programma igudesman & joo

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www.orchestradellatoscana.it Teatro Verdi via Ghibellina 99 | Firenze Biglietteria tel. 055 21 23 20 [email protected] orario di apertura: dal lunedì al sabato 10.00 - 13.00 | 16.00 - 19.00 Stampa Tipografia Martinelli | Bagno a Ripoli (FI) - ℗ 2015 violino Aleksey è nato a Leningrado. Non ha vinto nessuna gara musicale, soprattutto perché non ha mai pensato di gareggiare. Durante gli anni di formazione alla prestigiosa Yehudi Menuhin School, Aleksey legge le opere com- plete di Bernard Shaw, Oscar Wilde e Anton Chekhov, cosa che non migliora la sua capa- cità di suonare il violino ma lo fa sentire stu- pidamente superiore ai suoi colleghi, meno intellettualmente dotati ma molto più disci- plinati. Dopo aver studiato con Boris Kuschnir al Conservatorio di Vienna e aver sentito dire tante volte, da tante persone, che erano tanto preoccupati per il suo futuro, inizia una car- riera di successo come violinista, composito- re, arrangiatore, registrando diversi CD per la BMG e lavorando a Hollywood con il premio oscar Hans Zimmer. Aleksey Igudesman scri- ve un sacco di musica. Spesso va a letto scri- vendo e si alza scrivendo. A volte però si sente un po’ insicuro riguardo alla sua musica, an- che se è pubblicata dalla Universal Edition. A dire il vero, il suo psicologo gli dice che è in- sicuro su un sacco di cose, ma Aleksey non ne è poi così sicuro. Suona corde omastik Infeld fatte a mano, con un arco creato dal liutaio Benoit Roland di Boston su un violino Santo Seraphin del 1717, per gentile concessione della Erste Bank. ALEKSEY IGUDESMAN HYUNG-KI JOO Fondata nel 1980, l’ORT ha sede al Teatro Verdi di Firenze e oggi è considerata una tra le migliori orchestre in Italia. È formata da 45 musicisti, tutti professionisti eccellenti che sono stati applauditi nei più importanti teatri italiani come il Teatro alla Scala, l’Auditorium del Lingotto di Torino, l’Accademia di Santa Cecilia di Roma, e nelle più importanti sale europee e d’oltreoceano, dall’Auditorio Nacional de Musica di Madrid alla Carnegie Hall di New York. La sua storia artistica è segnata dalla presenza di musicisti illustri, primo fra tutti Luciano Berio. Collabora con personalità come Salvatore Accardo, Martha Argerich, Rudolf Barshai, Yuri Bashmet, Frans Brüggen, Myung-Whun Chung, Gianluigi Gelmetti, Daniel Harding, Eliahu Inbal, Yo-Yo Ma e Uto Ughi. Interprete duttile di un ampio repertorio, che dalla musica barocca arriva fino ai compositori contemporanei, l’Orchestra ha da sempre riservato ampio spazio alla ricerca musicale al di là delle barriere fra i diversi generi (Haydn, Mozart, tutto il Beethoven sinfonico, larga parte del barocco strumentale, con una particolare attenzione alla letteratura meno eseguita), sperimentando possibilità inedite di fare musica e verificando le relazioni fra scrittura e improvvisazione. Accanto ai grandi capolavori sinfonico-corali, interpretati con egregi musicisti di fama internazionale, si aggiungono i Lieder di Mahler, le pagine corali di Brahms, parte del sinfonismo dell’Ottocento, con una posizione di privilegio per Rossini, e l’incontro con la musica di Franco Battiato, Stefano Bollani, Richard Galliano, Heiner Goebbels, Butch Morris, Enrico Rava, Ryuichi Sakamoto. Una precisa vocazione per il Novecento storico, insieme a una singolare sensibilità per la musica d’oggi, caratterizzano la formazione toscana nel panorama musicale italiano. Il festival “Play It! La musica fORTe dell’Italia” è il manifesto più eloquente dell’impegno dell’orchestra verso la contemporaneità. Incide per Sony Classical, Emi, Ricordi, Agorà e VDM Records. Una produzione Fondazione ORT via Verdi, 5 | Firenze tel. 055 23 40 710 tel. 055 23 42 722 [email protected] programma di sala a cura di Ufficio Comunicazione ORT [email protected] impaginazione Ambra Greco direttore artistico Giorgio Battistelli direttore principale Daniele Rustioni © Julia Wesely pianoforte Joo è britannico ma sembra coreano, o il contrario, o entrambe le cose. Lascia intuire per la prima volta il suo talento per la com- media, mentre gli cambiano il pannolino, e il suo amore della musica poco dopo, quando i genitori lo trovano in un negozio di dischi dove ascolta per ore qualsiasi cosa, da Mozart ai Bee Gees. Ha studiato alla scuola Yehudi Menuhin, dove si è ritrovato tra genietti e bambini-pro- digio ed era quindi convinto che prima o poi lo avrebbero cacciato a pedate. In realtà non viene cacciato “fuori” a calci, ma preso a calci “in giro” per la scuola da insegnanti e com- pagni di studi, incluso Aleksey Igudesman. Dopo questa dolorosa esperienza, Joo inven- ta un nuovo modo di suonare il piano noto come il “Piano Karate”. Ha piccole mani e trova quindi difficile ese- guire alcune parti del repertorio pianistico. Malgrado questo piccolo ostacolo, suona fe- licemente musica da camera, recital, concerti con orchestra, le sue composizioni, e qualsiasi altra cosa che abbia una parte per pianoforte. Oltre a suonare, comporre, ridere e lavarsi i denti a pazza velocità, la passione per l’in- segnamento ha portato Joo a sviluppare dei personalissimi seminari dallo stile unico. Hyung-ki Joo è un artista Steinway. mercoledì 29 aprile | ore 21.00 www.igudesmanandjoo.com

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nuovo spettacolo UPBEAT | Firenze | Teatro Verdi | 29 aprile 2015 ore 21.00

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Page 1: Programma IGUDESMAN & JOO

www.orchestradellatoscana.it

Teatro Verdivia Ghibellina 99 | FirenzeBiglietteria tel. 055 21 23 [email protected] di apertura: dal lunedì al sabato10.00 - 13.00 | 16.00 - 19.00

StampaTipografia Martinelli | Bagno a Ripoli (FI) - ℗ 2015

violino

Aleksey è nato a Leningrado. Non ha vinto nessuna gara musicale, soprattutto perché non ha mai pensato di gareggiare. Durante gli anni di formazione alla prestigiosa Yehudi Menuhin School, Aleksey legge le opere com-plete di Bernard Shaw, Oscar Wilde e Anton Chekhov, cosa che non migliora la sua capa-cità di suonare il violino ma lo fa sentire stu-pidamente superiore ai suoi colleghi, meno intellettualmente dotati ma molto più disci-plinati. Dopo aver studiato con Boris Kuschnir al Conservatorio di Vienna e aver sentito dire tante volte, da tante persone, che erano tanto preoccupati per il suo futuro, inizia una car-riera di successo come violinista, composito-re, arrangiatore, registrando diversi CD per la BMG e lavorando a Hollywood con il premio oscar Hans Zimmer. Aleksey Igudesman scri-ve un sacco di musica. Spesso va a letto scri-vendo e si alza scrivendo. A volte però si sente un po’ insicuro riguardo alla sua musica, an-che se è pubblicata dalla Universal Edition. A dire il vero, il suo psicologo gli dice che è in-sicuro su un sacco di cose, ma Aleksey non ne è poi così sicuro. Suona corde Thomastik Infeld fatte a mano, con un arco creato dal liutaio Benoit Roland di Boston su un violino Santo Seraphin del 1717, per gentile concessione della Erste Bank.

ALEKSEY IGUDESMAN HYUNG-KI JOO

Fondata nel 1980, l’ORT ha sede al Teatro Verdi di Firenze e oggi è considerata una tra le migliori orchestre in Italia. È formata da 45 musicisti, tutti professionisti eccellenti che sono stati applauditi nei più importanti teatri italiani come il Teatro alla Scala, l’Auditorium del Lingotto di Torino, l’Accademia di Santa Cecilia di Roma, e nelle più importanti sale europee e d’oltreoceano, dall’Auditorio Nacional de Musica di Madrid alla Carnegie Hall di New York. La sua storia artistica è segnata dalla presenza di musicisti illustri, primo fra tutti Luciano Berio.Collabora con personalità come Salvatore Accardo, Martha Argerich, Rudolf Barshai, Yuri Bashmet, Frans Brüggen, Myung-Whun Chung, Gianluigi Gelmetti, Daniel Harding, Eliahu Inbal, Yo-Yo Ma e Uto Ughi.Interprete duttile di un ampio repertorio, che dalla musica barocca arriva fino ai compositori contemporanei, l’Orchestra ha da sempre riservato ampio spazio alla ricerca musicale al di là delle barriere fra i diversi generi (Haydn, Mozart, tutto il Beethoven sinfonico, larga parte del barocco strumentale, con una particolare attenzione alla letteratura meno eseguita), sperimentando possibilità inedite di fare musica e verificando le relazioni fra scrittura e improvvisazione. Accanto ai grandi capolavori sinfonico-corali, interpretati con egregi musicisti di fama internazionale, si aggiungono i Lieder di Mahler, le pagine corali di Brahms, parte del sinfonismo dell’Ottocento, con una posizione di privilegio per Rossini, e l’incontro con la musica di Franco Battiato, Stefano Bollani, Richard Galliano, Heiner Goebbels, Butch Morris, Enrico Rava, Ryuichi Sakamoto. Una precisa vocazione per il Novecento storico, insieme a una singolare sensibilità per la musica d’oggi, caratterizzano la formazione toscana nel panorama musicale italiano. Il festival “Play It! La musica fORTe dell’Italia” è il manifesto più eloquente dell’impegno dell’orchestra verso la contemporaneità. Incide per Sony Classical, Emi, Ricordi, Agorà e VDM Records.

Una produzione

Fondazione ORTvia Verdi, 5 | Firenzetel. 055 23 40 710 tel. 055 23 42 722

[email protected]

programma di sala a cura di Ufficio Comunicazione [email protected] Ambra Greco

direttore artistico Giorgio Battistellidirettore principale

Daniele Rustioni

© Ju

lia W

esel

y

pianoforte

Joo è britannico ma sembra coreano, o il contrario, o entrambe le cose. Lascia intuire per la prima volta il suo talento per la com-media, mentre gli cambiano il pannolino, e il suo amore della musica poco dopo, quando i genitori lo trovano in un negozio di dischi dove ascolta per ore qualsiasi cosa, da Mozart ai Bee Gees. Ha studiato alla scuola Yehudi Menuhin, dove si è ritrovato tra genietti e bambini-pro-digio ed era quindi convinto che prima o poi lo avrebbero cacciato a pedate. In realtà non viene cacciato “fuori” a calci, ma preso a calci “in giro” per la scuola da insegnanti e com-pagni di studi, incluso Aleksey Igudesman. Dopo questa dolorosa esperienza, Joo inven-ta un nuovo modo di suonare il piano noto come il “Piano Karate”. Ha piccole mani e trova quindi difficile ese-guire alcune parti del repertorio pianistico. Malgrado questo piccolo ostacolo, suona fe-licemente musica da camera, recital, concerti con orchestra, le sue composizioni, e qualsiasi altra cosa che abbia una parte per pianoforte. Oltre a suonare, comporre, ridere e lavarsi i denti a pazza velocità, la passione per l’in-segnamento ha portato Joo a sviluppare dei personalissimi seminari dallo stile unico.Hyung-ki Joo è un artista Steinway.

mercoledì 29 aprile | ore 21.00www.igudesmanandjoo.com

Page 2: Programma IGUDESMAN & JOO

scritto e ideato da Aleksey Igudesman & Hyung-ki Joo

Tutto ciò che serve alla musica e al divertimento per partire, è un unico upbeat (battito in levare) e quando Igudesman & Joo alzano la bacchetta nel loro nuovo spettacolo or-chestrale, preparatevi ad un esilarante giro musicale “upbeat”, pieno di risate.Spesso sorgono tensioni tra solista e direttore d’orchestra, ma quando quest’ultimo ab-bandona la bacchetta e passa al suo telecomando, il solista diventa uno schiavo ad ogni suo comando, trasformando quella lotta in uno scontro “uomo contro macchina”. Chi sopravviverà? Naturalmente, Mozart!

Tra i nuovi brani in programma troviamo Ring in the Classics, un “poema-suoneria” sinfonico, che accompagna quasi ogni pezzo musicale che si sta ascoltando, Ride of the Oyveykyries, una tra le più famose composizioni di Wagner in versione klezmer (facile immaginare che lo stesso Wagner si rivolterà nella tomba) e un’ode musicale di risate con Laughing Lala, in cui è l’orchestra ad interagire con il pubblico. Il nuovo show per orchestra degli Igudesman&Joo, è un pieno di musica gloriosa con qualcosa per tutti, che vi lascerà ... beh, upbeat, ovviamente!

Igudesman & Joo RING IN THE CLASSICS

Aleksey Igudesman THE TWO AMIGOSJosef Suk “ABOUT FRIENDSHIP” n.6 op.36

Maurice RavelCONCERTO PER PIANOFORTE in sol maggioreIII movimento Presto

Aleksey Igudesman TANGO DEL DIABOLOAleksey Igudesman WINTER POLKAAleksey Igudesman HORROR MOVIEAleksey Igudesman CELEBRATION POLKA

*****Igudesman & Joo AN AUSTRIAN IN AMERICAAleksey Igudesman RIDE OF THE OYVEYKIRIESAleksey Igudesman LA PALANCAAleksey Igudesman RUSH HOUR

Hyung-Ki Joo YOU JUST HAVE TO LAUGH per pianoforte e orchestra

Mikis Theodorakis, Aram Chatschaturjan, Manos Hadjidakis, Anton Karas e Vangelis

ZORBA THE GEEK

IGUDESMAN & JOO

Dopo il debutto all’ORT nel 2011 con lo spettacolo A Big Nightmare Music, ritorna la coppia di musicisti più divertente che mai, con uno spettacolo in prima assoluta.Esilaranti nel trasformare gli evergreen della musica in sbalorditivi sketch comici attraverso cui smitizzano la ritualità ingessata del concerto classico, suggeriscono al pubblico che bisogna avvicinarsi ai grandi autori del passato non con timore reve-renziale, ma lasciandosi prendere completamente dalle emozioni che le loro melodie suscitano.

I musicisti Aleksey Igudesman e Hyung-ki Joo hanno travolto il mondo con i loro spettacoli, una divertente miscela di musica classica, commedia e cultura popolare. I loro video su YouTube contano ad oggi più di 28 milioni di contatti, e il duo è appar-so in televisione in molti paesi. Sono a loro agio tanto in una classica sala da concerto, quanto in mezzo a uno stadio da 18.000 posti, e coltivano il sogno di rendere la musica classica accessibile a un pubblico sempre più giovane e numeroso.

I grandi nomi della musica classica, da Emanuel Ax a Joshua Bell, Janine Jansen, Gidon Kremer, Mischa Maisky, Viktoria Mullova fino a Julian Rachlin hanno fatto irruzione nei loro pazzi sketch musicali. Aleksey e Hyung-ki hanno anche fatto squadra con attori del calibro di John Malkovich e dell’ex James Bond, Roger Moore, in diverse occasioni a favore dell’Unicef.

Indossano abiti Archetipo - Haute Couture 100% made in Italy.

VIOLINI PRIMI

Andrea Tacchi *Daniele Giorgi *Paolo Gaiani **Stefano BianchiMarcello D’AngeloChiara FolettoAlessandro Giani Susanna Pasquariello

VIOLINI SECONDI

Chiara Morandi *Gabriella Colombo **Angela AsioliFrancesco Di Cuonzo Marian EllemanMarco Pistelli

VIOLE

Stefano Zanobini *Caterina Cioli **Alessandro Franconi Pier Paolo Ricci

VIOLONCELLI

Luca Provenzani *Augusto Gasbarri **Stefano BattistiniGiovanni Simeone

CONTRABBASSI

Luigi Giannoni *Mauro Quattrociocchi **

FLAUTI

Fabio Fabbrizzi *Michele Marasco *Silvia Marini

OBOI

Alessio Galiazzo *Flavio Giuliani *

CLARINETTI

Marco Ortolani *Alfredo Vena *

FAGOTTI

Paolo Carlini *Umberto Codecà *

CORNI

Andrea Albori *Paolo Faggi *Alberto BertoniEolo Pignattini

TROMBE

Donato De Sena *Guido Guidarelli *

TROMBONE

Giorgio Bornacina *

BASSO TUBA

Riccardo Tarlini

TIMPANI

Andrea Bindi *

BATTERIA

Morgan Tortelli *

PERCUSSIONI

Gerardo CapaldoTommaso Ferrieri Caputi

ARPA

Cinzia Conte *

BASSO ELETTRICO

Raffaello Pareti *

CHITARRA ELETTRICA

Riccardo Galardini *

ISPETTORE D’ORCHESTRA E ARCHIVISTA

Alfredo Vignoli

* prime parti ** concertino

© Ju

lia W

esel

y

© M

arco

Bor

relli

UPBEAT

... e molti altri!!!