ricerca e riabilitazione: l’esperienza della sessione ... · d’arto e protesi ricerca...
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Ricerca e riabilitazione: l’esperienza
della sessione amputati IRCCS
Fondazione Santa Lucia Roma
Dott. Marco Traballesi
Direttore Unità Operativa Complessa D
Fondazione Santa Lucia I.R.C.C.S. [email protected]
«Approfondimenti riabilitativi e tecnologici per il recupero della persona
Amputata d’arto inferiore»
San Maurizio Canavese (To) 10 – 11 ottobre 2014
·
L’amputazione è vista
dalla persona come “l’inizio della fine”
dal chirurgo come l’atto finale di una lunga “battaglia
persa” per salvare l’arto ma alla luce dello stato
dell’arte tecnologico e riabilitativo si deve
vedere l’amputazione come
l’atto che permette di porre termine a lunghe sofferenze
ed immobilità e permette la ripresa di una nuova vita e
dell’ autonomia
·
L'Istituto S. Lucia ha iniziato la propria
attività clinica, con diversa denominazione,
nel 1960.
Il complesso di attività cliniche, di ricerca e
didattiche, ha portato, il 7 agosto 1992, al
riconoscimento del S. Lucia, da parte del
Ministero della Sanità di concerto con quello
della Ricerca Scientifica, quale Istituto di
Ricovero e Cura a Carattere Scientifico,
Ospedale di rilievo nazionale e di alta
specializzazione per la riabilitazione
neuromotoria
·
Nel marzo 1997 costituzione della Fondazione S. Lucia.
293 posti letto per la degenza ordinaria
32 posti letto di day hospital
17 solventi
Vi operano 620 dipendenti, oltre 900 persone inclusi i
ricercatori
·
L’Unità Operativa Complessa D dotata di 45
posti letto accoglie dal 1995 la Sezione
amputati d’arto inferiore formata da 25 posti
letto; ad oggi oltre 1600 ricoveri di persone
amputate d’arto inferiore per tutte le cause di
amputazione (neoplastica, vascolare diabetica
e arterosclerosi, traumatica)
Al piano vi è una palestra di 440 m2
Attivita di palestra
4 fisioterapisti specializzati nella riabilitazione del paziente amputato seguono i pazienti per
4 ore la mattina e 3 ore il pomeriggio in trattamenti individuali e di gruppo
Visita in équipe
La visita si svolge una volta a settimana in
équipe in palestra; sono presenti sempre i
tecnici protesisti.
Questi garantiscono la loro presenza in
palestra 2 volte a settimana per circa 5 ore
ed effettuano tutti gli interventi necessari
sulle protesi.
Abbiamo dato vita ad un gruppo di ricerca (medici fisiatri,
medici dello sport, fisioterapisti e un ingegnere
biomedico, tecnici ortopedici delle officine ITOP) dedicato
allo studio del paziente amputato e all’attività fisica
adattata
The Laboratory of Locomotor Apparatus
Bioengineering (LABLAB)
Facoltà di Ingegneria cattera di meccanica
Facoltà di Medicina e Chirugia
INTRODUZIONE
FONDAZIONE SANTA LUCIA ISTITUTO DI RICOVERO E CURA A CARATTERE SCIENTIFICO
Ospedale di rilievo nazionale e di alta specializzazione per la riabilitazione neuromotoria
00179 Roma -Via Ardeatina, 306 - Tel +39 06515011 - Fax +39 065032097 - www.hsantalucia.it
Individuazione dei fattori predittivi all’uso della protesi
Controllo longitudinale sull’uso della protesi
Definizione del costo energetico per la deambulazione con protesi
Alterazione dello schema corporeo
Ricerca tecnologica avanzata in collaborazione con ENEA
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Applicazione clinica di nuove proposte tecnologiche
Studi sulla plasticità neuronale compensantiva
• PROGNOSTIC FACTORS IN REHABILITATION OF ABOVE KNEE AMPUTEES FOR VASCULAR
DISEASES - Traballesi M, Brunelli S, Pratesi L, Pulcini M, Paolucci S. – Disability and
Rehabilitation.1998, vol 20, n° 10, 380-384. IF 1,56
• IS THE RIVERMEAD MOBILITY INDEX A SUITABLE OUTCOME MEASURE IN LOWER LIMB
AMPUTEES? - A PSYCHOMETRIC VALIDATION STUDY. - Franchignoni F , Brunelli S, Orlandini D,
Ferriero G and Traballesi M. - J Rehab Med 2003; 35:141 – 144 IF 1,880
• FUNTIONAL STATUS AND FACTORS INFLUENCING THE REHABILITATION OUTCOME OF
PEOPLE AFFECTED BY ABOVE-KNEE AMPUTATION AND HEMIPARESIS” S. Brunelli, T. Averna, P.
Porcacchia, S. Paolucci, F. Di Meo and M. Traballesi - Arch Phys Med and Rehab Vol 87, July 2006,
pag.995 - 1000 IF 2,180
• ENERGY COST OF WALKING MEASUREMENTS IN SUBJECTS WITH LOWER LIMB
AMPUTATIONS: A COMPARISON STUDY BETWEEN FLOOR AND TREADMILL TEST.- Traballesi M,
Porcacchia P, Averna T and Brunelli S. – Gait Posture. 27 (2008) 70-75 IF 2,580
• “SPORT BENEFITS ON DISABLED ATHLETES’ EXECUTIVE FUNCTIONS” Di Russo Francesco1,2,
Bultrini Alessandro, Brunelli Stefano, Delussu Anna Sofia, Polidori Lorenzo, Taddei Francesco, Traballesi
Marco & Spinelli Donatella - J Neurotrauma. 2010 Dec;27(12):2309-19. IF 4,25
• “ENERGY COST OF WALKING IN TRANSFEMORAL AMPUTEES: COMPARISON BETWEEN
MARLO ANATOMICAL SOCKET AND ISCHIAL CONTAINMENT SOCKET.” Marco Traballesi1, Anna
Sofia Delussu1, Tiziano Averna1, Roberto Pellegrini2 , Francesco Paradisi1 and Stefano Brunelli1. Gait
and Posture 34 (2011) 270–274 IF 2,580
• RESIDUAL LIMB WOUNDS OR ULCERS HEAL IN TRANSTIBIAL AMPUTEES USING AN
ACTIVE SUCTION SOCKET SYSTEM. A RANDOMIZED CONTROLLED STUDY. Traballesi M,
Delussu AS, Fusco A,Iosa M, Averna T, Pellegrini R Brunelli S – Eur J Phys Rehabil
Med. 2012 Dec;48(4):613-23 IF 2,246
• MID – TO LONG- FACTORS INFLUENCING FUNTIONAL OF PEOPLE AFFECTED BY
LOWER. LIMB AMPUTATION ASSOCIATED WITH HEMIPARESIS DUE TO STROKE. S.
Brunelli, A. Fusco, A.S. Delussu, S. Paolucci and M. Traballesi . Disability and Rehabilitation
2013; 35 (11-13): 982-989 IF 1,498
• A COMPARISON BETWEEN THE SUCTION SUSPENSION SYSTEM AND THE HYPOBARIC
ICEROSS SEAL-IN® X5 IN TRANSTIBIAL AMPUTEES. Brunelli S, Delussu AS, Paradisi F,
Pellegrini R, Traballesi M. Prosthet Orthot Int. 2013 37(6) 436-444 IF 0,624
• ASSESSMENT OF THE EFFECTS OF CARBON FIBER AND BIONIC FOOT DURING
OVERGROUND AND TREADMILL WALKING IN TRANSTIBIAL AMPUTEES Delussu AS,
Brunelli S,Iosa M, Paradisi F, Pellegrini R, Zenardi D, Traballesi M Gait & Posture 21/3/2013
[Epub ahead of print] IF 2,123
• ASSESSMENT OF GAIT STABILITY, HARMONY AND SYMMETRY IN SUBJECTS WITH
LOWER LIMB AMPUTATION ASSESED BY TRUNK ACCELERATION Iosa M, PhD;1 Paradisi F,
MSc; 1 Brunelli S; 1 Delussu AS; 1 Pellegrini R, 2 Zenardi D, 2 Paolucci S, MD; 1 Traballesi M.1
JRRD vol. 51, n°4, 2014 I.F. 1,780
• BOTTOM-UP AND TOP-DOWN PROCESSES IN BODY REPRESENTATION: A STUDY OF
BRAIN- DAMAGE AND AMPUTEE PATIENTS Palermo L, Di Vita A, Piccardi L, Traballesi M,
Guariglia C. Neuropsychology. 2014 May 5. in print IF 3,579
In Italia sono calcolati 11000 nuovi casi di amputazione
all’anno, dei quali 8000 d’arto inferiore ed è evidente
che la richiesta di riabilitazione e protesizzazione, già
dal solo punto di vista numerico, non è affatto
trascurabile soprattutto se si tiene conto della
complessità delle problematiche proprie del paziente
amputato
La corretta gestione clinica del paziente amputato di
arto inferiore richiede:
1. strutture sanitarie specializzate
2. competenze specifiche dell’équipe riabilitativa
(tecnico ortopedico, fisioterapista, medico)
3. la modalità di confezionamento del moncone
4. corretta scelta della protesi
In Italia sono pochissime le strutture ed i reparti
specializzati, con équipe multidisciplinare
adeguatamente formata per gestire in modo
completo il paziente amputato.
Ancor oggi esiste purtroppo una scarsa
collaborazione tra il chirurgo e il fisiatra nella
fase precedente l’intervento chirurgico e scarse
informazioni sulle reali e più moderne tecniche di
protesizzazione.
Spesso sia il medico che il terapista hanno
conoscenze specifiche ridotte e non
aggiornate, scarsa esperienza riguardo la
gestione del trattamento per il paziente
amputato.
Il continuo sviluppo delle conoscenze e dei
materiali in tutti i settori richiede sempre più
personale specializzato. Anche tra i tecnici
ortopedici si sta affermando questo principio,
risultando a tutti chiaro che chi lavora
esclusivamente nel settore delle protesi d’arto
raggiunge migliori competenze e capacità di
realizzazione della protesi.
NON TUTTI TECNICI ORTOPEDICI SANNO FARE LE
PROTESI
Il tecnico ortopedico specializzato in protesi se
integrato, con presenze frequenti, nell’équipe
riabilitativa è membro fondamentale del
successo, mentre se ha un contatto occasionale
non può dare lo stesso contributo.
Il confezionamento del moncone è la fase importante,
condiziona la possibilità di indossare correttamente una
protesi. La tecnica chirurgica di elezione è la
osteomioplastica . Tale tecnica chirurgica non è adottata e
il "confezionamento" del moncone non è adeguato,
presentando un eccesso o un difetto dei tessuti molli,
cicatrici chirurgiche poste in aree corrispondenti ai punti
di carico, eccessiva tensione o squilibrio muscolare, ecc
L'invasatura della protesi, sia essa di coscia
che di gamba, costituisce il legame tra il corpo
del soggetto amputato e la parte distale della
protesi, la sua forma è dunque importante per
un buon comfort. Solo un invasatura adeguata
può garantire un appropriato carico del peso
corporeo, stabilità ed un controllo efficace
della mobilità.
Una ricerca bibliografica, condotta su PUBMED e
su SCOPUS nell’intervallo temporale 1998-2012,
utilizzando come parole chiave: “AMPUTATI ARTO
INFERIORE”, ha messo in evidenza l’esiguità della
produzione scientifica italiana, a fronte della
abbondante produzione estera, carenza di attività
scientifica che risulta particolarmente grave se si
tiene conto dei dati epidemiologici forniti dal
Ministero della Salute .
Approccio olistico che consideri
livello di amputazioni
condizioni del moncone
ambedue gli arti inferiori
ambedue gli arti superiori
il tronco
stato cognitivo
stato cardio-respiratorio
stato neurologico
stato emozionale
La scelta della protesi
Fisiologia dell’invecchiamento Composizione corporea
• Perdita graduale di tessuto magro ed aumento del tessuto
adiposo. La perdita di tessuto magro riflette la perdita di
tessuto muscolare.
• Riduzione graduale della componente minerale delle ossa
a partire della III/IV decade di vita.
Fisiologia dell’invecchiamento
Cambiamenti posturali
• antiflessione del capo
• ipercifosi dorsale
• riduzione della lordosi lombare
• aumento della flessione delle anche e ginocchia
• ridotta dorsiflessione della caviglia
• diminuita lunghezza del passo
• ridotta oscillazione degli arti superiori
• ampliamento della base d’appoggio
• riduzione dei riflessi di raddrizzamento
• aumento dei tempi di reazione.
peggioramento dell’equilibrio
rischio di caduta
Fisiologia dell’invecchiamento
Cambiamenti neuro/muscolari
Diminuzione della forza muscolare, che è prevalente agli arti
inferiori nei muscoli prossimali
difficoltà ad alzarsi da una sedia
Riduzione capacità visiva, per diminuzione riflesso
accomodamento, reazione alla luce e sguardo verso l’alto
rischio di caduta all’indietro al tentativo di guardare verso
l’alto (per l’associazione di rigidità cervicale)
Altri segni: tendenza al tremore, disturbi di coordinazione,
atrofia interossei…….
Fisiologia dell’invecchiamento
Cambiamenti cardio/respiratori
• Diminuzione della riserva cardiaca, della funzione
contrattile e della frequenza cardiaca.
• Aumento della pressione arteriosa.
• Riduzione modesta della funzione polmonare e della
capacità vitale.
• Ridotta tolleranza ortostatica.
• Diminuzione VO2 max
I principali deficit funzionali del
sistema cardiaco e polmonare
sono principalmente dovuti
a malattia e non ai
cambiamenti associati all’invecchiamento.
• Cardipopatia ischemica
• Angina pectoris
• Cerebropatie vascolari
• M. Parkinson
• Deterioramento cognitivo
• Patologie degenerative articolari
• Malattie polmonari ostruttive (BPCO)
• Patologie del moncone
• Vasculopatia arto controlaterale
Patologie associate
L’équipe riabilitativa
Amputato
Tecnico
ortopedico
Infermiere
professionale
Psicologo
Terapista
occupazionale
Altri specialisti
Fisiatra