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RELAZIONE SULLE ATTIVITA’ DI VALUTAZIONE PREMESSA……………………………………… pag. 1

1.1 ARTICOLAZIONE DELLO STUDIO……….…… " 2

1.2 LA DEFINIZIONE DEL SET DI INDICATORI " 5

1.3 LE METODOLOGIE: lo scoping …….. " 11

2.1 VERIFICA DI RIUSO: aspetti generali….. " 12

2.2 INDIVIDUAZIONE DELLE RISORSE

SOGGETTE A MODIFICAZIONE: gli indicatori… " 13

2.2.1. GLI INDICATORI DI STATO:…….......................... " 15

2.2.2. GLI INDICATORI DI RISPOSTA: .......................... " 17

LA VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI AMBIENTALI DELLE ATTIVITA’ DI PIANIFICAZIONE: PREMESSA La formazione e la redazione del Piano Strutturale1 assumono come elemento fondativo , le indicazioni e le direttive contenute nell’art. 5 commi 3, 4, 5 e 5 bis e nell’art. 32 comma 1 ex L.R. 5/1995: queste sono già state esplicitate attraverso la redazione dei documenti e degli allegati che accompagnano il P.S., con particolare riferimento al documento programmatico ed al quadro conoscitivo, alla definizione delle invarianti strutturali e degli obiettivi programmatici , fino alla redazione dell’apparato normativo.

Le scelte strategiche del Piano Strutturale sono quindi il risultato di un processo che ha assunto tali implicazioni fin dall’origine, attivando continue relazioni di feed-back tra il “momento decisionale” ed il “momento della conoscenza” .

Inoltre , le pressioni dovute ad una antropizzazione attenta alle risorse primarie, con modelli di qualità della vita al di sopra della media, unitamente ad accorte politiche di tutela sia di tipo comunale che sovracomunale, hanno sostanzialmente contribuito a mantenere un quadro ambientale con caratteristiche qualitative elevate, senza quindi influire sostanzialmente nella dotazione delle risorse ambientali primarie.

Il quadro conoscitivo riferibile però allo stato dell’ambiente, ed al budget ambientale in particolare, deve necessariamente essere riferito a quanto attualmente pubblicato dagli Enti preposti alla vigilanza ambientale (ARPAT, Provincia, ecc.) con una dotazione quali-quantitativa di conoscenze non elevate e che al momento si riferisce nella maggior parte, a dati di livello provinciale o comunale e quindi difficilmente utilizzabili per analisi di dettaglio specifiche per ogni U.T.O.E. che il piano individua. Per questo motivo, ove possibile si procederà con indicatori di stato e di pressione di tipo numerico relativamente alle principali risorse, per ricorrere poi ad indicatori di tipo linguistico (fuzzy logic o a logica sfocata) e non numerico per le valutazioni relative al paesaggio, fino ad utilizzare quale strumento di analisi finale di sintesi la metodologia multicriteriale

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1 In seguito definito P.S. o piano

1.1 ARTICOLAZIONE DELLO STUDIO DI VALUTAZIONE Le valutazioni del Piano Strutturale di Cortona si attengono per quanto possibile al contenuto delle “Istruzioni Tecniche Regionali per la valutazione degli atti di programmazione” di cui alla Deliberazione G.R.T. n° 1541 del 14/12/1998 ed al successivo “Manuale per l’applicazione della valutazione” , nonché secondo le “Linee guida per la v.a.s.” edite dal Servizio per la v.i.a. del Ministero dell’Ambiente.

Tali metodologie di valutazione si riferiscono generalmente al modello di indagine e valutazione secondo lo schema consolidato D.P.S.I.R. che, per ciascuna componente individua i set di indicatori relativi allo stato, alla pressione, ed alle politiche di risposta da attuare in caso di superamento della capacità di carico della componente indagata. Quindi, discriminati i set di indicatori mediante l’attività di scoping, viene definito il core-set funzionale all’ambito geografico analizzato, fino appunto delineare gli obiettivi propri delle politiche di tutela ambientale del P.S. del Comune di Cortona.

L’articolazione dell’analisi prevede una scomposizione per componenti ambientali (risorse): acque, aria, suolo e sottosuolo, paesaggio, agricoltura e foreste, energia, rifiuti, per la maggior parte delle quali tuttavia esiste unicamente il dato aggregato a livello provinciale (pubblicate nel rapporto 2000 sull’ambiente della Provincia di Arezzo).

In buona sostanza le principali fasi in cui si articola il lavoro possono riassumersi in:

• Redazione di una relazione sullo Stato dell’Ambiente; • Interpretazione dei dati e valutazione ambientale del territorio; • individuazione degli elementi di fragilità; • definizione delle condizioni alla trasformabilità (espresse mediante Direttive, Prescrizioni e Vincoli che equivalgono agli indirizzi ed ai parametri di cui all’art.24, L.R. 5/95) Per Relazione sullo Stato dell’Ambiente si intende un rapporto descrittivo delle pressioni sulle risorse esercitate dalle trasformazioni indotte dalle attività umane, dello stato di conservazione dello stock di risorse e delle attività di mitigazione degli effetti adottate per la conservazione e/o il miglioramento. Tale attività si esplica mediante la selezione, definizione, identificazione, valutazione di indicatori.

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Per Indicatore si intende un elemento informativo che sintetizza e/o misura: • le condizioni, le qualità, le interrelazioni, i problemi di ampi o complessi sistemi • l’avvicinamento o l’allontanamento, nel tempo, da un fine desiderato (servono quindi per misurare la fragilità del sistema, ma anche monitorare i risultati delle politiche) Gli indicatori di stato descrivono lo stato quali-quantitativo delle risorse; gli indicatori di pressione danno conto delle pressioni esercitate dalle attività antropiche sulle risorse; gli indicatori di risposta individuano e descrivono le politiche di tutela e valorizzazione delle risorse.

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La raccolta e la sistematizzazione dei dati porta ad un primo “vaglio” con la realizzazione delle liste di controllo per la definizione di una prima matrice semplice di interrelazione tra gli effetti ambientali e la qualità e quantità delle risorse disponibili.

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Il quadro conoscitivo permetterà quindi di valutare i carichi e le pressioni sullo stato dell’ambiente; definire le linee guida per la

valutazione preventiva degli effetti delle scelte di piano; stabilire norme e procedure , che in relazione all’attività di pressione e di risposta che il sistema può corrispondere in relazione alle scelte di piano, definiscano le condizioni per lo sfruttamento di tali risorse. Le condizioni si attueranno, tramite direttive, prescrizioni e vincoli per la trasformabilità che comunque dovranno contestualmente verificare, oltre alla capacità di carico del sistema in termini di bilancio ambientale, anche la possibilità di efficienza prestazionale dei servizi da erogare in ordine quindi ad una contabilità ambientale e secondo gli indirizzi delineati nell’art. 5 comma 5 della L.R.5/95 2, come successivamente ribaditi all’art. 24 commi 2 e 3.

Come già espresso, l’incompiutezza dei dati non consentirà di definire una reale “contabilità ambientale” , ma quantomeno si cercherà di attuare valutazioni applicate al set di indicatori disponibili in maniera tale da “avviare” un processo che in seguito potrà andare a definire una sorta di protocontabilità 3 , primo passo fondamentale, riteniamo, per attuare nel futuro, anche al livello locale, quello strumento indispensabile per la valutazione efficace dello sviluppo sostenibile.

1.2 LA DEFINIZIONE DEL SET DI INDICATORI Quindi il primo step è la definizione delle liste di controllo, cioè un elenco di tutte le voci che possono contribuire, per un dato territorio, a caratterizzare i diversi sistemi ambientali delle componenti secondo lo schema di seguito riportato:

A ACQUE A1 Acque superficiali A2 Acque sotterranee A3 Consumi e fabbisogni A4 Reti idriche A5 Impianti di depurazione AR ARIA AR1 Emissioni industriali AR2 Emissioni urbane AR3 Deposizioni acide

2 In seguito definita “Legge” 3 Da “La natura nel conto” . AA.VV. Edizioni Ambiente 2000

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AR4 Inquinamento acustico C CLIMA C1 Sistema meteoclimatico E ENERGIA E1 Energia industriale E2 Energia civile E3 Emissioni inquinanti R RIFIUTI R1 Rifiuti di origine industriale R2 Rifiuti urbani R3 Raccolta differenziata R4 Riutilizzo/riciclaggio/recupero R5 Smaltimento S SUOLO E SOTTOSUOLO S1 Geologia e geomorfologia S2 Idrologia S3 Idrogeologia S4 Sistema vegetazionale S5 Fauna S6 Veicoli di contaminazione S7 Uso del suolo AZ AZIENDE AZ1 Aziende insalubri AZ2 Aziende a rischio RD RADIAZIONI NON IONIZZANTI RD1 Elettrodotti RD2 Cabine di trasformazione

Individuati e raccolti tutti i dati disponibili, si deve quindi passare alla successiva fase di elaborazione per arrivare alla costruzione di indicatori sintetici e al trasferimento delle informazioni su cartografia numerica. Il passaggio fondamentale in questa fase di lavoro consiste nella selezione di un coerente insieme di indicatori (core-set), in grado di caratterizzare i sistemi ambientali analizzati.

Specificazione delle liste di controllo dei sistemi ambientali

A1 ACQUE SUPERFICIALI Portata corsi d’acqua Censimento degli scarichi in acque superf. Qualità acque fiumi, fossi, canali, laghi parametri chimici parametri fisici parametri biologici Qualità acque di balneazione Sistemi di monitoraggio della qualità

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A ACQUA

A2 ACQUE SOTTERRANEE Censimento pozzi e sorgenti uso civile uso industriale uso agricolo Qualità delle acque parametri chimici parametri fisici Sistemi di monitoraggio della qualità A3 CONSUMI E FABBISOGNI Fabbisogni idrici uso idropotabile uso industriale uso irriguo Consumi da acquedotto uso civile uso industriale uso pubblico grandi utenze Prelievi da acque superficiali uso idropotabile uso industriale uso irriguo grandi utenze Prelievi da acque sotterranee uso idropotabile uso industriale uso irriguo grandi utenze Risparmio idrico A4 RETI IDRICHE Rete acquedottistica quantità acqua immessa quantità acqua erogata Rete fognaria abitanti serviti tipologia di rete connessione alla depurazione A5 IMPIANTI DI DEPURAZIONE Tipologia di trattamento Potenzialità Caratteristiche quantitative reflui civili reflui industriali Caratteristiche qualitative reflui civili reflui industriali

AR ARIA

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AR1 EMISSIONI INDUSTRIALI Localizzazione sorgenti Fattore di provenienza processi industriali

produzione energia combustione rifiuti Tipologia delle emissioni inquinanti quantità emesse concentrazioni Regime autorizzativo Impianti di abbattimento tipologia di inquinanti efficienza di abbattimento Sistemi di monitoraggio AR2 EMISSIONI URBANE Fattori di provenienza termoregolazione trasporti Tipologia delle emissioni inquinanti concentrazioni Sistemi di monitoraggio AR3 DEPOSIZIONI ACIDE Tipologia degli inquinanti Concentrazioni INQUINAMENTO ACUSTICO Zonizzazione acustica Livelli sonori rilevati Sistemi di monitoraggio

C CLIMA

C1 SISTEMA METEOCLIMATICO Temperature Anemometria Precipitazioni Evapotraspirazione Inversione termica

E ENERGIA

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E1 ENERGIA INDUSTRIALE Utenze industriali caratteristiche produttive addetti tipologia impiantistica Consumi energia elettrica tipologia combustibile fossile uso finale Uso fonti rinnovabili Uso fonti assimilate (autoproduzione) E2 ENERGIA CIVILE Unità abitative

volumetria edificata caratteristiche morfo-tipologiche caratteristiche tecnico-costruttive caratteristiche impiantistiche potenza installata (grandi utenze) Consumi energia elettrica tipologia di combustibile Fabbisogni calore freddo Utenze pubbliche Tipologia impiantistica Potenza installata (grandi utenze) Consumi Fabbisogni Utenze commerciali Tipologia impiantistica Potenza installata (grandi utenze) Consumi Fabbisogni E3 EMISSIONI INQUINANTI Tipologia di inquinanti Funzione urbana di provenienza Stime complessive (CO2 eq.) Distribuzione per settori

R RIFIUTI

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R1 RIFIUTI di ORIGINE INDUSTRIALE Utenze industriali categoria produttiva tipologia di rifiuto quantità prodotta modalità di recupero/riciclaggio modalità di stoccaggio modalità di smaltimento R2 RIFIUTI URBANI Produzione Rifiuti Urbani Composizione merceologica Produzione grandi utenze rifiuti organici rifiuti cartacei R3 RACCOLTA DIFFERENZIATA Materiali raccolti sistema di raccolta tipologia materiale quantità raccolte per tipologia Distribuzione spaziale sistemi raccolta R4 IMPIANTI DI SMALTIMENTO Modalità di smaltimento Rifiuti Urbani quantità annue incenerite quantità annue smaltite in discarica quantità annue smaltite con altro sistema Impianti di smaltimento sul territorio in esame

tipologia di impianto quantità annue smaltite recupero energetico Scarichi abusivi sul territorio in esame

S SUOLO E SOTTOSUOLO

S1 GEOLOGIA E GEOMORFOLOGIA Altimetria Morfologia Geologia Litotecnica Permeabilità S2 IDROLOGIA Reticolo idrografico fiumi canali a scolo naturale canali a scolo meccanico Bacini di bonifica idraulica Rischio idraulico S3 IDROGEOLOGIA Piezometria Vulnerabilità della falda S4 SISTEMA VEGETAZIONALE Area produttiva Area non produttiva Aree boscate Aree verdi attrezzate Vegetazione ripariale Qualità paesaggistica Qualità vegetazionale S5 FAUNA Specie presenti S6 VEICOLI DI CONTAMINAZIONE Carico di pesticidi Siti da bonificare Siti di stoccaggio industriale Scarichi abusivi di rifiuti S7 USO DEL SUOLO Aree urbane (livello di permeabilità) Cave e deposito materiali Infrastrutture stradali Regime vincolistico

AZ AZIENDE

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AZ1 AZIENDE INSALUBRI Localizzazione Classe di insalubrità Tipologia produttiva AZ2 AZIENDE A RISCHIO Localizzazione Classe di rischio

Tipologia produttiva

RD RADIAZIONI NON IONIZZANTI

RD1 ELETTRODOTTI Tensione Localizzazione Attività comuni nelle vicinanze RD2 CABINE DI TRASFORMAZIONE Tensione Localizzazione Attività comuni nelle vicinanze

Sulla scorta dei dati disponibili vengono costruite le liste di controllo, discretizzando i dati per tipologia compilando cioè le liste di controllo utilizzando una legenda analoga a quella di seguito riportata:

TIPOLOGIA SIMBOLO Adeguato Parziale Insufficiente/non rilevato DISPONIBILITÀ SIMBOLO Disponibile Non disponibile/Non ricevuto

1.3 ARTICOLAZIONE DELLE METODOLOGIE E QUADRO CONOSCITIVO: LO SCOPING L’articolazione delle metodologie di valutazione ha seguito ogni step indicato nella struttura fondamentale della Legge secondo gli indirizzi e le direttive espressi di volta in volta dai vari articoli e poi specificati nelle Istruzioni Tecniche .

Il quadro conoscitivo che orienterà la fase di scoping seguirà quindi gli indirizzi e le direttive in merito:

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1. Alla verifica di riuso di infrastrutture ed insediamenti esistenti, preordinata alla possibilità di realizzarne di nuovi e conseguente consumo di suolo ;

2. Alla definizione degli elementi utili alla valutazione degli effetti ambientali (combinato art. 24 c.2 lettera “d” ed art. 32 della Legge; 3. Alla definizione della dimensione massima degli insediamenti e delle funzioni di nuova previsione (art. 24 c.3 lettera “c” della Legge); 4. Allo studio di valutazione degli effetti ambientali secondo il disposto di cui all’art. 32 della Legge.

2.1 VERIFICA DI RIUSO: ASPETTI GENERALI

Una delle condizioni fondamentali per il consumo di nuovo suolo, è la verifica della disponibilità al riuso ed alla riorganizzazione del patrimonio edilizio ed infrastrutturale esistente.

Relativamente a queste condizioni l’analisi recepisce le indicazioni desumibili dal quadro conoscitivo e relative alle tendenze socio-economiche ed ai caratteri del patrimonio edilizio, rimandando alle risultanze ivi contenute per maggiori approfondimenti .

Qui preme sottolineare come alcuni dati delle analisi sopra menzionate, sono stati impiegati anche quali “indicatori” di pressione relativamente alle dinamiche che interessano appunto la domanda di nuove abitazioni e la propensione al riuso del patrimonio edilizio esistente .

Per ciascuna U.T.O.E. è stato infatti tracciato un profilo relativo al processo di formazione e crescita della struttura insediativa stimando inoltre , con l’ausilio degli indicatori di pressione, il dimensionamento di nuova previsione da collocarsi di norma all’interno degli “ambiti della crescita” – siano essi prevalentemente residenziali e/o produttivi, definendo gli obiettivi strategici , di tutela , di riqualificazione e di qualità del sistema .

In funzione poi delle risultanze delle analisi socio-economiche e di quelle di valutazione, nonché della loro reciproca interrelazione, sono andati delineandosi i limiti generali alla trasformabilità secondo una classificazione degli interventi urbanistici così identificabili:

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Classificazione limiti generali alla trasformabilità

Mantenimento degli assetti Nessuna nuova volumetria

attuali

(ambiente rurale ed urbano)

Ampliamenti fisiologici Ampliamenti contenuti entro mc. 5.000 circa

Crescita e strutturazione urbana

Ampliamenti fino a mc. 10.000 circa

Crescita con espansione urbana

Espansione superiore ai mc. 10.000

Riqualificazione urbana e/o ambientale

-

La grande vocazione del territorio cortonese ad un sfruttamento intensivo della risorsa paesaggio ai fini turistici , caratterizzato quindi da un uso stagionale molto accentuato, unitamente ai dati sulle percentuali di patrimonio edilizio inutilizzato e/o sottoutilizzato, comportano una stima necessariamente approssimata circa le quantità in termini di patrimonio edilizio disponibile al riuso e quindi da detrarre dal calcolo sul dimensionamento generale del P.S. e comunque apprezzabile per tutto il territorio comunale in mc. 200.000 circa.

Dalle valutazioni effettuate in sede di quadro conoscitivo, nonché dai contenuti programmatici del piano deriva quindi un dimensionamento che privilegia le nodalità territoriali che hanno “vocazione” e “capacità di carico” allo sviluppo (Camicia, Terontola, Mercatale, La Fratta, Montecchio), mentre per la quasi totalità delle rimanenti UTOE , il Piano prevede uno sviluppo connotabile come sopra descritto di “sviluppo fisiologico” .

2.2 INDIVIDUAZIONE DELLE RISORSE DEL TERRITORIO SOGGETTE A MODIFICAZIONE: COSTRUZIONE DEGLI INDICATORI (art 24 comma II° lettera “d”)

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Il Piano, mediante le presenti valutazioni, indica le risorse e le componenti ambientali soggette a modificazione in ciascun U.T.O.E. , in maniera tale da avere un sufficiente quadro analitico per sviluppare le valutazioni degli effetti di cui all’art. 32 della Legge,

secondo la specificazione dei valori e dei livelli di criticità di ciascuna componente, antropica e naturale.

Secondo questa impostazione il quadro conoscitivo contiene :

1. Una lettura dello stato delle risorse in termini di qualità e quantità riassunti secondo modelli o indicatori di stato; 2. Una individuazione delle azioni di trasformazione sia negative che positive, da esercitare sulle componenti soggette a modificazione in relazione agli obiettivi strategici di piano, da valutare secondo indicatori di pressione; 3. Una verifica delle politiche di protezione ambientale in atto e da attuarsi in relazione al livello di trasformabilità della componente unitamente al suo livello di criticità o vulnerabilità. Questo quadro conoscitivo sullo stato dell’ambiente, che costituisce il cosiddetto core set, è formulato secondo le indicazioni delle Istruzioni Tecniche Regionali unitamente alle Linee Guida per la V.A.S. con le relative schede di valutazione redatte secondo il modello internazionale DPSIR4 sviluppato dall’Agenzia Europea per l’Ambiente(Eea) ed adottato dall’Agenzia Nazionale per la Protezione Ambientale (Anpa).

Si precisa comunque che tutti i dati raccolti sono cumulativi per tutti i settori di sfruttamento delle risorse, non essendo possibile allo stato attuale avere dati discriminati secondo i settori di utilizzazione (civile, agricolo, industriale).

Oltre alla ricerca e raccolta dei dati disponibili secondo le liste di controllo sopra evidenziate, le analisi hanno recepito, anche mediante reinterpretazione, le analisi specialistiche svolte dai gruppi di consulenti relativamente alle componenti suolo, sottosuolo, agricoltura, paesaggio, patrimonio culturale, acquiferi . L’insieme del bagaglio conoscitivo ha quindi permesso di acquisire gli elementi necessari alla definizione della compatibilità alla trasformazione di ciascuna componente ambientale , rappresentata poi mediante le tabelle e le cartografie secondo la classificazione normalizzata dalle istruzioni tecniche regionali (aree a trasformabilità incondizionata, aree stabili ed aree fragili).

Va comunque specificato che le attribuzioni dei valori alla compatibilità risentono spesso della approssimazione del dato, specie relativamente al livello prestazionale dei servizi; per questo motivo infatti viene specificato in tabella anche il livello quali-quantitativo della conoscenza.

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4 Acronimo per Driving forces, Pressure, State, Impacts, Response.

2.2.1 : Gli indicatori di stato

Risorsa acqua

I dati raccolti si riferiscono alle analisi effettuate da ARPAT e relative ai campionamenti eseguiti alla diga sulla Cerventosa USL ed integrati con dati desunti dall’ente gestore della risorsa e cioè dalla Società Nuove Acque.

I dati forniti si riferiscono in generale alla qualità delle acque sia superficiali che sotterranee con riferimento alla necessità di eventuali trattamenti prima della loro immissione in acquedotto per la distribuzione. Per la scarsità dei dati è per esempio, impossibile anche da parte degli organismi di protezione ambientale regionale definire gli indici sintetici (SECA e SOCA di stato ecologico ed ambientale dei corsi d’acqua) secondo i parametri definiti dal D.lgs 152/99 relativi alla qualità ambientale dei corsi d’acqua.

Altro indicatore di stato è la presenza o meno di impianti di depurazione, ma dal quadro conoscitivo emerge la presenza del solo impianto di Monsigliolo che tratta al momento i reflui di Cortona e Camicia con una percentuale di circa il 70% di utenze servite .

Va inoltre specificato che per il modello DPSIR la presenza di impianti di depurazione è meglio interpretabile come indicatore di pressione e/o di risposta e quindi per gli indicatori di stato si utilizzano i parametri già individuati sulla qualità delle acque.

Risorsa aria

Sono disponibili unicamente i dati sugli indicatori di stato (qualità dell’aria, deposizioni acide, ecc.) desumibili dall’Inventario Regionale (I.R.S.E.) e relativi a tutto il territorio comunale nel suo complesso.

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Sono stati inoltre raccolti da A.R.P.A.T. dati sulle emissioni inquinanti da traffico lungo la S.R. 71 a Camucia e sul livello di inquinamento acustico. Inoltre, sarà successivamente valutata l’opportunità di avvalersi della elaborazione dei dati forniti dal laboratorio regionale LAMMA e finalizzabili al comportamento e

dispersione in atmosfera degli inquinanti per valutare e/o monitorare eventuali “pressioni” che si dovessero rivelare degne di attenzione .

Tali dati, pur costituendo un elemento conoscitivo apprezzabile, non sono al momento “trattati” in quanto non rappresentano un campionamento sufficientemente significativo.

Sistema clima ed energia

Valgono qui le medesime considerazioni sopra esposte per la disponibilità dei dati; relativamente a questi due sistemi va comunque considerato che non risultano esserci particolari fonti di emissioni che possano avere conseguenze a livello climatico, come del resto desumibile anche dalla interazione con i dati del censimento provinciale sulle aziende.

Come in precedenza, anche per questo sistema , l’Amministrazione Comunale adotterà per quanto possibile ed in funzione delle competenze ad essa attribuite, politiche ambientali di indirizzo per adeguarsi agli indirizzi comunitari in materia.

Sistema rifiuti

Il sistema o , meglio, il settore rifiuti è trattato a livello comunale dalla Azienda Cortona Sviluppo che gestisce tutta la raccolta sia dei rifiuti solidi urbani che la raccolta differenziata .

Esiste quindi una raccolta dati suddivisa per anno per tipologia; questi dati costituiranno comunque il set di indicatori per i livelli di pressione di cui tratteremo in seguito. Relativamente agli indicatori generalmente definiti di stato, non ci sono elementi per la valutazione in quanto nel territorio comunale e nemmeno nell’intera vallata esistono impianti per il trattamento e/o lo smaltimento dei rifiuti. Vale comunque sottolineare come per il modello dpsir 5 per il settore rifiuti non esistano degli indicatori di stato propriamente detti, in quanto gli indicatori individuabili sono meglio riferibili ad indicatori di pressione e di risposta, per cui ci avvarremo dei dati disponibili per supportare le valutazioni relative a tali aspetti del settore.

Risorsa suolo e sottosuolo

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5 Vedere nota 4

Valutiamo queste risorse solo relativamente alla sfera di tipo abiotico cui afferiscono, per la notevole complessità di relazioni che instaurano con l’ambiente e con tutto il mondo biotico (animale e vegetale); tale sistema di relazioni che a livello sistemico costituisce la risorsa ambiente, non può essere oggetto di trattazione in queste analisi per la mancanza di dati specifici.

Tuttavia dal quadro conoscitivo delle consulenze specialistiche sono stati desunti e “trattati” tra gli altri alcuni indicatori di stato quali: la caratteristica dei suoli (permeabilità, produttività, ecc.), il grado di vulnerabilità del reticolo idrografico sotterraneo, la copertura vegetazionale, lo stato qualitativo ed il valore paesaggistico dei sistemi di paesaggio, valutazioni quali-quantitative sulle specie vegetali ed animali; analisi quindi che necessitano di grande impiego di risorse per essre trattate a livello sistemico , ma che comunque trovano opportuna valutazione e rappresentazione in maniera separata .

Sistema aziende e radiazioni non ionizzanti

Relativamente a questi due sistemi si tratterà successivamente in relazione alla pressione esercitata, in quanto non esistono indicatori di stato ma ovviamente solo di pressione.

2.2.2 : Gli indicatori di pressione e di risposta

Risorsa acqua

I dati sul livello di pressione sulla risorsa sono stati desunti da quanto disponibile dai monitoraggi dell’ente gestore del servizio di erogazione (Nuove Acque) .

Tali dati si riferiscono al fabbisogno idropotabile stabilito dal Piano d’Ambito ed ai consumi effettivi; viene inoltre essere estrapolata anche l’entropia idrica e cioè la dissipazione tra il fabbisogno stimato ed il reale consumo, con oscillazioni che vanno dal 13,05% di Cortona fino ad un estremo del 88,77 % per Vaglie .

Nulla può essere riferito relativamente al deficit depurativo (cioè il rapporto tra il consumo idrico e quantità delle acque depurate), in quanto come già si è accennato, non esistono dati relativi alla depurazione, mentre viene fornita la sola copertura del servizio rispetto alle utenze( circa il 60-70% a Cortona e Camucia) .

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L’acquedotto comunale è alimentato da pozzi, sorgente e dalla diga sulla Cerventosa con situazioni mediamente accettabili dal punto di

vista della qualità (Cortona, Camucia, terontoal, Riccio, Mercatale, Ossia, Farneta e Teverina), mentre in altre frazioni sono necessari trattamenti di potabilizzazione e o ristrutturazione dell’impianto (Fraticciola, Centoia, Cingano, Vaglie) .

Sempre in relazione ai dati forniti dall’Ente gestore e desunti dal piano d’Ambito, si rileva che sia la rete acquedottistica che quella fognaria necessita di interventi di ammodernamento ed espansione .

In ogni caso, oltre agli obiettivi generali specifici richiamati nella tabella 1, le valutazioni del P.S. definiscono alcuni criteri di indirizzo6 da applicarsi in tutte le U.T.O.E. e comunque in tutti i casi non coperti dal servizio dell’Ente gestore.

Tali indirizzi riguardano l’approvvigionamento idrico per scopi domestici che dovrà privilegiare nelle situazioni di maggior compromissione e per quanto possibile, nei nuclei e negli aggregati, forme comuni di captazione e distribuzione; relativamente all’uso per scopi irrigui si dovranno privilegiare tecniche per la raccolta ed il riuso delle acque meteoriche e/o reflue trattate. Relativamente allo smaltimento dei reflui, questi dovranno essere conformi a quanto disposto dal D.lgs. 152/99; in particolare l’immissione nel corpo ricettore dovrà, per caratteristiche qualitative e quantitative, essere appropriata , tale quindi da non creare alterazioni nella qualità dei corpi idrici superficiali o di falda né fenomeni di ristagno o impaludamento . In questa ottica dovranno essere privilegiati sistemi di trattamento naturale dei reflui con tecniche di fitodepurazione o in alternativa con equipaggiamenti di depurazione alternativa con esclusione di tecniche che prevedano l’impiego di sostanze chimiche potenzialmente dannose per gli equilibri delle risorse primarie( p.es. clorazione ).

Risorsa aria

Secondo il modello Dpsir7 gli indicatori relativi alla risorsa aria sono inseriti all’interno del sistema urbano o città, unitamente ad altri indicatori afferenti al controllo dei parametri di altre risorse. Si pone quindi l’accento sul sistema urbano come potenziale unica sorgente di emissione di inquinamento dell’aria; questo visione è sicuramente più appropriata per sistemi urbani di medie e grandi dimensioni, ma poco indicativa per realtà quali quella del territorio cortonese. Si allegano in ogni caso siamo le tabelle desunte dall’inventario regionale IRSE che presentano valori medi relativamente alle emissioni di gas serra, PM10 , monossido di

6 Gli indirizzi definiti dalle valutazioni sono integrative rispetto a quanto già formulato dalle N.T.A. 7 Rif. nota 4

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carbonio e dei composti organici volatili, minimi relativamente ai gas che contribuiscono all’eutrofizzazione.

Relativamente al controllo degli scarichi in atmosfera oltre ai dati sul livello delle emissioni desunti dall’Inventario Regionale Emissioni (I.R.S.E.) e redatti dal D.P.T.A.8 della Regione Toscana, è inoltre disponibile un censimento delle aziende soggette al controllo provinciale, in quanto potenzialmente fonte di sorgenti fisse di emissioni in atmosfera ; da questo censimento non risultano aziende nel territorio attive con emissioni a rischio.

Dai dati a disposizione non è possibile intraprendere una valutazione appropriata ; è quindi opportuno che il quadro conoscitivo venga implementato, focalizzando l’attenzione sugli elementi più significativi quali, ad esempio, le pressioni derivanti dal traffico lungo le due arterie principali di grande comunicazione: la S.R. 71 ed il raccordo autostradale ( sia per gli aspetti degli inquinanti da traffico sia per gli aspetti dell’inquinamento acustico) .

Relativamente all’inquinamento acustico lungo la S.R.71 , si sottolinea comunque l’avvio delle procedure per il monitoraggio di tale arteria da parte dell’Ente gestore e cioè la Provincia di Arezzo in ottemperanza al D.P.C.M. 01/03/91 e dei decreti attuativi . La normativa italiana ha affrontato la tematica dell’inquinamento acustico fissando i livelli ammessi per ambiente esterno ed ambienti di vita. L’entrata in vigore della L. 447/95 e dei decreti attuativi ha disciplinato in modo organico la materia attraverso: la fissazione delle competenze dello Stato, delle Regioni, delle Province, dei Comuni e degli enti gestori o proprietari delle infrastrutture di trasporto; la fissazione dei limiti per tutte le sorgenti (il D.P.C.M 01/03/91 nell’applicazione in via transitoria disciplinava solo il rumore da sorgenti fisse prodotto da attività industriali, artigianali e commerciali, trascurando il rumore da traffico che in ambito urbano rappresenta la sorgente principale di rumore) e dei valori di riferimento (non più limitati a valori di accettabilità ma differenziati in valori di qualità, valori di immisione, valori di attenzione, valori di emissione); disciplina il complesso degli strumenti operativi (disposizioni in materia di inquinamento acustico, piani di risanamento, controlli, sanzioni, regolamenti di esecuzione, valutazioni di impatto acustico e di clima acustico). La legge quadro fissa i principi generali della tutela dell’inquinamento acustico, demandando all’emanazione di specifici decreti e regolamenti di attuazione la disciplina dei vari aspetti tecnici affrontati dalla legge, che spaziano dalle tecniche di rilevamento e misurazione dell’inquinamento acustico (D.M. 16/03/98), ai requisiti passivi degli edifici (D.P.C.M. 5/12/97), ai criteri per la predisposizione da parte degli Enti gestori dei servizi

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8 Dipartimento delle Politiche Territoriali ed Ambientali

pubblici di trasporto, dei piani degli interventi di contenimento e abbattimento del rumore (D. L. 29/11/00). La Regione Toscana ha poi intrapreso il piano pluriennale di risanamento acustico con importanti investimenti per il monitoraggio , unitamente ad ARPAT, e l’abbattimento dei livelli oltre-soglia.

Sistema clima ed energia

Gli indicatori scelti per la valutazione del livello di pressione ambientale esercitato sul sistema clima hanno diretta interazione con gli indicatori di pressione della risorsa aria, della quale si è già trattato; per ciò che concerne invece la pressione esercitata dal sistema energetico si fa riferimento ad indicatori di tipo indiretto cioè legati alla pressione del sistema produttivo sui consumi delle risorse energetiche, che comunque interagiscono anche con il clima come risulta anche dalle schede regionali sopra richiamate.

A livello urbano le funzioni che più direttamente sono interessate dal consumo di energia sono: il fabbisogno di calore e freddo (termoregolazione dei consumi) sia per utenze di tipo civile che industriale (grandi, medie e piccole utenze), il consumo energetico legato al trasporto. Tra gli indicatori di pressione troviamo quindi: il fabbisogno termico, i consumi effettivi, l’entropia energetica (quale rapporto tra i primi due indicatori), altri consumi legati alla produzione ed al trasporto, l’emissione di inquinanti derivanti da funzioni di termoregolazione.

I dati disponibili riguardano i consumi elettrici comunali distinti per piccole, medie e grandi utenze con, nel totale, 47.830.010 Kw/h consumati da 12569 utenze, di cui solo 52 delle quali classificabili come medie utenze e nessuna come grande utenza.

Sistema rifiuti

La raccolta dei rifiuti è un servizio gestito dalla società Cortona Sviluppo: dai dati ricevuti è possibile (rif. Tabella allegata) tracciare una tendenza nell’arco temporale dal 1998 al 2002 dalla quale è possibile unicamente desumere il costante aumento nella raccolta differenziata ed il grado di copertura del servizio. Tale incremento, anche se ancora al di sotto degli obiettivi fissati dal decreto Ronchi, ma comunque in linea con le medie di raccolta differenziata regionali, rappresenta un trend in costante aumento ed indicatore delle politiche ambientali in materia di recupero dei rifiuti .

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Dai dati emerge inoltre una copertura percentuale del servizio molto alta rispetto agli abitanti insediati.

Risorsa suolo e sottosuolo

I principali indicatori di pressione sono rappresentati dall’estensione delle superfici urbanizzate e conseguentemente dall’indice di impermeabilizzazione relativamente al sistema città, mentre per il sistema agricolo e non, ritroviamo la verifica dei potenziali veicoli di contaminazione.

Relativamente a questo ultimo aspetto , oltre alle schede allegate , è stata elaborata una carta integrata di vulnerabilità degli acquiferi rispetto alle fonti di potenziale inquinamento. Tali rischi sono valutati attraverso la carta della vulnerabilità degli acquiferi/permeabilità dei suoli (indicatore di stato/pressione della componente acqua) rispetto agli indicatori di pressione propriamente detti (allevamenti suinicoli, aggregati e case sparse non collegati alle fognature comunali), in modo da poter successivamente valutare le possibilità di rischio di inquinamento delle falde e quindi porre in atto le opportune politiche di risposta .

Per quanto riguarda le politiche ambientali e di risposta in genere, per la risorsa suolo, negli interventi di riqualificazione ambientale e rinaturalizzazione, dovranno essere attuate politiche di contenimento dell’avanzata del bosco, che va ad erodere le ultime propaggini di terreni “agricoli”, oltre ad insidiare aree o macchie paesistiche molto importanti per la continuità e la diversità biologica e paesistica quali: aree di transizione (arbusteti), aree ecotonali di interfaccia con le aree boscate quali i coltivi stessi ed i pascoli .

Per ciò che concerne l’ambito più marcatamente urbano, nel regolamento urbanistico si dovrà ricercare una dotazione adeguata di verde pubblico appropriata alle reali necessità . Dovranno piuttosto essere dettate norme per le piantagioni che dovranno prevedere l’uso di specie autoctone o naturalizzate da lungo tempo per la riqualificazione di spazi di città ove necessitino interventi di riqualificazione ambientale o rinaturalizzazione. Si dovranno inoltre incentivare le sistemazioni idraulico-forestale tradizionali e lo sviluppo di forme di economia agricola che ricerchino forme di produzione integrata o biologica.

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ALLEGATI : INDICATORI AMBIENTALI

E SCHEDE DI VALUTAZIONE

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Gas serra che contribuiscono ai cambiamenti climatici

Qualitàdell'aria Modello DPSIR : Pressione

L’effetto serra è definibile come un graduale incremento della temperatura media dell’atmosfera acausa della riduzione del suo potere disperdente, derivante dalle modifiche delle concentrazioni dialcuni gas che la compongono. L'indicatore di pressione rappresenta sinteticamente il "caricoinquinante per persona" riferito ad un dato territorio e periodo temporale espresso in Kg di sostanzainquinante emessa attribuibili ad un abitante (Kg/abitante). Gli indicatori calcolati nell'ambitodell'Inventario regionale delle sorgenti di emissione in aria ambiente (I.R.S.E.), sono relativi alleemissioni procapite di CO2, CH4 e N2O calcolate come CO2 equivalente in funzione dell'effettivocontributo al riscaldamento globale mediante i coefficienti descritti.

Emissioni di gas serra (tonnellate * 1000)

Provincia CO2 CH4 N2O CO2 equivalente

Arezzo 3,322.0 33.3 1.5 4,491.2

Totale regione 33,887.3 236.3 14.4 43,304.3

CO2 equivalente = CO2 + (CH4 * 21) + (N2O * 310)

Emissioni totali comunali di gas serra espresse in CO2 equivalente (tonnellate)

Fonte: Area "Qualità dell'aria, inquinamento acustico, industrie a rischio, inquinamento elettromagnetico". Le stime, condottesecondo la metodologia Corine-Air, sono contenute nell’Inventario Regionale delle Emissioni I.R.S.E. (D.G.R. n° 1193 del 14.11.2000)

A cura: DPTA: Area Qualità dell’Aria, Inquinamento acustico, Industrie a rischio, Inquinamento elettromagneticoPagine aggiornate il 31/12/2000 - BASE CONOSCITIVA AMBIENTALE - Dati e Informazioni Ambientali

Gas che contribuiscono alla formazione dell'Ozono troposferico

Qualità dell'aria Modello DPSIR : Pressione

Tra le principali sostanze inquinanti le emissioni di ossidi di azoto e di composti organici volatilicostituiscono i precursori che danno origine ai processi fotochimici di formazione dell'ozono troposferico.L'indicatore di pressione rappresenta sinteticamente la "densità emissiva" e cioè il carico riferito ad un datoterritorio ed è espresso in Kg di sostanza inquinante emessa in una certa superficie (tonnellate/Km2). Gliindicatori calcolati nell'ambito dell'Inventario regionale delle sorgenti di emissione in aria ambiente(I.R.S.E.), sono relativi alle emissioni di NOx e C.O.V..

Emissioni totali (tonnellate * 1000) Emissioni totali comunali di Composti organici volatili (tonnellate)

Fonte: Area "Qualità dell'aria, inquinamento acustico, industrie a rischio, inquinamento elettromagnetico". Le stime, condotte secondo la metodologia Corine-Air, sonocontenute nell’Inventario Regionale delle Emissioni I.R.S.E. (D.G.R. n° 1193 del 14.11.2000)

Emissioni totali comunali di composti organici volatili Emissioni totali comunali di Ossidi di azoto

(tonellate) (tonnellate)

Provincia COV NOX

Arezzo 17.8 13.4

Totale regionale 161.6 117.0

A cura: DPTA: Area Qualità dell’Aria, Inquinamento acustico, Industrie a rischio,Inquinamento elettromagneticoPagine aggiornate il 31/12/2000

BASE CONOSCITIVA AMBIENTALE - Dati e Informazioni Ambientali

Gas che contribuiscono ai processi di acidificazione edeutrofizzazione

Qualità dell'aria Modello DPSIR : Pressione

Tra le principali sostanze inquinanti le emissioni di ossidi di zolfo e azoto contribuiscono al fenomeno dellecosiddette piogge acide con effetti negativi sulla salute della vegetazione e corrosivi sui alcuni materiali lapidei. Ilfenomeno dell’acidificazione attraverso il ciclo dell’acqua interessa anche il suolo e le acque lacustri. Le emissionidi ammoniaca contribuiscono invece al fenomeno dell'eutrofizzazione. L'indicatore di pressione rappresentasinteticamente il "carico inquinante per persona" riferito ad un dato territorio e periodo temporale espresso in Kgdi sostanza inquinante emessa attribuibili ad un abitante (Kg/abitante). Gli indicatori calcolati nell'ambitodell'Inventario regionale delle sorgenti di emissione in aria ambiente (I.R.S.E.), sono relativi alle emissioniprocapite di SOx, NOx e NH3.

Emissioni totali (tonnellate * 1000)

Fonte: Area "Qualità dell'aria, inquinamento acustico, industrie a rischio, inquinamento elettromagnetico". Le stime, condotte secondo a metodologia Corine-Air,sono contenute nell’Inventario Regionale delle Emissioni I.R.S.E. (D.G.R. n° 1193 del 14.11.2000)

Emissioni totali comunali di Ossidi di zolfo Emissioni totali comunali di Ossidi di azoto

(tonnellate) (tonnellate)

A cura: DPTA: Area Qualità dell’Aria, Inquinamento acustico, Industrie a rischio, Inquinamentoelettromagnetico - Pagine aggiornate il 31/12/2000

BASE CONOSCITIVA AMBIENTALE - Dati e Informazioni Ambientali

Provincia NOx SOx NH3

Arezzo 13.4 9.3 2.6

Tot.Regione

117.1 93.2 15.3

% Arezzo /Regione

11.4% 9.9% 16.9%

Ambiente urbano

Qualità dell'aria Modello DPSIR : Pressione

La qualità dell'aria in ambito urbano è determinata prevalentemente dalle emissioni provenientidal traffico veicolare ed in percentuale minore dagli impianti di riscaldamento civili. I principaliinquinanti presenti oltre a NOx, SOx e COV attribuibili sempre alle stesse sorgenti, i cui indicatorisono riportati nelle pagine relative ai gas acidificanti e a quelli responsabili della formazionedell'ozono troposferico, sono il CO, il benzene ed il PM10 . L'indicatore di pressione rappresentasinteticamente la "densità emissiva" e cioè il carico riferito ad un dato territorio ed è espresso inKg di sostanza inquinante emessa in una certa superficie (tonnellate/Km2). Gli indicatori calcolatinell'ambito dell'Inventario regionale delle sorgenti di emissione in aria ambiente (I.R.S.E.), sonorelativi alle emissioni di CO, benzene e PM10.

Emissioni totali (tonnellate)

Provincia CO PM10 Benzene

Arezzo 35.119 3.501 112

Totale regionale 367.682 23.951 1.090

Fonte:Area "Qualità dell'aria, inquinamento acustico, industrie a rischio, inquinamento elettromagnetico". Le stime, condotte secondo la metodologiaCorine-Air, sono contenute nell'Inventario Regionale delle Emissioni I.R.S.E. (D.G.R. n° 1193 del 14.11.2000)

Emissioni totali comunali di Emissioni totali comunali di PM 10

monossido di carbonio (tonnellate) (tonnellate)

A cura: DPTA: Area Qualità dell’Aria, Inquinamento acustico, Industrie a rischio, InquinamentoelettromagneticoPagine aggiornate il 31/12/2000 - BASE CONOSCITIVA AMBIENTALE - Dati e Informazioni Ambientali

COMUNE DI CORTONA: SERVIZIO RACCOLTA RIFIUTI

Scheda 1.a : dati quantitativi sul servizio di raccolta rifiuti

( i dati sono espressi in tonnellate)

Scheda 1.b : dati qualitativi sul servizio di raccolta rifiuti

Anno % R.D. N° abitantiserviti

% abitantiserviti

Modalità dismaltimento

1998 5,5 20.200 91,8 discarica1999 6,8 20.200 91,8 discarica2000 9,4 20.200 91,8 discarica2001 14,1 22.000 99,8 discarica2002 16,2 21.315 96,8 discarica

Anno R.S.U. (1) R.D. (2) Spazzamento (3) Totale1+2+3

1998 8.400,26 459,10 350,00 9.209,361999 8.277,86 561,70 344,91 9.184,562000 8.182,74 766,44 340,95 9.290,132001 9.235,38 1.301,23 381,68 10.918,292002 9.365,02 1.520,80 390,21 11.266,03

Risorse essenziali presenti nell’u.t.o.e. e compatibilità alla trasformazioneSTATO DELLA CONOSCENZA VALOREUTOE 1

CORTONA Disponibilità Tipologia Estensione Geografica Compatibilità Vulnerabilità relativa

ACQUA (a) u ¡ A 1,5ARIA (b) u ¡ A 1,5SUOLO (c) u l A 3,5 3,5SOTTOSUOLO (d) u ¡ A 2,5PAESAGGIO (e) u l A 4,5 4,5AGRICOLTURA (f) u l A 2,5FORESTE (g) u l A 3,5 3,5PATRIMONIOCULTURALE

(h)u l A 4,5 4,5

Compatibilità media 3,0STATO DELLA CONOSCENZA VALOREUTOE 2

CAMUCIA Disponibilità Tipologia Estensione Geografica Compatibilità Vulnerabilità relativaACQUA (a) u ¡ A 1,5ARIA (b) u ¡ A 3,5 3,5

SUOLO (c) u l A 2,5

SOTTOSUOLO (d) u ¡ A 1,5

PAESAGGIO (e) u l A 1,5

AGRICOLTURA (f) u l A 0,5

FORESTE (g) u l A 1,5

PATRIMONIOCULTURALE

(h)u l A 2,5

Compatibilità media 1,9STATO DELLA CONOSCENZA VALOREUTOE 3

TERONTOLA Disponibilità Tipologia Estensione Geografica Compatibilità Vulnerabilità relativaACQUA (a) u ¡ A 1,5ARIA (b) u ¡ A 1,5

SUOLO (c) u l A 2,5

SOTTOSUOLO (d) u ¡ A 2,5

PAESAGGIO (e) u l A 1,5

AGRICOLTURA (f) u l A 0,5

FORESTE (g) u l A 1,5

PATRIMONIOCULTURALE

(h)u l A 2,5

Compatibilità media 1,8Note:Disponibilità: disponibileu - non disponibilev Tipologia: Insufficiente ý- parziale¡ - adeguato lEstensione Geografica: P =Puntuale – A = Areale – C= ComunaleValori della compatibilità• da 0 a 1 = aree ad alta compatibilità ambientale ed insediativa (trasformabilità incondizionata)• da 1 a 2 = aree a medio-alta compatibilità ambientale ed insediativa (trasformabilità incondizionata)• da 2 a 3 = aree a media compatibilità ambientale ed insediativa (aree stabili)• da 3 a 4 = aree a medio- bassa compatibilità ambientale ed insediativa (aree in condizioni di media fragilità)• da 4 a 5 = aree a bassa compatibilità ambientale ed insediativa (aree in condizioni di fragilità)(compatibilità media = v 1+2…+ i \ ni con v 1+2…+.i somma valore i-esimi e ni numero i-esimo di risorse)

Risorse essenziali presenti nell’u.t.o.e. e compatibilità alla trasformazioneSTATO DELLA CONOSCENZA VALOREUTOE 4

LA FRATTA Disponibilità Tipologia Estensione Geografica Compatibilità Vulnerabilità relativa

ACQUA (a) v ¡ A - -ARIA (b) u ¡ A 2,5 -SUOLO (c) u l A 1,5 -SOTTOSUOLO (d) u ¡ A 0,5 -

PAESAGGIO (e) u l A 1,5 -

AGRICOLTURA (f) u l A 1,5 -FORESTE (g) u l A 1,5 -PATRIMONIOCULTURALE

(h)u l A 2,5 -

Compatibilità media 1,6STATO DELLA CONOSCENZA VALOREUTOE 5

MERCATALE Disponibilità Tipologia Estensione Geografica Compatibilità Vulnerabilità relativaACQUA (a) u ¡ A 1,5ARIA (b) u ¡ A 1,5

SUOLO (c) u l A 1,5

SOTTOSUOLO (d) u ¡ A 2,5

PAESAGGIO (e) u l A 1,5

AGRICOLTURA (f) u l A 0,5

FORESTE (g) u l A 1,5

PATRIMONIOCULTURALE

(h)u l A 2,5

Compatibilità media 1,6STATO DELLA CONOSCENZA VALOREUTOE 6

MONTECCHIO Disponibilità Tipologia Estensione Geografica Compatibilità Vulnerabilità relativaACQUA (a) u ¡ A 1,5ARIA (b) u ¡ A 1,5

SUOLO (c) u l A 1,5

SOTTOSUOLO (d) u ¡ A 1,5

PAESAGGIO (e) u l A 1,5

AGRICOLTURA (f) u l A 2,5

FORESTE (g) u l A 1,5

PATRIMONIOCULTURALE

(h)u l A 1,5

Compatibilità media 1,6Note:Disponibilità: disponibileu - non disponibilev Tipologia: Insufficiente ý- parziale¡ - adeguato lEstensione Geografica: P =Puntuale – A = Areale – C= ComunaleValori della compatibilità• da 0 a 1 = aree ad alta compatibilità ambientale ed insediativa (trasformabilità incondizionata)• da 1 a 2 = aree a medio-alta compatibilità ambientale ed insediativa (trasformabilità incondizionata)• da 2 a 3 = aree a media compatibilità ambientale ed insediativa (aree stabili)• da 3 a 4 = aree a medio- bassa compatibilità ambientale ed insediativa (aree in condizioni di media fragilità)• da 4 a 5 = aree a bassa compatibilità ambientale ed insediativa (aree in condizioni di fragilità)(compatibilità media = v 1+2…+ i \ ni con v 1+2…+.i somma valore i-esimi e ni numero i-esimo di risorse)

Risorse essenziali presenti nell’u.t.o.e. e compatibilità alla trasformazioneSTATO DELLA CONOSCENZA VALOREUTOE 7

MONSIGLIOLO Disponibilità Tipologia Estensione Geografica Compatibilità Vulnerabilità relativa

ACQUA (a) v ¡ A -ARIA (b) u ¡ A 1,5SUOLO (c) u l A 1,5SOTTOSUOLO (d) u ¡ A 0,5PAESAGGIO (e) u l A 1,5AGRICOLTURA (f) u l A 2,5FORESTE (g) u l A 0,5PATRIMONIOCULTURALE

(h)u l A 1,5

Compatibilità media 1,4STATO DELLA CONOSCENZA VALOREUTOE 8

CENTOIA Disponibilità Tipologia Estensione Geografica Compatibilità Vulnerabilità relativaACQUA (a) u ¡ A 3,5 3,5

ARIA (b) u ¡ A 1,5

SUOLO (c) u l A 0,5

SOTTOSUOLO (d) u ¡ A 1,5

PAESAGGIO (e) u l A 1,5

AGRICOLTURA (f) u l A 2,5

FORESTE (g) u l A 1,5

PATRIMONIOCULTURALE

(h)u l A 2,5

Compatibilità media 1,9STATO DELLA CONOSCENZA VALOREUTOE 9

TAVARNELLE Disponibilità Tipologia Estensione Geografica Compatibilità Vulnerabilità relativaACQUA (a) v ¡ A -ARIA (b) u ¡ A 2,5

SUOLO (c) u l A 2,5

SOTTOSUOLO (d) u ¡ A 0,5

PAESAGGIO (e) u l A 1,5

AGRICOLTURA (f) u l A 2,5

FORESTE (g) u l A 0,5

PATRIMONIOCULTURALE

(h)u l A 3,5 3,5

Compatibilità media 1,9Note:Disponibilità: disponibileu - non disponibilev Tipologia: Insufficiente ý- parziale¡ - adeguato lEstensione Geografica: P =Puntuale – A = Areale – C= ComunaleValori della compatibilità• da 0 a 1 = aree ad alta compatibilità ambientale ed insediativa (trasformabilità incondizionata)• da 1 a 2 = aree a medio-alta compatibilità ambientale ed insediativa (trasformabilità incondizionata)• da 2 a 3 = aree a media compatibilità ambientale ed insediativa (aree stabili)• da 3 a 4 = aree a medio- bassa compatibilità ambientale ed insediativa (aree in condizioni di media fragilità)• da 4 a 5 = aree a bassa compatibilità ambientale ed insediativa (aree in condizioni di fragilità)(compatibilità media = v 1+2…+ i \ ni con v 1+2…+.i somma valore i-esimi e ni numero i-esimo di risorse)

Risorse essenziali presenti nell’u.t.o.e. e compatibilità alla trasformazioneSTATO DELLA CONOSCENZA VALOREUTOE 10

PERGO Disponibilità Tipologia Estensione Geografica Compatibilità Vulnerabilità relativa

ACQUA (a) v ¡ A -ARIA (b) u ¡ A 2,5SUOLO (c) u l A 3,5 3,5SOTTOSUOLO (d) u ¡ A 2,5PAESAGGIO (e) u l A 3,5 3,5AGRICOLTURA (f) u l A 2,5FORESTE (g) u l A 3,5 3,5PATRIMONIOCULTURALE

(h)u l A 3,5 3,5

Compatibilità media 3,1STATO DELLA CONOSCENZA VALOREUTOE 11

PIETRAIA Disponibilità Tipologia Estensione Geografica Compatibilità Vulnerabilità relativaACQUA (a) v ¡ A -ARIA (b) u ¡ A 2,5

SUOLO (c) u l A 1,5

SOTTOSUOLO (d) u ¡ A 1,5

PAESAGGIO (e) u l A 1,5

AGRICOLTURA (f) u l A 2,5

FORESTE (g) u l A 3,5 3,5

PATRIMONIOCULTURALE

(h)u l A 1,5

Compatibilità media 2,1STATO DELLA CONOSCENZA VALOREUTOE 12

CHIANACCE Disponibilità Tipologia Estensione Geografica Compatibilità Vulnerabilità relativaACQUA (a) u ¡ A 2,5

ARIA (b) u ¡ A 1,5

SUOLO (c) u l A 1,5

SOTTOSUOLO (d) u ¡ A 1,5

PAESAGGIO (e) u l A 0,5

AGRICOLTURA (f) u l A 1,5

FORESTE (g) u l A 3,5 3,5

PATRIMONIOCULTURALE

(h)u l A 1,5

Compatibilità media 1,8Note:Disponibilità: disponibileu - non disponibilev Tipologia: Insufficiente ý- parziale¡ - adeguato lEstensione Geografica: P =Puntuale – A = Areale – C= ComunaleValori della compatibilità• da 0 a 1 = aree ad alta compatibilità ambientale ed insediativa (trasformabilità incondizionata)• da 1 a 2 = aree a medio-alta compatibilità ambientale ed insediativa (trasformabilità incondizionata)• da 2 a 3 = aree a media compatibilità ambientale ed insediativa (aree stabili)• da 3 a 4 = aree a medio- bassa compatibilità ambientale ed insediativa (aree in condizioni di media fragilità)• da 4 a 5 = aree a bassa compatibilità ambientale ed insediativa (aree in condizioni di fragilità)(compatibilità media = v 1+2…+ i \ ni con v 1+2…+.i somma valore i-esimi e ni numero i-esimo di risorse)

Risorse essenziali presenti nell’u.t.o.e. e compatibilità alla trasformazioneSTATO DELLA CONOSCENZA VALOREUTOE 13

APPALTO S.LORENZO Disponibilità Tipologia Estensione Geografica Compatibilità Vulnerabilità relativa

ACQUA (a) v ¡ A -ARIA (b) u ¡ A 2,5SUOLO (c) u l A 0,5SOTTOSUOLO (d) u ¡ A 1,5PAESAGGIO (e) u l A 0,5AGRICOLTURA (f) u l A 1,5FORESTE (g) u l A 3,5 3,5PATRIMONIOCULTURALE

(h)u l A 1,5

Compatibilità media 1,6STATO DELLA CONOSCENZA VALOREUTOE 14

SVILUPPI LINEARI Disponibilità Tipologia Estensione Geografica Compatibilità Vulnerabilità relativaACQUA (a) u ¡ A 1,5

ARIA (b) u ¡ A 1,5

SUOLO (c) u l A 1,5

SOTTOSUOLO (d) u ¡ A 0,5

PAESAGGIO (e) u l A 0,5

AGRICOLTURA (f) u l A 0,5

FORESTE (g) u l A 0,5

PATRIMONIOCULTURALE

(h)u l A 1,5

Compatibilità media 1,0STATO DELLA CONOSCENZA VALOREUTOE 15

MONTANARE Disponibilità Tipologia Estensione Geografica Compatibilità Vulnerabilità relativaACQUA (a) v ¡ A -ARIA (b) u ¡ A 2,5

SUOLO (c) u l A 2,5

SOTTOSUOLO (d) u ¡ A 2,5

PAESAGGIO (e) u l A 2,5

AGRICOLTURA (f) u l A 3,5 3,5

FORESTE (g) u l A 3,5 3,5

PATRIMONIOCULTURALE

(h)u l A 3,5 3,5

Compatibilità media 2,9Note:Disponibilità: disponibileu - non disponibilev Tipologia: Insufficiente ý- parziale¡ - adeguato lEstensione Geografica: P =Puntuale – A = Areale – C= ComunaleValori della compatibilità• da 0 a 1 = aree ad alta compatibilità ambientale ed insediativa (trasformabilità incondizionata)• da 1 a 2 = aree a medio-alta compatibilità ambientale ed insediativa (trasformabilità incondizionata)• da 2 a 3 = aree a media compatibilità ambientale ed insediativa (aree stabili)• da 3 a 4 = aree a medio- bassa compatibilità ambientale ed insediativa (aree in condizioni di media fragilità)• da 4 a 5 = aree a bassa compatibilità ambientale ed insediativa (aree in condizioni di fragilità)(compatibilità media = v 1+2…+ i \ ni con v 1+2…+.i somma valore i-esimi e ni numero i-esimo di risorse)

Risorse essenziali presenti nell’u.t.o.e. e compatibilità alla trasformazioneSTATO DELLA CONOSCENZA VALOREUTOE 16

FRATTICCIOLA Disponibilità Tipologia Estensione Geografica Compatibilità Vulnerabilità relativa

ACQUA (a) u ¡ A 4,5 4,5ARIA (b) u ¡ A 0,5SUOLO (c) u l A 1,5SOTTOSUOLO (d) u ¡ A 0,5PAESAGGIO (e) u l A 1,5AGRICOLTURA (f) u l A 1,5FORESTE (g) u l A 2,5PATRIMONIOCULTURALE

(h)u l A 2,5

Compatibilità media 1,8STATO DELLA CONOSCENZA VALOREUTOE 17

FARNETA Disponibilità Tipologia Estensione Geografica Compatibilità Vulnerabilità relativaACQUA (a) u ¡ A 2,5

ARIA (b) u ¡ A 3,5 3,5

SUOLO (c) u l A 0,5

SOTTOSUOLO (d) u ¡ A 1,5

PAESAGGIO (e) u l A 2,5

AGRICOLTURA (f) u l A 3,5 3,5

FORESTE (g) u l A 3,5 3,5

PATRIMONIOCULTURALE

(h)u l A 3,5 3,5

Compatibilità media 2,6STATO DELLA CONOSCENZA VALOREUTOE 18

IL BORGHETTO Disponibilità Tipologia Estensione Geografica Compatibilità Vulnerabilità relativaACQUA (a) v ¡ A -ARIA (b) u ¡ A 1,5

SUOLO (c) u l A 2,5

SOTTOSUOLO (d) u ¡ A 0,5

PAESAGGIO (e) u l A 0,5

AGRICOLTURA (f) u l A 0,5

FORESTE (g) u l A 0,5

PATRIMONIOCULTURALE

(h)u l A 0,5

Compatibilità media 0,9Note:Disponibilità: disponibileu - non disponibilev Tipologia: Insufficiente ý- parziale¡ - adeguato lEstensione Geografica: P =Puntuale – A = Areale – C= ComunaleValori della compatibilità• da 0 a 1 = aree ad alta compatibilità ambientale ed insediativa (trasformabilità incondizionata)• da 1 a 2 = aree a medio-alta compatibilità ambientale ed insediativa (trasformabilità incondizionata)• da 2 a 3 = aree a media compatibilità ambientale ed insediativa (aree stabili)• da 3 a 4 = aree a medio- bassa compatibilità ambientale ed insediativa (aree in condizioni di media fragilità)• da 4 a 5 = aree a bassa compatibilità ambientale ed insediativa (aree in condizioni di fragilità)(compatibilità media = v 1+2…+ i \ ni con v 1+2…+.i somma valore i-esimi e ni numero i-esimo di risorse)

Risorse essenziali presenti nell’u.t.o.e. e compatibilità alla trasformazioneSTATO DELLA CONOSCENZA VALOREUTOE 19

CIGNANO Disponibilità Tipologia Estensione Geografica Compatibilità Vulnerabilità relativa

ACQUA (a) u ¡ A 3,5 3,5ARIA (b) u ¡ A 1,5SUOLO (c) u l A 0,5SOTTOSUOLO (d) u ¡ A 1,5PAESAGGIO (e) u l A 0,5AGRICOLTURA (f) u l A 3,5 3,5FORESTE (g) u l A 0,5PATRIMONIOCULTURALE

(h)u l A 3,5 3,5

Compatibilità media 1,9STATO DELLA CONOSCENZA VALOREUTOE 20

MONTALLA Disponibilità Tipologia Estensione Geografica Compatibilità Vulnerabilità relativaACQUA (a) v ¡ A -ARIA (b) u ¡ A 2,5

SUOLO (c) u l A 2,5

SOTTOSUOLO (d) u ¡ A 0,5

PAESAGGIO (e) u l A 0,5

AGRICOLTURA (f) u l A 0,5

FORESTE (g) u l A 0,5

PATRIMONIOCULTURALE

(h)u l A 1,5

Compatibilità media 1,2STATO DELLA CONOSCENZA VALOREUTOE 21

OSSAIA Disponibilità Tipologia Estensione Geografica Compatibilità Vulnerabilità relativaACQUA (a) u ¡ A 1,5

ARIA (b) u ¡ A 2,5

SUOLO (c) u l A 2,5

SOTTOSUOLO (d) u ¡ A 2,5

PAESAGGIO (e) u l A 2,5

AGRICOLTURA (f) u l A 2,5

FORESTE (g) u l A 2,5

PATRIMONIOCULTURALE

(h)u l A 2,5

Compatibilità media 2,4Note:Disponibilità: disponibileu - non disponibilev Tipologia: Insufficiente ý- parziale¡ - adeguato lEstensione Geografica: P =Puntuale – A = Areale – C= ComunaleValori della compatibilità• da 0 a 1 = aree ad alta compatibilità ambientale ed insediativa (trasformabilità incondizionata)• da 1 a 2 = aree a medio-alta compatibilità ambientale ed insediativa (trasformabilità incondizionata)• da 2 a 3 = aree a media compatibilità ambientale ed insediativa (aree stabili)• da 3 a 4 = aree a medio- bassa compatibilità ambientale ed insediativa (aree in condizioni di media fragilità)• da 4 a 5 = aree a bassa compatibilità ambientale ed insediativa (aree in condizioni di fragilità)(compatibilità media = v 1+2…+ i \ ni con v 1+2…+.i somma valore i-esimi e ni numero i-esimo di risorse)

Risorse essenziali presenti nell’u.t.o.e. e compatibilità alla trasformazioneSTATO DELLA CONOSCENZA VALOREUTOE 22

RICCIO Disponibilità Tipologia Estensione Geografica Compatibilità Vulnerabilità relativa

ACQUA (a) u ¡ A 1,5ARIA (b) u ¡ A 2,5SUOLO (c) u l A 2,5SOTTOSUOLO (d) u ¡ A 2,5PAESAGGIO (e) u l A 2,5AGRICOLTURA (f) u l A 2,5FORESTE (g) u l A 2,5PATRIMONIOCULTURALE

(h)u l A 2,5

Compatibilità media 2,4STATO DELLA CONOSCENZA VALOREUTOE 23

CRETI Disponibilità Tipologia Estensione Geografica Compatibilità Vulnerabilità relativaACQUA (a) v ¡ A -ARIA (b) u ¡ A 0,5

SUOLO (c) u l A 1,5

SOTTOSUOLO (d) u ¡ A 1,5

PAESAGGIO (e) u l A 0,5

AGRICOLTURA (f) u l A 1,5

FORESTE (g) u l A 1,5

PATRIMONIOCULTURALE

(h)u l A 2,5

Compatibilità media 1,4STATO DELLA CONOSCENZA VALOREUTOE 24

MEZZAVIA Disponibilità Tipologia Estensione Geografica Compatibilità Vulnerabilità relativaACQUA (a) v ¡ A -ARIA (b) u ¡ A 2,5

SUOLO (c) u l A 3,5 3,5

SOTTOSUOLO (d) u ¡ A 0,5

PAESAGGIO (e) u l A 0,5

AGRICOLTURA (f) u l A 0,5

FORESTE (g) u l A 1,5

PATRIMONIOCULTURALE

(h)u l A 0,5

Compatibilità media 1,4Note:Disponibilità: disponibileu - non disponibilev Tipologia: Insufficiente ý- parziale¡ - adeguato lEstensione Geografica: P =Puntuale – A = Areale – C= ComunaleValori della compatibilità• da 0 a 1 = aree ad alta compatibilità ambientale ed insediativa (trasformabilità incondizionata)• da 1 a 2 = aree a medio-alta compatibilità ambientale ed insediativa (trasformabilità incondizionata)• da 2 a 3 = aree a media compatibilità ambientale ed insediativa (aree stabili)• da 3 a 4 = aree a medio- bassa compatibilità ambientale ed insediativa (aree in condizioni di media fragilità)• da 4 a 5 = aree a bassa compatibilità ambientale ed insediativa (aree in condizioni di fragilità)(compatibilità media = v 1+2…+ i \ ni con v 1+2…+.i somma valore i-esimi e ni numero i-esimo di risorse)

Risorse essenziali presenti nell’u.t.o.e. e compatibilità alla trasformazioneSTATO DELLA CONOSCENZA VALOREUTOE 25

FOSSA DEL LUPO Disponibilità Tipologia Estensione Geografica Compatibilità Vulnerabilità relativa

ACQUA (a) u ¡ A 1,5ARIA (b) u ¡ A 2,5SUOLO (c) u l A 1,5SOTTOSUOLO (d) u ¡ A 0,5PAESAGGIO (e) u l A 0,5AGRICOLTURA (f) u l A 0,5FORESTE (g) u l A 0,5PATRIMONIOCULTURALE

(h)u l A 1,5

Compatibilità media 1,1STATO DELLA CONOSCENZA VALOREUTOE 26

TEVERINA Disponibilità Tipologia Estensione Geografica Compatibilità Vulnerabilità relativaACQUA (a) u ¡ A 0,5

ARIA (b) u ¡ A 0,5

SUOLO (c) u l A 2,5

SOTTOSUOLO (d) u ¡ A 1,5

PAESAGGIO (e) u l A 3,5 3,5

AGRICOLTURA (f) u l A 0,5

FORESTE (g) u l A 0,5

PATRIMONIOCULTURALE

(h)u l A 0,5

Compatibilità media 1,3STATO DELLA CONOSCENZA VALOREUTOE 27

IL VALLONE Disponibilità Tipologia Estensione Geografica Compatibilità Vulnerabilità relativaACQUA (a) u ¡ A 1,5

ARIA (b) u ¡ A 3,5 3,5

SUOLO (c) u l A 1,5

SOTTOSUOLO (d) u ¡ A 1,5

PAESAGGIO (e) u l A 0,5

AGRICOLTURA (f) u l A 0,5

FORESTE (g) u l A 0,5

PATRIMONIOCULTURALE

(h)u l A 0,5

Compatibilità media 1,3Note:Disponibilità: disponibileu - non disponibilev Tipologia: Insufficiente ý- parziale¡ - adeguato lEstensione Geografica: P =Puntuale – A = Areale – C= ComunaleValori della compatibilità• da 0 a 1 = aree ad alta compatibilità ambientale ed insediativa (trasformabilità incondizionata)• da 1 a 2 = aree a medio-alta compatibilità ambientale ed insediativa (trasformabilità incondizionata)• da 2 a 3 = aree a media compatibilità ambientale ed insediativa (aree stabili)• da 3 a 4 = aree a medio- bassa compatibilità ambientale ed insediativa (aree in condizioni di media fragilità)• da 4 a 5 = aree a bassa compatibilità ambientale ed insediativa (aree in condizioni di fragilità)(compatibilità media = v 1+2…+ i \ ni con v 1+2…+.i somma valore i-esimi e ni numero i-esimo di risorse)

Risorse essenziali presenti nell’u.t.o.e. e compatibilità alla trasformazioneSTATO DELLA CONOSCENZA VALOREUTOE 28

FERRETTO Disponibilità Tipologia Estensione Geografica Compatibilità Vulnerabilità relativa

ACQUA (a) v ¡ A -ARIA (b) u ¡ A 0,5SUOLO (c) u l A 0,5SOTTOSUOLO (d) u ¡ A 0,5PAESAGGIO (e) u l A 0,5AGRICOLTURA (f) u l A 2,5FORESTE (g) u l A 2,5PATRIMONIOCULTURALE

(h)u l A 1,5

Compatibilità media 1,2STATO DELLA CONOSCENZA VALOREUTOE 29

RONZANO Disponibilità Tipologia Estensione Geografica Compatibilità Vulnerabilità relativaACQUA (a) v ¡ A -ARIA (b) u ¡ A 0,5

SUOLO (c) u l A 0,5

SOTTOSUOLO (d) u ¡ A 1,5

PAESAGGIO (e) u l A 1,5

AGRICOLTURA (f) u l A 1,5

FORESTE (g) u l A 1,5

PATRIMONIOCULTURALE

(h)u l A 2,5

Compatibilità media 1,4STATO DELLA CONOSCENZA VALOREUTOE 30

MONTE GINEZZO Disponibilità Tipologia Estensione Geografica Compatibilità Vulnerabilità relativaACQUA (a) v ¡ A -ARIA (b) u ¡ A 0,5

SUOLO (c) u l A 3,5 3,5

SOTTOSUOLO (d) u ¡ A 3,5 3,5

PAESAGGIO (e) u l A 4,5 4,5

AGRICOLTURA (f) u l A 0,5

FORESTE (g) u l A 2,5

PATRIMONIOCULTURALE

(h)u l A 1,5

Compatibilità media 2,4Note:Disponibilità: disponibileu - non disponibilev Tipologia: Insufficiente ý- parziale¡ - adeguato lEstensione Geografica: P =Puntuale – A = Areale – C= ComunaleValori della compatibilità• da 0 a 1 = aree ad alta compatibilità ambientale ed insediativa (trasformabilità incondizionata)• da 1 a 2 = aree a medio-alta compatibilità ambientale ed insediativa (trasformabilità incondizionata)• da 2 a 3 = aree a media compatibilità ambientale ed insediativa (aree stabili)• da 3 a 4 = aree a medio- bassa compatibilità ambientale ed insediativa (aree in condizioni di media fragilità)• da 4 a 5 = aree a bassa compatibilità ambientale ed insediativa (aree in condizioni di fragilità)(compatibilità media = v 1+2…+ i \ ni con v 1+2…+.i somma valore i-esimi e ni numero i-esimo di risorse)

TABELLA : VALUTAZIONE DEL LIVELLO PRESTAZIONALE DEI SERVIZI

Servizi presenti nell’u.t.o.e. e grado di conoscenzaSTATO DELLA CONOSCENZA OBIETTIVI PRESTAZIONALI P.S.UTOE N° 1

CORTONA-

SERVIZI Disponibilità Tipologia Estensione Temporale

EstensioneGeografica

Livelloprestazionale

attualepresunto

Livelloprestazionale

atteso

Limiti allatrasformabilità

Acquedotto u ¡ A U C JJ ¶Fognature u ¡ A U C JJ ¶

Depurazione u ¡ A U C JJ ¶Rifiuti u ¡ AAA C C JJ ¶Gas da

riscaldamento u ý A U F JJ ¶Elettricità u l A U C K ¶Telefonia u l A U C K ¶

STATO DELLA CONOSCENZA OBIETTIVI PRESTAZIONALI P.S.UTOE N° 2CAMUCIA

-SERVIZI Disponibilità Tipologia Estensione

TemporaleEstensioneGeografica

Livelloprestazionale

attualepresunto

Livelloprestazionale

atteso

Limiti allatrasformabilità

Acquedotto u ¡ A U C JJ «Fognature u ¡ A U C JJ «

Depurazione u ¡ A U C JJ «Rifiuti u ¡ AAA C C JJ ¶Gas da

riscaldamento u ý A U C JJ ¶Elettricità u l A U C K ¶Telefonia u l A U C K ¶

STATO DELLA CONOSCENZA OBIETTIVI PRESTAZIONALI P.S.UTOE N° 3TERONTOLA

-SERVIZI Disponibilità Tipologia Estensione

TemporaleEstensioneGeografica

Livelloprestazionale

attualepresunto

Livelloprestazionale

atteso

Limiti allatrasformabilità

Acquedotto u ¡ A U C JJ «Fognature u ¡ A U F JJ «

Depurazione u ¡ A U D JJJ «Rifiuti u ¡ AAA C C JJ ¶Gas da

riscaldamento u ý A U F JJ ¶Elettricità u l A U C K ¶Telefonia u l A U C K ¶

Note:Disponibilità: disponibileu - non disponibilevTipologia: Insufficienteý- parziale¡ - adeguatolEstensione temporale : annuale = A – pluriennale = AAAEstensione geografica: C= Comunale – U =UTOE – F = Frazione/aggregato

Livello prestazionale attuale :

D = non valutabile/inadeguato

F= parzialmente adeguato

C = parzialmente adeguato / adeguato

Livello prestazionale atteso :

K = mantenimento assetto attuale

JJ= adeguamento/completamento

JJJ = potenziamento/ nuova realizzazioneLimiti alla trasformabilità (tipologia):

norme di indirizzo =¶ norme prescrittive ( trasformo a condizione/se e solo se) =«

Servizi presenti nell’u.t.o.e. e grado di conoscenzaSTATO DELLA CONOSCENZA OBIETTIVI PRESTAZIONALI P.S.UTOE N° 4

LA FRATTA-

SERVIZI Disponibilità Tipologia Estensione Temporale

EstensioneGeografica

Livelloprestazionale

attualepresunto

Livelloprestazionale

atteso

Limiti allatrasformabilità

Acquedotto v ý A U D JJJ «Fognature u ý A U D JJJ «

Depurazione u ý A U D JJJ «Rifiuti u ¡ AAA C C JJ ¶Gas da

riscaldamento u ý A U ¶Elettricità u l A U C K ¶Telefonia u l A U C K ¶

STATO DELLA CONOSCENZA OBIETTIVI PRESTAZIONALI P.S.UTOE N° 5MERCATALE

-SERVIZI Disponibilità Tipologia Estensione

TemporaleEstensioneGeografica

Livelloprestazionale

attualepresunto

Livelloprestazionale

atteso

Limiti allatrasformabilità

Acquedotto u ¡ A U F JJ «Fognature u ý A U D JJJ «

Depurazione u ý A U D JJJ «Rifiuti u ¡ AAA C C JJ ¶Gas da

riscaldamento u ý A U F JJ ¶Elettricità u l A U C K ¶Telefonia u l A U C K ¶

STATO DELLA CONOSCENZA OBIETTIVI PRESTAZIONALI P.S.UTOE N° 6MONTECCHI

O-

SERVIZI

Disponibilità Tipologia Estensione Temporale

EstensioneGeografica

Livelloprestazionale

attualepresunto

Livelloprestazionale

atteso

Limiti allatrasformabilità

Acquedotto u ý A U F JJ «Fognature u ý A U D JJJ «

Depurazione u ý A U D JJJ «Rifiuti u ¡ AAA C C JJ ¶Gas da

riscaldamento u ý A U D JJJ ¶Elettricità u l A U C K ¶Telefonia u l A U C K ¶

Note:Disponibilità: disponibileu - non disponibilevTipologia: Insufficienteý- parziale¡ - adeguatolEstensione temporale : annuale = A – pluriennale = AAAEstensione geografica: C= Comunale – U =UTOE – F = Frazione/aggregatoLivello prestazionale attuale :

D = non valutabile/inadeguato

F= parzialmente adeguato

C = parzialmente adeguato / adeguato

Livello prestazionale atteso :

K = mantenimento assetto attuale

JJ= adeguamento/completamento

JJJ = potenziamento/ nuova realizzazioneLimiti alla trasformabilità (tipologia):

norme di indirizzo =¶ norme prescrittive ( trasformo a condizione/se e solo se) =«

Servizi presenti nell’u.t.o.e. e grado di conoscenzaSTATO DELLA CONOSCENZA OBIETTIVI PRESTAZIONALI P.S.UTOE N° 7

MONSIGLIOLO-

SERVIZIDisponibilità Tipologia Estensione

TemporaleEstensioneGeografica

Livelloprestazionale

attualepresunto

Livelloprestazionale

atteso

Limiti allatrasformabilità

Acquedotto v ý A U D JJJ «Fognature u ý A U D JJJ «

Depurazione u ý A U D JJJ «Rifiuti u ¡ AAA C C JJ ¶Gas da

riscaldamento u ý A U D JJJ ¶Elettricità u l A U C K ¶Telefonia u l A U C K ¶

STATO DELLA CONOSCENZA OBIETTIVI PRESTAZIONALI P.S.UTOE N° 8CENTOIA

-SERVIZI Disponibilità Tipologia Estensione

TemporaleEstensioneGeografica

Livelloprestazionale

attualepresunto

Livelloprestazionale

atteso

Limiti allatrasformabilità

Acquedotto u ý A U D JJJ «Fognature u ý A U D JJJ «

Depurazione u ý A U D JJJ «Rifiuti u ¡ AAA C C JJ ¶Gas da

riscaldamento u ý A U D JJJ ¶Elettricità u l A U C K ¶Telefonia u l A U C K ¶

STATO DELLA CONOSCENZA OBIETTIVI PRESTAZIONALI P.S.UTOE N° 9TAVERNELLE

-SERVIZI Disponibilità Tipologia Estensione

TemporaleEstensioneGeografica

Livelloprestazionale

attualepresunto

Livelloprestazionale

atteso

Limiti allatrasformabilità

Acquedotto u ý A U D JJJ «Fognature u ý A U D JJJ «

Depurazione u ý A U D JJJ «Rifiuti u ¡ AAA C C JJ ¶

Gas dariscaldamento u ý A U D JJJ ¶

Elettricità u l A U C K ¶Telefonia u l A U C K ¶

Note:Disponibilità: disponibileu - non disponibilevTipologia: Insufficienteý- parziale¡ - adeguatolEstensione temporale : annuale = A – pluriennale = AAAEstensione geografica: C= Comunale – U =UTOE – F = Frazione/aggregatoLivello prestazionale attuale :

D = non valutabile/inadeguato

F= parzialmente adeguato

C = parzialmente adeguato / adeguato

Livello prestazionale atteso :

K = mantenimento assetto attuale

JJ= adeguamento/completamento

JJJ = potenziamento/ nuova realizzazioneLimiti alla trasformabilità (tipologia):

norme di indirizzo =¶ norme prescrittive ( trasformo a condizione/se e solo se) =«Servizi presenti nell’u.t.o.e. e grado di conoscenza

STATO DELLA CONOSCENZA OBIETTIVI PRESTAZIONALI P.S.UTOE N° 10PERGO

-SERVIZI Disponibilità Tipologia Estensione

TemporaleEstensioneGeografica

Livelloprestazionale

attualepresunto

Livelloprestazionale

atteso

Limiti allatrasformabilità

Acquedotto u ý A U F JJ «Fognature u ý A U D JJJ «

Depurazione u ý A U D JJJ «Rifiuti u ¡ AAA C C JJ ¶Gas da

riscaldamento u ý A U D JJJ ¶Elettricità u l A U C K ¶Telefonia u l A U C K ¶

STATO DELLA CONOSCENZA OBIETTIVI PRESTAZIONALI P.S.UTOE N° 11PIETRAIA

-SERVIZI Disponibilità Tipologia Estensione

TemporaleEstensioneGeografica

Livelloprestazionale

attualepresunto

Livelloprestazionale

atteso

Limiti allatrasformabilità

Acquedotto v ý A U D JJJ «Fognature u ý A U D JJJ «

Depurazione u ý A U D JJJ «Rifiuti u ¡ AAA C C JJ ¶Gas da

riscaldamento u ý A U D JJJ ¶Elettricità u l A U C K ¶Telefonia u l A U C K ¶

STATO DELLA CONOSCENZA OBIETTIVI PRESTAZIONALI P.S.UTOE N° 12CHIANACCE

-SERVIZI Disponibilità Tipologia Estensione

TemporaleEstensioneGeografica

Livelloprestazionale

attualepresunto

Livelloprestazionale

atteso

Limiti allatrasformabilità

Acquedotto u ¡ A U F JJ «Fognature u ý A U D JJJ «

Depurazione u ý A U D JJJ «Rifiuti u ¡ AAA C C JJ ¶Gas da

riscaldamento u ý A U D JJJ ¶Elettricità u l A U C K ¶Telefonia u l A U C K ¶

Note:Disponibilità: disponibileu - non disponibilevTipologia: Insufficienteý- parziale¡ - adeguatolEstensione temporale : annuale = A – pluriennale = AAAEstensione geografica: C= Comunale – U =UTOE – F = Frazione/aggregatoLivello prestazionale attuale :

D = non valutabile/inadeguato

F= parzialmente adeguato

C = parzialmente adeguato / adeguato

Livello prestazionale atteso :

K = mantenimento assetto attuale

JJ= adeguamento/completamento

JJJ = potenziamento/ nuova realizzazioneLimiti alla trasformabilità (tipologia):

norme di indirizzo =¶ norme prescrittive ( trasformo a condizione/se e solo se) =«

Servizi presenti nell’u.t.o.e. e grado di conoscenzaSTATO DELLA CONOSCENZA OBIETTIVI PRESTAZIONALI P.S.UTOE N° 13

S.LORENZO-

SERVIZI Disponibilità Tipologia Estensione Temporale

EstensioneGeografica

Livelloprestazionale

attualepresunto

Livelloprestazionale

atteso

Limiti allatrasformabilità

Acquedotto v ý A U D JJJ «Fognature u ý A U D JJJ «

Depurazione u ý A U D JJJ «Rifiuti u ¡ AAA C C JJ ¶Gas da

riscaldamento u ý A U D JJJ ¶Elettricità u l A U C K ¶Telefonia u l A U C K ¶

STATO DELLA CONOSCENZA OBIETTIVI PRESTAZIONALI P.S.UTOE N° 14 SVIL.

LINEARI-

SERVIZI

Disponibilità Tipologia Estensione Temporale

EstensioneGeografica

Livelloprestazionale

attualepresunto

Livelloprestazionale

atteso

Limiti allatrasformabilità

Acquedotto v ý A U D JJJ «Fognature u ý A U D JJJ «

Depurazione u ý A U D JJJ «Rifiuti u ¡ AAA C C JJ ¶Gas da

riscaldamento u ý A U D JJJ ¶Elettricità u l A U C K ¶Telefonia u l A U C K ¶

UTOE N° 15 STATO DELLA CONOSCENZA OBIETTIVI PRESTAZIONALI P.S.

MONTANARE-

SERVIZI Disponibilità Tipologia Estensione Temporale

EstensioneGeografica

Livelloprestazionale

attualepresunto

Livelloprestazionale

atteso

Limiti allatrasformabilità

Acquedotto v ý A U D JJJ «Fognature u ý A U D JJJ «

Depurazione u ý A U D JJJ «Rifiuti u ¡ AAA C C JJ ¶Gas da

riscaldamento u ý A U D JJJ ¶Elettricità u l A U C K ¶Telefonia u l A U C K ¶

Note:Disponibilità: disponibileu - non disponibilevTipologia: Insufficienteý- parziale¡ - adeguatolEstensione temporale : annuale = A – pluriennale = AAAEstensione geografica: C= Comunale – U =UTOE – F = Frazione/aggregatoLivello prestazionale attuale :

D = non valutabile/inadeguato

F= parzialmente adeguato

C = parzialmente adeguato / adeguato

Livello prestazionale atteso :

K = mantenimento assetto attuale

JJ= adeguamento/completamento

JJJ = potenziamento /nuova realizzazioneLimiti alla trasformabilità (tipologia):

norme di indirizzo =¶ norme prescrittive ( trasformo a condizione/se e solo se) =«

Servizi presenti nell’u.t.o.e. e grado di conoscenzaSTATO DELLA CONOSCENZA OBIETTIVI PRESTAZIONALI P.S.UTOE N° 16

FRATICCIOLA-

SERVIZIDisponibilità Tipologia Estensione

TemporaleEstensioneGeografica

Livelloprestazionale

attualepresunto

Livelloprestazionale

atteso

Limiti allatrasformabilità

Acquedotto u ý A U F JJ «Fognature u ý A U D JJJ «

Depurazione u ý A U D JJJ «Rifiuti u ¡ AAA C C JJ ¶Gas da

riscaldamento v ý A U D JJJ ¶Elettricità u l A U C K ¶Telefonia u l A U C K ¶

STATO DELLA CONOSCENZA OBIETTIVI PRESTAZIONALI P.S.UTOE N° 17 FARNETA

-SERVIZI Disponibilità Tipologia Estensione

TemporaleEstensioneGeografica

Livelloprestazionale

attualepresunto

Livelloprestazionale

atteso

Limiti allatrasformabilità

Acquedotto u ý A U C JJ «Fognature u ý A U D JJJ «

Depurazione u ý A U D JJJ «Rifiuti u ¡ AAA C C JJ ¶Gas da

riscaldamento v ý A U D JJJ ¶Elettricità u l A U C K ¶

Telefonia u l A U C K ¶

STATO DELLA CONOSCENZA OBIETTIVI PRESTAZIONALI P.S.UTOE N° 18BORGHETTO

-SERVIZI Disponibilità Tipologia Estensione

TemporaleEstensioneGeografica

Livelloprestazionale

attualepresunto

Livelloprestazionale

atteso

Limiti allatrasformabilità

Acquedotto v ý A U D JJJ «Fognature u ý A U D JJJ «

Depurazione u ý A U D JJJ «Rifiuti u ¡ AAA C C JJ ¶Gas da

riscaldamento v ý A U D JJJ ¶Elettricità u l A U C K ¶Telefonia u l A U C K ¶

Note:Disponibilità: disponibileu - non disponibilevTipologia: Insufficienteý- parziale¡ - adeguatolEstensione temporale : annuale = A – pluriennale = AAAEstensione geografica: C= Comunale – U =UTOE – F = Frazione/aggregatoLivello prestazionale attuale :

D = non valutabile/inadeguato

F= parzialmente adeguato

C = parzialmente adeguato / adeguato

Livello prestazionale atteso :

K = mantenimento assetto attuale

JJ= adeguamento/completamento

JJJ = potenziamento/ nuova realizzazioneLimiti alla trasformabilità (tipologia):

norme di indirizzo =¶ norme prescrittive ( trasformo a condizione/se e solo se) =«

Servizi presenti nell’u.t.o.e. e grado di conoscenzaSTATO DELLA CONOSCENZA OBIETTIVI PRESTAZIONALI P.S.UTOE N° 19

CIGNANO-

SERVIZI Disponibilità Tipologia Estensione Temporale

EstensioneGeografica

Livelloprestazionale

attualepresunto

Livelloprestazionale

atteso

Limiti allatrasformabilità

Acquedotto u ¡ A U C JJ «Fognature u ý A U D JJJ «

Depurazione u ý A U D JJJ «Rifiuti u ¡ AAA C C JJ ¶Gas da

riscaldamento v ý A U D JJJ ¶Elettricità u l A U C K ¶Telefonia u l A U C K ¶

STATO DELLA CONOSCENZA OBIETTIVI PRESTAZIONALI P.S.UTOE N° 20 MONTALLA

-SERVIZI Disponibilità Tipologia Estensione

TemporaleEstensioneGeografica

Livelloprestazionale

attualepresunto

Livelloprestazionale

atteso

Limiti allatrasformabilità

Acquedotto v ý A U D JJJ «Fognature u ý A U D JJJ «

Depurazione u ý A U D JJJ «

Rifiuti u ¡ AAA C C JJ ¶Gas da

riscaldamento v ý A U D JJJ ¶Elettricità u l A U C K ¶Telefonia u l A U C K ¶

STATO DELLA CONOSCENZA OBIETTIVI PRESTAZIONALI P.S.UTOE N° 21OSSAIA

-SERVIZI Disponibilità Tipologia Estensione

TemporaleEstensioneGeografica

Livelloprestazionale

attualepresunto

Livelloprestazionale

atteso

Limiti allatrasformabilità

Acquedotto u ¡ A U C JJ «Fognature u ý A U F JJ «

Depurazione u ý A U D JJJ «Rifiuti u ¡ AAA C C JJ ¶Gas da

riscaldamento v ý A U D JJJ ¶Elettricità u l A U C K ¶Telefonia u l A U C K ¶

Note:Disponibilità: disponibileu - non disponibilevTipologia: Insufficienteý- parziale¡ - adeguatolEstensione temporale : annuale = A – pluriennale = AAAEstensione geografica: C= Comunale – U =UTOE – F = Frazione/aggregatoLivello prestazionale attuale :

D = non valutabile/inadeguato

F= parzialmente adeguato

C = parzialmente adeguato / adeguato

Livello prestazionale atteso :

K = mantenimento assetto attuale

JJ= adeguamento/completamento

JJJ =potenziamento /nuova realizzazioneLimiti alla trasformabilità (tipologia):

norme di indirizzo =¶ norme prescrittive ( trasformo a condizione/se e solo se) =«

Servizi presenti nell’u.t.o.e. e grado di conoscenzaSTATO DELLA CONOSCENZA OBIETTIVI PRESTAZIONALI P.S.UTOE N° 22

RICCIO-

SERVIZI Disponibilità Tipologia Estensione Temporale

EstensioneGeografica

Livelloprestazionale

attualepresunto

Livelloprestazionale

atteso

Limiti allatrasformabilità

Acquedotto u ¡ A U F JJ «Fognature u ý A U F JJ «

Depurazione u ý A U D JJJ «Rifiuti u ¡ AAA C C JJ ¶Gas da

riscaldamento v ý A U D JJJ ¶Elettricità u l A U C K ¶Telefonia u l A U C K ¶

STATO DELLA CONOSCENZA OBIETTIVI PRESTAZIONALI P.S.UTOE N° 23 CRETI

-SERVIZI Disponibilità Tipologia Estensione

TemporaleEstensioneGeografica

Livelloprestazionale

attualepresunto

Livelloprestazionale

atteso

Limiti allatrasformabilità

Acquedotto v ý A U D JJJ «Fognature u ý A U F JJ «

Depurazione u ý A U D JJJ «Rifiuti u ¡ AAA C C JJ ¶Gas da

riscaldamento u ý A U D JJJ ¶Elettricità u l A U C K ¶Telefonia u l A U C K ¶

STATO DELLA CONOSCENZA OBIETTIVI PRESTAZIONALI P.S.UTOE N° 24MEZZAVIA

-SERVIZI Disponibilità Tipologia Estensione

TemporaleEstensioneGeografica

Livelloprestazionale

attualepresunto

Livelloprestazionale

atteso

Limiti allatrasformabilità

Acquedotto v ý A U D JJJ «Fognature u ý A U D JJJ «

Depurazione u ý A U D JJJ «Rifiuti u ¡ AAA C C JJ ¶Gas da

riscaldamento v ý A U D JJJ ¶Elettricità u l A U C K ¶Telefonia u l A U C K ¶

Note:Disponibilità: disponibileu - non disponibilevTipologia: Insufficienteý- parziale¡ - adeguatolEstensione temporale : annuale = A – pluriennale = AAAEstensione geografica: C= Comunale – U =UTOE – F = Frazione/aggregatoLivello prestazionale attuale :

D = non valutabile/inadeguato

F= parzialmente adeguato

C = parzialmente adeguato / adeguato

Livello prestazionale atteso :

K = mantenimento assetto attuale

JJ= adeguamento/completamento

JJJ = potenziamento/ nuova realizzazioneLimiti alla trasformabilità (tipologia):

norme di indirizzo =¶ norme prescrittive ( trasformo a condizione/se e solo se) =«

Servizi presenti nell’u.t.o.e. e grado di conoscenzaSTATO DELLA CONOSCENZA OBIETTIVI PRESTAZIONALI P.S.UTOE N° 25

FOSSA DELLUPO

-SERVIZI

Disponibilità Tipologia Estensione Temporale

EstensioneGeografica

Livelloprestazionale

attualepresunto

Livelloprestazionale

atteso

Limiti allatrasformabilità

Acquedotto v ý A U D JJJ «Fognature u ý A U F JJ «

Depurazione u ý A U D JJJ «Rifiuti u ¡ AAA C C JJ ¶Gas da

riscaldamento u ý A U D JJJ ¶Elettricità u l A U C K ¶Telefonia u l A U C K ¶

UTOE N° 26 STATO DELLA CONOSCENZA OBIETTIVI PRESTAZIONALI P.S.

TEVERINA-

SERVIZI Disponibilità Tipologia Estensione Temporale

EstensioneGeografica

Livelloprestazionale

attualepresunto

Livelloprestazionale

atteso

Limiti allatrasformabilità

Acquedotto u ý A U F JJ «Fognature u ý A U D JJJ «

Depurazione u ý A U D JJJ «Rifiuti u ¡ AAA C C JJ ¶Gas da

riscaldamento v ý A U D JJJ ¶Elettricità u l A U C K ¶Telefonia u l A U C K ¶

STATO DELLA CONOSCENZA OBIETTIVI PRESTAZIONALI P.S.UTOE N° 27IL VALLONE

-SERVIZI Disponibilità Tipologia Estensione

TemporaleEstensioneGeografica

Livelloprestazionale

attualepresunto

Livelloprestazionale

atteso

Limiti allatrasformabilità

Acquedotto v ý A U D JJJ «Fognature u ý A U F JJ «

Depurazione u ý A U D JJJ «Rifiuti u ¡ AAA C C JJ ¶Gas da

riscaldamento u ý A U F JJ ¶Elettricità u l A U C K ¶Telefonia u l A U C K ¶

Note:Disponibilità: disponibileu - non disponibilevTipologia: Insufficienteý- parziale¡ - adeguatolEstensione temporale : annuale = A – pluriennale = AAAEstensione geografica: C= Comunale – U =UTOE – F = Frazione/aggregatoLivello prestazionale attuale :

D = non valutabile/inadeguato

F= parzialmente adeguato

C = parzialmente adeguato / adeguato

Livello prestazionale atteso :

K = mantenimento assetto attuale

JJ= adeguamento/completamento

JJJ = potenziamento /nuova realizzazioneLimiti alla trasformabilità (tipologia):

norme di indirizzo =¶ norme prescrittive ( trasformo a condizione/se e solo se) =«

Servizi presenti nell’u.t.o.e. e grado di conoscenzaSTATO DELLA CONOSCENZA OBIETTIVI PRESTAZIONALI P.S.UTOE N° 28

FERRETTO-

SERVIZI Disponibilità Tipologia Estensione Temporale

EstensioneGeografica

Livelloprestazionale

attualepresunto

Livelloprestazionale

atteso

Limiti allatrasformabilità

Acquedotto v ý A U D JJJ «Fognature u ý A U D JJJ «

Depurazione u ý A U D JJJ «Rifiuti u ¡ AAA C C JJ ¶Gas da

riscaldamento v ý A U D JJJ ¶

Elettricità u l A U C K ¶Telefonia u l A U C K ¶

STATO DELLA CONOSCENZA OBIETTIVI PRESTAZIONALI P.S.UTOE N° 29RONZANO

-SERVIZI Disponibilità Tipologia Estensione

TemporaleEstensioneGeografica

Livelloprestazionale

attualepresunto

Livelloprestazionale

atteso

Limiti allatrasformabilità

Acquedotto v ý A U D JJJ «Fognature u ý A U D JJJ «

Depurazione u ý A U D JJJ «Rifiuti u ¡ AAA C C JJ ¶Gas da

riscaldamento v ý A U D JJJ ¶Elettricità u l A U C K ¶Telefonia u l A U C K ¶

STATO DELLA CONOSCENZA OBIETTIVI PRESTAZIONALI P.S.UTOE N° 30MONTE

GINEZZODisponibilità Tipologia Estensione

TemporaleEstensioneGeografica

Livelloprestazionale

attualepresunto

Livelloprestazionale

atteso

Limiti allatrasformabilità

Acquedotto v ý A U D JJJ «Fognature u ý A U D JJJ «

Depurazione v ý A U D JJJ «Rifiuti u ¡ AAA C C JJ ¶Gas da

riscaldamento v ý A U D JJ ¶Elettricità u l A U C K ¶Telefonia u l A U C K ¶

Note:Disponibilità: disponibileu - non disponibilevTipologia: Insufficienteý- parziale¡ - adeguatolEstensione temporale : annuale = A – pluriennale = AAAEstensione geografica: C= Comunale – U =UTOE – F = Frazione/aggregatoLivello prestazionale attuale :

D = non valutabile/inadeguato

F= parzialmente adeguato

C = parzialmente adeguato / adeguato

Livello prestazionale atteso :

K = mantenimento assetto attuale

JJ= adeguamento/completamento

JJJ =potenziamento/ nuova realizzazioneLimiti alla trasformabilità (tipologia):

norme di indirizzo =¶ norme prescrittive ( trasformo a condizione/se e solo se) =«