qui quotidiano 25 aprile

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Editoriale Q ui quotidiano Direttore Responsabile Giuseppe Tagliente Reg. al Tribunale di Vasto n.102 del 22/06/2002 Redazione: Corso Italia n.1 Vasto Tel & Fax 0873.362742 Pubblicità: Editoriale Quiquotidiano Corso Italia 1,Vasto www.quiquotidiano.it mail: [email protected] 25 Aprile 2013 Anno 10 -N.21 Enrico Letta Presidente Politica pag.3 Abruzzo pag.5 Ombrina allarme rosso continua in seconda BASTA CON L’ODIO Tullio Accademy Casalbordino Sport pag.9 SIAMO TUTTI ITALIANI 25 APRILE 2013 Si celebra oggi una delle feste laiche” più impor- tanti, il 25 aprile, anniver- sario della “Liberazione” e due rapide considera- zioni mi va proprio di far- le in considerazione del contesto politico in cui ricade quest’anno. Nata 68 anni fa come Festa della Nazione capace di liberarsi dall’oppressio- ne e per salutare l’uscita dalla guerra, la ricorrenza è stata spesso invece ca- ricata strumentalmente di significati di parte a seconda delle circostanze e delle convenienze poli- tiche, soprattutto quando la sinistra - il PCI in parti- colare – aveva necessità di rispolverare tutta la reto- rica dell’antifascismo per uscire dall’isolamento e rivendicare un suo diritto ad esistere e ad esercitare un ruolo pur in un clima di guerra fredda e di con- trapposizione internazio- nale tra blocchi. Mutata la situazione internazionale con l’abbattimento del muro di Berlino alla fine degli anni Ottanta, la Fe- sta riassunse poi toni e significati improntati più alla riconciliazione tra gli italiani che evocativi del- la Guerra civile, anche perché un revisionismo storico di insospettabile provenienza come quello che ha visto in prima fila Giampaolo Pansa, ne ave- va rintracciato e ricostru- ito aspetti non proprio edificanti. Il discorso di Silvio Berlusconi a Onna, la frazione più colpita dal terremoto dell’Aquila del 6 aprile 2009, rappresen- tò l’acme di questa riedi- zione in chiave primige- nia del 25 aprile. “I tempi sono maturi perché la Festa della Liberazione

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Page 1: Qui Quotidiano 25 Aprile

Editoriale

Quiquotidiano

Direttore ResponsabileGiuseppe Tagliente

Reg. al Tribunale di Vasto n.102del 22/06/2002

Redazione:Corso Italia n.1 Vasto

Tel & Fax 0873.362742Pubblicità:

Editoriale QuiquotidianoCorso Italia 1, Vasto

www.quiquotidiano.itmail: [email protected]

25 Aprile 2013Anno 10 -N.21

Enrico Letta

Presidente

Politica pag.3 Abruzzo pag.5

Ombrinaallarme

rossocontinua in seconda

Basta con l’odio

TullioAccademyCasalbordino

Sport pag.9

Siamo tutti italiani

25aprile

2013

Si celebra oggi una delle feste laiche” più impor-tanti, il 25 aprile, anniver-sario della “Liberazione” e due rapide considera-zioni mi va proprio di far-le in considerazione del contesto politico in cui ricade quest’anno. Nata 68 anni fa come Festa della Nazione capace di liberarsi dall’oppressio-ne e per salutare l’uscita dalla guerra, la ricorrenza è stata spesso invece ca-ricata strumentalmente di significati di parte a seconda delle circostanze e delle convenienze poli-tiche, soprattutto quando la sinistra - il PCI in parti-colare – aveva necessità di rispolverare tutta la reto-rica dell’antifascismo per uscire dall’isolamento e rivendicare un suo diritto ad esistere e ad esercitare un ruolo pur in un clima di guerra fredda e di con-trapposizione internazio-nale tra blocchi. Mutata la situazione internazionale con l’abbattimento del muro di Berlino alla fine degli anni Ottanta, la Fe-sta riassunse poi toni e significati improntati più alla riconciliazione tra gli italiani che evocativi del-la Guerra civile, anche perché un revisionismo storico di insospettabile provenienza come quello che ha visto in prima fila Giampaolo Pansa, ne ave-va rintracciato e ricostru-ito aspetti non proprio edificanti. Il discorso di Silvio Berlusconi a Onna, la frazione più colpita dal terremoto dell’Aquila del 6 aprile 2009, rappresen-tò l’acme di questa riedi-zione in chiave primige-nia del 25 aprile. “I tempi sono maturi perché la Festa della Liberazione

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2 Qui25 Aprile 2013Prima pagina

continua dalla prima

E’ morto ieri mattina il mio amico Teodoro Buontempo e la notizia mi ha profondamente turbato perché per me e per quelli della mia generazione Teo ha rappresentato un esempio piuttosto che un amico o un fratello maggiore; un modello di militanza organica ed integrale al quale abbiamo sempre guardato con ammirazione e con la consapevolezza che mai l’avremmo potuto interamente mutuare ed adattare a noi. Teodoro era la politica allo stato puro, nella sua idealità più alta, nella sua accezione mistica, nella pratica francescana, nell’adesione totale ai valori ed ai principi di una Destra politica che negli anni Sessanta e Settanta era nel ghetto riservato agli emarginati, agli eretici, agli sconfitti ma nel quale fremevano passioni e tormenti. A lui devo, come tanti di quella stagione, moltissimo per quanto riguarda la mia crescita personale e politica e per questo non cesserò mai di ringraziarlo e di portarmelo nel cuore. Vivo, come se non fosse mai morto, perché quelli che si portano nel cuore non muoiono mai.

Peppino Tagliente

Arrivederci Teo

diventi festa di libertà – disse l’allora presidente del Consi-glio - La Resistenza è un valo-re fondante della Costituzione ma bisogna avere rispetto per tutti i combattenti, fossero essi partigiani o repubblichini …” Contrariamente a quel ch’era lecito aspettarsi, quel discorso segnò l’inizio di una nuova ma-nipolazione. Terrorizzata dalla popolarità che in quel momen-to godeva infatti il leader del centro destra, la sinistra mise in pratica con successo un’ope-razione d’immagine tendente a identificare il fascismo con il berlusconismo. Le manifesta-zioni di piazza al canto di “Bella ciao…” e la riproposizione di un armamentario di slogans che si riteneva in cantina han-

no poi accompagnato la fine del governo Berlusconi sino alla celebrazione delle elezioni nel febbraio scorso, ripropo-nendo il teorema che quando la sinistra non sa proporre ar-gomenti e proposte non riesce che a lanciare anatemi ed insul-ti. La storia è poi andata a finire come si sa. Bersani ha perso le elezioni, la presidenza del Con-siglio dei Ministri e la segrete-ria del partito ed il Pd stesso rischia adesso di dissolversi come neve al sole. L’antifasci-smo non ha funzionato, l’anti-berlusconismo ha stancato e la situazione politica ed econo-mica è arrivata ad un punto di pericolosità tale che non con-viene più a nessuno scherzare. Le parole del presidente Na-politano appena rieletto rivol-te ai parlamentari hanno mes-

so tutti di fronte alle proprie responsabilità quando ha chie-sto loro di “…offrire, al paese e al mondo, una testimonianza di consapevolezza e di coesio-ne nazionale”, stigmatizzando poi come quanto sta accaden-do in Italia sia “il riflesso di un paio di decenni di contrapposi-zione - fino allo smarrimento dell’idea stessa di convivenza civile - come non mai faziosa e aggressiva, di totale incomu-nicabilità tra schieramenti poli-tici concorrenti”. Sarà in grado l’intera classe politica italiana di andare incontro a questa richiesta accorata? Il 25 aprile 2013 potrebbe essere l’inizio di un’inversione di tendenza definitiva e l’avvio di una fase nuova della vita nazionale.

E.B.

Page 3: Qui Quotidiano 25 Aprile

Politica 3Qui 25 Aprile 2013

Il presidente Giorgio Napolitano ha scelto Enrico Letta. Il vicese-gretario del Pd è salito ieri dopo mezzogiorno al Quirinale, dove ha ri-cevuto l’incarico di for-mare il nuovo governo, esattamente due mesi dopo le elezioni. Smen-tito quindi il pronosti-co che la scelta sareb-be caduta su Giuliano Amato. Letta è nipote di Gianni Letta e si può quindi definire come un tosco-abruzzese in quanto abruzzese di solide radici marsicane ma nato a Pisa. Il presi-dente incaricato ha ac-cettato con riserva e dovrebbe tentare la strada del governo di larghe intese di cui si parla da più giorni, almeno a sentire la dichiarazione all’uscita dal Qui-rinale: “Ho accettato, ma sento questa responsabilità più forte delle mie spalle. La prima esi-genza è dare risposte sul fron-te dell’economia”. “La seconda restituire credibilità alla politica agli occhi del Paese”. Riduzione

del numero dei parlamentari, revisione del bicameralismo, nuova legge elettorale le prio-rità del programma del governo che dovrebbe costituire. Enrico Letta è nato a Pisa il 20 agosto del 1966. È stato Ministro per le Politiche Comunitarie del Go-verno D'Alema I, diventando il più giovane Ministro della sto-ria della Repubblica. Successiva-mente è stato Ministro dell'In-

EnRiCo lEtta PRESiDEntEUn tosco-abruzzese al governo

dustria dei Governi D'Alema II ed Amato II, europarlamentare nel gruppo Alleanza dei Libera-li e Democratici per l'Europa, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri del Governo Prodi II. Attualmente ricopre la carica di deputato alla Camera nel Par-tito Democratico, del quale è stato sino a qualche giorno fa vicesegretario nazionale.

a sospensione sine die e sine spe ( senza termine e senza speranza) del Servi-

zio di Audiometria nell’Ospe-dale San Pio di Vasto continua a far parlare ed è di nuovo all’origine di una polemica tra Peppino Tagliente ed il diret-tore generale della Asl, Fran-cesco Zavattaro. “ Sono più di due mesi – incalza il consiglie-

Tagliente insiste sulla riapertura del servizio di Audiometria

re regionale – che il Servizio è fermo per motivi che atten-gono ad un congedo per motivi di salute della professionista in-caricata, ma la direzione azien-dale non provvede ad una so-stituzione interinale al fine della riattivazione delle prestazioni. Ho inviato sin dai giorni scorsi una nota di pro memoria al ma-nager, ma sono ancora in attesa

di una risposta che spero arri-vi in termini di comportamen-ti concludenti piuttosto he di assicurazioni verbali, cioè con la riattivazione del servizio. Ogni ulteriore ritardo mi raf-forzerà nel sospetto che vi sia da parte dei vertici della Asl una colpevole negligenza nei confronti della struttura sani-taria del vastese.”

L

Page 4: Qui Quotidiano 25 Aprile

4 Qui25 Aprile 2013Vasto

4 persone sono state denunzia-te all’Autorità Giudiziaria e 30 violazioni amministrative sono state contestate ad altrettanti soggetti costituiscono in sintesi il bilancio delle attività portate a compimento dal Comando di Polizia Urbana nei primi 100 giorni dell’anno 2013 sul terri-torio comunale. Nel rassegnare questi dati il responsabile del Nucleo di Polizia Amministra-tiva, ten. Antonio Di Lena ha ritenuto di precisare anche che nel periodo che va da gennaio ad aprile sono stati eseguiti 36 controlli dedicati, anche median-te appostamenti in borghese e riprese video-fotografiche, che hanno permesso di individuare i responsabili di fatti illeciti e di

Risultati del contRollo sui Rifiuti

accertare 30 violazioni ammini-strative, per i casi meno gravi, e 3 reati, a fronte dei quali sono state denunciate all’autorità giu-diziaria 4 persone. Le ipotesi di reato o di illecito hanno riguar-dato sia il fenomeno dell’ab-bandono dei rifiuti sia quello di smaltimento di rifiuti speciali, sia ancora quello del cosiddetto “pendolarismo nel conferimen-to dei rifiuti” manifestatosi a seguito della introduzione del sistema di raccolta differenziata. Secondo l’ufficiale della polizia urbana l’azione di controllo e di contrasto delle condotte illecite,che continueranno su tutto il territorio comunale, si avvarrà nei prossimi mesi anche di sistemi di video-sorveglianza,

L’azione della Polizia Urbana va estesa allo stesso Comunedelle segnalazioni dei cittadini e dell’ausilio degli Ispettori Am-bientali Volontari, i quali hanno già dato un notevole contributo in questa prima fase dell’opera-zione. Un buon lavoro, dunque, di cui va dato volentieri atto alla forza di polizia locale, alla quale però dobbiamo racco-mandare di effettuare controlli su alcune discariche create dal Comune stesso in molte parti della Città. Una per tutte, quella a cielo aperto tra il palazzetto dello sport e la piscina comuna-le, ma potremmo andare avanti con almeno una ventina di casi analoghi, che ci riserviamo di segnalare anche con l’ausilio di fotografie in assenza di un in-tervento di polizia.

Prosegue con Diego De Sil-va, scrittore, sceneggiatore e giornalista, la rassegna i Gio-vedì Rossettiani, promossa dal Centro europeo di studi rossettiani di Vasto e dedica-ta quest’anno al ‘dolce Sud’. L’appuntamento è come sem-pre alle 18 alla pinacoteca di Palazzo d’Avalos. Diversi i ro-manzi pubblicati da De Silva con Einaudi, tra cui La donna di scorta (2001), ‘Certi bam-bini’ (2001) con cui ha vinto il premio selezione Campiello, ‘Voglio guardare’ (2002), ‘Da un’altra carne’ (2004), ‘Non avevo capito niente’ (2007).. Nel 2010 è uscito ‘Mia suo-cera beve’ e nel 2011 ‘Sono contrario alle emozioni’. Di

quest’anno, invece, ‘Mancarsi’, una storia d’amore tra Nicola e Irene, due persone fatte l’una per l’altra ma che non lo sanno e si sfiorano senza incontrarsi. Da alcuni romanzi di De Silva sono stati tratti film di successo come ‘Certi bambini’, diretto da An-drea e Antonio Frazzi e vincito-re di premi nazionali e interna-zionali tra cui l’Oscar europeo e due David di Donatello. Con An-tonio Pascale e Valeria Parrella ha scritto lo spettacolo teatrale ‘Tre terzi’, per la regia di Giusep-pe Bertolucci. Collabora inoltre con il quotidiano Il Mattino. Oggi sarà Franco Nasi a introdurre e intervistare Diego De Silva. L’ul-timo incontro ci sarà il 2 maggio con Franco Armino.

De Silva ai Giovedì Rossettiani

Page 5: Qui Quotidiano 25 Aprile

ombrina è allarme rosso Appello del Wwf agli ambientalisti

Proprio in questi ore viene redatto il Decreto ministeriale che darà seguito ai pareri della Commissione Via nazionale sul contestatissimo progetto petrolifero Ombrina da realizzare sulla costa dei trabocchi. Lo scorso 3 aprile la Commissione Via (Valutazione impatto ambientale) nazionale ha emesso un nuovo parere positivo, il secondo, così il Ministero dell’Ambiente conferma la linea: “Con l’entrata in vigore dell’art.35 della Legge n.134/2012 è stata riavviata in data 22/11/2012 la procedura di Via ed è stato successivamente espresso parere positivo con prescrizioni n. 1154 del 25/01/2013 dalla Commissione Tecnica di Verifica dell’Impatto Ambientale. A seguito del parere inviato dalla regione Abruzzo in data 04/03/2013 la Commissione ha svolto un supplemento istruttorio conclusosi con il parere n. 1192 del 03/04/2013 che conferma il precedente espresso in data 25/01/2013 e precisa il quadro prescrittivo in merito alle autorizzazioni alle emissioni in atmosfera.” Sul piede di guerra il Wwf regionale che chiama all’appello cittadini, associazioni ed enti locali per una mobilitazione permanente volta a bloccare, una volta per tutte, l’iniziativa. “É veramente grave non ascoltare la voce di una comunità che si vede piovere addosso un progetto che non vuole, allarmante non solo per l’ambiente abruzzese, ma per la sua economia l’organizzazione

definisce sconcertante che la mobilitazione degli abruzzesi contro le trivelle, tenuta a Pescara 10 giorni fa sia stata presa in alcuna considerazione dal Ministero dell’ambiente _ totalmente refrattario alla volontà dei cittadini e delle istituzioni abruzzesi. Viene minato alla base il procedimento di valutazione d’impatto ambientale che dovrebbe vedere al centro delle decisioni la partecipazione dei cittadini” denunciano gli ambientalisti.“Devono essere i cittadini e non i petrolieri a decidere del futuro della propria regione _ fa eco dagli Stati Uniti la ricercatrice Maria Rita D’Orsogna che suggerisce di sviluppare la battaglia su tutti i fronti abruzzesi minacciati dalla petrolizzazione _ Moltissime personalità politiche sono scese in piazza contro il progetto Ombrina mare della Mog di Sergio Morandi, il 13 Aprile a Pescara.

Fra loro consiglieri regionali, senatori e deputati che hanno dichiarato la propria contrarietà alle trivelle in Abruzzo, ma ai politici è chiesto molto di più che scendere in piazza, è chiesto di agire_ la professoressa D’Orsogna indica del Decreto sviluppo del Ministro Corrado Passera l’articolo che ha riaperto la partita di Ombrina: “Questo decreto è stato votato da Fabrizio Di Stefano (PDL), Giovanni Legnini (PD), Franco Marini (PD), Andrea Pastore (PDL) e Paolo Tancredi (PDL) al Senato, mentre alla Camera i voti favorevoli sono stati di Ferdinando Adornato (UDC), Sabatino Aracu (PDL), Carla Castellani (PDL), Vittoria D’Incecco (PD), Marcello De Angelis (PDL), Giovanni Dell’Elce (PDL), Tommaso Ginoble (PD), Giovanni Lolli (PD), Paola Pelino (PDL), Maurizio Scelli (PDL), Lanfranco Tenaglia (PD), Daniele Toto (FLI) e Livia Turco

5Qui 25 Aprile 2013 Abruzzo

Page 6: Qui Quotidiano 25 Aprile

(PD). A suo tempo, nessuno di loro ha manifestato alcuna preoccupazione o sollevato domande riguardo gli effetti dell’art. 35 sulla petrolizzazione dei mari Abruzzesi. Non è un controsenso prima approvare le norme che lasciano la strada aperta alle trivelle in mare e poi sfilare contro le sue conseguenze? Ancora più grave il comportamento e la mancanza di coerenza a livello regionale. Opporsi contro Ombrina è sacrosanto, ma la Regione ha concesso alla Mog l’esclusione alla Via, di fatto spianando la strada alle esplorazioni petrolifere fra Pineto e Roseto secondo la concessione Villa Mazzarosa, nella riserva naturale del Borsacchio. Altre trivelle sono state approvate per la concessione Aglavizza-Civita 1 nel Vastese. L’iter è invece ancora aperto per la trivellazione di 4 pozzi di stoccaggio nei pressi di Cupello da parte della Stogit nonché l’aumento della pressione di pompaggio in quelli già esistenti. La Mog ha altre concessioni che intende sviluppare in Abruzzo fra cui i permessi Civita, Agnone e San Buono, nell’entroterra teatino fra Bomba, Castiglion Messer Marino, Vasto e che include parte del Molise e Colle dei Nidi, centrata su Nereto, nel teramano. Di fatto, l’autorizzazione di queste concessioni a terra spetta alla Regione Abruzzo. Nei mesi scorsi i ministeri romani hanno ripetutamente

sollecitato l’Abruzzo a mandare pareri. Dai siti ufficiali però appare che questi solleciti siano caduti nel vuoto (ndr o comunque risultano tardivi). Perché la regione Abruzzo ha agevolato la Mog nel Borsacchio, tace su altre concessioni e al contempo molti dei membri del Consiglio regionale si oppongono ad Ombrina e solo ad Ombrina? Si pensa forse che trivellare Ombrina sia più grave che trivellare la riserva del Borsacchio? O che ci sono due pesi e due misure, in base al livello di opposizione popolare? Gianni Chiodi aveva promesso: “contrasteremo ogni forma di trivellazione” nel 2010. Finora questa promessa non è stata mantenuta. Un tentativo di rimediare sarebbe revocare tutte le concessioni date in terraferma, finalmente opporsi a quelle in itinere, e di rendere vera la sua tanto decantata legge antitrivelle” Conclude la ricercatrice oggi impegnata in California.

Qui25 Aprile 2013Abruzzo6

Rassegna St...ramba

a cura di Piero Lisandrini

NAPOLITANO STRIGLIA I PARTITI:

BASTA CON I TATTICISMI

Il Paese dei capannelli …

CAOS DEMOCRAT – POLEMICA SU PRODI – D’LEM: ASSURDO CNDIDARLO COSI?

Da democratici a Democritici.

IVA – A LUGLIO L’AUMENTO

Hanno salvato l’Ilva con i soldi dell’Iva.

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7Qui 25 Aprile 2013 Economia

Le imprese alberghiere sono al collasso, la pressione fiscale è diventata insostenibile: è questa la denuncia delle Associazioni di Categoria del Turismo Abruzze-si – Assoturismo Confesercenti Abruzzo, Federalberghi Con-fcommercio Abruzzo e Feder-turismo Confindustria Abruzzo.Nell’ultimo anno il settore è stato messo a dura prova dall’Imu, che ha debuttato lo scorso anno insieme alla Tassa di Soggiorno (che ha visto in Abruzzo la sottoscrizione di un Protocollo proprio per tutela dei Turista), e ora si aggiunge anche la Tares che secondo le prime stime, con il passaggio dal sistema Tarsu-Tia, comporterà un deciso aumento della tas-sazione di 30- 40 centesimi al

metro quadro: un incremento stimato di circa il 14% per una famiglia di tre componenti, ma in caso d’adozione dell’aliquo-ta massima può arrivare anche al 19%. Rinviare a Luglio il pa-gamento della Tares non basta – denunciano ancora le associa-zioni di categoria delle imprese turistiche - perchè purtroppo dobbiamo costatare che non è stata riservata alcuna attenzio-ne al nostro settore: il Gover-no non si è preoccupato affatto dell’ulteriore, irreparabile dan-no che si rischia di infliggere al settore alberghiero che risente della diminuita capacità di spesa delle famiglie e di una situazio-ne competitiva in cui la variabile prezzo emerge come un fattore determinante per la scelta della

le tasse mettono a Rischioanche le impRese tuRistiche

Le associazioni di categoria abruzzesi del turismo sollecitano un intervento decisivo del governo

destinazione di vacanza.Senza considerare poi che le imprese alberghiere risentono pesantemente di una Legge Fi-nanziaria che non prevede alcu-na risorsa a favore del settore e di uno svantaggio fiscale rilevan-te rispetto ai paesi concorrenti, che è una costante da anni, che rende la situazione ancora più grave.Il nostro appello va al Gover-no, alla Regione, affinché si im-pegnino con concretezza nella riduzione della spesa pubblica improduttiva tale da permette-re la riduzione del carico fiscale sulle imprese e il concreto per-seguimento di un unico obietti-vo: la ripresa economica, di cui il turismo ècertamente un im-portante volano.

Page 8: Qui Quotidiano 25 Aprile

Gaetano Memmo in mostra alle Scuderie Aragona

Ad iniziativa del Comitato Premio Vasto di Arte Contemporanea e del Comune, è stata allestita presso le sale delle Scuderie di Palazzo Aragona una mostra antologica sulle opere del maestro Gaetano Memmo, uno dei protagonisti della pittura figurativa contemporanea abruzzese. Memmo è nato a Chieti dove ha compiuto gli studi artistici ed insegnato all’Istituto Statale d’Arte per trentuno anni nella sezione pittura. La sua attività espositiva inizia subito dopo la guerra e da allora è continuata sino ad oggi vantando apprezzate presenze alle più importanti manifestazioni artistiche regionali e nazionali. Ha lavorato anche nello studio di Tommaso Cascella con il quale ha collaborato alla realizzazione del grandioso pannello in ceramica collocato presso il Palazzo Municipale di Chieti. Ha esposto diverse volte a Vasto dove nel 1990 ha allestito una

prima antologica con notevole successo di pubblico e di critica. Di lui hanno scritto: -La pittura di questo artista, pur essendo moderna, non e’ di quelle che hanno di mira soltanto l’accaparramento di false simpatie con opere piuttosto teatrali e di poco contenuto etico ed artistico. Pur nel marasma in cui versa la pittura odierna, che sembra procedere in ordine sparso alla ricerca di quella unità d’intenti, che sola può dare l’opera definitiva che indirizza e caratterizza un’epoca, questa del Memmo cerca di svincolarsi dall’opaca generalizzazione che incombe. Fra i tanti, Memmo eccelle a motivo che ha davvero qualcosa di nuovo, di diverso, d’importante da dire-. (R. Corti) -Gaetano Memmo, pittore, la cui espressione artistica altro non è che la realtà vista attraverso visioni e situazioni molto personali e personalizzate; è

colui che riesce a trasformare figure, paesaggi, nature morte in racconti oggettivi contornati dalla sensibilità personale del cromatismo dalla vasta gamma dei sentimenti. Dal suo lavoro, pur se accattivante, esce chiaro uno stato di ricerca cosciente sulla luce e sulla forma spesso con articolazioni di modernismo erotico ed allo stesso tempo pudico, che ci fanno sentire piu’ vicine le immagini della memoria, e che le rendono capaci di lanciare messaggi al di là della loro immediata leggibilità.- (Lino Alviani) -Non si può collocare in maniera diversa l’opera di Memmo. Essa e’ in linea con i nostri giorni, con lo scorrere delle ore. Una pittura ottimista che poggia sulle solide premesse della speranza e di alcuni dati conoscitivi in base ai quali nessuno puo’ affermare che ci siamo giocato il destino o di poter apporre sull’entrata (della vita) il -tutto esaurito-. Memmo rimette in corso le nostre domande: ripropone una nuova pedagogia, nuovi costumi e comportamenti: tende, insomma, all’affresco e nasconde le ferite in quella sua luce spiovente, in una pioggia di dardi e di- spighe. Sono tenere queste tele. Aiutano a vivere. Appese a una parete (la piu’ segreta) della nostra casa consegnano l’attualità superando il documento, alla memoria, e la riscattano dal grigio catalogo della routine.- (Domenico Rea)La mostra rimarrà aperta dal 27 aprile al 2 giugno

antologica del pittore abruzzese dal 27 aprile al 2 giugno

Qui25 Aprile 2013Cultura8

Page 9: Qui Quotidiano 25 Aprile

Qui 25 Aprile 2013 Sport

Sabato e domenica prossi-mi, come nelle precedenti due edizioni, Casalbordino ospiterà gare di promozio-ne sportiva di arti marziali, manifestazione denomina-ta ‘Fu Jow - Artiglio della Tigre’ che si svolgerà pres-so la palestra dell’Istituto Tecnico Commerciale ‘G. Spataro’. Grazie alla conso-lidata organizzazione della ‘Tullio Academy’ del mae-stro Rocco Sergio Tullio, la cittadina del Vastese ospi-terà atleti provenienti da molte regioni italiane per

ARTI MARZIALI

quello che, oramai, è con-siderato un appuntamento irrinunciabile nell’ambito delle discipline orientali. La ‘Tullio Academy’ di Ca-salbordino, nell’ottica della diffusione delle arti mar-ziali, quest’anno ha amplia-to il numero delle discipli-ne interessate: sabato si affronteranno sul tappeto di gara atleti di kickbo-xing, muay thai e mma, il giorno dopo, invece, sarà la volta del kung fu tradi-zionale e del sanda. Due giornate intense, insomma,

all’insegna di esibizioni che promettono uno spetta-colo unico, anche perché daranno il loro contributo pure i migliori atleti che si contenderanno la vittoria nella specialità free exhibi-tion, un’originale formula ideata dal maestro Tullio, unica nel suo genere, che consente a ogni parteci-pante di esibirsi nello stile e nella forma che riterrà più adatta alle proprie ca-pacità marziali.

Michele Del Piano

tullio accademy a casalBoRdinoSabato e domenica il Fu Jow - Artiglio della Tigre

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