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(Allegato 1) 1 SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: Azienda Sanitaria Provinciale N°4 Enna 2) Codice di accreditamento: 3) Albo e classe di iscrizione: CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: APPROCCI “PERICOLOSI 2 ” ovvero giovani e droghe tra rischio e piacere 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): Settore Assistenza Area di Intervento: 03 Giovani 6) Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili: Le caratteristiche socio geografiche dei Comuni ricadenti nell’ambito dell’Azienda U.S.L. n°4 di Enna, sono tipiche di una zona dell’”area interna”. Quasi tutti i Comuni appartengono alla Comunità Montana e nonostante le distanze tra essi non siano eccessive, la rete viaria interna non consente un facile e veloce raggiungimento delle località. L’ostacolo morfologico del territorio dell’Azienda U.S.L. n°4 di Enna può essere superato da un’efficiente struttura organizzativa che consideri prioritaria la “circolarità” della comunicazione, sia interna che esterna, tra i territori comunali ed i servizi socio-sanitari. Il territorio della Provincia insiste su un’area di 2.562, 13 Kmq ed il primo sistema relazionale è 2^ NZ06747 Sicilia

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(Allegato 1)

1

SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

ENTE

1) Ente proponente il progetto:

Azienda Sanitaria Provinciale N°4 Enna

2) Codice di accreditamento:

3) Albo e classe di iscrizione:

CARATTERISTICHE PROGETTO

4) Titolo del progetto:

APPROCCI “PERICOLOSI 2 ” ovvero giovani e droghe tra rischio e piacere

5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):

Settore Assistenza – Area di Intervento: 03 Giovani

6) Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto

con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili:

Le caratteristiche socio geografiche dei Comuni ricadenti nell’ambito dell’Azienda U.S.L. n°4 di Enna, sono

tipiche di una zona dell’”area interna”. Quasi tutti i Comuni appartengono alla Comunità Montana e nonostante

le distanze tra essi non siano eccessive, la rete viaria interna non consente un facile e veloce raggiungimento

delle località.

L’ostacolo morfologico del territorio dell’Azienda U.S.L. n°4 di Enna può essere superato da un’efficiente

struttura organizzativa che consideri prioritaria la “circolarità” della comunicazione, sia interna che

esterna, tra i territori comunali ed i servizi socio-sanitari.

Il territorio della Provincia insiste su un’area di 2.562, 13 Kmq ed il primo sistema relazionale è

2^

NZ06747

Sicilia

(Allegato 1)

2

rappresentato dall’ossatura viaria degli antichi percorsi, nel tempo modificatisi ed ampliatisi, su cui poggia

l’attuale sistema della viabilità di attraversamento provinciale.

La popolazione residente nei Comuni dell’ambito territoriale dell’Azienda U.S.L. n. 4 di Enna è

di 174.199 abitanti (fonte ISTAT) e risulta essere così distribuita:

Tav. 1 Distribuzione della popolazione ricadente nel territorio di pertinenza dell’Az. USL n. 4 Enna

(fonte ISTAT 1 gennaio 2015)

popolazione del territorio di competenza dell'ASP di Enna per comune di residenza

comune popolazione AGIRA 8399 AIDONE 4855 ASSORO 5239 BARRAFRANCA 13541 CALASCIBETTA 4608 CAPIZZI (ME) 3222 CATENANUOVA 4884 CENTURIPE 5531 CERAMI 2072 ENNA 28219 GAGLIANO 3623 LEONFORTE 13571 NICOSIA 14037 NISSORIA 3014 PIAZZA ARMERINA 22006 PIETRAPERZIA 7088 REGALBUTO 7290 SPERLINGA 819 TROINA 9442 VALGUARNERA 7914 VILLAROSA 5038

totale 174412

Grafico n. 1

(Allegato 1)

3

popolazione del territorio di competenza dell'ASP di Enna - Distretto Sanitario di Enna per comune di residenza

comune popolazione

CALASCIBETTA 4608

CATENANUOVA 4884

CENTURIPE 5531

ENNA 28219

VALGUARNERA 7914

VILLAROSA 5038

totale 56194

(Allegato 1)

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L’utenza dei Servizi per Tossicodipendenti

utenza dei SER.T. - anno 2014 INDICATORI

ENNA NICOSIA PIAZZA ARMERINA TOTALE

utenti in trattamento

totale utenti 498 600 376 1474 nuovi utenti 182 152 125 459 già in carico e/o rientrati 316 448 200 964

utenti tossicodipendenti

totale utenti 156 136 197 489 nuovi utenti 45 28 70 143 già in carico e/o rientrati 111 108 127 346

utenti alcolisti

totale utenti 52 181 69 302 nuovi utenti 18 54 29 101 già in carico e/o rientrati 34 127 40 201

utenti con altre dipendenze

totale utenti 34 78 53 165 nuovi utenti 19 40 25 84 già in carico e/o rientrati 15 38 28 81

utenti in casa circondariale

totale utenti 178 13 91 282 nuovi utenti 103 3 37 143 già in carico e/o rientrati 75 10 54 139

utenti di passaggio

totale utenti 153 261 72 486 nuovi utenti 37 82 11 130 già in carico e/o rientrati 116 179 61 356

(Allegato 1)

5

Utenti in carico al Ser.T. competente territorio Distretto Sanitario di Enna - anno 2014

SER.T. ENNA

utenti in trattamento

totale utenti 498

nuovi utenti 182

già in carico e/o rientrati 316

utenti tossicodipendenti

totale utenti 156

nuovi utenti 45

già in carico e/o rientrati 111

utenti alcolisti

totale utenti 52

nuovi utenti 18

già in carico e/o rientrati 34

utenti con altre dipendenze

totale utenti 34

nuovi utenti 19

già in carico e/o rientrati 15

utenti in casa circondariale

totale utenti 178

nuovi utenti 103

già in carico e/o rientrati 75

utenti di passaggio totale utenti 153

(Allegato 1)

6

nuovi utenti 37

già in carico e/o rientrati 116

Compiti e prestazioni dei Servizi per le tossicodipendenze

Il Ser.T. (Servizio per le tossicodipendenze), istituito con legge 162/90, T.U. 309/90,D.P.R. 444/90 e

successive modifiche, è il servizio che, nel rispetto della dignità della persona, fornisce prestazioni per le

problematiche connesse alle dipendenze patologiche da sostanza e da comportamento.

Promuove interventi di prevenzione rivolti alla popolazione giovanile generale in collaborazione con gli altri

servizi sanitari, con gli istituti scolastici e gli altri enti presenti sul territorio, favorendo anche attività di

sostegno psicologico alla genitorialità e alla famiglia.

Opera in un’ottica multidisciplinare validata scientificamente, che prevede obiettivi diversificati individuati

sulle caratteristiche del paziente e della sostanza utilizzata, in base alla maggiore probabilità di ridurre i rischi e

promuovere nel tempo programmi di cura e reinserimento ad alta soglia (assistenza globale). Limita

l’insorgenza di patologie correlate (HIV, HCV, overdose, suicidi)

Il Ser.T. è rivolto a:

Popolazione generale

Persone che assumono droghe in modo occasionale e abituale

Persone tossicodipendenti

(Allegato 1)

7

Persone affette da nuove dipendenze da sostanza o da comportamento

Famiglie

Istituzioni, volontariato, privato sociale.

Il personale operante all’interno dei Ser.T. è costituito da figure professionali con competenze specifiche;

l’equipe multidisciplinare è composta da: medici psichiatra, infermieri professionali, psicologi, pedagogisti,

assistenti sociali.

Bisogni rilevati

Dall’analisi dei dati dei tre Ser.T. dell’ASP di Enna, emerge un quadro di riferimento che, oltre a

riconfermare un fenomeno radicato, se osservato con attenzione evidenzia sia la differenza nell’uso di sostanze,

che l’abbassamento dell’età di approccio alle sostanze da parte di giovani consumatori.

1. un andamento in costante crescita nel corso degli anni di soggetti che accedono ai Ser.T.

costituiti per quasi la metà da nuovi ingressi;

2. la percezione di molte sostanze come friendly (cannabis + alcol + cocaina)che comportano un

notevole incremento, in termini percentuali, di giovani che fanno uso problematico di tali

sostanze;

3. un consistente incremento di giovani inviati al Ser.T. per il rinnovo della patente sospesa per

guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti ;

4. un incremento drammatico del numero di giovani segnalati o inviati ai Ser.T. dalle Prefetture per

detenzione ed uso personale di sostanze stupefacenti illegali, prioritariamente cannabis;

5. sottovalutazione tra la popolazione giovanile dei rischi legati all’uso/abuso di sostanze e a quelli

relativi a droghe-guida, droghe sessualità, ecc….

7) Obiettivi del progetto:

Obiettivo Generale 1 :

Creare dei “momenti d’incontro” tra i giovani e le informazioni

Obiettivi specifici Indicatori Esiti attesi

Proporsi come punto di

riferimento nelle scuole medie

inferiori, in considerazione

del trend che vede

l’abbassamento dell’età di

approccio alla sostanza

- numero di contatti

- numero di consulenze

almeno il 30% di contatti

rispetto al numero degli alunni

almeno il 15% di consulenze

rispetto al numero degli alunni

Consolidare la presenza e

l’informazione nelle scuole

medie superiori, già raggiunte

attraverso le attività dei CIC

- numero di contatti

- numero di consulenze

almeno il 30% di contatti

rispetto al numero degli alunni

almeno il 15% di consulenze

rispetto al numero degli alunni

(Allegato 1)

8

Raggiungere la fascia di

popolazione universitaria che,

in quanto non residente, non è

a conoscenza dei servizi

presenti e operanti sul

territorio.

- numero di contatti

- numero di consulenze

almeno il 20% di contatti

rispetto al numero degli

studenti

almeno il 10% di consulenze

rispetto al numero degli

studenti

Promuovere la conoscenza e

l’ubicazione dei Ser.T.

presenti e operanti sul

territorio.

- numero mappe distribuite

almeno 40% della

popolazione target raggiunta

Obiettivo Generale 2

Sensibilizzare sui rischi connessi all’uso di sostanze legali e illegali

Obiettivi specifici Indicatori Esiti attesi

Contribuire ad aumentare le

conoscenze circa gli effetti

neurobiologici delle sostanze

psicoattive più diffuse, la

normativa vigente in merito a

sostanze legali e illegali, la

guida in stato di ebbrezza o

sotto effetto di sostanze

stupefacenti, droghe-sessualita

e M.S.T., i disturbi del

comportamento alimentare,

gambling, internet addiction

ecc….

- attivazione dell’Info-Point

itinerante

- numero depliants informativi

distribuiti

almeno 50 attivazioni

nell’anno

almeno 40% della popolazione

target raggiunta

Favorire la riflessione sulle

conseguenze derivanti

dall’uso e dall’abuso di

sostanze psicoattive legali e

illegali attraverso

l’informazione e la

sensibilizzazione

- numero di consulenze

almeno 15% della popolazione

target raggiunta

Obiettivo Generale 3

Promuovere comportamenti e stili di vita positivi per la salute

Obiettivi specifici Indicatori Esiti attesi

Offrire una possibile chiave di

lettura sulla individuazione

precoce dei comportamenti

problematici

- numero questionari

somministrati ed elaborati

almeno 15% della popolazione

target raggiunta

Informare e sensibilizzare gli

istruttori delle scuole guida

- numero di consulenze agli

istruttori di scuola guida

almeno una per Distretto

(Allegato 1)

9

della Provincia di Enna

8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca dal punto di vista sia

qualitativo che quantitativo le modalità di impiego delle risorse umane con particolare

riferimento al ruolo dei volontari in servizio civile:

Premessa

Il progetto si propone di contrastare la diffusione delle dipendenze patologiche da sostanza e

da comportamento mediante la realizzazione di interventi preventivi indirizzati alla fascia di età

maggiormente coinvolta nella problematica.

Il progetto si inserisce nell’ambito delle attività di prevenzione universale e selettiva che i

Ser.T., e il Centro ascolto per le tossicodipendenze di Leonforte, svolgono a favore della

popolazione giovanile e adulta del territorio aziendale e nasce dalla considerazione che, per

molti aspetti, il fenomeno del consumo di droghe legali e illegali è sempre più diffuso ed è

considerato “normale” tra i giovani, presenta caratteristiche omogenee e consolidate, e rende più

difficile agire anche da parte di chi riveste professionalmente ruoli di responsabilità educativa.

I dati nazionali delle più recenti ricerche mostrano che l’uso e l’abuso di droghe interessano,

direttamente o indirettamente, fasce sempre più ampie di popolazione e che si è molto abbassata

l’età della prossimità con essa. Anche il focus sulla situazione locale induce a elaborare ipotesi di

intervento, che tengano conto delle caratteristiche specifiche del contesto.

In un’ottica di miglioramento continuo della qualità delle prestazioni e al fine di sviluppare

percorsi maggiormente efficaci per la tutela della salute delle giovani generazioni, il progetto,

attraverso la realizzazione di Info Point itineranti, ubicati all’interno dei locali scolastici,

universitari e, in occasione di eventi sul territorio, propone l’attivazione di un intervento di filtro,

che fornisca informazioni e indicazioni di percorso, e che sia inserito all’interno di altri approcci

interattivi ed esperienziali già in corso di svolgimento presso tutte le scuole medie superiori,

come da normativa vigente (T.U. 309/90 art. 106).

I Ser.T. e il Centro ascolto per le tossicodipendenze di Leonforte dell’Azienda U.S.L. n. 4 di

Enna si propongono di sostenere interventi sul territorio per contenere il disagio psicologico e i

comportamenti a rischio, tenendo in alta considerazione la stretta correlazione tra consumi di

sostanze e alcol, e incidentalità stradale, coinvolgendo nell’informazione e nella

(Allegato 1)

1

0

sensibilizzazione , oltre alla popolazione target già individuata, gli insegnanti e istruttori di

scuola guida del territorio aziendale. Queste figure adulte si configureranno come soggetti

chiave se mostreranno interesse e disponibilità ad assumere una funzione educativa e preventiva

nei confronti dei ragazzi, superando un approccio puramente addestrativo a favore di una

promozione di comportamenti consapevoli e sicuri.

Il metodo di lavoro sarà necessariamente outreach, e sarà costituito dalle strategie di contatto,

di informazione, di coinvolgimento ed attivazione delle stesse risorse giovanili. Gli interventi

saranno finalizzati a costruire conoscenza, consapevolezza e responsabilità nel mondo giovanile

in modo che la scelta di non usare/abusare di droghe (legali e illegali) non venga vissuta come

emarginante, minoritaria o, comunque, come una scelta “debole”

Si ritiene necessario evidenziare la specificità del progetto che si colloca in un territorio vasto

quanto tutta la provincia di Enna coinvolgendo l’intero Servizio Dipartimentale per le

dipendenze patologiche dei quattro distretti dell’Azienda U.S.L. n. 4 di Enna. Il progetto tiene

insieme due aspetti solo in apparenza contrastanti: quello di mantenere un livello di omogeneità

adeguato al riferirsi territorialmente a tutta la provincia e quello di riconoscere e valorizzare le

peculiarità territoriali dei vari Ser.T.

E’ un modello di lavoro che necessita di una plasmabilità e dinamicità tali da conciliare gli

obiettivi generali, i riferimenti culturali, i linguaggi, con le esigenze locali delle varie zone, con le

varie difficoltà legate all’aspetto organizzativo, ma soprattutto riguardo alla possibilità di

condividere metodi, strumenti e significati all’interno del Servizio Dipartimentale per le

dipendenze patologiche composto da tre Ser.T., distribuiti su un territorio abbastanza

differenziato che si confrontano, al loro interno, anche con altri soggetti istituzionali.

I volontari di servizio civile nazionale che sono richiesti rappresenterebbero un valido

sostegno per potenziare l’intervento degli operatori nei progetti di prevenzione destinati alla

popolazione giovanile del territorio aziendale.

In particolare ai volontari verrà chiesto di:

partecipare attivamente ai momenti formativi e alla realizzazione delle attività sul

territorio;

partecipare ai momenti di confronto e di verifica del progetto;

partecipare ai momenti di presentazione del progetto ai soggetti interessati;

partecipare alla elaborazione della griglia di osservazione, dello slogan del progetto e

del materiale cartaceo informativo, della mappa dei Ser.T. e alla eventuale

costruzione dei questionari;

partecipare alla programmazione degli interventi;

(Allegato 1)

1

1

effettuare la mappatura dei luoghi di attivazione degli Info-Point itineranti;

partecipare all’attivazione degli Info-Point negli spazi individuati dal progetto.

8.1 Piani di attuazione previsti per il raggiungimento degli obiettivi

Prima fase – Di avvio – Tempi di attuazione 2 mesi

Incontro preliminare dei volontari, nelle sedi di attuazione del progetto, con le équipes

dei Ser.T. per la presentazione del servizio, la raccolta delle reciproche aspettative e la

definizione condivisa del ruolo e di eventuali obiettivi ad esso connessi;

Presentazione del progetto ai volontari del servizio civile , analisi delle loro esigenze

formative, programmazione e realizzazione di un progetto formativo mirato, curato

direttamente dagli operatori sociosanitari dei servizi intestati;

Primo contatto con le dirigenze, i docenti referenti per l’educazione alla salute delle

scuole medie e secondarie ricadenti nell’ambito territoriale dei quattro Distretti di Enna,

Agira, Nicosia e Piazza Armerina , con il Rettore dell’Università Kore di Enna , con gli

insegnanti e gli istruttori di Autoscuole del territorio aziendale per la presentazione del

progetto, dei volontari e del loro ruolo nella sua concreta attuazione.

Seconda fase – Organizzativa – Tempi di attuazione 2 mesi

Mappatura dei luoghi di attivazione degli info-point itineranti per individuare la

tipologia degli istituti scolastici, le caratteristiche degli studenti, i loro valori di riferimento e i

codici interpretativi tramite l’osservazione partecipante e l’utilizzo di una griglia di

osservazione, a cura dei volontari;

Costruzione della griglia di osservazione che deve indicare le caratteristiche e gli

elementi costitutivi del contesto che si ritiene opportuno osservare: caratteristiche strutturali e

spaziali, peculiarità degli studenti (età-genere-look), tipologia della relazione e percezione

dell’atmosfera generale;

Riunioni di equipes di monitoraggio e valutazione del progetto per condividere la

metodologia di intervento e il messaggio da trasmettere, organizzare il materiale e definire i

compiti durante l’intervento;

Costruzione dello slogan del progetto e del materiale cartaceo informativo facendo

particolare attenzione ai linguaggi, alla grafica, al formato (meglio piccolo da mettere in tasca

e leggere in un secondo momento), ai contenuti in base, al target specifico cui è rivolto;

Individuazione o costruzione di questionari da utilizzare quale strumento di relazione

(Allegato 1)

1

2

attraverso il quale fornire informazioni e stimolare occasioni di riflessione;

Elaborazione di materiale informativo e di una mappa finalizzati alla conoscenza dei

Ser.T. ,presenti e operanti sul territorio, e alla loro ubicazione;

Programmazione degli interventi che saranno organizzati e preparati nei dettagli in base

alle diverse tipologie di scuole e di target, qualitativamente adeguati sia alle modalità

relazionali dei giovani, sia alle esigenze del personale scolastico;

Terza fase – Operativa – Tempi di attuazione 7 mesi

Realizzazione di un secondo momento formativo per i volontari, centrato sulla gestione

delle relazioni nel rapporto con la popolazione target. Particolare attenzione verrà dedicata

allo stile relazionale dei volontari poiché la relazione con il target costituisce il fulcro

dell’intervento, nonché l’elemento determinante per l’efficacia e l’incisività del messaggio

preventivo;

Attivazione degli Info-Point itineranti, orientativamente a cadenza quindicinale, nei

locali scolastici, universitari e sul territorio, localizzati in una zona strategica ben visibile e

riconoscibile, dove gli operatori potranno mettere in atto le azioni previste: distribuire

materiale informativo, richiedere la compilazione di questionari. L’Info-Point dovrà essere

allestito in modo tale da rendere riconoscibile il nome, lo slogan e le finalità dell’intervento;

Periodici incontri di monitoraggio e valutazione del progetto, tra le èquipes dei Ser.T. e i

volontari per rielaborare fatti e vissuti, scambiarsi impressioni e informazioni, verificare

l’andamento del percorso;

Quarta fase – Conclusiva – Tempi d’attuazione 1 mese

Verifica e valutazione: raccolta dei dati, stesura reports, diffusione dell’esperienza a

livello territoriale e dei risultati di prodotto e di processo;

Valutazione partecipata finale dell’esperienza con i vari soggetti coinvolti e contestuale

organizzazione del momento di restituzione formativa finale per i volontari;

Monitoraggio, verifica e valutazione del servizio civile volontario, rielaborazione

dell’esperienza, scheda di valutazione auto-etero.

8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la

specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività: Le risorse umane coinvolte nella realizzazione del progetto sono tutte dipendenti di ruolo dei

Ser:T dell’ASP 4 di ENNA:

Ser.T. di Enna: 1 medico, 2 inf. Professionali, 2 ass. sociali, 1 psicologo

Ser.T. di Nicosia: 2 medici, 2 inf. Professionali, 2 ass. sociali, 1 pedagogista

(Allegato 1)

1

3

Ser.T. di Piazza Armerina: 1 medico, 2 inf. Professionali, 2 ass. sociali, 1 psicologo

I volontari affiancheranno il personale esperto della struttura in attività di raccolta di informazione

attinenti, nelle attività di sensibilizzazione e li coadiuveranno nelle stesura e diffusione delle linee

scientificamente orientate.

6 volontari con ottime capacità e competenze sociali quali spirito di gruppo, capacità

relazionali, di ascolto e di comunicazione assertiva.

Titoli di studio preferenziale: laurea in Psicologia, Sociologia, Scienz dell’educazione

2 volontari con ottime capacità e competenze sociali quali spirito di gruppo, capacità

relazionali, con ottime capacità tecnico pratiche ed abilità informatica

Titolo di studio richiesto: Diploma di Scuola Media Superiore.

Saranno selezionabili ,tuttavia, anche volontari con basso livello di scolarità, disabilità e disagio

sociale purché dotati di competenze sociali quali spirito di gruppo, capacità relazionali, di ascolto

e di comunicazione

8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto.

I volontari che prenderanno parte al progetto collaboreranno con i vari operatori presenti nei

servizi, confrontandosi con le specifiche competenze e conoscenze e svolgeranno i seguenti

compiti:

Apprendimento nozioni sulle dipendenze patologiche per rispondere alle domande più

frequenti dei ragazzi;

Partecipazione ai periodici incontri di formazione, programmazione, monitoraggio e

verifica del progetto;

Mappatura dei luoghi di attivazione degli info-point itineranti;

Elaborazione e costruzione della griglia di osservazione, di concerto con gli operatori di

riferimento;

Elaborazione e costruzione dello slogan del progetto e del materiale cartaceo informativo,

di concerto con gli operatori di riferimento;

Informazione e sensibilizzazione dei destinatari del progetto in merito alle tematiche

connesse alle dipendenze patologiche;

Provvedere, di concerto con gli operatori di riferimento, all’organizzazione logistica, alla

raccolta, tabulazione ed elaborazione dei dati relativi ai questionari somministrati.

La partecipazione dei volontari alla realizzazione del progetto rappresenterà una valida occasione

di crescita umana determinata dalla particolarità dell’approccio esperienziale con la popolazione

target. Per chi poi volesse scegliere di operare nel sociale, tale esperienza risulterà interessante ed

arricchente per sperimentare il lavoro sul territorio e con il territorio.

9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 8

(Allegato 1)

1

4

10) Numero posti con vitto e alloggio:

11) Numero posti senza vitto e alloggio:

12) Numero posti con solo vitto:

13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:

14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :

15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:

I volontari hanno l’obbligo di mantenere la riservatezza dei dati rilevati

Firmeranno fogli di presenza, in entrata ed in uscita

Osserveranno regolamenti e direttive emanati dai rispettivi Ser.T.

0

8

0

5

30

CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE

16)Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato:

N.

Sede di

attuazione del

progetto

Comune Indirizzo

Cod.

ident.

sede

N.

v

o

l

.

p

e

r

s

e

d

e

Nominativi degli Operatori Locali di Progetto Nominativi dei Responsabili Locali di Ente

Accreditato

Cognome e

nome Data di nascita C.F.

Cognom

e e

nome

Data di

nascita C.F.

1 Ser.T. di Enna Enna Via IV Novembre

40 – 94100 Enna 123984 2

Angela Lo

Giudice

26/05/1964

LGDNGL64E66C342T

Madia

Luisella 21/06/1959 MDAMLL59H61L682C

2 Ser.T. di Nicosia Nicosia

Via San

Giovanni,1

123976 2

Loredana

Licata

07/03/1965

LCTLDN65C47F892F

3 Poliambulatorio

Leonforte Leonforte

C/da San Giovanni

Leonforte

123972 2 Maria Rosaria

Cifalà 07.06.1964 CFLMRS64H47F892R

4 Ser.T. Piazza

Armerina Piazza Armerina

Via Generale

Muscarà 123975 2

Maria Greco

14.01.1956 GECMRA56A54G580P

17)Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:

L’Azienda è dotata di portale internet aggiornato con notizie ed informazioni

relative ai progetti in corso e a quelli da avviare. Pubblicizzazione in tutti i comuni

della provincia di Enna attraverso i mass media locali (tv, radio, quotidiani, bollettini

informativi,…)., locandine per almeno 22 ore

18) Eventuali autonomi criteri e modalità di selezione dei volontari:

Criteri del Dipartimento definiti ed approvati con la determinazione del Direttore

Generale dell’11-06-2009 n°173

19)Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione

dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

NO

20)Piano di monitoraggio interno per la valutazione dei risultati del progetto:

Il progetto in questione comprende un piano di valutazione (ex ante, in itinere ed

ex post) a cadenza mensile e con schede di monitoraggio apposite.

L’iter operativo del progetto, di cui al punto 8, prevede un piano di valutazione e

di monitoraggio delle varie fasi, sia per quanto concerne gli obiettivi specifici

inerenti lo stesso progetto che quello più direttamente legato alla crescita umana e

professionale dei volontari coinvolti.

Il processo formativo prevede momenti di riflessione teorico-operativa (a cadenza

mensile), con rinvii continui alla concreta esperienza maturata dai volontari durante

l’implementazione e la realizzazione del progetto, e contestuali momenti di

valutazione. Considerato che i volontari si muoveranno sempre in stretta

collaborazione con gli operatori della Struttura Sanitaria, verranno costantemente

seguiti ed osservati nel loro operato.

21)Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione

dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

NO

22)Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti

dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:

6 volontari con ottime capacità e competenze sociali quali spirito di gruppo,

capacità relazionali, di ascolto e di comunicazione assertiva.

Titoli di studio preferenziale: laurea in Psicologia, Sociologia, Scienze

dell’educazione

2 volontari con ottime capacità e competenze sociali quali spirito di gruppo,

capacità relazionali, con ottime capacità tecnico pratiche ed abilità

informatica

Titolo di studio richiesto: Diploma di Scuola Media Superiore.

Saranno selezionabili ,tuttavia, anche volontari con basso livello di scolarità,

disabilità e disagio sociale purché dotati di competenze sociali quali spirito di

gruppo, capacità relazionali, di ascolto e di comunicazione.

I volontari affiancheranno il personale esperto della struttura in attività di raccolta di

informazione attinenti, nelle attività di sensibilizzazione e li coadiuveranno nelle

stesura e diffusione delle linee scientificamente orientate.

23)Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del

progetto:

NO

24)Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):

No

25)Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:

Arredi e strumentazione in possesso dei servizi per le tossicodipendenze, Personal

Computer, programmi informatici per elaborazione dati, creazione di slogan e

materiale informativo e divulgativo; questionari , schede- intervista e griglie

valutative.

CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI

16) Eventuali crediti formativi riconosciuti:

L’attività svolta dai volontari viene riconosciuta come credito formativo dalla Libera

Università degli studi Kore di Enna all’art. 14 del regolamento didattico di Ateneo.

L’ASP di Enna ha attiva una Convenzione con tale Ateneo

17) Eventuali tirocini riconosciuti :

L’attività di SCN svolta dai volontari viene riconosciuta, in quota parte quale

tirocinio formativo, nell’ambito dei tirocini obbligatori previsti dagli Ordinamenti

dei Corsi di studio in Scienze e Tecniche Psicologiche, Scienze della Formazione

Primaria, Servizio Sociale presso la Libera Università degli studi Kore di Enna, con

assegnazione di crediti formativi (all’art. 14 del regolamento didattico di Ateneo)

18) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio,

certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:

Attestato di formazione di base sulla prevenzione e sicurezza nei posti di lavoro,

ai sensi del Dlgs 81/2008 spendibile per 5 anni in caso di assunzione presso ditte

pubbliche e private fatta salva una formazione su rischi peculiari per la specifica

tipologia di lavoro

Sarà possibile il rilascio di attestazione relativa alle attività svolte, al grado di

partecipazione individuale.

Formazione generale dei volontari 29 )Sede di realizzazione:

Aule formazione aziendali site nelle sedi ospedaliere e territoriali della ASP di Enna

Modalità di attuazione:

La formazione generale verrà realizzata in proprio nelle sedi dell’ASP di Enna con

propri formatori accreditati.

È previsto il coinvolgimento di esperti rappresentanti di Associazioni di volontariato

operanti nell’ambito territoriale dell’ASP di Enna per quanto concerne i moduli

relativi alla “protezione civile”, “la solidarietà e le forme di cittadinanza” e “servizio

civile nazionale, associazionismo e volontariato”. Ciò anche al fine di favorire la

conoscenza diretta dei giovani in servizio civile delle associazioni di volontariato

operanti nel territorio di riferimento.

31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale

indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:

No

32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

I programmi di formazione generale, che verranno adottati dall’Azienda U.S.L. n. 4

di Enna, prevedono il ricorso alla lezione frontale per non meno del 30% del monte

ore complessivo destinato alla formazione

Il ricorso alle dinamiche non formali è previsto in misura non inferiore al 40% del

monte ore complessivo,. A tal fine è previsto l’utilizzo di metodi attivi-interattivi, che

prevedono l’alternarsi di interventi di tipo teorico cui seguono momenti di

elaborazione-rielaborazione a livello di piccoli gruppi, al fine di favorire il

coinvolgimento dei volontari e l’acquisizione di apprendimenti operativi. In questo

senso, gli interventi formativi e le testimonianze degli esperti rappresentanti delle

Associazioni di volontariato operanti nell’ambito territoriale dell’Azienda U.S.L.

contribuiranno ad arricchire l’offerta e l’efficacia della formazione generale

programmata.

Sia per le lezioni frontali che per i moduli tenuti con dinamiche non formali, le aule

non supereranno le 25 unità.

L’ASP di Enna intende utilizzare il materiale didattico e le dispense predisposti

dall’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile, nonché altro materiale già prodotto nel

corso delle esperienze formative condotte negli anni scorsi, di ulteriore ed eventuale

materiale integrativo proposto dagli esperti rappresentanti delle associazioni di

volontariato, che verranno integrati ed arricchiti in relazione ai bisogni formativi

specifici espressi dai giovani in servizio civile.

33) Contenuti della formazione:

Per quanto concerne i contenuti della formazione generale, l’Azienda sanitaria

Provinciale di Enna intende fare riferimento al percorso formativo tracciato nelle

“Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile”e agli specifici

settori di attività previsti dall’allegato- Moduli di formazione generale:

1.

2. 1. VALORI E IDENTITA’ DEL SCN 3.

4. 1.1. L’identità di gruppo in formazione e patto formativo 5. Il dovere di difesa della Patria - La difesa civile non armata e non violenta: patria

e difesa non armata sono ancora dei valori?

6. 1.2. Dall’obiezione di coscienza al SCN 7. “Obiezione di coscienza e servizio civile: il percorso storico e l’impegno civile

e sociale di alcuni testimoni per la costruzione ed il riconoscimento

dell’obiezione di coscienza”

8. 1.3. Il dovere di difesa della Patria – difesa civile non armata e non violenta 9. “La Costituzione italiana e i suoi valori di cittadinanza per lo sviluppo della

persona: solidarietà, uguaglianza, tutela del territorio, tutela della salute,

assistenza, cultura e patrimonio artistico”

10. “La convivenza tra popoli: dalla coscienza della propria identità locale alla

globalizzazione”

11. “La cittadinanza attiva: costruttori di comunità tra identità locale e identità

europea e transnazionale. Il peacekeeping, il peace-enforcing, il peacebuilding”

12. 1.4.La normativa vigente e la Carta di impegno etico 13. “La normativa e la Carta di impegno etico: un patto tra le istituzioni per la

costruzione della cultura e dell’identità del cittadino attraverso il servizio civile”

14.

15. 2. LA CITTADINANZA ATTIVA 16.

17. 2.1. La formazione civica 18. “I valori ed i principi della convivenza civile: la Dichiarazione universale dei

diritti umani e la Carta costituzionale”

19. “Regole, diritti e doveri della carta costituzionale per la formazione di cittadini

attivi e responsabili”

20. “Le istituzioni democratiche ed il loro ordinamento”

21. 2.2. Le forme di cittadinanza

“Il ruolo del terzo settore e della cittadinanza attiva nella promozione della

qualità dei servizi, nell’accessibilità, nella valutazione”

22. 2.3. La protezione civile 23. “La tutela del territorio per la prevenzione dei rischi e la costruzione di luoghi e

città accoglienti, segno di civiltà e legalità”

24. “Interventi in emergenza e la ricostruzione post emergenza”

25. 2.4. La rappresentanza dei volontari nel servizio civile 26. “Le forme di partecipazione e di cittadinanza attiva nell’ambito del Servizio

Civile Nazionale e Regionale: la rappresentanza dei volontari

27.

3. IL GIOVANE VOLONTARIO NEL SISTEMA DEL SERVIZIO CIVILE 3.0 Formazione e informazione sui rischi connessi all'impiego dei volontari nei

progetti di servizio civile.

28. 3.1.Presentazione dell’ente 29. “Il servizio sanitario: organizzazione, offerta di servizi per la promozione della

salute, la tutela degli utenti, il rispetto della dignità umana dalla nascita al fine

vita”

30. “La cultura e la storia del servizio civile nell’ASP di Enna”

31. 3.2. Il lavoro per progetti 32. “I progetti di servizio civile: fasi, processi, team di lavoro, cronoprogramma,

metodo, comunicazione efficace per il raggiungimento di un comune obiettivo”

33. 3.3.L’organizzazione del servizio civile e le sue figure 34. I progetti di servizio civile nell’ASP di Enna”

35. “Le figure di riferimento e loro responsabilità: OLP, RLEA, altri volontari,

responsabili dei servizi) e la struttura organizzativa”

36. “ I rapporti tra gli enti interessati: gli enti di SCN, l’UNSC, le Regioni”

37. 3.4. Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale 38. “Il prontuario concernente la disciplina dei rapporti tra enti e volontari del

servizio civile nazionale” (DPCM 4 febbraio 2009 e successive modifiche)

39. 3.5. Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti “Le fasi della comunicazione”

“ La comunicazione interpersonale: opportunità e complessità”

40. “La gestione del gruppo di lavoro e dei possibili conflitti”

41. “La carta etica aziendale dell’ASP di Enna”

34) Durata:

Sulla base dei programmi relativi alla formazione generale, la durata è prevista in

misura superiore di 12 ore rispetto al limite minimo di 30 ore, fissato dal Prontuario

al punto 34 per un totale di n. 42 ore.

L’attività formativa sarà effettuata per l’80% delle ore entro il 180° giorno

dall’avvio del progetto, la restante parte a partire dal 210 giorno dall’avvio del

progetto e non oltre il 270° giorno ( modulo 1.3 e contenuti della macroarea 2.)

Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari

35) Sede di realizzazione:

Sedi aziendali dei SERT

36)Modalità di attuazione:

In proprio

37 Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:

Dell’Aera Stefano, nato ad Enna il 09/06/1957

Maria Greco, nata Piazza Armerina il 14/01/1956

Angela Lo Giudice, nata ad Enna il 26/05/1964

Rossana Rosalba Russo, nata a Caltanissetta il 11/07/1962

Patrizia Roccella, nata Piazza Armerina il 04/04/1959

Maria Rosaria Cifalà, nata a Nicosia il 07/06/1964

Michele Parisi, nato a Catania il 09/09/1962

38 Competenze specifiche del/i formatore/i:

Vedi curricula

39 Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

Saranno effettuate lezioni frontali nella misura dei non memo del 30% delle

singole giornate di formazione. Si darà ampio spazio alla discussione ed alla pratica.

Verranno privilegiati metodi di apprendimento attivi-interattivi, role-playing,

simulate, brainstorming, circle time …

40 Contenuti della formazione:

modulo di formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei

volontari nei progetti di servizio civile: Sicurezza nei posti di lavoro e sue

principali norme- rischi connessi a specifiche mansioni e prevenzione degli

stessi- docente Dott Dario Buetto, addetto del servizio di Prevenzione e

Protezione della Azienda Sanitaria Provinciale di Enna. Durata 12 ore

Le dipendenze patologiche da sostanza e da comportamento:

Dr. Stefano Dell’Aera

Dr.ssa Maria Greco

Dr. Michele Parisi Durata 15 ore

La normativa vigente in merito alle sostanze legali e illegali, alla guida in

stato di ebbrezza o sotto effetto di stupefacenti:

Dott.ssa Laura Fiamingo

Dott.ssa Patrizia Roccella Durata 12 ore

Comunicazione e comunicazione efficace:

Dott.ssa Angela Lo Giudice

Dott.ssa Maria Rosaria Cifalà

Dott.ssa Rossana Rosalba Russo Durata 12 ore

Lo sviluppo adolescenziale e i comportamenti a rischio:

Dott.ssa Angela Lo Giudice

Dott.ssa Maria Rosaria Cifalà

Dott.ssa Rossana Rosalba Russo Durata 12 ore

Caratteristiche dei gruppi e dei gruppi di lavoro:

Dott.ssa Angela Lo Giudice

Dott.ssa Rossana Rosalba Russo Durata 12 ore

41 Durata:

Durata complessiva 72 ore.

Fatta eccezione per modulo di formazione e informazione sui rischi connessi

all’impiego dei volontari nei progetti di servizio civile che verrà svolto in due

giornate consecutive di formazione di 6 ore, Nelle prime due settimane di servizio

verranno svolti i primi 4 incontri al fine di favorire una migliore integrazione del

volontario attraverso incontri su tematiche specifiche e con la partecipazione a

momenti di formazione del personale dei Ser.T. la restante formazione specifica

verrà svolta durante il servizio per 4 ore a settimana, entro i primi 90 giorni di

servizio fino al raggiungimento del totale delle ore previste.

Altri elementi della formazione

42 Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:

Il progetto in questione comprende un piano di valutazione (ex ante, in itinere ed

ex post) a cadenza periodica e con schede di monitoraggio apposite.

L’iter operativo del progetto, di cui al punto 8, prevede un piano di valutazione e

di monitoraggio delle varie fasi, sia per quanto concerne gli obiettivi specifici

inerenti lo stesso progetto che quello più direttamente legato alla crescita umana e

professionale dei volontari coinvolti.

Il processo formativo prevede momenti di riflessione teorico-operativa, con rinvii

continui alla concreta esperienza maturata dai volontari durante l’implementazione e

la realizzazione del progetto, e contestuali momenti di valutazione.

Al riguardo, verranno predisposti e utilizzati appositi questionari d’ingresso e in

itinere, per una valutazione continua delle nuove conoscenze e competenze,

necessaria per meglio programmare i vari momenti della formazione.

Nell’ultima fase, verranno predisposti e utilizzati questionari per la valutazione

finale.

43) Bilancio della Esperienza del volontario:

Nel rispetto dei criteri aggiuntivi regionali approvati con DA 1230 /2016 la ASP di

Enna vuole aprire ai volontari uno spazio per valutare, riconoscere ed attribuire

significato e valore all’esperienza di servizio civile nelle sue diverse fasi; si ritiene

prioritario l’obiettivo di evidenziare l’esperienza di servizio come esperienza di

apprendimento e opportunità di empowerment individuale.

Metodologia e strumenti utilizzati In considerazione della valenza formativa dell’esperienza da questi svolta, l’attività

di monitoraggio/valutazione prevede i seguenti step:

Tempistica Azione Strumento

Termine dei

diversi

incontri/cicli di

formazione

specifica

A partire dal

Primo mese

Somministrazione ai volontari, a cura dei tutor

presenti in aula, del questionario di valutazione

della “Formazione Generale”. Somministrazione ai

volontari della scheda di autovalutazione delle

competenze possedute ad inizio servizio.

Questionario

Curriculum Vitae

Termine dei Somministrazione ai volontari a cura dei Questionario

diversi

incontri/cicli di

formazione

specifica

A partire dal

Primo mese

tutor/formatori presenti in aula del questionario di

valutazione della “Formazione Specifica

II mese

V mese

VII mese

X mese

Incontri di tutoraggio con i volontari.

Obiettivo degli incontri: accompagnare i volontari

a conoscere meglio le loro competenze

(competenze tecniche, professionali,

antropologiche, di maturità). Seguendo questa

ipotesi di lavoro, i piani vengono indagati nei

diversi incontri:

− servizio civile come esperienza che dà

autonomia (crescita del soggetto);

− servizio civile come esperienza che fa

crescere competenze, che contribuisce a

costruzione di un’ identità professionale;

− servizio civile come esperienza di lavoro

dentro e a servizio della collettività;

esperienza di lavoro che è cittadinanza,

che mette in relazione il soggetto con la

collettività.

Incontro/Colloquio

personale

Produzione di una

relazione

XII mese Nell’ambito dell’ultimo incontro di tutoraggio,

verifica finale dell’esperienza svolta con

somministrazione del questionario di

“Valutazione

Finale”. Somministrazione ai volontari della

scheda di autovalutazione delle competenze

possedute a fine servizio

Questionario

Curriculum Vitae

44) Formazione finalizzata all'orientamento formativo:

Nel rispetto dei criteri aggiuntivi regionali approvati con DA 1230 /2016 la ASP di

Enna prevede per i volontari selezionati nei propri progetti un percorso formativo della

durata di 12 ore complessive, volto all’orientamento formativo ed occupazionale dei

volontari . Il percorso verrà condotto dalla dott.ssa Maria Luisa Anzaldi, nata a piazza

armerina il 7-2-1961, assistente sociale Aziendale,con esperienza nell’ambito

dell’orientamento formativo( v. Curriculum vitae).

La formazione verrà tenuta presso le aule di formazione aziendali, a gruppi di max 25

volontari anche selezionati da progetti diversi di SCN aziendali.

OBIETTIVO FORMATIVO GENERALE Appropriazione di strumenti utili a facilitare e guidare i volontari nell’elaborazione di

un progetto di vita, con modalità di riflessione e consapevolezza dei propri bisogni e

aspettative in relazione alle caratteristiche personali.

OBIETTIVI FORMATIVI SPECIFICI

Potenziare le competenze di comprensione, di valutazione e di fronteggiamento

del contesto di riferimento da parte dei volontari, in particolare attraverso

l'acquisizione di efficaci tecniche di ricerca attiva del lavoro.

Promuovere l'integrazione sociale e lavorativa, favorendo la conoscenza del

contesto socio-culturale, del mercato del lavoro e del suo funzionamento, delle

opportunità offerte dal sistema formativo.

ATTIVITÀ Svolgimento di azione relative a tre ambiti principali:

Conoscersi: attività finalizzate alla conoscenza di sé e alle caratteristiche personali

richieste da diversi ambiti lavorativi ( plenaria e lavoro di gruppo- interazione d’aula )

Conoscere: attività relative alla conoscenza del mondo delle professioni, modalità per la

ricerca attiva del lavoro (plenaria e lavoro di gruppo - interazione d’aula )

Percorsi di scelta: ipotesi di un progetto professionale.

METODOLOGIA Le attività formative privilegeranno, interazione d’aula alternati da momenti di scambio

e riflessione in piccoli gruppi. Si utilizzeranno schede stimolo, questionari test, e

quant’altro, utili a mantenere l’attenzione e l’interesse a livelli tali da determinare l’

apprendimento.

1 MODULO “CONOSCERSI” Bilancio delle Competenze

I giovani volontari verranno accompagnati a focalizzare, sotto la guida del formatore, i

propri punti di forza e i punti di debolezza per definire meglio il proprio obiettivo

professionale e perfezionare le proprie strategie di ricerca del lavoro.

1.Illustrazione delle finalità del modulo

2. Presentazione dei componenti il gruppo.

3.Questionario: Presentiamoci

2 ore con attività in gruppo e individuali

1. Mappa della descrizione del sé

2. I miei risultati nello studio

3. Le competenze trasversali

4. Controllo e fronteggiamento

5. Stili di apprendimento

2 ore con lezione frontale e questionario

1. Attitudine /capacità

2. Professioni e aree di interesse

3. Identificazione delle attitudini in relazione alle professioni

2 ore con lezione frontale e questionario

2 MODULO “CONOSCERE”

1. Orientamento Formativo

2. Conoscere le Istituzioni: Centro per L’Impiego,

3. Camera di commercio, Azienda speciale, Cooperazione

2 ore, Brain Storming - Proiezione di Slide - Interazione d’aula

1. I cambiamenti nelle caratteristiche del lavoro

2. Strumenti per accedere al Mercato del Lavoro

3. Curriculum, lettera di presentazione, colloquio di lavoro, inserzioni

2 ore Laboratorio - Simulazioni - Interazione d’aula

3 MODULO “PERCORSI DI SCELTA”

1. Redazione di un progetto professionale

2 ore Project Work

Data 30/11/2017

Il Responsabile dell’Ente

Il Responsabile del Servizio Civile Nazionale dell’Ente