25 aprile 2015 il nuovo il settimanale progettoil settimanale de il quotidiano immobiliare 102 25...

33
IL SETTIMANALE de il Quotidiano Immobiliare 102 25 aprile 2015 IL FUTURO DEI CENTRI COMMERCIALI (E NOSTRO) LA CASA DEI CONSUMI IL NUOVO PROGETTO DI CASA.IT EVENTI MLS AGGREGATOR A BRESCIA UNO SVILUPPO DA 190 MILIONI DI EURO IKEA CENTRES

Upload: others

Post on 30-Jul-2020

2 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

  • IL SETTIMANALEde il Quotidiano Immobiliare

    10225 aprile 2015

    Il futuro deI centrI commercIalI (e nostro)

    la casadei consumi

    Il nuovoprogettodI Casa.It

    eVenTi

    mlsaGGReGaToR

    a BresCIa uno svIluppo da 190 mIlIonI dI euro

    iKea cenTRes

  • 2S

    articoli

    rubriche

    editoriale

    l’industria dei centri commerciali in italia

    pagina 07

    ikea centres cala l’assodi roncadelle

    pagina 15

    agenti: la condivisione è oggipagina 18

    centri commerciali:dove stiamo andando?

    pagina 12

    sommarIo

    SoMMario

    nomismaoutlook flash

    qitv

    agenti immobiliari:parola d’ordine collaborazione

    pagina 22

    etica produttiva e spirito dello svago

    pagina 28

  • Milano, Hotel Scala – 14 maggio 2015

    scarica programma

    AGIDI - Associazione Italiana dei Giuristi di Diritto ImmobiliareL’Associazione riunisce i professionisti del diritto che esercitano la propria attività preva-lentemente in ambito immobiliare per favorire l’integrazione tra competenze e specializ-zazioni del diritto e garantire l’eccellenza dei servizi di consulenza e assistenza legale. Costituita nel 2011 su iniziativa di un gruppo di avvocati e notai attivi nel settore immobi-liare, AGIDI affianca le associazioni già attive nel real estate con l’intento di promuovere lo sviluppo sostenibile del sistema urbano attraverso l’adozione di norme e procedure innovative, semplici ed efficaci, la collaborazione tra soggetto pubblico e privato e la condivisione delle competenze in tutti i segmenti della filiera. AGIDI intende in primo luogo fornire agli operatori e agli investitori italiani e internazionali, ai decisori pubblici e al legislatore un supporto basato sulla condivisione e valorizzazione delle esperienze. Allo scopo di incentivare lo sviluppo e la diffusione di una vera e propria cultura giuridi-ca immobiliare AGIDI offre inoltre a Soci e stakeholder uno spazio comune di confronto attraverso la realizzazione di convegni e seminari sui temi più attuali e controversi.

    L’entrata in vigore del Regolamento 19 gennaio 2015 della Banca d’Italia sulla gestione collettiva del risparmio modifica ulteriormente il quadro normativo di riferimento degli strumenti di investimento immobiliare.

    Le conseguenze più rilevanti del nuovo quadro normativo per la finanza immobiliare in Italia sono al centro del prossimo convegno di AGIDI, che analizza le nuove procedure autorizzative per le SGR, le opportunità derivanti dall’introduzione delle SICAF nell’ordinamento italiano, l’impatto del Regolamento sulle modalità di gestione dei fondi, le novità in materia di regime fiscale e le attività di vigilanza informativa e ispettiva sull’attività di SGR, SICAV e SICAF.

    Gli ampi rinvii alla disciplina sovranazionale evidenziano il progressivo allineamento della normativa nazionale a quella degli altri Paesi europei e, di conseguenza, una maggiore competitività, flessibilità e attrattività dei veicoli per gli investitori.

    Associazione Italiana dei Giuristi di Diritto Immobiliare

    AGIDIwww.agidi.org

    E’ un’iniziativa di

    Relatori

    Riccardo Delli Santi,Presidente AGIDIAvvocato STUDIO LEGALE DELLI SANTI

    Emanuela Molinaro, Socia AGIDIPartner Real Estate ORRICK

    Davide Braghini, Socio AGIDIAvvocato GIANNI ORIGONI GRIPPO CAPPELLI & PARTNERS

    Alessandro Matteini, Vice-Presidente AGIDI Partner Real Estate BAKER & McKENZIE

    Luigi Rizzi, Socio AGIDI of Counsel BAKER & McKENZIE

    Paolo Basile, Associate ANNUNZIATA, CONSO & BERNERI Docente di Diritto Commerciale UNIVERSITÀ BOCCONI

    Convegno

    LE NUOVE REGOLE PER FONDI e SICAF L’evoluzione degli strumenti di investimento immobiliare alla luce del recente regolamento di Banca d’Italia

    http://www.agidi.orghttp://www.ilqi.it/r/17/convegno-sicaf-programma.pdf

  • 4S

    centri commercialiper una nuova domandapossono i centri commerciali e le catene della grande distribuzione cambiare ulteriormente la faccia dell’ita-lia più di quanto non l’abbiano fatto con il loro avvento? e non ci riferiamo solo all’aspetto consumistico o alla diversa modalità dell’acquistare che questi nuovi mo-delli hanno imposto negli ultimi cinquant’anni. inten-diamo invece porre la domanda su un altro aspetto, se vogliamo più sociologico: sono in grado queste grandi superfici di vendita di intercettare la domanda di una molteplicità di classi sociali come quelle che si vanno definendo in questi anni? Oggi troviamo famiglie, single, anziani, neocoppie, clientela più esigente, extracomuni-tari che non sono solo classi nullatenenti (o quasi), ma sono soggetti che in moltissimi casi hanno raggiunto una discreta capacità di spesa. in altre parole saranno in grado i centri commerciali di offrire sugli scaffali non solo dei prodotti standard, diciamo industrializzati, ma creare anche un’offerta in linea con la domanda?attualmente ci sembra di vedere una sorta di scelta mediana che contemperi un minimo di soddisfacimen-to per tutte le categorie sopra citate, senza in realtà accontentarne nessuna. in questo senso penso che si debba lavorare molto sull’integrazione con la tecno-logia digitale andando a creare non solo un’analisi di ciò che viene comprato ma anche di ciò che il cliente vorrebbe trovare. non ci risulta che alcun tentativo in questo senso sia stato compiuto finendo, come sem-pre, per trattare il cliente come un utente e non un sog-getto interattivo. pensiamo che i prossimi cinque anni saranno decisivi per una ridefinizione delle abitudini di consumo degli italiani anche in virtù di una ripresa che si sta manifestando con sempre maggior chiarezza.

    Guglielmo Pellicciolifondatore ed editorialista de

    il Quotidiano Immobiliare

    eDitoriale

  • Convegno

    L'evoLuzionedeLLa specie

    nuovi traguardi per i centri commerciali

    relatorIGuglielmo Pelliccioliil Quotidiano Immobiliare

    Robeto ZoiaIgd sIIQ

    Massimo MorettiCnCC

    Andrea OrsaCusHman & WaKeFIeld

    Luigi CrocenCtm

    Carmen ChieregatoCogest retaIl

    Christian MocellinnCtm

    Rachele VigilantegaBettI propertY solutIons

    MARTEdì 19 MAGGIO - MILAnO

    sCoprI dI pIù

    Con il patrocino di

    il Quotidiano Immobiliare®

    partner scientifico

    Fabio TedeschiIKea Centres group

    Monica CannalireJll

    Francesca CattagniJll

    http://www.ilqi.it/convegni/c52

  • 50 60 70 80 90

    100 110 120 130 140

    gen-

    07

    mag

    -07

    set-

    07

    gen-

    08

    mag

    -08

    set-

    08

    gen-

    09

    mag

    -09

    set-

    09

    gen-

    10

    mag

    -10

    set-

    10

    gen-

    11

    mag

    -11

    set-

    11

    gen-

    12

    mag

    -12

    set-

    12

    gen-

    13

    mag

    -13

    set-

    13

    gen-

    14

    mag

    -14

    set-

    14

    gen-

    15

    num

    eri i

    ndic

    e (2

    005

    = 10

    0)

    Personale Economico Corrente Futuro

    noMiSMa outlook flaSh 6S

    nomismaouTlooK FlasH

    si consolidano i segnali di vitalità del mercato immobiliare

    Fonte: elaborazioni Nomisma su dati Istat

    clima di fiducia dei consumatori (2005 = 100)

    nei primi mesi del 2015 si sono ulteriormente consolidati i segnali di vitalità del mercato immobiliare evidenziatisi a partire dalla metà dello scorso anno. il miglioramento delle prospettive macroeconomiche, associato all’eccezionalità delle misure di politica monetaria adottate, hanno avuto un effetto positivo sugli indicatori di fiducia delle famiglie e sulle scelte allocative del sistema bancario. Si tratta di elementi centrali nell’orientamento delle dinamiche di settore, specie in una fase in cui la precarietà della situazione reddituale di molti nuclei non può ancora considerarsi esaurita. l’impoverimento diffuso provocato da

    una recessione di durata e intensità inusitate rappresenterà, infatti, un tratto inevitabilmente condizionante degli andamenti futuri. in un paese segnato in maniera profonda dagli effetti della crisi sulla capacità produttiva, il processo di risalita sarà necessariamente graduale e a tratti farraginoso. È bene al proposito sgomberare il campo da equivoci: nessuna crescita travolgente è alle viste, niente di nemmeno paragonabile alla prepotente ascesa che ha caratterizzato gran parte dello scorso decennio. il lascito di quella fase rappresenta un fardello destinato ad influenzare in misura rilevante l’operatività dei prossimi anni.

  • 7S

    Un settore dai dati sorprendenti

    di Guglielmo Pelliccioli

    l’industria deicentri commerciali

    in italia

    cominciamo dai numeri perché esprimono con mag-gior enfasi le dimensioni del settore:

    - numero di centri commerciali in italia = 969;- mq di gla totale in italia =15.800.000;- valore stimato dei centri commerciali italiani = 40 miliardi;- numero di dipendenti impiegati nei centri commer-ciali in italia, inclusa l’ancora alimentare = 324.000 (escluso l’indotto)- affluenza anno totale italia nei centri commerciali = 1.800.000.000 visitatori- fatturato totale italia centri commerciali, incluso fatturato alimentare = 51 miliardi di euro (netto iva);- peso del settore centri commerciali italia (fatturati dei negozi) sul pil nazionale = 3,2%.

    È chiaro che con questi valori l’industria dei centri commerciali non può continuare ad essere consi-derata un segmento minore del real estate e tanto

    l’IndustrIa deI CentrI CommerCIalI In ItalIa

    massimomoReTTi

    PeRsona

    http://www.ilqi.it/quotidiano-immobiliare/cerca?search[people]=Moretti+Massimo

  • 8S

    meno dell’economia del paese. confrontando i nu-meri il valore patrimoniale del settore è di poco infe-riore a quello di tutti i fondi immobiliari italiani mentre il fatturato generato è poco più della metà di quello realizzato dall’insieme di tutte le transazioni immo-biliari che avvengono annualmente in italia. con una differenza sostanziale: il fatturato originato dai centri commerciali è un’attività di consumo mentre quello che si realizza con le compravendite è un puro scam-bio di denaro che non crea lavoro e occupazione se non in minima parte.al di là del gradimento o della frequentazione che ciascuno di noi ha verso queste strutture non si può non rilevare che esse abbiano rappresentato per le ultime due generazioni di italiani una vera e propria rivoluzione nelle abitudini delle persone, in particola-re delle famiglie. non solo in chiave di nuovi modelli di acquisto ma proprio come fenomeno sociale: se-condo i dati che ci fornisce il cncc ogni giorno dai 4 ai 6 milioni di persone si spostano in macchina per recarsi a un centro commerciale dedicandovi circa 2 ore del loro prezioso tempo.È presumibile che non esista un fenomeno di carat-tere privato che oggi impatti così, volontariamente, nella quotidianità delle persone. “È una responsabili-tà anche nei confronti dei nostri dipendenti e dell’im-portante indotto che generiamo – ha dichiarato a il Settimanale il presidente di cncc Massimo Moretti – ma anche sul pil complessivo del nostro paese,

    l’IndustrIa deI CentrI CommerCIalI In ItalIa

    socieTà

    cncc

    http://www.ilqi.it/quotidiano-immobiliare/cerca?search[companies]=CNCC+-+Consiglio+nazionale+dei+centri+commerciali

  • 9S

    basti pensare alla sola incidenza del fatturato dei no-stri negozi (escludendo l’indotto, i servizi, l’aspetto immobiliare ecc.)”.in questo contesto di mercato, sicuramente positi-vo, pesano però alcune difficoltà che in parte sono comuni ad altri settori come ad esempio, una su tut-te, la normativa regionale. Dichiara ancora Moretti: “non è accettabile che, se lavoriamo con un centro commerciale in piemonte o emilia, passi la stessa differenza, normativamente, come investire in au-stria e in francia. il titolo V ha creato un’enorme complessità, sotto questo aspetto, che determina un costo di comprensione e gestione non più accettabi-le: ovviamente ogni regione ha pensato bene di legi-ferare con norme che fossero per tutte le nostre 20 regioni assolutamente differenti (pensate che sfor-zo di fantasia…). Come del resto troppi uffici pubblici (lasciatemi citare le uSl e i Vigili del fuoco) danno interpretazioni spesso non convergenti della stessa norma. considerando che circa 80% degli investitori, almeno nell’ultimo anno, sono stranieri, risulta quan-tomeno difficile far capire questi meccanismi: quindi serve assolutamente uno sforzo, ai livelli superiori, per garantire più omogeneità e semplicità, uscendo dal concetto di paese poco comprensibile”. l’industria dei centri commerciali sul piano degli in-vestimenti nel 2014 è stata trainante: dei 5,3 miliardi di euro complessivi, il retail è stata una componente che ha pesato per circa 2.3 miliardi e di questi i cen-

    l’IndustrIa deI CentrI CommerCIalI In ItalIa

  • 10S

    tri commerciali sono stati scambiati per 1,5 miliardi, esattamente quanto il mercato degli uffici.“abbiamo un ruolo importante di sostegno e spin-ta dell’intero comparto del real estate – dichiara an-cora il presidente del cncc – facciamo arrivare per la maggior parte investitori stranieri, che apportano risorse nel nostro paese spesso in un’ottica di me-dio lungo termine, portando (e pretendendo) le best practice internazionali”. a livello urbanistico il settore sta diventando anche in italia (mentre all’estero è un fenomeno già ampia-mente diffuso) una sorta di cerniera del territorio con realizzazioni di fortissima riqualificazione urbana: dove c’erano realtà degradate o dismesse nel tes-suto urbano spesso il centro commerciale apportare bellezza architettonica, sicurezza e, soprattutto, ren-dere quegli spazi vissuti, per tante ore della giornata, da tante persone. “con il progressivo recupero fun-zionale delle città – conclude Moretti – finalmente non saremo più relegati nelle periferie ma potremo dire la nostra per il rilancio del tessuto dei nostri cen-tri urbani nonché nella valorizzazione del portafoglio immobiliare dello Stato. Ma, nonostante quanto so-pra, quanti ostacoli! Soprattutto dalla pubblica am-ministrazione, che dobbiamo fronteggiare. ostacoli che certamente l’e-commerce non incontra: bizzarro, non si sa bene quante imposte paghino e soprattutto dove (mentre qui in italia sono tantissime, a partire dall’imu), ma chissà perché a loro è concesso tutto. perché nessuno ne parla?”.

    l’IndustrIa deI CentrI CommerCIalI In ItalIa

  • 11S

    Carmen Chieregato di Cogest Retail, Paolo Mutti di Arcotecnica e Alberto Albertazzi di Svicom sono stati i primi tre ospiti intervenuti al ciclo di trasmis-sioni organizzato da ilQi presso lo stu-dio tV per parlare dei temi riguardanti i centri commerciali italiani. in questa trasmissione si sono volute approfon-dire le tematiche legate alla gestione dei centri commerciali. una gestione che è divenuta “centrale” in questi anni di mercato di crisi dei consumi e che ha saputo creare valore (o almeno man-tenere il valore) anche in strutture che non avevano tutte le qualità per eccel-lere. fortunatamente le visite dei con-sumatori stanno aumentando costan-temente, ma non così i fatturati. “non ci sono ancora dati ufficiali del 2015 sul settore – commenta alberto albertazzi – ma certamente riscontriamo un nu-mero crescente di visitatori nei centri commerciali italiani anche se non un pari aumento dei fatturati. rispetto agli

    anni precedenti la situazione generale è comunque sicuramente migliorata. c’è un ritorno degli investitori internazionali che ora cominceranno guardare anche oltre le solite location principali”. “oggi il lavoro di un gestore – dice carmen chieregato – è notevolmente più fati-coso e veloce rispetto al passato ma è anche molto più importante. la gestio-ne attiene a molteplici aspetti tra cui la parte tecnica, quella amministrativa, quella relativa a tutti gli aspetti gestio-nali (in primis la sicurezza), nonché la comunicazione ed il marketing. impor-tantissimo anche l’aspetto legato alla certificazione energetica e all’efficienza del centro commerciale”.  “Noi stiamo cercando anche di lavorare su prodot-ti innovativi e su nuovi brand – conclu-de Paolo Mutti  – per quanto riguarda i centri commerciali esistenti oggi in italia ritengo ci siano molte possibilità di refurbishment e creazione di valore, anche se c’è spazio per nuovi sviluppi”.

    i gestori vedono un trend positivo

    l’IndustrIa deI CentrI CommerCIalI In ItalIa

    CLICCA PER VEDERE LA PUNTATA

    http://www.ilqi.it/tv/179583http://www.ilqi.it/tv/179583

  • 12S

    Riflessioni sul futuro del settoreal convegno de ilQI e NCTM

    di Pietro Zara

    centricommerciali:dove stiamo

    andando?

    il centro commerciale, come la specie, evolve. e come nel noto processo biologico, le nuove forme che si rivelano vincenti si trasmettono agli sviluppi futuri; anzi, con forza anche maggiore rispetto all’evoluzio-ne darwiniana, si diffondono orizzontalmente anche ai centri già esistenti attraverso processi di rinnova-mento. le strutture che non si adattano alle nuove esigenze invecchiano in fretta e finiscono per non at-trarre né clienti né brand né investitori. Dopo l’ondata di nuovi centri commerciali che ha investito l’italia, quali sono i traguardi raggiunti oggi da queste strut-ture, alla luce delle mutate esigenze della clientela che li frequenta? e quali sono gli obiettivi futuri a cui i nuovi (e vecchi) centri commerciali devono tendere per rispondere alle leggi della sopravvivenza?attorno a queste domande ruoterà “L’evoluzione del-la specie: nuovi traguardi per i centri commerciali”, il convegno che il Quotidiano immobiliare e nctM Studio legale associato organizzano il prossimo 19 maggio a Milano con il patrocinio del cncc.

    CentrI CommerCIalI: dove stIamo andando?

    MarteDì19 Maggio

    MILAnO

    conVeGnol’evoluzIonedella specIe

    Sede nctMVia agnello, 12

    Milano

    ORE 09:00 - 13:00

    ISCRIVITI ORA!

    http://www.ilqi.it/convegni/c52http://www.ilqi.it/convegni/c52

  • 13S

    “i centri commerciali – spiega roberto zoia di IGd sIIQ – si sono confermati un punto di riferimento per i consumatori anche nel 2014, come dimostrano il dato relativo agli ingressi (sostanzialmente stabi-li) e i fatturati (che hanno registrato un andamento positivo per quattro trimestri consecutivi). il settore retail, inoltre, è stato al centro di un forte interes-se da parte degli investitori esteri, che hanno visto l’alto potenziale di crescita del comparto dei centri commerciali italiani. noi proprietari dobbiamo con-tinuare a investire per rispondere in modo positivo alle richieste di una clientela sempre più esigente. la vera sfida sarà far diventare sempre più moderni i nostri centri, rendendoli più efficienti e sostenibili da un punto di vista dei consumi e della gestione, oltre che più dinamici e connessi con gli utenti, e arricchendoli con un’offerta completa che includa anche servizi, per trasformare la visita a un centro commerciale in una vera e propria esperienza per il consumatore”.

    Ma cosa cerca oggi il cliente? Secondo carmen chieregato di coGest retail “il ridimensionamento del potere d’acquisto (con il quale abbiamo dovuto confrontarci dall’inizio della crisi economica) non implica un ridimensionamento delle aspettative e degli standard di servizio a cui i consumatori finali si sono abituati. per i gestori di centri commercia-li, questo richiede in primo luogo una capacità di lettura del mercato e dei trend, e quindi velocità di reazione: solo il restyling commerciale e la gestione

    CentrI CommerCIalI: dove stIamo andando?

    RobeRTo zoia

    PeRsona

    socieTà

    iGd siiq

    caRmen cHieReGaTo

    PeRsona

    http://www.ilqi.it/quotidiano-immobiliare/cerca?search[people]=Zoia+Robertohttp://www.ilqi.it/quotidiano-immobiliare/cerca?search[companies]=IGD+SIIQhttp://www.ilqi.it/quotidiano-immobiliare/cerca?search[people]=Chieregato+Carmen

  • 14S

    possono consentire di mantenere up to date strut-ture magari realizzate 10 o anche solo 5 anni fa. Ma non è tutto: sul fronte opposto, i gestori devono tenere conto delle proprietà, a loro volta reduci da un cambio generazionale. ai vecchi sviluppatori si sono sostituiti investitori e fondi, che guardano al centro con un orizzonte temporale di pochi anni e all’ottimizzazione dei costi come a un elemento ul-teriore di valorizzazione. per superare la prova di un mercato in rapida evoluzione, il gestore deve sapere operare su più livelli contemporaneamente, dotarsi di strumenti di analisi e decisionali all’avanguardia, esplorare nuovi format e nuove strategie di gover-nance”.

    “il mercato retail comincia a rialzarsi, ci guarda e ci accorgiamo che è drammaticamente cambiato – aggiunge monica cannalire di Jll – no, non sarà più come prima. Ma, secondo noi, potrebbe esse-re ancora più eccitante e profittevole lavorare in un contesto dove affiorano diverse contaminazioni tra grande distribuzione e centro città, tra negozi fisici e online, con rinnovate strategie ed approcci. Sempre più spesso, catene retail storicamente cresciute nei centri commerciali fanno importanti investimenti in posizioni high street e, viceversa, brand in passato collocabili esclusivamente nei centri storici valuta-no location in shopping mall di alto livello. il motto, trasversale ai diversi scenari, è ‘qualità del prodotto immobiliare’ ed è questo che potrà riqualificare e valorizzare sempre più la grande distribuzione agli occhi dei prime retailer e degli investitori”.

    CentrI CommerCIalI: dove stIamo andando?

    socieTà

    coGesT ReTail

    monica cannaliRe

    PeRsona

    socieTà

    jll

    http://www.ilqi.it/quotidiano-immobiliare/cerca?search[companies]=Cogest+Retail+Srlhttp://www.ilqi.it/quotidiano-immobiliare/cerca?search[people]=Cannalire+Monicahttp://www.ilqi.it/quotidiano-immobiliare/cerca?search[companies]=JLL+SpA

  • 15S

    Uno sviluppo che vale190 milioni di euro

    di Marco Luraschi

    IKea Centres Cala l’asso dI ronCadelle

    ikea centrescala l’asso di

    roncadelle

    PRoGeTTi

  • 16S

    Brescia Roncadelle Shopping è un progetto desti-nato a lasciare un segno importante nel mercato dei centri commerciali dell’area lombarda, ma an-che nel settore in italia. Si tratta di un progetto che per dimensioni e struttura avrà un impatto notevole, anche perché nasce seguendo la strategie di IKEA Centres, ovvero realizzare shopping centre in prossi-mità di negozi ikea che già hanno ottenuto un gran-de successo di mercato, in questo caso il negozio di roncadelle, prossimo all’uscita di brescia ovest dell’autostrada, con un bacino d’utenza di 800.000 persone in 30 minuti. ambizioso anche nei tempi, la posa della prima pietra è avvenuta lunedì 20 aprile e il completamento dei lavori è previsto entro il 2016, possibilmente nella prima parte dell’anno: se pensia-mo che si parla di 88.000 mq di GLA, 165 unità tra piccole e medie e 20 grandi superfici, 3.900 posti auto, per un investimento complessivo di 190 mi-lioni di euro, capiamo che si tratta di un progetto che non ha molti eguali in italia. È il secondo shopping centre di ikea centres in italia dopo quello di Villesse (Go). Brescia Rondelle Shopping può attirare fino a 5 milioni di visitatori l’anno.

    SviluppatoreIKEA Centres Italy

    CommercializzazioneCushman & Wakefield

    Construction ManagementJacobs Italia S.p.A.

    ProgettazioneBenoy Architects Londra, CREW Brescia

    IKea Centres Cala l’asso dI ronCadelle

    il progetto

    GuaRda il Video

    TV

    http://www.ilqi.it/tv/179471

  • 17S

    ikea centres gestisce 3,2 milioni di mq con oltre 400 milioni di visitatori l’anno. la commercializzazione è affidata a Cushman & Wakefield (di cui trovate qui l’intervista a latere nella persona del CEO Joachim Sandberg), la quale ha confermato il forte interessa-mento del mercato al progetto, senza tuttavia fare an-cora nomi ufficiali. Come ha spiegato Nicola Peruc-coni, Project Manager di IKEA Centres, le linee guida del progetto sono state: sostenibilità (minor impatto possibile sul territorio), integrazione con l’e-com-merce e i canali interattivi di vendita, innovazione di proposta commerciale. il mercato italiano è un forte target per ikea centres, come ha confermato Her-mann Gewert, Managing Director di IKEA Centres in Svizzera e Italia, un mercato dove è il momento adatto per fare sviluppo, con le condizioni giuste per un progetto di così vaste dimensioni. infatti, è bene ricordare che non tutti i negozi ikea sono in grado di supportare la nascita di uno shopping centre di ikea centres: l’italia in tal senso ha però ottime potenzia-lità di sviluppo di nuove strutture nei prossimi anni. Quanto alla sostenibilità dell’edificio e alla sua effi-cienza, si tratta di un centro commerciale in classe energetica a con in corso l’ottenimento della certi-ficazione BREEAM, e un impianto fotovoltaico da 1MWp.

    IKea Centres Cala l’asso dI ronCadelle

    interViStaa HERMAN

    GEWERTGuaRda il Video

    TV

    interViStaa JOACHIMSANDBERG

    GuaRda il Video

    TV

    interViStaa NICOLA

    PERUCCONIGuaRda il Video

    TV

    http://www.ilqi.it/tv/179472http://www.ilqi.it/tv/179481http://www.ilqi.it/tv/179473

  • 18S

    il futuro del mondo dell’intermediazione immobiliare si chiama MlS aggregator e secondo le aspettati-ve del portale di annunci immobiliari leader in italia, Casa.it, porterà finalmente il mercato italiano al livello dei paesi dove l’agente immobiliare intermedia quasi il 100% delle transazioni con la totalità dei manda-ti in esclusiva. ‘esclusiva’, una delle parole magiche che sono state pronunciate più volte durante il pri-mo MlS Day che si è svolto a Milano al Visconti pa-lace hotel in una sala gremita oltre la capienza da più di 300 professionisti tra agenti immobiliari, rap-presentanti delle associazioni di categoria nazionali, produttori di software gestionali, piattaforme MlS, reti di franchising, mediatori creditizi, formatori. il mondo dell’intermediazione al completo per quello che è stato definito da Raffaele Racioppi, responsa-bile progetto MlS aggregator di casa.it e ideatore dell’evento, il primo passo “epocale” nel futuro per l’agente immobiliare. che cos’è un MlS? Spieghia-molo brevemente: il Multiple listing Service (MlS) è un metodo operativo nato negli uSa che prevede

    Casa.it vuole aggregaregli MLS italiani

    di Marco Luraschi

    agenti:la condivisione è oggi

    agentI: la CondIvIsIone è oggI

    FondamenTali dell’mls• Mandato

    in esclusiva• Unicità

    dell’immobile• Certezza

    dei requisiti dell’inserzionista

    • Qualità• Completezza

    dei dati inseriti

  • 19S

    la condivisione e la pubblicizzazione delle liste degli immobili. in italia esiste da almeno 15 anni ma non ha mai fatto il grande passo verso la crescita definiti-va come nei paesi più avanzati. per fare questo serve soprattutto un cambiamento di mentalità e cultura tra gli agenti: condividere invece che costruire bar-riere, collaborare invece che rifiutare, aprirsi invece che chiudersi. “Quello di oggi è un punto di parten-za – ha detto Daniele Mancini, AD di Casa.it e CEO di REA in Europa – è la risposta ad un’esigenza de-gli agenti, basti pensare che in america esistono più di 800 MlS gestionali che collaborano per trovare la migliore proposta per gli agenti immobiliari da pre-sentare al cliente”. che cosa serve per lanciare l’MlS o meglio un aggregatore degli MlS presenti in italia? certamente che l’agente operi sempre con mandato in esclusiva dal cliente, che esista un unico standard qualitativo di inserimento degli immobili, che ci sia un codice etico dei gestionali per adattarsi a questi stan-dard, che venga creato un organo in grado di sanzio-nare o eventualmente allontanare chi non risponde a questi standard o si comporta in modo scorretto (negli uSa lo fa la nar, la national association of realtors che rappresenta le 1.400 associazioni loca-li e le 54 statali). “Stiamo facendo un grande sfor-zo per capire come creare un vero business in italia sul modello anglosassone: in australia c’è il 100% di esclusiva”, ribadisce Mancini, e quindi si lavora su piattaforme in cui ognuno inserisce gli immobili migliori e propone gli immobili migliori anche se non sono i suoi. certo, se si vende poi si collabora sulla commissione (si condivide) ma si vende anche mol-to di più, ed in tempi infinitamente più veloci! “L’MLS non è che uno strumento ma è la mentalità che deve cambiare, quello è il vero cambiamento epocale”.

    agentI: la CondIvIsIone è oggI

    GRuPPo ReaDal 2007 Casa.it è parte del Gruppo REA, che fa capo a Rupert Murdoch, il più importante network immobiliare internazionale con una consolidata esperienza nelreal estate

  • 20S

    all’evento casa.it ha presentato MlS aggregator, il progetto che unisce i sei gestionali che hanno sot-toscritto lo standard per aderire all’aggregatore (e che erano presenti all’evento) i quali rappresentano il 60% del mercato italiano dei gestionali.

    come ha spiegato raffaele racioppi esistono 4 prin-cipi basilari (+1) per aggregare gli MlS: questi prin-cipi sono lo standard tecnologico, i fondamentali, il regolamento e la vigilanza, la reputation; il plus è rappresentato dalla formazione (per formare la nuo-va mentalità degli agenti immobiliari ma anche per i clienti consumatori che conoscano i vantaggi del nuovo modello). “Questo è un progetto non a uno o due anni – ha detto racioppi – ma come minimo a cinque anni, un progetto che deve tracciare una stra-da. l’evento si ripeterà ogni anno ma potrà diventare di uno, due o tre giorni, sviscerando tutti gli aspetti di questo nuovo modello di lavoro e di business”. ora la risposta va al mercato, inteso come quello degli agenti immobiliari. Serve la volontà di avere fiducia e di capire che con la collaborazione e la condivisione si può fare business in modo più veloce, migliorare la propria percezione da parte del cliente, migliorare la propria professionalità, lavorare sulla propria figura: un tasto dolente in tanti anni di mercato della media-zione. Questa è la grande sfida, la sfida della qualità, della trasparenza, della professionalità, delle regole. tutti aspetti che nel settore, purtroppo, sono stati molto carenti in tutti questi anni, sia di ciclo positivo che di crisi.

    agentI: la CondIvIsIone è oggI

    VanTaGGimls• Vendite in minor

    tempo dei “pezzi” buoni

    • Comunicazione e marketing attraverso la collaborazione

    • Più visibilità dell’immobile

    • Miglioramento del percepito professionale del cliente

  • 21SagentI: la CondIvIsIone è oggI

    le inTeRVisTe RealizzaTe all’eVenTo

    daniele manciniCasa.it

    RaFFaele RacioPPiMLS Casa.it

    FRancesco PelleGRinoOfficecasa

    nello d’anGeloEstrella Polar

    http://www.ilqi.it/agency/179524http://www.ilqi.it/agency/179526http://www.ilqi.it/agency/179527http://www.ilqi.it/agency/179525

  • 22SagentI ImmoBIlIarI: parola d’ordIne CollaBorazIone

    Patrick Albertengo illustra Reopla MLS,tra condivisione e social network

    di Pietro Zara

    agenti immobiliari: parola d’ordinecollaborazione

    inTeRVisTa

  • 23S

    Reopla si presenta non solo come un MLS, ma come un social network dedicato agli agenti immobiliari. Cosa è che lo rende tale?reopla.it nasce con l’intento di offrire a tutte le agen-zie immobiliari uno strumento di collaborazione uti-le, pratico ma soprattutto semplice, ovvero una piat-taforma che non necessiti di particolare formazione per l’utilizzo e che permetta anche alle agenzie meno strutturate di usufruire al 100% delle sue potenziali-tà. Da qui nasce l’idea del social network. oggi credo che la quasi totalità delle persone sia abituata a uti-lizzare settimanalmente, se non giornalmente, i vari facebook, linkedin, twitter e così via, pertanto ab-biamo deciso di adattare l’interfaccia grafica e molte delle funzioni del nostro MLS affinché i nostri clienti possano usufruire della medesima web experience dei portali sopra citati. Sia reopla che tutte le piat-taforme del network che stiamo oggi andando a cre-are, infatti, oltre all’interfaccia grafica user friendly,

    ilQI ha definito il 2015 come l’Anno della Casa, ossia quel momento in cui sarà il comparto residenziale a fare la differenza. Ma come sarà questo nuovo mercato della casa? La crisi ha determinato una trasformazione delle sue dinamiche, soprattutto tra chi con le compravendite ci lavora: gli agenti immobiliari. Tra le parole chiave che emergono come salvagenti per la loro sopravvivenza c’è la “collaborazione”. Su questa traccia è nato Reopla MLS, un social network dedicato agli agenti immobiliari. Di cosa si tratta? Lo abbiamo chiesto a uno dei suoi fondatori, Patrick Albertengo.

    agentI ImmoBIlIarI: parola d’ordIne CollaBorazIone

    PaTRicKalbeRTenGo

    PeRsona

    http://www.ilqi.it/agency/cerca?search[people]=Albertengo+Patrick

  • 24S

    possono contare su una bacheca live (che mostra in tempo reale i nuovi immobili e le nuove richieste postate nella propria città), una sezione collaboratori (dove gli utenti hanno la possibilità di crearsi delle proprie cerchie di collaborazione personalizzate, ba-sate sul concetto di amicizia/conoscenza personale) e un sistema di chat interna tra gli utenti stessi.

    Quando e come è nata l’idea di Reopla?l’idea di reopla è nata in seguito a una mia perso-nale esperienza nel mercato immobiliare statuniten-se durante l’estate del 2013. in particolare, durante il mio affiancamento a un agente immobiliare di Mia-mi, ho assistito a un episodio che mi ha fatto na-scere il desiderio e la sfida di veder replicato il vin-cente sistema collaborativo americano nel mercato italiano. l’episodio in questione è scaturito durante un appuntamento di visita a un immobile, che in par-ticolare era una splendida villa da diversi milioni di dollari, durante il quale, in seguito alla dichiarazio-ne di insoddisfazione della cliente e la conseguente richiesta di visionare un’altra abitazione in giornata, l’agente immobiliare con una semplice ricerca con-dotta sul suo smartphone, ha potuto individuare in tempo reale le alternative in zona offerte dal suo da-tabase MlS (tutte di agenzie concorrenti alla propria). l’iniziale insoddisfazione si è conclusa appena due ore più tardi con l’acquirente soddisfatto che compi-lava una proposta di acquisto su un altro splendido immobile messo in vendita da un’altra agenzia della città, affiancato sempre dal proprio consulente im-mobiliare di fiducia. Il tutto mi sembrò fantascienza per il mercato immobiliare! l’attenzione dimostra-ta nei confronti del cliente, la rapidità di conclusio-ne della vendita e, soprattutto, la collaborazione tra professionisti “senza se e senza ma” mi hanno fatto

    agentI ImmoBIlIarI: parola d’ordIne CollaBorazIone

    socieTà

    ReoPla

    http://www.ilqi.it/quotidiano-immobiliare/cerca?search%5Bcompanies%5D=Reopla+MLS

  • 25S

    semplicemente sognare di vedere presto anche qui un simile servizio. in seguito, grazie a gabriele (il mio socio), grazie all’ i3p (incubatore di imprese innova-tive del politecnico di torino) e al nostro team, abbia-mo cercato di sviluppare la miglior soluzione possi-bile, adattando quanto visto negli uSa con la realtà del mercato immobiliare italiano.

    Come si è sviluppata la piattaforma nel tempo?Questa domanda cade a pennello. proprio a gennaio, infatti, abbiamo elaborato un nuovo piano di sviluppo del progetto reopla. ci siamo accorti durante questi primi mesi di attività che, complici le grandi differen-ze lavorative tra le varie regioni se non addirittura tra province d’italia, era molto complesso creare un si-stema di collaborazione univoco che andasse a im-porre medesime regole o prassi operative ad agen-zie che lavoravano in maniera così differente l’una dall’altra. a tal proposito abbiamo deciso di concen-trarci sul realizzare micro reti di collaborazione locali, offrendo a realtà collaborative già esistenti o in fase di nascita uno strumento MlS personale e persona-lizzato all’interno del quale regole e prassi lavorative vengono all’unanimità decise dalle parti in causa al momento della realizzazione del progetto.tutte le micro piattaforme vengono poi collegate tra loro attraverso il nostro aggregatore nazionale, ovve-ro reopla.it. in tale modo, contiamo di offrire un pac-

    linK iiQi

    Recentemente Patrick Albertengo ha partecipato, insieme a Roberto Barbato di Replat MLS e all’esperto di reti MLS Raffaele Racioppi, a una puntata de l’agente immobiliare dedicata proprio al modello di lavoro Multiple Listing Service. In particolare, Albertengo spiega come l’inte-grazione tra MLS e social network possa favorire la collaborazione tra professionisti.

    agentI ImmoBIlIarI: parola d’ordIne CollaBorazIone

    http://www.reopla.ithttp://www.ilqi.it/agency/178968

  • 26S

    chetto più a misura di agenzia, all’interno del quale è più semplice, per chi si avvicina al mondo della col-laborazione, riconoscersi e sentirsi parte attiva. pro-getti di questo tipo sono oggi in partenza a Savona, Milano, torino, roma, bologna, cremona, Salento e molte altre città.

    Come si inserisce questa soluzione tecnologica nel panorama difficile del mercato immobiliare italia-no, per il quale solo ora comincia a vedersi uno spi-raglio di luce dopo anni bui?Sono dell’idea che l’MlS non debba essere nulla più di uno strumento per il raggiungimento di un fine, anzi, di molti fini: le piattaforme di collaborazione non sono altro che una semplificazione tecnologica al servizio della collaborazione immobiliare.Detto ciò, quello di cui a mio avviso il settore immo-biliare e gli operatori stessi hanno oggi bisogno è il prendere coscienza, unità e identità del proprio lavo-ro in modo tale da potersi presentare agli occhi dei clienti come “esperti della casa”, e riacquisire credi-bilità e fiducia verso la propria clientela. Questa ne-cessità deriva da un periodo storico, quello attuale, in cui le vendite certo non abbondano, e i clienti sono sempre più esigenti e difficili nelle loro richieste. Per di più, l’era di internet ha complicato la situazione, offrendo sì vantaggi nel velocizzare e nell’innovare il lavoro, ma dando anche vita a un nuovo competi-tor, che permette ai privati di poter vendere il proprio immobile senza intermediari. come raccontavo pri-ma, quello che mi ha stupito durante la mia espe-rienza americana non è stato come l’agente immo-biliare abbia guadagnato decine di migliaia di dollari in poche ore, bensì come abbia potuto soddisfare il

    agentI ImmoBIlIarI: parola d’ordIne CollaBorazIone

    mlsIl Multiple Listing Service (MLS) è uno strumento che permette la condivisione e la pubblicizzazione di immobili tra operatori immobiliari,alfinediconsentire un’ampia collaborazione fra le parti e favorire sia le agenzie immobiliari che i clienti.

  • 27S

    cliente in pochissimi minuti. credo che un sistema del genere non possa far altro che dare nuova luce all’intera figura professionale, permettere agli opera-tori di riacquistare agli occhi dei clienti una fiducia oggi forse vacillante e, in ultima analisi, vendere di più e riacquisire quote di mercato oggi gestite tra pri-vati, da banche, da abusivi…

    Da tempo si sente parlare di MLS, una realtà già dif-fusa in molte forme all’estero, ma il sottobosco de-gli agenti immobiliari italiani sembra ancora poco propenso a queste forme di collaborazione. Nell’ot-tica di una possibile ripresa del mercato italiano della casa, come vede i due possibili scenari di col-laborazione e non collaborazione tra mediatori del mattone?Semplicemente? non vedo possibile il secondo scenario, ovvero quello non collaborativo. anche in un’ottica di ripresa sostanziosa del mercato, credo che questa crisi abbia insegnato molto. noto, infatti, con estremo piacere che molti professionisti stanno spostando il proprio focus dagli immobili (provvigio-ni) ai clienti. Questo potrebbe essere il vero cambio radicale. la collaborazione, anche in un mercato che, come mi auguro, torni sensibilmente a crescere nei prossimi anni, potrebbe apportare benefici non solo in termini di vendite ma anche come rilancio d’im-magine generale dell’intera professione. l’unità di gruppo potrebbe essere il termine più corretto.

    agentI ImmoBIlIarI: parola d’ordIne CollaBorazIone

  • 28S

    i social network come terreno fertile di lead genera-tion oppure i social network come finestra da usare per rapide fughe clandestine, magari durante l’ora-rio di lavoro? i canali sociali sul web si caratterizza-no per questa loro duplice natura che, parafrasando l’economista Max Weber e la sua opera più famosa “l’etica protestante e spirito del capitalismo”, si col-loca a metà strada tra l’etica produttiva e lo spirito del cazzeggio. il post-fordismo ci ha abituato a con-fini tra tempo libero e tempo lavorativo sempre più fluidi e non più contornati come in passato. Siamo, infatti, abituati alle incursioni del lavoro nella nostra sfera privata e, viceversa, a portare il nostro privato nell’ambito lavorativo: concetto ben rappresentato dal modello dell’uovo fordista.

    L’intermediazione immobiliareapproda sui social network

    di Antonio Rainò

    etica produttivae spirito dello svago

    etICa produttIva e spIrIto dello svago

  • 29S

    Questa circostanza si è notevolmente accentua-ta proprio con l’arrivo dei canali sociali e anche la classificazione tra canali più propriamente lavorativi (linkedin) e canali più orientati al tempo libero (fa-cebook) risulta troppo semplicistica. infatti, è facile e comune accedere a facebook durante l’orario di la-voro e/o a LinkedIn la sera o il fine settimana. Quindi, vista l’impossibilità di fornire una risposta univoca al quesito iniziale, è più significativo accettare la duali-tà dei social come strumento ibrido di svago e lavoro e spostare l’analisi sulle persone più che sul mezzo e cercare di decodificare il comportamento degli utenti sui social.Per classificare il comportamento dei professioni-sti dell’intermediazione immobiliare è stato usato il quadrato semiotico, nella versione elaborata dal se-miologo e pubblicitario francese Jean Marie floch. Si tratta di un metodo di classificazione che incasella in un piano cartesiano il comportamento dei soggetti rispetto a un prodotto, in funzione di quattro catego-rie di valorizzazione: pratica, ludica, utopica e critica. la scala valoriale dei canali sociali per gli agenti im-mobiliari diventa rispettivamente: vendere, divertirsi, cambiare il settore e lamentarsi.

    etICa produttIva e spIrIto dello svago

    figura dia. rainò

    socieTà

    boRaso.comReal esTaTe

    anTonio Rainò

    PeRsona

    http://www.ilqi.it/agency/cerca?search[companies]=Boraso.com+Real+Estatehttp://www.ilqi.it/agency/cerca?search[people]=Raino%27+Antonio

  • 30S

    Sono stati poi identificati 24 comportamenti tipici da agente immobiliare sui social e sono stati collocati sul piano cartesiano, associandoli ai suddetti valori. Il risultato è un set di quattro profili di agenti immobi-liari con diversi valori e atteggiamento di social me-dia management:- protagonisti digitali: agenti contraddistinti da un forte orientamento alla vendita e allo stesso tempo desiderosi di cambiare il sistema.- Nerd immobiliari: in comune con i primi hanno il desiderio di cambiare il sistema e la figura professio-nale dell’agente, ma lo fanno con una forte impronta ironica, a tratti situazionista.- Agenti “laurà minga”: il social come spazio di di-vertimento ma anche come valvola di sfogo per le frustrazioni lavorative.- Agenti “dal citofono al web”: la spinta commercia-le si coniuga con il bisogno di rendere manifesto il proprio disagio.

    etICa produttIva e spIrIto dello svago

    in alto,quadrato semiotico

    realizzato daa. rainò

  • la classificazione tra canali lavorativi e canali orientati al tempo libero è semplicistica: è facile e comune accedere a Facebook durante il lavoro oa linkedin il fine settimana

    "31S

    Infine, queste sono le manifestazioni rilevate per cia-scun profilo disegnato:- protagonisti digitali: inviano dem informative; in-vestono in facebook ads; hanno un blog; usano go-ogle+; pubblicano video su Youtube; hanno un ac-count twitter.- Nerd immobiliari: fanno live twitting ai convegni di settore; partecipano ai gruppi di linkedin; inviano dem di auguri; sono iscritti al gruppo di facebook “sei un agente immobiliare se”; pubblicano meme a tema immobiliare; pubblicano selfie con i vip del settore.- Agenti “laurà minga”: pubblicano selfie con colle-ghi; sono taggatori seriali; sono follower di guru della pnl; scrivono gli status tutto in maiuscolo; inviano mail con 100 destinatari in cc; mettono like a tutto ciò che leggono.- Agenti “dal citofono al web”: aderiscono al gruppo “spegni il portale”; fanno check-in nei luoghi in cui si trovano; inviano messaggi commerciali spam su linkedin; condividono propri annunci; inviano dem commerciali non targhetizzate; hanno il marchio nel nome utente.

    etICa produttIva e spIrIto dello svago

  • 32Sqitv

    qitvSeguici su twitter!(@QItv)scenari immobiliari, è l’inizio della ripresa?

    Paola Gianasso e Francesca Zirnstein di Scenari Immobiliari presentano il rapporto Italia 3D, un nuovo inizio. a livello internazionale si parla di una ripresa piuttosto sostenuta per alcuni motivi “macro” fondamentali.

    milanocopernico 40

    aste immobiliari e nPlsQuesta nuova puntata de l’Agente immobiliare è dedicata alle aste e ai npls, un mondo particolarmente vasto e ricco di potenzialità. i numeri di questo comparto sono oggi impressionanti ma, nonostante le opportunità presenti, rimane una via ancora poco battuta dai

    potenziali acquirenti (o meglio aggiudicatari), intimoriti dalla complessità delle procedure. ospiti della puntata: Mirko Frigerio di refinance, Michele Vitucci dello Studio Vitucci e l’esperto di aste e npls Simone Luchini.

    cope

    rnic

    o 40

    italia 3d

    l’agente immobiliare

    http://www.ilqi.it/tv/179488http://www.ilqi.it/agency/179486

  • Testata Giornalistica Registratapresso il Tribunale di Arezzo.Registrazione nr. 1/13 del 03/01/2013

    direttore responsabileMarco Luraschi

    il settimanalede il quotidiano immobiliare Foto e immagini di

    Shutterstock ad eccezionedi quelle fornite dagli autori.

    Foto in copertina, a pag.7, 8, 9, 11 e 12 di Adriano Castelli.

    [email protected] - www.ilqi.it

    editoreDAILY REAL ESTATE S.R.L.Via Pascoli 7, 24121 BergamoP IVA 03276200163Iscrizione ROC N.22163 contattiTel.: +39 035/211356 Fax: +39 035/4131217

    www.ilqi.itwww.ilqi.it

    contattaci per prenotare uno Spazio pubblicitario a [email protected]

    33S

    mailto:info%40ilqi.it?subject=http://www.ilqi.it

    Pag_successiva: Page 2: OffPage 41: OffPage 72: OffPage 83: OffPage 94: OffPage 105: OffPage 116: OffPage 127: OffPage 138: OffPage 149: OffPage 1510: OffPage 1611: OffPage 1712: OffPage 1813: OffPage 1914: OffPage 2015: OffPage 2116: OffPage 2217: OffPage 2318: OffPage 2419: OffPage 2520: OffPage 2621: OffPage 2722: OffPage 2823: OffPage 2924: OffPage 3025: OffPage 3126: Off

    Pag_precedente: Page 2: OffPage 41: OffPage 72: OffPage 83: OffPage 94: OffPage 105: OffPage 116: OffPage 127: OffPage 138: OffPage 149: OffPage 1510: OffPage 1611: OffPage 1712: OffPage 1813: OffPage 1914: OffPage 2015: OffPage 2116: OffPage 2217: OffPage 2318: OffPage 2419: OffPage 2520: OffPage 2621: OffPage 2722: OffPage 2823: OffPage 2924: OffPage 3025: OffPage 3126: Off

    Pag_successiva 3: Page 6: Off

    Pag_precedente 3: Page 6: Off

    Pag_successiva 1: Page 32: Off

    Pag_precedente 1: Page 32: Off

    Pag_successiva 5: Pag_precedente 5: