realizzazione dott. simone cicconi corso di economia politica macroeconomia docente: prof.ssa m....
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Realizzazione dott. Simone Cicconi
CORSO DI ECONOMIA POLITICAMACROECONOMIA
Docente: Prof.ssa M. Bevolo
Lezione n. 5
II SEMESTRE
A.A. 2009-2010
4.2.2
CORSO DI MACROECONOMIA
Docente Prof.ssa Bevolo
5.1 L’equilibrio del mercato dei beninel breve periodo
• Il modello reddito - spesa spiega il livello del reddito e le sue fluttuazioni in relazione all’andamento della domanda o spesa aggregata - Deriva dall’analisi keynesiana- Deriva dall’analisi keynesiana - La confutazione della legge di Say- La confutazione della legge di Say
Secondo l’impostazione keynesiana
LA DOMANDA DETERMINA LA PRODUZIONE E L’OCCUPAZIONE
• Il livello di produzione varia di anno in anno (fluttuazioni o cicli economicifluttuazioni o cicli economici)
• La determinazione del livello di produzione nel BP è analizzata dal modello reddito-spesa
4.2.2
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5.2Interazione tra produzione,
reddito e domanda
Variazione della domanda di beni
Variazione della produzione
Variazione del reddito
Variazione della domanda di beni
5.2
4.2.2
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5.3 Le ipotesi del modello
1.1. Le imprese producono uno stesso benestesso bene che può essere usato come bene di consumo, bene di investimento e come spesa pubblica
2.2. Le imprese forniscono qualsiasi quantità di tale bene ad un dato prezzo, P. Questa ipotesi è valida solo nel breve periodo: il modello presuppone prezzi fissi
3.3. L’economia è chiusa: non avvengono scambi con il resto del mondo. Esportazioni e importazioni sono uguali a zero.Definendo la domanda di beni con il termine Z, avremo:Z = C + I + G
4. Il modello analizza il comportamento dei singoli componenti di Z
4.2.2
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5.4 La funzione del consumo
• Il reddito disponibile (Yd ) è il fattore principale da cui dipendono le decisioni di consumo.
• La relazione tra il consumo ed il reddito disponibile è una relazione diretta che può essere espressa come: C=c(Yd)
• È possibile assumere che la forma funzionale della relazione tra il consumo ed il reddito disponibile sia lineare: C=c0+c1Yd
4.2.2
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5.5 I parametri dellafunzione del consumo
Data la funzione del consumo
C=c0+c1Yd
il parametro c0, detto consumo autonomo, rappresenta il livello di consumo quando il reddito disponibile è zero. Il parametro c1 è la propensione marginale al consumopropensione marginale al consumo.
0<c1<1
• cc11 > 0 > 0. Un aumento del reddito disponibile genera un
aumento del consumo
• cc11 < 1 < 1. Un aumento del reddito disponibile genera un
aumento meno che proporzionale del consumo. I consumatori consumano solo una parte dell’aumento del loro reddito disponibile.
4.2.2
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5.6 Propensione media emedia emarginalemarginale al consumo
• La propensione al consumo evidenzia la relazione fra consumo e reddito
• Propensione media al consumo = rapporto fra consumi totali e reddito disponibile
Y
CCme
• Propensione marginale al consumo = rapporto fra la variazioneal consumo e la variazione del reddito (misura quanto varia C al variare unitario di Y)
Y
Cc
1
continua
4.2.2
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5.7
• Analiticamente la propensione marginale al consumo rappresenta l’inclinazione dalla funzione del consumo
• La propensione marginale al consumo è decrescente ed inferiore alla propensione media
• La propensione marginale al risparmio:
1 – c1 = s1
ss11 = propensione marginale al risparmio = propensione marginale al risparmio
Propensione media emedia emarginalemarginale al consumo
4.2.2
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5.8 La funzione del consumoRappresentazione grafica
Reddito disponibile, Yd
Y
C
Consum
o, C
C0
Y1 Y
2
C1
1cY
C
= propensione marginale al consumo(inclinazione della retta)
4.2.2
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5.9 La funzione del risparmio
Poiché S = Yd – C
La funzione del risparmio si ricava direttamente dalla funzione
del consumo S = - c0 + (1- c1) Yd
S
0
-c0
1- c1
Yd
1 – c1 – c11 = s = s11 = = propensione marginale al risparmio inclinazione della funzione del risparmio
4.2.2
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5.10 Un approfondimento a proposito della funzione del consumo
Fattori oggettivi Fattori influenzatidalle aspettative
• Le verifiche empiriche hanno evidenziato che altri fattori influenzano il consumo
• Secondo Keynes il consumo aggregato dipende dal reddito corrente (funzione keynesiana del consumofunzione keynesiana del consumo)
4.2.2
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5.10.1 I fattori che influenzano il consumo: fattori oggettivi
• Real Balance Effect (Effetto Pigou) Le variazioni nel livello dei prezzi possono indurre “effetti ricchezza
• La redistribuzione del redditoLa propensione al consumo è maggiore per il percettore di
salari che per i percettori di profitto
• Il credito al consumoInfluenzato dal tasso di interesse
4.2.2
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5.10.2 I fattori che influenzano il consumo: il ruolo delle aspettative
• Teoria del Reddito permanente (M. Friedman)Reddito permanente (M. Friedman) Il consumo dipende dal reddito passato e dalle attese sul reddito futuro
• Teoria del “Ciclo vitale” (F. Modigliani) “Ciclo vitale” (F. Modigliani) Gli individui pianificano consumo e risparmio avendo per riferimento l’intero arco vitale
• Il consumatore lungimirante effettua le scelte di consumo Il consumatore lungimirante effettua le scelte di consumo rapportandole alla ricchezza totale attesarapportandole alla ricchezza totale attesa(ricchezza finanziaria + ricchezza immob. + ricchezza umana)(ricchezza finanziaria + ricchezza immob. + ricchezza umana)
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5.11 Investimento e spesa pubblica nel breve periodo
Inizialmente l’investimento verrà considerato come una variabile esogena. Questa ipotesi semplificatrice verrà eliminata
successivamente
II =• La spesa pubblica e le imposte descrivono la politica fiscale del governo
• La spesa pubblica è una variabile esogena: dipende dalle scelte
del governo
• Le imposte (T) dipendono dal reddito e sono una variabile
endogena
4.2.2
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5.12 La determinazione della produzione di equilibrio
• Il reddito di equilibrio è quel livello di reddito (produzione) Y che eguaglia la domanda globale desiderata
Y = ZDove si intende che Z determina Y
Quando la produzione è in equilibrio nessuno degli operatorieconomici desidera modificare il proprio comportamento
Se Y = ZY = Z (desiderata) le scorte (investimenti non desiderati) sono uguali a zero
Se Y < ZY < Z si riducono le scorte e le imprese aumentano la produzione
Se Y > ZY > Z aumentano le scorte e le imprese riducono la produzione
Il reddito raggiunge il suo livello di equilibrioequilibrio quando è uguale alla domanda desiderata
4.2.2
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5.13 Identità, equazione di comportamento, condizioni di equilibrio
Modello reddito-spesa a due settori
Z = C + I
C = C0 + c1 Y
I = Ī
Y = Z
(identità)
(equazioni di comportamento)
(equazione di comportamento)
(condizione di equilibrio)
[ C0, Ī ] sono detti spesa autonoma o spesa autonoma o
componenti esogene della domanda: componenti esogene della domanda: essi non dipendono da Yessi non dipendono da Y
4.2.2
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5.14 Una condizione di equilibrio equivalenteInvestimento = Risparmio
L’equilibrio nel mercato dei beni può essere espresso equivalentemente in termini di
Uguaglianza fra produzione e domanda
Uguaglianza fra risparmio ed investimento
(J. M. Keynes, 1936)
Ricordiamo che:ĪĪ (componente della domanda) è un afflusso al circuito del redditoS S è un deflusso dal circuito del reddito
Affinché Y = ZY = Z è necessario che gli afflussi e i deflussi si equivalgano
Ī = S: condizione di equilibrio verificata solo per determinati valori di Ī e S
4.2.2
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5.15 Equilibrio nel mercato dei beniDeterminazione grafica
Y = Z
45°
Reddito, Y
Dom
an
da (
Z),
Pro
du
zion
e
(Y)
ZZ
A
Produzione
Domanda
Y
Spesa autonoma
Z < Y
Z > Y
N.B. ZZ è meno inclinata della bisettrice poiché C1 è minore di 1
4.2.2
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Equilibrio nel mercato dei beniI = S
Determinazione grafica
S
0
-c0
1- c1
Yd
I,I
S
I > S
S > I
5.16
L’equilibrio nel mercato dei beni può analogamente essere rappresentato dal grafico che illustra l’eguaglianza fra risparmio ed
investimento: S = I
4.2.2
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5.17 Determinazione algebricadel reddito di equilibrio
Modello a due settori: assenza dello Stato e dell’operatore esteroZ = C + Ī (1)C = C0 + c1Y (2)
I = Ī (3)Z = Y (4) Condizione di equilibrio
Sottraendo c1Y da entrambi i membri delle equazioni si ha:
Y - c1Y = C0 + Ī
Il reddito in equilibrio è uguale alla componente Il reddito in equilibrio è uguale alla componente
autonoma della spesaautonoma della spesa (C0+ Ī ) moltiplicata per il moltiplicata per il
coefficientecoefficiente 11 - c 1
Y =
Y = C0 + c1Y + Ī
4.2.2
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5.18 Il moltiplicatore del reddito
• Aumenti della spesa autonoma determinano aumenti nel livello del reddito
• Di quanto varia il reddito al variare della spesa autonoma?
• Una variazione della spesa autonoma determina una variazione del reddito maggiore della variazione della spesa
• Dalla soluzione algebrica del modello Y = )(1
10
1
Icc
11
1
c Il coefficiente = > 1 è detto:
moltiplicatore del reddito o moltiplicatore keynesiano
1
1
s
4.2.2
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5.19 Il valore del moltiplicatore
Il moltiplicatoremoltiplicatore misura la variazione del reddito provocata da un incremento della spesa autonoma
• Il moltiplicatore è tanto maggioremaggiore quanto maggiore è la propensione marginale al consumo
Per c1 = 0,5 il moltiplicatore = 2
Per c1 = 0,8 il moltiplicatore = 5
Per c1 = 0,9 il moltiplicatore = 10
• Il moltiplicatore è tanto minoreminore quanto maggiore è la propensione marginale al risparmio
4.2.2
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5.20 Il moltiplicatore del reddito:un esempio numerico
Y = 1000 + 0,8(1000) + 0,8(800) + 0,8(640) + … = 5000 800 640 512
• Ipotesi:
Y = ( 1 + + + + ) 1c 21c 3
1c xc1 I
11
1
c = 1000; c1= 0,8; = 5;I
Ovvero:
Serie geometrica di ragione < 11ccontinu
a
4.2.2
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5.21
A partire da un incremento iniziale della spesa autonoma si genera un
processo moltiplicativoprocesso moltiplicativo
Produzione RedditoI
C S
La teoria del moltiplicatore enfatizza il ruolo della domanda nel breve periodo e spiega i cicli economici
4.2.2
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5.22 Il processo moltiplicativo
S Y C
1000
800
640
800
640
512
200
160
128
4.2.2
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5.23 Effetti moltiplicativi di un aumento della spesa autonoma sulla produzione:
rappresentazione grafica
Un aumento della spesa autonoma provoca un aumento più che proporzionale sulla produzione di equilibrio
Reddito, Y
Dom
anda (
Z),
Pro
duzi
one (
Y)
A’
ZZ’
Y Y’
B DE ZZ
C
A