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  • 8/11/2019 Scuola Napoletano

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    GRAMMATICA

    Per scrivere il Napoletano

    in modo corretto

    a cura di

    A driana Fiore

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    ALFABETOVOCALILettera A

    La vocale A: se si trova allinizio o nel corpo della parola si pronuncia normalmente, mentre non si pronunciala Afinale di parola; a meno che non sia accentata o faccia parte di un monosillabo:Acrisant(o)=Crisantemo; Addubbatur(a)=Addobbo; Affatat(a)=Fatata;Aff(e)rr=Prendere; Affrunt=Affrontare; a; fa; va; cc; ll...

    Lettera E

    La vocale E: non si pronuncia mai sia quando finale di parola, sia nel corpo della parola se non vi cadelaccento; si pronuncia invece sia quando inizio di parola sia quando accentata con accento grafico otonico; o quando un monosillabo:Enciaria=Ingordigia; Arch(e)t(a)=Origano; Emb=E con ci; Caf=Bar;Diebb(e)t(e)=Debiti; Picc(e)rell(a)=Pic colina; e; ; me; tre...

    Lettera JVoglio precisare innanzitutto che non tutti sono di accordo sulluso della J nella scrittura del napoletano, esostituiscono questa lettera con la I. In verit non mi sento di criticare questa scelta; ma ritengo pi eleganteusare la Janche perch pi affine alla lingua dei nostri padri; per cui ve ne spiegher il suo uso corretto. Siusa la Jquando essa si trova ad inizio di parola o tra altre due vocali:Staje; Stai; Maje=Mai; Assaje=Assai; Juorn(o)=Giorno; Jnn(e)r(o)=Genero;Janc(o)=Bianco; J...

    Lettera ILa vocale Iha sempre un suono naturale; tranne che nei dittonghi: IA; IE; IO; IUdove ha un suono semimuto:Chiatt(o)=Grasso; Nisciun(o)=Nesuno; Guaglion(e)=Ragazzo; Sciore=Fiore;Isciol(a)=Varicella, Vaiolo; Curriv(o)=Rabbia; i; si; di...

    Lettera OLa vocale Onon si pronuncia mai; sia quando finale di parola; sia quando si trova nel corpo della parola. Sipronuncia invece quando inizio di parola o quando ha laccento sia grafico che tonico e nei monosillabi:Omm(o)=Uomo; Cunt(o)=Racconto; Ntontar(o)=Tonto; Pogn(e)r(e)=Pungere;Strumm(o)l(o)=Trottola; Cumm; Canterano; o; mo

    Lettera ULa vocale Uha sempre un suono naturale:Fasul(e)=Fagioli; Uocchio=Occhio; Cchi=Pi

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    CONSONANTILettera B

    La lettera B ha un suono forte quando si trova a inizio di parola: Babbalusc(ia)=Lumaca;Ballatur(o)=Ballatoio; Bamm(e) niell(o)=Bambinello.In numerosi casi la Bsi trasforma in V:Vocc(a)=Bocca; Vracc(io)=Braccio; Vartummeo=Bartolomeo; Vaso=Bacio.

    Quando nel vocabolo italiano troviamo MB in napoletano diviene MM: Gamm(a)=Gamba;Chiumm(o)=Piombo; Palomm(a)=Colomba; Mbomm(a)=Bomba.

    Lettera CLa lettera Cha un suono normale come litaliano:Cot(e)n(a)=Cotica; Caccavell(a)=Pentola; Cunzigl(io)=Consiglio;C(e)ras(a)=Ciliegia; Cinquin(a)=Quintina; Chiazz(a)=Piazza; Chell(a)=Quella;Chi; Che; Cc

    Lettera D

    La lettera Dha un suono normale:Darfin(o)=Delfino; D(e)scurz(o)=Discorso; Dimann(a)=Domanda; Duttor(e)=Dottore.In numerosi casi la Dallinterno della parola diviene R:Maronn(a)=Madonna; Mir(e)c(o)=Medico; Trir(e)c(e)=Tredici.Il gruppo NDsi tramuta; in napoletano in NN:Mann=Mandare; Banner(a)=Bandiera; Venn(e)r(e)=Vendere

    Lettera FLa lettera Fha un suono normale:Facenn(a)=Faccenda; F(e)nest(a)=Finestra; Ficajuol(o)=Venditore di fichi;Foja=Irrequetezza; Funtan(a)=Fontana.Spesso la Fitaliana quando si trova davanti ad un dittongo si trasforma in SC:Scior(e)=Fiore; Sciat(o)=Fiato; Sciumm(o)=Fiume.

    Lettera GLa lettera Gha un suono forte come in italiano:Gavin(a)=Gabbiano; G(e)lus(o)=Geloso; Giuvinott(o)=Giovanotto;

    Gonn(o)l(a)=Gondola; Guli(o)=Voglia.Spesso la Gdelle parole italiane in napoletano si modifica in altra lettera. Si pu tramutare nella lettera Vquando seguita dalle vocali A; O; U:Frav(o)l(a)=Fragola; Spav(o)=Spago; Vunnell(a)=Gonnella.Pu trasformarsi in C:Ciardin(o)=Giardino; Cajol(a)=Gabbia.A volte la vediamo trasformare in J:Jennar(o)=Gennaro; Jett=Gettare.Ancora il gruppo GRin napoletano perde la Grestando solo la R:Ratt=Grattare; Aller(o)=Allegro; Rancio=Granchio.Ancora il gruppo GHpu facilmente trasformarsi in J:Jaccio=Ghiaccio

    Lettera LLa lettera LHa un suono normale; spesso per la Litaliana in napoletano diviene Uoppure R:Caurar(a)=Caldaia; Caur(o)=Caldo; Fauz(o)=Falso; Scarf=Scaldare;Barcon(e)=Balcone; Curtiell(o)=Coltello;

    Lettera MLa lettera Mha un suono normale ma spesso raddoppia:Ammor(e)=Amore; Cmm(e)r(a)=Camera; Fumm(o)=Fumo; Ramm(a)=Rame.

    Lettera N

    La lettera Nha un suono normale come in italiano:Nov(a)=Nuova; Turnes(e)=Tornese.

    Lettera PLa lettera Pha anche essa un suono normale; in alcuni casi si tramuta in Be quando precede i dittonghi IA;IO; IUsi tramuta in CH:

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    Sbr(e)nnor(e)=Splendore; Chiant(o)=Pianto; Abbril(e)=Aprile; Chiov(e)=Piove;Chiumm(o)=Piombo; Cchi=Pi

    Lettera QLa lettera Qdelle parole italiane; facilmente viene trasformata in Co CHperdendo automaticamente la vocaleU.Cc=Qua; Cuet(o)=Quieto; Chist(o)=Questo; Chell(a)=Quella.Negli altri casi invece e normale:Quatern(o)=Quaderno; Quatt(o)=Quattro; Quann(o)=Quando.

    Lettera RLa lettera Rcome gi spiegato alla lettera Din napoletano la Rsostituisce la D; non capita nel caso opposto;Per(e)=Piede; Maronn(a)=Madonna; Mier(e)c(o)=Madico.Inoltre il trio STRfacilmente perde la R:Fenesta=Finestra; Maesta=Maestra.

    Lettera SLa lettera Ssia allinizio di parola che dopo le consonanti L; N; Rspesso si cambia in Z:Zuc(o)=Sugo; Barz(e)mo=Balsamo; Puz(o)=Polso; Nzalater(a)=Insalatiera;Cunzigli(o)=Consiglio; P(e)nzier(o)=Pensiero; Surz(o)=Sorso.Spesso la Sviene anteposta a una parola per indicarne il contrario:

    Scos(e)r(e) diCos(e)r(e); Schiov(e)r(e)di Chiov(e)r(e); Sfdi F.che un rafforzativo:Spanteco pi di Panteco; Sficc pi di Ficc.Quando si antepone alla Cla Sva pronunciata con un suono strascicato:Scol(a)=Scuola; Scumm(a)=Schiuma; Scuoglio=Scoglio.perch; lo ricordo; la Sdavanti a consonante ha sempre un suono strascicato tranne davanti alla lettera T:Strumm(o)l(o)=Trottolina.

    Lettera TLa lettera T in napoletano non ha nessuna peculiarit; e si pronuncia come in italiano:Tartagli=Balbettare; Taratuf(o)l(o)=Tartufo; S(e)cut=Inseguire.

    Lettera VLa lettera V se si trova tra la Ue unaltra vocale; a volte diventa muta:Tru(v)=Trovare; Pru(v)=Provare; Giu(v)=Giovanni.Spesso quando si trova nel corpo od allo inizio della parola la Vsi trasforma in B:Abbi=Avviare; Sb(e)ntur(a)=Sventura; Abb(e)l=Avvilire; Abb(e)n=Avvenire;Bisc(o)=Vischio.Il gruppo NVin napoletano spesso diviene MM:Mmit(o)=Invito; Mmec(e)=Invece; Mm(e)nzion(e)=Invenzione.

    Lettera ZLa lettera Z ha sempre un suono forte. Nei vocabolari viene menzionata sempre singola; ma comegiustamente scriveva Di Giacomo; essa dovrebbe il pi delle volte essere raddoppiata:Strazzion(e)=Estrazione; Disgrazziat(a)=DisgraziataLl(e)zzion(e)=Lezioni;Sp(e)zzial(e)=Farmacista.

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    ARTICOLOGli articoli si suddividono in articoli determinativi (che determinano il nome) ed in articoli indeterminativigenerici

    LARTICOLO DETERMINATIVOGli articoli determinativi in napolitano erano originariamente: LU, LO, LA, LLI e LLE. I primi due singolarimaschili, il terzo singolare femminile, gli utimi due plurali, maschile e femminile; ne abbiamo traccia in antichitesti e canzoni come: Lo guarracino; Lo cunto de lli cunti; Lo zoccolaro; Lu cardillo;Lu milo muzzecato; ma anche in poesie di Salvatore Di Giacomo come O vico d escuppettiere; Vocca addirosa; La luna nova; Era de Maggio e tante altre

    Larticolo determinativo singolareCol tempo LU caduto in disuso mentre gli altri si sono trasformati in Oe Ase precedono una parola cheinizia con consonanante:O juorn(o)=il giorno; O lion(e)=Il leone; O chianchier(e)=Il macellaio; Ocus(e)tor(e)=Il sarto; O fattariell(o)=Il raccontino; A seggia=La sedia; Aliunessa=La leonessa; A fattucchiar(a)=Lindovina; A tavul(a)=la tavola; Amachina=LautomobileSe per la parola che segue Larticolo inizia per vocale, gli articoli LOe LAvengono apocopati; viene cioeliminata la vocale e diventando quindi L:

    Lann(e)s(e)=Lanice; Langiul(o)=LAngelo; Lomm(o)=Luomo;Luocch(io)=Locchio; Laniell(o)=Lanello; Lonn(a)=Londa;Lell(e)r(a)=Ledera; Lev(e)r(a)=Lerba=Linn(o)l(a)=Lindole;Logn(a)=Lunghia.Quindi se la parola successiva inizia con la consonante Larticolo Ooppure Acon laferesi; cio OoppureAcon lapostrofo che precede, perch ripeto abbiamo eliminato la L. Un errore comune quello di scrivere,quando la parola successiva inizia con consonante: Ooppure A; questo modo di scrivere profondamentesbagliato.C da fare una considerazione ulteriore; molti usano raddoppiare la L trasformandola in LL; anche questo un errore in quanto LL larticolo determinativo plurale.

    Larticolo determinativo plurale

    Gli articoli determinativi plurali sono; indipendentementi dal genere: Ee LL. Il primo davanti a parole cheiniziano con consonanti e il secondo a quelle che iniziano con vocali:E cic(e)r(e)=I ceci; E can(e)=I cani; E p(e)siell(e)=I piselli; Efruttajuol(e)=I fruttivendoli; E sp(e)zzial(e)=I farmacisti; E ffemm(e)n(e)=LedonneE ssegg(e)=Le sedie; E ccastagn(e)=Le castagne; E cc(e)ras(e)=le ciliegie; Emman(e)=Le maniA proposito degli articoli determinativi; va detto che esso fa raddoppiare la consonante iniziale delle parolefemminili plurali. Inoltre fa spesso raddoppiare la consonante iniziale per distinguerla da altri vocaboli ugualima di significato differente:O bbell(o) da staggion(e)=Il bello dellestate; O bbrutt(o) da luntananza;Il brutto della lontananza; O mmalament(e) de ccos(e); Il cattivo delle cose.

    da contrapporre aO Bell(o), o Brutt(o) eo Malament(e). (il Bello, il Brutto ed il Cattivo).Cio quando si indica genericamente una qualit si raddoppia la consonante iniziale; mentre non si raddoppiase lo stesso aggettivo riferito ad una persona. E anche in altri casi larticolo determinativo singolare faraddoppiare la consonante della parola che segue; proprio per distinguerne il significato da una altra parolaomonima:O rruss(o)=Il colore rosso; O russ(o)=Luomo con i capelli rossi o originariodella Russia; O ccas(o)=Il cacio; O cas(o)=La combinazione; O llustr(o)=Ilchiarore; O lustr(o)=Il quinquennio; O vviecch(io)=Ci che vecchio; Oviecch(io)=La persona anziana; O ssapev(o)=Ne ero a conoscenza; O sapev(o); Loconoscevo; O ccaf=La bevanda; O caf=Il locale; O ppozz(o) cap=Comprendoci che dici; O pozz(o) cap=Comprendo il suo gesto.

    Ci sono poi altri casi in cui larticolo determinativo fa raddoppiare liniziale della parola che segue; anche seessa non va a confondersi con altre parole; proprio per evidenziarne la giusta pronuncia:O ddic(e)r(e)=Il dire; O ccant=Il cantare; O vven n(e)r(e)=Il commerciare;O rraIl tag; O mmagn=Il mangiare.Io dico:

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    O ppep(e); O ssal(e); O ppan(e); O ttuoss(e)c(o),ma dir:Nu pizzic(o) e pep(e)=Una presa di pepe; Na vranc(a)e sal(e)=Una manciata disale; Na fell(a)e pan(e); Nu sacc(o)e tuoss(e)c(o)=Un sacco di veleno.cio in presenza di un partitivo; la lettera iniziale non va raddoppiata.Molte parole che iniziano per A; possono subire leliminazione dellintero articolo determinativo:Ammor(e)=Lamore; Addor(e)=Lodore.Infine va precisato che larticolo plurale E fa raddoppiare la iniziale della parola femminile che segue, maquesto raddoppiamento della parola plurale femminile, non avviene se la parola inizia con la S impura: E

    scol(e)=Le scuole; E spogn(e)=Le spugne.Davanti a parole che iniziano con vocale si usa larticolo LL:LLuomm(e)n(e)=Gli uomini; LLaniell(e)=Gli anelli; LLauciell(e)=Gli uccelli;LLan(e)m(e)=Le anime; LLammenn(o)l(e)=Le mandorle; LLonne=Le onde.Per adesso concludo il discorso sugli articoli determinativi; accennando al fatto che vengono ancora utilizzatele forme arcaiche LO; LU, . LIe LLI; queste sono a nostro parere solo delle licenze poetiche.

    Larticolo indeterminativoParliamo adesso degli articoli indeterminativi: cio degli articoli che in italiano fanno UNA; UNO e UN. Innapoletano esistono solamente NAe NUche vengono usate davanti a parole che iniziano con consonanti:Nu piatt(o)=Un piatto; Nu ciucc(io)=Un asino; Nu d(e)nucch(io)=Un ginocchio; Nucasadduogl(io)=Un salumiere; Na jatt(a)=Una gatta; Na femm(e)n(a)=Una don na; Na

    dimann(a)=Una domanda; Na z(e)tell(a)=Una zitella.Gli articoli indeterminativi davanti a parole che iniziano per vocali; vengono apocopati:Nauciello=Un uccello; Nammor(e)=Un amore; Nanduvin(o)=Un indovino; Nermo=Unelmo; Nasciut(a)=Unuscita; Nonn(a)=Unonda; Nanem(a)=Unanima.Qualcuno tende a aferizzare gli articoli NUe NA; dopo una ricerca fatta sui grandi poeti classici della linguanapoletana (F. Russo S. Di Giacomo; L. Bovio; R. Viviani ed altri) abbiamo constatato che questi non usanoaferizzarli.

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    NOMEIniziamo a parlare dei nomi che si distinguono in nomi: PROPRI, COMUNI, COLLETTIVI, COMPOSTI,DERIVATI, PROMISCUI, ALTERATI.

    Nomi propriI nomi propri possono essere: di persone; di nazioni; di citt; di monti; di mari; di fiumi: Pascale,Gesummina, Franza, Merica, Napule, Puortece. Essi faranno sempre a meno dellarticolo.

    Nomi ComuniI nomi comuni: possono essere di persona; animali o cose: Ommo, So lachianiello, Femmena,Mpagliaseggia, Pulicino, CiuccioCulunnetta.

    Nomi collettiviI nomi collettivi: (indicano un insieme di pi persone; animali o cose): Cummitiva, Mantra, Mubilia.

    Nomi compostiI nomi composti sono quelli che prevedono lunione di due parole, essi possono essere formati da due nomi;da aggettivo e nome, da verbo e nome da preposizione e nome; da due avverbi: Capecuollo; Bellommo;Mpagliaseggia; Ntrasatto; Sottencoppa.

    Nomi derivatiI nomi derivati sono quelli che hanno origine da altra parola: Chianca=Chianchiere.

    Nomi alteratiI nomi alterati: cio quelli a cui si aggiunge un suffisso per modificarne il significato e si distinguono inACCRESCITIVI, DIMINUITIVI, VEZZEGGIATIVI, DISPREGIATIVI.

    AccrescitiviSi aggiunge il suffisso UNE/ONA/ONEper acquisire lidea di grande o grosso: Chiatti=Chiattune;Femmena=Femmenona; Ommo=Ummenone; Cammara=Cammarone. Come si pu notare; alcuni nomifemminili con laccrescitivo diventano maschili. Per quelli che non hanno il corrispondente accrescitivo siricorre allaggiunta dellaggettivo qualificativo GRUOSSO o GROSSA: Nu spitale gruosso.

    Diminutivi e VezzeggiativiAi nomi diminutivi e vezzeggiativi per dare un senso di piccolezza o di aggrazziato si aggiungono vari suffissicome: UOTTO; ULLO; OLLA; UZZO; OZZA; ILLO; ELLAo IELLO: Cicciuotto; Pezzullo; Merolla; Aucelluzzo; Nennillo; Marchesella; Sasicciello.Nel passaggio al diminutivo e vezzaggiativo alcune vocali o gruppo di vocali subiscono delle modifiche la Ositrasforma in U; la Isi trasforma in E; IEsi trasforma in E; UOsi trasforma in U: Connola=Cunnulella;Ponte=Punticiello; Pilo=Pelillo; Curtiello=Curtelluccio; Cuofano=Cufaniello;Cuollo=Cullicciullo.

    Dispregiativi

    Per il dispregiativo si usano i suffissi: ACCIO; ECCHIO; ECCHIA; ACCIA; ASSO; ASSA: Pellecchia;Michelasso. Ma in genere si usa anteporre laggettivo MALAalla parola: Malafemmena; Malaparola;Malacarne.

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    GeneriAdesso iniziamo a parlare dei generi. Come in italiano quasi sempre si ha ilmaschile e il fem minile con il cambio di desinenza. Infatti le pa role che almaschile terminano con Eo con O; al femminile la desinenza spesso diventaA:Cafone=Cafona; Nduvino=Nduvina. Spesso le parole che finiscono al maschile con

    A, O e E possono trasformare la desinenza in ESSA: Pueta=Puitessa;Purpo=Purpessa; Perrene=Pettenessa. Alcune parole che al singolare maschileterminano con il suffisso OREal femminile il suffisso si trasforma in RICEmapure in ORA: Revettatore=Revettatrice Cusetore=Cusetora. Quando passiamo dal

    genere ma schile a quello femminile spesso si hanno cambi di vocali o di gruppodi vocali. La O si trasfor ma in U e viceversa: Barone=Barunessa;Palummo=Palomma. Puo capitare anche che UOsi trasforma in O; la Isi trasformain E o che lo IE si trasforma in E: Cuoveto=Coveta; Sarracino=Sarracena;Munaciello=Munacella. Alcuni vocaboli; al genere femminile; si trasformanocompletamente: Pate=Mamma; Frate=Sora; Marito=Mugliera; Squitato=Zetella;Masculo=Femmena.Ancora su questo argomento ci son da dire varie altre cose da dire. Son digenere maschile i mesi dellanno: Gennajo; Fevraro; Marzo; Abbrile; Maggio;Giugno; Luglio; Austo; Settembre; Uttobre; Nuvem bre; Dicembre. I giorni ferialidella settimana: Lunner; Marter; Miercur; Giover; Sabbato; la Dum menicainvece femminile. I nomi degli alberi: Pierzeco; Legnasante; Cresuommolo.

    Fanno eccezione quelli che finiscono con la vocaleAe pochi al tri: Parma;Magnolia; Vite; Erce, mentre sono in mag gioranza femminili i nomi della frutta:Perseca; Cresommola; Uva; Prunaecc. fanno eccezione: Purtuallo; Cachisso;Mandarino; Limonee pochi altri.

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    PluraleConcluso il genere; adesso parliamo del plurale dei nomi. Un vocabolo maschileche al singolare termina conA; al plurare laAdiviene E: Pueta=Puete; unvocabolo maschile che al singolare ter mina con Eal plurale rimane E:Nepote=Nepute; Pe sce=Pisce; da notare che spesso; nel corpo della parola; la Odel singolare si tramuta in Unel plurale; e la Edel singolare si muta in Ioin IEal plurale. Un nome che al maschile singolare termina in O; al plurale sitrasmorma in E: Terno=Tiernementre un nome che al singolare termina con lavocale accentata al plurale resta invariato: Sart=Sart; se il nome maschile

    singolare finisce in CO o GOal plurale si trasformano in CHE o GHE:Appicceco=Appicceche; Singo=Singhe. Vi sono dei casi in cui la parola nelpassaggio dal singolare al plurale cambia genere; cio da maschile diventafemminile e la Uo la UOsi mutano in O: Denucchio=Denocchie. Esaminiamo ades soil plurale dei nomi femminili innanzitutto ricordiamo; come abbiamo gi dettonel capitolo riguardante larticolo; che i nomi femminili pre precedutidallarticolo determinativo Ehanno il raddoppio delliniziale; a meno che nonsi tratti della Simpura; cio la Sseguita da una o pi consonanti. I nomisingolari femminili che terminano con laA; al plurale mutalo laAin E:Lacerta=Lacerte; i nomi singolari femminili che terminano con la vocale Erestano invariati; la Erimane E: Veste=Veste;i nomi che al singolare femminile terminano con CAe con GAal plurale si tramutano in CHEe GHE:

    Puteca=Puteche; Serrenga=Serrenghe;anche per il femminile le parole che terminano con vocale accentato restano invariate: Citt=Citt;anche qualche parola singolare femminile che termina con O resta invainvariata: Radio.In napoletano i nomi propri si usano solo al singolare siano essi di PERSONA, LOCALIT o TEMPO: Aloja;Ciommo; Zittina; Zeza; Napule; Salierno; Arbania; Innia; Gennajo; Dummenica.Sono poi singolari quasi tutti i nomi di metalli:Ffierro; Chiummo; Ramma; Attone; Argiento eccetera.Ci sono poi dei nomi; sia maschili che femminili che vengono usati solo al singolare:Mmele; Sango; Sale; Pepe; Famma; Sete eccetera.Per finire sul plurale dei nomi volevo farvi notare che per la maggior parte di essi; sia maschili che femminili ladesinenza E; tranne alcune eccezioni di cui abbiamo parlato

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    AggettivoAbbiamo parlato nel precedente capitolo del Nome; con questo parleremodellAggettivo; che come sappiamo; la parte variabile del discorso che siaccompagna al nome per meglio specificarlo.Esso non ha un genere proprio; ma si accorda al nome a cui si riferisce; per cuipu essere maschile; femminile; singolare o plurale a seconda se il nome a cuifa riferimento maschile; femminile; singolare o plurale. Vi sono variecategorie di aggettivi: QUALIFICATIVO; POSSESSIVO; DIMOSTRATIVO; NUMERALE;INDEFINITO; INTERROGATIVO; man mano li esamineremo tutti.

    Aggettivo qualificativoIniziamo a parlare dellaggettivo qualificativo cio quello che indica laqualit del nome a cui si riferisce: Curto; Chiatto. Per formare il femminile oil plurale; si osservano le stesse regole dei nomi.Nel precedere il nome; alcuni aggettivi singolari maschili; subiscono lavariazione delle desinenza; cio mutano la Oin U: Nu bellu guaglione.Se invece essi seguono il nome; questa variazione non si verifica: Nu guaglione bello. Anche al plurale maschile laggettivoqualificativo subisce una variazione se precede il nome; vale a dire che cambiala Ein I: Buoni guagliune. Ed anche qui; se laggettivo qualificativo segue ilnome; ci non si verifica: Guagliune buone. Per il singolare femminile

    laggettivo qualificativo; anche se precede il nome; resta invariato: Bonamugliera=Mugliera bona. Se invece; nel plurale femminile; allaggettivoqualificativo segue il nome; la E della desinenza si muta in I come per ilplurale femminile: Bbelli ffemmene=Ffemmene belle. Queste variazioni di cuiabbiamo parlato; sia al maschile che al femminile; non si verificano lelaggettivo isolato: Sti ccriature so bbone. Spesso laggettivoqualificativo se gue il nome per indicarne la qualit: Na mela sapurita. Alcuniaggettivi qualificativi possono essere alterati cos come i nomi; diventare cioACCRESCITIVI; DIMINUITIVI; VEZZEGGIATIVI; ecc. aggiungendo dei suffissi. Perlaccrescitivo aggiungiamo il suffisso ONE: Buono=Bunaccione. Per il diminuitivosi aggiungono i suffissi ILLO; ELLA; IELLO: Caro=Carillo; Gruosso=Grussiciello.Iniziamo a parlare dei gradi del laggettivo che sono: POSITIVO; COMPARATIVO eSUPERLATIVO.Il grado positivo si ha quando si esprime la qualit senza termine di paragone:O rra sapurito.Il grado comparativo si ha quando si esprime un paragone fra due cose; animali opersone e pu essere: Comparativo di Maggioranza; di Minoranza o di Uguaglianza.Il comparativo di Maggioranza, si forma con le particelle correlative: CCHIU. .E; CCHIU. . DO; CCHIU. . DE: O cane mio cchi piccerillo do tujo.Quando c un aggettivo; un participio o un verbo si usa CCHIU CA: E vvote cchio ddicere ca o ff. Ed ancora; per quanto riguarda i comparativi dimaggioranza: Migliore; Peggiore; Maggiore; Minore; Inferiore; Superiore; essivengono tradotti con: Cchi meglio; Cchi peggio; Cchi gruosso; Cchipiccerillo; Cchi sotto; Cchi va scio; Cchi ncoppa; Cchi auto.Il comparativo di Minoranza, si forma con le par ticelle correlative:MENO E;

    MENO DE; MENO CA:E patane so meno care de puparuole.Il comparativo di Uguaglianza si forma con le particelle correlative COMME A;TALE E QUALE A; TANTO QUANTO: Razielle tale a quale a mamma.E parliamo adesso del superlativo che pu essere relativo e assoluto.Il superlativo relativo, si forma con le particelle correlative: O CCHIU DA;A CCHIU DA; E CCHIU DA: O cane o cchi ferele e llanimale.Il superlativo assoluto, in napoletano per formare il superlativo assoluto nonsi aggiunge il suffisso ISSIMOcome in italiano; ma si utilizzano parole come

    ASSAJEe TUTTO: O nennillo st tutto nfuso. Oppure si usa ripetere laggettivoCiccillo curto curto. Spesso viene usato un al tro aggettivo per raffozzarneil significato: Giuvanne steva mbriaco fraceto.

    Aggettivo possessivoAdesso parliamo dellaggettivo possessivo; cio di quellaggettivo che indica dichi il possesso della persona, della cosa o dellanimale di cui si parla.

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    Laggettivo possessivo puo essere femminile o maschile; singolare o plurale: .| Maschile | Femminile |

    Per. | sing. | plur. | sing. | plur. |1 s. | Mio | Mieje | Mia | Meje |2 s. | Tujo | Tuoje | Toja | Toje |3 s. | Sujo | Suoje | Soja | Soje |1 p. | Nuosto| Nuoste| Nosta | Noste |2 p. | Vuosto| Vuoste| Vosta | Voste |3 p. | Lloro | Lloro | Lloro | Lloro |

    O cane mio; A puteca toja; E libbre suoje; E ccumpagne noste; O fratevuosto; A tavula lloroE facciamo qualche riflessione su quanto abbiamo detto: essi sono tuttideclinabili tranne la terza persona plurale LLORO la quale invariabile.Inoltre vanno posti sempre dopo il nome a cui si riferiscono.Gli aggettivi possessiviMIOMIAe TUJOTOJA; se si riferiscono ad un parente sipossono unire al nome posponendo i suffissi MOMA e TOTA: Patemo; Mammeta;Figliema; Figlieto; Ziteme; Nepoteta CainatemaJennereto; Nocreme; Suocreto; .Per quanto riguarda gli aggettivi possessisi PROPRIOeALTRUI; in napoletano siusa adoperare altri aggettivi che rendano lo stesso significato: Ha salutate efiglie suoje; Se fa e fatte e lLate.

    Aggettivo dimostrativoAdesso parliamo degli aggettivi dimostrativi; i quali servono a indicarequalcosa vicino o lontano rispetto a chi parla o ascolta. E incominciamo da:CHISTO. Si usa per indicare qualcosa o qualcuno che si trova vicino a chi parla;come abbiamo detto per alcuni aggettivi qualificativi come bello; brutto; buonoe altri anche CHISTO davanti ad un nome divene CHISTU: Chistu guaglione; Chistufatto; Chistu palazzo.Posso usare anche la forma aferizzata Stu: Stu guaglione; Stu palazzo. Ediviene Chistu anche davanti a Cc per dire Chistu cc. Ma se isolato lavariazione non avviene: O fatto chisto; o palazzo chisto(chiaramente nonva aferizzato) .Il plurale di CHISTO CHISTEche, se precede il nome, diviene CHISTI: Chisti

    sciuri; Chisti pate.Posso usare anche la forma aferizzata STI: Sti sciure; Sti figlie; Sti pate.Se isolato non avviene la variazione: E sciure so chiste; (chiaramente non vaaferizzato)Il singolare femminile CHESTA: Chesta femmena; naturalmente puo essereaferizzata in STA: Sta femmena. Esso invariabile: A femmena chesta; Ilplurale femminile CHESTE che davanti ad un nome diviene CHESTI: Chestiffemmene; Posso usare la forma aferizzata Sti: Sti ffemmene; Per dir: Chestesoe ffemmene.Per indicare qualcosa che si trova vicino a chi ascolta, in napoletano si usadire: CHISTU LLOCO o CHESTA LLOCA; al femminile: Qual o palazzo? chistulloco.

    Per indicare qualcuno o qualcosa che si trova lontano da chi parla e da chiascolta. in napoletano diciamo CHILLO, che diventa CHILLU davanti ad un nome:Chillu vico. Lo stesso davanti a LLdiciamo: CHILLU LL. Il plurale di CHILLOCHILLE, che davanti ad un nome diviene CHILLI:Chilli capille. Se invece isolato rimane invariato CHILLE: Qu soecammarieri? So Chille.Il femminile di CHILLO CHELLA e resta invariata anche se dopo segue un nome:Chella femmena; Qual a casa? Chella.Il plurale di CHELLA CHELLE, che se precede un nome si muta in CHELLI: Chelliffemmene.Come si potuto notare sia CHESTIche CHELLIfanno raddoppiare la consonante iniziale del nome che segue (a meno che non sia

    una S impura cio conservano la regola dellarticolo determinativo E.RIEPILOGO

    CHISTO/CHISTU CHISTE/CHISTI CHESTA CHESTE/CHESTICHISTU LLOCO CHISTI LLOCO CHESTA LLOCA CHESTI LLOCHECHILLO/CHILLU CHILLE/CHILLI CHELLA CHELLE/CHELLI

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    Aggettivi numerali

    Gli aggettivi numerali sono quelli che indicano il numero, la quantit dellepersone, animali o cose di cui si parla, si dividono in cardinali e ordinali.Gli aggettivi cardinali, cosiddetti perch sono i cardini della nostranumerazione, sono in effetti i nostri numeri.Unu, doje, tre, quatto, cinco, seje, sette, otto, nove, diece, unnece, durece,trirece, vinte, trenta, quaranta, cinquanta, sissanta, sittanta, uttanta,nuvanta, ciento, duiciento, mille, eccetera.

    Di tutti sono declinabili solo: UNU e DOJE: Tengounu ciucciu; Tengo una casa; Aggio ncuntrato duje uommene; Mangio doje mele.Ma se lanteponiamo al nome senza avere lintenzione di numerarlo, si usa comegli articoli determinativi NU e NA: Tengo nu ciuccio; Tengo na casa. Echiaramente, si aferizza davanti al nome che inizia con vocale: Aggio accattatonauciello. Tranne i nomi che iniziano con i dittongo JA, JE, JO, JU: Aggiosentuto na jastemma.

    Aggettivi ordinaliQuesti sono che indicano lordine di una serie.Essi sono: Primmo, sicondo, terzo, quarto, quinto, sesto, settimo, uttavo, nono,decemo, unnicesimo, duricesimo, triricesimio, vintesimo, trentesimo,

    quarantesimo, cientesimo, millesimo, miliunesimoecc.Essi sono declinabili, hanno un maschile, un femminile ed il plurale. Quindi laOfinale del maschile divieneAal femminile ed Eal plurale.Inoltre non si pospongono mai al nome e vogliono larticolo determinativodavanti: A primma lezzione.Ci sono poi dei sostantivi che sottindendono una serie di numeri: Nu paro eguante=2 guanti;Na pareglia e palumme=2 colombi; Nambo=2 numeri; Nu terno=3 numeri; Naquaterna=4 numeri; Na cinquina=5 numeri; A nuvena e Natale; 9 giorni cheprecedono il Natale; Na duzzina e salviette=12 tovaglioli.Ci sono ancora dei sostantivi che sottindendono approssimativamente un certonumero: Na decina e guagliune=circa 10 ragazzi; Na cinquantina e case=circa 50

    case=Nu centenaro e meliune=circa 100 milioni; Nu migliaro e perscone=circa1000 persone.

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    PRONOME

    Promomi PersonaliIl Pronome personale serve ad indicare la persona che che fa lazione. Essisono: I/J/IO=Io; TU=Tu; ISSO=Egli/Esso; ESSA=Ella/Essa; NUJE=Noi; VUJE=Voi;LORO=Essi/Esse: J canto; Tu suone; Essa abballa; Nuje sentimmo; Vuje sbattitee mmane; Loro so cuntente.I pronomi che abbiamo appena detto sono quelli che si usano come soggetto, ciocompiono o subiscono lazione del verbo. Vi sono poi i pronomi che si usano come

    complemento, e possono essere di forma tonica o di forma atona. Di forma tonicasono quelli che hanno accento proprio e sono:ME, TE, ISSO, ESSA, NUJE, VUJE,LORO.Come si pu notare, tranne i primi due, cio ME e TE, sono gli stessi chevengono usati come soggetto, solo che in napoletano sono sempre preceduti dallapreposizione: Hanno sparlato e (di) me. Se sono preceduti dalle preposizioniA(a), CU (con) PE (per) raddoppiano la consonante iniziale: Aspiette a MME;Nzieme cu TTE; Fallo pe NNUJE; Dico a VVUJE; Statte cu LLORO. I pronomiMEeTEpreceduti dalla preposizione CUspesso sono trasformati inMMICOe TTICO.Esaminiamo adesso i pronomi di forma atona, cio quei pronomi personali usaticome complemento, ma che si appoggiano per laccento alle parole che liaccompagnano, essi sono in effetti particelle pronominali: ME, TE, A(la),

    O(lo), CE,VE, E(le) e precedono il verbo: Me chiammano; Te vonno A cercano;O vattano; CE dicono; VE danno; E pigliano. Quando invece seguono il verbonelle forme INFINITO, GERUNDIO, IMPERATIVO, queste particelle formano con essouna sola parola: Vulesse vasarTE; GuardannoLA faccia; ScriveME na lettera;DicennoVE sti ccose. In alcuni casi, i questa unione tra il verbo e laparticella, questa raddoppia la consonante iniziale: Dimme chillu fatto. Ci sonopoi le particelle composte con lo articolo :MA, MO, ME; TA, TO, TE;SA, SO, SE; CEA, CEO, CE; VA, VO, VE: Chille vascuotte memagnaje j. C poi la forma atona NE che pu significare sia DI CIse riferitaa cosa che DI LEI se riferito a persona:E stu fatto ne parlano tutte e giurnale; C ancora la forma atona di SE, chesi usa come pronome riflessivo: Se sta vestenno. Se invece precede LO, LA, LI,

    LEsi scriver: SO pigliaje;E ancora a proposito di SE, per dire da sediciamo: a pe issoo a pe essa.

    PRONOMI RELATIVII pronomi relativi sono quei pronomi che, oltre a sostituire i nomi, mettono duemessaggi in relazione tra loro. In napoletano sono: CA, CHE, e CHI essi sonoindeclinabili: levera CAcresce lellera; E ffronne CHEspontano so verde;Si pu usare indifferentemente sia CA che CHE, per nel caso in cui vogliosottindendere la parola COSAdevo usare CHE: Che staje dicenno?Invece, nel caso in cui non sottindendo la parola cosa dir: E pparole ca stajedicenno. I pronomi relativi CHEo CA, davanti a parola che inizia con vocale, siapocopa: A lettera caggio scritto. Il pronome relativo CHI pu essere usatoanche come pronome, per cui si dice misto: Chi me v bbene, appriesso me vene.Le locuzioni: A CUI, DI CUI, AL QUALE, DEL QUALE, COL QUALE, PER IL QUALE, innapoletano non hanno un corrispondente, per cui si costruisce la frase in mododa renderne bene il significato: O miereco channo dato a stu malato partuto.

    Pronomi infinitiI pronomi indefinitisono quelli che indicano in modo impreciso e vagamente, laqualit e quantit di persone, animali o cose.Tra gli indefiniti, alcuni vengono usati soltanto come pronomi: UNO, QUACCUNO,QUACCHEDUNO, OGNUNO, NIENTE, QUALSIASI: Quaccheduno parla, ma nun capisceniente; Ognuno vo vencere; Chillo nun vo sap niente. Altri soltanto comeaggettivi: QUALUNQUE, OGNE, QUACCHE: Fermate quacche minuto;Ogne scarrafone bello a mamma soja; Qualunque vestito le st buono. Altriindefiniti possono essere usati sia come pronomi che aggettivi:NISCIUNO, POCO,TROPPO, PARICCHIO, TUTTO, CIERTO, TANTO, QUANTO, ATO: Nisciuno se po f masto;Cierte guagliune alluccavano.

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    Alcuni indefiniti sono indeclinabili:NIENTE, OGNE, ASSAJE, QUACCHE, QUALUNQUE,QUACCOSA: Ogne femmena e ogne masculo. Quelli che terminano con UNO hanno ilfemminile ma non il plurale, essi sono: UNO/UNA; NISCIUNO/NISCIUNA;QUACCUNO/QUACCUNA; QUACCHEDUNO/QUACCHEDUNA; OGNUNO/OGNUNA: Ognuna se vommaret, ma quaccheduna rummane zetella.Alcuni altri sono declinabili, cio hanno il maschile, il femminile, ilsingolare ed il plurale:POCO, TROPPO, TUTTO, PARICCHIO, TANTO, QUANTO, CIERTOATO: Tengo poco tiempo;Passe troppi guaje; Cierti marit.

    Ronomi interrogativi e esclamativiI pronomi interrogativi sono detti cos perch introducono una domanda, essisono: CHI, CHE, QUALE, QUANTO e possono essere usati anche come pronomiesclamativi.CHI, viene usato solo come pronome di persona ed invariabile: Chi canta?CHE anchesso un pronome invariabile ma sottintende la parola cosa: Che vuo?Altri interrogativi, usati anche come esclativi sono QUALEe QUANTO, che possonoessere sia aggettivi che pronomi e sono variabili: Quala canzone canti? Quantascostumatezza! Quante nne canusce?

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    VERBOAdesso iniziamo a parlare del Verbo, parte essenziale di ogni periodo, in quantoesprime il significato dellazione che si compie.

    Verbi ausiliariIniziamo dai verbi ausiliari. cio da quei verbi che aiutano gli altri verbi aformare i tempi composti, e sono, come sappiamo ESSERE ed AVERE. Iniziamodallausiliare ESSERE. Lausiliare Essere usato per formare: la coniugazionepassiva dei verbi transitivi: Jsongo amato. I tempi composti di molti verbi

    intransitivi che indicano movimento o stato: Si tu fusse partuto(MOVIMENTO);Site crisciute (STATO). I tempi composti dei vermi riflessivi: Ve sitescucciate. I tempi composti dei verbi impersonali: S ditto.La coniugazione passiva dello stesso verbo Essere: Simme state. Spesso il verboEssere viene sostituito dai verbi VENIRE, ANDARE: Chillo venette acciso; Eccarte noste so ghiute sperze;

    VERBO ESSEREMODO INDICATIVO

    Presente: songo/so; s; ; simmo; site; songo/so.Passato prossimo: songo/so stato; s stato; stato/a; simmo state; site state;songo/so state.

    Imperfetto: ero; ire; era; eremo; ireve; ereno.Trapassato prossimo: ero stato; ire stato; era stato/a; eremo state; ireve

    tate.state; ereno sPassato remoto: fuje; fuste; fuje; fusteve; fujeno.Trapassato remoto: non si usaFuturo semplice: sarraggio; sarraje; sarr; sarrammo; sarrate.Futuro anteriore: sarraggio stato; sarraje stato;sarr stato/a; sarrammo state; sarrate state; sarranno state.

    MODO CONGIUNTIVOPresente: songo; s; ; simmo; site; songo.

    Passato: songo stato; s stato; stato/a; simmo state; site state; songo state.Imperfetto: fosse; fusse; fosse; fossemo; fusseve; fosseno.Trapassato: fosse stato; fusse stato; fosse stato; fossemo state; fusseve state;fosseno state.

    MODO CONDIZIONALEPresente: sarria; sarrisse; sarria; sarriamo; sarrisseve; sarriano.Passato: sarria stato; sarrisse stato; sarria stato/a; sarriamo state:sarrisseve state; sarriano state.

    MODO IMPERATIVOSi usa solo nella seconda persona singolare e nella prima e seconda personaplurale, ma utilizzando lausiliareAVPresente: ha essere tu; avimma essere nuje; avita essere vuje.

    MODO INFINITOPresente: Essere.Passato: Essere stato.

    MODO GERUNDIOPresente: Essenno.Passato: Essenno stato.

    MODO PARTICIPIOPresente: non esiste.Passato: Stato.

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    VERBO AVAdesso parliamo del verbo AVERE, che usato per formare: i tempi composti deiverbi transitivi attivi: Nuje avimmo viste. I tempi composti di alcuniintransitivi che indicano moto: Aggio curruto. I tempi composti di alcuniintransitivi che indicano unattivit del corpo o dello spirito: Isso hadurmuto.

    MODO INDICATIVOPresente: aggio; haje/h; ave; avimmo; avite; aveno.

    Passato prossimo: aggio avuto; haje/h avuto; aveavuto; avimmo avuto; avite avuto; aveno avuto.Imperfetto: avevo; avive; aveva; avvemo; avveve, avveno.Trapassato prossimo: avevo avuto; avive avuto: aveva avuto; avvemo avuto;avveve avuto; avveno avuto.Passato remoto: avette; aviste; avette; avttemo; aVsteve; avtteno/avttero.Trapassato remoto: non si usa.Futuro semplice: avarraggio; avarraje; avarr; avarrammo; avarrate; avarranno.Futuro anteriore: avarraggio avuto; avarraje avuto; avarr avuto; avarrammoavuto; avarrate avuto; avarranno avuto.

    MODO CONGIUNTIVOPresente: avesse; haje/h; ave; avimmo; avite; aveno.Passato: avesse avuto; haje/h avuto; ave avuto; avimmo avute; avite avuto;aveno avuto.Imperfetto: avesse; avisse; avesse; avessemo; avisseve; avesseno.Trapassato: avesse avuto; avisse avuto; avesse avuto; avessemo avuto; avisseveavuto; avesseno avuto.

    MODO CONDIZIONALEPresente: avarria; avarrisse; avarria; avarriamo; avarrisseve; avarriano.Passato: avarria avuto; avarrisse avuto; avarria avuto; avarriamo avuto;avarrisseve avuto; avarriano avuto.

    MODO IMPERATIVOSi usa solo nella seconda persona singolare e nella prima e seconda personaplurale.Presente: agge tu; avimmo nuje; aggiate vuje.

    MODO INFINITOPresente: av.Passato: av avuto.

    MODO GERUNDIOPresente: avenno.

    Passato: avenno avuto.

    MODO PARTICIPIOPresente: non esistePassato: avuto.Sempre per quanto riguarda il verbo AV, bisogna aggiungere che per quantoriguarda il PRESENTE e il PASSATO dellINDICATIVO e CONGIUNTIVO: per la 2^persona singolare si usa sempre di pi la forma H al posto del pi correttoHAJE; mentre per la 3^ persona singolare, stanno diventando sempre pi comune leforma italianizzate HAal posto del pi correttoAVEe HANNOal posto diAVENO.

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    Verbi regolariAdesso parliamo dei verbi regolari questi si dividono secondo la coniugazione.Iniziamo dalla 1^ che comprende tutti i verbi che finiscono con e che initaliano finiscono conAREcome:AM; PARL; GUARDed iniziamo con il:

    VERBO CANTMODO INDICATIVO

    Presente: canto; cante; canta; cantammo; cantate; cantano.Passato prossimo: aggio cantato; haje/h cantato; ave cantato; avimmo cantate;

    ate; aveno cantate.avite cantImperfetto: cantavo; cantave; cantava; cantavamo; cantaveve; cantaveno.Trapassato prossimo: avevo cantato; avive cantato; aveva cantato; avvemocantate; avveve cantate; avveno cantate.Passato remoto: cantaje; cantaste; cantaje; cantajemo; cantasteve; cantajeno.Trapassato remoto: non si usa.Futuro semplice: cantarraggio; cantarraje; cantarr; cantarrammo; cantarrate;cantarranno.Futuro anteriore: avarraggio cantato; avarraje cantato; avarr cantato;avarrammo cantate; avarrate cantate; avarranno cantate.

    MODO CONGIUNTIVO

    Presente: canto; cante; canta; cantammo; cantate; cantate.Passato: aggio cantato; h cantato; ha cantato; avimmo cantate; avite cantate; hanno cantate.Imperfetto: cantasse; cantasse; cantasse; cantassemo; cantasseve; cantasseno.Trapassato: avesse cantato; avisse cantato; avesse cantato; avessemo cantate;avisseve cantate; avesseno cantate.

    MODO CONDIZIONALEPresente: cantarria; cantarrisse; cantarria; cantarriamo; cantarrisseve;cantarriano.Passato: avarria cantato; avarrisse cantato; avarria cantato; avarriamo cantate;avarrisseve cantate; avarriano cantate.

    MODO IMPERATIVOSi usa solo nella seconda persona singolare e nella prima e seconda personaplurale.Presente: canta tu; cantammo nuje; cantate vuje.

    MODO INFINITOPresente: cant.Passato: av cantato.

    MODO GERUNDIOPresente: cantanno.

    Passato: avenno cantato.

    MODO PARTICIPIOPresente: non esiste. Passato: cantato.

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    Adesso passiamo alla 2^ coniugazione, cio quei verbi che finiscono in EREatonocome:VEVERE; DECIDERE; SBATTERE; vediamo il

    VERBO SPARTEREMODO INDICATIVO

    Presente: sparto; sparte; sparte; spartimmo; spartite; sparteno.Passato prossimo: aggio spartuto; haje/h spartuto; ha spartuto; avimmo

    avite spartute; hanno spartute.spartute;Imperfetto: spartevo; spartive; sparteva; spartvemo; spartveve; spartveno.

    Trapassato prossimo: avevo spartuto; avive spartuto; aveva spartuto; avvemospartute; avveve spartute; avveno spartute.Passato remoto: spartette; spartiste; spartette;spartttemo; spartsteve; sparttteno.Trapassato remoto: non si usa.Futuro semplice: spartarraggio; spartarraje; spartarr; spartarrammo;spartarrate; spartarranno.Futuro anteriore: avarraggio spartuto; avarraje spartuto; avarr spartuto;avarrammo spartute; avarrate spartute; avarranno spartute.

    MODO CONGIUNTIVO

    Presente: sparte; sparte; sparte; spartimmo; spartite; sparteno.Passato: aggio spartuto; haje/h spartuto; ha spar tuto; avimmo spartute; avitespartute; aveno spartute.Imperfetto: spartesse; spartisse; spartesse; spartessemo; spartisseve;spartesseno.Trapassato: avesse spartuto; avisse spartuto; avesse spartuto; avessemospartute; avisseve spartute; avesseno spartute.

    MODO CONDIZIONALEPresente: spartarria; spartarrisse; spartarria; spartarriamo; spartarrisseve;

    riano.spartarPassato: avarria spartuto; avarrisse spartuto; avarria spartuto; avarriamo

    spartute; avarrisseve spartute; avarriano spartute

    MODO IMPERATIVOSi usa solo nella seconda persona singolare e nella prima e seconda personaplurale.Presente: sparte tu; spartimmo nuje; spartite vuje

    MODO INFINITOPresente: spartere.Passato: av spartuto

    MODO GERUNDIO

    Presente: stpartenno.Passato: avenno spartuto.

    MODO PARTICIPIOPresente: spartente (non si usa).Passato: spartuto

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    Parliamo infine dei verbi regolari della 3^ coniugazione, quelli che finisconocon la ed in italiano terminano in IREcome:ASC; SAGL;ARAP; vediamo il

    VERBO PARTMODO INDICATIVO

    Presente: parto; parte; parte; partimmo; partite; parteno.Passato prossimo: sopartuto; s partuto; partuto; simmo partute; site

    ongo partute.partute; sImperfetto: partevo; partive; parteva; partvemo; partveve; partveno.

    Trapassato prossimo: ero partuto; ire partuto; era partuto; remo partute; revepartute; reno partute.Passato remoto: partette; partiste; partette; partttemo; partsteve;parttteno.Trapassato remoto: non si usa.Futuro semplice: partarraggio; partarraje; partarr; partarrammo; partarrate;partarranno.Futuro anteriore: sarraggio partuto; sarraje partuto; sarr partuto; sarrammopartute; sarrate partute; sarranno partute.

    MODO CONGIUNTIVOPresente: parto; parte; parte; partimmo; partite; parteno.

    Passato: songo partuto; s partuto; partuto; simmo partute; site partute;ute.songo part

    Imperfetto: partesse; partisse: partesse; partessemo; partisseve; partesseno.Trapassato: fosse partuto; fusse partuto; fosse partuto; fssemo partute;fsseve partute; fsseno partute.

    MODO CONDIZIONALEPresente: partarria; partarrisse; partarria; partarriamo; partarrisseve;

    iano.partarrPassato: sarria partuto; sarrisse partuto; sarria partuto; sarriamo partute;sarrisseve partute; sarriano partute.

    MODO IMPERATIVOSi usa solo nella seconda persona singolare e nella prima e seconda personaplurale.Presente: parte tu; partimmo nuje; partite vuje.

    MODO INFINITOPresente: part.Passato: essere partuto.

    MODO GERUNDIOPresente: partenno.Passato: essenno partuto.

    MODO PARTICIPIOPresente: non esiste.Passato: partuto

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    Vi sono poi dei verbi regolari che conservono le stesse desinenze dellaconiugazione a cui appartengono, ma hanno delle piccole variazioni nel tema, neitempi dellINDICATIVO, del CONGIUN TIVOe dellIMPERATIVO.

    1^ CONIUGAZIONE 1 ESEMPIO PURTTema del verbo PURT. Per nellIndicativo e nel Congiuntivo Presente fa:Porto; puorte; porta; purtammo; purtate; portano. Lo stesso nellImperativo:Puorte tu; Purtammo nuje; Purtate vuje

    1^ CONIUGAZIONE 2 ESEMPIO SUNNTema del verbo SUNN. Per nellIndicativo e nel Congiuntivo Presente fa:Sonno; suonne; sonna; sunnammo; sunnate; sonnano. Lo stesso nellImperativo:Suonne tu; Sunnammo nuje; Sunnate vuje

    1^ CONIUGAZIONE 3 ESEMPIO TREMMTema del verbo TREMM. Per nellIndicativo e nel Congiuntivo Presente fa:Tremmo; triemme; tremma; tremmammo; tremmate; tremmano. Lo stessonellImperativo: Triemme tu; Tremmammo nuje; Tremmate vuje.E cos tanti altri verbi regolari di 1^ coniugazione come: Rest; Avut; Cunt;Juc; Aspett; Accunci; Appuj; Arrubb...

    2^ CONIUGAZIONE 1 ESEMPIO CORRERETema del verbo CORR. Per nellIndicativo e nel Congiuntivo Presente fa:Corro; curre; corre; currimmo; currite; corrono. Lo stesso nellImperativo:Curre tu; Currimmo nuje; Currite vuje.

    2^ CONIUGAZIONE 2 ESEMPIO VOLLERETema del verbo Voll. Per nellIndicativo e nel Congiuntivo Presente fa:Vollo; vulle; volle; vullimmo; vullite; vollono. Lo stesso nellImperativo:Vulle tu; Vullimmo nuje; Vullite vuje

    2^ CONIUGAZIONE 3 ESEMPIO METTERETema del verbo Mett. Per nellIndicativo e nel Congiuntivo Presente fa:

    Metto; miette; mette; mettimmo; mettite; mettono. Lo stesso nellImperativo:Miette tu; Mettimmo nuje; Mettite vuje.E cos tanti altri verbi regolari di 2^coniugazione come: Pognere; Appennere;Torcere; Rompere; Vencere; Spremmere; Stennere; Annasconnere....

    3^ CONIUGAZIONE 1 ESEMPIODURMTema del verbo DURM. Per nellIndicativo e nel Congiuntivo Presente fa:Dormo; duorme; dorme; durmimmo; durmite; dormono. Lo stesso nellImperativo:Duorme tu; Durmimmo nuje; Durmite vuje

    3^ CONIUGAZIONE 2 ESEMPIO SENTTema del verbo Sent. Per nellIndicativo e nel Congiuntivo Presente fa:

    Sento; siente; sente; sentimmo; sentite; sentono. Lo stesso nellImperativo:Siente tu; Sentimmo nuje; Sentite vuje

    3^ CONIUGAZIONE 3 ESEMPIO SUFFRTema del verbo Soffr. Per nellIndicativo e nel Congiuntivo Presente fa:Soffro; suoffre; soffre; suffrimmo; suffrite; soffrono. Lo stesso nelloImperativo: Suffre tu; Suffrimmo nuje; Suffrite vuje.E cos tanti altri verbi regolari di 3^ coniugazione come: Serv; Vest....

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    VERBI IRREGOLARIVi sono poi, i verbi irregolari, cio quei verbi che nel tema o nelle desinenze,non rispecchiano la coniugazione a cui appartengono.I verbi irregolari di 1^ Coniugazione sono: D(Dare); FA(Fare); ST(Stare).Prendiamo come esempio la coniugazione del

    VERBO DMODO INDICATIVO

    Presente: dongo; daje; d; dammo; date; danno.

    Passato prossimo: aggio dato; haje/h dato; ave dato; avimmo date; avite date;aveno date.Imperfetto: devo; dive; deva; devemo; diveve; deveno.Trapassato prossimo: avevo dato; avive dato; aveva dato; avvemo date; avvevedate; avveno date.Passato remoto ette; diste; dette; dettemo; disteve; detteno.: dTrapassato remoto: non si usa.Futuro semplice: darraggio; darraje; darr; darrammo; darrate; darranno.Futuro anteriore: avarraggio dato; avarraje dato; avarr dato; avarrammo date;avarrate date; avarranno date.

    MODO CONGIUNTIVO

    Presente: dongo; daje; d; dammo; date; danno.Passato: aggio dato; h dato; ha dato; avimmo date;avite date; hanno date.Imperfetto: desse; disse; desse; dessemo; disseve; desseno.Trapassato: avesse dato; avisse dato; avesse dato;avessemo date; avisseve date; avesseno date.

    MODO CONDIZIONALEPresente: darria; darrisse; darria; darriamo; darrisseve; darriano.Passato: avarria dato; avarrisse dato; avarria dato; avarriamo date; avarrissevedate; avarriano date.

    MODO IMPERATIVOSi usa solo nella seconda persona singolare e nella prima e seconda personaplurale.Presente: daje tu; dammo nuje; date vuje.

    MODO INFINITOPresente: dPassato: av dato.

    MODO GERUNDIOPresente: danno.Passato: avenno dato

    MODO PARTICIPIOPresente: non esiste.Passato: dato.

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    Di 2^ coniugazione, sono numerosi i verbi irregolari come: TEN(Tenere);VUL(Volere); SAP (Sapere); PUT(Potere) e tanti altri. Esaminiamo il verboTen, che in napoletano viene spesso usato in sostituzione del verbo AVERE:Tengo famma; ecc

    VERBO TENMODO INDICATIVO

    Presente: tengo; tiene; tene; tenimmo; tenite; tenenoPassato prossimo: aggio tenuto; haje/h tenuto; ha tenuto; avimmo tenute; avite

    nno tenute.tenute; haImperfetto: tenevo; tenive; teneva; tenvemo; tenveve; tenveno.Trapassato prossimo: avevo tenuto; avive tenuto; aveva tenuto; avvemo tenute;avveve tenute; avveno tenutePassato remoto: tenette; teniste; tenette; tenttemo; tensteve; tentteno.Trapassato remoto: non si usa.Futuro semplice: tenarraggio; tenarraje; tenarr; tenarrammo; tenarrate;tenarranno.Futuro anteriore: avarraggio tenuto; avarraje tenuto; avarr tenuto; avarrammotenute; avarrate tenute; avarranno tenute.

    MODO CONGIUNTIVO

    Presente: tengo; tiene; tene; tenimmo; tenite; tenenoPassato: aggio tenuto; haje/h tenuto; ha tenuto; avimmo tenute: avite tenute;aveno tenute.Imperfetto: tenesse; tenisse; tenesse; tenessemo; tenisseve; tensseno.Trapassato: avesse tenuto; avisse tenuto; avesse tenuto; avessemo tenute;avisseve tenute; avesseno tenute.

    MODO CONDIZIONALEPresente: tenarria; tenarrisse; tenarria; tenarriamo; tenarrisseve; tenarriano.Passato: avarria tenuto; avarrisse tenuto; avarria tenuto; avarriamo tenute;avarrisseve tenute; avarriano tenute.

    MODO IMPERATIVOSi usa solo nella seconda persona singolare e nella prima e seconda personaplurale.Presente: tiene tu; tenimmo nuje; tenite vuje.

    MODO INFINITOPresente: ten.Passato: av tenuto.

    MODO GERUNDIOPresente: tenenno.Passato: avenno tenuto

    MODO PARTICIPIOPresente: non si usa. Passato: tenuto.

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    Parliamo infine dei verbi irregolari della 3^ coniugazione, quelli che innapoletano finiscono con la come: J(ANDARE); VEN (VENIRE)ecc.

    VERBO JMODO INDICATIVO

    Presente: vaco; vaje; va; jammo; jate; vanno.Passato prossimo: sojuto; s juto; juto; simmo jute; site jute; songo jute.Imperfetto: jevo; jve; jeva; jvemo; jveve; jveno.Trapassato prossimo: ero juto; ire juto; era juto; remo jute; jreve jute; reno

    jute.Passato remoto: jette; jste; jette; jttemo; jsteve; jtteno.Trapassato remoto: non si usa.Futuro semplice: jarraggio; jarraje; jarr; jarrammo; jarrate; jarranno.Futuro anteriore: sarraggio juto; sarraje juto; sarr juto; sarrammo jute;sarrate jute; sarranno jute

    MODO CONGIUNTIVOPresente: vaco; vaje; v; jammo: jate; vanno.Passato: songo juto; s juto; juto; simmo jute; site jute; songo jute.Imperfetto: jesse; jsse; jesse; jessemo; jsseve; jesseno.Trapassato: fosse juto; fusse juto; fosse juto; fssemo jute; fsseve jute;

    fsseno jute.

    MODO CONDIZIONALEPresente: jarria; jarrisse; jarria; jarriamo; jarrisseve; jarriano.Passato: sarria juto; sarrisse juto; sarria juto; sarriamo jute; sarrissevejute; sarriano jute.

    MODO IMPERATIVOSi usa solo nella seconda persona singolare e nella prima e seconda personaplurale.Presente: vaje tu ; jammo nuje ; jate vuje.

    MODO INFINITOPresente: jre.Passato: essere juto.

    MODO GERUNDIOPresente: jenno.Passato: essenno juto

    MODO PARTICIPIOPresente: non esiste.Passato: Juto

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    AVVERBIOGli avverbi sono quelle parole poste accanto al verbo a cui aggiungonodeterminazione di tempo, di luogo, di qualit, di quantit, e sono una parteinvariabile del discorso. Oltre agli avverbi ci sono le locuzioni avverbiali,cio delle espressioni formate da pi parole che danno vivacit ed evidenzia aldiscorso. Gli avverbi si dividono in avverbi di:MODO; AFFERMAZIONE; NEGAZIONE;DUBBIO; TEMPO; LUOGO; QUANTITA.

    Avverbi di modo:

    Molti di essi si formano aggiungendo al corrispondente aggettivo qualificativoil suffissoMENTE: I venarraggio certamente.Altri avverbi di modo sono: MALE, BENE, BUONO, ACUSS, NZIEME, ALLERTA....Chillo parla BUONO; Bicienzo s fatto male; Nuje stamme nzieme; Nun faaccuss; Voglio st allerta.C da dire che sia lavverbioALLERTAcheACCUSSspesso vengono usati ripetutiper rafforzarne il significato: Comme te siente? accuss accuss (n troppobene, n troppo male); Chille, Giuanne dorme allerta allerta(per intendere un

    dormentato).tipo adACCUSSspesso in napoletano si usa per intendere QUINDI, PERCI: A maesta nceo spiecaje nata vota. e accuss (quindi)Pascale capette.C poi lavverbio di modo COMMEche viene usato sia nelle frasi interrogative

    che esclamative: Comme staje? Comme s scurbuteco! Inoltre COMMEquando usatoper indicare un paragone, a differenza dellitaliano, sempre seguito dallapreposizione semplice A. Infatti in italiano diciamo: Mario alto comeGiovanni. In napoletano invece: Mario auto comma Giuanne.Adesso qualche locuzione avverbiale di modo: ALLINTRASATTO, TUTTO NZIEME;(improvvisamente); A MMANESE (a portata di mano); A ZEFFUNNO(abbondantemente)A SMERZA (alla rovescia); A SPARTATA (separatamente); SCIUSCIU (mediocramente); E SPIGHETTO (di traverso); NCOPPO FATTO(inflagrante); A CORE A CORE (in intimit); N ATU TANTO (molto meglio); BENE O

    MALE(alla men peggio).

    Avverbi di affermazioneSono: SI, CERTO, CERTAMENTE, OVERO, OVERAMENTE, SICURO, SICURAMENTE...C dadire qualcosa per lo avverbio SI. Quando dato in risposta ad un interrogativo,sostituisce da solo unintera frase Staje sturianne? Si(sto studiando). Unitoalla parola signore, da luogo alla forma SISSIGNOREe GNORS(forma aferizzatadi signors). Preceduto dalla congiunzione Eha significato ironico: E si, io mespusavo a isso! Per rafforzare laffermazione si usa anche ripetere SI SI:Vulimmo asc? Si, si. C poi la forma SINE che ormai poco usata.

    Avverbi di negazioneIn napoletano sonoNOeNUN: Nun gh vicino e llastre; Saje nat? No! (non sonuotare). Quindi anche ilNO, come il SI, in risposta ad un interrogativosostituisce una frase intera. Anche ilNO, unito alla parole signore, da luogoalla formaNOSSIGNOREeGNORN(forma aferizzata di signorn. E c anche laforma ormai in disuso diNONE.

    Avverbi di dubbiIn napoletano sono: FORSE, QUASE: Forse te lhaje sunnato; So quase (circa) ecinco. Spesso si usano ripetuti per raffozzarli: Forse forse aggi a part;Quase quase me ne vaco.

    Avverbi di tempoSono quelli che servono ad indicare un situazione temporale. Esistono nelle treforme: PASSATA, PRESENTE, FUTURA.Forma passata: PRIMMA, AJERE, AUTROJERE, TANNO: O miereco venuto primma;Pascale ajere partuto; Bicienzo turnaje lautrojere; Tanno nun ghievo ascola.Forma presente: STAMMATINA, OGGE, SUBBETO, NCANNO, MO. Gli ultimi tre spessovengono ripetuti per raffozzarne il significato: Mammete se n asciuta mo

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    mo(proprio ora); Fallo subbeto subbeto (immediatamente); venuto ncannoncanno (allultimo istante).Forma futura: DIMANE, DOPPORIMANE, DOPPO, PO: Dimane vengo addu te; Totore torna dopporimane; Isso doppo se ne va; Po cepenzammo.Altri avverbi di tempo sono: QUANNO, SPISSO, PRIESTE, TARDE, MAJE. SEMPE,

    AMPRESSA. E anche questultimo viene spesso ripetuto per raffozzarne ilsignificato: Ampressa ampressa(rapidamente). Lavverbio, quand unito a maje,forma la locuzione avverbiale QUANNO MAJE, che si usa nelle forme interrogative

    ed esclamative: Quanno maje s visto nu fatto e chisto! Altre locuzioniavverbiali di tempo: PRIMME M (immediatamente); OGGE A OTTO (modo dipagamento rateale); A TANNO (dallora); AJERE O JUORNO (Ieri pomeriggio) ASEMMANA CHE TRASE(la prossima settimana); A CHE MUNNO MUNNO(da sempre); ORAE MUMENTO (continuamente); A LURDEMO (alla fine); MPIZZO MPIZZO (allultimominuto); FRIENNO MAGNANNO (velocemnte); TANNO TANNO(nello stesso istante).

    Avverbi di luogoGli avverbi di luogo servono ad indicare un luogo: ADD, CC, LL, SOTTO,NCOPPA, VICINO, LUNTANO, NNANZO, ARETO, ATTUORNO, FORA, DINTO, MMIEZO,NCUOLLO, ecc.Spesso alcuni di questi avverbi danno luogo a locuzioni avverbiali per rendere

    meglio lidea del luogo: LL SOTTO(gi in quel luogo); CC VICINO(nei pressi);CC NNANZE(qui davanti); LL FORA(fuori quel luogo); SOTTO SOTTO(in fondo);ABBASCIO ABBASCIO (gi, gi); NNANZE NNANZE (in prima fila); LL PE LL,(immediatamente)A VIA E COPPA(verso sopra); A VIA E SOTTO(verso sotto); APARTE E DINTO (allo interno); A VIA E FORA (allesterno); SOTTO E NCOPPA(sottosopra); NTRIRECE(in mezzo); JESCE DINTO(vieni dentro).

    Avverbi di quantitQuesti avverbi servono ad indicare la quantit: POCO, TANTO, TROPPO, ASSAJE,

    NIENTE, APPENA, CCHI. Le locuzioni avverbiali di quantit: POCO POCO(minimaquantit);ASSAJE ASSAJE(moltissimo);APPENA APPENA(quasi niente);NIENTE

    NIENTE(per caso); POCO E NIENTE(quasi nulla);A POCO A VOTA (lentamente);NU

    POCO SUPIERCHIOun poco di pi); PE SENZA NIENTE(gratis); COSA E POCO(cosasenza valore); PE POCO(a basso costo); PUCURILLO PUCURILLO(un pochino); CCHI

    ASSAJE(di pi); CCHI POCO(di meno).

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    PREPOSIZIONILe preposizioni sono quelle paroline che poste prima di un nome o un verboallinfinito servono a indicare le funzioni che le parole compiono nelmessaggio, e sono una parte invariabile del discorso. Senza le preposizioni unafrase non avrebbe senso, ma sarebbe un elenco di vocaboli: Chesti ccase soePascale. La preposizione E(di) serve ad indicare la relazione di possesso traPascale e Ccase.Le preposizioni si dividono in proprie, improprie e locuzioni prepositive. Lereposizioni proprie si suddividono in semplici ed articolate.p

    Preposizioni semplici

    Le preposizioni semplici sono otto: DE(di);A(a); DAda); DINTO(in); CU(con);NCOPPA(su); PE(per); NTRA(tra o fra).La preposizione DE, che risponde alle domande: DI CHI? DI CHE COSA? , si apocopae diventa D davanti a parole che iniziano con vocale: Nu vaso dammore. Siaferizza e diventa Edavanti a parole che iniziano per consonanti: Na refola eviento. Quando dopo la preposizione DEc un sostantivo che inizia con vocaleatona, la preposizione pu essere eliminata: O mese AbbrileLa preposizione A, che risponde alle domande: A CHI? COME? CHE COSA? , ha laparticolarit di far raddoppiare la consonante iniziale della parola seguente:Sto venenno a coppo Pusilleco a ppere

    La preposizione DA, risponde alle domande: DA CHI DA DOVE? DA CHE COSA? vieneusata quasi sempre nella forma aferizzata A: Zeza sta venenno a Melito.La preposizione DINTO, risponde alle domande: DOVE? IN CHE COSA? quando precedeuna parola che inizia per consonante spesso viene assorbita da essaaferizzandone la parola: Ncielo. Per motivi fonetici, davanti a parole cheiniziano per M, B, P la N iniziale si trasforma in M: Mmano; Mpellicciato;Mbarcone. Negli altri casi si pu aferizzare: INTOo apocopare DINTo infineaferizzare ed apocopare INT.La preposizione CU, risponde alle domande: CON CHI? CON CHE COSA? lo abbiamo gidetto parlando dei pronomi, se precede un pronome personale gli fa raddoppiarela consonante iniziale.La preposizione NCOPPA, risponde alla domande SU CHI? SU CHE COSA? latraduzione della preposizione italiana suinesistente in napoletanoLa preposizione PE che risponde alle domande PER CHI? PER CHE COSA? in casopreceda una parola che inizia con vocale viene apocapata in P.La preposizione NTRA che risponde alla domande TRA CHI? IN MEZZO A CHE COSA? innapoletano viene scarsamente usata.

    Preposizioni articolateLe preposizioni semplici sguite da un articolo determinativo danno vita, initaliano, alle preposizioni articolate, in napoletano ci non avviene. In quantoLarticolo rimane sempre staccato dalla preposizione, vediamo in questospecchietto come si usano.| PREP. | ART. O | ART.+A | ART.+E | ART+LL || DE | DO | DA | DE | DE || | | | | || A | A O | A A | A E | A E || | | | | || DA | DO | DA | DE | DE || | | | | || DINTO | DINTO | DINTA | DINTE | DINTE || | | | | || CU | CU O | CU A | CU E | CU E || | | | | ||NCOPPA|NCOPPO|NCOPPA|NCOPPE|NCOPPE|| | | | | || PE | PO | PA | PE | PE || | | | | |

    Preposizioni improprieCi sono poi le preposizioni improprie, che hanno

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    un loro significato e molte di esse possono essere avverbi o aggettivi usati in funzione di preposizioni. Esse sono: PRIMMA;DOPPO; SOTTO; FORA; ADDERETO; ANNANZE; LUNTANO; VICINO; NZIEME. Queste dannovita alle LOCUZIONI PREPOSITIVE che sono espressioni formate da una preposizioneimpropria seguita da una preposizione propria: Primma e accumminci; Doppo allate; sotto a nu pergulato; nnanze a o vico; Fora a o vascio; Addereto a opurtone; Nzieme cu ttico; Luntano a Napule; Vicino a o mare.

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    CONGIUNZIONILe congiunzioni servonoad unire due o pi parole o periodi. Esse si dividono inCOORDINATIVE, se accostano tra di loro due proposizioni, ognuna delle qualipotrebbe stare da sola, e SUBORDINATE, se mettono in dipendenza una proposizioneda un'altra.

    Congiunzioni coordinativeLe congiunzioni coordinative si suddividono in: COPULATIVE, DISGIUNTIVE,

    AVVERSATIVE, ESPLICATIVE, CONCLUSIVE, CORRELATIVE, CONDIZIONALI, CONCESSIVE,

    COMPARATIVE, INTERROGATIVE.Le COPULATIVE, cio che uniscono, possono essereAFFERMATIVEeNEGATIVE, essesono: PURE, N, MANCO, NEPPURE, E: Stu nennillo magna e dorme. Nun saje nientee manco vuo sturia.Le DISGIUNTIVE, uniscono proposizioni dove c unalternativa: O, OPPURE,OVVEROSSIA: O te magne sta menesta, o te vutte pa fenesta.Le AVVERSATIVE contrappongono dei termini o proposizioni: MA, PER, EPPURE:Tutte a vonno ma nisciuno sa piglia.Le ESPLICATIVE, spiegano qualcosa detto precedentemente: CIO, NFATTE: Cc ovino buono, nfatte sta cantina sempe chiena.Le CONCLUSIVE introducono una proposizione come conclusione di unaltra: PIRCI,DUNQUE, ALLORA: Nun vo j a scola, allora va a fatic add masto.

    Le CORRELATIVE usate in coppia: E...E, SIA...SIA, NUN SULO...MA PURE, N...N,O...O: Nun sulo Maria ha pigliato o murvillo, mapure Carmela.Le CONDIZIONALI pongono in relazione due proposizioni purche avvenga unadeterminata cosa: sono: SI: Jammo o cinema, si pave tu.Le CONCESSIVE: PURE, PURE SI, SI PURE: Pure si te voglio tantu bbene, taggiolass.Le COMPARATIVE: CA, COMME, COMME SI: Comme si curiuso cu stu cappiello ncapo.Le INTERROGATIVE: SI, PECCH, COMME, QUANNO; usate in espressioni interrogativeindirette: Contameo fatto comme juto.Ci sono poi le CONGIUNZIONI SUBORDINATE LIMITATIVE che si servono di LOCUZIONICONGIUNTIVE, cio di gruppi che anno funzioni di congiunzione e formano una solaunit.Le congiunzioni limitative: FORA C; A FORA C: A ttutto ce st rimmedio, foraca a morte.Altre locuzioni congiuntive sono: VISTO CA, PO FATTO CA, PE VVIA CA, PE

    MEZZO CA, ADD CA, MENTRE CA, CU TUTTO CA: Fernisce e scrivere sta lettera,visto ca lh gi accumminciata.

    Congiunzioni subordinateVi sono poi le CONGIUNZIONI SUBORDINATE, cio quelle che mettono in dipendenzauna proposizione da unaltra e si dividono in: DICHIARATIVE, FINALI,CONSECUTIVE, CAUSALI, TEMPORALI.DICHIARATIVE CA: O viento ha sciusciato accuss forte ca so carute tutt effoglie.FINALI PE: A jatta pe fa ampressa, facette e figlie cecate.CONSECUTIVE TANTO. . CA, TALMENTE. . CA, ACCUSS. . CA: Me songo accussappaurata ca nun aggio durmuto proprio.CASUALI PECCH, SICCOME, GIACCH, CA(nel significato di PECCH): Siccome aggioa part, so venuto a te salut.TEMPORALI QUANNO, MENTRE, FINCH, COMME, PRIMMA CA, DOPPO CA, OGNE VOTA CA:Primma ca te ne vaje, pigliate sta mappata.

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    INTERIEZIONI O ESCLAMAZIONILe INTERIAZIONI sono suoni con cui esprimiamo dei sentimenti come: sollievo,ammirazione, stupore, dolore, ira, noia, paura, orrore. Esse sono una parteinvariabile del discorso, ma si differenziano da tutte le altre poich possonoesprimere un intero messaggio, per cui sono dette parole OLOFRASTICHE. Leinteriezioni possono essere semplici, composte e locuzioni esclamative.Le interiezioni semplici sono quelle formate da una sola sillaba: AH, EH, IH,OH, MEH, NEH, SEH, OJ, BOH SCI: Ah, che bellezza.Le interiezioni composte sono quelle formate da parole di pi sillabe TECCHETE,

    CASPETA, MANNAGGIA, SALUTE, NTRANCHETE, NFRUNCHETE: Caspeta, che famma.Vi sono delle interiezioni che si dicono ONOMATOPEICHEperch indicano un rumoreo verso di animale: TICCHETE TECCHETE, DIN DON, ECC, COCCOD, CRI CRI,CHICCHIRICHecc.Ci sono infine le INTERIEZIONI ESCLAMATIVE formate da pi parole che esprimonounesclamazione, e sono espressioni colorite che danno vivacit al discorso: Uhanema do priatorio.

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    Vocabolarietto

    Italiano NapoletanoAcrisant(o)=Crisantemo; Addubbatur(a)=Addobbo; Affatat(a)=Fatata;Aff(e)rr=Prendere; Affrunt=Affrontare; a; fa; va; cc; ll...;Enciaria=Ingordigia; Arch(e)t(a)=Origano; Emb=E con ci; Caf=Bar;Diebbete=Debiti; Picc(e)rell(a)=Piccolina; e; ; me; tre. Staje; Stai;Maje=Mai; Assaje=Assai; Juorn(o)=Giorno; Jnn(e)r(o)=Genero; Janc(o)=Bianco;J...Omm(o)=Uomo; Cunt(o)=Racconto; Ntontar(o)=Tonto; Pogn(e)r(e)=Pungere;

    Strumm(o)l(o)=Trottola; Cumm; Canterano; o; moFasul(e)=Fagioli; Uocchio=Occhio; Cchi=PiBabbaluscia=Lumaca; Ballatur(o)=Ballatoio; Bamm(e)niell(o)=Bambinello.Vocc(a)=Bocca; Vraccio=Braccio, Vartummeo=Bartolomeo; Vaso=Bacio.Gamm(a)=Gamba; Chiumm(o)=Piombo; Palomm(a)=Colomba; Mbomm(a)=Bomba.Cot(e)n(a)=Cotica; Caccavell(a)=Pentola; Cunziglio=Consiglio;C(e)ras(a)=Ciliegia; Cinquin(a)=Quintina; Chiazz(a)=Piazza; Chell(a)=Quella;Chi; Che; CcDarfin(o)=Delfino; D(e)scurz(o)=Discorso; Dimann(a)=Domanda; Duttor(e)=Dottore.Maronn(a)=Madonna; Mir(e)c(o)=Medico; Trir(e)c(e)=Tredici.Mann=Mandare; Banner(a)=Bandiera; Venn(e)r(e)=VendereFacenn(a)=Faccenda; F(e)nest(a)=Finestra; Ficajuol(o)=Venditore di fichi;

    Foja=Irrequetezza; Funtan(a)=Fontana.Scior(e)=Fiore; Sciat(o)=Fiato; Sciumm(o)=Fiume.Gavin(a)=Gabbiano; G(e)lus(o)=Geloso; Giuvinott(o)=Giovanotto;Gonn(o)l(a)=Gondola; Gulio=Voglia.Frav(o)l(a)=Fragola; Spav(o)=Spago; Vunnell(a)=Gonnella. Ciardin(o)=Giardino;Cajol(a)=Gabbia. Jennar(o)=Gennaro; Jett=Gettare.Ratt=Grattare; Aller(o)=Allegro; Rancio=Granchio.Jaccio=GhiaccioCaurar(a)=Caldaia; Caur(o)=Caldo; Fauz(o)=Falso; Scarf=Scaldare;Barcon(e)=Balcone; Curtiell(o)=Coltello;Ammor(e)=Amore; Cmm(e)r(a)=Camera; Fumm(o)=Fumo; Ramm(a)=Rame.Nov(a)=Nuova; Turnes(e)=Tornese.

    Sbr(e)nnor(e)=Splendore; Chiant(o)=Pianto; Abbril(e)=Aprile; Chiov(e)=Piove;Chiumm(o)=Piombo; Cchi=PiCc=Qua; Cuet(o)=Quieto; Chist(o)=Questo; Chell(a)=Quella.Quatern(o)=Quaderno; Quatt(o)=Quattro; Quann(o)=Quando.Per(e)=Piede; Maronn(a)=Madonna; Mier(e)c(o)=Madico.Fenesta=Finestra; Maesta=Maestra.Zuc(o)=Sugo; Barz(e)mo=Balsamo; Puz(o)=Polso; Nzalater(a)=Insalatiera;Cunziglio=Consiglio; P(e)nzier(o)=Pensiero; Surz(o)=Sorso.

    Scos(e)r(e) diCos(e)r(e); Schiov(e)r(e)di Chiov(e)r(e); Sfdi F.Spanteco pi di Panteco; Sficc pi di Ficc.Scol(a)=Scuola; Scumm(a)=Schiuma; Scuoglio=Scoglio.Strumm(o)l(o)=Trottolina.

    Tartagli=Balbettare; Taratuf(o)l(o)=Tartufo; S(e)cut=Inseguire.Truv=Trovare; Pruv=Provare; Giuv=Giovanni.Abbi=Avviare; Sb(e)ntur(a)=Sventura; Abb(e)l=Avvilire; Abb(e)n=Avvenire;Bisc(o)=Vischio.Mmito=Invito; Mmece=Invece; Mmenzione=Invenzione.Truv=Trovare; Pruv=Provare; Giuv=Giovanni.Abbi=Avviare; Sb(e)ntur(a)=Sventura; Abb(e)l=Avvilire; Abb(e)n=Avvenire;Bisc(o)=Vischio.Mmito=Invito; Mmece=Invece; Mmenzione=Invenzione.Strazzion(e)=Estrazione; Disgrazziat(a)=DisgraziataLl(e)zzion(e)=Lezioni;Sp(e)zzial(e)=Farmacista.O juorn(o)=il giorno; O lion(e)=Il leone; O chianchier(e)=Il Macellaio; Ocus(e)tor(e)=Il sarto; O fattariell(o)=Il raccontino; A seggia=La sedia; Aliunessa=La leonessa; A fattucchiar(a)=Lindovina; A tavul(a)=la tavola; Amachina=LautomobileLann(e)s(e)=Lanice; Langiul(o)=LAngelo; Lomm(o)=Luomo;Luocch(io)=Locchio; Laniell(o)=Lanello; Lonn(a)=Londa;

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    Lell(e)r(a)=Ledera; Lev(e)r(a)=Lerba=Linn(o)l(a)=Lindole;Logn(a)=Lunghia.E cic(e)r(e)=I ceci; E can(e)=I cani; E p(e)siell(e)=I piselli; Efruttajuol(e)=I fruttivendoli; E sp(e)zzial(e)=I farmacisti; E ffemm(e)n(e)=LedonneE ssegg(e)=Le sedie; E ccastagn(e)=Le castagne; E cc(e)ras(e)=le ciliegie; Emman(e)=Le maniO bbell(o) da staggion(e)=Il bello delLestate; O bbrutt(o) da luntananza;Il brutto della lontananza; O mmalament(e) de ccos(e); Il cattivo delle cose.

    O Bell(o), o Brutt(o) eo Malament(e). (il Bello, il Brutto ed il Cattivo).O rruss(o)=Il colore rosso; O russ(o)=Luomo con i capelli rossi o originariodella Russia; O ccas(o)=Il cacio; O cas(o)=La combinazione; O llustr(o)=Ilchiarore; O lustr(o)=Il quinquennio; O vviecch(io)=Ci che vecchio; Oviecch(io)=La persona anziana; O ssapev(o)=Ne ero a conoscenza; O sapev(o); Loconoscevo; O ccaf=La bevanda; O caf=Il locale; O ppozz(o) cap=Comprendoci che dici; O pozz(o) cap=Comprendo il suo gesto.Llauciell(e)=Gli uccelli; Llan(e)m(e)=Le anime; Llammenn(o)l(e)=Le mandorle;Llonne=Le onde.Nu piatt(o)=Un piatto; Nu ciucc(io)=Un asino; Nu d(e)nucch(io)=Un ginocchio; Nucasadduogl(io)=Un salumiere; Na jatt(a)=Una gatta; Na femm(e)n(a)=Una don na; Nadimann(a)=Una domanda; Na z(e)tell(a)=Una zitella.

    Nauciello=Un uccello; Nammor(e)=Un amore; Nanduvin(o)=Un indovino; Nermo=Unelmo; Nasciut(a)=Unuscita; Nonn(a)=Unonda; Nanem(a)=Unanima.

    Acciaio=AcciaroAddobbo=AddubbaturaAereo=ArioplanoAereo=ApparecchioAffrontare=AffruntAgosto=AustoAlbicocca=CresommolaAlbicocco=Cresuommolo;

    Allegro=AlleroAmerica=MericaAmericano=MericanoAmore=AmmoreAndatura=CamminaturaAnelli=AnielleAngelo=AngiuloAnice=AnneseAnime=AnemeAppeso=AppisoAprile=AbbrileArancia=Purtuallo

    Asino=CiuccioAssai=AssajeAvviare=AbbiAvvilire=AbbelBalbettare=TartagliBalcone=BarconeBallatoio=BallaturoBalsamo=BarzamoBambinetto=BammenielloBandiera=BanneraBar=CafBarca=Varca

    Barone=BaroneBaronessa=BarunessaBartolomeo=VartummeoBianco=JancoBocca=VoccaBraccio=Vraccio

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    Bugia=BusciaBue=VojeBuonanima=BonanemaBuonasera=BonaseraButtare=JettCaco=CachissoCaff=CcafCaldaia=CauraraCalderone=Caurarone

    Caldo=CauroCalzolaio=SolachianielloCamera=CmmeraCamerone=CammaroneComodino=CulunnettaCani=CaneCantare=CantCapocollo=CapecuolloCapovolto=SottoencoppaCarbonaio=GravunaroCartoccio=CuoppoCartoccino=Cuppetiello

    Cassettone=CummCastagne=CcastagneCattivo=MalamenteCeci=CicereCelibe=SquitatoCiliegia=CerasaChiarore=LlustroCollo=CuolloCollicino=CullicciulloColomba=PalommaColombo=PalummoColtellino=Curtelluccio

    Coltello=CurtielloComitiva=CummitivaComputer=CompiuterroConsiglio=CunziglioConte=ConteContessa=CuntessaCorbellino=CufanielloCorbello=CuofanoCotica=CotenaCrisantemo=AcrisantoCucire=CosereDebiti=Dibbete

    Delfino=DarfinoDire=DicereDiscorso=DescurzoDisgraziata=DisgrazziataDomanda=DimannaDonna=FemmenaDonnaccia=MalafemmenaDonnone=FemmenoneDopodomani=DoppodimaneDottore=DuttoreEdera=ElleraElmo=Ermo

    Erba=EveraEstrazione=StrazzioneFaccenda=FacennaFagioli=FasuleFalegname=MasterascioFalso=Fauso

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    Farfalla=PalommaFarmacista=SpezzialeFatata=AffatataFattucchiera=FattucchiaraFiato=SciatoFinestra=FenestaFiore=ScioreFiume=Sciummo.Fontana=Funtana

    Formaggio=CcasoFragaglie=FravaglieFragola=FravolaFrancia=FranzaFratello=FrateFruttivendoli=FruttajuoleFumo=FummoFuoritempo=NcontrattiempoGabbia=CaiolaGabbiano=GavinaGamba=GammaGatta=Jatta

    Geloso=GelusoGelsomina=GesumminaGenero=JenneroGennaro=JennaroGhiaccio=JaccioGiardino=CiardinoGinocchio=DenucchioGiornale=GiurnaleGiornalista=GiurnalistaGiorno=JuornoGiovanni=GiuvannoGiovanotto=Giuvinotto

    Gondola=GonnolaGonna=VunnellaGranchio=RancioGrasso=ChiattoGrassone=ChiattoneGrattare=RattGuaio=MpiccioIndovino=AnduvinoIngordizia=EnciariaInsalatiera=NzalatieraInvece=MmeceInvenzione=Mmenzione

    Invito=MmitoImperatore=MperatoreIrrequetezza=FojaLeone=LioneLeonessa=LiunessaLevatrice=VammanaLezione=LezzioneLimone=LimoneLucertola=LacertaLuglio=Luglio;Lumaca=BabbalusciaLunedi=Lunner

    Lustrascarpe=PulezzastivaleMacellaio=ChianchiereMacelleria=ChiancaMaddalena=MatalenaMadonna=MaronnaMadre=Mamma

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    Maestra=MaestaMaggio=MaggioMai=MajeMaiale=PuorcoMamma=MammaMandare=MannMandarino=MandarinoMandorle=AmmennoleMandria=Mantra

    Mani=MmaneMarito=MaritoMartedi=MarterMartellino=MartelluccioMartello=MartielloMarzo=MarzoMaschio=MasculoMedico=MirecoMelina=MelilloMelo=MiloMercoledi=MiercurMichelaccio=Michelasso

    Miele=MmeleMobilia=MubbiliaMoglie=MuglieraMonachino=MunacielloMorto=MuortoMucca=VaccaNapoli=NapuleNessuno=NisciunoNinetta=NinellaNocciuola=NucellaNuova=NovaOcchiali=Acchiale

    Occhio=UocchioOdore=AddoreOlive=AuliveOmaccio=Malacarne.Ombroso=UmbrusoOnda=OnnaOrigano=ArchetaOrlatore=RevettatoreOspedale=SpitaleOssi=UosseOstrica=OstrecaOttobre=Uttombre

    Padre=PatePantecana=zoccolaParigi=PariggieParolaccia=MalaparolaPasquale=PascalePeletto=PelilloPellaccia=PellecchiaPelo=PiloPentola=CaccavellaPepe=PpepePero=PiroPesca=Perseca

    Pesco=PercuocoPesetto=PesilloPeso=PisoPettine=PettenePiazza=ChiazzaPianto=Chianto

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    Piccolina=PiccerellePiccolino=PiccerilloPiccone=SciamarroPiede=PerePiena=ChienaPiombo=ChiummoPiove=ChiovePiovere=ChioverePiselli=Pesielle

    Pi=CchiPizzetta=PezzellaPizzicotto=PizzecoPoeta=PuetaPolipo=PurpoPolso=PuzoPortici=PuortecePozzuoli=PezzulePrendere=AfferrProprietario=PatroneProvare=PruvProvinciale=Cafone

    Pungere=PognereQua=CcQuaderno=QuaternoQuattro=QuattoQuella=ChellaQuello=ChilloQuesta=ChestaQuesto=ChistoQuieto=CuetoQuindici=QuinneceQuinquennio=LustroQuintina=Cinquina

    Rabbia=CurrivoRaccolto=CuovetoRaccontino=FattarielloRacconto=CuntoRagazzino=GuagliuncielloRagazzo=GuaglioneRag=RraRame=RammaRipassatore=RepassatoreRisparmiatore=SparagnatoreRosso=RussoRubacuori=Sciupafemmene

    Ruta=ArutaSalerno=SaliernoSalumiere=CasadduoglioSangue=SangoSaraceno=SarracinoSarto=CusetoreScaldare=ScarfSchiuma=ScummaScimmia=ScignaSciocco=NtontoroScoglio=ScuoglioScucire=Scosere

    Scuola=ScolaSedia=SeggiaSlogatura=StortaSorella=SoraSorso=SurzoSottocchi=Sottuocchio

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    Spavento=PantecoSpiovere=SciovereSplendore=SbrennoreSpugna=SpognaStai=StajeStorto=StuortoSugo=ZucoSventura=SbenturaTartufo=Taratufolo

    Tavola=TavulaTeatro=TriatoTormento=SpantecoTornese=TurneseTovaglia=TuvagliaTram=TrammeTredici=TrireceTrottola=StrummoloTrovare=Truv (Tru)Uccelli=AucielleUcciso=AccisoUomini=Uommene

    Uomo=OmmoUscita=AsciutaVeleno=TuossecoVendere=Vennere.Venditore=VennetoreVenerdi=ViernarVersi=VierzeVincenzo=BiciVischio=BiscoVite=ViteVoglia=GulioNubile=Zetella

    Gennaio Gennajo;Febbraio Fevraro;Marzo MarzoAprile AbbrileMaggio MaggioGiugno JugnoLuglio LuglioAgosto AustoSettembre Settembre;Ottobre UttombreNovembre NuvembreDicembre Decembre

    ; Giover.; Sabbato e DummenicaEs. Legnasante;Es. Parma; Magnolia;; ErcePerseca; Uva; Mela; Pera ecc.Es. Pueta=PuetePrufeta=PrufeteBengala=BengaleEs. Cavallone=CavalluneNepote=NeputePesce=Pisce

    Pere=PiereTrbbete=TriebbeteEs. Crapetto=CrapetteTerno=TierneTappeto=TappeteMistero=Mistere

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    Es. Sart=SartMunz=MunzRra=RraRre=RreCaf=CafEs. Appicceco=AppiccecheJuoco=JuocheEs. Singo=SingheRuongo=Ruonghe

    Tango=TangheEs. Vaglia=VagliaBoia=BoiaEs. Denucchio=DenocchiePertuso=PertoseSpruoccolo=SproccoleUosso=OsseUovo=ove.Es. Lacerta=LlacerteSeggia=SseggieCasa=CcaseStanza=Stanze

    Squatra=SquatreScala=ScaleSparata=SparateEs. Lente=LlenteVeste=VvesteCroce=CcroceChiave=CchiaveEs. Puteca=PputecheStreca=StrechePerzeca=PerzecheSpieca=SpiecheSenga=Ssenghe

    Serenga=SserengheLusenga=LlusengheSperlonga=SperlongheEs. Radio=RradioEs. Aloja=EligioPapele=RaffaeleCiommo=GirolamoVartummeo=BartolomeoCuncetta=ConcettaMmaculata=ImmacolataZittina=GraziellaZeza=Lucrezia

    Napule=NapoliFranza=FranciaCruazia=CroaziaArbania=AlbaniaInnia=IndiaEs. Ffierro=FerroRamma=RameAttone=OttoneArgiento=ArgentoStagno=StagnoSsale=SaleFamma=Fame

    Sete=Sete

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    Napoletano ItalianoAllappAllesenatoAlliccheteAllicciAlliccoAmmafarseAmmurone

    AnnutoloCarabozzaCardascioCrpetaCasarla Trappola pe uccelliCascavegliaCreccuso Puntiglioso; dispettoso.Cuoccio pezzo di terracottaFrvolo Folgore; fulmineGuarroneLinge e squince Burla per coloro che usano u

    na parlata ricercata.LuccoloMafarielloMascariello gotaMassaduana Macedonia di fruttaMattascioneMprimmese Innanzituttoper prima cosa.NtruglionePapaccella Peperone tondo rosso.PapagliunePetimeza

    Pezzecarola Morsetta; tenaglia; pinza.Rappusciello GrappolettoRetonniglia Ritornello di poesia o canzone.RuttammaSaglipennolaSajettoneSbreglieSbrennente SplendenteScevol SvenireSciacqualattuga

    Sciacquamola Ceffone cosi forte da causare caduta di molare o denti.Sciacquitto Allegra mangiataSciaddeo Semplicione; incapace.Sciadone Crostata di ricotta.Sciffuniera Canterano Mobile con cassetti per biancheria.SgherraSpila pippe Persona molto magra.SpulleconeTabarruso

    T ffi