relazione tecnica e convenzione p.r. in comune di …

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OSNAGO (LC) RELAZIONE TECNICA Comune di Osnago Viale Rimembranze,3 23875 - Osnago (LC) P.IVA 00556800134 PROGETTISTA ARCHITETTONICO: Dott. Arch. Marco Cristiano Valsecchi Iscritto all’Ordine Architetti di Lecco n° 465 PROGETTISTA ELETTRICO: Dott. Ing. Mauro Vigano’ Iscritto all’Ordine Ingegneri di Lecco n°1010 Lavori di completamento impianti spazio DE ANDRE’ 01 ESECUTIVO ARCHITETTONICA 1 30/03/2020 218 200330_RT 0 PRIMA CONSEGNA 30/03/2020

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OSNAGO (LC)

RELAZIONE TECNICA

Comune di Osnago

Viale Rimembranze,3

23875 - Osnago (LC)

P.IVA 00556800134

PROGETTISTA ARCHITETTONICO: Dott. Arch. Marco Cristiano Valsecchi

Iscritto all’Ordine Architetti di Lecco n° 465

PROGETTISTA ELETTRICO: Dott. Ing. Mauro Vigano’

Iscritto all’Ordine Ingegneri di Lecco n°1010

Lavori di completamento impianti spazio DE ANDRE’

01 ESECUTIVO ARCHITETTONICA 1

30/03/2020 218 200330_RT

0 PRIMA CONSEGNA 30/03/2020

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1 PREMESSA 5

1.1 INTRODUZIONE E FINALITÀ DELL’INTERVENTO 5 1.2 FATTIBILITÀ AMMINISTRATIVA 5 1.3 RILIEVO DELLO STATO DEI LUOGHI E CRITICITÀ RILEVATE 6

2 IL PROGETTO 6

2.1 RIFERIMENTI ALLO STUDIO DI FATTIBILITÀ TECNICO ECONOMICA 6 2.2 SCELTE PROGETTUALI ESECUTIVO 6 2.2.1 CRITERI UTILIZZATI PER LE SOLUZIONI ADOTTATE 6 2.2.2 DESCRIZIONE DELLE SOLUZIONI PUNTUALI DI PROGETTO E DELLE TIPOLOGIE ADOTTATE 7 2.3 MATERIALI IN PROGETTO 9 2.3.1 PAVIMENTI 9 2.3.2 PARAPETTI E MASCHERATURE PALCO 9 2.3.3 SCALA ACCESSO AL SOPPALCO 9 2.4 OPERE PROGETTATE MA NON IN APPALTO, RICOMPRESE NEL QUADRO ECONOMICO 9 2.5 OPERE PROGETTATE NON IN APPALTO DA ESEGUIRSI CON LE EVENTUALI ECONOMIE DA RIBASSO 9 2.6 VERIFICA STRUTTURA SOPPALCO 9 2.7 VERIFICA VVF 11 2.8 REQUISITI ACUSTICI PASSIVI 11 2.9 VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO 11 2.10 DISPONIBILITÀ DELLE AREE 12 2.11 REGOLE E NORME TECNICHE DA RISPETTARE 12 2.12 PIANO DELLA SICUREZZA 12 2.13 DISPONIBILITÀ AREE E IMMOBILI 12 2.14 CAVE E DISCARICHE AUTORIZZATE 12 2.15 NORMATIVA DI RIFERIMENTO 13 2.16 CONCLUSIONI 13 2.17 PREMESSA – CONSIDERAZIONI GENERALI 14 2.18 GESTIONE DEI RIFIUTI DI CANTIERE 14 2.18.1 QUADRO NORMATIVO 14 2.18.2 DEPOSITI TEMPORANEI DEI RIFIUTI IN CANTIERE 15 2.18.3 SISTRI 16 2.19 GESTIONE MATERIALE ISOLANTE IN FIBRE MINERALI E AMIANTO 16 2.20 GESTIONE DA EMERGENZE AMBIENTALI 17 2.21 NUMERI UTILI PER EMERGENZE AMBIENTALI 17

3 GESTIONE INTERFERENZE 18

3.1 PREMESSA – CONSIDERAZIONI GENERALI 18 3.2 SOPRALLUOGO 19 3.3 CENSIMENTO E RISOLUZIONE DELLE INTERFERENZE 20

4 ALLEGATI AL PROGETTO ESECUTIVO 21

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1 PREMESSA

1.1 INTRODUZIONE E FINALITÀ DELL’INTERVENTO L’Amministrazione Comunale di Osnago (LC) ha ravvisato la necessità di completare i lavori sull’edificio

“Spazio De Andrè” in via Giacomo Matteotti, con l’obbiettivo di rendere più funzionale lo spazio della sala

polivalente attraverso il completamento degli impianti audio e luci con la contestuale realizzazione della

cabina regia. Il progetto propone la realizzazione della sala regia al di sopra del corpo d’ingresso con accesso

dal locale “guardaroba”.

1.2 FATTIBILITÀ AMMINISTRATIVA L'area e l’edificio sono di proprietà del Comune di Osnago dal 1998.

Nel PGT – Piano dei Servizi - l'area è classificata come area di servizi pubblici e di interesse generale:

servizi esistenti (PS)

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Stato dei luoghi 1.3 RILIEVO DELLO STATO DEI LUOGHI E CRITICITÀ RILEVATE Al fine di redigere il progetto esecutivo riunito in un'unica fase il giorno 5 febbraio 2019 è stato effettuato un

sopralluogo dove si sono analizzate in loco le richieste avanzate dall’ Amministrazione Comunale al fine di

poter capire come meglio operare e intervenire sull’edificio esistente, analizzando possibilità e ostacoli dettati

dallo stato dei luoghi.

In data 03/12/2019 con n°30354 fascicolo n° 41199 è stato richiesto un parere di conformità del progetta al

comando dei vigili del fuoco di Lecco che in data 31/01/2020 rilasciavano il parere n°1081 protocollato al

comune con n° 1317 il 31/01/2020

In seguito al parere gli interventi individuati e richiesti dall’ Amministrazione per migliorare l’utilizzo dello

“Spazio De Andrè” sono così riassumibili:

• realizzazione impianto di avviso sonoro incendio EVAC;

• nuovo impianto di rivelazione fumi;

• l’installazione di travi “americane” per il collocamento di fari;

• la realizzazione di torrette prese a servizio del palco;

• la realizzazione di impianto audio con particolare attenzione da porsi all’impatto acustico sull’esterno;

• la realizzazione di spazio dedicato all’alloggio degli impianti audio e luci (sala regia);

• sostituzione degli attuali rilevatori lineari ormai vetusti;

• tende oscuranti con reazione al fuoco non superiore a 1 per un utilizzo diurno della sala;

• arredo della biglietteria e chiusura della finestra con apposito serramento di sicurezza.

Nel capitolo successivo verranno presentate le soluzioni adottate e gli interventi proposti.

2 IL PROGETTO 2.1 RIFERIMENTI ALLO STUDIO DI FATTIBILITÀ TECNICO ECONOMICA Il progetto esecutivo sviluppa le indicazioni dall’Amministrazione Comunale e del RUP durante il sopralluogo.

L’incarico ricevuto è inerente la redazione di un progetto definitivo-esecutivo in un'unica fase.

2.2 SCELTE PROGETTUALI ESECUTIVO 2.2.1 Criteri utilizzati per le soluzioni adottate

Successivamente al sopralluogo ed al parere di conformità dei VVF, verificate le criticità ed in seguito ai

confronti con il RUP si sono formulate le seguenti soluzioni d’intervento.

• realizzazione di una sala regia superiore alla sala auditorio;

• compartimentazione quadro elettrico già presente nel locale guardaroba;

• realizzazione di una scala di collegamento tra la sala guardaroba e la nuova sala regia;

• completamento supporto luci per l’illuminazione del palcoscenico;

• creazione di un nuovo cablaggio audio e luci per consentire la gestione dalla sala regia;

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2.2.2 Descrizione delle soluzioni puntuali di progetto e delle tipologie adottate

Esaminando nel dettaglio le scelte progettuali di cui sopra si interverrà con le seguenti modalità:

a. Realizzazione della sala regia

Al fine di realizzare la sala regia sul soppalco esistente, si è prima di tutto verificato la portata della soletta

progettata dall’Ing. Giuseppe Travaglini nel 2015 (vedasi paragrafo 2.6) in occasione della riqualificazione

della struttura “Spazio De Andrè”.

Si è cosi proceduto alla stesura della soluzione che prevede di realizzare una scala prefabbricata in ferro che

permetterà di passare dall’attuale locale guardaroba al soppalco attraverso delle piccole opere edili sulle pareti

di tamponamento del soppalco.

Particolare attenzione sarà posta nella realizzazione delle nuove pareti e della modifica dei controsoffitti al fine

di garantire la compartimentazione rei tra i locali e la copertura metallica.

Il progetto prevede la realizzazione di un parapetto a disegno comprensivo di piano d’appoggio per le

strumentazioni tipiche della sala regia.

Inoltre verrà posato un pavimento in gomma tipo pirelli a bolli.

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b. Compartimentazione quadro elettrico e sistema d’allarme

• Il quadro elettrico presente nel locale guardaroba verrà compartimentato attraverso la realizzazione

di una muratura REI 120 e la posa di una porta di accesso sempre REI120.

c. Completamento supporti luci per l’illuminazione del palcoscenico

• Al fine di garantire un’adeguata flessibilità dell’illuminazione del palcoscenico è prevista l’installazione

di una nuova trave Americana sopra il palco ed ad una staffa per lato in grado di portare delle luci

sceniche.

d. Impiantistica elettrica

• L’intervento prevede un nuovo cablaggio a servizio della sala regia e del palcoscenico permettendo,

attraverso un mixer audio e luci, una gran flessibilità d’utilizzo dello spazio.

• Verranno inoltre realizzate 4 torrette a pozzo sul palcoscenico al cui interno ni troveranno le prese e

gli attacchi audio

• Al fine di garantire la massima flessibilità d’uso del palcoscenico, è stata prevista un elemento

decorativo in lamiera microforata, che riprende quello che fa da parapetto alla sala regia, nel quale

potranno essere mascherati ulteriori cablaggi a servizio del palcoscenico.

e. impianto diffusione sonora ed evacuazione di emergenza (evac)

Esecuzione di nuovo impianto diffusione sonora tipo “EVAC” da installare all’interno AUDIORIUM costituito

essenzialmente dalla installazione di una centrale all’interno di locale idoneo, esecuzione dei vari punti di

utilizzo con nuove canalizzazioni, installazione di appositi diffusori in numero e posizione idonea al fine di poter

reperire messaggi di allarme in ogni punto interno.

f. Nuovo sistema rivelazione fumi

Verrà abbandonato il sistema di rivelazione fumi attuale e ne verrà realizzato uno nuovo nella parte di

controsoffitti non ispezionabili, al fine di poter monitorare un eventuale incendio in una zona non visibile.

Questi rilevatori funzionano ad aspirazione in modo che non si debba entrare nel controsoffitto in caso di

anomalie, ma i rilevatori saranno posti in posizione accessibile che ne permetta una facile manutenzione.

N.B. per l’impiantistica elettrica vedasi la relazione tecnica E1

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2.3 MATERIALI IN PROGETTO

2.3.1 Pavimenti

- gli unici pavimenti previsti, quelli sulla sala regia, saranno in gomma bollata tipo pirelli.

2.3.2 Parapetti e mascherature palco

- Il parapetto della sala regia sarà realizzato in ferro con pannellature in lamiera microforata

preverniciata, così come il nuovo elemento decorativo posto di fronte al palcoscenico

2.3.3 Scala accesso al soppalco

- La scala di accesso al soppalco sarà del tipo prefabbricata in ferro con gradini in lamiera groffata.

2.4 OPERE PROGETTATE MA NON IN APPALTO, RICOMPRESE NEL QUADRO ECONOMICO

Al fine di rendere più economico l’appalto, si è deciso, di concerto con il RUP, di non inserire nell’appalto

l’arredo della biglietteria, la realizzazione del vetro di sicurezza della stessa e i tendaggi oscuranti della sala.

Va anche aggiunto che sono forniture speciali che vanno valutate con i fornitori diretti, senza doverli inserire

in un appalto che ha come categoria prevalente una categoria specialistica come l’OS30.

2.5 OPERE PROGETTATE NON IN APPALTO DA ESEGUIRSI CON LE EVENTUALI ECONOMIE DA RIBASSO

Il RUP ha ravvisato la necessità far riprogettare l’illuminazione della sala. L’importo dei lavori non permetteva

l’inserimento delle lavorazioni all’interno del quadro economico. Tuttavia, se il ribasso di gara lo consentirà,

potrà essere facoltà del RUP implementare il contratto al fine di realizzare anche quest’opera progettata ma

esclusa in fase di progettazione dal quadro economico.

2.6 VERIFICA STRUTTURA SOPPALCO Il progetto prevede la realizzazione della sala regia sul soppalco posizionato all’ingresso della sala.

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Al fine di verificarne la fattibilità sono state condotte verifiche strutturali volte a verificare se la struttura è in

grado di sopportare i nuovi carichi di progetto.

Dalle analisi pacometriche condotte e dagli elaborati strutturali riguardanti il soppalco emerge che lo stesso è

realizzato con un getto pieno dello spessore di 12 cm armato con doppia rete elettrosaldata diam 10 mm

maglia 20x20.

I nuovi carichi di progetto sul soppalco sono i seguenti:

- Peso proprio = 3kN/mq

- Peso finiture = 0.5kN/mq

- Variabili cat C1 = 3kN/mq

Considerato che la luce massima del soppalco è pari a 2.5 m, il momento massimo di progetto in mezzeria

alla soletta è pari a Med= 7.07 kNm, contro un momento resistente Mrd=10,86 kNm.

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Il solaio è dunque in grado di sorreggere i nuovi carichi di progetto.

2.7 VERIFICA VVF In data 03/12/2019 con n°30354 fascicolo n° 41199 è stato richiesto un parere di conformità del progetta al

comando dei vigili del fuoco di Lecco che in data 31/01/2020 rilasciavano il parere n°1081 protocollato al

comune con n° 1317 il 31/01/2020

2.8 REQUISITI ACUSTICI PASSIVI Nel 2014, il Geom. Paolo Benzoni redigeva già uno studio sui requisiti acustici passivi inerenti l’edificio oggetto

d’intervento. Quello studio consideravano già gli interventi in progetto nel 2014 e realizzati nel 2015 al fine di

garantire i requisiti acustici passivi del fabbricato.

L’intervento in oggetto non va ad alterare l’involucro dell’edificio per cui è del tutto superfluo il ricalcolo dei

requisiti acustici passivi.

2.9 VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO Sempre nel 2014, il Geom. Paolo Benzoni redigeva una valutazione previsionale di impatto acustico inserendo

già tutti gli elementi di fonte sonora (principalmente macchine frigorifere, macchine UTA e emissione sonora

del teatro). Da quello studio si evince che, per la natura dell’involucro, l’emissione massima ipotizzabile per il

teatro è stimata in 80 dB affinché il al ricettore finale (appartamenti residenziali con finestre aperte) sia garantito

un livello max di 40dB in condizione notturna.

Considerando che gli interventi in progetto non alterano lo stato dell’involucro, unico elemento fonoassorbente,

possiamo affermare che sarebbe del tutto superfluo ripetere le misurazioni in quanto porterebbero a dei risultati

molto simili a quelli già descritti nell’impatto previsionale acustico redatto nel 2014.

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Tuttavia, al fine di poter tenere sotto controllo la potenza sonora dell’impianto audio della sala, si è previsto ,

nelle opere progettate ma non oggetto d’appalto, di integrare il mixer audio con un limitatore di suono affinché

si possa gestire in modo remoto il massimo livello sonoro delle casse.

2.10 DISPONIBILITÀ DELLE AREE Le aree sono interamente di proprietà del Comune di Osnago.

2.11 REGOLE E NORME TECNICHE DA RISPETTARE E’ stata rispettata la normativa vigente in materia di superamento delle barriere architettoniche regionale e

statale, tutta la normativa in materia di LLPP e in materia di sicurezza sul lavoro.

2.12 PIANO DELLA SICUREZZA Il piano della sicurezza, secondo Dlgs 81/2008 e completo di tutti gli allegati, si è preoccupato di analizzare

tutte le fasi di lavoro.

2.13 DISPONIBILITÀ AREE E IMMOBILI Il corpo di fabbrica e le aree esterne oggetto d’intervento sono di proprietà comunale e non si riscontrano

impedimenti all’esecuzione dei lavori.

2.14 CAVE E DISCARICHE AUTORIZZATE Si fornisce di seguito un elenco delle cave e discariche autorizzate desunte dal Bollettino di Regione

Lombardia serie ordinaria n° 50 del 13 dicembre 2016:

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2.15 NORMATIVA DI RIFERIMENTO • I Regolamenti locali

• Il Regolamento locale di Igiene della Regione Lombardia – Titolo III

• Il Regolamento Edilizio Comunale.

• Le leggi in materia di VV.F.;

• Le Norme Tecniche sulle Costruzioni;

• Le norme in materia di Lavori Pubblici;

• Il regolamento D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207;

• Decreto Legislativo 18 aprile 2016, n. 50

• Decreto Ministeriale 24 dicembre 2015

• Tutte le norme e direttive comunitarie

2.16 CONCLUSIONI Credo, in qualità di progettista, che le scelte fatte dall’amministrazione Comunale, unitamente al RUP, vanno

nella direzione che principalmente deve assicurare agli utenti luoghi sicuri e salubri.

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Gestione dei materiali 2.17 PREMESSA – CONSIDERAZIONI GENERALI Il presente paragrafo si inserisce nell’ambito delle attività di progettazione definitiva-esecutiva per i lavori di

“completamento impianti spazio DE ANDRE’” al fine di descrivere le modalità operative da adottare per il

corretto utilizzo dei materiali di risulta derivanti dalle demolizioni dei controsoffitti e pareti in cartongesso e

dalla realizzazione dei cablaggi elettrici e audio

- Le diverse tipologie dei rifiuti producibili dalle attività di cantiere, fissandone preliminarmente le

principali caratteristiche quali-quantitative;

- La definizione delle attività di gestione dei rifiuti;

- I soggetti interessati nelle attività di gestione dei rifiuti derivanti dall’esecuzione del progetto; - Gli

adempimenti normativi in capo ai soggetti responsabili individuati;

- Indicazioni tecniche per la corretta gestione dei rifiuti prodotti nella fase di esecuzione dell’opera.

2.18 GESTIONE DEI RIFIUTI DI CANTIERE 2.18.1 Quadro normativo Si richiamano alcune delle definizioni previste all’art.183 nella la parte quarta del D.lgs 152/06 e s.m.i:

a) “rifiuto”: qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia l’intenzione o abbia l'obbligo di

disfarsi;

f) “produttore di rifiuti”: il soggetto la cui attività produce rifiuti e il soggetto al quale sia giuridicamente riferibile

detta produzione (produttore iniziale) o chiunque effettui operazioni di pretrattamento, di miscelazione o altre

operazioni che hanno modificato la natura o la composizione di detti rifiuti (nuovo produttore);

h) “detentore”: il produttore dei rifiuti o la persona fisica o giuridica che ne è in possesso;

In generale i rifiuti derivanti dalle attività di cantiere si intendono prodotti dall’appaltatore che rimane

responsabile di tutti gli adempimenti di legge (gestione depositi, classificazione, conferimento a soggetti

autorizzati per il trasporto e lo smaltimento, tenuta delle registrazioni quali formulari e registro carico/scarico

nonché, ove applicabile, il SISTRI).

Il comune di Osnago, in quanto società appaltante, si riserva di verificare, attraverso la Direzione dei Lavori,

la corretta gestione di tutti gli adempimenti di legge mediante l’acquisizione in copia delle evidenze degli

smaltimenti effettuati (copia della 4° copia del FIR di smaltimento intestata alla società in appalto), la verifica

delle autorizzazioni al trasporto e smaltimento delle ditte a cui verranno affidati i rifiuti, o anche con audit di II

parte.

Solo a titolo indicativo, in quanto la responsabilità della classificazione è del produttore dei rifiuti, si riporta una

tabella con le principali tipologie di rifiuti nel caso di realizzazione di nuove condotte fognarie ed eventuali

impianti elettromeccanici.

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Tipologia di Scarto Classificazione Destinazione/ smaltimento Codice del Rifiuto Note

Detriti di calcestruzzo risultanti da eventuali

demolizioni Rifiuto speciale Discarica

1701 - Cemento, mattoni, mattonelle

e ceramiche

Da consegnare Bollettino di Discarica

Asfalto da demolizioni Rifiuto speciale Discarica 17.03 – Miscele

Bituminose

Da consegnare Bollettino di Discarica

Prodotti utilizzati in cantiere come

contenitori, oli, vernici, lubrificanti, stracci, parti eccedenti di tubazioni

(pvc, gres)

Rifiuto speciale A carico

dell’appaltatore

13 –Oli esauriti e residui di

combustibili liquidi 15 – Rifiuti da imballaggio, assorbenti, stracci,…

08 – rifiuti della produzione,

formulazione, fornitura e uso di

rivestimenti

Tale rifiuto verrà gestito e smaltito dall’appaltatore

attraverso la sua struttura. In

cantiere non verrà stoccato.

2.18.2 Depositi temporanei dei rifiuti in cantiere I rifiuti devono rispettare i criteri del deposito temporaneo e quindi essere raccolti ed avviati alle operazioni di

recupero o di smaltimento secondo una delle seguenti modalità alternative, a scelta del produttore dei rifiuti:

- Il deposito temporaneo deve essere effettuato per categorie omogenee di rifiuti e nel rispetto delle

relative norme tecniche, nonché, per i rifiuti pericolosi, nel rispetto delle norme che disciplinano il

deposito delle sostanze pericolose in essi contenute;

- i rifiuti non possono essere abbandonati o depositati in modo incontrollato sul suolo e nel sottosuolo;

- non devono essere miscelate categorie diverse di rifiuti speciali pericolosi di cui all'Allegato G o rifiuti

speciali pericolosi con rifiuti speciali non pericolosi;

- devono essere rispettate le normative sull’imballaggio e l’etichettatura delle sostanze pericolose

contenute nei rifiuti speciali;

- i contenitori o serbatoi di rifiuti liquidi devono avere opportuni sistemi di contenimento. Dovrà essere

disponibile, un apposito kit di emergenza antispandimento, costituito da materiale assorbente idoneo

a raccogliere gli eventuali spanti; tale materiale, dopo essere stato utilizzato per assorbire gli spanti,

dovrà essere smaltito anch’esso come rifiuto;

- I rifiuti devono essere raccolti e avviati alle operazioni di recupero o di smaltimento secondo una delle

seguenti modalità alternative a scelta del produttore:

- con cadenza almeno trimestrale, indipendentemente dalle quantità in deposito;

- quando il quantitativo di rifiuti in deposito raggiunga complessivamente i 30 metri cubi di cui al

massimo 10 metri cubi di rifiuti pericolosi. In ogni caso, allorché il quantitativo di rifiuti non superi il

predetto limite all'anno, il deposito temporaneo non può avere durata superiore ad un anno;

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In base ai rifiuti generati dal cantiere in oggetto e a seconda delle scelte dell’appaltatore, si può decidere di:

1. stoccare il rifiuto in loco con le modalità precedentemente descritte;

2. smaltirlo immediatamente (conferimento a ditte con iscrizione all’albo gestori ambientali cat. 4 o 5 o

iscrizione all’albo gestori cat. 2 bis per trasporto in conto proprio)

Si riportano le modalità di stoccaggio:

Rifiuto Tipologia Modalità di stoccaggio Esempio di stoccaggio

Detriti di calcestruzzo risultanti da eventuali demolizioni

Rifiuto speciale

Tale rifiuto può essere immediatamente trasportato in discarica o stoccato in cantiere attraverso un container

Asfalto da fresatura Rifiuto speciale

Tale rifiuto può essere immediatamente trasportato in discarica o stoccato in cantiere attraverso un container

Prodotti utilizzati in cantiere come contenitori, oli, vernici,

lubrificanti, stracci, parti eccedenti di tubazioni (pvc,

gres)

Rifiuto speciale

Tale rifiuto verrà stoccato nel furgone dell’impresa affidataria e smaltito giornalmente dal cantiere secondo quanto stabilito dalla legge

La modalità di smaltimento dovrà essere comunicata prima dell’inizio dei lavori sia alla DL che al RUP.

2.18.3 Sistri Limitatamente alla gestione dei soli rifiuti speciali pericolosi si ricorda che è vigente l’obbligo di utilizzo del

sistema di tracciabilità rifiuti SISTRI da parte dei produttori di rifiuti pericolosi con più di 10 dipendenti e da

parte dei trasportatori di rifiuti pericolosi, che comporta l’utilizzo del dispositivo USB per il tramite di apposite

password di accesso.

Le modalità di accesso, aggiornamento, compilazione, registrazione e archiviazione dei dati sono riportate

nella sezione documenti e guide nel sito ministeriale www.sistri.it.

2.19 GESTIONE MATERIALE ISOLANTE IN FIBRE MINERALI E AMIANTO Il materiale e/o i tratti di condotte contenenti amianto (isolamento tubazioni con fibre minerali rivestite con

bendaggi in cemento amianto), la rimozione e smaltimento deve solo a carico di ditte specializzate aventi i

seguenti requisiti:

- essere iscritte all’albo dei gestori rifiuti per attività di bonifica cat. 10A e/o 10B;

- avere dipendenti provvisti di patentino di abilitazione rispettivamente per coordinatori ed operatori

addetti alla bonifica;

- avere dipendenti soggetti a regolare sorveglianza sanitaria da parte del medico competente;

- presentare idoneo piano di bonifica all’ASL competente sul territorio

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Il RUP e la DL richiederanno evidenza della presentazione del piano di bonifica e copia della quarta copia dei

FIR di smaltimento dei rifiuti di amianto generati presso il cantiere.

2.20 GESTIONE DA EMERGENZE AMBIENTALI In caso di accadimenti accidentali (versamenti di liquidi nel terreno) e di rinvenimenti occorsi durante la

realizzazione dell’opera (fusti, bombole, eternit,ecc), la procedura da seguire è la seguente:

- Fermare Lavori;

- Abbandonare l’area contaminata;

- Avvisare immediatamente l’appaltatore (RUP), il coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione e

gli organi di vigilanza (ARPA e ASL di competenza). I numeri sono riportati nel paragrafo 6 e saranno

affissi nella baracca di cantiere.

2.21 NUMERI UTILI PER EMERGENZE AMBIENTALI Di seguito si riportano i numeri telefonici da affiggere nella baracca di cantiere per far fonte ad emergenze

ambientali:

Stazione appaltante

Comune di Osnago

Viale Rimembranze 3 23875 - Osnago (MB) P.IVA 00556800134

Tel 039952991- Fax 039.9529926

Responsabile Unico del Procedimento

Direttore lavori Arch. Marco Cristiano Valsecchi Coordinatore per la sicurezza in Esecuzione Ing. Mauro Viganò

Organi di Vigilanza Territoriali/Nazionali

ARPA – Emergenze ambientali 800.061.060

ATS Lecco Via Tubi n 43 – 23900 Lecco tel. 0341.482111

Comune di Osnago (uff. tecnico) 039.9529901

NUMERO UNICO delle EMERGENZE 112

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3 GESTIONE INTERFERENZE

3.1 PREMESSA – CONSIDERAZIONI GENERALI La presente relazione è resa conformemente all’art. 14, dell’Allegato XXI, del Decreto legislativo 12 Aprile

2006, n. 163 recante “Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive

2004/17/CE e 2004/18/CE”, e art. 24 del DPR 207/2010 “Regolamento di esecuzione ed attuazione del decreto

legislativo 12 aprile 2006, n. 163”.

Le interferenze riscontrabili nella fase di realizzazione possono essere ricondotte a tre tipologie principali:

- Interferenze aeree; fanno parte di questo gruppo tutte le linee elettriche ad alta tensione, parte delle

linee elettriche a media e bassa tensione, l’illuminazione pubblica e parte delle linee telefoniche;

- Interferenze superficiali; fanno parte di questo gruppo i canali e i fossi irrigui a cielo aperto;

- Interferenze interrate; fanno parte di questo gruppo i gasdotti, le fognature, gli acquedotti, le condotte

di irrigazione a pressione, parte delle linee elettriche a media e bassa tensione e parte delle linee

telefoniche.

Perciò nello specifico saranno da valutare i seguenti aspetti riguardanti la presenza di impiantistiche interne

ed esterne alle opere oggettivamente o potenzialmente interferenti, che sono:

- la presenza di linee elettriche in rilievo o interrate con conseguente rischio di

elettrocuzione/folgorazione per contatto diretto o indiretto;

- il rischio di intercettazione (specie nelle operazioni di scavo) di linee o condotte e di interruzione del

- servizio idrico, di scarico, telefonico, ecc;

- la intercettazione di impianti gas con rischio di esplosione o incendio;

- la eventuale adozione, a seconda del caso, di idonee misure preventive, protettive e/o operative, quali

la richiesta all’ente erogatore di interruzione momentanea del servizio, qualora possibile.

Ne deriva la necessità, rilevata la presenza di impianti elettrici, idrici e di scarico di rete, di:

- utilizzare, in mancanza di condotte di scarico fognario, servizi igienici del tipo chimico, o posare

impianti disperdenti per sub-irrigazione. Inoltre l’ubicazione o il tracciato di linee elettriche, colonnine

di presa, condotte idriche o di scarico, condotte gas, linee telefoniche, ecc., saranno elementi da

valutare in relazione;

- al più conveniente posizionamento dei quadri generali o passaggio delle linee o condotte di

alimentazione e distribuzione degli impianti di cantiere, al posizionamento della fossa imhoff e dei

servizi igienico-assistenziali;

- al rischio di elettrocuzione/folgorazione per contatto diretto o indiretto (con attrezzature o mezzi

meccanici) di linee elettriche aeree, in rilievo o interrate;

- al rischio di intercettazione delle linee o condotte e di interruzione del servizio idrico o di scarico,

telefonico, ecc;

- al rischio di incendio o esplosione per intercettazione di impianti gas;

- al rischio di interferenza degli impianti stessi con le opere in costruzione o con le attività lavorative, in

termini di intralcio oggettivo o distanza di sicurezza.

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3.2 SOPRALLUOGO Durante la fase di sopralluogo e rilievo sono da valutare:

a. il posizionamento dell’area di cantiere rispetto a sistemi o nodi viari critici (strade ad alta densità di

traffico, incroci, ecc), in relazione:

- al rischio di interferenza del traffico pesante dei mezzi di cantiere con il normale traffico veicolare

urbano o extraurbano;

- alla richiesta presso le autorità competenti di chiusura o deviazione, anche temporanea, di tratti

viari o restringimento della carreggiata;

- alla predisposizione di sensi obbligatori o alternati di circolazione;

- alla necessità di regolamentazione del traffico, in particolari situazioni (ad esempio per l’ingresso

o uscita dei mezzi pesanti) da parte di personale preposto;

b. l’insistenza dell’area di lavorazione su sistemi o nodi viari operativi (oggetto di lavorazione) o su linee

o nodi ferroviari, in funzione:

- della necessaria coesistenza e reciproca interferenza tra l’attività lavorativa e il normale traffico

veicolare urbano o extraurbano;

- della necessità di interruzione, deviazione, convogliamento o spartizione dei flussi di traffico;

- della predisposizione di divieti di accesso, sensi obbligatori o alternati di marcia, installazione di

impianti semaforici, ecc.;

- della necessità di costante regolamentazione, da parte di personale appositamente preposto, del

traffico veicolare in base alla operatività dei mezzi o attrezzature di cantiere.

c. la presenza, nelle immediate vicinanze dell’area di cantiere, di attività produttive (industriali o

comunque soggette a rischi specifici) o di altri cantieri operativi, in relazione:

- al rischio di interferenza dei reciproci flussi di traffico pesante dei mezzi e alla necessità di

convogliamento o spartizione dei flussi stessi;

- al rischio di interferenza tra apparecchi di sollevamento di cantiere (in specie le gru a torre) ed alla

necessità di predisposizione di idonee misure preventive o adozione di specifiche procedure

operative; e. la presenza, nelle immediate vicinanze dell’area di cantiere, di asili, scuole,

università,

- ospedali, case di riposo, caserme, stazioni di polizia, edifici pubblici o altre attività aperte al

pubblico, ecc, in funzione:

• del rischio di interferenza del traffico pesante dei mezzi di cantiere con il normale flusso carrabile

o pedonale urbano;

• del rischio di interferenza del traffico pesante dei mezzi di cantiere con il traffico speciale (quali

autoambulanze, mezzi di soccorso o pronto intervento, mezzi pubblici di servizio sociale o

scolastico).

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3.3 CENSIMENTO E RISOLUZIONE DELLE INTERFERENZE La zona oggetto di lavori è sede dell’attività legata all’edificio denominato “Spazio DE ANDRE’” in comune di

Osnago.

Durante le attività di cantiere dovranno essere evitati disagi per gli avventori dello spazio pubblico e per tanto

si dovranno evitare depositi di materiale esterni al fabbricato.

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4 ALLEGATI AL PROGETTO ESECUTIVO Documenti generali 01. Relazione di progetto 02. Quadro economico 03. Schema di contratto 04. Capitolato generale 05. Capitolato speciale d’appalto 06. Computo metrico estimativo 07. Elenco prezzi unitari 08. Analisi prezzi 09. Quadro incidenza manodopera Elaborati grafici architettonico 10. inquadramento urbanistico: 11. stato di fatto: 12. stato di progetto 13. sovrapposizione degli effetti 14. particolare costruttivo 15. particolare costruttivo palco Elaborati impiantistici elettrico E1 Relazione tecnica impianti elettrici E2 Calcoli dimensionali linee elettriche E3 Calcoli illuminotecnici E4 Planimetria impianto elettrico E5 Quadro permutazione out dimmer Documentazione sicurezza cantiere C1. Piano della sicurezza e di coordinamento. C2. Planimetria PSC C3. Cronoprogramma più fasi esecutive C4. Fascicolo per eventuali lavori successivi all’opera Documentazione manutenzione M1. Piano di manutenzione dell’opera OPERE PROGETTATE MA NON IN APPALTO DA ESEGUIRSI CON LE EVENTUALI ECONOMIE DA RIBASSO Documenti generali secondo lotto 16. Computo metrico estimativo 17. Elenco prezzi unitari 18. Quadro incidenza manodopera Elaborati impiantistici elettrico E6 Illuminazione sala