scrittori lucani

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L.SINISGALLI M.TRUFELLI R. SCOTELLARO P. FESTA CAMPANILE CLAUDIO ELLIOTT A MIO PADRE LA VIGNA VECCHIA MIA MADRE LUCANIA CAMERA DI RAGAZZO LUCANIA L’OMBRA DEL BARONE LUCANIA NONNA SABELLA CLAUDIO ELLIOTT GIULIO STOLFI INCONTRO LUCANIA VICOLO

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Page 1: Scrittori lucani

L.SINISGALLI

M.TRUFELLI

R. SCOTELLARO

P. FESTA CAMPANILE

CLAUDIO ELLIOTT

A MIO PADRE LA VIGNA VECCHIA

MIA MADRE LUCANIA

CAMERA DI RAGAZZO

LUCANIA

L’OMBRA DEL BARONE

LUCANIA

NONNA SABELLA

CLAUDIO ELLIOTT

GIULIO STOLFI INCONTRO LUCANIA VICOLO

Page 2: Scrittori lucani

Sinisgalli è stato il poeta –ingegnere che in poche settimane scrisse le 18 poesie che scatenarono l'entusiasmo dei critici; è stato l'inventore, come art director della Olivetti, della Pirelli, dell'Eni, dell'Alitalia, di memorabili manifesti pubblicitari; è stato il creatore di riviste di grande successo; è stato il pubblicista di interventi legati all'arte, all'architettura, alla scienza, alla matematica, alla geometria; è stato il narratore elegante di prose memoriali; è stato il documentarista e divulgatore che con 2 film vinse consecutivamente la Biennale di Venezia; è stato il curatore di programmi radiofonici, Il teatro dell'usignolo e La lanterna; è stato critico d'arte , disegnatore ironico di ritratti.Tuttavia di Sinisgalli, di questo gigante del Novecento, , non restano che pochi versi sparsi nei libri .

Page 3: Scrittori lucani

MONTEMURRO

Page 4: Scrittori lucani

L’uomo rimasto soloa tarda sera nella vigna scuote le rape nella vasca, sbuca dal viottolo con la pagliamacchiata di verderame. L’uomo che porta così fresco terriccio sulle scarpe, odore di fresca sera nei vestiti si ferma a una fonte, parla con l’ortolano che sradica i

finocchi E’ un uomo, un piccolo uomo che io guardo di lontano: è un punto vivo all’orizzonteForse la sua pupilla si accende questa sera accanto alla peschieradove si bagna la fronte.

Page 5: Scrittori lucani

Al pellegrino che s’affaccia ai suoi valichi, a chi scende per la stretta degli Alburnio fa il cammino delle pecore lungo le coste della Serra,

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al nibbio che rompe il filo dell’orizzontecon un rettile negli artigli, all’emigrante, al soldato,a chi torna dai santuari o dall’esilio, a chi dormenegli ovili, al pastore, al mezzadro, al mercante

Page 7: Scrittori lucani

la Lucania apre le sue lande,le sue valli dove i fiumi scorrono lenti

come fiumi di polvere…

Page 8: Scrittori lucani

I fanciulli battono le monete rosseContro il muro. ( Cadono distantiPer terra con dolce rumore). GridanoA squarciagola in un fuoco di guerra. Si scambiano motti superbi E dolcissime ingiurie. La sera Incendia le fronti, infuria i capelli. Sulle selci calda è come sangue Il piazzale torna calmo. Una moneta battuta si posa Vicino all'altra alla misura di un palmo. Il fanciullo preme sulla terra La sua mano vittoriosa.

L.Sinisgalli

I fanciulli battono le monete rosse

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Mi ricordo ancora i versi che scrissi

alla pigra passifiora quando il cuore tremava

al lamento notturno degli infissi. Lungo l'inverno intero coi piedi sulla brace e la testa di ghiaccio. Più pesante di fuori era la neve io dentro spegnevo le candele

e coi tizzi lucenti stavo solo a non far niente

L. Sinisgalli

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montemurresa

Page 11: Scrittori lucani

Mia madre aveva uno strano modo di carezzarmi la faccia, mi premeva il palmo contro il muso, quasi mi schiacciava le labbra, mi tirava indietro di colpo per baciarmi sulla nuca.

I o chiudevo gli occhi credendo di potermi addormentare in quel deliquio. Ma si pentiva, mi voleva forte, mi respingeva coi piedi per terra dove giacevano sparsi i semi neri delle carrube.

Page 12: Scrittori lucani

La vigna vecchia

Mi sono seduto per terraaccanto al pagliaio della vigna vecchia.I fanciulli strappano le nocidai rami, le schiacciano tra due pietre.lo mi concio le mani di acido verde,mi godo l'aria dal fondo degli alberi.

L. SINISGALLI

Page 13: Scrittori lucani

TRICARICO

Mario Trufelli è nato a Tricarico (Matera) e vive a Potenza. Responsabile della redazione lucana della RAI dal 1969 al 1994, ha svolto un'intensa attività giornalistica per la quale ha meritato il premio Saint-Vincent. La sua produzione poetica è raccolta in "Prova d'addio" (Scheiwiller, 1991), che ha vinto il superpremio Ennio Flaiano e il Regium Julii; mentre suoi racconti sono sistemati in "Lo specchio del comò" (Alfredo Guida Editore, 1990). Ha pubblicato anche "Amore di Lucania", in collaborazione con G. Appella (Edizioni della Cometa, 1983) e "L'érbavento" (Rocco Curto Editore, 1997), rispettivamente serie di interviste sulla cultura lucana e antologia di scritti vari. Tra gli altri riconoscimenti, il premio Guido Dorso per l'impegno meridionalistico.

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Io lo conosco questo fruscìo di canneti sui declivi aridi contesi dalla frana e queste rocce magre dove i venti e le nebbie danno convegno ai silenzi che gravano a sera sul passo stanco dei muli.

Page 15: Scrittori lucani

E' poca l'acqua che scorree le vallate son secchespaccate, d'argilla.Di qui è passata la malariaper le stazioncine sul Basentosquallide, segnate d'oleandri. Da noi la malvarosa è un fioreche trema col basilicosulle finestre tarlatein un vaso stinto di terracottae il rosmarino cresce nei pratisulle scarpate delle vieaccanto ai buchi delle talpe.

Page 16: Scrittori lucani

Di qui le mandrie migranocon l'autunno avanzatoper la piana delle marinetuffando i passi nelle paludi.Da noi si riposa il falco e la civettasegna la nostra morte.Da noi il mondo è lontano,ma c'è un odore di terra e di gaggìae il pane ha il sapore del grano.

M. Trufelli

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VALSINNI

Viaggio in Lucania

L’OMBRA DEL BARONE 

Se non fosse per il richiamo alto di una donna che esorta un bambino a rincasare, si direbbe che a Valsinni esiste un'ora un po' magica che avvolge ogni cosa, avvolge gli uomini, le strade, le case con le porte socchiuse. É il mezzogiorno, l'ora più casalinga, e il paese per qualche tempo si ferma tra il verde degli alberi - alberi che non producono nulla - e una cascata di case che scende dolcemente verso il fiume.

Page 18: Scrittori lucani

Ho appena lasciato, sospeso nell'aria, in balia dello scirocco (il mare é a un volo di passero da qui), il profumo degli aranceti in pieno rigoglio nella piana di Tursi, tra i bacini del Sinni e dell'Agri, i fiumi della Magna Grecia. E mi domando se per caso a fare la storia non fossero soltanto gli uomini ma anche i fiumi.

Page 19: Scrittori lucani

Da un ristretto belvedere, che serve anche da parcheggio, mi fermo a guardare la valle del Sinni. Il fiume é quasi prosciugato per via degli sbarramenti: la diga di Senise a una ventina di chilometri é la più importante d'Europa in terra battuta. Ma il primato non ha mai inorgoglito gli abitanti della zona.

Page 20: Scrittori lucani

Tra i fondatori del Partito Socialista di Tricarico, fu sindaco del suo paese a soli 23 anni. Partecipò con i braccianti all'occupazione delle terre del 1944-1945. Scrisse poesie raccolte in E' FATTO GIORNO, il romanzo L'UVA PUTTANELLA e lo studio sociologico CONTADINI DEL SUD, tutti editi dopo la morte e dopo la morte ricevette il "Viareggio". Amico di Manlio Rossi Doria e Carlo Levi, appellato POETA CONTADINO, morì a soli 30 anni. 

CARLO LEVI

RITRATTO DI SCOTELLARO

Page 21: Scrittori lucani

  M'accompagna lo zirlio dei grillie il suono del campano al collo d'un'inquieta capretta. Il vento mi fascia di sottilissimi nastri d'argento e là, nell'ombra delle nubi sperduto, giace in frantumi un paesetto lucano.

[1940] Rocco Scotellaro

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Data e luogo di nascita: 28 Luglio 1927, Melfi, Italia Data e luogo di morte: 25 Febbraio 1986, Roma, Italia

Narratore e sceneggiatore di grande talento a cui si devono i copioni di film importanti quali la commedia musicale Rugantino (1962), i viscontiani Rocco e i suoi fratelli (1960) e Il gattopardo (1963), La viaccia (1961), Le quattro giornate di Napoli (1962) e il capolavoro di Marco Ferreri L'ape regina (1962. Ha diretto anche molti film, in massima parte commedie, tra i quali ricordiamo: Le voci bianche (1964), La ragazza e il generale (1967), Quando le donne avevano la coda (1970), Il merlo maschio (1971), La ragazza di Trieste (1982), Il petomane (1983), Uno scandalo perbene (1984).

Page 23: Scrittori lucani

Storia d’ambiente e racconto garbatamente ironico della famiglia dell’Autore: al centro delle vicende che la vedono protagonista, dapprima fanciulla caparbiamente schietta poi giovane donna sicura e imprevedibile, è la nonna Sabella.

Tirannica e simulatrice commediante, straordinariamente vera e ‘fantastica’; estrosa, coinvolgente nel suo irriducibile attaccamento alla vita, resta un personaggio che suscita simpatia e che è difficile dimenticare.

Page 24: Scrittori lucani

Quando la zia Carmela morí era una caldissima estate, l'uva era acerba a Melfi, e i fichi ancora pieni di latte. Era il 1944, un luglio denso di vita e di illimitati entusiasmi. Roma era stata liberata da poco e ancora la gente faceva ala per le strade ai soldati americani: fu l'anno in cui io rividi il mio paese in Lucania per l'ultima volta.

Page 25: Scrittori lucani

Vi ero andato assai raramente negli ultimi anni, sempre di Pasqua, nei mesi che c’era ancora neve dentro i vicoli: in paese, della mia famiglia, erano restate soltanto la zia Carmela e la nonna Sabella in una vecchia casa di undici stanze.

Page 26: Scrittori lucani

Sempre nei finestrini del treno, rammento, appariva lo stesso paesaggio, un susseguirsi di poche se pure insistenti cose: gli sbilenchi pali della luce e i fantasmi dei paesi abitati - lontano - sui cocuzzoli di nere montagne; o una sottostante e sempre nera, minuta, distesa di tetti, con qualche treccia di pomidoro a una finestra; e lo schiocco delle fruste, il cigolio dei traini, le sonagliere, e l'odore dei cavalli ai passaggi a livello; e gli uomini addormentati sugli asini, con le giacche di traverso sulle spalle; e un campo sportivo apparso improvvisamente, con le porte senza reti, dove bruchino le pecore o corrano calciatori con maglie a strisce, i fazzoletti legati attorno alla fronte.

Page 27: Scrittori lucani

A Melfi, debbo dire, e sebbene non fosse molto diversa dalle sue «compagne», la nonna Sabella era conosciuta come una vecchia curiosa.In casa, il suo posto preferito era il balcone prospiciente la piazza, dal quale poteva comodamente «godersi» tutti i «guai» del paese .

Page 28: Scrittori lucani

Quando mi baciava, rammento, l’ odore del vino ch’ella aveva nel palato mi disgustava profondamente. E benchè io la sfuggissi, con la perfidia di un ragazzo,lei si ostinava a rincorrermi….

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––––– NOTIZIE BIOGRAFICHE ––––––––––––––––––––––Claudio Elliott è nato a Griffith, Australia, nel 1948. Ha vissuto e si è laureato a Napoli, dopo di che si è trasferito a Potenza, dove insegna nella scuola media Antonio Busciolano. Ha collaborato, fin da giovanissimo, a giornali e riviste nazionali con articoli e racconti. Per qualche tempo ha intrapreso l'attività di editore. Ha al suo attivo, oltre a un paio di romanzi e una raccolta di poesie, alcuni libri per ragazzi, pubblicati da Le Monnier (“ Il tesoro dei briganti”,"Game over" e "Le due vite di Aya") e un e-book - libro elettronico - dal titolo "Che ci fa Gabriella a New York?", reperibile sul sito www.superlibri.com . Attualmente, mentre sta preparando altri testi per ragazzi, è docente di scrittura creativa.

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Questa fobia mi porta a salire e scendere (a me che sono nato nel deserto) l’altrui scale. Da bambino rincorrevo canguri al limite del bush australiano, sotto il cielo verde di pappagalli. Ora vivo nella città delle

mille scale, e ad ognuna associo un mio scritto, un racconto. A volte un pensiero. Se la scala esaurisce la

sua esistenza in solo tre gradini, vi cerco un titolo, un’idea molto volatile.

Scendo e salgo il cuore della città con il taccuino…

Dal Periodico CITTA’ NOTIZIE dicembre 2001Alla ricercadell’idea perduta

…le idee ci sono tutte, nell’aria, esistono

di per sé, lo scrittore non fa che catturarle come fa il cacciatore di farfalle, e gli dà un’anima…..

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E' nato a Potenza il 16-01-1917. Ha svolto l'attività di magistrato. Presidente del TAR e Consigliere di Stato. Gli sono stati riconosciuti molti premi letterari tra i quali ricordiamo "Metaponto" e "Siracusa". Ha collaborato con giornali e riviste letterarie (Momenti - Situazione - L'esperienza poetica - ecc.).Ha pubblicato le raccolte di poesie:- Giallo d'argille e ginestre - Torino 1954- Provincia del reame - Padova 1959- La bandiera sul campanile (prosa) - Brescia 1973- Il peso del cielo - Ed.Lacaita (1993)Hanno scritto di Lui critici ed editori di fama nazionale. La morte del magistrato e poeta Giulio Stolfi, avvenuta a Potenza il 23-05-2005, è stata commentata da uomini politici e di cultura.

BIOGRAFIA

Page 33: Scrittori lucani

INCONTRO

Non dico il tuo volto, Signore,ma t'ho incontrato a sera nei cantieri,quando acuti lamenti di sirenefermano la stanchezza ai muratori.T'ho visto per le strade,mentre attendonole donne innanzi agli usci e poco paneè sulla mensa.

GIULIO STOLFI

Page 34: Scrittori lucani

VICOLO

Tanto vicine le caseche stringono un lembo di cieloa frantumarne le stellesui tetti di tegole morte.Si dibatte nel fangolo sfuggente riflessodella lampada solae la finestra consolad'una trepida croce di luceil muro intristitoLontano, le note spezzatedell'armonica ubriaca.

GIULIO STOLFI

Porta S. Gerardo

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Giulio Stolfi

 

LUCANIAE' amara l'acqua dei nostri fiumi:troppe lacrime abbiamo versato.Se ci mangia la frana i magri campie ci spia la malaria dai canneti,più ci attacchiamo a questa terra dura,senza canti e leggende, terra chiusatra la roccia e i dirupi, noi che amiamol'ulivo che piantiamo nell'argillae il grano stento, conteso alla gramigna e alla palude.