quaderno settimanale 45-2016 - sercontel.it · la cedolare secca non determina la revoca...
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Quaderno SettimanaleCircolare settimanale di aggiornamento e supporto professionale
Numero 45 del 12 dicembre 2016
In questo numero:
Flash stampa .............................................................................................................. 3
L’Agenzia interpreta................................................................................................... 7
Il Giudice ha sentenziato ............................................................................................ 8
In breve … ................................................................................................................ 10
Chiarimenti forniti recentemente dal MEF in relazione al saldo IMU e TASI .................................. 10
Risoluzione n. 11/E: rimborso IVA e massimale polizza assicurativa .............................................. 14
L’Approfondimento – 1 ............................................................................................ 17
La rottamazione delle cartelle dopo il D.L. n. 193/2016 ..................................................................... 17
L’Approfondimento – 2 ............................................................................................ 30
La conversione in legge del “Collegato alla Finanziaria”: le novità – prima parte .......................... 30
L’Approfondimento – 3 ............................................................................................ 40
La Legge di Stabilità per il 2017 ............................................................................................................. 40
Le prossime scadenze............................................................................................... 71
Gruppo scientifico:
Costa Gianfranco – Burzacchi FrancescoTrevisan Michele – Costa Francesco
Tatone Alessandro – Marcolla AlessandroRinaldo Marco – Agostini Marisa – De Siati Alessandro
Ziantoni Daniele – Luca Piermarioli – Giampiero La TorreBozzato Roberto – De Stefani Alberto
Quaderno Settimanale n. 45 del 12 dicembre 2016
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Flash stampa
Voluntarydisclosure
IL SOLE 24 ORE
05.12.2016
ITALIA OGGI
06.12.2016
Con la conversione in legge del Decretofiscale (Legge n. 225/2016) diventaoperativa la nuova procedura di voluntarydisclosure. Potranno accedervi le personefisiche, gli Enti non commerciali e lesocietà semplici e assimilate chedetengono patrimoni o attività finanziarieall’estero in violazione degli obblighi dimonitoraggio fiscale commessi fino al30.09.2016. La regolarizzazione èaccessibile dal 24.10.2016 e fino al31.07.2017
Cedolare secca ITALIA OGGI
05.12.2016
IL SOLE 24 ORE
06.12.2016
Il mancato rinnovo formale dell’opzione perla cedolare secca non determina la revocadell’imposta sostitutiva, a condizione che ilcontribuente abbia mantenuto uncomportamento concludente consistentenel pagamento della cedolare e nellacompilazione dell’apposito quadro delladichiarazione dei redditi
Processo tributariotelematico
ITALIA OGGI
05.12.2016
A decorrere dal 15.12.2016 i ricorsi relativiai processi tributari telematici sarannoinviati in via telematica anche nelle RegioniEmilia Romagna e Veneto
SCIA ITALIA OGGI
05.12.2016
Il D.lgs. n. 222/2016, congiuntamente con ilD.lgs. n. 126/2016, ridisegna i profili dellaSegnalazione Certificata di Inizio Attività(SCIA) individuando i settori oggetto diprocedimento, anche telematico, dicomunicazione o segnalazione o di silenzioassenso
Dichiarazioneintegrativa a favore
IL SOLE 24 ORE
06.12.2016
È prevista la possibilità di integrare ledichiarazione dei redditi, dell’IRAP e deisostituti d’imposta sia a favore, sia asfavore del contribuente entro i termini didecadenza dell’azione di accertamento,ossia per i periodi d’imposta successivi al2016 entro il 31.12 del 5° anno successivoa quello di presentazione delladichiarazione, equiparando i termini aquelli della dichiarazione a sfavore
Quaderno Settimanale n. 45 del 12 dicembre 2016
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Comunicazioneliquidazioniperiodiche
ITALIA OGGI
06.12.2016
L’Agenzia delle Entrate ha elaborato unaprima bozza non ufficiale del modello dicomunicazione dei dati delle liquidazioniperiodiche, istituita dal D.L. n. 193/2016
Rimborsi IVA IL SOLE 24 ORE
07.12.2016
La conversione in legge del D.L. n.193/2016 prevede un raddoppio del limiteper i rimborsi IVA che, salvo diverseindicazioni, dovrebbe applicarsi a partiredalla dichiarazione da presentare:
• entro febbraio 2017, per il creditoannuale relativo al 2016;
• dal modello TR relativo al primotrimestre 2017 per le eccedenzeinfrannuali.
Il nuovo tetto sui rimborsi senza garanzia evisto di conformità è fissato a euro 30.000,mentre per le compensazioni orizzontali èconfermato il limite di euro 15.000; lanovità dovrebbe applicarsi anche allerichieste presentate in precedenza e nonancora eseguite
Legge di bilancio2017
IL SOLE 24 ORE
08.12.2016
ITALIA OGGI
08.12.2016
IL SOLE 24 ORE
09.12.2016
ITALIA OGGI
09.12.2016
IL SOLE 24 ORE
10.12.2016
ITALIA OGGI
10.12.2016
Si elencano, in breve, alcuni dei principaliaspetti contenuti nella Legge di bilancio2017, approvata definitivamente il07.12.2016 dal Senato:
• prevista una tassazione ridotta al 10%per i premi legati alla produttività, nellimite di euro 3.000, elevati a euro4.000 qualora il dipendente siacoinvolto nell’organizzazione dellavoro;
• gli investimenti in tecnologia digitalesaranno favoriti con il c.d.“iperammortamento”, ossia con unammortamento pari al 250% del costodi acquisto;
• prorogato l’ammortamento maggioratodel 140% per gli acquisti di benistrumentali effettuati entro il31.12.2017 e il 30.06.2018, acondizione che l’ordine sia conclusoentro il 31.12.2017 e che, sempreentro la stessa data, sia stato pagatoun acconto pari almeno al 20%;
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• prorogate al 31.12.2018 leagevolazioni “Sabatini-ter” eaumentato dal 25% al 50% il creditod’imposta spettante per gli investimentiin ricerca e sviluppo;
• scende al 2,3% (prima era 4,75%) ilcoefficiente del rendimento nozionaledegli incrementi di patrimonio netto;inoltre, le imprese individualidetermineranno la base rilevante ai finiACE con le stesse regole previste per isoggetti IRES;
• le imprese individuali e le società, chefino al 31.12.2016 hanno adottano lacontabilità semplificata,determineranno il reddito seguendo ilprincipio di cassa e non quello dicompetenza;
• i soggetti esercenti attività d’impresa,persone fisiche o società di persone,in regime di contabilità ordinariapotranno optare per l’IRI (Imposta sulReddito delle Imprese), contassazione al 24% limitatamente alreddito prodotto e non prelevato, ossiareinvestito nell’azienda;
• riaperto fino al 30.09.2017 il termineentro il quale sarà possibile procederead assegnare o cedere, in manieraagevolata, i beni d’impresa, nonchéper effettuare la trasformazioneagevolata in società semplice. Leimposte sostitutive dovranno essereversate in 2 rate: 30.11.2017 e16.06.2018;
• soppressa, dal 01.01.2017, latassazione IRPEF dei terreni agricoli;contestualmente, sono state introdotteagevolazioni per gli allevatori e per itrasferimenti dei terreni montani;
• prorogate per tutto l’anno 2017 ledetrazioni edilizie già previste per gliimmobili (detrazioni per leristrutturazioni e per gli interventi dirisparmio energetico);
• previsto un bonus di euro 1.000 chesarà concesso ai genitori che iscrivonoil figlio all’asilo nido. Tale importo nonè detraibile al 19%;
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• stanziati fondi per finanziare lanatalità, la promozione della cultura,dello sport, della finanza etica esostenibile, nonché dell’integrazionesociale;
• stanziati fondi che saranno utilizzatiper aumentare gli importi della 14^mensilità e per consentire un accessoanticipato alla pensione. Saràpossibile anche il cumulo gratuito fracontribuzioni versate a Casseprevidenziali diverse;
• introdotto, in via sperimentale a partiredal 01.05.2017, l’anticipo pensionisticoper i soggetti con almeno 63 anni dietà e la cui distanza temporale dalconseguimento del trattamento divecchiaia non superi i 3 anni e 6 mesi
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L’Agenzia interpreta
Rimborso IVAsuperiore almassimale delvisto
R.M.06.12.2016
N. 112/E
L’Agenzia delle Entrate, con laRisoluzione citata, esaminando il caso diun’istanza di rimborso per un ammontarecomplessivo di euro 5.583.469,00, recantevisto di conformità di un professionistagarantito da polizza assicurativa conmassimale pari euro 3.000.000, haprecisato che il contribuente non è tenutoa prestare garanzia (salvo si tratti di uncontribuente “a rischio”), né totale perl’intero credito, né parziale per l’importoeccedente il massimale di polizza delprofessionista certificatore
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Il Giudice ha sentenziato
Tassazione benistrumentali diinteresse storico
C.T.R. LOMBARDIA
N. 4971/2016
Gli immobili di interesse storico,strumentali all’attività d’impresa, devonoessere tassati, fino al 2011, secondo lenormali regole del TUIR(contrapponendo ricavi e costi)
Redditometro eliberalità da familiari
C.T.P. MILANO
N. 7423/2016
Ai fini del redditometro, qualora ilcontribuente sostenga spese perincrementi patrimoniali con liberalitàricevute da terzi, non è necessarial’ulteriore prova che le liberalità sianoanche coerenti con la capacitàcontributiva del soggetto erogante
Assegni “in bianco”per l’impresa edile
C.T.R. LOMBARDIA
N. 4644/2016
L’impresa edile che accetta comepagamento assegni bancari “in bianco”è solidalmente responsabile conl’acquirente sia per l’imposta di bollosulle cambiali che per le sanzioni
Rideterminazionebase imponibile eimposta di registro
CASS.31.10.2016
N. 22099
Anche quando l’operazione da porre inessere è dichiaratamente una cessioned’azienda, l’Agenzia delle Entrate puòintervenire nella rideterminazione dellabase imponibile da assoggettare adimposta di registro
Solidarietà fiscale CASS.03.11.2016
N. 22225
Nelle operazioni straordinarie non visono limiti alla solidarietà fiscale. In talecontesto, quindi, sono chiamati in causatutti i protagonisti dell’operazione dalmomento che le disposizioni tributariehanno priorità rispetto alla disciplinacivilistica
Nullitàdell’accertamento
CASS.N. 24857/2016
È nullo l’accertamento ai fini delleimposte dirette dei presunti maggioricorrispettivi dichiarati, accertati o definitiai fini dell’imposta di registro, anche serelativo ad anni di imposta precedenti il2015. Non rileva, al riguardo, che iltrasferimento sia avvenuto in un periodod’imposta anteriore all’entrata in vigoredell’articolo 5, comma 3 del D.lgs. n.147/2015
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Assegno scoperto CASS.N. 24747/2016
È valido l’assegno scoperto emessocome caparra nella compravenditaimmobiliare, anche se salvo buon fine
Riscossioneinteressi
CASS.N. 24933/2016
È illegittima la cartella di pagamentoemessa per la riscossione degli interessinel caso non sia stato indicato il tassoapplicato poiché è impossibile per ilcontribuente verificare la correttezza deicalcoli eseguiti
Rivendita “primacasa”
C.T.R. MILANO
13.10.2016
In caso di rivendita dell’abitazioneacquistata con i benefici per la “primacasa” in un momento precedente ai 5anni dall’acquisto, il termine triennaleper la liquidazione delle maggioriimposte è decorrente dalla data diregistrazione della vendita e nondall’anno successivo
IVA sulla cessione diprestiti
CORTE
GIUSTIZIA UE08.12.2016
N. C-208/15
Anche la concessione di prestiti,normalmente esente dall’IVA, puòessere gravata dall’imposta qualora siaccompagni, con carattere diaccessorietà, ad un’operazioneimponibile quale è il prestito erogato daun’impresa commerciale per finanziarel’acquisto di propri prodotti
Accertamento econsumo bottiglie diacqua
CASS.07.12.2016
N. 25129
È legittimo l’accertamento fiscalefondato sulla ricostruzione dei ricavi inbase al consumo di bottiglie di acquaminerale, stante anche l’incongruenzadei valori contabili rispetto agli Studi diSettore
Fatture false etangenti
CASS.09.12.2016
N. 52321
Le fatture riconducibili a tangenti, anchese materialmente pagate, sono daritenersi false, poiché mascherano unaconsulenza, di fatto, fittizia
Crisi economica abancarotta
CASS.N. 46689/2016
Al fine di configurare il reato dibancarotta fraudolenta, il giudice devevalutare anche l’incidenza che la crisieconomica può avere avuto sulcomportamento dell’imprenditore
Quaderno Settimanale n. 45 del 12 dicembre 2016
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In breve …
Chiarimenti forniti recentemente dal MEF in relazione al saldo IMU e TASI
di Francesco Burzacchi
In prossimità del termine per il versamento dei saldi di IMU e TASI del prossimo 16
dicembre, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha fornito con un Comunicato del 2
dicembre chiarimenti in merito all’individuazione delle aliquote di riferimento.
Entrando direttamente nel merito si riportano in estrema sintesi i quesiti posti e le
soluzioni fornite.
1. Per il versamento della seconda rata dell’IMU e della TASI, che scade il 16
dicembre 2016, quali delibere occorre prendere in considerazione ai fini della
determinazione del tributo e dove possono essere reperite?
Le delibere comunali che possono essere prese a riferimento per l’individuazione delle
aliquote IMU e TASI, chiarisce il Ministero, sono solamente quelle adottate entro il
30.04.2016 e che siano state pubblicate sul sito www.finanaze.it entro il 28.10.2016.
Fanno eccezione i Comuni del Friuli Venezia Giulia interessati dalle ultime elezioni
amministrative il cui termine di adozione delle delibere è stato posticipato alla data del
31.07.2016.
Terzo aspetto fondamentale è che le aliquote adottate dai Comuni per il 2016 non
possono essere superiori di quelle adottate per il 2015.
2. Qualora non risulti alcuna delibera IMU e TASI pubblicata per l’anno 2016 sul sito
internet www.finanze.it, quali aliquote devono essere prese in considerazione ai fini
del versamento del saldo?
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In questo caso i contribuenti dovranno utilizzare le stesse aliquote in vigore per l’anno
2015 facendo attenzione alle agevolazioni introdotte dalla Legge di Stabilità 2016 in tema
di abitazione principale, terreni agricoli ed immobili in comodato e locati a canone
concordato.
3. La delibera di determinazione delle aliquote IMU e TASI pubblicata sul sito
www.finanze.it è stata approvata dal Comune oltre il termine del 30 aprile 2016.
Deve essere considerata ai fini del versamento del saldo?
L’articolo 1, comma 169, Legge n. 296 del 2006, prevede che se le aliquote non vengano
adottate entro il termine stabilito per l’adozione del bilancio di previsione, fissato al 30.04
per il 2016, si intendono prorogate le aliquote dell’anno precedente.
Fanno eccezione le delibere adottate in data successiva per le ipotesi di esercizio da
parte dei Comuni del potere di autotutela amministrativa volto all'eliminazione di vizi di
legittimità o alla correzione di errori materiali, oltre alle fattispecie espressamente
previste dalla legge, quali il dissesto finanziario e la salvaguardia degli equilibri di
bilancio.
4. Qualora la delibera di determinazione delle aliquote IMU e TASI risulti approvata
entro il termine di legge ma pubblicata sul sito internet www.finanze.it oltre la data
del 28 ottobre 2016, le aliquote con essa determinate devono essere ritenute
applicabili per l’anno 2016?
In tal caso le aliquote applicabili per l’anno 2016 sono quelle vigenti nel 2015: fanno
eccezione le ipotesi di dissesto finanziario e quelle in cui la delibera pubblicata
tardivamente sia stata adottata nell’esercizio del potere di autotutela amministrativa volto
all'eliminazione di un vizio di legittimità o alla correzione di un errore materiale.
5. Qualora la delibera pubblicata sul sito internet www.finanze.it per il 2016 stabilisca
l’aumento delle aliquote dell’IMU sia per l’abitazione principale di lusso sia per gli
altri immobili, considerato il blocco degli aumenti dei tributi locali, si applicano le
aliquote vigenti per l’anno 2015?
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In questo caso il MEF conferma per il 2016 la piena adozione delle aliquote previste per il
2015.
6. La delibera pubblicata sul sito internet www.finanze.it per il 2016, rispetto a quella
applicabile per il 2015, introduce un’aliquota agevolata dell’IMU per gli immobili di
categoria catastale C/1 utilizzati direttamente dal possessore, ma, contestualmente,
aumenta quella relativa ad un’altra fattispecie. Se il contribuente utilizza
direttamente un negozio (C/1) per l’esercizio della propria attività commerciale, può
beneficiare dell’aliquota agevolata o l’intera delibera deve considerarsi inefficace in
ragione del fatto che prevede anche un aumento?
Le delibere comunali non hanno efficacia per il 2016 unicamente nel caso in cui vadano
ad aumentare le aliquote rispetto al 2015. Se al contrario l’aliquota è più bassa rispetto al
2015 questa può benissimo essere adottata.
7. La delibera pubblicata sul sito internet www.finanze.it stabilisce per il comodato
un’aliquota dell’IMU più alta di quella vigente nel 2015. Come deve comportarsi il
contribuente?
Alle unità immobiliari date in comodato si applicherà sia l’agevolazione consistente nella
riduzione del 50% della base imponibile prevista dal 2016, sia l’aliquota agevolata
vigente nell’anno 2015.
8. La delibera TASI pubblicata sul sito internet www.finanze.it per l’anno 2016 prevede
l’applicazione ai c.d. fabbricati merce dell’aliquota dell’1 per mille, mentre nell’anno
2015 per gli stessi immobili il Comune aveva disposto l’azzeramento dell’aliquota. In
tal caso, la TASI deve essere versata per l’anno 2016?
Il MEF chiarisce che per gli immobili a cui si fa riferimento nel quesito, l’aliquota dell’1 per
mille sarà l’aliquota a regime solo dal 2017.
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9. Il Comune per l’anno 2016 ha elevato l’aliquota dell’IMU dallo 0,76 per cento
all’1,06 per cento, ma dalla lettura della delibera emerge che il Comune si trova in
una situazione di dissesto finanziario. Gli aumenti stabiliti sono applicabili
considerato il blocco dei tributi per il 2016?
Il caso prospettato permette al Comune di poter aumentare l’aliquota rispetto al 2015 e la
sua piena applicabilità sin dal 2016.
10. In caso di mancata approvazione di una delibera per il 2016, e di conseguente
applicazione delle aliquote vigenti per il 2015, deve essere considerata anche la
maggiorazione TASI dello 0,8 per mille stabilita dal Comune per tale ultimo anno?
Il MEF chiarisce che in questo caso la maggiorazione TASI dello 0,8 per mille vigente nel
2015 non è applicabile nel 2016 in quanto non confermata dal Comune tramite una
espressa delibera del consiglio comunale, elemento richiesto dall’articolo 1, comma 28,
della Legge di Stabilità per il 2016.
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Risoluzione n. 11/E: rimborso IVA e massimale polizza assicurativa
di Francesco Burzacchi
Il 6 dicembre scorso, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la Risoluzione n. 112/E in
tema di rimborso IVA e massimale della polizza assicurativa sottoscritta dal
professionista che appone il visto.
Nello specifico è stata richiesta una consulenza giuridica dell’articolo 38-bis, D.P.R. n.
633/72 e dell’articolo 22, D.M. n. 164/99, in merito ad un’istanza di rimborso IVA recante
una visto di conformità garantito da una polizza assicurativa con massimale inferiore alla
somma dell’IVA richiesta a rimborso.
In questo caso a richiedere la consulenza alla Direzione Regionale competente è un
Ufficio Territoriale che, vedendosi richiedere un credito IVA da parte della società Alfa
per un importo pari a euro 5.583.469,00, recante visto di conformità di un professionista,
garantito da polizza assicurativa con massimale pari a euro 3.000.000, si interroga sulla
necessità o meno che la società Alfa si doti di una polizza assicurativa che vada a
garantire la differenza tra l’importo IVA chiesto a rimborso e il massimale della polizza del
professionista.
Parere dell’Agenzia delle Entrate
L’articolo 38-bis, comma 3, D.P.R. n. 633/72, modificato dal recentissimo articolo 7-
quarter, comma 32, D.L. n. 193/16, prevede che in caso di richiesta di rimborsi di importo
superiore a euro 30.000, è necessario presentare preventivamente la dichiarazione o
l’istanza con apposto il visto di conformità o la sottoscrizione da parte dell’organo di
controllo allegando la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà a norma dell’articolo 47,
D.P.R. n. 445/00 che attesti la sussistenza di talune caratteristiche soggettive del
contribuente.
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Pertanto è stato eliminato l’obbligo generalizzato di prestare la garanzia che attualmente
resta necessario nei casi in cui l’importo richiesto a rimborso sia superiore a euro 30.000
e, contestualmente, si verifichino le situazioni di rischio elencate al comma 4 dell’articolo
38-bis, D.P.R. n. 633/72 per cui i rimborsi sono richiesti:
a) da soggetti passivi che esercitano un'attività d'impresa da meno di due anni diversi
dalle imprese start-up innovative di cui all'articolo 25 del Decreto legge 18 ottobre
2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla Legge 17 dicembre 2012, n. 221;
b) da soggetti passivi ai quali, nei due anni antecedenti la richiesta di rimborso, sono
stati notificati avvisi di accertamento o di rettifica da cui risulti, per ciascun anno,
una differenza tra gli importi accertati e quelli dell'imposta dovuta o del credito
dichiarato superiore:
1) al 10 per cento degli importi dichiarati se questi non superano 150.000 euro;
2) al 5 per cento degli importi dichiarati se questi superano 150.000 euro ma non
superano 1.500.000 euro;
3) all'1 per cento degli importi dichiarati, o comunque a 150.000 euro, se gli
importi dichiarati superano 1.500.000 euro;
c) da soggetti passivi che nelle ipotesi di cui al comma 3, presentano la dichiarazione
o istanza da cui emerge il credito richiesto a rimborso priva del visto di conformità o
della sottoscrizione alternativa, o non presentano la dichiarazione sostitutiva di atto
di notorietà;
d) da soggetti passivi che richiedono il rimborso dell'eccedenza detraibile risultante
all'atto della cessazione dell'attività.
Pertanto, l’Agenzia conclude dicendo che, proprio per il fatto che con le recenti modifiche
normative è venuto meno l’obbligo indiscriminato di prestare la garanzia che rimane
obbligatoria soltanto nei casi previsti dal comma 4 dell’articolo 38-bis, D.P.R. n. 633/72 e,
per il fatto che la società Alfa ha presentato un’istanza di rimborso corredata da visto di
conformità apposto da un professionista con polizza assicurativa con massimale pari a
euro 3.000.000, il suddetto visto di conformità non può considerarsi privo di efficacia con
la conseguenza che non può essere obbligato il contribuente a presentare garanzia per
ottenere il credito richiesto a rimborso, né totale, né parziale.
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Concludere diversamente, oltre ad avere l’effetto di traslare l’onere del costo della
garanzia ad un soggetto terzo, nello specifico il professionista che dovrebbe stipulare
garanzie in relazione ai crediti richiesti, sarebbe in contrasto con le recenti modifiche
dell’articolo 38-bis.
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L’Approfondimento – 1
La rottamazione delle cartelle dopo il D.L. n. 193/2016
di Alessandro Marcolla
PREMESSA
Come noto, con la pubblicazione del D.L. n. 193/2016 nella Gazzetta Ufficiale n. 249 del
24.10.2016 sono state emanate nuove disposizioni che riguardano:
• l’abolizione di Equitalia;
• la rottamazione delle cartelle;
• la riapertura dei termini della voluntary disclosure.
In particolare, per la rottamazione delle cartelle di pagamento il legislatore ha introdotto
una specifica procedura, già attivabile dal 24.10.2016 1 , che consente di eliminare
sanzioni, interessi moratori e di rateizzare i restanti importi a debito.
In sede di conversione in legge del D.L. n. 193/2016 sono state apportate al testo
originario alcune modifiche che hanno ulteriormente potenziato il nuovo istituto. Con la
legge di conversione, infatti, viene data al contribuente la possibilità:
• di definire in maniera agevolata i ruoli affidati agli Agenti di riscossione dal 2000 al
20162;
• di rateizzare gli importi a debito in 5 rate3, con scadenza ultima a settembre 2018.
1Data di entrata in vigore del Decreto
2Prima della conversione in legge del D.L. n. 193/2016 i ruoli affidati all’Agente di riscossione, definibili in
maniera agevolata erano quelli compresi nel periodo 2000-2015. Quindi con la legge di conversione siampliano ulteriormente le possibilità del contribuente che può includere nella procedura di rottamazionedelle cartelle anche i ruoli del 20163
Il D.L. n. 193/2016 aveva stabilito la possibilità di versare gli importi a debito in un massimo di 4 rate conscadenza dell’ultima rata non oltre il 15.03.2018. Con la conversione in legge del Decreto, quindi, ilcontribuente potrà dilazionare gli importi usufruendo di una rata in più e di un maggior periodo di tempo,dato che l’ultima rata potrà essere saldata entro settembre 2018
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Con specifico riferimento alle ingiunzioni di pagamento emanate dagli Enti locali la nuova
normativa consente, inoltre, di rottamare gli importi secondo le indicazioni e le modalità
fornite dagli stessi Enti. Per tale ragione, quindi, in ipotesi di ingiunzione non si dovrà
attivare l’ordinaria procedura di definizione agevolata, valida per i ruoli affidati all’Agente
di riscossione, ma la specifica procedura che sarà definita dall’Ente locale entro 60 giorni
dall’entrata in vigore della legge di conversione.
È possibile attivare il nuovo istituto anche per i ruoli inclusi in procedure di crisi da
sovraindebitamento. In questo specifico caso però i versamenti dovranno essere definiti
dal Decreto di omologazione.
Nel proseguo della nostra trattazione ci occuperemo di illustrare nel dettaglio le
caratteristiche e le modalità operative per poter accedere alla procedura di rottamazione
delle cartelle di pagamento.
LE CARATTERISTICHE DEL NUOVO ISTITUTO
Sulla base di quanto stabilito dall’articolo 6, comma 1 del D.L. n. 193/2016 i contribuenti
che attivano la procedura di definizione agevolata possono estinguere i ruoli affidati
all’Agente di riscossione dal 2000 al 2016:
• con il versamento di quanto a titolo di capitale, interessi e aggi maturati dall’Agente,
compresi i rimborsi spese per procedure esecutive e per notifica della cartella di
pagamento;
• al netto di sanzioni e interessi moratori.
Di seguito una tabella riepilogativa delle somme oggetto del nuovo istituto e una tabella
di dettaglio delle spese a cui il soggetto interessato dovrebbe ordinariamente far fronte.
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OGGETTO DELLA PROCEDURA
Somme da versare
Capitale e interessi
Aggi maturati a favore dell’Agente di riscossione erimborsi spese
Somme da non includerenel versamento
Interessi di mora
Sanzioni e somme aggiuntive
SPESE ORDINARIE
PAGAMENTO ENTRO 60 GIORNI
Maggiori imposte o contributi previdenziali e assistenziali
Interessi da ritardata iscrizione a ruolo
Sanzioni da omesso versamento
Gli oneri della riscossione (fino al 2015 pari al 4,65%)
Le spese di notifica pari a euro 5,88
PAGAMENTO OLTRE 60 GIORNI
Maggiori imposte o contributi previdenziali e assistenziali
Interessi da ritardata iscrizione a ruolo
Sanzioni da omesso versamento
Gli oneri della riscossione (fino al 2015 pari al 4,65%)
Le spese di notifica pari a euro 5,88
Gli interessi di mora pari al 4,13% da calcolare solo su imposte o contributi dovuti perogni giorno di ritardo fino alla data di avvenuto pagamento
Gli oneri della riscossione in misura piena (fino al 2015 pari al 8% in luogo di quelliridotti del 4,65%)
Eventuali spese maturate a seguito dell’avvio di procedure esecutive
AMBITO SOGGETTIVO DI APPLICAZIONE DELLA PROCEDURA DI DEFINIZIONE AGEVOLATA
Il D.L. n. 193/2016 non prevede particolari preclusioni per i contribuenti che intendono
usufruire del nuovo istituto. La procedura di rottamazione delle cartelle di pagamento
può, infatti, essere attivata da chiunque, compresi i soggetti che hanno già provveduto a
versare parte di quanto dovuto a seguito di provvedimento di rateazione, ma a
condizione che gli stessi abbiano adempiuto correttamente a tutti i versamenti con
scadenza dal 01.10.2016 al 31.12.2016.
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L’obbligo di essere in regola con i versamenti rateali decade, ad ogni modo, con la
presentazione della domanda di adesione alla definizione agevolata.
Può aderire alla nuova procedura di rottamazione anche il contribuente che ha promosso
un provvedimento giudiziario contro una cartella di pagamento suo carico. In questa
specifica evenienza, però, è necessaria la rinuncia all’azione giudiziaria. Relativamente
alla rinuncia al provvedimento giudiziario si precisa che:
• il soggetto che non ha presentato ricorso e non ha pagato nulla può aderire alla
rottamazione delle cartelle con l’annullamento della sanzione, versando aggio e
spese di notifica;
• il contribuente che presentando ricorso, respinto in primo grado, ha visto iscrivere a
ruolo dall’Ufficio i 2/3 della somma dovuta, oltre all’aggio e le spese, può beneficiare
della definizione agevolata, rinunciando a proseguire al contenzioso e versando i 2/3
della somma iscritta a ruolo, l’aggio e le spese. Sul punto si osserva che in base a
quanto previsto dalla norma sembra escludersi la possibilità di aderire alla
definizione agevolata per la restante parte della somma (1/3), perché detto importo
non è stato iscritto a ruolo;
• il soggetto che ha presentato ricorso, vinto in primo grado, non può aderire alla
procedura perché non ha alcuna somma iscritta a ruolo. In caso di appello da parte
dell’Ufficio possono però verificarsi due situazioni distinte. Il contribuente vince in
appello e a questo punto deve sperare di chiudere il contenzioso positivamente
anche in caso di ricorso in Cassazione da parte dell’Ufficio, dimodoché non abbia
alcuna somma da pagare. Diversamente, invece, in caso di soccombenza totale in
appello potrà decidere di aderire al nuovo istituto, solo rinunciando espressamente
alla possibilità di ricorrere in Cassazione.
Di seguito una tabella riepilogativa.
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AMBITO SOGGETTIVO DI APPLICAZIONE
Adesione allaprocedura
Possono aderire tutti i contribuenti
Se un contribuente è interessato da un piano di rateazione devedimostrare di aver provveduto a versare tutte le rate nel periodocompreso dal 01.10.2016 al 31.12.2016
Se un contribuente ha promosso un provvedimento giudiziariocontro una cartella a suo carico è necessaria la rinuncia alprovvedimento per poter usufruire della definizione agevolata
Sempre con riferimento all’ambito soggettivo del nuovo istituto segnaliamo che in sede di
conversione in legge del D.L. n. 193/2016 il legislatore ha previsto la possibilità di
usufruire della rottamazione delle cartelle anche per le ipotesi che rientrano nelle crisi da
sovraindebitamento. Più precisamente, i soggetti che rientrano in questa casistica e
intendono aderire alla definizione agevolata possono, nelle proposte di accordo o nel
piano del consumatore, estinguere il proprio debito:
• senza versare sanzioni e interessi moratori;
• con le modalità e nei termini previsti dal decreto di omologazione.
AMBITO OGGETTIVO DEL NUOVO ISTITUTO
Diversamente da quanto stabilito in merito all’ambito soggettivo, il legislatore ha fornito
maggiori indicazioni per quanto attiene all’ambito oggettivo del nuovo istituto. Rientrano,
infatti, nella procedura di rottamazione tutti i ruoli affidati all’Agente di riscossione dal
2000 al 2016. Conseguentemente, sono esclusi dal nuovo istituto i carichi che non sono
stati affidati all’Agente di riscossione e che riguardano:
• l’IVA all’importazione;
• il recupero degli aiuti di Stato;
• le condanne della Corte dei Conti;
• le multe, le ammende e le sanzioni dovute a seguito di provvedimenti e sentenze
penali di condanna;
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• le sanzioni amministrative per violazioni del Codice della Strada. In questo specifico
caso è però concesso l’accesso alla procedura, che consente al soggetto interessato
di non versare gli interessi di mora e le sanzioni, di cui all’articolo 27 della Legge n.
689/1991;
• le altre sanzioni, diverse da quelle erogate per violazioni tributarie o per violazione
degli obblighi relativi ai contributi e ai premi dovuti dagli Enti previdenziali.
Sono inclusi nel campo di applicazione della procedura, invece, i crediti vantati dalle
Casse previdenziali private dei liberi professionisti. Sul punto si segnala che l’adesione
alla procedura di rottamazione delle cartelle consente ai contribuenti di ottenere, dagli
Enti previdenziali in questione, il rilascio di un DURC positivo. Come confermato da
Equitalia, ma non dal Decreto, la procedura può essere attivata anche nel caso di
accertamenti divenuti esecutivi.
INGIUNZIONI DI PAGAMENTO DA PARTE DI ENTI LOCALI
Con la Legge di conversione del D.L. n. 193/2016 è stata introdotta la possibilità di
definire in maniera agevolata anche le ingiunzioni di pagamento promosse dagli Enti
locali. Le ingiunzioni non potranno però essere estinte utilizzando l’ordinario istituto
previsto per i ruoli affidati all’Agente di riscossione, ma dovranno utilizzare una procedura
ad hoc, che sarà emanata dagli stessi Enti locali entro 60 giorni dall’entrata in vigore
della Legge di conversione.
Di seguito, una tabella riepilogativa della tipologia dei ruoli che rientrano nella nuova
procedura.
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TABELLA RIEPILOGATIVA
AMBITO OGGETTIVO
Ruoli ammessi
Tutti i ruoli affidati all’Agente di riscossione dal 2000 al 2016
Ruoli inclusi in procedure da crisi di sovraindebitamento
Ingiunzioni di pagamento da parte di Enti locali, che necessitano diproprie regole per essere definiti in maniera agevolata
Esclusioni
IVA all’importazione
Recupero aiuti di Stato
Condanne della Corte dei Conti
Multe, ammende, sanzioni pecuniarie dovute a seguito diprovvedimenti e sentenze penali di condanna
Sanzioni amministrative per violazioni del Codice della Strada
Altre violazioni diverse da quelle irrogate per violazioni tributarie oper violazione degli obblighi relativi ai contributi e ai premi dovutidagli Enti previdenziali
LA PROCEDURA
Per poter accedere alla procedura di rottamazione delle cartelle, il contribuente deve
manifestare all’Agente di riscossione la sua volontà di aderire, presentando una apposita
dichiarazione, entro il 31.03.2017, tramite il modello DA1, da consegnare direttamente
allo sportello o da spedire tramite PEC (Posta Elettronica Certificata).
A seguito delle modifiche intervenute con la legge di conversione il soggetto interessato
può entro la stessa data comunicare anche eventuali modifiche ad una istanza già
presentata.
Nell’apposito modello DA1 il contribuente dovrà indicare il numero di rate, al massimo 5,
con cui intende estinguere il proprio debito e l’eventuale rinuncia ad un giudizio pendente
avente ad oggetto i carichi di cui chiede la definizione agevolata.
Con la presentazione della dichiarazione i termini di prescrizione e decadenza per il
recupero dei carichi sono sospesi e l’Agente di riscossione non può:
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• avviare nuove azioni esecutive;
• iscrivere nuovi fermi amministrativi e ipoteche. Restano esclusi ovviamente i fermi e
le ipoteche già iscritte alla data di presentazione della dichiarazione;
• proseguire le procedure di recupero coattivo precedentemente avviate, salvo il caso
in cui non si sia ancora tenuto il primo incanto con esito positivo o non sia stata
presentata istanza di assegnazione, ovvero non sia già stato emesso un
provvedimento di assegnazione di crediti pignorati.
Successivamente, ovvero entro il 31.05.2017, l’Agente di riscossione comunicherà a tutti
i contribuenti che hanno richiesto di aderire alla rottamazione delle cartelle:
• l’ammontare complessivo delle somme dovute per estinguere il debito;
• l’importo delle singole rate;
• il giorno e il mese di scadenza di ogni singola rata.
Al fine di consentire la definizione agevolata dei carichi affidati ad Equitalia nel 2016 e
non ancora notificati al contribuente, l’Agente di riscossione comunicherà entro il
28.02.2017 ai diretti interessati i relativi carichi pendenti.
In caso di opzione per il pagamento di quanto dovuto in 5 rate, si segnala che 3 rate
corrispondenti al 70% del debito complessivo dovranno essere versate nel 2017, mentre
le restanti 2 rate pari al 30% di quanto dovuto dovranno essere saldate nel 2018. Di
seguito una tabella con le scadenze delle singole rate e gli importi espressi in termini
percentuali.
IMPORTI DELLE RATE
NUMERO RATA IMPORTO
I rata luglio 2017 23,33%
II rata settembre 2017 23,33%
III rata (mese da definire) 2017 23,33%
IV (mese da definire) rata 2018 15%
V (mese da definire) rata 2018 15%
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Trattandosi di una eccezione alla disciplina della rateazione, di cui all’articolo 19 del
D.P.R. n. 602/1973, si ricorda che la stessa non può essere applicata alla definizione
agevolata.
Il mancato, insufficiente o tardivo versamento dell’importo totale o di una singola rata
comporta la mancata definizione della procedura e la conseguente riapertura dei termini
di prescrizione e decadenza per il recupero dei carichi. In una siffatta ipotesi i versamenti
eventualmente già effettuati saranno considerati dall’Agente di riscossione come un
anticipo di quanto dovuto e non consentiranno in alcun modo l’estinzione del debito, per il
quale sarà possibile proseguire con l’attività di recupero e il relativo pagamento non potrà
più essere rateizzato4.
MODALITÀ DI PAGAMENTO
I contribuenti che hanno aderito alla procedura di rottamazione delle cartelle possono
provvedere al pagamento delle somme dovute mediante:
• domiciliazione sul conto corrente bancario, in questo caso è necessario aver fornito
nella dichiarazione resa a Equitalia gli estremi bancari necessari per poter effettuare
l’addebito;
• bollettini precompilati, che l’Agente di riscossione deve allegare alla dichiarazione
relativa agli importi da pagare;
• presso gli sportelli dell’Agente di riscossione.
Con il pagamento delle somme dovute entro le scadenze indicate nella comunicazione di
Equitalia il debito viene estinto e l’Agente di riscossione viene “automaticamente
discaricato dell’importo residuo”.
In caso di procedura concorsuale si evidenzia che alle somme necessarie per aderire
alla procedura di rottamazione delle cartelle viene applicata la disciplina dei crediti
prededucibili.
4Sul punto si osserva che la preclusione non opera se dalla data di presentazione dell’istanza sono passati
meno di 60 giorni dalla data di notifica della cartella di pagamento o dell’avviso di accertamento
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In estrema sintesi la procedura di definizione agevolata può, quindi, essere riassunta
come indicato nella seguente tabella.
LA PROCEDURA DI DEFINIZIONE AGEVOLATA
I) PRESENTAZIONE
DELL’ISTANZA
È necessario rinunciare a eventuali giudizi pendenti econsente la sospensione delle procedure di esecuzione neiconfronti del contribuente
Scadenza termine dipresentazione
La domanda deve essere presentata entro il 31.03.2017
II) COMUNICAZIONE
AGENTE DI RISCOSSIONE
L’Agente di riscossione comunica gli importi da versare e lerelative scadenze, con termine massimo di scadenzadell’ultima rata a settembre 2018
Scadenza termineImporti e scadenze devono essere comunicati entro ilprossimo 31.05.32017
III) PAGAMENTO SOMME
DOVUTE
Può essere effettuato attraverso:
• domiciliazione bancaria;• bollettini forniti dall’Agente di riscossione;• allo sportello
Scadenza termineIl pagamento di quanto dovuto deve essere effettuato entrosettembre 2018, con versamento della I rata nel mese diluglio 2017
PAGAMENTO PARZIALE E PRECEDENTE RATEAZIONE DELLE SOMME
Come stabilito dal D.L. n. 193/2016 possono aderire alla definizione agevolata dei ruoli
affidati all’Agente di riscossione dal 2000 al 2016 anche i soggetti che a seguito di un
piano di rateazione hanno già parzialmente pagato quanto dovuto. Condizione
necessaria per aderire al nuovo istituto è però aver adempiuto correttamente a tutti i
versamenti con scadenza 01.10.2016 – 31.12.2016. In particolare per questa specifica
ipotesi viene stabilito che:
• per determinare l’ammontare della somma da versare si deve esclusivamente tener
conto dei soli importi versati a titolo di capitale e interesse inclusi nei carichi affidati,
degli aggi, delle spese di rimborso sostenute per le procedure esecutive e delle
spese di notifica della cartella di pagamento;
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• non sono rimborsabili le somme versate, prima della domanda di adesione al nuovo
istituto, a titolo di sanzione, di interesse di dilazione, di interesse di mora e di altre
sanzioni e somme aggiuntive;
• il pagamento della prima o unica rata dovuta, relativa ai carichi oggetto della
definizione comporta la “revoca automatica dell’eventuale dilazione ancora in essere,
precedentemente accordata dall’Agente di riscossione”.
Il contribuente che ha già provveduto a saldare, pagando parzialmente quanto dovuto a
titolo di capitale, interessi e aggio, per poter beneficiare degli effetti del nuovo istituto5
dovrà, comunque, manifestare all’Agente di riscossione, tramite il modello DA1, la sua
volontà di aderire alla procedura di rottamazione. In questa specifica ipotesi si presume
che entro il 31.05.2017 Equitalia comunicherà al diretto interessato l’avvenuto
pagamento del carico a suo debito, in luogo delle somma/e da versare e dell’eventuale
piano di rateazione.
A conclusione proponiamo un utile schema riepilogativo dell’intera procedura.
5Ad esempio sanzione e interessi di mora potrebbero essere in tutto o in parte ancora pendenti
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SCHEMA RIEPILOGATIVO
OGGETTO DELLA PROCEDURA
Somme da versare
Capitale e interessi
Aggi maturati a favore dell’Agente di riscossione e rimborsispese
Somme da non includerenel versamento
Interessi di mora
Sanzioni e somme aggiuntive
AMBITO SOGGETTIVO DI APPLICAZIONE
Adesione alla procedura
Possono aderire tutti i contribuenti
Se un contribuente è interessato da un piano di rateazionedeve dimostrare di aver provveduto a versare tutte le ratenel periodo compreso dal 01.10.2016 al 31.12.2016
Se un contribuente ha promosso un provvedimentogiudiziario contro una cartella di pagamento a suo carico ènecessaria la rinuncia al provvedimento per poter usufruiredella definizione agevolata
AMBITO OGGETTIVO
Ruoli ammessi
Tutti i ruoli affidati all’Agente di riscossione dal 2000 al2016
Ruoli inclusi in procedure da crisi di sovraindebitamento
Ingiunzioni di pagamento da parte di Enti locali, chenecessitano di proprie regole per essere definiti in manieraagevolata
Esclusioni
IVA all’importazione
Recupero aiuti di Stato
Condanne della Corte dei Conti
Multe, ammende, sanzioni pecuniarie dovute a seguito diprovvedimenti e sentenze penali di condanna
Sanzioni amministrative per violazioni del Codice dellaStrada
Altre violazioni diverse da quelle irrogate per violazionitributarie o per violazione degli obblighi relativi ai contributie ai premi dovuti dagli Enti pevidenziali
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LA PROCEDURA DI DEFINIZIONE AGEVOLATA
I) PRESENTAZIONE
DELL’ISTANZA
È necessario rinunciare a eventuali giudizi pendenti econsente la sospensione delle procedure di esecuzionenei confronti del contribuente
Scadenza termine La domanda deve essere presentata entro il 31.03.2017
II) COMUNICAZIONE
AGENTE DI RISCOSSIONE
L’Agente di riscossione comunica gli importi da versare ele relative scadenze, con termine massimo di scadenzadell’ultima rata a settembre 2018
Scadenza termineImporti e scadenze devono essere comunicati entro ilprossimo 31.05.32017
III) PAGAMENTO SOMME
DOVUTE
Può essere effettuato attraverso:
• domiciliazione bancaria;• bollettini forniti dall’Agente di riscossione;• allo sportello
Scadenza termineIl pagamento di quanto dovuto deve essere effettuatoentro settembre 2018, con versamento della I rata nelmese di luglio 2017
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L’Approfondimento – 2
La conversione in legge del “Collegato alla Finanziaria”: le novità – prima
parte
di Alessandro Tatone
PREMESSA
In prossimità dell'approvazione della Legge di Stabilità 2017, è arrivata la conversione
del D.L. n. 193 nella Legge n. 225 del 1° dicembre contenente “Disposizioni urgenti in
materia fiscale e per il finanziamento di esigenze indifferibili” (c.d. “Collegato alla
Finanziaria 2017”).
Con la pubblicazione nel Supplemento Ordinario n. 53 della Gazzetta Ufficiale del 2
dicembre 2016, n. 282, il quadro delle riforme inizia a definirsi; nello specifico, rispetto
l’originaria stesura del DDL, in sede di conversione sono state apportate le seguenti
modifiche:
a) la soppressione di Equitalia a decorrere dal 1° luglio 2017;
b) l’introduzione dello spesometro a cadenza trimestrale;
c) l’introduzione dell’invio trimestrale delle liquidazioni IVA;
d) la proroga al 1° aprile 2017 dell’obbligo di trasmissione telematica dei corrispettivi
dei distributori automatici;
e) la revisione della disciplina della dichiarazione integrativa “a favore”;
f) nuove regole per lo scomputo delle ritenute subite alla fonte;
g) la definizione agevolata dei ruoli affidati agli Agenti della riscossione dal 2000 al
2016;
h) la riapertura fino al 31 luglio 2017 della voluntary disclosure;
i) l’introduzione dal 2017 dei nuovi indici di affidabilità in sostituzione degli attuali Studi
di Settore;
j) il “pacchetto” semplificazioni fiscali, in vigore dal 03.12.2016, il quale prevede, fra
l’altro:
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a. il nuovo calendario per i versamenti d’imposta;
b. la soppressione della comunicazione acquisti da San Marino;
c. l’aumento a euro 30.000 del limite del credito IVA richiesto a rimborso senza
garanzia.
Con il presente contributo vogliamo entrare nel dettaglio delle singole novità tralasciando
quelle relative alla rottamazione dei ruoli, in quanto oggetto di specifico approfondimento;
data l’ampiezza della tematica l’approfondimento verrà suddiviso in due articoli.
ARTICOLO 1 E 2 – SOPPRESSIONE EQUITALIA
Con decorrenza 1° luglio 2017 è confermata la soppressione di Equitalia. L’attività di
riscossione sarà affidata alla nuova “Agenzia delle Entrate – Riscossione”.
In sede di conversione, sul tema, sono state introdotte alcune modifiche al testo
originario del decreto, che di seguito si riportano:
• differimento al 30 giugno 2017 della cessazione dell’attività di accertamento,
liquidazione e riscossione dei tributi locali da parte di Equitalia / società partecipate
dalla stessa / Riscossione Sicilia S.p.A.;
• facoltà di deliberare, da parte degli Enti locali, l’affidamento del servizio di riscossione
relativo ad attività di accertamento e liquidazione, nonché di riscossione spontanea e
coattiva delle entrate tributarie o patrimoniali proprie e delle società dagli stessi
partecipati, ad un nuovo soggetto.
ARTICOLO 2-BIS – PAGAMENTO ENTRATE ENTI LOCALI
Con la conversione in legge del decreto è stato stabilito che il versamento spontaneo
delle entrate tributarie dei Comuni e degli Enti locali potrà essere effettuato:
• direttamente sul c/c di tesoreria dell’Ente impositore;
• mediante modello F24;
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• mediante l’utilizzo di strumenti di pagamento elettronici.
Diversamente, per le entrate non tributarie il versamento non potrà essere effettuato
tramite modello F24 ma esclusivamente sul c/c di tesoreria dell’Ente impositore, ovvero
tramite strumenti di pagamento elettronici.
Rimangono infine invariate le modalità di versamento dell’IMU / TASI (modello F24 /
bollettino di c/c postale).
ARTICOLO 4, COMMA 1 – INTRODUZIONE SPESOMETRO “TRIMESTRALE”
Come già previsto nella versione originale del decreto, in modifica dell’articolo 21, D.L. n.
78/2010, a partire dal 2017 sarà obbligatorio l’invio trimestrale dei dati relativi a:
• fatture emesse;
• fatture di acquisto;
• bollette doganali;
• note di variazione.
L’invio telematico dovrà essere effettuato entro l’ultimo giorno del secondo mese
successivo ad ogni trimestre.
In sede di conversione è stato previsto inoltre che:
• l’invio relativo al primo semestre 2017 dovrà essere effettuato entro il 25 luglio 2017;
• l’invio relativo al secondo trimestre dovrà essere effettuato entro il 16 settembre.
Nel tracciato telematico analitico dovranno essere inseriti le seguenti informazioni:
a) dati identificativi dei soggetti coinvolti nelle operazioni;
b) data e numero della fattura;
c) base imponibile / aliquota applicata / imposta;
d) tipologia dell’operazione.
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Sempre in sede di conversione:
• è stato introdotto l’esonero dall’adempimento per gli agricoltori in regime ex articolo
34, comma 6, D.P.R. n. 633/72 “situati nelle zone montane” ex articolo 9, D.P.R. n.
601/73;
• è stato rivisto il regime sanzionatorio; in base alle novazioni ora, in caso di omesso /
errato invio dei dati delle fatture è prevista una sanzione di euro 2 per fattura, con un
massimo di euro 1.000 per trimestre. Detta sanzione potrà poi essere ridotta a euro
1, entro il limite massimo di euro 500, se l’invio / invio corretto è effettuato entro 15
giorni dalla scadenza. Non opera, in tale contesto, l’istituto del cumulo giuridico ex
articolo 12, D.lgs. n. 472/97.
Con riferimento alle operazioni in esame gli obblighi di conservazione digitale di cui al
D.M. 17 giugno 2014, “si intendono soddisfatti per tutte le fatture elettroniche nonché per
tutti i documenti informatici trasmessi” tramite il Sistema di Interscambio (SDI) e
memorizzati dall’Agenzia delle Entrate.
ARTICOLO 4, COMMA 2 – INVIO TRIMESTRALE LIQUIDAZIONI PERIODICHE IVA
Come per lo spesometro, anche per le liquidazioni IVA (mensili / trimestrali), per mezzo
dell’introduzione del nuovo articolo 21-bis al D.L. n. 78/2010, dal 2017 sarà obbligatorio
effettuare l’invio telematico trimestrale dei dati ad esse relativi.
La trasmissione dovrà essere effettuata entro l’ultimo giorno del secondo mese
successivo ad ogni trimestre; detto obbligo varrà anche per le liquidazioni periodiche con
saldo a credito.
Per contro saranno esclusi dall’adempimento i soggetti non obbligati:
a) alla presentazione della dichiarazione IVA annuale (ad esempio: esenti articolo 10);
b) all’effettuazione delle liquidazioni periodiche (ad esempio: minimi / forfetari).
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Si segnala che in presenza di più attività gestite con contabilità separate bisognerà
inviare un’unica comunicazione riepilogativa.
Per le modalità di invio bisognerà attendere uno specifico Provvedimento dell’Agenzia
delle Entrate.
È confermata l’attribuzione di un credito d’imposta, fruibile una sola volta e pari a euro
100, finalizzato all’adeguamento tecnologico collegato al rispetto degli obblighi relativi
all’invio telematico trimestrale tanto delle liquidazioni periodiche, quanto dello
spesometro.
L’agevolazione spetta ai soggetti in attività nel 2017 che, nell’anno precedente a quello di
sostenimento del costo per l’adeguamento tecnologico, hanno realizzato un volume
d’affari pari o inferiore a euro 50.000. Detto credito:
a) non concorrerà alla formazione del reddito ai fini IRPEF / IRES e IRAP e sarà
utilizzabile solo in compensazione a decorrere dal 01.01.2018;
b) andrà indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in cui è
stato sostenuto il costo per l’adeguamento tecnologico e nelle dichiarazioni
successive fino a quello nel quale è concluso l’utilizzo.
Ai contribuenti che opteranno per la memorizzazione elettronica e la trasmissione
telematica all’Agenzia delle Entrate dei corrispettivi giornalieri delle cessioni di beni /
prestazioni di servizi ex articolo 2, comma 1, D.lgs. n. 127/2015 sarà attribuito un
ulteriore credito d’imposta pari a euro 50.
In sede di conversione è stato inoltre previsto:
1. che le agevolazioni in esame siano concesse nei limiti degli aiuti UE “de minimis”
(cfr. Regolamento UE n. 1407/2013);
2. il ridimensionamento del regime sanzionatorio. Ora, infatti, l’omessa / errata
comunicazione sarà punita con un’ammenda da euro 500 a euro 2.000, la quale
potrà essere ridotta a euro 250 / euro 1.000 in caso di invio / invio corretto effettuato
entro e non oltre 15 giorni dalla scadenza.
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L’introduzione degli adempimenti in commento ha comportato la soppressione
(ovviamente):
• della comunicazione dei dati relativi ai contratti di leasing e di locazione / noleggio;
• dei modelli Intra degli acquisti e delle prestazioni di servizi ricevute;
• delle comunicazioni “black list” (già dal 2016).
L’ultima modifica riguarda i termini di presentazione dichiarazione IVA annuale la quale,
a seguito della modifica dell’articolo 8, comma 1, D.P.R. n. 322/98, dovrà essere
presentata:
• entro il 28.02.2017 con riferimento al periodo di imposta 2016;
• entro il 30.04.2017 per i periodi di imposta successivi.
ARTICOLO 4, COMMA 6 – INVIO TELEMATICO CORRISPETTIVI DISTRIBUTORI AUTOMATICI
Al momento è differito al 1° aprile prossimo l’obbligo della memorizzazione elettronica e
dell’invio telematico dei corrispettivi delle cessioni di beni / prestazioni di servizi tramite
distributori automatici. Sarà comunque l’Agenzia delle Entrate a stabilire eventuali
ulteriori termini differiti “in relazione alle specifiche variabili tecniche di peculiari
distributori automatici”.
È peraltro confermata la validità, fino al 31 dicembre prossimo, dell’opzione per l’invio
telematico dei corrispettivi esercitata dalle imprese della grande distribuzione (GDO)
entro il 31.12.2016.
ARTICOLO 4, COMMA 6 – INCENTIVI TRASMISSIONE TELEMATICA FATTURE / CORRISPETTIVI
In sede di conversione sono stati modificati gli incentivi a favore dei soggetti che
garantiscono la tracciabilità dei pagamenti, dagli stessi ricevuti ed effettuati, come
stabilito dal D.M. 04.08.2016.
Quaderno Settimanale n. 45 del 12 dicembre 2016
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Per questi contribuenti il termine per l’accertamento ex articolo 57, D.P.R. n. 633/72 e 43,
D.P.R. n. 600/73, è ridotto di 2 anni (anziché di 1 anno).
ARTICOLO 4, COMMA 7 – MODIFICHE ALLA DISCIPLINA DEI DEPOSITI IVA
A partire dal 1° aprile prossimo sarà eliminata la limitazione della tipologia dei beni
oggetto di introduzione in un deposito IVA da parte di operatori extraUE (lettera d),
comma 4, articolo 50-bis, D.L. n. 331/93).
Di conseguenza qualsiasi tipo di bene potrà essere introdotto in un deposito IVA, a
prescindere dalla circostanza che l’operatore sia nazionale / UE / extraUE.
Al pari, in caso di estrazione dei beni dal deposito IVA, l’imposta:
• relativa ai beni extraUE (lettera b), comma 4), è dovuta dal soggetto che effettua
l’estrazione mediante l’emissione di un’autofattura ex articolo 17, comma 2, D.P.R. n.
633/72 previa prestazione di garanzia le cui caratteristiche saranno definite mediante
apposito D.M. di prossima emanazione;
• relativa alle altre ipotesi di cui al richiamato comma 4, nonché ai beni extraUE fino
all’emanazione del predetto Decreto:
è dovuta dal soggetto che effettua l’estrazione;
è versata dal gestore del deposito in nome e per conto del predetto soggetto,
mediante modello F24, entro il 16 del mese successivo; in tale ambito non è
ammessa la compensazione;
• relativa all’estrazione di un bene introdotto a seguito di un acquisto intraUE, è
assoggettata agli ordinari adempimenti previsti per il reverse charge.
Sarà in ogni caso possibile, per gli esportatori abituali, effettuare l’estrazione senza
applicare l’IVA; in tal caso sarà necessario inviare all’Agenzia delle Entrate la relativa
dichiarazione d’intento.
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ARTICOLO 4-BIS – CESSIONI A TURISTI EXTRAUE
Con decorrenza 1° gennaio 2018 è previsto l’obbligo di fatturazione elettronica con
riferimento alle cessioni di beni destinati all’uso personale / familiare di turisti domiciliati /
residenti in Stati extraUE, di importo complessivo superiore a euro 154,94 IVA compresa,
da trasportare nei bagagli personali al di fuori.
La definizione delle modalità operative è demandata all’Agenzia delle Dogane / Entrate.
ARTICOLO 5, COMMI 1 E 2 – DICHIARAZIONE INTEGRATIVA
Come già previsto nella versione originale del Decreto in commento, è confermata la
revisione della disciplina relativa alla dichiarazione integrativa, fermi restando:
• il regime sanzionatorio;
• la possibilità di ravvedimento operoso ex articolo 13, D.lgs. n. 472/97.
Nello specifico il nuovo comma 8 prevede la possibilità di integrare la dichiarazione dei
redditi, la dichiarazione IRAP e il modello 770 entro il termine previsto per l’accertamento
ex articolo 43, D.P.R. n. 600/73, a prescindere che la modifica sia “a favore”, ovvero “a
sfavore” del contribuente.
In pratica viene finalmente eliminato il disallineamento esistente fra:
• termine di presentazione della dichiarazione integrativa “a favore” (entro la
dichiarazione del periodo d’imposta successivo);
• termine di presentazione della dichiarazione integrativa “a sfavore” (nei termini
previsti per l’accertamento).
Inoltre, come disposto dal nuovo comma 8-bis, l’eventuale credito emergente dalla
dichiarazione integrativa “a favore” potrà essere utilizzato in compensazione.
Quaderno Settimanale n. 45 del 12 dicembre 2016
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Da considerare che, qualora la dichiarazione integrativa “a favore” venga presentata oltre
il termine per la dichiarazione successiva, è prevista una limitazione all’utilizzo del credito
consistente nell’obbligo di compensare solo i debiti maturati a decorrere dal periodo
d’imposta successivo a quello di presentazione della dichiarazione stessa.
Non di meno, in sede di conversione è stato stabilito che:
1. tale ultima limitazione non opera in caso di correzione di errori contabili di
competenza; in tal caso infatti il credito andrà indicato nella dichiarazione relativa al
periodo d’imposta in cui è presentata la dichiarazione integrativa;
2. non è più necessario indicare l’importo utilizzato in compensazione;
3. resta ferma la possibilità per il contribuente di far valere, anche in sede di
accertamento o di giudizio, eventuali errori, di fatto o di diritto, che hanno inciso
sull’obbligazione tributaria con conseguente indicazione di un maggior imponibile /
debito d’imposta o di un minor credito.
Al pari di quanto previsto per le dichiarazioni relative alle imposte dirette / IRAP, anche
con riferimento all’IVA è ora consentito presentare una dichiarazione integrativa “a
favore” entro il termine dell’accertamento ex articolo 57, D.P.R. n. 633/72, fatti salvi:
• il regime sanzionatorio;
• la possibilità di ravvedimento operoso ex articolo 13, D.lgs. n. 472/97.
Circa il credito scaturito dalla dichiarazione integrativa “a favore”, è stabilito che questo
possa essere:
1. portato in detrazione in sede di liquidazione periodica / dichiarazione annuale;
2. utilizzato in compensazione;
3. chiesto a rimborso a condizione che la dichiarazione integrativa sia presentata entro
il termine della dichiarazione relativa all’anno successivo.
Qualora l’integrativa venga presentata oltre il termine della dichiarazione relativa all’anno
successivo, il credito derivante dal minor debito / maggior credito potrà essere:
Quaderno Settimanale n. 45 del 12 dicembre 2016
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a) utilizzato in compensazione dei debiti maturati a partire dal periodo d’imposta
successivo a quello di presentazione della stessa;
b) chiesto a rimborso, al sussistere, per l’anno per il quale è presentata la
dichiarazione integrativa.
Permane, anche in questo caso, la facoltà del contribuente di far valere, persino in sede
di accertamento o di giudizio, eventuali errori che hanno inciso sull’obbligazione tributaria
con relativa indicazione di un maggior imponibile / debito d’imposta o di un minor credito.
È infine confermata, anche in sede di conversione, la modifica all’articolo 1, comma 640
della Finanziaria 2015, in virtù della quale, anche per l’IVA:
• il termine per la notifica della cartella di pagamento ex articolo 25, comma 1, lettera
a) e b), D.P.R. n. 602/73 decorre dalla data di presentazione della dichiarazione
integrativa, “limitatamente agli elementi oggetto dell’integrazione”;
• il termine per l’accertamento decorre dalla presentazione della dichiarazione
integrativa, “limitatamente ai soli elementi oggetto dell’integrazione”.
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L’Approfondimento – 3
La Legge di Stabilità per il 2017
di Gianfranco Costa
PREMESSA
Il disegno di legge di bilancio è stato definitivamente approvato dal Senato. Si attende
ora la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
In questo intervento analizziamo, in sintesi, quelli che sono gli interventi in campo
fiscale, trattandoli per aree tematiche.
INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA
È stata prevista la prorogata a tutto il 2017 dell'agevolazione fiscale che consente di
detrarre dall'imposta lorda il 65% delle spese relative ad interventi di riqualificazione
energetica degli edifici.
Per gli interventi della medesima natura relativi a parti comuni condominiali o che
interessano tutte le unità immobiliari del condominio, l'agevolazione vigente (detrazione
fiscale al 65% delle relative spese) è invece prorogata per cinque anni, cioè fino al 31
dicembre 2021.
Per quanto riguarda gli interventi sulle parti comuni condominiali, le spese sostenute dal
1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2021, trovano percentuali di detrazione più elevate:
• 70% per gli interventi che interessino l'involucro dell'edificio con un'incidenza
superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell'edificio medesimo;
• 75% per interventi finalizzati a migliorare la prestazione energetica invernale o estiva.
Quaderno Settimanale n. 45 del 12 dicembre 2016
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Si riconosce ai beneficiari dell'agevolazione fiscale, in luogo della possibilità di fruire della
detrazione (70% - 75%), di optare per la cessione del corrispondente credito ai fornitori
che abbiano effettuato gli interventi ovvero ad altri soggetti privati, con la facoltà
successiva di cessione del credito. Resta esclusa la cessione ad istituti di credito e ad
intermediari finanziari, in coerenza con quanto previsto nell'ambito della disciplina della
detrazione per interventi antisismici.
Le detrazioni del 70% e 75% sono usufruibili anche dagli IACP, comunque denominati,
per interventi realizzati su immobili di loro proprietà adibiti ad edilizia residenziale
pubblica.
Le detrazioni sono calcolate su un ammontare complessivo delle spese non superiore a
euro 40.000 moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l'edificio.
INTERVENTI DI ADEGUAMENTO ANTISISMICO E MESSA IN SICUREZZA DEGLI EDIFICI, INCREMENTO
DEL RENDIMENTO ENERGETICO E DELL’EFFICIENZA IDRICA
Viene prorogato fino al 31 dicembre 2017 il termine entro il quale dovranno essere
definiti misure ed incentivi selettivi di carattere strutturale finalizzati a favorire la
realizzazione di interventi per il miglioramento, l'adeguamento antisismico e la messa in
sicurezza degli edifici esistenti, nonché per l'incremento del loro rendimento energetico e
dell'efficienza idrica.
INTERVENTI DI RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA E PER L'ADOZIONE DI MISURE ANTISISMICHE
Anche gli interventi di ristrutturazione vedono la proroga fino al 31 dicembre 2017,
dell'agevolazione fiscale che consente di detrarre al 50% le spese per gli interventi di
ristrutturazione edilizia. Con riferimento agli interventi antisismici su edifici (adibiti ad
abitazioni e attività produttive) ubicati nelle zone 1 e 2 (zone sismiche ad alta
pericolosità) per le relative spese, sostenute a decorrere dal 1° gennaio 2017 fino al 31
dicembre 2021, è riconosciuta una detrazione al 50%, ripartita in 5 quote annuali di pari
importo, nell’anno di sostenimento delle spese e in quelli successivi.
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Resta fisso l’attuale limite massimo di spesa pari a euro 96.000 per unità immobiliare per
ciascun anno. Nel caso in cui gli interventi realizzati in ciascun anno consistano nella
mera prosecuzione di interventi iniziati in anni precedenti, ai fini del computo del limite
massimo delle spese ammesse a fruire della detrazione (euro 96.000), si tiene conto
anche delle spese sostenute negli stessi anni per le quali si è già fruito della detrazione.
L'agevolazione è estesa, per il medesimo arco temporale, anche per gli immobili situati
nella zona sismica 3 (in cui possono verificarsi forti ma rari terremoti).
Inoltre, nel caso in cui dall'adozione di misure antisismiche derivi una riduzione del
rischio sismico che determini il passaggio ad una classe di rischio inferiore, la detrazione
di imposta è elevata al 70% della spesa sostenuta. Qualora dall’intervento derivi il
passaggio a due classi di rischio inferiori, la detrazione spetta invece nella misura
dell’80%.
Nel caso in cui i predetti interventi di riduzione del rischio sismico siano realizzati su parti
comuni condominiali, le detrazione di imposta (70% - 80%) sono riconosciute
rispettivamente nella misura del 75% e 85%.
L'ammontare delle spese sulle quali trova applicazione la detrazione non può essere
superiore al valore che si determina moltiplicando euro 96.000 per il numero delle unità
immobiliari di ciascun edificio.
In luogo della detrazione, i beneficiari possono optare per la cessione del corrispondente
credito ai fornitori che hanno effettuato l'intervento ovvero ad altri soggetti privati, con
facoltà di successiva cessione del credito. Tale cessione non potrà aver luogo in favore
di banche ed intermediari finanziari.
Tra le spese detraibili sono ricomprese, a decorrere dal 1° gennaio 2017, anche quelle
effettuate per la classificazione e la verifica sismica degli immobili.
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ACQUISTO DI MOBILI E GRANDI ELETTRODOMESTICI
Come per le ristrutturazioni anche il bonus mobili viene prorogato di un anno, fino al 31
dicembre 2017. La detrazione è consentita limitatamente agli interventi di recupero del
patrimonio edilizio iniziati a partire dal 1° gennaio 2016.
Per gli interventi effettuati nel 2016 ovvero iniziati nel medesimo anno e proseguiti nel
2017, l'agevolazione è calcolata su un ammontare complessivo non superiore a euro
10.000, al netto delle spese sostenute nell'anno 2016 per le quali si è fruito della
detrazione.
Divieto di cumulo delle agevolazioni
Le nuove detrazioni previste per l'adozione di misure antisismiche non sono cumulabili
con agevolazioni già spettanti per le medesime finalità sulla base di norme speciali per
interventi in aree colpite da eventi sismici.
CREDITO D’IMPOSTA STRUTTURE RICETTIVE
Viene previsto anche per i periodi di imposta 2017 e 2018 l'agevolazione fiscale
consistente in un credito di imposta per interventi di riqualificazione di strutture ricettive,
turistico alberghiere a condizione che gli interventi perseguano anche le seguenti finalità:
ristrutturazione edilizia, riqualificazione antisismica o energetica, acquisto mobili.
L’agevolazione è rideterminata nella misura del 65% (dal 30%). Inoltre, l'agevolazione
viene estesa anche alle strutture che svolgono attività agrituristica. Il credito di imposta è
ripartito in due quote annuali di pari importo.
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SUPER E IPER AMMORTAMENTO
Due sono gli interventi volti a promuovere gli investimenti in beni strumentali nuovi.
Il primo è una proroga del super ammortamento. Infatti, le disposizioni della Legge di
Stabilità 2016 in materia di maggiorazione del costo di acquisizione di beni strumentali
nuovi con esclusivo riferimento alla determinazione delle quote di ammortamento e dei
canoni di locazione finanziaria si applicano agli investimenti in beni materiali strumentali
nuovi, esclusi i veicoli e gli altri mezzi di trasporto che siano ad uso promiscuo o non
siano utilizzati esclusivamente come beni strumentali nell'attività propria dell'impresa,
effettuati entro il 31 dicembre 2017, ovvero entro il 30 giugno 2018.
In quest’ultimo caso il beneficio è riconosciuto a condizione che, entro il 31 dicembre
2017, il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di
acconti in misura pari ad almeno il 20% del costo di acquisizione.
Il secondo è una novità, l’iper ammortamento: il costo di acquisizione è maggiorato del
150% per gli investimenti effettuati nello stesso periodo in beni materiali strumentali nuovi
ad alto contenuto tecnologico atti a favorire i processi di trasformazione tecnologica
dell’azienda, inclusi nell’elenco di cui all’Allegato A alla Legge di Stabilità.
Nello specifico, sono ammessi all’agevolazione gli investimenti riguardanti sia le
macchine utensili sia gli impianti per la realizzazione di prodotti mediante la
trasformazione dei materiali e delle materie prime oltre alle macchine motrici e operatrici
per la movimentazione dei pezzi, giusto per citarne alcuni.
Per i soggetti che beneficiano dell’iper ammortamento e che effettuano, nello stesso
periodo di cui si è detto sopra, investimenti in beni immateriali strumentali inclusi
nell’elenco di cui all’Allegato B, il costo di acquisizione di detti beni è maggiorato del
40%.
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Per la fruizione dei benefici l’impresa è tenuta a produrre una dichiarazione resa dal
legale rappresentante ovvero, per beni aventi ciascuno un costo di acquisizione
superiore a euro 500.000, una perizia tecnica giurata rilasciata da un ingegnere o da un
perito industriale, attestante che i beni presentano le caratteristiche tecniche tali da poter
essere inclusi negli elenchi dei beni agevolabili (di cui agli Allegati A e B) e che sono
interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura.
Il maxi e l’iper ammortamento, però, non possono essere fruiti ai fini della determinazione
degli acconti. Infatti, l’imposta su cui calcolare gli acconti deve essere quella virtualmente
dovuta in assenza delle agevolazioni.
Anche nelle nuove previsione sono esclusi i beni per i quali il D.M. 31.12.1988 prevede
coefficienti di ammortamento inferiori al 6,5%, i fabbricati e costruzioni e i beni di cui
all’Allegato 3 annesso alla Legge n. 208/2015.
Come per il passato il maggior valore su cui calcolare il super ed iper ammortamento non
rileva ai fini degli Studi di Settore.
ALLEGATO A – BENI FUNZIONALI ALLA TRASFORMAZIONE TECNOLOGICA E DIGITALE DELLE
IMPRESE SECONDO IL MODELLO “INDUSTRIA 4.0”
Beni strumentali il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito
tramite opportuni sensori e azionamenti
• macchine utensili per asportazione;
• macchine utensili operanti con laser e altri processi a flusso di energia (ad esempio
plasma, waterjet, fascio di elettroni), elettroerosione, processi elettrochimici;
• macchine per la realizzazione di prodotti mediante la trasformazione dei materiali o
delle materie prime;
• macchine utensili per la deformazione plastica dei metalli e altri materiali;
• macchine utensili per l’assemblaggio, la giunzione e la saldatura;
• macchine per il confezionamento e l’imballaggio;
Quaderno Settimanale n. 45 del 12 dicembre 2016
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• macchine utensili di de-produzione e riconfezionamento per recuperare materiali e
funzioni da scarti industriali e prodotti di ritorno a fine vita (ad esempio macchine per
il disassemblaggio, la separazione, la frantumazione, il recupero chimico);
• robot, robot collaborativi e sistemi multi-robot;
• macchine utensili e sistemi per il conferimento o la modifica delle caratteristiche
superficiali dei prodotti o la funzionalizzazione delle superfici;
• macchine per la manifattura additiva utilizzate in ambito industriale;
• macchine, strumenti e dispositivi per il carico e lo scarico, la movimentazione, la
pesatura e la cernita automatica dei pezzi, dispositivi di sollevamento e
manipolazione automatizzati, AGV e sistemi di convogliamento e movimentazione
flessibili, e/o dotati di riconoscimento dei pezzi (ad esempio RFID, visori e sistemi di
visione);
• magazzini automatizzati interconnessi ai sistemi gestionali di fabbrica.
Tutte le macchine sopra citate devono essere dotate delle seguenti caratteristiche:
• controllo per mezzo di CNC (Computer Numerical Control) e/o PLC (Programmable
Logic Controller);
• interconnessione ai sistemi informatici di fabbrica con caricamento da remoto di
istruzioni e/o part program;
• integrazione automatizzata con il sistema logistico della fabbrica o con la rete di
fornitura e/o con altre macchine del ciclo produttivo;
• interfaccia uomo macchina semplici e intuitive;
• rispondenza ai più recenti standard in termini di sicurezza, salute e igiene del lavoro.
Inoltre tutte le macchine sopra citate devono essere dotate di almeno due tra le seguenti
caratteristiche per renderle assimilabili o integrabili a sistemi cyberfisici:
• sistemi di tele manutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto;
• monitoraggio in continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo
mediante opportuni set di sensori e adattività alle derive di processo;
• caratteristiche di integrazione tra macchina fisica e/o impianto con la modellizzazione
e/o la simulazione del proprio comportamento nello svolgimento del processo
(sistema cyberfisico);
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• dispositivi, strumentazione e componentistica intelligente per l’integrazione, la
sensorizzazione e/o l’interconnessione e il controllo automatico dei processi utilizzati
anche nell’ammodernamento o nel revamping dei sistemi di produzione esistenti;
• filtri e sistemi di trattamento e recupero di acqua, aria, olio, sostanze chimiche e
organiche, polveri con sistemi di segnalazione dell’efficienza filtrante e della
presenza di anomalie o sostanze aliene al processo pericolose, integrate con il
sistema di fabbrica e in grado di avvisare gli operatori e/o fermare le attività di
macchine e impianti.
Sistemi per l’assicurazione della qualità e della sostenibilità
• sistemi di misura a coordinate e no (a contatto, non a contatto, multi-sensore o basati
su tomografia computerizzata tridimensionale) e relativa strumentazione per la
verifica dei requisiti micro e macro geometrici di prodotto per qualunque livello di
scala dimensionale (dalla larga scala alla scala micrometrica o nano-metrica) al fine
di assicurare e tracciare la qualità del prodotto e che consentono di qualificare i
processi di produzione in maniera documentabile e connessa al sistema informativo
di fabbrica;
• altri sistemi di monitoraggio in-process per assicurare e tracciare la qualità del
prodotto o del processo produttivo e che consentono di qualificare i processi di
produzione in maniera documentabile e connessa al sistema informativo di fabbrica;
• sistemi per l’ispezione e la caratterizzazione dei materiali (ad esempio macchine di
prova materiali, macchine per il collaudo dei prodotti realizzati, sistemi per prove o
collaudi non distruttivi, tomografia) in grado di verificare le caratteristiche dei materiali
in ingresso o in uscita al processo e che vanno a costituire il prodotto risultante a
livello macro (ad esempio caratteristiche meccaniche) o micro (ad esempio porosità,
inclusioni) e di generare opportuni report di collaudo da inserire nel sistema
informativo aziendale;
• dispositivi intelligenti per il test delle polveri metalliche e sistemi di monitoraggio in
continuo che consentono di qualificare i processi di produzione mediante tecnologie
additive;
• sistemi intelligenti e connessi di marcatura e tracciabilità dei lotti produttivi e/o dei
singoli prodotti (ad esempio RFID – Radio Frequency Identification);
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• sistemi di monitoraggio e controllo delle condizioni di lavoro delle macchine (ad
esempio forze, coppia e potenza di lavorazione; usura tridimensionale degli utensili a
bordo macchina; stato di componenti o sotto-insiemi delle macchine) e dei sistemi di
produzione interfacciati con i sistemi informativi di fabbrica e/o con soluzioni cloud;
• strumenti e dispositivi per l’etichettatura, l’identificazione o la marcatura automatica
dei prodotti, con collegamento con il codice e la matricola del prodotto stesso in
modo da consentire ai manutentori di monitorare la costanza delle prestazioni dei
prodotti nel tempo e di agire sul processo di progettazione dei futuri prodotti in
maniera sinergica, consentendo il richiamo di prodotti difettosi o dannosi;
• componenti, sistemi e soluzioni intelligenti per la gestione, l’utilizzo efficiente e il
monitoraggio dei consumi energetici;
• filtri e sistemi di trattamento e recupero di acqua, aria, olio, sostanze chimiche,
polveri con sistemi di segnalazione dell’efficienza filtrante e della presenza di
anomalie o sostanze aliene al processo o pericolose, integrate con il sistema di
fabbrica e in grado di avvisare gli operatori e/o di fermare le attività’ di macchine e
impianti.
Dispositivi per l’interazione uomo macchina e per il miglioramento dell’ergonomia e della
sicurezza del posto di lavoro in logica “4.0”
• banchi e postazioni di lavoro dotati di soluzioni ergonomiche in grado di adattarli in
maniera automatizzata alle caratteristiche fisiche degli operatori (ad esempio
caratteristiche biometriche, età, presenza di disabilità);
• sistemi per il sollevamento / traslazione di parti pesanti o oggetti esposti ad alte
temperature in grado di agevolare in maniera intelligente / robotizzata / interattiva il
compito dell’operatore;
• dispositivi wearable, apparecchiature di comunicazione tra operatore / operatori e
sistema produttivo, dispositivi di realtà aumentata e virtual reality;
• interfacce uomo-macchina (HMI) intelligenti che coadiuvano l’operatore ai fini di
sicurezza ed efficienza delle operazioni di lavorazione, manutenzione, logistica.
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ALLEGATO B – BENI IMMATERIALI (SOFTWARE, SISTEMI / SYSTEM INTEGRATION, PIATTAFORME E
APPLICAZIONI) CONNESSI A INVESTIMENTI IN BENI MATERIALI “INDUSTRIA 4.0”
• Software, sistemi, piattaforme e applicazioni per la progettazione, definizione /
qualificazione delle prestazioni e produzione di manufatti in materiali non
convenzionali o ad alte prestazioni, in grado di permettere la progettazione, la
modellazione 3D, la simulazione, la sperimentazione, la prototipazione e la verifica
simultanea del processo produttivo, del prodotto e delle sue caratteristiche (funzionali
e di impatto ambientale), e/o l’archiviazione digitale e integrata nel sistema
informativo aziendale delle informazioni relative al ciclo di vita del prodotto (sistemi
EDM, PDM, PLM, Big Data Analytics);
• software, sistemi, piattaforme e applicazioni per la progettazione e ri-progettazione
dei sistemi produttivi che tengano conto dei flussi dei materiali e delle informazioni;
• software, sistemi, piattaforme e applicazioni di supporto alle decisioni in grado di
interpretare dati analizzati dal campo e visualizzare agli operatori in linea specifiche
azioni per migliorare la qualità del prodotto e l’efficienza del sistema di produzione;
• software, sistemi, piattaforme e applicazioni per la gestione e il coordinamento della
produzione con elevate caratteristiche di integrazione delle attività di servizio, come
la logistica di fabbrica e la manutenzione (quali ad esempio sistemi di comunicazione
intra-fabbrica, bus di campo / fieldbus, sistemi SCADA, sistemi MES, sistemi CMMS,
soluzioni innovative con caratteristiche riconducibili ai paradigmi dell’IoT e/o del cloud
computing);
• software, sistemi, piattaforme e applicazioni per il monitoraggio e controllo delle
condizioni di lavoro delle macchine e dei sistemi di produzione interfacciati con i
sistemi informativi di fabbrica e/o con soluzioni cloud;
• software, sistemi, piattaforme e applicazioni di realtà virtuale per lo studio realistico di
componenti e operazioni (ad esempio di assemblaggio), sia in contesti immersivi o
solo visuali;
• software, sistemi, piattaforme e applicazioni di reverse modelling and engineering per
la ricostruzione virtuale di contesti reali;
• software, sistemi, piattaforme e applicazioni in grado di comunicare e condividere
dati e informazioni sia tra loro che con l’ambiente e gli attori circostanti (Industrial
Internet of Things) grazie ad una rete di sensori intelligenti interconnessi;
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• software, sistemi, piattaforme e applicazioni per il dispatching delle attività e
l’instradamento dei prodotti nei sistemi produttivi;
• software, sistemi, piattaforme e applicazioni per la gestione della qualità a livello di
sistema produttivo e dei relativi processi;
• software, sistemi, piattaforme e applicazioni per l’accesso a un insieme virtualizzato,
condiviso e configurabile di risorse a supporto di processi produttivi e di gestione
della produzione e/o della supply chain (cloud computing);
• software, sistemi, piattaforme e applicazioni per Industrial Analytics dedicati al
trattamento ed all’elaborazione dei Big Data provenienti dalla sensoristica IoT
applicata in ambito industriale (Data Analytics & Visualization, Simulation e
Forecasting);
• software, sistemi, piattaforme e applicazioni di Artificial Intelligence & Machine
Learning che consentono alle macchine di mostrare un’abilità e/o attività intelligente
in campi specifici a garanzia della qualità del processo produttivo e del
funzionamento affidabile del macchinario e/o dell’impianto;
• software, sistemi, piattaforme e applicazioni per la produzione automatizzata e
intelligente, caratterizzata da elevata capacità cognitiva, interazione e adattamento
al contesto, autoapprendimento e riconfigurabilità (cybersystem);
• software, sistemi, piattaforme e applicazioni per l’utilizzo lungo le linee produttive di
robot, robot collaborativi e macchine intelligenti per la sicurezza e la salute dei
lavoratori, la qualità dei prodotti finali e la manutenzione predittiva;
• software, sistemi, piattaforme e applicazioni per la gestione della realtà aumentata
tramite Wearable device;
• software, sistemi, piattaforme e applicazioni per dispositivi e nuove interfacce tra
uomo e macchina che consentano l’acquisizione, la veicolazione e l’elaborazione di
informazioni in formato vocale, visuale e tattile;
• software, sistemi, piattaforme e applicazioni per l’intelligenza degli impianti cha
garantiscano meccanismi di efficienza energetica e di decentralizzazione in cui la
produzione e/o lo stoccaggio di energia possono essere anche demandate (almeno
parzialmente) alla fabbrica;
• software, sistemi, piattaforme e applicazioni per la protezione di reti, dati, programmi,
macchine e impianti da attacchi, danni e accessi non autorizzati (cybersecurity);
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• software, sistemi, piattaforme e applicazioni di Virtual Industrialization che, simulando
virtualmente il nuovo ambiente e caricando le informazioni sui sistemi cyberfisici al
termine di tutte le verifiche, consentono di evitare ore di test e fermi macchina lungo
le linee produttive reali.
CREDITO DI IMPOSTA PER RICERCA E SVILUPPO
Si interviene sulla disciplina del credito di imposta per gli investimenti in ricerca e
sviluppo, pari al 25% dell’eccedenza della spesa per investimenti effettuati rispetto alla
media degli stessi realizzati nel periodo 2012-2014 e riservato alle imprese che nel
periodo 2015-2019, investono in attività di ricerca e sviluppo. Le nuove disposizioni:
• estendono dal 2019 al 2020 il periodo nel quale le spese per investimenti che vi sono
sostenute possono essere ammesse a fruire del credito di imposta;
• incrementano dal 25% al 50% la percentuale dell'eccedenza di spesa ammissibile al
beneficio;
• elevano da 5 a 20 milioni il limite massimo per ciascun beneficiario;
• chiariscono che il credito d’imposta è fruibile a decorrere dal periodo d'imposta
successivo a quello in cui i costi agevolabili sono stati sostenuti;
• precisano, in relazione all'esclusiva modalità di utilizzo del credito in compensazione,
che l'utilizzo predetto può aver luogo soltanto a decorrere dal periodo d’imposta
successivo a quello in cui sono stati sostenuti i costi;
• ampliano l'ambito applicativo dell'agevolazione sia in relazione al disposto
superamento del necessario possesso di particolari requisiti per il personale tecnico
impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo (ci si limita ora ad un generico riferimento
al personale impiegato nelle predette attività) sia con riferimento alla platea
soggettiva dei potenziali beneficiari (sono infatti ammesse all'agevolazione anche le
imprese residenti o le stabili organizzazioni nel territorio dello Stato di soggetti non
residenti che eseguono le attività di ricerca e sviluppo nel caso di contratti stipulati
con imprese residenti o localizzate in altri Stati UE, negli Stati aderenti all'accordo
SEE ovvero in Stati inclusi nella lista di cui al D.M. 4 settembre 1996).
Decorrenza: dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2016.
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REGIME DI CASSA PER I SEMPLIFICATI
A decorrere dal periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2016, il
regime fiscale semplificato previsto per le imprese minori viene modificato. Le imprese
individuali e per le società di persone in contabilità semplificata, adotteranno il principio di
cassa per la rilevazione delle componenti positive e negative di reddito, in luogo
del principio di competenza. La norma prevede che:
• il reddito di impresa dei contribuenti semplificati sia costituito dalla differenza tra
l’ammontare dei ricavi e proventi percepiti (in luogo di conseguiti) e le spese
sostenute (in luogo delle spese documentate sostenute) nel periodo di imposta
nell’esercizio dell’attività di impresa;
• il reddito determinato con le regole del punto precedente va aumentato:
del valore normale dei beni destinati al consumo personale o familiare
dell’imprenditore;
dei proventi derivanti dagli immobili che non costituiscono beni strumentali per
l’esercizio dell’impresa;
delle plusvalenze e delle sopravvenienze;
• possono essere portate a diminuzione, come già previsto a legislazione vigente le
minusvalenze, le sopravvenienze passive, gli ammortamenti e gli accantonamenti;
• dal reddito del periodo d’imposta in cui si applicano le nuove disposizioni viene
sottratto l’importo delle rimanenze finali imputate al reddito dell’esercizio precedente;
• nel caso di passaggio da un periodo d’imposta soggetto alla determinazione del
reddito delle imprese minori ad uno soggetto a regime ordinario, e viceversa, i ricavi,
i compensi e le spese che hanno già concorso alla formazione del reddito (secondo
la disciplina adottata) non assumono rilevanza nella determinazione del reddito degli
anni successivi;
• l’applicazione del criterio di cassa si utilizzerà anche ai fini della determinazione della
base imponibile IRAP (si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni in tema di
rimanenze finali e di imputazione di componenti di reddito nel passaggio da un
regime fiscale ad un altro).
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Viene modificata anche la disciplina contabile:
• con riferimento ai limiti di ricavi rivenienti dall’attività d’impresa esercitata dalle
persone o dalle società di persone che consentono l’accesso alla contabilità
semplificata per le imprese minori, i soggetti che vi rientrano devono annotare
analiticamente e cronologicamente in apposito registro i ricavi percepiti ed incassati e
i costi sostenuti e pagati, con apposita annotazione delle componenti positive e
negative non iscritte in detti registri;
• i registri tenuti a fini IVA possono sostituire il registro cronologico degli incassi e
pagamenti qualora vi siano iscritte separate annotazioni delle operazioni non
soggette a registrazione IVA e qualora si riporti l’importo complessivo delle
operazioni che non hanno generato incassi o pagamenti con indicazione delle fatture
cui le operazioni stesse si riferiscono;
• previa opzione vincolante per almeno un triennio il contribuente può tenere i registri
IVA senza annotazione degli incassi e pagamenti, presumendosi, in tal caso, che
l’operazione monetaria sia avvenuta al momento della data di registrazione dei
documenti stessi.
Il contribuente in contabilità semplificata può comunque optare per il regime ordinario.
GRUPPO IVA
Al fine di recepire la facoltà accordata agli Stati membri UE dalla Direttiva n.
2006/112/CE, si introduce nel Decreto IVA il nuovo Titolo V-bis, in materia di gruppo IVA
(articoli da 70-bis a 70-duodecies). In sintesi, con effetto dal 1° gennaio 2018:
• si disciplinano i requisiti soggettivi necessari per la costituzione del gruppo IVA;
• si definiscono i vincoli finanziari, economici e organizzativi che devono sussistere tra
soggetti che costituiscono il gruppo IVA;
• si prevede che l’opzione, da inviare telematicamente e valida per almeno tre anni,
deve essere esercitata da tutti i soggetti passivi stabiliti nel territorio dello Stato per i
quali ricorrano congiuntamente i vincoli finanziario, economico e organizzativo;
• si disciplinano le conseguenze per i partecipanti al gruppo IVA derivanti dalla
circostanza di essere considerati come un unico soggetto passivo ai fini IVA;
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• si precisa che, nel caso in cui dalla dichiarazione annuale del soggetto che entra a
far parte di un gruppo IVA emerga un’eccedenza detraibile di IVA, tale eccedenza
non trasferibile al gruppo IVA può essere richiesta a rimborso;
• ci si sofferma su alcuni adempimenti previsti in relazione a diritti ed obblighi del
soggetto rappresentante di gruppo il quale agisce nei modi ordinari previsti dalla
disciplina IVA;
• si dispone che il rappresentante del gruppo sia anche il responsabile per gli
adempimenti connessi all’opzione; di contro gli altri soggetti partecipanti al gruppo
sono responsabili in solido per le somme dovute a titolo di IVA, sanzioni ed interessi
per attività di liquidazione e controllo;
• si stabiliscono disposizioni di carattere generale in relazione all’esercizio dell’opzione
per la partecipazione al gruppo IVA e alla revoca della stessa;
• si disciplinano i casi di esclusione del gruppo IVA stabilendo che l’opzione data da un
soggetto che non presenta i requisiti di legge, sia priva di effetti in capo ad esso;
• si stabilisce che le attività di controllo, di liquidazione, di recupero crediti, di gestione
del contenzioso e di rimborsi in materia di IVA da effettuarsi in capo ai gruppi IVA
saranno gestite dalle attuali strutture dell’Agenzia delle Entrate;
• si introducono norme volte a disciplinare la partecipazione al gruppo IVA da parte di
soggetti per cui operano, di norma, disposizioni speciali e a prevedere la modulistica
da utilizzare per le dichiarazioni e le comunicazioni relative alla costituzione, alla
variazione ed alla cessazione del gruppo IVA.
Sempre in tema di gruppo IVA, si prevedono modifiche alla disciplina:
• in tema di atti, documenti e registri esenti dall’imposta di bollo in modo assoluto,
prevedendo che siano esenti le fatture, note, conti, ricevute, quietanze e documenti
simili relativi a cessioni di beni e prestazioni di servizi tra soggetti partecipanti ad un
gruppo IVA;
• alla disciplina dell’imposta di registro.
Infine, a decorrere dal 2017, i versamenti dell’IVA di gruppo periodici e quelli effettuati in
base alla dichiarazione annuale possono essere eseguiti per l’ammontare complessivo
dal soggetto controllante o controllato al netto delle eccedenze detraibili.
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TRASFERIMENTI IMMOBILIARI NELL’AMBITO DI VENDITE GIUDIZIARIE
Si interviene sull'agevolazione prevista all'articolo 16, D.L. n. 18/2016 estendendone
l'ambito di operatività. Le norme ampliano da 2 a 5 anni il termine entro il quale
procedere alla rivendita degli immobili, conservando l'agevolazione fiscale, e ne
estendono l’operatività anche agli atti perfezionati entro il 30 giugno 2017.
IVA AGEVOLATA SERVIZI DI TRASPORTO MARITTIMO, LACUALE, FLUVIALE E LAGUNARE
Con effetto dal 01.01.2017 scontano l'aliquota IVA del 5% i servizi di trasporto urbano di
persone effettuate medianti mezzi abilitati ad eseguire trasporti marittimi, lacuale, fluviale
e lagunare (attualmente esenti). Si dispone inoltre che la tariffa amministrativa relativa
sia comprensiva dell'IVA dovuta.
RITENUTE SUI CORRISPETTIVI DOVUTI DAL CONDOMINIO ALL'APPALTATORE
Si interviene sulla disciplina della ritenuta pari al 4% sui corrispettivi dovuti dal
condominio all'appaltatore. Le nuove norme dispongono che la ritenuta è effettuata dal
condominio quale sostituto d’imposta quando l’ammontare raggiunga l’importo di euro
500. Il condominio è comunque tenuto all’obbligo di versamento entro il 30 giugno e il 20
dicembre di ogni anno anche qualora non sia stato raggiunto l’importo predetto.
Al fine di consentirne la tracciabilità, si fa obbligo ai condomìni di effettuare il pagamento
dei corrispettivi tramite conti correnti bancari o postali a loro intestati ovvero secondo
altre modalità idonee a consentire all’amministrazione finanziaria lo svolgimento di
efficaci controlli (da stabilire con apposito decreto).
Si disciplina quindi il regime sanzionatorio per le violazioni.
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DEDUCIBILITÀ CANONI DI NOLEGGIO A LUNGO TERMINE
La Legge di Stabilità 2017 incrementa da euro 3.615,20 a euro 5.164,57 il limite annuo
della deducibilità fiscale dei costi di locazione e di noleggio per le autovetture e gli
autocaravan utilizzati dagli agenti e rappresentanti di commercio.
PAGAMENTO CUMULATIVO DELLA TASSA AUTOMOBILISTICA
Si estende anche alle aziende con flotte e camion di cui siano proprietarie, usufruttuarie,
acquirenti con patto di riservato dominio ovvero utilizzatrici in leasing la facoltà di
pagamento cumulativo della tassa automobilistica.
CANONE RAI
Per l’anno 2017, la misura del canone RAI passa da euro 100 a euro 90. Restano
confermate le regole di pagamento con l’addebito in bolletta.
PROROGA DEL BLOCCO AUMENTI ALIQUOTE 2017
Si proroga al 2017 il blocco delle aliquote relative a tributi regionali e comunali, già
previsto dalla Legge di Stabilità 2016. Viene tuttavia confermata la possibilità, per i
Comuni, di applicare la maggiorazione dello 0,8 per mille all’aliquota TASI, per gli
immobili non esenti (tra cui le abitazioni principali di lusso).
ABOLIZIONE IRPEF PER IAP E COLTIVATORI DIRETTI
Con riferimento agli anni di imposta 2017, 2018 e 2019, non concorrono alla formazione
della base imponibile ai fini dell’IRPEF e delle relative addizionali regionali e comunali
i redditi dominicali e agrari relativi a terreni dichiarati dai coltivatori diretti e dagli IAP
iscritti nella previdenza agricola.
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COMPENSAZIONI IVA ANIMALI VIVI
Riproponendo una disposizione contenuta nella Legge di Stabilità 2016, si prevede
l’innalzamento per l’anno 2017 delle percentuali di compensazione IVA applicabili agli
animali vivi della specie bovina e suina, rispettivamente, in misura non superiore al 7,7%
e all’8%. La fissazione delle percentuali di compensazione IVA sarà stabilito con apposito
decreto.
AGEVOLAZIONI TERRITORI MONTANI
Torna in vita l'agevolazione (imposta di registro ed ipotecaria in misura fissa ed
esenzione dalle imposte catastali) in relazione ai trasferimenti di proprietà a qualsiasi
titolo di fondi rustici nei territori montani, finalizzati all’arrotondamento o accorpamento
della proprietà diretto coltivatrice.
RIDUZIONE DELL’ACCISA SULLA BIRRA
Viene ridotta l’accisa sulla birra dal 1° gennaio 2017, rideterminata da euro 3,04 a euro
3,02 per ettolitro e grado-plato.
ADDIZIONALE IRES E DEDUCIBILITÀ INTERESSI PASSIVI
Le società di gestione dei fondi comuni di investimento vengono escluse
dall’applicazione dell’addizionale IRES del 3,5%.
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SOCIETÀ SPORTIVE DILETTANTISTICHE
Dal 1° gennaio 2017 aumenta da euro 250.000 a euro 400.000 euro la soglia massima
dei proventi conseguiti annualmente dalle associazioni e dalle società sportive
dilettantistiche richiesta per poter accedere al regime opzionale per la determinazione
forfetaria del reddito imponibile applicando all’ammontare dei proventi conseguiti, che
concorrono alla formazione del reddito d’impresa, il coefficiente di redditività del 3% e
aggiungendo le plusvalenze patrimoniali.
OPERATORI BANCARI DI FINANZA ETICA E SOSTENIBILE
La nuova disciplina degli operatori bancari di finanza etica e sostenibile, introdotta nel
Testo Unico Bancario, prevede un regime fiscale di favore consistente nell'esenzione
dall'imposta sui redditi del 75% delle somme destinate ad incremento del capitale
proprio.
DISTRIBUZIONE GRATUITA DI PRODOTTI
I soggetti che acquistano in Italia, anche in locazione finanziaria, beni mobili strumentali
utilizzati direttamente ed esclusivamente per la distribuzione gratuita di prodotti alimentari
e non alimentari a fini di solidarietà sociale e per la limitazione degli sprechi, possono
beneficiare di un contributo fino al 15% del prezzo di acquisto, fino ad un massimo di
euro 3.500 annui nel limite delle risorse disponibili.
Il contributo viene corrisposto dal venditore mediante compensazione con il prezzo di
acquisto.
Le imprese costruttrici o importatrici dei beni mobili rimborsano al venditore l’importo del
contributo e recuperano l’importo in qualità di credito di imposta per il versamento delle
ritenute IRPEF operate in qualità di sostituto d’imposta sui redditi da lavoro dipendente,
dell’IRPEF, dell’IRES e dell’IVA, dovute, anche in acconto, per l’esercizio in cui viene
effettuato l’acquisto.
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Si impone alle imprese costruttrici o importatrici di conservare la copia della fattura di
vendita e dell'atto di acquisto, che deve essere ad esse trasmessa dal venditore, fino al
31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui è stata emessa la fattura di
vendita.
INVESTIMENTI IN START-UP E PMI INNOVATIVE
Il beneficio, da transitorio (periodo 2012-2016), diventa beneficio a regime. La misura
viene incrementata al 30%. Elevato il limite massimo dell’importo su cui applicare la
detrazione IRPEF, da euro 500.000 a un milione di euro. Viene prolungato da due a tre
anni il periodo in cui deve essere mantenuto l’investimento per aver diritto al beneficio sia
ai fini IRPEF che IRES. L’efficacia delle disposizioni è subordinata all’acquisizione
dell’autorizzazione della Commissione Europea.
Viene, inoltre, escluso l’attuale requisito richiesto (operatività inferiore a sette anni delle
PMI) ai fini dell’applicazione automatica delle agevolazioni di cui sopra.
Infine, si esonera dal pagamento delle imposte di bollo (e dei diritti di segreteria) l’atto
costitutivo delle start-up innovative, laddove si tratti di atto pubblico ovvero atto
sottoscritto con le modalità previste dal Codice dell'amministrazione digitale (redatti dal
2015 secondo un modello uniforme adottato con Decreto del Ministro dello Sviluppo
Economico e così trasmessi al competente Ufficio del Registro delle Imprese).
PERDITE FISCALI DI IMPRESE NEO COSTITUITE PARTECIPATE DA SOCIETÀ QUOTATE
Si disciplina la possibilità per le società quotate, che detengono partecipazioni in imprese
svolgenti nuove attività produttive, di poter utilizzare le perdite fiscali di queste ultime.
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TRANSAZIONI FISCALI NELLE PROCEDURE CONCORSUALI
La proposta di transazione fiscale è subordinata al fatto che il piano preveda la
soddisfazione dei crediti tributari e contributivi in misura non inferiore a quella
realizzabile, in ragione della collocazione preferenziale, sul ricavato in caso di
liquidazione, avuto riguardo al valore di mercato attribuibile ai beni o ai diritti sui quali
sussiste la causa di prelazione indicato nella relazione di un professionista. Si elimina il
limite rappresentato dalla possibilità di procedere alla transazione limitatamente alla
quota di debito avente natura chirografaria anche se non iscritti a ruolo, ad eccezione dei
tributi costituenti risorse proprie della UE, in relazione alle quali, comunque, diventa
possibile in linea generale procedere alla transazione fiscale, analogamente a quanto è
previsto anche per i debiti contributivi.
Viene consentita, con riguardo all'IVA e alle ritenute operate e non versate, non più
soltanto la proposta di dilazione del pagamento, ma anche quella di un pagamento
parziale. Viene inserita una previsione che espressamente impone che le attestazioni da
sottoporre a valutazione da parte del tribunale ineriscano anche alla convenienza del
trattamento proposto rispetto alle alternative concretamente praticabili.
Eliminata la differenziazione vigente fra i tributi non iscritti a ruolo o non ancora
consegnati al concessionario della riscossione, da un lato, e quelli iscritti a ruolo e già
consegnati al concessionario della riscossione, dall'altro, relativamente alla disciplina in
materia di assenso alla proposta di transazione.
RIENTRO IN ITALIA DI LAVORATORI RESIDENTI ALL'ESTERO
Viene modificata la disciplina degli incentivi per il rientro in Italia di ricercatori e docenti
residenti all’estero, rendendo permanente la misura che consente di abbattere la base
imponibile a fini IRPEF e IRAP. Inoltre, si estende l’ambito applicativo della disciplina (in
materia di rientro dei lavoratori italiani all’estero) anche ai lavoratori autonomi e si innalza
dal 30% al 50% l’ammontare di reddito esente da IRPEF.
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Il criterio di determinazione del reddito di cui sopra si applica anche ai cittadini di Stati,
diversi da quelli appartenenti alla UE, con i quali sia in vigore una convenzione per
evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito ovvero un accordo sullo
scambio di informazioni in materia fiscale, ed in possesso di specifici requisiti.
NUOVI RESIDENTI
Si prevede un regime speciale per i soggetti persone fisiche che trasferiscono la
propria residenza in Italia. In particolare, le persone fisiche che trasferiscono la propria
residenza in Italia possono optare, in presenza di particolari condizioni, per
l'assoggettamento ad un’imposta sostitutiva dei redditi prodotti all'estero.
Per effetto dell'esercizio dell'opzione (i cui termini e le modalità vengono regolamentate
nei dettagli) è dovuta l’imposta sostitutiva dell’IRPEF calcolata in via forfettaria, a
prescindere dall'importo dei redditi percepiti, nella misura di euro 100.000 per ciascun
periodo d'imposta in cui è valida l’opzione.
Le disposizioni si applicano per la prima volta con riferimento alle dichiarazioni dei redditi
relative al periodo di imposta in corso alla data di entrata in vigore della legge.
DETASSAZIONE DEI PREMI DI PRODUTTIVITÀ
Si prevede:
• l’innalzamento da euro 2.000 a euro 3.000 del limite di importo complessivo dei
premi di risultato, la cui corresponsione è legata ad incrementi di produttività,
assoggettati all’imposta sostitutiva sul reddito delle persone fisiche e delle addizionali
regionali e comunali pari al 10%;
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• il non assoggettamento all’imposta sostitutiva delle somme determinate secondo il
valore normale di specifici beni, anche qualora gli stessi siano fruiti per scelta del
lavoratore in sostituzione totale o parziale delle somme agevolabili; pertanto il
lavoratore potrà scegliere in luogo dell’imposta sostitutiva sui premi, anche beni
classificabili come benefit aziendali (autovetture aziendali, alloggi e prestiti);
• l’esclusione da ogni forma di tassazione (ordinaria o sostitutiva) dei contributi alle
forme pensionistiche complementari, dei contributi di assistenza sanitaria e del
valore delle azioni, versati per scelta del lavoratore in sostituzione (totale o parziale)
delle somme agevolabili con l’imposta sostitutiva in argomento, anche se eccedenti i
limiti indicati per ciascuna forma di contribuzione o di valore dell’offerta delle azioni.
Pertanto sono resi assolutamente esenti da imposizione fiscale i contributi e le
assegnazioni delle azioni in parola;
• l’ampliamento della platea dei beneficiari mediante l’innalzamento da euro 50.000 a
euro 80.000 del limite di reddito di lavoro dipendente individuato quale parametro di
riferimento per l’applicazione delle disposizioni;
• l’innalzamento del limite di importo complessivo dei premi di risultato da euro 2.500 a
euro 4.000 per le aziende che coinvolgono pariteticamente i lavoratori
nell’organizzazione del lavoro, parimenti assoggettati all’imposta sostitutiva.
PREMI VERSATI CONTRO IL RISCHIO DI NON AUTOSUFFICIENZA
Si dispone l’esclusione dalla base imponibile dei redditi da lavoro dipendente dei
contributi e dei premi versati dal datore di lavoro a favore della generalità dei dipendenti
per prestazioni, anche in forma assicurativa, aventi per oggetto il rischio di non
autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana o i rischio di gravi patologie
(c.d. long term care e dread disease).
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REDDITI ESCLUSI DALLA BASE IMPONIBILE: INTERPRETAZIONE AUTENTICA
Viene interpretata la disposizione di cui all’articolo 51, comma 2, lettera f), TUIR:
l’esclusione dalla base imponibile IRPEF dell’uso delle opere e dei servizi messi a
disposizione dall’imprenditore, ed utilizzabili dalla generalità dei dipendenti per specifiche
finalità di educazione, istruzione, ricreazione ed assistenza si interpreta nel senso che è
riconosciuta anche per quelle opere e servizi forniti dal datore di lavoro, del settore
privato o pubblico in conformità a disposizioni di contratto collettivo nazionale di lavoro, di
accordo interconfederale o di contratto collettivo territoriale.
NO TAX AREA PENSIONATI
Viene aumentata la detrazione IRPEF in favore dei titolari di reddito da pensione con età
inferiore a 75 anni. Per tali soggetti la misura della detrazione per redditi da pensione
viene equiparata a quella prevista in favore dei titolari di pensione con età non inferiore a
75 anni. La nuova modulazione del beneficio consente di elevare da euro 7.750 a euro
8.000 la no tax area per il reddito in esame; sono proporzionalmente incrementate le
detrazioni spettanti per redditi da pensione compresi tra euro 8.000 e euro 55.000 ed è
confermata l’assenza di detrazione per i redditi di pensione pari o superiori a euro 55.000
annui.
EROGAZIONI LIBERALI IN FAVORE DEGLI ISTITUTI TECNICI SUPERIORI
Si estende la detraibilità ai fini IRPEF (in misura pari al 19%) e la deducibilità ai fini IRES
delle erogazioni liberali finalizzate all'innovazione tecnologica, all'edilizia scolastica ed
all'ampliamento dell'offerta formativa effettuate in favore degli istituti tecnici superiori.
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DEPOSITI FISCALI
Viene aggiornata la disciplina dei depositi fiscali di prodotti energetici. Le novità
riguardano i requisiti soggettivi richiesti per il rilascio dell'autorizzazione o della licenza
fiscale e la rideterminazione dei requisiti oggettivi per l'autorizzazione.
LOTTERIA ASSOCIATA ALL’EMISSIONE DI SCONTRINI
Dal 1° gennaio 2018, i contribuenti persone fisiche residenti nel territorio dello Stato che
effettuano acquisti di beni o servizi – non in relazione all'esercizio di attività d’impresa,
arte o professione – presso esercenti che hanno optato per la trasmissione telematica
dei corrispettivi, possono partecipare all’estrazione a sorte di premi attribuiti nel quadro di
una lotteria nazionale.
Per partecipare all'estrazione è necessario che i contribuenti comunichino il
proprio codice fiscale all’esercente e che quest’ultimo trasmetta all’Agenzia delle Entrate
i dati della singola cessione o prestazione con specifiche modalità.
La partecipazione all'estrazione a sorte è consentita anche con riferimento ad acquisti di
beni e servizi effettuati non nell'esercizio di attività di impresa, arte o professione,
documentati con fattura a condizione che i dati di quest'ultima siano indicati nelle
comunicazioni trimestrali.
IMPOSTA SUL REDDITO D’IMPRESA – IRI
Si introduce la nuova Imposta sul Reddito d’Impresa (IRI) – da calcolare sugli utili
trattenuti presso l’impresa – per gli imprenditori individuali e le società in nome collettivo
ed in accomandita semplice in regime di contabilità ordinaria. La nuova IRI prevede che il
reddito d’impresa dei citati imprenditori, che adottano il regime di contabilità ordinaria, è
escluso dalla formazione del reddito complessivo ed è assoggettato a tassazione
separata (a titolo di IRI) con l’aliquota prevista per l’IRES che, a decorrere dal 1° gennaio
2017, è fissata al 24%.
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In deroga al vigente regime fiscale delle perdite derivanti dall’esercizio di imprese
commerciali e di quelle derivanti dalla partecipazione in snc e sas, si prevede che le
perdite maturate nei periodi d’imposta di applicazione delle disposizioni relative all’IRI
siano computate in diminuzione del reddito dei periodi d’imposta successivi per l’intero
importo che trova capienza in essi. Qualora gli utili prodotti o precedentemente reinvestiti
e assoggettati alla tassazione separata dell’IRI siano prelevati dall’imprenditore
individuale o distribuiti dalla società di persone verrà applicata la tassazione ordinaria.
L’opzione per l’applicazione dell’IRI si effettua in sede di dichiarazione dei redditi, ha
durata di 5 periodi di imposta ed è rinnovabile. L’opzione esclude l’applicazione del
regime di imputazione del reddito per trasparenza di cui all’articolo 5 del TUIR.
La disciplina dell’IRI viene estesa anche alle società a ristretta base proprietaria.
I soggetti che optano per il regime dell’IRI continueranno a calcolare il contributo annuo
dovuto alle gestioni dei contributi e delle prestazioni previdenziali degli artigiani e degli
esercenti attività commerciali secondo le vigenti normative, senza quindi tener conto
delle nuove disposizioni in materia di IRI.
ACE
Si modifica la disciplina in materia di Aiuto alla Crescita Economica (ACE), per
razionalizzarne l’ambito applicativo e per garantirne l’applicazione, con le modalità
ordinarie previste per i soggetti IRES, anche ai soggetti che adottano il regime IRI.
Si elimina la disposizione che prevede che con decreto del Ministro dell’Economia e delle
Finanze (a decorrere dal settimo periodo di imposta) sia determinata l’aliquota
percentuale per il calcolo del rendimento nozionale del nuovo capitale; quindi si abroga la
disposizione che disciplina il regime di super ACE rivolto alle società quotate, regime che
non ha avuto concreta esecuzione perché soggetto all’acquisizione preventiva
dell’autorizzazione della Commissione Europea.
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A decorrere dal periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2018, l’aliquota utilizzata per il
calcolo del rendimento nozionale del nuovo capitale proprio ai fini dell’ACE viene stabilita
nella misura del 2,7%; vengono invece confermate le aliquote previste in via transitoria
per i periodi di imposta in corso al 31 dicembre 2014 e fino al 31 dicembre 2016, mentre
per il periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2017 l’aliquota si riduce al 2,3%.
Inoltre, si stabilisce che:
• per i soggetti diversi dalla banche e dalle imprese di assicurazione, la variazione in
aumento del capitale proprio non ha effetto fino a concorrenza dell’incremento delle
consistenze dei titoli e valori mobiliari diversi dalle partecipazioni rispetto a quelli
risultanti dal bilancio relativo all’esercizio in corso al 31 dicembre 2010;
• è estesa la disciplina, mediante applicazione automatica dell’ACE, alle persone
fisiche, alle snc e alle sas in regime di contabilità ordinaria, senza che a ciò vi si
provveda con decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze, così come invece
attualmente previsto;
• nei casi di trasferimento aziendale, la limitazione del riporto delle perdite (in virtù
della quale si esclude il riporto qualora la maggioranza delle partecipazioni venga
acquisita da terzi ed entro due periodi successivi o anteriori rispetto al trasferimento,
si modifichi l’attività effettivamente esercitata) si estende anche alle eccedenze di
interessi indeducibili (oggetto di riporto in avanti) nonché alle eccedenze del
rendimento nozionale, posto a base del calcolo della deduzione dal reddito, a titolo di
ACE;
• nelle situazioni di crisi di impresa, oltre alle perdite pregresse e di periodo agli
interessi passivi, anche le eccedenze ACE riportabili in avanti non costituiscono
sopravvenienze attive.
Sempre al fine del coordinamento della legislazione vigente con le nuove disposizioni in
materia di ACE, si modifica il regime della portabilità delle perdite in caso di operazioni
straordinarie di società sia nazionali sia estere.
Per le norme in esame, in deroga allo Statuto del contribuente, è disposta l’applicazione,
a decorrere dal periodo di imposta successivo a quello in corso alla data del 31 dicembre
2015, pertanto dal 2016.
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Si dispone poi che per i soggetti persone fisiche, snc e sas in regime di contabilità
ordinaria la differenza tra il patrimonio netto al 31 dicembre 2015 e il patrimonio netto al
31 dicembre 2010 rileva come incremento del capitale proprio (ai fini del calcolo del
rendimento nozionale per la definizione dell’ACE).
Per le modalità di calcolo dell’acconto IRES per l’anno d’imposta 2017, viene considerata
quale imposta del periodo precedente quella che si sarebbe determinata applicando le
disposizioni modificative in materia di ACE.
RIDETERMINAZIONE DEL VALORE DI ACQUISTO DI TERRENI E PARTECIPAZIONI
Vengono riaperti i termini per la rideterminazione dei valori di acquisto di partecipazioni
non negoziate in mercati regolamentati e dei terreni edificabili e con destinazione
agricola, previo pagamento di un’imposta sostitutiva determinata sui valori di acquisto
rivalutati. Nello specifico, è prorogata dal 1° gennaio 2016 al 1° gennaio 2017 la data in
cui devono essere posseduti i beni interessati dalla rivalutazione ed è fissata al 30
giugno 2017 la decorrenza del termine di versamento dell’unica o della prima rata
dell’imposta, in caso di pagamento in tre rate annuali di pari importo.
Ai fini della determinazione dell'imposta sostitutiva dovuta per la rivalutazione dei valori di
acquisto di partecipazioni non negoziate in mercati regolamentari e dei terreni edificabili
e con destinazione agricola, si applica l’aliquota dell'8%.
RIVALUTAZIONE BENI D’IMPRESA
Si consente alle società che non utilizzano i principi contabili internazionali nella
redazione del bilancio, di rivalutare i beni d’impresa, strumentali e non, incluse le
partecipazioni di controllo e di collegamento, ad esclusione dei beni alla cui produzione o
al cui scambio è destinata l’attività d’impresa.
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La rivalutazione riguarda i beni che risultano dal bilancio relativo all’esercizio in corso al
31 dicembre 2015 e siano ancora presenti nel bilancio successivo sul quale la
rivalutazione è eseguita.
È consentito affrancare il saldo di rivalutazione derivante dalla iscrizione dei maggiori
valori mediante imposta sostitutiva delle imposte sui redditi, dell’IRAP e di eventuali
addizionali nella misura del 10%.
Il riconoscimento fiscale del maggior valore attribuito ai beni in sede di rivalutazione
decorre dal terzo esercizio successivo a quello con riferimento al quale la rivalutazione è
stata eseguita (ad eccezione dei beni immobili per i quali decorre dal periodo d’imposta
in corso alla data del 1° dicembre 2018), ed avviene mediante il versamento di
un’imposta sostitutiva del 16% per i beni ammortizzabili e del 12% per i beni non
ammortizzabili.
Nel caso di cessione a titolo oneroso, di assegnazione ai soci, di destinazione a finalità
estranee all’esercizio dell’impresa o al consumo personale o familiare dell’imprenditore
dei beni rivalutati in data anteriore a quella di inizio del quarto esercizio successivo a
quello nel cui bilancio la rivalutazione è stata eseguita, ai fini della determinazione delle
plusvalenze o minusvalenze si considera il costo del bene prima della rivalutazione.
Le imposte sostitutive sono versate in un’unica rata entro il termine di versamento del
saldo delle imposte sui redditi dovute per il periodo d’imposta con riferimento al quale la
rivalutazione è eseguita (gli importi da versare possono essere compensati).
È possibile anche il riallineamento del valore fiscale dei beni anche ai soggetti che
redigono il bilancio in base ai principi contabili internazionali. Per questi soggetti l’importo
corrispondente ai maggiori valori oggetto di riallineamento, al netto dell’imposta
sostitutiva, è vincolato ad una riserva in sospensione di imposta ai fini fiscali che può
essere affrancata mediante il pagamento della citata imposta sostitutiva del 10%.
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CESSIONE AGEVOLATA DI BENI AI SOCI
Vengono prorogate le disposizioni sull’estromissione dei beni aziendali, prevedendo che
le stesse si applicano anche alle assegnazioni, trasformazioni e cessioni poste in essere
successivamente al 30 settembre 2016 ed entro il 30 settembre 2017. Si dispone inoltre
che i versamenti rateali dell'imposta sostitutiva siano effettuati entro il 30 novembre 2017
ed entro il 16 giugno 2018.
Le disposizioni sull’estromissione dei beni da parte delle imprese individuali si applicano
anche alle esclusioni dal patrimonio dell'impresa dei beni ivi indicati, posseduti alla data
del 31 ottobre 2016, poste in essere dal 1° gennaio 2017 al 31 maggio 2017. In questo
caso, i versamenti rateali dell'imposta sostitutiva sono effettuati, rispettivamente, entro il
30 novembre 2017 e il 16 giugno 2018.
Per i soggetti che si avvalgono di tale disposizione gli effetti della estromissione
decorrono dal 1° gennaio 2017.
DISCIPLINA IVA SULLE VARIAZIONI DELL’IMPONIBILE O DELL’IMPOSTA
Si interviene nuovamente sull'articolo 26, D.P.R. n. 633/1972 al fine di annullare le
modifiche introdotte dalla Legge di Stabilità 2016 in relazione all’individuazione del
momento in cui il fornitore, che non ha riscosso il proprio credito dal cliente in crisi
finanziaria, possa emettere la nota di variazione, recuperando quindi l’ammontare
dell’IVA indicata in fattura.
Si tratta di fatture emesse nei confronti di soggetti sottoposti a procedure concorsuali, di
soggetti che hanno stipulato accordi per la ristrutturazione del debito ovvero hanno
concordato un piano di risanamento o di riequilibrio in base alle specifiche discipline
vigenti.
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In pratica l’emissione di una nota di credito IVA, nonché l’esercizio del relativo diritto alla
detrazione dell’imposta corrispondente alle variazioni in diminuzione, possono essere
effettuati, nel caso di mancato pagamento connesso a procedure concorsuali, solo una
volta che dette procedure si siano concluse infruttuosamente.
DETRAZIONE IRPEF SCUOLE PARITARIE E MATERNE
Si modifica l’articolo 15 del TUIR, laddove elenca gli oneri in relazione ai quali è
riconosciuta una detrazione dall'imposta lorda pari al 19% dell’onere medesimo. La
modifica riguarda, in particolare, la lettera e-bis) che riconosce il beneficio per le spese
sostenute per la frequenza delle scuole del sistema nazionale di istruzione, per un
importo annuo non superiore a euro 400 per alunno o studente.
La nuova formulazione eleva la misura dell’importo da considerare, ai fini del calcolo
della detrazione, a euro 564 per l'anno 2016, a euro 717 per l'anno 2017 e a euro 786
per l'anno 2018 e a euro 800 a decorrere dall'anno 2019.
ELIMINAZIONI AUMENTI IVA E ACCISE PER L'ANNO 2017
Si interviene sulle clausole di salvaguardia che disponevano, a partire dal 2017, aumenti
di IVA ed accisa sulla benzina con piombo e sul gasolio usato come carburante. In
particolare, si differisce dal 1° gennaio 2017 al 1° gennaio 2018:
• l’incremento di tre punti percentuali dell'aliquota IVA del 10%;
• l’incremento dell'aliquota IVA del 22% rimodulandolo come segue: un aumento di tre
punti percentuali dal 1° gennaio 2018 e di ulteriori 0,9 punti percentuali dal 1°
gennaio 2019.
Viene infine abrogata la disposizione che prevede, per il periodo dal 1º gennaio 2017 al
31 dicembre 2018, l'aumento delle accise sulla benzina, sulla benzina con piombo e sul
gasolio usato come carburante in misura tale da determinare maggiori entrate nette non
inferiori a 220 milioni di euro per l’anno 2017 e a 199 milioni di euro per l'anno 2018.
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Le prossime scadenze
15 dicembre 2016 FATTURAZIONE DIFFERITA – IVA
Emissione delle fatture differite riguardanti beni spediti o
consegnati nel mese precedente
REGISTRAZIONE CORRISPETTIVI
Registrazione delle operazioni per le quali sono stati rilasciati
lo scontrino o la ricevuta fiscale nel mese precedente
REGISTRAZIONI CONTABILI ASD
Registrazione dei corrispettivi e dei proventi derivanti
dall’esercizio dell’attività commerciale del mese precedente
da parte delle Associazioni Sportive Dilettantistiche
16 dicembre 2016 VERSAMENTO MENSILE – IVA
Liquidazione e versamento dell’IVA relativa al mese
precedente. Versamento telematico
RITENUTE SUI REDDITI DI LAVORO AUTONOMO, DIPENDENTE E SU
PROVVIGIONI
Il versamento riguarda le ritenute sugli importi corrisposti il
mese precedente. Versamento telematico
VERSAMENTO CONTRIBUTI LAVORO DIPENDENTE – INPS
Versamento dei contributi previdenziali e assistenziali.
Versamento telematico
VERSAMENTO CONTRIBUTI GESTIONE SEPARATA – INPS
Versamento dei contributi da parte dei committenti titolari di
partita IVA. Versamento telematico