professione veterinaria, anno 2009, nr 17

32
009 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 6, numero 17 dall’11 al 17 maggio 2009 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona 17 2 RABBIA Due casi di rabbia silvestre nel giro di soli venti giorni sono stati riscontrati su altrettante volpi trovate morte, a un pas- so dalle case, nei comuni di Gemona e Buja. La Regione Friuli ha informato che dal 23 maggio verrà effettuata una ulte- riore campagna di vaccinazione orale delle volpi, che si ripeterà a fine agosto e nella primavera del 2010. Interessato tutto il territorio della provincia di Trieste e di Gorizia e 50 Comuni della provincia di Udine. A/H1N1 Il virus della nuova influenza A/H1N1 potrebbe essere nato in un laboratorio per un errore umano. Lo sostiene il ri- cercatore australiano Adrian Gibbs, uno dei padri dell'antivirale Oseltamivir, in un articolo che ha inviato all'Organizzazio- ne Mondiale della Sanità (Oms) e ai Centri statunitensi per il controllo delle malattie (Cdc), e del quale ha annuncia- to la pubblicazione. CITES È pubblicata sul sito www.ministerosa- lute.it la versione aggiornata del Manua- le Cites. Il documento, a cura delle au- torità competenti, dettaglia le procedure dei controlli in ambito doganale sul commercio internazionale di esemplari di specie di fauna e flora selvatiche mi- nacciate di estinzione. UNIRE In relazione all’esigenza emersa in sede di diverse riunioni di procedere ad una verifica, sotto il profilo scientifico e con- tabile, delle attività svolte dalla società Unirelab, il Consiglio di Amministrazione dell’Unire ha deliberato di costituire un Nucleo di esperti per acquisire una mi- gliore conoscenza delle attività svolte dalla Società stessa. SIENA Il Comune di Siena ha nominato la Commissione Veterinaria 2009; sarà composta dal dott. Marco Reitano, no- minato anche Veterinario Municipale per quanto concerne tutte le attività relative ai due Palii di luglio e agosto- e il dott. Marco Pepe. Per il Palio di luglio è stato scelto il dott. Nicola Magnaghi mentre per il Palio di Agosto è stato nominato il dott. Gianluigi Giovagnoli. PROBABILMENTE MOLTI DI VOI AVRANNO LETTO SU @NMVIOGGI I RISULTATI DI UN'INDAGINE REALIZZATA DALLA REGIONE VENE- TO FRA I GIOVANI LAUREATI. Avrete quindi, probabilmente, già letto che in Veneto, confrontando gli stipendi fra i laureati ad un anno dal diploma, quelli che guadagnano decisamente meno sono i laureati in Medicina Veterinaria. In- fatti lo stipendio medio netto di un laureato in veterinaria risulta essere di soli 682 euro, esattamente di 738 per gli uomini e 652 per le donne. Niente di nuo- vo, direte voi, sono cose risapute da tempo. È vero, l'ANMVI sono anni che segnala questa situazione ricordando anche la difficile condizione occupazio- nale del nostro settore, ma è importante considerare che è la prima volta che questi dati vengono riportati al pubblico in modo così chiaro ed evidente. Il Gazzettino, il più diffuso quotidiano della regione, ha infatti pubblicato i risultati dell'indagine rimarcando il basso reddito dei veterinari e la particolare difficoltà a trovare in questo settore un'occupazione adeguata. Anche nelle altre regioni italiane la situazione è più o meno la stessa e non sarebbe male se questi dati venissero diffusi su tutto il territorio nazionale in modo preciso. Forse non sarà sufficiente a convincere migliaia di giovani, soprattutto donne, a rinunciare al Corso di Laurea in Medicina Veterinaria, ma almeno saranno coscienti di quan- to li aspetta dopo l'Esame di Stato: disoccupazione, sottoccupazione, sfrutta- mento, stipendi da fame, e questo per alcuni anni almeno. Gli ingegneri trova- no invece subito lavoro e guadagnano bene. Magari i genitori ci ripensano. IL VETERINARIO ULTIMO IN GRADUATORIA A PAGINA 3 RAPPORTO ASSALCO 2009 A PAGINA 4 A PAGINA 11 A PAGINA 12 A PAGINA 13 A PAGINA 26 L’ANTITRUST SCONFESSA IL MERCATO AGGRESSIVITÀ E AFFEZIONI NEUROLOGICHE PROTEZIONE ANIMALE ALLA MACELLAZIONE ANMVI INTERNATIONAL IN LOMBARDIA SIVAR BREVI UN OSSERVATORIO PER LA SICUREZZA ORGANO DI INFORMAZIONE DELL ’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. la PR O FESSI O NE VETERINARIA “Il lavoro dei veterinari, fonda- mentale per la salute pubblica, deve essere rivalutato e ricon- siderato alla luce dell'impegno profuso quotidianamente. Non accetto che la medicina veterinaria sia considerata di serie B”. Sono pa- role del Sottosegretario Francesca Martini che ha pubblicamente preso posizione sulle aggressioni ai medici veterinari, esprimendo quella vici- nanza delle istituzioni da tempo sol- lecitata da tutte le rappresentanze della professione. Il Sottosegretario ha anche fatto un annun- cio importante nel corso di un recente convegno del Sivemp: realizzerà un Osservatorio sull'attività pubblica medico veterina- ria" per “monitorarla e a- vere il polso della situazio- ne”. Il silenzio del Governo di fronte a minacce, intimidazioni e violenze fi- siche stava diventando assordante. In un Paese normale, denunciava l’Anmvi molti mesi fa, l’applicazione delle leggi non può essere un’attività a rischio e, a maggior ragione, non può esserlo per chi è investito dal- l’autorità pubblica del compito di far rispettare le regole. Ci auguriamo o- ra che anche il Ministero dell’Interno dia un segno della sua presenza e voglia intervenire dando garanzie di sicurezza ai medici veterinari di sa- nità pubblica. La sicurezza è uno dei la PR OFESSI O NE VETERINARIA Eutanasia per le vacche a terra Intesa fra veterinari, animalisti e allevatori sul pieno rispetto del Regolamento 1/2005 temi chiave della politica di questo Governo, non farà specie al Ministro dell’Interno se la chiediamo anche per i medici veterinari. E possibil- mente evitando che si verifichino e- pisodi come quello accaduto a Pa- lermo, dove un pubblico ufficiale vie- ne condotto in caserma, inscenando quasi un conflitto istituzionale. Fran- cesca Martini dichiara che "fare il ve- terinario in alcune aree del Paese è difficile. In Campania, Sicilia e Cala- bria non è come farlo in altre zone d'Italia”. Ma ricorda che ci sono stati casi di aggressione e di in- timidazione anche ad E- ste, in provincia di Pado- va. È per questo che tutti gli Ordini provinciali dei medici veterinari, 100 enti pubblici, hanno sottoscrit- to una petizione per chie- dere legalità e sicurezza. L’On. Man- cuso, firmatario con l’On. Viola di u- na interrogazione parlamentare sul tema, ha dichiarato che se il veteri- nario “non riesce a compiere il pro- prio dovere, a causa di intimidazioni o impedimenti malavitosi, è prima di tutto un fallimento dello Stato”. La preoccupazione del Sottosegretario si è anche rivolta alle nostre colleghe. "È un mestiere sempre più 'rosa' - ha detto Francesca Martini - e molte veterinarie sono anche state vittime di stalking. Dobbiamo prendere al più presto provvedimenti". ANMVI 1999 DIECI ANNI AL SERVIZIO DEI MEDICI VETERINARI 2009 ANMVI Non fare investimenti a fondo perduto... Scegli il Fondo Sanitario A.N.M.V.I. Via Trecchi,20 - 26100 Cremona - Tel 0372/40.35.36 [email protected] - www.anmvi.it/fondo Non fare investimenti a fondo perduto... Scegli il Fondo Sanitario A.N.M.V.I. Via Trecchi,20 - 26100 Cremona - Tel 0372/40.35.36 [email protected] - www.anmvi.it/fondo

Upload: ev-soc-cons-a-rl

Post on 02-Mar-2016

214 views

Category:

Documents


0 download

DESCRIPTION

Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

TRANSCRIPT

Page 1: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 17

000099SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 6, numero 17 dall’11 al 17 maggio 2009Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona117722

RABBIADue casi di rabbia silvestre nel giro disoli venti giorni sono stati riscontrati sualtrettante volpi trovate morte, a un pas-so dalle case, nei comuni di Gemona eBuja. La Regione Friuli ha informato chedal 23 maggio verrà effettuata una ulte-riore campagna di vaccinazione oraledelle volpi, che si ripeterà a fine agostoe nella primavera del 2010. Interessatotutto il territorio della provincia di Triestee di Gorizia e 50 Comuni della provinciadi Udine.

A/H1N1Il virus della nuova influenza A/H1N1potrebbe essere nato in un laboratorioper un errore umano. Lo sostiene il ri-cercatore australiano Adrian Gibbs, unodei padri dell'antivirale Oseltamivir, in unarticolo che ha inviato all'Organizzazio-ne Mondiale della Sanità (Oms) e aiCentri statunitensi per il controllo dellemalattie (Cdc), e del quale ha annuncia-to la pubblicazione.

CITESÈ pubblicata sul sito www.ministerosa-lute.it la versione aggiornata del Manua-le Cites. Il documento, a cura delle au-torità competenti, dettaglia le proceduredei controlli in ambito doganale sulcommercio internazionale di esemplaridi specie di fauna e flora selvatiche mi-nacciate di estinzione.

UNIREIn relazione all’esigenza emersa in sededi diverse riunioni di procedere ad unaverifica, sotto il profilo scientifico e con-tabile, delle attività svolte dalla societàUnirelab, il Consiglio di Amministrazionedell’Unire ha deliberato di costituire unNucleo di esperti per acquisire una mi-gliore conoscenza delle attività svoltedalla Società stessa.

SIENAIl Comune di Siena ha nominato laCommissione Veterinaria 2009; saràcomposta dal dott. Marco Reitano, no-minato anche Veterinario Municipale perquanto concerne tutte le attività relativeai due Palii di luglio e agosto- e il dott.Marco Pepe. Per il Palio di luglio è statoscelto il dott. Nicola Magnaghi mentreper il Palio di Agosto è stato nominato ildott. Gianluigi Giovagnoli.

PROBABILMENTE MOLTI DI VOI AVRANNO LETTO SU @NMVIOGGII RISULTATI DI UN'INDAGINE REALIZZATA DALLA REGIONE VENE-TO FRA I GIOVANI LAUREATI. Avrete quindi, probabilmente, già letto chein Veneto, confrontando gli stipendi fra i laureati ad un anno dal diploma, quelliche guadagnano decisamente meno sono i laureati in Medicina Veterinaria. In-fatti lo stipendio medio netto di un laureato in veterinaria risulta essere di soli682 euro, esattamente di 738 per gli uomini e 652 per le donne. Niente di nuo-vo, direte voi, sono cose risapute da tempo. È vero, l'ANMVI sono anni chesegnala questa situazione ricordando anche la difficile condizione occupazio-nale del nostro settore, ma è importante considerare che è la prima volta chequesti dati vengono riportati al pubblico in modo così chiaro ed evidente. IlGazzettino, il più diffuso quotidiano della regione, ha infatti pubblicato i risultatidell'indagine rimarcando il basso reddito dei veterinari e la particolare difficoltàa trovare in questo settore un'occupazione adeguata. Anche nelle altre regioniitaliane la situazione è più o meno la stessa e non sarebbe male se questi dativenissero diffusi su tutto il territorio nazionale in modo preciso. Forse non saràsufficiente a convincere migliaia di giovani, soprattutto donne, a rinunciare alCorso di Laurea in Medicina Veterinaria, ma almeno saranno coscienti di quan-to li aspetta dopo l'Esame di Stato: disoccupazione, sottoccupazione, sfrutta-mento, stipendi da fame, e questo per alcuni anni almeno. Gli ingegneri trova-no invece subito lavoro e guadagnano bene. Magari i genitori ci ripensano.

IL VETERINARIO ULTIMO IN GRADUATORIA

A PAGINA 3

RAPPORTO ASSALCO

2009

A PAGINA 4 A PAGINA 11 A PAGINA 12 A PAGINA 13 A PAGINA 26

L’ANTITRUSTSCONFESSA IL MERCATO

AGGRESSIVITÀ E AFFEZIONI

NEUROLOGICHE

PROTEZIONEANIMALE ALLAMACELLAZIONE

ANMVIINTERNATIONALIN LOMBARDIA

SIVAR

BREVI UN OSSERVATORIO PER LA SICUREZZA

ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

laPROFESSIONE VETERINARIA

“Il lavoro dei veterinari, fonda-mentale per la salute pubblica,deve essere rivalutato e ricon-siderato alla luce dell'impegnoprofuso quotidianamente. Nonaccetto che la medicina veterinariasia considerata di serie B”. Sono pa-role del Sottosegretario FrancescaMartini che ha pubblicamente presoposizione sulle aggressioni ai mediciveterinari, esprimendo quella vici-nanza delle istituzioni da tempo sol-lecitata da tutte le rappresentanzedella professione. Il Sottosegretarioha anche fatto un annun-cio importante nel corsodi un recente convegnodel Sivemp: realizzerà unOsservatorio sull'attivitàpubblica medico veterina-ria" per “monitorarla e a-vere il polso della situazio-ne”. Il silenzio del Governo di frontea minacce, intimidazioni e violenze fi-siche stava diventando assordante.In un Paese normale, denunciaval’Anmvi molti mesi fa, l’applicazionedelle leggi non può essere un’attivitàa rischio e, a maggior ragione, nonpuò esserlo per chi è investito dal-l’autorità pubblica del compito di farrispettare le regole. Ci auguriamo o-ra che anche il Ministero dell’Internodia un segno della sua presenza evoglia intervenire dando garanzie disicurezza ai medici veterinari di sa-nità pubblica. La sicurezza è uno dei

laPROFESSIONE VETERINARIA

Eutanasia per le vacchea terraIntesa fra veterinari, animalistie allevatori sul pieno rispettodel Regolamento 1/2005

temi chiave della politica di questoGoverno, non farà specie al Ministrodell’Interno se la chiediamo ancheper i medici veterinari. E possibil-mente evitando che si verifichino e-pisodi come quello accaduto a Pa-lermo, dove un pubblico ufficiale vie-ne condotto in caserma, inscenandoquasi un conflitto istituzionale. Fran-cesca Martini dichiara che "fare il ve-terinario in alcune aree del Paese èdifficile. In Campania, Sicilia e Cala-bria non è come farlo in altre zoned'Italia”. Ma ricorda che ci sono stati

casi di aggressione e di in-timidazione anche ad E-ste, in provincia di Pado-va. È per questo che tuttigli Ordini provinciali deimedici veterinari, 100 entipubblici, hanno sottoscrit-to una petizione per chie-

dere legalità e sicurezza. L’On. Man-cuso, firmatario con l’On. Viola di u-na interrogazione parlamentare sultema, ha dichiarato che se il veteri-nario “non riesce a compiere il pro-prio dovere, a causa di intimidazionio impedimenti malavitosi, è prima ditutto un fallimento dello Stato”. Lapreoccupazione del Sottosegretariosi è anche rivolta alle nostre colleghe."È un mestiere sempre più 'rosa' -ha detto Francesca Martini - e molteveterinarie sono anche state vittimedi stalking. Dobbiamo prendere alpiù presto provvedimenti". ■

ANMVI 1999 DIECI ANNI AL SERVIZIO DEI MEDICI VETERINARI 2009 ANMVI

Non fare investimenti a fondo perduto...

Scegli il

Fondo Sanitario A.N.M.V.I.

Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona - Tel 0372/40.35.36 [email protected] - www.anmvi.it/fondo

Non fare investimenti a fondo perduto...

Scegli il

Fondo Sanitario A.N.M.V.I.

Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona - Tel 0372/40.35.36 [email protected] - www.anmvi.it/fondo

Page 2: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 17
Page 3: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 17

Evitare il trasporto. Questoil perno attorno al qualesi è discusso il 13 maggioa Cremona al tavolo volu-to dalla Società ItalianaVeterinari Animali da Red-

dito (Sivar) sulla questione delle "vacche aterra". Il Presidente della Sivar, MedardoCammi ha riunito allevatori, veterinari e ani-malisti per analizzare il problema degli ani-mali non idonei al trasporto ai sensi del Re-golamento europeo 1/2005. Il tavolo ha af-frontato le implicazioni del Regolamento1/2005 sulla protezione degli animali duran-te il trasporto ed operazioni correlate, met-tendo in luce il problema degli animali nondeambulanti, sotto i vari profili di competen-za. I lavori si sono chiusi con l’impegno del-la componente veterinaria del tavolo ad ap-profondire i risvolti tecnici ed attuativi dellasoluzione eutanasica.

PREVENZIONETutte le componenti del tavolo sono partitedal presupposto che il Regolamento debbatrovare una rigorosa applicazione là dovevieta il trasporto di animali non idonei alviaggio, in particolare se "non sono in gradodi spostarsi autonomamente senza soffe-renza e di deambulare senza aiuto".Nel condannare ogni forma di illegalità, il ta-volo si è concentrato sulle soluzioni utili adintervenire a monte sul problema e ad evita-re che si manifestino le condizioni in cuipossono insinuarsi le violazioni, pur in pre-senza di un rigoroso regime sanzionatoriocome quello stabilito dal Decreto 151/2007.

IL VALORE DEL BENESSEREIl benessere animale è un valore anche perl’allevatore che non ha nessun interesse anon salvaguardare il proprio patrimonio pro-duttivo. L’angolazione degli allevatori è pre-sto detta: “non c’è alcun vantaggio econo-

mico in un animale che non sta bene”.Sgombrato il campo da equivoci sui principietici, la questione diventa legittimamente e-conomica. Il destino di questo animale pone risvolti e-conomico-gestionali. Le assicurazioni po-trebbero fare da ammortizzatori per gli alle-vamenti e dare un contributo tangibile alproblema sposando il recupero delvalore/capo evitandone il trasporto. È cresciuta la sensibilità dell’allevatore e nesono testimoni i medici veterinari, che sonoanche pronti a riconoscere che la vacca aterra è un problema tecnico rilevante checomporta difficoltà decisionali onerose perl’allevatore, in mancanza di un sostegno e-conomico che incoraggi la scelta più oppor-tuna.

ENTITÀ DEL FENOMENOIl problema è rilevante o è marginale? Il pro-blema viene senza dubbio enfatizzato. I me-dia d’assalto hanno gioco facile nell’impres-sionare l’opinione pubblica e nell’enfatizza-re il fenomeno, senza tuttavia curarsi deidanni che arrecano alla produzione. I casi cisono, dicono gli allevatori, ma non giustifi-cano la berlina per una intera categoria. Laverità è che sull'entità generale del fenome-no non esistono dati univocamente ricono-sciuti. Al Nord, nelle regioni a maggior vocazionezootecnica, il fenomeno è stato stimato in35-40 mila capi, sulla base di situazioni rife-rite al 2005, benché si tratti di ricognizioninon supportate da criteri di scientificità e diufficialità. In stalla, i veterinari parlano di pochi casi al-l’anno. Su base empirica, l'esperienza di al-levatori e veterinari dimostra che in presen-za del capo non deambulante, quand’ancheoccasionale, la singola unità produttiva ri-sente di un problema economico e gestio-nale che coinvolge anche aspetti clinici e

deontologici di cui è chiamato a farsi caricoil medico veterinario. Nell’economia giorna-liera di un’azienda il problema comporta an-che aspetti gestionali e decisionali che si ri-percuotono sull’attività ordinaria.Dunque ci sono solo stime presuntive di unfenomeno che dall’entrata in vigore del Re-golamento 1/2005 è andato progressiva-mente contraendosi, proprio perché il legi-slatore comunitario è andato a colpire pro-prio la “strettoia” del passaggio allevamen-to-macello. Il punto nevralgico del problemasta nel comprendere la convenienza e l’op-portunità di mantenere nel ciclo produttivoun animale che per molte ragioni (sanitarie,reddituali ed etiche) non dovrebbe più esse-re considerato come un produttore.

ALL’ESTEROIl Regolamento è europeo, dunque comel’hanno applicato in altri Paesi? In Francia èintervenuto lo Stato, anche in un’ottica di“pulizia sanitaria” degli allevamenti e di sicu-rezza per i consumatori. Sarebbe auspica-bile che l’Italia facesse altrettanto anche in

un contesto di crisi come quello attuale etenuto conto che l’impatto del regolamentocomunitario è stato subitaneo e molto fortee la filiera non è stata preparata per tempoad attuarlo.

LA PROPOSTA DELLA SIVARFermo restando il punto di vista del produt-tore che nel capo vede un valore produtti-vo, quello protezionistico delle associazionianimaliste e quello medico-deontologico delveterinario, il destino dei capi non deambu-lanti è il perno attorno al quale ruotano lesoluzioni possibili.In proposito, il tavolo ha trovato una conver-genza sull'ipotesi illustrata dalla Sivar che,vede nell'eutanasia la soluzione tecnica-mente più realistica, purché l'allevatore pos-sa essere sollevato dall'onere economicodella prestazione e dello smaltimento dellacarcassa. A sostegno della soluzione eutanasica inter-vengono anche considerazioni legate allabiosicurezza in allevamento e alla protezio-ne dei consumatori. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 17 | 2009 Trasporto Anmvi Informa 3

Eutanasia per gli animali nondeambulantiLa Sivar si è fatta promotrice di una soluzionecondivisa al problema delle “vacche a terra”

A lla riunione hanno partecipato, oltre al Consigliere Sivar Mino Tolasi e al VicePresidente dell'Anmvi con delega agli animali da reddito, Marco Colombo, i rap-presentanti di: Aivemp (il presidente Bartolomeo Griglio e il Segretario Marina

Perri), Fnovi (il presidente Gaetano Penocchio), Lav (il vice presidente Roberto Benna-ti), Animal Angel's (la Presidente Christine Hafner), Coldiretti Cremona (il Direttore As-suero Zampini) e Confagricoltura (Serena Elsanino, responsabile Zootecnica Emilia Ro-magna). Molto soddisfatti i medici veterinari: "ci siamo fatti agenti promotori del pro-blema" - ha dichiarato il Vice Presidente Anmvi Marco Colombo. Questo incontro hariunito tutte le parti in causa riuscendo a dare concretezza all'analisi del problema sullabase delle esperienze di tutti. "C'è stato un dialogo franco - ha dichiarato Mino Tolasi -che ci ha permesso di mettere a fuoco i risvolti pratici e realistici della questione".

VETERINARIA PROTAGONISTA

''Per la nascita del ministero dellaSalute ci sono tempi brevi, anche sedipende dal Parlamento''. Lo ha af-fermato il ministro del Welfare Mau-rizio Sacconi confermando l'indica-zione del Sottosegretario FerruccioFazio al vertice del futuro dicastero.''Ho sempre detto - ha sottolineatoil ministro - che l'integrazione dellecompetenze nell'ambito del ministe-ro del Welfare ha consentito una vi-sione globale, ma adesso è oppor-tuno che la gestione si separi''. Nel-la riunione del Consiglio dei Ministridell'otto maggio è stato assegnatoal Sottosegretario Ferruccio Faziol'incarico di Viceministro alla Salute.Il Consiglio dei Ministri ha anche va-

rato un disegno di legge che modifi-cando la legge Bassanini permet-terà di aumentare il numero dei Mi-nisteri rendendo possibile il passag-gio di Fazio a Ministro alla Salute. Suproposta del Presidente Berlusconie del Ministro Sacconi è stato ancheapprovato un disegno di legge che i-stituisce un autonomo Dicasterodella salute, scorporandolo dal Mi-nistero del lavoro e delle politichesociali. Il ddl avrà una corsia prefe-renziale in Parlamento. Il Ministerodella salute avrà, oltre al ministro,due Sottosegretari. Il disegno di leg-ge modifica pertanto il comma 376dell'articolo 1 della legge finanziariaper il 2008. Il neo-viceministro al La-

voro, salute e politiche sociali, Fer-ruccio Fazio, ha espresso la sua"soddisfazione per il fatto che ilConsiglio dei ministri ha deliberatodi avere di nuovo un ministero dellaSalute". Decisione che, a detta diFazio, è "una cosa positiva, perchéproprio nell'ambito del federalismosarà essenziale avere un ministerodella Salute che si occupi di armo-nizzare le attività delle diverse re-gioni". Col cambio di ruolo, per Fa-zio non cambiano le priorità: "Sonosempre state e sono ancora i pianidi rientro delle regioni meno virtuo-se, ma anche cercare di arrivare aduna sanità più uniforme possibilenel nostro Paese".

TORNA IL MINISTERO DELLA SALUTE

Page 4: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 17

laPROFESSIONE VETERINARIA 17 | 20094 Attualità Rapporto Assalco

Il testo ed i dati che riportiamo sono u-na parte dell'ampio Rapporto Assalco2009, Alimentazione e cura degli anima-li da compagnia e realizzato da Assalco- Associazione Nazionale Imprese perl'Alimentazione e la Cura degli Animalida Compagnia - in collaborazione con IRI, ANMVI e Zoomark International.Nei prossimi numeri riprenderemo altreparti del rapporto ritenendo che possa-no essere di particolare interesse ancheper i veterinari.

DIMENSIONI, TREND DI SVILUPPO, CARATTERISTICHE

CHIAVEL’aggiornamento disponibile a fine 2008 deidati di mercato, riguardanti in particolare ilsegmento principale degli alimenti cane egatto, conferma che ancora una volta la cre-scita a valore è positiva ed in controtenden-za in una fase di crisi perdurante come quel-la che il nostro Paese e l’economia globalesta sperimentando.Con 1.232 Mio Euro sviluppati tra GDO epetshop indipendenti, il tasso di crescita avalore del mercato è del +5,6%, rispettiva-mente con 854,2 Mio Euro e il +4,1% in G-DO, e 377,8 Mio Euro per un ottimo +9,3%nel pet shop. Si conferma dunque un incre-mento a valore superiore a quello a volume,che passa dalle 444.500 del 2007 alle449.500 tonnellate vendute nel 2008 e regi-stra il +1,1%.

TREND CRESCITA A VALORE DELSEGMENTO ALIMENTI PER CANI

E GATTI 2004-2008Tendenza positiva anche per quanto riguar-da il giro d’affari degli alimenti per altri ani-mali, misurato in GDO, che appare in salutecon vendite per 20,2 Mio Euro ed un buon+5,7% di crescita, come pure il business ac-cessori, pari a 51,6 Mio Euro e in aumentosul canale del +8,7%.Si confermano trainanti sul totale del merca-to gli alimenti secchi sia per cani (con un tas-so di crescita del +8,4%) sia per gatti(+7,1%) e, in ulteriore sviluppo, la nicchia deifuori pasto e snack con una performance

complessiva del +12,4%. Per il 2009, nonostante il settore possa dirsiin una fase di particolare attenzione e di mo-nitoraggio della risposta del consumatore, intermini di fiducia e potere d’acquisto, sem-bra che ad oggi le previsioni si possanomantenere in linea con i confortanti ultimi ri-sultati.

ASSALCO - PRODUZIONEE DISTRIBUZIONE DI PETFOOD

IN ITALIAASSALCO ha raccolto i dati sui volumi com-mercializzati dai i propri associati attivi nelsegmento alimenti, che rappresentano oltreil 90% dei produttori/distributori domestici1.I numeri indicati dai 28 associati ASSALCOcensiti offrono uno scenario realistico e si-gnificativo della situazione del settorepetfood italiano che appare aperto ai flussiinternazionali, pur con una quota di importancora superiore a quella di export, e unapresenza sul mercato domestico di volumiprodotti sul territorio analoghi a quelli prove-nienti dall’estero per quanto riguarda gli ali-menti cane e gatto. Diversa pare la situazio-ne nel segmento alimenti per altri animali, incui il totale della produzione è destinato inpari quota al mercato italiano ed a quello e-stero, ed il livello di import decisamente infe-riore.Nella tabella a fianco vediamo il dettaglio deivari sottosegmenti sulle due principali quotedi produzione alimenti, per cani e gatti, e sul-le corrispondenti quote di importazione.Per quanto riguarda le importazioni prevalenettamente la quota secchi di mantenimen-to per cani, ma è importante segnalare cheè di importazione il totale delle quote dieteumido gatto e, tra gli alimenti complementa-ri, il totale dei secchi, degli umidi e di biscot-ti o snack sempre gatto.Sul totale dei volumi degli alimenti prodotti inItalia prevale nettamente la quota secchi dimantenimento per cani, mentre per quantoriguarda gli umidi il gap di volumi è meno di-stante negli alimenti per gatto. La quota diproduzione di diete interessa soprattutto glialimenti cane e rimane modesta in assoluto.Presente una discreta quota di alimenti com-plementari, quali cereali soffiati, fiocchi,

Come si muove il mercato italiano dei prodotti per animali da compagnia - il settore tiene

Page 5: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 17
Page 6: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 17

mixer, pasta e una minuscola nicchia di pro-duzione snack.Tale produzione viene distribuita principal-mente attraverso i classici canali petshop eGDO - sia con propri marchi che in PrivateLabel, ma anche attraverso molteplici altremodalità e canali:• Iper, Super, Superette - 38,9%• Petshop - 30,8%• Private Label - 11,3%• Agrarie - 8,7%• Garden e Brico Center - 3,1%• Discount - 3,0%• Vendite dirette al Consumatore (allevato-

ri, canili, enti) - 2,2%• Altri (vendite a domicilio, e-commerce) -

0,9%• Negozi alimentari tradizionali - 0,8%• Veterinari - 0,3%

UN QUADRO DEI CONSUMIPER CATEGORIA

Alimenti per cani e gatti: un confrontosui principali canali distributivi GDO epetshopLa dimensione del mercato, misurata su ununiverso significativo di punti vendita tra cui3.738 petshop (escluse catene), 8.885 su-permercati, 397 ipermercati (oltre a puntivendita tradizionali, LSP e discount)3 risulta,a fine 2008, pari a 1.232 Mio Euro, a frontedi un moderato ma presente incremento avolume (+2,7%) sul pet shop ed una leggeracrescita in GDO (+0,8%).Questo doppio dato sembra confermare lospostamento progressivo di focus dei prin-cipali brand appartenenti a multinazionaliverso prodotti a maggior valore aggiunto

(contenuto di innovazione, apporto nutrizio-nale, contenuto di servizio), anche per laproposta GDO, che trainano così la crescitaa valore sul canale al +4,1% e ne contengo-no parzialmente i volumi; questi d’altra partevengono compensati dalla produzione in “fa-scia prezzo” di Private Label ed attori dome-stici, evidentemente richiesta in questa spe-cifica fase economica.Sul canale petshop, contemporaneamente,il tradizionale successo di referenze ad altotasso d’innovazione e servizio appare solidoe confermato sia dal citato incremento a vo-lume che da un sostenuto incremento a va-lore del 9,3% (petshop indipendenti) persinosuperiore a quello del 2007 sul 2006, che siattestava attorno all’8%.Un recente sondaggio4, condotto da IRI siasu petshop indipendenti che appartenenti acatene, fornisce un’ulteriore indicazione sul-la rilevanza del segmento alimenti per cani egatti sul canale pet shop: i risultati mostranoinfatti che nel primo caso i punti vendita ri-spondenti dedicano una media del 37,9%della propria superficie di vendita alla cate-goria, da cui deriva il 51,4% del fatturato.Alla stessa domanda i punti vendita appar-tenenti a catene hanno risposto con percen-tuali ancora superiori: 48,8% di superficie divendita dedicata e 63% di fatturato collega-to; in modo prevedibile se pensiamo allamaggior disponibilità di spazi propri del for-mat.

LE QUOTE CANALE DI GDOE PETSHOP

Tornando alle rilevazioni di mercato, se sisommano ai succitati 3.738 punti vendita

petshop “tradizionali” altri punti vendita ap-partenenti a catene, il fatturato del canaleaumenta di ben 30 Mio Euro per un totale di407,8 Mio Euro, portando così la sua quotaa volume al 18,2% e quella a valore al32,3%.In GDO, che in totale muove un fatturato di854,2 Mio Euro, la quota prevalente è dete-nuta dai supermercati, che con un dispiega-mento del 37,95% dei volumi sviluppano il34,1% a valore. Segue il segmento Iper, checon un numero di punti vendita nettamenteinferiore (circa 400 contro circa 8.900 Super)copre il 15,5% di volumi per un 12,7% a va-lore.Le quote restanti sono suddivise tra i puntivendita LSP (Libero Servizio Prossimità), icosiddetti tradizionali - inclusi punti venditacon superficie inferiore ai 100 mq - e i di-scount.Se si volesse fare un confronto con altri mer-cati, per dare una idea del giro di affari delsettore in GDO, le categorie che più si avvi-cinano al fatturato del Pet sono 3: Frutta,

con quasi 870 Mio Euro, Gelati con 830 MioEuro e Igiene Personale, che comprende sa-poni, bagnoschiuma, doccia schiuma, deo-doranti, ecc con 787 Mio Euro.Vediamo dunque sotto le quote del canalepet shop, -pari al 18,2% a volume e 32,3%a valore- ed il peso in dettaglio dei singoliprincipali segmenti che compongono il ca-nale GDO, sia a valore che a volume.Si tratta di un dato senz’altro notevole chetestimonia la validità del format petshop eche, rispetto alla grocery che pur sviluppa ilgrosso dei volumi con l’82% circa ma a va-lore scende al 67,7%, evidenzia tuttora unariconoscibile differenza in caratteristiche,redditività e target dei prodotti veicolati suidue canali. ■

1Sul totale volume del mercato2Cereali sofficati, fiocchi, pasta etc.3IRI Dicembre 20084Censimento IRI 2008 sui canali non grocery

laPROFESSIONE VETERINARIA 17 | 20096 Attualità Rapporto Assalco

Per quanto riguarda la distribuzione attraverso il canale pet shop, garden center eagrarie, su cui passano i fatturati più importanti per questo segmento, non sonodisponibili al momento dati economici aggiornati; tuttavia possiamo fornire al-

cuni spunti interessanti grazie ad una recente indagine condotta su un panel di puntivendita appartenenti ad ognuno dei tre canali. Le risposte ottenute danno prova di interesse e fiducia sul potenziale della categoria a-limenti per altri animali:• agli alimenti per altri animali è dedicata una superficie di vendita tra il 10% ed il 16%,

a seconda del punti vendita (petshop, agraria, garden center);• tale metratura è mediamente superiore a quella dedicata a qualsiasi altro segmento

pet, compresi accessori e acquari, tranne il comparto dominante degli alimenti percane e gatto;

• nello specifico, il petshop appartenente a catene destina agli alimenti per altri ani-mali oltre il 15% del suo spazio, il petshop tradizionale il 12,6%, il garden center il9,7% e l’agraria fino al 16,1%. In questo caso tuttavia è bene tener conto che potreb-bero essere compresi alimenti per specie animali non propriamente da compagnia(ad es. galline, conigli etc.);

• la quota di fatturato derivante dal segmento è rilevante su tutti i formati: tra il 17% eil 18% nel canale petshop, 12,9% nel garden center, 23,6% nell’agraria - sempre ri-cordando la precisazione di cui sopra;

• su ogni universo-canale, la percentuale di punti vendita che tratta alimenti per altri a-nimali è sempre inclusa tra un minimo dell’80% circa, riferito all’agraria, peraltro ilmeno specializzato sui prodotti pet dei tre canali considerati, e il 100%, riferito alpetshop appartenente a catena;

• gli alimenti per uccelli sono i più diffusi sul canale agraria e garden, rispettivamentecon quote del 7,7% e 11%; nel petshop tradizionale prevalgono i mangimi per pescicon il 13%; nel petshop catena alimenti per uccelli e pesci si equivalgono al 6,3%,mentre prevale la somma degli alimenti per altri animali - dunque soprattutto rodito-ri, piccoli mammiferi, tartarughe, rettili etc. - con il 12,4%.

ALIMENTI PER ALTRI ANIMALI DA COMPAGNIA -SUGLI ALTRI CANALI

Una tendenza che sta trovando sempre più riscontro nel mercato degli animali dacompagnia è legata alla ricerca di naturalità. Chi ama i pet non può non amarela natura e, per questo motivo, nei prodotti a loro dedicati sono evidenziati i plus

che non solo contribuiscono alla salvaguardia del loro benessere, ma concorrono an-che al rispetto dell’ambiente. Nell’alimentazione, in particolare, è forte la richiesta da parte dei consumatori di pro-dotti che garantiscano la presenza di ingredienti naturali o biologici, l’utilizzo di colo-ranti e conservanti di origine naturale e l’assenza di OGM. Si richiedono conferme sullasicurezza alimentare, ad esempio attraverso indicazioni sulla provenienza degli ingre-dienti e il mercato risponde con la produzione di alimenti naturali e biologici, gli uniciper i quali esiste una certificazione degli ingredienti come per gli alimenti di consumoumano. Pur non fornendo un dato numerico preciso un articolo sul settore degli animali dacompagnia comparso sulla rivista Casa Naturale, nei negozi specializzati per animali,così come nei supermercati, i corner dedicati a tali merceologie risultano in generale,in aumento, segno che il consumatore li ricerca e li richiede. Tra gli ingredienti dei prodotti naturali si segnalano verdure, erbe mediche, spesso frut-ta e cereali; la carne proviene da allevamenti liberi e il pesce da mare aperto. Anche tra gli snack cresce l’offerta di prodotti privi di additivi, a base di frutta o cereali.Gli snack non rappresentano più solo una ricompensa per il pet; sono anche funzionali,ad esempio, favoriscono l’igiene orale.Nel non-food, sono presenti sul mercato shampoo, prodotti di bellezza e vari detergen-ti naturali, vegetali, biodegradabili e ipoallergenici.Tra le lettiere sono varie le offerte di prodotti a basso impatto ambientale. Ad esempioquelle vegetali e quelle riciclabili, che vengono smaltite come fertilizzanti o combusti-bili ecologici. Anche per chi porta il cane a spasso esistono sacchetti raccolta feci bio-degradabili.

NATURALITÀ

Page 7: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 17
Page 8: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 17

di FILIPPO VERDEDirigente Veterinario - Area “C” - ASL (MT)ex ASL N° 5 di Montalbano Jonico (MT)

MIMMO FERULLIDirigente Veterinario - Area “C” - ASL BA ex

ASL N° 3 di BA

VITTORIO LAROCCAMedico veterinario - Libero Professionista -

Policoro (MT)

Imedicinali veterinari sono partico-larmente utili nel trattamento dellepatologie animali ed in caso di ma-lattie infettive, nel ridurre il rischiodi patogeni che possono causaretossinfezioni alimentari e tutelare il

benessere animale.L’impiego del farmaco veterinario negli animaliproduttori di alimenti, è sotto costante controlloe responsabilità del medico veterinario, che haprecise competenze nella tutela della sicurezzaalimentare e nella salute degli animali in applica-zione dei Decreti Legislativi n 158/2006 e n.193/2006, nonché mediante l’attuazione delPiano Nazionale Residui e del Piano Nazionaledi Alimentazione Animale da parte del SSN.Ciò nonostante, la presenza di inibenti negli a-limenti di origine animale risulta spesso di co-mune riscontro; tra le cause del mancato ri-spetto dei tempi di attesa (il tempo che devetrascorrere tra l’ultima somministrazione ed ilraggiungimento degli MRL e viene stabilito dal-la Ditta produttrice del farmaco in seguito a va-lutazione da parte del CVMP-Comitato per imedicinali veterinari) rientrano i fattori: a) VO-LONTARI a causa di una consegna anticipatadel latte di animali trattati, mangimi non ben mi-scelati (miscelatori mobili), insufficiente puliziadei silos (mezzi di trasporto); uso di farmaci inspecie non previste (uso proprio non consenti-to); b) INVOLONTARI perché pur rispettandol’allevatore i tempi di attesa prescritti, l’animalenon è riuscito a smaltire totalmente i residui far-macologici a seguito di subentranti o coinci-denti cause fisiologiche o ambientali; o perché

sono intervenute cause involontarie di conta-minazione del mangime utilizzato per la produ-zione del latte da parte di attrezzature (crosscontamination).In merito alla presenza di residui di medicinaliveterinari negli alimenti ottenuti dagli animaliproduttori di alimenti per l’uomo, con il Rego-lamento CEE n° 2377 del 26/06/1990, e s.m.i.,il Legislatore Comunitario ha stabilito i limitimassimi residuali (LMR) negli alimenti: latte-carne-pesce-uova-miele, cioè la concentrazio-ne massima di residui (espressa in ppm e ppb)di un determinato farmaco e/o dei suoi meta-boliti ammessa legalmente nelle derrate ali-mentari di origine animale.Il suddetto Regolamento, nei considerando,stabilisce anche la necessità di garantire unaprocedura d’urgenza che risponde alla neces-sità di un rapido riesame di qualsiasi limite cherisulti insufficiente a tutelare la salute pubblica.In definitiva dette sostanze “inibenti”, an-che se alla rispettiva prova di laboratoriodanno esito positivo (sfavorevole), possonoessere legittimamente presenti nel latte nellemisure massime accettabili per ciascuna diesse fissate.Il Laboratorio Accreditato per tali analisi, perpoter accertare le conformità o meno alle di-sposizioni di Legge, deve individuare corret-tamente quale sia la sostanza inibente ed inquale misura la stessa è presente: occorrecioè un esame oltre che qualitativo anchequantitativo.Lo stesso Regolamento CE n. 853/2004, sta-bilisce che l’OSA (Operatore del Settore Ali-mentare) deve adottare misure idonee intesea garantire, per quanto riguarda il latte, chenon sia immesso sul mercato se contiene re-sidui di antibiotici in quantità tale che, riguar-do ad una qualunque delle sostanze di cui a-gli All. I e III del Regolamento CEE n°2377/90, siano superati i livelli autorizzati anorma del succitato Regolamento ovvero cheil totale complessivo dei residui delle sostan-ze antibiotiche supera il valore massimo ap-provato.Pertanto, qualsiasi provvedimento re-

strittivo (sequestro, declassazione ai sensidel Reg. 1774/2002, distruzione, ecc….) inassenza dei suddetti esami di laboratorio, ol-tre che ad ostacolare la libera circolazione deiprodotti, principio non derogabile all’internodella Comunità Europea, costituirebbe abu-so, in quanto il Legislatore Comunitario equello Nazionale dispone di adottare provve-dimenti restrittivi solo a seguito dell’accerta-mento che il principio attivo è presente, nelprodotto alimentare, in maniera superiore aquello consentito e cioè sia dichiarato “noci-vo” (Legge n. 283/62 art. 5, lett. d).In particolare per il latte, la Conferenza Per-manente per i Rapporti tra lo Stato e le Re-gioni e le Provincie Autonome di Trento e Bol-zano, del 20 Marzo 2008, in materia di Sicu-rezza alimentare e Sanità Pubblica veterina-ria, prevede che l’Azienda Produttrice possadelegare, per il controllo igienico-sanitario, leditte che ritirano il latte ovvero un intermedia-rio; le aziende di produzione devono tenerecomunque a disposizione del Servizio Veteri-nario dell’AUSL competente, copia dei docu-menti relativi all’attività di autocontrollo e co-pia delle procedure concordate.A seguito di non conformità, per presenza disostanze inibenti, il Responsabile del labora-torio deve segnalare al Servizio Veterinariocompetente per la sede dell’azienda di pro-duzione, immediatamente e comunque en-tro un massimo di 24 ore dall’accertamento,il riscontro della positività. Il Servizio Veterinario AUSL del territoriocompetente, dopo un’immediata azione difarmacosorveglianza e farmacovigilanza pres-

so l’azienda di produzione per la ricerca dipossibili cause della positività, per la verificasia del corretto utilizzo del medicinale veteri-nario (controllo dei registri dei trattamenti te-rapeutici, controllo dei requisiti strutturali,controllo dello stato sanitario dell’aziendaecc.) e sia per verificare che l’OSA abbia atti-vato una procedura atta ad individuare e ri-muovere le cause di presenza di residui di so-stanza inibenti (anche con l’ausilio di verificheanalitiche in regime di autocontrollo con esitofavorevole), effettua anche un campione uffi-ciale, secondo le modalità previste dall’art. 23del Dlvo n. 158/2006 e s.m.i..È possibile, tuttavia, che il Responsabile dellostabilimento di trasformazione, a seguito dispecifica autorizzazione del Servizio Veterina-rio AUSL del territorio competente possaricevere sotto vincolo sanitario il latte dall’a-zienda riscontrata non conforme, verificandola presenza di inibenti ad ogni conferimentosuccessivo.Qualora la positività venga confermata, il latteviene avviato alla distruzione, se, viceversa, iltest fornisce esito negativo, il latte può essereavviato alla trasformazione.Nel caso che gli accertamenti, in detti alle-vamenti interessati al problema, dimostrinoche, l’allevatore pur rispettando i tempi di at-tesa per quella determinata sostanza som-ministrata all’animale, così come da prescri-zione veterinaria, continua ad annotare inautocontrollo la persistenza della positivitànel latte con limiti superiori a quelli indicatinegli Allegati al Regolamento CEE n°2377/90, potrebbe essere necessaria la se-gnalazione ai Centri Regionali di Farmacovi-gilanza ed al Ministero della Salute ai sensidel D.Lgvo 193/06, art. 91.Tutto questo allo scopo di migliorare la sicu-rezza del medicinale veterinario attraverso l’a-dozione del “Sistema di allerta rapido” che èun provvedimento di emergenza sanitaria,conseguente ad una variazione del rapportorischio/beneficio relativo all’efficacia ed alla si-curezza di un medicinale veterinario (ritiro lot-ti, sospensioni AIC, modificazione del fogliet-to illustrativo ecc…): fattispecie sanzionataamministrativamente, salvo che il fatto costi-tuisca reato, dall’art. 108, comma 13 delD.Lgvo 193/06. Tra l’altro uno degli scopi previsti dall’EMEA(Agenzia Europea Dei Medicinali Veterinari) èproprio la verifica dei residui dei farmaci (ri-spetto degli LMR stabiliti a livello CE) negli ali-menti di origine animale.In conclusione, distruggere un prodotto alimen-tare senza un accertamento quantitativo, ri-guardo alla presenza di inibenti, ma fermandosisolo ad un accertamento qualitativo, oltre adessere eticamente e giuridicamente scorretto,potrebbe configurare fattispecie civili per le qualidover rispondere per risarcimento danni subitidagli allevatori oltre che fattispecie penali qualil’abuso d’ufficio. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 17 | 20098 Approfondimento MRL

Le sostanzeinibenti nel latte

Page 9: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 17

laPROFESSIONE VETERINARIA 17 | 2009 Legge comunitaria Parlamento 9

Senza emendamenti, laCommissione Affari So-ciali ha concluso l'esamedella Legge Comunitaria2008, già approvata dalSenato. I recepimenti co-

munitari interessano la sanità animale e la si-curezza alimentare.

PACCHETTO IGIENE Delega al Governo per il coordinamento del-

la direttiva 2004/41/CE con la normativa vi-gente in materia di alimenti e mangimi e con iregolamenti (CE) nn. 178/2002, 852/2004,853/2004, 854/2004, 882/2004 e 183/2005).È prevista l'emanazione di decreti legislativiper il riordino e coordinamento delle disposi-zioni vigenti, nel rispetto del principio dellatutela degli interessi relativi alla salute del-l'uomo, degli animali e dei vegetali, dell'am-biente, della protezione ed informazione delconsumatore e della qualità dei prodotti, ga-

rantendo la libera circolazione, allo scopo diassicurare competitività alle imprese. Si pre-vede la riformulazione, razionalizzazione egraduazione dell'apparato sanzionatorio, laconferma del principio della prescrizione «apriori» preventiva rispetto all'accertamentoed alla contestazione o notificazione delleviolazioni nel relativo procedimento sanzio-natorio; la reintroduzione e definizione dellemodalità di semplificazione delle proceduredi autocontrollo applicate nelle micro e pic-cole imprese, in conformità ai criteri di flessi-bilità riconosciuti dal regolamento (CE) n.852/2004; la semplificazione delle procedu-re esistenti in materia di registrazione e rico-noscimento delle imprese del settore alimen-tare e mangimistico, in conformità alle di-sposizioni comunitarie; circolazione delleinformazioni tra le Amministrazioni; raziona-lizzazione e coordinamento delle attività de-gli organi di vigilanza e controllo.

ORMONI Attuazione della Direttiva 2008/97/CE delParlamento europeo e del Consiglio, del 19novembre 2008, che modifica la direttiva96/22/CE del Consiglio concernente il divie-to d'utilizzazione di talune sostanze ad azio-ne ormonica, tireostatica e delle sostanzebeta-agoniste nelle produzioni animali. La Ueha ritenuto opportuno limitare l'ambito d'ap-plicazione della direttiva 96/22/CE esclusiva-mente agli animali produttori di alimenti e riti-rare il divieto per gli animali da ompagnianonché adeguare la definizione di trattamen-to terapeutico. Nel contempo, l'Esecutivocomunitario ha rafforzato il divieto totale di e-stradiolo 17beta negli animali produttori di a-

limenti, perché considerato cancerogeno.

APPARECCHI ELETTRICI Attuazione alla direttiva 2008/13/CE, che a-broga le disposizioni comunitarie e nazionalirelative al marchio di conformità per gli appa-recchi elettrici utilizzati in medicina umana ein veterinaria. Dopo il 31 dicembre 2008 ilmarchio di conformità non sarà più utilizzato,al fine di semplificare le norme che regolanoil mercato e la competitività. Si tratta di ap-parecchi diagnostici, terapeutici e di posizio-namento del paziente.

INFORMAZIONEAttuazione della direttiva 2008/73/CE delConsiglio, del 15 luglio 2008, che semplificale procedure di redazione degli elenchi e didiffusione dell'informazione in campo veteri-nario e zootecnico. Le norme veterinarie co-munitarie stabiliscono che i centri di raccoltadi bovini, suini, caprini e ovini, i centri di smi-stamento di equini, i commercianti di tali ani-mali, gli allevamenti di pollame, i centri di rac-colta e stoccaggio di sperma, i gruppi di rac-colta o di produzione di embrioni nonché varienti, istituti e centri simili (strutture veterina-rie) devono soddisfare una serie di condizionie, ai fini del commercio intracomunitario ditaluni animali vivi, dei loro prodotti e, in parti-colare, di materiali genetici animali comesperma, ovuli ed embrioni, devono essere uf-ficialmente riconosciuti dagli Stati membri. Lenorme comunitarie prevedono varie proce-dure per registrare, elencare, aggiornare, tra-smettere e pubblicare le informazioni di talistrutture veterinarie. Le differenze procedu-rali complicano però l'attività di redazione edi aggiornamento e rendono difficile l'usopratico di tali elenchi ai competenti servizi dicontrollo e agli operatori interessati. Occorreperciò armonizzare le procedure e introdurreper i cinque principali elementi della proce-dura (registrazione e redazione, aggiorna-mento, trasmissione e pubblicazione degli e-lenchi) regole più sistematiche, coerenti e u-niformi. ■

La veterinaria nei prossimirecepimenti comunitariSta per concludersi l’iter di approvazione della Legge Comunitaria 2008

La “Direttiva ormoni”riguarderà solo gli animaliproduttori di alimenti

Con una nuova Direttiva(2008/97/CE), la Com-missione europea hamodificato le disposizio-ni sul divieto di utilizza-zione di talune sostanze

ad azione ormonica, tireostatica e delle so-stanze beta-agoniste nelle produzioni anima-li, escludendo gli animali da compagnia dalcampo di applicazione (Direttiva 92/22/CE,cosiddetta “direttiva ormoni”).Ma nel contempo, l'Esecutivo comunitario harafforzato il divieto totale di estradiolo 17betanegli animali produttori di alimenti, perchéconsiderato cancerogeno. Il provvedimento è del 19 novembre scorsoed entrerà in vigore il 18 dicembre di que-st'anno. Gli Stati membri dovevano adeguar-si entro il 1 gennaio 2009.L'articolo 2 della Direttiva 92/22/CE vietaval'immissione sul mercato di stilbeni, derivatidi stilbeni, loro sali ed esteri nonché di tireo-statici al fine di somministrarli ad animali diqualsiasi specie. Alla base di questo divieto

assoluto di utilizzo vi era la motivazione cheun eventuale abuso o uso improprio di talisostanze sarebbe risultato più difficile se nes-sun prodotto autorizzato per qualsivogliaspecie animale fosse stato presente sul mer-cato. Tuttavia, l'esperienza acquisita, in par-ticolare con i piani nazionali sui residui, ha di-mostrato che l'uso improprio delle presenta-zioni di prodotti destinate agli animali dacompagnia non svolge un ruolo rilevante co-

me fonte di abuso o di uso improprio. Inoltre,è sempre la Commissione a dirlo, il divietodei tireostatici presenta effetti dannosi per ilbenessere degli animali da compagnia (canie gatti) a causa dell'assenza di un trattamen-to alternativo per l'ipertiroidismo in questi a-nimali. "È pertanto opportuno limitare l'ambito d'ap-plicazione della direttiva 96/22/CE esclusiva-mente agli animali produttori di alimenti e riti-

rare il divieto per gli animali da compagnianonché adeguare la definizione di trattamen-to terapeutico". La Direttiva del 19 novembre scorso si oc-cupa anche di estradiolo-17ß, sostanzaconsiderata "assolutamente cancerogena inquanto è causa d'insorgenza di tumori e nefavorisce lo sviluppo" e per la quale "i dati at-tualmente disponibili non consentono di sti-mare quantitativamente i rischi per la saluteumana". A parere degli esperti della Commissione, l'e-stradiolo-17ß non è indispensabile per laproduzione di animali produttori di alimenti inquanto sono disponibili alternative, segnata-mente le prostaglandine, già ampiamente u-tilizzate dai veterinari negli Stati membri. LaCommissione quindi, in collaborazione congli Stati membri, organizzerà una campagnadi informazione e sensibilizzazione sul divietototale dell'uso di estradiolo-17ß negli animaliproduttori di alimenti.

SOSTANZE VIETATEGli Stati membri vietano l’immissione sul mer-cato delle sostanze, elencate nel nuovo Alle-gato II, ai fini della loro somministrazione aqualsiasi animale le cui carni e i cui prodotti sia-no destinati al consumo umano. L’Allegato IIdistingue fra due elenchi (A e B). Elenco A: ti-reostatici, stilbeni, derivati dello stilbene, lorosali ed esteri, estradiolo-17ß e suoi derivati sot-to forma di esteri. Elenco B: (sostanze vietatecon deroghe) sostanze ß-agoniste. ■

Page 10: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 17

La raccolta fondi "pro-colle-ghi Abruzzo" avviata dal-l'Anmvi proseguirà fino allafine di maggio. L'Associa-zione ha deciso di promuo-vere la raccolta dei fondi in

occasione del 62° Congresso nazionale SCI-VAC, dove, in virtù della grande partecipazio-ne di medici veterinari, potrà essere dato unsegno apprezzabile della solidarietà ai colle-ghi colpiti dal sisma. La SCIVAC, per agevo-lare la partecipazione dei colleghi della Re-gione all'appuntamento scientifico, ha stabi-lito l'iscrizione gratuita per i soci dell'Abruz-zo. Un primo bilancio delle somme raccoltee degli stanziamenti sarà fatto, in via prelimi-nare, prima dell'evento congressuale previ-sto a Rimini dal 29 al 31 maggio. A metà di questo mese, in occasione di unaassemblea della dirigenza regionale del-l'Anmvi, saranno fatte le prime stime dei

danni subiti e delle priorità di assegnazione,insieme al Consiglio regionale di Anmvi A-bruzzo e ai colleghi di L'Aquila che hannosubito le maggiori perdite economiche e chestanno, a tutt'oggi, affrontando i maggiori di-sagi. Da qualche giorno è stato chiuso il primopresidio veterinario organizzato subito dopoil terremoto dall'Ordine dei Medici Veterinaridi L'Aquila nella tendopoli di San Vittorino. Per il primo soccorso e le terapie di base aglianimali da compagnia della popolazione col-pita dal sisma rimangono attivi gli altri duepresidi veterinari presenti nelle tendopoli diPiazza d'Armi e di Villa S. Angelo. Le presta-zioni continueranno ad essere garantite daimedici veterinari liberi professionisti che han-no avuto le proprie strutture lesionate o di-strutte dal terremoto, affiancati da personaledella Facoltà di Medicina Veterinaria dell'Uni-versità di Teramo.

800 EURO AI PROFESSIONISTIÈ pubblicata in Gazzetta Ufficiale l’ordinanza6 maggio 2009, n. 3763: Attuazione del de-creto-legge 28 aprile 2009, n. 39, recante:«Interventi urgenti in favore delle popolazionicolpite dagli eventi sismici verificatisi nella re-gione Abruzzo il giorno 6 aprile 2009 e ulte-riori interventi urgenti di protezione civile».(GU n. 107 del 11-5-2009). L’Ordinanza stabilisce che ai titolari di attivitàprofessionali, iscritti a qualsiasi forma obbli-gatoria di previdenza e assistenza, operan-ti nei comuni individuati ai sensi dell'art. 1dell'ordinanza del Presidente del Consigliodei Ministri n. 3754 del 9 aprile 2009, cheabbiano dovuto sospendere l'attività a cau-sa degli eventi sismici, è riconosciuta per unperiodo massimo di tre mesi un'indennitàpari a 800 euro mensili. L'indennità è eroga-ta dall'INPS e non concorre alla formazionedel reddito.Il bonus per gli autonomi non concorrerà aformare reddito imponibile. Sul fronte fisca-le, un precedente decreto del 09/04/2009ha previsto la sospensione degli adempi-menti e dei versamenti tributari a favore deisoggetti residenti nel territorio della provin-cia di L'Aquila, colpiti dal terremoto del 6 a-prile 2009. La sospensione vale fino al 30novembre 2009. Quanto alla ricostruzione, il Governo ha di-sposto “la più sollecita sistemazione dellepersone le cui abitazioni sono state distrutteo dichiarate non agibili dai competenti orga-ni tecnici pubblici in attesa della ricostruzio-ne o riparazione degli stessi”. La ricostruzione (e riparazione) riguarda le a-bitazioni private e gli immobili ad uso non a-bitativo. Allo scopo, è prevista la concessio-ne di contributi, anche con le modalità delcredito di imposta, e di finanziamenti agevo-lati, garantiti dallo Stato. ■

Apparecchiature Radiologiche

Sistemi digitali

Camere oscure

Pellicole RX

Elettromedicali

Assistenza tecnica

VIA ISONZO, 8 - 20095 CUSANO MIL. (MI)

Telefono: 02.66401060 - Fax: 02.66400884 - e-mail: [email protected]

di LUCARELLI M. & C.

La raccolta per i colleghi abruzzesiprosegue al congresso SCIVACIl 62° Congresso Scivac sarà gratuito per tutti i colleghi abruzzesi

Versamenti "pro-colleghi Abruzzo"

possono essere eseguiti sui seguenti conti postale

e bancario aperti dall'Associazione Nazionale

Medici Veterinari Italiani e ad essa intestati:

Conto corrente postale (causale "pro colleghi Abruzzo")

IBAN:IT75E0760111400000040777971

Conto corrente bancario (causale "pro colleghi Abruzzo")

IBAN:IT03M0623011402000030180174

laPROFESSIONE VETERINARIA 17 | 200910 Attualità La ricostruzione in Abruzzo

Page 11: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 17

Basarsi sul fabbisogno delSsn nel determinare il nu-mero programmato nellefacoltà non va bene. An-cor meno il fatto di discu-terne ad un Tavolo tecnico

dove si "media" tra le proposte dei Ministeri,dell'Accademia, degli Ordini e delle Regioni.Queste modalità non sono in linea con la lo-gica antitrust, perché non sono esclusiva-mente volte, come dovrebbero, "a garantire u-na formazione universitaria adeguata". Il Ga-rante del Mercato e della Concorrenza torna acriticare il numero chiuso, perché può deter-minare "ingiustificate limitazioni all'accesso al-l'esercizio di una professione, con la conse-guente limitazione della concorrenza tra pro-fessionisti". Ad essere sotto accusa sono i cri-teri per la programmazione universitaria, ana-lizzati in un recente parere sulla professione diodontoiatra e che presenta analogie sovrap-ponibili alla professione veterinaria.

LE REGOLE OGGILa determinazione del numero chiuso spettaal Ministero dell'Università, con l'interventodel Ministero della salute che, secondo le sti-me svolte dalle Regioni unitamente dagli Or-dini professionali, definisce il fabbisogno diprofessionalità sulla base della situazione oc-

cupazionale del Servizio Sanitario Nazionale.Le rilevazioni del MIUR e le valutazioni del Mi-nistero della salute sono poi discusse nel-l'ambito di un Tavolo Tecnico, a cui parteci-pano anche la Conferenza Stato- Regioni, leRegioni, il Comitato nazionale di valutazionedel sistema universitario, i Presidenti delleconferenze dei presidi delle facoltà di medici-na e chirurgia e di medicina veterinaria, l'Os-servatorio delle professioni sanitarie, la Fede-razione nazionale degli ordini dei medici chi-rurghi e odontoiatri e gli ordini coinvolti.

IL SSN NON È UN INDICATOREPer l'Antitrust questo meccanismo non fun-ziona: "tale situazione risulta particolarmentegrave se si pensa che la valutazione è com-misurata alla situazione occupazionale di u-na parte minima di professionisti, ossia del-l'offerta proveniente dal Servizio SanitarioNazionale. Infatti, la massima parte delle pre-stazioni odontoiatriche in Italia non viene for-nita dagli odontoiatri del Sistema SanitarioNazionale (o meglio, delle strutture pubblicheo della strutture convenzionate con il Siste-ma Sanitario Nazionale), ma privatamente,ossia dagli odontoiatri liberi professionisti".Il fatto di basarsi sul fabbisogno del Ssn "com-porta una artificiosa predeterminazione del nu-mero dei potenziali professionisti e determina,

dal punto di vista economico, un ingiustificatoirrigidimento dell'offerta di prestazioni odon-toiatriche, con l'effetto di restringere artificiosa-mente il numero dei potenziali professionisti edinnalzare il prezzo delle relative prestazioni".

CONCLUSIONE Fin qui, l'Antitrust espone una tesi che potreb-be anche essere condivisa se non fosse che ilGarante non conclude in maniera coerente:anziché invocare una maggiore adesione deicriteri di programmazione alle esigenze delmercato occupazionale reale, l'Antitrust esclu-

de del tutto queste ultime. La prospettiva anti-trust, si legge nel parere, "impone, quindi, unripensamento sulla modalità di determinazionedel numero dei posti universitari disponibili laquale, per i corsi di laurea in odontoiatria, do-vrebbe fondarsi esclusivamente su valutazioniattinenti all'adeguatezza dell'offerta formativauniversitaria, non potendo essere tenuta in al-cuna considerazione l'analisi del fabbisogno diprofessionalità da parte del sistema sociale eproduttivo, calcolato, peraltro, sulla base delsolo fabbisogno proveniente dal solo SistemaSanitario Nazionale". ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 17 | 2009 Accesso alla professione Attualità 11

Sul numero programmato, l’Antitrustsconfessa il mercato Sì alla revisione del numero chiuso nelle facoltà ma dando spazio a chi si vorrebbeescludere: il mercato Queste le ipotesi di revisione dei

criteri della programmazione u-niversitaria secon-

do l’Agcm:- nella determinazione an-nuale dei posti disponibilidovrebbe essere tenuta inconsiderazione esclusiva-mente l'offerta formativaproveniente dalle universitàe non anche il fabbisogno diprofessionalità del sistemasociale e produttivo;- dovrebbero essere abbandonati i pro-cessi di contrazione del numero di postiuniversitari disponibili e dovrebbe essere

COSA PROPONE L’ANTITRUST

assicurato il massimo ampliamento pos-sibile dei posti universitari disponibili;

- dovrebbe essere previstala presenza dei rappresen-tati delle professioni nel-l'ambito della proceduraamministrativa esclusiva-mente in quanto espressio-ne di tematiche medico-scientifiche;- dovrebbe essere limitatala valenza del sistemaconcertativo svolto nel-

l'ambito del Tavolo Tecnico, oltre chereso trasparente il relativo processodecisionale.

Per Confprofessioni Sanità, il pare-re del Garante della Concorrenzae del Mercato sul nu-

mero chiuso ai corsi di laureain odontoiatria “è una secon-da spallata al sistema delleprofessioni, a poche settima-ne dall’accusa di fare resi-stenza alle liberalizzazioni.Dopo le tariffe e la pubblicità,è la programmazione univer-sitaria ad essere nel mirinodel Garante”. “Tutto questo-dichiara Roberto Callioni, pre-sidente di Andi (Associazione NazionaleDentisti Italiani) e rappresentante del-

RISCHIO “IPERCONCORRENZA INCONTROLLATA”

l’Associazione in Confprofessioni-Sanità- scaturisce dalla mancanza di una rifor-

ma delle professioni in gradodi attualizzare il settore. Gliultimi attacchi allo status pro-fessionale non tengono contodel rischio di una iperconcor-renza. Un sistema dell’acces-so con flussi incontrollati, siainterni che esterni- aggiungeCallioni, richiamandosi anchealla libera circolazione deiprofessionisti in Europa- an-drebbe solo a discapito della

qualità della prestazione sanitaria e dellegaranzie al paziente”.

Per l’Associazione Nazionale Medi-ci Veterinari Italiani, il parere delGarante Catricalà sul numero

chiuso ai corsi di laurea in o-dontoiatria è incoerente con laprospettiva antitrust perchémette da parte proprio il merca-to. Il Garante parte da un as-sunto del tutto condivisibile, maconclude in maniera insoddi-sfacente. È verissimo che il Ser-vizio Sanitario Nazionale non èun indicatore attendibile del fabbisognodi professioni come quella dell’odontoia-tra, o del medico veterinario, che si svol-gono in larghissima maggioranza in regi-me di libera professione. Ma l’Antitrustconclude con una sintesi che restituisce

NO ALL’AUTOREFERENZIALITÀ DELL’ACCADEMIA

la programmazione universitaria a quellaautoreferenzialità accademica che costi-tuisce una delle principali anomalie del

sistema universitario italiano. IlGarante non aiuta le professio-ni intellettuali ad essere piùcompetitive - conclude Scotti-né rispetto alla domanda di pre-stazioni né ad un mercato deiservizi professionali in grandeevoluzione anche sotto il profilodell’innovazione e della concor-

renza europea. È necessario rivedere icriteri della programmazione universita-ria, ma non escludendo le professionibensì coinvolgendole in una riforma uni-versitaria complessiva, dall’orientamen-to agli sbocchi occupazionali.

L’ambulatorio chiaviin manoApri? Trasformi? Adegui la tua struttura?

Chiama ANMVI Servizi: • consulenze• sopralluoghi • assistenza

L’ambulatorio chiaviin manoApri? Trasformi? Adegui la tua struttura?

Chiama ANMVI Servizi: • consulenze• sopralluoghi • assistenza

ANMVIper.

..

ANMVI SERVIZI -+39/0372/40.35.37 [email protected]

Page 12: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 17

Il 6 maggio, il Parlamento europeo,riunito a Strasburgo in seduta ple-naria ha approvato il nuovo Rego-lamento proposto dalla Commis-sione Europea sulla protezione de-gli animali alla macellazione e du-

rante l’abbattimento (Proposta di Regola-mento del consiglio relativo alla protezionedegli animali durante l’abbattimento). Il prov-vedimento sostituirà la direttiva del 1993 e,con gli emendamenti introdotti dall’europarla-mento, rafforzerà il benessere animale, inclu-so quello degli animali da pelliccia, e l’unifor-me applicazione da parte degli Stati membri.Con la relazione elaborata dall’euro-deputatopolacco Janusz Wojciechowski (UEN), il Par-lamento ha chiesto emendamenti destinatiprincipalmente a chiarire le regole, in mododa snellire le procedure burocratiche e garan-tire che le importazioni siano conformi aglistandard Ue.Varie le modifiche apportate, a partire dalcambio di denominazione del testo chesarà: Proposta di regolamento del Consigliorelativo alla protezione degli animali durante

la macellazione e l’abbattimento, con la mo-tivazione che il termine abbattimento nonsembra appropriato in una proposta chetratta di animali generalmente allevati per l’a-limentazione umana, mentre il termine ma-cellazione, specificatamente riferito alla ma-cellazione e operazioni correlate, appare piùcoerente nel presente contesto e dovrebbeessere utilizzato uniformemente in tutto il te-sto della proposta.

COSTILe nuove sfide avranno inevitabilmente un no-tevole impatto finanziario per gli operatori del-l’Unione. Al fine di ottemperare alle regole sta-bilite nel regolamento, dovrebbero essere residisponibili adeguati fondi dell’Unione per so-stenere finanziariamente la necessità di con-ferire all’Unione un ruolo di leadership in ma-teria di benessere degli animali sulla scena in-ternazionale. Il Parlamento sottolinea dunquela necessità di fornire un adeguato finanzia-mento per i produttori europei, al fine di com-pensare lo svantaggio della concorrenza chealtrimenti sarebbero costretti a subire.

I PICCOLI MACELLII macelli e i dispositivi utilizzati sono concepitiper determinate categorie di animali e capa-cità. Qualora tali capacità vengano superateo il dispositivo sia utilizzato per scopi diversida quello per il quale è stato concepito, il be-nessere degli animali ne risente negativamen-te. È dunque necessario che tali aspetti sianocomunicati alle autorità competenti e che sia-no inclusi nella procedura di riconoscimentodei macelli. I macelli di piccole dimensioni, re-golarmente ispezionati, che hanno una capa-cità di macellazione non superiore a 50 capidi bestiame alla settimana ovvero 150 000volatili da cortile all’anno e che si dedicanoprincipalmente alla vendita diretta di alimenti

al consumatore finale, non necessitano di u-na procedura onerosa di autorizzazione perattuare i principi generali del regolamento.

PAURA, STRESS E SOFFERENZAÈ necessario evitare le sofferenze degli ani-mali dovute alla paura o allo stress prima del-la macellazione. È quindi opportuno proget-tare la costruzione dei macelli, pianificare leprocedure al loro interno e formare il perso-nale in modo tale da evitare stress, paura edolore agli animali tra lo scarico e la macella-zione. I deputati hanno approvato il principioin base al quale gli animali devono essere ma-cellati solo con metodi che possano garantireuna morte immediata o immediatamente do-po lo stordimento (definito come qualsiasiprocesso indotto intenzionalmente che pro-vochi la perdita di coscienza e di sensibilità,incluso qualsiasi processo determinante lamorte istantanea), fatto salvo il caso del ritoreligioso. Nell’ ambito di una macellazione ri-tuale, gli animali possono essere macellatisenza essere precedentemente storditi, acondizione che la macellazione abbia luogoin un macello.La macellazione senza stordimento richiedeun taglio preciso della gola al fine di ridurre alminimo le sofferenze. Vi è inoltre la probabilitàche negli animali che non sono immobilizzatimeccanicamente dopo il taglio rallenti il pro-cesso di dissanguamento, con conseguenteinutile prolungamento delle sofferenze degli a-nimali. È necessario pertanto che gli animalimacellati senza stordimento siano immobiliz-zati individualmente e storditi efficacementeimmediatamente dopo il taglio della gola.I de-putati hanno inoltre stabilito che, per evitare i-nutili sofferenze, l’animale deve essere immo-bilizzato solo a seguito dell’avvenuto stordi-mento e che il dissanguamento deve iniziarein tempi brevissimi in modo da assicurare u-na morte certa. È stata approvata inoltre l’in-troduzione di indicatori per rilevare segni dicoscienza o sensibilità degli animali durantele operazioni di abbattimento per verificarel’affidabilità delle procedure di stordimento.

PROCEDURE STANDARDLe procedure operative standard sono mes-se a disposizione dell’autorità competente susua richiesta. Il veterinario ufficiale è informa-to per iscritto ogni volta che cambiano le pro-cedure operative standard. I deputati si sonoespressi a favore della nomina di una figura difunzionario del benessere degli animali per o-gni macello, sottolineando come la responsa-

bilità del rispetto delle regole deve essere del-l’operatore o della società, e non del singolodipendente. L’aula, si è detta inoltre contrariaall’introduzione di centri di riferimento nazio-nali negli Stati membri, i quali hanno già prov-veduto a nominare autorità competenti.

IMPORTAZIONISi è anche deciso che le importazioni devonoessere conformi alle norme. All’atto dell’ispe-zione dei macelli o degli stabilimenti ricono-sciuti o soggetti a riconoscimento nei paesiterzi ai fini dell’esportazione verso l’Unioneeuropea conformemente alla normativa co-munitaria, gli esperti della Commissione si ac-certano che gli animali di cui all’articolo 5 sia-no stati macellati in condizioni che, per quan-to riguarda il benessere degli animali, siano al-meno equivalenti a quelle previste dal presen-te regolamento. Il certificato sanitario che ac-compagna la carne importata da un paeseterzo è corredato di un attestato comprovan-te che il requisito è stato rispettato.Gli standard sul benessere degli animali sonotra i più severi al mondo; questo genera mag-giori costi di produzione e distorsioni alla con-correnza con paesi che applicano norme me-no rigorose. Pertanto, i deputati ritengonoche la Commissione debba garantire che lacarne e altri prodotti di origine animale impor-tati da paesi terzi debbano rispettare gli stan-dard europei. Essi richiedono ispezioni da ef-fettuare nei macelli autorizzati ad esportareverso l’Unione Europea assieme ad attesta-zioni di rispetto delle norme, da aggiungerepoi ai certificati sanitari che già vengono ri-chiesti per le importazioni.

EMERGENZENel caso di macellazioni di emergenza, la per-sona responsabile degli animali interessati a-dotta tutti i provvedimenti necessari per ma-cellare gli animali nel più breve tempo possi-bile, fatte salve le condizioni di cui all’allegatoIII, sezione I, capitolo VI, del regolamento (CE)n. 853/2004 relativo alla macellazione d’ur-genza al di fuori del macello.

UNITÀ MOBILIEntro il 1° gennaio 2013 la Commissione pre-senta al Parlamento europeo e al Consiglio u-na proposta legislativa che stabilisce le nor-me e le condizioni dell’uso di unità mobili dimacellazione all’interno dell’Unione, provve-dendo affinché in tali unità mobili siano presetutte le precauzioni per evitare di pregiudicareil benessere degli animali. ■

Evitare ogni sofferenzaall’abbattimento e alla macellazioneIl Parlamento europeo ha approvato con modifiche il nuovo regolamento

laPROFESSIONE VETERINARIA 17 | 200912 Europa Benessere animale ★

★★★★★

★★

Page 13: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 17

di SABRINA GIUSSANIConsigliere Sisca

Iniziamo con questo numero la pubblicazio-ne di una serie di trattazioni sul comporta-mento di aggressione e le patologie organi-che nel cane. Gli articoli sono tratti dalle rela-zioni di Sabrina Giussani al percorso formati-vo “Cani pericolosi: problematiche di sanitàanimale e pubblica. Aspetti legislativi, epide-miologici e clinici” (Cremona, 11-13 febbraio2009, direzione scientifica: Aivemp-Sisca, incollaborazione con la Regione Lombardia). Siringrazia la dottoressa Sabrina Giussani,Consigliere SISCA, Medico Veterinario Com-portamentalista, Diplomato Medico Veterina-rio Comportamentalista ENVF, Master in Eto-logia applicata e Benessere animale.

Nella pratica clinica ilcomportamento di ag-gressione rappresentanel cane un sintomo nonpatognomonico di un’af-fezione a carico del SNC.

La frequenza di comparsa del sintomo apparemolto bassa. In generale è possibile affermareche l’aumento della pressione endocranica inalcune aree cerebrali (zona frontale, area tem-porale) ed il dolore associato alle malattie in-fiammatorie a carico delle meningi, possonoessere alla base della comparsa di un compor-tamento di aggressione nel cane. Le principaliaffezioni neurologiche coinvolte sono: • Vascolari; • Infiammatorie: Meningoencefaliti (autoim-

muni, virali - rabbia, pseudorabbia, cimur-ro, herpesvirosi - batteriche - tetano -, pro-tozoarie - toxoplasmosi, erlichiosi, borre-liosi - parassitarie - dirofilariosi, micotiche -criptococcosi, neosporosi -);

• Tossiche ed endocrine; • Congenite: Idrocefalia (idrocefalo primario

e secondario); • Metaboliche e da accumulo; • Idiopatiche; • Neoplastiche; • Degenerative. • Epilessie e sindromi convulsive; • Trauma cranico; • Malattie neuropsichiatriche.

NEUROANATOMIA ENEUROFISIOLOGIA

Il sistema limbico è un’unità funzionale checomprende strutture diencefaliche e telence-faliche. Anticamente denominato rinencefalo,poiché in relazione con l’olfatto, mantiene at-tualmente negli animali superiori una ridottacomunicazione con il sistema olfattivo. Granparte delle reazioni emotive dipendono dal si-stema limbico. In particolare l’amigdala gio-ca un ruolo fondamentale nelle emozioni gra-zie ai collegamenti diretti con il talamo (strut-tura a cui pervengono tutte le informazionisensoriali) che funge da relays tra corpo ecorteccia cerebrale. Il sistema limbico, oltread essere implicato nel sistema olfattivo, in-terviene nel comportamento alimentare, ses-suale ed emozionale. La sua stimolazioneprovoca effetti di tipo vegetativo (come ad e-sempio variazioni della pressione arteriosa,della frequenza respiratoria e così via) che

fanno parte di un fenomeno più complessodi origine comportamentale.Gli animali mantengono un equilibrio tra ag-gressività e placidità grazie a meccanismi in-timamente legati tra loro, posti nell’ipotalamoe nel sistema limbico. Lo stato emozionale èdeterminato dall’equilibrio tra i due. In condi-zioni di normalità, solo gli stimoli che provo-cano una forte irritazione faranno “perdere lapazienza” mentre quelli di minore intensitàsaranno ignorati. In alcuni stati patologici l’e-quilibrio è alterato: alcune affezioni provoca-no uno stato in cui stimoli minori sono all’ori-gine di reazioni “iper” mentre altri, che do-vrebbero scatenare reazioni violente, lascia-no l’animale calmo. Nel primo caso è la neo-corteccia ad essere lesa oppure i nuclei ipo-talamici ventro - mediali o settali. Al contra-rio, lesioni dei nuclei amigdaloidei possonoprovocare uno stato di placidità anormale.

AFFEZIONI STRUTTURALI OMETABOLICHE

Le affezioni strutturali o metaboliche all’origi-

ne di patologie del comportamento (vita-minD)• Vascolari: le patologie vascolari non trau-

matiche sono rare negli animali domestici.Sono frequenti le manifestazioni compor-tamentali delle crisi convulsive quando lazona ischemica colpita comprende il lobopiriforme.

• Infiammatorie: il cimurro può essere all’ori-gine di una encefalite o di una mielite e-stremamente focalizzata nel cane adulto.Manifestazioni comportamentali, epilet-tiformi o anche incontinenza possono es-sere presenti senza alcun altro sintomoclassico di questa malattia.

• Tossiche: alcune molecole somministratea fini terapeutici (come ad esempio anti-staminici, cortisonici, neurolettici - acepro-mazina -, ansiolitici - benzodiazepine -, a-rilcicloexilamine - ketamina, tieltilamina - ecosì via) possono essere all’origine di ma-nifestazioni comportamentali indesiderategrazie all’azione diretta nei confronti delSNC.

• Anatomiche: comportamenti anormalipossono apparire progressivamente o inmodo acuto in animali colpiti da idrocefalocongenito o secondario. Lo stesso valeper alcune malattie da accumulo.

• Metaboliche: le malattie metaboliche, ingenere, non interessano direttamente il SNma creano scompensi nel normale funzio-namento dell’organismo che si ripercuoto-no secondariamente anche sulle strutturenervose.

• Idiopatiche: numerose forme di epilessiapossono essere confuse con manifesta-zioni comportamentali.

• Neoplastica: le manifestazioni comporta-mentali fanno parte del quadro clinico at-teso soprattutto quando ad essere colpitaè la corteccia frontale e prefrontale.

• Degenerative: frequentemente ci sono a-nomalie dei neurotrasmettitori associatead abiotrofia congenita o idiopatica.

MENINGOENCEFALITI• Le malattie infiammatorie sono frequenti

nella clinica neurologica e possono com-parire a qualsiasi età, anche se i cuccioli egli animali giovani sono più soggetti. Lemalattie infiammatorie autoimmuni si ri-scontrano con maggiore frequenza nellaclinica neurologica del cane. Il dolore è ilsegno clinico più evidente e costante: puòessere tanto marcato da causare repentinicambi di comportamento dell’animale (M.Bernardini). Il comportamento di aggres-sione potrebbe comparire proprio in segui-to al dolore. Il comportamento di aggres-sione descritto nella Rabbia è legato allalocalizzazione multifocale del virus che col-pisce numerose aree cerebrali. Inoltre, ildolore provocato dalla componente in-fiammatoria contribuisce alla modificazio-ne del comportamento del paziente.

IDROCEFALIA• Indrocefalo congenito” → alterazione degli

apprendimenti: lo sviluppo comportamen-tale è lento e l’apprendimento difficile, so-no animali “in ritardo” rispetto ad individuidella stessa età. Si evidenziano l’impossi-bilità di apprendere un corretto comporta-mento eliminatorio (l’animale elimina quan-do ne ha bisogno, là dove si trova) ed unostato di evitamento quasi costante (diffi-coltà nel prendere l’iniziativa del contatto).Sono animali poco attivi, che giocano po-co. Spesso a questa affezione si associa-no alterazioni a carico degli organi di sen-so come sordità o modificazioni della fun-zione visiva. A causa dell’aumento dellapressione endocranica e dei deficit senso-riali associati è possibile l’apparizione di uncomportamento di aggressione. P. Pageatdescrive l’apparizione di uno stato distimi-co.

• Indrocefalo acquisito” il comportamento diaggressione è legato all’aumento dellapressione endocranica a carico soprattut-to di alcune aree cerebrali. P. Pageat de-scrive l’apparizione di uno stato distimico:il cane mostra un umore instabile con fasidi irritabilità (caratterizzate dall’aumentodella frequenza di apparizione di un com-portamento di aggressione per irritazione)che si alternano a periodi di normalità. Ilcomportamento di eliminazione inappro-priata è intermittente. È presente insonniacon inversione del ciclo (il cane dorme 2 -3 ore/ 24 ore). È importante sottolineareche non c’è correlazione tra severità dellalesione organica e sintomi clinici.

AFFEZIONI TOSSICHE• Alcune molecole somministrate a fini tera-

peutici (come ad esempio antistaminici,

Il comportamento di aggressione e le affezionineurologiche

laPROFESSIONE VETERINARIA 17 | 2009 Sisca Focus 13

Le modificazioni comportamentali secondarie a patologie organiche sono relativa-mente frequenti e giustificano la realizzazione di un’accurata visita clinica nel-l’ambito della consultazione comportamentale. La diagnosi comportamentale,

grazie al modello proposto da P. Pageat, può inserirsi in un contesto di diagnosi diffe-renziale e non come diagnosi “rifugio” quando una patologia organica non può esseredeterminata. In particolare, si deve sospettare la presenza di una patologia organicaquando: a) una patologia comportamentale appare all’improvviso o evolve rapidamen-te senza cause apparenti: strumentalizzazione rapida di comportamenti aggressivi; fo-bie comparse improvvisamente in un cane adulto in assenza di cause traumatiche; ag-gravamento di fobie preesistenti caratterizzate da sintomi che, all’improvviso, diventa-no “molto produttivi”; b) i sintomi rilevati non rientrano in un quadro clinico ben definitooppure è presente un’incoerenza nella genesi della patologia comportamentale. Il Me-dico Veterinario dovrà sospettare la presenza di una patologia organica, i cui sintomimimano una patologia del comportamento, quando non è possibile emettere una dia-gnosi nosografica (il nome della patologia) ma solamente funzionale (la presenza di u-no stato patologico come ad esempio stato fobico, ansioso, depressivo, distimico ecosì via). Inoltre, i sintomi mostrati dall’animale appaiono “incoerenti” rispetto alla nor-male sequenza comportamentale appartenente alla specie in esame. L’anamnesi com-portamentale è assente: i sintomi compaiono “all’improvviso” senza alcuna “storiacomportamentale” precedente.

QUANDO SOSPETTARE LA PATOLOGIA ORGANICA

Page 14: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 17

cortisonici, neurolettici - acepromazina -,ansiolitici - benzodiazepine -, arilcicloexila-mine - ketamina, tiletamina - e così via)possono essere all’origine di manifestazio-ni comportamentali indesiderate grazie al-l’azione diretta anche nei confronti delSNC.

• Antistaminici e cortisonici possono indurrenel cane eccitazione o depressione.

• Anche l’uso di steroidi anabolizzanti per iltrattamento di anoressia/cachessia e dicondizioni fisiche precarie è stato associa-to ad aumenti di reazioni aggressive (N. H.Dodman).

• Alcuni neurolettici sedativi sono caratteriz-zati da un effetto dose - dipendente: abassa dose, ad esempio, l’acepromazinaè in grado di rilanciare i comportamentigrazie ad un effetto antideficitario. Questemolecole si legano ai recettori dopaminer-gici D2, presinaptici, e D3, postsinaptici,con un’azione antagonista (il recettore èbloccato). L’affinità maggiore è per i recet-tori D2: i neurolettici, inizialmente e se abasso dosaggio, andranno a legarsi agliautocettori pre-sinaptici e, bloccandoli, i-nibiranno il processo di retrocontrollo ne-gativo aumentando di conseguenza la li-berazione della dopamina. Quando il do-saggio dei neurolettici aumenta, sono sa-turati i recettori D2 e le molecole inizianoad interagire con i recettori D3 postsinap-tici, bloccando l’azione della dopamina ediminuendo la trasmissione. È l’azione an-ti-produttiva del neurolettico. L’effetto-pa-radosso è quindi un effetto antideficitariolegato al dosaggio.

• La diminuzione della memoria (effetto am-nesizzante) e la forte disinibizione sono iprincipali effetti collaterali delle benzodia-zepine. La disinibizione, talvolta violenta(vedi l’effetto oressizzante, definito rimbal-zo o rebound), è particolarmente controin-dicata nelle situazioni di conflittualità so-ciale (nell’ambito del gruppo familiare) inquanto può essere responsabile di uncomportamento di aggressione improvvi-sa e brutale, da parte dell’animale (Colan-geli - Giussani).

• Le arilcicloexilamine stimolano il sistemalimbico e la sostanza reticolata mentredeprimono l’attività del talamo e dellacorteccia. La somministrazione di questemolecole provoca una dissocializzazionetra la percezione sensoriale e l’integrazio-ne corticale. L’animale sembra incoscien-te ma gli stimoli esterni (soprattutto i ru-mori e le variazioni di luminosità) sonopercepiti e scatenano risposte emoziona-li. Successivamente al risveglio dall’ane-stesia l’animale può presentare fotofobiae modificazioni comportamentali indottedalla nascita di uno stato ansioso legatoalla presenza di eidolie (allucinazioni di ti-po visivo). Quando il cane si trova in am-biente ipostimolante è possibile l’appari-zione di comportamenti di evitamento odi aggressione in risposta a qualsiasi in-terazione (P. Pageat).

AFFEZIONI METABOLICHE• Le malattie metaboliche, in genere, non in-

teressano direttamente il SN ma creanoscompensi nel normale funzionamento del-

l’organismo, che, si ripercuotono seconda-riamente anche sulle strutture nervose.

• Per encefalopatia epatica si intende unaserie di sintomi neurologici, localizzabili alivello di cervello anteriore e secondari adinsufficienza epatica. Le patologie epati-che, responsabili di questa sindrome, so-no generalmente congenite e sono dovutea difetti nella vascolarizzazione dell’organo(shunt portosistemici e displasia microva-

scolare epatica). Più raramente possonoessere causate da patologie acquisite (M.Bernardini). Le encefalopatie epatichepossono manifestarsi con fasi di prosta-zione, di cecità, di disorientamento o ag-gressività senza alcun segno digestivo as-sociato.

• L’ipoglicemia è una causa non infrequentedi alterazioni neurologiche centrali e peri-feriche poiché il glucosio rappresenta lafonte principale di energia del SNC. Signi-ficative riduzioni della glicemia alterano inormali processi di diffusione verso il SNC,causando in genere crisi convulsive (M.Bernardini).

PROCESSI NEOPLASTICI• I tumori a carico della zona frontale e del-

l’area temporale possono indurre, tra glialtri sintomi, la comparsa del comporta-mento di aggressione. Queste affezioni dalpunto di vista statistico sono in numero ri-dotto nel cane. Secondo P. Pageat si os-servano più frequentemente tumori dien-cefalici (legati a metastasi di un tumore pri-mario posizionato in altra sede) ed il qua-dro clinico è quello della depressione cro-nica (disoressia, insonnia con inversionedel ciclo, esplorazione orale con ingestio-ne, perdita dell’iniziativa).

• La comparsa del comportamento di ag-gressione può essere legata ad un aumen-to della pressione endocranica secondariaal processo neoplastico ed al dolore pro-vocato dalla compressione della massa tu-morale a carico dei tessuti circostanti.

• Secondo P. Pageat i tumori della cortecciacerebrale potrebbero essere all’originedella sintomatologia presente nell’Iperag-gressività del cane anziano. Questa pato-logia è caratterizzata da un aumento dellatendenza a mettere in atto un comporta-mento di aggressione in un cane di età su-periore ai 7 anni. La sequenza ha perso lastruttura originale poiché la fase di minac-cia fa seguito al morso e la fase di appa-gamento risulta assente. È importante sot-tolineare che la dimensione della neofor-mazione non è in relazione con la severitàdelle affezioni neurologiche visibili.

LE EPILESSIE E LE SINDROMICONVULSIVE

• Nella corteccia cerebrale o nelle strutturesubcorticali, alcuni neuroni possono averela tendenza ad attivarsi ad un ritmo moltosuperiore rispetto al normale, producendola cosiddetta scarica epilettica. Se il feno-

laPROFESSIONE VETERINARIA 17 | 200914 Focus Sisca

Page 15: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 17

meno rimane circoscritto si verifica una cri-si focale la cui manifestazione clinica variaa seconda della funzione svolta dall’areainteressata. La contrazione di definiti grup-pi muscolari è la più frequente crisi focalesemplice che si verifica in neurologia vete-rinaria essendo impossibile rilevare clinica-mente negli animali le molteplici situazioniche si verificano in medicina umana (sen-sazione anormale di tipo visivo, uditivo ogustativo, pallore, sudorazione, ansia, per-cezione distorta della propria personalità ecosì via) (M. Bernardini).

• Fra le crisi psicomotorie (crisi focali com-plesse caratterizzate dalla contemporaneapresenza di crisi motorie e di alterazioni delcomportamento), assume particolare im-portanza la cosiddetta fly biting syndrome.Essa può colpire varie razze, generalmen-te di piccola taglia, ma sembra avere par-ticolare predisposizione per i Cavalier KingCharles spaniel. La sintomatologia è carat-terizzata da movimento a scatto dellamandibola, come nel tentativo di dare ununico morso secco ad un oggetto imma-ginario, che si sposta nell’aria e che l’ani-male sta seguendo con lo sguardo. Il qua-dro clinico ricorda esattamente il compor-tamento di un animale che tenta di cattu-rare una mosca che vola da cui il nomedella sindrome (M. Bernardini).

• Nell’uomo l’epilessia del lobo temporaleè stata associata a due tipi di aggressio-ni: le aggressioni che insorgono a caso incorrispondenza di attacco epilettico oche le seguono immediatamente e le ag-gressioni che insorgono tra un attacco e-pilettico e l’altro. Durante le crisi convul-sive e nel periodo immediatamente suc-cessivo all’attacco epilettico, i pazientipossono sferzare l’aria con le mani, con ipiedi o con oggetti. Questa forma di ag-gressione sembra essere casuale e nonmirata. Le aggressioni che si verificanotra due attacchi possono essere scatena-te da stimoli insignificanti e la soglia perla furia aggressiva risulta abbassata. Traun attacco e l’altro questi malati possonoanche manifestare sintomi di tipo para-noico, oppure fobie, attacchi di panico efeticismi sessuali. Nel cane l’aumento dipicchi di attività del lobo temporale è sta-to associato a manifestazioni aggressive.Nei soggetti con oscillazioni di umore e-streme, le episodiche perdite di controllodovute ad attività epilettica parziale pos-

sono simulare aggressioni da dominanza(gerarchiche). In questi animali si posso-no osservare anche altre alterazioni com-portamentali come paura estrema, rota-zioni più o meno strette e vorticose ed in-seguimento della coda, aumento di sen-sibilità alle luci e ai rumori, iperattività, lec-camenti alle zampe e ai fianchi, morsi avuoto contro mosche inesistenti. La per-dita episodica di controllo solitamente siosserva per la prima volta intorno all’etàpubere o in giovani cani adulti e normal-mente tende a progredire di intensità colprogredire dell’età. Probabilmente anchela sindrome da furia aggressiva (rage syn-drome) descritta nello Springel Spaniel èdovuta alla perdita episodica di controllo.Beaver ha descritto una sindrome di col-lasso mentale che sembra produrre ma-nifestazioni aggressive analoghe (N. H.Dodman).

• La netta maggioranza di fenomeni convul-sivi nei piccoli animali è caratterizzata dacrisi generalizzate (con coinvolgimento del-la muscolatura di tutto il corpo) fin dal loroesordio. Il comportamento di aggressionepuò comparire con maggiore frequenzanella fase postictale della crisi quando si ri-scontrano deficit sensoriali come ad e-sempio amaurosi (cecità di origine centra-le) (M. Bernardini).

TRAUMA CRANICO• La contusione cerebrale, la concussione,

la lacerazione, l’edema, le emorragie intra-craniche o extracraniche e le fratture delcranio possono essere alla base di un

trauma cranico. A causa dell’edema o del-le emorragie a carico delle aree cerebrali,possono comparire numerosi sintomi tracui il comportamento di aggressione. (N.H. Dodman).

LE PATOLOGIENEUROPSICHIATRICHE

• P. Pageat, tra le patologie comportamen-tali che appaiono nel periodo dello svilup-po, descrive la Sindrome Dissociativa. Èpossibile evidenziare una predisposizionerazziale (il Pastore Tedesco ed il Bull Ter-rier sono le razze maggiormente rappre-sentate) e familiare. L’Autore rileva, intornoal periodo pre - puberale, la presenza disintomi spia della patologia: nelle femminesi evidenziano timore ed evitamento men-tre nei maschi una grande impulsività. L’in-sieme dei sintomi compare tra il periodopre - puberale ed i cinque anni di età. Traquesti è possibile evidenziare la presenzadi allucinazioni caratterizzate dalla produ-zione di stereotipie come ad esempio ilcomportamento di aggressione predatoriaa carico di una preda immaginaria. Il com-portamento di aggressione può essere di-retto nei confronti del partner umano nelcaso in cui questo ultimo cercasse di di-stogliere il cane dall’obiettivo target. P. Pa-geat ha riscontrato negli individui affetti daquesta patologia la presenza di una dilata-zione uni o bilaterale dei ventricoli laterali,un’atrofia dell’ippocampo e punte isolatesull’EEG. Tutto ciò dà vita ad un dibattitotra neurologi e comportamentalisti sull’ori-gine del disturbo e sul trattamento da se-

guire. La Sindrome Dissociativa può esse-re considerata un modello animale dellaSchizofrenia umana.

• P. Pageat, tra le patologie comportamen-tali che appaiono nell’adulto e nell’anzia-no, descrive la Distimia. È possibile evi-denziare una predisposizione razziale: ilPastore dei Pirenei, il Bull Terrier, il Dober-mann ed il Bichon Frisé sono le razzemaggiormente rappresentate. È difficilestabilire la genesi di questa affezione:sembra che la presenza di malattie delcomportamento apparse (e non trattate)durante il periodo dello sviluppo costitui-sca un elemento determinante. Inoltre, u-na grande percentuale di pazienti è ancheaffetta dalla Sindrome di Cushing: al mo-mento attuale, però, la ricerca non ha an-cora potuto stabilire se la disendocriniasia primaria o secondaria alla Distimia. Lasintomatologia è caratterizzata da impre-vedibili variazioni dell’umore dell’animale:nella Distimia unipolare si ha il passaggiodalla normalità all’eccitazione mentre nellabipolare dall’eccitazione, alla normalità edalla depressione. Durante la fase eccitati-va, il cane appare ipervigile ed eccitabile,dorme 6 / 24 ore, presenta fasi di fissità efrequentemente mette in atto un compor-tamento di aggressione per irritazione (di-retta nei confronti dei proprietari o dei co-specifici). La variazione del diametro pu-pillare (midriasi) indica l’inizio della faseproduttiva. L’Autore ha riscontrato la pre-senza di un’affezione neurologica (idroce-falo congenito o acquisito) nei pazienti af-fetti da Distimia bipolare. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 17 | 2009 Sisca Focus 15

Page 16: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 17

di MARIA GRAZIA MONZEGLIO

Un vasto gruppo di ricer-catori afferenti al BovineHapMap Consortium e alBovine Genome Sequen-cing and Analysis Con-sortium, che riuniscono

decine di centri di ricerca in tutto il mondo tracui ricercatori del Parco Tecnologico Padanoe dell’Università Cattolica di Piacenza, ha se-quenziato e analizzato il genoma bovino, ri-velando caratteristiche che distinguono que-sti animali dall'uomo e da tutti gli altri mam-miferi placentati.

22.000 GENIECome viene illustrato in due articoli pubblica-ti sullo stesso numero di "Science", il geno-ma bovino, costituito da circa 22.000 genie,ha una somiglianza genetica con quello uma-no fino all’80%, più di quello di topi e ratti.Tuttavia ha subito processi di riorganizzazio-ne molto significativi che lo fanno divergereda quello di tutti gli altri mammiferi. "Fra i mammiferi, i bovini sono quelli con ilgenoma più fortemente 'riarrangiato'. Sem-

brano avere subito molte più traslocazioni einversioni di frammenti di cromosomi degli al-tri mammiferi, come i gatti o anche i suini,che pure sono loro strettamente imparenta-ti", ha osservato Harris Lewin dell'Universitàdell'Illinois a Urbana-Champaign, che firmaun articolo di commento agli altri due sulla ri-vista "Science". "Se si guarda all'organizza-zione generale, l'essere umano ha per con-tro un genoma molto conservato in confron-to a quello ancestrale di tutti i mammiferi pla-centati."

RIPETIZIONII punti di rottura evolutivi specifici dei cromo-somi sono ricchi di sequenze ripetitive e diduplicazioni e comprendono anche variazionispecie-specifiche in geni associati alla latta-zione e alla risposta immunitaria. "Il genomabovino ha molti tipi di ripetizioni che si sonoaccumulate nel tempo. Queste ripetizionifanno molte cose. Possono alterare la rego-lazione dei geni, rendere i cromosomi insta-bili e più probabile una ricombinazione inap-propriata con altre parti di cromosomi", tantoda rappresentare, osserva Lewin, veri e pro-pri "hotspot dell'evoluzione nel genoma".

FUNZIONI METABOLICHEIn una ricerca parallela, inoltre, i ricercatorihanno scoperto che cinque dei 1032 geniche controllano funzioni metaboliche nell'es-sere umano mancano completamente inquello bovino o hanno assunto funzioni radi-calmente differenti. Ciò suggerisce, osserva-no gli studiosi, che i bovini abbiano vie meta-boliche uniche. Uno dei geni mutati, per e-sempio, è un gene chimerico fra quelli per l'i-statina (proteina cicatrizzante presente nellasaliva) e per la staterina (altra proteina saliva-re che inibisce la formazione di cristalli di fo-sfato di calcio) che porta alla produzione nellatte di una proteina, l'istaterina, con pro-prietà antibatteriche. "Disponendo della se-quenza del genoma si apre una finestra percomprendere come siano avvenuti questicambiamenti e come i ruminanti abbiano fini-to per avere quattro stomaci al posto di uno,come lavora il sistema immunitario bovino ecome sia in grado di produrre tante proteinenel suo latte", ha concluso Lewin.

35MILA DIFFERENZEUn progetto, collaterale a quello di sequen-ziamento, ha analizzato anche la differenza

genetica esistente tra 19 razze bovine diver-se, tra le 800 oggi presenti nel mondo."Grazie ad un’analisi di circa 35.000 piccoledifferenze sul DNA di queste razze – spiegaAlessandra Stella, Capogruppo di Ricercapresso il Parco Tecnologico Padano - è sta-to possibile rintracciare i segni che i millennidi selezione hanno lasciato sul DNA di que-sto animale, ma allo stesso tempo abbiamoanche verificato che esiste ancora, in que-sta specie, una buona variabilità genetica,paragonabile a quella che esiste nell’uomo"."Biodiversità importantissima - tiene a pre-cisare John Williams, Direttore Scientificodel Parco – per migliorare la resistenza allemalattie, la longevità e la salute dei nostri a-nimali, con ricadute positive anche sullaqualità e sicurezza dei prodotti da essi deri-vati".

NUOVE FRONTIEREInteressante anche la possibilità, svelata pro-prio dall'Università di Piacenza in collabora-zione con quella di York, di arrivare a definirela storia evolutiva di una specie attraverso unpatogeno, quale è un retrovirus. Responsa-bili di infezioni in molti organismi viventi, tracui gli ovini, alcuni di questi virus si legano alDNA in maniera indissolubile, trasmettendosianche alla prole. Attraverso complesse anali-si bioinformatiche si è potuto così scoprireche il Muflone, pecora caratteristica dellaSardegna, e il Soay, che invece è presentenel Nordovest della Scozia, appartengono arazze primitive, che ci riportano alla prima co-lonizzazione della pecora in Europa. Solosuccessivamente, infatti, l'uomo iniziò la se-lezione allo scopo di ottenere più lana, beneprezioso all'epoca. Attraverso tali ricerche èpossibile comprendere le linee di sviluppodella domesticazione degli animali nel corsodei secoli, come in diverse aree geografiche icaratteri che sono stati scelti differiscanosensibilmente e infine come, da una popola-zione ancestrale, si sia giunti a un numero e-levato di razze. «Si tratta di studi che aprononuove frontiere», spiega Paolo Ajmone Mar-san (docente di miglioramento genetico ebiotecnologie animali dell’Università di Pia-cenza), «per i bovini oggi abbiamo individua-to e messo in relazione più di 37 mila poli-morfismi, ovvero variazioni genetiche chedanno luogo a differenti caratteri. Si tratta diun numero enorme, impensabile fino a qual-che anno fa, quando la ricerca poteva per-mettersi di lavorare solo su poche centinaia.Il livello di dettaglio a cui possiamo giungereè molto stimolante e determinante per il futu-ro della zootecnia. I polimorfismi possono es-sere infatti utilizzati per contraddistinguere ecaratterizzare diverse razze, rilevando conmaggiore precisione gradi di parentela e affi-nità». *“The genome sequence of taurine cattle: awindow to ruminant biology and evolution”Bovine Genome Sequencing and AnalysisConsortium. Science. 2009 Apr 24; 324(5926): 522-8. *Genome-Wide Survey of SNP Variation Un-covers the Genetic Structure of CattleBreeds The Bovine HapMap Consortium.Science. 2009 April 24; 324. (5926): 528 -532 ■

Sequenziato il genoma bovino. Piùriarrangiamenti rispetto agli altri mammiferiVariazioni specie-specifiche in geni associati alla lattazione e alla risposta immunitaria

laPROFESSIONE VETERINARIA 17 | 200916 Vet Journal Attualità scientifica o

Page 17: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 17

Ipapillomavirus bovini (BPV) sonoDNA-virus a doppia catena chepossono infettare, oltre ai bovini,loro ospiti naturali, numerose altrespecie animali, tra cui gli equidi. Inquesti ultimi, BPV-1 e, meno co-

munemente, BPV-2, possono indurre la for-mazione di tumori cutanei fibroblastici (sar-

coidi). Tuttavia, la relazione causale tra BPV-1/2 e i sarcoidi equini non è stata ben stabili-ta e non è nota la modalità di trasmissionedella malattia.Uno studio pubblicato su Virus Research ri-porta l'identificazione di DNA di BPV-1 nellemosche catturate in prossimità di cavalli af-fetti da sarcoidi. L'analisi della sequenza L-CR (locus control region) dei BPV-1 riscon-trati nelle mosche indica che questi insetti o-spitano le varianti II e IV della sequenza LCRdi BPV-1, varianti comunemente identificatenei sarcoidi equini. Questi dati suggeriscono,concludono gli autori, che le mosche posso-no essere in grado di trasmettere BPV-1 tragli equidi. (M.G.M.)

*“The detection of Bovine Papillomavirus ty-pe-1 DNA in flies” Finlay M, Yuan Z, BurdenF, Trawford A, Morgan IM, Campo MS, NasirL. Virus Res. 2009 Apr 29. [Epub ahead ofprint] ■

Ruolo delle mosche nella trasmissione dei sarcoidi equiniIdentificato il DNA di BPV-1 nelle mosche in prossimità di cavalli affetti da sarcoidi

PROFILO BIOCHIMICO EQUINO: EFFETTI DELLAPROCESSAZIONE RITARDATA DEL SANGUE

Un ritardo tra il prelievo dei campioni ematici e le analisi ematobiochimiche è inevi-tabile nella pratica clinica equina quotidiana, tuttavia gli effetti di questo di ritardosull’accuratezza dei risultati delle analisi biochimiche non sono stati ampiamente

definiti. Uno studio ha ipotizzato che un ritardo della processazione dei campioni fino a72 ore determini un'alterazione clinicamente rilevante dei comuni analiti biochimici e chela separazione del siero prima della conservazione sia protettiva contro gli effetti del ri-tardo. Si conservavano e analizzavano a 0, 24, 48 e 72 ore campioni di sangue coagulato,siero separato e plasma conservato in fluoro ossalato di 20 cavalli.La ritardata processazione del sangue equino determinava un aumento significativo dellaconcentrazione di aspartato aminotrasferasi, creatininchinasi, lattato deidrogenasi, acidibiliari totali e magnesio. Si osservava inoltre una diminuzione significativa della concen-trazione del glucosio (nel siero e nel plasma conservato in fluoro ossalato). La separazio-ne del siero subito dopo la formazione del coagulo determinava un miglioramento non si-gnificativo dell'accuratezza di alcuni analiti. La ritardata processazione del sangue equi-no, concludono gli autori, può determinare alterazioni biochimiche di rilevanza clinica incasi individuali; tuttavia, nella maggior parte dei casi, in cui il ritardo è pari a pochi giornie vengono analizzati numerosi analiti contemporaneamente, è improbabile che il ritardoinfluenzi l'interpretazione dei risultati. La separazione del siero dopo la formazione delcoagulo è di limitato beneficio. In caso di processazione ritardata, può essere utile inter-pretare i campioni clinici riferendosi ai dati del presente studio. (M.G.M.)*“Stability of common biochemistry analytes in equine blood stored at room temperatu-re” Rendle, D.I.; Heller, J.; Hughes, K.J.; Innocent, G.T.; Durham, A.E. Equine VeterinaryJournal . Volume 41, Number 5, May 2009 pp. 428-432(5)

laPROFESSIONE VETERINARIA 17 | 2009 www.vetjournal.it Vet Journal 17o

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIASOCIETÀ FEDERATA ANMVI

organizzato daEdizioni Veterinarie E.V. srl

certificata ISO 9001:2000

MASTERCLASS AO -CORSO AVANZATO

SULLE OSTEOTOMIECORRETTIVE

Cremona, 4/7 Novembre2009

Centro Studi SCIVAC

ECM: In fase diaccreditamento

DIRETTOREAldo Vezzoni, Med Vet,

SCMPA, Dipl ECVS, Cremona

RELATORI ED ISTRUTTORIDerek Fox, DVM, Dipl ACVS,

PhD, Columbia (USA)Mike Kowaleski, DVM, Dipl

ACVS, Phio (USA)Bruno Peirone, Med Vet, PhD,

TorinoAlessandro Piras, Med Vet,

Spec in Chirurgia Vet, MRCVS,Newry, Irlanda del Nord

Slobodan Tepic, M. Sci, Zurigo (CH)Jim Tomlinson, BS, DVM, MVSci, Columbia (USA)

Aldo Vezzoni, Med Vet, SCMPA, Dipl ECVS, Cremona

ISCRIZIONEPartecipazione a numero chiuso (48)

QUOTESoci SCIVAC: € 1.300,00 + IVA 20%

Non soci: € 1.450,00 + IVA 20%

La partecipazione a questo corso presuppone unapreparazione di base sulla fissazione ossea interna ed

esterna

Corso di approfondimentoPROBLEMI DIAGNOSTICI E

TERAPEUTICI IN DERMATOLOGIA DELCANE E DEL GATTO

Cremona, 6/7 Novembre 2009Centro Studi SCIVAC

ECM: In fase di accreditamento

DIRETTOREAlessandra Fondati, Med Vet, PhD, Dipl ECVD, Roma

RELATORIAlessandra Fondati, Med Vet, PhD, Dipl ECVD, Roma

Laura Ordeix, Med Vet, Dipl ECVD, BarcellonaFabia Scarampella, Med Vet, Dipl ECVD, Milano

ISCRIZIONEPartecipazione a numero chiuso (30)

QUOTESoci SCIVAC: € 270,00 + IVA 20%

Non soci: € 420,00 + IVA 20%

ECOGRAFIA AVANZATACremona, 11/13 Novembre 2009

Centro Studi SCIVAC

ECM: In fase di accreditamento

DIRETTOREDavid Chiavegato, Med Vet, Padova

RELATORILuca Benvenuti, Med Vet, Lucca

David Chiavegato, Med Vet, PadovaGian Marco Gerboni, Med Vet, Malpensa (VA)

Chris Lamb, MA, VetMB, Dipl ACVR, Dipl ECVDI, FHEA,MRCVS, Royal Veterinary College, Londra (UK)

Francesco Migliorini, Med Vet, RomaFederica Rossi, Med Vet, Spec Rad Vet, Dipl ECVDI,

BolognaGiliola Spattini, Med Vet, Dipl ECVDI, Reggio Emilia

ISCRIZIONEPartecipazione a numero chiuso (36)

QUOTESoci SCIVAC: € 700,00 + IVA 20%

Non soci: € 850,00 + IVA 20%

PROSSIMI AGGIORNAMENTI SCIENTIFICI SCIVACPer informazioni: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: [email protected] - www.scivac.it

CORSI PRATICI

Page 18: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 17

Le malattie prostatiche delcane vengono spesso valu-tate mediante esame radio-grafico o ecografico dell'ad-dome. Spesso queste inda-gini identificano una mine-

ralizzazione prostatica, ma la rilevanza clinicadi questo reperto è attualmente sconosciuta.Uno studio ha caratterizzato la relazione tramineralizzazione prostatica visibile radiografi-camente ed ecograficamente e diagnosi fi-nale. Si valutavano le cartelle cliniche di 55cani con evidenza di prostatomegalia o mi-neralizzazione prostatica e in possesso didiagnosi citologica. Le immagini radiografi-che ed ecografiche venivano valutate per laricerca di linfoadenopatia retroperitonealecaudale, lesioni vertebrali o altri segni di me-tastasi; inoltre si valutava semiquantitativa-mente la mineralizzazione prostatica. Venti-due cani su 55 (40%) erano affetti da neopla-sie prostatiche. Riguardo alle neoplasie, neicani sterilizzati la mineralizzazione aveva unvalore predittivo positivo (PPv) del 100%, unvalore predittivo negativo (NPV) del 50% e u-na sensibilità e specificità rispettivamente

dell’84% e del 100%. La mineralizzazione neicani interi aveva un PPV del 22%, un NPV del96% e sensibilità e specificità rispettivamen-te del 67% e 77%. Tutti i cani sterilizzati affetti da prostatomega-lia ma negativi per neoplasia prostatica era-no affetti da prostatite batterica ed erano sta-ti castrati entro i tre mesi precedenti. I caniinteri con prostatomegalia e mineralizzazionema negativi per neoplasia erano affetti da ci-sti paraprostatiche (n = 3), iperplasia prosta-tica benigna (n = 2) o prostatite (n = 2). Il gra-do di mineralizzazione non era indicativo dineoplasia. Nei cani sterilizzati che presenta-vano mineralizzazione prostatica, concludo-no gli autori, era molto probabile che fossepresente una neoplasia della prostata. I caniinteri avevano minore probabilità di essere af-fetti da neoplasia prostatica in assenza di u-na mineralizzazione evidenziabile all'esameradiografico o ecografico. (M.G.M.)*“Relationship between prostatomegaly, pro-static mineralization, and cytologic diagno-sis” Bradbury CA, Westropp JL, Pollard RE.Vet Radiol Ultrasound. 2009 Mar-Apr; 50(2):167-71 ■

Mineralizzazione prostatica ediagnosi finale di prostatopatiaNei cani sterilizzati di uno studio associazione tra mineralizzazione e neoplasia

laPROFESSIONE VETERINARIA 17 | 200918 Vet Journal Attualità scientifica o

Uno studio prospettico ha descrittogli aspetti epidemiologici, clinici,istopatologici e ultrastrutturali

dell’ittiosi del Golden retriever, indagan-do inoltre le modalità di trasmissionedella malattia. Sonostati esaminati 150Golden retriver, 73dei quali affetti da it-tiosi (35 maschi e 38femmine); in 40 sog-getti affetti si effet-tuava un’indagineclinica e istopatolo-gica dettagliata. I segni clinici derma-tologici includevanodesquamazione ge-neralizzata da lieve a moderata a grave,inizialmente caratterizzata da grossesquame biancastre che divenivano pro-gressivamente nerastre. La cute glabraventrale era iperpigmentata e ruvida, si-mile a carta vetrata. Il quadro istopatolo-gico era caratterizzato da ipercheratosiortocheratosica lamellare o compatta damoderata a grave in assenza di un coin-

IL PUNTO SULL’ITTIOSI DEL GOLDEN RETRIEVER

DISCOSPONDILITEIATROGENA DA MRSA

IN DUE CANI

volgimento significativo dello strato gra-nuloso. L’indagine ultrastrutturale evi-denziava strati di cheratina lamellari ocompatti e numerosi corneodesmosomipersistenti nello strato corneo. L’analisi

del pedigree sugge-riva un’ereditarietàautosomica recessi-va. Gli aspetti istopa-tologici e ultrastrut-turali suggerisconofortemente, conclu-dono gli autori, chel’ittiosi del Goldenretriever sia secon-daria a ritenzione,causata dalla man-cata degradazione

dei corneodesmosomi, e trasmessa conmodalità autosomica recessiva. (M.G.M.)*Clinical, histopathological and geneticdata of ichthyosis in the golden retrie-ver: a prospective study" Guaguere E,Bensignor E, Küry S, Degorce-RubialesF, Muller A, Herbin L, Fontaine J, AndréC. J Small Anim Pract. 2009 May; 50(5):227-35.

Gli MRSA (Meticillin-resistantStaphylococcus aureus) erano lacausa di una discospondilite in-

sorta in seguito a emilaminectomia tora-colombare in due cani. La diagnosi venivastabilita mediante risonanza magneticaed esame radiografico, in associazione acoltura dei tamponi microbiologici.Inizialmente si effettuava un trattamentocon antibiotici beta-lattamici ma, ottenutala conferma dell'infezione da MRSA dal-l’esame colturale e analizzati i risultatidell’antibiogramma, si modificava la tera-pia somministrando gentamicina e trime-toprim/sulfadiazina. Un cane tuttavia peg-giorava e veniva sottoposto a eutanasia.L'altro cane invece migliorava con la tera-pia appropriata. Il primo tentativo di so-spendere la terapia antibiotica quattromesi dopo l'intervento chirurgico era se-guito da una recidiva. Si iniziava quindi u-na terapia con cloramfenicolo che venivamantenuta per ulteriori quattro mesi. Il ca-ne non presentava ulteriori recidive dopo2,5 anni. Occorre essere consapevoli,concludono gli autori, del possibile coin-volgimento degli MRSA nella discospon-dilite postoperatoria, soprattutto per lascelta iniziale dell'antibiotico in attesa deirisultati dell'esame colturale. (M.G.M.)*“Two dogs with iatrogenic discospondy-litis caused by meticillin-resistant Staphy-lococcus aureus” M. Schwartz, I. C.Boettcher, S. Kramer, A. Tipold Journal ofSmall Animal Practice. Volume 50 Issue 4,Pages 201 - 205.

Page 19: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 17

Il collega Francesco Francaviglia,Veterinario Dirigente Responsabiledel Servizio Veterinario presso ilcanile municipale di Palermo, "si ècorrettamente e legittimamente ri-fiutato di visitare, peraltro gratui-

tamente, il cane di un privato cittadino".L'Ordine dei medici veterinari di Palermo hapreso posizione sul caso del collega condot-to in caserma in stato di fermo il 9 maggioscorso per non aver prestato intervento suun cane di proprietà. L'Ordine ha scritto alQuestore chiedendo tutela dai comporta-menti di alcuni agenti della polizia.Un giovane si era presentato al canile chie-

dendo ripetutamente una visita per l'animaleadottato qualche tempo prima perché "vomi-tava e non riusciva a somministrargli le medi-cine prescritte". Avvisata la polizia, due vo-lanti conducevano Francaviglia in caserma,per rilasciarlo dopo qualche ora. "Invano -scrive il Presidente dell'Ordine, Paolo Giam-bruno - il dr. Francaviglia ha tentato di spie-gare agli Agenti delle volanti le ragioni di dirit-to che gli impedivano di effettuare la presta-zione. Il dr. Francaviglia aveva non soltanto ildiritto di rifiutare la prestazione, ma ne avevasoprattutto il dovere. Invano ha tentato dispiegare il dr. Francaviglia di svolgere unpubblico servizio, per il quale la legge, oltreche la qualifica di Pubblico Ufficiale, gli asse-gna anche la qualifica di Ufficiale di PoliziaGiudiziaria".Al Giornale di Sicilia, Francaviglia racconta:"gli agenti mi hanno chiesto di visitare il ca-ne e io ho detto che non era possibile. Il no-stro contratto di lavoro vieta di effettuareprestazioni nei confronti dei privati. Avreicommesso un reato. Al mio rifiuto mi sonostati chiesti i documenti. Ho fatto presentedi essere un ufficiale di polizia giudiziaria, hodato loro il mio tesserino, ma non è basta-to". Francaviglia ha chiamato il 112, ma "ècaduta la linea e a quel punto mi è stato se-questrato il telefonino e sono stato portatoin caserma". Il trattamento riservato al dirigente veterinarioha suscitato la protesta dell'Ordine dei vete-rinari che ha scritto al Questore di Palermo

anche per informarlo che, per gli aspetti pe-nali, "sarà presentata dettagliata denuncia al-la Procura della Repubblica". L'Ordine di Pa-lermo ha dato mandato ai propri legali per ladifesa presso l'Autorità Giudiziaria della di-gnità professionale dei propri iscritti". ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 17 | 2009 Sicilia Info Regioni 19

Stato di fermo per il veterinario Asl che non visita il cane di proprietàL’Ordine scrive al Questore e avvia la denuncia alla Procura

Sulla base dei dati del servizio vete-rinario dell'Ausl 7 di Modica, nel2008, infatti, furono microchippati

305 cani; nel mese di aprile di quest’an-no, i cani che hanno avuto il microchipsono stati 908. Per questa “corsa”, il Co-mune di Modica ha messo a disposizio-ne la somma di 16 mila euro. “C'è statoun fatto emozionale - spiega Paolo Garo-falo, veterinario e presidente del consi-glio comunale - ed anche il supporto delComune, l'unico ente che ha dato la pos-sibilità ai possessori di cani di utilizzare,vista la straordinarietà del momento del-le strutture specializzate o meglio gli am-bulatori privati”. Adesso, però, si è in unmomento di difficoltà poiché i soldi sonofiniti e l'Ausl si ritrova senza microchip,in attesa di una nuova fornitura. Ecco al-lora lo sforzo dei privati o, nel caso spe-cifico, di alcuni veterinari che hanno ac-quistato di tasca propria gli impianti (ilcosto è di circa venti euro ciascuno) inattesa che vanga fornito dall'Ausl 7 diRagusa il nuovo materiale.

LA CORSA AL MICROCHIP

"Sono appena tornata dalla Sicilia doveho potuto visitare alcuni canili e solleci-tare dei provvedimenti per costruirne al-tri, ma appena tornata ho ricevuto ancheio e-mail di intimidazioni a questo propo-sito". Lo confessa il sottosegretario alWelfare, Francesca Martini, intervenutaoggi a Roma ad un convegno del Sinda-cato italiani veterinari di medicina pub-blica (Sivemp), organizzato per denun-ciare le aggressioni subite dai veterinaridurante l'esercizio del loro lavoro di sa-nità pubblica. "Il messaggio di alcune e-mail era chiaro - sottolinea la Martini - di-ciamo che 'se mi faccio i fatti miei cam-po cent'anni'. Ma sono tranquilla e vadoavanti, faccio il mio lavoro. La tutela de-gli animali è un segno di civiltà e se c'équalcuno che mi impedisce di fare que-sto, sono certo che fallirà". Il sottosegre-tario ha già preso le contromisure neces-sarie. "Ho avvertito la Digos", confermaall’Adnkronos.

INTIMIDAZIONI

Page 20: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 17

Con due delibere la Re-gione Puglia ha istituitoun Organismo regionaleper la formazione sani-taria. L'Organismo si av-varrà di due strutture:

una Commissione regionale per l'Ecm e unaConsulta per la Formazione in Sanità. Le de-libere, pubblicate sul Bollettino regionale del30 aprile, stabiliscono i compiti assegnati aquesto Organismo, incaricato di gestire e re-golamentare lo sviluppo professionale conti-nuo degli operatori sanitari pugliesi.Le attività che l'Organismo deve svolgere so-no, fra le altre, quella di verificare la presenzadei requisiti per l'accreditamento dei providerdelle aziende sanitarie ed effettuare l'analisidei bisogni formativi, attraverso un "ridisegnodel sistema dell'offerta formativa e riletturadelle organizzazioni per individuare le figure

sulle quali investire per la realizzazione di unPiano di Formazione Regionale, espressionedei Piani Formativi delle aziende sanitarie".L'intento è di "avviare il processo di sviluppoprofessionale continuo", rendendo "l'offertapiù congrua e finalizzata a differenti percorsidi aggiornamento professionale del persona-le sanitario operante nelle strutture e nel ter-ritorio di competenza". L'attività di formazio-ne continua, è scritto nella delibera "costitui-sce ‘requisito indispensabile per svolgerel'attività professionale' come dipendente delS.S.N. o libero professionista, per conto del-le aziende ospedaliere, delle università, delleunità sanitarie locali e delle strutture sanitarieprivate".È inoltre prevista la creazione di una bancadati comprensiva dei bisogni espressi e delleattività svolte "per incrementare l'efficacia ela qualità del nostro Sistema formativo, an-

che attraverso una più attenta distribuzionedelle risorse pubbliche". La Commissionedovrà "attivare sinergie tra l'ambito sanitario,l'ambito accademico, gli istituti di ricerca, lesocietà scientifiche, gli ordini professionali, leassociazioni professionali e l'AReS".La Consulta, in carica per tre anni, definirà leesigenze formative delle diverse figure pro-fessionali del Servizio Sanitario Regionale,supporterà le verifiche e le valutazioni finalidelle attività formative in collaborazione conla Commissione Regionale per l'Ecm e saràchiamata ad esprimere suggerimenti e valu-tazioni sul complesso delle attività formative.Ne farà parte un rappresentante regionaledegli Ordini Provinciali Pugliesi dei Medici Ve-terinari. ■

ECM, Commissionee Consulta per la formazione in PugliaNella Consulta un rappresentante degli Ordini veterinari

Tracce di diossina superiori al limi-te sono state trovate dai tecniciAsl nel latte prodotto dai capi di

bestiame di una masseria di Taranto. Lastruttura è stata sottoposta a vincolosanitario. La notizia è riportata dal Cor-riere del Giorno di Taranto. La masseriasi trova nella frazione di Talsano, a diecichilometri circa dall'Ilva e dalla zona in-dustriale. Il vincolo sanitario riguarda226 capi, suddivisi in 118 pecore, 68 ca-pre adulte e 40 capre giovani per la ri-produzione. Nel dicembre scorso - pro-prio perché contaminati dalla diossinalegata alle produzioni industriali e piùspecificamente alle emissioni dello sta-bilimento siderurgico - vennero abbat-tuti più di 1.100 capi di bestiame appar-tenenti a sette aziende zootecniche a ri-dosso dell'area industriale tarantina.Per lo stesso motivo, a Maglie (Lecce)sono destinati all'abbattimento 220 capidi bestiame. Intervenuta sul tema in parlamento, ilSottosegretario Francesca Martini hadichiarato che la presenza di diossine inalcune aree del Tarantino è all'attenzio-ne del Ministero del lavoro, della salutee delle politiche sociali fin dal marzo del2008: “questo Dicastero ha seguito l'e-voluzione della situazione e, a tal fine,sono state periodicamente convocatespecifiche riunioni di coordinamentocon rappresentanti della regione Pu-glia”. Il Sottosegretario ha ricordato larecente normativa regionale che preve-de l'obbligo di ridurre le emissioni didiossina a un nanogrammo per metrocubo d'aria entro il 31 dicembre 2009 ea 0,4 nanogrammi per metro cubo d'ariaentro il 2010, con l'obiettivo finale di e-missioni di diossina pari a 0,1 nano-grammi per metro cubo d'aria entro lafine del 2011. “Nella consapevolezzadell'importanza, ai fini della tutela dellasalute pubblica, di provvedere, nell'am-bito delle attività di gestione del rischiosanitario, ad un idoneo controllo am-bientale per l'individuazione delle sor-genti di contaminazione- ha aggiunto -questo Ministero ha avviato i necessaricontatti con il Ministero dell'ambiente edella tutela del territorio e del mare, alfine di definire congiuntamente misureappropriate per contrastare e risolverela persistenza della contaminazione, al-lo scopo di garantire un elevato livello disicurezza per la salute umana, fra cuil'attività di monitoraggio del settore ve-terinario”. (Agr)

TRACCE DI DIOSSINANEL LATTE

laPROFESSIONE VETERINARIA 17 | 200920 Info Regioni Puglia

Page 21: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 17

La Rappresentativa Calcio Medici Veterinari Campania si è aggiudicata la IVedizione del Quadrangolare di calcio Medici Veterinari “Città di Sorrento”vincendo le tre partite in programma sabato 25 e domenica 26 allo Stadio “I-

talia” contro i colleghi di Puglia/Umbria (3-0), Marche/Abruzzo (4-3) e Lazio (3-2).Al secondo posto si è classificata la Rappresentativa laziale. Terza classificata laRappresentativa mista Marche/Abruzzo che ha liquidato la Puglia nell’ultima parti-ta del girone all’italiana (2-0). Organizzato dai Medici Veterinari della Campania,con il Patrocinio del Comune di Sorrento e dell’Ordine Provinciale dei Medici Vete-rinari di Napoli, il torneo si è svolto all’insegna dell’amicizia e dello sport. La pre-miazione sul rettangolo verde dello Stadio Italia ha chiuso la manifestazione spor-tiva che ha avuto una coda di solidarietà: la raccolta fondi consegnata direttamen-te ai colleghi veterinari colpiti dal terremoto.

Il 2009 si è aperto per la nostra na-zionale con diversi impegni calci-stici che hanno superato quelloche per noi è sempre stato l’aspet-to ludico e di aggregazione: infatti,oltre il tradizionale quadrangolare

di calcio della sanità svoltosi a Senigallia neigiorni 1, 2 e 3 maggio, abbiamo affrontatoanche la prima delle 3 partite del cuore gio-cata contro gli artisti tv insieme a calciatoried ex calciatori professionisti in collaborazio-ne con la lega nazionale per la difesa del ca-ne, l’ANMVI ed il CVB.Questi eventi ci vedono protagonisti e in pri-ma linea per beneficenza tanto che nella pri-ma manifestazione, oltre alle partite che cihanno consegnato un onorevole 2° postodietro ai biologi, ma davanti ai farmacisti edai medici, abbiamo personalmente devoluto1000 euro come contributo per il reparto digastroenterologia pediatrico di un ospedaledelle Marche, mentre nella 2a manifestazio-ne, svoltasi il 2 maggio a Teramo, la lega na-zionale per la difesa del cane ha deciso didevolvere l’intero incasso ai terremotati del-l’Abruzzo.

QUADRANGOLARE CITTÀ DI SORRENTO

laPROFESSIONE VETERINARIA 17 | 2009 Solidarietà Info Regioni 21

La nazionaleitaliana calciomedici veterinari e la solidarietà

Ci siamo quindi dovuti “sdoppiare” per que-sti due concomitanti impegni, ma abbiamoavuto un grande apporto dei colleghi (anchequelli più anziani….) che fanno ed hanno fat-to parte della nostra nazionale e che, congrande entusiasmo, hanno partecipato aqueste manifestazioni: di questo sono gratoa tutti ed orgoglioso di essere il presidente diquesta nazionale.Il 29 maggio vi aspettiamo TUTTI allo stadioNeri di Rimini alle 20,30 dove si svolgerà il 2°incontro di beneficenza contro gli ex calcia-tori facenti parte della onlus William Bottigel-li, di cui il famoso ex giocatore E. Di France-sco è il presidente, ed il cui incasso sarà de-voluto ai nostri amici a quattro zampe.Ringrazio la Novartis, sponsor unico della no-stra nazionale, nella persona del Dr. Michien-zi, l’ENPAV che con il CVB ha contribuito aqueste gare di solidarietà e l’organizzatoredelle partite del cuore Dr. Victor Sacchini peril lavoro svolto e la brillante organizzazione.

Stefano Biondi (Presidente Nazionale Italiana

Calcio Medici Veterinari)

Page 22: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 17

Icontributi minimi obbligatori com-plessivamente dovuti all'Enpav nel2009 ammontano a 1.859,00 Euro.Si tratta della somma del contribu-to soggettivo (1.390 euro - sono te-nuti al pagamento tutti gli iscritti

all’Ente), integrativo (695 euro - sono tenutiall’applicazione tutti gli iscritti all’ordine deimedici veterinari) e di maternità (49 euro - ri-guarda tutti gli iscritti all’Ente ai sensi dell’art.83 del D.Lgs.26 marzo 2001, n. 151). Diver-si gli importi per i medici veterinari che si i-

scrivono per la prima volta all'Ente di previ-denza prima di aver compiuto i 32 anni dietà, per il primo anno di iscrizione e per i dueanni successivi: per loro la contribuzione to-tale è ridotta del 50% e corrisponde a 954euro. I giovani iscritti, tenuti al pagamento

della contribuzione minima ridotta, potrannopagare in n. 12 rate mensili (dal 1 giugno2009 al 30 aprile 2009) senza alcuna mag-giorazione di interessi di dilazione.

I BOLLETTINI MAVIl versamento dovrà essere effettuato in duerate alle scadenze del 1° giugno 2009 e del2 novembre 2009. In base ad una recente di-sposizione dell'Ente, il versamento potrà es-sere fatto in tre rate da parte di coloro che neabbiano fatto esplicita richiesta entro il 15marzo scorso. Il pagamento dovrà essere ef-fettuato mediante bollettini M.Av. emessi dal-la Banca Popolare di Sondrio, alle scadenzedel 1° giugno 2009 e del 2 novembre 2009. I bollettini sono stati inviati entro la fine delmese di aprile a tutti gli iscritti all’Ente con lasola esclusione di coloro che hanno richiestol’addebito sul conto corrente bancario (dele-ga R.I.D.). Nel caso di smarrimento/mancato ricevimen-to dei bollettini è possibile stamparne unacopia accedendo alla sezione “Consultazio-ne M.Av/RID” disponibile nell’area iscritti delsito www.enpav.it; contattare il numero ver-de 800.24.84.64 della Banca Popolare diSondrio, avendo cura di comunicare la datadi scadenza dei pagamenti (1° giugno - 2 no-vembre 2009). ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 17 | 200922 Previdenza Contributi

1 giugno: scade la prima ratadei contributi minimi EnpavI contributi minimi obbligatori del 2009 ammontano a 1.859,00 euro.Agevolazioni per i giovani

Tipologia Contributo Contributodi contributo minimo minimo per

i neoiscritti

Contributo Soggettivo € 1.390,00 € 695,00

Contributo Integrativo € 420,00 € 210,00

Contributo di maternità € 49,00 € 49,00

TOTALE € 1.859,00 € 954,00

Anmvi e AT Credit Managementhanno rinnovato la Convenzioneper il recupero del credito. Gli

interventi di AT Credit Management sa-ranno concordati e preventivamenteautorizzati dal medico veterinario inte-ressato. Le fasi del recupero del credito sonodue: 1) Gestione stragiudiziale del creditoscaduto sul territorio nazionale; 2) Gestione studio legale.

www.anmvi.it

RECUPERA IL CREDITO

Page 23: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 17

di OSCAR GRAZIOLIMedico Veterinario, Reggio Emilia

Finalmente, dopo una decinadi giorni, almeno le TV distato hanno cominciato achiamarla “febbre messica-na”, “nuova influenza” o “in-fluenza sudamericana”, la-

sciando stare i maiali che in questa faccendaavevano ben poche responsabilità. Sarebbemolto interessante seguire il cammino per cuiuna notizia prende “una certa via”, spessosbagliata, inducendo in errore chi la deveprocessare. A meno che non ci sia qualcunofortemente interessato a distorcere la veritàoppure a creare scenari fantasiosi pro domosua, cosa che si verifica con una certa fre-quenza, quando ci sono importanti interessieconomici in gioco. Fatto sta che, da un gior-no all’altro, ci siamo trovati sulle prime pagi-ne dei giornali questa “influenza dei suini”,proveniente dal Messico, con tutto il suo cor-redo catastrofico: le mascherine, gli uffici e lescuole chiuse, il metro fermo e una città fa-mosa per il caos dovuto a 20 milioni di abi-tanti, stranamente silenziosa, quasi irreale.Inizialmente sembrava che i decessi, a Cittàdel Messico, fossero centinaia e le personeinfette decine di migliaia, mentre il virus var-cava la labile frontiera messicana sfociandoin USA, ma anche in Canada e poi in Euro-pa. Lo spettro della Spagnola ha aleggiato,per qualche giorno, sulle paginate dellastampa, fino a quando, nonostante l’allar-me di pubblica emergenza internazionaledell’OMS, si è cominciato a capire che unaventina di morti in una capitale che conta ol-

tre 20 milioni di abitanti e qualche migliaiodi infetti in una dozzina di nazioni, non si ad-dicevano al termine di “pandemia” usato eabusato non solo presso i media, ma so-prattutto presso gli ambienti scientifici. L’Italia, a mio parere, si è distinta, questavolta, per professionalità, decisione e pru-denza. Prima di tutto, onore al merito della

“nostra “ Ilaria Capua, virologa di diamantedell’IZS, che ha voluto in passato una ban-ca dati oggi preziosa per decifrare il geno-ma del virus in tempi rapidissimi, verifican-do peraltro che i tre quarti delle sue compo-nenti erano di origine umana e aviaria. Se-condariamente, nonostante la tempestamediatica, proveniente da oltre oceano, che

ha inevitabilmente “contagiato” i nostrinetwork c’è stato un giusto livello di allertacon adeguata attenuazione dei toni, da par-te della dirigenza sanitaria. Molti hanno in-travisto, in questa influenza, un’altra bufalasimile alla SARS, sbagliando, a mio avviso,perché gli Orthomyxovirus influenzali, e levariazioni dei loro mosaici, non sono i fan-tasmi virali di malattie partorite dalla fanta-sia di qualche “scienziato” a caccia di glo-ria. Che sorga il sospetto di un business ca-valcato dalle ditte farmaceutiche è più chelecito, ma ricordiamo che l’Hong Kong, inpiena era antibiotica, fece oltre un milione dimorti. Con l’influenza è bene non scherza-re, suina, aviare o semplicemente “umana”che sia. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 17 | 2009 L’opinione 23

Grazie ad un accordo fra @nmvi Oggi

e Libero, gli articoli scritti dal Collega

Oscar Grazioli per il quotidiano di

Vittorio Feltri sono disponibili on line.

@nmvi Oggi pubblica regolarmente gli

articoli dopo le ore 12.00.

La rubrica LiberOscar li mantiene in

archivio per la consultazione.

@nmvi Oggi ringrazia

Oscar Grazioli.

www.anmvioggi.it

L’Italia ha affrontato l’influenzacon professionalità, decisionee prudenza

Page 24: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 17

Lo scontrino fiscale, rilascia-to dalle farmacie per poterdedurre e detrarre la spesasanitaria nella dichiarazionedei redditi, non riporterà piùin dettaglio lo specifico no-

me del farmaco acquistato. A partire dalprossimo anno basterà l'indicazione del co-dice alfanumerico posto sulla confezione diogni medicinale: i cittadini italiani potrannocosì continuare a dedurre o detrarre i medi-cinali, ma saranno più tutelati. Lo scontrino

ora riporta in chiaro, oltre al codice fiscaledell'interessato, la denominazione del farma-co acquistato ed è quindi in grado di rivelareinformazioni sullo stato di salute e sulle pato-logie dell'acquirente. Il provvedimento fa se-guito ai numerosi appelli rivolti al Garante del-la Privacy per segnalare la lesione della riser-vatezza e della dignità cui si può andare in-contro al momento di presentare la docu-mentazione fiscale per la denuncia dei redditipresso Caf o il proprio commercialista. Per aggirare il problema la soluzione adotta-ta è stata quella di fare riferimento solo al co-dice alfanumerico, rilevabile anche mediantelettura ottica, che permette di identificare inmodo univoco ogni confezione farmaceuticavenduta (dosaggio, somministrazione, pre-sentazione). Sulla base del provvedimentodel Garante, entro tre mesi l'Agenzia delleentrate dovrà dunque fornire indicazioni perla modifica dello scontrino fiscale rilasciatoper l'acquisto di farmaci, indicazioni alle qua-li le farmacie dovranno adeguarsi al massimoentro il 1° gennaio 2010.

La sentenza n. 29146 dellaquinta sezione tributariadella Corte di Cassazione ri-mette in discussione ancorauna volta i riferimenti appli-cativi dell'IRAP per i liberi

professionisti. A fronte di un ricorso presen-tato dall'Agenzia delle Entrate alla Corte diCassazione contro una sentenza sfavorevoledella Commissione tributaria dell'Emilia Ro-magna che riconosceva ad un libero profes-sionista il rimborso dell'Irap versata per glianni 1998/2001, il fisco ha trovato attenzio-ne alle proprie richieste. Secondo la Cassa-zione il professionista era tenuto al versa-mento dell'IRAP anche se la sua attività erapiuttosto limitata. Nella sentenza, la Cassazione contrariamentea quanto deliberato dalla Commissione Tribu-taria che non avevva ravvisato nell'attività delprofessionista gli elementi per considerare lasussistenza di una autonoma organizzazione,pur avendo accertato che il contribuente svol-

geva la sua attività professionale "con l'ausiliodi un solo collaboratore", ribalta completa-mente la posizione dei giudici emiliani. Secon-do la Cassazione, infatti, il requisito dell'“au-tonoma organizzazione", il cui requisito spet-ta al giudice di merito ed è insindacabile in se-de di legittimità se congruamente motivato,ricorre quando il contribuente:a) sia, sotto qualsiasi forma, il responsabiledell'organizzazione e non sia, quindi, inseritoin strutture organizzative riferibili ad altrui re-sponsabilità e d'interesse; b) impieghi beni strumentali eccedenti, se-condo il dato di comune esperienza, il mini-mo indispensabile per l'esercizio dell'attivitàin assenza di organizzazione, oppure si av-valga in modo non occasionale di lavoro al-trui.Nel caso specifico, quindi, basta la presenzadi un collaboratore non occasionale per rite-nere il professionista soggetto all'imposta.Nella sentenza la Corte ricorda anche a chispetta l'onore della prova che l'autonoma or-ganizzazione non sussiste, ribadendo che èil contribuente che ricorre per avere il rimbor-so dell'IRAP, avendola versata a suo parereindebitamente, a dover dimostrare l'assenzadelle condizioni che giustificano l'applicazio-ne dell'imposta. ■

Lo scontrino fiscaleparlerà di menoDal 2010 basterà il codice alfanumericosulla confezione

La Circolare n. 20/E fornisce chiari-menti relativi alla nuova disciplinadell'esigibilità differita dell'IVA, in-

trodotta con l'art. 7, D.L. n. 185/2008.Con la circolare in oggetto, l'Agenzia del-le Entrate ha individuato il nuovo regimeIva previsto per i soggetti di piccole di-mensioni in caso di cessioni di o presta-zioni di servizi per le quali l'Iva diventa e-sigibile al momento dell'effettiva riscos-sione del corrispettivo. In questo modo,prende il via il regime opzionale dell'Ivadi cassa che si applica alle operazioni ef-fettuate dal 28 aprile 2009 dai soggettipassivi IVA con volume d'affari fino a 200mila euro. In questo modo, i soggettihanno diritto alla detrazione dopo un an-no dall'emissione della fattura anchesenza pagamento del corrispettivo. Inol-tre, l'accredito sul conto corrente divie-ne determinante per individuare il mo-mento in cui l'Iva diventa esigibile in ca-so di pagamento non in contanti.

IVA DIFFERITA

Sempre confusal'applicazionedell'IRAP per i liberiprofessionisti

laPROFESSIONE VETERINARIA 17 | 200924 Fisco

Page 25: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 17
Page 26: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 17

Si è conclusa con grandesoddisfazione la settima-na internazionale, orga-nizzata da ANMVI (Asso-ciazione Nazionale MediciVeterinari Italiani) e Re-

gione Lombardia, che ha visto protagonistiprofessori universitari e giovani veterinari pro-venienti da Russia, Bielorussia, Estonia, Re-pubblica Slovacca, Ungheria e Polonia. Ilprogetto, giunto alla seconda edizione, hal’obiettivo non solo di creare scambi tra di-

verse culture professionali, mettendo a con-fronto le diverse realtà produttive, economi-che ed epidemiologiche tra la Lombardia edi paesi dell’Est, ma anche di fornire ai mediciveterinari stranieri il significativo spaccatocremonese nel settore degli animali da reddi-to e della filiera agroalimentare. In questa di-rezione i veterinari stranieri hanno accoltocon grande disponibilità e interesse le realtàd’eccellenza della regione.La settimana ha previsto diversi appunta-

menti: oltre all’accoglienza in Palazzo Trecchi(sede di ANMVI), una visita guidata della cittàed a diverse realtà agro alimentari della pro-vincia. Tra esse, il centro d’essiccazione diCà d’Andrea, il caseificio Cà De Stefani, do-ve i veterinari hanno potuto osservare le va-rie fasi della produzione di grana e provolo-ne, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del-la Lombardia e dell’Emilia Romagna con se-de a Brescia, un grosso allevamento suinoed uno bovino a Pessina Cremonese. In par-ticolare, nell’Azienda Agricola Malvasia i ve-terinari stranieri hanno potuto osservare unaconcreta realtà bovina del nostro territorio.La settimana internazionale si è conclusa conil convegno SIVAR (Società Italiana VeterinariAnimali da Reddito) durante il quale i mediciveterinari hanno avuto modo di confrontarsicon colleghi di rilievo e fama nazionale ed in-ternazionale. ANMVI International, da sem-pre, si impegna sul fronte internazionale perabbracciare le diverse realtà creando oppor-tunità unitamente alla responsabilità di for-mare e informare. ■

ANMVI International: stranieri tra le eccellenze lombarde Si ripete anche per il 2009 il successo del progettodi ANMVI International e Regione Lombardia con i medici veterinari dell’Est Europa

laPROFESSIONE VETERINARIA 17 | 200926 Anmvi International

Il Gruppo Agricolo - Culturale A. Bizzo-zero ha conferito il premio Bizzozero2009 al dottor Romano Marabelli, Ca-

po Dipartimento per la Sanità PubblicaVeterinaria, la Nutrizione e la Sicurezzadegli Alimenti del Ministero della Salute.Il riconoscimento è stato conferito nel-l'ambito del Convegno "Qualità e Sicu-rezza Alimentare: prospettive ed oppor-tunità di questo binomio in relazione alLibro Verde dell'Unione Europea" tenuto-si il 9 maggio a Parma. il "Premio per Me-riti agricoli A. Bizzozero 2009" è stato as-segnato con la seguente motivazione:"Perché il Prof. Marabelli, svolgendo ilsuo percorso professionale al più alto li-vello di responsabilità ministeriale qualeCapo Dipartimento, rappresenta sia a li-vello nazionale che comunitario il funzio-nario che da sempre ha difeso il concet-to che vuole la sicurezza alimentare co-me un pilastro fondamentale nella produ-zione agricola”. Oltre ad essersi “distintonella ricerca e nella divulgazione di nuo-ve strategie alimentari e produttive”, Ma-rabelli “ha mantenuto alta l'attenzionedel Ministero della Salute ed in particola-re del Dipartimento di Sanità PubblicaVeterinaria sullo specifico settore dell'a-gricoltura potenziando sia il settore dellasalute degli animali e delle piante chequello della valutazione e della comuni-cazione del rischio per i consumatori eper gli scambi internazionali”.

PREMIO BIZZOZZERO AROMANO MARABELLI

Page 27: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 17

Intervenuta alla presentazione del-la fiction televisiva "L'uomo checavalcava nel buio", il 7 maggio ilSottosegretario alla salute France-sca Martini ha annunciato la pre-sentazione di un Disegno di Legge

sulla salute del cavallo all'interno del qualesaranno contenute indicazioni per il contra-sto al doping. In particolare l'on. Martini hapoi dichiarato: "in questo contesto è fonda-mentale richiamare tutto il comparto sportivoalla necessità di informare relativamente aigravi rischi legati al doping e all'esigenza diuna dura e severa lotta contro questo tipo diattività che altera le prestazioni degli atleti. Li-cenzierò tra poco un DDL sulla salute del ca-vallo che conterrà delle specifiche indicazionidi contrasto al doping. Vorrei inoltre eviden-ziare il ruolo del cavallo come risorsa sociale,non soltanto come aiuto fondamentale nel-l'ambito di quelle patologie psichiche o mo-torie che vengono attenuate o curate attra-verso l'ippoterapia o la riabilitazione equestrema anche come compagno dell'uomo. Gra-zie alla grandissima sensibilità dell'animale, ilrapporto uomo-cavallo è infatti un'esperien-za altamente formativa che aiuta, soprattuttoin età giovanile, a superare problematichecaratteriali o sociali". Il cavallo, ha aggiunto Francesca Martini, co-stituisce "una risorsa sociale importante, an-che per l'indotto economico che le moltepliciattività ed esso legate producono. In tal sen-so vorrei ricordare il Concorso ippico interna-zionale di Piazza di Siena e la Fiera Cavalli diVerona quali eventi sportivi di eccellenza chedivengono fondamentali anche per la diffu-sione di una corretta cultura equestre legataalla tutela del benessere dei cavalli".

ORDINANZA PER LA TVInfine, un altro annuncio: a breve un'ordinan-za sull'utilizzo di animali nelle produzioni ci-nematografiche e televisive nel quale, ha det-to il Sottosegretario, "introdurrò obbligatoria-mente una figura di garanzia sui set rappre-

sentata dal medico veterinario."

RACCOLTA DELLE ORDINANZESaranno raccolte in un disegno di legge intempi brevissimi, "probabilmente un paio di

settimane", tutte le ordinanze dell'ultimo pe-riodo sulla tutela degli animali. A confermarloè il sottosegretario al Welfare, FrancescaMartini, nel corso di alcune dichiarazioni rila-sciate alle agenzie di stampa. Le ordinanze

andranno raccolte in un testo unico, "ma lamateria è già in discussione alla Camera”, al-la Commissione Affari Sociali. "Nel disegnodi legge - prosegue - entreranno tutte le ulti-me ordinanze. Mi riferisco a quella sui micro-chip di identificazione dei cani, a quella chevieta l'utilizzo e la detenzione di esche o dibocconi avvelenati e a quella sulla tutela del-l'incolumità pubblica dall'aggressione dei ca-ni. Nel disegno di legge - conclude Martini -ci sarà spazio anche per l'ordinanza che tu-tela gli animali dei set televisivi". Il Sottose-gretario ha anche auspicato più garanzie eformazione nel settore dei toelettatori, ricor-dando la sua esperienza personale: “ho per-so la mia barboncina Margot dopo l'interven-to di un toelettatore che ha causato un'infe-zione con la rottura di un angioma”. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 17 | 2009 Tutela animale Attualità 27

In arrivo un disegno di legge per il cavalloA breve in Parlamento anche l’iniziativa del Governo per la riforma della 281

Page 28: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 17

Imedicinali veterinari che richiedo-no speciali accorgimenti e specifi-che competenze ai fini della lorosomministrazione agli animali sa-ranno utilizzati esclusivamente dalmedico veterinario. Lo stabilisce un

decreto di imminente emanazione sull'utilizzoe la detenzione di medicinali ad uso esclusivodel medico veterinario. Il decreto è stato an-nunciato da Gaetana Ferri, Direttore generaledella sanità animale e del Farmaco veterinarioall'11° Congresso Nazionale Sivar venerdì 8maggio. La dirigente ministeriale ha spiegatoalla platea della Sivar i risvolti del decreto, conparticolare riferimento alla sua applicazione incampo zootecnico. Il decreto investe tutti i set-tori clinici e relativi trattamenti terapeutici, conla finalità di tutelare maggiormente la salute de-gli animali stessi e dell'uomo. Il decreto in cor-so di emanazione elenca i medicinali che, inaggiunta a quelli già stabiliti dalla legislazionevigente (articoli 4 e 5 del decreto legislativo 16marzo 2006, n. 158 e a quelli previsti dall'arti-

colo 65 del decreto del Presidente della Re-pubblica 8 febbraio 1954, n. 320) saranno diesclusivo utilizzo, detenzione e approvvigiona-mento del medico veterinario: abortivi, aneste-tici locali, anestetici generali, iniettabili e inala-tori, anticoncezionali iniettabili, antineoplasticie immunomodulatori iniettabili, specialità me-dicinali veterinarie per uso intrarticolare, emo-derivati, eutanasici. Il riassunto delle caratteri-stiche del prodotto, sulle etichette e sui fogliet-ti illustrativi dei medicinali, dovrà riportare unadicitura che espliciti l'esclusiva riconosciuta almedico veterinario. Il decreto stabilisce i termini entro i quali si do-vrà provvedere all'adeguamento degli stampa-ti e delle confezioni già in commercio. La dot-toressa Ferri ha presentato in anteprima il de-creto nel corso della relazione "Dal decreto le-gislativo 119/92 al decreto legislativo 193/2006, progressi e prospettive", nell'ambito del-la sessione congressuale dedicata all'uso delfarmaco in allevamento e alla medicina pubbli-ca in zootecnia. ■

Il veterinario in farmaciaVorrei avere informazioni in merito allavendita all'ingrosso di farmaci veterinarinelle parafarmacie; vorrei sapere se perpoter aprire questo punto vendita è ne-cessaria la collaborazione di un medicoveterinario. Mi è stato proposto infatti daun parafarmacista di fare da garante ve-terinario per la vendita di farmaci veteri-nari nel suo punto vendita.Risponde Giorgio Neri, consulente ANMVI -La parafarmacia è un’attività ove è prevista lapresenza obbligatoria del farmacista, mentreil veterinario non solo non è previsto ma perle ricadute che potrebbero verificarsi in termi-ni di rapporto potrebbe configurare senz’altroil reato comparaggio, oltre che l’infrazionedeontologica derivante da una situazione dicointeressenza. Il Testo unico delle leggi sanitarie (r.d. 27 lu-

glio 1934 n. 1265), all’articolo 170 recita: “Ilmedico o il veterinario che ricevano, per sé oper altri, denaro o altra utilità ovvero ne accet-tino la promessa, allo scopo di agevolare, conprescrizioni mediche o in qualsiasi altro mo-do, la diffusione di specialità medicinali o di o-gni altro prodotto a uso farmaceutico, sonopuniti con l’arresto fino a un anno e con l’am-menda da euro 206,58 a euro 516,45. Se ilfatto violi pure altre disposizioni di legge, siapplicano le relative sanzioni secondo le nor-me sul concorso dei reati. La condanna importa la sospensione dall’e-sercizio della professione per un periodo ditempo pari alla durata della pena inflitta”. IlCodice deontologico del medico veterinariotratta di cointeressenza all’articolo Art. 42: “IlMedico veterinario svolge attività professio-nale a prevalente apporto intellettuale. Qua-lunque forma di cointeressenza, che condi-zioni la libertà intellettuale del Medico Veteri-nario, costituisce violazione del presente Co-dice Deontologico”. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 17 | 200928 Osservatorio farmaco Novità

Il farmaco:un’esclusiva delveterinarioPresentato al Congresso della Sivarun decreto sull’uso esclusivo del farmaco

Ifarmaci per gli animali "non siano i pa-renti poveri" dei medicinali destinati al-l'uomo anche perché esiste oggi "un

sostanziale allineamento" degli standardproduttivi nei due settori: questo l'appellorivolto dai produttori del comparto farma-ceutico veterinario a Cosmofarma 2009.Alla rassegna internazionale di prodotti eservizi per la salute, che si è conclusa ieria Bologna, è intervenuta con un proprioconvegno Aisa, l'Associazione nazionaleimprese della salute animale che ha stima-to il mercato dei farmaci veterinari in Italiain 440 milioni di euro. Roberto Cavazzoni,vice presidente dell'Associazione naziona-le imprese della salute animale: in un set-tore così variegato - ha osservato Cavaz-zoni - è importante garantire la massimatracciabilità del farmaco e, di conseguen-za del singolo intervento terapeutico'', sul-la scia di quanto è stato fatto per il farma-co umano". Intervenendo a Cosmofarma,Simonetta Bonati, dirigente del Ministerodella Salute, ha preannunciato ''un siste-ma di registrazione dei prodotti che con-senta di tracciare ogni farmaco dalla suaautorizzazione all'immissione in commer-cio fino alla dispensazione e allo smalti-mento. L'istituzione di un sistema di trac-ciabilità attraverso codice a barre di tutti imedicinali veterinari dispensati con ricet-ta, una materia che il ministero sta attual-mente regolamentando''. Nel settore sono impegnate 40 case far-maceutiche (multinazionali e nazionali),240 aziende di Otc-healthcare, 350 distri-butori e oltre 17.500 farmacie dislocatecapillarmente. I prodotti farmaceutici ve-terinari sono 1.868 e corrispondono a cir-ca 5.500 referenze; i più importanti gruppiterapeutici sono gli antiparassitari, gli an-tibiotici, gli ormonali, i sedativi, gli aneste-tici, i cardiologici e i vaccini.

LA TRACCIABILITÀNELLA RICETTA

Page 29: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 17

In dermatologia veterinaria ci si ini-zia ad occupare dei danni cheun’eccessiva esposizione ai raggisolari può determinare a carico dicute e mantello di cani e gatti.

I RAGGI ULTRAVIOLETTI (UV) SISUDDIVIDONO IN

• UVA: costituiscono oltre il 95% delle radia-zioni ultraviolette che raggiungono la su-perficie della terra e penetrano negli stratipiù profondi della cute. A differenza degliUVB, gli UVA sono più insidiosi in quantonon generano alcuna sensazione e passa-no anche attraverso il vetro. Un’eccessivaesposizione ai raggi UVA può scatenare fo-to-allergie e un invecchiamento precocedella pelle.

• UVB: a differenza degli UVA sono presentisoprattutto nelle ore centrali della giornata(indicativamente tra le 10 e le 14) e nellastagione estiva. Gli UVB sono responsabilidi effetti biologici, quali l’attivazione della vi-tamina D e l’abbronzatura, ma, in assenzadi una protezione adeguata, un’eccessivaesposizione può essere responsabile didanni seri a carico delle cellule cutanee:scottature solari, formazione di tumori cu-tanei, alterazioni delle funzioni del sistemaimmunitario

• UVC: sarebbero molto dannosi per tutti gliesseri viventi sulla terra ma vengono com-pletamente filtrati dallo strato di ozono checirconda la Terra.

ALTERAZIONI DELLA CUTE DICANI E GATTI PER ECCESSIVA

ESPOSIZIONE AL SOLEGli animali maggiormente a rischio sono quellia pelo corto e chiaro e cute chiara. Ma ancheper cani e gatti dal manto fitto e lungo vi sonodelle zone quasi glabre che necessitano di a-deguata protezione: il tartufo, la punta delleorecchie, l’addome.Inoltre, poiché l’epidermide del cane è moltopiù sottile di quella umana, le radiazioni solaripossono raggiungere più facilmente gli stratiprofondi del derma.DERMATITE SOLARE: reazione foto-tossicache causa una progressiva alterazione del D-NA e una possibile trasformazione neoplasti-ca. Di solito interessa il dorso della canna na-sale e le estremità (orecchie, arti); inizialmentela cute diventa eritematosa e secca con pic-cole scaglie. Se l’esposizione continua pos-sono formarsi croste e ulcere anche profondeCARCINOMA SQUAMOCELLULARE: puòessere di derivazione dalla dermatite solareper aggravamento della stessa.

MALATTIE SU BASE IMMUNOMEDIATA: l’e-sposizione eccessiva ai raggi solari è un im-portante fattore di peggioramento di moltissi-me malattie su base immunomediata. È da e-vitare in corso di lupus eritematoso discoidee/o sistemico, lupus vescicolare, dermato-miosite, pemfigo complex, soprattutto quelloeritematoso e penfigoide.

ALTERAZIONI DEL MANTELLOI raggi UV determinano un cambiamento del-la composizione chimica del pelo, che subi-sce un effetto di foto-ossidazione. I dannimaggiori sono subiti soprattutto dalla cuticolaesterna del pelo per la sua particolare struttu-ra: essa è infatti composta da squame dispo-ste come le tegole di un tetto che sono in gra-do di riflettere al meglio la luce. Una cuticolaben coesa rende il mantello morbido al tatto,elastico e resistente. Per effetto delle aggres-sioni di raggi UV, le lamelle che compongonola cuticola tendono ad allargarsi e sollevarsi,a perdere la loro ordinata architettura. Neconsegue un indebolimento del pelo che appa-re secco, sfibrato, opaco, di diverso colore.

LA RISPOSTA DI BAYER SUNPROTECTION

CREMA DERMATOLOGICA “Protezionesolare Cute” SPF 15• Pigmenti minerali riflettono i raggi UVA-UVB

e aiutano a proteggere la cute dai dannidell’eccessiva esposizione ai raggi solari.Tale protezione è particolarmente indicataper animali dal mantello di colore chiaro ecorto più soggetti a scottature.

• Idrata e conseguentemente migliora l’ela-sticità cutanea in caso di cuscinetti plantarisecchi, orecchie e altre superfici cutaneescrepolate e ammorbidisce le callosità cu-tanee

• Idrata e ristruttura grazie alla presenza diingredienti idratanti e nutrienti e acidi grassiOmega 3

LOZIONE SPRAY “Protezione solare Pe-lo e cute” SPF 15Lozione spray per la protezione di cute e pelodi cani e gatti dagli effetti dannosi dei raggisolari.Contiene filtri UVB e agenti idratanti che pro-teggono il mantello di cani e gatti riducendol’insorgenza di disidratazione e fragilità cau-sate dall’esposizione ai raggi solari. Leggeroe non grasso, ideale per tutti i tipi di mantelloforma un velo protettivo invisibile che donamorbidezza e brillantezza.Gli ingredienti idratanti e nutrienti contenutidaranno beneficio anche alla cute, garanten-do così un maggior confort all’animale. ■

Protezione solare: una scelta di salute

laPROFESSIONE VETERINARIA 17 | 2009 Dalle Aziende 29▲

Boehringer Ingelheim cresce più del mercato farmaceuticoOttime performance anche in Italia

Anche nel 2008 Boehrin-ger Ingelheim ha prose-guito nel suo percorsodi crescita centrandogli obiettivi posti ad ini-zio anno. Come annun-

ciato dall’azienda in occasione della Confe-renza Stampa Annuale, il fatturato netto è sa-lito a 11,6 miliardi di euro rispetto a 10,9 mi-liardi di euro nel 2007, con una crescita del9,5% esclusi gli effetti di cambio e del 5,9%in euro. Per il 9° anno consecutivo l’azienda,dunque, è cresciuta più del mercato farma-ceutico mondiale.Il Prof. Andreas Barner, Presidente del CdA eResp. dell’area Pharma Research, Develop-ment and Medicine, ha espresso la propriasoddisfazione per i risultati conseguiti: “Ab-biamo raggiunto i nostri obiettivi crescendoin tutte le aree, in particolare grazie al suc-cesso dei nostri farmaci da prescrizione in-novativi. Il nostro prodotto di punta,SPIRIVA®, ha superato per la prima volta i 2miliardi di euro di fatturato, consentendo ditrattare con successo più di 10 milioni pa-zienti affetti da broncopneumopatia cronicaostruttiva”. I Farmaci da Prescrizione per U-

so Umano, infatti, hanno contribuito in ma-niera considerevole al risultato complessivocon una quota pari al 79%.

I VACCINI PER SUINI TRAINANOLA CRESCITA

La divisione Veterinaria ha confermato la suaimportanza registrando un’ulteriore crescitadel fatturato netto depurato degli effetti dicambio pari al 19,5% e al 14,4% in euro a467 milioni di euro. Boehringer Ingelheim hacosì ulteriormente rafforzato la sua posizionenel mercato dei prodotti veterinari, confer-mandosi l’azienda con la maggiore accelera-zione di crescita fra le 10 più importanti a-ziende attive nel settore. La crescita è statatrainata dal vaccino per suini INGELVAC CIR-COFLEX®, che ha avuto un’ulteriore impen-nata del fatturato netto che è cresciuto di piùdel 140% portandosi a circa 90 milioni di eu-ro. Hubertus von Baumbach ha dichiarato:“Boehringer Ingelheim si sta espandendocon successo e in maniera concorrenzialenella Veterinaria. Con elevati investimenti inricerca produttiva riteniamo che anche que-st’area possa presentare ulteriori migliora-menti per il futuro“.

IN ITALIACon un fatturato netto pari a 503 milioni dieuro, in crescita del 5,1% rispetto allo scor-so anno, l’Italia rappresenta il sesto mercatoal mondo per il Gruppo Boehringer Ingelheimdopo Stati Uniti, Giappone, Germania, Euro-pa Centrale e Spagna. In particolare, nelcomparto dei prodotti per la salute dell’uo-mo, la divisione dei Farmaci da Prescrizionee Ospedalieri ha totalizzato oltre 307 milionidi vendite nette in progressione del 9,9% ri-spetto al 2007 e un aumento del 3,3% nelladivisione dei prodotti di automedicazione ebenessere (65 milioni di euro).In crescita anche la divisione veterinaria convendite pari a circa 9 milioni di euro (+13,6%rispetto al 2007). “Boehringer Ingelheim Italiarappresenta una realtà importante per ilGruppo, con un giro d’affari in controtenden-za rispetto al momento di crisi economicache sta colpendo indiscriminatamente molteaziende presenti sul territorio, con risultati incalo, taglio dei costi e dell’occupazione echiusura di stabilimenti o delocalizzazionedella produzione nei paesi dell’est - precisaSergio Daniotti, Country Manager del Grup-po Boehringer Ingelheim in Italia - Ci stiamopreparando, infatti, ad inaugurare proprioquest’anno un nuovo impianto di produzione

di principi attivi farmaceutici a Fornovo SanGiovanni, in provincia di Bergamo, che ve-drà, una volta a regime, l’impiego di circa200 collaboratori.” Le ottime performance re-gistrate nel 2008 hanno posizionato Boehrin-ger Ingelheim Italia al 4° posto nel rankingper tasso di crescita delle aziende farmaceu-tiche presenti in Italia. ■

Page 30: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 17

La rivista è un settimanale

specializzato rivolto a Medici

Veterinari e operatori del settore

Direttore

Carlo Scotti

Direttore Responsabile

Antonio Manfredi

Coordinamento Editoriale

Sabina [email protected]

Comitato di Redazione

Pierpaolo Bertaglia,Paolo Bossi,

Marco Eleuteri,Giuliano Lazzarini,

Pier Mario Piga,Sabina Pizzamiglio,

Aldo Vezzoni

Rubriche

Fabrizio Pancini,Oscar Grazioli,

Maria Teresa Semeraro,Giovanni Stassi

Segreteria di Redazione

Lara [email protected]

Grafica

Francesca [email protected]

Editore

SCIVAC - Via Trecchi, 2026100 Cremona

Iscrizione registro stampadel Tribunale di Vigevano,n. 1425/03 del 30/12/2003

Concessionaria esclusiva

per la pubblicità

EV srl, [email protected]

Stampa

Press Point, Abbiategrasso - [email protected]

Spedizione in AbbonamentoPostale - D.L. 353/2003 (conv. in

L. 27-02-2004 N. 46) art. 1,comma 1 Filiale di Milano a cura diCentro Produzione Mailings Scarl -

Cusago (MI)

Professione Veterinaria pubblicanotizie d'attualità e di rassegna icui contenuti non rispecchiano

necessariamente il pensiero dellaTestata. Interventi e opinioni

attribuibili a ProfessioneVeterinaria e/o all'ANMVI

vengono esplicitamente indicatecome tali.

Chiuso in stampa l’11 maggio 2009

laVETERINARIAPROFESSIONE

Questo periodico è associatoall’Unione Stampa Periodica Italiana

Edizioni Veterinarie E.V. srl

Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi

Questo periodico è associatoall’Unione Stampa Periodica Italiana

laPROFESSIONE VETERINARIA 17 | 200930 Calendario attività Dal 17 maggio al 27 settembre

17 MAGINCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA LA RADIOLOGIA DALLA A ALLA D (DIAGNOSI) - Hotel Internazionale - Cervignano del Friuli (UD) - Via Ramaz-

zotti, 2 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni RegionaliSCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

17 MAGINCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA CRONIC KIDNEY DISEASE E STADIAZIONE IRIS: NEFROPATIA CRONICA NEL CANE E NEL GATTO - Milano

- Via Lampedusa, 11/A - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delega-zioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

17 MAGINCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE LA LINGUA BATTE DOVE IL DENTE DUOLE.. - Hotel Campanile - Rivoli (TO) - C.so Allamano 153 - ECM:IN COLLABORAZIONE CON SOVEP Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel.

+39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

29 - 31 MAGCONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SCIVAC 62° CONGRESSO INTERNAZIONALE MULTISALA SCIVAC - Palacongressi della Riviera di Rimini, Rimini - Via

della Fiera, 52 - ECM: VEN: In fase di accreditamento - SAB: 4 Crediti - DOM: 3 Crediti - Per informazioni: PaolaGambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

9 - 10 GIUCORSO SCIVAC ENDOSCOPIA DELL’APPARATO GASTROENTERICO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-

mail: [email protected]

11 - 12 GIUCORSO SCIVAC ENDOSCOPIA APPLICATA ALLE MALATTIE RESPIRATORIE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 -

E-mail: [email protected]

12 - 14 GIUCORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON ASVAC CORSO REGIONALE DI ECOGRAFIA - Sassari - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Bor-

ghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

12 - 14 GIUCORSO FSA IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC FSA - CORSO DI PREPARAZIONE AL CONTROLLO DELLA DISPLASIA DELL’ANCA E DEL GOMITO E DI AL-

TRE PATOLOGIE SCHELETRICHE EREDITARIE DEL CANE - Cremona, Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 - ECM: Ri-ch. Accr. - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

13 - 14 GIUCORSO ANMVI IN COLLABORAZIONE CORSO PER DATORI DI LAVORO IN STRUTTURA VETERINARIA. LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVO-CON ORDINE MED. VET. BOLOGNA RO - Novotel Bologna San Lazzaro - via Villanova n. 31 - Villanova di Castenaso (BO) - ECM: 9 Crediti - Per infor-

mazioni: Segreteria ANMVI Tel. +39 0372 403536 - E-mail: [email protected]

14 GIUSEMINARIO SCIVAC IN COLLABORAZIONE IL GATTO UN PAZIENTE CHE SI NASCONDE, ASPETTI CLINICI E NUOVE OPPORTUNITÀ - Hotel Melià, CON BOEHRINGER INGELHEIM Milano - Via Masaccio, 19 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCI-

VAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

18 - 20 GIUCORSO SCIVAC CORSO DI CITOLOGIA 1 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Ultimi posti disponibili Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

21 GIUINCONTRO REGIONALE SCIVAC LAZIO ELEMENTI PER UN CORRETTO APPROCCIO CLINICO E TERAPEUTICO DELLA MALATTIA CARDIOVA-

SCOLARE - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC -Tel.+39 0372 403506 -E-mail: [email protected]

24 - 27 GIUITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 2° IT. DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: II PARTE - ECOGRAFIA CLINICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via

Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +390372 403508 - E-mail: [email protected]

29 - 30 GIUCORSO SCIVAC CORSO AVANZATO INTENSIVO - TECNICHE DI ANESTESIA TOTALMENTE INTRAVENOSA (TIVA) - Centro

Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti -Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

8 - 11 LUGITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 3° IT. NEUROLOGIA VETERINARIA: IV PARTE - PRINCIPI DI NEUROTERAPIA MEDICA E CHIRURGICA - Cen-

tro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti- Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

13 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA LA VISITA CLINICA E LA MEDICINA COMPORTAMENTALE - ECM: Richiesto Accreditamento- Per informazioni:

Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

20 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA L’ESAME ENDOSCOPICO IN GASTROENTEROLOGIA E PNEUMOLOGIA - ECM: Richiesto Accreditamento -

Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail:[email protected]

20 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC BASILICATA LA RADIOLOGIA DALLA A ALLA D (DIAGNOSI) - ECM: Richiesto Accreditamento- Per informazioni: Monica Bor-

ghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

22 - 25 SETITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 2° IT. ANESTESIA: III PARTE - ANESTESIA NELLE SPECIALITÀ - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi,

20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372403508 - E-mail: [email protected]

25 SETSEMINARIO SIVE NEUROLOGIA - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per

informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

25 - 27 SETCORSO SCIVAC SICILIA - CORSO REGIONALE DI DERMATOLOGIA - Ragusa - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazio-

ni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

26 SETCORSO SIVE NEUROLOGIA - Select Breeders Services Italia - San Daniele Po (CR) - ECM: Richiesto Accreditamento - Per infor-

mazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

26 - 27 SETINCONTRO SIONCOV CHEMIOTERAPIA - Centro Studi SCIVAC - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per infor-

mazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

26 - 27 SETINCONTRO SICARV / SIARMUV QUALI LIMITI PER L’ANESTESIA DI UN PAZIENTE CARDIOPATICO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trec-

chi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC- Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

26 - 27 SETCORSO SCIVAC CORSO INTRODUTTIVO ALLA PRATICA RADIOLOGICA - Atahotel Quark, Via Lampedusa 11/A Milano - ECM:

Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

27 SETINCONTRO SINUV INCONTRO SINUV - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per infor-

mazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

27 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO ADIGE DIAGNOSI E PREVENZIONE DELLA FIP - ECM: Richiesto Accreditamento- Per informazioni: Monica Borghisani -

Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

27 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC UMBRIA CRONIC KIDNEY DISEASE E STADIAZIONE IRIS: NEFROPATIA CRONICA NEL CANE E NEL GATTO - ECM:

Richiesto Accreditamento- Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel.+39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

In un allevamento biologico di bovini qua-le tipo di analisi può consentire di valutareil rischio zootecnico connesso con lastrongilosi gatrointestinale?

a Eseguire analisi coprologiche di tipo qualitativo

b Eseguire analisi coprologiche di tipo quantitativo

c Eseguire analisi coprologiche con la tecnica dellasedimentazione

Quale delle seguenti affermazioni relative al trasporto di un e-quino fratturato è FALSA?

a I bendaggi rigidi applicati per il trasporto devono comprendere solo l’articolazione al disotto ed al di sopra della frattura per assicurare una buona stabilità alla zona del foco-laio

b L’arto fratturato deve essere posto il più rapidamente possibile in un bendaggio rigidoo in un’ingessatura per ridurre il progressivo aumento dello sfregamento a livello deicapi di frattura

c Per quanto possibile, il paziente non va anestetizzato per l’applicazione di un bendag-gio rigido da trasporto, perché ciò aggiunge ulteriore stress

d Le fratture del femore o dell’omero non necessitano di un bendaggio per il trasporto,parzialmente, perché sono ben protette da un imponente strato muscolare

QUIZ 1Risposta corretta: a)

Incontro S.I.O.C.E. (SocietàItaliana di Ortopedia e ChirurgiaEquina), Soc.specialistica SIVE,

Cremona, dicembre 2004

QUIZ 2Risposta corretta: b)

La prevenzione delle patologiecomportamentali nel cane e nelgatto -Seminario di MedicinaComportamentale SCIVAC -

Alghero, Settembre 2004

SOLUZIONI

Page 31: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 17

anniversario

2255°° In collaborazione con

organizzato daEdizioni Veterinarie E.V. srl

certificata ISO 9001:2000

62° CONGRESSO INTERNAZIONALE MULTISALA SCIVAC29-31 MAGGIO 2009

Rimini - Palacongressi della Riviera di Rimini

PER INFORMAZIONI: [email protected] www.scivac.it

Page 32: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 17