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Periodico redatto a cura dell’Unione Cuore dello Stella tra i Comuni di Rivignano, Pocenia e Teor 18 Pubblicità inf. al 70% - Gruppo IV - Quadrimestrale ∙ Aut. del Trib. di Ud n. 21/95 del 12.10.95 ottobre 10 CUORE dello STELLA

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Periodico redatto a cura dell’Unione Cuore dello Stella tra i Comuni di Rivignano, Pocenia e Teor

18

Pubblicità inf. al 70% - Gruppo IV - Quadrimestrale ∙ Aut. del Trib. di Ud n. 21/95 del 12.10.95

ottobre 10

CUOREdelloSTELLA

Periodico redatto a cura delle Amministrazioni Comunali di Rivignano, Pocenia e Teor

Unione “Cuore dello Stella”

Pubblicità inf. al 70%Gruppo IV - QuadrimestraleAut. del Trib. di Ud n° 21/95 del 12.10.95

Direttore Responsabile: Dr. Angelo Sandri

Supervisori:Mario Anzil, Fabrizio Mattiussi, Danilo Bernardis

Editore e Direzione: Comune di RivignanoP.zza IV Novembre - Rivignano

Tiratura inferiore a 5.000 copieRecapitato gratuitamente alle famiglie di Rivignano, Pocenia e Teor.

Foto di copertina:per gentile concessione© Andrea Pertoldeo

Impaginazione e stampa:Grafiche Manzanesi

Per inserzioni pubblicitarie in questo giornale

rivolgersi all’ufficio U.R.P. del Comune di Rivignano

Tel. 0432 773440

www.comune.rivignano.ud.it

www.comune.pocenia.ud.it

www.comune.teor.ud.it

Sommario Unione “Cuore dello Stella”

Editoriale 3 Presidente dell’Unione

Rivignano

Vita amministrativa 4 XX Anniversario del gemellaggio Rivignano-Pörtschach XX Cjadalan dal zimulament Rivignan-Pörtschach

5 “Il sentiero degli italiani” in Belgio “Il sentiero degli italiani” inta la belgjiche

6 Facciamo chiarezza sulla tassa sui rifiuti solidi urbani (TARSU)

Vita associativa 7 Bimbinfiera

8 Programma Fiera Santi

11 “Giulietta” abitò ad Ariis?

12 Stagione Teatrale 2010/2011

13 Il ricordo di Alessandro Marin

Pocenia

14 Editoriale

Vita amministrativa 15 La cittadinanza onoraria al Prof. Danilo ZOLO La citadinance onorarie al Prof. Danilo ZOLO

Curiosità 16 Origini geografiche del riso

Vita associativa 18 45° Anniversario della sezione AFDS di Torsa, Roveredo e Paradiso 45° Cjadalan da la sezion AFDS di Torse, Lavorêt e Paravîs

Opinioni di minoranza 19 Gruppo consiliare di minoranza “Insieme per Pocenia”

Teor

Vita amministrativa 20 Inaugurazione del monumento dedicato a “Libertà e democrazia”

21 Islam e democrazia: convegno tra laicismo e fede

Vita associativa 22 Campomolle Vs Resto del Mondo

23 Autoemoteca: nel 2011 faremo di sicuro il bis! Autoemoteche: intal 2011 o fasarìn sigûr il bis! a Rivignano

editoriale

In questo periodo di crisi è indispensabile far ricorso a ogni possibile strumento, anche “creativo”, per reperire le risorse e per aggiudicarsi i finanziamenti necessari a garantire i servizi e a far crescere i nostri Comuni.Basti pensare alla traduzione in lingua friulana di questo giornale, che ci ha consentito di accedere ai fondi per la tutela del friulano. Ma oggi ci vuole qualcosa in più per aggiudicarsi gli stanziamenti e per attrarre investitori nel nostro territorio, oggi diventa fondamentale riuscire a elaborare progetti originali e costruire sinergie coinvolgendo tutte le proprie conoscenze.Una questione che sarà una sfida importantissima per il nostro territorio è rappresentata dal recupero del complesso di Villa Ottelio.L’edificio padronale, da oltre quindici anni in stato d’abbandono, si trova in gravissime condizioni e rischia di crollare. Per riuscire a salvare quest’area d’inestimabile valore stiamo lavorando, d’intesa con la Regione e in collaborazione con i professori e gli studenti della Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Venezia, allo studio di un progetto per il restauro e la valorizzazione della Villa e delle adiacenze, auspicando un intervento congiunto tra pubblico e privato attraverso un’operazione di finanziamento a lungo termine (project financing).Un’altra questione particolarmente urgente è quella diretta agli investimenti per le opere dell’edilizia scolastica.I contributi regionali che siamo riusciti a ottenere per la copertura dei debiti precedentemente accumulati e per la ristrutturazione straordinaria della Scuola Materna Duca d’Aosta, i cui beni (l’asilo e l’ex “Casa delle Suore”) sono destinati a diventare presto di proprietà del Comune di Rivignano, rappresentano per il nostro territorio un traguardo importante che dovrà essere il punto di partenza per un nuovo percorso da affrontare con impegno e lungimiranza.Sapendo cogliere tutte le opportunità dai finanziamenti, non soltanto regionali e statali, ci sarà possibile completare la messa in sicurezza e realizzare i necessari interventi di manutenzione degli altri edifici scolastici e provvedere, inoltre, alla dotazione di nuovi strumenti e di strutture in grado di rendere i nostri bambini e i nostri ragazzi partecipi di attività idonee ai nuovi traguardi sociali e culturali.Garantire la sicurezza degli edifici scolastici riteniamo sia un elemento imprescindibile, accanto alla qualità dei contenuti, per gli alunni e per tutti coloro che operano nel sistema scolastico.Ottenere in donazione o in devoluzione beni anche immobili e anche di ingente valore (es. asilo e ex casa delle suore), coinvolgere iniziative e capitali sia privati sia pubblici di enti superiori (provincia, regione, stato, comunità europea), sensibilizzare tanti volontari per ottenere il loro costante, entusiasta e prezioso aiuto: sono queste le vie da percorrere in un periodo di crisi così grave da aver tra gli altri costretto anche tutti i comuni a una cronica carenza di fondi. E per far ciò bisogna sempre dimostrare di essere interlocutori preparati e capaci.

Il Presidente dell’Unione dei Comuni Cuore dello StellaSindaco di Rivignano

Avv. Mario Anzil

Editoriale del Presidente dell’Unione

RETTIFICA ARTICOLO SUL GEMELLAGGIOPubblicato a pag. 9 del periodico N. 17

Su segnalazione del Sig. Giuseppe Toso si comunica che a raggiungere Pörtschach in bicicletta non sono stati i Soci del VELO CLUB di Rivignano ma il Signor Tolò Sergio, Presidente della Società Ciclistica “VILLA DI WARMO”, il Signor Pellizzer Andrea, Vice Presidente della stessa, unitamente al signor Toso Giuseppe iscritto alla società ciclistica.

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Rivignanowww.comune.rivignano.ud.it

vita amministrativa

Domenica 26 settembre 2010, si è celebrato a Rivignano il secondo appuntamento del xx° Anniversario del gemellaggio fra il nostro Comune e la pittoresca cittadina austriaca sul lago di Velden, Pörtschach. In una giornata dal tempo incerto, la manifestazione si è svolta nel migliore dei modi. Gli amici austriaci, giunti a Rivignano alle nove, sono stati accolti ufficialmente dall’Amministrazione comunale, dalla Polizia municipale e dalla Protezione civile in divisa, dal gruppo Alpini di Rivignano e dalla Banda dello Stella. E dopo essere stati accompagnati nei due grandi tendoni allestiti in piazza Tarabane, proprio per l’occasione, dove è stato loro servito un abbondante rinfresco, sono iniziate le celebrazioni in programma: visita al Cimitero, per la deposizione di omaggi floreali sulla tomba dell’ex Sindaco Mainardis, cofondatore del sodalizio fra le due cittadine, venti anni or sono, quindi sosta in piazza Pörtschach per gli omaggi floreali e l’esecuzione dell’Inno della Carinzia, e corteo, con la Banda in testa, verso il Duomo, per partecipare alla S. Messa solenne, celebrata in italiano e tedesco da Don Paolo Brida, e accompagnata da tre Cori austriaci e dal nostro Coro parrocchiale. Subito dopo, tutti i partecipanti si sono raccolti nei tendoni in piazza, per assistere agli interventi delle Autorità dei due Comuni, dei rappresentanti degli Alpini e degli Alpinjager, allo scambio dei doni e, infine, per prendere parte al lauto pranzo organizzato dagli Alpini di Rivignano. Lo stesso Sindaco Anzil, nel suo intervento, ha più volte ringraziato per l’impegno dimostrato e il magnifico lavoro svolto, gli Alpini, le Pro loco di Rivignano ed Ariis, e tutte le Associazioni ed i volontari coinvolti con attività di supporto ed iniziative varie, proposte per allietare ed arricchire la festa dell’amicizia fra le due comunità. Vanno a tal proposito ricordati: il Gruppo 47, “il Cerchio della Vita” onlus, i Mammaepapàveri, il Drin e Delaide, gli Amatori calcio Rivignano, i Pescatori Rivignano, i Paramotori Fly in peace, l’UTE , i Motori dello Stella, il Velo club, l’associazione Vivi lo Stella, la Banda dello Stella, il Coro parrocchiale, e quanti hanno generosamente contribuito, con i loro prodotti, alla riuscita dell’evento. Da ultimo, vanno doverosamente ringraziati i numerosissimi rivignanesi (più di cinquecento presenze!) che, con la loro partecipazione hanno sostenuto l’iniziativa dell’Amministrazione comunale, hanno dato senso alla parola “gemellaggio”, per la riconferma del sodalizio nato vent’anni fa, fra Rivignano e Pörtschach, e hanno contribuito a trasformare una giornata piovosa in una vera festa, piena di allegria, musica, canti, balli e tanta sincera amicizia. Al momento della partenza anche il sole è uscito per salutare gli amici austriaci.

Domenie ai 26 di Setembar dai 2010 a si è fat fieste a Rivignan pal secont apontament dal XX Cjadalan dal Zimulament fra il nestri Comun e la citadine austriache sul lâc di Velden, Pörtschach. Intune zornade dal timp no masse biel, la manifestazion a si è davuelte benon. I amiis da l’Austrie, rivâts a Rivignan tor 9, a son stâts ricevûts uficialmentri da l’Aministrazion comunâl, da la Polizie municipâl e da la Protezion civîl in divise, dal Grup Alpins di Rivignan e da la Bande dal Stele. Dopo jessi stâts compagnâts intai doi grancj tendons metûts in pîts in Place Tarabane propit par cheste ocasion, dulà che ur è stât servît un bondant rinfresc, a son scomençadis lis celebrazions in program: visite in Simitieri par la deposizion di omaçs floreâls su la tombe da l’ex Sindic Mainardis, cofondadôr dal sodalizi fra lis dôs citadinis, vincj agns fa; po dopo fermade in place Pörtschach par altris omaçs floreâls e l’esecuzion da l’imni da la Carinzie, e la sfilade, cu la Bande in teste, viers il Domo par partecipâ a la Messe solene, celebrade par talian e par todesc di Don Paolo Brida, e compagnade di trê coros austriacs e dal nestri coro parochiâl. Subit dopo ducj i presints a si son racuelts sot dai tendons in place par assisti ai intervents da lis autoritâts dai doi Comuns, dai rapresentants dai Alpins e dai Alpinjäger, al scambi dai regâi e, par finî, par cjapâ part al gustâ organizât dai Alpins di Rivignan. Ancje il Sindic Anzil, intal so intervent, al à ringraziât plui voltis, par l’impegn dimostrât e il grant lavôr che a àn davuelt, i Alpins, lis Pro Loco di Rivignan e di Ariis e dutis lis Associazions e i Volontaris coinvolts cun ativitâts di supuart e iniziativis variis, par legrâ e insiorâ la fieste da l’amicizie tra lis dôs Comunitâts. Par chest a bisugne recuardâ: il Gruppo 47, “il Cerchio della Vita” onlus, i Mammaepapàveri, il Drin e Delaide, i Amatori calcio Rivignano, i Pescatori Rivignano, i Paramotori Fly in peace, l’UTE , i Motori dello Stella, il Velo club, l’associazion Vivi lo Stella, la Banda dello Stella, il Coro parochiâl, e ducj chei che a àn contribuît cun gjenerositât, mediant dai lôr prodots, a la riesside dal event. Par ultin, a bisugne ringraziâ dute la int di Rivignan (plui di cinccent presincis!), che, cu la lôr partecipazion a àn sostignût l’iniziative da l’Aministrazion comunâl, a àn dât sens a la peraule “zimulament”, par confermâ il sodalizi nassût 20 agns fa, fra Rivignan e Pörtschach, e a àn contribuît a trasformâ une zornade di ploie intune vere fieste, plene di ligrie, musiche, cjants, bai e tante sincere amicizie, saludade a la fin ancje dal soreli!

XX Anniversario del gemellaggioRivignano-Pörtschach

“Il sentiero degli italiani” in BelgioDedicata ai nostri emigrantiuna strada che porta alla miniera

“Il sentiero degli italiani” inta la BelgjicheDedicât ai nestris Emigrantsune strade che e puarte inte miniere.

XX Cjadalan dal zimulamentRivignan-Pörtschach

vita amministrativa

Una delegazione rivignanese ha partecipato recentemente in Belgio alla “Giornata della Memoria degli Emigranti”. La lapide commemorativa collocata su un blocco di “pietra blu” all’inizio della stradina denominata “Sentiero degli Italiani” che porta ad una miniera ormai dismessa, ha rappresentato un omaggio al duro lavoro di coloro che, a partire dagli anni ’20, lasciarono il paese in riva allo Stella per andare a lavorare nelle miniere di carbone e nelle cave di pietre a Spontin in Vallonia. Il monumento è stato scoperto, al suono degli inni nazionali, da due ex emigranti, Giobatta Del Zotto e Franco Valent, alla presenza del vicesindaco di Rivignano Edi Baron Toaldo accompagnato da alcuni rappresentanti delle associazioni Locali (Associazione Emigranti, Banda Musicale Primavera, Caritas, Motori dello Stella, Par no dismenteà, Università della Terza Età), dal sindaco di Yvoir Ovide Monin e dal Console italiano in Belgio. Profonda riconoscenza per questa lapide, voluta dall’”Associazione Patrimonio Spontin”, è stata espressa dal vicesindaco. «Solo tra il 1945 e il 1985 da Rivignano sono emigrati all’estero circa 1117 persone delle quali poco più della metà sono rientrate -ha affermato- chi non è potuto tornare, ha conservato dentro l’animo un sentimento forte di attaccamento alla terra che gli ha dato i natali, una nostalgia per i luoghi, gli affetti, e le persone mai dimenticati. Alcuni di questi hanno percorso per molti anni “il Sentiero degli Italiani” a Spontin per recarsi al lavoro in miniera sempre con la volontà, la forza, l’onestà e l’orgoglio della gente friulana e rivignanese». Nel corso di queste giornate di festa è stata inoltre celebratala una S. Messa presso la chiesa di Spontin da Padre Remo Pestrin, missionario nativo di Rivignano lì presente per la specifica ricorrenza. La liturgia ed i canti del coro locale sono stati eseguiti in francese, vallone e friulano.

Une delegazion di Rivignan e à partecipât recentementri inte Belgjiche a la “Zornade da la memorie dai Emigrants”. La lapide memoreative poiade suntun bloc di “piere blu” al inizi da la stradele clamade “Sentiero degli Italiani” che al puarte a une miniere oramai dismetude, al è stât un omaç al lavôr dûr di chei che, a partî dai agns Vincj, a lassarin il paiis in rive al Stele par lâ a lavorâ inta lis minieris di cjarvon e inta lis gjavis di piere a Spotin in Vollonie. Il monument al è stât discuviert, al sun dai imnis nazionâi, dai doi ex emigrants, Giobatta Del Zotto e Franco Valent, a la presince dal vicesindic di Rivignan Edi Baron Toaldo compagnât di un pôcs di rapresentants da lis associazions locâls (Associazion Emigrants, Bande Musicâl Primevere, Caritas, Motôrs dal Stele, Par no dismenteâ, Universitât da la Tierce Etât), dal Sindic di Yvoir, Ovide Monin, e dal consul italian inte Belgjiche. Il vicesindic al à esprimût profonde ricognossince par cheste lapide, volude da l’”Associazion Patrimonio Sportin”. “ Dome tra il 1945 e il 1985 di Rivignan a son emigrâts intal forest cuasi 1117 personis e pôc plui da la metât di chestis a son tornadis indaûr - al à dit - cui che a nol à podût tornâ, al à tignût dentri un sintiment fuart di tacament a la tiere che lu à viodût a nassi, une nostalgjie pai lûcs, i afiets e lis personis mai dismenteadis. Cualchidun al à cjaminât par tancj agns sul “Sentiero degli Italiani” di Spontin par lâ a lavorâ in miniere simpri cu la volontât, la fuarce, l’onestât e la braure da la int furlane e rivignanese”.Dilunc chestis zornadis di fieste e je stade ancje dite une messe li da la glesie di Spontin di don Remo Pestrin, missionari natîf di Rivignan, presint culì par cheste ocasion. La liturgjie e i cjants dal coro locâl a son stâts fats par francês, valon e furlan.

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Rivignanowww.comune.rivignano.ud.it

vita amministrativa

Facciamo chiarezzasulla tassa sui rifiuti solidi urbani (TARSU)Più 15%!!! Questo è il dato su cui dobbiamo

ragionare e questo è il punto di partenza da dove cominciare a discutere e dove dobbiamo dare chiarezza, in quanto nelle scorse settimane la bollettazione recapitata nelle vostre case ha suscitato parecchi malumori e perplessità. La tassa rifiuti che in questi giorni vi è stata inviata fa riferimento all’anno 2009. In realtà però c’è da dire che in quel conteggio non andiamo a pagare lo smaltimento rifiuti dell’anno indicato ma ciò che è stato rendicontato nell’anno precedente , cioè nel 2008. Se ricordate fu proprio in quell’anno che ebbe inizio nel secondo semestre la crisi economica a livello mondiale. Ricorderete il crollo di tutte le borse europee, asiatiche ed americane, l’innalzamento del costo del greggio fino ad assestarsi a circa 120 $ al barile. Inoltre in friuli nello stesso periodo ci fu la chiusura di tutte le discariche presenti sul territorio regionale, costringendo quindi gli operatori del settore a dover trasportare i rifiuti prodotti in discariche dislocate in giro per tutto il nord italia. Tutta questa serie di circostanze ha fatto si che il costo sostenuto dall’amministrazione per lo smaltimento rifiuti in quell’anno fu notevolmente lievitato rispetto a quanto si era preventivato. Il decreto ministeriale sancisce che i costi sostenuti per lo smaltimento dei rifiuti e tutte le spese direttamente collegate ad esso, ad esempio lo spazzamento stradale e il verde, sono da ripartire al 100% sulla popolazione. Ci tengo a precisare che all’epoca il nuovo sistema di raccolta differenziata non era stato ancora

attivato, infatti partì solo con il 1° ottobre del 2009, dando tra l’altro fin da subito buoni risultati in termini di percentuale di differenziata. In occasione della campagna di sensibilizzazione del nuovo sistema di raccolta e soprattutto durante le serate di presentazione alla cittadinanza del nuovo sistema di raccolta porta a porta, ricordo bene di aver spiegato come sta procedendo il trend della produzione di rifiuti pro capite e il conseguente costo di smaltimento. Le due curve che si generano creano una forbice che vede aumentare sistematicamente la quantità di rifiuto ed esponenzialmente i costi di smaltimento. Dissi all’epoca che fare la differenziata avrebbe potuto ridurre il distacco della forbice portando ad una riduzione dell’aumento dei costi di discarica. In effetti questa previsione venne subito confermata ad inizio anno 2010 quando il consultivo della spesa di smaltimento inviato da A&T 2000 fu inferiore a quanto preventivato in sede di bilancio, nonostante ci fossero le spese di Start-up del nuovo sistema di raccolta. L’amministrazione inoltre sta pensando di poter passare nei prossimi mesi ad un nuovo metodo di tariffazione, da TARSU a TIA. Questo metodo permette di andare a calcolare la tariffa in modo più equo tra la popolazione e cioè i nuclei famigliari più numerosi pagheranno più immondizie dei nuclei meno numerosi. Un altro punto a vantaggio di questo sistema di raccolta è stato che in concomitanza con la consegna dei contenitori per la raccolta sono emerse una serie di situazioni in cui alcuni nostri cittadini non avevano mai pagato la tassa rifiuti in quanto non erano mai entrate in ruolo, per i più svariati motivi che non stiamo qui ad analizzare. Questa situazione permetterà quindi di aumentare il numero delle persone che dividono la spesa generale contribuendo cosi a limitare gli aumenti. Un problema di cui mi trovo in imbarazzo ad affrontare è l’abbandono

dei rifiuti ingombranti e non solo in zone non predisposte per la raccolta. La vecchia discarica siamo stati costreti a chiuderla perché non più a norma, stiamo lavorando alla progettazione di una nuova, con un concetto di eco piazzola di terza generazione, capace di soddisfare le esigenze del nostro paese. In attesa della realizzazione è stato avviato un sistema di raccolta temporaneo ogni 15 giorni presso il magazzino comunale in via Kennedy a Rivignano. Nonostante ciò vi sono ancora dei cittadini che continuano a portare i rifiuti nella vecchia discarica abbandonandoli a terra. Oltre al gesto poco ortodosso, oltre al fatto che c’è qualcuno che poi deve andare a raccogliere i vostri rifiuti a terra, c’è da dire che tale comportamento non è dignitoso e rispettoso per il prossimo oltre che ad essere un reato penale oltre che pecuniario. Verrà intensificato il controllo sul territorio adottando la tolleranza “0” ai trasgressori. Verranno inoltre prese delle iniziative di controllo anche per coloro che si recano fuori comune a portare i propri rifiuti nei cassonetti stradali tradizionali, non è giusto infatti far smaltire ad altri le propri immondizie solo per pigrizia nel fare la differenziata. Mi sento quindi in dovere di invitare nuovamente tutta la popolazione a dare il proprio contributo ad una giusta causa, che è quella della raccolta differenziata. E’ una scelta di vita, una condotta civica, la consapevolezza che è l’unica strada percorribile per ridurre gli aumenti dei costi. I rifiuti sono un problema non di altri ma di ognuno di noi e tutti assieme possiamo fare la differenza. Sta nella nostra sensibilità la soluzione di un problema che riveste un’importanza planetaria ormai. Diamo la possibilità ai nostri figli di trovare almeno cosa abbiamo trovato noi su questo Paese, rendiamoci tutti partecipi del nostro e del loro futuro, dimostrando che si può fare qualcosa di buono anche in un piccolo paese come Rivignano.

Sotto lo sguardo del caldo e benevolo sole estivo, lo scorso 15 agosto si è realizzata a Rivignano la seconda edizione di Bimbinfiera,

manifestazione ideata e organizzata dal gruppo Mammepapàveri, dedicata a tutti i bimbi, ma anche a chi bambino non è più ma conserva nel proprio spirito l’entusiasmo dell’età dell’innocenza. Nel contesto della ritrovata sagra paesana, raccolti nel padiglione messo a disposizione dalla Sezione Alpini che Mammepapàveri ha adornato con fantasia, con orgoglio e determinazione anche quest’anno bambini di varie età hanno generosamente collaborato per la buona riuscita del mercatino, dove giocattoli, manufatti, oggetti usati di ogni genere e natura sono stati esposti con cura e negoziati dai piccoli provetti venditori. Un’autopompa dei Vigili del Fuoco di Codroipo faceva bella presenza di sé, esibendo tutte le attrezzature che i bambini osservavano curiosi, ansiosi di poter indossare tuta ed elmetto ed attivare l’idrante per simulare, con l’aiuto dei Vigili volontari, lo spegnimento di un fuoco. Quando i bagliori del tramonto hanno ceduto il passo all’oscurità notturna, tra una cascata di bolle di sapone, mille luci colorate hanno continuato a dar vita alla festa e Bimbinfiera ha voluto ancora una volta sorprendere i propri visitatori con inedite attrazioni. Con l’accoppiata innovativa “pesca-lotteria” i biglietti, sempre vincenti, si sono esauriti in brevissimo tempo. Nell’angolo Babybasket, piccoli e grandi ospiti hanno tentato la fortuna in canestri di varie misure. Mentre la giostra Paperina Valentina divertiva i più piccini, farfalle, draghi, fiori, animali e mille

altre decorazioni trasformavano visi e braccia dei bambini (… e non solo) nell’area Truccabimbi. Un singolare teatro di burattini ha raccolto l’attenzione generale raccontando comicamente i quotidiani capricci di una scolaretta. Con una ventata di energia e dinamismo, la Babydance ha coinvolto i piccoli ospiti in danze dai ritmi incalzanti sia su note di altri tempi, che di travolgenti tormentoni estivi. Uno spettacolo di giocolieri di fuoco, nella tarda serata, ha mantenuto viva l’allegria, finché un pensiero commosso è stato rivolto ai bimbi meno fortunati, ai quali la festa è stata dedicata: lo sguardo di tutti i presenti è stato rivolto al cielo, per seguire l’innalzarsi e lo sparire nel buio di centinaia di palloncini colorati che in un gesto unanime tutti i bambini hanno lasciato volar via. Grazie alla generosità dei visitatori e degli sponsor, Bimbinfiera ha potuto ancora una volta sostenere (con una donazione € 2.607,32), l’Associazione Luca Onlus di Udine, che offre sostegno alle famiglie con bambini che presentano problemi oncologici. Il sentito riconoscimento e ringraziamento di Mammepapàveri va a tutti coloro i quali hanno collaborato per la buona riuscita dell’evento: il Comune e la Pro Loco di Rivignano, il gruppo ricreativo Drin e Delaide, gli sponsor che hanno offerto premi e contributi e tutti i volontari che si sono uniti per gli allestimenti. Uno sforzo unanime raggiunge scopi che trascendono le possibilità del singolo, per tale motivo Mammepapàveri trova nuova energia ogni qualvolta un nuovo componente si unisce al gruppo (per info [email protected]; cel. 366 1981218).

BIMBINFIERA

Sot dai voi di un cjalt e benevul soreli estîf, a si è davuelte ai 15 di Avost a Rivignan la seconde edizion di Bimbinfiera, manifestazion

ideade e organizade dal grup Mammepapàveri, dedicade a ducj i fruts, ma ancje a cui che a nol è plui frut, ma al puarte dentri di se l’entusiasim dal etât da l’inocence. Intal contest da la ricjatade sagre paisane, racuelts intal paveon metût a disposizion da la Sezion Alpins che Mammepapàveri al à decorât cun fantasie, cun braure e determinazion, ancje chest an i fruts di etâts diferentis a àn gjenerosementri colaborât par la buine riesside dal marcjât, dulà che zugatui, robutis fatis a man, robis dopradis di cualsisei gjenar e nature a son stâts metûts in mostre e vendûts dai piçui. Une autopompe dal Vigjii dal fûc di Codroip e jere in mostre cun dute la montadure e i imprescj che i fruts a cjalavin cui voi specolâts, parcè che a no vedevin la ore di meti su la tute e l’elmet e a impiâ l’idrant, judâts dai Vigjii volontaris, par fâ fente di studâ un fûc. Dopo il tramont, sot di une colade di bufulis di savon, mil lûs coloradis a àn continuât a dâ vite a la fieste e Bimbinfiera al à volût, ancjemò une volte, maraveâ i visitadôrs cun atrazions ineditis.In graciis da la gnove cjatade “pescje - lotarie” i biliets, simpri vincents, a son finîts intun moment. Intal cjanton Babybasket, ospits piçui e grancj a an provât a zuiâ cun canestris di plui misuris. Intant che la gjostre Paperina Valentina e faseve divertî i plui piçui, paveis, drâcs, rosis,

bestiis e mil decorazions a trasformavin musis e braçs (...e no dome) dai fruts intal cjanton Truccabimbi. Un curiôs teatri di marionetis al à tirât a se l’atenzion gjenerâl contant in maniere comiche i capriçs di une frute. Cuntune bugade di energjie e dinamisim, la Babydance e à coinvolt i piçui ospits cun balets sedi su notis di altris timps, sedi da l’ultin tormenton estîf.Un spetacul di gaugars cul fûc, a sere tarde, al à tignût vive la ligrie, fintremai che al è stât dedicât un pinsîr ai fruts mancul fortunâts, parcè che propit par lôr e jere la fieste: i voi di ducj i presints a si son alçâts al cîl, par viodi centenârs di balonuts che a sparivin adalt tal scûr, lassâts svualâ ducj insiemi dai fruts. In graciis da la gjenerositât dai visitadôrs e dai sponsor, Bimbinfiera al podût sostignî ancjemò une volte (cuntune donazion di 2.607,32 euros), la Associazion Luca Onlus di Udin, che e ufrìs sostegn a lis fameis cun fruts cun problemis oncologjics. Il sintût ringraziament di Mammepapàveri al va a ducj chei che a àn colaborât par la buine riesside da l’event: il Comun e la Pro Loco di Rivignan, il grup ricreatîf Drin e Delaide, i sponsor che a àn ufiert premis e contribûts e ducj i volontaris che a si son unîts par preparâ il dut.Un sfuarç unanim al rive a obietîfs che a superin lis pussibilitâts dal singul, par chest Mammepapàveri al cjate gnove energjie ogni volte che un gnûf component a si unìs al grup (par informazions [email protected]; cel. 366 1981218

vita associativa

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Rivignanowww.comune.rivignano.ud.it

vita amministrativavita amministrativa

DOMENICA 24 OTTOBRE Ore 9.30 GIORNATA DEL DONATORE a Sivigliano a cura del A.F.D.S. di Rivignano con l’accompagnamento della “Banda dello Stella” Ore 15.00 FIERA DEL BAMBINO - apertura Luna Park con biglietto omaggio

GIOVEDI’ 28 OTTOBRE Ore 20.00 Serata “BACALÀ” aperta a tutti presso il Tendone Centrale

I sapori della tradizione proposti dai ristoratori locali e musica dal vivo Ore 20.30 Assegnazione “CALE D’ARINT 2010” presso il ristorante “Al Morarat”

a cura dell’Ass. Cult. “Par no dismenteâ”

VENERDI’ 29 OTTOBRE Ore 15.00 Apertura Luna Park Ore 19.00 Apertura chioschi enogastronomici Ore 19.30 Musica dal vivo “Duetto di fisarmoniche” presso Osteria “L’Aghesante” Ore 20.00 “Cena con delitto” presso il ristorante “Principato di Ariis” Dalle ore 20.00 Musica dal vivo “Musikioscho” presso Osteria “Da Leo” e Chiosco Olympia Basket Ore 20.30 Presentazione con dibattito del libro “Mosè dei Faraoni” di Luigi Cosmi

presso il Ristorante “Al Morarat” “La Musiche di Rivignan” nel Tendone Centrale

SABATO 30 OTTOBRE Dalle ore 09.00 Presso la Pista di BMX esibizione

con l’atleta della nazionale Manuel Schiavo Ore 15.00 Luna Park - Festa del Bambino con biglietti omaggio Dalle ore 18.00 Aperitivo con DJ nel Tendone Centrale Ore 19.00 Inaugurazione ufficiale della Fiera dei Santi,

delle Mostre permanenti, della Mostra dell’Antiquariato e di Piazza Italia Ore 19.30 Musica dal vivo “Duetto di fisarmoniche” presso Osteria “L’Aghesante” Ore 20.00 Piazzetta “La Cale” serata D.J. anni ‘70 - ‘90 Ore 20.30 Tendone Centrale - Concerto Live “EXES” Ore 21.00 Concerto 80’s alive presso Osteria “Da Leo” e Chiosco Olympia Basket Spettacolo di Samba con Ballerine Brasiliane presso il chiosco Banda dello Stella

DOMENICA 31 OTTOBRE Ore 8.00 Mercato Settimanale “del Lunedì” Dalle ore 9.00 In Piazza STAGE DI BMX aperto a tutti i tesserati dell’Ass. 48ERRE-BMX TEAM Dalle ore 14.00 In Piazza dimostrazione mini e super volley a cura dell’Ass. Stella Volley (dedicata ai bambini 6/11 anni) Ore 15.00 GIOCABIMBI a cura del “Gruppo Giovani” Torneo di Scacchi individuale semilampo 15’ presso Bar “Da Ettore” Ore 16.00 Dimostrazione Judo e difesa personale a cura del ShobukanJudo Rivignano presso Tendone Centrale Ore 17.00 Presentazione squadre Stella Volley (presso stand) Dalle ore 18.00 Aperitivo RIVIGAMBO con DJ Biatti e buffet per tutti offerto dall’U.S. Rivignano presso Tendone Centrale Ore 19.30 Musica dal vivo “Duetto di fisarmoniche” presso Osteria “L’Aghesante” Ore 20.00 In Piazza e Via Umberto I° CCCOOOCCCIIISSS,,, SSSTTTRRRIII IIISSS eee AAAGGGAAANNNIIISSS fffeeessstttaaa mmmaaasssccchhheeerrraaatttaaa cccooonnn fffooolll llleeettt ttt iii ,,, ssstttrrreeeggghhheee eee sssiii rrreeennneee ddd’’’aaacccqqquuuaaa dddooolllccceee,,,

mmmaaannngggiiiaaafffuuuooocccooo,,, tttooorrrccceee iiinnnfffuuuooocccaaattteee eee zzzuuucccccchhheee mmmaaagggiiiccchhheee --- “““TTTrrruuuccccccaaabbbiiimmmbbbiii”””

Intrattenimento musicale con “Music Band ‘60” presso stand Udinese Club Serata DJ “Musica a 360°” in piazzetta “La Cale”

Ore 20.30 Chiesa aperta Degustazione gratuita del GELATO DI ZUCCA presso gelateria “Da Laura”

In Piazza degustazione gratuita dei FAGIOLI GRASSI offerta dalla Locanda “Al Mulino” in collaborazione con il “Gruppo del Carnevale” di Ivrea

Ore 21.00 “Serata con DJ Genovesi e le sue zuccolette” presso Osteria “Da Leo” e chiosco Olympia Basket Ore 21.00 Sfilata e premiazione del “Concorso miglior Strega” Junior Ore 22.00 Sfilata e premiazione del “Concorso miglior strega” Senior A seguire Musica dal Vivo Ore 23.30 Gran finale con la “Strega infuocata” 2

LUNEDI’ 1 NOVEMBRE Dal mattino MOSTRE PERMANENTI - MERCATO DELL’ANTIQUARIATO - PIAZZA ITALIA

LUNA PARK - RASSEGNA COMMERCIO E ARTIGIANATO - PESCA DI BENEFICENZA - MERCATINO DELLE PULCI - ARTI E MESTIERI DI UN TEMPO - MOSTRA DEL MOBILE ANTICO (ex INAPLI Dalle ore 9.00 Area ex-consorzio agrario MOSTRA-MERCATO di Moto e Auto d’Epoca a cura dell’Ass. Motori dello Stella di Rivignano

Ore 9.00 10^ MARCIALONGA NATURALISTICA “Parco dello Stella” dalle ore 9.30 TIRO CON LA FIONDA presso Bar “Alla Campana” Ore 11.00 Messa Solenne di “TUTTI I SANTI” nel Duomo di Rivignano Ore 12.00 Degustazione gratuita di “MINESTRONE” presso il Ristorante “Al Morarat” Degustazione gratuita di “TRIPPE” presso il Ristorante “Al Ferarut” Musica dal vivo “Duetto di fisarmoniche” presso Osteria “L’Aghesante” Ore 14.30 SIMULTANEA DI SCACCHI: Vincent contro tutti nel Tendone Centrale Dalle ore 15.00 Piazza Tarabane, Piazza IV Novembre e vie centrali ….

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informagiovani informagiovani

Giochi sportivi per bambini in Corte Leopardi Ore 15.00 Musica dal vivo con “Trio allo stato brado” presso Gelateria “da Laura” Dalle ore 16.00 Musica dal vivo con “CONNIE & GIO’” presso Corte Leopardi Ore 16.00 Degustazione gratuita della “TORTA DEI SANTI” presso la “Pasticceria Specogna” Ore 16.30 Tendone Centrale esibizione Fly Dancing Ore 17.30 Degustazione gratuita del “RISOTTO DEI SANTI” presso Osteria “L’Aghesante” Ore 18.00 Chiesa Beata Vergine del Rosario – Messa con benedizione tombe Dalle ore 18.00 Serata italiana ’60 - ’70 - ’80 DJ Frankie nel Tendone Centrale Ore 18.00 Raduno BIKERS con somministrazione di FAGIOLI GRASSI e Musica dal Vivo presso Locanda “Al Mulino” “IL CARET DAL ZUF”offerto dall’Osteria”L’Aghesante” Ore 19.00 Aperitivo lungo con il Gruppo BLÆST in Piazzetta “La Cale” Degustazione gratuita di “POLENTE CUINÇADE” presso Bar “Da Ettore” Ore 19.30 Musica dal vivo “DUETTO DI FISARMONICHE” presso Osteria “L’Aghesante” Ore 21.30 “Karaoke” presso il chiosco Banda dello Stella

MARTEDI’ 2 NOVEMBRE Dal mattino MOSTRE PERMANENTI - MERCATO DELL’ANTIQUARIATO - LUNA PARK

RASSEGNA COMMERCIO E ARTIGIANATO - PESCA DI BENEFICENZA - MERCATINO DELLE PULCI - ARTI E MESTIERI DI UN TEMPO – MOSTRA DEL MOBILE ANTICO ( ex INAPLI)

Lungo le vie del paese

Ore 8.00 e ore 11.00 Sante Messe nella Chiesa Beata Vergine del Rosario e alle 18..00 COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI nel Duomo di Rivignano Ore 12.00 Musica dal vivo “Duetto di fisarmoniche” presso Osteria “L’Aghesante” Ore 21.00 Tendone Centrale - CONCERTO DI CHIUSURA CON “I FIRE PLACE”

SABATO 6 NOVEMBRE Ore 19.00 Lungo le vie centrali - “LLLAAA LLLUUUCCCCCCIIIOOOLLLAAATTTAAA”

passeggiata notturna con offerta libera per “La Casa Via di Natale” di Aviano

DOMENICA 7 NOVEMBRE

Ore 10.00 Gara non competitiva “PANTAN BIKE” a cura del Velo Club e al termine PASTAPARTY nel campo sportivo di Ariis

Nella mattinata Cerimonie di Commemorazione del IV Novembre

In tutti i Chioschi Musica e Spettacoli vari Degustazione specialità e vini locali

Una delle famiglie più potenti del Friuli furono i Savorgnan e una delle traccie della loro presenza in Rivignano la troviamo pure nello stemma araldico del Comune dove appare il loro castello di Ariis. Questa famiglia fu presente nel

territorio fin dal lontano 1336. L’ultimo Savorgnan abitante ad Ariis fu Giuseppe che visse in povertà e della carità della gente del paese, come ricordano diversi anziani per averlo sentito raccontare dai loro genitori. Passò a miglior vita nel 1891. Ariis fu il centro della potente famiglia dove vari rami si succedettero nel corso dei secoli. Girolamo, il più famoso dei Savorgnan, era zio di Lucina, fratello di Giacomo, suo padre. Giacomo perì in combattimento a Pisa nel 1498 lasciando i figli orfani (Lucina aveva 2 anni) e sarà lo zio a fare da tutore ai nipoti finché non furono maggiorenni. Maria Griffoni vedova di Giacomo, con i suoi quattro figli Lucina, Giulia, Pagano e Gio Batta ottenne di poter dividere e scambiare le proprietà, con il cognato Girolamo. Su Istoria Savorgnana si legge: …Il Castello, Monte e Villa d’Osoppo in cambio di tal metà si è assegnato a suddetti il Castello, Borgo e Villa di Ariis. Con atto della Serenissima Repubblica di Venezia, il 5 agosto 1515 Ariis divenne il loro feudo esclusivo, anche se un documento del Codice Frangipane attesta la loro presenza ad Ariis fin dal 1511. “Giulietta & Romeo” è una novella scritta tra il 1517 ed il 1520 da Luigi Da Porto, nobiluomo vicentino e uomo d’armi, figlio di madre friulana, Elisabetta Savorgnan. Militò in Friuli come Capitano di Cavalleria tra il 1510 e il 1511. Questa storia d’amore e di morte, in parte autobiografica, narra per altri versi quella struggente storia tra lui e la cugina Lucina Savorgnan in terra friulana. La cronaca udinese scritta dall’Amaseo, vuole che la sera prima della rivolta contadina della “Zobbia Grassa” del 1511, il 26 febbraio la madre Maria Griffoni

Savorgnan diede una festa di carnevale a palazzo Savorgnan a Udine; Lucina cantava, ballava e suonava il clavicembalo intrattenendo festosamente gli ospiti e lì scoppiò la scintilla d’amore col cugino Luigi Da Porto. Il 20 giugno del 1511, Luigi venne ferito in battaglia e rimarrà paralizzato nella parte sinistra del corpo. Anni dopo, nel 1517, lei sposerà il cugino Francesco Savorgnan del Torre; la rivalsa di Luigi, ferito anche nell’amore, è quella di scrivere questa storia e dedicarla a Lucina, ma per non avere fastidi politici e familiari l’ambienta nella Verona di due secoli prima. L’opera ebbe successo e 70 anni dopo giunse a Shakespeare che la portò in teatro e ne creò il mito. Per onorare la loro memoria, il 16 settembre 2010, anniversario della nascita di Lucina, il gruppo che si stà interessando a far conoscere questa storia friulana (Gruppo per il 500°) ha pensato di ricordare la bellissima & leggiadra Madonna Lucina Savorgnan (così la descrisse Luigi in una sua lettera) dedicandole una targa nella Villa Savorgnan (poi Ottelio) ad Ariis. Allo scoprimento della targa erano presenti, oltre a don Adolfo Pituello per la benedzione, il vicesindaco di Rivignano Baron Toaldo, il consigliere regionale Cargnelutti, Albino Comelli, Francesco Frattolin, Vanni De Conti e Anita Salvador. Mentre Vito Zucchi leggeva la dedica che Luigi Da Porto fece a Lucina, un mazzo di rose rosse venne donato al fiume Stella affinchè le sue acque lo potesse, simbolicamente, far giungere a queste due anime. Inoltre sabato 18 settembre, nell’ auditorium di Rivignano, alla presenza dei ragazzi delle medie si è svolto il Convegno: “Giulietta in terra d’Ariis nella Patria del Friuli – Esplorazione di idee per il 500°” con la partecipazione di Antonino di Coledo Mels, Roberto Pirzio Biroli, Anita Salvador, Albino Comelli, Davide Rorigliola, Vanni De Conti e il sindaco di Rivignano Mario Anzil. Agli studenti è stata spiegata questa storia friulana e soprattutto le vicende che riguardano Ariis. I ragazzi si sono dimostrati attenti e partecipi perché si sono resi conto dell’importanza di questa verità che dovrebbe inorgoglire tutti noi friulani.

“Giulietta” abitò ad Ariis?32

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informazioni

Tel. 335 6306532 - 335 7017353 - Piazza IV Novembre, 5 Rivignano (UD)e-mail: [email protected] - www.immobiliaretonizzo.it

Alla data del 31 dicembre 2008 il comune di Rivignano conta 4418

residenti ( 2169 Maschi e 2249 Fem-mine), 18 ( 8 M, 10 F) in più rispetto al 31.12.2007.Il saldo naturale (differenza tra nati e morti) è positivo ( + 1) infatti a fronte di 46 nati (28 M, 18 F), si sono registrati 45 decessi (23 M, 22 F).Positiva anche la differenza tra immigrati ed emigrati ( +17). Le immigrazioni sono state 168 ( 85 M, 83 F) mentre le emigra-zioni sono state 151 ( 82 M, 69 F).In aumento come negli anni scorsi anche il numero dei cittadini stranieri ( + 26), si contano infatti 320 stranieri ( 164 M, 156 F) il 7.2% del totale della popolazione.La popolazione straniera maggiormente rappresentata è quella di cittadinanza

rumena con 101 persone ( 53M, 48F), seguita dagli albanesi con 37 (22M, 15F)

, ucraini 37(8M, 29F) macedoni con 30 (20M, 10F).

Rilevazione annuale della popolazioneDati statistici sulla popolazione nel comune di rivignano alla data del 31 dicembre 2008

MASCHI FEMMINE TOTALI

al 01.01.2008 2161 2239 4400

Iscritti per nascita 28 18 46

Cancellati per morte 23 22 45

DIFFERENZA NATI – MORTI +5 -4 +1

Iscritti per immigrazione 85 83 168

Cancellati per emigrazione 82 69 151

DIFF. ISCRITTI – CANCELLATI +3 +14 +17

Saldo popolazione nell’anno + 8 + 10 + 18

al 31.12.2008 2169 2249 4418

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stagione teatrale opinioni di minoranza

Sabato 13 novembre Trigeminus “Burlaç, tons e lamps”

Sabato 27 novembre I Commedianti per Scherzo di San Cassiano di Livenza “Un grazioso via vai”

Sabato 11 dicembre Compagnia dei Guitti di Reana del Rojale “Fabulastrocca”

Sabato 18 dicembre Il Gruppo Teatrale dell’U.T.E. di Rivignano “Lo psichiatra è una donna”

Sabato 15 gennaio Compagnia Teatrale di Ragogna “Primitîf tu e to nono”

Sabato 29 gennaio Associazione Culturale SIPARIO! di Fagagna “Prime che a rivin cuatri”

Domenica 6 febbraio Teatro Estragone di San Vito al TagliamentoINGRESSO GRATUITO “Tommaso e i tre folletti”- Spettacolo per bambini

Sabato 12 febbraio Compagnia Teatrale La Rosa di Remanzacco “Achille Ciabotto medico condotto”

Sabato 26 febbraio Compagnia Teatrale Il Cantagallo di Pagnacco “Usgnot .... no ”

Sabato 12 marzo e Gruppo Ricreativo Drin e Delaide di RivignanoDomenica 13 marzo “Dal miedi al è simpri masse di spietà”

Sabato 26 marzo Grado Teatro “I veci dell’isola ”

Sabato 9 aprile Gruppo Teatrale “La Barcaccia” di Trieste “El condominio”

STAGIONE TEATRALE 2010/2011

Gli spettacoli si terranno pressol’AUDITORIUM COMUNALE

il sabato alle ore 21.00 e la domenica alle ore 17.00

Ingresso a serata Euro 6,00 - Abbonamento Euro 50,00Per gli abbonamenti rivolgersi all’Ufficio URP

dal 25 ottobre

Bambini e ragazzi fino a 18 anni: ingresso gratuito!!!

Servizio di Baby parking: intrattenimento gratuito per bambini dai 3 ai 12 anni

Servizio guardaroba gratuito

Egregio Sig. Sindaco e Consiglieri Comunali,permettetemi prima di iniziare questo Consiglio Comunale in qualità di Sindaco negli anni in cui Alessandro Marin è stato Assessore, di rivolgergli un saluto e l’omaggio di un ricordo, oltre quello già tributato nell’ultima Assemblea dell’Unione dei Comuni.Alessandro è stato un prezioso collaboratore, un amico, una persona sempre disposta a prodigare la sua attività per la Comunità ed in modo particolare nell’ambito della Protezione Civile e della Banda dello Stella senza, per questo, dimenticare la sua profonda sensibilità e dedizione per la famiglia.e le persone a lui care.Un uomo onesto e sincero: sincero in quella che oggi, nei tempi bui in cui ci troviamo a vivere, possiamo chiamare “la sua straordinaria semplicità” e che proprio per questo suo modo di essere, forse, nella vita ha ricevuto meno di quanto è riuscito a dare.Credo che non possiamo perdere questa ultima occasione per cercare, per quanto ormai è possibile, di riconoscere e compensare Alessandro per quanto ci ha dato, per quanto ha fatto per ciascuno di noi come singole persone e come membri di questa Comunità e lo possiamo ma, soprattutto, lo dobbiamo fare partendo dal riconoscere il valore della persona, il suo essere uomo, genitore, figlio, amico e poi alla fine se vogliamo il suo essere o essere stato amministratore.Certamente è giusto ricordare Alessandro come amministratore, capo della Protezione Civile o componente della Banda dello Stella, ma questo è già stato abbondantemente fatto. Posso invece immaginare, conoscendolo, che nell’ultimo breve periodo della sua malattia e fino al suo ultimo anelito di vita la sua attenzione e i suoi pensieri sono stati rivolti soprattutto alle persone a lui più care: a Sara, la sua donna, con la quale aveva ritrovato la fiducia nel rapporto di coppia e che accettava e sosteneva il suo essere al servizio della Comunità; ai suoi figli che si sarebbero trovati ad affrontare la vita senza quel sostegno che aveva saputo dare a molti; alla madre e alla sorella con la dolorosa certezza di lasciare un vuoto incolmabile nella loro vita.Un ultimo pensiero a quello strano ed incomprensibile percorso di vita che stava per mettere fine ai suoi sogni, a quei sogni che tutti noi coltiviamo … una casa propria, un proprio nucleo familiare, un amore per cui sorridere, una vita da vivere…Sono però convinto che proprio dall’amore di queste persone che gli sono state vicine abbia saputo trovare la forza per sostenere e comprendere quel passo ineluttabile ma di profonda ed estrema umanità che stava per compiere, e con la serenità e la convinzione di aver fatto nella sua vita tutto quanto gli era stato possibile nel migliore dei modi, credo anch’io ci abbia lasciati con un “sorriso felice”. Così come nella vita familiare allo stesso modo ha saputo dare il suo contributo nella vita amministrativa della Comunità per la quale ora lo possiamo ricordare. Consigliere comunale fin dal giugno 1999 è stato poi ininterrottamente assessore comunaleper oltre sei anni dal 2002 al 2008.E’ vero, a lui si deve una svolta nell’ambito dell’attività della Protezione Civile in cui era particolarmente impegnato tanto che oggi possiamo vantare una delle squadre migliori e più attrezzate della zona ma è altrettanto vero che assieme a tutti gli altri assessori e collaboratori ha partecipato ad un periodo amministrativo intenso e particolarmente vivace e prospero per la nostra Comunità. Un periodo contraddistinto anche - per un tratto - da un modo di operare in cui i valori e i principi dell’amicizia e del piacere di stare insieme ci hanno consentito di realizzare progetti, di dare vita ad idee e attività straordinarie che vanno sicuramente oltre quelle che sono le normali incombenze di assessori e consiglieri comunali.Per questo personalmente , al pari di tanti altri di noi, mi piace ricordarlo più come un amico che come un semplice collaboratore nell’amministrazione.Certamente mi vengono alla mente tantissimi episodi gradevoli e particolari negli anni passati insieme ad amministrare, episodi che hanno avvalorato questo sentimento di amicizia: i giorni passati a Friuli Doc,le gite ad Assisi, le serate e le notti della Fiera Santi a raccontarci le nostre vite… tanti, tantissimi momenti che amo ricordare e che rimangono tra noi come la traccia di un solco che non divide ma unisce. Per quanto mi riguarda quindi mi rimane il ricordo di una persona con la quale ho condiviso momenti di vita straordinari, e di questo lo devo ringraziare. Come amministrazione comunale, quindi, gli dobbiamo riconoscere l’onore e il merito per il tempo e le risorse profuse a servizio della Comunità di Rivignano, ed in questa occasione dopo il silenzio di una commemorazione credo gli spetti di diritto il fragore di un caloroso applauso.

Il Gruppo di Minoranza Democrazia Vera/Progetto Stella in questa occasione vuole dedicare lo spazio a disposizione per ricordare una persona che ha fatto tanto per la Comunità di Rivignano pubblicando l’intervento dell’ex sindaco Paolo Battistutta, letto e depositato agli atti del Consiglio Comunale del 30.09.2010, per onorarne la memoria

Il ricordo di Alessandro Marin

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vita amministrativaeditoriale del Sindaco

Durante la seduta del 7 agosto scorso, il Consiglio comunale di Pocenia ha concesso la cittadinanza onoraria al Prof. Danilo ZOLO, noto filosofo e saggista nonchè docente

di filosofia del diritto presso l’Università di Firenze, la cui famiglia è originaria di Pocenia. Il Prof. ZOLO, da sempre legato alla terra d’origine, si è dimostrato entusiasta dell’iniziativa e si è detto particolarmente onorato di ricevere un tale riconoscimento dalla comunità in cui ha vissuto gli indimenticabili anni della sua infanzia. Nell’esortare le associazioni culturali del luogo ad intraprendere iniziative a sostegno della cultura e della lingua friulana, ha dato la propria disponibilità per una proficua collaborazione in tal senso. Il Sindaco, a nome dell’intera comunità, ha ringraziato il Prof. ZOLO per la sua disponibilità e per aver vantato, con orgoglio ed amore, le sue origini friulane in ogni parte del mondo. Il prestigioso curriculum del Pofessore è stato illustrato dal Dott. William CISILINO, coordinatore degli interventi in materia di tutela e valorizzazione della lingua friulana e delle altre lingue minoritarie della Regione. L’iniziativa, nata con lo scopo di valorizzare i personaggi che danno lustro alla nostra comunità, sarà seguita da altre iniziative simili.

La cittadinanza onorariaal Prof. Danilo ZOLO

Durant la sentade dai 7 di Avost passât, il Consei comunâl di Pucinie al à dât la citadinance onorarie al Prof. Danilo ZOLO, filosof cognossût e sagjist, docent di filosofie dal dirit li da

l’Universitât di Firenze, la sô famee e je origjinarie di Pucinie. Il Prof. ZOLO, di simpri leât a la tiere di origjin, a si è dimostrât entusiast da l’iniziative e al à dit di jessi particolarmentri onorât di ricevi chest ricognossiment da la comunitât dulà che al à vivût i agns da la sô infanzie. Intal esortâ lis associazions culturâls dal lûc a dâ vite a iniziativis a sostegn da la culture e da la lenghe furlane, al à dât la sô disponibilitât par une profitevule colaborazion in chest sens. Il Sindic, a non di dute la comunitât, al à ringraziât il Prof. ZOLO par la sô disponibilitât e par vê vantât, cun braure e amôr, lis sôs origjinis furlanis par ogni bande dal mont. Il prestigjôs curriculum dal Professôr al è stât descrit dal Dot. Willian CISILINO, coordenadôr dai intervents in materie di tutele e valorizazion da la lenghe furlane e da lis altris lenghis minoritaris da la Regjon. L’iniziative, nade cun chê di valorizâ i personaçs che a dan braure a la nestre comunitât, a sarà seguide di altris iniziativis similis

La citadinance onorarieal Prof. Danilo ZOLO

Cari concittadini,ci stiamo avvicinando alla fine dell’anno ed è il momento di fare un piccolo consuntivo su ciò che è stato fatto in

questo periodo.Va subito ricordato che quello che sta per finire è stato un anno di bassa congiuntura economica per tutti. Per il nostro Comune

questa situazione ha comportato una diminuzione dei trasferimenti dalla Regione di circa il 10% che, unitamente al mancato introito dell’imposta denominata “Bucalossi” causa la crisi del settore edilizio, ha comportato un forte mancato afflusso di risorse economiche rispetto agli anni precedenti.

Questa situazione ci ha costretti a ridurre, di conseguenza, tutte le spese, salvaguardando quelle indispensabili(personale, servizi per gli anziani ecc...).

Nonostante queste difficoltà, siamo riusciti ad ottenere dalla Regione alcuni importanti finanziamenti che ci hanno consentito di realizzare alcuni progetti:- rifacimento dei servizi igienici ed ampliamento delle scuole elementari di Pocenia;- completamento del centro sportivo di Pocenia con la copertura delle tribune, l’entrata separata per gli atleti, il risanamento degli

spogliatoi, il copletamento dei servizi e la sistemazione del tappeto erboso;- completamento dell’ecopiazzola di Pocenia con il posizionamento di un prefabbricato adibito ad ufficio completo di servizi;- sistemazione e messa a norma del centro sportivo di Torsa con il completo rifacimento del tappeto erboso ed il drenaggio

del campo;- rifacimento di un tratto fognario di via Moro a Torsa che ha risolto un problema che da molti anni non trovava soluzione.

Sono previsti, inoltre, altri lavori da realizzarsi sempre con contributi regionali in corso di approvazione.Per il prossimo anno si prevede un’ulteriore stretta finanziaria che ci metterà ancora di più in difficoltà. Non fasciamoci la testa

prima del tempo però, noi, com’è nostro dovere di amministratori, ci impegneremo a fondo affinchè ciò abbia il minor impatto possibile sulla nostra comunità e cercheremo nuovi finanziamenti per realizzare quelle opere che saranno ritenute necessarie.Ricordando che il sottoscritto, insieme a tutti gli amministratori, è a disposizione di ognuno di voi, porgo i più cordiali saluti. Mandi

Cjars concitadins,la fin da l’an a si svicine e al è il moment di fâ un piçul consuntîf di chel che al è stât fat in chest periodi.A bisugne ricuardâ che chel che al sta par finî al è stât un an di circostancis economichis negativis par ducj.Pal nestri Comun cheste situazion e à compuartât une diminuzion dai trasferiments da la Regjon di cuasi il 10% che, insiemi

cu la jentrade mancjade da la tasse clamade “Bucalossi” che e met in crisi il setôr de edilizie, a sô volte e à compuartât une mancjade jentrade di risorsis rispiet ai agns precedents.

Cheste situazion nus à obleâts a ridusi, di conseguence, dutis lis spesis, mantignint dome chês indispensabilis (personâl, servizis pai anzians etc...).

Pûr cun chestis dificoltâts, o sin rivâts a otignî da la Regjon cualchi finanziament impuartant che nus à permetût di realizâ cualchi progjet:- Ricostruzion dai servizis igjenics e ampliament da la scuele elementâr di Pucinie;- completament dal centri sportîf di Pucinie cu la cuvierzidure da lis tribunis, la jentrade separade pai atletis, il risanament dai

retrês, il completament dai servizis e la sistemazion da la jerbe;- il completament da l’ecoplaçâl di Pucine cul posizionament di un prefabricât destinât a ufici cun tant di servizis;- sistemazion e metude in regule dal centri sportîf di Torse cul complet rifasimint dal prât e il disgot dal cjamp;- rifasimint di une part da lis fognis di vie Moro a Torse che al à risolt un probleme che al durave di agnorum.A son proviodûts, cun di plui, altris lavôrs di realizâ simpri cun contribûts regjonâi ancjemò di aprovâ.Pal prossim an a si proviôt une gnove strente finanziarie che nus metarà ancjemò plui in dificoltât. Dut câs, no stin a fassâsi il cjâf prin di colà: noaltris, tant che aministradôrs, si impegnarìn fin insom parcè che chest al vedi il plui piçul impat pussibil su la nestre comunitât e o larìn in cercje di gnûfs finanziaments par realizâ lis oparis che a coventaran.Ricuardant che jo, insiemi cun ducj i aministradôrs, o soi a disposizion di ognidun di voaltris, us mandi i miei salûts di cûr. Mandi

Danilo BERNARDIS

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coltivare. Il primo passo è la costruzione della risai che è dotata da arginelli di contenimento per l’acqua i alcuni casi scoline per il drenaggio e l’allagamento, cosa importante ai fini della produttività è che l’area coltivata sia a pendenza 0%. La prima lavorazione per la preparazione del suolo è un’aratura leggera sui 20 cm di profondità, una volta lasciato che gli elementi atmosferici abbiano sgretolato le zolle di terra prima della semina si esegue un livellamento e se necessario un’erpicatura. Si possono eseguire la semina interrata oppure la semina in acqua, il primo tipo si esegue con normale seminatrice per colture autunno vernine (orzo,frumento,) e viene effettuata intorno dal 20 aprile in poi ma non oltre la metà di maggio perché allunga il ciclo della pianta in alcuni casi di anche 10-15 giorni ma ha i vantaggi rispetto la semina in acqua sono innumerevoli. Minor consumo di acqua, non vi è il rischio di deriva delle piantine che quando nascono flottano nell’acqua ed il vento le può ammucchiare in punti della risaia. Un’altro problema che può insorgere è l’intorbidamento dell’acqua della risai dovuto ad insetti acquatici come le “coppette”, ciò inibisce l’emissione del primo germoglio e perciò bisogna svuotare e riempire la risai con dispendio di energia e acqua. Il grande vantaggio della semina in acqua è la velocità di esecuzione e sopratutto l’anticipazione in termini di maturazione della pianta. Durante i ciclo colturale si eseguono sempre in sommersione un diserbo contro infestanti come giavone e cipollino e durante la levata e la spigatura due anticrittogamici contro elimnoseptariosi e il dannosissimo in termini produttivi “brusone”. Il fabisogno di elementi nutritivi è di 50 kg ettaro di azoto, 50 kg fosforo e 130-150 Kg di potassio, fabisogni relativamente bassi se paragonati ad altri cereali. L’ultima fase è la messa in “asciutta” della risaia che avviene durante la fase di maturazione cerosa e che dopo circa 30 giorni porta alla maturazione fisiologica e alla trebbiatura.

IL RITORNO DEL RISO A PARADISOMi chiamo Domenico Fraccaroli sono nato e cresciuto a Verona ma la mia famiglia da tre generazioni si occupa della nostra azienda agricola sita nella frazione di Paradiso all’interno del comune di Pocenia. Il mio legame con il riso nasce quando il Professor Enrico Viscardi preside dell’istituto agrario di Caldiero (vr) e mio docente di industrie agrarie ci portò a visitare le risaie del paese di Isola della Scala in provincia di Verona.

Rimasi colpito dalla bellezza paesaggistica di ettari ed ettari di risaie, dagli uccelli che le popolano e dal fatto che era per me una cosa completamente nuova visto che dove abito io in provincia di Verona vi sono colline coltivate a vigna, olivo e ciliegio. Un’altro aspetto che mi colpì allora era lo sviluppo agroindustriale che aveva portato la coltura del riso. Qualche mese dopo venni qui a Paradiso con mio padre e andando in campagna con lui mi chiesi perché qui che c’è l’acqua e la terra giusta non vi fosse risicoltura, la domanda rimase senza risposta per molti anni visto che avevo solo 15 anni. Mi laureai in Agraria all’ateneo di Udine e subito dopo cominciai ad occuparmi dell’azienda di famiglia qui a Paradiso e a Verona. I miei inizi come agricoltore coincisero con il culmine di anni di degrado strutturale del settore agricolo italiano e le speculazioni finanziarie sulle materie prime agricole che in tre stagioni spazzarono via molte delle certezze che i veterani dell’agricoltura avevano accumulato in anni di esperienza. Non so se sia corretto pensare così ma sono convinto che le crisi economiche siano un flagello perché creano disagi dovuti alla perdita di certezze, ma allo stesso tempo la storia ha dimostrato che possono essere l’anticamera di novità che a volte hanno portano nuove occasioni di sviluppo e benessere; così dopo essermi preparato il più possibile proposi a mio padre di fare una risaia a Paradiso nella nostra azienda nonostante non vi siano infrastrutture intorno a noi per l’essicazione e la pilatura del riso oltre le attrezzature specialistiche e l’esperienza nella coltivazione. Fortunatamente trovai in mio padre entusiasmo e appoggio in questa nuova avventura che mi ha potato a fare molti viaggi in regioni e provincie italiane dove la risicoltura si fa da secoli per imparare tutto ciò che potevo e poi, adattarle alle necessita e condizioni nell’azienda di famiglia in Friuli Venezia Giulia, dove vi era stata una storia di risicoltura ma che poi scomparve. Oggi questa avventura è arrivata molto vicina alla prima trebbiatura che sarà per la fine di ottobre inizi di novembre e proseguirà con l’essicazione, pilatura e confezionamento di un riso al 100% friulano. Mi auguro che questo esperimento vada bene affinché si possa dare nuovo slancio e sviluppo all’agricoltura ed altri seguano questa strada per poter magari un giorno poter competere con la risicoltura veneta,piemontese e lombarda leader in Italia e portare il nostro prodotto ovunque vi sia qualcuno che voglia assaggiare un risotto con un pezzettino di “Paradiso” e “Friuli” dentro.

Il riso è il cibo base nel mondo per 2,5 miliardi di persone in un’are del pianeta che va dal mediterraneo passando per il

medio oriente fino ad arrivare al Giappone; le sue modalità di consumo sono tanto diversificate quanto lo sono le popolazioni che lo coltivano, lo lavorano e lo consumano. Le origini del riso risalgono al 5000 a.c. e la pianta del riso ( oryza sativa) alla base delle montagne dell’Himalaya nel versante cinese si diversifica il riso tipo japonico (es.Vialone Nano,Carnaroli, Baldo , Roma ), mentre nella parte del sud della catena montuosa si sono sviluppate le varietà di tipo indico (es. Bhasmati, Thaibonnet, Gladio etc.). La cosa curiosa è che le prime popolazioni a coltivare il riso erano ovviamente in Cina ed erano organizzati in clan matriarcali, dove solo le donne avevano il privilegio di poter manipolare e coltivare il riso ( alimento base per il sostentamento del clan), forse la tradizione delle mondine proviene da li.

IL RISO IN EUROPA ED ITALIAIl riso arriva in Europa quando nella Spagna del VII secolo d.c. il regno visigoto crolla e la Spagna del su entra a far parte del Califfato di Damasco e siccome il riso ben sia adattava ad essere coltivato in zone paludose si diffuse prima nel delta del fiume Guadalquivir (Siviglia, Andalusi) in Portogallo grazie a Re Dionigi noto come “l’Agricoltore” e il “Giusto” per poi passare nella Camargue in Francia ed in altre zone d’euro. In Italia si diffuse prima grazie ai romani che lo coltivavano solo per ragioni mediche ma la risicoltura intensiva arrivo con gli arabi e gli spagnoli poi intorno all’VIII secolo d.c. i Sicilia in una zona paludosa tra Siracusa e Catania. Vi sono due teorie su chi portò la risicoltura nella pianura padana, una parla di soldati di Carlo Magno che dopo aver combattuto contro gli arabi in Spagna lo portarono in Piemonte, l’altra teoria sostiene che furono la Serenissima e le altre repubbliche marinare che commerciando anche con gli arabi impararono da loro cos’era il riso e come coltivarlo. La storia della risicoltura Friulana è strettamente legata alla Repubblica di Venezia che ne regolamento la coltivazione fino ad arrivare nel 1594 a restringerne la coltivazione solo nelle aree paludose e non bonificate, perché all’interno della serenissima la coltivazione del riso stava sottraendo terreni vocati alla coltivazione di frumenti o i prati stabili utili l’allevamento di cavalli o altro bestiame. I questo contesto il Friuli diventa una zona appetibile per la coltivazione

di riso, introdotto da famiglie veneziane emigrate, che con il riso portarono nuove prospettive di benessere e sviluppo in quanto era una coltura che creava reddito ed occupazione. In Friuli il riso vi fu in maniera importante nelle nostre zone fino alla fine degli anni 50’ poi con l’aumento di cereali come mais,orzo e frumento la coltura del riso sparì in quanto molto onerosa come dispendio lavorativo non così remunerativa se paragonato al lavoro necessario per gli altri cereali ed al reddito che davano.

LE TECNICHE DI COLTIVAZIONI DEL RISO OGGI.Gli ancestrali del riso sono nati sotto le pendici della catena montuosa hymalaina in condizioni di frequenti e regolari piovaschi ed ancora oggi nonostante 8000 anni di coltivazione e selezione da parte dell’uomo la maggior parte dei risi sia di tipo indico che japonico hanno bisogno di essere coltivati in condizioni di forte apporto idrico. Dalle necessità pratiche di coltivazione dall’assenza in passato di diserbanti chimici i primi risicoltori svilupparono la risaia, un’agroambinte dove l’acqua viene usata sia per la lotta alle malerbe sia per assolvere alle necessità fisiologiche di sviluppo della pianta. Oggi esistono diverse tecniche di coltivazione del riso in base alle condizione della regione in cui si è, ed alle caratteristiche della varietà da

curiositàcuriosità

Origini geografiche del riso

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opinioni di minoranzavita associativa

Il gruppo di minoranza del comune di Pocenia, chiede venia se è ripetitivo nel richiamare ad oltranza il discorso sull’unio-

ne dei comuni; ma siccome il problema “Unione” è in stato comatoso, siamo costretti a ripeterlo all’infinito.Esattamente un anno fa il nostro Sindaco faceva un’editoriale su questo giornalino, il n° 16 dell’OTTOBRE 2009, nel quale esaltava i risultati economici ed i risultati operativi dell’unione riguardanti gli uffici e i lavori pubblici in generale.Questi dati venivano indicati dall’allora presidente dell’unione dei comuni “CUORE DELLO STELLA” con i numeri alla mano.Nel giornalino il nostro Sindaco sosteneva anche che avrebbe dato massima informazione alla popolazione di Pocenia sulla futura unione dei tre comuni.

C’è qualche compaesano che ha avuto queste informazioni? A noi del Gruppo INSIEME PER POCENIA non risulta.E’ probabile che nulla si farà, e questo ci porterà a dei risultati economici disastrosi perché perderemo i contributi previsti per la fusione per i futuri sei anni ed è tutto dire in questi tempi di vacche magre.Mancheranno le entrate, aumenteranno le spese, come faremo a far quadrare i conti??Le prime avvisaglie le stiamo avvertendo già da ora, baste-rebbe chiederlo alle mamme dei bambini che frequentano le scuole.A conclusione si può dire con certezza che quando mancano le entrate si devono AUMENTARE LE TASSE oppure si taglia-no i servizi che normalmente vengono erogati per aiutare gli indifesi: i bambini, gli ammalati,i più indigenti.Dobbiamo a questo punto ricordare che le pratiche di aiuto e sostentamento vengono fatte dall’ambito socio assistenziale avente sede operativa a LatisanaP.S. Corre vox-populi attendibile che mentre la nostra ammi-nistrazione comunale non parla volentieri dell’unione CUORE DELLO STELLA, stia sondando il terreno per un connubio con i comini di Palazzolo, Muzzana e Precenicco.Speriamo che la notizia venga tempestivamente smentita poiché forse la maggioranza che regge il Comune di Pocenia non sa a cosa andrà incontro, annullando di fatto ciò che fin’ora è stato fatto.Quando si dice avere le idee chiare !!!!!

Gruppo consiliare di minoranzaInsieme per Pocenia

250 iscritti, 200 donatori attivi, 250 donazioni nel corso del 2009. Questi sono alcuni dei numeri con cui la

nostra sezione si è presentata al rispettabile traguardo dei 45 anni dalla fondazione.Negli anni si sono avvicendati vari presidenti, nuovi consiglieri hanno preso il posto dei loro predecessori, i donatori che ci hanno lasciato sono stati rimpiazzati da nuove leve, anche il gagliardetto è stato cambiato; quello che è rimasto immutato è lo spirito con cui i nostri padri hanno plasmato la nostra associazione.Grazie a questo spirito e ad un costante impegno, la nostra realtà è cresciuta di anno in anno ed è pronta ad affrontare le sfide che il futuro ci prospetta.Tra i momenti che ciclicamente scandiscono la vita della nostra sezione uno dei pù importanti è la Festa del Donatore che quest’anno si è tenuta sabato 4 settembre. Il presidente provinciale Renzo Peressoni ha voluto festeggiare con noi l’anniversario partecipando, assieme ai rappresentanti delle altre sezioni della nostra zona, alla messa ed alla cena sociale.La serata è culminata con la premiazione di quattro distintivi d’oro (Julieanne Galassi, Marco Garon, Francesco Gigante e Loris Meneguzzi) ed altri dieci benemeriti ed il taglio di una maxi torta per tutti i trecento commensali.

250 iscrits, 200 donadôrs, 250 donazions intal 2009. Cheste e je dome une part dai numars che la nestre sezion e à presentât al rispetabil travuart dai 45 agns da la fondazion. Intai agns a son stât diviers presidents, gnûfs conseîrs a àn cjapât il puest

di chei che a jerin prin, i donadôrs che nus àn lassât a son stâts rimplaçâts di int gnove, ancje il gagliardet al è cambiât; chel che nol è mudât al è il spirit cul cuâl i nestris paris a àn plasmât la nestre associazion.In graciis di chest spirit e di un impegn costant, la nestre realtât e je cressude di an in an e je pronte par frontâ lis sfidis che il futûr nus presente.Tra i moments che ciclichementri a segnin la vite da la nestre sezion, un dai plui impuartants al è la Fieste dal Donadôr che chest an a si è tignude ai 4 di Setembar. Il president provinciâl Renzo Peressoni al à volût fâ fieste cu noaltris il cjadalan partecipant, insiemi cui rapresentants da lis altris sezions da le nestre zone, a la messe e a la cene sociâl.La serade e je colmenade cu la premiazion di cuatri distintîfs di aur a Julieanne Galassi, Marco Garon, Francesco Gigante e Loris Meneguzzi e a altris dîs mertevui e il tai di une maxi torte par ducj i tresinte presints.

45° Anniversario della sezione AFDSdi Torsa, Roveredo e Paradiso

45° Cjadalan da la sezion AFDSdi Torse, Lavorêt e Paravîs

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Inaugurazione del monumento dedicato a “Libertà e democrazia”Articolo pubblicato su “La Vita Cattolica” del 2 ottobre 2010

Islam e democrazia: convegno tra laicismo e fedeArticolo pubblicato su “La Vita Cattolica” del 2 ottobre 2010

Significativa giornata, quella di sabato 25 settembre, per la comunità di Teor. L’inaugurazione dei lavori di riqualificazione urbana di una zona centrale del paese – quella dove si trovano il municipio, le poste, le scuole, le sedi delle associazioni locali – è diventata un vero e proprio evento culturale, grazie all’inaugurazione di un monumento intitolato alla «Libertà e Democrazia» e ad un convegno dedicato propri a questi temi e animato dall’europarlamentare Magdi Cristiano Allam, dal presidente della Provincia di Udine, Pietro Fontanini, e dal delegato episcopale per la Cultura dell’Arcidiocesi di Udine, don Alessio Geretti. L’intensa mattinata è iniziata però con l’omaggio della comunità di Teor, rappresentata dal sindaco Fabrizio Mattiussi, ad un suo illustre concittadino: mons. Luigi Infanti, vescovo di Aysèn, vicariato apostolico della Patagonia cilena, estremo lembo meridionale del Sudamerica. Al presule è stato conferito il «Bronzetto di Teor», copia di una delle tre statuette bronzee rinvenute nel limitrofo sito archeologico di Paludo. Tra le motivazioni di questo riconoscimento – illustrate da don Geretti – vi è la lettera pastorale «Dacci oggi la nostra acqua quotidiana» scritta da mons. Infanti per denunciare il selvaggio sfruttamento capitalistico delle risorse idriche della Patagonia (vedi l’intervista nelle pagine di Chiesa locale), documento che sta suscitando notevole interesse in tutta l’America Latina, in Spagna e anche in Italia. «Prima ancora del diritto individuale alla proprietà – ha ricordato don Geretti – Dio ha creato il mondo sulla base del principio della destinazione universale dei beni della Terra. È impossibile perciò essere cristiani e ignorare le questioni che riguardano la giustizia. Perciò il Signore benedica la tua battaglia, mons. Luigi».Dopo l’interessante convegno dedicato ad uno dei principali temi del momento, il rapporto tra Islam, Occidente e democrazia – di cui offriamo una sintesi sotto – la mattinata si è conclusa con la benedizione (da parte del parroco don Simone Vigutto) e lo scoprimento del monumento in acciaio inox, alla presenza dell’autore, Adriano Piu, (che ha il suo laboratorio artistico nella frazione di Chiarmacis), e del presidente della Fondazione Crup, Lionello D’Agostini. Il monumento presenta 5 figure umane stilizzate: indicano come la libertà non abbia un solo volto, ma sia un lungo cammino che coinvolge molti e purtroppo non è ancora compiuto completamente. Il numero, inoltre, è simbolico: 5 sono i sensi attraverso i quali l’uomo esiste ed esprime la sua libertà; 5 sono i continenti, a significare

che l’aspirazione alla democrazia è universale; le figure si muovono su una base che richiama una montagna, sulla cui parte frontale si vedono delle croci. La conquista della vetta-libertà ha comportato tanti sacrifici umani, ricorda il monumento, dei quali troppo spesso oggi ci dimentichiamo, ma che i vicini monumenti ai caduti delle due guerre richiamano alla memoria.In Europa e in Italia «la libertà diventa sempre più rara se considerata come dimensione dell’essere, piuttosto che solo dell’avere e dell’apparire. Specialmente i giovani sono vittime di una concezione della libertà solo appiattita sulla materialità e sul consumismo». Lo ha denunciato con forza l’europarlamentare Magdi Cristiano Allam, al convegno di Teor, spiegando dal suo punto di vista dove sta la debolezza dell’Occidente verso l’Islam. L’assenza nel cuore dell’uomo occidentale di una verità suprema, infatti, lo rende vulnerabile. Nei confronti dell’Islam, secondo Magdi Cristiano Allam, si compiono due errori. «Il primo equivoco si genera quando sovrapponiamo la dimensione delle religioni alla dimensione delle persone – ha spiegato l’europarlamentare –. Il relativismo non ci permette di usare la ragione, perché aprioristicamente impone di mettere sullo stesso piano tutti i valori, le religioni, i contenuti. Così, per amare i musulmani come persone, si pensa che sia necessario sposare l’Islam come religione». Invece, secondo l’on. Allam, l’Islam va respinto dall’Occidente perché in esso Dio si fa testo scritto e si «incarta» nel Corano. Ciò fa sì che fede e ragione non possano convivere, «perché se usiamo la ragione per interpretare il Corano mettiamo in discussione lo stesso Dio». Il secondo equivoco denunciato da Allam sfocia invece nel razzismo: «Partendo dalla condanna dell’Islam come religione, qualcuno arriva a condannare i musulmani come persone. Invece le persone non sono mai trascrizione acritica dei dogmi della loro fede».L’on. Fontanini ha iniziato il suo discorso in lingua friulana, sottolineando che «democrazia è anche potersi esprimere nei segni e nei linguaggi della propria civiltà». Non solo la lingua, ma anche esprimere le proprie tradizioni religiose, come ad esempio quella del presepe. «Il pensiero debole e il relativismo, sono un grave errore. Essere liberi significa avere valori e certezze da difendere. Altrimenti può venire qualcuno che ci dice che alcuni valori non sono sempre applicabili e che di certe cose è meglio non parlare. Ma il dibattito di oggi è segno che le cose stanno cambiando». «Il più pericoloso scontro che si profila all’orizzonte dell’umanità

non è tra blocchi religiosi contrapposti – ha puntualizzato don Geretti – ma tra civiltà e religioni che fanno riferimento alla trascendenza e alla necessità che il cuore umano obbedisca ad una legge “naturale”, e i blocchi di civiltà che dicono che bisogna vivere senza nessuna etica, senza Dio né alcuna “bussola” morale. Alle volte noi Occidentali non diamo agli altri uno spettacolo edificante del nostro vivere. Ancor prima che venissero minacciati dall’esterno, siamo stati noi i primi a buttare via i nostri valori. Allora si tratta di ridiventare ciò che dovremmo essere secondo le nostre radici culturali: onesti cittadini e buoni cristiani». È possibile quindi il dialogo con l’Islam? Le due religioni sono diverse e inconciliabili. Non si può essere al contempo cristiani e musulmani, ma a dialogare «non sono le religioni, ma i credenti – ha ricordato don Geretti –. E il dialogo tra i credenti è un esercizio di ragione sempre possibile: con le persone che cercano onestamente Dio è possibile

puntare ad una alleanza, piuttosto che alla contrapposizione. Il vero cortocircuito che spinge alla contrapposizione è causato dall’ignoranza reciproca. E l’ignoranza genere violenza».Quali i possibili contenuti di un’alleanza tra cristiani e musulmani? «Alcuni sostengono che, per la loro pretesa di esprimere la verità, i monoteismi siano pericolosi per la democrazia – ha concluso don Geretti –. Ma la democrazia dice che tutte le persone sono uguali, non che tutte le idee sono sullo stesso piano. La democrazia non può reggersi sull’idea relativista, ma solo su alcune verità indiscutibili su cui basare le costituzioni democratiche. Esse quindi necessitano di una visione metafisica dell’esistenza umana. Altrimenti la democrazia si riduce ad un insieme di deboli regole capaci solo di rendere meno selvaggio l’assalto ad un supermercato collettivo dove ognuno, con la forza, cerca di ottenere il massimo profitto col minimo sforzo».

Significativa giornata, quella di sabato 25 settembre, per la comunità di Teor. L’inaugurazione dei lavori di riqualificazione urbana di una zona centrale del paese – quella dove si trovano il municipio, le poste, le scuole, le sedi delle associazioni locali – è diventata un vero e proprio evento culturale, grazie all’inaugurazione di un monumento intitolato alla «Libertà e Democrazia» e ad un convegno dedicato propri a questi temi e animato dall’europarlamentare Magdi Cristiano Allam, dal presidente della Provincia di Udine, Pietro Fontanini, e dal delegato episcopale per la Cultura dell’Arcidiocesi di Udine, don Alessio Geretti.L’intensa mattinata è iniziata però con l’omaggio della comunità di Teor, rappresentata dal sindaco Fabrizio Mattiussi, ad un suo illustre concittadino: mons. Luigi Infanti, vescovo di Aysèn, vicariato apostolico della Patagonia cilena, estremo lembo meridionale del Sudamerica. Al presule è stato conferito il «Bronzetto di Teor», copia di una delle tre statuette bronzee rinvenute nel limitrofo sito archeologico di Paludo. Tra le motivazioni di questo riconoscimento – illustrate da don Geretti – vi è la lettera pastorale «Dacci oggi la nostra acqua quotidiana» scritta da mons. Infanti per denunciare il selvaggio sfruttamento capitalistico delle risorse idriche della Patagonia (vedi l’intervista nelle pagine di Chiesa locale), documento che sta suscitando notevole interesse in tutta l’America Latina, in Spagna e anche in Italia. «Prima ancora del diritto individuale

alla proprietà – ha ricordato don Geretti – Dio ha creato il mondo sulla base del principio della destinazione universale dei beni della Terra. È impossibile perciò essere cristiani e ignorare le questioni che riguardano la giustizia. Perciò il Signore benedica la tua battaglia, mons. Luigi».Dopo l’interessante convegno dedicato ad uno dei principali temi del momento, il rapporto tra Islam, Occidente e democrazia – di cui offriamo una sintesi sotto – la mattinata si è conclusa con la benedizione (da parte del parroco don Simone Vigutto) e lo scoprimento del monumento in acciaio inox, alla presenza dell’autore, Adriano Piu, (che ha il suo laboratorio artistico nella frazione di Chiarmacis), e del presidente della Fondazione Crup, Lionello D’Agostini. Il monumento presenta 5 figure umane stilizzate: indicano come la libertà non abbia un solo volto, ma sia un lungo cammino che coinvolge molti e purtroppo non è ancora compiuto completamente. Il numero, inoltre, è simbolico: 5 sono i sensi attraverso i quali l’uomo esiste ed esprime la sua libertà; 5 sono i continenti, a significare che l’aspirazione alla democrazia è universale; le figure si muovono su una base che richiama una montagna, sulla cui parte frontale si vedono delle croci. La conquista della vetta-libertà ha comportato tanti sacrifici umani, ricorda il monumento, dei quali troppo spesso oggi ci dimentichiamo, ma che i vicini monumenti ai caduti delle due guerre richiamano alla memoria.

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vita associativa vita associativa

Vista la partecipazione dei donatori (e dei nuovi volontari!) alla chiamata dell’autoemoteca durante l’appena scorso

mese di maggio 2010, il Consiglio direttivo della Sezione AFDS del Comune di Teor cercherà di ospitare nuovamente per il prossimo anno il mezzo mobile di raccolta sangue.In un soleggiato sabato mattina infatti sono state raccolte ben 43 sacche di sangue intero, grazie alla disponibilità dei soci iscritti ma anche all’interessamento dei nuovi volontari che si sono iscritti alla Sezione, ai quali auguriamo una lunga vita di donazioni e di volontariato! Certo il buon andamento della mattinata è stato consentito anche dalla preparazione e dall’atteggiamento cordiale e ben disposto degli Operatori in servizio; non ultimo il merito va anche ai volontari (Consi-glieri di Sezione e non) che hanno collaborato affinché nulla manchi ai donatori!Una giustificazione va data ai donatori di plasma e/o piastrine: avendo avuto poche richieste (forse solo due o tre), anche se l’intenzione era di agevolare tutti, purtroppo all’ultimo non è stato possibile accontentare tutti. Con questi volontari ho personalmente un debito: al momento è la promessa che per il 2011 ci organizzeremo per avere l’autoemoteca di nuovo nel mese di maggio (si raccoglierà solo sangue) e fisseremo una seconda data probabilmente nel mese di ottobre, giorno in cui si raccoglierà solo plasma e/o piastrine. Chi ne ha avuto bisogno vi ha ringraziato sicuramente di cuore …

Vedude la partecipazion dai donadôrs (e dai gnûfs volontaris!) a la clamade da l’autoemoteche dilunc il mês di mai dal

2010, il Consei diretîf da la Sezion Afds dal Comun di Teôr al larà in cercje di ospitâ di gnûf il prossim an il mieç mobil di racuelte dal sanc.Intune sabide matine di soreli di fat a son stadis racueltis la bielece di 43 sachis di sanc intîr in graciis da la disponibilitât dai membris iscrits, ma ancje a l’interessament dai gnûfs volontaris che a si son iscrits a la Sezion, a lôr o augurìn une lungje vite di donazions e volontariât! Di sigûr il bon andament da la matinade al è merit ancje da la preparazion e da l’ategjament cordiâl dai Operadôrs in servizi; bisugne sigurementri dâ at ancje ai volontaris (Conseîrs di Sezion e no) che a àn colaborât par no fâ mancjâ nuie ai donadôrs!Une scuse a va dade ai donadôrs di plasme e/o piastrinis: vint vudis pocjis richiestis (forsit dome dôs o trê), ancje se l’intenzion e jere chê di favorî ducj, purtrop a l’ultin no l’ è stât pussibil contentâju. Cun chescj volontaris o ai personalmentri un debit: pal moment o fâs la promesse che intal 2011 si organizarìn par vê l’autoemoteche di gnûf intal mês di Mai (si gjavarà dome sanc) e o fissarìn une seconde date forsit a Otubar, cuant che a si podarà donâ dome plasme e/o piastrinis.Cui che al à vût bisugne, us ringrazie sigûr di cûr...

Autoemoteca:nel 2011 faremo di sicuro il bis!

Autoemoteche:intal 2011 o fasarìn sigûr il bis!

In occasione del Perdon di San Rocco, grazie alla collaborazione: del Comitato Festeggiamenti San Rocco, dei parroci della

nostra Forania, dell’amministrazione Comunale e di quanti hanno partecipato in qualsiasi modo alla realizzazione di questo evento, è andata in scena nella giornata di martedì 17 agosto, nel piccolo campo di questa piccola frazione di Teor, la partita di calcio: Campomolle Vs Resto del Mondo. È stato un bellissimo esempio di fratellanza e di sport, in cui hanno partecipato giocatori venuti da tutto il mondo e dove la parola sport ha assunto il suo vero significato; quello dell’amicizia. Chi ha avuto la fortuna di partecipare, come spettatore o giocatore a questa partita, ha potuto assaporare l’essenza dello stare insieme, del

rispetto reciproco e del buon gusto, che si dovrebbe vedere a tutti i livelli calcistici, sia sul campo che sugli spalti, dal settore giovanile, alla Serie A. Purtroppo però, gli interessi economici, la ricerca del risultato ad ogni costo e l’illusione di qualche genitore di avere un figlio campione, ogni domenica ci portano via questo bellissimo spettacolo; che dovrebbe, invece, rientrare nella normalità. Ma noi di Campomolle, come tutti coloro che hanno assistito o partecipato alla partita, questo buon gusto ce lo porteremo dietro; perché come l’aroma profonda di un buon caffè, questa giornata ha avuto un sapore così intenso, che difficilmente ci verrà portato via. Grazie a tutti, sperando di replicare l’anno prossimo.

CAMPOMOLLE

Fabio BecciaMassimiliano BecciaStefano LunardelliMattia LunardelliLorenzo PanfiliNicola Zignin

Alberto ComissoIglif Bettin

Devid ComissoMauro ComissoStefano Mauro

All: Manuel MauroDirigente: Cristian Piovesan

Team Manager: Nicolas Zorzetto

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Cyrille Nyamabu (Congo)Roberto Venturini (Teor)

Lorenzo Cumero (Rivignano)Diego Armando Lopez Leiva (Paraguay)

Federico Mattiussi (Teor)Andrea Pizzali (Driolassa)

Thiago Viana de Oliveira (Brasile)Alex Buran (Rivignano)

Mattia Scholes Pianaro (Inghilterra)David Bulfoni (Teor)

Gabriele Fioravanzo (Teor)

All: Fabrizio Mattiussi (Sindaco di Teor)Dirigente: Don Jean Bosco Baribeshya (Rwanda)

Team Manager: Denis Mugerwa Wanimba (Uganda)

PUBBLICO: COMPORTAMENTO ESEMPLARE

Campomolle Vs Resto del Mondo

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a Rivignanodal 28 ottobre al 2 novembre