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Come realizzare un progetto didattico- pedagogico nella scuola dell’Infanzia TEMA: Educazione alla sostenibilità ambientale Dott.ssa Stella Rita Emmanuele Dipartimento di Scienze della Formazione

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Page 1: Progettazione. 4

Come realizzare un progetto didattico-pedagogico nella scuola

dell’InfanziaTEMA:

Educazione alla sostenibilità ambientale

Dott.ssa Stella Rita EmmanueleDipartimento di Scienze della FormazioneUniversità degli Studi di Catania

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Il nostro compito è guardareil mondo e vederlo intero.

“Occorre vivere più semplicementeper permettere agli altrisemplicemente di vivere”

(E.F. Schumacher)

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Educazione ambientale

Un percorso didattico su agricoltura e sostenibilità ci permette di affrontare

tematiche molto diverse ma intimamente connesse fra di loro e ci consente di

cogliere le relazioni che ci uniscono al resto del mondo, nell’ottica di un destino

comune

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Le nuove generazioni, nate e cresciute in ambiente urbano •ignorano l’originedegli alimenti,

•non conoscono il mestiere dell’agricoltore,

•non colgono il rapporto esistente tra agricoltura, ambiente, alimentazione e salute.

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L’orto didattico biologicoprincipi dell’agricoltura biologica; cenni sulle tecniche di coltivazione; scelta delle specie e delle varietà di piante orticole, officinali e floricole secondo i cicli stagionali; tecniche di monitoraggio degli insetti dannosi; modalità di raccolta, conservazione e trasformazione

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E se a scuola il terreno non c’è...allora adottiamo un orto

per trasformare il gesto banale di procurarsi il cibo quotidiano in un gesto di sostenibilità colturale e culturale

il progetto “adotta un orto” della Cascina Santa Brera Grande (San Giuliano Milanese)

Community Supported Agriculture negli USA, Canada, Australia, Nuova Zelanda

il concetto di raccolta diretta in Europa (cueillette à la ferme, pick your own, filiera corta)

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Adesso tocca a voi….

….realizzare un progetto pedagogico-

didattico sull’eco-sostenibilità

rivolto all’infanzia

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PEDAGOGIA DELL’ASCOLTO

ASCOLTOSensibilità

Accoglienza

Dialogo interiore e con gli altri Confronto

Comunicazione

Supporto

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BAMBINO

Costruttore attivo della conoscenza

Ricco di risorse

potenziale straordinario

Desiderio innato di conoscere, comprendere,

dare senso

Curioso, partecipa, indaga, scopre, si

pone delle domande

Tempi di attenzione per

conoscere

Sforzo mentale e concettuale

L’IDEA DI BAMBINO

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LA SCUOLA DELL’EDUCAZIONELuogo di costruzione di VALORI e SAPERI, elabora cultura individuale e collettiva, influenza il contesto sociale, politico, valoriale e da esso è influenzato

SOGGETTIVITÀ

DIFFERENZA

PARTECIPAZIONE

APPRENDIMENTO

GIOCO DIVERTIMENTO

EMOZIONI SENTIMENTI

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LE FIGURE PROFESSIONALI

INSEGNANTI

PEDAGOGISTI

EDUCATORI

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INSEGNANTE In ascolto, non invadente, vicino, sintonico, lontano dall’equilibrio, ma vicino all’intreccio tra oggetti, pensieriNon esecutore di meri programmi e modellamento come passaggio tra diversi stati, ma partecipi alla costruzione della conoscenza di ogni bambinoFare riflettere teoria e prassi, emozioni e conoscenze: pensare ed agire in riferimento al divenire

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INSEGNANTE Ampia formazione in più campi del sapere, formazione al cambiamentoApprendere ad insegnare attraverso ascolto e ricerca nella collegialità e nel lavoro di gruppoIndividuare cosa sia rilevante in una situazione ed ipotizzare cosa sia adatto: comprensione e sensibilità alla conoscenza, partecipazione al processo come persona

RICERCA CONTINUA per dare senso ai fenomeni che lo coinvolgono (COMPRESENZA) ponendo condizioni di ricerca Responsabilità nel progettare e costruire contesti che sostengano i processi conoscitivi dei bambini e favoriscano relazioni, aspettative, contagi e presti di competenze («io do agli altri e gli altri danno a me»)RICERCA, OSSERVAZIONE, DOCUMENTAZIONE, RIFLESSIONE, RICOGNIZIONE, COLLEGIALITÀ

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PEDAGOGISTA Sostegno al lavoro di ricerca dell’insegnante, aiutandoli ad esplorare i diversi ambiti di interesse dei bambini, a riflettere sui loro processi cognitivi, metodologie, tematiche e problematiche emergenti.

Incontri di aggiornamento, riflessione, approfondimento, formazione, discussione, comunicazione, dialogo e confronto

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PEDAGOGISTAED

EDUCATORE

Propongono attività che si integrano con quelle della sezione e riguardano l’educazione visiva, espressiva ed estetica

Potenziare i diversi linguaggi dei bambini alla costruzione del loro sapere

Esperienze artistiche, estetiche espressive capaci di creare collegamenti nella realtà attraverso una relazione autentica ed empatica

Creazione di mappe che collegano i diversi fenomeni e tematiche tra di loro: unione tra emozioni e logica

Garanzia della complessità dei processi di conoscenza attraverso la creazione di diversi legami tra differenti linguaggi ed esperienze

Supporta l’immaginazione, il piacere e la fantasia con nessi saperi e scenari

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Come si costruisce un progetto?

1.Fase di Qualificazione

2.Fase di Definizione

3.Fase di Realizzazione

4.Fase di Chiusura

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Fase di Qualificazione:È la fase iniziale in cui si definiscono gli obiettivi e se ne analizza

la fattibilità• Presentazione del caso in équipe

• Fase di osservazione ( del contesto )

• Individuazione della situazione problema, per rispondere ad esso e non al mero bisogno!

• Definizione degli obiettivi

• Verifica della fattibilità ( gli obiettivi che ho pensato possono essere raggiunti effettivamente? )

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Fase di definizione:Prima di dare inizio alle attività, si procede ad identificare le possibili azioni da realizzare per programmarle in durata, sequenza, risultati attesi.

• Definizione dell’attività

• Programmazione

• Declinazione delle azioni e dei loro collegamenti ( a livello interdisciplinare )

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Fase di Realizzazione:È il momento in cui viene attuato quanto previsto precedentemente, con opportune revisione dettate da un lavoro di controllo continuo.

• Realizzazione dell’attività

• Verifica in itinere

• Rivelazione costante di indizi e segnali ( tutto procede secondo le ipotesi? ) grazie al monitoraggio continuo

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Fase di Chiusura:È la fase in cui si ripensa a ciò che è stato fatto, si verifica la coerenza tra gli obiettivi e i risultati.

• Verifica finale

• Chiusura del progetto

N. b. Relativamente all’impiego di risorse ( materiali ecc..) quelle già presenti nel setting d’intervento, rappresentano una costante interrogazione nel processo di costruzione del progetto e nella sua declinazione

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CITTADINANZA ATTIVA

Esperienza sul campo – Asilo Maria Immacolata - Valverde

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PROGETTO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE

Il progetto ha previsto l’occasione per i bambini di conoscere e fare esperienza

dell’acqua.

Il progetto si è ispirato a

Uniti per natura: kit didattico per promuovere i diritti dell'infanzia

attraverso l'educazione ambientale

Manuale per docenti della scuola dell’infanziaTarget

15 Bambini di età compresa tra i 4 e 5 anni della scuola dell’infanzia

Maria Immacolata di Valverde

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OBIETTIVI

1. Essere consapevoli che l’acqua è indispensabile per la vita delle persone, degli

animali e delle piante, conoscendone i principali

usi.

2. Conoscere il ciclo dell’acqua e i molteplici

«Stati» di presentazione

3. Acquisire corretti comportamenti per il risparmio idrico e per

evitare lo spreco

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TEMPI e MATERIALI Tempo impiegato: 3 giorni di

attività didattica dalle ore 10:00 alle ore 11:30

Materiali utilizzati: schede didattiche, colori, bicchieri d’acqua, bottiglie, ghiaccio, polvere di gesso,

libri con letture stimolo

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PERCORSO DI APPRENDIMENTOFASE n. 1 GLI USI DELL’ACQUA

Facciamo leva sulla necessità di bere che i bambini manifestano più volte nelle ore di scuola e

suscitiamo unBRAINSTORMING,

ponendo in successione due domande stimolo:

“A chi serve l’acqua?”, “A che cosa serve l’acqua?”.

Da dove viene l’acqua?L’acqua serve per lavarci, per

innaffiare le piante, per mangiare, per

lavare i vestiti

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PERCORSO DI APPRENDIMENTOpartendo da esperienze pratiche, come la

realizzazione di una struttura di gesso, (regalo Pasquale) abbiamo spiegato la presentazioni degli «stati» dell’acqua in

naturaSTATO LIQUIDO

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PERCORSO DI APPRENDIMENTOSTATO SOLIDO

abbiamo spiegato

il «ghiacciooo»con la lettura

di una storia

sull’acqua

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PERCORSO DI APPRENDIMENTOSTATO GASSOSO

Abbiamo stimolato un momento di confronto

in cui si chiedeva ai bambini di raccontare

cosa succede se l’acqua è sul fuoco….

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PERCORSO DI APPRENDIMENTOFASE n. 2 Acqua da dove?

Abbiamo avviato insieme ai bambini un dialogo che ha avuto

come tema da «dove venisse l’acqua»…

le loro risposte: le più divertenti

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PERCORSO DI APPRENDIMENTODopo l’input iniziale, avviato

anche con la lettura della storia di Gocciolina, abbiamo spiegato il

ciclo dell’acqua e le sue proprietà

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IL LORO CICLO

DELL’ACQUA

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LE PROPRIETA’ DELL’ACQUACOLORE

Dal bicchiere trasparente a quello blu e infine a quello bianco… e poi, viceversa..

LIMITE REVERSIBILITÀ PIAGETIANA

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SAPORE

LE PROPRIETA’ DELL’ACQUA

I bambini non avevano mai fatto caso che l’acqua

fosse in sapore

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LE PROPRIETA’ DELL’ACQUAODORE

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LE PROPRIETA’ DELL’ACQUATATTO

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LE PROPRIETA’ DELL’ACQUAFASE n. 3 NON SPRECARE

L’ACQUA

RegoleVERSARE QUANTO

BASTA IN UN BICCHERE dell’ACQUA SE SI SA CHE NON LA SI BEVE TUTTA

CHIUDERE IL RUBINETTO QUANDO CI

INSAPONIAMO SOTTO LA DOCCIA O QUANDO CI

LAVIAMO I DENTI

BUTTARE L’ACQUA DELLE VERDURE PER

INAFFIARE IL GIARDINO

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Per realizzare un progetto pedagogico è necessario sempre:

• Realizzare un piano teorico;• Stabilire il Tema: «eco-sostenibilità»;• A chi è rivolto: scuola dell’infanzia;• Ipotesi ( perché realizzo questo progetto e come penso di

attivarmi per risolvere la situazione-problema );• Tenere con degli obiettivi da raggiungere e dei sotto-

obiettivi che si sviluppano in itinere;• L’équipe di lavoro ( multidisciplinare );• Stabilire i tempi di svolgimento e conclusione del progetto;• Materiali necessari e i costi;• La valutazione in itinere e finale

BUON LAVORO…