo”.

SCUOLA GUIDA PER CIECHI

Page 26: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 10

di ENRICO FEBBO

Il vecchio portale, attivo dal 2001,era ormai inadeguato per gestirequesto tipo di e-commerce, che haavuto negli ultimi anni un incre-mento elevatissimo (+80% nel pe-riodo 2005-2007). I clienti hanno

ora a disposizione uno strumento modernoed efficiente per l’acquisto di libri (tutta l’edi-

toria scientifica veterinaria nazionale e inter-nazionale) e materiali professionali, che com-prende anche la possibilità di un archivio per-sonale che registra gli ordini eseguiti. Per gliutenti EGO non è necessaria alcuna registra-zione al servizio di spedizione, in quanto il si-stema accetta i codici già in possesso deisoci delle società federate ANMVI. Per tutti glialtri è richiesta una normale registrazione almomento del primo ordine.

Novità all’avanguardia per i pagamenti on linemediante carta di credito. Essi vengono effettuati utilizzando il POS vir-tuale di Cariparma/Crédit Agricole con siste-ma di pagamento on line con protocollo SSLa 128 bit, attualmente il massimo standard disicurezza disponibile. La pagina nella qualesi inseriscono i dati della carta di credito ègestita interamente da Cariparma/Crédit A-gricole e quindi il numero della carta di credi-to viene utilizzato solo ed esclusivamente dal-la banca ai fini dell’espletamento del paga-mento e non viene trasmesso ad EV Srl, néda essa memorizzato in alcun modo. Nume-

rose e continue le promozioni editoriali: sonoinfatti offerti per periodo limitato titoli scontatidel 20-30%. http://distribuzione.evsrl.it/ ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 10 | 200826 Dalle Associazioni http://distribuzione.evsrl.it/

Un nuovo portale per l’editoria veterinariaIl 26 febbraio EV-srl ha inaugurato il nuovo portaledell’editoria scientifica veterinaria

L’11 febbraio, a Firenze, in seguito al-le variazioni dello Statuto dell’ANVU(Associazione Nazionale Veterinari

UNIRE) riguardanti gli organi direttivi, gliiscritti hanno proceduto con nuove elezio-ni al rinnovo del Consiglio Direttivo. Il nuo-vo CD risulta così composto: Presidente:dottor Paolo Strappo, Milano; Vice presi-dente Nicoletta Amato, Napoli; Dott LuciaBenedetti, consigliere; Rodolfo Razza,consigliere; Marco Tamburini, consigliere. L’Associazione, che riunisce 56 Colleghiincaricati UNIRE (Unione Nazionale Incre-mento Razze Equine) si confronterà conle problematiche più stringenti del setto-re, dal rinnovo della convenzione con l’U-NIRE all’anemia infettiva equina.

NUOVO CD ANVU

8° MOTOVET4° EUROMOTOVET

23-25 Maggio 2008

BORDEAUX(Francia)

Nel week end del 25 maggio prossi-mo si terrà l’ottava edizione del mo-tovet, il raduno internazionale deimotociclisti veterinari.Dopo il bellissimo raduno sulle spon-de del Lago di Como quest’anno ilraduno ritorna sulle strade Francesi(ottimo asfalto e curve da sogno…).

Tutti i veterinari motociclisti italianisono invitati a partecipare per incon-trare e festeggiare con i nostri colle-ghi europei.

Per informazioni ed iscrizioni:[email protected]

dott. Massimo Raviola 3355655116

Page 27: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 10

Il costo del farmacoveterinario

In relazione alla pubblicazione sul Cor-riere della Sera dell’articolo in cui sifaceva riferimento alle tariffe veterina-

rie piuttosto elevate che si giustificano ampia-mente, come espresso dal Dott. Scotti, dal-l’impiego di strumentazioni sempre più costo-se e sofisticate, da un altro punto di vista miriesce molto difficile nella maggior parte deicasi comprendere l’enorme differenza dei co-sti dei farmaci veterinari nei confronti di quelliumani a parità di molecola. Non mi riferiscoalla differenza del 10 percento bensì anchedel mille percento. L’altro giorno ho confron-tato una molecola FANS per uso umano iniet-tabile il cui costo si aggirava attorno ai 3.80euro mentre il corrispondente prodotto per u-so veterinario costava nove volte di più (cioè33 euro) con meno milligrammi di principio at-tivo. A questo punto mi sorgono notevoli dub-bi sul piano etico professionale. Il professioni-sta di fronte ad un pensionato che a malape-na arriva a fine mese e sa di non poter pre-scrivere per legge il prodotto corrispondenteper uso umano si porrà a questo punto delledomande e capirà che questo è un problemache va affrontato di petto. Come si può giu-stificare una differenza così abissale? Mettia-mo pure in conto che in umana si vendanopiù confezioni e che quindi si riescano ad am-mortizzare meglio le spese per unità di pro-dotto ma la differenza comunque non è spie-gabile e di esempi come quello sopra riporta-to ve ne sono a iosa.Il problema si pone anche da un punto di vi-sta commerciale.Se è vero he in tempi di crisi il budget per unanimale è di una certa cifra, il fatto di prescri-vere dei prodotti con un costo esagerato an-drà probabilmente a scapito di quella che èla quota prestazione veterinaria. Ritengoquindi che il costo del farmaco veterinariorappresenti in Italia un vero problema ancheperché, a parità di tariffa, il potere d’acqui-sto di un lavoratore italiano è notevolmenteinferiore a quello di un tedesco tanto per fa-re un esempio.Voglio sottolineare che molte molecole nonsono state create ad hoc per la veterinaria maesistevano già in umana e quindi non si pos-sono accampare scuse di spese di ricercaspecifiche.Neanche le spese burocratiche possono da-re una spiegazione. Tanto è vero che esisto-no sul mercato prodotti veterinari il cui costoè pressoché sovrapponibile a quello umano.Allora perché in certi casi si ed in altri no?Vorrei aver una Vostra opinione a questo ri-guardo.

Dott. Enrico Chiappo

Caro collega, diciamo subito che non siamonoi a dover difendere l'industria farmaceuticaveterinaria ma è nostro compito ricordare chele norme devono essere rispettate e quindinon si possono prescrivere farmaci per usoumano il cui principio attivo sia registrato peruso veterinario. Questo in sintesi è il principiodal quale non possiamo derogare. Aggiunge-rei anche che è veramente squalificante perla nostra professione, invece di consegnareuna ricetta intestata al nostro ambulatorio,suggerire a voce altri prodotti o scriverne ilnome su un pezzo di carta. Che poi i prezzisiano molto diversi è verissimo, ma questo loabbiamo discusso più volte con le aziende econ l'AISA e le motivazioni sono chiare: il mer-cato umano corrisponde a 100 volte quelloveterinario e quindi sia i costi di sperimenta-zione e registrazione sia quelli produttivi inci-dono in modo enormemente più elevato su o-

gni confezione, indipendentemente dal costodel principio attivo. Questo è anche il motivoper cui molte specialità non si trovano in Ita-lia, il mercato è talmente ristretto che nonconviene neppure registrare il prodotto nelnostro paese. Resta il fatto che se il mercatocrescesse il prezzo delle confezioni potrebberidursi. Non posso quindi dire che il prezzo siasempre giustificato ma di certo le motivazionici sono e dipende forse anche da noi l'allar-gamento del mercato e quindi una riduzionedei costi. Capisco benissimo che in certe si-tuazioni ci si può trovare in difficoltà verso ilcliente ma questo vale anche per la nostraprestazione che oltretutto è gravata del 20%di IVA. Il progetto Leavet è stato da noi pro-posto proprio per andare incontro ai proprie-tari con difficoltà economiche e per garantire

comunque a tutti gli animali da compagnia u-na minima assistenza veterinaria. Spero chequanto detto, sia pure in modo molto sinteti-co, possa essere una risposta esauriente aidubbi ed alle perplessità da te espresse.

Carlo Scotti

La passione

Come studente della Facoltà diMedicina Veterinaria dell’Univer-sità Magna Graecia di Catanzaro,

mi chiedo cosa dovrei fare davanti a questadifficile realtà che si prospetta già da ora. Hogià perso un anno per colpa di questi assurditest di ammissione che andrebbero riformati.Se a settembre dovessi trasferirmi presso laFacoltà veterinaria di Pisa, già mi aspetto di

“La struttura ordinistica caratterizza inmodo forte il nostro paese, creandodisparità di trattamento e sacche di

privilegio inaccettabili”Emma Bonino,

Ministro per le Politiche Comunitarie

laPROFESSIONE VETERINARIA 10 | 2008 Lettere al Direttore 27@

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rifare mezzo anno visto che quasi sicuramen-te diversi esami non saranno convalidati. Laverità è che in Italia nessuno viene tutelato se-condo i principi scritti su quel foglio di cartachiamato Costituzione. A 20 anni ho già deci-so che alle prossime elezioni non andrò a vo-tare per questa classe politica totalmentescadente. A 20 anni in questo paese si perde anche lamotivazione nel proprio corso di studio. For-tunatamente sono guidato da qualcosa cheoggi non possiede quasi nessuno: la passio-ne. Esprimo grande amarezza e demotiva-zione.

Lettera Firmata

Abbiamo sempre sostenuto che l'attivazio-ne di un Corso di Laurea in Medicina Vete-

rinaria a Catanzaro fosse un progetto pura-mente politico e legato ad interessi localisia perché non vi era alcuna necessità di unnuovo Corso di Laurea sia perché sarebbestato di livello a dir poco disastroso. Pur-troppo abbiamo avuto pienamente ragioneed il fatto che la stragrande maggioranzadegli studenti cerchi di andarsene in altrefacoltà è abbastanza significativo. L'ANMVIha vinto un ricorso al TAR del Lazio ma l'U-niversità di Catanzaro ha ricorso al Consi-glio di Stato e tutto è bloccato di nuovo.Quando abbiamo contestato all'allora Mini-stro Moratti l'approvazione del nuovo Cor-so di Laurea ci aveva risposto che era sta-ta costretta a farlo per " interessi locali". La-scio a te altre considerazioni anche riferitealla nostra classe politica.

Disoccupata

Salve, mi sono laureata in veterina-ria nel settembre del 1999 ed hocominciato a lavorare come libe-

ra professionista con le vacche da latte inTrentino nel settembre del 2000 purtroppo o-ra mi trovo senza lavoro e sono costretta afare l’insegnante di nuoto a 6.50 Euro l’oranon trovando nessuna occupazione né co-me veterinaria per le vacche da latte (dovepossiedo una grande esperienza sulla sanitàdella mammella e di conseguenza del latte)né sui piccoli animali. Tutti pensano al veteri-nario come una persona con un super reddi-to e non si rendono conto che facciamo fati-ca a sbarcare il lunario. Quando lavoravo inTrentino facevo fatica a portarmi a casa netti

(tolte spese di viaggio, pernottamenti, pastietc.) 1000.00 Euro al mese! Forse se avessisfruttato il mio diploma di ragioniera inveceche intraprendere la strada universitaria oraavrei un posto fisso ed uno stipendio sicuro.Scusate per lo sfogo ma ricominciare per u-na donna a 37 anni non è facile.

Anna Menegozzo

Cara collega,la tua lettera purtroppo non è la prima, fra letante che ci riceviamo, che esprime la resa difronte all'impossibilità di trovare un'occupa-zione professionale minimamente retribuita.In Italia questa crisi colpisce tutti i laureati ingenere ed in particolare quelli in Medicina Ve-terinaria sia perché il settore risente fortemen-te della condizione economica del nostropaese sia perché 1100 laureati ogni anno so-no veramente tanti, troppi. Darti consigli? Èveramente inutile. Farti auguri? Per che cosa?Per quale futuro? Sono tanti i giovani colleghiche ci scrivono o telefonano chiedendo sug-gerimenti, informazioni che non siamo in gra-do di dare. Spesso ci chiamano genitori checon enormi sacrifici hanno permesso ai figli diarrivare alla laurea ed ora li vedono disoccu-pati e disperati per un futuro che pensavanomolto diverso. È uno spreco enorme di ener-gie mentali, fisiche ed economiche che nonha alcun senso o giustificazione. Certamentese tu avessi saputo al momento dell'iscrizio-ne all'Università che il tuo futuro sarebbe sta-to questo, e parliamo di quasi 20anni fa, latua scelta sarebbe stata molto diversa, comedici tu avresti sfruttato il tuo diploma di ragio-niere, guadagneresti da tanti anni, avresti pro-babilmente fatto un po' di carriera ed avrestiun posto sicuro. Eppure ancora oggi, ognianno, sono quasi 5mila gli studenti che sicontendono i circa 1300 posti disponibili alCorso di laurea in Medicina Veterinaria e, no-nostante ormai anche i giornali evidenzinoche il settore è saturo, questo numero noncala mai. Da molti anni l'ANMVI sta cercandoil modo di ridurre il numero programmato de-gli iscritti per riportare quello dei veterinari ita-liani ad un rapporto più equilibrato rispetto al-le esigenze del mercato, ma è veramente unabattaglia molto difficile. Il mondo istituzionalesembra non credere alla drammatica situazio-ne che tanti giovani stanno vivendo, come te,e per questo stiamo sviluppando un'ap-profondita ricerca sui laureati degli ultimi cin-que anni per poter dimostrare la condizionedi difficoltà che stanno vivendo migliaia di gio-vani, e non tanto giovani, colleghi per poterandare ai tavoli istituzionali con dati precisi etante, purtroppo, lettere come la tua. Per orati posso solo augurare che la tua situazionecambi al più presto.

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Iproprietari di cani e gatti di tutta Eu-ropa sprecano milioni di euro ognianno perché non seguono le pre-scrizioni dei Medici veterinari checurano i loro animali. Questo è l’al-larme lanciato da Jill Maddison, e-

sperta veterinaria del Royal Veterinary College.“Ogni anno i proprietari di cani e gatti spendo-no milioni di euro in farmaci per i loro animali,ma molti in realtà sprecano i loro soldi in quan-to non effettuano correttamente i trattamenti”.“Per fare un esempio, i Medici veterinari pre-scrivono gli antibiotici e le ricerche effettuate in-dicano che solo un terzo dei proprietari som-ministra correttamente le dosi e completa il ci-clo di trattamento”.“Noi Medici Veterinari sappiamo bene che ladose di antibiotico viene somministrata in ritar-do o dimenticata del tutto, e se il trattamentonon viene completato interamente allora au-menta notevolmente la probabilità di fallimentio recidive e si instaurano le condizioni favore-voli all’insorgenza di fenomeni di resistenzabatterica. Peraltro la maggior parte dei proprie-tari non è assolutamente consapevole di que-sti rischi potenziali”. Non è solo la salute del ca-

ne e del gatto ad essere a rischio, aggiunge ladottoressa Maddison: fallimenti e recidive met-tono a rischio anche la relazione tra il medicoveterinario e i suoi clienti.L’ultima cosa che i medici veterinari voglionovedere è un proprietario che ritorna per lamen-tarsi che il trattamento prescritto non ha fun-zionato o che il problema è ricomparso dopopoco tempo. E questo anche se la colpa è deiproprietari stessi.La soluzione, sempre secondo Maddison, èquella di assicurarsi che i proprietari sappianoesattamente come e quando somministrare ilfarmaco che gli è stato prescritto e quanto siaimportante rispettare i tempi di somministra-zione, la frequenza e la durata del trattamento.E questo vale in modo particolare per gli anti-biotici.Infezioni poi come le piodermiti profonde ri-chiedono diverse settimane di trattamento e lanecessità di continuare la somministrazionedell’antibiotico anche per diverso tempo dopola guarigione clinica. In questi casi i proprietaripossono avere reali difficoltà ad effettuare cor-rettamente le somministrazioni fino al terminedel ciclo di trattamento. E potrebbero essere

tentati ad interrompere il trattamento stessoappena l’animale sembra guarito.Contrariamente a quello che molti pensano, iMedici veterinari non possono prevedere il li-vello di compliance dei singoli proprietari, l’uni-ca cosa certa è che più lungo e complessosarà il trattamento richiesto, maggiore sarà laprobabilità che non venga effettuato corretta-mente.Una possibile soluzione disponibile da pocoper i medici veterinari è quella di utilizzare Con-venia, che permette un ciclo di trattamento an-tibiotico completo con una singola sommini-strazione. Una singola iniezione sottocutaneadi Convenia garantisce un’efficace attività anti-batterica ad ampio spettro per un periodo di14 giorni, eliminando la necessità per il proprie-tario di somministrare le compresse ogni gior-no. Convenia, prodotto da Pfizer AnimalHealth, è indicato per il trattamento delle infe-zioni cutanee, urinarie e di tessuti molli, sia nelcane che nel gatto.Un ulteriore vantaggio dell’uso di Convenia,sempre secondo Maddison, è quello che si e-vita di lasciare farmaci non utilizzati in casa deiproprietari. “I proprietari sono tentati di inter-

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logy), Manhattan, KS, USAMarco Poggi, Med Vet, Imperia

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logy), Manhattan, KS, USAGino D’Agnolo, Med Vet, Trieste

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Monsummano Terme (PT)Marco Bernardini, Med Vet, Dipl ECVN, Padova

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di JILL MADDISONBVSc, Dip. Vet. Clin. Stud, PhD, FACVSc,

MRCVS, Director of ProfessionalDevelopment, CPD Unit,

Royal Veterinary College, UK

laPROFESSIONE VETERINARIA 10 | 2008 Dalle Aziende 29▲

rompere il trattamento precocemente e in que-sto modo possono conservare il farmaco resi-duo per successivi trattamenti, risparmiando inquesto modo anche la spesa per il consultoveterinario.Il risultato di tutto ciò è che nelle case dei pro-prietari si può trovare una notevole quantità difarmaci veterinari inutilizzati, spesso anchescaduti, rischio potenziale per i bambini e pergli adulti”. ■

Page 30: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 10

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La rivista è un settimanale

specializzato rivolto a Medici

Veterinari e operatori del settore

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Carlo Scotti

Direttore Responsabile

Antonio Manfredi

Coordinamento Editoriale

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Comitato di Redazione

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Marco Eleuteri,Giuliano Lazzarini,

Pier Mario Piga,Sabina Pizzamiglio,

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Rubriche

Fabrizio Pancini,Oscar Grazioli,

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Segreteria di Redazione

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Grafica

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Editore

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L. 27-02-2004 N. 46) art. 1,comma 1 Filiale di Milano a cura diCentro Produzione Mailings Scarl -

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Professione Veterinaria pubblicanotizie d'attualità e di rassegna icui contenuti non rispecchiano

necessariamente il pensiero dellaTestata. Interventi e opinioni

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Chiuso in stampa il 10 marzo 2008

laVETERINARIAPROFESSIONE

Questo periodico è associatoall’Unione Stampa Periodica Italiana

laPROFESSIONE VETERINARIA 10 | 200830 Calendario attività Dal 26 marzo al 29 aprile

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mento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

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29 MARSEMINARIO NAZIONALE SIVE SEMINARIO “COLICA NEL CAVALLO. PROBLEMI DECISIONALI E NOVITÀ NEL TRATTAMENTO” - Malpensa

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30 MARINCONTRO REGIONALE SCIVAC UMBRIA L’ESAME ENDOSCOPICO IN GASTROENTEROLOGIA E PNEUMOLOGIA - Perugia - Facoltà di Medicina Veteri-

naria - Via San Costanzo 4 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria De-legazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

30 MARINCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC LOMBARDIA LA VISITA CLINICA E LA MEDICINA COMPORTAMENTALE: CONSIGLI PRATICI PER MIGLIORARE L’AP-

PROCCIO CLINICO NEI NUOVI ANIMALI DA COMPAGNIA - Cassano D’Adda - Via Pila, 11 - ECM: Richiesto Ac-creditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

30 MARINCONTRO REGIONALE SCIVAC BASILICATA MEDICINA FELINA - Ostello Femminile Le Monacelle, Matera - Via Riscatto, 9/10 - ECM: Richiesto Accreditamento

- Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail:[email protected]

2 - 5 APRITINERARIO DIDATTICO SCIVAC ODONTOSTOMATOLOGIA E CHIRURGIA ORALE: IV PARTE - CHIRURGIA DEI TESSUTI MOLLI E ONCOLO-

GIA DEL CAVO ORALE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Perinformazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

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PIÙ COMUNI EMERGENZE IN MEDICINA VETERINARIA - Sala Quadrivium - Genova - P.zza Santa Marta 2 - ECM:Rich. Accr. - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

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13 APRINCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA DIFFICOLTÀ DEAMBULATORIE: IL RUOLO DELLE MALATTIE DEL SISTEMA NERVOSO PERIFERICO - UN

APPROCCIO CLINICO, DIAGNOSTICO E (FISIO)TERAPEUTICO - Milano - ECM: Richiesto Accreditamento - Perinfo: Monica Borghisani - Segr. Del. Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

15 - 18 APRITINERARIO DIDATTICO SIVAE / SCIVAC MEDICINA E CHIRURGIA DEGLI UCCELLI - Cremona, Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accre-

ditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

18 APRCONVEGNO SIVAR QUALYPIG “L’ALLEVAMENTO A BANDE: COME, QUANDO E PERCHÈ?” - CremonaFiere Spa, Cremona - Piaz-

za Zelioli Lanzini, 1 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e CommissioneScientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

18 - 19 APRCORSO SIVE CORSO BASE DI OSTEOPATIA E CHIROPRATICA - II PARTE - Centro Veterinario Militare di Grosseto - ECM: Ri-

chiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segr. SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

19 - 20 APRCORSO SCIVAC CORSO INTRODUTTIVO ALLA PRATICA CHIRURGICA NEL CANE E NEL GATTO - Ata Hotel Quark, Via Lam-

pedusa, Milano - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel.+39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

19 - 20 APRSEMINARIO SCIVAC IL CANE FRATTURATO: DAL PRIMO APPROCCIO AL TRATTAMENTO ELETTIVO - nh Jolly Hotel Centro Con-

gressi, Palermo - Foro Italico, 22 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - SegreteriaSCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

20 APRINCONTRO SICIV / SIDEV / SIONCOV IN IL COMPLESSO DELLE MALATTIE ISTIOCITARIE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:COLLABORAZIONE CON SIDEV E SIONCOV Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372

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20 APRINCONTRO SVIDI INCONTRO CON DOMINIQUE PENNINCK: ARGOMENTI DI ECOGRAFIA DELL’APPARATO GASTRO-ENTE-

RICO - Bologna, Aula Magna di Santa Lucia (Via Castiglione) - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni:Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

22 - 23 APRCORSO SCIVAC CORSO DI CONSULENTE NUTRIZIONALE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto

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22 - 24 APRCORSO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON PACCHETTO IGIENE. LINEE GUIDA: DALLA TEORIA ALLA PRATICA - Centro Studi - Palazzo Trecchi, CremonaREGIONE LOMBARDIA - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39

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24 - 26 APRITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 2° IT. OFTALMOLOGIA: I PARTE - VISITA OCULISTICA E ANATOMIA. PATOLOGIE DI ORBITA, ANNESSI, APP.

LACRIMALE, SCLERA E CORNEA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accredita-mento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

27 APRINCONTRO REGIONALE SCIVAC MOLISE EPILESSIA E CONVULSIONI: APPROCCIO CLINICO, DIAGNOSTICO E TERAPEUTICO - ECM: Richiesto Ac-

creditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372403506 - E-mail: [email protected]

28 - 29 APRCORSO SCIVAC CORSO DI ENDOSCOPIA APPLICATA ALL’APPARATO RESPIRATORIO, GENITO-URINARIO E ORECCHIO

ESTERNO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni:Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

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