progettare insegnare e valutare per competenze - marina · progettare insegnare e valutare per...
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OBIETTIVI:
� PERCHE’ lavorare per competenze
� CHE COSA SIGNIFICA lavorare per competenze
� COME lavorare per competenze
� APRIRE IL REGNO DELLA POSSIBILITA’
Rendere attuabile ciò che sembra
particolarmente complicato e difficile da realizzare, pur mantenendo coerenza e rigore pedagogico
IL QUADRO DI RIFERIMENTO DELINEA 8 COMPETENZE CHIAVE:
-Comunicazione nella madrelingua- comunicazione nelle lingue straniere- competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia- competenza digitale-Imparare a imparare-Competenze sociali e civiche- spirito di iniziativa e imprenditorialità- consapevolezza ed espressione culturale
Queste competenze sono definite come una
combinazione di conoscenze, abilità e attitudini legate al
contesto
Tutte le competenze sono considerate ugualmente
importanti.Molte competenze si
sovrappongono e sono correlate tra loro.
QUALI COMPETENZE?
FINALITA’ DELLA SCUOLA :-Fornire strumenti- creare contesti e opportunità-Mettere in condizione ognuno di “funzionare bene”
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LA FINALITA’ DELLA SCUOLA E’ FORMARE COMPETENZE, PERCHE’?
1. Non esistono persone non competenti
2. La competenza si può accrescere
3. La competenza è sempre sfidante
4. La competenza è promozionale
5. La competenza è significativa
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COME?INTERVENTO DIDATTICO
PROGETTAZIONE
Curricolo verticale
REALIZZAZIONE
U.D.A.
VALUTAZIONE
Prove di competenza
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Progettazione e pianificazione organica, intenzionale e condivisa del percorso formativo da proporre agli allievi
Partire dalla costruzione del curricolo
Progettazione a ritroso: Wiggins e Mc Tighe
Schema progettuale che si origina dalla risposta a 3 interrogativi
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1- Qual è il profilo di competenza che voglio contribuire a sviluppare con questo percorso?Stabilire con chiarezza le competenze da raggiungere
2- Quale prova di competenza mi aspetto che gli allievi possano affrontare al termine del percorso:Determinare evidenze di accettabilità: stabilire prova di competenza e relativa rubrica
3- Quali risorse chiave dobbiamo mobilitare?Stabilire con chiarezza il contenuto del percorso da pianificare (esperienze laboratoriali)
8 competenze europee
Indicazioni nazionali
Modello certificazione competenze
Compiti di realtà e prove di competenza
Rubriche di valutazione
Conoscenze abilità
Obiettivi specifici
Esperienze laboratoriali
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NUCLEI TEMATICI
COMPETENZECHIAVE EUROPEE
COMPETENZE DISCIPLINARI
OBIETTIVI DIAPPRENDIMENTO
PROVA DICOMPETENZA
I NUMERI Competenza matematica…………..Imparare ad imparareSenso di iniziativa e imprenditorialità……Competenze sociali e civiche
Operare con i numeri….
Leggere, scrivere, confrontare, rappresentare numeri interi, frazionari e decimali
“Spesa intelligente”
LO SPAZIO E LE FIGURE
DATI E PREVISIONI
PROGETTAZIONE DI UN CURRICOLO VERTICALE PER COMPETE NZE
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Partecipare a scambi comunicativi formulando messaggi chiati e pertinenti
Ascolltare ecomprendere………..
ITALIANO SCUOLA PRIMARIA
COS’E’ UNA COMPETENZA?
Piani di studio della Provincia di Trento
� “Una competenza si manifesta quando un soggetto riesce ad attivare e coordinare conoscenze, abilità e disposizioni interne (come atteggiamenti, valori, motivazioni…) per affrontare, valorizzando se necessario anche opportune risorse esterne, una tipologia di compiti e problemi” da inquadrare e risolvere.
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Elementichiave3
1. Consapevolezza
2. autonomia
3. responsabilità
padronanza del proprio processo di apprendimento
ESSERE COMPETENTE: saper agire efficacemente in situazione utilizzando al meglio le proprie risorse in risposta a specifiche situazioni problema
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ESSERE COMPETENTE:IL LIVELLO DI PADRONANZA E PROFONDITA’ DI UNA COMPE TENZA
DIPENDE DA 4 ELEMENTI
1- RISORSE: quantità e qualità di ciò che si possiede e che si può mobilitare.
2- STRUTTURE DI INTERPRETAZIONE : avere modelli e strategie che guidano alla interpretazione della situazione problema e a scegliere le strategie efficaci da mettere in atto.
3- STRUTTURE DI AZIONE: strategie operative che concretamente si mettono in atto per raggiungere gli scopi prefissati in modo efficace in una situazione problema definita
4 STRUTTURE DI AUTOREGOLAZIONE: riflettere sulla situazione e capire se le strategie utilizzate sono le migliori e in caso contrario cambiarle opportunamente, argomentando il suo operato.
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COME INSEGNARE ?
ALCUNE CONSIDERAZIONI:-Le competenze possono manifestarsi solo in situazioni reali- Le competenze necessitano di conoscenze e abilità- il “luogo” in cui possono manifestarsi ed essere valutate è lo spazio reale di un compito di realtà o di prestazione
Riflessione su più dimensioni Ruolo dello studente
Ruolo del gruppo
Ruolo del contesto
Ruolo delle conoscenze e abilità
Ruolo del docente
Ruolo dello studente
- Centralità e responsabilità nella costruzione del proprio apprendimento CONSAPEVOLEZZA
AUTONOMIA
PROGETTUALITA’
Ruolo del gruppo- Dimensione sociale dell’apprendimento
APPRENDIMENTO COLLABORATIVO
DISCUSSIONE TRA PARI
Ruolo del contesto-Approccio all’apprendimento induttivo: dall’esperienza -al modello e alla teoria
Problem posing e problem solving
ZOPED
Costante riflessione e ricostruzione dell’azione
Attenzione alla dimensione emotivo-
relazionale
Molteplici modalità apprenditive TIM
Flessibilità didattica: uso mediatori diversi
Ruolo delle conoscenze e abilità
- Strumenti e fondamenta delle competenze Informazioni
agganciate ad una rete di conoscenze
Integrazione dei saperi
Continuo aggancio alla realtà: compiti
significativi
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V/S
Ruolo del docente: responsabilità educativa
Tutor, mediatore e facilitatore
Detentore e dispensatore di
conoscenze
MODELLI DIDATTICI A
CONFRONTODIDATTICA TRADIZIONALE
�Comunicazione prevalentemente unidirezionale
�Quantità delle conoscenze
�Apprendimento decontestualizzato
�I saperi si comunicano, si trasmettono
�Posizione centrale dell’ins.
�Attività didattica luogo di trasmissione ed esercizio.
DIDATTICA LABORATORIALE
�Interazione tra pari e con l’insegnante
�Qualità delle conoscenze
�Apprendimento situato
�I saperi si costruiscono attraverso l’interazione dei soggetti
�Centralità dello studente
�Attività didattica diventa il luogo della criticità interpretativa e della creatività produttiva.
ATTIVAZIONE DI ALCUNI ELEMENTICHIAVE
(sempre presenti in ogni proposta apprenditiva)
1. stare bene a scuola
2. protagonismo di ciascuno
3. risorsa compagni
4. ruolo del gioco
5. compiti di realtà
METODOLOGIA LABORATORIALE
DIDATTICA PER PROBLEMI:Tutte le competenze vengono esperite
Organizzare contesti nei quali i ragazzi sperimentano quotidianamente queste esperienze:
-problematizzazione iniziale (Zoped)- protagonismo allievi- lavoro di gruppo (condividere, argomentare e negoziare prospettive diverse)- lavoro individuale- possibilità di operare connessioni e inferenze- rispetto e valorizzazione delle molteplici intelligen ze dei ragazzi- attività ludica- compito di realtà (autentico)
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proposta incarico o situazione problema lavoro
in coppia
condivisione argomentazionecollettiva
feedback di miglioramento
revisione e formalizzazione
eventuale lavoro individuale
Ris
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Pfeiffer e JonesC.A.E.
QUALI COMPITI PROPORRE? standard autentici
EsecuzioneRipetizioneSemplicità
Disciplinare
IniziativaInnovazioneComplessità
multidisciplinare
SAPER FARE,APPLICARE,
RIPRODURRE,…
SAPERVOLER AGIREPOTER
COMPITO DI REALTA’: realizzare una presentazione multimediale per illustrare e argomentare alcune
scoperte matematiche del passato
Scopo:Scoprire e comprendere la funzione pratica della matematica i
Competenze culturali:Operare con i numeri nel calcolo scritto e orale
Obiettivi specifici:
-leggere, scrivere, rappresentare numeri interi e decimali
-- scoprire regole matematiche per il calcolo mentale veloce
Progettiamo U.D.A
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TITOLO
Motivazione della proposta
Competenze disciplinari
Obiettivi o conoscenze e abilità
Competenze chiave europee
Compito di realtà
Organizzazione della classe
Organizzazione degli spazi
Risorse esterne
Tempi di applicazione
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SEQUENZA APPLICATIVA
Titolo esperienza/attività Materiali
Osservazioni
DESCRIZIONE ANALITICA DELLE ATTIVITA’ E C. DI REALTA’
1-
2-
3-
4-
VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
-Rubrica compito di prestazione- osservazioni- …………………………-………………………….
Progettiamo U.D.A
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TITOLO: STORIE A PEZZI
Motivazione della proposta
Sensibilizzare gli alunni ad un ascolto attento e attivo
Competenze disciplinari Partecipare a scambi comunicativi formulando messchiari e pertinentiAscoltare e comprendere….cogliendo il senso,e info principali e….
Obiettivi o conoscenze e abilità
Vedi curricolo
Competenze chiave europee
Tutte
Compito di realtà Ricostruire il solido della storia ascoltata per raccontarla a casa ad un familiare
Organizzazione della classe
Coppie- piccolo gruppo- grande gruppo- lavoro individuale
Organizzazione degli spazi
Palestra, aula con banchi sistemati ad isole di lavoro
Risorse esterne nessuna
Tempi di applicazione 6 -8 ore circa
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SEQUENZA APPLICATIVA
Titolo esperienza/attività Materiali Osservazioni
Ascolto storia e botta e risposta
Storia, palla, tessere puzzle
Il nostro puzzle Tessere + modello solido
Costruzione dodecaedro Modello solido, sequenze,colla, forbici
Costruzione plastico e personaggi
Solido, pongo, materiali facile reperibilità
Compito di realtà: “racconto la mia storia”
Solido completo della storiaRegistratore
DESCRIZIONE ANALITICA DELLE ATTIVITA’ E C. DI REALTA’
1-
2-
3-
4-
VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
Oralità
ascolto e parlato
La talpa
il pappagallo‘Botta e risposta’
Ricostruzione Puzzle (8 sequenze)
Costruzione ottaedro
Costrizione ambiente e personaggi
Racconto della storia con il
solido
e l’elefante
STORIE A PEZZI!
Botta e risposta
I bambini in cerchio sono divisi a
coppie e ricevono la palla
lanciata dall’insegnante. Il
bambino che prende la palla
dovrà rispondere a una domanda
sulla storia. Prima di dare la
risposta potrà però confrontarsi
col suo compagno di squadra.
Quando la risposta è esatta, la
coppia riceve alcune tessere di
un puzzle che serviranno per
un’altra attività ludico-
apprenditiva.
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ELEMENTI FONDANTI DI UNA UDA
•1- Problematizzazione iniziale : attivazione della ZOPED di ciascuno
•2- Protagonismo degli allievi: riconoscimento e responsabilizzazione
•3- Esperienze/attività che tocchino molte delle intell igenze degli allievi
•4- significatività dell’esperienza: compito di prestazione
• 5- un tempo per il lavoro individuale e un tempo per il lavoro nel gruppo
• 6- riflessione, condivisione, argomentazione.
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Lavoro nel piccolo gruppo:progettare una semplice U.D.A con
relativo compito di realtà
MATERIALI:- Schema elementi fondanti di una U.D.A.- Scheda di progettazione