quaderno di religione
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Quaderno di religione
Nome e cognome ……………………………………
Classe …………………..…………………………………
1. LE RELIGIONI NELL’ANTICHITA’ 1 2. LA BIBBIA 5 3. L’EBRAISMO 9 3.1 La storia 9 3.2 Abramo 10 3.3 L’età degli uomini nella Bibbia 11 3.4 L’albero genealogico e il significato dei nomi 11 3.5 Mosè 12 3.6 Le regole alimentari 13 3.7 La sinagoga 14 3.8 Riti e tradizioni 16 3.9 Calendario, feste e celebrazioni 16 3.10 La memoria della Shoa 21 4. ESISTENZA STORICA DI GESU’ 23 4.1 Gesù è veramente esistito? 23 4.2 La terra di Gesù 25 4.3 I gruppi religiosi al tempo di Gesù 27 4.4 La testimonianza dei Vangeli 28 4.5 I Vangeli apocrifi 31 4.6 La sindone 33 5. GESU’ IL CRISTO 35 5.1 Il Natale 35 5.2 Curiosità sul Natale 37 5.3 Le parabole di Gesù 39 5.4 I punti forti del messaggio cristiano 43 5.5 Il cuore del messaggio cristiano 43 5.6 I miracoli 44 5.7 La Settimana Santa 46 5.8 Gesù e i “cattivi” 47 5.9 Le morte in croce 49 5.10 Discese agli inferi 50 5.11 Gesù e le donne 52 5.12 Gli angeli 53 5.13 La risurrezione 57 6. MARIA 59
Con l’aiuto del prof. completa la seguente tabella
Divinità
Giorno sacro
Simbolo
Libro sacro
Ebraismo
Cristianesimo
Islam
Insieme di pratiche e parole che
pretendono di sottomettere la
natura e le persone a proprio
piacimento. Il mago si mette in
mostra
Dal latino vuol dire “stare sopra”,
cioè ciò che sta sopra la ragione.
Credenze basate sull’ignoranza e
l’irrazionalità
Il rapporto, variamente
identificabile in regole di vita,
sentimenti e manifestazioni di
omaggio, venerazione e adorazione,
che lega l'uomo a quanto egli ritiene
sacro o divino.
SUPERSTIZIONE
MAGIA
RELIGIONE
1
1. LE RELIGIONI DELL’ANTICHITA’
Da sempre l’uomo ha una sua religiosità. Le prime grandi religioni sono tutte
politeiste, cioè credevano in più dei.
LA RELIGIONE MESOPOTAMICA
Le prime grandi religioni dell’antichità si sono sviluppate nella zona conosciuta come
mezzaluna fertile. In questa, che va dalla sponda meridionale del Mar Mediterraneo
fino al golfo Persico, sorsero imperi potenti che si susseguirono: sumeri, assiri,
babilonesi, persiani.
Le divinità mesopotamiche erano molto numerose, ma a capo di tutti vi erano le
triadi divine: Anu (dio del cielo), Enlil (signore del vento e dell’aria), Ea (dio delle
acque del profondo). La loro nascita è raccontata nel mito Enuma Elish (leggi il mito
a pag 3).
Le divinità venivano adorate in grandi templi, che erano al centro della vita pubblica
e commerciale. Accanto al tempio vi era la ziggurat. Consisteva in una torre a piani
sovrapposti (o piramide a gradoni), quasi a significare la volontà dell’uomo di
avvicinarsi sempre di più al cielo.
LA RELIGIONE EGIZIA
È una religione politeista, dove gli dèi più importanti sono Ra (il dio del sole) e
Osiride (il dio del mondo sotterraneo). Infatti, gli egizi credevano in una vita dopo la
morte e a Osiride spettava il giudizio finale del defunto con la pesatura del cuore
(psicostasia). Il cuore del defunto veniva posto sul piatto di una bilancia dove era
pesata. Se il cuore era leggero come la piuma di Maat (dea della verità e giustizia),
posta sull'altro piatto, Anubi (dio dell’imbalsamazione) lasciava il defunto nelle mani
di Osiride, altrimenti il cuore era dato in pasto al coccodrillo Ammit.
Perché il defunto possa continuare a vivere nell'aldilà è necessario che esso sia
preservato integro. Il rituale funerario era particolarmente ricco e la preparazione e
l’addobbo interno erano molto curati. Al defunto doveva essere garantita una vita
dignitosa anche nell’oltretomba. L’aldilà era visto come un vero e proprio trasloco e
non doveva mancare niente.
LA RELIGIONE GRECA
La religione si caratterizzava per il culto a molte divinità: dodici quelle principali che
vivevano con il loro capo, Zeus, sulla cima del monte Olimpo. I greci pur non avendo
alcun termine per indicare la religione, né degli uomini incaricati specificamente per
il culto (sacerdoti) hanno però dato molta importanza alla religione, soprattutto per
2
la vita della polis (città). Un altro aspetto caratteristico della religiosità greca era
l’oracolo o il responso dato dagli dèi, il più famoso dei quali era quello di Delfi, che
richiamava gente da tutta la Grecia.
LA RELIGIONE ROMANA
La religione romana era centrata soprattutto sugli atti di culto, sulle festività e sui
sacrifici: una religiosità più esteriore che spirituale. La finalità principale era, infatti,
ottenere il favore degli dèi, senza un vero coinvolgimento emotivo.
I romani fecero proprie la maggior parte delle divinità greche (dando vita a quel che
in termine tecnico viene chiamato fenomeno del sincretismo, cioè la fusione di più
culti). Alcune divinità come gli spiriti delle foreste o gli spiriti degli antenati (lari e
penati), sono però di origine locale.
I lari, “spiriti dei campi”, associati agli antenati e ai defunti, avevano la funzione di
proteggere la casa e i suoi abitanti, e venivano invocati nelle varie occasioni della
vita familiare. I penati, invece, erano gli spiriti che dovevano tutelare l’economia
familiare.
Esercizio:
Inserisci nello schema le parole
elencate sotto, che sono suddivise
in ordine di lunghezza. I gruppi di
due lettere non sono definiti.
Parole da inserire
10 lettere: BABILONESI
9 lettere: SEPOLTURE
6 lettere: ABRAMO-APOLLO-BIBBIA-
DOLMEN
5 lettere: AMATI-AMORE-BEATO
4 lettere: AMEN-ARES-SURE
3 lettere: ADE-DEA-EGO
3
Lettura: Un esempio di mito
Il poema babilonese Enuma Elish (XVIII-XVII
secolo a.C) racconta le imprese di Marduk,
il dio protettore di Babilonia, la sua lotta
vittoriosa con Tiamat (divinità femminile,
simbolo del disordine), la creazione del
mondo e dell’uomo.
Marduk prese la carcassa della sua nemica
abbattuta (Tiamat), la divise in due come
un’ostrica e, sollevatane in alto una metà, ne formò il firmamento celeste. Quindi
misurò con i passi, in lunghezza e larghezza, le acque che si stendevano sotto il
firmamento, e con l’altra metà del corpo di Tiamat fece alle acque una copertura, e
quella copertura costituì le fondamenta della terra. Quindi pose Anu nel regno sopra
il firmamento, ed Enlil nel regno tra il firmamento e la terra, ed Ea nelle acque che
scorrevano sotto la terra. Così Anu divenne il re del cielo, Enlil il re dell’aria ed Ea il
re degli abissi. Poi Marduk assegnò a tutti gli altri dèi i loro posti e creò lumi che
splendessero nel cielo il sole, la luna e le stelle. Regolò il tempo e le stagioni dei loro
moti, fissò il corso degli astri, e aperse ad oriente una porta donde il sole potesse
uscire all’alba, e una porta a occidente, dove il sole potesse ritirarsi alla sera.
Ma, ecco, quando tutto fu ordinato, gli dèi si raccolsero intorno a Marduk e ruppero
in aspri lamenti.
-Signore Marduk,- gridarono –tu ci hai assegnato le nostre incombenze, hai affidato
un compito a ciascuno di noi. Ma non hai dato a nessuno l’incarico di servirci e di
sostentarci mentre noi eseguiremo il nostro compito. Chi, dunque, accudirà alla
nostra casa, chi penserà a prepararci il cibo?
Quando Marduk ebbe inteso queste parole, cadde in profonda meditazione. Poi,
d’improvviso il suo viso si illuminò. –Ora so, - disse tra sé –ciò che debbo fare.
Prenderò sangue e ossa e ne formerò un piccolo fantoccio. Il suo nome sarà Uomo.
Uomo servirà gli dèi,ìè accudirà ai loro bisogni, mentre essi eseguiranno i loro
compiti.
Esercizio: Quali differenze ci sono tra questo racconto e il racconto del libro della
Genesi?
1) …………………………………………………………………………………………………………………………
2) …………………………………………………………………………………………………………………………
3) …………………………………………………………………………………………………………………………
4) …………………………………………………………………………………………………………………………
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Esercizi
1 Scrivi sotto all’immagine se si tratta di una piramide, ziggurat o di un tempio
maya e se si trova in Iraq, Messico o Egitto
2 Quale caratteristica comune riesci a individuare? Danne una spiegazione.
……………………………………………………………………………………………………………………………….
3 Quale racconto della Bibbia ti viene in mente che parla di una torre verso il cielo?
…………………………………………………………………………………………………………………………………
Lettura: LA TORRE DI BABELE
Gen 11,1-9
Tutta la terra aveva una sola lingua e le stesse
parole. Emigrando dall'oriente gli uomini
capitarono in una pianura nel paese di
Sennaar e vi si stabilirono. Si dissero l'un
l'altro: "Venite, facciamoci mattoni e
cuociamoli al fuoco". Il mattone servì loro da
pietra e il bitume da cemento. Poi dissero:
"Venite, costruiamoci una città e una torre, la cui cima tocchi il cielo e facciamoci un
nome, per non disperderci su tutta la terra". Ma il Signore scese a vedere la città e la
torre che gli uomini stavano costruendo. Il Signore disse: "Ecco, essi sono un solo
popolo e hanno tutti una lingua sola; questo è l'inizio della loro opera e ora quanto
avranno in progetto di fare non sarà loro impossibile. Scendiamo dunque e
confondiamo la loro lingua, perché non comprendano più l'uno la lingua dell'altro".
Il Signore li disperse di là su tutta la terra ed essi cessarono di costruire la città. Per
questo la si chiamò Babele, perché là il Signore confuse la lingua di tutta la terra e di
là il Signore li disperse su tutta la terra.
4 Per quale motivo Dio confonde le lingue? .................................................................
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2. LA BIBBIA
La parola BIBBIA in greco significa “i libri” e fu scritta tra il 1000 a.C. e il 100 d.C., da
diversi autori (almeno 30). L’elenco dei testi contenuti nella Bibbia, riconosciuti
come ispirati da Dio e dunque sacri, normativi per una determinata comunità di
credenti in materia di fede e di morale si chiama Canone.
La Bibbia ebraica comprende 39 libri scritti in ebraico e in alcune parti in aramaico,
ed è suddivisa in tre grandi parti:
1) La legge (in ebraico Torah) che raggruppa i primi cinque libri, chiamati
Pentateuco.
2) I Profeti (in ebraico Nebi’im).
3) Gli Scritti (in ebraico Ketubi’im).
Gli ebrei usano vari nomi per indicare la Bibbia. Il principale è TaNaK, un acronimo
formato con le iniziali di Torah, Nebi’im e Ketubi’im.
La Bibbia cristiana (cattolica e ortodossa) è composta da 73 libri, di cui 46
dell’Antico Testamento e 27 del Nuovo Testamento con un numero complessivo di
30.442 versetti. È stata scritta da oltre 30 autori diversi. L’AT è formato da 1068
capitoli e il NT da 260
La Bibbia Protestante contiene complessivamente nove libri in meno di quella
cattolica: Tobia, Giuditta, Maccabei 1 e 2, Sapienza, Siracide (chiamato anche
Ecclesiastico), Baruc, 4 capitoli del Libro di Ester, 2 capitoli del Libro di Daniele.
Curiosità: in quante lingue è stata tradotta? È stata tradotta in 2.508 lingue
Libri più venduti al mondo al 2020
N° Libro Autore Copie Vendute
1 La Sacra Bibbia 3,9 miliardi
2 Citazione del Presidente Mao Tzé-Tung 820 milioni
3 Corano 600 milioni
4 Don Chisciotte della Mancia Miguel de Cervantes 500 milioni
5 Xinhua Zidian Dizionario Cinese 400 milioni
6 Racconto di due città Charles Dickens 200 milioni
7 Il Signore degli Anelli J.R.R. Tolkien 150 milioni
8 Il piccolo Principe Antoine de Saint Exupery 140 milioni
9 Lo Hobbit J.R.R. Tolkien 100 milioni
10 Il segno della camera rossa Cao Xuegin 100 milioni
11 Dieci piccoli indiani Agatha Christe 100 milioni
12 Il Leone, la strega e l’armadio C.S. Lewis 85 milioni
31 Harry Potter e i doni della morte J.K. Rowling 44 milioni
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Per i credenti, il libro della tradizione ebraico-cristiana non è solo un testo di valore
culturale, ma è soprattutto un “libro sacro”, in quanto è Dio stesso che comunica
con il suo popolo, servendosi di autori da lui “ispirati”.
Con questo termine s’intende che Dio, pur essendo l’ispiratore autorevole di ciò che
è scritto nella Sacra Scrittura, si serve delle capacità e dell’autonomia dei singoli
autori umani.
I libri della Bibbia sono infatti redatti da uomini che parlano e scrivono nella lingua di
un popolo, inseriti pienamente nel loro ambiente culturale e storico.
Non dobbiamo quindi confondere l’ispirazione con una specie di certificazione di
verità assoluta su tutto ciò che è scritto nella Bibbia. L’autorevolezza e la verità di
cui si parla si riferiscono soprattutto agli aspetti di fede.
Per avere un’idea di cosa sia l’ispirazione leggiamo il brano in cui Giuseppe perdona i
suoi fratelli dopo che l’avevano venduto come schiavo per l’Egitto:
“Giuseppe disse ai fratelli “io sono Giuseppe! È ancora vivo mio padre?”. Ma i suoi
fratelli non potevano rispondergli, perché sconvolti dalla sua presenza. Allora
Giuseppe disse ai fratelli:” Avvicinatevi a me!”. Si avvicinarono e disse loro: “Io sono
Giuseppe, vostro fratello quello che voi avete venduto sulla via dell’Egitto. Ma ora
non vi rattristate e non vi crucciate per avermi venduto quaggiù, perché Dio mi ha
mandato qui prima di voi per conservarvi in vita. Perché già da due anni vi è la
carestia nella regione e ancora per cinque anni non vi sarà né aratura né mietitura.
Dio mi ha mandato qui prima di voi per assicurare a voi la sopravvivenza nella terra e
per farvi vivere una grande liberazione. Dunque, non siete stati voi a mandarmi qui,
ma Dio”. (Gen 45,3-8)
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I NUMERI NELLA BIBBIA
La Bibbia è un libro pieno di numeri. Non sempre questi indicano una quantità reale,
ma possono essere simbolici con dei significati precisi. Vediamone alcuni:
È il numero della divinità;
è con il peccato che
avviene la divisione:
bene-male, opposizione
tra uomo e donna (mentre
prima erano una sola
carne) e vita- morte.
Perfezione e
completezza
Divina
Universalità e generazione
(4 punti cardinali)
La completezza
Il mondo definitivo
(ottavo giorno della
settimana, otto
beatitudini)
e i suoi multipli indicano
una moltitudine
Il popolo di Dio,
diversità nell’unità
È il numero che
assieme ai suoi similari
con gli zeri,
50,500,5000 sottende
l’azione dello Spirito. È il numero dell’imperfezione.
Nell’alfabeto ebraico i numeri venivano scritti usando le
lettere, secondo, appunto la cabala ebraica. Se quindi si
utilizzano le consonanti ebraiche del nome QeSaR
NeRON )קסר נרון ) si ha:
Q (qof) = 100
S (sameckh) = 60
R (resh) = 200
N (nun) = 50
R (resh) = 200
O (waw) = 6
N (nun) = 50
che sommate, danno appunto 666.
Indica una totalità limitata
(una generazione o l’età
d’una persona).
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SO TROVARE UN TESTO BIBLICO ED INDIVIDUARE LE INFORMAZIONI
CHE MI INTERESSANO
DA QUALE GIORNO DALLA
NASCITA È POSSIBILE
SACRIFICARE UN VITELLO?
(Lv 22,27) -
IL NUMERO DEI GIORNI
DELLA CREAZIONE
(Gen 1,1 – 2,4 a) =
IL NUMERO DEGLI ANNI DEL
POPOLO DI ISRAELE NEL
DESERTO DOPO L’USCITA
DALL’EGITTO (Es 16,35) :
Il NUMERO DELLE
PIAGHE D’EGITTO
(Es 7-12) =
IL NUMERO DI PESCIOLINI
NELLA MOLTIPLICAZIONE
DEI PANI E PESCI (Mt 14,16-
20) +
IL NUMERO DEI
DISCEPOLI DI EMMAUS
(Lc 24,13) =
Il NUMERO DELLE PECORE
NELLA PARABOLA DI GESU’
(Lc 15,4) -
IL NUMERO DEGLI
ANNI DI ABRAMO
QUANDO NASCE
ISACCO (Gen 21,5) =
IL NUMERO DEGLI
APOSTOLI
Lc (6,13) -
IL NUMERO DELLE
TRIBU’ DI ISRAELE
(Es 1,1-5) =
Il NUMERO DEI
COMANDAMENTI
(Dt 10,1-5) -
IL NUMERO DI
DRAMME DELLA
DONNA (Lc 15,8) =
Numero dei salvati
So essere competente….
Esercizio: secondo il libro dell’Apocalisse quanti saranno “quelli che recavano
scritto sulla fronte il suo nome e il nome del Padre”, cioè i salvati? Cerca i risultati
delle seguenti operazioni e scrivili in basso.
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3. L’EBRAISMO
3.1 La storia
Un po’ sinteticamente ecco la storia del popolo ebraico. Nel 1800 a.C circa, Abramo
– che risiedeva a Ur dei Caldei, in Mesopotamia (l’attuale Iraq) – ricevette dal
Signore il comando di mettersi in cammino verso una terra sconosciuta, con la
promessa di diventare capostipite di un grande popolo amato da Dio in modo
speciale. Arrivò così a Canaan, la “terra promessa” (in seguito nota come Palestina).
Questo fu l’inizio della storia d’Israele (dal nome che il Signore diede a Giacobbe) e
dell’alleanza (“patto” o “testamento”) con Dio. Oltre ad Abramo, primo patriarca, la
Bibbia ci fa conoscere Isacco e Giacobbe. Durante una carestia, i dodici figli di
Giacobbe si rifugiarono in Egitto, dove vissero come servi per quattro secoli. Verso il
1250 a.C. circa i loro discendenti vennero condotti da Mosè fuori dall’Egitto, in un
lungo cammino attraverso il deserto (“esodo”), per ritornare nella terra promessa
ad Abramo.
Sul monte Sinai, Mosè ricevette dal Signore le tavole della Legge (Torah), i
Comandamenti, che saranno alla base del comportamento del popolo prima ebreo e
poi cristiano. Ma Mosè non entro nella terra promessa: come capo del popolo fu
sostituito da Giosuè e poi dai Giudici. In seguito, il popolo volle un re e nominò Saul;
dopo di lui ci fu Davide, a cui succedette Salomone, famoso per la sua sapienza e per
la costruzione dello splendido tempio di Gerusalemme. Il signore parlava al suo
popolo attraverso i profeti: Isaia, Geremia, Ezechiele, Amos, Osea… che avevano il
compito di richiamare il popolo alla fedeltà all’alleanza fatta con Dio.
La storia del popolo ebraico è stata sempre segnata da profonde sofferenze, prima e
dopo l’era cristiana. Il regno di Israele venne invaso dai dai babilonesi, dai macedoni,
dagli egiziani e infine dai romani, che distrussero il tempio (70 d.C). Iniziò così la
diaspora (dispersione) del popolo ebreo in ogni parte del mondo. Lungo i secoli
furono scacciati, perseguitati, rinchiusi in ghetti, fino alla tragedia della Shoa
(distruzione) del XX secolo.
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3.2 Abramo
Genesi 17,1-6
Quando Abram ebbe novantanove anni, il Signore gli apparve e gli disse:
"Io sono Dio onnipotente: cammina davanti a me e sii integro. Porrò la mia alleanza
tra me e te e ti renderò numeroso molto, molto".
Subito Abram si prostrò con il viso a terra e Dio parlò con lui:
"Eccomi: la mia alleanza è con te e sarai padre di una moltitudine di popoli. Non ti
chiamerai più Abram ma ti chiamerai Abramo perché padre di una moltitudine di popoli
ti renderò. E ti renderò molto, molto fecondo; ti farò diventare nazioni e da te
nasceranno dei re”.
Dio aggiunse ad Abramo: "Quanto a Sarai tua moglie, non la chiamerai più Sarai, ma
Sara. Io la benedirò e anche da lei ti darò un figlio; la benedirò e diventerà nazioni e re
di popoli nasceranno da lei".
Genesi 21, 3. 5-6
Abramo chiamò Isacco il figlio che gli era nato, che Sara gli aveva partorito.
Abramo aveva cento anni, quando gli nacque il figlio Isacco.
Allora Sara disse: "Motivo di lieto riso mi ha dato Dio: chiunque lo saprà sorriderà di
me!".
Esercizio:
individua nello schema le parole elencate sotto.
Le parole possono essere in orizzontale, in
verticale o in diagonale e da sinistra a destra (o
viceversa) e dall’alto in basso (o viceversa). Le
lettere rimanenti formeranno il titolo di una
parte di un testo molto importante.
PAROLE DA CERCARE
ABRAMO – ALDILA’- ALLEANZA – AMICIZIA – ATENA – BACCO
– BIBBIA – CORANO – CRISTIANI – DIANA – FARAONE – FATO
– HORUS – ISACCO – MITO – PADRE NOSTRO – POLITEISMO –
OREB – UNZIONE – ZARATUSTRA.
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3.3 L’età degli uomini nella Bibbia
Nel leggere che Abramo aveva 99 anni quando Dio gli annuncia che avrà un figlio
restiamo sorpresi: non era troppo vecchio? È impossibile! Ma non è l’unico…
Quale può essere il significato di età così alte?
3.4 L’albero genealogico e il significato dei nomi
Esercizio: Inserisci i seguenti nomi nel posto giusto: Abramo, Giuseppe, Isacco,
Giacobbe, Gesù, Sara, Agar, Israele, Ismaele, Giuda, Giuseppe, Esaù, Maria, Davide.
Nome Anni
Adamo 930
Set 912
Matusalemme 969
Noè 950
Sem 600
Arpacsad
(figlio di Sem)438
Terach (papà di
Abramo)205
Abramo 175
Isacco 180
Giacobbe 130
Giuseppe 110
Mosè 120
Re Davide 70
Re Salomone 80
Re Erode 77
Gesù 33
0
100
200
300
400
500
600
700
800
900
1000
Anni
Anni
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Esercizio: cerca il significato dei nomi e del tuo nome.
3.5 Mosè
Vissuto nel corso del XIII sec. a.C., Mosè nacque in Egitto da una donna della tribù di
Levi, ma, appena nato, fu deposto dalla madre in un canestro ed affidato alle acque
del Nilo, perché potesse sottrarsi al provvedimento che decretava la morte di tutti i
neonati maschi degli Ebrei.
Lungo il fiume, tuttavia, il canestro fu raccolto dalle ancelle della sorella del faraone,
che allevò il bimbo a corte come un figlio suo. Il nome "Mosè" significherebbe
"salvato dalle acque".
Ucciso un sorvegliante egiziano, fu costretto a
fuggire nel deserto di Madian. Lì ricevette la
rivelazione di quale sarebbe stato il suo
compito, quando Dio gli apparve in un roveto
ardente (comunicandoli anche il Suo nome
JHWH). Quindi fece ritorno in Egitto.
L'ultima delle "dieci piaghe", la morte dei
primogeniti maschi egiziani, convinse il faraone,
forse Ramesse o Ramsete II, a lasciar partire gli Ebrei.
Mosè si pose a capo del popolo ebraico, guidandolo per quaranta anni nel deserto
verso la Terra Promessa.
Momenti cruciali di questo cammino, narrato nel Libro dell'Esodo, furono
l'attraversamento miracoloso del Mar Rosso e la consegna delle tavole della Legge
sul monte Sinai.
Sul monte Nebo, contemplando da lontano la terra che non potè abitare per aver
mancato di fede, Mosè si spense a centoventi anni.
Nome Significato Nome Significato
Abram Israele
Abramo Ismaele
Sarai Giuda
Sara Esaù
Giuseppe Maria
Isacco Gesù
Giacobbe
Agar
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Le dieci piaghe
1) Tramutazione dell'acqua in sangue
2) Invasione di rane dai corsi d'acqua
3) Invasione di zanzare
4) Invasione di mosche
5) Morte del bestiame
6) Ulcere su animali e umani
7) Pioggia di fuoco e ghiaccio (Grandine)
8) Invasione di cavallette/locuste
9) Tenebre
10) Morte dei primogeniti maschi
3.6 Le regole alimentari.
Secondo la tradizione gli ebrei possono mangiare solo cibo Kasher (purificato). Gli
animali permessi sono quelli nei riquadri qua sotto:
Inoltre, gli animali devono essere
macellati secondo le regole, evitando di
farli soffrire inutilmente e facendo
defluire più sangue possibile (il sangue è
considerato la sede della vita). È inoltre
vietato mangiare: sangue e alcune parti
del grasso, il nervo sciatico, ed è vietato
mangiare insieme, o nello stesso pasto,
carne e latte (per separare la morte dalla
vita).
I Dieci comandamenti
1)………………………………………………………………..
2)………………………………………………………………..
…………………………………………………………………..
3)………………………………………………………………..
4)………………………………………………………………..
5)…………………………………………………………………
6)…………………………………………………………………
7)…………………………………………………………………
8)…………………………………………………………………
…………………………………………………………………….
9)…………………………………………………………………
…………………………………………………………………….
10)…….…………………………………………………………
14
La cena Pasquale
La lettura dell'Haggadah di Pesach
inizia con un brano in lingua
aramaica; poi i bambini chiedono agli
adulti quale sia il significato di
Pesach. Come risposta, il più
anziano, racconta gli eventi relativi
all'uscita dall'Egitto. Poco dopo vi è il
ricordo delle dieci piaghe inflitte da
Dio all'Egitto per indurre il Faraone a
lasciare liberi gli Ebrei
Nel corso della cena vi è obbligo di
bere cinque bicchieri di vino,
intercalati da diversi brani cantati (il
quinto bicchiere è in ricordo della venuta di Elia, chiamato anche calice di Elia). Di
solito si termina con canti tradizionali. Terminato il pasto, si consumano i bicchieri di
vino restanti con la recitazione della benedizione dopo il pasto, la Birkhat haMazon,
e dell'Hallel dopo cui si permette di bere solo acqua e si proibisce di mangiare altro
sino all'alba.
3.7 La sinagoga
Un aspetto importante dell’ebraismo è la sinagoga (“casa di riunione”). Essa divenne
dopo la distruzione del Tempio di Gerusalemme (nel 70 d.C. mai più ricostruito), il
centro della vita comunitaria del popolo disperso in tutto l’Impero Romano. La
sinagoga è la casa di riunione, luogo di studio della Torah e del Talmud (i bambini
imparano a leggere sulla Torah), casa di preghiera in cui si tengono le celebrazioni
del sabato e delle altre feste. In tutti giorni della settimana si possono svolgere
preghiere in sinagoga, a condizione che ci siano almeno dieci uomini, il numero
minimo di presenze richiesto (minyam).
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Esercizio: Associa a ogni elemento dell’immagine la didascalia corrispondente
A. Rotoli della Torah
B. Armadio che contiene i rotoli della Torah (detto Arca)
C. La lampada sempre accesa accanto all’armadio
D. Rabbino o altro officiante “delegato dall’assemblea” che ha il compito di guidare
il culto.
E. Bimah, cioè la tribuna per la lettura della Sacra Scrittura e la recita delle
preghiere.
F. Parte della sinagoga riservata agli uomini
G. Matroneo, cioè la zona riservata alle donne nelle sinagoghe ortodosse.
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3.8 Riti e tradizioni
Vediamo insieme le tappe principali che scandiscono la vita nella tradizione ebraica:
• la nascita – tutti i bambini ricevono oltre al proprio nome, anche un nome
ebraico. Otto giorni dopo la nascita si effettua la circoncisione (brith milah), in
ricordo dell’alleanza con Dio.
• Quando un ragazzo compie 13 anni diventa religiosamente adulto ed è tenuto
ad osservare le regole della vita ebraica. In tale occasione legge la Torah in
pubblico. La cerimonia è chiamata bar mitzwah (figlio del comandamento);
nelle comunità riformate viene fatta una celebrazione simile anche per le
ragazze.
• Il matrimonio – i fidanzati sono posti sotto un baldacchino, simbolo del loro
focolare e, dopo la lettura del contratto di matrimonio, si recitano le sette
benedizioni nuziali. Poi lo sposo rompe un bicchiere dal quale ha bevuto con
la sposa, in ricordo della distruzione del Tempio. Nell’ebraismo matrimonio e
procreazione sono precetti comandati dalla Torah. La responsabilità
dell’educazione ebraica di un bambino coinvolge sia la famiglia che la
comunità.
• La morte – l’ebraismo ha un grande rispetto per il riposo dei morti e per
l’integrità del cadavere. Secondo la tradizione il funerale ha luogo il giorno
stesso della morte o quello immediatamente successivo. Viene preferita la
sepoltura in terra (inumazione), in ricordo del fatto che l’essere umano
proviene dalla polvere (Gen 3,19). All’atto della sepoltura i presenti, in segno
di dolore, si strappano un pezzo dell’abito – oggi un nastro simbolico – e
recitano una preghiera per la salvezza del defunto. La persona morente
generalmente pronuncia lo Shemà Israel (Ascolta Israele), una preghiera
recitata due volte al giorno.
3.9 Calendario, feste e celebrazioni
Il calendario ebraico è un calendario lunisolare, cioè calcolato sia su base solare sia
su base lunare. L'anno è composto da 12 o 13 mesi a loro volta composti da 29 o 30
giorni. Le festività ebraiche sono definite in relazione al calendario ebraico: poiché
alcune di queste sono legate strettamente alla stagione, esse devono cadere nella
stagione giusta.
Il calendario ebraico conta gli anni a partire dalla presunta data della creazione, che
in base alle indicazioni della Bibbia è stata calcolata dalla tradizione rabbinica al
17
3760 a.C. Precisamente l'anno 1 inizia il 6 ottobre 3761 a.C Perciò ad esempio nel
settembre dell'anno gregoriano 2019 inizia l'anno ebraico 5780.
Alcune festività importanti:
1) Capodanno (Rosh Hashanah): segna l’inizio dell’anno civile e cade il primo di
Tishri (settembre-ottobre), mentre il Capodanno religioso è il primo di Nisam
(marzo-aprile) e ricorda la liberazione dall’Egitto.
2) Espiazione (Yom Kippur): si celebra 10 giorni dopo Capodanno ed è il giorno del
perdono e del digiuno, dedicato alla riparazione delle colpe e alla riconciliazione con
Dio.
3) Pasqua (Pesach) celebrazione in memora della liberazione degli ebrei dalla
schiavitù dall’Egitto nella notte fra il 14 e il 15 del mese di Nisam.
4) Festa delle settimane o Pentecoste (Shavo’oth) viene celebrata sette settimane
dopo Pasqua. Legata alla festa della mietitura, commemora la rivelazione di Dio sul
Sinai e il dono della Legge.
5) Feste delle capanne (Sukkot) legata alla vendemmia ricorda le capanne costruite
dal popolo ebraico nel deserto.
6) Festa delle luci (Hannukah) si commemora la Purificazione del tempio di
Gerusalemme dopo la vittoria dei maccabei sui greci. In questa festa è usanza
accendere su uno speciale candelabro, una candela ogni sera per otto giorni. La
festività dura 8 giorni e inizia al tramonto del 24 del mese di kislev (dicembre).
7) Festa delle sorti (Purim) ricorda lo scampato pericolo degli ebrei di Persia nel V
secolo a.C. grazie all’intervento della regina Ester (vedi lettura pag 18).
8) Il Giubileo è un anno santo ogni 50 (o forse 49) anni in cui dovevano essere
attuate particolari norme di misericordia, come il condono dei debiti e la liberazione
degli schiavi. Per i cattolici il Giubileo è ogni 25 anni (il prossimo nel 2025).
Cal.Ebr. Cal. Gregoriano Giorni
5780 30 settembre 2019 355
5781 19 settembre 2020 353
5782 7 settembre 2021 384
5783 26 settembre 2022 355
18
Esercizio: Inserisci il nome della festività nel mese corretto in entrambi i calendari
Lettura: LA REGINA ESTER E PURIM
Gli ebrei con la festa di Purim ricordano il salvataggio del popolo ebreo da parte
della regina Ester. I festeggiamenti di Purim, che è una specie di carnevale ebraico,
sono pari a quelli che si fanno per un matrimonio. Durante la festa di Purim, che di
solito cade in marzo, gli ebrei leggono come una leggenda popolare, la storia di
Ester. Ogni volta che nel racconto viene menzionato il “maledetto Aman” c’è
l’abitudine di coprire il suo nome con grida, fischi, battiti di piedi sul pavimento e
rumorose raganelle. Durante la festa di Purim si mangia, si beve e si sta in allegria.
Secondo alcune tradizioni, una persona deve bere fino a che non riesce più a
distinguere il “maledetto Aman” dal “benedetto Mardocheo”
CALENDARIO EBRAICO CALENDARIO CRISTIANO
19
Ester è la figlia di Abicàil della tribù di Beniamino, una delle due tribù che
costituivano il Regno di Giuda prima della sua distruzione da parte dei babilonesi e la
deportazione, nel 597 a.C., dell'élite del regno nelle province dell'impero persiano.
Alla morte dei genitori è adottata dal cugino Mardocheo il quale occupa una
funzione amministrativa nel palazzo reale a Susa. Avendo sentito che il re Assuero
(normalmente identificato con il re persiano Serse) cerca una nuova sposa,
Mardocheo fa partecipare la cugina Ester alle selezioni. Ester viene scelta e diventa
la sposa di Assuero.
Quando il primo ministro Aman decide di sterminare tutti i giudei del regno,
Mardocheo, che ha sempre vegliato su Ester, la esorta a presentarsi al re per
intercedere in favore dei propri connazionali. Sebbene fosse proibito con pena di
morte accedere al re senza essere convocati, dopo un digiuno di tre giorni, pregando
il Signore, Ester si presenta davanti al re per domandargli il favore di accettare il suo
invito a cena con Aman. Durante la cena li invita nuovamente e durante il secondo
banchetto informa il re di essere giudea e che Aman ha decretato lo sterminio di
tutti i giudei del regno. Ottiene allora dal re il diritto per i giudei di difendersi il
giorno in cui dovevano essere sterminati.
Mardocheo stila un decreto con cui istituisce la festa dei Purim, perché la tristezza si
è tramutata in gioia e il lutto in giorno di festosa letizia. Così, il 14 e il 15 del mese di
Adar (marzo) sono giorni di allegria, nei quali, nelle sinagoghe, si legge il libro di
Ester.
Esercizio: prova
a tradurre
quello che dice
la regina Ester
usando il
dizionario qua
sotto.
20
Festa civile: festa in cui si celebrano eventi significativi per la nazione
Festa religiosa: festa in cui si celebrano eventi significativi per la religione
Esercizio: nella tabella riconosci se, nel giorno indicato, ci sia una festa di tipo
religiosa (R), civile (C) o entrambe (E) e chiarisci di che festa si tratta (come
nell’esempio).
R C E Cosa si celebra 1 1 gennaio
2 6 gennaio 3 19 marzo
4 25 aprile 5 1 maggio
6 2 giugno
7 15 agosto 8 1 novembre
9 4 novembre x Festa della vittoria/forze armate 10 8 dicembre
11 25 dicembre
Cerca la data del tuo giorno di compleanno nei tre calendari (come nell’esempio):
• Compleanno di Gesù:
Gregoriano: 25 dicembre 2021
Ebraico: 21 Tevet 5782 (https://it.chabad.org/calendar/converter.asp?tdate=12/25/2021)
Musulmano: 20 Jumâda Al-Awwal 1443
(www.arab.it/calendario/calendario_conv_greg_islam.htm)
• Il tuo compleanno
Gregoriano: ………………………………….
Ebraico: ……………………………………….
Musulmano: ………………………………..
FESTE CIVILI E RELIGIOSE
21
3.10 La memoria della Shoa
Durante la Seconda guerra mondiale sono morti circa 6 milioni di ebrei nei campi di
concentramento. E non solo ebrei: handicappati, oppositori politici e religiosi, e tutti
color che potevano essere considerati diversi. Ogni anno, il 27 gennaio, festeggiamo
la Giornata della Memoria in ricordo di tutte le vittime dell’Olocausto.
Lettura: Come il comandante di Auschwitz ha trovato la misericordia
L’amore e il perdono
di Dio possono
arrivare fino a un
livello scandaloso,
fino all’assoluzione
del comandante del
campo di
concentramento di
Auschwitz-Birkenau.
La storia, riportata
da Aleteia, è stata
raccontata durante
un incontro in
occasione dell’Anno della misericordia negli Stati Uniti da suor Gaudia e suor
Emmanuela, della congregazione della Beata Vergine Maria della Misericordia,
Nel lager di Auschwitz in Polonia morirono circa tre milioni di persone, un sesto degli
ebrei uccisi durante l’Olocausto, insieme a diversi cristiani e santi come san
Massimiliano Kolbe e santa Benedetta dalla Croce (Edith Stein). Rudolf Höss nei tre
anni di mandato come comandante diresse l’esecuzione di oltre 2 milioni e mezzo di
detenuti e assistette alla morte per fame o malattia di un altro mezzo milione. Finito
il suo mandato, supervisionò anche l’esecuzione di 400 mila ebrei ungheresi.
Höss compì un unico atto di umanità. Un giorno portarono ad Auschwitz «un’intera
comunità di gesuiti» tranne il superiore e questo, disperato, volle raggiungere i suoi
confratelli intrufolandosi nel campo di concentramento. Le guardie lo scoprirono e
lo portarono da Höss, certi che il comandante avrebbe ordinato la sua esecuzione.
Invece il sacerdote fu liberato, lasciando le guardie sconcertate.
Quando la guerra finì Höss fu arrestato e condannato a morte per crimini contro
l’umanità. Ma l’ex comandante non era terrorizzato tanto dalla morte quanto dalla
detenzione, convinto che le guardie polacche si sarebbero vendicate «torturandolo
22
per tutto il tempo della prigionia e provocandogli una pena inimmaginabile». La sua
sorpresa fu quindi enorme quando vide che «uomini le cui mogli, figlie e figli, uccisi
ad Aushwitz, lo trattavano bene. Non riusciva a capacitarsene». Secondo le suore fu
quello il momento della conversione: quello della misericordia, che è «l’amore che
non meritiamo». Sì, «non meritava il loro perdono, bontà, gentilezza. Eppure, li
ricevette tutti».
Höss, cresciuto in quella fede cattolica che poi abbandonò in gioventù, chiese di
potersi confessare. Le guardie provarono a cercare un sacerdote disponibile, ma «le
ferite ancora molto vive» non resero facile trovare chi «volesse ascoltare la sua
confessione». E infatti «non trovarono nessuno». L’ex comandante si ricordò
improvvisamente di quel gesuita, padre Wladyslaw Lohn, che aveva risparmiato anni
prima. Supplicò le guardie di cercarlo. Il gesuita, rintracciato proprio nel santuario
della Divina misericordia di Cracovia, dove era diventato cappellano delle suore della
Beata Vergine Maria della Misericordia, accettò di confessare Höss.
La confessione «durò e durò e durò, finché non gli diede l’assoluzione: “Ti sono
perdonati i tuoi peccati. Rudolf Hoss. Vai in pace». Il giorno successivo, prima
dell’esecuzione, il gesuita tornò per dare la Comunione al condannato. La guardia
che era presente confessò poi che quello fu uno dei momenti più belli della sua vita.
Esercizi:
Leggi il testo e rispondi alle seguenti domande:
1) Chi sono i Gesuiti? …………………………………………………………………………………………………
2) Perché Hoss si pente? ……………………………………………………………………………………………
3) Cosa vuol dire misericordia? ………………………………………………………………………………….
Risolvendo questo cruciverba troverai una parola molto importante per
l’ebraismo
1
2
3
4
5
6
7
1. “Ascolta” in ebraico
2. La Festa delle luci
3. Il capostipite del popolo
ebraico
4. Famosa per la torre
5. Il libro sacro degli ebrei e
non solo
6. Odio nei confronti degli
ebrei
7. Insegnamento o Legge
23
4. ESISTENZA STORICA DI GESU’
4.1 È veramente esistito?
SO UTILIZZARE LE FONTI PER DARE RISPOSTE DOCUMENTATE
DOCUMENTO 1 Giuseppe Flavio Storico giudeo-romano (37-103 circa) Opera: Antichità giudaiche “Anano […] convocò il sinedrio a giudizio e vi condusse il fratello di Gesù, detto il Cristo, di nome Giacomo, e di alcuni altri, accusandoli di trasgressione alla legge e condannandoli alla lapidazione.”
DOCUMENTO 2 Tacito Storico romano (54-119) Opera: Annali “Perciò […] Nerone si inventò dei colpevoli e sottomise a pene raffinatissime coloro che la plebaglia […] denominava cristiani. Origine di questo nome era Cristo, il quale sotto l’impero di Tiberio era stato condannato al supplizio dal procuratore Ponzio Pilato […] questa […] superstizione di nuovo si diffondeva, non solo per la Giudea […] ma anche a Roma.”
DOCUMENTO 3 Luca Medico ed evangelista (9-93 circa) Opera: Vangelo secondo Luca “In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando era governatore della Siria Quirinio. Anche Giuseppe, […] salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme, per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta. Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo. C'erano in quella regione alcuni pastori […] un angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. […] l'angelo disse loro: "Non
Sto vedendo un film su Gesù. Mia sorella più piccola mi chiede: “Ma Gesù è esistito
davvero?” Le rispondo: “Certo!”, ma in realtà non sono troppo convinto… per
fortuna mia sorella non mi chiede altro, altrimenti non saprei proprio cosa
aggiungere! La sua domanda continua a frullarmi nella testa… L’unica cosa da fare è
“girarla” al prof di religione che, per tutta risposta, mi fornisce questi tre testi. Che
farne?
So essere competente….
24
temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore.”
1. Leggi i testi dei tre documenti
2. Compila la seguente tabella e poi trai le tue conclusioni.
Doc Chi scrive è… (un cristiano – uno Storico ebreo- uno storico romano)
Informazioni su Gesù che posso ricavare
Tipo di informazione che posso ricavare
1.
2.
3.
Gesù è esistito davvero?
• A questa domanda potrei rispondere che (ripensa a quando studi storia: per dire che
un fatto è veramente accaduto deve essere………………………. da fonti attendibili
diverse): ………………………………………………………………………………………………………………
• Esistono molte fonti storiche oltre i vangeli? Si No
• Sono scritte anche da non cristiani? Si No
• Cosa confermano quindi con sicurezza? ……………………………………………………………………
• Che cosa risulta incerto dal punto di vista storico? Perché?..........................................
• Che metodo ho seguito per rispondere? (Ripensa a che cosa hai fatto per compilare
la tabella) ………………………………………………………………………………………………………………….
Sono molto numerose le fonti
non cristiane su Gesù, infatti
Wikipedia ne elenca 23!!
Lo sapevi
che?
25
4.2 La terra di Gesù
Esercizio: Cerca sul dizionario e trascrivi il significato delle seguenti parole.
ISRAELIANO: ..……………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………..
ISRAELITA: ………………………………………………………………………………………………………………..
…………………………………………………………………………………………………………………………………..
PALESTINESE: ……………………………………….…………………………………………………………………..
…………………………………………………………………………………………………………………………………..
EBREO:………………….……………………………………………………………………………………………………
…..………………………………………………………………………………………………………………………………
GIUDEO:………………….…………………………………………………………………………………………………
…..………………………………………………………………………………………………………………………………
26
Esercizio: osserva con attenzione le mappe nella pagina precedente e completa il
cruciverba qua sotto.
VERTICALI 1. La città dove Gesù resuscitò Lazzaro
2. Il nome della collina dove Gesù fu crocifisso
3. La cittadina dove Gesù resuscitò il ragazzo figlio unico di una vedova 4. La città dove Gesù compì il primo miracolo
6. La città dove Gesù nacque
7. Il paese dove Gesù visse fino ai 30 anni 9. Il villaggio a circa 11 km da Gerusalemme dove stavano tornando due discepoli dopo la morte e risurrezione di Gesù
1. 2. 3.
4.
5.
6.
7.
8. 9.
10.
11.
ORIZZONTALI 2. Il luogo dove Gesù si recò a pregare dopo l'ultima cena
5. La regione a sud nella Palestina
8. La città dove abitava Pietro
10. La città della Palestina dove Gesù morì e resuscitò
11. La regione a nord della Palestina
27
4.3 I gruppi religiosi al tempo di Gesù
Il vangelo ricorda vari gruppi (o partiti) religiosi ebraici presenti all’epoca di Gesù:
• Sadducei: un gruppo influente dal punto di vista politico e piuttosto elitario,
diffuso tra le famiglie ricche e nobili. Ne facevano parte la maggioranza dei
sacerdoti e del supremo consiglio ebraico (il Sinedrio). Professavano una
religiosità di fatto conservatrice, tutta basata sulla legge (Torah), ed erano
alquanto impopolari.
• Farisei: un gruppo più numeroso, più influente e meno conservatore dei
sadducei; cercavano di interpretare la Legge ma in modo piuttosto
complicato e difficile. Alcuni tra loro (ad esempio, Nicodemo e Giuseppe di
Arimatea) erano simpatizzanti di Gesù.
• Gruppi eremitici: come gli esseni, si erano stabiliti nella zona del mar Morto;
vivevano isolati, senza grande influenza sul popolo.
• Gruppi estremisti: come gli zeloti, teorizzavano la lotta armata contro i
dominatori romani.
Giuseppe Flavio, Guerra Giudaica II- 12
In Gerusalemme nacque una nuova forma di banditismo, quella dei così detti sicari
(Ekariots), che commettevano assassini in pieno giorno nel mezzo della città. Era
specialmente in occasione delle feste che essi si mescolavano alla folla,
nascondevano sotto le vesti dei piccoli pugnali e con questi colpivano i loro
avversari. Poi, quando questi cadevano, gli assassini si univano a coloro che
esprimevano il loro orrore e recitavano così bene da essere creduti e quindi non
riconoscibili
Esercizio: osserva l’elenco dei dodici apostoli e sottolinea i due apostoli
appartenenti al movimento dei sicari/zeloti
1) SIMONE detto PIETRO
2) ANDREA fratello di PIETRO
3) GIOVANNI figlio di ZEBEDEO
4) GIACOMO IL MAGGIORE (FRATELLO DI GIOVANNI)
5) FILIPPO
6) TOMMASO detto DIDIMO (gemello)
7) NATANAELE BARTOLOMEO (BAR=figlio, TOLOMEO)
8) MATTEO (ESATTORE DELLE TASSE e quindi un TRADITORE per il suo popolo)
9) GIACOMO IL MINORE (CUGINO DI GESU’)
10) SIMONE LO ZELOTA
11) GIUDA TADDEO (FRATELLO DI GIACOMO IL MINORE E CUGINO DI GESU’)
12) MATTIA (AL POSTO DI GIUDA ISCARIOTA)
28
4.4 La testimonianza dei Vangeli
La testimonianza più importante dell’esistenza
storica di Gesù sono i quattro Vangeli, i racconti
fedeli e dettagliati della vita di Gesù, scritti da
Marco, Matteo, Luca e Giovanni. Vangelo è una
parola che in greco significa “buona notizia”. Ma
qual è questa buona notizia? La buona notizia è
questa: Gesù è risorto! I vangeli vennero scritti
perché stavano gradualmente scomparendo i primi
testimoni oculari della morte e risurrezione di
Gesù. Era quindi di vitale importanza documentare ciò che aveva detto e fatto Gesù.
• Marco non era un apostolo, ma un discepolo di Pietro. Da lui raccolse la
testimonianza dei fatti accaduti. Si convertì subito dopo la morte di Gesù. Scrisse
per i pagani che si preparano al battesimo. Il suo Vangelo (di 16 capitoli) scritto
verso il 70 d.C. probabilmente a Roma è il più antico e vuole dimostrare che
Gesù è il Figlio di Dio. Il suo simbolo è un leone alato poiché il suo Vangelo inizia
con l’energica predicazione di Giovanni Battista nel deserto;
• Matteo prima di incontrare Gesù faceva l’esattore delle tasse, poi divenne suo
discepolo. Compose il suo Vangelo per gli ebrei convertiti verso l’anno 80 d.C.,
forse in Siria. Presenta Gesù come il Messia atteso dal popolo d’Israele. Il suo
simbolo è un uomo alato perché il suo Vangelo inizia presentando le origini
umane di Gesù. Morì martire in Medio Oriente. Il suo Vangelo è il più lungo con
28 capitoli;
• Giovanni è un pescatore, figlio di Zebedeo e fratello di Giacomo. Fu l’unico degli
apostoli che ha avuto il coraggio di seguire Gesù durante la sua passione. Sul
calvario Gesù affida a lui Maria, sua madre. Visse lunghi anni in Palestina e morì
vecchissimo dopo il 100 d.C. scrisse il suo Vangelo (lungo 21 capitoli) verso la
fine del I secolo, per i cristiani dell’Asia minore. Giovanni afferma che Gesù è la
parola di Dio presente nel mondo. Il suo simbolo è un’aquila perché egli cerca,
con accuratezza, di approfondire il mistero di Dio;
• Luca era un medico e scrisse il suo vangelo per i pagani greci. Compose il
Vangelo e gli atti degli apostoli tra l’80 e il 90 d.C. è l’unico a parlarci
chiaramente dell’infanzia di Gesù e di Giovanni Battista. Egli vuole testimoniare
che Gesù è il Salvatore. Il suo simbolo è il toro alato perché, all’inizio del suo
Vangelo, si narra del sacrificio offerto a Dio dal sacerdote Zaccaria. Il suo vangelo
è composto da 24 capitoli;
Esercizio: aiutandoti con il testo sopra completa la tabella.
29
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30
Ma possiamo fidarci degli evangelisti? Non hanno magari ritoccato (o inventato
direttamente) quello che hanno scritto?
Nei Vangeli sono molti gli indizi che gli evangelisti lasciano per aiutarci a credere
nella loro testimonianza. Per esempio, la scena dell’arresto di Gesù nell’orto degli
ulivi:
Giovanni 18, 10-11 Allora Simon Pietro, che aveva una spada, la trasse fuori e colpì il servo del sommo sacerdote e gli tagliò l'orecchio destro. Quel servo si chiamava Malco. Gesù allora disse a Pietro: "Rimetti la tua spada nel fodero; non devo forse bere il calice che il Padre mi ha dato?". Giovanni cita il nome del servo del sommo sacerdote: è una cosa molto rischiosa perché in questo caso può essere smentito dai testimoni all’arresto che potrebbero essere ancora vivi Marco 14,50-52 Tutti allora, abbandonandolo, fuggirono. Un giovanetto però lo seguiva, rivestito soltanto di un lenzuolo, e lo fermarono. Ma egli, lasciato il lenzuolo, fuggì via nudo.
L’unico che riporta l’episodio è Marco… quindi probabilmente sta parlando di sé
stesso.
Esercizio: In quale parte della Bibbia si trovano i Vangeli?
31
4.5 I Vangeli Apocrifi
I vangeli apocrifi sono testi religiosi che si riferiscono come contenuto a Gesù. Sono
detti "apocrifi" in quanto esclusi dal canone della Bibbia cristiano (vedi p.5). In totale
sono circa una cinquantina.
Lettura: Vangelo apocrifo di Tommaso
Cap1
Fuga di Giuseppe e Maria in Egitto per fuggire da Erode (Mt2,13-15). Gesù ha due
anni. Rimangono un anno presso una vedova. A tre anni Gesù prende un pesce
disseccato, lo mette in un catino e lo riporta in vita. Gesù vede un maestro che
insegna a degli scolari. 12 passerotti che litigavano tra loro cadono sul maestro.
Gesù ride. Il maestro si adira. Un angelo dice a Maria di tornare in Giudea perché è
morto chi insidiava la sua vita. Maria e Gesù partono verso Nazareth. Giuseppe alla
morte di Erode uscì dall'Egitto e lo portò nel deserto.
Cap 2: A 5 anni Gesù crea con l'argilla 12 passerotti, batte le mani e volano via.
Cap 3: Gesù in un torrente crea delle piccole dighe ma il figlio dello scriba Anna gli
rovina il gioco. Gesù lo secca “come un albero”. I genitori del ragazzo addolorati
rimproverano Giuseppe.
Cap 4: Un bambino correndo urta Gesù. Irritato gli dice: "Non proseguirai per la tua
strada". E muore. I genitori del ragazzo addolorati rimproverano Giuseppe.
Cap 5: Giuseppe rimprovera Gesù che fa diventare ciechi gli accusatori.
Cap 6: Un rabbino, Zaccheo, si offre a Giuseppe come tutore di Gesù che si dimostra
più sapiente del maestro.
Cap 7: Imbarazzo del maestro e invito a Giuseppe a riprendersi il figlio.
Cap 8: I Giudei consolano Zaccheo. Divertimento di Gesù.
Cap 9: Gesù risuscita un suo amico caduto da una terrazza giocando.
Cap 10: Un ragazzo si taglia accidentalmente un piede con una scure, Gesù lo
riattacca.
Cap 11: Gesù porta dell'acqua a sua madre all'interno del mantello, avendo rotto la
brocca.
Cap 12: Gesù semina un chicco di grano e ne nascono 100 cori (circa 400 ettolitri).
Cap 13: Giuseppe, facendo un letto, taglia un legno troppo corto. Gesù lo tira e lo
allunga.
Cap 14: Gesù da un maestro. Si mostra più sapiente di lui, il maestro colpisce Gesù in
testa ma cade subito a terra morto.
Cap 15: Gesù da un maestro. Si mostra più sapiente di lui e lo rimanda da Giuseppe.
Cap 16: Giuseppe manda suo figlio Giacomo a far legna con Gesù. Una vipera morde
Giacomo, Gesù soffia sulla ferita, la vipera scoppia e Giacomo guarisce.
32
Cap 17: Gesù risuscita un bimbo malato.
Cap 18: Gesù risuscita un uomo morto nella costruzione di una casa.
Cap 19: A 12 anni pellegrinaggio a Gerusalemme per la Pasqua. Al ritorno Gesù è
smarrito ma ritrovato nel tempio che dialoga coi dottori (v. Lc2,41-51). Scribi e
farisei benedicono Maria per la sapienza del figlio.
Con il termine verità (in latino veritas, in greco ἀλήθεια) si indica il senso di accordo
o di coerenza con un dato o una realtà oggettiva.
Esercizio: sei in grado di distinguere la verità dalla falsità? Nella lista sono state
inserite nove frasi false. Solo le lettere che accompagnano le risposte false, lette
dall’alto verso il basso, vi riveleranno la città dove, per la prima volta, i seguaci di
Gesù furono chiamati cristiani
V F 1 Gesù nasce a Betlemme G 2 Gesù muore a Nazaret A 3 I Vangeli canonici sono quattro S 4 Gesù ha dei fratelli N 5 In questo momento in classe siamo in 44 T 6 Gesù ha trasformato l’acqua in vino V 7 Gesù fa diventare cieche delle persone I 8 Abramo è il padre di Isacco O 9 Il fratello di mio papà è mio zio Z 10 Gesù risorge il terzo giorno E 11 Giacobbe è il papà di Gesù O 12 Giona mangia una balena C 13 2+2=5 H 14 L’Italia è una repubblica U 15 Maria di Nazaret è la mamma di Gesù F 16 Gesù risorge a Betlemme I 17 Il simbolo dell’evangelista Luca è l’aquila A
Nome della città
33
4.6 La sindone
Lenzuolo (=sindone) di lino, lungo 4,37 metri e largo 1,11 metri, usato per avvolgere
un cadavere (Gesù?) e conservato a Torino
Esercizio: Associa a ogni elemento dell’immagine la didascalia corrispondente
1./……..
2./……..
3./…….. 4./……..
5./……..
6./……..
7./……..
34
A. Impronta del piede destro.
B. Segno della ferita della lancia. La ferita ha caratteristiche tali da far pensare che sia
stata inflitta dopo la morte del condannato.
C. Toppe poste in presenza delle bruciature. Nel 1532 durante un incendio le fiamme
avvolsero la cassetta d’argento in cui si trovava il telo lasciando questi segni.
D. Tracce di numerose ferite (circa un centinaio) prodotte dal flagello (un tipo di frusta
romana formata da corde che terminavano con dei pezzetti di piombo).
E. Sangue che defluisce dalla ferita all’altezza dei reni, dovuta allo svuotamento del
torace durante la deposizione.
F. Segno dei chiodi infilati nella parte finale dell’avambraccio, più o meno all’altezza del
polso.
G. Segno della corona di spine.
Giovanni 20,3-8
Uscì allora Simon Pietro insieme all'altro discepolo, e si recarono al sepolcro.
Chinatosi, vide le bende per terra, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro
che lo seguiva ed entrò nel sepolcro. Allora entrò anche l'altro discepolo, che era
giunto per primo al sepolcro, e vide e credette.
Cosa vide Giovanni?
35
5 GESU’ il CRISTO
5.1 il Natale
• Dove si trova il racconto del Natale nella Bibbia?
La nascita di Gesù è presentata solo nei Vangeli di Matteo e Luca.
• Quando è nato?
• Dove ha origine la tradizione del presepe (=mangiatoia)?
L’origine del presepe si deve a san Francesco che nel Natale del 1223 volle
“rappresentare il Bambino nato a Betlemme, e in qualche modo vedere con gli occhi
del corpo i disagi in cui si è trovato per la mancanza delle cose necessarie a un
neonato, come adagiato in una greppia e come giaceva sul fieno tra il bue e
l’asinello”. (Tommaso da Celano, vita di san Francesco)
• Come mai nei presepi c’è la stella?
Con la nascita di Gesù sembra realizzarsi anche un’altra profezia messianica: si
diceva infatti, nel libro dei Numeri, che sarebbe sorta in Israele una stella:” Una
stella spunta da Giacobbe e uno scettro sorge da Israele” (Numeri 24,17)
E da una stella i magi furono guidati verso Betlemme (=casa del pane) a venerare il
neonato re dei giudei.
Circa questa stella possiamo suggerire un’osservazione: stando ad alcuni astronomi,
essa starebbe ad indicare la congiunzione tra Giove e Saturno verificatasi, più o
meno, al tempo della nascita di Cristo.
• Come mai nei presepi c’è il bue e l’asino?
L’origine biblica dell’asino e il bue è il passo del profeta Isaia in cui si afferma che «il
bue conosce il proprietario e l’asino la greppia del padrone; ma Israele non conosce
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e il mio popolo non comprende» (Is 1,3); i commenti successivi diranno che con essi
sono raffigurati gli ebrei circoncisi che portano il giogo della legge e i gentili, ossia gli
incirconcisi.
• Come mai si mettono tre magi nel presepe? Erano re? Da dove arriva il loro
nome?
La tradizione dei tre re magi è contenuta nel Vangelo dell’infanzia armeno:
[…] ecco i Magi d’Oriente, i quali erano partiti dal loro paese, mettendosi in marcia
con un folto seguito, arrivarono nella città di Gerusalemme dopo nove mesi.
Questi re dei Magi erano tre fratelli: il primo era Melkon, re dei Persiani, il secondo
Gaspar, re degli Indi e il terzo Balthasar, re degli Arabi.
Esercizio: Riesci a riconoscere gli episodi del Natale contenuti negli affreschi sotto?
Vedi esempio.
Gli angeli cantano “Gloria a Dio…”
37
5.2 Curiosità sul Natale
Cosa c’entra Babbo Natale con il Natale? E l’albero di Natale?
San Nicola riempie le scarpe
Nella città di Mira viveva un uomo molto buono, il
vescovo Nicola. Qualche giorno prima di Natale il
vescovo sentì dire che lontano, in occidente, c’era
una grande città dove tutti gli uomini pativano la
fame, perfino i bambini piccoli. Chiamò allora tutti
gli abitanti della sua città e chiese loro di portargli i
migliori frutti dei loro orti e dei loro campi. Questi
tornarono poco dopo con grossi cesti pieni di mele e
di noci, sacchi di grano dorato per fare la farina,
pane bianco e dolcetti al miele. Il vescovo Nicola
fece caricare tutto su una nave. Era una nave
imponente e maestosa, blu come il cielo, ed aveva
una grande vela bianchissima che splendeva sotto i
raggi del sole. Iniziarono il viaggio verso occidente, e il vento si mise subito ad
aiutarli, soffiando sempre nella direzione giusta. Ci impiegarono sette giorni e sette
notti, e quando giunsero alle porte della città stava calando la sera. Per le strade non
si vedeva anima viva, ma qua e là brillava qualche lucetta alle finestre delle case. Il
vescovo Nicola bussò ad una di esse. In quella povera casa viveva una mamma coi
suoi cinque bambini. La donna, sentendo bussare, disse ai figlioletti di andare ad
aprire la porta, pensando si trattasse di qualche poverello bisognoso di ospitalità. I
bambini obbedirono, ma non trovarono nessuno; anche la mamma venne a
controllare, ma, non trovando nessuno anche lei, chiuse la porta. Vicino alla stufa a
legna la mamma aveva messo le scarpe dei suoi bimbi ad asciugare, perchè nel
pomeriggio erano andati a far legna nel bosco. Rientrando in casa, sentirono tutti un
delizioso profumino provenire
proprio dalla stufa, si
avvicinarono e trovarono le loro
scarpe traboccanti di noci, mele
rosse, mandarini, pane e
dolcetti al miele. E lì vicino c’era
anche un grande sacco pieno di
chicchi di grano. Tutti poterono
finalmente mangiare. Il giorno
dopo si diffuse in città la voce
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che un vescovo di una città d’oriente, chiamato Nicola, fosse venuto ad aiutare le
famiglie più povere, particolarmente quelle con bambini. Così ogni anno, qualche
giorno prima di Natale, si ricorda la bontà del vescovo festeggiandolo in vari modi
soprattutto in Olanda, paese in cui la festa di san Nicola è particolarmente, sentita,
dove viene chiamato Sinterklass oppure nel Regno Unito conosciuto come Santa
Claus.
Come un monaco salvò una bambina e tagliò un albero
Bonifacio era un monaco inglese e non si sa né perché né per come si era messo in
testa di portare il Vangelo in Germania. Saputo che quelle popolazioni erano solite
fare sacrifici umani alle divinità decise di recarsi nel luogo dei sacrifici, insieme ad
alcuni compagni monaci. La vittima del sacrificio, una bambina, era già preparata,
legata alla quercia, ma prima che le venisse inferto il colpo fatale Bonifacio strappò
l'ascia dalle mani dell'aguzzino. Il monaco benedettino spezzò le catene che
legavano la bambina, i cui anelli si ruppero sotto i colpi della lama affilata. Liberò la
bambina e poi volse la sua ascia verso la quercia sacra. Quando il monaco iniziò a
colpire il tronco, i presenti rimasero attoniti, troppo storditi per muoversi mentre lui
continuava a infliggere colpi. La quercia cadde al suolo senza provocare danni, in un
silenzio che non lasciava presagire nulla di positivo. Per lo stupore dei monaci
disarmati, i feroci alemanni caddero in ginocchio pieni di terrore. Prevedendo l'ira
dei propri dei per quel sacrilegio, i membri della tribù erano certi che Bonifacio
sarebbe stato fulminato da un raggio del martello di Thor, chiamato "Mjolnir".
Senza scomporsi, Bonifacio ruppe il silenzio. A voce alta, ordinò ai membri della tribù
inginocchiati di guardare da vicino la base della quercia tagliata. Lì, che spuntava
dalla terra tra le radici dell'albero, c'era un giovane abete, alto fino al ginocchio.
Bonifacio spiegò che Odino, Thor e gli altri dei erano caduti con la quercia, ma che il
Dio di Bonifacio veniva a portare loro
quel piccolo albero che non perde
mai le foglie ed è pieno di vita, anche
in pieno inverno. Disse loro che le
foglie degli alberi di abete puntano
sempre verso il cielo, e che le foglie
perenni di questo albero dovevano
ricordare loro che l'amore del Dio
Trino cristiano per loro era eterno.
Nel primo Natale dopo quell'evento,
Bonifacio collocò un abete all'interno
della chiesa, come simbolo dell'amore eterno di Cristo.
39
5.3 le parabole di Gesù
La parabola è un paragone ampliato in un racconto, avente lo scopo di trasformare
un’idea in un’immagine. Il linguaggio delle parabole è semplice, tutti possono
capirlo, ma molti non vogliono capirlo. Quanto conosci le parabole?
1. Lo è di “gran” la perla di una parabola
2. Lo diventò il piccolo seme di una parabola
3. Il seme caduto sulla terra buona ne portò tanto
4. Trovò la perla preziosa
5. Era nascosto in un campo
6. Fa fermentare tre misure di farina
7. La semina il nemico in una parabola
8. Il piccolo granello di una parabola
9. Soffocarono il seme del seminatore
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Lettura: il Padre misericordioso
11 Disse ancora: «Un uomo aveva due figli. 12 Il più giovane di loro disse al padre:
"Padre, dammi la parte dei beni che mi spetta". Ed egli divise fra loro i beni. 13 Dopo
non molti giorni, il figlio più giovane, messa insieme ogni cosa, partì per un paese
lontano e vi sperperò i suoi beni, vivendo dissolutamente. 14 Quando ebbe speso
tutto, in quel paese venne una gran carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno.
15 Allora si mise con uno degli abitanti di quel paese, il quale lo mandò nei suoi
campi a pascolare i maiali. 16 Ed egli avrebbe voluto sfamarsi con i baccelli che i
maiali mangiavano, ma nessuno gliene dava. 17 Allora, rientrato in sé, disse: "Quanti
servi di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! 18 Io mi alzerò
e andrò da mio padre, e gli dirò: 'Padre, ho peccato contro il cielo e contro di te: 19
non sono più degno di essere chiamato tuo figlio; trattami come uno dei tuoi servi'".
20 Egli dunque si alzò e tornò da suo padre. Ma mentre egli era ancora lontano, suo
padre lo vide e ne ebbe compassione; corse, gli si gettò al collo e lo baciò. 21 E il
figlio gli disse: "Padre, ho peccato contro il cielo e contro di te: non sono più degno
di essere chiamato tuo figlio". 22 Ma il padre disse ai suoi servi: "Presto, portate qui
la veste più bella e rivestitelo, mettetegli un anello al dito e dei calzari ai piedi; 23
portate fuori il vitello ingrassato, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, 24
perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita; era perduto ed è stato
ritrovato". E si misero a fare gran festa. 25 Ora il figlio maggiore si trovava nei campi,
e mentre tornava, come fu vicino a casa, udì la musica e le danze. 26 Chiamò uno dei
servi e gli domandò che cosa succedesse. 27 Quello gli disse: "È tornato tuo fratello
e tuo padre ha ammazzato il vitello ingrassato, perché lo ha riavuto sano e salvo". 28
Egli si adirò e non volle entrare; allora suo padre uscì e lo pregava di entrare. 29 Ma
egli rispose al padre: "Ecco, da tanti anni ti servo e non ho mai trasgredito un tuo
comando; a me però non hai mai dato neppure un capretto per far festa con i miei
amici; 30 ma quando è venuto questo tuo figlio che ha sperperato i tuoi beni con le
prostitute, tu hai ammazzato per lui il vitello ingrassato". 31 Il padre gli disse:
"Figliolo, tu sei sempre con me e ogni cosa mia è tua; 32 ma bisognava far festa e
rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita; era perduto ed
è stato ritrovato"».
Esercizio: leggi il testo e rispondi alle domande
1) Chi manca della famiglia? Perché? ______________________________________
_____________________________________________________________________
2) Quello che il minore al v.12 chiede è grave oppure no? Cosa fa il Padre? ________
_____________________________________________________________________
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3) Quando arriva la carestia, il più giovane, che mestiere si mette a fare?
• Il falegname • L’esattore delle tasse • Il guardiano di maiali
4) Come era considerato il maiale dagli ebrei?
• Un animale impuro da non mangiare • Un animale come un altro • Un animale ottimo da mangiare
5) Il figlio più giovane è pentito di quello che ha fatto?
• Si, è sinceramente pentito di quello che ha fatto • No, vuole tornare a casa perché gli conviene • Boh, dal testo non si capisce
6) Come mai il Padre dice “era morto ed è tornato in vita”?
• Aveva saputo che il figlio era morto da un servo • Esagera • Perché qui il figlio più giovane rappresenta Gesù
7) Perché il figlio maggiore è arrabbiato?
• Non si sente amato dal Padre • È infastidito dalla musica • Ha litigato con uno dei servi
8) E’ vero quello che dice su suo fratello e sul padre?
• Sì, era venuto a saperlo da un amico • Sì, conosceva suo fratello • No, la rabbia gli fa dire cose che non sa
9) cosa fa il padre per convincere il figlio maggiore?
• Uscì a pregare il figlio maggiore di entrare • Offrì al maggiore dei soldi • Offrì al maggiore un capretto
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I talenti: leggi le due parabole e fai l’esercizio.
Matteo 25,14-30
Avverrà come di un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e
consegnò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno,
a ciascuno secondo la sua capacità, e partì [...].
Matteo 18, 23-28
A proposito, il regno dei cieli è simile a un re che volle fare i conti con i suoi servi.
Incominciati i conti, gli fu presentato uno che gli era debitore di diecimila talenti.
Non avendo però costui il denaro da restituire, il padrone ordinò che fosse venduto
lui con la moglie, con i figli e con quanto possedeva, e saldasse così il debito. Allora
quel servo, gettatosi a terra, lo supplicava: Signore, abbi pazienza con me e ti
restituirò ogni cosa. Impietositosi del servo, il padrone lo lasciò andare e gli condonò
il debito. Appena uscito, quel servo trovò un altro servo come lui che gli doveva
cento denari e, afferratolo, lo soffocava e diceva: Paga quel che devi! Il suo
compagno, gettatosi a terra, lo supplicava dicendo: Abbi pazienza con me e ti
rifonderò il debito. Ma egli non volle esaudirlo, andò e lo fece gettare in carcere,
fino a che non avesse pagato il debito.
Esercizio: al tempo di Gesù un talento era pari 6.000 dramme o denari e la
retribuzione giornaliera di un operaio si aggirava su un solo denaro. Quindi un
talento corrisponde a 6.000 giorni di lavoro. Tenendo conto che una persona, oggi,
lavora mediamente 315 giorni all’anno guadagnando 24.000 euro, calcola:
Talenti Quanti anni di lavoro per guadagnarli: Quanti euro corrispondono: 1 6000/315 = 19 anni 19 x 24.000 = 457.142 €
2 5
10.000
1) I padroni di queste parabole sono generosi?
2) Perché?
…………………………………………………………………………………………………………………………………
3) Come ci insegna la seconda parabola?
…………………………………………………………………………………………………………………………………..
Sì No
43
1.
2.
3.
4.
5. 6.
5.4 I punti forti del messaggio cristiano
Esercizio: leggi e completa il cruciverba
5.5 il cuore del messaggio cristiano
Il cuore del messaggio cristiano è: Dio viene nel mondo per offrire a tutti gli uomini
la possibilità di diventare divini, con il suo messaggio di “amare Dio e il prossimo
come se stessi”. È un messaggio sempre attuale perché ogni uomo ha bisogno di
essere amato e di amare a sua volta. Ha bisogno di un Padre cioè di qualcuno che lo
guidi e che si prenda cura di lui, e ha bisogno di stare bene insieme agli altri, come se
si fosse dei fratelli.
Dio è Padre
Tutti gli uomini sono
fratelli
Saremo giudicati
sull'amore
il bene di ogni uomo è centrale
La fede si esprime in
opere
Speranza in una vita dopo la morte
1. Tutti gli uomini lo sono; 2. la fede si esprime in...; 3. Dio è...; 4. Saremo giudicati sull'...; 5. Quello di ogni uomo è centrale; 6. Speranza in quella dopo la morte
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5.6 I miracoli
Il miracolo (dal latino miror, “mi meraviglio, ammiro”) sta a indicare qualcosa di
straordinario, che desta attenzione e stupore. I miracoli sono fatti eccezionali, a cui
Dio non ricorre spesso, anche in rispetto delle leggi della natura che Lui stesso ha
creato.
Alcuni dei miracoli di Gesù raccontati nei Vangeli:
• la tempesta sedata (Mt 8,23-27; Mc 4,35-41; Lc 8,22-25)
• la moltiplicazione dei pani (Mt 14,13-21; Mc 6,34; Lc 9,10-17; Gv 6,5-13)
• la guarigione del cieco Bartimeo (Mt 20,29-34; Mc 10,46-52; Lc 18,35-43)
• la trasformazione dell’acqua in vino (Gv2,1-11)
• La pesca miracolosa (Lc 5,1-11)
• La risurrezione di Lazzaro (Gv11,1-44)
Esercizio: scegli un miracolo, leggilo e completa la tabella.
Esempio: i 10 lebbrosi
Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi i quali, fermatisi a distanza, alzarono la voce, dicendo: "Gesù maestro, abbi pietà di noi!". Appena li vide, Gesù disse: "Andate a presentarvi ai sacerdoti". E mentre essi andavano, furono sanati.
1) Bisogno: Guarire dalla lebbra
2) Bisognoso: i 10 lebbrosi 3) Parole/gesti usati da Gesù: Gesù disse: "Andate a presentarvi ai sacerdoti"
Miracolo scelto: _________________ 1) Bisogno: _______________________ _________________________________ _________________________________
2) Bisognoso: _____________________ _________________________________ _________________________________ 3) Parole/gesti usati da Gesù: ________ _________________________________
_________________________________
I miracoli accadono ancora oggi?
Lettura: Vittorio Micheli e il miracolo dell’anca ricresciuta dopo il viaggio a Lourdes
Lourdes è uno dei più importanti santuari mariani del mondo, visitato ogni anno da
5 milioni di pellegrini. È qui che si contano circa 7000 guarigioni dal tempo delle
apparizioni cioè dalla seconda metà del XIX secolo. Di queste 7000 guarigioni “solo”
2000 sono state giudicate come inspiegabili e di queste solo 70 sono ufficialmente
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dichiarate come miracolose dalla Chiesa cattolica (a riprova della severità con cui la
Chiesa giudica questi fenomeni).
Il miracolato numero 63 della lista si chiama Vittorio Micheli.
Il caso di Vittorio Micheli inizia il 4 giugno 1962 quando, a 22 anni, gli fu
diagnosticato un sarcoma dell’anca (osteosarcoma del bacino), cioè un tumore
primario dell’osso. Totalmente incurabile. L’evoluzione è rapida e in breve tempo
diviene totale la distruzione della articolazione coxo-femorale, con sbriciolamento
dell’osso, dei tendini e dei muscoli. Mario Botta, cardiochirurgo dell’ospedale
Niguarda di Milano, ha certificato: «La gamba del signor Micheli era attaccata al
corpo solo attraverso la pelle», come mostrano le radiografie e altri esami
radiologici, nonché l’esame istologico effettuato da tre Scuole di anatomopatologia.
All’uomo non sono state somministrate medicine antitumorali e non è stato
neanche sottoposto a radioterapia, in quanto gli specialisti avevano ritenuto che
sarebbe stato del tutto inutile.
Così, nel 1963 convinto dalla madre, il giovane Micheli si reca a Lourdes, ingessato e
sotto morfina. Non accade nulla di particolare, ma ritornato a casa si sente meglio, il
dolore lentamente sparisce e ricomincia a “sentire” la gamba dilaniata dal tumore. I
medici gli sospendono la morfina e tolgono l’ingessatura. Vengono immediatamente
effettuati degli esami ma, forse a causa del legittimo scetticismo, sono interpretati e
ritenuti del tutto identici ai precedenti. Soltanto dopo 6 mesi i medici si rendono
conto che lo stato generale è eccellente, che i dolori sono cessati. Dagli esami
successivi -come la radiografia del 2 aprile 1969- emerge chiaramente che l’osso, i
muscoli e i tendini si sono inspiegabilmente formati ex novo, tanto che l’uomo ha
ripreso a camminare e a condurre una vita normale. Nessuna ricaduta nei successivi
50 anni. Dal viaggio a Lourdes seguono 10 anni di attente e rigorose analisi delle
cartelle mediche precedenti e successive e il Comitato Medico Internazionale di
Lourdes nel 1973 ha definito la guarigione di Vittorio Micheli inspiegabile. Nel 1976
la Chiesa si è pronunciata a favore del miracolo.
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5.7 La Settimana Santa
Particolarmente importante nella vita di Gesù è la sua ultima settimana, chiamata
Settimana Santa o Settimana Autentica. Sono quei giorni che vanno dalla Domenica
delle Palme alla Domenica di Pasqua.
Esercizio: Sapresti collegare gli eventi di questa settimana al giorno corrispondente?
1. Domenica delle Palme
2. Lunedì
3. Martedì
4. Mercoledì
5. Giovedì
6. Venerdì
7. Sabato
8. Pasqua
C. Ingresso di Gesù a
Gerusalemme
D. Maria unge i piedi di Gesù con
del profumo, Giuda le recrimina
il gesto
A. Gesù annuncia il tradimento
di uno dei 12 e la negazione di
Pietro
B. Gesù conferma il
tradimento di Giuda
G. Ultima cena
H. Passione, morte e
deposizione di Gesù
E. Discesa negli inferi
F. Risurrezione
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5.8 Gesù e i “cattivi”.
Negli ultimi giorni della sua vita Gesù incontra dei “cattivi”, vediamo chi sono.
1) Barabba il Messia
Marco 15,6-7
Per la festa Pilato era solito rilasciare un carcerato a loro richiesta. Un tale chiamato
Barabba si trovava in carcere insieme ai ribelli che nel tumulto avevano commesso
un omicidio.
Chi è Barabba? Perché è così importante? Vediamo come ce lo presentano gli
evangelisti:
• Il Vangelo secondo Marco (15,7), visto sopra, lo definisce un ribelle che ha ucciso;
• Il Vangelo secondo Matteo (27,16) lo definisce «un prigioniero famoso»;
• Il Vangelo secondo Luca (23,19) afferma che era stato incarcerato per assassinio, oltre che complicità in una sommossa;
• Il Vangelo secondo Giovanni
(18,40), invece, afferma solo che
egli è un "brigante"
(λῃστής,lestés).
“In altre parole, Barabba, era un Messia.
La scelta tra Gesù e Barabba non è
casuale: due Messia a confronto. Questo
fatto diventa ancor più evidente se
consideriamo che Bar-Abbas significa figlio del padre. È un tipico nome religioso di
uno dei capi eminenti del movimento messianico. L'ultima grande guerra messianica
degli ebrei fu condotta nel 132 da Bar-Kochba, Figlio della stella (nome simile a
Barabba). Da Origene apprendiamo un ulteriore dettaglio interessante: in molti
manoscritti dei Vangeli fino al III secolo l'uomo in questione si chiamava Gesù
Barabbas - Gesù figlio del padre. Si pone come una sorta di alter ego di Gesù, che
rivendica la stessa pretesa, in modo però completamente diverso. La scelta è quindi
tra un Messia che lotta, che promette libertà e il suo proprio regno, e questo
misterioso Gesù, che annuncia come via alla vita il perdere se stessi. Quale
scegliere?”
Da papa Benedetto XVI nel suo “Gesù di Nazaret”
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2) Giuda Iscariota
Matteo 27,3-5 Allora Giuda, il traditore, vedendo che Gesù era stato condannato, si pentì e riportò
le trenta monete d'argento ai sommi sacerdoti e agli anziani dicendo: "Ho peccato,
perché ho tradito sangue innocente". Ma quelli dissero: "Che ci riguarda? Veditela
tu!". Ed egli, gettate le monete d'argento nel tempio, si allontanò e andò ad
impiccarsi.
Esercizio: rispondi alle domande
1) Cosa vuol dire “Iscariota”? ____________________________________________
2) Perché Giuda tradisce Gesù? __________________________________________
3) Perché vuole restituire le trenta monete d’argento? _______________________
____________________________________________________________________
4) Cosa si comprava a quel tempo con trenta monete d’argento? ______________
5) Perché Giuda si toglie la vita? __________________________________________
3) Uno dei malfattori
Luca 23,39-43 “Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: "Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e anche noi!". Ma l'altro lo rimproverava: "Neanche tu hai timore di Dio, benché condannato alla stessa pena? Noi giustamente, perché riceviamo il giusto per le nostre azioni, egli invece non ha fatto nulla di male". E aggiunse: "Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno". Gli rispose: "In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso". Questi è la prima persona ad essere entrata in paradiso insieme a Gesù ed è conosciuto dalla Chiesa Cattolica come San Disma, o anche come Buon Ladrone (onomastico 25 marzo). Da quel momento in poi nessuno, per quanto male abbia utilizzato i suoi giorni quaggiù, può dubitare di ottenere il perdono e di salvare l’anima. A condizione che abbia il coraggio di gridare ad alta voce la sua fede in Cristo, confessare umilmente i suoi peccati, sperare che anche per lui ci sia un posto nel “suo Regno”.
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8 5 1 4 7 8 7 4 1 9 10 5 6I
8 7 4 2 3 7 10 9 10S
5 10 10 9
Q U7 6 6 9 2 3 7
F5 10 10 9
5.9 La morte in croce
Il condannato poteva agonizzare in croce per giorni, perché la morte sopravveniva
solo quando egli non trovava più la forza di far leva sui piedi e sui polsi per poter
sollevare il torace e così respirare. L’agonia era un continuo saliscendi lungo il palo o
il tronco di un albero dove era stato legato o inchiodato, finché le forze mancavano
e il condannato moriva per asfissia. Per abbreviare il supplizio, si spezzavano i femori
a colpi di mazza: in tal caso il crocifisso non poteva più spingere sulle gambe e la
morte sopravveniva in due-tre minuti, come fu per i due accanto a Gesù (Gv 19,31).
Gesù, invece, morì probabilmente di infarto.
Perché per Gesù è stata chiesta una morte così orribile (Mt 27,22)? Perché in un
passo della Bibbia c’è scritto:
Deuteronomio 21,22-23
Se un uomo avrà commesso un delitto degno di morte e tu l’avrai messo a morte e
appeso a un albero, il suo cadavere non dovrà rimanere tutta la notte sull’albero,
ma lo seppellirai lo stesso giorno, poiché l’appeso è una maledizione di Dio e tu non
contaminerai il paese che il Signore tuo Dio ti dà in eredità.
E quindi la morte in croce, per gli ebrei del tempo, è la prova che Gesù non può
essere Figlio di Dio. Davvero Gesù è una maledizione di Dio? Può quello che c’è
scritto nella Bibbia (che è Parola di Dio) non valere per Gesù?
Esercizio: quali sono state le ultime parole pronunciate da Gesù sulla croce?
Completa lo schema sotto, ricordando che a numero uguale corrisponde lettera
uguale.
P E D A L
R C N
H O
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5.10 Discese agli inferi
Esercizio inserisci le seguenti parole nello spazio corretto: eterna, peccati, carne, Pilato, cattolica, Santi, Figlio, terzo, Spirito, Padre. «Io credo in Dio, ……………. onnipotente, creatore del cielo e della terra e in Gesù Cristo, Suo unico………………………., nostro Signore, il quale fu concepito da ……………… Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio……………………., fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il …………. giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio, Padre onnipotente: di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa………………………, la Comunione dei …………………., la remissione dei…………………….,
la risurrezione della……………………….,
la vita…………………. Amen.»
Ma Gesù non era andato direttamente in paradiso? E perché va negli inferi? Cosa
sono gli inferi?
Lettura: da un'antica «Omelia sul Sabato santo »
"Che cosa è avvenuto? Oggi sulla terra c'è grande silenzio, grande silenzio e
solitudine. Grande silenzio perché il Re dorme: la terra è rimasta sbigottita e tace
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perché il Dio fatto carne si è addormentato e ha svegliato coloro che da secoli
dormivano. Dio è morto nella carne ed è sceso a scuotere il regno degli inferi.
Certo egli va a cercare il primo padre, come la pecorella smarrita. Egli vuole
scendere a visitare quelli che siedono nelle tenebre e nell'ombra di morte. Dio e il
Figlio suo vanno a liberare dalle sofferenze Adamo ed Eva che si trovano in prigione.
Visto Adamo, lo prese per mano, lo scosse e disse: "Svegliati, tu che dormi, e risorgi
dai morti, e Cristo ti illuminerà.
Io sono il tuo Dio, che per te sono diventato tuo figlio; che per te e per questi, che da
te hanno avuto origine, ora parlo e nella mia potenza ordino a coloro che erano in
carcere: Uscite! A coloro che erano nelle tenebre: Siate illuminati! A coloro che
erano morti: Risorgete! A te comando: Svegliati, tu che dormi! Infatti, non ti ho
creato perché rimanessi prigioniero nell'inferno. Risorgi dai morti. Io sono la vita dei
morti. Risorgi, opera delle mie mani! Risorgi mia effige, fatta a mia immagine!
Risorgi, usciamo di qui! Tu in me e io in te siamo infatti un'unica e indivisa natura.
Per te io, tuo Dio, mi sono fatto tuo figlio. Per te io, il Signore, ho rivestito la tua
natura di servo. Per te, io che sto al di sopra dei cieli, sono venuto sulla terra e al di
sotto della terra. Per te uomo ho condiviso la debolezza umana, ma poi son
diventato libero tra i morti. Per te, che sei uscito dal giardino del paradiso terrestre,
sono stato tradito in un giardino e dato in mano ai Giudei, e in un giardino sono
stato messo in croce. Guarda sulla mia faccia gli sputi che io ricevetti per te, per
poterti restituire a quel primo soffio vitale. Guarda sulle mie guance gli schiaffi,
sopportati per rifare a mia immagine la tua bellezza perduta.
Guarda sul mio dorso la flagellazione subita per liberare le tue spalle dal peso dei
tuoi peccati. Guarda le mie mani inchiodate al legno per te, che un tempo avevi
malamente allungato la tua mano all'albero. Morii sulla croce e la lancia penetrò nel
mio costato, per te che ti addormentasti nel paradiso e facesti uscire Eva dal tuo
fianco. Il mio costato sanò il dolore del tuo fianco. Il mio sonno ti libererà dal sonno
dell'inferno. La mia lancia trattenne la lancia che si era rivolta contro di te.
Sorgi, allontaniamoci di qui. Il nemico ti fece uscire dalla terra del paradiso. Io invece
non ti rimetto più in quel giardino, ma ti colloco sul trono celeste. Ti fu proibito di
toccare la pianta simbolica della vita, ma io, che sono la vita, ti comunico quello che
sono. Ho posto dei cherubini che, come servi, ti custodissero. Ora faccio sì che i
cherubini ti adorino quasi come Dio, anche se non sei Dio. Il trono celeste è pronto,
pronti e agli ordini sono i portatori, la sala è allestita, la mensa apparecchiata,
l'eterna dimora è addobbata, i forzieri aperti. In altre parole, è preparato per te dai
secoli eterni il regno dei cieli”.
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5.11 Gesù e le donne
Nei Vangeli vengono ricordati parecchi incontri di Gesù con delle donne: Maria
Maddalena, una samaritana, una donna che Gesù salva mentre stanno per ucciderla
con l’accusa di adulterio, le sorelle di Lazzaro e donne di cui sappiamo soltanto il
nome: Maria di Cleofa, la madre dei fratelli Giacomo e Giovanni, Giovanna moglie di
Cusa, Susanna, Maria di Giacomo, ecc.
Ma come era la situazione delle donne al tempo di Gesù?
Ai tempi di Gesù, le donne erano giuridicamente equiparate più o meno agli schiavi
non ebrei ed ai minorenni. Scrive Giuseppe Flavio: “La donna è inferiore all’uomo in
tutto” oppure “le testimonianze di donne non valgono e non sono ascoltate tra noi,
a motivo della leggerezza e della sfacciataggine di quel sesso” (Antichità Giudaiche).
E riporta un atto rabbinico: “Non conversare troppo con la donna”. E così si esprime
Rabbi Eliezer (I secolo d.C.), grande Maestro di Torah: “Meglio sarebbe bruciare
tutte le parole della Legge piuttosto che darle in mano ad una donna”. E l’Antico
Testamento così si esprime: “Il vino e le donne sono la rovina anche degli uomini
saggi”.
Per le strade le donne dovevano portare il velo e non potevano intrattenersi in
conversazione neanche con altre donne. Faceva eccezione il lavoro nei campi e
quando andavano al pozzo pubblico per attingere acqua. Per i maschi era poi vietato
parlare od accompagnarsi con una donna che non fosse la moglie. Era inoltre vietato
ad una donna testimoniare in tribunale. Ed era tassativamente interdetto toccare
una donna malata o che perdeva sangue, in quanto infetta, quindi impura per le
leggi ebraiche.
Gesù davanti a tutto questo si dimostrava in un rapporto sereno e naturale, con le
donne. Gesù vive di fatto semplicemente nella castità. Questa grande parola è
oggigiorno confusa con “astinenza”, e talvolta pure con “frustrazione”: non si tratta
invece che della definizione di un rapporto sereno tra le persone. La castità è la virtù
per la quale vediamo l’altro come un essere differente da noi stessi e che possiamo
contemplare con ammirazione.
La castità insegnata da Gesù è quindi anzitutto un rispetto, certamente non un
disprezzo o una paura, ma una considerazione giusta dell’altro nel valore della sua
differenza. Allora sì, Gesù ha amato le donne, ha amato ogni persona che ha
incrociato. Ma le ha amate come solo Lui poteva amare: senza compromettersi,
senza esclusività, in perfetta libertà. Il Gesù della Bibbia resta semplicemente in
equilibrio – per la speranza di alcuni e la delusione di altri - totalmente libero dai
tabù che gravavano sulle donne che incontrava nel suo ministero:
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Quindi per esempio se le donne non possono testimoniare allora quando risorge
appare a Maria Maddalena (una donna) dicendo:
” Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre, ma va’ dai miei fratelli
e dì loro:” Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”. (Gv 20,16-18)
Oppure:
• si lascia toccare dall’emorroissa (Mt 9,20ss);
• accetta l’omaggio della peccatrice (Lc 7,36-50);
• chiede dell’acqua a una straniera da non frequentare, una Samaritana (Gv 4).
E molti altri casi simili.
5.12 Gli angeli
Chi sono gli Angeli? Qual è il loro
compito? Come facciamo a sapere se
esistono veramente? Alcuni di loro si
sono ribellati? Perché?
Gli Angeli sono creature puramente
spirituali, incorporee, invisibili e
immortali, esseri spirituali dotati di
intelligenza e di volontà. Essi,
contemplando incessantemente Dio a
faccia a faccia, Lo glorificano, Lo servono
e sono i suoi messaggeri nel compimento
della missione di salvezza per tutti gli
uomini. Più volte nella Bibbia viene citata
la loro presenza e nella storia molte persone ne testimoniano la presenza.
Generalmente si manifestano agli uomini in due modi: o manifestandosi pienamente
o con suggerimenti interiori.
La ribellione
“Tutti gli angeli”, insegnava un antico Catechismo americano, quello di Baltimora,
“furono creati in uno stato di innocenza e giustizia, ma essi non erano più
impeccabili dell’uomo. Essendo liberi, dovevano, come gli uomini, superare una
prova. Ogni prova per essere degna di ricompensa, deve essere essenzialmente
dolorosa”.
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Quale era la prova degli angeli? Si ritiene generalmente che il mistero
dell’Incarnazione della Parola di Dio fatto Uomo fu proposto loro per la loro
adorazione.
“A questa rivelazione”, continua il Catechismo, “l’orgoglio di Lucifero, uno degli
angeli più importanti, si ribellò. Egli gridò: “Io protesto. Il mio trono è inferiore? Io lo
solleverò sopra le stelle… Sarò solo io e nessun altro simile all’Altissimo!”. Un terzo
degli angeli delle varie gerarchie rispose: “Anche noi protestiamo”.
A queste parole un arcangelo, non meno brillante di Lucifero, gridò: “Chi è come
Dio? Chi può rifiutare di credere e adorare ciò che Egli propone per la fede e
l’adorazione delle sue creature. Io credo in Lui e lo adoro”. Questa fu la grande
battaglia che ebbe luogo in cielo e della quale San Giovanni parla in questi termini:
“Ci fu una grande battaglia in cielo; Michele e i suoi angeli combatterono con il
dragone, il dragone combatté con i suoi angeli”
Esercizio: Eliminate una lettera da ogni parola scritta in verticale in modo tale che le
lettere rimanenti diano comunque termini di senso compiuto. Trascrivete le lettere
eliminate nella striscia centrale (verde scuro) e troverete il nome di tre angeli
protagonisti nella Bibbia. Le nuove parole
trovate, dopo l’eliminazione della lettera,
potete riportarle nello spazio sottostante
predisposto (come nell’esempio sotto).
Tenete presente che a volte sarà necessario
intuire o andare per tentativi
nell’eliminazione della lettera dalla parola
verticale in quanto è possibile che togliendo
lettere diverse si ottengano
comunque parole di senso
compiuto (p.es.: la parola PARIA
può diventare ARIA togliendo la
P, ma anche PARI se si elimina la
A). sono certamente di aiuto la
citazione biblica e la frase
introduttiva.
F
R
V A
V U C I Z S C C
O M O S I I O U
L O R I O L R O
T R T T N O V R
O E O A E E O E
L U C I F E R O
V M O V R S C C
O O R I A I O U
T R T S Z L V R
O E O T I O O E
A O
N
E
Il figlio dell’aurora caduto dal Cielo
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1. L’angelo che annuncia a Maria
la nascita di Gesù (Lc 1,26)
E
V
G M B P A
R E A C I N
E S B R A L G
G S E E G N O E
G I L D H O D L
E A E O E E E O
A S
M B F F P E T E
A R A A A S E R
R A T T O O L E
I M T T L D L M
A O O O O O E O
2. L’angelo che sconfigge il drago (Ap 12,7)
3. L’angelo che va in aiuto a
Tobia (Tb 5,4s)
M G C H E
O O O A R A
R L R N O L N
T I T N D F E
I A 0 O E A O
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IL CREATO
Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li
creò. Dio li benedisse e disse loro: "Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra;
soggiogatela e dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere
vivente, che striscia sulla terra". (Gn 1,28-29)
All'uomo [Dio] disse: "Poiché hai ascoltato la voce di tua moglie e hai mangiato
dell'albero, di cui ti avevo comandato: Non ne devi mangiare, maledetto sia il suolo
per causa tua! Con dolore ne trarrai il cibo per tutti i giorni della tua vita. Spine e
cardi produrranno per te e mangerai l'erba campestre. Con il sudore del tuo volto
mangerai il pane; finché tornerai
alla terra, perché da essa sei
stato tratto: polvere tu sei e in
polvere tornerai!". (Gn 3,17-19)
La creazione stessa attende con
impazienza la rivelazione dei figli
di Dio; essa, infatti, nutre la
speranza di essere lei pure
liberata dalla schiavitù della
corruzione, per entrare nella
libertà della gloria dei figli di Dio.
Sappiamo bene infatti che tutta
la creazione geme e soffre fino
ad oggi nelle doglie del parto.
(Rm 8,19-22)
Esercizio: Leggi i brani sopra e
rispondi ai seguenti vero/falso. Utilizza le risposte vere per colorare l’immagine
sopra, utilizzando i numeri delle domande.
V F 1 Dio non crea l’uomo a sua immagine 2 Uno dei comandi di Dio è riempire la terra 3 Dio comanda all’uomo di dominare le altre creature 4 Il male presente nel mondo è colpa dell’uomo 5 L’uomo riuscirà a procurarsi il cibo con fatica 6 Dio crea l’uomo maschio e femmina 7 Anche la creazione spera di essere liberata dalla schiavitù 8 La creazione non geme e soffre, ma è felice 9 L’uomo non è stato creato dalla polvere
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5.13 La risurrezione
La risurrezione è il centro della fede cristiana. Risorgere significa che una persona
che ha attraversato la morte torna a vivere con il suo corpo. Ora, quando parliamo
del corpo di Gesù risorto dobbiamo anche precisare che è un corpo particolare, non
soggetto ai limiti di tempo e spazio che noi conosciamo, è un corpo nuovo. È il corpo
umano, e quindi di ogni uomo, redento dalla sua corruttibilità, cioè quello che noi
desideriamo per noi stessi (e quello che Dio ha pensato dall’eternità). Gesù ha
compiuto per sé e per noi il destino dell'uomo intero, significato dalla redenzione
nel suo corpo e del suo corpo, quindi del nostro. Per questo i vangeli fanno fatica a
descriverlo, è lo stesso Gesù ma trasformato, è Lui ma diverso, è presente ma non
soggiace alle limitazioni di tempo e spazio, è corporeo ma non limitato dalla sua
corporeità.
Infatti, nel Vangelo si scambia diverse volte Gesù per qualcun altro:
• un giardiniere Gv 20
• un pellegrino Lc 24
• un cittadino di Cafarnao Gv 21
La risurrezione di Gesù per i musulmani
la morte di Gesù non è riconosciuta dal Corano e dalla tradizione islamica. Secondo
questa rivelazione, Gesù era un profeta di Dio (Corano 2,87.136.253; 3,45; 4,171;
5,75; 57,27; 61,6) e come tale non poteva fare una fine del genere.
Corano, Sura IV
Noi li punimmo (gli ebrei) per la loro incredulità, e per aver proferito contro Maria
una calunnia orrenda, e aver dichiarato: “Sì abbiamo ucciso il Messia, Gesù Figlio di
Maria, l’inviato di Dio”, mentre essi non lo uccisero né lo crocifissero, ma
semplicemente così apparve loro. E quelli che a questo proposito sono in disaccordo
restano nel dubbio: non hanno di ciò certezza alcuna, inseguono soltanto
congetture. Perché di sicuro essi non lo uccisero, ma Dio lo innalzò a sé, e Dio è
potente e giusto.
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Orizzontali:
1. La tomba di Gesù fu chiusa con un grosso…
4. Le donne andarono alla tomba di Gesù portando degli …
profumati.
5. Gesù è venuto nel mondo per portare la… di Dio.
6. Prima di morire Gesù annuncia che Giuda lo…
8. Gesù lo offrì dicendo: - Questo è il mio sangue.
10. La stanza dove Gesù mangiò per l’ultima volta.
12. Un soldato trafisse il fianco di Gesù con un colpo di ….
14. Il corpo di Gesù fu avvolto in ….
Chi effettivamente sarebbe stato crocifisso al posto di Gesù, il Corano non lo dice.
Una risposta esplicita si trova nel Vangelo di Barnaba, apocrifo medievale di origine
islamica: fu crocifisso Giuda Iscariota, miracolosamente reso simile a Gesù e
crocifisso al suo posto. Oppure secondo altra tradizione fu uno dei ladroni.
La risurrezione di Gesù per gli ebrei
Per gli ebrei Gesù è morto e non è risorto. Infatti:
Matteo 28,11-ss
Mentre esse erano per via, alcuni della guardia giunsero in città e annunziarono ai
sommi sacerdoti quanto era accaduto. Questi si riunirono allora con gli anziani e
deliberarono di dare una buona somma di denaro ai soldati dicendo: "Dichiarate: i
suoi discepoli sono venuti di notte e l'hanno rubato, mentre noi dormivamo. E se
mai la cosa verrà all'orecchio del governatore noi lo persuaderemo e vi libereremo
da ogni noia.
Esercizio: risolvi il cruciverba.
Verticali:
2. il procuratore romano non voleva
essere responsabile della morte di
Gesù così se ne lavò le…
3. Il monte su cui fu crocifisso Gesù.
5. Il nome del procuratore romano che
condannò Gesù.
7. L’orto in cui Gesù pregò prima del
suo arresto.
9. Gesù lo spezzò dicendo – Questo è il
mio corpo.
11. Gesù è risorto all’… del terzo
giorno.
13. Il giorno della settimana in cui è
morto Gesù.
15. L’ultimo pasto che Gesù consumò
con i suoi apostoli
13 15
14
2 3 9 11
1 M1 10 4 5
2
5 12
4 3
76
6T
7
8
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6 MARIA
L’avventura di Maria nel Vangelo comincia con l’episodio dell’annunciazione: è una
ragazza, probabilmente fra i tredici e i quattordici anni, quando riceve l’annuncio
dell’angelo che le comunica che diverrà mamma del Figlio di Dio. A quell’epoca le
ragazze si sposavano molto presto. Maria è l’esempio perfetto della donna di fede
che ascolta la promessa di Dio e risponde affidandosi, anche se non capisce come
tutto quello che le viene detto potrà accadere. La sua risposta all’annuncio
dell’angelo è davvero straordinaria: “Io sono la serva del Signore, avvenga di me
quello che mi hai detto”.
Non sono molti i richiami a Maria che troviamo nei
Vangeli:
• l’annuncio dell’angelo Gabriele (Lc 1)
• la visita a Elisabetta (Lc 1)
• il viaggio a Betlemme e la nascita di Gesù (Lc 2)
• La visita dei Magi (Mt 2)
• La presentazione di Gesù al Tempio (Lc 2)
• Il ritrovamento di Gesù nel Tempio (Lc 2)
• Le nozze di Cana (Gv 2)
• L’affidamento di Maria all’apostolo Giovanni
(Gv 19)
La Chiesa Cattolica festeggia quattro dogmi (=verità
di fede indimostrabili) che riguardano Maria:
1) Maria è Madre di Dio: suo figlio è Gesù il Figlio dell’Altissimo
2) Maria è sempre Vergine: colui che nasce è… particolare! E quindi anche la nascita
lo è.
3) Maria è l’Immacolata: concepita senza peccato originale → vedi immagine sopra
4) Maria è Assunta in Cielo: il suo corpo non è stato sepolto
Esercizio: Sapresti collegare il giorno in cui si festeggiano tra quelli elencati:
Giorno Dogma
1° gennaio
15 agosto 8 settembre
8 dicembre
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Le apparizioni di Maria
Quante volte è “ufficialmente” apparsa la Madonna? Cioè, in quanti casi la Chiesa ha
riconosciuto, con pronunciamenti formali, la soprannaturalità dell’apparizione
mariana? Al cospetto delle migliaia di segnalazioni, nell’arco dei secoli, sono state
riconosciute solo 15 apparizioni della Madonna. Vediamo quali sono e a chi apparve.
Dove Quando Chi Informazioni
1) Laus (Francia) 1664-1718 Benôite Rencurel 16 anni
2) Roma 1842 Alfonso Ratisbonne 28 anni, ebreo
3) La Salette (Francia) 1846 Un bambino e una bambina Di 15 e 11 anni
4) Lourdes (Francia) 1858 Bernadette Soubirous 14 anni
5) Champion (Usa) 1859 Adele Brise 28 anni
6) Pontmain (Francia) 1871 Due bambini e due bambine 9,10,11 e 12 anni 7) Gietrzwald (Polonia) 1877 Due ragazze 12 e 13 anni
8) Knock (Irlanda) 1879 una quindicina di persone dai 6 ai 75 anni 9) Fatima (Portogallo) 1917 Due bambine e un bambino 7,9 e 10 anni
10) Beauraing (Belgio) 1932 Cinque bambini e bambine Dai 9 ai 15 anni
11) Banneux (Belgio) 1933 Mariette Béco 11 anni 12) Amsterdam (Olanda) 1945-1959 Ida Peerdemann 35 anni
13) Akita (Giappone) 1973-1981 Agnes Sasagawa 42 anni, suora 14) Betania (Venezuela) 1976-1988 Maria Esperanza Medano 48 anni, madre di sette figli
15) Kibeho (Ruanda) 1981-1986 Tre ragazze dai 14 ai 21 anni
Molte di più sono le apparizioni non ufficiali tra cui Zeitun, Cairo (Egitto), 1968-1970
(approvata dalla Chiesa Ortodossa Copta): “La Vergine Maria è apparsa sulla cupola
della Chiesa Ortodossa Copta di Santa Maria a una folla composta da oltre 250mila
persone. Tra loro cattolici, ortodossi, protestanti,
musulmani e non credenti. Durante queste apparizioni
non è stato rilasciato alcun messaggio”.
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La Bandiera dell’Europa
Pochi sanno che questi colori, i simboli, le stelle la disposizione in tondo della
bandiera ecc. sono un omaggio a Maria di Nazareth, la madre di Gesù. Per dirla più
esplicitamente: la bandiera europea è nata come un simbolo mariano.
A dichiararlo è stato Arséne Heitz il grafico che partecipò e vinse il bando del
Consiglio d’Europa nel 1950. Egli è rimasto poco noto ma il suo disegno parla di
Maria e si riferisce ed è stato ispirato dal noto passo dell’Apocalisse in cui si parla
delle dodici stelle: “Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una Donna vestita di
sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle”. (Ap
12,1)
Per disegnare il bozzetto il giovane designer si ispirò alla medaglietta miracolosa che
portava al collo: riproduce le stelle in circolo, sceglie lo sfondo di azzurro mariano,
colora le stelle di bianco per ricordare l’Immacolata Concezione. Il bozzetto vince il
concorso presieduto da un belga di religione ebraica, responsabile dell’ufficio
stampa del Consiglio, Paul M. G. Lévy.
Rimangono due “apparenti” dettagli: il numero delle stelle e la data di
approvazione. Anche questi danno da pensare!
Gli Stati europei all’epoca erano solo sei, ma Arsène Heitz, senza rivelare la fonte
che lo ispirò, spiegò che il dodici è “un simbolo di pienezza”. Rappresentano le
dodici tribù di Israele, ma 12 sono anche gli apostoli… insomma nella Bibbia il
numero che rappresenta la diversità nell’unità, la differenza tra quanti si
riconoscono nell’unico Signore e creatore.
E’ per questo che Arsène Heitz chiese esplicitamente nel progetto che la bandiera
non la si dovesse ritoccare se i membri avessero superato quel numero.
Senza accorgersene i Capi di Stato la approvarono in un giorno non come gli altri:
era l’8 dicembre 1955, il giorno dell’Immacolata Concezione.
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I colori della nazionale
L'origine del colore sembra risalire al 20 giugno 1366 quando Amedeo VI di Savoia,
prima di partire per una crociata voluta da papa Urbano V e organizzata per prestare
aiuto all'imperatore bizantino Giovanni V Paleologo, cugino di parte materna del
conte sabaudo, volle che sulla nave ammiraglia della flotta di 17 navi e 2000 uomini,
una galea veneziana, sventolasse, accanto allo stendardo rosso-crociato in argento
dei Savoia, una bandiera azzurra in onore di Maria.
le più antiche bandiere sabaude documentate, risalenti al 1589, presentano i colori
rosso, bianco (ovvero i colori dello stemma della dinastia) e azzurro. Quest'ultimo
colore acquisì nel tempo prevalenza fino a diventare il colore nazionale italiano.
(Wikipedia)
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Esercizio: Assegna a ciascuna immagine il continente di appartenenza
3.
4.
9.
8.
7.
6.
5.