quaderno di religione

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Quaderno di religione Nome e cognome …………………………………… Classe …………………..…………………………………

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Page 1: Quaderno di religione

Quaderno di religione

Nome e cognome ……………………………………

Classe …………………..…………………………………

Page 2: Quaderno di religione

1. LE RELIGIONI NELL’ANTICHITA’ 1 2. LA BIBBIA 5 3. L’EBRAISMO 9 3.1 La storia 9 3.2 Abramo 10 3.3 L’età degli uomini nella Bibbia 11 3.4 L’albero genealogico e il significato dei nomi 11 3.5 Mosè 12 3.6 Le regole alimentari 13 3.7 La sinagoga 14 3.8 Riti e tradizioni 16 3.9 Calendario, feste e celebrazioni 16 3.10 La memoria della Shoa 21 4. ESISTENZA STORICA DI GESU’ 23 4.1 Gesù è veramente esistito? 23 4.2 La terra di Gesù 25 4.3 I gruppi religiosi al tempo di Gesù 27 4.4 La testimonianza dei Vangeli 28 4.5 I Vangeli apocrifi 31 4.6 La sindone 33 5. GESU’ IL CRISTO 35 5.1 Il Natale 35 5.2 Curiosità sul Natale 37 5.3 Le parabole di Gesù 39 5.4 I punti forti del messaggio cristiano 43 5.5 Il cuore del messaggio cristiano 43 5.6 I miracoli 44 5.7 La Settimana Santa 46 5.8 Gesù e i “cattivi” 47 5.9 Le morte in croce 49 5.10 Discese agli inferi 50 5.11 Gesù e le donne 52 5.12 Gli angeli 53 5.13 La risurrezione 57 6. MARIA 59

Page 3: Quaderno di religione

Con l’aiuto del prof. completa la seguente tabella

Divinità

Giorno sacro

Simbolo

Libro sacro

Ebraismo

Cristianesimo

Islam

Insieme di pratiche e parole che

pretendono di sottomettere la

natura e le persone a proprio

piacimento. Il mago si mette in

mostra

Dal latino vuol dire “stare sopra”,

cioè ciò che sta sopra la ragione.

Credenze basate sull’ignoranza e

l’irrazionalità

Il rapporto, variamente

identificabile in regole di vita,

sentimenti e manifestazioni di

omaggio, venerazione e adorazione,

che lega l'uomo a quanto egli ritiene

sacro o divino.

SUPERSTIZIONE

MAGIA

RELIGIONE

Page 4: Quaderno di religione

1

1. LE RELIGIONI DELL’ANTICHITA’

Da sempre l’uomo ha una sua religiosità. Le prime grandi religioni sono tutte

politeiste, cioè credevano in più dei.

LA RELIGIONE MESOPOTAMICA

Le prime grandi religioni dell’antichità si sono sviluppate nella zona conosciuta come

mezzaluna fertile. In questa, che va dalla sponda meridionale del Mar Mediterraneo

fino al golfo Persico, sorsero imperi potenti che si susseguirono: sumeri, assiri,

babilonesi, persiani.

Le divinità mesopotamiche erano molto numerose, ma a capo di tutti vi erano le

triadi divine: Anu (dio del cielo), Enlil (signore del vento e dell’aria), Ea (dio delle

acque del profondo). La loro nascita è raccontata nel mito Enuma Elish (leggi il mito

a pag 3).

Le divinità venivano adorate in grandi templi, che erano al centro della vita pubblica

e commerciale. Accanto al tempio vi era la ziggurat. Consisteva in una torre a piani

sovrapposti (o piramide a gradoni), quasi a significare la volontà dell’uomo di

avvicinarsi sempre di più al cielo.

LA RELIGIONE EGIZIA

È una religione politeista, dove gli dèi più importanti sono Ra (il dio del sole) e

Osiride (il dio del mondo sotterraneo). Infatti, gli egizi credevano in una vita dopo la

morte e a Osiride spettava il giudizio finale del defunto con la pesatura del cuore

(psicostasia). Il cuore del defunto veniva posto sul piatto di una bilancia dove era

pesata. Se il cuore era leggero come la piuma di Maat (dea della verità e giustizia),

posta sull'altro piatto, Anubi (dio dell’imbalsamazione) lasciava il defunto nelle mani

di Osiride, altrimenti il cuore era dato in pasto al coccodrillo Ammit.

Perché il defunto possa continuare a vivere nell'aldilà è necessario che esso sia

preservato integro. Il rituale funerario era particolarmente ricco e la preparazione e

l’addobbo interno erano molto curati. Al defunto doveva essere garantita una vita

dignitosa anche nell’oltretomba. L’aldilà era visto come un vero e proprio trasloco e

non doveva mancare niente.

LA RELIGIONE GRECA

La religione si caratterizzava per il culto a molte divinità: dodici quelle principali che

vivevano con il loro capo, Zeus, sulla cima del monte Olimpo. I greci pur non avendo

alcun termine per indicare la religione, né degli uomini incaricati specificamente per

il culto (sacerdoti) hanno però dato molta importanza alla religione, soprattutto per

Page 5: Quaderno di religione

2

la vita della polis (città). Un altro aspetto caratteristico della religiosità greca era

l’oracolo o il responso dato dagli dèi, il più famoso dei quali era quello di Delfi, che

richiamava gente da tutta la Grecia.

LA RELIGIONE ROMANA

La religione romana era centrata soprattutto sugli atti di culto, sulle festività e sui

sacrifici: una religiosità più esteriore che spirituale. La finalità principale era, infatti,

ottenere il favore degli dèi, senza un vero coinvolgimento emotivo.

I romani fecero proprie la maggior parte delle divinità greche (dando vita a quel che

in termine tecnico viene chiamato fenomeno del sincretismo, cioè la fusione di più

culti). Alcune divinità come gli spiriti delle foreste o gli spiriti degli antenati (lari e

penati), sono però di origine locale.

I lari, “spiriti dei campi”, associati agli antenati e ai defunti, avevano la funzione di

proteggere la casa e i suoi abitanti, e venivano invocati nelle varie occasioni della

vita familiare. I penati, invece, erano gli spiriti che dovevano tutelare l’economia

familiare.

Esercizio:

Inserisci nello schema le parole

elencate sotto, che sono suddivise

in ordine di lunghezza. I gruppi di

due lettere non sono definiti.

Parole da inserire

10 lettere: BABILONESI

9 lettere: SEPOLTURE

6 lettere: ABRAMO-APOLLO-BIBBIA-

DOLMEN

5 lettere: AMATI-AMORE-BEATO

4 lettere: AMEN-ARES-SURE

3 lettere: ADE-DEA-EGO

Page 6: Quaderno di religione

3

Lettura: Un esempio di mito

Il poema babilonese Enuma Elish (XVIII-XVII

secolo a.C) racconta le imprese di Marduk,

il dio protettore di Babilonia, la sua lotta

vittoriosa con Tiamat (divinità femminile,

simbolo del disordine), la creazione del

mondo e dell’uomo.

Marduk prese la carcassa della sua nemica

abbattuta (Tiamat), la divise in due come

un’ostrica e, sollevatane in alto una metà, ne formò il firmamento celeste. Quindi

misurò con i passi, in lunghezza e larghezza, le acque che si stendevano sotto il

firmamento, e con l’altra metà del corpo di Tiamat fece alle acque una copertura, e

quella copertura costituì le fondamenta della terra. Quindi pose Anu nel regno sopra

il firmamento, ed Enlil nel regno tra il firmamento e la terra, ed Ea nelle acque che

scorrevano sotto la terra. Così Anu divenne il re del cielo, Enlil il re dell’aria ed Ea il

re degli abissi. Poi Marduk assegnò a tutti gli altri dèi i loro posti e creò lumi che

splendessero nel cielo il sole, la luna e le stelle. Regolò il tempo e le stagioni dei loro

moti, fissò il corso degli astri, e aperse ad oriente una porta donde il sole potesse

uscire all’alba, e una porta a occidente, dove il sole potesse ritirarsi alla sera.

Ma, ecco, quando tutto fu ordinato, gli dèi si raccolsero intorno a Marduk e ruppero

in aspri lamenti.

-Signore Marduk,- gridarono –tu ci hai assegnato le nostre incombenze, hai affidato

un compito a ciascuno di noi. Ma non hai dato a nessuno l’incarico di servirci e di

sostentarci mentre noi eseguiremo il nostro compito. Chi, dunque, accudirà alla

nostra casa, chi penserà a prepararci il cibo?

Quando Marduk ebbe inteso queste parole, cadde in profonda meditazione. Poi,

d’improvviso il suo viso si illuminò. –Ora so, - disse tra sé –ciò che debbo fare.

Prenderò sangue e ossa e ne formerò un piccolo fantoccio. Il suo nome sarà Uomo.

Uomo servirà gli dèi,ìè accudirà ai loro bisogni, mentre essi eseguiranno i loro

compiti.

Esercizio: Quali differenze ci sono tra questo racconto e il racconto del libro della

Genesi?

1) …………………………………………………………………………………………………………………………

2) …………………………………………………………………………………………………………………………

3) …………………………………………………………………………………………………………………………

4) …………………………………………………………………………………………………………………………

Page 7: Quaderno di religione

4

Esercizi

1 Scrivi sotto all’immagine se si tratta di una piramide, ziggurat o di un tempio

maya e se si trova in Iraq, Messico o Egitto

2 Quale caratteristica comune riesci a individuare? Danne una spiegazione.

……………………………………………………………………………………………………………………………….

3 Quale racconto della Bibbia ti viene in mente che parla di una torre verso il cielo?

…………………………………………………………………………………………………………………………………

Lettura: LA TORRE DI BABELE

Gen 11,1-9

Tutta la terra aveva una sola lingua e le stesse

parole. Emigrando dall'oriente gli uomini

capitarono in una pianura nel paese di

Sennaar e vi si stabilirono. Si dissero l'un

l'altro: "Venite, facciamoci mattoni e

cuociamoli al fuoco". Il mattone servì loro da

pietra e il bitume da cemento. Poi dissero:

"Venite, costruiamoci una città e una torre, la cui cima tocchi il cielo e facciamoci un

nome, per non disperderci su tutta la terra". Ma il Signore scese a vedere la città e la

torre che gli uomini stavano costruendo. Il Signore disse: "Ecco, essi sono un solo

popolo e hanno tutti una lingua sola; questo è l'inizio della loro opera e ora quanto

avranno in progetto di fare non sarà loro impossibile. Scendiamo dunque e

confondiamo la loro lingua, perché non comprendano più l'uno la lingua dell'altro".

Il Signore li disperse di là su tutta la terra ed essi cessarono di costruire la città. Per

questo la si chiamò Babele, perché là il Signore confuse la lingua di tutta la terra e di

là il Signore li disperse su tutta la terra.

4 Per quale motivo Dio confonde le lingue? .................................................................

Page 8: Quaderno di religione

5

2. LA BIBBIA

La parola BIBBIA in greco significa “i libri” e fu scritta tra il 1000 a.C. e il 100 d.C., da

diversi autori (almeno 30). L’elenco dei testi contenuti nella Bibbia, riconosciuti

come ispirati da Dio e dunque sacri, normativi per una determinata comunità di

credenti in materia di fede e di morale si chiama Canone.

La Bibbia ebraica comprende 39 libri scritti in ebraico e in alcune parti in aramaico,

ed è suddivisa in tre grandi parti:

1) La legge (in ebraico Torah) che raggruppa i primi cinque libri, chiamati

Pentateuco.

2) I Profeti (in ebraico Nebi’im).

3) Gli Scritti (in ebraico Ketubi’im).

Gli ebrei usano vari nomi per indicare la Bibbia. Il principale è TaNaK, un acronimo

formato con le iniziali di Torah, Nebi’im e Ketubi’im.

La Bibbia cristiana (cattolica e ortodossa) è composta da 73 libri, di cui 46

dell’Antico Testamento e 27 del Nuovo Testamento con un numero complessivo di

30.442 versetti. È stata scritta da oltre 30 autori diversi. L’AT è formato da 1068

capitoli e il NT da 260

La Bibbia Protestante contiene complessivamente nove libri in meno di quella

cattolica: Tobia, Giuditta, Maccabei 1 e 2, Sapienza, Siracide (chiamato anche

Ecclesiastico), Baruc, 4 capitoli del Libro di Ester, 2 capitoli del Libro di Daniele.

Curiosità: in quante lingue è stata tradotta? È stata tradotta in 2.508 lingue

Libri più venduti al mondo al 2020

N° Libro Autore Copie Vendute

1 La Sacra Bibbia 3,9 miliardi

2 Citazione del Presidente Mao Tzé-Tung 820 milioni

3 Corano 600 milioni

4 Don Chisciotte della Mancia Miguel de Cervantes 500 milioni

5 Xinhua Zidian Dizionario Cinese 400 milioni

6 Racconto di due città Charles Dickens 200 milioni

7 Il Signore degli Anelli J.R.R. Tolkien 150 milioni

8 Il piccolo Principe Antoine de Saint Exupery 140 milioni

9 Lo Hobbit J.R.R. Tolkien 100 milioni

10 Il segno della camera rossa Cao Xuegin 100 milioni

11 Dieci piccoli indiani Agatha Christe 100 milioni

12 Il Leone, la strega e l’armadio C.S. Lewis 85 milioni

31 Harry Potter e i doni della morte J.K. Rowling 44 milioni

Page 9: Quaderno di religione

6

Per i credenti, il libro della tradizione ebraico-cristiana non è solo un testo di valore

culturale, ma è soprattutto un “libro sacro”, in quanto è Dio stesso che comunica

con il suo popolo, servendosi di autori da lui “ispirati”.

Con questo termine s’intende che Dio, pur essendo l’ispiratore autorevole di ciò che

è scritto nella Sacra Scrittura, si serve delle capacità e dell’autonomia dei singoli

autori umani.

I libri della Bibbia sono infatti redatti da uomini che parlano e scrivono nella lingua di

un popolo, inseriti pienamente nel loro ambiente culturale e storico.

Non dobbiamo quindi confondere l’ispirazione con una specie di certificazione di

verità assoluta su tutto ciò che è scritto nella Bibbia. L’autorevolezza e la verità di

cui si parla si riferiscono soprattutto agli aspetti di fede.

Per avere un’idea di cosa sia l’ispirazione leggiamo il brano in cui Giuseppe perdona i

suoi fratelli dopo che l’avevano venduto come schiavo per l’Egitto:

“Giuseppe disse ai fratelli “io sono Giuseppe! È ancora vivo mio padre?”. Ma i suoi

fratelli non potevano rispondergli, perché sconvolti dalla sua presenza. Allora

Giuseppe disse ai fratelli:” Avvicinatevi a me!”. Si avvicinarono e disse loro: “Io sono

Giuseppe, vostro fratello quello che voi avete venduto sulla via dell’Egitto. Ma ora

non vi rattristate e non vi crucciate per avermi venduto quaggiù, perché Dio mi ha

mandato qui prima di voi per conservarvi in vita. Perché già da due anni vi è la

carestia nella regione e ancora per cinque anni non vi sarà né aratura né mietitura.

Dio mi ha mandato qui prima di voi per assicurare a voi la sopravvivenza nella terra e

per farvi vivere una grande liberazione. Dunque, non siete stati voi a mandarmi qui,

ma Dio”. (Gen 45,3-8)

Page 10: Quaderno di religione

7

I NUMERI NELLA BIBBIA

La Bibbia è un libro pieno di numeri. Non sempre questi indicano una quantità reale,

ma possono essere simbolici con dei significati precisi. Vediamone alcuni:

È il numero della divinità;

è con il peccato che

avviene la divisione:

bene-male, opposizione

tra uomo e donna (mentre

prima erano una sola

carne) e vita- morte.

Perfezione e

completezza

Divina

Universalità e generazione

(4 punti cardinali)

La completezza

Il mondo definitivo

(ottavo giorno della

settimana, otto

beatitudini)

e i suoi multipli indicano

una moltitudine

Il popolo di Dio,

diversità nell’unità

È il numero che

assieme ai suoi similari

con gli zeri,

50,500,5000 sottende

l’azione dello Spirito. È il numero dell’imperfezione.

Nell’alfabeto ebraico i numeri venivano scritti usando le

lettere, secondo, appunto la cabala ebraica. Se quindi si

utilizzano le consonanti ebraiche del nome QeSaR

NeRON )קסר נרון ) si ha:

Q (qof) = 100

S (sameckh) = 60

R (resh) = 200

N (nun) = 50

R (resh) = 200

O (waw) = 6

N (nun) = 50

che sommate, danno appunto 666.

Indica una totalità limitata

(una generazione o l’età

d’una persona).

Page 11: Quaderno di religione

8

SO TROVARE UN TESTO BIBLICO ED INDIVIDUARE LE INFORMAZIONI

CHE MI INTERESSANO

DA QUALE GIORNO DALLA

NASCITA È POSSIBILE

SACRIFICARE UN VITELLO?

(Lv 22,27) -

IL NUMERO DEI GIORNI

DELLA CREAZIONE

(Gen 1,1 – 2,4 a) =

IL NUMERO DEGLI ANNI DEL

POPOLO DI ISRAELE NEL

DESERTO DOPO L’USCITA

DALL’EGITTO (Es 16,35) :

Il NUMERO DELLE

PIAGHE D’EGITTO

(Es 7-12) =

IL NUMERO DI PESCIOLINI

NELLA MOLTIPLICAZIONE

DEI PANI E PESCI (Mt 14,16-

20) +

IL NUMERO DEI

DISCEPOLI DI EMMAUS

(Lc 24,13) =

Il NUMERO DELLE PECORE

NELLA PARABOLA DI GESU’

(Lc 15,4) -

IL NUMERO DEGLI

ANNI DI ABRAMO

QUANDO NASCE

ISACCO (Gen 21,5) =

IL NUMERO DEGLI

APOSTOLI

Lc (6,13) -

IL NUMERO DELLE

TRIBU’ DI ISRAELE

(Es 1,1-5) =

Il NUMERO DEI

COMANDAMENTI

(Dt 10,1-5) -

IL NUMERO DI

DRAMME DELLA

DONNA (Lc 15,8) =

Numero dei salvati

So essere competente….

Esercizio: secondo il libro dell’Apocalisse quanti saranno “quelli che recavano

scritto sulla fronte il suo nome e il nome del Padre”, cioè i salvati? Cerca i risultati

delle seguenti operazioni e scrivili in basso.

Page 12: Quaderno di religione

9

3. L’EBRAISMO

3.1 La storia

Un po’ sinteticamente ecco la storia del popolo ebraico. Nel 1800 a.C circa, Abramo

– che risiedeva a Ur dei Caldei, in Mesopotamia (l’attuale Iraq) – ricevette dal

Signore il comando di mettersi in cammino verso una terra sconosciuta, con la

promessa di diventare capostipite di un grande popolo amato da Dio in modo

speciale. Arrivò così a Canaan, la “terra promessa” (in seguito nota come Palestina).

Questo fu l’inizio della storia d’Israele (dal nome che il Signore diede a Giacobbe) e

dell’alleanza (“patto” o “testamento”) con Dio. Oltre ad Abramo, primo patriarca, la

Bibbia ci fa conoscere Isacco e Giacobbe. Durante una carestia, i dodici figli di

Giacobbe si rifugiarono in Egitto, dove vissero come servi per quattro secoli. Verso il

1250 a.C. circa i loro discendenti vennero condotti da Mosè fuori dall’Egitto, in un

lungo cammino attraverso il deserto (“esodo”), per ritornare nella terra promessa

ad Abramo.

Sul monte Sinai, Mosè ricevette dal Signore le tavole della Legge (Torah), i

Comandamenti, che saranno alla base del comportamento del popolo prima ebreo e

poi cristiano. Ma Mosè non entro nella terra promessa: come capo del popolo fu

sostituito da Giosuè e poi dai Giudici. In seguito, il popolo volle un re e nominò Saul;

dopo di lui ci fu Davide, a cui succedette Salomone, famoso per la sua sapienza e per

la costruzione dello splendido tempio di Gerusalemme. Il signore parlava al suo

popolo attraverso i profeti: Isaia, Geremia, Ezechiele, Amos, Osea… che avevano il

compito di richiamare il popolo alla fedeltà all’alleanza fatta con Dio.

La storia del popolo ebraico è stata sempre segnata da profonde sofferenze, prima e

dopo l’era cristiana. Il regno di Israele venne invaso dai dai babilonesi, dai macedoni,

dagli egiziani e infine dai romani, che distrussero il tempio (70 d.C). Iniziò così la

diaspora (dispersione) del popolo ebreo in ogni parte del mondo. Lungo i secoli

furono scacciati, perseguitati, rinchiusi in ghetti, fino alla tragedia della Shoa

(distruzione) del XX secolo.

Page 13: Quaderno di religione

10

3.2 Abramo

Genesi 17,1-6

Quando Abram ebbe novantanove anni, il Signore gli apparve e gli disse:

"Io sono Dio onnipotente: cammina davanti a me e sii integro. Porrò la mia alleanza

tra me e te e ti renderò numeroso molto, molto".

Subito Abram si prostrò con il viso a terra e Dio parlò con lui:

"Eccomi: la mia alleanza è con te e sarai padre di una moltitudine di popoli. Non ti

chiamerai più Abram ma ti chiamerai Abramo perché padre di una moltitudine di popoli

ti renderò. E ti renderò molto, molto fecondo; ti farò diventare nazioni e da te

nasceranno dei re”.

Dio aggiunse ad Abramo: "Quanto a Sarai tua moglie, non la chiamerai più Sarai, ma

Sara. Io la benedirò e anche da lei ti darò un figlio; la benedirò e diventerà nazioni e re

di popoli nasceranno da lei".

Genesi 21, 3. 5-6

Abramo chiamò Isacco il figlio che gli era nato, che Sara gli aveva partorito.

Abramo aveva cento anni, quando gli nacque il figlio Isacco.

Allora Sara disse: "Motivo di lieto riso mi ha dato Dio: chiunque lo saprà sorriderà di

me!".

Esercizio:

individua nello schema le parole elencate sotto.

Le parole possono essere in orizzontale, in

verticale o in diagonale e da sinistra a destra (o

viceversa) e dall’alto in basso (o viceversa). Le

lettere rimanenti formeranno il titolo di una

parte di un testo molto importante.

PAROLE DA CERCARE

ABRAMO – ALDILA’- ALLEANZA – AMICIZIA – ATENA – BACCO

– BIBBIA – CORANO – CRISTIANI – DIANA – FARAONE – FATO

– HORUS – ISACCO – MITO – PADRE NOSTRO – POLITEISMO –

OREB – UNZIONE – ZARATUSTRA.

Page 14: Quaderno di religione

11

3.3 L’età degli uomini nella Bibbia

Nel leggere che Abramo aveva 99 anni quando Dio gli annuncia che avrà un figlio

restiamo sorpresi: non era troppo vecchio? È impossibile! Ma non è l’unico…

Quale può essere il significato di età così alte?

3.4 L’albero genealogico e il significato dei nomi

Esercizio: Inserisci i seguenti nomi nel posto giusto: Abramo, Giuseppe, Isacco,

Giacobbe, Gesù, Sara, Agar, Israele, Ismaele, Giuda, Giuseppe, Esaù, Maria, Davide.

Nome Anni

Adamo 930

Set 912

Matusalemme 969

Noè 950

Sem 600

Arpacsad

(figlio di Sem)438

Terach (papà di

Abramo)205

Abramo 175

Isacco 180

Giacobbe 130

Giuseppe 110

Mosè 120

Re Davide 70

Re Salomone 80

Re Erode 77

Gesù 33

0

100

200

300

400

500

600

700

800

900

1000

Anni

Anni

Page 15: Quaderno di religione

12

Esercizio: cerca il significato dei nomi e del tuo nome.

3.5 Mosè

Vissuto nel corso del XIII sec. a.C., Mosè nacque in Egitto da una donna della tribù di

Levi, ma, appena nato, fu deposto dalla madre in un canestro ed affidato alle acque

del Nilo, perché potesse sottrarsi al provvedimento che decretava la morte di tutti i

neonati maschi degli Ebrei.

Lungo il fiume, tuttavia, il canestro fu raccolto dalle ancelle della sorella del faraone,

che allevò il bimbo a corte come un figlio suo. Il nome "Mosè" significherebbe

"salvato dalle acque".

Ucciso un sorvegliante egiziano, fu costretto a

fuggire nel deserto di Madian. Lì ricevette la

rivelazione di quale sarebbe stato il suo

compito, quando Dio gli apparve in un roveto

ardente (comunicandoli anche il Suo nome

JHWH). Quindi fece ritorno in Egitto.

L'ultima delle "dieci piaghe", la morte dei

primogeniti maschi egiziani, convinse il faraone,

forse Ramesse o Ramsete II, a lasciar partire gli Ebrei.

Mosè si pose a capo del popolo ebraico, guidandolo per quaranta anni nel deserto

verso la Terra Promessa.

Momenti cruciali di questo cammino, narrato nel Libro dell'Esodo, furono

l'attraversamento miracoloso del Mar Rosso e la consegna delle tavole della Legge

sul monte Sinai.

Sul monte Nebo, contemplando da lontano la terra che non potè abitare per aver

mancato di fede, Mosè si spense a centoventi anni.

Nome Significato Nome Significato

Abram Israele

Abramo Ismaele

Sarai Giuda

Sara Esaù

Giuseppe Maria

Isacco Gesù

Giacobbe

Agar

Page 16: Quaderno di religione

13

Le dieci piaghe

1) Tramutazione dell'acqua in sangue

2) Invasione di rane dai corsi d'acqua

3) Invasione di zanzare

4) Invasione di mosche

5) Morte del bestiame

6) Ulcere su animali e umani

7) Pioggia di fuoco e ghiaccio (Grandine)

8) Invasione di cavallette/locuste

9) Tenebre

10) Morte dei primogeniti maschi

3.6 Le regole alimentari.

Secondo la tradizione gli ebrei possono mangiare solo cibo Kasher (purificato). Gli

animali permessi sono quelli nei riquadri qua sotto:

Inoltre, gli animali devono essere

macellati secondo le regole, evitando di

farli soffrire inutilmente e facendo

defluire più sangue possibile (il sangue è

considerato la sede della vita). È inoltre

vietato mangiare: sangue e alcune parti

del grasso, il nervo sciatico, ed è vietato

mangiare insieme, o nello stesso pasto,

carne e latte (per separare la morte dalla

vita).

I Dieci comandamenti

1)………………………………………………………………..

2)………………………………………………………………..

…………………………………………………………………..

3)………………………………………………………………..

4)………………………………………………………………..

5)…………………………………………………………………

6)…………………………………………………………………

7)…………………………………………………………………

8)…………………………………………………………………

…………………………………………………………………….

9)…………………………………………………………………

…………………………………………………………………….

10)…….…………………………………………………………

Page 17: Quaderno di religione

14

La cena Pasquale

La lettura dell'Haggadah di Pesach

inizia con un brano in lingua

aramaica; poi i bambini chiedono agli

adulti quale sia il significato di

Pesach. Come risposta, il più

anziano, racconta gli eventi relativi

all'uscita dall'Egitto. Poco dopo vi è il

ricordo delle dieci piaghe inflitte da

Dio all'Egitto per indurre il Faraone a

lasciare liberi gli Ebrei

Nel corso della cena vi è obbligo di

bere cinque bicchieri di vino,

intercalati da diversi brani cantati (il

quinto bicchiere è in ricordo della venuta di Elia, chiamato anche calice di Elia). Di

solito si termina con canti tradizionali. Terminato il pasto, si consumano i bicchieri di

vino restanti con la recitazione della benedizione dopo il pasto, la Birkhat haMazon,

e dell'Hallel dopo cui si permette di bere solo acqua e si proibisce di mangiare altro

sino all'alba.

3.7 La sinagoga

Un aspetto importante dell’ebraismo è la sinagoga (“casa di riunione”). Essa divenne

dopo la distruzione del Tempio di Gerusalemme (nel 70 d.C. mai più ricostruito), il

centro della vita comunitaria del popolo disperso in tutto l’Impero Romano. La

sinagoga è la casa di riunione, luogo di studio della Torah e del Talmud (i bambini

imparano a leggere sulla Torah), casa di preghiera in cui si tengono le celebrazioni

del sabato e delle altre feste. In tutti giorni della settimana si possono svolgere

preghiere in sinagoga, a condizione che ci siano almeno dieci uomini, il numero

minimo di presenze richiesto (minyam).

Page 18: Quaderno di religione

15

Esercizio: Associa a ogni elemento dell’immagine la didascalia corrispondente

A. Rotoli della Torah

B. Armadio che contiene i rotoli della Torah (detto Arca)

C. La lampada sempre accesa accanto all’armadio

D. Rabbino o altro officiante “delegato dall’assemblea” che ha il compito di guidare

il culto.

E. Bimah, cioè la tribuna per la lettura della Sacra Scrittura e la recita delle

preghiere.

F. Parte della sinagoga riservata agli uomini

G. Matroneo, cioè la zona riservata alle donne nelle sinagoghe ortodosse.

Page 19: Quaderno di religione

16

3.8 Riti e tradizioni

Vediamo insieme le tappe principali che scandiscono la vita nella tradizione ebraica:

• la nascita – tutti i bambini ricevono oltre al proprio nome, anche un nome

ebraico. Otto giorni dopo la nascita si effettua la circoncisione (brith milah), in

ricordo dell’alleanza con Dio.

• Quando un ragazzo compie 13 anni diventa religiosamente adulto ed è tenuto

ad osservare le regole della vita ebraica. In tale occasione legge la Torah in

pubblico. La cerimonia è chiamata bar mitzwah (figlio del comandamento);

nelle comunità riformate viene fatta una celebrazione simile anche per le

ragazze.

• Il matrimonio – i fidanzati sono posti sotto un baldacchino, simbolo del loro

focolare e, dopo la lettura del contratto di matrimonio, si recitano le sette

benedizioni nuziali. Poi lo sposo rompe un bicchiere dal quale ha bevuto con

la sposa, in ricordo della distruzione del Tempio. Nell’ebraismo matrimonio e

procreazione sono precetti comandati dalla Torah. La responsabilità

dell’educazione ebraica di un bambino coinvolge sia la famiglia che la

comunità.

• La morte – l’ebraismo ha un grande rispetto per il riposo dei morti e per

l’integrità del cadavere. Secondo la tradizione il funerale ha luogo il giorno

stesso della morte o quello immediatamente successivo. Viene preferita la

sepoltura in terra (inumazione), in ricordo del fatto che l’essere umano

proviene dalla polvere (Gen 3,19). All’atto della sepoltura i presenti, in segno

di dolore, si strappano un pezzo dell’abito – oggi un nastro simbolico – e

recitano una preghiera per la salvezza del defunto. La persona morente

generalmente pronuncia lo Shemà Israel (Ascolta Israele), una preghiera

recitata due volte al giorno.

3.9 Calendario, feste e celebrazioni

Il calendario ebraico è un calendario lunisolare, cioè calcolato sia su base solare sia

su base lunare. L'anno è composto da 12 o 13 mesi a loro volta composti da 29 o 30

giorni. Le festività ebraiche sono definite in relazione al calendario ebraico: poiché

alcune di queste sono legate strettamente alla stagione, esse devono cadere nella

stagione giusta.

Il calendario ebraico conta gli anni a partire dalla presunta data della creazione, che

in base alle indicazioni della Bibbia è stata calcolata dalla tradizione rabbinica al

Page 20: Quaderno di religione

17

3760 a.C. Precisamente l'anno 1 inizia il 6 ottobre 3761 a.C Perciò ad esempio nel

settembre dell'anno gregoriano 2019 inizia l'anno ebraico 5780.

Alcune festività importanti:

1) Capodanno (Rosh Hashanah): segna l’inizio dell’anno civile e cade il primo di

Tishri (settembre-ottobre), mentre il Capodanno religioso è il primo di Nisam

(marzo-aprile) e ricorda la liberazione dall’Egitto.

2) Espiazione (Yom Kippur): si celebra 10 giorni dopo Capodanno ed è il giorno del

perdono e del digiuno, dedicato alla riparazione delle colpe e alla riconciliazione con

Dio.

3) Pasqua (Pesach) celebrazione in memora della liberazione degli ebrei dalla

schiavitù dall’Egitto nella notte fra il 14 e il 15 del mese di Nisam.

4) Festa delle settimane o Pentecoste (Shavo’oth) viene celebrata sette settimane

dopo Pasqua. Legata alla festa della mietitura, commemora la rivelazione di Dio sul

Sinai e il dono della Legge.

5) Feste delle capanne (Sukkot) legata alla vendemmia ricorda le capanne costruite

dal popolo ebraico nel deserto.

6) Festa delle luci (Hannukah) si commemora la Purificazione del tempio di

Gerusalemme dopo la vittoria dei maccabei sui greci. In questa festa è usanza

accendere su uno speciale candelabro, una candela ogni sera per otto giorni. La

festività dura 8 giorni e inizia al tramonto del 24 del mese di kislev (dicembre).

7) Festa delle sorti (Purim) ricorda lo scampato pericolo degli ebrei di Persia nel V

secolo a.C. grazie all’intervento della regina Ester (vedi lettura pag 18).

8) Il Giubileo è un anno santo ogni 50 (o forse 49) anni in cui dovevano essere

attuate particolari norme di misericordia, come il condono dei debiti e la liberazione

degli schiavi. Per i cattolici il Giubileo è ogni 25 anni (il prossimo nel 2025).

Cal.Ebr. Cal. Gregoriano Giorni

5780 30 settembre 2019 355

5781 19 settembre 2020 353

5782 7 settembre 2021 384

5783 26 settembre 2022 355

Page 21: Quaderno di religione

18

Esercizio: Inserisci il nome della festività nel mese corretto in entrambi i calendari

Lettura: LA REGINA ESTER E PURIM

Gli ebrei con la festa di Purim ricordano il salvataggio del popolo ebreo da parte

della regina Ester. I festeggiamenti di Purim, che è una specie di carnevale ebraico,

sono pari a quelli che si fanno per un matrimonio. Durante la festa di Purim, che di

solito cade in marzo, gli ebrei leggono come una leggenda popolare, la storia di

Ester. Ogni volta che nel racconto viene menzionato il “maledetto Aman” c’è

l’abitudine di coprire il suo nome con grida, fischi, battiti di piedi sul pavimento e

rumorose raganelle. Durante la festa di Purim si mangia, si beve e si sta in allegria.

Secondo alcune tradizioni, una persona deve bere fino a che non riesce più a

distinguere il “maledetto Aman” dal “benedetto Mardocheo”

CALENDARIO EBRAICO CALENDARIO CRISTIANO

Page 22: Quaderno di religione

19

Ester è la figlia di Abicàil della tribù di Beniamino, una delle due tribù che

costituivano il Regno di Giuda prima della sua distruzione da parte dei babilonesi e la

deportazione, nel 597 a.C., dell'élite del regno nelle province dell'impero persiano.

Alla morte dei genitori è adottata dal cugino Mardocheo il quale occupa una

funzione amministrativa nel palazzo reale a Susa. Avendo sentito che il re Assuero

(normalmente identificato con il re persiano Serse) cerca una nuova sposa,

Mardocheo fa partecipare la cugina Ester alle selezioni. Ester viene scelta e diventa

la sposa di Assuero.

Quando il primo ministro Aman decide di sterminare tutti i giudei del regno,

Mardocheo, che ha sempre vegliato su Ester, la esorta a presentarsi al re per

intercedere in favore dei propri connazionali. Sebbene fosse proibito con pena di

morte accedere al re senza essere convocati, dopo un digiuno di tre giorni, pregando

il Signore, Ester si presenta davanti al re per domandargli il favore di accettare il suo

invito a cena con Aman. Durante la cena li invita nuovamente e durante il secondo

banchetto informa il re di essere giudea e che Aman ha decretato lo sterminio di

tutti i giudei del regno. Ottiene allora dal re il diritto per i giudei di difendersi il

giorno in cui dovevano essere sterminati.

Mardocheo stila un decreto con cui istituisce la festa dei Purim, perché la tristezza si

è tramutata in gioia e il lutto in giorno di festosa letizia. Così, il 14 e il 15 del mese di

Adar (marzo) sono giorni di allegria, nei quali, nelle sinagoghe, si legge il libro di

Ester.

Esercizio: prova

a tradurre

quello che dice

la regina Ester

usando il

dizionario qua

sotto.

Page 23: Quaderno di religione

20

Festa civile: festa in cui si celebrano eventi significativi per la nazione

Festa religiosa: festa in cui si celebrano eventi significativi per la religione

Esercizio: nella tabella riconosci se, nel giorno indicato, ci sia una festa di tipo

religiosa (R), civile (C) o entrambe (E) e chiarisci di che festa si tratta (come

nell’esempio).

R C E Cosa si celebra 1 1 gennaio

2 6 gennaio 3 19 marzo

4 25 aprile 5 1 maggio

6 2 giugno

7 15 agosto 8 1 novembre

9 4 novembre x Festa della vittoria/forze armate 10 8 dicembre

11 25 dicembre

Cerca la data del tuo giorno di compleanno nei tre calendari (come nell’esempio):

• Compleanno di Gesù:

Gregoriano: 25 dicembre 2021

Ebraico: 21 Tevet 5782 (https://it.chabad.org/calendar/converter.asp?tdate=12/25/2021)

Musulmano: 20 Jumâda Al-Awwal 1443

(www.arab.it/calendario/calendario_conv_greg_islam.htm)

• Il tuo compleanno

Gregoriano: ………………………………….

Ebraico: ……………………………………….

Musulmano: ………………………………..

FESTE CIVILI E RELIGIOSE

Page 24: Quaderno di religione

21

3.10 La memoria della Shoa

Durante la Seconda guerra mondiale sono morti circa 6 milioni di ebrei nei campi di

concentramento. E non solo ebrei: handicappati, oppositori politici e religiosi, e tutti

color che potevano essere considerati diversi. Ogni anno, il 27 gennaio, festeggiamo

la Giornata della Memoria in ricordo di tutte le vittime dell’Olocausto.

Lettura: Come il comandante di Auschwitz ha trovato la misericordia

L’amore e il perdono

di Dio possono

arrivare fino a un

livello scandaloso,

fino all’assoluzione

del comandante del

campo di

concentramento di

Auschwitz-Birkenau.

La storia, riportata

da Aleteia, è stata

raccontata durante

un incontro in

occasione dell’Anno della misericordia negli Stati Uniti da suor Gaudia e suor

Emmanuela, della congregazione della Beata Vergine Maria della Misericordia,

Nel lager di Auschwitz in Polonia morirono circa tre milioni di persone, un sesto degli

ebrei uccisi durante l’Olocausto, insieme a diversi cristiani e santi come san

Massimiliano Kolbe e santa Benedetta dalla Croce (Edith Stein). Rudolf Höss nei tre

anni di mandato come comandante diresse l’esecuzione di oltre 2 milioni e mezzo di

detenuti e assistette alla morte per fame o malattia di un altro mezzo milione. Finito

il suo mandato, supervisionò anche l’esecuzione di 400 mila ebrei ungheresi.

Höss compì un unico atto di umanità. Un giorno portarono ad Auschwitz «un’intera

comunità di gesuiti» tranne il superiore e questo, disperato, volle raggiungere i suoi

confratelli intrufolandosi nel campo di concentramento. Le guardie lo scoprirono e

lo portarono da Höss, certi che il comandante avrebbe ordinato la sua esecuzione.

Invece il sacerdote fu liberato, lasciando le guardie sconcertate.

Quando la guerra finì Höss fu arrestato e condannato a morte per crimini contro

l’umanità. Ma l’ex comandante non era terrorizzato tanto dalla morte quanto dalla

detenzione, convinto che le guardie polacche si sarebbero vendicate «torturandolo

Page 25: Quaderno di religione

22

per tutto il tempo della prigionia e provocandogli una pena inimmaginabile». La sua

sorpresa fu quindi enorme quando vide che «uomini le cui mogli, figlie e figli, uccisi

ad Aushwitz, lo trattavano bene. Non riusciva a capacitarsene». Secondo le suore fu

quello il momento della conversione: quello della misericordia, che è «l’amore che

non meritiamo». Sì, «non meritava il loro perdono, bontà, gentilezza. Eppure, li

ricevette tutti».

Höss, cresciuto in quella fede cattolica che poi abbandonò in gioventù, chiese di

potersi confessare. Le guardie provarono a cercare un sacerdote disponibile, ma «le

ferite ancora molto vive» non resero facile trovare chi «volesse ascoltare la sua

confessione». E infatti «non trovarono nessuno». L’ex comandante si ricordò

improvvisamente di quel gesuita, padre Wladyslaw Lohn, che aveva risparmiato anni

prima. Supplicò le guardie di cercarlo. Il gesuita, rintracciato proprio nel santuario

della Divina misericordia di Cracovia, dove era diventato cappellano delle suore della

Beata Vergine Maria della Misericordia, accettò di confessare Höss.

La confessione «durò e durò e durò, finché non gli diede l’assoluzione: “Ti sono

perdonati i tuoi peccati. Rudolf Hoss. Vai in pace». Il giorno successivo, prima

dell’esecuzione, il gesuita tornò per dare la Comunione al condannato. La guardia

che era presente confessò poi che quello fu uno dei momenti più belli della sua vita.

Esercizi:

Leggi il testo e rispondi alle seguenti domande:

1) Chi sono i Gesuiti? …………………………………………………………………………………………………

2) Perché Hoss si pente? ……………………………………………………………………………………………

3) Cosa vuol dire misericordia? ………………………………………………………………………………….

Risolvendo questo cruciverba troverai una parola molto importante per

l’ebraismo

1

2

3

4

5

6

7

1. “Ascolta” in ebraico

2. La Festa delle luci

3. Il capostipite del popolo

ebraico

4. Famosa per la torre

5. Il libro sacro degli ebrei e

non solo

6. Odio nei confronti degli

ebrei

7. Insegnamento o Legge

Page 26: Quaderno di religione

23

4. ESISTENZA STORICA DI GESU’

4.1 È veramente esistito?

SO UTILIZZARE LE FONTI PER DARE RISPOSTE DOCUMENTATE

DOCUMENTO 1 Giuseppe Flavio Storico giudeo-romano (37-103 circa) Opera: Antichità giudaiche “Anano […] convocò il sinedrio a giudizio e vi condusse il fratello di Gesù, detto il Cristo, di nome Giacomo, e di alcuni altri, accusandoli di trasgressione alla legge e condannandoli alla lapidazione.”

DOCUMENTO 2 Tacito Storico romano (54-119) Opera: Annali “Perciò […] Nerone si inventò dei colpevoli e sottomise a pene raffinatissime coloro che la plebaglia […] denominava cristiani. Origine di questo nome era Cristo, il quale sotto l’impero di Tiberio era stato condannato al supplizio dal procuratore Ponzio Pilato […] questa […] superstizione di nuovo si diffondeva, non solo per la Giudea […] ma anche a Roma.”

DOCUMENTO 3 Luca Medico ed evangelista (9-93 circa) Opera: Vangelo secondo Luca “In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando era governatore della Siria Quirinio. Anche Giuseppe, […] salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme, per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta. Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo. C'erano in quella regione alcuni pastori […] un angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. […] l'angelo disse loro: "Non

Sto vedendo un film su Gesù. Mia sorella più piccola mi chiede: “Ma Gesù è esistito

davvero?” Le rispondo: “Certo!”, ma in realtà non sono troppo convinto… per

fortuna mia sorella non mi chiede altro, altrimenti non saprei proprio cosa

aggiungere! La sua domanda continua a frullarmi nella testa… L’unica cosa da fare è

“girarla” al prof di religione che, per tutta risposta, mi fornisce questi tre testi. Che

farne?

So essere competente….

Page 27: Quaderno di religione

24

temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore.”

1. Leggi i testi dei tre documenti

2. Compila la seguente tabella e poi trai le tue conclusioni.

Doc Chi scrive è… (un cristiano – uno Storico ebreo- uno storico romano)

Informazioni su Gesù che posso ricavare

Tipo di informazione che posso ricavare

1.

2.

3.

Gesù è esistito davvero?

• A questa domanda potrei rispondere che (ripensa a quando studi storia: per dire che

un fatto è veramente accaduto deve essere………………………. da fonti attendibili

diverse): ………………………………………………………………………………………………………………

• Esistono molte fonti storiche oltre i vangeli? Si No

• Sono scritte anche da non cristiani? Si No

• Cosa confermano quindi con sicurezza? ……………………………………………………………………

• Che cosa risulta incerto dal punto di vista storico? Perché?..........................................

• Che metodo ho seguito per rispondere? (Ripensa a che cosa hai fatto per compilare

la tabella) ………………………………………………………………………………………………………………….

Sono molto numerose le fonti

non cristiane su Gesù, infatti

Wikipedia ne elenca 23!!

Lo sapevi

che?

Page 28: Quaderno di religione

25

4.2 La terra di Gesù

Esercizio: Cerca sul dizionario e trascrivi il significato delle seguenti parole.

ISRAELIANO: ..……………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………………..

ISRAELITA: ………………………………………………………………………………………………………………..

…………………………………………………………………………………………………………………………………..

PALESTINESE: ……………………………………….…………………………………………………………………..

…………………………………………………………………………………………………………………………………..

EBREO:………………….……………………………………………………………………………………………………

…..………………………………………………………………………………………………………………………………

GIUDEO:………………….…………………………………………………………………………………………………

…..………………………………………………………………………………………………………………………………

Page 29: Quaderno di religione

26

Esercizio: osserva con attenzione le mappe nella pagina precedente e completa il

cruciverba qua sotto.

VERTICALI 1. La città dove Gesù resuscitò Lazzaro

2. Il nome della collina dove Gesù fu crocifisso

3. La cittadina dove Gesù resuscitò il ragazzo figlio unico di una vedova 4. La città dove Gesù compì il primo miracolo

6. La città dove Gesù nacque

7. Il paese dove Gesù visse fino ai 30 anni 9. Il villaggio a circa 11 km da Gerusalemme dove stavano tornando due discepoli dopo la morte e risurrezione di Gesù

1. 2. 3.

4.

5.

6.

7.

8. 9.

10.

11.

ORIZZONTALI 2. Il luogo dove Gesù si recò a pregare dopo l'ultima cena

5. La regione a sud nella Palestina

8. La città dove abitava Pietro

10. La città della Palestina dove Gesù morì e resuscitò

11. La regione a nord della Palestina

Page 30: Quaderno di religione

27

4.3 I gruppi religiosi al tempo di Gesù

Il vangelo ricorda vari gruppi (o partiti) religiosi ebraici presenti all’epoca di Gesù:

• Sadducei: un gruppo influente dal punto di vista politico e piuttosto elitario,

diffuso tra le famiglie ricche e nobili. Ne facevano parte la maggioranza dei

sacerdoti e del supremo consiglio ebraico (il Sinedrio). Professavano una

religiosità di fatto conservatrice, tutta basata sulla legge (Torah), ed erano

alquanto impopolari.

• Farisei: un gruppo più numeroso, più influente e meno conservatore dei

sadducei; cercavano di interpretare la Legge ma in modo piuttosto

complicato e difficile. Alcuni tra loro (ad esempio, Nicodemo e Giuseppe di

Arimatea) erano simpatizzanti di Gesù.

• Gruppi eremitici: come gli esseni, si erano stabiliti nella zona del mar Morto;

vivevano isolati, senza grande influenza sul popolo.

• Gruppi estremisti: come gli zeloti, teorizzavano la lotta armata contro i

dominatori romani.

Giuseppe Flavio, Guerra Giudaica II- 12

In Gerusalemme nacque una nuova forma di banditismo, quella dei così detti sicari

(Ekariots), che commettevano assassini in pieno giorno nel mezzo della città. Era

specialmente in occasione delle feste che essi si mescolavano alla folla,

nascondevano sotto le vesti dei piccoli pugnali e con questi colpivano i loro

avversari. Poi, quando questi cadevano, gli assassini si univano a coloro che

esprimevano il loro orrore e recitavano così bene da essere creduti e quindi non

riconoscibili

Esercizio: osserva l’elenco dei dodici apostoli e sottolinea i due apostoli

appartenenti al movimento dei sicari/zeloti

1) SIMONE detto PIETRO

2) ANDREA fratello di PIETRO

3) GIOVANNI figlio di ZEBEDEO

4) GIACOMO IL MAGGIORE (FRATELLO DI GIOVANNI)

5) FILIPPO

6) TOMMASO detto DIDIMO (gemello)

7) NATANAELE BARTOLOMEO (BAR=figlio, TOLOMEO)

8) MATTEO (ESATTORE DELLE TASSE e quindi un TRADITORE per il suo popolo)

9) GIACOMO IL MINORE (CUGINO DI GESU’)

10) SIMONE LO ZELOTA

11) GIUDA TADDEO (FRATELLO DI GIACOMO IL MINORE E CUGINO DI GESU’)

12) MATTIA (AL POSTO DI GIUDA ISCARIOTA)

Page 31: Quaderno di religione

28

4.4 La testimonianza dei Vangeli

La testimonianza più importante dell’esistenza

storica di Gesù sono i quattro Vangeli, i racconti

fedeli e dettagliati della vita di Gesù, scritti da

Marco, Matteo, Luca e Giovanni. Vangelo è una

parola che in greco significa “buona notizia”. Ma

qual è questa buona notizia? La buona notizia è

questa: Gesù è risorto! I vangeli vennero scritti

perché stavano gradualmente scomparendo i primi

testimoni oculari della morte e risurrezione di

Gesù. Era quindi di vitale importanza documentare ciò che aveva detto e fatto Gesù.

• Marco non era un apostolo, ma un discepolo di Pietro. Da lui raccolse la

testimonianza dei fatti accaduti. Si convertì subito dopo la morte di Gesù. Scrisse

per i pagani che si preparano al battesimo. Il suo Vangelo (di 16 capitoli) scritto

verso il 70 d.C. probabilmente a Roma è il più antico e vuole dimostrare che

Gesù è il Figlio di Dio. Il suo simbolo è un leone alato poiché il suo Vangelo inizia

con l’energica predicazione di Giovanni Battista nel deserto;

• Matteo prima di incontrare Gesù faceva l’esattore delle tasse, poi divenne suo

discepolo. Compose il suo Vangelo per gli ebrei convertiti verso l’anno 80 d.C.,

forse in Siria. Presenta Gesù come il Messia atteso dal popolo d’Israele. Il suo

simbolo è un uomo alato perché il suo Vangelo inizia presentando le origini

umane di Gesù. Morì martire in Medio Oriente. Il suo Vangelo è il più lungo con

28 capitoli;

• Giovanni è un pescatore, figlio di Zebedeo e fratello di Giacomo. Fu l’unico degli

apostoli che ha avuto il coraggio di seguire Gesù durante la sua passione. Sul

calvario Gesù affida a lui Maria, sua madre. Visse lunghi anni in Palestina e morì

vecchissimo dopo il 100 d.C. scrisse il suo Vangelo (lungo 21 capitoli) verso la

fine del I secolo, per i cristiani dell’Asia minore. Giovanni afferma che Gesù è la

parola di Dio presente nel mondo. Il suo simbolo è un’aquila perché egli cerca,

con accuratezza, di approfondire il mistero di Dio;

• Luca era un medico e scrisse il suo vangelo per i pagani greci. Compose il

Vangelo e gli atti degli apostoli tra l’80 e il 90 d.C. è l’unico a parlarci

chiaramente dell’infanzia di Gesù e di Giovanni Battista. Egli vuole testimoniare

che Gesù è il Salvatore. Il suo simbolo è il toro alato perché, all’inizio del suo

Vangelo, si narra del sacrificio offerto a Dio dal sacerdote Zaccaria. Il suo vangelo

è composto da 24 capitoli;

Esercizio: aiutandoti con il testo sopra completa la tabella.

Page 32: Quaderno di religione

29

EVA

NG

ELISTA

SIMB

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N° C

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O

OB

IETTIVO

Page 33: Quaderno di religione

30

Ma possiamo fidarci degli evangelisti? Non hanno magari ritoccato (o inventato

direttamente) quello che hanno scritto?

Nei Vangeli sono molti gli indizi che gli evangelisti lasciano per aiutarci a credere

nella loro testimonianza. Per esempio, la scena dell’arresto di Gesù nell’orto degli

ulivi:

Giovanni 18, 10-11 Allora Simon Pietro, che aveva una spada, la trasse fuori e colpì il servo del sommo sacerdote e gli tagliò l'orecchio destro. Quel servo si chiamava Malco. Gesù allora disse a Pietro: "Rimetti la tua spada nel fodero; non devo forse bere il calice che il Padre mi ha dato?". Giovanni cita il nome del servo del sommo sacerdote: è una cosa molto rischiosa perché in questo caso può essere smentito dai testimoni all’arresto che potrebbero essere ancora vivi Marco 14,50-52 Tutti allora, abbandonandolo, fuggirono. Un giovanetto però lo seguiva, rivestito soltanto di un lenzuolo, e lo fermarono. Ma egli, lasciato il lenzuolo, fuggì via nudo.

L’unico che riporta l’episodio è Marco… quindi probabilmente sta parlando di sé

stesso.

Esercizio: In quale parte della Bibbia si trovano i Vangeli?

Page 34: Quaderno di religione

31

4.5 I Vangeli Apocrifi

I vangeli apocrifi sono testi religiosi che si riferiscono come contenuto a Gesù. Sono

detti "apocrifi" in quanto esclusi dal canone della Bibbia cristiano (vedi p.5). In totale

sono circa una cinquantina.

Lettura: Vangelo apocrifo di Tommaso

Cap1

Fuga di Giuseppe e Maria in Egitto per fuggire da Erode (Mt2,13-15). Gesù ha due

anni. Rimangono un anno presso una vedova. A tre anni Gesù prende un pesce

disseccato, lo mette in un catino e lo riporta in vita. Gesù vede un maestro che

insegna a degli scolari. 12 passerotti che litigavano tra loro cadono sul maestro.

Gesù ride. Il maestro si adira. Un angelo dice a Maria di tornare in Giudea perché è

morto chi insidiava la sua vita. Maria e Gesù partono verso Nazareth. Giuseppe alla

morte di Erode uscì dall'Egitto e lo portò nel deserto.

Cap 2: A 5 anni Gesù crea con l'argilla 12 passerotti, batte le mani e volano via.

Cap 3: Gesù in un torrente crea delle piccole dighe ma il figlio dello scriba Anna gli

rovina il gioco. Gesù lo secca “come un albero”. I genitori del ragazzo addolorati

rimproverano Giuseppe.

Cap 4: Un bambino correndo urta Gesù. Irritato gli dice: "Non proseguirai per la tua

strada". E muore. I genitori del ragazzo addolorati rimproverano Giuseppe.

Cap 5: Giuseppe rimprovera Gesù che fa diventare ciechi gli accusatori.

Cap 6: Un rabbino, Zaccheo, si offre a Giuseppe come tutore di Gesù che si dimostra

più sapiente del maestro.

Cap 7: Imbarazzo del maestro e invito a Giuseppe a riprendersi il figlio.

Cap 8: I Giudei consolano Zaccheo. Divertimento di Gesù.

Cap 9: Gesù risuscita un suo amico caduto da una terrazza giocando.

Cap 10: Un ragazzo si taglia accidentalmente un piede con una scure, Gesù lo

riattacca.

Cap 11: Gesù porta dell'acqua a sua madre all'interno del mantello, avendo rotto la

brocca.

Cap 12: Gesù semina un chicco di grano e ne nascono 100 cori (circa 400 ettolitri).

Cap 13: Giuseppe, facendo un letto, taglia un legno troppo corto. Gesù lo tira e lo

allunga.

Cap 14: Gesù da un maestro. Si mostra più sapiente di lui, il maestro colpisce Gesù in

testa ma cade subito a terra morto.

Cap 15: Gesù da un maestro. Si mostra più sapiente di lui e lo rimanda da Giuseppe.

Cap 16: Giuseppe manda suo figlio Giacomo a far legna con Gesù. Una vipera morde

Giacomo, Gesù soffia sulla ferita, la vipera scoppia e Giacomo guarisce.

Page 35: Quaderno di religione

32

Cap 17: Gesù risuscita un bimbo malato.

Cap 18: Gesù risuscita un uomo morto nella costruzione di una casa.

Cap 19: A 12 anni pellegrinaggio a Gerusalemme per la Pasqua. Al ritorno Gesù è

smarrito ma ritrovato nel tempio che dialoga coi dottori (v. Lc2,41-51). Scribi e

farisei benedicono Maria per la sapienza del figlio.

Con il termine verità (in latino veritas, in greco ἀλήθεια) si indica il senso di accordo

o di coerenza con un dato o una realtà oggettiva.

Esercizio: sei in grado di distinguere la verità dalla falsità? Nella lista sono state

inserite nove frasi false. Solo le lettere che accompagnano le risposte false, lette

dall’alto verso il basso, vi riveleranno la città dove, per la prima volta, i seguaci di

Gesù furono chiamati cristiani

V F 1 Gesù nasce a Betlemme G 2 Gesù muore a Nazaret A 3 I Vangeli canonici sono quattro S 4 Gesù ha dei fratelli N 5 In questo momento in classe siamo in 44 T 6 Gesù ha trasformato l’acqua in vino V 7 Gesù fa diventare cieche delle persone I 8 Abramo è il padre di Isacco O 9 Il fratello di mio papà è mio zio Z 10 Gesù risorge il terzo giorno E 11 Giacobbe è il papà di Gesù O 12 Giona mangia una balena C 13 2+2=5 H 14 L’Italia è una repubblica U 15 Maria di Nazaret è la mamma di Gesù F 16 Gesù risorge a Betlemme I 17 Il simbolo dell’evangelista Luca è l’aquila A

Nome della città

Page 36: Quaderno di religione

33

4.6 La sindone

Lenzuolo (=sindone) di lino, lungo 4,37 metri e largo 1,11 metri, usato per avvolgere

un cadavere (Gesù?) e conservato a Torino

Esercizio: Associa a ogni elemento dell’immagine la didascalia corrispondente

1./……..

2./……..

3./…….. 4./……..

5./……..

6./……..

7./……..

Page 37: Quaderno di religione

34

A. Impronta del piede destro.

B. Segno della ferita della lancia. La ferita ha caratteristiche tali da far pensare che sia

stata inflitta dopo la morte del condannato.

C. Toppe poste in presenza delle bruciature. Nel 1532 durante un incendio le fiamme

avvolsero la cassetta d’argento in cui si trovava il telo lasciando questi segni.

D. Tracce di numerose ferite (circa un centinaio) prodotte dal flagello (un tipo di frusta

romana formata da corde che terminavano con dei pezzetti di piombo).

E. Sangue che defluisce dalla ferita all’altezza dei reni, dovuta allo svuotamento del

torace durante la deposizione.

F. Segno dei chiodi infilati nella parte finale dell’avambraccio, più o meno all’altezza del

polso.

G. Segno della corona di spine.

Giovanni 20,3-8

Uscì allora Simon Pietro insieme all'altro discepolo, e si recarono al sepolcro.

Chinatosi, vide le bende per terra, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro

che lo seguiva ed entrò nel sepolcro. Allora entrò anche l'altro discepolo, che era

giunto per primo al sepolcro, e vide e credette.

Cosa vide Giovanni?

Page 38: Quaderno di religione

35

5 GESU’ il CRISTO

5.1 il Natale

• Dove si trova il racconto del Natale nella Bibbia?

La nascita di Gesù è presentata solo nei Vangeli di Matteo e Luca.

• Quando è nato?

• Dove ha origine la tradizione del presepe (=mangiatoia)?

L’origine del presepe si deve a san Francesco che nel Natale del 1223 volle

“rappresentare il Bambino nato a Betlemme, e in qualche modo vedere con gli occhi

del corpo i disagi in cui si è trovato per la mancanza delle cose necessarie a un

neonato, come adagiato in una greppia e come giaceva sul fieno tra il bue e

l’asinello”. (Tommaso da Celano, vita di san Francesco)

• Come mai nei presepi c’è la stella?

Con la nascita di Gesù sembra realizzarsi anche un’altra profezia messianica: si

diceva infatti, nel libro dei Numeri, che sarebbe sorta in Israele una stella:” Una

stella spunta da Giacobbe e uno scettro sorge da Israele” (Numeri 24,17)

E da una stella i magi furono guidati verso Betlemme (=casa del pane) a venerare il

neonato re dei giudei.

Circa questa stella possiamo suggerire un’osservazione: stando ad alcuni astronomi,

essa starebbe ad indicare la congiunzione tra Giove e Saturno verificatasi, più o

meno, al tempo della nascita di Cristo.

• Come mai nei presepi c’è il bue e l’asino?

L’origine biblica dell’asino e il bue è il passo del profeta Isaia in cui si afferma che «il

bue conosce il proprietario e l’asino la greppia del padrone; ma Israele non conosce

Page 39: Quaderno di religione

36

e il mio popolo non comprende» (Is 1,3); i commenti successivi diranno che con essi

sono raffigurati gli ebrei circoncisi che portano il giogo della legge e i gentili, ossia gli

incirconcisi.

• Come mai si mettono tre magi nel presepe? Erano re? Da dove arriva il loro

nome?

La tradizione dei tre re magi è contenuta nel Vangelo dell’infanzia armeno:

[…] ecco i Magi d’Oriente, i quali erano partiti dal loro paese, mettendosi in marcia

con un folto seguito, arrivarono nella città di Gerusalemme dopo nove mesi.

Questi re dei Magi erano tre fratelli: il primo era Melkon, re dei Persiani, il secondo

Gaspar, re degli Indi e il terzo Balthasar, re degli Arabi.

Esercizio: Riesci a riconoscere gli episodi del Natale contenuti negli affreschi sotto?

Vedi esempio.

Gli angeli cantano “Gloria a Dio…”

Page 40: Quaderno di religione

37

5.2 Curiosità sul Natale

Cosa c’entra Babbo Natale con il Natale? E l’albero di Natale?

San Nicola riempie le scarpe

Nella città di Mira viveva un uomo molto buono, il

vescovo Nicola. Qualche giorno prima di Natale il

vescovo sentì dire che lontano, in occidente, c’era

una grande città dove tutti gli uomini pativano la

fame, perfino i bambini piccoli. Chiamò allora tutti

gli abitanti della sua città e chiese loro di portargli i

migliori frutti dei loro orti e dei loro campi. Questi

tornarono poco dopo con grossi cesti pieni di mele e

di noci, sacchi di grano dorato per fare la farina,

pane bianco e dolcetti al miele. Il vescovo Nicola

fece caricare tutto su una nave. Era una nave

imponente e maestosa, blu come il cielo, ed aveva

una grande vela bianchissima che splendeva sotto i

raggi del sole. Iniziarono il viaggio verso occidente, e il vento si mise subito ad

aiutarli, soffiando sempre nella direzione giusta. Ci impiegarono sette giorni e sette

notti, e quando giunsero alle porte della città stava calando la sera. Per le strade non

si vedeva anima viva, ma qua e là brillava qualche lucetta alle finestre delle case. Il

vescovo Nicola bussò ad una di esse. In quella povera casa viveva una mamma coi

suoi cinque bambini. La donna, sentendo bussare, disse ai figlioletti di andare ad

aprire la porta, pensando si trattasse di qualche poverello bisognoso di ospitalità. I

bambini obbedirono, ma non trovarono nessuno; anche la mamma venne a

controllare, ma, non trovando nessuno anche lei, chiuse la porta. Vicino alla stufa a

legna la mamma aveva messo le scarpe dei suoi bimbi ad asciugare, perchè nel

pomeriggio erano andati a far legna nel bosco. Rientrando in casa, sentirono tutti un

delizioso profumino provenire

proprio dalla stufa, si

avvicinarono e trovarono le loro

scarpe traboccanti di noci, mele

rosse, mandarini, pane e

dolcetti al miele. E lì vicino c’era

anche un grande sacco pieno di

chicchi di grano. Tutti poterono

finalmente mangiare. Il giorno

dopo si diffuse in città la voce

Page 41: Quaderno di religione

38

che un vescovo di una città d’oriente, chiamato Nicola, fosse venuto ad aiutare le

famiglie più povere, particolarmente quelle con bambini. Così ogni anno, qualche

giorno prima di Natale, si ricorda la bontà del vescovo festeggiandolo in vari modi

soprattutto in Olanda, paese in cui la festa di san Nicola è particolarmente, sentita,

dove viene chiamato Sinterklass oppure nel Regno Unito conosciuto come Santa

Claus.

Come un monaco salvò una bambina e tagliò un albero

Bonifacio era un monaco inglese e non si sa né perché né per come si era messo in

testa di portare il Vangelo in Germania. Saputo che quelle popolazioni erano solite

fare sacrifici umani alle divinità decise di recarsi nel luogo dei sacrifici, insieme ad

alcuni compagni monaci. La vittima del sacrificio, una bambina, era già preparata,

legata alla quercia, ma prima che le venisse inferto il colpo fatale Bonifacio strappò

l'ascia dalle mani dell'aguzzino. Il monaco benedettino spezzò le catene che

legavano la bambina, i cui anelli si ruppero sotto i colpi della lama affilata. Liberò la

bambina e poi volse la sua ascia verso la quercia sacra. Quando il monaco iniziò a

colpire il tronco, i presenti rimasero attoniti, troppo storditi per muoversi mentre lui

continuava a infliggere colpi. La quercia cadde al suolo senza provocare danni, in un

silenzio che non lasciava presagire nulla di positivo. Per lo stupore dei monaci

disarmati, i feroci alemanni caddero in ginocchio pieni di terrore. Prevedendo l'ira

dei propri dei per quel sacrilegio, i membri della tribù erano certi che Bonifacio

sarebbe stato fulminato da un raggio del martello di Thor, chiamato "Mjolnir".

Senza scomporsi, Bonifacio ruppe il silenzio. A voce alta, ordinò ai membri della tribù

inginocchiati di guardare da vicino la base della quercia tagliata. Lì, che spuntava

dalla terra tra le radici dell'albero, c'era un giovane abete, alto fino al ginocchio.

Bonifacio spiegò che Odino, Thor e gli altri dei erano caduti con la quercia, ma che il

Dio di Bonifacio veniva a portare loro

quel piccolo albero che non perde

mai le foglie ed è pieno di vita, anche

in pieno inverno. Disse loro che le

foglie degli alberi di abete puntano

sempre verso il cielo, e che le foglie

perenni di questo albero dovevano

ricordare loro che l'amore del Dio

Trino cristiano per loro era eterno.

Nel primo Natale dopo quell'evento,

Bonifacio collocò un abete all'interno

della chiesa, come simbolo dell'amore eterno di Cristo.

Page 42: Quaderno di religione

39

5.3 le parabole di Gesù

La parabola è un paragone ampliato in un racconto, avente lo scopo di trasformare

un’idea in un’immagine. Il linguaggio delle parabole è semplice, tutti possono

capirlo, ma molti non vogliono capirlo. Quanto conosci le parabole?

1. Lo è di “gran” la perla di una parabola

2. Lo diventò il piccolo seme di una parabola

3. Il seme caduto sulla terra buona ne portò tanto

4. Trovò la perla preziosa

5. Era nascosto in un campo

6. Fa fermentare tre misure di farina

7. La semina il nemico in una parabola

8. Il piccolo granello di una parabola

9. Soffocarono il seme del seminatore

Page 43: Quaderno di religione

40

Lettura: il Padre misericordioso

11 Disse ancora: «Un uomo aveva due figli. 12 Il più giovane di loro disse al padre:

"Padre, dammi la parte dei beni che mi spetta". Ed egli divise fra loro i beni. 13 Dopo

non molti giorni, il figlio più giovane, messa insieme ogni cosa, partì per un paese

lontano e vi sperperò i suoi beni, vivendo dissolutamente. 14 Quando ebbe speso

tutto, in quel paese venne una gran carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno.

15 Allora si mise con uno degli abitanti di quel paese, il quale lo mandò nei suoi

campi a pascolare i maiali. 16 Ed egli avrebbe voluto sfamarsi con i baccelli che i

maiali mangiavano, ma nessuno gliene dava. 17 Allora, rientrato in sé, disse: "Quanti

servi di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! 18 Io mi alzerò

e andrò da mio padre, e gli dirò: 'Padre, ho peccato contro il cielo e contro di te: 19

non sono più degno di essere chiamato tuo figlio; trattami come uno dei tuoi servi'".

20 Egli dunque si alzò e tornò da suo padre. Ma mentre egli era ancora lontano, suo

padre lo vide e ne ebbe compassione; corse, gli si gettò al collo e lo baciò. 21 E il

figlio gli disse: "Padre, ho peccato contro il cielo e contro di te: non sono più degno

di essere chiamato tuo figlio". 22 Ma il padre disse ai suoi servi: "Presto, portate qui

la veste più bella e rivestitelo, mettetegli un anello al dito e dei calzari ai piedi; 23

portate fuori il vitello ingrassato, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, 24

perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita; era perduto ed è stato

ritrovato". E si misero a fare gran festa. 25 Ora il figlio maggiore si trovava nei campi,

e mentre tornava, come fu vicino a casa, udì la musica e le danze. 26 Chiamò uno dei

servi e gli domandò che cosa succedesse. 27 Quello gli disse: "È tornato tuo fratello

e tuo padre ha ammazzato il vitello ingrassato, perché lo ha riavuto sano e salvo". 28

Egli si adirò e non volle entrare; allora suo padre uscì e lo pregava di entrare. 29 Ma

egli rispose al padre: "Ecco, da tanti anni ti servo e non ho mai trasgredito un tuo

comando; a me però non hai mai dato neppure un capretto per far festa con i miei

amici; 30 ma quando è venuto questo tuo figlio che ha sperperato i tuoi beni con le

prostitute, tu hai ammazzato per lui il vitello ingrassato". 31 Il padre gli disse:

"Figliolo, tu sei sempre con me e ogni cosa mia è tua; 32 ma bisognava far festa e

rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita; era perduto ed

è stato ritrovato"».

Esercizio: leggi il testo e rispondi alle domande

1) Chi manca della famiglia? Perché? ______________________________________

_____________________________________________________________________

2) Quello che il minore al v.12 chiede è grave oppure no? Cosa fa il Padre? ________

_____________________________________________________________________

Page 44: Quaderno di religione

41

3) Quando arriva la carestia, il più giovane, che mestiere si mette a fare?

• Il falegname • L’esattore delle tasse • Il guardiano di maiali

4) Come era considerato il maiale dagli ebrei?

• Un animale impuro da non mangiare • Un animale come un altro • Un animale ottimo da mangiare

5) Il figlio più giovane è pentito di quello che ha fatto?

• Si, è sinceramente pentito di quello che ha fatto • No, vuole tornare a casa perché gli conviene • Boh, dal testo non si capisce

6) Come mai il Padre dice “era morto ed è tornato in vita”?

• Aveva saputo che il figlio era morto da un servo • Esagera • Perché qui il figlio più giovane rappresenta Gesù

7) Perché il figlio maggiore è arrabbiato?

• Non si sente amato dal Padre • È infastidito dalla musica • Ha litigato con uno dei servi

8) E’ vero quello che dice su suo fratello e sul padre?

• Sì, era venuto a saperlo da un amico • Sì, conosceva suo fratello • No, la rabbia gli fa dire cose che non sa

9) cosa fa il padre per convincere il figlio maggiore?

• Uscì a pregare il figlio maggiore di entrare • Offrì al maggiore dei soldi • Offrì al maggiore un capretto

Page 45: Quaderno di religione

42

I talenti: leggi le due parabole e fai l’esercizio.

Matteo 25,14-30

Avverrà come di un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e

consegnò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno,

a ciascuno secondo la sua capacità, e partì [...].

Matteo 18, 23-28

A proposito, il regno dei cieli è simile a un re che volle fare i conti con i suoi servi.

Incominciati i conti, gli fu presentato uno che gli era debitore di diecimila talenti.

Non avendo però costui il denaro da restituire, il padrone ordinò che fosse venduto

lui con la moglie, con i figli e con quanto possedeva, e saldasse così il debito. Allora

quel servo, gettatosi a terra, lo supplicava: Signore, abbi pazienza con me e ti

restituirò ogni cosa. Impietositosi del servo, il padrone lo lasciò andare e gli condonò

il debito. Appena uscito, quel servo trovò un altro servo come lui che gli doveva

cento denari e, afferratolo, lo soffocava e diceva: Paga quel che devi! Il suo

compagno, gettatosi a terra, lo supplicava dicendo: Abbi pazienza con me e ti

rifonderò il debito. Ma egli non volle esaudirlo, andò e lo fece gettare in carcere,

fino a che non avesse pagato il debito.

Esercizio: al tempo di Gesù un talento era pari 6.000 dramme o denari e la

retribuzione giornaliera di un operaio si aggirava su un solo denaro. Quindi un

talento corrisponde a 6.000 giorni di lavoro. Tenendo conto che una persona, oggi,

lavora mediamente 315 giorni all’anno guadagnando 24.000 euro, calcola:

Talenti Quanti anni di lavoro per guadagnarli: Quanti euro corrispondono: 1 6000/315 = 19 anni 19 x 24.000 = 457.142 €

2 5

10.000

1) I padroni di queste parabole sono generosi?

2) Perché?

…………………………………………………………………………………………………………………………………

3) Come ci insegna la seconda parabola?

…………………………………………………………………………………………………………………………………..

Sì No

Page 46: Quaderno di religione

43

1.

2.

3.

4.

5. 6.

5.4 I punti forti del messaggio cristiano

Esercizio: leggi e completa il cruciverba

5.5 il cuore del messaggio cristiano

Il cuore del messaggio cristiano è: Dio viene nel mondo per offrire a tutti gli uomini

la possibilità di diventare divini, con il suo messaggio di “amare Dio e il prossimo

come se stessi”. È un messaggio sempre attuale perché ogni uomo ha bisogno di

essere amato e di amare a sua volta. Ha bisogno di un Padre cioè di qualcuno che lo

guidi e che si prenda cura di lui, e ha bisogno di stare bene insieme agli altri, come se

si fosse dei fratelli.

Dio è Padre

Tutti gli uomini sono

fratelli

Saremo giudicati

sull'amore

il bene di ogni uomo è centrale

La fede si esprime in

opere

Speranza in una vita dopo la morte

1. Tutti gli uomini lo sono; 2. la fede si esprime in...; 3. Dio è...; 4. Saremo giudicati sull'...; 5. Quello di ogni uomo è centrale; 6. Speranza in quella dopo la morte

Page 47: Quaderno di religione

44

5.6 I miracoli

Il miracolo (dal latino miror, “mi meraviglio, ammiro”) sta a indicare qualcosa di

straordinario, che desta attenzione e stupore. I miracoli sono fatti eccezionali, a cui

Dio non ricorre spesso, anche in rispetto delle leggi della natura che Lui stesso ha

creato.

Alcuni dei miracoli di Gesù raccontati nei Vangeli:

• la tempesta sedata (Mt 8,23-27; Mc 4,35-41; Lc 8,22-25)

• la moltiplicazione dei pani (Mt 14,13-21; Mc 6,34; Lc 9,10-17; Gv 6,5-13)

• la guarigione del cieco Bartimeo (Mt 20,29-34; Mc 10,46-52; Lc 18,35-43)

• la trasformazione dell’acqua in vino (Gv2,1-11)

• La pesca miracolosa (Lc 5,1-11)

• La risurrezione di Lazzaro (Gv11,1-44)

Esercizio: scegli un miracolo, leggilo e completa la tabella.

Esempio: i 10 lebbrosi

Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi i quali, fermatisi a distanza, alzarono la voce, dicendo: "Gesù maestro, abbi pietà di noi!". Appena li vide, Gesù disse: "Andate a presentarvi ai sacerdoti". E mentre essi andavano, furono sanati.

1) Bisogno: Guarire dalla lebbra

2) Bisognoso: i 10 lebbrosi 3) Parole/gesti usati da Gesù: Gesù disse: "Andate a presentarvi ai sacerdoti"

Miracolo scelto: _________________ 1) Bisogno: _______________________ _________________________________ _________________________________

2) Bisognoso: _____________________ _________________________________ _________________________________ 3) Parole/gesti usati da Gesù: ________ _________________________________

_________________________________

I miracoli accadono ancora oggi?

Lettura: Vittorio Micheli e il miracolo dell’anca ricresciuta dopo il viaggio a Lourdes

Lourdes è uno dei più importanti santuari mariani del mondo, visitato ogni anno da

5 milioni di pellegrini. È qui che si contano circa 7000 guarigioni dal tempo delle

apparizioni cioè dalla seconda metà del XIX secolo. Di queste 7000 guarigioni “solo”

2000 sono state giudicate come inspiegabili e di queste solo 70 sono ufficialmente

Page 48: Quaderno di religione

45

dichiarate come miracolose dalla Chiesa cattolica (a riprova della severità con cui la

Chiesa giudica questi fenomeni).

Il miracolato numero 63 della lista si chiama Vittorio Micheli.

Il caso di Vittorio Micheli inizia il 4 giugno 1962 quando, a 22 anni, gli fu

diagnosticato un sarcoma dell’anca (osteosarcoma del bacino), cioè un tumore

primario dell’osso. Totalmente incurabile. L’evoluzione è rapida e in breve tempo

diviene totale la distruzione della articolazione coxo-femorale, con sbriciolamento

dell’osso, dei tendini e dei muscoli. Mario Botta, cardiochirurgo dell’ospedale

Niguarda di Milano, ha certificato: «La gamba del signor Micheli era attaccata al

corpo solo attraverso la pelle», come mostrano le radiografie e altri esami

radiologici, nonché l’esame istologico effettuato da tre Scuole di anatomopatologia.

All’uomo non sono state somministrate medicine antitumorali e non è stato

neanche sottoposto a radioterapia, in quanto gli specialisti avevano ritenuto che

sarebbe stato del tutto inutile.

Così, nel 1963 convinto dalla madre, il giovane Micheli si reca a Lourdes, ingessato e

sotto morfina. Non accade nulla di particolare, ma ritornato a casa si sente meglio, il

dolore lentamente sparisce e ricomincia a “sentire” la gamba dilaniata dal tumore. I

medici gli sospendono la morfina e tolgono l’ingessatura. Vengono immediatamente

effettuati degli esami ma, forse a causa del legittimo scetticismo, sono interpretati e

ritenuti del tutto identici ai precedenti. Soltanto dopo 6 mesi i medici si rendono

conto che lo stato generale è eccellente, che i dolori sono cessati. Dagli esami

successivi -come la radiografia del 2 aprile 1969- emerge chiaramente che l’osso, i

muscoli e i tendini si sono inspiegabilmente formati ex novo, tanto che l’uomo ha

ripreso a camminare e a condurre una vita normale. Nessuna ricaduta nei successivi

50 anni. Dal viaggio a Lourdes seguono 10 anni di attente e rigorose analisi delle

cartelle mediche precedenti e successive e il Comitato Medico Internazionale di

Lourdes nel 1973 ha definito la guarigione di Vittorio Micheli inspiegabile. Nel 1976

la Chiesa si è pronunciata a favore del miracolo.

Page 49: Quaderno di religione

46

5.7 La Settimana Santa

Particolarmente importante nella vita di Gesù è la sua ultima settimana, chiamata

Settimana Santa o Settimana Autentica. Sono quei giorni che vanno dalla Domenica

delle Palme alla Domenica di Pasqua.

Esercizio: Sapresti collegare gli eventi di questa settimana al giorno corrispondente?

1. Domenica delle Palme

2. Lunedì

3. Martedì

4. Mercoledì

5. Giovedì

6. Venerdì

7. Sabato

8. Pasqua

C. Ingresso di Gesù a

Gerusalemme

D. Maria unge i piedi di Gesù con

del profumo, Giuda le recrimina

il gesto

A. Gesù annuncia il tradimento

di uno dei 12 e la negazione di

Pietro

B. Gesù conferma il

tradimento di Giuda

G. Ultima cena

H. Passione, morte e

deposizione di Gesù

E. Discesa negli inferi

F. Risurrezione

Page 50: Quaderno di religione

47

5.8 Gesù e i “cattivi”.

Negli ultimi giorni della sua vita Gesù incontra dei “cattivi”, vediamo chi sono.

1) Barabba il Messia

Marco 15,6-7

Per la festa Pilato era solito rilasciare un carcerato a loro richiesta. Un tale chiamato

Barabba si trovava in carcere insieme ai ribelli che nel tumulto avevano commesso

un omicidio.

Chi è Barabba? Perché è così importante? Vediamo come ce lo presentano gli

evangelisti:

• Il Vangelo secondo Marco (15,7), visto sopra, lo definisce un ribelle che ha ucciso;

• Il Vangelo secondo Matteo (27,16) lo definisce «un prigioniero famoso»;

• Il Vangelo secondo Luca (23,19) afferma che era stato incarcerato per assassinio, oltre che complicità in una sommossa;

• Il Vangelo secondo Giovanni

(18,40), invece, afferma solo che

egli è un "brigante"

(λῃστής,lestés).

“In altre parole, Barabba, era un Messia.

La scelta tra Gesù e Barabba non è

casuale: due Messia a confronto. Questo

fatto diventa ancor più evidente se

consideriamo che Bar-Abbas significa figlio del padre. È un tipico nome religioso di

uno dei capi eminenti del movimento messianico. L'ultima grande guerra messianica

degli ebrei fu condotta nel 132 da Bar-Kochba, Figlio della stella (nome simile a

Barabba). Da Origene apprendiamo un ulteriore dettaglio interessante: in molti

manoscritti dei Vangeli fino al III secolo l'uomo in questione si chiamava Gesù

Barabbas - Gesù figlio del padre. Si pone come una sorta di alter ego di Gesù, che

rivendica la stessa pretesa, in modo però completamente diverso. La scelta è quindi

tra un Messia che lotta, che promette libertà e il suo proprio regno, e questo

misterioso Gesù, che annuncia come via alla vita il perdere se stessi. Quale

scegliere?”

Da papa Benedetto XVI nel suo “Gesù di Nazaret”

Page 51: Quaderno di religione

48

2) Giuda Iscariota

Matteo 27,3-5 Allora Giuda, il traditore, vedendo che Gesù era stato condannato, si pentì e riportò

le trenta monete d'argento ai sommi sacerdoti e agli anziani dicendo: "Ho peccato,

perché ho tradito sangue innocente". Ma quelli dissero: "Che ci riguarda? Veditela

tu!". Ed egli, gettate le monete d'argento nel tempio, si allontanò e andò ad

impiccarsi.

Esercizio: rispondi alle domande

1) Cosa vuol dire “Iscariota”? ____________________________________________

2) Perché Giuda tradisce Gesù? __________________________________________

3) Perché vuole restituire le trenta monete d’argento? _______________________

____________________________________________________________________

4) Cosa si comprava a quel tempo con trenta monete d’argento? ______________

5) Perché Giuda si toglie la vita? __________________________________________

3) Uno dei malfattori

Luca 23,39-43 “Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: "Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e anche noi!". Ma l'altro lo rimproverava: "Neanche tu hai timore di Dio, benché condannato alla stessa pena? Noi giustamente, perché riceviamo il giusto per le nostre azioni, egli invece non ha fatto nulla di male". E aggiunse: "Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno". Gli rispose: "In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso". Questi è la prima persona ad essere entrata in paradiso insieme a Gesù ed è conosciuto dalla Chiesa Cattolica come San Disma, o anche come Buon Ladrone (onomastico 25 marzo). Da quel momento in poi nessuno, per quanto male abbia utilizzato i suoi giorni quaggiù, può dubitare di ottenere il perdono e di salvare l’anima. A condizione che abbia il coraggio di gridare ad alta voce la sua fede in Cristo, confessare umilmente i suoi peccati, sperare che anche per lui ci sia un posto nel “suo Regno”.

Page 52: Quaderno di religione

49

8 5 1 4 7 8 7 4 1 9 10 5 6I

8 7 4 2 3 7 10 9 10S

5 10 10 9

Q U7 6 6 9 2 3 7

F5 10 10 9

5.9 La morte in croce

Il condannato poteva agonizzare in croce per giorni, perché la morte sopravveniva

solo quando egli non trovava più la forza di far leva sui piedi e sui polsi per poter

sollevare il torace e così respirare. L’agonia era un continuo saliscendi lungo il palo o

il tronco di un albero dove era stato legato o inchiodato, finché le forze mancavano

e il condannato moriva per asfissia. Per abbreviare il supplizio, si spezzavano i femori

a colpi di mazza: in tal caso il crocifisso non poteva più spingere sulle gambe e la

morte sopravveniva in due-tre minuti, come fu per i due accanto a Gesù (Gv 19,31).

Gesù, invece, morì probabilmente di infarto.

Perché per Gesù è stata chiesta una morte così orribile (Mt 27,22)? Perché in un

passo della Bibbia c’è scritto:

Deuteronomio 21,22-23

Se un uomo avrà commesso un delitto degno di morte e tu l’avrai messo a morte e

appeso a un albero, il suo cadavere non dovrà rimanere tutta la notte sull’albero,

ma lo seppellirai lo stesso giorno, poiché l’appeso è una maledizione di Dio e tu non

contaminerai il paese che il Signore tuo Dio ti dà in eredità.

E quindi la morte in croce, per gli ebrei del tempo, è la prova che Gesù non può

essere Figlio di Dio. Davvero Gesù è una maledizione di Dio? Può quello che c’è

scritto nella Bibbia (che è Parola di Dio) non valere per Gesù?

Esercizio: quali sono state le ultime parole pronunciate da Gesù sulla croce?

Completa lo schema sotto, ricordando che a numero uguale corrisponde lettera

uguale.

P E D A L

R C N

H O

Page 53: Quaderno di religione

50

5.10 Discese agli inferi

Esercizio inserisci le seguenti parole nello spazio corretto: eterna, peccati, carne, Pilato, cattolica, Santi, Figlio, terzo, Spirito, Padre. «Io credo in Dio, ……………. onnipotente, creatore del cielo e della terra e in Gesù Cristo, Suo unico………………………., nostro Signore, il quale fu concepito da ……………… Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio……………………., fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il …………. giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio, Padre onnipotente: di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa………………………, la Comunione dei …………………., la remissione dei…………………….,

la risurrezione della……………………….,

la vita…………………. Amen.»

Ma Gesù non era andato direttamente in paradiso? E perché va negli inferi? Cosa

sono gli inferi?

Lettura: da un'antica «Omelia sul Sabato santo »

"Che cosa è avvenuto? Oggi sulla terra c'è grande silenzio, grande silenzio e

solitudine. Grande silenzio perché il Re dorme: la terra è rimasta sbigottita e tace

Page 54: Quaderno di religione

51

perché il Dio fatto carne si è addormentato e ha svegliato coloro che da secoli

dormivano. Dio è morto nella carne ed è sceso a scuotere il regno degli inferi.

Certo egli va a cercare il primo padre, come la pecorella smarrita. Egli vuole

scendere a visitare quelli che siedono nelle tenebre e nell'ombra di morte. Dio e il

Figlio suo vanno a liberare dalle sofferenze Adamo ed Eva che si trovano in prigione.

Visto Adamo, lo prese per mano, lo scosse e disse: "Svegliati, tu che dormi, e risorgi

dai morti, e Cristo ti illuminerà.

Io sono il tuo Dio, che per te sono diventato tuo figlio; che per te e per questi, che da

te hanno avuto origine, ora parlo e nella mia potenza ordino a coloro che erano in

carcere: Uscite! A coloro che erano nelle tenebre: Siate illuminati! A coloro che

erano morti: Risorgete! A te comando: Svegliati, tu che dormi! Infatti, non ti ho

creato perché rimanessi prigioniero nell'inferno. Risorgi dai morti. Io sono la vita dei

morti. Risorgi, opera delle mie mani! Risorgi mia effige, fatta a mia immagine!

Risorgi, usciamo di qui! Tu in me e io in te siamo infatti un'unica e indivisa natura.

Per te io, tuo Dio, mi sono fatto tuo figlio. Per te io, il Signore, ho rivestito la tua

natura di servo. Per te, io che sto al di sopra dei cieli, sono venuto sulla terra e al di

sotto della terra. Per te uomo ho condiviso la debolezza umana, ma poi son

diventato libero tra i morti. Per te, che sei uscito dal giardino del paradiso terrestre,

sono stato tradito in un giardino e dato in mano ai Giudei, e in un giardino sono

stato messo in croce. Guarda sulla mia faccia gli sputi che io ricevetti per te, per

poterti restituire a quel primo soffio vitale. Guarda sulle mie guance gli schiaffi,

sopportati per rifare a mia immagine la tua bellezza perduta.

Guarda sul mio dorso la flagellazione subita per liberare le tue spalle dal peso dei

tuoi peccati. Guarda le mie mani inchiodate al legno per te, che un tempo avevi

malamente allungato la tua mano all'albero. Morii sulla croce e la lancia penetrò nel

mio costato, per te che ti addormentasti nel paradiso e facesti uscire Eva dal tuo

fianco. Il mio costato sanò il dolore del tuo fianco. Il mio sonno ti libererà dal sonno

dell'inferno. La mia lancia trattenne la lancia che si era rivolta contro di te.

Sorgi, allontaniamoci di qui. Il nemico ti fece uscire dalla terra del paradiso. Io invece

non ti rimetto più in quel giardino, ma ti colloco sul trono celeste. Ti fu proibito di

toccare la pianta simbolica della vita, ma io, che sono la vita, ti comunico quello che

sono. Ho posto dei cherubini che, come servi, ti custodissero. Ora faccio sì che i

cherubini ti adorino quasi come Dio, anche se non sei Dio. Il trono celeste è pronto,

pronti e agli ordini sono i portatori, la sala è allestita, la mensa apparecchiata,

l'eterna dimora è addobbata, i forzieri aperti. In altre parole, è preparato per te dai

secoli eterni il regno dei cieli”.

Page 55: Quaderno di religione

52

5.11 Gesù e le donne

Nei Vangeli vengono ricordati parecchi incontri di Gesù con delle donne: Maria

Maddalena, una samaritana, una donna che Gesù salva mentre stanno per ucciderla

con l’accusa di adulterio, le sorelle di Lazzaro e donne di cui sappiamo soltanto il

nome: Maria di Cleofa, la madre dei fratelli Giacomo e Giovanni, Giovanna moglie di

Cusa, Susanna, Maria di Giacomo, ecc.

Ma come era la situazione delle donne al tempo di Gesù?

Ai tempi di Gesù, le donne erano giuridicamente equiparate più o meno agli schiavi

non ebrei ed ai minorenni. Scrive Giuseppe Flavio: “La donna è inferiore all’uomo in

tutto” oppure “le testimonianze di donne non valgono e non sono ascoltate tra noi,

a motivo della leggerezza e della sfacciataggine di quel sesso” (Antichità Giudaiche).

E riporta un atto rabbinico: “Non conversare troppo con la donna”. E così si esprime

Rabbi Eliezer (I secolo d.C.), grande Maestro di Torah: “Meglio sarebbe bruciare

tutte le parole della Legge piuttosto che darle in mano ad una donna”. E l’Antico

Testamento così si esprime: “Il vino e le donne sono la rovina anche degli uomini

saggi”.

Per le strade le donne dovevano portare il velo e non potevano intrattenersi in

conversazione neanche con altre donne. Faceva eccezione il lavoro nei campi e

quando andavano al pozzo pubblico per attingere acqua. Per i maschi era poi vietato

parlare od accompagnarsi con una donna che non fosse la moglie. Era inoltre vietato

ad una donna testimoniare in tribunale. Ed era tassativamente interdetto toccare

una donna malata o che perdeva sangue, in quanto infetta, quindi impura per le

leggi ebraiche.

Gesù davanti a tutto questo si dimostrava in un rapporto sereno e naturale, con le

donne. Gesù vive di fatto semplicemente nella castità. Questa grande parola è

oggigiorno confusa con “astinenza”, e talvolta pure con “frustrazione”: non si tratta

invece che della definizione di un rapporto sereno tra le persone. La castità è la virtù

per la quale vediamo l’altro come un essere differente da noi stessi e che possiamo

contemplare con ammirazione.

La castità insegnata da Gesù è quindi anzitutto un rispetto, certamente non un

disprezzo o una paura, ma una considerazione giusta dell’altro nel valore della sua

differenza. Allora sì, Gesù ha amato le donne, ha amato ogni persona che ha

incrociato. Ma le ha amate come solo Lui poteva amare: senza compromettersi,

senza esclusività, in perfetta libertà. Il Gesù della Bibbia resta semplicemente in

equilibrio – per la speranza di alcuni e la delusione di altri - totalmente libero dai

tabù che gravavano sulle donne che incontrava nel suo ministero:

Page 56: Quaderno di religione

53

Quindi per esempio se le donne non possono testimoniare allora quando risorge

appare a Maria Maddalena (una donna) dicendo:

” Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre, ma va’ dai miei fratelli

e dì loro:” Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”. (Gv 20,16-18)

Oppure:

• si lascia toccare dall’emorroissa (Mt 9,20ss);

• accetta l’omaggio della peccatrice (Lc 7,36-50);

• chiede dell’acqua a una straniera da non frequentare, una Samaritana (Gv 4).

E molti altri casi simili.

5.12 Gli angeli

Chi sono gli Angeli? Qual è il loro

compito? Come facciamo a sapere se

esistono veramente? Alcuni di loro si

sono ribellati? Perché?

Gli Angeli sono creature puramente

spirituali, incorporee, invisibili e

immortali, esseri spirituali dotati di

intelligenza e di volontà. Essi,

contemplando incessantemente Dio a

faccia a faccia, Lo glorificano, Lo servono

e sono i suoi messaggeri nel compimento

della missione di salvezza per tutti gli

uomini. Più volte nella Bibbia viene citata

la loro presenza e nella storia molte persone ne testimoniano la presenza.

Generalmente si manifestano agli uomini in due modi: o manifestandosi pienamente

o con suggerimenti interiori.

La ribellione

“Tutti gli angeli”, insegnava un antico Catechismo americano, quello di Baltimora,

“furono creati in uno stato di innocenza e giustizia, ma essi non erano più

impeccabili dell’uomo. Essendo liberi, dovevano, come gli uomini, superare una

prova. Ogni prova per essere degna di ricompensa, deve essere essenzialmente

dolorosa”.

Page 57: Quaderno di religione

54

Quale era la prova degli angeli? Si ritiene generalmente che il mistero

dell’Incarnazione della Parola di Dio fatto Uomo fu proposto loro per la loro

adorazione.

“A questa rivelazione”, continua il Catechismo, “l’orgoglio di Lucifero, uno degli

angeli più importanti, si ribellò. Egli gridò: “Io protesto. Il mio trono è inferiore? Io lo

solleverò sopra le stelle… Sarò solo io e nessun altro simile all’Altissimo!”. Un terzo

degli angeli delle varie gerarchie rispose: “Anche noi protestiamo”.

A queste parole un arcangelo, non meno brillante di Lucifero, gridò: “Chi è come

Dio? Chi può rifiutare di credere e adorare ciò che Egli propone per la fede e

l’adorazione delle sue creature. Io credo in Lui e lo adoro”. Questa fu la grande

battaglia che ebbe luogo in cielo e della quale San Giovanni parla in questi termini:

“Ci fu una grande battaglia in cielo; Michele e i suoi angeli combatterono con il

dragone, il dragone combatté con i suoi angeli”

Esercizio: Eliminate una lettera da ogni parola scritta in verticale in modo tale che le

lettere rimanenti diano comunque termini di senso compiuto. Trascrivete le lettere

eliminate nella striscia centrale (verde scuro) e troverete il nome di tre angeli

protagonisti nella Bibbia. Le nuove parole

trovate, dopo l’eliminazione della lettera,

potete riportarle nello spazio sottostante

predisposto (come nell’esempio sotto).

Tenete presente che a volte sarà necessario

intuire o andare per tentativi

nell’eliminazione della lettera dalla parola

verticale in quanto è possibile che togliendo

lettere diverse si ottengano

comunque parole di senso

compiuto (p.es.: la parola PARIA

può diventare ARIA togliendo la

P, ma anche PARI se si elimina la

A). sono certamente di aiuto la

citazione biblica e la frase

introduttiva.

F

R

V A

V U C I Z S C C

O M O S I I O U

L O R I O L R O

T R T T N O V R

O E O A E E O E

L U C I F E R O

V M O V R S C C

O O R I A I O U

T R T S Z L V R

O E O T I O O E

A O

N

E

Il figlio dell’aurora caduto dal Cielo

Page 58: Quaderno di religione

55

1. L’angelo che annuncia a Maria

la nascita di Gesù (Lc 1,26)

E

V

G M B P A

R E A C I N

E S B R A L G

G S E E G N O E

G I L D H O D L

E A E O E E E O

A S

M B F F P E T E

A R A A A S E R

R A T T O O L E

I M T T L D L M

A O O O O O E O

2. L’angelo che sconfigge il drago (Ap 12,7)

3. L’angelo che va in aiuto a

Tobia (Tb 5,4s)

M G C H E

O O O A R A

R L R N O L N

T I T N D F E

I A 0 O E A O

Page 59: Quaderno di religione

56

IL CREATO

Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li

creò. Dio li benedisse e disse loro: "Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra;

soggiogatela e dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere

vivente, che striscia sulla terra". (Gn 1,28-29)

All'uomo [Dio] disse: "Poiché hai ascoltato la voce di tua moglie e hai mangiato

dell'albero, di cui ti avevo comandato: Non ne devi mangiare, maledetto sia il suolo

per causa tua! Con dolore ne trarrai il cibo per tutti i giorni della tua vita. Spine e

cardi produrranno per te e mangerai l'erba campestre. Con il sudore del tuo volto

mangerai il pane; finché tornerai

alla terra, perché da essa sei

stato tratto: polvere tu sei e in

polvere tornerai!". (Gn 3,17-19)

La creazione stessa attende con

impazienza la rivelazione dei figli

di Dio; essa, infatti, nutre la

speranza di essere lei pure

liberata dalla schiavitù della

corruzione, per entrare nella

libertà della gloria dei figli di Dio.

Sappiamo bene infatti che tutta

la creazione geme e soffre fino

ad oggi nelle doglie del parto.

(Rm 8,19-22)

Esercizio: Leggi i brani sopra e

rispondi ai seguenti vero/falso. Utilizza le risposte vere per colorare l’immagine

sopra, utilizzando i numeri delle domande.

V F 1 Dio non crea l’uomo a sua immagine 2 Uno dei comandi di Dio è riempire la terra 3 Dio comanda all’uomo di dominare le altre creature 4 Il male presente nel mondo è colpa dell’uomo 5 L’uomo riuscirà a procurarsi il cibo con fatica 6 Dio crea l’uomo maschio e femmina 7 Anche la creazione spera di essere liberata dalla schiavitù 8 La creazione non geme e soffre, ma è felice 9 L’uomo non è stato creato dalla polvere

Page 60: Quaderno di religione

57

5.13 La risurrezione

La risurrezione è il centro della fede cristiana. Risorgere significa che una persona

che ha attraversato la morte torna a vivere con il suo corpo. Ora, quando parliamo

del corpo di Gesù risorto dobbiamo anche precisare che è un corpo particolare, non

soggetto ai limiti di tempo e spazio che noi conosciamo, è un corpo nuovo. È il corpo

umano, e quindi di ogni uomo, redento dalla sua corruttibilità, cioè quello che noi

desideriamo per noi stessi (e quello che Dio ha pensato dall’eternità). Gesù ha

compiuto per sé e per noi il destino dell'uomo intero, significato dalla redenzione

nel suo corpo e del suo corpo, quindi del nostro. Per questo i vangeli fanno fatica a

descriverlo, è lo stesso Gesù ma trasformato, è Lui ma diverso, è presente ma non

soggiace alle limitazioni di tempo e spazio, è corporeo ma non limitato dalla sua

corporeità.

Infatti, nel Vangelo si scambia diverse volte Gesù per qualcun altro:

• un giardiniere Gv 20

• un pellegrino Lc 24

• un cittadino di Cafarnao Gv 21

La risurrezione di Gesù per i musulmani

la morte di Gesù non è riconosciuta dal Corano e dalla tradizione islamica. Secondo

questa rivelazione, Gesù era un profeta di Dio (Corano 2,87.136.253; 3,45; 4,171;

5,75; 57,27; 61,6) e come tale non poteva fare una fine del genere.

Corano, Sura IV

Noi li punimmo (gli ebrei) per la loro incredulità, e per aver proferito contro Maria

una calunnia orrenda, e aver dichiarato: “Sì abbiamo ucciso il Messia, Gesù Figlio di

Maria, l’inviato di Dio”, mentre essi non lo uccisero né lo crocifissero, ma

semplicemente così apparve loro. E quelli che a questo proposito sono in disaccordo

restano nel dubbio: non hanno di ciò certezza alcuna, inseguono soltanto

congetture. Perché di sicuro essi non lo uccisero, ma Dio lo innalzò a sé, e Dio è

potente e giusto.

Page 61: Quaderno di religione

58

Orizzontali:

1. La tomba di Gesù fu chiusa con un grosso…

4. Le donne andarono alla tomba di Gesù portando degli …

profumati.

5. Gesù è venuto nel mondo per portare la… di Dio.

6. Prima di morire Gesù annuncia che Giuda lo…

8. Gesù lo offrì dicendo: - Questo è il mio sangue.

10. La stanza dove Gesù mangiò per l’ultima volta.

12. Un soldato trafisse il fianco di Gesù con un colpo di ….

14. Il corpo di Gesù fu avvolto in ….

Chi effettivamente sarebbe stato crocifisso al posto di Gesù, il Corano non lo dice.

Una risposta esplicita si trova nel Vangelo di Barnaba, apocrifo medievale di origine

islamica: fu crocifisso Giuda Iscariota, miracolosamente reso simile a Gesù e

crocifisso al suo posto. Oppure secondo altra tradizione fu uno dei ladroni.

La risurrezione di Gesù per gli ebrei

Per gli ebrei Gesù è morto e non è risorto. Infatti:

Matteo 28,11-ss

Mentre esse erano per via, alcuni della guardia giunsero in città e annunziarono ai

sommi sacerdoti quanto era accaduto. Questi si riunirono allora con gli anziani e

deliberarono di dare una buona somma di denaro ai soldati dicendo: "Dichiarate: i

suoi discepoli sono venuti di notte e l'hanno rubato, mentre noi dormivamo. E se

mai la cosa verrà all'orecchio del governatore noi lo persuaderemo e vi libereremo

da ogni noia.

Esercizio: risolvi il cruciverba.

Verticali:

2. il procuratore romano non voleva

essere responsabile della morte di

Gesù così se ne lavò le…

3. Il monte su cui fu crocifisso Gesù.

5. Il nome del procuratore romano che

condannò Gesù.

7. L’orto in cui Gesù pregò prima del

suo arresto.

9. Gesù lo spezzò dicendo – Questo è il

mio corpo.

11. Gesù è risorto all’… del terzo

giorno.

13. Il giorno della settimana in cui è

morto Gesù.

15. L’ultimo pasto che Gesù consumò

con i suoi apostoli

13 15

14

2 3 9 11

1 M1 10 4 5

2

5 12

4 3

76

6T

7

8

Page 62: Quaderno di religione

59

6 MARIA

L’avventura di Maria nel Vangelo comincia con l’episodio dell’annunciazione: è una

ragazza, probabilmente fra i tredici e i quattordici anni, quando riceve l’annuncio

dell’angelo che le comunica che diverrà mamma del Figlio di Dio. A quell’epoca le

ragazze si sposavano molto presto. Maria è l’esempio perfetto della donna di fede

che ascolta la promessa di Dio e risponde affidandosi, anche se non capisce come

tutto quello che le viene detto potrà accadere. La sua risposta all’annuncio

dell’angelo è davvero straordinaria: “Io sono la serva del Signore, avvenga di me

quello che mi hai detto”.

Non sono molti i richiami a Maria che troviamo nei

Vangeli:

• l’annuncio dell’angelo Gabriele (Lc 1)

• la visita a Elisabetta (Lc 1)

• il viaggio a Betlemme e la nascita di Gesù (Lc 2)

• La visita dei Magi (Mt 2)

• La presentazione di Gesù al Tempio (Lc 2)

• Il ritrovamento di Gesù nel Tempio (Lc 2)

• Le nozze di Cana (Gv 2)

• L’affidamento di Maria all’apostolo Giovanni

(Gv 19)

La Chiesa Cattolica festeggia quattro dogmi (=verità

di fede indimostrabili) che riguardano Maria:

1) Maria è Madre di Dio: suo figlio è Gesù il Figlio dell’Altissimo

2) Maria è sempre Vergine: colui che nasce è… particolare! E quindi anche la nascita

lo è.

3) Maria è l’Immacolata: concepita senza peccato originale → vedi immagine sopra

4) Maria è Assunta in Cielo: il suo corpo non è stato sepolto

Esercizio: Sapresti collegare il giorno in cui si festeggiano tra quelli elencati:

Giorno Dogma

1° gennaio

15 agosto 8 settembre

8 dicembre

Page 63: Quaderno di religione

60

Le apparizioni di Maria

Quante volte è “ufficialmente” apparsa la Madonna? Cioè, in quanti casi la Chiesa ha

riconosciuto, con pronunciamenti formali, la soprannaturalità dell’apparizione

mariana? Al cospetto delle migliaia di segnalazioni, nell’arco dei secoli, sono state

riconosciute solo 15 apparizioni della Madonna. Vediamo quali sono e a chi apparve.

Dove Quando Chi Informazioni

1) Laus (Francia) 1664-1718 Benôite Rencurel 16 anni

2) Roma 1842 Alfonso Ratisbonne 28 anni, ebreo

3) La Salette (Francia) 1846 Un bambino e una bambina Di 15 e 11 anni

4) Lourdes (Francia) 1858 Bernadette Soubirous 14 anni

5) Champion (Usa) 1859 Adele Brise 28 anni

6) Pontmain (Francia) 1871 Due bambini e due bambine 9,10,11 e 12 anni 7) Gietrzwald (Polonia) 1877 Due ragazze 12 e 13 anni

8) Knock (Irlanda) 1879 una quindicina di persone dai 6 ai 75 anni 9) Fatima (Portogallo) 1917 Due bambine e un bambino 7,9 e 10 anni

10) Beauraing (Belgio) 1932 Cinque bambini e bambine Dai 9 ai 15 anni

11) Banneux (Belgio) 1933 Mariette Béco 11 anni 12) Amsterdam (Olanda) 1945-1959 Ida Peerdemann 35 anni

13) Akita (Giappone) 1973-1981 Agnes Sasagawa 42 anni, suora 14) Betania (Venezuela) 1976-1988 Maria Esperanza Medano 48 anni, madre di sette figli

15) Kibeho (Ruanda) 1981-1986 Tre ragazze dai 14 ai 21 anni

Molte di più sono le apparizioni non ufficiali tra cui Zeitun, Cairo (Egitto), 1968-1970

(approvata dalla Chiesa Ortodossa Copta): “La Vergine Maria è apparsa sulla cupola

della Chiesa Ortodossa Copta di Santa Maria a una folla composta da oltre 250mila

persone. Tra loro cattolici, ortodossi, protestanti,

musulmani e non credenti. Durante queste apparizioni

non è stato rilasciato alcun messaggio”.

Page 64: Quaderno di religione

61

La Bandiera dell’Europa

Pochi sanno che questi colori, i simboli, le stelle la disposizione in tondo della

bandiera ecc. sono un omaggio a Maria di Nazareth, la madre di Gesù. Per dirla più

esplicitamente: la bandiera europea è nata come un simbolo mariano.

A dichiararlo è stato Arséne Heitz il grafico che partecipò e vinse il bando del

Consiglio d’Europa nel 1950. Egli è rimasto poco noto ma il suo disegno parla di

Maria e si riferisce ed è stato ispirato dal noto passo dell’Apocalisse in cui si parla

delle dodici stelle: “Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una Donna vestita di

sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle”. (Ap

12,1)

Per disegnare il bozzetto il giovane designer si ispirò alla medaglietta miracolosa che

portava al collo: riproduce le stelle in circolo, sceglie lo sfondo di azzurro mariano,

colora le stelle di bianco per ricordare l’Immacolata Concezione. Il bozzetto vince il

concorso presieduto da un belga di religione ebraica, responsabile dell’ufficio

stampa del Consiglio, Paul M. G. Lévy.

Rimangono due “apparenti” dettagli: il numero delle stelle e la data di

approvazione. Anche questi danno da pensare!

Gli Stati europei all’epoca erano solo sei, ma Arsène Heitz, senza rivelare la fonte

che lo ispirò, spiegò che il dodici è “un simbolo di pienezza”. Rappresentano le

dodici tribù di Israele, ma 12 sono anche gli apostoli… insomma nella Bibbia il

numero che rappresenta la diversità nell’unità, la differenza tra quanti si

riconoscono nell’unico Signore e creatore.

E’ per questo che Arsène Heitz chiese esplicitamente nel progetto che la bandiera

non la si dovesse ritoccare se i membri avessero superato quel numero.

Senza accorgersene i Capi di Stato la approvarono in un giorno non come gli altri:

era l’8 dicembre 1955, il giorno dell’Immacolata Concezione.

Page 65: Quaderno di religione

62

I colori della nazionale

L'origine del colore sembra risalire al 20 giugno 1366 quando Amedeo VI di Savoia,

prima di partire per una crociata voluta da papa Urbano V e organizzata per prestare

aiuto all'imperatore bizantino Giovanni V Paleologo, cugino di parte materna del

conte sabaudo, volle che sulla nave ammiraglia della flotta di 17 navi e 2000 uomini,

una galea veneziana, sventolasse, accanto allo stendardo rosso-crociato in argento

dei Savoia, una bandiera azzurra in onore di Maria.

le più antiche bandiere sabaude documentate, risalenti al 1589, presentano i colori

rosso, bianco (ovvero i colori dello stemma della dinastia) e azzurro. Quest'ultimo

colore acquisì nel tempo prevalenza fino a diventare il colore nazionale italiano.

(Wikipedia)

Page 66: Quaderno di religione

63

Esercizio: Assegna a ciascuna immagine il continente di appartenenza

3.

4.

9.

8.

7.

6.

5.