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RELAZIONE SANITARIA AZIENDALE 2016
ex ASL5 di Pisa
Stato di salute, attività svolta nel 2015 e risultati
Redazione curata da Luca Carneglia e Donatella Talini
INDICE Lo Stato di Salute
1. DEMOGRAFIA, CARATTERISTICHE DEL TERRITORIO ED ASPETTI SOCIO-ECONOMICI
1.1 Contesto demografico 1.2 Il territorio della Asl 1.3 Caratteristiche socio-economiche
2. LA SALUTE DEI RESIDENTI
STILI DI VITA 2.1 Fumo – consumatori 2.2 Alcol – consumatori 2.3 Peso corporeo ed abitudini alimentari 2.4 Attività fisica 2.5 Tossicodipendenze: uso di sostanze psicotrope
3. AMBIENTE
3.1 Pressioni ambientali – dati strutturali 3.2 Inquinamento atmosferico 3.3 Altri indicatori ambientali
La Salute dei Residenti 4. MORTALITA’ – MORBOSITA’
4.1 La mortalità generale, prematura e per cause 4.2 La speranza di vita e la salute percepita 4.3 I ricoverati
5. ALCUNE PATOLOGIE DI PARTICOLARE INTERESSE 5.1 Malattie cardiovascolari
5.1.1 Infarto miocardico e insufficienza cardiaca 5.1.2 Ictus
5.2 Tumori 5.3 Malattie respiratorie e BPCO 5.4 Diabete 5.5 Malattie infettive
5.5.1.HIV e AIDS 5.5.2 TBC
5.6 Infortuni 5.7 Salute mentale
5.7.1 Ricoveri 5.7.2 Uso dei farmaci
6. LA SALUTE DEI GRUPPI DI POPOLAZIONE
6.1 Materno infantile 6.1.1 Gravidanza e parto 6.1.2 Aborti spontanei ed IVG 6.1.3 Difetti congeniti - Malformazioni
6.2 Salute dei bambini e degli adolescenti 6.2.1 Mortalità infantile 6.2.2 Età gestazionale e peso alla nascita
6.3 Salute degli anziani 6.3.1 La speranza di vita a 65 anni
6.3.2 la Demenza 6.3.3 La disabilità
6.4 Stranieri
La Risposta dell’Azienda Sanitaria
7. DIPARTIMENTO E ATTIVITA’ DI PREVENZIONE 7.1. Attività – Prevenzione Collettiva
7.1.1. Efficienza ed efficacia dei servizi di prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro (PISLL) 7.1.2. Efficienza ed efficacia nella sicurezza alimentare e veterinaria 7.1.3. Efficienza ed efficacia nell'Igiene Pubblica e Nutrizione e Medicina dello sport
7.2 Attività – Prevenzione rivolta alla persona 7.2.1 Screeening oncologici 7.2.2 Vaccinazioni
8. OSPEDALE 8.1 La rete dei presidi 8.2 I volumi dell’attività ospedaliera 8.3 Indicatori di attività ospedaliera – per erogatore 8.4 Indicatori di attività ospedaliera per condizioni sensibili alle cure territoriali 8.5 Gli indicatori di esito dell’attività ospedaliera 8.6 Donazioni
9. TERRITORIO
9.1 La rete dei presidi territoriali 9.2 I servizi per la salute mentale 9.3 I volumi dell’attività 9.4 Prestazioni ambulatoriali 9.5 Assistenza specialistica ambulatoriale 9.6 Assistenza farmaceutica territoriale 9.7 Disabilità 9.8 Assistenza ad anziani non autosufficienti 9.9 Riabilitazione
10. EMERGENZA URGENZA
10.1 Servizio 118: attività 10.2 Pronto soccorso
11. DALLA PARTE DEI CITTADINI E DEGLI OPERATORI DELLA SANITA’ 11.1 Eventi avversi delle cure e loro gestione
12. LE RISORSE UMANE E FINANZIARIE
12.1 Spesa per livelli di assistenza 12.2 Risorse Umane (Territorio, Ospedale, Prevenzione)
13. ESITI- PERFORMANCE: BERSAGLIO MES
Lo Stato di Salute
1. DEMOGRAFIA, CARATTERISTICHE DEL TERRITORIO ED ASPETTI SOCIO ECONOMICI
1.1 Contesto demografico In Regione Toscana la Provincia Pisana si colloca al 2° posto per numero di residenti (421816
abitanti) dopo Firenze. Nella provincia Pisana, la popolazione si concentra in prevalenza nell’area
Pisana dove nel 2014 risiede. Il comune più popolato della provincia è Pisa (89.523 residenti) seguito
da Cascina (45102), San Giuliano (31.410) e Pontedera (29.196). La popolazione residente dell’ASL5
al 31.12.2014 (dati demo Istat) è di 343.897 abitanti con un incremento dello 0,45% rispetto all’anno
precedente.
Popolazione residente totale per comune e anno – n. residenti per genere – 2015
Residenza Maschi Femmine Totale
Bientina 3930 4165 8095
Buti 2849 2978 5827
Calci 3136 3364 6500
Calcinaia 6014 6271 12285
Capannoli 3116 3259 6375
Casciana Terme Lari 6107 6402 12509
Cascina 21919 23183 45102
Castelnuovo di Val di Cecina 1102 1169 2271
Chianni 688 728 1416
Crespina Lorenzana 2729 2720 5449
Fauglia 1817 1878 3695
Lajatico 656 715 1371
Montecatini Val di Cecina 881 887 1768
Orciano Pisano 325 319 644
Palaia 2211 2402 4613
Peccioli 2335 2526 4861
Pisa 42278 47245 89523
Pomarance 2918 3020 5938
Ponsacco 7680 7981 15661
Pontedera 14243 14953 29196
San Giuliano Terme 15171 16239 31410
Santa Maria a Monte 6537 6676 13213
Terricciola 2283 2345 4628
Vecchiano 5906 6354 12260
Vicopisano 4211 4428 8639
Volterra 5109 5539 10648
REGIONE TOSCANA 1804558 1948096 3752654
Nell’analisi della struttura per età di una popolazione si possono considerare tre fasce di età:
giovani 0-14, adulti 15-64 anni e anziani 65 anni ed oltre. In base alla diverse proporzioni tra tali
fasce di età la struttura di una popolazione viene definita di tipo progressiva, stazionario o regressiva
a seconda che la popolazione giovane sia maggiore, equivalente o minore di quella anziana. Lo
studio di tali rapporti è importante per valutare alcuni impatti sul sistema sociale.
La fascia giovani (0-14), rappresenta il 11,9% della popolazione residente nella ASL5 con una
distribuzione disomogenea tra le zone e percentualmente più alta nella Zona VDE . La popolazione attiva (14-64 anni) rappresenta circa il 62,55% percento della popolazione
residente nella ASL5, la percentuale più bassa in questa fascia di età si riscontra nella zona AVC . Gli
over 65 rappresentano il 24,26% della popolazione residente.
Dalla fonte Istat si rileva che gli over 85 (cd. “grandi anziani) negli ultimi 10 anni in Italia sono
passati dal 2,2% al 2,8%. In Toscana, regione ad elevato invecchiamento, il fenomeno ha valenza
più ampia (3,98%), mentre la ASL5 si posiziona poco al di sotto della media Regionale con il 3,67 %.
La piramide dell’età che mette in evidenza la struttura della popolazione per età, genere e stato
civile della popolazione indica che le caratteristiche riferite alla popolazione della Provincia Pisana
sono simili a quelle riferite alla popolazione Toscana. Assottigliamento nelle fasce più basse della
popolazione, l’ingrossamento della “piramide” nelle classi centrali (età lavorative) influenzato
probabilmente dall’incremento migratorio. Riduzione graduale della popolazione nelle fasce più alte
con un disallineamento a favore del genere femminile più longevo. Nella ex Asl 5 le donne
rappresentano il 51,7% della popolazione. La zona dove la popolazione femminile è più numerosa è
la zona Pisana (52,3%)
Indice di vecchiaia
(N° anziani oltre i 64 anni ogni 100 giovani tra 0 e 14 anni presenti nella popolazione residente al 31/12)
Nel biennio 2011-2012 l’indice di vecchiaia in Toscana subisce un lieve incremento passando da
186,04 a 187,51 confermandosi , secondo i dati Istat, ai primi posti in Italia. Nella ASL5 l’indice di
vecchiaia nel 2015 è di 184,1 con un incremento rispetto all’anno precedente (181,94).
Indice di dipendenza anziani
(n° Anziani oltre i 64 anni ogni 100 adulti in età lavorativa residenti al 31/12 dell’anno di riferimento)
Il dato aziendale (38,78) risulta leggermente inferiore a quello regionale (39,67)
Tasso di natalità
Nati vivi su popolazione residente al 31/12 dell’anno in corso . Coefficiente moltiplicativo 100. Il
Tasso di natalità della ex ASL5 nel 2014 (8.31) si conferma maggiore di quello regionale (7.76)
Stranieri La Regione Toscana, con un'incidenza di stranieri sulla popolazione totale pari al 10,5%, si assesta
al quinto posto nella graduatoria nazionale.
La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dalla Romania con il 21,0% di tutti gli
stranieri presenti sul territorio, seguita dall'Albania (17,8%) e dalla Repubblica Popolare
Cinese (11,0%).
Negli ultimi venti anni nella provincia pisana è triplicato il numero di stranieri residenti che sono
passati da 11.031 nel 1991 a 34.985 nel 2012 con un incidenza pari al 8,5% sulla popolazione
residente. Albanese, Rumena e Marocchina, le tre nazionalità maggiormente presenti nella
provincia Pisana. I comuni con la più alta concentrazione di stranieri sono Pisa, seguito da
Pontedera,. Tra i comuni con l’incidenza più bassa di stranieri troviamo Calci e San Giuliano .
Nella Provincia di Pisa la comunità straniera più numerosa è quella proveniente dall'Albania con il
22,4% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dalla Romania (14,7%) e
dal Senegal (10,6%).
Nella Asl 5 la presenza di stranieri è pari al 9,1 % della popolazione residente, oltre la metà sono
donne.
Per quanto riguarda la struttura della popolazione in Italia l’Istat rileva che al 1°gennaio 2013, il
77,5% degli stranieri residenti censiti rientra nella fascia d’età attiva (15-64 anni), solo il 3,8% degli
stranieri è ultra 65enne, mentre i bambini con età inferiore ai 15 anni sono il 18,7%.( Vedi Relazione
sanitaria 2014).
Il numero di stranieri iscritti all’anagrafe è in aumento, così come, nella ex ASL5 i nuovi stranieri
iscritti all’anagrafe e la percentuale di nati di cittadinanza non italiana.
Per quanto riguarda il bilancio demografico, è possibile evidenziare un quoziente di incremento totale positivo come risultato di un quoziente naturale negativo e un quoziente migratorio positivo. Rispetto a questo dato la zona AVC della ex ASL5 risulta in controtendenza.
1.2 Il territorio della ASL Il territorio della ex ASL5 ha una densità abitativa complessiva di 168 abitanti per km2 . Con una notevole variabilità fra le varie zone 341 abitanti per km2 per la zona Pisana e 28 abitanti per km2 per la zona Valdera. Il 6% della popolazione della ex ASL risiede in comuni montani, mentre il 71.2% in comuni urbani.
1.3 Caratteristiche socio-economiche
2. LA SALUTE DEI RESIDENTI – STILI DI VITA 2.1 Fumo - consumatori
Dai dati del sistema di sorveglianza PASSI risulta che nella ASL5 di Pisa nella rilevazione condotta
nel periodo 2011- 2014, i fumatori sono pari al 28,2% (29,9% fra i maschi e 26,6% fra le femmine) la
situazione è sostanzialmente in linea col resto della Regione. Gli ex fumatori al 20,8%, le persone
che non hanno mai fumato sono il 51.9%. L’abitudine al fumo è più alta tra persone con difficoltà
economiche. I fumatori che fumano quotidianamente, fumano in media 13 sigarette al giorno. Tra i
fumatori il 24.4% dichiara di fumare oltre 20 sigarette al dì (forte fumatore). Questi dati sono in linea
coi valori derivanti dal dato medio del campione regionale, migliore della media regionale è invece la
proporzione di fumatori in adolescenza come risulta invece dalle elaborazioni ARS sull´indagine
Multiscopo sulle famiglie ISTAT - Aspetti della vita quotidiana.
2.2 Alcol – consumatori
I dati 2011-2014 del programma di sorveglianza PASSI nella ASL5 evidenziano che il 4% sono
forti bevitori, intendendosi con questo un uomo che, negli ultimi 30 giorni, ha consumato bevande
alcoliche e dichiara che in media ha consumato 3 o più unità alcoliche al giorno o una donna che,
negli ultimi 30 giorni, ha consumato alcolici e dichiara che in media ha consumato 2 o più unità
alcoliche al giorno.
Un bevitore a rischio è un uomo o una donna che negli ultimi 30 giorni si è comportato come forte
bevitore e/o bevitore binge e/o bevitore fuori pasto. Nella ex ASL5 di Pisa dai dati del 2011-2014 del
sistema di sorveglianza Passi, è risultato che il 14,1 % delle persone intervistate è un bevitore a
rischio (18,2 % maschi 10% femmine).
Un bevitore binge è:
• un uomo che, negli ultimi 30 giorni, ha consumato almeno una volta 5 o più unità alcoliche in una sola occasione
• una donna che, negli ultimi 30 giorni, ha consumato almeno una volta 4 o più unità alcoliche in una sola occasione.
I bevitori binge nell’adolescenza (Elaborazioni ARS sull´indagine Multiscopo sulle famiglie ISTAT - Aspetti della vita quotidiana) sono il 34,2%, valore al di sopra della media regionale.
Adolescenti (14-19 anni) binge drinkers - proporzione (x 100) - 2015
Residenza %
maschi %
femmine
%
totale
AUSL1 Massa e Carrara
38,30 32,90 35,70
AUSL2 Lucca 43,30 39,10 41,30
AUSL5 Pisa 35,80 32,60 34,20
AUSL6 Livorno 45,50 28,50 37,30
AUSL12 Viareggio
41,50 22,20 32,00
REGIONE TOSCANA
37,50 29,10 33,50
2.3 Peso corporeo ed abitudini alimentari
I più recenti dati del programma nazionale di sorveglianza della salute della popolazione “PASSI“,
aggiornati al 2014, rivelano che nella ASL5 Pisa il 4% delle persone intervistate risulta sottopeso, il
54% normopeso, il 31,05% sovrappeso (38.4 maschi, 23.8 femmine) e il 9,9% obeso (11,4 %
maschi, 8.7 % femmine). Complessivamente si stima dunque che il 41,4% della popolazione (18-69
anni) presenti un eccesso ponderale, comprendendo sovrappeso e obesità. Gli adolescenti sottopeso
sono il 2,8% nella ex ASL5 (3,8 maschi, 1,8 femmine) quelli in sovrappeso sono 12.8% di cui 17,4%
maschi e 7,9% femmine, mentre l’obesità nell’adolescenza riguarda 1.6% dei soggetti (1,4% dei
maschi e 1,8% delle femmine) come risulta dalle elaborazioni ARS su dati indagine EDIT
(Epidemiologia dei determinanti dell´infortunistica stradale in Toscana).
Dal punto di vista qualitativo risulta che nella ASL 5 una larghissima parte degli intervistati
dichiara di mangiare frutta e verdura almeno una volta al giorno, ma solo poco più del 10% consuma
almeno 5 porzioni al giorno di frutta e verdura, anche se circa il 39% mangia 3-4 porzioni al giorno.
2.4 Attività fisica
Dai dati 2011-14 anche per quanto riguarda l’attività fisica il programma “PASSI” fornisce alcuni
interessanti elementi di riflessione: nella ASL 5 di Pisa il 32,6% (28,4 maschi e 36.9 le femmine) delle
persone intervistate riferisce di essere completamente sedentario mentre è di 26,4% il dato regionale.
La sedentarietà cresce al crescere delle difficoltà economiche.
2.5 Tossicodipendenze: uso di sostanze psicotrope
Utilizzo di sostanze psicotrope tra gli adolescenti (14-19 anni) – Obbligatorio
3. AMBIENTE
3.1 Pressioni ambientali – Dati strutturali
Impianti gestione rifiuti – Inceneritori Numero di discariche (escluse quelle per inerti) che ricevono più di 10 tonnellate al giorno o con una capacità totale di oltre 25000 tonnellate - numero discariche – 2014 Discariche in Toscana 28 Numero di aziende ad autorizzazione Integrata Ambientale (AIA). Impianti di competenza regionale e nazionale presenti in Toscana - numero impianti – 2014 302 impianti regionali, 14 impianti nazionali, Totali 316 impianti Numero e superficie dei siti attivi interessati da procedimento di bonifica in Toscana - numero siti, superficie in ettari - 2015
Provincia Siti attivi Superficie dei siti attivi (ha) siti Superficie (ha)
Toscana 1625 13721 3296 16504
Numero impianti SRB (Stazioni Radio Base) in Toscana 2014 numero impianti 7989 Numero impianti RTV (Radio televisivi) in Toscana 2014 numero impianti 5248 3.2 Inquinamento atmosferico
Acido solfidrico (H2S) valore massimo delle medie mobili calcolate sulle rilevazioni di 90 giorni (microgr/m3)
2014
AUSL/Zona Nome
stazione Area
geotermica Valore
Massimo
AUSL 5 - Pisa montecerboli Larderello 5,54
AUSL 5 - Pisa lustignano Val di Cornia 13,40
AUSL 5 - Pisa castelnuovo Larderello 8,10
AUSL 5 - Pisa serrazzano Val di Cornia 5,78
AUSL 5 - Pisa larderello Larderello 4,36
AUSL 5 - Pisa sasso_pisano Val di Cornia 11,55
AUSL 5 - Pisa canneto Val di Cornia 12,47
Valori medi delle concentrazioni di mercurio (Hg) in aria nelle aree geotermiche toscane (ng/m3) –
media rilevazioni nel periodo (ng/m3) – 2000-2013
AUSL/Zona Area
geotermica Media
AUSL 5 - Pisa LARDERELLO 0,35
Medie annuali di PM10 (microgrammi/m3) media annuale concentrazione (microgrammi/m3)
2014
AUSL/Zona
Zona ARPAT
Classificazio
ne stazio
ne
Nome stazione
Tipo stazione
Media annuale
USL 5 - Pisa Valdarno pisano e Piana lucchese
urbana PI-Passi Fondo 21
AUSL 5 - Pisa Valdarno pisano e Piana lucchese
urbana PI-Borghetto Traffico 25
AUSL 5 - Pisa Collinare e montana
periferica PI-Montecerboli
Fondo 8
PM10: n° superamenti valore giornaliero di 50 microgrammi/m3 - numero superamenti –
2014
AUSL/Zona Zona ARPAT Classificazione
stazione Nome
stazione Tipo
stazione N°
superamenti
AUSL 5 - Pisa Collinare e montana Periferica PI-Montecerboli
Fondo 0
AUSL 5 - Pisa Valdarno pisano e Piana lucchese
Urbana PI-Passi Fondo 10
AUSL 5 - Pisa Valdarno pisano e Piana lucchese
Urbana PI-Borghetto Traffico 18
Medie annuali di PM2,5 (microgrammi/m3) - media annuale concentrazione (microgrammi/m3) –
2014
USL/Zona Zona ARPAT Classificazione
stazione Nome
stazione Tipo
stazione Media
annuale
AUSL 5 - Pisa Valdarno pisano e Piana lucchese
Urbana PI-Passi Fondo 14
Medie annuali di NO2 (microgrammi/m3)
- media annuale concentrazione (microgrammi/m3) – 2014
AUSL/Zona Zona ARPAT Classificazione
stazione Nome
stazione Tipo
stazione Media
annuale
AUSL 5 - Pisa Valdarno pisano e Piana lucchese
Urbana PI-Passi Fondo 16
AUSL 5 - Pisa Valdarno pisano e Piana lucchese
Urbana PI-Borghetto Traffico 33
AUSL 5 - Pisa Collinare e montana Periferica PI-Montecerboli
Fondo 9
NO2: n° superamenti massima media oraria di 200 microgrammi/m3
- numero superamenti – 2014
AUSL/Zona Zona ARPAT Classificazione
stazione Nome
stazione Tipo
stazione N°
superamenti
AUSL 5 - Pisa Valdarno pisano e Piana lucchese
Urbana PI-Passi Fondo 0
AUSL 5 - Pisa Valdarno pisano e Piana lucchese
Urbana PI-Borghetto Traffico 0
AUSL 5 - Pisa Collinare e montana
Periferica PI-Montecerboli
Fondo 0
O3: n° di giorni con superamenti del valore obiettivo di 120 microgrammi/m3
- numero superamenti – 2012-2014
AUSL/Zona Zona ARPAT Classificazione
stazione Nome
stazione Tipo
stazione N°
superamenti
AUSL 5 - Pisa Pianure costiere suburbana Pisa PI-Passi 13
AUSL 5 - Pisa Collinare e montana
suburbana Pomarance PI-Montecerboli
49
3.3 Altri indicatori ambientali
Classificazione della qualità delle aree balneabili toscane - numero acque classificate–2014
AUSL/Zona Comune Eccellente Buona Sufficiente Scarsa Totale
AUSL 5 - Pisa Pisa 10 0 0 0 10
AUSL 5 - Pisa Vecchiano 2 0 0 0 2
AUSL 5 - Pisa Pontedera 0 1 0 0 1
AUSL 5 - Pisa San Giuliano Terme 1 0 0 0 1
REGIONE TOSCANA 243 12 11 0 266
La Salute dei Residenti
4. MORTALITA’ – MORBOSITA’ 4.1 La mortalità generale, prematura e per cause La mortalità generale evidenzia un andamento decrescente a livello regionale dall’inizio degli anni
2000 fino al 2012 (anno più recente in cui sono disponibili i dati), mentre per quanto riguarda il
territorio della ex ASL5 è confermato un tasso di mortalità generale più elevato rispetto alla media
regionale e il trend decrementale descritto fino al 2010, sembrerebbe essere venuto meno nell’ultimo
biennio 2010-2012. L’analisi delle successive distribuzioni della mortalità specifica per causa evidenzia
che il maggior contributo alla differenza tra il valore aziendale e regionale di mortalità generale è da
attribuire alle malattie cardiovascolari, mentre di minore entità sembra essere il contributo relativo ai
tumori. La presenza di aree ad elevata mortalità costante nel tempo indica la necessità di
approfondire le condizioni di criticità nello stato di salute sottese a tale fenomeno (ad esempio:
condizioni ambientali, influenza di fattori socio-economici, tipologia degli stili di vita, possibili limiti
nella risposta del sistema sanitario o nell’accesso alle prestazioni sanitarie ecc.) che potrebbero
essere affrontate con interventi specifici di prevenzione o di organizzazione sanitaria.
La mortalità “prematura”, che è qui rappresentata dai decessi che avvengono prima dei 65 anni
di età, ha una notevole importanza in termini sanitari; infatti, in questa fascia di età una quota
rilevante di decessi può essere evitata sia mediante interventi appropriati su stili di vita e ambiente di
vita e di lavoro, sia attraverso cure tempestive ed appropriate. Tale indicatore può pertanto essere
considerato come un importante “campanello di allarme” per il sistema di prevenzione e di cura.
Il tasso di mortalità prematura, più alto nella ex ASL5 piuttosto che nella regione Toscana, dà
conto di una percentuale del maggior tasso di mortalità generale esistente nella ex ASL5. La mortalità
prematura è in decremento nella ASL5 ma in questo caso deve essere monitorato l’andamento nella
zona VDE della exASL5 dove il miglioramento sembra essere meno pronunciato.
La valutazione della distribuzione delle principali cause di morte riflette quanto avviene in
ambito regionale, nazionale e, più in generale, nel mondo occidentale, dove le principali cause
sono rappresentate dalle malattie del sistema circolatorio e dai tumori.
Si è più sopra detto che il più importante contributo alla maggior mortalità generale esistente
nella ex ASL5 rispetto alla Regione Toscana, è attribuibile alle malattie del sistema
cardiovascolare. Per queste ultime tuttavia continua il trend discendente evidenziabile dagli anni
2000.
La mortalità specifica per tutti i tumori si presenta più elevata nella ex ASL5 rispetto alla
Regione Toscana, ma anche per questa si evidenzia un significativo trend discendente dall’inizio
degli anni 2000. Soprattutto nella Zona Pisana questo trend è tuttavia interrotto nelle rilevazioni a
partire dal 2008. Questo dato dovrà essere oggetto di monitoraggio.
La mortalità per malattie dell’apparato respiratorio rappresenta una criticità soprattutto nella
Zona AVC della ex ASL5, questo fenomeno è attribuibile a importanti pregresse esposizioni
professionali a sostanze quali l’asbesto che sono state ampiamente utilizzate negli anni passati.
La mortalità per malattie dell’apparato digerente sembra rappresenta una criticità nella AVC
dove si assiste ad un significativo incremento a partire dal 2005-2007. E’ tuttavia da osservare
come data la esiguità dei numeri vi siano ampi intervalli di confidenza con un dato non
statisticamente significativo. Il tasso complessivo aziendale si colloca in linea con quello
regionale.
L’esiguità dei numeri relativi a questi dati sia relativi alla mortalità per overdose, sia per
suicidi, non consentono di trarre conclusioni relativamente al reale significato statistico da dare
agli stessi.
4.2 La speranza di vita e la salute percepita
4.3 I ricoverati
L’ospedalizzazione per tutte le cause nella ex ASL5 di Pisa avviene con un tasso di poco
superiore rispetto al resto della Regione Toscana differenza che risulta essere statisticamente
significativa. Il tasso dei ricoveri risulta in netto decremento passando dal valore di 168 nel 2006
al valore di 135,22 nel 2015.
Anche il tasso di ospedalizzazione per tutte le cause con riferimento ai soggetti ricoverati è in
decremento proseguendo un significativo trend a partire dal 2006. Nella ex ASL5 di Pisa il tasso
di ospedalizzazione rimane, seppur di poco, significativamente più alto che non nel resto della
Regione Toscana e nella Area vasta Nordovest. Questo dato oltre che essere indicativo di
cambiamenti nello stato di salute della popolazione deve essere valutato anche alla luce dell’
evoluzione nelle modalità dell’offerta sanitaria sia ospedaliera sia territoriale e della presa in
carico della patologia.
L’elevato tasso di ricoveri per malattie dell’apparato respiratorio nella zona Alta Val di Cecina
della ASL5 e soprattutto il suo incremento a partire dal 2012, in controtendenza rispetto ai dati
regionali e aziendali, avviene in corrispondenza del maturare degli esiti del progetto ex esposti ad
amianto, col quale si sono ricercati attivamente i pregressi casi di esposizione a polveri di
asbesto e i loro correlati patologici. Non si può escludere che questa attività possa avere
condizionato l’evolversi di una sensibilità rispetto a queste tematiche, sia nei pazienti sia nei
sanitari, ulteriori approfondimenti sono tuttavia necessari riguardo soprattutto le specifiche delle
SDO.
La distribuzione delle principali cause di ricovero vede le malattie cardiovascolari, i tumori e le
malattie dell’apparato digerente ai primi posti. Un’importante causa di ricovero è rappresentata
dai traumatismi e avvelenamenti, che dà conto di quasi il 9% di ricoveri che interessano in gran
parte la popolazione giovane. Dall’analisi delle tabelle e grafici presentati si evince che la
interruzione del virtuoso trend decrementale di ospedalizzazione nella ex ASL5 di Pisa, è
attribuibile più alle malattie cardiovascolari piuttosto che ai tumori.
5. ALCUNE PATOLOGIE DI PARTICOLARE INTERESSE 5.1 Malattie cardiovascolari
5.1.1 Infarto miocardico e insufficienza cardiaca
Il Registro Regionale Toscano per l’Infarto del Miocardio acuto (IMA) presso l’Osservatorio di Epidemiologia della
Agenzia Regionale di Sanità, consente di valutare la frequenza e la prognosi degli episodi IMA che riguardano i
residenti nella Regione e di esaminare alcuni aspetti del trattamento nella fase acuta della malattia. Nel più recente
intervallo temporale monitorato (2010-2012), si rileva una riduzione dei valori del tasso standardizzato di incidenza
sia a livello aziendale che a livello Regionale rispetto al precedente intervallo temporale (2009-2011).
Lo scompenso cardiaco numericamente interessa un numero di persone non grande come quello del diabete mellito
ma questa popolazione ha un elevato indice di ospedalizzazione e di rericovero per la stessa patologia soprattutto
nelle zone come la AVC dove la popolazione e’ mediamente piu’ anziana. La azione della sanita’ di iniziativa, la
istituzione di ambulatori specialistici dedicati e la maggior attenzione sociale alle problematiche della gestione dei
controlli necessari in questi soggetti (prelievo domiciliare, trasporti, consulti telefonici ecc..) ha ridotto negli ultimi
anni gli accessi in ospedale delle persone affette da questa patologia. Purtroppo nelle fasi avanzate dello scompenso
cardiaco ancora molti pazienti sono ospedalizzati perche’ necessitano di assistenza e terapie continuative al
momento non disponibili a domicilio.
5.1.2 Ictus
Per l’Ictus la prevalenza e' maggiore rispetto a quella media di AVNO che a sua volta e'
maggiore rispetto alla media toscana. Se poi analizziamo le tre zone della ex ASL 5 vediamo che in
VDE si ha la massima prevalenza, con un andamento progressivo e lineare dal 2010, rispetto alla
VDC, dove e' presente un picco di prevalenza nel 2012 e poi un andamento remittente, e alla zona
pisana dove la prevalenza e' minore. Non e' semplice spiegare differenze epidemiologiche in zone
cosi' vicine geograficamente e nelle quali il controllo dei fattori di rischio e' piuttosto omogeneo e
garantito da una medicina territoriale coinvolta nel PDTA Ictus come in altre patologie croniche nel
CCM e nella sanita' di iniziativa. Puo' darsi che abbia influito la maggior attenzione alla diagnosi
specie in forme di Ictus meno gravi, dove, tra l'altro, e' indicata la fibrinolisi sistemica, per la quale' e'
stata fatta una campagna di sensibilizzazione sugli operatori e la cittadinanza; oppure il fatto che
l'utilizzo dei codici di diagnosi di Ictus (o di encefalopatia vascolare ischemica) possano essere
utilizzati anche in casi di diagnosi incerta, specie quando il ricovero si verifichi in ambiente non
specialistico; oppure il fatto che alcuni indicatori per l'Ictus sono entrati nel "mirino epidemiologico"
dopo che il PNE ha evidenziato una criticita' nella mortalita' a 30 giorni proprio nella Zona VDE
(assente nelle pubblicazioni successive).
5.2 Tumori
5.3 Malattie respiratorie e BPCO
Le malattie respiratorie in particolare la BPCO e’ una patologia in calo epidemiologico ed anche in
riduzione della ospedalizzazione in parte per la riduzione dei fattori di rischio lavorativi, di comportamento
voluttuario e per il miglioramento del trattamento possibile a domicilio. Anche per queste patologie nelle fasi
avanzate e soprattutto nella zona AVC vi e’ ancora una elevata ospedalizzazione (circa 8 %) sia pur ridotta rispetto
al passato soprattutto in VDE, con numeri non elevati di singoli pazienti ma con elevato indice di
reospedalizzazione degli stessi soggetti. Nella zona AVC la presenza di strutture di riabilitazione respiratoria aiuta
molto la gestione ed il trattamento della insufficienza respiratoria cronica di questi soggetti.
5.4 Diabete
Il diabete mellito è una malattia di grande rilevanza socio-sanitaria perché diffusa ed in crescente aumento nella
popolazione (nella nostra realta’ attualmente la prevalenza della malattia diabetica è del 7% e in alcune zone sfiora
8%) e perché le complicanze acute e croniche determinano una significativa riduzione della integrità fisica e
richiedono un notevole impiego di risorse sia sanitarie sia sociali. La presenza di diabete mellito inoltre aggrava il
decorso e complica il trattamento di altre patologie acute e/o croniche Non ci si ricovera piu’ per diabete ma
purtroppo la persona con diabete si ricovera ancora per le complicanze di questa malattia. Per tale motivo occorre
utilizzare al meglio tutte le risorse a disposizione nella prevenzione, diagnosi precoce, cura, prevenzione e gestione
delle complicanze della malattia diabetica.
L’ assistenza al soggetto con diabete nella nostra zona è fornita in modo diversificato:
1^ livello (attività diabetologiche di base) espletato presso l’ambulatorio del MMG;
2^ livello (attività diabetologiche complesse) espletato presso gli ambulatori specialistici del P.O.di Pontedera e della
A O Pisana (in programmazione su richiesta del MMG o in urgenza );
3^ livello (attività diabetologiche di elevata specializzazione) presso il centro di riferimento regionale del diabete
dell’adulto presso la U.O. Diabetologia della A O U.Pisana.
L’ambulatorio diabetologico di 2^ livello del presidio Ospedaliero di Pontedera ha in carico 6500 utenti ed ha a
disposizione tutte le opzioni terapeutiche e gestionali escluso la attività di elevatissima specializzazione (ad esempio
trapianti di pancreas). In particolare vi è la possibilità di redigere “piani terapeutici” per le nuove opportunità
farmacologiche quando nel soggetto con diabete mellito vi siano i requisiti clinici e normativi per la prescrizione.
La istituzione della USL nordovest (nata dalla fusione delle USL della costa) sta fornendo ulteriori opportunità nella
cura del diabete mellito e delle sue complicanze perché l’ambulatorio di diabetologia del Presidio di Pontedera (e
anche quello del Presidio di Volterra) sono ora inseriti in una rete delle attività diabetologiche presenti nella nuova
USL organizzate in una logica dipartimentale in cui la gestione e la cura delle manifestazioni della malattia in
particolare delle complicanze vascolari, è più facilmente fruibile.
Le patologie gastrointestinali sono anche esse in calo epidemiologico ma sono ancora ben presenti nelle
persone ricoverate (14 / 15 % dei ricoveri) con prevalenza per le patologie infiammatorie e occlusive del colon
nella popolazione anziana (soprattutto AVC) e per le malattie epatobiliari e pancreas, mentre e’ in netto calo anche
se presente per la emorragia (sua complicanza piu’ frequente) la ospedalizzazione per ulcera peptica.
Nel complesso e’ nettamente migliorata la gestione e la assistenza delle patologie croniche mentree’ ancora possibile
migliorare nella gestione della riacutizzazione di esse soprattutto nwei soggetti anziani con comorbilita’e fragilita’.
5.5 Malattie infettive
5.5.1.HIV e AIDS
L’incidenza dell’AIDS risulta in linea con quanto si evidenzia a livello Regionale di Area Vasta Nordovest
5.5.2 TBC
A livello nazionale il tasso grezzo annuale è passato da 25,26 casi per 100.000 abitanti a 7,41/100.000 nel
2008, con un decremento pari a circa il 64% del numero di casi e di circa il 71% dell’incidenza. Il tasso
grezzo di mortalità è diminuito da 22,5 per 100.000 nel 1955 a 0,7/100.000 nel 2006. Anche nella ex ASL 5
di Pisa si è assistito a un forte decremento dell’incidenza della tubercolosi passando da circa 10 casi su
100000 ab/anno a i 5.52 del 2015.
5.6 Infortuni
I dati sono aggiornati al 2013 secondo quanto risulta dal flusso previsto a livello nazionale. In dati
riportati in tabella indicano tassi grezzi generalmente inferiori rispetto alla media regionale, a parte l’Alta
val di Cecina, per la quale tuttavia va considerata la bassa numerosità del campione.
5.7 Salute mentale
5.7.1 Ricoveri
5.7.2 Uso dei farmaci
6. LA SALUTE DEI GRUPPI DI POPOLAZIONE
6.1 Materno infantile 6.1.1 Gravidanza e parto
6.1.2 Aborti spontanei ed IVG
In applicazione della normativa nazionale e regionale i Consultori si rivolgono a una popolazione più ampia
non solo in termini di genere e di età ma anche per tipologia di utenza e di percorsi. Nei Consultori infatti
sono attivi interventi e vengono garantite prestazioni nei seguenti percorsi: Percorso prevenzione oncologica (
cervice uterina) , Percorso Nascita, Percorso Contraccezione, Percorso IVG, Percorso Giovani, Percorso
Genitorialità biologica ed adottiva, Percorso Violenza e maltrattamento.
Si evidenzia infatti che il Consultorio familiare si rivolge a tutte le fasce di età e ad entrambi i sessi.
Oltre alle attività rivolte alle donne in età fertile e alla prevenzione delle IVG,viene effettuata:
- attività di consulenza sul disagio psicologico, adolescenziale, psicosociale e sulle problematiche relazionali familiari
- consulenze su abuso e maltrattamento fisico, sessuale e psicologico e sulla violenza di genere
- consulenza e valutazione per adozioni, post adozioni ed interventi di mediazione familiare
- attività informativa–educativa individuale e di gruppo per un’affettività e una sessualità consapevoli ed una
procreazione responsabile nelle scuole e nei consultori giovani
- consulenza e presa in carico della donna dopo l’età fertile.
Il tasso IVG che nella zona VDE risulta più alto del tasso medio regionale e del tasso medio della ASNO
potrebbe essere giustificato dalla presenza numerosa nel territori della VDE di donna provenienti da culture
e da territori comunitari ( Ucraine, rumene, albanesi) ed extracomunitarie ( Nigeriane e nordafricane) con una
scarsa conoscenza dei metodi anticoncezionali e da una cultura di provenienza che considera l’IVG una
pratica contraccettiva. Nel corso degli ultimi anni per tale motivo il Consultorio Familiare ha implementato le
azioni volte a ridurre il ricorso alla IVG attraverso anche la distribuzione gratuita di contraccettivi .
La peculiarità della zona AVC che ha un territorio ampio costituito esclusivamente da comuni montani , con
popolazione scarsa e con il più alto indice di vecchiaia , con presenza diffusa di donne straniere in zone mal servite
dai mezzi pubblici, rende necessaria la distribuzione capillare dei consultori su tutta la Zona AVC , in modo da
raggiungere quelle fasce deboli di popolazione che per motivi sociali economici e culturali difficilmente riescono ad
effettuare spostamenti in autonomia .
6.1.3 Difetti congeniti – Malformazioni
6.2 Salute dei bambini e degli adolescenti
6.2.1 Mortalità infantile
6.2.2 Età gestazionale e peso alla nascita
6.3 Salute degli anziani 6.3.1 La speranza di vita a 65 anni
6.3.2 La Demenza
Zona Pisana
L’UVM, con la presenza prioritaria del medico neurologo, valuta i casi con diagnosi di declino cognitivo più o meno
importante. Per le patologie degenerative possono essere attivati percorsi specifici quali Centri Diurni Alzheimer
ricoveri temporanei in RSA modulo cognitivo comportamentale, percorsi di sostegno alla domiciliarità con
l’attivazione del servizio di riabilitazione cognitiva (Cure Domiciliari di Prossimità 3° Livello CDP), oltre al Servizio
di Assistenza Domiciliare socio assistenziale diretta.
Tali percorsi sono finalizzati al mantenimento delle persone nel proprio ambiente e al sostegno della famiglia.
Nei casi in cui la patologie degenerativa crea un burnout grave nella famiglia, oppure la famiglia non è più in grado
di prendersi cura del proprio congiunto né in prima persona né con l’aiuto di una assistente familiare, vengono
autorizzati i ricoveri permanenti in RSA.
L’UVM coordina e definisce tali percorsi.
Zona Valdera – vedi commento alle BADL.
Zona Alta Val di Cecina
Per le persone affette da demenza, l’UVM privilegia un percorso di Assistenza Domiciliare, diretta o indiretta, al fine
di mantenere l’anziano presso il proprio domicilio, laddove ciò non sia possibile si prevede l’inserimento in RSA nel
modulo cognitivo- comportamentale.
Azienda ex USL5
Nel caso del fenomeno delle Demenze si riscontra una lieve differenziazione fra le tre Zone della ex USL 5, con
l’Alta Val di Cecina che presenta un livello di prevalenza del fenomeno pari a 106,21 casi ogni 1000 anziani, di
contro a Zona Pisana e Valdera che si attestano rispettivamente su 95,9 e 96,1 X 1000 anziani.
Si rileva inoltre che dal punto di vista del genere la proporzione è di 1 “maschio” ogni 2 “femmine”,
sostanzialmente a causa della corrispondente predominanza di anziani femmine rispetto ai maschi e quindi alla
maggior possibilità di sviluppare questa problematica in età avanzata.
Per quanto riguarda le soglie di rischio legate alle classi di età si conferma quanto già visto per le BADL, con i 75
anni come soglia limite.
6.3.3 La disabilità
Zona Pisana
Nell’anno 2015 l’Unità di Valutazione Multidimensionale (UVM) ha effettuato monitoraggi e nuove prese in carico
di anziani non autosufficienti con diverso grado di isogravità. Non si sono manifestate liste di attesa se non in
circostanze limitate nel tempo - per poche settimane - soprattutto per quanto riguarda il servizio di Assistenza
Domiciliare Diretta e per i ricoveri in RSA.
L’UVM si è riunita e si riunisce tre volte alla settimana per tutto l’anno, e, al bisogno, con una seduta in più alla
settimane. In una delle commissioni è presente regolarmente il neurologo per le patologie neurologiche e
degenerative delle persone anziane, e per la valutazione delle richieste relative al contributo economico SLA di cui
alla delibera regionale 721/2009; alle altre due sedute partecipa anche la geriatra. Sono presenti inoltre l’Assistente
Sociale in qualità anche di Coordinatore, l’Infermiere, il Medico di Distretto.
L’UVM, a seguito di valutazione, può attivare percorsi domiciliari di tipo diretto o indiretto, semiresidenziali o
residenziali.
Visto che la SdS ZP partecipa alla sperimentazione relativa ai Moduli BIA- in base alla delibera regionale 594 del
2014 - , l’UVM ha effettuato trimestralmente i monitoraggi delle persone anziane inserite nei moduli a Bassa
Intensita Assistenziale, i quali prevedono una isogravità da 1 a 3 e l’indicatore IACA (ovvero della adeguatezza
ambientale) basso ovvero inferiore a 19 quarantesimi per l’ingesso in RSA modulo BIA.
Tale sperimentazione ha visto coinvolte tre RSA della Zona, con le quali sono state effettuate verifiche specifiche
da parte della commissione di vigilanza.
Sempre la sperimentazione prevede anche l’aggiornamento del gestionale specifico predisposto da ARS.
Zona Valdera
Nel 2015 L’UVM della Zona Valdera ha valutato i casi segnalati al PUA sia dai reparti ospedalieri che dal territorio
( nelle modalità sopraesposte) e redatto Progetti Assistenziali Personalizzati riuscendo, nella maggioranza dei casi, a
rispettare la tempistica prevista dalla L.R.66/2008.
L’analisi qualitativa dei casi esaminati dall’UVM evidenzia un sostanziale cambiamento della domanda che il
cittadino rivolge ai servizi. Prevalenti sono gli anziani soli, con elevato grado di bisogno assistenziale, privi di
familiari e di risorse atte ad assumere assistenti familiari.
Anziani non autosufficienti con figli disoccupati a carico e/o occupati in attività che non possono “essere
trascurate” a causa della crisi economica in atto. Preoccupante, per esempio, è il caso dei figli maschi separati che
tornano a casa dei genitori
Anziani affetti da Demenza e/o Alzheimer per i quali i care-giver dimostrano un elevato livello di stress alla CBI.
In tutti questi casi l’UVM ha cercato di fornire una risposta assistenziale (temporanea o definitiva) appropriata sia
al livello di Isogravità risultante dalle schede BADL etc.etc, sia e soprattutto al livello della valutazione della scheda
IACA, evidenziando le situazioni da gestire con Urgenza.
E’ pertanto possibile dire che nel 2015 le situazioni di maggiore criticità socio-sanitarie sono state gestite in
urgenza nel rispetto dei tempi previsti dalla legislazione regionale, avvalendosi anche della risorsa assicurata dal
servizio di cure intermedie.
Un’ulteriore criticità è costituita dai casi segnalati dai presidi ospedalieri dell’ex ASL 5 e dall’Auxilium Vitae di
Volterra che necessitano di Ventilazione Meccanica Assistita e per i quali l’analisi dei bisogni sanitari e del contesto
familiare evidenzia un’effettiva impossibilità di gestione domiciliare al momento della dimissione. In questi casi
l’UVM ha sempre segnalato alla direzione la presenza di tale casistica, facendo riferimento ai vincoli apposti dalla
D.G.R.T 402/2004 in relazione ai casi che hanno diritto all’accesso al modulo neurovegetativo.
L’UVM della Zona Valdera si riunisce una volta alla settimana e, laddove individuata la necessità, si avvale della
presenza della Neuropsichiatra e della Geriatra.
Nel 2015 la consulenza della Geriatra è stata soprattutto utilizzata nell’individuazione e nel monitoraggio trimestrale
dei casi inseriti in RSA o Appartamento , a seguito della sperimentazione dei Moduli BIA prevista dalla D.R.n.
594/2015
Zona Alta Val di Cecina
L’UVM della Zona Alta Val di Cecina nell’anno 2015 ha effettuato valutazioni e rivalutazioni di anziani non
autosufficienti per progetti personalizzati di Assistenza Domiciliare, diretta ed indiretta, inserimenti in Centri Diurni,
in RSA,ecc. Il Servizio di Assistenza Domiciliare non ha registrato alcuna lista d’attesa, presente invece, anche se
per piccoli numeri, quella relativa alla RSA. L’UVM, ha inoltre provveduto alla valutazione e all’inserimento in RSA
di anziani non autosufficienti nei moduli a Bassa Intensità Assistenziale, come previsto dalla Delibera Regionale n°
594/2014. Nel periodo di sperimentazione, l’UVM ha effettuato la verifica trimestrale delle persone inserite nei
suddetti moduli.
L’UVM si riunisce una volta a settimana e vede la presenza quindicinale del geriatra, la figura del neurologo viene
invece attivata per la valutazione delle persone affette da SLA ai fini dell’erogazione dell’assegno di cura.
Azienda ex USL5
Un’analisi comparata della situazione di Non Autosufficienza delle tre Zone ex USL5 permette di leggere una
situazione sostanzialmente simile per i diversi territori, con una distribuzione di casi concentrata sulle isogravità 4 (il
37% in media del totale) e in generale sulla maggior gravità delle situazioni (i livelli 3, 4 e 5 insieme rappresentano in
media il 70% e più del totale).
peso % di ogni livello di isogravità sul totale di Zona
LIV 1 LIV 2 LIV 3 LIV 4 LIV 5
17,54 10,72 23,78 37,04 10,92
18,21 11,21 23,19 36,56 10,83
18,07 11,33 23,24 36,49 10,86
Il fenomeno naturalmente è direttamente proporzionale all’età delle persone, come dimostrato dalle tabelle per le
classi di età: la soglia di rischio si colloca intorno ai 75 anni, visto che la quasi totalità dei casi riguarda anziani che
hanno 75 anni o più ed oltre la metà sono anziani >= 85 anni.
La prevalenza del fenomeno della Non Autosufficienza (Tasso casi BADL tutte le isogravità X 1000 anziani) è
mediamente di 80 casi ogni 1000 anziani per le tre Zone.
Si deve infine sottolineare che sussistono alcuni dubbi sulle modalità di rilevazione del numero totale di casi, viste le
problematiche ancora in essere per quanto riguarda l’alimentazione e l’aggiornamento dei flussi AD/RSA dalle
aziende/Zone verso Regione Toscana e Ministero.
6.4 Stranieri
La Risposta dell’Azienda Sanitaria 1.1 Dipartimento e Attività di Prevenzione
1.1.1 Efficacia ed efficienza dei servizi di prevenzione e
sicurezza sui luoghi di lavoro (PISLL)
1.1.2 Efficacia ed efficienza nella Sicurezza Alimentare e
Veterinaria
Audit su stabilimenti di produzione di alimenti di origine animale (stabilimenti latte) - numeratore, denominatore, indice - 2015
Residenza Numeratore Denominatore Indice
AUSL 5 - Pisa 5 16 31,25
REGIONE TOSCANA 67 151 44,37
Questo indicatore è oggetto di discussione per mancanza di omogeneità interpretativa in ambito
regionale su cosa debba essere calcolato nel cosiddetto “Country profile”.
Farmacosorveglianza: Ingrossi – num, den, prop (x100) -2014 Residenza Numeratore Denominatore Proporzione AUSL5 PISA 4 4 100 REGIONE TOSCANA 24 26 92.3 Si evidenzia il raggiungimento degli obbiettivi.
1.1.3 Efficacia ed efficienza nell’Igiene Pubblica e Nutrizione e
Medicina dello Sport
Nella ex ASL5 di Pisa l’efficienza produttiva nelle attività di relative alla Igiene Pubblica è risultata nettamente superiore al dato medio regionale.
Vigilanza igienico-sanitaria su impianti sportivi - numeratore, denominatore, proporzione (x 100) - 2015
Residenza Numeratore Denominatore Percentuale
AUSL 5 - Pisa 35 292 11,99
REGIONE TOSCANA 266 3001 8,86
Valutazione e controllo dei piani nutrizione - numeratore, denominatore, proporzione - 2015
Residenza Numeratore Denominatore Proporzione
AUSL 5 - Pisa 20 20 100,00
REGIONE TOSCANA 222 237 93,67
Sono stati rispettati gli impegni assunti circa la vigilanza sugli impianti sportivi e di
valutazione controllo dei piani nutrizionali
A tutt’oggi nel territorio di competenza della exASL5 non vengono rispettati nella totalità dei casi i criteri colturali della TBC e di tipizzazione delle malattie batteriche invasive. Nel caso della TBC questo sembra essere una criticità.
Studio PASSI: interviste - numeratore, denominatore, proporzione (x 100) - 2015
Residenza Interviste effettuate
Interviste da effettuare
Proporzione
AUSL 5 - Pisa 274 275 99,64
REGIONE TOSCANA 3158 3575 88,34
1.2 Attività – Prevenzione rivolta alla persona 1.2.1 Screening oncologici
1.2.2 Vaccinazioni Di seguito le coperture vaccinali nella ex ASL5 di Pisa. Sebbene le coperture vaccinali abbiano
recentemente avuto un miglioramento rispetto agli anni passati, le recenti performance si
confermano, nel range più basso della nostra Regione specialmente per Meningococco C,
pneumococco e con una elevata criticità per l’ HPV e per la vaccinazione antinfluenzale che ha
conosciuto una netta flessione nella stagione 2014-2015 a causa dell’allarme mediatico originato dal
caso di un decesso sospettato di essere correlato dalla vaccinazione antinfluenzale. Il sospetto è stato
poi escluso.
Copertura vaccinale a 24 mesi - coorte di nascita 2013 - proporzione (x 100) –
2014
Copertura vaccinale Anziani
>65 anni Influenza 2014-15
Residenza Polio Dif/Per Tet HBV HIB MPR VaricPneumMenC Influenza
AUSL 5 - Pisa 95,39 95,39 95,39 95,32 95,04 91,12 64,53 92,18 81,85
50,70
ASL NORD-OVEST
95,49 95,48 95,48 95,35 95,27 88,41 71,83 93,22 83,12 48,50
REGIONE TOSCANA
95,43 95,55 95,5595,3795,1289,1577,12 93,80 87,82 50,60
2. Ospedale
2.1 La rete dei Presidi
Presidi ospedalieri (sede, tipologia) - 2015
Residenza Ospedale Indirizzo Comune tipologia
AUSL 5 - Pisa Casa di cura privata della Misericordia
V. Carlo Cammeo 24
Cascina Casa di cura privata accreditata
AUSL 5 - Pisa Presidio Ospedaliero Santa Maria Maddalena
Borgo S. Lazzaro 5
Volterra Ospedale a gestione diretta - Presidio AUSL
AUSL 5 - Pisa Casa di cura privata San Rossore
Viale delle Cascine 152/F
Pisa Casa di cura privata accreditata
AUSL 5 - Pisa Presidio Ospedaliero F.lli Lotti V. Roma 180 Pontedera Ospedale a gestione diretta - Presidio AUSL
AUSL 5 - Pisa Auxilium Vitae Volterra SPA Borgo S. Lazzaro 5
Volterra Istituto qualificato - Presidio AUSL
AUSL 5 - Pisa SPDC Aziendale AUSL 5 V. Roma Pisa Ospedale a gestione diretta - Presidio AUSL
AUSL 5 - Pisa Casa di cura Suore dell'Addolorata
V. Manzoni 13 Pisa Casa di cura privata accreditata
Tipo Nome
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un
zio
na
le
DH
Pubblico Presidio Ospedaliero F.lli Lotti
39 2 76 14 18 0 49 4 0 0 22 0 204 20
Pubblico Auxilium Vitae Volterra SPA
0 0 0 0 0 0 0 0 98 3 0 0 98 3
Pubblico SPDC Aziendale AUSL 5
12 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 12 0
Privato acc
Casa di cura Suore dell'Addolorata
0 0 0 7 0 0 0 1 0 0 0 0 0 8
Pubblico Presidio Ospedaliero Santa Maria Maddalena
20 0 19 5 5 0 1 1 0 0 0 0 45 6
Privato acc
Casa di cura privata della Misericordia
29 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 29 2
2.2 I volumi dell’attività ospedaliera
Ricoveri per presidio - numero ricoveri - 2015
Residenza Presidio ricoveri
residenti
ricovero dei non residenti
nella ASL
ricovero dei non residenti in
Toscana Totale
AUSL 5 - Pisa F.Lotti Pontedera (PI)
9760 1226 317 11303
AUSL 5 - Pisa Misericordia 85 1 1 87
AUSL 5 - Pisa Spdc aziendale Usl 5
354 9 20 383
AUSL 5 - Pisa San Rossore 458 841 301 1600
AUSL 5 - Pisa Presidio di riabilitazione cardiologica
400 597 52 1049
AUSL 5 - Pisa S. Maria Maddalena Volterra (PI)
2111 313 108 2532
AUSL 5 - Pisa Suore dell'Addolorata
128 72 354 554
Volume dei ricoveri - numero ricoveri - 2015
Azienda/Stabilimento ricoveri Ordinari Day
hospital DRG
chirurgici DRG
medici
Suore dell'Addolorata 554 0 554 549 5
Misericordia 87 87 0 0 87
S. Maria Maddalena Volterra (PI)
2532 1747 785 1233 1299
F.Lotti Pontedera (PI) 10496 8817 1679 4226 6270
Spdc aziendale Usl 5 383 383 0 1 382
Ospedali Pisani (PI) 61857 48055 13802 32671 29186
Fondazione Stella Maris Pisa 2739 1089 1650 4 2735
Istituto di Fisiologia Clinica (I.F.C.)
2075 1936 139 1014 1061
Ospedale Pediatrico Apuano 2521 2439 82 2007 514
Presidio di riabilitazione cardiologica
1049 929 120 5 1044
AUSL 5 - Pisa 15101 11963 3138 6014 9087
ASL NORD-OVEST 116228 92845 23383 51012 65216
Toscana 558277 422696 135581 252577 305700
Durata media della degenza per tipo di ricovero - degenza media - 2015
Azienda/Stabilimento Ordinari DRG
chirurgici DRG
medici
Misericordia 12,82 0,00 12,82
S. Maria Maddalena Volterra (PI) 6,02 5,30 6,34
F.Lotti Pontedera (PI) 6,38 6,66 6,25
Spdc aziendale Usl 5 11,01 18,00 10,99
Ospedali Pisani (PI) 6,09 5,57 6,67
Fondazione Stella Maris Pisa 8,85 0,00 8,85
Istituto di Fisiologia Clinica (I.F.C.) 6,55 6,37 6,75
Ospedale Pediatrico Apuano 7,89 8,70 4,22
Presidio di riabilitazione cardiologica
33,98 18,60 34,06
AUSL 5 - Pisa 8,67 6,47 9,53
ASL NORD-OVEST 7,30 5,40 8,36
Toscana 6,96 5,64 7,95
2.3 Indicatori di attività ospedaliera per erogatore
2.4 Indicatori di attività ospedaliera per condizioni sensibili alle cure territoriali
2.5 Indicatori di esito dell’attività ospedaliera 2.6 Donazioni
Numero di donatori di organo potenziali, effettivi ed utilizzati - numero donatori - 2015
Luogo Segnalati come
potenziali donatori
Donatori effettivi (prelevato almeno un
organo)
Utilizzati per trapianto
AUSL 5 - Pisa 1 0 0
ASL NORD-OVEST
51 27 25
Toscana 332 159 141
3. Territorio
Case della salute - struttura, comune, numero medici con ambulatorio all'interno - 2015
Zona Comune Casa della salute MMG
Alta val di cecina Volterra Volterra 6
Alta val di cecina Pomarance- Castelnuovo Pomarance 3
Val d'era Pontedera Pontedera Pontedera 21
Val d'era Terricciola La Rosa 15
3.1 La rete dei servizi territoriali
Medici di medicina generale convenzionati presenti sul territorio, rapporto con la popolazione residente d´età 14+ - numero medici, rapporto su popolazione 14+ anni (x 10.000) - 2015
Residenza Medici Medici per 10.000 abitanti
>14anni
AUSL 5 - Pisa 252 8,36
ASL NORD-OVEST 939 8,26
REGIONE TOSCANA 2698 8,17
Pediatri di libera scelta convenzionati presenti sul territorio, rapporto con la popolazione residente d´età 0-13 - numero pediatri, rapporto su popolazione <14 anni (x 10.000) - 2015
Residenza Medici Medici per 10.000 abitanti
<14anni
AUSL 5 - Pisa 40 9,43
ASL NORD-OVEST 143 9,56
REGIONE TOSCANA 454 10,10
Per la Medicina Generale l’AUSL 5-Pisa ha un numero di Medici per 10.000 abitanti> =14 anni in linea con il dato
dell’Asl Nord-Ovest e con il dato Regionale, mentre per la Pediatria di Famiglia il numero dei Pediatri per 10.000
abitanti< 14 anni risulta in linea con il dato dell’ASL Nord-Ovest ma più basso sia rispetto al dato regionale
toscano.
PUNTI INSIEME
ZONA PISANA
FUNZIONI LUN MAR MER GIO VEN RECAPITI
Pisa Centro (Via Garibaldi 198) c/o Presidio
1) Informazione e
9.00- 13.00 9.00- 13.00
9.00- 12.00
10.00- 12.00Tel. 050 959859 Fax. 050 959827 Mail:
c/o Presidio (Coop. PAIM e Agape) 1 operatore in convenzione full time
e comunicazione sui percorsi della NA 2) eventuale registrazione dati anagrafici del richiedente ed invio al segretariato sociale con comunicazione allo stesso
16.00- 18.00
Mail: [email protected]
9.00- 13.00
Pisa Est c/o Presidio (Navacchio) Via T.Romagnola 1919 (Misericordia di Navacchio) 1 volontario in convenzione part time
1) Informazione e comunicazione sui percorsi della NA 2) eventuale registrazione dati anagrafici del richiedente ed invio al segretariato sociale con comunicazione allo stesso
Tel
10.00- 12.00
(infermiere)
10.00- 12.00
(UILDM)
9.00- 13.00 (segretariato
sociale)
Pisa Ovest (Vecchiano Via della Rocca 26) c/o Presidio (Ass. UILDM)1 operatore in convenzione part time
1) Informazione e comunicazione sui percorsi della NA 2) eventuale registrazione dati anagrafici del richiedente ed invio al segretariato sociale con comunicazione allo stesso
16.00- 18.00 (UILDM)
Tel. 050 954759 Fax. 050 954775 Mail: [email protected]
9.00- 13.00 Pisa Litorale (Marina di Pisa Via Andò 5) c/o Presidio (Pubblica Assistenza Litorale Pisano) 1 operatore in convenzione part time
1) Informazione e comunicazione sui percorsi della NA 2) eventuale registrazione dati anagrafici del richiedente ed invio al segretariato sociale con comunicazione allo stesso
15.00- 18.00
Tel. 050 954682 Fax. 050 954 670 Mail: [email protected]
Pisa Città (S. Marco Via F.lli
1) Informazione
10.00- 13.00
16.00- 18.00
Tel. 050 573714 Mail:
Per persone che chiedono interventi assistenziali residenziali, semiresidenziali, domiciliari, badanti e assistenza
indiretta esclusivamente per persone non autosufficienti ultra65 enni. Quelli riportati sono esclusivamente degli
sportelli dove si inizia la procedura per chiedere un’assistenza per le persone anziane non autosufficienti in base ai
bisogni rilevati e la risposta migliore individuata dai professionisti sanitari e sociali.
ZONA VALDERA
A seguito dell’attuazione della L.R. 66/2008 nella Zona/Distretto Valdera dell’ex ASL n.5, nominati i Responsabili
del PUA e UVM, sono stati attivati nei quattro presidi territoriali, afferenti alla suddetta Zona/Distretto, altrettanti
Punti Insieme, aperti una volta alla settimana alla presenza di un’assistente sociale e di un infermiere.
Dal monitoraggio dei dati degli ultimi 5 anni (2010/2015), nonostante la presenza di idonea cartellonistica e iniziale
campagna informativa, l’accesso ai Punti Insieme si attesta su percentuali molto inferiori rispetto all’accesso agli
sportelli di Segretariato Sociale aperti in tutti le sedi dei 14 comuni della Zona.
Pertanto l’invio al PUA dell’istanza di Valutazione a cura dell’UVM avviene secondo i canali tradizionali ormai
radicatisi nel tempo nel territorio.
La maggior parte degli invii al Punto Insieme sono stati effettuati a cura dell’Assistente Sociale in organico al PUA
in relazione a casi di dimissioni ospedaliere.
ZONA ALTAVALDICECINA
i Punti insieme sono stati attivati nei presidi territoriali della Zona/Distretto e sono aperti alla presenza di
un’assistente sociale.
Strutture territoriali d´assistenza per tossicodipendenti/alcoldipendenti - caratteristiche - 2015
AUSL Struttura Indirizzo Comune Provincia Telefono
AUSL 5 - Pisa
Comunità Terapeutica La Badia
Via Delle Badie - Loc. Pardossi
Pontedera PI 058757009
AUSL 5 - SERT PISA Via Delle Torri, 160 Pisa PI 050954951
Antoni) c/o CTP 4 Comune di Pisa (Ass. AIMA) 1 volontario in convenzione part time
e comunicazione sui percorsi della NA 2) eventuale registrazione dati anagrafici del richiedente ed invio al segretariato sociale con comunicazione allo stesso
Pisa
AUSL 5 - Pisa
SERT PONTEDERA Via Fleming, 1 Pontedera PI 0587273731
AUSL 5 - Pisa
SERT PISA - sede di Cascina
Via Della Repubblica Cascina PI 050959555
AUSL 5 - Pisa
SERT VOLTERRA Borgo San Lazzaro Volterra PI 058891870
AUSL 5 - Pisa
R.S.A I REMAGGI V.T.Romagnola 2280-Navacchio
Cascina PI 050772301
AUSL 5 - Pisa
PASSO DI BARCA Taddei, 12 Pisa PI 050578726
Strutture consultoriali - servizi erogati - 2015
AUSL Struttura Indirizzo Comune Provincia Telefono Giovani Adulti Extracomunitari
AUSL 5 - Pisa
NAVACCHIO-CONSULTORIO
V. T. Romagnola, 1939
Cascina PI 050954111 Sì
AUSL 5 - Pisa
CASTELNUOVO V.C.-CONSULTORIO
V. Roma Castelnuovo di Val di Cecina
PI 058891611 Sì Sì
AUSL 5 - Pisa
BIENTINA-CONSULTORIO
V. Pacini, 92/A
Bientina PI 0587756250 Sì
AUSL 5 - Pisa
CEP-CONSULTORIO Via Cilea Pisa PI 050525379 Sì
AUSL 5 - Pisa
CONSULTORIO "LE SPIGHE"
Via Roma,8 Volterra PI 058886438 Sì
AUSL 5 - Pisa
SAN GIULIANO T.-CONSULTORIO
V. M. L. King San Giuliano Terme
PI 050818935 Sì
AUSL 5 - Pisa
POMARANCE-CONSULTORIO
V . Roma Pomarance PI 058862411 Sì
AUSL 5 - Pisa
S.MARIA A MONTE-CONSULTORIO
Via. San Michele, 7
Santa Maria A Monte
PI 0587707481 Sì
AUSL 5 - Pisa
VIA TORINO-CONSULTORIO
Via Torino Pisa PI 050954111 Sì Sì
AUSL 5 - Pisa
PONTEGINORI-CONSULTORIO
V. E Solvay - Ponteginori
Montecatini Val di Cecina
PI 058837416
AUSL 5 - Pisa
PONTEDERA CONSULTORIO VIA FLEMING
Via Fleming Pontedera PI 0587273217 Sì Sì Sì
AUSL 5 - Pisa
LARDERELLO CONSULTORIO
V. Leone Xxiii - Larderello
Pomarance PI 058867677 Sì
AUSL 5 - Pisa
LA ROSA - CONSULTORIO
Via Verdi, 32 - La Rosa
Terricciola PI 0587635747 Sì
AUSL 5 - Pisa
CONSULTORIO DI VIA GARIBALDI
Via Garibaldi, 198
Pisa PI 050959842 Sì
AUSL 5 - Pisa
CONSULTORIO DI MONTECATINI V.C.
Via Roma Montecatini Val di Cecina
PI 058830047 Sì
AUSL 5 - Pisa
PONSACCO-CONSULTORIO
V. Rospicciano, 24
Ponsacco PI 0587735177 Sì
AUSL 5 - Pisa
MARINA DI PISA-CONSULTORIO
V. F. Ando - Marina Di Pisa
Pisa PI 05035118 Sì
AUSL 5
- Pisa
DISTR.VOLTERRA
CONSULTORIO
Borgo San
Lazzaro
Volterra PI 058891911 Sì Sì
Accesso al consultorio ostetrico-ginecologico
3.2 I servizi per la salute mentale
Strutture residenziali - numero posti letto, proporzione (x 1.000) - 2015
AUSL Utenza Posti Letto Posti letto
per 1.000 abitanti
AUSL 5 - Pisa Ass. disabili psichici 159 0,46
AUSL 5 - Pisa Ass. psichiatrica 465 1,35
Strutture semiresidenziali - numero posti letto, proporzione (x 1.000) - 2015
AUSL Utenza Posti Letto Posti letto
per 1.000 abitanti
AUSL 5 - Pisa Ass. disabili psichici 151 0,44
AUSL 5 - Pisa Ass. psichiatrica 73 0,21
3.3 I volumi dell’attività Monitoraggio dell´emoglobina glicata, su residenti in Toscana prevalenti MaCro per diabete mellito d´età 16+ - numero casi, prevalenti, proporzione grezza e standardizzata per età, IC95% (x 100) – 2015
Totale
Residenza
Casi Prevalenti Proporzione
grezza Proporzione
standard Limite
inf Limite
sup
AUSL 5 - Pisa 14222 23051 61,7 61,0 60,0 62,0
Alta val di cecina 1026 1566 65,5 64,3 60,3 68,3
Val d'era 4959 7793 63,6 63,1 61,3 64,8
Pisana 8237 13692 60,2 59,4 58,1 60,7
ASL NORD-OVEST 55457 90714 61,1 60,3 59,8 60,8
REGIONE TOSCANA 154969 251047 61,7 61,1 60,8 61,4
Nel 2015 l’AUSL 5- Pisa il monitoraggio della emoglobina glicata risulta perfettamente in linea con il dato Regionale
Toscano e migliore del dato dell’Asl Nord-Ovest. L’andamento dell’ AUSL 5 nel quinquennio 2010-2015 ricalca
quello dell’ASL Nord- Ovest con un andamento differenziato nelle tre zone:
� Zona Valdera e Zona Alta Val di Cecina, pur con andamento non perfettamente costante , si sono
sempre mantenute ben al di sopra sia del livello regionale che di ASL Nordovest, che di ASL 5. Una
motivazione di questo andamento può essere ricondotta all’implementazioni della Sanità d’iniziativa, la
nuova modalità di presa in carico dei pazienti cronici affetti da diabete tipo 2 che prevede il monitoraggio
dell’emoglobina glicata. Infatti in tali zone la copertura della sanità di iniziativa sfiora il 100%.
� Zona Pisana si è mantenuta sempre più bassa rispetto alle altre 2 zone. Si prevede di implementare la
Sanità d’iniziativa sulla Zona Pisana dove non risulta ancora coperto tutto il territorio;
Terapia antitrombotica, su residenti in Toscana prevalenti MaCro per pregresso ictus d´età 16+ - numero casi, prevalenti, proporzione grezza e standardizzata per età, IC95% (x 100) - 2015
Totale
Residenza
Casi Prevalenti Proporzione
grezza Proporzione
standard Limite
inf Limite
sup
AUSL 5 - Pisa 2378 3911 60,8 58,9 56,5 61,3
Alta val di cecina 176 288 61,1 60,4 51,3 69,6
Val d'era 870 1435 60,6 59,1 55,1 63,0
Pisana 1332 2188 60,9 58,6 55,4 61,7
ASL NORD-OVEST 8964 14598 61,4 59,6 58,3 60,8
REGIONE TOSCANA 28026 45406 61,7 59,7 59,0 60,4
Il trend 2010-2015 nella adesione alla terapia antitrombotica è piuttosto altalenante nella ex AUSL 5-Pisa, con
andamenti diversificati nelle tre Zone:
� in AVC dopo il minimo del 2011si registra un rapido incremento con un picco massimo nel 2013 per poi
ridursi nel 2014 e risalire lentamente nel 2015 attestandosi su 60,4% che rimane il valore migliore sulle tre
zone;
� in Valdera l’andamento ,al contrario della AVC vede un picco massimo nel 2011 per poi ridursi in modo
graduale nel biennio successivo e risalire nel 2014 per poi avere una flessione nel 2015 con un valore del
59,1%;
� in Zona Pisana invece il livello si mantiene sempre più basso rispetto alle altre 2 Zone.
Si può concludere che anche l’ictus è una patologia cronica presa in carico con le modalità della sanità di
iniziativa e laddove questa modalità è maggiormente applicata , i risultati sono migliori.
Terapia con broncodilatatori, su residenti in Toscana prevalenti MaCro per BPCO d´età 16+ - numero casi, prevalenti, proporzione grezza e standardizzata per età, IC95% (x 100) - 2015
Totale
Residenza
Casi Prevalenti Proporzione
grezza Proporzione
standard Limite
inf Limite
sup
AUSL 5 - Pisa 3725 19293 19,3 19,7 19,1 20,4
Alta val di cecina 286 1516 18,9 18,7 16,5 20,9
Val d'era 1248 6660 18,7 19,4 18,4 20,5
Pisana 2191 11117 19,7 20,0 19,2 20,8
ASL NORD-OVEST 15307 74525 20,5 20,7 20,4 21,1
REGIONE TOSCANA 45089 204538 22,0 22,2 22,0 22,4
Nel 2015 ASL 5 in media con la ASL Nord Ovest, ma più bassa rispetto a Regione Toscana. Il trend dell’AUSL 5-
Pisa presenta nel quinquennio 2010-2015 un andamento sovrapponibile rispetto a Regione Toscana, e ad ASL Nord
Ovest, con diminuzione più marcata però a partire dal 2014.
3.4 Prestazioni ambulatoriali 3.5 Assistenza specialistica ambulatoriale
Volume prestazioni per branca e tipologia erogatore - numero prestazioni - 2015
Residenza Branca
Fuori ASL in
Regione Privato
Fuori ASL in
Regione Pubblico
Fuori ASL in Regione
Sconosciuto
Fuori Regione
sconosciuto
Su territorio
ASL Privato
Su territorio
ASL Pubblico
Su territorio
ASL Sconosciuto
AUSL 5 - Pisa
Ortopedia e Traumatologia
8 702 1 428 0 28584 0
AUSL 5 - Pisa
Laboratorio analisi chimico cliniche e microbiologiche
506 131104 366 57424 55262 4213218 11
AUSL 5 - Nefrologia 7 1801 0 76 0 36294 0
Tasso prestazioni ambulatoriali - numero prestazioni, popolazione residente, tasso standardizzato per età (x 1.000) - 2014
Pisa
AUSL 5 - Pisa
Radioterapia 54 1423 0 206 0 14528 0
AUSL 5 - Pisa
Chirurgia generale 8 557 0 108 2 23848 0
AUSL 5 - Pisa
Pneumologia 1 1220 1 330 0 17207 0
AUSL 5 - Pisa
Oculistica 85 3932 19 636 5824 59133 0
AUSL 5 - Pisa
Altre prestazioni 170 34112 50 6894 7364 520973 60
AUSL 5 - Pisa
Codice non valido 416 1211 9 11344 6 53995 0
AUSL 5 - Pisa
Neurologia 93 1752 2 386 1053 51101 0
AUSL 5 - Pisa
Gastroenterologia ed endoscopia digestiva
5 589 1 262 0 11547 0
AUSL 5 - Pisa
Otorinolaringoiatria 14 1250 1 296 0 7555 0
AUSL 5 - Pisa
Odontostomatologia - chirurgia maxillo facciale
33 624 1 162 615 10843 0
AUSL 5 - Pisa
Diagnostica per immagini: medicina nucleare
95 334 0 212 0 5552 0
AUSL 5 - Pisa
Cardiologia angiologica
298 3668 5 1318 8579 119301 23
AUSL 5 - Pisa
Chirurgia vascolare - angiologia
73 128 2 4 0 710 0
AUSL 5 - Pisa
Ostetricia ginecologia
13 4577 7 660 572 31020 0
AUSL 5 - Pisa
Anestesia 17 157 0 48 0 4007 0
AUSL 5 - Pisa
Diagnostica per immagini: radiologia diagnostica
6883 12000 33 5164 26306 283205 0
3.6 Assistenza farmaceutica territoriale
Prevalenza d´uso di farmaci - proporzione grezza e standardizzata per età, IC95% (x 100) - 2015
Residenza Totale
Prev. grezza Prev. standard Limite
inf Limite
sup
AUSL 5 - Pisa 65,66 65,44 65,29 65,59
Alta val di cecina 70,75 68,18 67,56 68,80
Val d'era 69,20 69,78 69,54 70,02
Pisana 63,09 62,61 62,41 62,80
ASL NORD-OVEST 67,08 66,32 66,24 66,39
REGIONE TOSCANA 66,39 65,82 65,77 65,86
Il dato ASL5 nel 2015 è in linea con quello di Regione Toscana ma inferiore al valore dell’ASL Nord Ovest.
L’andamento del quinquennio 2010-2015 presenta una notevole variabilità sulle tre Zone: la Zona Valdera e la Zona
Alta val di Cecina si mantengono su livelli più elevati sia rispetto alla Regione, alla ASL Nord Ovest che alla ASL 5.,
mentre la Zona Pisana si mantiene sempre più bassa nei confronti delle altre 2 Zone, della Regione, della ASL Nord
Ovest e della ASL 5. Ciò che accumuna le tre Zone della ASL 5, la Regione, la ASL Nord Ovest ed la ASL 5 è un
decremento a partire dal 2014.
Volume di consumo di farmaci - DDD (Dose giornaliera definita) media grezza e standardizzata per età (x 1.000) - 2015
Totale Residenza
DDD 1000 ab/die DDD Standardizzate
AUSL 5 - Pisa 1.080,07 1.116,14
Alta val di cecina 1.320,63 1.192,76
Val d'era 1.134,89 1.219,54
Pisana 1.024,04 1.050,07
ASL NORD-OVEST 1.181,49 1.197,53
REGIONE TOSCANA 1.192,83 1.223,87
Nel 2015 ASL5 ha consumato meno DDD rispetto sia a Regione Toscana che ASL Nord Ovest, analogo andamento si è registrato anche nel quinquennio, pur con andamento variabile nelle tre Zone.
Appropriatezza nell´uso di farmaci antidepressivi - proporzione grezza e standardizzata per età, IC95% (x 100) - 2014
Totale
Residenza Proporzione
grezza Proporzione
standard Limite
inf Limite
sup
AUSL 5 - Pisa 21,42 20,36 19,01 21,71
Alta val di cecina 25,04 22,45 18,41 26,50
Val d'era 20,50 20,13 17,72 22,53
Pisana 21,53 20,70 19,03 22,38
ASL NORD-OVEST 23,07 21,86 20,89 22,84
REGIONE TOSCANA 24,65 23,48 22,02 24,93
Appropriatezza nell´uso di farmaci respiratori - proporzione grezza e standardizzata per età, IC95% (x 100) – 2014
Totale
Residenza Proporzione
grezza Proporzione
standard Limite
inf Limite
sup
AUSL 5 - Pisa 15,46 13,35 13,02 13,68
Alta val di cecina 20,01 15,63 14,30 16,96
Val d'era 12,58 11,50 11,01 11,99
Pisana 16,98 14,37 13,91 14,84
ASL NORD-OVEST 15,70 13,77 13,59 13,95
REGIONE TOSCANA 16,33 14,11 14,00 14,22
Il valore 2014 dell’AUSL 5 – Pisa è in linea con il dato della nuova ASL Nord Ovest che risulta inferiore rispetto al
valore Regionale ma con un andamento in crescendo tra il 2013 e il 2014 su tutte e tre le Zone.
3.7 Disabilità
Prevalenza di disabilità accertata (ex art. 4 legge 104/92) - Obbligatorio
3.8 Assistenza ad anziani non autosufficienti Prevalenza di handicap accertato (ex art. 4 legge 104/92)
Percentuale di anziani residenti in assistenza domiciliare - numero casi, proporzione grezza e standardizzata per età,
IC95% (x 1.000) - 2015
Totale
Residenza
Casi Proporzione
grezza Proporzione
standard Limite
inf Limite
sup
AUSL 5 - Pisa 1882 22,60 20,80 19,90 21,80
Alta val di cecina 220 35,50 29,90 26,00 33,70
Val d'era 513 19,30 17,90 16,40 19,40
Pisana 1149 22,70 21,10 19,90 22,30
ASL NORD-OVEST 5083 15,70 14,30 13,90 14,70
REGIONE TOSCANA 23338 25,10 22,20 21,90 22,50
Il servizio di Assistenza Domiciliare Socio Assistenziale è un servizio qualificato che consiste
nell’erogazione di prestazioni qualificate, periodicamente verificabili e integrate a livello distrettuale con altri servizi ,
direttamente a domicilio dell’utente. Questa tipologia di assistenza mira a mantenere l’anziano nel proprio ambiente,
a sostenerlo nelle attività quotidiane, nella cura della persona e dell’ambiente di vita (mantenere un livello di
autonomia personale). Tende inoltre a sollecitare, stimolare e rinforzare le relazioni positive con i familiari e con la
rete amicale, anche residua; ridurre i tempi di ospedalizzazione; prevenire e ritardare l’istituzionalizzazione degli
anziani; in generale punta ad un miglioramento della qualità di vita degli anziani non autosufficienti.
Anche tale servizio viene assegnato in sede UVM tenendo conto della complessità della situazione personale e
familiare della persona anziana e dei suoi redditi, come prevede il regolamento per le prestazioni socioassistenziali.
L’introduzione del nuovo calcolo dell’ISEE , in base al DPCM 159del 2013, ha creato alcuni cambiamenti
nei servizi tutti e anche nel servizio di assistenza domiciliare diretta. In base al nuovo ISEE viene calcolata la
compartecipazione che il cittadino deve pagare sul servizio assegnatogli. Si sono verificate numerose rinunce al
servizio stesso a causa dell’obbligo di pagamento di tale compartecipazione, ritenuto oneroso.
Azienda ex USL5 I dati rilevati sono sovrastimati rispetto al carico effettivo annuo dei servizi per la domiciliarità di casi UVM, a causa di problemi nell’aggiornamento dei flussi AD/RSA (decessi e dimissioni dai servizi); dalla tabella in questione risulta che l’Alta Val di Cecina ha un tasso di presa in carico di anziani (tasso X 1000 anziani) in assistenza domiciliare leggermente superiore rispetto alle altre due zone.
3.9 Riabilitazione
Percentuale di casi con frattura di femore con riabilitazione entro 28gg (pop. 65+) - numero casi, proporzione grezza e standardizzata per età, IC95% (x 100) - 2015
Totale
Residenza
Casi Proporzione
grezza Proporzione
standard Limite
inf Limite
sup
AUSL 5 - Pisa 204 38,20 37,60 31,40 43,70
ASL NORD-OVEST 727 36,00 37,10 33,80 40,30
REGIONE TOSCANA
2958 48,00 50,70 48,70 52,60
4.0 Emergenza Urgenza
4.1 Servizio 118: attività
4.2 Pronto soccorso
5.0 Dalla parte dei cittadini e degli operatori della
sanità 5.1 Eventi avversi delle cure e loro gestione
6.0 Le risorse umane e finanziarie 6.1 Spesa per livelli di assistenza
Costo sanitario pro-capite - numeratore, denominatore, indice - 2015
Residenza Numeratore Denominatore Indice
AUSL 5 - Pisa 538.497.000,00 334000 1.612,26
REGIONE TOSCANA 7.293.800.000,00 3752654 1.943,64
6.2 Risorse umane (territorio, ospedale, prevenzione)
7.0 Esiti – performance: bersaglio MeS