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1 LISTA CIVICA LEGALITA’ e TRASPARENZA LAVORARE E’ UN DIRITTO Il lavoro come diritto e non come concessione o, peggio, merce di scambio per il consenso elettorale. Non ci omologheremo alla prassi diffusa delle promesse di posti di lavoro, ma ci impegneremo per dare a tutti opportunità e prospettive attraverso la redazione di un Piano Strategico Territoriale per l’occupazione, riportando all’amministrazione comunale la gestione di servizi e funzioni, creando investimenti a sostegno dell’agricoltura, dei piccoli commercianti, della produzione locale, che valorizza la nostra economia e per la manutenzione e tutela del territorio. Investimento nella formazione professionale e riconversione verso i nuovi settori strategici (bio-agricoltura, nuove tecnologie, investimenti strutturali in campo culturale). La nostra amministrazione comunale vigilerà sul rispetto dei diritti dei lavoratori e si impegnerà per combattere precariato, lavoro nero e per la difesa dei lavoratori vittime di ingiustizie o vessazioni sul luogo di lavoro. I corsi di formazione organizzati dalla Regione Lazio rappresentano un importante strumento di crescita e sviluppo per le nuove generazioni. Il comune si impegnerà per organizzarli nel nostro territorio e dare così un’importante occasione alle nostre ragazze ed ai nostri ragazzi. Creare opportunità di lavoro sia attraverso la responsabilità diretta di funzioni e servizi che sempre più spesso vengono esternalizzati, sia attraverso l’individuazione di una cooperativa di giovani a cui affidare la gestione di strutture attualmente in stato di abbandono, creando così efficienza e posti di lavoro. STUDIARE PER CRESCERE Bisogna invertire le priorità di chi amministra. Fino ad ora si è pensato quasi esclusivamente all’espansione edilizia e il conseguente aumento di popolazione e domanda di servizi e strutture è sempre stato affrontato in modo superficiale e tardivo, senza programmazione e senza strategia. Il risultato è stato un costo enorme per la collettività per adattare le strutture esistenti. La scuola, che serve a formare i nostri figli e a costruire il loro futuro, deve tornare ad essere il primo pensiero dell’amministrazione. E’ necessario avviare un intervento di adeguamento dei plessi scolastici in modo da garantire ad ogni bambino il giusto spazio all’interno di un luogo salubre, stimolante e accogliente. Ci faremo carico di monitorare periodicamente lo stato di salute delle strutture, in modo da intervenire tempestivamente per la soluzione di eventuali problemi o mancanze. Avvio di una fattiva collaborazione con la direzione didattica, il corpo docente e i genitori al fine di dare maggiori opportunità formative e di approfondimento per le bambine, i bambini, le ragazze e i ragazzi del nostro paese. Rafforzare i meccanismi premiali per gli studenti più validi e preparati. Labico è uno dei paesi del Lazio con la più alta percentuale di giovani coppie, spesso prive del supporto sociale delle proprie famiglie e prive di ogni forma di servizio da parte del comune. Crediamo che sia necessario provare a realizzare un asilo nido comunale per dare una risposta alle esigenze di chi intende formare una famiglia. CULTURA VIVA Labico ha bisogno di riscoprire il significato della parola “cultura”. E, per farlo, bisognerà iniziare con la restituzione di uno spazio – quello della biblioteca comunale – che per troppo è tempo è stato negato alla collettività, sprecando non solo risorse economiche, ma anche il piccolo patrimonio librario che è stato mandato al macero a causa dell’incuria e del disinteresse degli attuali amministratori. Negli ultimi anni sono stati progressivamente azzerati gli stanziamenti per questo settore, che invece dovrà trovare nuove risorse e nuova linfa. Cultura significa anche dare vita ad eventi, iniziative, proposte che possono spaziare in moltissimi ambiti: dalla letteratura alla musica, dal teatro alla danza, dalla formazione all’arte. La prima cosa di cui ha bisogno Labico è un luogo dedicato alla cultura. Uno spazio dove si possano tenere rappresentazioni teatrali, concerti e mostre. Uno spazio dove si possa trasmettere il valore della cultura e dare vita alla rinascita intellettuale della nostra piccola comunità. Inoltre bisognerà ristrutturare, riqualificare e valorizzare i luoghi di interesse culturale di cui dispone Labico, da Palazzo Giuliani col suo giardino al Palazzo Ex Eca. E’ ovviamente necessario dare vita al censimento del patrimonio immobiliare comunale, che noi abbiamo chiesto, ma che l’amministrazione attuale preferisce tenere nascosto.

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Il programma completo della lista civica Legalità e trasparenza per le elezioni amministrative del 6 e 7 maggio a Labico.

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LISTA CIVICA LEGALITA’ e TRASPARENZA

LAVORARE E’ UN DIRITTO Il lavoro come diritto e non come concessione o, peggio, merce di scambio per il consenso elettorale. Non ci omologheremo alla prassi diffusa delle promesse di posti di lavoro, ma ci impegneremo per dare a tutti opportunità e prospettive attraverso la redazione di un Piano Strategico Territoriale per l’occupazione, riportando all’amministrazione comunale la gestione di servizi e funzioni, creando investimenti a sostegno dell’agricoltura, dei piccoli commercianti, della produzione locale, che valorizza la nostra economia e per la manutenzione e tutela del territorio. Investimento nella formazione professionale e riconversione verso i nuovi settori strategici (bio-agricoltura, nuove tecnologie, investimenti strutturali in campo culturale). La nostra amministrazione comunale vigilerà sul rispetto dei diritti dei lavoratori e si impegnerà per combattere precariato, lavoro nero e per la difesa dei lavoratori vittime di ingiustizie o vessazioni sul luogo di lavoro. I corsi di formazione organizzati dalla Regione Lazio rappresentano un importante strumento di crescita e sviluppo per le nuove generazioni. Il comune si impegnerà per organizzarli nel nostro territorio e dare così un’importante occasione alle nostre ragazze ed ai nostri ragazzi. Creare opportunità di lavoro sia attraverso la responsabilità diretta di funzioni e servizi che sempre più spesso vengono esternalizzati, sia attraverso l’individuazione di una cooperativa di giovani a cui affidare la gestione di strutture attualmente in stato di abbandono, creando così efficienza e posti di lavoro.

STUDIARE PER CRESCERE Bisogna invertire le priorità di chi amministra. Fino ad ora si è pensato quasi esclusivamente all’espansione edilizia e il conseguente aumento di popolazione e domanda di servizi e strutture è sempre stato affrontato in modo superficiale e tardivo, senza programmazione e senza strategia. Il risultato è stato un costo enorme per la collettività per adattare le strutture esistenti. La scuola, che serve a formare i nostri figli e a costruire il loro futuro, deve tornare ad essere il primo pensiero dell’amministrazione. E’ necessario avviare un intervento di adeguamento dei plessi scolastici in modo da garantire ad ogni bambino il giusto spazio all’interno di un luogo salubre, stimolante e accogliente. Ci faremo carico di monitorare periodicamente lo stato di salute delle strutture, in modo da intervenire tempestivamente per la soluzione di eventuali problemi o mancanze. Avvio di una fattiva collaborazione con la direzione didattica, il corpo docente e i genitori al fine di dare maggiori opportunità formative e di approfondimento per le bambine, i bambini, le ragazze e i ragazzi del nostro paese. Rafforzare i meccanismi premiali per gli studenti più validi e preparati. Labico è uno dei paesi del Lazio con la più alta percentuale di giovani coppie, spesso prive del supporto sociale delle proprie famiglie e prive di ogni forma di servizio da parte del comune. Crediamo che sia necessario provare a realizzare un asilo nido comunale per dare una risposta alle esigenze di chi intende formare una famiglia.

CULTURA VIVA Labico ha bisogno di riscoprire il significato della parola “cultura”. E, per farlo, bisognerà iniziare con la restituzione di uno spazio – quello della biblioteca comunale – che per troppo è tempo è stato negato alla collettività, sprecando non solo risorse economiche, ma anche il piccolo patrimonio librario che è stato mandato al macero a causa dell’incuria e del disinteresse degli attuali amministratori. Negli ultimi anni sono stati progressivamente azzerati gli stanziamenti per questo settore, che invece dovrà trovare nuove risorse e nuova linfa. Cultura significa anche dare vita ad eventi, iniziative, proposte che possono spaziare in moltissimi ambiti: dalla letteratura alla musica, dal teatro alla danza, dalla formazione all’arte. La prima cosa di cui ha bisogno Labico è un luogo dedicato alla cultura. Uno spazio dove si possano tenere rappresentazioni teatrali, concerti e mostre. Uno spazio dove si possa trasmettere il valore della cultura e dare vita alla rinascita intellettuale della nostra piccola comunità. Inoltre bisognerà ristrutturare, riqualificare e valorizzare i luoghi di interesse culturale di cui dispone Labico, da Palazzo Giuliani col suo giardino al Palazzo Ex Eca. E’ ovviamente necessario dare vita al censimento del patrimonio immobiliare comunale, che noi abbiamo chiesto, ma che l’amministrazione attuale preferisce tenere nascosto.

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Il fallimento del centro giovanile ha dimostrato che non è sufficiente dare spazi pubblici alle ragazze ed ai ragazzi se manca una progettualità. Non basta un “parcheggio”, ma servono stimoli e prospettive. Noi daremo fiducia ai nostri ragazzi e creeremo un dialogo ed una collaborazione affinché da questa sinergia possa crearsi un valore aggiunto per il futuro del paese.

SPAZI VERDI PER GIOCARE SUL SERIO E’ il paradosso labicano. Si è fatta la scelta di alterare profondamente un territorio per ragioni economiche. Le conseguenze sul piano demografico e sociale sono state enormi. Labico è uno dei paesi con la percentuale più alta di bambini e ragazzi – il 23%, quasi un quarto della popolazione – ma poco o nulla è stato fatto per loro. Gli spazi verdi e i parchi sono pressoché gli stessi di quando la popolazione non arrivava a 2000 abitanti. Alcuni luoghi versano in pessime condizioni e non sono fruibili. Dobbiamo restituire le aree verdi ai cittadini, renderle accoglienti e gradevoli e creare un clima di responsabilità e collaborazione, affinché tutti i cittadini, grandi e piccini, sentano i luoghi pubblici come propri e ne abbiano cura e rispetto. Da parte sua, l’amministrazione dovrà controllare le condizioni di parchi e giardini, garantendo la creazione di almeno un’area verde e di una piazza per ogni quartiere, occuparsi della manutenzione dei giochi e della cura del verde. Labico dovrà essere una città a misura di bambino, in cui anche i più piccoli possano muoversi in sicurezza e autonomia, sia per andare a scuola, sia per muoversi all’interno dell’abitato, preferibilmente a piedi o in bicicletta.

LA SALUTE VIEN MANGIANDO (E NON SOLO) Le amministrazioni locali possono fare molto per modificare gli stili di vita e di consumo, incentivando le produzioni locali e biologiche e promuovendo un mercato settimanale di prodotti a chilometro zero. L’alternativa al modello di sviluppo attuale, ad alto consumo energetico e di suolo, parte proprio dalla valorizzazione del proprio territorio e delle sue potenzialità agricole e zootecniche. La filiera corta e i prodotti biologici devono essere una scelta obbligata anche per la mensa scolastica, sia per garantire cibo di qualità ai nostri bambini, sia per dare opportunità ai produttori e commercianti locali. Ai cittadini non servono solo servizi e – in alcuni casi – assistenza sociale. Il benessere pisco-fisico di tutti deve essere uno degli obiettivi dell’amministrazione comunale, che dovrà avviare una collaborazione con le strutture sanitarie e i medici di base per dare il proprio sostegno alle esigenze in tema di sanità, sia di spazi, sia di risorse. Vogliamo creare un centro socio sanitario (Casa della Salute), come previsto dal progetto di riorganizzazione dei servizi territoriali del sistema sanitario nazionale, per una medicina più vicina ai bisogni del cittadino. Le Case della Salute prevedono la presenza di medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, di medici specialisti, del servizio prelievi, del servizio vaccinazioni, del servizio infermieristico e dello sportello per servizio CUP, scelta/revoca del medico, ritiro analisi. Sarà necessario garantire e potenziare l’assistenza domiciliare. Promuoveremo la nascita di programmi di educazione sanitaria rivolti a tutta la popolazione ma con particolare attenzione ai giovani e ragazzi sui temi della prevenzione delle malattie cronico-degenerative, degli incidenti stradali e domestici, delle dipendenze (alcol, fumo di sigaretta, droghe, web, gioco d'azzardo e scommesse, cibo) nonché programmi di sostegno alla genitorialità.

SOLIDARIETA’ PER CHI HA DAVVERO BISOGNO La solidarietà è un valore irrinunciabile per una comunità e chi è in uno stato bisogno ha il diritto di essere aiutato. L’amministrazione ha il dovere di intervenire, garantendo equità ed evitando gli sprechi. Sono molte le situazioni di disagio sociale che si possono incontrare in un piccolo paese e bisogna dotarsi delle potenzialità e delle competenze per affrontarle con serenità e responsabilità. Bisogna prevenire ogni forma di emarginazione, affinché ogni cittadino di Labico si senta parte di una comunità, accogliente e solidale. Anche le associazioni con finalità sociali dovranno poter contare sul sostegno dell’amministrazione.

CITTADINANZA DI GENERE Le pari opportunità sono un diritto sancito dalla Costituzione, esercitarlo è un dovere non solo per lo sviluppo della nostra vita economica ma, per rendere più civile la nostra società. Promuovere, ed istituire, quindi, la Cittadinanza di genere è il passaggio per far crescere una cultura che valorizzi le differenze tra ragazze e ragazzi nella scuola, tra uomini e donne nella società, per diffondere i saperi delle donne nella cultura e nel lavoro. Il Comune deve perseguire obiettivi specifici per il raggiungimento della piena parità di genere nella vita sociale, culturale ed economica, evidenziando il carattere trasversale delle politiche di genere rispetto all'insieme delle politiche comunali con particolare riferimento all'istruzione, alla sanità, alle politiche economiche e sociali, alla comunicazione ed alla formazione. Si impegna, pertanto ad agire nel rispetto dell’universalità dell’esercizio dei diritti di donne e uomini; ad eliminare gli stereotipi associati al genere; a promuovere e difendere la libertà e autodeterminazione della donna; a sostenere l’imprenditorialità, le

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professionalità femminili ed a valorizzarne i talenti; a favorire lo sviluppo della qualità della vita attraverso politiche di conciliazione dei tempi di lavoro, di relazione, di cura parentale e di formazione; promuovere interventi culturali per la sensibilizzazione ad un’equa distribuzione delle responsabilità familiari e della maternità e paternità responsabili; garantire un più facile accesso agli asili nido per le donne che lavorano; prevedere il potenziamento del consultorio ed azioni a favore della piena integrazione donne immigrate; a garantire la partecipazione delle donne alla vita politica, sociale ed istituzionale nell’ottica del raggiungimento della democrazia paritaria: il primo passo in questa direzione dovrà essere la modifica dello Statuto Comunale che preveda l’obbligo della rappresentanza paritaria dei due sessi nella giunta. Gli strumenti necessari per la realizzazione di tali obiettivi sono: l’analisi di genere nella programmazione, i parametri di genere nella redistribuzione delle risorse economiche, l’adeguamento delle statistiche differenziate per genere, e l’introduzione del Bilancio di Genere. Al fine di rendere stabili la partecipazione ed il confronto sullo sviluppo delle politiche di genere il Comune istituisce il Tavolo permanente per le politiche di genere ed annualmente una giornata dedicata alle tematiche di pari opportunità attraverso il Forum della Cittadinanza di Genere come momento di confronto aperto a tutti i soggetti che abbiano tra i propri obiettivi il raggiungimento reale delle pari opportunità. SPORTELLO DONNA Il Comune, riconoscendo che ogni tipo di violenza di genere fisica, psicologica, sessuale od economica tanto nella vita pubblica che privata, rappresenta una grave violazione dei diritti umani fondamentali per la vita, la sicurezza, la libertà, la dignità l’integrità fisica e psichica, promuove attività di sensibilizzazione e prevenzione istituendo lo Sportello Donna per garantire accoglienza, protezione, solidarietà, sostegno e soccorso alle donne vittime di maltrattamenti,di persecuzioni, di stupro, di molestie sessuali a prescindere dal loro stato civile o dalla loro cittadinanza, cultura,religione, ecc.

LABICO INTERCULTURALE A Labico vivono e lavorano molti cittadini stranieri, comunitari ed extracomunitari, che fanno ormai parte del nostro tessuto sociale. Sarebbe riduttivo parlare di politiche di integrazione sociale e culturale, perché significherebbe legittimare barriere ormai superate. E’ invece necessario rafforzare l’armonia della diversità etnica e culturale della nostra comunità, anche con il supporto delle associazioni e della parrocchia, promuovendo iniziative di scambio culturale e di interazione.

LIBERTA’ E’ PARTECIPAZIONE E’ necessario promuovere ogni forma di partecipazione alla vita amministrativa, che non deve essere considerata un’entità a parte e preclusa alla cittadinanza. I consigli comunali si dovranno tenere nel pomeriggio o nella giornata di sabato, per rendere più agevole assistervi. Istituzione di comitati di quartiere con la possibilità di partecipazione, con diritto di parola, dei rappresentanti ai consigli comunali ed alle commissioni. Coinvolgimento limpido e pubblico, nei processi decisionali, di tutti i portatori di interesse locali, a cominciare dalle associazioni no profit e dai comitati tematici di cittadini. Costituzione del consiglio comunale delle ragazze e dei ragazzi e interazione dei loro rappresentanti con gli organi istituzionali. Realizzazione di forme di partecipazione alla stesura del bilancio comunale, che dovrà diventare uno strumento agile e di facile conoscibilità da parte di tutti i cittadini.

LABICO SPORTIVA Le strutture sportive labicane sono poche, insufficienti e inadeguate. C’è bisogno di investire energia e risorse per arrivare ad uno standard accettabile. Le strutture esistenti sono gestite in modo distratto e trascurato, azzerando i possibili ricavi ed aumentando i costi di manutenzione. E’ necessario aumentare l’offerta di discipline sportive (al momento ci sono solo pallavolo e calcio) e studiare forme di gestione che riducano i costi per la collettività e diano opportunità di lavoro a giovani riuniti in cooperativa. Creazione di una consulta dello sport, con i rappresentanti delle società sportive, delle scuole di formazione sportiva e dell’amministrazione comunale, per condividere e affrontare le esigenze del mondo dello sport. Promuovere, in collaborazione con le scuole, l’istituzione delle “olimpiadi scolastiche”, per rafforzare il valore dello sport nella crescita e nella formazione e creare un legame tra l’attività sportiva e la cultura, anche attraverso eventi ed iniziative.

LABICO VIVA E VITALE La principale responsabilità di chi ha amministrato Labico in questi anni è quella di aver mortificato un paese, la sua cultura, la sua identità per trasformarlo in una borgata, in un quartiere dormitorio. Noi vogliamo restituire a Labico il suo diritto ad essere comunità sociale e culturale, viva, vitale e attiva su più fronti. E per farlo vogliamo affidarci alle forze fresche e dinamiche che abbiamo a disposizione: i nostri giovani. Con la loro energia e con il loro entusiasmo siamo certi che sarà

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possibile offrire alla cittadinanza una vera e propria rinascita. E inizieremo con una stagione estiva ricca di eventi adatti a tutti i gusti che permettano alla popolazione di godere di un’atmosfera di festa, senza limitarsi ai festeggiamenti di San Rocco, perché l’estate dura tre mesi non tre giorni. Va detto inoltre che la Regione finanzia questo tipo di attività quindi potremo essere in grado si realizzare i nostri propositi senza pesare eccessivamente sul bilancio comunale.

EPPUR (CI) SI MUOVE Tra le tante dimenticanze di chi ha amministrato il paese fino ad ora c’è la questione della mobilità. La repentina – e maldestra - trasformazione urbanistica di Labico è avvenuta senza tenere minimamente conto della domanda di mobilità che l’aumento della popolazione avrebbe comportato. Labico ha bisogno dell’adeguamento della rete viaria, di un’offerta di mobilità locale e con paesi e punti di interesse limitrofi. L’amministrazione dovrà avviare un’interlocuzione diretta con COTRAL e Trenitalia per chiedere il potenziamento e miglioramento di un servizio di trasporto inadeguato e insufficiente. Bisognerà dare la priorità alle forme di mobilità sostenibile, rendendo agevole e sicuro il territorio per chi si muove a piedi e in bicicletta. Prosecuzione e completamento di una rete di percorsi ciclopedonali per collegare i principali centri di interesse del paese.

UN CENTRO STORICO ATTRAENTE La politica urbanistica degli ultimi vent’anni ha impoverito il centro storico, svilendone il ruolo di luogo di aggregazione e di scambio culturale e commerciale. Bisogna restituirgli il giusto valore, attuando prima di tutto la variante di recupero approvata in via definitiva dal consiglio comunale, e creando le condizioni perché sia più accogliente e vivibile sia per i residenti e i commercianti, sia per tutti i cittadini. La creazione di un “centro commerciale naturale” a misura di pedoni e bambini, dove fare acquisti e incontrarsi diventa un piacevole diversivo rispetto all’alienante formula degli anonimi moderni megacentri. La tutela dei piccoli commercianti sarà una delle priorità del nostro programma economico. Riqualificare il paese significa anche dare enormi opportunità alle piccole imprese locali, per interventi ad alta capacità occupazionale, e creare le condizioni per una forma alternativa di ricettività, basata sul modello dell’albergo diffuso, che darebbe nuova linfa alla nostra economia.

PER UN’EDILIZIA SOSTENIBILE E DI QUALITA’ L’edilizia può continuare ad essere un importante volano dell’economia locale, purché sia finalizzata alla riqualificazione del patrimonio abitativo esistente, alla messa in sicurezza sismica ed alla efficientazione energetica degli edifici, così come stabilito dalla normativa e dalle direttive comunitarie. Adozione di corrette regole attuative degli strumenti urbanistici, frenando le speculazioni e promuovendo lo sviluppo della bioedilizia, per costruire case di qualità e di pregio. Serve un nuovo regolamento edilizio per orientare questo nuovo modello di progettare e di costruire; un modello finalizzato a tutelare i cittadini, impedendo la vendita di immobili privi di certificato di agibilità e di certificazione energetica dell’edificio. Frenare la corsa al consumo di territorio e salvaguardare le zone agricole, che rappresentano la vera e durevole ricchezza della comunità. Dare attuazione alla nostra proposta di fotografare lo stato del patrimonio edilizio del paese, in modo da valutare le reali esigenze di espansione e aderire alla campagna “Salviamo il paesaggio”, che, insieme all’adozione, da parte dell’amministrazione, della carta archeologica, rappresenterà un punto di riferimento per una consapevole tutela del territorio.

LAVORI PUBBLICI NELL’INTERESSE PUBBLICO Spesso appalti e lavori pubblici sono sinonimo di interventi inutili e costosi, di affidamenti poco trasparenti e di spreco delle risorse pubbliche. Basti pensare ai 200mila euro per una ciclabile ferma da anni e già abbandonata al degrado e per le tante “incompiute” disseminate nel paese. Le opere pubbliche dovranno essere realizzate nel massimo rispetto dei principi di trasparenza e di efficienza, al fine di dare servizi ed infrastrutture al paese e non per garantire facili affari ad imprenditori senza scrupoli. L’affidamento dei lavori pubblici dovrà essere improntato ad un codice etico, per dare piena garanzia in tema di tutela dei diritti dei lavoratori. La manutenzione dell’esistente dovrà essere la più importante delle opere e dovrà riconsegnare ai cittadini un paese organizzato e curato. Bisognerà rimediare ai guasti dell’attuale amministrazione, completando i marciapiedi nelle zone residenziali, abbattendo le barriere architettoniche e avviando un piano di adeguamento della rete fognaria.

LABICO OVUNQUE Labico non termina al margine del centro storico. Labico vuol dire anche i nuovi quartieri (Circonvallazione Falcone, Santa Maria), Labico vuol dire anche le zone esterne (Casali, Vallefredda, “I lotti”, Colle Girone), Labico è anche il suo quartiere più distante e popolato, Colle Spina. Per amministrare un paese bisogna tenere conto della sua specificità e dei problemi e delle esigenze che nascono dalla sua conformazione, cercando di mettere tutti i cittadini sullo stesso piano e di offrire a

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tutti le stesse possibilità. Colle Spina è una parte importante di Labico. Un quartiere dove vivono circa mille persone, circa un quarto della popolazione labicana. Tuttavia Colle Spina è sempre stata trascurata dalle amministrazioni, che si ricordano del quartiere solo all’approssimarsi delle elezioni e quando si tratta di agevolare speculazioni edilizie. Non ultimo il tentativo di far sorgere nelle sue adiacenze una gigantesca area industriale di milioni di metri cubi di cemento, con relativo inceneritore. Sul territorio mancano da sempre i servizi essenziali e non esiste alcun collegamento tra il quartiere e il centro città. C’è, dunque, bisogno di interventi mirati e adeguati alla risoluzione di queste problematiche. La convenzione tra il consorzio di Colle Spina ed il comune ha fatto il suo tempo e va rinegoziata per dare una soluzione, politica e non ragioneristica, alla vicenda, in parte determinata dalle manchevoli gestioni amministrative consortili. Soltanto attraverso una gestione della cosa pubblica attenta e consapevole delle problematiche di Colle Spina sarà possibile arrivare – ed è il nostro obiettivo – alla definitiva inclusione del quartiere.

RICONOSCERE LA RICCHEZZA DELLA TERRA La terra nutre molti per molto tempo, il cemento arricchisce pochi per poco tempo. E’ ora di fermare la trasformazione delle zone agricole al solo scopo di assicurare facili plusvalenze ad abili speculatori, senza che questo comporti vantaggio all’amministrazione ed alla collettività. La sottrazione di terreni agricoli comporta enormi conseguenze per il sistema paese, conseguenze che solo amministrazioni miopi ed incapaci di una visione globale non riescono a vedere. L’impronta ecologica della popolazione labicana – ossia la superficie necessaria per mantenere l’attuale tenore di vita delle persone – è più del doppio dell’estensione del territorio comunale. Proseguire su questa strada aumentando la dipendenza alimentare – e di conseguenza economica – dall’esterno è un modo per impoverire Labico e suoi abitanti. Bisogna fermarsi, ridare valore all’agricoltura, rilanciare le produzioni locali e biologiche. Vogliamo incentivare la realizzazione di orti urbani – anche attraverso l’assegnazione di aree di proprietà pubblica - e l’autoproduzione agricola, bonificando e recuperando terreni abbandonati ed aree incolte. Dobbiamo avere il coraggio di recuperare l’identità di un paese, di un territorio, delle sue colture e delle sue tradizioni, di ritrovare i propri prodotti agricoli e artigianali tipici e di eccellenza. Bisogna accantonare l’idea che lo sviluppo passi attraverso la trasfigurazione di un paese in una borgata senza anima e senza identità. Noi ci batteremo per il concreto rilancio di questo tipo di economia agricola, che punti anche ad investire sull’ospitalità rurale e, soprattutto, sulla qualità dei prodotti.

PREVENIRE E’ MEGLIO, MA SEMPRE PRONTI ALL’EMERGENZA La tutela e la sicurezza del nostro territorio passano anche dall’impegno e dall’abnegazione dei volontari della Protezione Civile, i quali troppo spesso sono stati lasciati pressoché soli e con pochi mezzi e risorse a svolgere un’impagabile azione di aiuto e sostegno alla cittadinanza. La nostra amministrazione sarà al loro fianco e creerà le condizioni per un reale potenziamento della struttura che opera sul nostro territorio.

CONSUMI VIRTUOSI, SENZA INQUINARE E SENZA SPRECARE Bisogna affrontare il problema rifiuti in modo responsabile e senza derive demagogiche. I rifiuti sono un costo enorme per la collettività, sia sul piano ambientale, sia sul piano economico. Per il bilancio comunale la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti rappresenta una partita enorme, il cui onere grava direttamente sui cittadini. Fino ad ora il problema è stato affrontato in modo parziale e poco incisivo. L’avvio della raccolta differenziata è stato sicuramente un passo importante, ma è solo l’inizio di un percorso che ci porti a stili di vita più consapevoli. La nostra amministrazione si impegnerà per raggiungere alti livelli di raccolta differenziata e per premiare i cittadini più attenti e rispettosi, utilizzando ogni forma di sostegno alla cittadinanza e attraverso la creazione di una o più isole ecologiche. In questo modo si potrà evitare la realizzazione in zona di nuove discariche o nuovi impianti di termovalorizzazione dei rifiuti, si abbatterà il costo della raccolta e si creeranno opportunità di lavoro. La ricerca di nuovi stili di vita passerà anche dalla cultura del recupero, anche attraverso la promozione di un mercato del baratto e del riuso. La più importante battaglia sarà quella di informazione e sensibilizzazione, che sarà portata avanti dal comune, coinvolgendo sia le associazioni socioculturali locali più attente sia bambini e ragazzi, anche attraverso la scuola. Saremo sempre sintonizzati con la rete dei comuni virtuosi e “copieremo” le buone pratiche che i più coraggiosi metteranno in pratica con successo.

IL BENE COMUNE INZIA DAI BENI COMUNI I beni comuni rappresentano un valore straordinario per il nostro benessere e sono quelli che servono all’esercizio dei diritti fondamentali e al libero sviluppo della personalità. La loro tutela è imprescindibile

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e serve a garantire le prospettive delle generazioni future. La nostra amministrazione metterà al primo posto la salvaguardia dei beni comuni che fanno parte delle proprie competenze, ad iniziare dal territorio e dell’ambiente che ci circondano. Un’attenzione particolare verrà riservata al rispetto della volontà popolare che – attraverso i referendum della scorsa primavera – ha sancito che l’acqua non è una merce, ma un bene pubblico e l’accesso alle risorse idriche un diritto di tutti i cittadini.

ALLA RICERCA DI ENERGIA PULITA In primo luogo si dovrà puntare all’indipendenza energetica di tutte le strutture pubbliche, con l’installazione di tetti fotovoltaici, di impianti per il solare termico, piccoli impianti per la produzione di energia eolica e interventi per il risparmio energetico, come l’adozione di led a basso consumo. Apertura di uno sportello di supporto tecnico-giuridico per la creazione di gruppi di acquisto di impianti fotovoltaici.

NO AGLI SPRECHI Attualmente nessuno si preoccupa dei costi delle utenze in carico al comune, la cui gestione oculata permetterebbe di ridurre sensibilmente il peso per le casse comunali. Non si cerca di razionalizzare gli interventi di manutenzione degli edifici e delle infrastrutture. L’assenza di un bilancio trasparente rende più facile lo sperpero del denaro pubblico. Con la nostra amministrazione si darà il giusto valore al denaro pubblico e se ne impedirà lo spreco, nel rispetto dei contribuenti. Elimineremo tutte le collaborazioni inutili o finalizzate al supporto “politico” degli amministratori. I soldi pubblici verranno spesi nell’interesse della collettività e non di chi la governa.

RISCOPRIRE LABICO Una parte del nostro territorio è ancora pressoché integra e meritevole di tutela. Noi vogliamo impedire che anche zone di pregio come Centogocce e i Casali diventino terra di conquista per le speculazioni. Ci impegneremo per valorizzarle e renderle fruibili per tutti i cittadini, attraverso la creazione di percorsi e di punti di sosta e di svago. Siamo contrari alla realizzazione di opere infrastrutturali devastanti come l’innesto (e il casello autostradale) della bretella Cisterna-Valmontone e che avrebbero come conseguenza sia l’aumento del traffico, dell’inquinamento e della congestione nel nostro paese sia la realizzazione di aree industriali e logistiche che comprometterebbero irrimediabilmente la qualità della vita dei labicani e, in particolare, degli abitanti di Colle Spina. UN PALAZZO PER I CITTADINI Il Comune non sarà più il “Palazzo”, come simbolo di un potere superbo e distaccato dalle reali esigenze dei cittadini. Il nostro comune sarà aperto, trasparente, aperto al dialogo e al confronto con i cittadini, per i quali la porta dell’amministrazione sarà sempre aperta. Diremo basta ai piccoli e odiosi privilegi ed elimineremo gli ingiustificati spazi riservati per sindaco e membri della giunta. Potenzieremo le strutture informative del Comune e il sito internet, al cui interno renderemo scaricabili le registrazioni audio/video dei consigli comunali, le cui sedute si terranno in giorni e orari che ne rendano più agevole la partecipazione dei cittadini. Attiveremo punti per la connessione Wi-Fi gratuita. Realizzeremo il registro delle coppie di fatto, come ampliamento dei diritti di alcuni senza comprimere quelli degli altri. Avvieremo, finalmente, la revisione di uno Statuto comunale vecchio e inadeguato (è addirittura antecedente al Testo Unico degli Enti Locali). SENZA DIMENTICARE GLI (ALTRI) ANIMALI Il grado di civiltà di una comunità si misura anche dal comportamento verso gli animali che molto spesso rappresentano un fattore di benessere per chi se ne prende cura. E’ per questo che vogliamo sperimentare la possibilità di andare incontro alle esigenze di quanti amano e si prendono cura degli animali e chiedono che siano garantiti servizi pubblici migliori anche per loro istituendo lo Sportello a 4 zampe come, peraltro, già avvenuto in altre zone del nostro Paese stipulando protocolli operativi con la ASL e con la polizia locale. Attraverso lo sportello è possibile avere informazioni sui diritti degli animali e la relativa normativa sia regionale che nazionale; sarà possibile effettuare segnalazioni di maltrattamenti, smarrimenti e ritrovamenti animali. Lo sportello, inoltre, garantisce anche interventi attivi per adozioni o affidi, segnalazione di siti che si occupano di benessere animale, servizi di ospitalità per animali soli o abbandonati, consigli per viaggiare con gli animali, alloggi, ecc. Lo sportello a 4 zampe si occupa anche della pubblicazione e diffusione delle campagne contro l’abbandono ed elabora progetti di percorsi formativi da proporre e realizzare nelle scuole materne ed elementari. La nostra amministrazione avvierà una collaborazione con le strutture che si occupano dell’accoglienza dei cani abbandonati.