realizzato con il contributo della regione campania · 2017. 1. 28. · la devozione mariana in...

112
Realizzato con il contributo della Regione Campania onlus

Upload: others

Post on 01-Apr-2021

5 views

Category:

Documents


1 download

TRANSCRIPT

Page 1: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

Realizzato con il contributo della Regione Campania

onlus

Page 2: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

Campania dei MiracoliTra Fede e Spiritualità, Scienza e Profanoviaggio nelle antiche ‘Medjugorje’ della regione

Redazione - editingRita Pennarola

RealizzazioneEdizione Voce delle Voci onlus

Ha collaboratoLorenzo Zenone

Volume realizzato con il contributo della Regione Campania Direzione Generale per le Politiche Sociali, le politiche culturali, le pari opportunità e il tempo libero.

Prima edizione: dicembre 2016

Associazione Voce delle Voci onlus - c. f. 95054740634Viale Colli Aminei 50 - 80131 [email protected]

Page 3: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

Introduzione

La Campania tra Sacro e Profano

«Devozione, suggestioni, ambiguità: a Napoli lecose sacre spesso si confondono con quelle profane».La definizione di Marino Niola, tra i massimi antro-pologi italiani, nonché profondo conoscitore delventre partenopeo, racchiude mirabilmente il senti-ment che anima il popolo napoletano nel suo rap-porto con il ‘Sacro’: un equilibrio sempre in bilico traautentico credo religioso ed irresistibile abbandonoalle più svariate forme di superstizione. Due mondisolo apparentemente separati, che invece qui, den-tro gli antri e le basiliche dell’antica Napoli, si con-fondono e si fondono, celebrando prodigi talvoltaquotidiani, tanto consueti da avvenire ormai senzaclamore, come l’attesa di un dono che puntualmente

arriva, semplicemente perché‘deve’ arrivare. Dal Cielo.

Non trova forse mi-gliore spiegazione il miracolodella liquefazione del sangue.Non solo quello assai noto diSan Gennaro, ovviamente. Maanche quel piccolo, ritualeprodigio che si manifesta den-tro la Chiesa di San Gregorio

Armeno, nel cuore vivo della vecchia città. Qui leampolline col sangue di Santa Patrizia, patrona

3Campania dei Miracoli

Il miracolo del Sangue di Santa Patrizia

Page 4: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

della città al pari del più famoso San Gennaro, mo-strano la liquefazione ogni martedì, senza sconvol-gere nessuno e con la benedizione ufficiale di SantaMadre Chiesa. «Nella stessa chiesa, in posizione piùdefilata - spiega il giornalista Enzo Ciaccio, altro raf-finato conoscitore della ‘Napolitudine’ - sono con-servate due ampolline contenenti il sangue di SanGiovanni Battista che pure, ma con qualche dubbioecclesiastico, periodicamente si scioglie».

Di una «Napoli capitale mondiale delle reli-quie parla apertamente un altrostudioso di cose sacre all’ombradel Vesuvio come Achille DellaRagione che, in una carrellatatutta d’un fiato pubblicata qual-che anno fa sulle vie del prodigi,ricorda anche altre straordinarieliquefazioni, divenute ormai daqueste parti semplice routine: dal«sangue di Santo Stefano, custo-

dito nel monastero di Santa Chiara, che si liquefa il3 agosto ed il 25 dicembre», a quello «di Sant’Al-fonso Maria de’ Liguori, conservato nella chiesadella Redenzione dei Captivi, che si scioglie il 2 ago-sto», senza contare le ampolle col sangue «di SanPantaleone e di San Luigi Gonzaga, nel Gesù Vec-chio, attivi entrambi il 21 giugno».

Del resto, tanto è sfumato da queste parti ilconfine fra vivi e morti, che il popolo napoletano dasecoli è dedito ad adottare e venerare piccoli teschi,

6 Introduzione

Sant’Alfonso Maria de’ Liguori

Page 5: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

le capuzzelle. La devozione per le anime del Purga-torio ha radici antiche che gli storici fanno risalirealla peste del 1656, un evento catastrofico ma dal-l’enorme impatto sull’immaginario della popola-zione, dovuto anche al trasformarsi delle chiese inossari, dove venivano ricoverati migliaia di amma-lati ed altrettanti cadaveri. La pestilenza di quel-l’anno fece a Napoli oltre 300mila vittime. Fu cosìche per salvarsi dall’ecatombe il popolino decise diaffidare la propria sorte alle capuzzelle, simbolo diquelle anime del Purgatorio che, attraverso la loroposizione ‘sospesa’, avrebbero potuto intercederecoi santi per la salvezza dei loro protetti.

Ai primi del Seicento Giulio Mastrillo, se-condo la leggenda scampato ad un’aggressione dibanditi invocando le anime in suo soccorso, fonda lachiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio adArco, che sarebbe poi diventata la chiesa delle cape‘e morte o delle capuzzelle. Più richiesti per l’adozioneerano i teschi dei bambini, cui si attribuiva la mag-gior capacità di intercessioni. Tanto che, secondo al-cune fonti, in quel periodo furono create vere eproprie liste d’attesa per adottare le capuzzelle dei

5Campania dei Miracoli

Le anime dei morti nella raffigurazione popolare napoletana

Page 6: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

minori. Che poi, al pari delle altre, venivano perio-dicamente pulite e decorate, adornate spesso confiori. Le ossa dei morti, o ‘anime purganti’, sono con-siderate in qualche modo parti ancora ‘vive’, la cuivenerazione produce straordinarie intercessioni percoloro che vi si dedicano, in un incessante scambiocontinuo di benedizioni lungo quel filo sottile chesepara - e talvolta unisce - la vita e la morte.

Proibito ufficialmente dal 1969, il culto delleossa resta un fattore chiave per comprendere l’at-

teggiamento religioso del popolocampano, come testimoniano tut-tora fenomeni quali la popolaritàdi “Lucia”, il teschio velato diun’antica sposa d’alto lignaggioancora oggi venerato (per chie-dere grazie) proprio dentro lachiesa di Santa Maria delle Animedel Purgatorio, in via dei Tribu-nali. O le incessanti visite al Cimi-

tero delle Fontanelle, nel quartiere Sanità. Così denominato per la presenza di sorgenti

nell’antichità, questo cimitero fu destinato alle vit-time della grande pestilenza (quella del 1656) e del-l’epidemia di colera (1836). Si estende su cavità dioltre 30mila metri cubi ed ospita circa 40.000 resti.Meta tuttora di visitatori, deve la sua fama al vec-chio rito delle anime pezzentelle, con la già ricordataadozione e venerazione del cranio (capuzzella) diun’anima vagante nel purgatorio (pezzentella), in

6 Introduzione

Le ‘capuzzelle’

Page 7: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

cambio di protezione.Oggi, per capire come stia

già crescendo una Napoli nuova,decisamente proiettata verso il fu-turo, pur traendo linfa dalle radiciantiche, da segnalare assoluta-mente il caso della Paranza, la cooperativa di giovanidel quartiere Sanità che ha dato vita ai percorsi gui-dati dentro le “Catacombe di Napoli”. Per aprire que-sto nuovo itinerario hanno scelto Sant’Agostino: «LaSperanza ha due bellissime figlie, lo Sdegno e il Co-raggio di cambiare le cose così come sono». Le Cata-combe, certo, perché, come spiegano i ragazzi dellaParanza, «è dalle tenebre che inaspettatamente si ri-vela la luce». Ed eccoci proiettati, fin dal sito web,dentro le Catacombe di San Gaudioso, fra sepolturee riti magici sotto la Basilica di Santa Maria della Sa-nità, nell’omonimo quartiere, la Sanità, consideratocentro di prodigi proprio per la presenza nel suo ipo-geo delle tombe di Santi. E’ qui, dentro San Gaudioso,che incontriamo lo strabiliante rito della ‘Scolatura’,vivo nelle parole dei giovani come se fosse ancora inauge. Nel Seicento, quando questo sito ospitava le se-polture riservate a nobili ed alti ecclesiasti, i cadaverivenivano posti in posizione seduta dentro le nicchie,in modo da far perdere loro pian piano tutti i liquidicorporali. Da qui la celebre imprecazione napoletana:“Puozz sculà”. Ad operare il rito era una figura pro-fessionale piuttosto diffusa nella Napoli seicentesca:lo “Schiattamuorto”.

7Campania dei Miracoli

Le Catacombe di San Gaudioso

Page 8: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

8 La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione

Santa Maria di Piedigrotta

Page 9: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

Premessa

La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione

La Campania è uno fra i territori centrali nel mondoper il culto di Maria (dall’ebraico Maryam, princi-pessa). Alla madre di Cristo sono dedicati oltre 170santuari nelle cinque province della regione: gli stu-diosi ne contano ben 58 nel Napoletano, 50 nella solaSalerno e provincia, 27 in Irpinia, 25 nel Sannio edaltrettanti in Terra di Lavoro.

Benché si faccia ufficialmente risalire alQuinto Secolo dopo Cristo, a Napoli la devozioneper la Madonna ha origine fin dall’epoca romana, inuno con il culto delle anime dei morti, i cui sepolcrivenivano adornati con dipinti murali, fra cui quellidelle prime Madonne.

Il cosiddetto ‘Mese Mariano’ è tradizioneunica in Italia: tutto il mese di maggio nelle chiesepartenopee è dedicato alla Ma-donna, cui si recitano quotidiana-mente preghiere speciali, lecosiddette ‘Novene’.

Di particolare significatoreligioso, ed oggi anche rara at-trattiva turistica, è la Vergine‘Bruna’ celebrata nel santuario delCarmine, al centro dell’omonimapiazza. Si attribuiscono a questa

9Campania dei Miracoli

La Madonna del Carmine

Page 10: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

icona mariana straordinari effetti di pietà verso lecondizioni estreme espresse tante volte nei secoli dalpopolo napoletano. Opera di scuola toscana del se-colo XIII, questa Madonna fu sicuramente restau-rata da Francesco Solimena quando il grandeartista mise mano ai lavori dell’intera chiesa delCarmine. Suppliche speciali vengono rivolte dai fe-deli a questa Madre rivolta con espressione teneraal suo bimbo, come lei avvolto da una patinabruna. L’effigie della ‘Bruna’ la si incontra, ripro-dotta, in numerose edicole votive fra le tante dis-seminate nei vicoli antichi della città.

Ma l’evento mariano più sospeso tra fedeautentica e ritualità pagana è sicuramente, a Na-poli, la Festa di Piedigrotta, che per tradizione sicelebrava l’8 settembre (considerato giorno dellanascita di Maria) con canti e balli in maschera.Questa festività, che si origina intorno alla chiesadi Santa Maria di Piedigrotta, eretta nel 1352 pocolontano da Mergellina, dall’Ottocento in poi è di-ventata anche un’occasione per rendere omaggio

10 La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione

Page 11: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

alla canzone napoletana.Alcuni storici fanno risa-

lire la Festa di Piedigrotta ad untempo ancora più antico, che ri-condurrebbe fino ai riti rivolti inepoca pagana a Priapo, dio dellafertilità. Di certo il termine Pie-digrotta trae origine dalla CryptaNeapolitana, la lunga grotta sca-vata nel tufo che fin dall’anti-chità collegava Posillipo aMergellina. Secondo la leggenda nel 1353 la Ma-donna apparve ad alcuni religiosi chiedendo di co-struire una chiesa accanto alla grotta. L’edificiosorse sulle rovine dell’antico tempio pagano dedi-cato al dio Priapo, perché proprio in quel luogo erastata rinvenuta un’icona della stessa Madonna.

La venerazione mariana fra la gente sale an-cora se dal capoluogo partenopeo ci spostiamonelle altre province della regione. Secondo alcunistudiosi il fenomeno trae origine da una sorta diprevalenza matriarcale nella tradizione campana,che vede nella donna l’elemento forte della società,in un contesto solo falsamente patriarcale.

Si spiega così ad esempio il rito delle setteMadonne, per altrettanti festeggiamenti che si ten-gono durante tutto l’anno in santuari diversi.“Beata quella bella Sant’Anna! Sette figlie, tutt’esette Madonne!”: queste le parole festose del cantodedicato per tradizione alle sette Madonne sorelle,

11Campania dei Miracoli

L’incendio del Campanile del Carmine con fuochi d’artificio

Page 12: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

figlie di Sant’Anna e San Gioacchino.Si passa dunque dalla Madonna

dell’Arco di Sant’Anastasìa (l’unica ‘nera’)alla Madonna Pacchiana di Castello diSomma Vesuviana, dalla Madonna delleGalline di Pagani alla Madonna dei Bagnidi Scafati, fino alla Madonna dell’Avvo-

cata di Maiori, la Madonna di Materdomini di No-cera Superiore (sempre in provincia di Salerno) einfine la Madonna di Montevergine (provincia diAvellino).

Il tempo dei festeggiamenti coincide con l’ini-zio della primavera: si comincia il lunedì in Albis conla Madonna dell’Arco per finire il 12 settembre aMontevergine. Il tutto vissuto con danze popolari,tammmuriate e canti a squarciagola in onore dellaMadonna. Perché, fin qui, siamo sempre lungo il con-fine fra religiosità e culti pagani.

Poi però, in altri casi, qui in Campania, il Mi-racolo da tradizione diventa storia. Analogamente aquanto avviene in altre parti del mondo, da Fatima aLourdes, da Medjugorje a Guadalupe, fenomeni in-spiegabili, attentamente osservati – anche se non an-cora certificati – dalla Chiesa ufficiale, si disvelanocon tutto il loro carico di incredibilità, ma di autenti-cità e di emozione, in piccoli e grandi angoli della re-gione. E noi partiamo proprio da qui, sgombrando ilcampo dai rutilanti riti in odor di paganesimo, per unpiccolo-grande viaggio dentro i miracoli compiuti aitempi nostri dalle Madonne della Campania.

12 La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione

La Madonna di Montevergine

Page 13: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

1 - NapoliLa Madonna dell’AnnunziataQuelle scarpine consumate per cercare i bambini

Non è possibile comprendere Napoli, entrare nel mistero cheavvolge questi ed altri prodigiosi eventi, se prima non si fanno iconti con una parola, una sola, che da millenni e ancora oggi segnala storia di questa città: il bisogno.

13Campania dei Miracoli

ITINERARIO

Page 14: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

A Napoli il popolo ha bisogno praticamente ditutto. Cibo, casa, lavoro, abiti, diritti, dignità. Sì,anche la dignità.

Non stiamo parlando di quel 10 per cento circadella popolazione residente nei quartieri ‘bene’, dalVomero a Posillipo, da Chiaia a Mergellina. Quello èsolo il minuscolo spicchio di una megalopoli che con-tiene un popolo di affamati, oltre due milioni di per-sone che si alzano ogni mattina chiedendosi comeriuscire ad andare avanti. Ed inventandosi semprequalcosa di nuovo per farcela. Andate a Pianura, an-date a Scampia, a Ponticelli, a San Pietro a Patierno.Quartieri cittadini a tutti gli effetti. Di più: da moltianni sono ormai Municipalità con pari diritti rispettoa quelle blasonate del centro. Eppure in questi terri-tori, non meno che nei vicoli in cui la vita scorre dura,dietro la facciata di cartapesta del lungomare o dellacity, migliaia e migliaia di persone, più che vivere, so-pravvivono. Da qui l’ansia del popolino partenopeoverso il soprannaturale. Quella devozione che si facarne, il prodigio che diventa una ‘banale’, quotidianarealtà. Perché alla fine siamo tutti figli di Dio. E dellaMadre di Gesù, Regina delle intercessioni.

Il 25 marzo di ogni anno, festa dell’An-nunciazione dell’Arcangelo Gabriele a Maria, lesuorine del convento dell’Annunziata a Forcellacambiano con cura le scarpette della loro Ma-donna, quell’icona santa dallo sguardo miste-rioso e misericordioso che, secondo quanto qui

14 1 - La Madonna dell’Annunziata

Page 15: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

dicono tutti da sempre, con-suma le suole delle sue scar-pine di raso. Le consuma tanto,perché di notte esce e va a con-solare i bambini poveri con leloro mamme, portando con sécibo, conforto e salvezza.

Qualcuno da questeparti, oltre alle suore, le scar-pine ‘consumate’ le ha vistedavvero. E giura che erano lise,tanto da dover essere sostituite con calzaturenuove di zecca, commissionate di anno in annodalle suore ad un artigiano della zona, semprelo stesso. E mentre si aggiustano le nuove suipiedini di Maria, le scarpine vecchie non ven-gono buttate: le attendono tante mamme in cercadi miracolo per i loro figli: una di loro le riceverà,finiranno sotto il guanciale del bambino malato.

E’ la leggenda che si fa storia. E che finiscesul principale quotidiano della Campania, ilMattino, quando suor Maura accetta di raccon-tare in prima persona il prodigio.

«La statua della Madonna viene curatacon amore dalle suore. Capelli sempre in ordine,vestiti lindi, comprese le scarpine. Che vannocambiate spesso, perché la suola si consuma»,scrive il quotidiano. E suor Maura, a riprova del-l’amore di questa Madonnina per i piccoli ab-bandonati del quartiere, rivolta al cronista

15Campania dei Miracoli

La Madonna dell’Annunziata nella teca che la custodisce.

Page 16: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

spiega meglio: «Un giorno un medico in serviziodi notte ha sentito una voce chiamare il suonome. Quella voce lo ha trascinato davanti allaculla di un neonato, poi è sparita. Quel bimbostava soffocando, la Madonna l’ha salvato. LaMadonna che consuma le scarpe, quella notte

vegliava su uno dei suoifigli».

E i capelli, ohquella chioma brillante!Capelli veri, quelli diquesta Vergine, donatidalle donne del popolo insegno di autentica devo-zione tutte le volte, letante volte, che si sonogettate in ginocchio aipiedi di quella Madonna,

bella come una bambola dal viso di porcellana,per chiederle una grazia speciale: la guarigionedi un figlio malato. La statua è piccola, eppureemana una luce speciale. Sarà perché se ne sta lìseduta sul trono, nella teca speciale di vetro chela custodisce. O sarà per il prezioso abito dama-scato con fili d’oro, o per l’incantevole manto az-zurro che le cinge le spalle, mentre lei, laMadonnina, spalanca le braccia verso i suoi figliin segno di accoglienza e di amore…

A custodire questa preziosissima Ma-donna, collocata in un angolo, lontana dalla na-

16 1 - La Madonna dell’Annunziata

Suor Maura mostra le scarpine. Foto Il Mattino

Page 17: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

vata principale, è un’antica chiesa nel cuore diForcella: la Basilica della Santissima AnnunziataMaggiore. L’edificio rientra in un vasto com-plesso monumentale originariamente compostoanche da un ospedale, un convento, un ospizioper i trovatelli ed un "conservatorio" per le ra-gazze povere o prive di famiglia, che venivanointernate per conservarne la virtù, ma anche for-nite di una piccola dote per trovare marito.

La prima chiesa dell’Annunziata, sorta nelXIII secolo per volere degli Angioini, fu poi am-pliata nel 1513; nel Settecento, devastata da unincendio, fu restaurata dal grande architettoLuigi Vanvitelli.

Il complesso, denominato Real Casadell’Annunziata, era nel suo insieme dedicato

17Campania dei Miracoli

Il Complesso dell’Annunziata

Page 18: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

all’infanzia abbandonata. Tanto che comprendegli ambienti – oggi restaurati e visitabili – dovevenivano accolti i neonati lasciati dalle madrinella cosiddetta Ruota degli esposti, un pertugioancora oggi visibile lungo le mura della stradaantica. Di qui la ricorrenza, massima nel napo-letano, del cognome Esposito.

in zonaE’ poco distante dalla

Stazione Centrale, dal CorsoUmberto I e dalla piazza diForcella, la più famosa piz-zeria di Napoli: Da Michele.Lunghe file di turisti (e non)in attesa di poter gustarequesta famosa pizza sonodiventate ormai parte del paesaggio, ad ogni ora delgiorno. Ma l’attesa non dura molto, tanto sono abili edattrezzati i pizzaioli di Michele.

PIZZERIA DA MICHELEVia Cesare Sersale 1, Napoli

Quasi di fronte, del resto, ecco un altro tesoro dipizzeria napoletana: il Trianon, a un tiro di schioppo dal-l’omonimo teatro, oggi tornato a nuova vita.

Tanto Michele quanto il Trianon conferiscono alle

18 1 - La Madonna dell’Annunziata

Page 19: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

loro pizze l’aroma unico ed inconfondibile derivante daingredienti eccellenti e dalla cottura in forni a legna doveardono pregiate essenze naturali.

PIZZERIA TRIANONVia Pietro Colletta 44/46, Napoli

Chi desidera conoscere a fondo il cuore antico diNapoli può scegliere il B&B Rossonapoletano, situato inposizione centralissima.

B&B ROSSONAPOLETANOVia Forcella 26, Napoli

Particolarmente consigliato daquesta Guida è ovviamente il B&B Il Mi-racolo, sito nell’edificio antico in cui nac-que Vittorio Emanuele III.

B&B IL MIRACOLOVia dei Tribunali 154, Napoli

19Campania dei Miracoli

Page 20: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

2 - NapoliLa Lourdes di PianuraApparizioni ogni 11 del mese

A Pianura, in uno dei quartieri di Napoli a più altotasso di povertà, disoccupazione e degrado, la Madonnaappare regolarmente il giorno 11 di ogni mese. Questa latradizione che riunisce qui in quella giornata migliaia di fe-deli, tanto da aver dato vita ad un santuario che riproducein piccolo la magia della grande Lourdes francese.

Una miniatura suggestiva, quella che sorge in cima

20 2 - La Lourdes di Pianura

La piccola Lourdes di Pianura (Napoli)

Page 21: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

ad una ripida salita, immersanel verde bosco dei Camaldoli.Lo chiamano il Santuario dellaPerpetua Visitazione, tanto forteè la fede nella regolarità di que-ste apparizioni mariane, culmi-nanti nella Santa Messa delleore 16.

E ad essere venerato quiè anche il fondatore di questaautentica oasi di pace mariana:don Peppino Scotto, il sacer-dote di Pianura che nel 1981(anno delle prime apparizioni aMadjugorje), inginocchiandosidinanzi alla Grotta di Massa-bielle elevò al Cielo la richiesta di una grazia:chiese che anche nel suo quartiere, a Pianura, sirealizzassero, in piccolo, luoghi e miracoli comequelli di Lourdes.

Pianura, dal punto di vista religioso, è terradei Padri Vocazionisti, la congregazione religiosafondata nel 1920 da don Giustino Maria Russo-lillo, celebrato in tutte le chiese locali. Attraversola sua grande statua votiva, è don Giustino a dareil benvenuto ai visitatori fin dalla prima rotondad’ingresso nel quartiere. I Vocazionisti sono, perscelta, quei sacerdoti che incoraggiano ed ali-mentano le vocazioni, specialmente fra i giovanie soprattutto fra gli appartenenti alle classi sociali

21Campania dei Miracoli

L’icona della Madonna che si venera nellapiccola Lourdes di Pianura

Page 22: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

meno abbienti, cioè quelle chepopolano in prevalenza Pianura.Don Giustino Maria Russolillodella Santissima Trinità è statobeatificato il 7 maggio del 2011con una grande celebrazionenella sua Pianura.

I lavori per costruire lapiccola Lourdes ebbero inizionel 1982, con il consenso deiPadri Vocazionisti, su un ampiosuolo a ridosso della collina ca-

maldolese donato da una famiglia del posto. Laprima a sorgere fu una cappella, del tutto similealla Grotta delle Apparizioni lungo la Loira.Poco dopo cominciarono i lavori per il piazzale,per il campanile e per la Grotta della Sacrestia,nelle cui mura sono state inserite piccole pietreraccolte nei pressi della Grotta di Massabielle,dove per la prima volta la Vergine apparve aBernadette.

Una statua della giovane santa è collocatapoco distante dalla Grotta, inginocchiata, lemani giunte in segno di devozione.

Imponente la statua che raffigura la Ma-donna della Piccola Lourdes: collocata nellaGrotta fin dal 1982, alta due metri, del peso di 8quintali, è opera degli scultori Bramante di Pie-tra Ligure.

La Santa Messa viene celebrata alternati-

22 2 - La Lourdes di Pianura

La statua a Bernadette

Page 23: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

vamente dinanzi alla Grotta o nella Chiesa dellabeata Vergine Maria della Perpetua Visitazione,sorta successivamente e dedicata a don GiustinoMaria Russolillo. Testimoni del tempo ricorda-rono infatti che nel 1932 don Giustino, di ritornoda Lourdes, immaginò ed auspicò la nascita diun santuario mariano proprio in questo stessoluogo. La Chiesa, larga 12 e lunga 32 metri, è de-corata dagli affreschi del pittore Aurelio Fabbri-catore. Le vetrate istoriate sono opera dei fratelliManila di Montesanto.

Tutto il complesso, che appartiene alla dio-cesi di Pozzuoli, fu inaugurato dal vescovo il 16dicembre del 1991. Fu proclamato ufficialmenteSantuario Mariano a maggio del 2001.

«A tutti i devoti di Maria – scriveva il fon-

23Campania dei Miracoli

Il sentiero che conduce alla piccola Lourdes

Page 24: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

datore don Giuseppe Scotto – rivolgo l’invito anon mancare all’appuntamento con Lei ogni 11del mese: da aprile a settembre alle ore 18 e da ot-tobre a marzo alle ore 16. Ogni 11 del mese si rin-nova l’appuntamento con la Mamma del Cielo».Le spoglie di don Peppino, morto nel 2009, pocotempo dopo sono state traslate nella ‘sua’ PiccolaLourdes, dove ancora oggi riposano.

in zonaPer arrivare alla Piccola Lour-

des di Pianura si può percorrere laTangenziale di Napoli e uscire a Fuo-rigrotta, proseguendo a destra verso la rotonda di Pia-nura, riconoscibile per la statua centrale di don Giustino.Da qui si prosegue a destra per via Domenico Padulaverso Pianura Vecchia, fino alla chiesa principale di SanGiorgio Martire. Lungo la piazzetta adiacente alla chiesas’imbocca la piccola salita a destra, continuando su su sufino a raggiungere il piazzale della Piccola Lourdes. Ac-canto al Santuario c’è un ampio parcheggio.

La cucina tipica napoletanaPercorrendo via Marano Pianura da via Monta-

gna Spaccata (Pianura) in direzione dei Camaldoli (Ma-rano) si incontra il ristorante pizzeria ‘O Russo, conampio pergolato e parcheggio. E’ un luogo di tradizionesoprattutto nelle festività ed in particolare nella setti-

24 2 - La Lourdes di Pianura

Page 25: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

mana che precede la Pasqua, quando qui si gusta, il gio-vedì santo, la famosa zuppa di cozze partenopea, mo-numentale piatto cucinato al momento con pomodori,freselle fritte, polpo e frutti di mare in abbondanza.

‘O RUSSOVia Marano Pianura 317, Napoli

Per dormire Chi arriva a Pianura può soggiornare al Centro

Don Giustino, ampia struttura di accoglienza religiosafondata dai Padri Vocazionisti nel 1923 e completamenteristrutturata pochi anni fa. Comprende Sala Meeting,Auditorium, giardino. Ampio parcheggio.

CENTRO DON GIUSTINOVia Evangelista Torricelli 29, Napoli

25Campania dei Miracoli

Page 26: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

3 - Lacco Ameno (NA)La Madonna di ZaroCronache dalla pineta consacrata

Il pomeriggio del giorno 8, durante il Rosario, e lasera del 26 di ogni mese, dopo la fiaccolata, nella fitta pinetadi Zaro, sull’isola d’Ischia, al confine tra i comuni di LaccoAmeno e Forio, la Madonna appare a due veggenti isolane,Angela e Simona, cui lascia messaggi che ricordano moltoda vicino quelli diffusi a Medjugorje. Parole di preghiera,di speranza e di pace. Ma anche premonizioni, talvolta tre-

26 3 - La Madonna di Zaro

La Grotta dell’Apparizione nella pineta di Zaro

Page 27: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

mende. Come quella cheavrebbe riguardato gli atten-tati dell’11 settembre. Fu an-nunciata a Simona nel 1995,sei anni prima: la donna riferìdi avere visto «dei grattacieliche venivano giù; poi hovisto la Statua della libertà infrantumi e ho capito che do-veva essere New York».

Fino a tutto il 2010 la“Mamma Celeste”, comeloro amano definirla, appa-riva anche ad Antonella,mentre don Ciro, sacerdote,ebbe l’ultima apparizionenel 2005. Il racconto, denso di intensa devozione,è dei fondatori della onlus dedicata alla Ma-donna di Zaro, la cui venerazione ha di granlunga travalicato i confini dell’isola verde per di-ventare un fenomeno religioso nazionale ed in-ternazionale, come dimostra il libro pubblicatoin francese dal titolo “Prophéties: Marie nousavertit à Ischia”.

«Ho visto Mamma, aveva un lungo mantobianco che le copriva il capo e le scendeva fin giùai piedi, un vestito rosa antico, in vita una cin-tura d’oro, ai piedi un paio di sandali di cuoiomolto sottili e semplici. Al di sopra del suo capouna grande stella luminosa, le sue mani erano

27Campania dei Miracoli

La statua della Madonna venerata a Zaro

Page 28: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

giunte in preghiera e tra esse una lunga coronadel santo rosario che le arrivava fin giù ai piedi».

Così ha parlato la veggente Simona dopol’ultima apparizione, avvenuta l’8 gennaio 2017.

La storia di Zaro, la più straordinaria frale Medjugorje italiane, comincia nel 1993quando Paolo, un ragazzo di 12 anni originariodi Barano (altro comune dell’isola) ebbe la primavisione durante la recita del Rosario, in casa.Contemporaneamente il fratello Luigi disse diaver ascoltato la voce della Madonna. I due ra-gazzi con i loro genitori formarono un gruppodi preghiera con le famiglie di Imma, Simona eMarianna, altre bambine che in seguito avreb-bero visto apparire la Madonna. Pochi mesidopo, mentre il gruppo si trovava per una pas-seggiata nella pineta di Zaro, la Vergine apparveai due ragazzi. A Luigi disse: «Questo è un luogo

28 2 - La Lourdes di Pianura

Le veggenti in preghiera durante il miracolo dell’Apparizione

Page 29: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

benedetto». Era l’8 ottobre del 1994. Oggi delgruppo di ragazzi veggenti di allora, sono rima-ste solo Angela e Simona, madri di famiglia(hanno tre figli ciascuna), donne semplici e mi-sericordiose con chiunque chieda grazie alla Ma-donna. Visitano spesso gli ospedali per portareagli ammalati conforto e speranza.

La pineta, a strapiombo sulla maestosacosta dell’isola verde, è incantevole. Una piccolaSvizzera in terra di Campania, tanto è sempreordinata e pulita, nonostante le folle di visitatoriprovenienti da tante parti del mondo nei giorni8 e 26 del mese. La statuetta della Madonna, uncrocifisso ligneo, aiuole sempre fiorite, pochepanche in legno e tante candele in segno di pre-ghiera. Uno spicchio di devozione autentica,

29Campania dei Miracoli

Page 30: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

Zaro, che sorge ad appena untiro di schioppo dai grandi al-berghi della mondanità isolanae a pochi passi dalla Colombaia,la celebre villa di Luchino Vi-sconti, da tempo in disuso.

Sono decine e decine le te-stimonianze su miracoli ed altrebenedizioni che sarebbero statiricevuti grazie all’intercessionedella Madonna di Zaro. Tantoche lo stesso Papa Giovanni

Paolo II nel corso della sua visita pastorale sul-l’isola si informò sulle apparizioni di Zaro. Daqualche anno è attiva una commissione di espertiper valutare questi fenomeni, mentre anche ilclero locale da sempre guarda con grande atten-zione alle apparizioni, senza tuttavia che laChiesa abbia ancora espresso un posizione uffi-ciale in proposito.

Intanto la onlus che in totale volontariato sioccupa di quanto accade in questa pineta ha alle-stito un sito internet sito internet e una pagina fa-cebook che fanno da punto di riferimento per itanti fedeli che si ritrovano qui periodicamente.Guarigioni, gravidanze insperate, adozioni final-mente arrivate: sono tante le testimonianze la-sciate sul sito e sulla pagina social da chi è stato aZaro. In tutte, quell’immensa sensazione di paceche può dare solo la conquista della vera fede.

30 3 - La Madonna di Zaro

La veggente in preghiera

Page 31: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

in zonaRestando per boschi

ischitani, vale la pena di spo-starsi sul Monte Cretaio, fra i comuni di Casamicciola eBarano, perché su quel monte ci aspetta una trattoria deltutto speciale, Il Focolare, dove un’intera famiglia di agro-nomi, enologi e ristoratori prepara delizie di ogni tipo,utilizzando prodotti di una terra vulcanica unica ed in-confondibile. Al Focolaredella famiglia D’Ambra l’alta cu-cina sposa natura, tradizioni e genuinità.

Il FocolareVia Vicinale Cretaio 24, Casamicciola Terme (NA)

per dormire

L’isola d’Ischia è unaperla della ricettività nota intutta Europa e alla portata di tutte le tasche, dagli hotel 5stelle (che sono decine e decine) fino ai B&B.

Per chi vuole visitare la pineta della Madonna diZaro, il B&B più vicino (dista appena 1 chilometro) è il Ce-lestina, che si trova a Lacco Ameno sul centralissimo corsoAngelo Rizzoli. Di qui partono i bus che in poche fermate,direzione Forio, conducono a Zaro.

Bed and Breakfast CelestinaCorso Angelo Rizzoli 68, Lacco Ameno (NA)

31Campania dei Miracoli

La terrazza del Focolare. Nell’altra foto Lacco Ameno

Page 32: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

32 4 - Santa Maria della Sanità

L’icona di Santa Maria della Sanità

Page 33: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

4 - Castellammare di Stabia (NA)Santa Maria della SanitàLa guarigione di Maddalena

Dicono che di miracoli, qui sulla collina diQuisisana, ce ne siano stati talmente tanti da in-durre i parroci ad ampliare il piccolo tempioeretto nel lontano XIV secolo dagli Angioini perringraziare il Cielo delle prodigiose guarigioniricevute. E di miracoli continuerebbero ancora averificarsi, secondo quanto affermano le testi-monianze di alcuni fra i tanti fedeli che si recanoquassù per chiedere grazie a Santa Maria dellaSanità. Perché la salvezza dalle malattie, si sa, èuno dei beni più preziosi.

Tutto cominciò nel 1717 quando un’an-ziana del posto, Maddalena Di Capua, recandosiogni giorno a piedi da una frazione all’altra, percaso notò spuntare dai rovi un muro abbando-nato. Sul quale appariva ancora intatto, bellis-simo, un affresco murale della Madonna.

Maddalena non lo sapeva, ma quel murettoera quanto restava della chiesetta di San Tom-maso Apostolo e Santa Maria Maddalena, fattocostruire insieme ad altri 11 tempietti (in tutto 12,quanti sono gli apostoli) nel 1309 da re Robertod’Angiò. In quegli anni gli Angioini trascorre-vano tutte le estati qui, nel Parco Reale di Quisi-

33Campania dei Miracoli

Page 34: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

sana sull’omonimo pianoro, alle falde del MonteCoppola, oggi comune di Castellammare di Sta-bia. Luogo salubre e dalla vista incantevole, apicco sulla penisola sorrentina.

Dopo il 1442, con la nuova dominazionedegli Aragonesi, i tempietti caddero in rovina.Perciò quando Maddalena, trecento anni dopo, sitrovava a passare in quei luoghi, il primo prodi-gio fu la persistenza del muro sbriciolato, ma conl’affresco nitido della Madonna. Una Vergine dalcolorito bruno, seduta in trono. La veste rosa ed ilmantello azzurro, tiene fra le braccia il suo Bam-bino. Maddalena, donna di misere condizionieconomiche come la maggior parte della popola-zione, riuscì a trovare un muratore disposto adaiutarla. L’immagine sacra fu ripulita dalle er-bacce e da quel giorno venne adornata di fiori.Poco tempo dopo, quando Maddalena fu colpitada una grave malattia, i medici ne diagnostica-rono la fine imminente. Secondo la tradizione laMadonna, proprio quella Madonna scoperta tra irovi, le apparve in sogno.

«Mi è apparsa la gran Madre di Dio e mi haguarita; mi ha ricordato il muro della caduta chie-setta di San Tommaso con la sua immagine bene-detta; mi ha fatto sapere che le erbe son cresciute;soggiungendomi poi: alzati, sei sana».

Poche ore dopo Maddalena, inspiegabil-mente guarì. Subito la chiesetta fu riedificata. Nel1717 venne consacrata e pochi anni dopo fu eretta

34 4 - Santa Maria della Sanità

Page 35: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

ad Abbazia. I numerosi miracoli e “prodigi so-prannaturali” avvenuti per intercessione di que-sta Madonna sono per la maggior parte descrittida storici locali del Sette-Ottocento.

Dai tempi di Maddalena Di Capua e fino ainostri giorni la “Salus Infirmorum”, attuale San-tuario di Santa Maria della Sanità a Castellam-mare, è stata meta costante di pellegrinaggi, tantoche nel 1906 fu deciso l’ampliamento dell’anticachiesetta di origine angioina riedificata nel 1717.L’immagine della Madonna è sul portale d’in-gresso, in alto, protetta da un cancello. Un’altrapreziosa icona è l’affresco ai lati dell’altare mag-giore, opera dell’orafo Vincenzo Catello.

I festeggiamenti in onore di questa VergineIncoronata della Salute culminano ogni anno inuna solenne celebrazione, che è fissata alla terzadomenica dopo Pentecoste.

in zonaL’Agriturismo Quisisana è un an-

tico casolare ristrutturato immerso nelverde sulla collina da cui si gode lavista stupenda del golfo di Castellammare di Stabia. Postoa 250 metri sul livello del mare, ha frutteto ed uliveto an-nessi. Tutti da gustare i sapori antichi di prodotti coltivatiin queste terre boscose al confine con il Monte Faito.

Agriturismo QuisisanaVia Pantanella 7, Castellammare di Stabia (Na)

35Campania dei Miracoli

Page 36: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

5 - Meta di Sorrento (NA)La Madonna del LauroLa Vergine trasformata in pietra

La Madonna del Lauro, patrona del comunedi Meta di Sorrento e santa protettrice dei marit-timi, è legata ad una leggenda tanto antica quantosingolare. La Vergine sarebbe apparsa nel VII Se-colo ad una vecchina sordomuta di nome Teresita,

36 5 - La Madonna del Lauro

La Madonna del Lauro portata in processione

Page 37: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

che proseguiva ansimando su un cammino dimontagna insieme alla fidata mucca per raggiun-gere una chiesetta di campagna. Giunti ad un certopunto la mucca si fermò e non c’era verso di farleproseguire il cammino. La vecchina, presa da sgo-mento perché non poteva gridare chiedendo aiuto,s’inginocchiò pregando la Madonna di farle tor-nare la parola: «Bella Signora, sciogli la mia vocefallo per Gesù Cristo morto in croce!».

In quell’istante, proprio accanto ai virgultid’una pianta di alloro, apparve la Vergine avvoltain un velo celestiale. Ai suoi piedi una gallina, coni pulcini che brucavano il grano. « Gesù Cristo èmio Figlio - furono le parole della Madonna - ed insuo nome tutto io farei, ma non appena tu saraiesaudita fa’ che una Chiesa venga costruita. LaVergine del Lauro sono io, madre di tutti voi,madre di Dio: da oggi voglio essere Patrona degliabitanti dell’intera zona».

Cosa ancor più insolita, leggenda nella leg-

37Campania dei Miracoli

Page 38: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

genda, da quel momento fu l’ap-parizione stessa della Madonna atrasformarsi nell’icona sacra, la sta-tua ancora oggi oggetto di intensavenerazione in tutta la PenisolaSorrentina.

E da qui la leggenda prose-gue con tratti ancor più incredibili. Collocata su-bito nella Cattedrale di Sorrento per ordine delvescovo, l’icona miracolosa al mattino dopo nonc’era più. Fu ritrovata nel luogo esatto in cui eraapparsa alla vecchina. Lo stesso luogo in cui laMadre Celeste, per Suo volere, è oggi veneratanella Chiesa della Madonna del Lauro.

Edificata tra il IX e il X secolo, la chiesa venneconsacrata nel 1206 e ristrutturata più volte nelcorso dei secoli. L’edificio presenta una facciata instile neoclassico, con un portale in bronzo che hasostituito l’originale in legno, scolpito con le scenedella vita del Cristo, custodito all’interno dellaChiesa. Il campanile con l’orologio è stato eretto nel1558. L’interno della Chiesa di Santa Maria delLauro è a croce latina e tre navate. Ai lati dell’altareprincipale, dove è custodita l’icona in lamina d’orodel Cristo, si possono ammirare le statue di SanMichele Arcangelo e dell’Angelo Custode. Note-voli sono il coro ligneo intarsiato ed il pulpito inmarmo, al quale si accede attraverso una scala.

La Madonna di Santa Maria del Lauro si fe-steggia il 12 settembre. Durante la Settimana Santa

38 5 - La Madonna del Lauro

Il campanile

Page 39: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

la Vergine viene portata in processione per le viedi Meta a benedire i naviganti.

La stessa Madonna viene venerata anche aScalea, in Calabria. Secondo la tradizione, verso lafine del XVIII alcuni marinai di Meta di Sorrento,dediti ai traffici fra Scalea e la costa campana, in-capparono da una violenta tempesta che stava persommergere la loro imbarcazione. Vedendosi inimminente pericolo per la furia del mare, invoca-rono l’aiuto della Vergine del Lauro, facendo votodi diffonderne il culto nel luogo in cui sarebberoriusciti a sbarcare. Placatasi la tempesta i marinaimiracolati toccarono finalmente terra a Scalea. Insegno di riconoscenza per la grazia ricevuta fu por-tata a Scalea una statua della Madonna. Con l’aiutodei marinai del posto, l’icona venne collocata inuna Chiesetta tuttora esistente: quella dedicata allaMadonna del Lauro, divenuta patrona dei navi-ganti anche in terra calabra.

in zonaRicchissima la scelta per sog-

giornare a Meta e dintorni, vista la ce-lebrità dei luoghi e l’ottima ricettivitàche offre l’intera penisola sorrentina. Noi vi consigliamoil B&B Casa Sorrentino, nel comune di Meta, in posizionepanoramica e a pochi metri dalla discesa a mare.

B&B Casa SorrentinoVia A. Cosenza 37, Meta di Sorrento (NA)

39Campania dei Miracoli

Page 40: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

6 - Liveri (NA)Santa Maria a PareteL’Apparizione e il Culto autorizzato

Quello della sacra icona di Santa Maria aParete è uno dei soli nove culti mariani delle ap-parizioni autorizzati dalla Chiesa cattolica nelmondo, oltre a quello delle 19 apparizioni uffi-

40 6 - Santa Maria a Parete

Page 41: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

cialmente riconosciute. Tanto che nel 2005 il Pon-tefice ha dato il placet per la modifica dellostemma e del gonfalone del Comune di Liveri,che oggi recano la dicitura “Civitas Mariae”.

Il Santuario di Liveri, comune molto vi-cino a Nola, sorge sulla collina, in località Ca-vallerizza, nel luogo preciso in cui, secondo laleggenda, nel 1534 si verificò l’apparizione dellaMadonna ad una giovane contadina, AutiliaScala. La Vergine disse alla fanciulla: «Autilia, tiho scelta per una delle più alte imprese che com-pirai a mio nome, portati dal conte Enrico Or-sini, in Nola, e digli che sotto quel cespuglio adestra della mia mano vi è sepolta una mia im-magine, da molti secoli; voglio che si scavi laterra e si edifichi in mio onore un Tempio».

Secondo la leggernda, il conte non credettealla giovane, ma il giorno dopo riapparve la Ma-donna e le ordinò di tornare dal Conte per mo-strargli, come segno tangibile della visione, unaluce sul suo volto. Autilia obbedì e quando il

41Campania dei Miracoli

Il Santuario di Liveri. Nell’altra foto la statua di Santa Maria a Parete

Page 42: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

conte le sfiorò il volto con la mano, su-bito apparvero cinque raggi sullaguancia della fanciulla. Fu allora che ilconte ordinò di scavare tra i rovi delcespuglio e riportò alla luce la sacraimmagine dipinta su di una vecchiaparete, in mezzo a due angeli, che fusubito identificata per l'Immacolata.Ai suoi piedi fu trovata una campa-nella del peso di circa 40 chili, al cuisuono si attribuisce la virtù di allonta-

nare le tempeste, i temporali ed ogni calamità. In seguito al miracoloso evento il conte

Enrico Orsini nel 1518 fece erigere una chiesa enel 1551, a fianco, un monastero. Attualmente ildipinto su pietra è conservato a Liveri nel San-tuario di Santa Maria a Parete.

Denominata anche Regina delle Vittorie, laVergine è raffigurata in un dipinto di stile vaga-mente bizantino custodito, all’interno dellachiesa, in un piccolo tempio appositamente erettodal feudatario Girolamo Barone, realizzato moltoprobabilmente da Cosimo Fanzago.

L’edificio, costruito nel XVII secolo propriointorno a questo piccolo tempio, presenta unapianta a croce greca con una sola navata. Il tam-buro ottagonale del tempio è affrescato con im-magini ed episodi della vita della Madonna.

In tutta la zona è fortissima la devozioneverso questa Vergine. I riti religiosi, che comin-

42 6 - Santa Maria a Parete

Il dipinto di Santa Maria a Parete custodito nel tempio

Page 43: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

ciano la terza domenica dopo Pasqua e vannoavanti per tutta la settimana, sono aperti dal“Sacro Novenario” di preparazione alla festa, chesi conclude la notte del sabato con la tradizionalepratica della “Scala santa”: folle di fedeli risalgonolo scalone del Santuario cantando e pregando,molti in ginocchio, alla luce dei ceri dedicati allaMadonna, fino a raggiungere la Chiesa doveviene celebrata la Santa Messa.

Di particolare suggestione, durante il No-venario, è il canto delle “Scapigliate”, una interagiornata in cui donne vestite di nero, con il capovelato, recando la croce di legno e i ceri accesi, ri-volgono alla Madonna invocazioni di grazie e be-nedizioni, esprimendosi nel dialetto locale. Lecelebrazioni si concludono con la processione perle vie del paese della statua della Madonna.

in zonaA Sarno, che dista poco meno di 10 chilometri da

Liveri, c’è il B&B Antiche Terme. Im-merso nella natura, realizzato al-l’interno di un antico edificio emodernamente attrezzato, sorge alcentro di Sarno, in prossimità dellasede dei bagni termali di un tempo.

B&B Antiche TermeVia Rivo Cerola 22, Sarno (SA)

43Campania dei Miracoli

Page 44: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

7 - Pagani (SA)la Madonna delle GallineIl quadro fuggito a valle

Narra la leggenda che in una chiesetta sullealture, nel comune di Tramonti, la tavola lignearaffigurante la Madonna del Carmelo una notte

44 7 - La Madonna delle Galline

Page 45: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

‘fuggì’. Cosa era accaduto? Poco tempo prima laMadonna, apparsa in sogno al sacrestano, gliaveva chiesto di far riparare la chiesetta, ormai fa-tiscente. In caso contrario, la Madonna sarebbeandata via, in un paese dove le avrebbero volutobene “anche le galline”. Il sacrestano riferì tuttoal prete, ma quest'ultimo non gli credette. Pocodopo una tempesta di fango trascinò il quadro avalle, nel territorio del comune di Pagani.

In seguito secondo la tradizione - arriviamoal XVI secolo - in prossimità del tempo di Pasquaalcune galline, razzolando in un pollaio, riporta-rono alla luce la piccola icona.

Numerosi, da allora in poi, i miracoli attri-buiti a questa Madonna del Carmelo, detta poidelle Galline. Il primo avvenne nel 1609 quandouno storpio, che si era addormentato davanti allocale dell'antica parrocchia di San Felice (ove sicustodiva la tavola mariana dalle galline), videnel sonno la Madonna, che lo invitò ad alzarsi e abuttare le stampelle: era guarito. Tra il 1609 e il1610 si verificarono altri sette miracoli.

Nel 1610 il vescovo di Nocera stabilì di co-struire un tempio nel luogo in cui le galline ave-vano ritrovato la tavola. E nel 1786 il vescovodiocesano Benedetto Sanfelice pubblicò un de-creto con cui il Capitolo di San Pietro in Vaticanostabiliva di incoronare solennemente la Ma-donna delle Galline in riconoscenza della prote-zione di Maria alla popolazione. La cerimonia di

45Campania dei Miracoli

Page 46: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

incoronazione avvenne nel 1787.L’immagine miracolosa è oggi esposta

sull’altare, mentre la statua della Madonna, pen-sosa, lo sguardo fiero mentre regge tra le brac-cia il Bambino, viene oscurata per tradizionetutto l’anno, tranne che a Pasqua e nell’ultimasettimana di settembre. E’ infatti in quei giorniche ricorre l’anniversario dell’Incoronazione. Iriti vanno avanti per una intera settimana.

La più grande festa religiosa si svolge ladomenica in albis con una processione della sta-tua della Madonna del Carmine trasportata suun carro. Ad essa il popolo offre colombe, gal-line, pavoni. Le mamme avvicinano i loro bam-bini alla Vergine, affinché li protegga.

La processione passa a rassegna le strade,i vicoli, i cortili e le masserie di Pagani con al se-guito i gallinacei, che godono dell'ammirazionedi tutti standosene appollaiati sul capo, sullebraccia, ai piedi della Vergine. Lungo il camminodella processione si ammirano i toselli, edicole

46 7 - La Madonna delle Galline

La Processione

Page 47: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

votive impreziosite da coperte di raso, merletti estampi in terracotta.

Nei cortili, dove c’è più spazio per realiz-zare e mostrare un tosello più vistoso, trovanoposto anche la statuetta della Vergine e dei pic-coli pollai, a cui si aggiungono talvolta anchetammurriate, mostre e banchetti.

Ma Pagani è anche il luogo consacrato aSant’Alfonso Maria de’ Liguori. Ed infattiquando la processione giunge davanti alla basi-lica pontificia di Sant'Alfonso, la statua dellaVergine riceve in dono dai padri redentoristiuna coppia di galline, secondo la tradizione ini-ziata dallo stesso sant'Alfonso, che viene ricam-biato dalla Madonna con due colombe.

Dopo il rito dello scambio, la processionegiunge in piazza Corpo di Cristo per la celebra-zione della messa solenne, presieduta dal ve-scovo. Infine la Madonna torna al santuario,dove, a conclusione della processione, si canta ilMagnificat.

in zonaAd Angri, poco distante da Pagani, c’è il B&B I

Doria, collocato in una casa indipendente e recentementeristrutturata. Ampia rea antistante all`aperto.

B&B I DoriaVia Petaccia 23, Angri (SA)

47Campania dei Miracoli

Page 48: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

48 8 - La Madonna del Monte Sacro

Page 49: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

8 - Novi Velia (SA)La Madonna del Monte SacroI pellegrini e le ‘cente’

Terra di intenso misticismo, il Cilento. Quila devozione mariana è legata al culto di sette Ma-donne, tutte poste su alture rupestri cui si accedeattraverso salite di purificazione, che conduconoal Cielo, e discese verso la mortale condizione ter-rena. Ed è proprio nel cuore del Cilento, sulMonte Gibson, che si erge il santuario marianopiù elevato d’Italia: la Madonna del Monte Sacro,simbolo di fede e religiosità per tutto il Cilento.

Definito dagli abitanti Monte Sacro, il Gib-son trae la radice del suo nome da un terminearabo che significa Monte dell’Idolo. Perché –scrivono gli storici – fin dai tempi dei Saraceni siveniva quassù ad elevare preghiere di culto.

La venerazione della Madonna del Monte,che risale al 1300, attira ogni anno su queste al-ture migliaia di pellegrini che giungono ad invo-care grazie celesti.

E’ una Madonna bruna, la statua lignea og-getto di venerazione sul Monte, assisa in tronocon la destra protesa a dispensare grazie ed ilBambinello in grembo. Dal punto di vista artisticoil volto dagli occhi allungati riconduce in epocabizantina. Furono infatti i monaci seguaci di SanBasilio, fuggiti da Bisanzio, a rifugiarsi nel Cilento

49Campania dei Miracoli

La Madonna del Monte Sacro

Page 50: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

50

intorno al 700 dopo Cristo, trovando riparo idealein queste terre aspre, con boschi fitti e mille an-fratti disseminati sulle rocce.

L’attuale santuario della Madonna delMonte era in origine un piccolo tempio, eretto, se-condo la leggenda, in cima ad un’altura dove gliantichi monaci ritrovarono prodigiosamente l’ef-figie della Madonna inseguendo un agnellino. Lastoria è stata raccontata dal monaco celestino Ber-nardo Conti, autore del libro “Storia e miracolidella beata Vergine del Monte Sacro di Novi”.

Fondato da colui che sarebbe diventato PapaCelestino V, l’ordine dei Celestini nel 1200 era unapiccola congregazione di eremiti che scelsero come

8 - La Madonna del Monte Sacro

Folla di pellegrini al Monte Sacro durante le celebrazioni della Madonna

Page 51: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

51Campania dei Miracoli

loro luogo ideale il piccolo tempio posto sulle al-tezze del Gibson, a 1700 metri. A partire dal XVIIIsecolo, estinto l’ordine dei Celestini, il santuariopassò alla tutela del vescovo di Capaccio.

I sette santuari mariani del Cilento, oltre aquello del Sacro Monte (posto a 1707 metri d’alti-tudine), sono tutti eretti sulle vette: la Madonnadel Granato a Capaccio Vecchio (254 metri di al-titudine), la Madonna della Stella a Sessa Cilento(1131 metri), la Madonna della Civitella, (Moiodella Civitella, 818 metri), la Madonna del Car-mine (a Catona, 713 metri), la Madonna dellaNeve (a Piaggine sul Monte Cervati, 1899 metri)e la Madonna di Pietrasanta di San Giovanni aPiro (528 metri).

Alla diffusa tradizione dei pellegrinaggilungo l’itinerario irto che conduce alle sette Ma-donne si accompagna quella delle cénte, candeleaddobbate da nastri colorati che formano nel loro

Il Santuario

Page 52: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

insieme figure di barche, di castelli, di uova, a se-conda dell’usanza dei paesi da cui provengono.Ancora oggi i pellegrinaggi tradizionali qui sonosempre aperti da processioni di donne: in primafila lo stendardo della Madonna, quindi quelleche portano le cénte intonando canti di benedi-zione. La processione raggiunge poi il Calvario,cumuli di pietre trasportati in precedenza dai pel-legrini per delimitare lo spazio sacro. Giunti alsantuario, molti pellegrini strisciano in ginocchiofino all’altare.

Altra tradizione diffusa è poi quella di lan-ciare monetine sullo spuntone di roccia accantoal santuario denominato “Ciampa di cavallo”. Selo spuntone sarà centrato da una fanciulla, ella simariterà entro l’anno. Se a centrarlo sarà un an-ziano, vi ritornerà l’anno successivo.

in zonaIl santuario, meta di pellegri-

naggi sin dal ‘300, è aperto ai pellegrinidal martedì di Pentecoste sino alla fine

del periodo estivo. Per soggiornare consigliamo la Casa SanFrancesco che sorge in pieno Parco Nazionale del Cilento,nel centro storico di Novi Velia (SA), alle pendici del MonteGibson. E’ un vecchio casolare restaurato e possiede quat-tro appartamenti modernamente attrezzati.

Casa Vacanze "Casa San Francesco" Via San Antonio 1, Novi Velia (SA)

52 8 - La Madonna del Monte Sacro

Page 53: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

53Campania dei Miracoli

9 - Moio Civitella (SA)La Madonna della CivitellaIl miracolo della Pentecoste

Proseguendo nel nostro viaggio in Cilento,

Page 54: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

tra le sette Madonne per altrettante vette (Calpa-zio, Sacro Monte, Stella, Cervati, Civitella, Pietra-santa e Catona, racchiuse idealmente in uncerchio a picco sul mare, simbolo di protezioneper gli antichi villaggi), giungiamo a Moio dellaCivitella, insediamento risalente al terzo secoloavanti Cristo, dove oggi sorge un parco archeo-logico che comprende la chiesetta della Madonnadell’Annunziata, cui sono dedicate le suggestivecandele sui davanzali che di sera illuminano ilpaesino, poco più di mille anime nel cuore diquella che fu un tempo lontano la Magna Grecia.

Edificata con materiali di risulta nel tardoMedio Evo, questa cappella è ad una sola navata,lunga 18 metri e larga 8. In stile neoclassico è lafacciata principale.

Sul sagrato sono ancora visibili i resti di unampio pozzo scavato nella roccia per la raccoltadelle acque piovanee, accanto ad esso, un piccolocanale per il deflusso. In alto, a ridosso del pozzo,svetta sulla roccia una grande croce in legno. Pocodistante si nota un altro spuntone a picco sul pia-noro, detto`u Cantóne ru Riàvul: secondo la tradi-zione reca infatti i segni delle le mani e delleginocchia del diavolo che fu scaraventato giù dallaMadonna del Sacro Monte.

Al santuario si accede tramite una stradaasfaltata che attraversa i fitti boschi della Civitella.L'ultimo tratto è costituito da un ripido sentiero checosteggia alcuni muri di contenimento del fruriòn

54 9 - La Madonna della Civitella

Page 55: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

di Velia, avamposto deiLucani.

Sono due le datein onore di questa Ma-donna: il 25 marzo diogni anno e il primomartedì dopo la Pente-coste. Il 25 marzo è laFesta dell’Annunziata,la seconda data ricordala proclamazione deldogma di Maria. Nelpresbiterio, sopra l’al-tare di marmo costruitoagli inizi del Nove-cento, spicca una nic-chia in cui è collocata la statua della Madonna, ilvolto pensoso, abito e manto grigi tempestati diauree stelline. Rosa acceso il corpetto così come laveste del bambinello: entrambi coronati, madre efiglio, da un imponente diadema. Monumentale,edificata in malta policroma, questa icona secondoalcune interpretazioni riflette i canoni dell'icono-grafia bizantina.

La processione del 25 marzo avviene in unclima di grande suggestione. E’ in quel giorno chei fedeli, durante l’ascesa al santuario, recidonorami di castagno e realizzano croci di varie di-mensioni che vengono poi benedette dal sacer-dote durante la funzione. Le croci benedette

55Campania dei Miracoli

Folle di pellegrini ascendono aiMonti Sacri del Cilento

Page 56: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

saranno poi piantatenei campi, dove assi-cureranno un buonraccolto, o dinanzi al-l’uscio di casa, altrevengono donate aiparenti che non pos-

sono praticare l’ardita ascesa al santuario.Due giornate di festa all’insegna della pri-

mavera, dunque, e del risveglio della natura. Dibuon’ora, al sorgere del sole, i mortaretti annun-ciano la partenza dei pellegrini verso il montedella Madonna. Al termine della celebrazione re-ligiosa la processione riprende il suo camminopartendo dallo spiazzo antistante la chiesa e spo-standosi lungo i quattro punti cardinali, fino aquando il sacerdote impartisce la benedizione deicampi. Terminati i sacri riti i pellegrini si rifocil-lano in allegria prima di riprendere il viaggio diritorno alle loro case.

in zonaAd appena un chilometro dal centro storico di

Moio della Civitella per accogliere i visitatori c’è il Casaledegli Ulivi, confortevole B&B specializzato anche nella cu-cina tipica cilentana.

Casale degli UliviVia Tempone, Moio della Civitella (SA)

56 9 - La Madonna della Civitella

Il Santuario

Page 57: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

57Campania dei Miracoli

10 - Maiori (SA)La Madonna AvvocataLa Grotta dell’Apparizione

Stiamo arrivando in uno dei luoghi più incantevoli

Page 58: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

58

d’Europa: il Santuario della Madonna Avvocata,a picco sull’immenso azzurro della CostieraAmalfitana.

Il culto trae le sue origini da un evento mi-racoloso verificatosi nel Cinquecento quando Ga-briello, un pastore del luogo, guidato da unamistica colomba scoprì il luogo oggi denominatola Grotta delle Apparizioni. Mentre riposava, se-condo la leggenda gli apparve la Madonna, chegli chiese di edificare in quel punto erto della co-stiera un altare. In cambio Lei sarebbe stata l’Av-vocata, per lui e per tutti i devoti. Gabriello costruìcon le sue mani l’altare e un piccolo tempio, in se-guito fondò un monastero.

10 - La Madonna Avvocata

La Madonna Avvocata a picco sulla Costiera Amalfitana. Nell’altra foto, folle di pellegrini al Santuario sul Monte Falerzio.

Page 59: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

59Campania dei Miracoli

Per arrivare fin quassù, nella parte alta delcomune di Maiori, gli escursionisti hanno trac-ciato veri e propri percorsi di trekking. Una ascesache rapisce l’animo del visitatore lungo tutto ilcammino, un sentiero montano che conduce a 900metri d’altitudine su un pianoro da cui si spa-lanca il panorama tra i più suggestivi al mondo:il Golfo di Salerno da Punta Licosa a Punta Cam-panella, al cospetto dell’intera Costiera Amalfi-tana, in uno scenario unico che abbraccia anchel’isola di Capri. Il Santuario della Madonna Av-vocata è incastonato in cima allo sperone rocciosodel Monte Falerzio.

Il sentiero parte da una scalinata in via Ca-sale Alto a Maiori. Le scale passano attraverso vi-gneti ed agrumeti per circa mezz'ora, fino aquando si raggiunge una sorgente detta “Acquadel Castagno”. Il cammino continua fra tratti pia-neggianti e salite finché, dopo circa 5 chilometri,si arriva al Santuario dell'Avvocata. Il complesso

Page 60: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

60

è costituito da unacinta muraria, un con-vento e dalla sugge-stiva una chiesetta.Attraverso una scala siraggiunge la Grotta

dell’Apparizione.La chiesetta venne edificata per la prima

volta nel 1503 sulla roccia sovrastante la Grotta incui la Madonna apparve a Gabriello. A lungo, neglianni successivi, se ne presero cura gli eremiti, men-tre cresceva sulla costa, lungo i borghi dei marinai,la devozione verso questa Madonna Avvocata, lastatua candida, ritratta in atteggiamento benedi-cente sulla roccia che sovrasta la costiera in un pa-norama mozzafiato.

Fu nel 1590 che una piccola statua della Ver-gine fu portata sul monte Falerzio, come protettricedei naviganti. E qui la tradizione popolare narra dieventi straordinari, come lacrimazioni della Ma-donna, liberazione di indemoniati e guarigioni diammalati ritenuti incurabili. Nell’Ottocento con lasoppressione degli Ordini religiosi, la chiesettavenne abbandonata, poi distrutta da un incendio.

A fine secolo molti abitanti di Maiori intra-presero opere di pulizia e restauro dell’altare edegli affreschi presenti nella grotta, fino a quando,nel secolo scorso, la chiesetta venne completa-

10 - La Madonna Avvocata

L’Altare nella Grotta dell’Apparizione

Page 61: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

mente ricostruita. E’ affidatada allora alle cure dei Bene-dettini della Badia di Cava.

In una nicchia sopral'altare maggiore si trova lanuova statua della Madonna, realizzata negli anniquaranta dagli artigiani di Ortisei; l’icona è statabenedetta ed incoronata da papa Giovanni Paolo IIin piazza San Pietro il 3 aprile 2002. Splendida,l’icona di Maria, festeggiata nel lunedì di Penteco-ste quando, dopo la celebrazione dalla Messa, lastatua viene portata in processione fino all'altaredella grotta sottostante. La processione, che ri-chiama qui ogni anno folle di pellegrini da tutta laCampania ed oltre, parte a mezzogiorno fra rin-tocchi ininterrotti delle campane, per l’intero tra-gitto continua la suggestiva “pioggia” di petali dirosa lanciati dai fedeli sulla statua della Madonna.La festa va poi avanti fino al tardo pomeriggio concanti e balli al suono delle tammorriate.

in zonaA Maiori alta, nell’antico borgo “La Vena”, c’è il

B&B Palazzo Cocò, sulla collinetta panoramica di Turina.Si parte dalla chiesa e si raggiunge il B&B dopo ben 170scalini, ma ne vale la pena, perché da lassù si gode la vistamozzafiato sulla costa di Amalfi.

Palazzo Cocòvia Vena 20, Maiori (SA)

61Campania dei Miracoli

Page 62: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

62

11 - Paternopoli (AV)La Madonna della ConsolazioneNel segno del Magnificat

C’era una volta, nel cuore antico di Pater-nopoli, poco più di 2500 abitanti in piena terrad’Irpinia, la Chiesa Madre di San Nicola, edifi-cata nel 1522 su ampliamento della preesistente

11 - La Madonna della Consolazione

La Madonna della Consolazione di Paternopoli

Page 63: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

63Campania dei Miracoli

Chiesa di San Luca. Dal 1700 in poi questa chiesaè divenuta famosa come il Santuario di MariaSantissima della Consolazione, meta incessantedi pellegrinaggi per i tanti miracoli attribuiti alquadro della Madonna, tuttora presente in unacappella a Lei dedicata al centro della navata de-stra. L’icona prodigiosa, opera del Fiorentino ri-salente al 1587, rappresenta da quasi tre secoliun importante epicentro del culto mariano: nonsolo nella piccola ed antica Paternopoli, posta alcentro della valle del Medio Calore, ma in tuttala Campania.

Il primo miracolo si fa risalire, secondotradizione, al 1751 quando un operaio storpio emuto dalla nascita, il beneventano Giovanbatti-sta Amato, mentre lavorava in chiesa accanto al-l’immagine di questa Madonna, riacquistòmiracolosamente la parola e cominciò a lodarla,intonando il canto del Magnificat. Non era solo,l’operaio, quando avvenne il miracolo: in chiesaerano presenti circa 50 persone fra cui un sacer-dote, padre Cubelli, il cui fratello Gennaro era in

Il paesaggio di Paternopoli

Page 64: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

fin di vita per la tu-bercolosi. L’amma-lato fu trasportatodinanzi all’altaredella Madonna eanche lui miracolo-samente, come ci rac-conta la storia di queltempo, guarì.

Seguirono altrimiracoli, tutti ancoraraccolti e documen-tati nei diversi vo-lumi di storia locale.

In particolare i fedeli ricordano che durante lospaventoso terremoto del 26 luglio 1805, che de-vastò l’Irpinia intera, Paternopoli rimase intatta ecosì pure il Santuario dedicato a questa Madonnadella Consolazione. Fu allora che i devoti deciserodi erigere accanto alla chiesa una Scala Santa, cuiil vescovo concesse in seguito le stesse indulgenzedella Scala Santa di Roma.

Ma la caratteristica forse ancor più sugge-stiva che si attribuisce alla Madonna della Conso-lazione di Paternopoli è il cosiddetto Miracolodella Cintura. Nell’icona la Vergine è infatti raffi-gurata col Bambinello in braccio e circondata dadue Santi: Santa Monica e Sant’Agostino. Laprima, venerata dal IV secolo dopo Cristo, implo-rava alla Madonna la grazia di salvare il figlio Ago-

64 11 - La Madonna della Consolazione

L’esterno della chiesa

Page 65: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

stino dalla sua vita dissoluta.Si narra che la Vergine, comerappresentato nel quadro,concedesse a Santa Monicala cintura della sua veste,simbolo del baluardo capacedi scacciare ogni male. Con-sacrato nella cattedrale diMilano da Sant’Ambrogio, il giovane Agostino fula testimonianza di quel miracolo, con la sua vitaconsacrata in seguito alla santità.

I festeggiamenti per la Madonna della Con-solazione, tre volte incoronata dai Vescovi per lesue prodigiose intercessioni, si celebrano a Pater-nopoli due volte l’anno: il 16 aprile, per ricordareil primo miracolo (quello del Magnificat), e il mar-tedì dopo Pentecoste. Tradizionale è anchel’usanza dei fedeli di chiedere gocce dell’olio be-nedetto dalle lampade votive alla Vergine.

in zonaChi vuole andare a visitare la Ma-

donna della Consolazione può soggiornale alB&B Al Chiaro di Luna, nella parte alta delpaese, una villetta immersa nel verde, a pochiminuti dal centro storico, ristrutturata e dotatadi ogni confort, con tre camere e due bagni.

Al Chiaro di Lunavia Croce 85, Paternopoli (AV)

65Campania dei Miracoli

Fedeli in preghiera all’altare

Page 66: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

66

12 - Gesualdo (AV)La Madonna degli AfflittiQuel 23 novembre 1980

Fatta costruire dal principe Carlo Gesualdonel 1612, la Chiesa di Santa Maria degli Afflittisorge nel rione Canale di Gesualdo, provincia diAvellino, un comune di 3600 abitanti famoso per il“Principe dei Musici” Carlo Gesualdo, noto com-positore del Rinascimento. Questo tempio custo-disce importanti opere d'arte, tra cui la “Madonnain trono con Bambino e Santi” di autore scono-

12 - La Madonna degli Afflitti

La Madonna degli Afflitti a Gesualdo

Page 67: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

67Campania dei Miracoli

sciuto (1505), “La Deposizione”, del pittore Gio-van Tommaso Guarini da Solofra (1622) ed unascultura lignea di Sant’Onofrio. Nel 1672, quandoil pittore Giovanni Tommaso Guarini dipinse lagrande tela della Madonna Addolorata, la chiesacominciò a chiamarsi Santa Maria degli Afflitti.La tela, posta sull’Altare maggiore, rappresentala Madonna Addolorata che allarga le braccia da-vanti al Redentore morto. Accanto alla Vergine, leraffigurazioni di San Giovanni e della Maddalenache bacia e bagna di lacrime una mano di Gesù. Asinistra il martirio di San Sebastiano, a destra l’im-magine di San Rocco in una sovrapposizioneideale non fedele al testo sacro e alla cronologia

La Madonna in Trono con Bambino e Santi

Page 68: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

degli avvenimenti, non rara nella pit-tura manieristica di questo secolo,come pure lo sfondo con alberi,acque, monti, e la città chiusa nellemura, il tutto reso cupo da nubi scure.

Il 23 novembre del 1980, unadomenica sera, poco prima del vio-lento terremoto che avrebbe scon-volto l’Irpinia provocando la morte diquasi tremila persone, a Gesualdo eratutto pronto per i festeggiamenti an-

nuali in onore della Madonna degli Afflitti. Lachiesa era già affollata di fedeli, altri si accingevanoa raggiungerla. Gli abitanti di Gesualdo eranoquasi tutti lì, raccolti fra il tempio sacro e il piaz-zale. Fu la loro salvezza. Alle ore 19.37, quando untremendo boato scuote la terra con tutta la suaforza devastatrice, la Chiesa di Santa Maria degliAfflitti rimane intatta. In un paese quasi comple-tamente raso al suolo, l’edificio ha retto, salvandocosì la vita, nel giorno della celebrazione, dellamaggior parte degli abitanti di Gesualdo. Un mi-racolo. Uno straordinario prodigio attribuito a que-sta Madonna degli Afflitti. Quelle ore, quei minuti,li ha raccontati così nella pièce teatrale “Il fulminenella terra” l’artista Mirko Di Martino: «Come aGesualdo, che quando arriva la scossa nella ChiesaMadre ci stanno duecento persone a pregare laMadonna degli Afflitti. E in piazza più del doppioa ballare la montemaranese. Il campanile si piega

68 12 - La Madonna degli Afflitti

La Chiesa dell’Addolorata

Page 69: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

sulla gente ma si ferma a mezz’aria,in chiesa la cupola si apre, piovono pietre comefosse grandine, la gente tenta di fuggire ma il par-roco grida di restare. E magari pure di pregare, chein chiesa si va per quello, si sa. I secondi passano,la terra smette di tremare, sono tutti vivi. “Nellecase c’è passata come una mano invisibile che habuttato per aria tutto, piatti, forchette, mobili, ma iquadri dei Santi sono rimasti intatti. E’ un mira-colo. Dio ha voluto risparmiarci”».

L’appuntamento con la festa per la Ma-donna degli Afflitti si rinnova a Gesualdo il 23 no-vembre nel rione Canale, accanto alla Chiesa.Organizzati dal comitato locale dedicato a questaMadonna, i festeggiamenti durano un’intera gior-nata e coinvolgono tutta la popolazione.

in zonaA Gesualdo, famosa per l’imponente Castello me-

dioevale a picco sulla Valle del fiume Fredane e consa-crata “città della cultura” per la presenza del “Principe deiMusici” Carlo Gesualdo, che nel Castello ebbe la sua re-sidenza nobiliare, si può soggiornaleal B&B Zembalo, moderna costruzioneimmersa nel verde che offre ancheuna terrazza panoramica ed unavasca con acqua termale.

ZembaloVia IV Novembre 87, Gesualdo (AV)

69Campania dei Miracoli

Il panorama di Gesualdo

Page 70: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

70

13 - Cervinara (AV)La Madonna dei Bagnie l’Addolorata di Cervinara

Narra la leggenda che nella seconda metà

13 - La Madonna dei Bagni

Page 71: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

del Settecento un uomo nativo di Cervinara,Francesco D’Agostino, essendo gravemente am-malato di scabbia, si recò alla Madonna dei Bagnidi Scafati (SA), dove già da un secolo avvenivanoguarigioni miracolose ai pellegrini che si immer-gevano nelle acque sante dei ‘vagni’, vasche diacqua benedetta e consacrate alla Madonna.D’Agostino si immerse e miracolosamente guarì.Tornato a Cervinara raccontò a tutti la grazia ri-cevuta e chiese aiuto al popolo per far realizzareuna imponente e splendida statua lignea discuola napoletana. Vi è ritratta la Vergine dallosguardo rassicurante avvolta da un manto stel-lato. In braccio il Bambinello con la manina solle-vata a benedire i fedeli.

Quella in onore della Madonna dei Bagni aScafati (SA), in contrada “Fosso dei Bagni”, è unadelle feste religiose del culto mariano più popolariin Campania. Questa Vergine, che si festeggia du-rante il periodo dell’Ascensione, secondo tradi-zione già nel 1600 era presente in una piccolissimaedicola votiva, proprio dove sorge oggi il Santua-rio. In quel tempo un lebbroso, recatosi la fonte ebagnatosi con l’acqua per rinfrescarsi un po’, pro-digiosamente guarì. Per i fedeli, ancora oggi, è laMadonna che si fa acqua per riportare la salute e lavita. Il bel quadro di questa Madonna dei Bagnicampeggia sull’altare maggiore del Santuario aScafati.

Ma torniamo a Cervinara, perché il 15 aprile

71Campania dei Miracoli

La statua della Madonna dei Bagni

Page 72: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

72

del 2015 la Madonna dei Bagni di Cervinara è stataportata dai fedeli a piazza San Pietro, “in udienza”da Papa Francesco. La statua, è partita dalla Par-rocchia Sant’Adiutore alla volta della Città del Va-ticano, per essere benedetta dal Papa. Dinanzi acirca quattrocento pellegrini cervinaresi il SantoPadre ha benedetto la statua di Maria Santissimadel Bagno, offrendo un fiore alla Madre celeste euna Corona del Rosario al Bambino Gesù.

13 - La Madonna dei Bagni

La Madonna Addolorata di Cervinara

Page 73: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

E’ stato un evento sto-rico per tutta la Valle Cau-dina, di cui Cervinara è ilcentro principale, perchénell’intera valle cresce la de-vozione verso questa Ma-donna miracolosa, dettaanche Scafatella, in ricordodell’originario prodigio ricevuto a Scafati dal cer-vinarese D’Agostino.

La festa di questa Madonna, il cui culto è dasempre associato a quello della chiesetta di cam-pagna intitolata ai Santi Cosma e Damiano, si ce-lebra ogni anno nel giorno dell’Ascensione, lastessa data in cui si festeggia la Madonna di Scafatifin dal 1700. Durante la processione si celebra il tra-dizionale rito del ‘Ciciariello’ che consiste nella di-stribuzione di acqua benedetta ai pellegrini.

Il culto mariano a Cervinara, popoloso co-mune di quasi diecimila abitanti nel cuore dellaComunità Montana Partenio-Vallo di Lauro, è dif-fuso in diverse contrade (le frazioni sono Castello,Curielli, Ferrari, Ioffredo, Pantanari, Pirozza, Salo-moni, San Marciano, San Potito, Scalamoni, Tre-scine, Valle), afferenti a sei parrocchie in totale.

Di rilievo anche la venerazione della Ma-donna Addolorata nell’omonimo Santuario, co-struito intorno al 1100 nella frazione Ferrari, doveoriginariamente sorgeva l’Abbazia di San Gen-naro. Il venerdì di Passione, quello che precede la

73Campania dei Miracoli

Il Santuario

Page 74: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

74

domenica delle Palme, si svolge la processione: lastatua esce dalla Chiesa ed arriva sino al palazzomarchesale, per poi tornare indietro. Una sugge-stione identica da più di tre secoli, da quando PapaOrsini volle istituire la processione del venerdì di

Passione, in onore di MariaSantissima Addolorata.

in zonaChi desidera soggiornare

a Cervinara e gustare le preliba-tezze della cucina tipica locale (le

lavanelle fatte in casa con fagioli, o la menesta 'o pignato), iltutto innaffiato dai doc e docg locali, potrà sistemarsi in unodei comuni limitrofi. Consigliamo a Rotondi (AV) l’hotel ri-storante La Campagnola.

La Campagnolavia Varco 6, Rotondi (AV)

13 - La Madonna dei Bagni

La Madonna del Bagno a Scafati

Page 75: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

75Campania dei Miracoli

14 - San Lorenzo Maggiore (BN)Santa Maria della StradaLa Fonte miracolosa

Ha fattezze vagamente bizantine e losguardo pensoso. Fra le sue braccia c’è il Bam-bino, che regge le sorti del mondo. Questa sacraicona è dedicata alla Madonna “della Strada”,così denominata perché il dipinto era stato ri-

La Madonna della Strada

Page 76: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

trovato lungo la via principaleche conduceva dal Sannio finoa Roma, a quel tempo - siamointorno al secolo Undicesimo -fra le più importanti arterie dicollegamento con l’intera peni-

sola. Narra la leggenda popolare che in questoluogo, alle porte del comune di San LorenzoMaggiore, la Vergine Maria apparve a una donnae la invitò a scavare. Sotto terra apparve una cap-pella, al cui interno fu ritrovato il quadro dellaMadonna: una tavola lignea piccola, alta circa 60centimetri e larga 40.

L'antichissima chiesa intitolata alla Vergine èdetta "Della Strada" perché sorgeva, come del restoancora oggi si vede, nelle adiacenze della via cheporta a Benevento e che un tempo era una delleprincipali arterie attraverso cui Roma comunicavacon il resto della penisola. Ancor oggi la cappella sitrova nella cripta della Chiesa di Santa Maria dellaStrada e reca i segni del punto da cui sarebbe sgor-gata una fonte miracolosa.

Arriviamo ai primi anni del Settecentoquando il monastero che ospitava il dipinto avevagià subito numerose dominazioni, passando daiBenedettini ai Padri Coloritani, che in quel secololo governavano. E qui la seconda leggenda, legataalla pioggia del miracolo. In un’estate caldissima,secondo gli storici quella del 1704, la siccità stavadevastando i raccolti, i contadini erano disperati. Il

76 14 - Santa Maria della Strada

La cripta con la Fonte miracolosa. Nell’altrapagina la lunetta all’ingresso della chiesa

Page 77: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

77Campania dei Miracoli

Vescovo Biagio Gambaro, giunto sul posto, ordinòdi portare in processione la Madonna della Strada,cui vennero rivolte suppliche in attesa di una gra-zia. Di lì a poco cominciò a scrosciare la pioggia eil raccolto fu salvo.

Tenuto successivamente dai Francescani, poia lungo abbandonato alla mercé di briganti e pre-doni, il convento nel 1824 fu smantellato e cosìpure la chiesa: e le pietre vennero utilizzate per ri-strutturare la Collegiata di San Lorenzo. La chiesavenne ricostruita tra il 1850 e il 1860 e conserva an-cora qualche vestigia dell’antico convento (il por-tale d’ingresso e il pozzo dei monaci).

L’antica icona di Santa Maria della Strada,custodita all’interno, durante i restauri più recentiè stata riprodotta in una tavola maiolicata sulla lu-netta dell’attuale portale d’ingresso.

Incoronata il 23 giugno del 1906, la Ma-donna della Strada viene festeggiata ogni anno laprima domenica di luglio con la festosa sfilata dei

Page 78: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

78

carri di grano, che arrivano sulpiazzale antistante la Chiesaper ricevere la benedizione sulraccolto dei campi. Le compo-sizioni, adornate da spighe digrano, elemento tipico dell’artelocale, rappresentano soggettisacri in segno di fede e di de-vozione.

Non meno suggestiva laprocessione: da circa un secolol'immagine della Vergine vieneposta sull'altare maggiore dellachiesa parrocchiale di San Lo-

renzo Maggiore e, la prima domenica di giugno,viene portata in processione per le vie del paese. Il29 dello stesso mese torna alla sua antica Chiesa.

in zonaOspitalità e buon cibo

accolgono gli ospiti di VillaLuisia, casa vacanze e risto-rante tipico che sorge travigne e uliveti al centro di SanLorenzo Maggiore.

Villa Luisiavia Vittorio Pozzo 8

San Lorenzo Maggiore (BN)

14 - Santa Maria della Strada

La caratteristica processione del VenerdìSanto a San Lorenzo Maggiore. Sotto, la Festa del Grano.

Page 79: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

79Campania dei Miracoli

15 - Arpaia (BN)Santa Maria delle GrazieSu per le antiche callaie

Il Santuario della Madonna delle Graziesorge ad Arpaia, precisamente il luogo in cui quat-trocento anni prima di Cristo si accese la storicabattaglia tra Romani e Sanniti per il predominiosul territorio. La città anticamente aveva il nome

La Madonna delle Grazie ad Arpaia

Page 80: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

di Caudium, di qui le celebri“forche caudine”, sotto cui fu-rono costretti a passare i Ro-mani, sconfitti dal fiero popolosannita. Sembra che il giogodella forca fosse stato posto nelluogo esatto in cui oggi sorge ilSantuario della Madonna delleGrazie. Non per caso questaVergine, che da secoli suscitaimmensa devozione, era deno-minata un tempo Santa Mariadel Giogo. Ma nel corso dei se-

coli – vuole la tradizione religiosa locale – furonotalmente tanti i miracoli, che gli abitanti di Arpaiamutarono il suo nome in Madonna delle Grazie.

Il santuario sorge nella Valle Caudina, do-minata dalla catena del Monte Partenio, a seguitodel ritrovamento dell’antichissima icona della Ma-donna col Bambino, opera in oro e cera fusa sulegno di stile greco-bizantino, avvenuto nel 1464ad opera di alcuni ragazzi che giocavano nei ca-stagneti scavando nel bosco.

Il Santuario fu eretto in quel luogo, conside-rato miracoloso, per volontà dei cittadini di Arpaiae grazie all’intervento dei Frati Francescani. I Fratirealizzarono con le offerte dei fedeli chiesa e con-vento, che nei tratti architettonici mostrano ancoraoggi tutta l’intensità stilistica dei conventi dedicati

80 15 - Santa Maria delle Grazie

Il Santuario della Madonna delle Grazie ad Arpaia.

Page 81: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

al Poverello d’Assisi (ilchiostro, il pozzo cen-trale, le celle sobrie, i lun-ghi corridoi).

La Madonna delleGrazie è stata incoronataRegina nel 1904. Innu-merevoli sono i miracoliattribuiti a questa SantaVergine secondo la storialocale.

Correva l’anno1887 quando, durante un incendio alla chiesa, ilpopolo di Arpaia si prodigò per salvare l’imma-gine della Madonna. Primo fra tutti Arcangelo, chepenetrò nella chiesa in fiamme ed afferrò l’iconamariana, portandola in salvo. «In quell’istantestesso – si legge nelle pagine di storia locale – l’in-cendio cessò. Miracolo!».

Nel 1950 un’umile operaia che si dedicava alavori di restauro della chiesa precipitò da un’al-tura elevata. Il suo corpo giaceva inerte al suolo,niente avrebbe potuto salvarla. La donna aprì gliocchi: «Non ho nulla - esclamò secondo le testi-monianze dei presenti - la Madonna mi è apparsae mi ha salvata».

La strada che conduce alle alture del San-tuario è ora percorribile in auto. Monti amanti dellanatura preferiscono però ancora oggi seguire gliantichi sentieri, in particolare la mulattiera dell’an-

81Campania dei Miracoli

Il Chiostro con il pozzo

Page 82: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

82

tico acquedotto, chiamata ancora oggi ‘la callaia’.Tuttora gestito dai Frati Minori, il Convento diSanta Maria delle Grazie è in Via delle Grazie, adArpaia (BN).

Con poco meno di duemila abitanti, Arpaiafa parte della Comunità Montana del Taburno. LaMadonna delle Grazie è la santa protettrice delpaese. La festa patronale in suo onore viene cele-brata il 2 luglio di ogni anno.

in zonaA Paolisi, a soli 2 chilometri da

Arpaia, c’è il B&B Antica Corte, strut-tura moderna in un’architettura che sicolloca armonicamente nel paesaggionaturale della zona.

E’ anche ristorante con prodotti tipici locali.Antica CorteCorso Vittorio Emanuele 85, Paolisi (BN)

15 - Santa Maria delle Grazie

Le mura longobarde di Arpaia

Page 83: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

83Campania dei Miracoli

16 - CasertaLa Madonna delle Grazie di San Pietro a MontesE il miracolo di Carinola

Via Parrocchia, l’antica salita che da Casertaconduce all’Abbazia di San Pietro a Montes, in dire-zione Casertavecchia, è costellata di edicole votiveconsacrate alla Madonna delle Grazie di San Pietro aMontes, nella frazione casertana di Piedimonte di Ca-solla. La prima, di fattura recente, è posta in bella mo-stra al civico numero 3. Più antica la seconda, ritrattanell’icona accanto al civico 14, logorata dal tempo ma

Edicola votiva alla Madonna delle Grazie di San Pietro a Montes

Page 84: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

ancora in parte rico-noscibile.

Salendo an-cora verso l’Abbazia,lungo la mulattierache costeggia il cam-panile, ecco la cap-pellina fatta erigeredalla famiglia Ca-sella per venerare laMadonna delle Gra-zie, che accoglie ilpellegrino con l’in-vocazione, impressasulla pietra: “Deh!Sosta o passegger,

leva a Maria la tua mente, il tuo cor, la prece pia”.Di epoca molto antica, la Cappella sorge da oltrecento anni nel sito attuale, segno di perpetua ve-nerazione verso questa Madonna, autrice di tantegrazie per il suo popolo.

Il culto della Madonna delle Grazie di SanPietro ad Montes è una delle tradizioni più anti-che, che riconduce all’antica Casa Hirta di epocalongobarda. «Un cappella risalente alla notte deitempi – annotano gli storici locali – esisteva lungol’antica strada carrozzabile per cavalli e asini checonduceva al borgo medievale di Casertavecchia.Quando tra fine Ottocento e inizi Novecento fu de-ciso di spostare la strada per il borgo medievale dal

84 16 - La Madonna delle Grazie di San Pietro a Montes

Il complesso di San Pietro a Montes

Page 85: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

85Campania dei Miracoli

percorso storico ad una percorribile anche con inuovi mezzi di trasporto, si stabilì di spostareanche la cappellina della Madonna delle Grazie».Il sacerdote di Casola, don Felice Casella, costruìl’attuale cappellina.

Il piccolo tempio è adiacente a due cave re-cuperate, che d’estate accolgono grandi folle di fe-deli per le Sante Messe dedicate a questa Verginedelle Grazie. Intraprendendo la discesa verso Sta-turano, ecco un’altra piccola edicola votiva a ta-bernacolo dedicata a questa Vergine e Madre.

Tre scene della Madonna in trono col Bam-bino e santi, risalenti all’anno Mille e di derivazionebizantina, si ritrovano anche tra gli affreschi del-l’Abbazia di San Pietro al Montes. Da tempo ab-bandonato al degrado e chiuso al pubblico, ilmonumento, di fondazione benedettina, risale al-l’XI secolo ed era stato eretto sulle rovine di untempio romano dedicato a Giove Tifatino.

Nelle foto in basso la Cappellina fatta erigere dalla famiglia Casella

Page 86: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

Il culto della Madonnadelle Grazie è assai diffuso in tuttala provincia di Caserta. A Casaledi Carinola si venera la Sacraicona su pietra del 1600 il Martedìin Albis e il 7-8-9 agosto. Qui laCappella di Santa Maria delleGrazie fu costruita nel 1700 circain ricordo dell’Apparizione Ma-riana ad una giovinetta del luogo,

ma già in precedenza nello stesso luogo sorgevaun altare votivo dedicato alla venerazione dellaMadonna delle Grazie.

Questo culto mariano è assai vivo in zonaanche a Caspoli di Mignano Monte Lungo, dove lafesta patronale principale ricorre l’8 settembre. ALauro, frazione di Sessa Aurunca, solenni celebra-zioni la prima domenica di maggio. Infine Viscianodi Calvi Risorta, con festeggiamenti che durano tregiorni: il 7, l’8 e il 9 settembre.

in zonaAmpia la scelta dei B&B in zona Casertavecchia, da

sempre rinomata attrattiva turistica. A Casola, in prossimitàdella Cappellina, c’è il B&B A Corte, immerso nel verde edotato di ogni confort.

A CorteVia De Franchis 2, Casola (CE)

86 16 - La Madonna delle Grazie di San Pietro a Montes

La Madonna delle Grazie di Carinola

Page 87: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

87Campania dei Miracoli

17 - Roccamonfina (CE)La Madonna dei LattaniVerso la Generatrice di Dio

Nel comune di Roccamonfina (CE) sullacima dei Monti Lattani, a 850 metri di altitudine,prim’ancora dell’anno Mille esisteva una statuadella Vergine Maria in trono. Scolpita su unblocco di pietra lavica da un devoto del posto,

La Madonna dei Lattani a Roccamonfina

Page 88: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

88

originariamente di colore grigio, successiva-mente affrescata nel XII secolo, ha veste rossa emanto azzurro. Il Bambinello reca nella mano si-nistra il globo terrestre sormontato dalla croce,nella destra una colomba.

L’antichissima icona, nascosta su questealture durante la persecuzione iconoclasta du-rata dal 713 all’843, dal 1430 è custodita nel San-tuario della Madonna dei Lattani, edificato nel1430 da Tommaso de Peregrinis per volontà diSan Bernardino da Siena e di San Giacomo dellaMarca, accorsi sui Lattani dopo il ritrovamentomiracoloso nella grotta. La denominazione diMadonna dei Lattani, (monti sorti sulle ceneri diun vulcano spento), sarebbe dovuta ad una ca-pretta da latte, che fece ritrovare nei campi

17 - La Madonna dei Lattani

Il Santuario sul Monti Lattani

Page 89: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

l’icona miracolosa della Ver-gine ad un pastorello di nomeFrancesco. Mentre pascolava ilsuo gregge il pastorello vide lacapretta entrare in una grotta.La seguì e all’interno ritrovòl’icona della Madonna.

L’originaria cappellasorta accanto alla grotta del ri-trovamento (tuttora visibile),fu successivamente ampliata etrasformata in chiesa romanicanel 1430, poi gotica. Terminatafra il 1448 ed il 1507, è stata re-staurata nel 1999.

Secondo altre interpreta-zioni l’appellativo originario,Madonna delle Fonti, era collegato ad un’anticadivinità pagana delle acque e successivamenteattribuito a Maria per le sorgenti miracolose chesgorgavano proprio accanto all’attuale Santua-rio. Nel cortile principale del complesso religiososi trova la fontana della Madonna, risalente al1400 ed artisticamente lavorata. Secondo la tra-dizione le coppie che si abbeverano a questeacque si ameranno per sempre ed avranno comeprimo figlio un maschio.

Di sicuro il culto alla Madonna dei Lattaniè intimamente connesso alla maternità. I fedeliqui giungono numerosi portando fiori ed ex

89Campania dei Miracoli

La statua della Madonna sull’altare

Page 90: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

voto per ringraziare della nascita di bambini.Sull’epigrafe muraria posta al lato destro

della chiesa si legge: «A chiunque visita questoedificio della Genitrice di Dio, nelle feste dedi-cate a Lei a Cristo, e ai discepoli, i peccati gli sa-ranno indulgenziati di cento giorni».

Sulla nicchia della Madonna, cui Papa PioXII attribuì il maestoso titolo di Regina Mundi,una lapide in latino ricorda le grazie ottenute perintercessione di Maria e i suoi titoli di Gloria: «IlPio Pellegrino che brama fiumi di latte sgorgantidal Cielo, ascenda questa prodigiosa montagnadei Lattani poiché la Regina che gode al di sopradegli Angeli qui chiede il Suo culto, qui porge ilSuo turgido seno. Ella è la figlia, sposa, madredi Dio e florida Vergine. Che cosa non otterrà chiLa invoca di cuore? Anno del Signore 1586».

in zonaNel territorio di Roccamon-

fina, a soli 2 chilometri dal Santua-rio, c’è il B&B La Masseria, che sorgein un antico casale modernamenteristrutturato, con spazi nel verde edampi pergolati. Offre una piscina al-l’aperto e parcheggio privato.

La MasseriaVia San Lorenzo, Roccamonfina (CE)

90 17 - La Madonna dei Lattani

Page 91: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

91Campania dei Miracoli

18 - Casaluce (CE)

La Madonna di CasaluceFate quello che Egli vi dirà

Il Santuario di Santa Maria di Casaluce,eretto nel 1360 all’interno dell’omonimo castello,fu donato da Raimondo del Balzo, barone di Ca-saluce, ai monaci celestini, che lo trasformaronoin Abbazia. All’interno è custodita la preziosa

La Madonna di Casaluce

Page 92: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

92

icona bizantina di Santa Maria di Casaluce, ac-canto alla quale sono poste due idrie che, se-condo la tradizione storica, sarebbero le giareutilizzate da Gesù per il primo miracolo alleNozze di Cana in Galilea.

Nelle idrie, in alabastro giallo paglierino,custodite ai lati del trono marmoreo della Ver-gine nella cappella a Lei dedicata, ancora oggiviene eseguito il rito di benedizione delle acquela seconda domenica dopo l'Epifania, secondoun rituale antico dei monaci.

L’icona e le idrie erano state portate a Na-poli dal vicerè Sanseverino di ritorno dalla TerraSanta. Infatti Sanseverino, per salvarla da unaimminente distruzione, portò a Napoli l'iconadalla Beata Vergine Maria con Bambino, che siritiene dipinta dall'evangelista San Luca, e le dueidrie, tenute in gran venerazione. Inizialmente il

18 - La Madonna di Casaluce

L’Abbazia di Casaluce

Page 93: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

93Campania dei Miracoli

quadro della Madonna fu custodito a Napoli, in-sieme alle idrie, nella cappella Palatina SantaBarbara del Maschio Angioino. Le preziose te-stimonianze furono, in seguito a diverse vicissi-tudini storiche, affidate da Carlo I d’Angiò aRaimondo del Balzo, che le donò ai Celestini.

Fu da allora che il culto di questa icona bi-zantina si diffuse oltre Napoli, radicandosi nel-l’Abbazia di Casaluce, tanto che nel 1772 ilvescovo di Aversa ottenne da Papa ClementeXIV il documento col quale la Vergine di Casa-luce veniva proclamata patrona di Aversa.

Nel quadro, di piccole dimensioni (cm 30in altezza e cm 22 in larghezza) Madre e Figlio siguardano, mentre la mano destra della Madreindica il Figlio, quasi evocando la famosa frasedel vangelo di Giovanni “fate quello che Egli vi

Le Sacre Idrie

Page 94: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

dirà”, secondo il ruolo di Mediatrice associato allaMadre di Gesù. Fra i tanti miracoli ascritti a que-sta icona mariana, tutti testimoniati dagli ex votocustoditi in una apposita cappella, si ricorda inparticolare quello dell’acqua, connesso intima-mente alle due idrie miracolose, cui tuttora i pel-legrini in arrivo chiedono di poter attingere.

Il culto della Madonna di Casaluce è diffu-sissimo in diversi luoghi della Campania. A Na-poli l’icona è venerata nella Chiesa del GesùVecchio. Ad Aversa, nella Chiesa dell’Annun-ziata, vi è il dipinto della Madonna di Casalucetra gli angeli. A Frattamaggiore sono stati dedi-cati a questa Vergine un asilo ed una strada, finoa quando, in luogo dell’edicola votiva, nel 1945 èstata edificata una chiesa a Lei dedicata. Ed anchele Monache benedettine di clausura del mona-stero di San Biagio in Aversa venerano un'imma-gine antica della Madonna di Casaluce.

in zonaA Sant’Antimo, che dista solo 7 Km

da Casaluce, c’è il B&B La Corte, dimorastorica in un antico Palazzo del Seicentomodernamente restaurato. Ampie le ca-mere, che offrono fino a quattro posti letto.

La CorteVia Cesare Battisti 30, Sant’Antimo (NA)

94 18 - La Madonna di Casaluce

Page 95: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

95Campania dei Miracoli

Il fenomeno dell’Apparizione di Mariafra Scienza e Sacro

Page 96: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

MedjougorjePer la scienza impossibile spiegare

Il fenomeno delle apparizioni mariane nonera stato mai scientificamente studiato ed appro-fondito così come è accaduto, a partire da metàanni Ottanta, con Medjugorje. Nel passato, infatti,non si disponeva di quegli avanzati mezzi tecniciche la scienza aveva già la possibilità di utilizzarequando sono cominciate le apparizioni ai sei veg-genti della piccola città in Bosnia Erzegovina.

Il primo studio - come riporta accurata-mente nel suo blog Paolo Tescione, della Comu-nità religiosa Eremiti di San Francesco di Bologna- è stato realizzato nel 1984 dal professor HenriJoyeux dell’Università di Montpellier. La suaéquipe, cui si era aggiunto il teologo Padre Lau-rentin, «ha effettuato numerosi rilievi medico-scientifici, tenendo sotto controllo i parametri

96 L’Apparizione fra Scienza e Sacro

Page 97: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

fisiologici dei veggenti attraverso elettrocardio-grammi, elettroencefalogrammi e misurazionedella sensibilità cutanea».

La conclusione è stata che «durante le ap-parizioni i veggenti non sono in stato di sonno odi sogno, non hanno fenomeni epilettici (lo di-mostrano gli elettroencefalogrammi) o patologieallucinatorie uditive o visive legate a anomalie alivello dei recettori sensoriali periferici (poiché levie uditive e visive sono normali) e neppure allu-cinazioni parossistiche (lo dimostrano gli elettro-encefalogrammi), non hanno allucinazioni di tipoonirico come possono essere osservate nelle con-fusioni mentali acute o nel corso della evoluzionedelle demenze atrofiche». Inoltre «non si tratta diisteria o catalessi, perché durante l’estasi i muscoli

97Campania dei Miracoli

Page 98: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

della mimica non sono inibiti, ma funzionanonormalmente».

Il team di studiosi, dopo aver categorica-mente escluso che potesse trattarsi di menzognao imbroglio, ha confermato che per tutto il tempodell’apparizione i ragazzi percepiscono qualcosadi eccezionale. «Lo testimonia il convergere con-temporaneo degli occhi dei veggenti verso unidentico punto, in alto dinanzi a loro». Tanto chealla fine l’equipe del professor Joyeux ha dichia-rato: «il fenomeno delle apparizioni di Medju-gorje si rivela scientificamente inspiegabile»,perché «nessuna denominazione scientifica pareadatta a designare questi fenomeni. Si potrebbedefinire come uno stato di preghiera intensa, se-parata dal mondo esterno, uno stato di contem-plazione e di comunicazione coerente e sana, conuna persona distinta che essi solo vedono, odonoe possono toccare».

Gli studi del professor Joyeux sono stati pe-raltro ripetuti nel 2001. Le nuove indagini hannoaggiunto ulteriori particolari. Ad esempio du-rante un’apparizione furono messi lampi di luceabbagliante davanti agli occhi dei ragazzi, ma essinon manifestarono alcuna reazione, come se nonli avessero visti. «I loro sensi - annotano i ricerca-tori - erano come sospesi».

Di particolare interesse gli esami pupillo-metrici cui sono stati sottoposti i giovani nel 1985dai medici Luigi Frigerio e Giacomo Mattalia. Va

98 L’Apparizione fra Scienza e Sacro

Page 99: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

premesso che normalmente la pupilla oculare sidilata quando si verifica una riduzione della luceambientale e si restringe quando la luce aumenta.Il 7 settembre 1985 viene sottoposta a questoesame la pupilla di Marija Pavlovic, che pocoprima dell’estasi «presentava un diametro pari al36 per cento del diametro totale dell’iride». «Du-rante l’estasi invece la pupilla appariva dilatata,con un diametro pari al 55 per cento del diametrototale dell’iride. Subito dopo l’estasi la pupillo-metria si riduceva e, a condizioni invariate di luce,risultava del 32 per cento rispetto al diametro del-l’iride». Lo stesso fenomeno si verificò il giornoseguente con Jakov Colo.

Numerosi sono stati gli altri, successiviesperimenti, che hanno confermato i dati già

99Campania dei Miracoli

Marija e a destra Ivanka, due veggenti di Medjugorje sottoposte agli studidelle commissioni scientifiche fin dal 1986.

Page 100: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

emersi. Va ricordata la commissione scientifico-teologica internazionale composta da 17 fra scien-ziati, medici, psichiatri e teologi, che dopo diversianni di studi, ha tratto nel 1986 le conclusioni indieci punti «documentabili dal punto di vista psi-cologico, medico e pastorale», messe a disposi-zione del Magistero della Chiesa. Fra i dieci puntispiccano alcune affermazioni. Ad esempio, «se-condo le indagini psicologiche e mediche si deveescludere una spiegazione puramente naturale diquei fenomeni». E «secondo le osservazioni do-cumentabili non è possibile ritenere una spiega-zione di questi fenomeni che sia di ordinepreternaturale, ossia di origine diabolica».100 L’Apparizione fra Scienza e Sacro

La collina delle apparizioni

Page 101: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

La storica Jennifer Dierker ricostruisce chela prima apparizione mariana di cui si abbia no-tizia certa è avvenuta nell’anno 352 dopo Cristoad una coppia di anziani nella città di Roma. Inuna calda notte di agosto Maria apparve chie-dendo che fosse edificato un santuario su unadelle colline della città. La mattina seguente, inpieno agosto, una fitta coltre di neve ricopriva ilcolle Esquilino. Di qui l’origine della Chiesa diSanta Maria della Neve, considerata uno dei più

101Campania dei Miracoli

Le Apparizioni Mariane nel Mondo

Page 102: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

grandi ed importanti chiese de-dicate alla Madonna nel mondooccidentale.

Nel 1531 a Guadalupe, inMessico, sul poncho di un po-verissimo contadino di nomeJuan Diego apparve un’imma-gine della Vergine abbigliatacome una principessa azteca,con i simboli della regalità,della verginità, del potere e del-l'umiltà. L'apparizione di Gua-dalupe, pur non essendo statariconosciuta con un decreto uf-ficiale, ha ottenuto dalla Chiesacattolica un importante ricono-scimento: il veggente Juan

Diego è stato proclamato santo da Papa Gio-vanni Paolo II il 31 luglio del 2002.

In seguito altre volte la Madonna è ap-parsa con abiti simili a quelli degli indigeni lo-cali: a questo proposito la Dierker ci ricordal’apparizione a La Vang, in Vietnam, nel 1798.Secoli intensi di apparizioni mariane sono statil’Ottocento e il Novecento. Nel XIX secolo treapparizioni in Francia: la Madonna della Me-daglia Miracolosa e le apparizioni di La Salettee Lourdes. Nel 1879 la Vergine appare con SanGiuseppe e San Giovanni Apostolo a Knock, inIrlanda. Nel 1917 è apparsa a Fatima, in Porto-

102 Le Apparizioni Mariane nel Mondo

La Madonna di Guadalupe

Page 103: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

gallo, dove annuncia la se-conda guerra mondiale,l'ascesa del comunismo ela conseguente persecu-zione dei cattolici.

A Lourdes attual-mente sono oltre 60, fra lemigliaia che quotidiana-mente arrivano a nuovoesame, le guarigioni ripor-tate alla fonte della Ma-donna e classificate come“inesplicabili” dai medicidel Bureau des constatationsmédicales, il centro medicospecialistico istituito dallaChiesa per esaminare i mi-racoli di Lourdes.

Naturalmente nontutte le apparizioni di cui si ha notizia sonostate approvate dalla Chiesa cattolica, che datempo si vale di commissioni tecnico-scientifi-che al lavoro anche per lunghi anni prima distabilire se debba essere concessa l’approva-zione ufficiale.

Le Apparizioni mariane approvate uffi-cialmente dalla Chiesa cattolica sono attual-mente 19 (qui di seguito elencate). Le prime 16sono state ricostruite nel Dizionario delle appari-zioni del mariologo René Laurentin e di Patrick

103Campania dei Miracoli

La Madonna di Lourdes nella Grotta

Page 104: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

Sbalchiero, le ultime 3 sarebbero avvenute suc-cessivamente alla pubblicazione.

Nostra Signora di Guadalupe (Messico, 1531)Nostra Signora di Aparecida (Brasile, 1717)Apparizioni a santa Caterina Labouré(Medaglia miracolosa) (Parigi, 1830)Nostra Signora del Miracolo (apparizione ad Alphonse Marie Ratisbonne, Roma, 1842)

104 Le Apparizioni Mariane nel Mondo

Page 105: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

Nostra Signora di La Salette (Francia, 1846)Nostra Signora di Lourdes (Francia, 1858)Nostra Signora di Pontmain (Francia, 1871)Nostra Signora di Gietrzwald (Polonia, 1877)Nostra Signora di Knock (Irlanda, 1879)Nostra Signora di Fátima (Portogallo, 1917)Nostra Signora di Beauraing(Belgio, 1932 - 1933)Vergine dei Poveri (Banneux, Belgio, 1933)Signora di tutti i popoli (Amsterdam, Paesi Bassi 1945 - 1959)Nostra Signora di Akita (Giappone, 1973)Maria Vergine e Madre Riconciliatrice di tutti i popoli e nazioni (Betania, Venezuela, 1976)Nostra Signora di Kibeho (Ruanda, 1981)Nostra Signora del Laus (Francia, 1664 - 1718)Nostra Signora del Buon Soccorso di Champion(Stati Uniti, 1859)Nostra Signora del Rosario di San Nicolás (Argentina, 1983)

Per altre 9 apparizioni è stato autorizzatoil culto, benché non sia mai stato pronunciatoun riconoscimento ufficiale:

Nostra Signora di Caravaggio (Italia, 1432)Santa Maria a Parete (Italia, Liveri, 1514)Nostra Signora degli Angeli (Arcola, 1556)Nostra Signora del Buon Successo(Quito, Ecuador, 1582/1634)Nostra Signora di Coromoto (Venezuela, 1652)

105Campania dei Miracoli

La Madonna di Fatima

Page 106: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

Madonna della Misericordia(movimenti degli occhi - Rimini, 1850)Maria Santissima Addolorata di Castelpetroso(Italia, 1888)Vergine Dolorosa (movimenti degli occhi - Quito, 1906)Madonna della Roccia (Belpasso, 1981-1986)

Fra le sole 9 apparizioni mariane nelmondo di cui sia stato ufficialmente ricono-sciuto il culto da parte della Chiesa cattolicaspicca quella avvenuta a Liveri, in Campania,(vedi a pagina 40), unica in tutta la regione. Dal2005 su autorizzazione del Sommo Pontefice lostemma e il gonfalone del Comune di Liveri re-cano la dicitura “Civitas Mariae”.

Santa Maria a Parete si venera nel Santua-rio di Liveri, comune alle porte di Nola, chesorge sulla collina della Cavallerizza, nellostesso luogo preciso in cui, secondo la leggenda,nel 1534 la Madonna apparve alla pastorellaAutilia Scala.

«Autilia - furono le parole della VergineMaria - ti ho scelta per una delle più alte impreseche compirai a mio nome, portati dal conte En-rico Orsini, in Nola, e digli che sotto quel cespu-glio a destra della mia mano vi è sepolta una miaimmagine, da molti secoli; voglio che si scavi laterra e si edifichi in mio onore un Tempio».

106 Le Apparizioni Mariane nel Mondo

Page 107: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

107Campania dei Miracoli

Santa Maria a Parete, la Madonna di Liveri

Page 108: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

indice

IntroduzioneLa Campania del Sacro 3

PremessaLa devozione mariana in Campania fra culto e superstizione 9

ITINERARIO

1 - Napoli - La Madonna dell’Annunziata 13Quelle scarpine consumate per cercare i bambiniin zona

2 - Napoli – La Lourdes di Pianura 20Le apparizioni ogni 11 del mesein zona

3 - Lacco Ameno (NA) – La Madonna di Zaro 26Cronache dalla Pineta consacratain zona

108 Indice

Page 109: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

4 - Castellammare (NA) – Santa Maria della Sanità 32La guarigione di Maddalenain zona

5 - Meta di Sorrento (NA) – La Madonna del Lauro 36Una Vergine che appare e scomparein zona

6 - Liveri (NA) – Santa Maria a Parete 40L’Apparizione e il Culto autorizzatoin zona

7 - Pagani (SA) – La Madonna delle Galline 44Il quadro fuggito a vallein zona

8 - Novi Velia (SA) – La Madonna del Monte Sacro 49I pellegrini e le ‘cente’in zona

9 - Moio Civitella (SA) – La Madonna della Civitella 53Il miracolo della Pentecostein zona

10 - Maiori (SA) La Madonna Avvocata 57 La Grotta dell’Apparizionein zona

11 - Paternopoli (AV) – La Madonna della Consolazione 62Nel segno del Magnificatin zona

109Campania dei Miracoli

Page 110: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

12 - Gesualdo (AV) – La Madonna degli Afflitti 66Quel 23 novembre 1980in zona

13 - Cervinara (AV) – La Madonna dei Bagni 70E l’Addolorata di Cervinarain zona

14 - San Lorenzo Maggiore (BN) – Santa Maria della Strada 75La Fonte miracolosain zona

15 - Arpaia (AV) – Santa Maria delle Grazie 79Su per le antiche callaiein zona

16 - Caserta – La Madonna di San Pietro a Montes 83E il miracolo di Carinolain zona

17 - Roccamonfina (CE) – La Madonna dei Lattani 87Verso la Generatrice di Dioin zona

18 - Casaluce (CE) – La Madonna di Casaluce 87Fate quello che Egli vi diràin zona

L’Apparizione Mariana fra Scienza e Sacro 95

Le Apparizioni Mariane nel Mondo 101

Indice 108

110 Indice

Page 111: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

L’Associazione Voce delle Voci, riconosciuta onlus conprovvedimento dell’Agenzia delle Entrate nel 2013, èstata fondata nel 2005 da tre giornalisti, di cui due pro-fessionisti ed un pubblicista.Voce delle Voci da anni presta la propria attività di comu-nicazione per dare Voce ai giusti, a quella fitta moltitu-dine di italiani che si batte per vedere riconosciuti dirittifondamentali sistematicamente negati, quali l’ugua-glianza (anche davanti alla Legge), una Giustizia degnadi questo nome, pari opportunità nel lavoro, nell’istru-zione, nel contesto politico e sociale. Collegato all’Associazione è il portale d’informazionegiornalistica www.lavocedellevoci.it.Nel solco delle esperienze che caratterizzano Voce delleVoci onlus si inserisce Campania dei Miracoli, volume rea-lizzato con il contributo della Regione Campania dallagiornalista professionista Rita Pennarola, socia fonda-trice della onlus. Questo e-book, realizzato anche in edizione cartacea, sipropone infatti di accendere i riflettori, ben oltre gli am-biti regionali, sui luoghi cosiddetti ‘minori’ dell’intensareligiosità popolare in Campania connessa al culto ma-riano, che proprio qui trova manifestazioni del tutto par-ticolari, intimamente connesse alla natura e alla genialitàdi un popolo unico.

111Campania dei Miracoli

onlus

Page 112: Realizzato con il contributo della Regione Campania · 2017. 1. 28. · La devozione mariana in Campania fra culto e superstizione La Campania è uno fra i territori centrali nel

Campania dei MiracoliTra Fede e Spiritualità, Scienza e Profanoviaggio nelle antiche ‘Medjugorje’ della Campania

edizioni: Voce delle Voci onlus