(provincia di cosenza) piano comunale amianto

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1 COMUNE DI CASSANO ALL’IONIO (PROVINCIA DI COSENZA) PIANO COMUNALE AMIANTO E MODULISTICA ALLEGATA (Legge Regionale n. 14 del 27 aprile 2011) Il Responsabile del Procedimento Il Responsabile del Settore Ambiente Istr. Maria Gulino Ing. Antonio De Marco Approvato con Deliberazione n.140 del 22.11.2018

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COMUNE DI CASSANO ALL’IONIO (PROVINCIA DI COSENZA)

PIANO COMUNALE

AMIANTO E MODULISTICA ALLEGATA

(Legge Regionale n. 14 del 27 aprile 2011)

Il Responsabile del Procedimento Il Responsabile del Settore Ambiente

Istr. Maria Gulino Ing. Antonio De Marco

Approvato con Deliberazione

n.140 del 22.11.2018

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PIANO COMUNALE AMIANTO L.R. n. 14 del 26 aprile 2011, art. 6

1.INTRODUZIONE

Inizialmente, l’amianto è apparso sul mercato come materiale per la sicurezza a garanzia dei

cittadini, in quanto ignifugo e malleabile, ma per molteplici altri motivi, si è trasformato in materiale

vietato dal mercato in quasi tutto il mondo e in Italia con l’emanazione della legge n. 257 del

27.03.1992. Infatti, l’amianto, nelle varie tipologie commerciali, un tempo immesse sul mercato,

presenta gravi rischi per la salute pubblica.

Tutte le tipologie commerciali contenenti amianto, a causa della vetustà ed in assenza di idonea

manutenzione, possono rilasciare in aria fibre di amianto che, inalate, provocano gravi patologie

all’apparato respiratorio, nonché neoplasie a carico di altri organi. Per tali motivi, accertati e

confermati dalla scienza medica, tutti i materiali contenenti amianto sono banditi dal mercato con

l’emanazione della legge n. 257/1992 e la stessa legge, tramite le regioni, prevedeva la

predisposizione di piani di protezione dell’ambiente, di decontaminazione, di smaltimento e di

bonifica dei siti inquinati.

Il ruolo dei comuni è fondamentale per la tutela della salute dei cittadini dai rischi connessi

all’esposizione all’amianto, mediante il censimento, su base locale, dei siti o edifici in cui esso è

presente e la sua progressiva rimozione.

Per conseguire tale risultato i comuni, ai sensi dell’art. 6 della legge regionale n. 14/2011, devono

dotarsi di un “Piano Comunale Amianto”.

Notizie generali sull’amianto

L'amianto o “asbesto” è un minerale naturale a struttura microcristallina che si presenta sotto forma di fibre fini, incombustibili e suscettibili di tessitura. Amianto in greco (Amiantos) significa immacolato, ma anche incorruttibile, il termine asbesto equivale ad amianto ed in greco (Asbestos) significa inestinguibile, "che non si spegne mai". La struttura fibrosa rende questo minerale molto resistente dal punto di vista meccanico, ma allo stesso tempo molto flessibile. Ha una buona resistenza termica, pur non essendo un materiale refrattario e può resistere a temperature molto elevate. L'amianto si trova in natura e viene estratto in miniera dove per successive frantumazioni della roccia che lo contiene, si ottiene la fibra purificata. Per le sue proprietà coibenti, sia per il calore sia per l'elettricità, l'amianto è stato lungamente impiegato in edilizia negli anni '50-'70, soprattutto in strutture pubbliche, come scuole, palestre, ospedali, stazioni. Gli usi più frequenti sono stati riscontrati nelle coperture e nelle facciate cieche dove si presenta in prodotti a base cementizia compatta che possono divenire pericolosi solo se in grado di rilasciare fibre a causa del degrado della base cementizia, un'evenienza questa, purtroppo non molto remota, a causa dell'esposizione agli · agenti meteorici, (in particolare pioggia, cicli termici caldo/freddo e gelo/disgelo, vento, etc.). L'amianto viene ritrovato anche in cassoni, serbatoi per l'acqua, in canne fumarie e camini, controsoffitti e coibentazioni di sottotetto, pannelli, divisori e tamponature, caldaie, stufe, forni ed

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elettrodomestici, coibentazione dei tubi del riscaldamento, pavimentazioni di vinil-amianto la cui diffusione soprattutto in scuole, ospedali, uffici, etc. si è avuta a causa del basso costo del materiale e della messa in opera estremamente veloce. In analogia rispetto all'edilizia pubblica e privata, anche i capannoni e l'impiantistica industriale è stata fortemente interessata dal diffuso utilizzo di materiali contenenti amianto. Per le coperture, pannellature e tamponature, come nell'edilizia privata, a maggior ragione

nell'edilizia industriale si è fatto un ampio ricorso al fibrocemento ed ai materiali contenenti amianto

sia per motivazioni di ordine tecnico, legate alle caratteristiche termo-meccaniche, che per ragioni

economiche. In particolare le coperture più diffuse di insediamenti industriali erano rappresentate

da lastre ondulate di cemento amianto.

Allo stesso modo l'amianto si ritrova in condotte e tubazioni coibentate, coibentazioni di impianti industriali ed elettrici. Ulteriori usi dell'amianto sono riscontrabili nei trasporti su rotaia dove veniva utilizzato nelle frizioni, nei freni, come coibentazione e pavimentazione; allo stesso modo nel settore navale dove purtroppo è ancora fortemente presente e nel settore aereo civile e militare. Le problematiche relative alla presenza di amianto La storia dell'amianto è caratterizzata da forti contraddizioni in quanto nel giro di pochi decenni da materiale per la sicurezza a garanzia dell'incolumità dei cittadini, in quanto ignifugo e malleabile, si è trasformato in materiale vietato dal mercato in quasi tutto il mondo ed in Italia dal 1992. Infatti, i manufatti contenenti amianto, a causa della vetustà ed in assenza di idonea manutenzione, possono rilasciare in area fibre di amianto che, se inalate, provocano gravissime patologie dell'apparato respiratorio, nonché neoplasie a carico di altri organi. L'incidenza di malattie riconducibili all'amianto è connessa soprattutto ai soggetti che nei decenni scorsi hanno lavorato l'amianto. Sicuramente l'esposizione ambientale, ovvero l'esposizione della cittadinanza a coperture in cemento amianto e ad altro amianto compatto, dà luogo ad una criticità sanitaria minore rispetto a quella di coloro che hanno lavorato l'amianto, tuttavia, considerato che l'amianto è presente in molti manufatti a base cementizia e tale base nel tempo verrà meno, potendo liberare il materiale fibroso, la sua presenza resta un rischio potenziale per le comunità interessate. Pertanto è necessario che le autorità pubbliche si facciano promotrici dell'attivazione di piani mirati di rimozione, che si pongano l'obiettivo di accelerare il processo spontaneo di eliminazione legato alla progressiva ristrutturazione del patrimonio edilizio del territorio.

2.NORMATIVA DI RIFERIMENTO

Il compito di predisporre piani di protezione dell’ambiente, di decontaminazione, di smaltimento e

di bonifica ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall’amianto, veniva affidato alle Regioni dalla

legge n. 257 del 27 marzo 1992. Con il D.P.R. 8 agosto 1994 venivano, inoltre, delineati i criteri per

la realizzazione di tali piani, nonché i metodi con cui realizzare il censimento degli edifici nei quali

sono presenti materiali o prodotti contenenti amianto libero o in matrice friabile.

Successivamente il D.M. 6 settembre 1994 declinava le “Normative e metodologie tecniche di

applicazione dell’art. 6, comma 3 e dell’art. 12 comma 2, della legge n. 257 del 27 marzo 1992”.

Il D.P.R. dell’8.08.1994 dava maggiori chiarimenti sulla redazione dei piani di protezione

dell’ambiente, nonché delle funzioni e dei compiti delle Regioni.

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La legge n. 93 del 23 marzo 2001 “Disposizioni in campo ambientale” ha previsto, tra l’altro, all’art.

20, l’effettuazione del censimento dell’amianto e degli interventi di bonifica, i finanziamenti

necessari per la realizzazione della mappatura dei materiali contenenti amianto presenti sul

territorio nazionale, demandando ad un successivo decreto:

a. I criteri per le priorità degli interventi di bonifica;

b. I soggetti e gli strumenti per la realizzazione della mappatura;

c. Le fasi e la progressione per la realizzazione della mappatura.

Il D.M. n. 101 del 18 marzo 2003 “Regolamento per la realizzazione di una mappatura delle zone del

territorio nazionale interessate dalla presenza di amianto, ai sensi dell’art. 20 della legge n. 93 del

23 marzo 2001” conferma i compiti relativi alla realizzazione della mappatura, già attribuiti alle

Regioni.

La legge regionale n. 14 del 27 aprile 2011 “Interventi urgenti di salvaguardia della salute dei

cittadini: norme relative all’eliminazione dei rischi derivanti dalla esposizione a siti e manufatti

contenenti amianto”, fornisce indicazioni per l’adozione, sul territorio regionale, di misure volte alla

prevenzione ed al risanamento ambientale rispetto all’inquinamento da fibre di amianto,

prevedendo un coordinamento tra la procedura di competenza dei rami dell’Amministrazione

regionale, dell’ARPACal, delle ASP e degli Enti locali.

Il Piano Regionale Amianto per la Calabria (P.R.A.C.) fornisce ai comuni le linee guida e le indicazioni

per la redazione di un piano (Piano Comunale Amianto) finalizzato alla concreta attuazione, sul

territorio, di tutte le misure previste dalla normativa per prevenire o eliminare ogni rischio di

contaminazione da amianto.

3.OBIETTIVI DEL PIANO COMUNALE AMIANTO

Il Piano Comunale Amianto si prefigge i seguenti obiettivi:

Il primo obiettivo è quello di pervenire in tempi brevi al censimento di tutti i siti, edifici,

impianti, mezzi di trasporto, manufatti e materiali contenenti amianto. Ciò al fine di

“fotografare” la situazione e prevenire smaltimenti illeciti con conseguenti abbandoni di

rifiuti contenenti amianto che possono diventare, a causa delle sollecitazioni meccaniche e

degli agenti atmosferici, fonte di diffusione di fibre.

Il secondo obiettivo da perseguire è quello di rimuovere tutti i rifiuti abbandonati contenenti

amianto, rafforzando la vigilanza sul territorio per prevenire e reprimere tali fenomeni.

Il terzo obiettivo del piano consiste nella programmazione degli interventi di rimozione e

smaltimento dei manufatti contenenti amianto.

4.CONSIDERAZIONI PRELIMINARI E CENSIMENTO DEI SITI CON PRESENZA DI AMIANTO

Secondo il D.M. n. 101/2003 il censimento ovvero la “individuazione e determinazione dei siti

caratterizzati dalla presenza di amianto nell’ambiente naturale o costruito”, rappresenta la prima

fase della mappatura che, attraverso una seconda fase di elaborazione delle informazioni, dovrà

evidenziare, fra i siti individuati nella prima fase, quelli con necessità di bonifica urgente.

Sulla base dell’allegato A al D.M. n. 101/2003, dovranno essere individuate quattro categorie:

o Categoria 1 – impianti industriali attivi o dismessi;

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o Categoria 2 – edifici pubblici o privati;

o Categoria 3 – siti caratterizzati da presenza naturale di amianto;

o Categoria 4 – altra presenza di amianto da attività antropica.

Per ciascuna categoria il citato allegato A, a cui si rimanda, specifica le tipologie di: impianti, edifici

pubblici e privati, siti naturali e siti con presenza di amianto con attività antropica.

La presenza di materiali contenenti amianto sul territorio è pressoché ubiquitaria, pertanto occorre,

prioritariamente, stabilire criteri differenziati di indagine in relazione alla pericolosità dei materiali

stessi ovvero con riferimento alla presenza di amianto friabile e compatto.

Si considerano FRIABILI i materiali che possono essere facilmente sbriciolati o ridotti in polvere con

la semplice pressione manuale; la definizione di COMPATTI si applica, invece, ai materiali duri che

possono essere sbriciolati o ridotti in polvere solo con l’impiego di attrezzi meccanici.

Questa distinzione, di fatto, stabilisce implicitamente il diverso grado di pericolosità dei materiali,

anche se in effetti anche l’accessibilità dei materiali e l’eventuale presenza di confinamento

costituiscono elementi da considerare ai fini della valutazione complessiva del rischio.

I materiali friabili sono considerati più pericolosi dei compatti per la loro maggiore capacità di

disperdere fibre libere in area.

Quindi il primo passo importante è riuscire ad individuare i materiali friabili; in generale si stima che

questi materiali, costituiscano circa il 10% del totale e inoltre che siano concentrati in aree

particolari, prevalentemente sedi di settori produttivi.

Diversa è la situazione per i materiali compatti (che costituiscono pertanto il 90% del totale), questi

sono caratterizzati da un’elevata diffusione territoriale che raggiunge la sua massima espressione

nelle coperture in cemento-amianto presenti soprattutto negli edifici produttivi.

Non bisogna dimenticare che anche questi materiali, sebbene in misura minore rispetto a quelli

friabili, possono dar luogo a dispersione di fibre libere nell’ambiente a seguito dei naturali processi

di invecchiamento o a cattiva gestione della manutenzione.

5.ACQUISIZIONE DELLE INFORMAZIONI e SANZIONI

Il censimento dei siti sarà eseguito con i dati provenienti dalle auto notifiche di cui al comma 4 art.

6 della Legge Regionale n. 14/11.

Dopo aver acquisito le informazioni, saranno effettuate le necessarie verifiche, mediante la Polizia

Locale, per rintracciare i soggetti (pubblici e privati proprietari di siti, edifici, impianti, manufatti e

materiali contenenti amianto) inadempienti cui verrà irrogata la sanzione di cui all’art. 9, comma3,

della Legge regionale n. 14/2011.

Contestualmente verrà inoltrata loro la lettera con richiesta di compilazione della scheda di auto

notifica da restituire entro 30 giorni all’Ente che comunicherà le informazioni all’ASP

territorialmente interessata per poter aggiornare i registri e trasmettere i dati all’ARPACal per la

mappatura georeferenziata.

Il rilevamento della presenza di amianto tramite le schede di auto notifica avverrà con le modalità

previste dal D.M. n. 101 del 18 marzo 2003 e dalla legge regionale 14/2011.

La segnalazione di auto notifica potrà avvenire con comunicazione documentale allo Sportello

Informativo Amianto di cui il Comune dovrà dotarsi.

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Inoltre l’Ufficio Tecnico, per gestire il censimento ed in futuro controllare in maniera ottimale gli

smaltimenti e le bonifiche, dovrà dotarsi di un data base georeferenziato per la catalogazione, la

classificazione per poi addivenire alla conseguente mappatura degli edifici segnalati con le auto

notifiche, in modo tale che il Piano possa essere contestualmente aggiornato della presenza di

amianto e rappresenti per i cittadini un punto di riferimento per la gestione della problematica

amianto.

Il Comune di Cassano all’Ionio ha una diffusissima presenza di manufatti in amianto rappresentati

soprattutto da coperture in eternit presenti in edifici privati ed in molti capannoni agricoli.

Tuttavia, attualmente poche schede di auto notifica sono pervenute nei nostri uffici, ma questo

piano è da considerarsi come piano dinamico capace di recepire continue segnalazioni fino alla

completa rimozione dei MCA.

I necessari approfondimenti e le verifiche circa le informazioni acquisite mediante le comunicazioni

di auto notifica o il controllo delle mancate comunicazioni e l’irrogazione delle relative sanzioni

verranno effettuati, anche con sopralluoghi, dalla Polizia Locale con il supporto del personale

dell’Ufficio tecnico comunale.

6.FLUSSO DELLE SEGNALAZIONI

Il flusso delle segnalazioni è sinteticamente descritto nella figura sottostante.

La segnalazione attiva il percorso di bonifica che presenta una sua complessità e articolazione. Nella

figura si osservano tre aree a diversa campitura di sfondo. L’area di sinistra individua la relazione

con la figura segnalante, che attiva l’iter e riceve al termine dell’attività una comunicazione di

chiusura del procedimento. L’area centrale illustra le attività della Pubblica Amministrazione. Il ruolo

tecnico viene svolto dall’Azienda Sanitaria Locale mentre il ruolo amministrativo è svolto

dall’Amministrazione Comunale. L’area a destra nel grafico illustra le attività della proprietà del

bene, che provvede ad eseguire le diverse attività:

Di verifica e valutazione,

Di eventuale piano di manutenzione e controllo,

Di bonifica (con o senza rimozione).

L’efficacia del procedimento dipende dal livello di collaborazione della parte privata.

In qualsiasi momento, in caso di presenza di manufatti o coperture in cemento-amianto in pessimo stato di conservazione o considerati pericolosi, nel territorio, si può presentare segnalazione scritta e firmata, in carta semplice, al Comune di Comune di Cassano all’Ionio – Sportello Informativo Amianto. Ricevuta la segnalazione l’Ufficio:

- nel caso d’abbandono di manufatti su aree pubbliche, invierà la segnalazione al servizio raccolta e smaltimento rifiuti;

- se gli immobili/manufatti interessano aree private, sulla base degli accertamenti effettuati dagli organi di polizia e dell’ASP, chiede al proprietario/i, amministratore o legale rappresentante, di attuare l'intervento di bonifica; nel caso d’inottemperanza alle eventuali successive ordinanze, l’amministrazione comunale procede con l’esecuzione a danno dei soggetti obbligati ed al recupero delle somme anticipate, oltre alla denuncia all’A.G.;

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- se gli immobili/manufatti interessano aree pubbliche, ma non di proprietà del Comune, invita l'ente proprietario a provvedere alla bonifica dei manufatti o coperture in cemento-amianto.

Sono abbandonati periodicamente e abusivamente, sul territorio comunale, grandi quantità di manufatti contenenti amianto, arrecando grave danno all’ambiente e alla salute pubblica; si ricorda che l’abbandono ed il deposito di rifiuti pericolosi sul suolo sono vietati (art. 192 del D. Lgs. N. 152/2006), per tali violazioni sono previste sanzioni amministrative pecuniarie e penali rilevanti. S’invitano pertanto, tutti i cittadini, associazioni e organi di vigilanza, a prestare attenzione affinché non siano commesse tali azioni illecite nei confronti dell’ambiente e, denunciare i responsabili alle autorità di P.S. (indistintamente polizia di stato, carabinieri, polizia locale), tenute a raccogliere denunce e ad intervenire per reprimere i reati.

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7.DATABASE

Le informazioni reperite tramite le auto notifiche o i sopralluoghi verranno inserite su appositi

database che verranno trimestralmente trasferiti mediante PEC all’ASP territorialmente interessata

per poter aggiornare i registri e all’ARPACal per la mappatura georeferenziata.

In tali database dovranno essere, man mano, inserite anche le informazioni relative alla rimozione

e smaltimento. Tale strumento si caratterizza per la sua dinamicità e dovrà essere costantemente

aggiornato fino alla completa eliminazione di qualsiasi MCA (Materiale Contenente Amianto)

presente sul territorio comunale.

8.MODULISTICA

Tutta la modulistica occorrente per il reperimento dei dati e la successiva trasmissione agli Enti

coinvolti (Regione-Dipartimento Ambiente e Territorio, ARPACal, Comune) è quella ufficiale indicata

dalle linee guida per la redazione del presente P.C.A.

Tale modulistica si allega al presente Piano e ne costituisce parte integrante.

9.INFORMAZIONE

Ritenendo che una larga partecipazione della cittadinanza possa costituire la chiave per un

considerevole risparmio di risorse e per il successo dello stesso censimento, il Piano comunale

prevedrà idonee campagne di sensibilizzazione della cittadinanza con le seguenti finalità:

Responsabilizzazione dei target di riferimento attraverso comunicazione ambientale mirata;

Acquisizione di un maggior numero di dati

A tale scopo il sito web istituzionale dell’Ente dovrà prevedere un’apposita sezione dedicata.

10.INTERVENTI DI BONIFICA

Acquisiti i dati sulla localizzazione dei siti con presenza di amianto, sulla quantità presente, sullo

stato di usura, ma soprattutto sulla tipologia, ovvero: se è in forma friabile o compatta, verrà avviato

un programma di interventi che prevede la rimozione, il trasporto, stoccaggio e smaltimento dei

materiali contenenti amianto.

Tale programma di interventi per la rimozione dell’amianto, verrà aggiornato annualmente e

trasmesso alla Regione Calabria al fine di ottenere i finanziamenti previsti dall’art. 11 della Legge

Regionale n. 14 del 26 aprile 2011.

Gli indicatori di classe Ad ogni edificio corrisponderà una scheda che descriverà le caratteristiche dell'amianto presente nell'immobile e lo inquadrerà in una classe di priorità. Gli indicatori che definiscono le modalità per la determinazione delle classi di priorità degli interventi sugli edifici sono:

tipologia di materiale contenente amianto, (materiale compatto o friabile ovvero che può essere facilmente sbriciolato o ridotto in polvere con la semplice pressione manuale.)

presenza di confinamento, (barriera fisica permanente che separa l'ambiente esterno dalla sorgente).

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accessibilità, (possibilità di accedere al sito) destinazione d'uso (ambienti privati o ambienti con fruibilità da parte della popolazione, accessibili a tutti e posti al servizio della collettività.

Modalità degli interventi Quando il materiale contenente amianto è duro e compatto e in buone condizioni di

conservazione, il proprietario deve mettere in atto un programma di controllo e manutenzione come previsto dal D.M. 06/09/1994 e successive modifiche e integrazioni (deve essere nominata una persona che valuti, nel tempo, lo stato di conservazione dei materiali che lo contengono e può essere lo stesso proprietario).

Quando il materiale contenente amianto, è friabile, danneggiato o deteriorato, è necessario un intervento di bonifica, nel rispetto della normativa vigente. I metodi di bonifica che possono essere attuati sono:

1- incapsulamento: trattamento con prodotti penetranti o ricoperti che inglobano le fibre d’amianto (questo tipo d’intervento può essere eseguito solo da ditte specializzate);

2- confinamento: installazione di una barriera a tenuta che separi l'amianto dalle aree occupate dell'edificio (questo tipo d’intervento può essere eseguito solo da ditte specializzate);

3- rimozione dell'amianto: questo tipo d’intervento è il più costoso, e deve essere effettuato da ditte autorizzate e specializzate, per garantire che le procedure siano eseguite secondo quanto stabilito dalla norma e rispettando la sicurezza delle persone e dell'ambiente. Presso l’Area Servizi al Territorio può essere richiesta informazione sulle imprese autorizzate e, notizie per la rimozione e smaltimento del cemento-amianto.

11.DIRETTIVE FINALI

Questo Ente provvede, ad adottare il presente Piano Comunale Amianto che, entro 30 giorni

dall’adozione verrà trasmesso alla Regione Calabria – Dipartimento Ambiente e Territorio.

Questo Comune provvede, inoltre, a rendicontare annualmente (entro il 31 dicembre di ogni anno)

al suddetto dipartimento regionale i risultati conseguiti e l’eventuale aggiornamento del piano.

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ALLEGATO 1

COMUNE DI CASSANO ALL’IONIO (PROVINCIA DI COSENZA)

SCHEDA N.___________ A cura dell’Ufficio ricevente

Al Dipartimento di Prevenzione Medica della ASP di

………………………………………………

All’A.R.P.A.Cal di

………………………………………..

a) Dati anagrafici del proprietario dell'edificio o referente (*):

Il/la sottoscritto Cognome …………………………………………. nome ……………………………………

Nato/a a ……………………………………Prov.………………………………….il……/……./…………….

Residente a ………... …………….. Via/Piazza ……….. ……………………………………. N……………..

Frazione………………………………..... Prov………………….. Telefono …………………………………

Ragione sociale (barrare la casella): □ Ente pubblico □ Società □ Condominio

Sede ……………………………………………………………………………………………………………..

Tel. ………………………, Fax …………………Partita IVA e/o Cod. fisc. ……………………….................

Qualifica del referente (specificare amministratore,dirigente, ecc)………………………………………………...

(*)(Per le società/Ditte /enti pubblici indicare i dati del legale rappresentante, per i condomini quelli dell' amministratore

)

b) Dati relativi all’ edificio con presenza di amianto sito nel Comune di CASSANO ALL’IONIO :

SCHEDA di AUTONOTIFICA per il CENSIMENTO degli EDIFICI/SUOLI

con presenza di MATERIALI CONTENENTI AMIANTO (da compilare per ogni immobile, pubblico o privato)

Ai sensi dell’art. 6 della Legge Regionale 27 aprile 2011, n. 14

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Via/ Piazza …………………………………………………….località………………………………………...

identificato in catasto al comune di Cassano all’Ionio al foglio n. …………… particella n.

………………….. Il sito è nel centro abitato? (barrare) □ SI

□ NO

b1) Uso a cui è adibito (barrare una o più caselle)

□ abitazione □ uffici non aperti al pubblico □ magazzini, capannoni

□ struttura pubblica o privata aperta al pubblico ( specificare enti,scuole,ospedali,alberghi,cinema,chiese, impianti

sportivi , ricreativi, autorimessa, esercizi commerciali ecc.)…………………………………………………………

□ altro uso (specificare anche, non più in attività)………………………………………………………………….

Numero di occupanti giornalmente l’edificio (mediamente): ……………………………………………………

b2) Tipo di fabbricato (barrare una o più caselle):

□ prefabbricato ( se sì specificare): □ interamente metallico □ in metallo e cemento

□ in amianto-cemento □ non metallico

□ parzialmente prefabbricato

□ tradizionale (non prefabbricato)

b3) Anno di costruzione (barrare la casella) □ prima del 1945 □ tra il 1945 e 1960

□ tra il 1970 e 1980 □ tra il 1980 e 1993 □ dopo il 1993

b4) Altri dati

- Superficie coperta (area totale) mq. …………….., n. piani ………. n. totale locali/ vani …………...........

- Ditta costruttrice (o fornitrice) se prefabbricato: …………….…………………………………………….

- indirizzo …………………………………… Via ………………………………….. n…...tel…………….

- Ditta incaricata della manutenzione………………………………………………………………………..

- Indicare l’anno/i in cui sono state eseguite operazioni di:

ristrutturazione …………………… insonorizzazione………………….. isolamento termico…………….

c) Dati relativi all’amianto

c1) Luogo dove è presente l’amianto (barrare una o più caselle):

□ nel fabbricato □ impianti □ Area ricoperta (asfaltata, ecc) □ Area in terra

□ è confinato(*) □ non confinato □ è accessibile(*) □ non accessibile

(*) il materiale contenente amianto è separato dall’ambiente da una barriera fisica permanente

(**) possibilità di accedere al sito contenente l’amianto da parte degli occupanti

c2) Tipo di materiale ,quantità e/o estensione e stato di conservazione (barrare più caselle):

□ Amianto in matrice compatta ( materiali duri che possono essere sbriciolati o ridotti in polvere solo

con l'impiego di attrezzi meccanic, per lo più cemento- amianto )

Quantità (n° , mq.) presenza di sfaldature,crepe, rotture

Lastre ondulate (tetti di eternit) ……………… □ SI □ LIEVI □ NO

Pareti (rivestimenti esterni,interni, sottotetti) ……………… □ SI □ LIEVI □ NO

Tubazioni (pluviali) ……………… □ SI □ LIEVI □ NO

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Canne fumarie (comignoli) ……………… □ SI □ LIEVI □ NO

Serbatoio idrici (cassoni) ……………… □ SI □ LIEVI □ NO

Pavimenti linoleum (mattonelle) ……………… □ SI □ LIEVI □ NO

Altro ……………… □ SI □ LIEVI □ NO

□ Amianto in matrice friabile (materiali che possono essere facilmente sbriciolati o ridotti in polvere

con la semplice pressione manuale)

Quantità (n° , mq.) presenza di sfaldature,crepe, rotture

Cartoni,carta,filtri (caloriferi,forni,caldaie) ……………… □ SI □ LIEVI □ NO

Corde,nastri, guaine (guarnizioni termiche) ……………… □ SI □ LIEVI □ NO

Imbottiture,rivestimenti,feltri(isolanti) ……………… □ SI □ LIEVI □ NO

Amianto a spruzzo (miscele isolanti) ……………… □ SI □ LIEVI □ NO

Rivestimenti tubi/caldaie (impasti gessosi) ……………… □ SI □ LIEVI □ NO

Altro ……………… □ SI □ LIEVI □ NO

c3) Misure di prevenzione (barrare più caselle):

- E’ stato adottato un programma di controllo/manutenzione e nominato □ SI □ NO

il responsabile per la gestione amianto ? ( ai sensi del capo 4 del D.M. 6.9.1994)

- E’ prevista/attuata l’eliminazione di cause di danneggiamento? □ SI □ NO

( infiltrazioni,correnti, vibrazioni, ecc.)

- E’ stato programmato un intervento di bonifica? □ SI □ NO

( se si specificare □ rimozione □ confinamento □ incapsulamento)

- Sono state già effettuate bonifiche? (esclusa la rimozione) □ SI □ NO

(se si specificare □confinamento □ incapsulamento)

................................. lì, .................

………………………………………………………………………………………………….

(firma del dichiarante –leggibile e per esteso)

Allegare:

1. Planimetria con numerazione dei locali interessati dalla presenza di amianto;

2. Fotografie del materiale contenente amianto e del contesto (edificio/area);

3. Certificato di visura catastale.

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Da allegare alla Scheda di Autonotifica per il Censimento Amianto

CONSENSO

In relazione all’informativa riportata sulla scheda di Censimento, si esprime il consenso per il trattamento dei

dati personali, ai sensi del D.lgs. 196/2003 da parte del Comune di Cassano all’Ionio e della Regione Calabria,

delle Aziende Unità Sanitarie Provinciali ( ex Aziende U.S.L.) e dell’Agenzia Regionale per la Protezione

dell’Ambiente (ARPACAL.) , per le finalità istituzionali, connesse o strumentali, mediante strumenti idonei a

garantire la sicurezza e la riservatezza, da effettuarsi manualmente o con modalità elettroniche e/o

automatizzate, idonee per il collegamento dei dati con quelli di altri soggetti, in base a criteri qualitativi,

quantitativi e temporali, ricorrenti o definibili di volta in volta. Si esprime, altresì, il consenso per la

comunicazione e l’invio dei dati a terzi, cioè a quelle categorie di soggetti individuati nell’informativa, in

conformità alle norme di tutela della riservatezza e sicurezza. Viene espresso analogo consenso al

trattamento dei dati personali da parte di persone fisiche o giuridiche che affiancano, con attività di supporto,

gli Enti sopra indicati, per l’esecuzione delle attività o dei servizi resi, individuati per le categorie di

appartenenza nell’informativa.

Data…………………… Firma……………………………

INFORMATIVA/“TUTELA DELLA PERSONA E DI ALTRI SOGGETTI RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI

PERSONALI”, ai sensi del d.lgs. 196/2003.

Si informa che, nel rispetto della normativa vigente, i dati personali, forniti con le schede di autonotifica (o di

rilevazione) per il Censimento amianto - potranno formare oggetto di trattamento di tipo statico e dinamico,

inteso complessivamente come raccolta, registrazione, organizzazione, conservazione, trascrizione,

costituzione banche-dati, elaborazione, selezione, utilizzo, estrazione, aggregazione, correlazione, blocco,

comunicazione, diffusione, cancellazione e distribuzione ovvero come combinazione di due o più di tali

operazioni. Titolari dei trattamenti suddetti sono il Comune di Cassano all’Ionio, la Regione Calabria, le

Aziende Sanitarie Provinciali/ ASP ex U.S.L.) e l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPACAL)

presso le rispettive sedi legali. Il trattamento dei dati potrà avvenire sia in forma manuale, sia attraverso

strumenti automatizzati, tali da memorizzare, gestire o trasmettere i dati stessi, in modo da garantirne la

sicurezza e la riservatezza. Si informa che il trattamento dei dati personali potrà essere effettuato, in Italia,

da persone fisiche o giuridiche (ad esempio: istituti di ricerca, società, imprese, ecc), che assicurino specifiche

elaborazioni, nell’interesse degli Enti richiedenti sopra citati, oppure che svolgano attività connesse e di

supporto a quella degli Enti stessi e/o attività finalizzate all’impostazione, esecuzione, sintesi di rapporti

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informativi e/o di studio, definiti al momento o da definire ad opera degli Enti anzidetti istituzionalmente

interessati. Si informa, inoltre, che relativamente al trattamento dei dati, secondo le modalità e con le finalità

sopra esposte, possono essere esercitati i diritti di cui all’art. 7 del d.lgs. 196/2003.