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SENZA LIMITI! T rovare aggettivi per descrivere cosa si sta costruendo insieme è difficile. Ormai ci stiamo avvicinando alla fine della scuola e alle tanto sospirate vacanze, molti ragazzi saluteranno le elementari e attraverseranno il vialetto per entrare nel mondo dei grandi, anche i più grandi stanno per spiccare il volo verso le scuole superiori, ma l'impressione che quello che si è fatto sarà ricordato con affetto e nostalgia dai più. Non siamo riusciti attraverso questi tre numeri del "nostro" School Magazine a raccontare tutto ciò che si è fatto durante l'anno, d'altronde siamo ancora dei novelli giornalisti ed abbiamo ancora molto da imparare, (non per niente andiamo ancora a scuola), ma ci piace e miglioreremo di numero in numero. Adesso è tempo di bilanci ma anche di programmazione già per il nuovo anno, nella scuola media c'è l'esigenza di scorporare la biblioteca dall'aula video per non sovrapporre le attività, a breve partiranno i lavori per l'installazione di una lavagna bianca (recuperata da un'altra aula) e con l'istallazione di un video proiettore (anch'esso recuperato), si potrà quindi usufruire delle aule in maniera più funzionale. A tal proposito stiamo cercando un papà che si intenda di impianti sonori e che possa dare suggerimenti utili per non correre il rischio di effettuare installazioni poco funzionali al progetto. L'idea sarebbe quella di dotare l'aula con quattro casse acustiche per poter distribuire il suono in maniera omogenea senza dover spendere una follia. Sempre in tema vorremmo trovare valido consiglio per poter amplificare il giardino durante la festa della scuola ed avere la possibilità di usare adeguato impianto microfonico. È inutile riabadire che al Comitato genitori non ci si iscrive ma si partecipa! Regalando un po' di ore alla sera per poter preparare le scenografie da usare durante i giochi. Tutti hanno famiglia, figli, impegni e lavoro... Ti aspettiamo a settembre! Affermazione forte per un progetto dai larghi consensi Inviaci una foto delle tue vacanze C on grande piacere vi annunciamo l'istituzione dello spazio foto delle vacanze da recapitare alla mail di redazione: [email protected] Tutte le foto verranno pubblicate sulla nostra pagina facebook e gli scatti più originali verranno esposti a scuola. Le foto saranno votate da un Pool di professori e genitori, se presenti volti di minori allegare liberatoria scaricabile dal nostro sito: www.arcadia.gov.it Da settembre partiranno numerose iniziative con l'intento di migliorare il nostro giornale, come per esempio l'istituzione di un concorso per disegnare/creare il logo della nostra scuola, la possibiltà di istituire concorsi fotografici a tema e tanto altro. Nelle foto in alto a partire da sinistra l'ultimo saluto alle quinte con il tradizionale lancio dei cappelli in Arcadia, a seguire momenti della festa in Baroni, Arcadia e Feraboli. Maggio 2016-1 Numero 3 - Giugno 2016 - Istituto Comprensivo Statale “Arcadia” Sommario GITE CAI 2 INTERVISTA POLLA 3 PROGETTI 4 INDAGINE 5 IN EVIDENZA 6-7 RECENSIONI 7 MULTICULTURA 8-10 CORRISPONDENZA 11 SPORT 12 PROGETTI CDZ 12 CELEBRAZIONI 13 EVENTI 14-15 GIOCHI 16 S C H O O L M A G A Z I N E

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SENZA LIMITI!

T rovare aggettivi per descrivere cosa si sta costruendo insieme è difficile. Ormai ci stiamo avvicinando alla fine della scuola e alle tanto sospirate vacanze, molti ragazzi

saluteranno le elementari e attraverseranno il vialetto per entrare nel mondo dei grandi, anche i più grandi stanno per spiccare il volo verso le scuole superiori, ma l'impressione che quello che si è fatto sarà ricordato con affetto e nostalgia dai più. Non siamo riusciti attraverso questi tre numeri del "nostro" School Magazine a raccontare tutto ciò che si è fatto durante l'anno, d'altronde siamo ancora dei novelli giornalisti ed abbiamo ancora molto da imparare, (non per niente andiamo ancora a scuola), ma ci piace e miglioreremo di numero in numero. Adesso è tempo di bilanci ma anche di programmazione già per il nuovo anno, nella scuola media c'è l'esigenza di scorporare la biblioteca dall'aula video per

non sovrapporre le attività, a breve partiranno i lavori per l'installazione di una lavagna bianca (recuperata da un'altra aula) e con l'istallazione di un video proiettore (anch'esso recuperato), si potrà quindi usufruire delle aule in maniera più funzionale. A tal proposito stiamo cercando un papà che si intenda di impianti sonori e che possa dare suggerimenti utili per non correre il rischio di effettuare installazioni poco funzionali al progetto. L'idea sarebbe quella di dotare l'aula con quattro casse acustiche per poter distribuire il suono in maniera omogenea senza dover spendere una follia. Sempre in tema vorremmo trovare valido consiglio per poter amplificare il giardino durante la festa della scuola ed avere la possibilità di usare adeguato impianto microfonico. È inutile riabadire che al Comitato genitori

non ci si iscrive ma si partecipa! Regalando un po' di ore alla sera per poter preparare le scenografie da usare durante i giochi. Tutti hanno famiglia, figli, impegni e lavoro... Ti aspettiamo a settembre!

Affermazione forte per un progetto dai larghi consensi

Inviaci una foto delle tue vacanze Con grande piacere vi annunciamo l'istituzione

dello spazio foto delle vacanze da recapitare alla mail di redazione: [email protected] Tutte le foto verranno pubblicate sulla nostra pagina facebook e gli scatti più originali verranno esposti a scuola. Le foto saranno votate da un Pool di professori e genitori, se presenti volti di

minori allegare liberatoria scaricabile dal nostro sito: www.arcadia.gov.it Da settembre partiranno numerose iniziative con l'intento di migliorare il nostro giornale, come per esempio l'istituzione di un concorso per disegnare/creare il logo della nostra scuola, la possibiltà di istituire concorsi fotografici a tema e tanto altro.

Nelle foto in alto a partire da sinistra l'ultimo saluto alle quinte con il tradizionale lancio dei cappelli in Arcadia, a seguire momenti della festa in Baroni, Arcadia e Feraboli.

Maggio 2016-1

Numero 3 - Giugno 2016 - Istituto Comprensivo Statale “Arcadia”

SommarioGITE CAI 2 INTERVISTA POLLA 3PROGETTI 4INDAGINE 5IN EVIDENZA 6-7RECENSIONI 7MULTICULTURA 8-10CORRISPONDENZA 11SPORT 12PROGETTI CDZ 12CELEBRAZIONI 13EVENTI 14-15GIOCHI 16

SCHO

OL MAGAZINE

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USCITEGITEPASSO DOPO PASSO CON IL C.A.I.

I TROFEI DELLA MONTAGNA

Club Alpino Italiano un'eccellenza tutta Italiana

Cinque anni di emozioni con il C.A.I.

C iao, siamo due ragazzi della 5C Arcadia e scriviamo questo testo per farvi conoscere il C.A.I. grazie al quale si fanno diverse gite belle ed

interessanti. Siamo venuti a conoscenza delle attività del C.A.I. attraverso il signor Polla, un istruttore e guida che abita in quartiere, e l' esperienza dei nostri cugini maggiori. Poi, arrivati in prima elementare, quando abbiamo fatto la prima gita, abbiamo scoperto con gioia che le guide del C.A.I. ci avrebbero accompagnato nelle uscite per i successivi cinque anni. Al di fuori della scuola frequentiamo il C.A.I. da ormai quattro anni. Man mano che frequenti il C.A.I. provi nuove esperienze, conosci nuovi amici e la tua conoscenza della montagna diventa ancora più grande: è per questo che, nonostante lo frequentiamo da anni, non vorremmo smettere mai anzi, abbiamo intenzione di proseguire Gli istruttori, oltre a trasmetterci nuove conoscenze ovunque noi andiamo, ci fanno anche giocare . Per esempio, quando ar-riviamo a destinazione, si pranza e poi si gioca liberamente. Gli

istruttori organizzano i giochi: la caccia al tesoro, i quattro cantoni e la staffetta. Alcune gite sono aperte alle famiglie, altre invece sono in città, nei boschi o in collina.Ci sono tre corsi suddivisi per età:− gruppo piccoli dai sei agli undici anni;− gruppo intermedio dagli undici ai quattordici anni;− gruppo grandi dai quattordici ai di-ciotto anni.In seguito, se ti piace questa vita e vuoi trasmettere agli altri la passione per la montagna ricambiando il favore ricevuto, diventi pre-istruttore e, infine, istruttore. Quando sei in gita condividi le emozioni e la passione per la monta-

gna e soprattutto dopo due o tre gite sei amico di tutti. Infatti si hanno nuove amicizie, si diventa più autonomi, ci si stacca dalla famiglia e si imparano nuove attività.A noi piace il C.A.I e abbiamo voluto scrivere questo testo per farvelo conoscere, farvi provare nuove emozioni e speriamo che verrete a provare le esperienze che noi proviamo al C.A.I. Redazione 5C Arcadia

Lunedì 16 maggio 2016, noi della 5^C Arcadia, insieme alla 5^B, ci siamo recati a Montestrutto (Set-timo Vittone), una località tra il Piemonte e la Valle d'Aosta, e ab-

biamo svolto un’attività molto impegna-tiva: scalare delle rocce alte 15 mt. circa e effettuare un percorso all'interno di un parco avventura.

Quando le guide del C.A.I. ci hanno infi-lato le imbragature stavano scomode a tutti e avevamo tutti prurito ma, quando abbiamo scalato le rocce, ci siamo ac-corti che senza saremmo caduti e ci sa-remmo fatti molto male.Le imbragature fornite dal C.A.I. hanno dei cosciali legati ad una cintura alla vita e servono a tenere il corpo attaccato alla corda di sicurezza. Abbiamo messo an-che un casco per proteggere la testa e ci siamo incamminati verso le rocce.

C’erano 4 tipi di salite con difficoltà dif-ferenti: alcune vie erano più basse e con più appigli, altre avevano pochi appigli ed erano più ripide. Durante l’attività qualcuno si è leggermente sbucciato le ginocchia, altri hanno avuto un po’ più di aiuto invece alcuni sono saliti subito, ma alla fine tutte le paure sono state superate grazie al tifo dei compagni.

Nel pomeriggio sia-mo entrati nel parco avventura e il respon-sabile ci ha dato l’im-bragatura e i caschi per iniziare l'attività. Poi ci ha spiegato come usare la carru-cola e il moschettone ai quali eravamo ag-ganciati e che servi-vano per sostenerci se cadevamo. Nel parco dovevamo superare rocce e vari ostacoli come il passaggio delle travi o la tra-versata delle tre funi. In certi punti del parco si doveva usare la carrucola e dovevamo lanciarci nel vuoto a volo d'angelo!

Alla fine siamo usciti dal parco e le guide ci hanno fatto trovare sul tavolo pane e nutel-la perché siamo stati bravi, coraggiosi e non abbiamo mollato mai fino alla fine. In ultimo abbiamo giocato e siamo tornati a casa.E’ stata la gita più bella di tutti i 5 anni! Redazione 5C Arcadia

2 - Maggio 2016

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INTERVISTEINTERVISTEMONTAGNA CHE PASSIONE

Un professionista volontario ci parla della sua passione per la montagna.

Cosa significa C.A.I?L'acronimo significa Club Alpino Italiano.Perché è nato il C.A.I.?È nato nel 1863, per far conoscere alle persone l'ambiente che ci circonda, dalla pianura alla montagna. Il fondatore è stato Quintino Sella, uno studioso.Parlaci di te. Che lavoro fai all'interno del C.A.I.?Ricopro molti incarichi come ad esempio direttore dei corsi per i giovani, accompa-gnatore nazionale di alpinismo giovanile, istruttore sezionale di alpinismo giovanile, consigliere della sezione e docente della scuola regionale.Con quante agenzie (scuole o altre isti-tuzioni) lavori al momento?Attualmente collaboro con un corso regionale di allievi, con le scuole primarie Arcadia e Feraboli, l'istituto comprensivo Sant'Orsola di via Torino, il liceo Zoia ed altre scuole.Da quanti anni lavori nel C.A.I.?Lavoro all'interno del C.A.I ormai dal 1998, quindi circa da 18 anni.Come ti sei appassionato alla monta-gna?La mia passione è nata in montagna per-ché sono originario di un paese montano. Già all'età di 4 anni percorrevo i sentieri e a 8 anni camminavo da solo per occuparmi di incombenze necessarie per la famiglia come raccogliere legna, fieno e funghi. Eravamo abituati fin da piccoli ad essere autonomi e a conoscere la natura.Come si entra a far parte del C.A.I.?Ci sono due percorsi, uno per diventare istruttore, cioè insegnante, ed uno per

accompagnatore. Per entrambi ci voglio-no diversi anni, circa 6 o 7, tra tirocinio e corsi. È necessario inoltre presentare un curriculum ad una commissione.Quante volte al mese vai in montagna?Dipende dagli impegni, ci sono anche mesi come quello di luglio in cui esco con i vari gruppi circa 5 o 6 volte al mese.Ci sono solo gite brevi o vacanze lun-ghe?Dipende: per uscite di una settimana, con ragazzi di 10 anni si fanno anche gite di 12 oreTi piace andare in montagna con i ragazzi e trasmettere la tua conoscenza della montagna agli altri?Sì, molto! È questa la motivazione alla base del mio impegno. Grazie alle esperienze che ho fatto quando ero piccolo ho potuto vivere la montagna come “scuola d vita”.Cosa ti piace fare in gita?Mi piace condividere la giornata.Sei tu che scegli gli accompagnatori?A volte, dipende anche dalle uscite, è necessario selezionare alcune persone che sono maggiormente adatte alle diverse situazioni.Quale luogo ti è piaciuto di più lavoran-do nel C.A.I.?Uno tra i luoghi che mi sono piaciuti di più a livello naturalistico è il Monviso, mentre sono legato alla zona dell'Adamello-Brenta perché è il luogo in cui sono nato.È difficile dirigere le gite e programmare giochi?Non è sempre semplice perché bisogna mediare fra i vari adulti e anche i ragazzi ed ognuno ha idee differenti.

Come ci si comporta in caso di incidenti?Per prima cosa non bisogna farsi prendere dal panico e allontanare gli altri mettendo il gruppo in sicurezza e, se è molto grave, bisogna chiamare il 118.Ti sei mai fatto male durante una gita?No, non mi è mai capitato di farmi male durante un'uscita con i ragazzi.Quale è la tecnica per andare sui ghiac-ciai e quali sono le attrezzature?Sui ghiacciai non bisogna mai andare da soli: in una cordata si va in 2 o massimo 3 persone. Si parte molto presto all'alba con ramponi, picozze e corde.Qual è l'attrezzatura indispensabile per andare in montagna?Dipende dalle attività che fai. La base per una gita di escursionismo sono zaino e scarponiSecondo te la montagna aiuta nelle malattie come l'autismo e altre malattie mentali, in che modo?Aiuta tantissimo. Noi usciamo anche con ragazzi che hanno gravi difficoltà di ogni genere pensando a dei percorsi adeguati alle differenti esigenze. Nei ragazzi che fanno questo tipo di esperienza si vede quanto la montagna possa cambiare la loro motivazione nello stare al mondo. La montagna aiuta tutti.Perché è importante che i bambini si appassionino alla montagna?Perché la montagna è una scuola di vita: si impara ad essere veramente indipendenti e a saper stare da soli, si impara a cono-scere le piante, il territorio e a rapportarsi con l'ambiente. Redazione 5C Arcadia

Il Monviso nella sua maestosità”

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PROGETTIPROGETTI

PROGETTO “QUARTIERI IN QUOTA”

IL SUPERMERCATO DA SCOPRIRE

Abbiamo intervistato al-cuni ragazzi della 3^D, che hanno partecipato al progetto “Quartieri in quota” un program-

ma realizzato in collaborazione con il Cai (Club alpino italiano) e l’associazione AlM e l’asso-ciazione “quartieri tranquilli”. Scopo di questo progetto è av-vicinare i ragazzi alla montagna e alle esperienze che ne derivano. Prima dell’incontro la classe ha

effettuato una prepara-zione in palestra con una esperta, per poi poter fare l’arrampicata su una roccia artificiale quando si sarebbero trovati a Baiedo.Oltre a questa attività di

tipo sportivo, hanno visitato an-che la casa di Antonia Pozzi una poetessa del periodo fascista.Nel secondo incontro sono an-dati a Vercurago e a Lecco dove hanno visitato il castello dell’In-nominato, la casa di Manzoni e hanno fatto una passeggiata al lago di Lecco. “Il terzo incontro", ci racconta Cristina Germani, si è svolto il 19 e 20 maggio in Val di Mello: durante questo viag-gio è stata effettuata una lunga

escursione (sotto la pioggia) nei boschi, abbiamo mangiato sotto una grande roccia di granito e acceso un fuoco; abbiamo dor-mito in un rifugio sotto le cime innevate, mangiato degli ottimi pizzoccheri e giocato a nascon-

dino al tramonto”. Sadun Sunil, invece, ci racconta le attività del giorno seguente: “dopo una ab-bondante colazione, abbiamo preso i nostri zaini e percorso la vallata tra corsi d’acqua e casca-

te per poi arrivare ad una roccia, dove a turno ci siamo arrampica-ti… La prima è stata la prof.ssa Arruffati, che aveva, poi, paura di scendere…” Davide Conti, inve-ce, dice che i posti più belli che hanno visitato sono stati: la casa

di Manzoni, il rifugio in montagna e l’attività dell’arrampicata.Durante i vari incontri hanno avu-to tre guide: Elena, Luisa e Valen-tina. Classe 2D Arcadia

Un’alimentazione corretta è fondamentale per la vita e la crescita di una persona: è im-portante conoscere i cibi e il loro percorso produttivo. Il cibo può servire per conosce-re la geografia , la storia e le tradizioni della gente e del suo territorio. Il supermercato è il luogo in cui le famiglie affrontano delle scelte molto importanti e, attraverso un’in-teressante attività di laboratorio, abbiamo scoperto che queste scelte possono esse-re condizionate dai venditori che dispongo-no le merci sugli scaffali e dalla pubblicità. Andando di persona al supermercato di zona, accompagnati da degli esperti, ab-biamo constatato che in un supermercato la disposizione delle merci e la collocazio-ne dei prodotti sugli scaffali non è casuale: le merci che vengono notate di più da chi entra in un negozio sono quelle facilmen-te raggiungibili e vengono maggiormente acquistate proprio perché sono esposte in modo ben visibile. Seguendo tale prin-cipio, si possono classificare gli scaffali in base alla loro “capacità di vendita”: il più

ricercato è quello ad altezza media ed è il più costoso per i produttori, infatti è quello destinato ai prodotti di marca largamente pubblicizzati; al secondo posto sono quelli mediamente alti e bassi, per poi finire con gli ultimi in basso, troppo scomodi per la maggior parte della clientela, e quelli al-tissimi ai quali pochi riescono ad arrivare. I prodotti come le caramelle, le cicche, il cioccolato invece sono messi vicino alla cassa proprio perché i bambini che ac-compagnano i genitori durante la spesa e sono nel carrello in attesa, si interessi-no e, facendo tanti capricci, costringano i

genitori a comperarli. La pubblicità è una forma di comunicazione con cui le aziende fanno conoscere i prodotti che vendono in modo da invogliare le persone a comprarli ma non sempre quello più pubblicizzato è il prodotto migliore.Esistono due tipi di pubblicità:1 - la pubblicità “CLASSICA” mostra ed esalta le caratteristiche del singolo prodotto;2 - quella “COMPARATIVA” evidenzia le ca-ratteristiche di un prodotto o di un servizio confrontandolo con uno analogo offerto da un concorrente.Grazie alle riflessioni stimolate da questo laboratorio ci siamo sentiti un po’ come dei “cagnolini addestrati” che seguono il padrone: abbiamo capito che tante volte nella scelta dei prodotti che consumiamo, per esempio le merendine per l’intervallo, “andiamo dietro” alla pubblicità e poi coin-volgiamo anche i nostri genitori o parenti. Noi ragazzi siamo infatti il “BERSAGLIO” della pubblicità. Redazione 5C Arcadia

Alla scoperta di posti meravigliosi

Un laboratorio sul campo che aiuta a riflettere

4 - Maggio 2016

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INDAGINEINDAGINECOSA MANGI A MERENDA?

In Italia l’obesità infantile è piuttosto diffusa. L’istituto Superiore di Sanità riporta che nelle scuole il 29,6% dei bambini è in sovrappeso e il 12,3% è affetto da problemi di obesità.Secondo il Ministero della Salute la poca attività fisica e le cattive abitudini alimentari (colazione insufficiente o scarso consumo di frutta e verdura)

sono le cause principali di questo fenomeno.

Dallo studio dei dati del 2012 emerge che il 65% dei bambini fa una merenda troppo abbondante! La merenda deve rifornirci di un po’ di energia e deve rap-presentare il 5-7% del fabbisogno energetico giornaliero.Questo significa che un bambino che ha l’età tra i 6 e i 14 anni avrà bisogno di una merenda da 100 a 250 kcal composta principalmente da carboidrati com-plessi e povera di grassi che possono appesantirci facendo calare l’attenzione.

Consigli per una sana merenda a scuola

MERENDA  SCOLASTICA

FREQUENZA  ASSOLUTA

FREQUENZA  RELATIVA

FREQUENZA  PERCENTUALE

Frutta 14 0,032 3,25Merendina 69 0,160 16,01Snack  salati 76 0,176 17,63Yogurt 5 0,012 1,16Succo  di  frutta 49 0,114 11,37Bevande 38 0,088 8,82Altro 40 0,093 9,28Acqua 81 0,188 18,79Né  acqua                            né  merenda 59 0,137 13,69TOTALE  CONSUMAZIONI 431 1,000 100,00

MODA  CIBO=  SNACK  SALATIMODA  BEVANDE=  ACQUA

MERENDA  SCOLASTICA

FREQUENZA  ASSOLUTA

FREQUENZA  RELATIVA

FREQUENZA  PERCENTUALE

Frutta 45 0,143 14,29Merendina 102 0,324 32,38Snack  salati 85 0,270 26,98Yogurt 5 0,016 1,59Succo  di  frutta 23 0,073 7,30Bevande 17 0,054 5,40Altro   18 0,057 5,71Né  acqua  né  merenda 20 0,063 6,35TOTALE  CONSUMAZIONI 315 1,000 100,00

MODA  CIBO=  MERENDINEMODA  BEVANDE=  SUCCO  DI  FRUTTA

0  10  20  30  40  50  60  70  80  90  

MERENDA  SCOLASTICA  alunni  scuola  secondaria  

Fru/a  

Merendina  

Snack  sala;  

Yogurt  

Succo  di  fru/a  

Bevande  

Altro  

Acqua  

Né  acqua                            né  merenda  

0  

20  

40  

60  

80  

100  

120  

MERENDA  SCOLASTICA  alunni  scuola  primaria  

Fru/a  

Merendina  

Snack  sala;  

Yogurt  

Succo  di  fru/a  

Bevande  

Altro    

Né  acqua  né  merenda  

3%  

16%  

18%  

1%  

11%  9%  9%  

19%  

14%  

MERENDA  SCOLASTICA  alunni  scuola  secondaria  

Fru,a  

Merendina  

Snack  sala8  

Yogurt  

Succo  di  fru,a  

Bevande  

Altro  

Acqua  

Né  acqua                            né  merenda  

14%  

32%  

27%  

2%  7%  

6%  6%   6%  

MERENDA  SCOLASTICA  alunni  scuola  primaria  

Fru,a  

Merendina  

Snack  sala8  

Yogurt  

Succo  di  fru,a  

Bevande  

Altro    

Né  acqua  né  merenda  

Gli alimenti più indicati per una sana merenda sono i seguenti:- cereali integrali - cioccolato fondente - frutta secca o fresca - macedonia

Bisognerebbe invece cercare di evitare di mangiare i seguenti alimenti:- focaccia- pizza- patatine- dolciumi- snack salati- merendine- succhi di frutta- bibite gassate

A COSA SERVONO LE SOSTANZE CONTENUTE NELLA FRUTTA E NELLA VERDURA?

- L’ acido folico aiuta la crescita - Le fibre proteggono dalle malattie - Il licopene protegge dal cancro - Il potassio è utile per il funzionamento del cuore e dei muscoli- La vitamina A difende la pelle e le mucose e dalle infezioni - La vitamina C potenzia il sistema immunitario

Bisognerebbe evitare le merendine perché possono contenere oli che possono far male all’organismo, ad esempio l’olio di palma che aumenta il colesterolo nel sangue.Quindi …più frutta e verdura a merenda!

2^A Secondaria Arcadia

Maggio 2016-5

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IN EVIDENZAIN EVIDENZAL'ESPERIENZA DI ALBERTO

Quando aveva 11 anni Alberto veniva preso in giro dai suoi compagni di classe, ma essendo piccolo, la prendeva alla leggera e ci scherzava su. In seguito

scopre che su Facebook avevano creato una pagina in cui lo prendevano in giro e pubblicavano foto di cui era all'insaputa .Arrivato all'età di 13 anni prese coraggio ed iniziò a confidarsi con i suoi genitori e de-cide di dirlo anche ai suoi insegnanti che, per risolvere la situazione, consigliarono si genitori di consultare uno psicologo che potesse aiutarlo a superare l’accaduto.Giunto alle superiori, terminò finalmente le sedute dallo psicologo, e preso dall'ar-gomento, iniziò a studiare perché voleva aiutare i ragazzi che vengono presi di mira dai bulli. Adesso Alberto ha 20 anni e si of-fre di andare in giro per le scuole e parlare della sua esperienza cercando di aiutare i ragazzi che sono vittime di bullismo e cy-berbullismo. scuola II D media Arcadia V B elementare Baroni

La storia di Alberto vista dagli alunni della VB Baroni (Cyber bullismo)

Chi è AlbertoAlberto, 9 anni, quarta elementare, viene sempre preso in giro. Alberto sapeva di esse-re “bullato”, ma la prendeva sul ridere.Gli veniva chiesto di far cose ridicole e lui ub-bidiva sempre a tutti. Alberto era intelligente e studioso.

La storiaUn giorno Alberto, seduto davanti al com-puter, ricevette un messaggio da una bam-bina misteriosa, in realtà era una persona

che fingeva di avere 9 anni come lui, ma invece ne aveva 32. Ogni giorno gli chie-deva di mandarle le sue foto personali, e lui, prontamente le ubbidiva, visto che era nel suo carattere ubbidire. Un giorno lei lo invitò al centro commerciale: lui ubbidì, e andò, lì vide solo una signora sulla trentina. Alberto chiese alla signora “hai visto una bambina dolce?”, la signora rispose “sono io la bambina e tu ci sei cascato!”. La si-gnora lo prese e lo mise sul suo camion. Passò la polizia che, insospettita da quella signora con il camion, la fermò e le disse “ Dovrei dare un’occhiata dentro il camion” e la signora rispose preoccupata” No, signor agente, dentro il mio camion non c’è pro-prio niente!” Il poliziotto disse” Deve aprire lo sportello oppure è in arresto!” Quindi aprì il camion e vide un bambino con lo scotch sulla bocca. Disse alla signora: “Si vede proprio che non c’era nessuno!”, quindi arrestò la signora e riportò il bambino dai suoi genitori. Alberto da quel giorno im-parò la lezione. Asia, Chiara e Nadiah (VB Baroni)

Racconto nato dalla collaborazione della IID Arcadia e VB Baroni

PROGETTO “ATTENTI AL LUPO!”Il bullismo lo si smonta!

I l bullismo a scuola è in costante aumento e, non di rado, dà origine a epiloghi tragici che coinvolgono ragazzi sempre più giovani, se non addirittura bambini in età da scuola pri-maria. Per questo motivo già dallo scorso anno scolastico con la nostra insegnante Patrizia abbiamo iniziato a par-

larne. Abbiamo deciso di chiamare il Pro-getto “Attenti al lupo”, come la canzone di Lucio Dalla e per richiamare la favola di Cappuccetto rosso e tutte le paure che ci hanno inculcato rispetto a questo animale. Che ne dite di: “se non ti comporti bene viene il lupo e ti si porta via!”Abbiamo immaginato perciò il bullo come un lupo cattivo alla costante ricerca di un agnello come vittima. Ispirandoci al Pro-getto “Siamo tutti Capitano”(promosso da “Pasta del Capitano) abbiamo cominciato

ad immaginare quali animali potessero essere “fan” del lupo e quali invece amici e alleati dell’agnello. Ad ogni animale abbiamo attribuito caratteristiche umane (leone/coraggio, toro/aggressi-vità, struzzo/indifferenza, gufo/saggezza,....). Con questi perso-naggi abbiamo inventato in gruppo delle storie sul bullismo che abbiamo successivamente trasformato in fumetti (streep). Que-sto percorso ci ha permesso di capire le dinamiche che stanno alla base del fenomeno e sul perché si può diventare bulli o vit-time. Oggi sappiamo che il bullo non è certo coraggioso, anzi è spesso un vigliacco che ha bisogno del suo pubblico, cioè del suo fan club per agire. Abbiamo capito che spesso è un ragazzo poco ascoltato e capito dalla sua famiglia, perciò sfoga sui più deboli la propria rabbia. Oppure che imita il modello aggressivo di uno dei genitori. Qualunque siano le cause del suo modo di agire, ora sappiamo che probabilmente sta peggio di noi e che vive male se stesso e gli altri. Non tutte le colpe sono sue. Anche noi abbiamo le nostre. Quando reagiamo alle sue provocazioni con la stessa modalità e anche quando ci mostriamo spaven-tati da lui stiamo facendo il suo gioco! Quando invece, e questo l’abbiamo capito grazie al progetto, noi ci mostriamo tranquilli e pacifici, addirittura capaci di affetto e disponibilità nei suoi con-fronti, noi “ smontiamo il bullo”. È bellissimo a questo proposito il breve filmato che ci ha mostrato Patrizia. Si tratta del monologo

sul bullismo della Cortellesi intitolato “Mi chiamo Giancarlo Catino”. Colpisce con grande forza la storia di questo bambino “bullato” dai primi giorni di scuola prima-ria fino alle superiori, che all’improvviso scopre dentro di sé l’arma vincente per sconfiggere il bullo. Ma non vogliamo an-ticiparvi quale fosse, vi conviene andare a cercare il video in rete. Vedrete, vi colpirà moltissimo, soprattutto nel finale!

VB Baroni

6 - Maggio 2016

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IN EVIDENZAIN EVIDENZAIL CYBER BULLISMO.

Impegno non solo sui libri...

Mentre il bullismo riguarda atteggia-menti e compor-tamenti da parte di un ragazzo/a fi-

sicamente presente e che può essere affrontato in gruppo e chiedendo aiuto ad un adulto di fiducia, il Cyber bullismo è molto più difficile da contrastare per-ché la persona o le persone che ci stanno “ bullando” non sono davanti a noi e a volte nemme-no sappiamo di chi si tratta. Infatti il Cyber bullismo segue queste modalità: Diffondendo pettegolezzi attraverso mes-saggi sui cellulari, mail, social network; postando o inoltrando informa-zioni, immagini o video imbarazzanti (inclu-se quelle false) rubando l’identità e il pro-filo di altri, o costruendone di falsi, al fine di mettere in imbarazzo o danneggiare la reputazione della vittima; insultando o de-ridendo la vittima attraverso messaggi sul cellulare, mail, social network, blog o altri media; facendo minacce fisiche alla vitti-ma attraverso un qualsiasi media. Abbiamo richiesto, per imparare a tutelarci, un incontro con i vigili, che si è svolto nella mattinata del 16 maggio. Dopo un lunga e per noi un po’ ripetitiva introduzione generica sul bullismo in generale, final-

mente siamo entrati nel vivo del problema. Il cyber bullismo, ci ha spiegato la vigilessa è un fenomeno difficile da contrastare, so-prattutto perché molti di noi usano internet, Facebook e tutti i social network, senza sa-pere come realmente funzionano e che tutto quello che finisce in rete è quasi impossibile da cancellare definitivamente. Un incubo in-somma! Ci ha chiesto quanti di noi avessero

una pagina su Facebook o usassero whatsapp, Twitter o simili. Per fortuna pochi di noi hanno una pagina Face-book , però usiamo molto whatsapp su cui abbiamo aperto un gruppo chat di classe. La vigilessa ci ha suggerito di stare sem-

pre molto attenti a tutto ciò che condividiamo sui social network, perché una volta postato diventa di pubblico dominio e chiunque può utilizzare foto e informazioni. Addirittura Facebook, e pochi se ne accorgono, all’atto di iscrizio-ne ha messo una clausola: tutte le foto che noi postiamo e condivi-diamo diventano di sua proprietà! Pazzesco! Ci ha suggerito di non mettere mai nostre foto anche perché possono richiamare su di noi, oltre a quelle dei cyber bulli, anche le attenzioni poco gradite da parte di adulti malati (pedofili) che possono chiederci l’amicizia, spacciandosi per nostri coetanei.

È facile caderci! È una trappola in cui pur-troppo finiscono anche molti adulti accet-tando di condividere, tra i tanti amici e amici degli amici, anche con perfetti sconosciuti! Tra l’altro ci si può iscrivere anche con dati anagrafici fasulli e mettendo come imma-gine la foto di chiunque, bambino o adulto, prendendola in rete. Le abbiamo chiesto se è possibile cancellare le foto o il profilo, e la sua risposta è stata che è quasi impossibile cancellare qualsiasi dato: quando qualcosa finisce in rete ci resta per sempre! Faccia-mo attenzione quindi, quando concediamo la nostra amicizia in rete, a verificare pri-ma se si tratta davvero di qualcuno che potremmo conoscere, anche chiedendo ai contatti in comune!!! VB Baroni

RECENSIONIRECENSIONIThe divergent series

“The Divergent series” è una tri-logia composta da tre libri: Diver-gent Insurgent e Allegiant. Hanno prodotto anche i film, ma Allegiant è diviso in 2 parti, la seconda uscirà nel 2017: Ascendant. Divergent è un romanzo di fanta-

scienza; ambientato a Chicago in un futuro non specificato dove i cittadini si sono divisi in vare fazioni per porre fine alle guerre e, per prottegersi da minaccia esterne hanno costruito una recinzione attorno a tutte la città. Le vari fazioni hanno determinati ruoli nella società e ogniuno ha un proprio valore

• I Candidi perseguono l'onestà e dicono sempre la verità e viene affidato a loro il tri-bunale e le leggi• I Pacifici perseguono la gentilezza e sono sempre felici e si occupano a produrre il cibo per tutto il popolo• Gli Eruditi perseguono la sapienza e cono-scono ogni cosa• Gli Abneganti perseguono l'altruisimo de-dicandosi ad aiutare il prossimo, per questo comportamento viene affidato a loro il lavo-ro del governo• Gli Intrepidi perseguono il coraggio e sono i "protettori" della citta Ma poi ci sono gli Esclusi che non appartengono a nessuna fazione che vivono per le strade La sedi-cenne Beatrice Prior viene sottoposta ad un test dove il suo esito è “ Divergente” e la ragazza la ammonisce di tenere il risultato segreto. Stanca della vita monotona da ab-

negante sceglie di andare dagli intrepidi non sapendo della dura prova che affronterà. Le prove erano due: fisica e mentale dove in quest'ultima dovevano affrontare le loro paure. Beatrice, nominata Tris, fa amicizia con alcuni suoi compagni e anche con il suo istruttore Quattro dove poi si metteranno in-sieme. Jeanine Matthews, capofazione dei Eruditi, alla scoperta della Divergenza di Tris e Quattro (Tobias) cerca di esaminarli per poi ucciderli ma non ci riesce scatenando così una guerra. Consiglio questo libro perché é una storia molto bella ed entusiasmante , ti fa sentire parte di esso e non puoi farne a meno di leggerlo per scoprire cosa accade. Parla della vita e della morte, delle bugie e verità nascoste nella città di Chicago. Ci sono vare scene d'azione e molta suspense.

Mika Rea Aggabao IID Arcadia

Maggio 2016-7

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MULTICULTURAMULTICULTURALA MULTIETNICITÁ NELLA SCUOLA

Quando la diversità diviene ricchezza.

La nostra classe, la VB Baroni, presenta molte differenze al suo interno. Ci sono etnie, religioni e fondamenti culturali molto diversi tra loro. All’inizio questo ha rappresentato un

problema per il clima della classe, spesso reso poco rilassato dalle continue polemiche tra noi ragazzi che, presi dal nostro individualismo, volevamo sempre aver ragione sugli altri. Lo spazio comunicativo era una conquista continua, parlavamo uno sull’altro, cercando di dominare la scena o di ottenere il giusto spazio per dire anche la nostra opinione. A volte le lezioni erano piccole o grandi schermaglie, nelle quali non ci accorgevamo di “perdere “ tutti. Poi qualcosa è gradualmente cambiato. L’insistenza della nostra insegnante nel volerci “ascoltare tutti”, nel voler capire cosa volevamo dire, ci ha permesso di rilassarci e di rispettare i turni di intervento e di ascolto. Ci siamo scoperti uguali nella diversità, ma soprattutto abbiamo cominciato a “fare gruppo” a rispettarci, a integrare le nostre conoscenze ed abilità. Ora sappiamo apprezzare le nostre differenze e darci l’un l’altro rispetto e solidarietà. Nel corso di quest’anno abbiamo avuto quattro alunni di nuovo inserimento, due ragazzi Nai (Neo Arrivati in Italia), che non conoscevano

nessun vocabolo in italiano, un’alunna straniera proveniente da un’altra scuola (a febbraio) e un ragazzo Rom iscritto da noi negli ultimi due mesi scuola. E volete sapere che è successo? Li abbiamo accolti come vecchi amici, aiutandoli e sostenendoli nelle loro difficoltà! E la cosa buffa è che questo ha permesso anche a noi di migliorare i nostri risultati scolastici. Siamo contenti di noi stessi e lo sono anche loro visto che, da

come si comportano, sembrerebbe proprio siano con noi da anni. Il percorso e i progetti che abbiamo svolto insieme ci hanno portato a capire che se ci sono accoglienza e rispetto reciproco ogni differenza culturale e religiosa diviene ma-gicamente una ricchezza! Ah! Se i grandi lo capissero!

VB BARONI

RICETTE DAL MONDO…L'Adobo di maiale è una ri-cetta filippina profumata e saporita. L'adobo è un me-todo di preparazione, una marinatura, che può essere seguita con vari ingredienti: pollo, gamberi, pesce, cala-mari.

INGREDIENTI e DOSI:- Per 4 persone - Costolette di maiale o pollo 800g- 1 Cipolla grossa - 3 Spicchi d'aglio - 2 Alloro foglie - 1 Dado per brodo di Manzo - Aceto di vino bianco 100ml - Salsa di soia (Soy) fillipina 100ml - Acqua 300ml - Pepe nero q.b.- Peperoncino rosso piccante q.b

ACCOMPAGNAMENTO - Riso

DIFFICOLTÀ - Bassa

LE COSE CHE SERVONO -Casseruola -Profila

PREPARAZIONE 1) Tagliare le costolette di maiale in pezzetti larghi cir-ca 4 centimetri 2) Mettere la carne in una profila e aggiungere la salsa di soia, l'aceto di vino bian-co e lasciare marinare per 1 ora, muovendo la pirofila ogni 10 minuti circa così fa far assorbire bene la mari-nata dalla carne.3) Prendere una casseruo-la, versare un giro d'olio di oliva e aggiungere l'aglio e la cipolla tagliati e lasciare rosolare4) Quando l'olio incomincia a sfrigolare, aggiungere i pezzetti di carne ben scola-ta dalla marinata.5) Sbriciolare il dado di car-ne e mescolare bene 6) A questo punto aggiun-gere mezzo bicchiere di salsa di soia, un bicchiere e

mezzo di acqua, un pizzico di pepe se vi piace, un pe-peroncino e due foglioline do alloro.7) Mescolare e mescola-re affinché gli ingredienti si amalgamino bene e lasciare cuocere a casseruola co-perta e a fuoco medio - bas-so per 35 minuti 8) Aggiungere circo mezzo bicchiere di aceto vino bian-co e proseguire la cottura sempre a casseruola coper-ta per altri 5 minuti9) Scoprire la casseruola e lasciare andare a fiamma per qualche minuto 10) Servire l'adobo di maiale accompagnandolo con del riso cotto ad assorbimento. JOEY GRAGASIN AQUINO IID ARCADIA

Dalle Filippine l’adobo di maiale

INGREDIENTI1. 300ml di latte condensato 2. 300g di zucchero3. essenza di vaniglia4. essenza di rosa5. 25g anacardi6. 2 grandi cucchiai di burro7. 2 grandi cucchiai di acqua

Prendi una padella e mettila sul fuoco. Poi metti il latte, acqua, burro e zucchero. Gira bene per 5 minuti e continua a bolli-re per altri 20 minuti . Dopo giralo ancora per prendere il colore marrone chiaro e poi metti l’essenza di vaniglia, di rosa e gli anacardi; gira finchè diventa duro. Infine taglia a pezzettini quadrati e servi. IID ARCADIA

Dallo Sry Lanka il kiri toffee

8 - Maggio 2016

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MULTICULTURAMULTICULTURAPROGETTO “DIALOGO DI PACE”

Diverse religioni per un unico Dio

Le nostre insegnanti Patrizia e Loredana, verso la fine di quest’anno scolastico hanno deciso di proporci un progetto intitolato “Dialogo di pace”. Il progetto legato alla storia

delle religioni ha visto come protagonisti tutti noi, sia i ragazzi che seguono le lezioni di religione, sia quelli che hanno scelto lo studio assistito. La prima parte del progetto prevedeva una ricerca in piccolo gruppo. Alcuni di noi hanno raccolto informazioni e le hanno scritte, altri hanno ricercato su Internet immagini relative all’incontro tra religioni diverse, altri si sono occupati del cartellone

che doveva raccogliere sia le immagini sia i testi e gli slogan. Infine un gruppo ha lavorato con Patrizia per preparare una presentazione in PowerPoint che raccogliesse tutti i materiali del progetto. In seguito le nostre lezioni del martedì pomeriggio sono diventate un momento di approfondimento su ciascuna delle religioni più diffuse, sui loro testi, sui profeti, sui simboli, sulle somiglianze tra le varie fedi. Abbiamo visto anche dei film meravigliosi su alcuni personaggi la cui fede ha permesso di fare la differenza per tante persone. Il film “Preferisco il Paradiso”di Edoardo Aldo Cerrato, racconta la storia di

San Filippo Neri e di come abbia “inventato” gli oratori che tutti noi conosciamo bene. È un film divertente e molto commovente che ci ha trasmesso con grande semplicità, la sua grande fiducia nelle persone e il suo desiderio di aiutare i giovani a crescere nella fede, vissuta come gioia e condivisione. “Madre Teresa di Calcutta” un film interpre-tato magistralmente da Geraldine Chaplin, ci ha trasportati in India a contatto con la vera povertà e con la fame. Ci ha resi partecipi del “bisogno” , impossibile da soffocare, di questa suora di aiutare quella povera gente a costo di trasgredire al suo Ordine e di arriva-re a fondarne uno proprio, quello delle Mis-sionarie della Carità. Un messaggio molto forte quello di Maria Teresa di Calcutta e un impegno che ci ha profondamente colpiti! A conclusione del progetto possiamo sostene-re che le diverse religioni monoteiste hanno un testo sacro, dei simboli, dei profeti, ma soprattutto derivano da una matrice comu-ne, anche se nel tempo hanno sviluppato un modo diverso di esprimere la fede!

VB Baroni

Potete trovare un lavoro di approfondimen-to fatto dai ragazzi sul nostro canale yuotube: https://youtu.be/mkI9KmoLHWU

LA PACE È COME UN FIORE

La pace è delicata come un fiore ,ogni giorno va curata, e alimentata perché risplenda al sole.Aver rispetto per la natura è bello, perché così essa dura.Uniamo le religioniPer dialogare con le diverse opinioniUniamo i nostri poteriper liberare i sentimenti nei nostri cuori.Allontanandoci dalla guerra e dai suoi orrori.

Moshphi , Jeanne

LA PACE

la pace è bellezza,la pace è un dono,la pace è un sogno!È un sogno che si avvera dentro i nostri cuori,quando le persone si danno rispetto invece di farsi dispetto.La pace è profonda come il mare,un mare d’amore.È come un sole splendente,che fa sorridere ogni giorno la gente.C’è un solo Signore che ci libera il cuore,nel segno dell’amore della Pace e dell’onore. Chiara,Michelle

PREFERISCO LA PACE

Vorrei la pace nel mondo,la desidero fino in fondoperché tutti siano felici nell’essere tutti amici.Noi siamo contro ogni guerrae per proteggere tutta la terra,tutte le piante verdie la natura che ci circonda,chiara e profonda.Penso alla Pace,mi sovviene un pensiero d’amoreche sboccia come un bel fiore.

Giorgia, Lokas, Mirko

LA SCUOLA

A volte guardo la mia scuolae la mia fantasia vola,vola in alto verso il cielocome un papavero leggero.Nei miei anni qui trascorsiho scoperto nuovi percorsi,

tanti compagni meravigliosie concetti preziosiche mi accompagneranno per sempre nel mondo, sicuro e sorridente. VB BARONI

PACE O PACE

La pace non è un donoÈ un sogno che si costruisce Con le nostre mani uniteTutti insieme con affettoPreferendo all’odio il rispetto.Tutti insieme, in compagnia, con la nostra allegria,che ci potrà portar via.Superando ogni difettoLa pace è un fiore perfettoChe germoglia con l’affettoBasta far la guerra, sulla terraLa pace è ritornata Come brezza, una dolce folata. Nadiah e Giada

PACE

Il mondo è tondoe lo puoi modellare e amare a fondo.Puoi fargli tutto quello che ti pare,ma non devi fargli del male.Siate feliciPer non avere nemici.Amate e non rubate.La pace è nel profondo,ma non senza fondoe più capirete più amerete.Essere tristi è fastidioso,ma fare la guerra è disgustoso!Non voglio la guerra,ma la pace su questa Terra! Ryan

LA PACE

A noi non piace un mondo in guerraCon tanti soldati sotto terra.La pace arricchisce il mondo di gioiaE manda via la paranoia.La pace unisce anche chi è lontano

Come se si toccasse con mano.La pace bisogna costruirla eSaperla rispettare perché diventi più grande di un mare. Gianfranco

Maggio 2016-9

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MULTICULTURAMULTICULTURATAMBURI E NON SOLO!

RISPETTANDOSI

La nascita del tam-buro come strumento con tutta

probabilità risale all’epoca pale-olitica, perché compare nelle

raffigurazioni, utilizzato durante i riti di guarigione compiuti da sacerdoti e sa-cerdotesse. Nelle culture tradizionali il

tamburo ha assunto quasi sempre un ca-rattere sacro o simbolico. Nei paesi afri-cani i tamburi rappresentano e tutelano la regalità tribale e sono spesso conservati in luoghi sacri. In Asia centrale, in Siberia e nelle tribù indigene dell’America setten-trionale il tamburo è usato come oggetto rituale. In Europa il tamburo arrivò con gli arabi che furono i primi ad usare questi strumenti nei loro eserciti. Nel Medioevo

gli annunci nelle piazze venivano fatti al suono del tamburo. E risalendo più ve-locemente nel tempo, per sottolineare qualcosa di importante che sta per ac-cadere non si dice ancora oggi:”rullo di tamburi”?Il nostro vissutoPer noi il tamburo è stato una vera scoperta! Un modo fantastico di giocare con la musi-ca, un viaggio divertente iniziato in quarta, quando la nostra insegnante Patrizia ci ha proposto un’alternativa all’esperto che ave-vamo negli anni precedenti: provare a fare musica con le sole percussioni. All’inizio ci ha dato una regola, una sola: “Chi non ascol-ta, non fa!”. Abbiamo subito capito che non scherzava! Per rifare i ritmi che ci proponeva, dovevamo stare molto attenti, oppure sba-gliavamo clamorosamente. Inizialmente ab-biamo giocato a riprodurre i nostri ritmi con

le sole mani, poi con tutto il corpo. Abbiamo imparato come si suona prima di suonare! Final-mente abbiamo potuto abbracciare i djembé o prendere in mano le bacchette per ripro-durre i ritmi imparati su sambam e kenkenì, con la campanaria con le maracas (djabarà). Prima da soli e poi in piccolo gruppo abbiamo suonato a turno divertendoci. Intanto per imparare meglio abbiamo inventato insieme dei simboli per rappresentare i suoni che producono i vari strumenti, spaziandoli per dare significato alle pause. Così ora siamo in grado anche di leggerla la nostra musica. Da quest’anno abbiamo perfino provato a comporre da soli nuovi ritmi e non siamo niente male! Perché a noi piacciono le percussioni? Ma perché quando suoniamo i tamburi il loro suono è come quello del battito del nostro cuore, a volte lento, a volte veloce e impetuoso, come quando corriamo. Il suono dei tamburi parte dal cuore e arriva diretto alla pancia, dove c’è il vero sentire! La musica a scuola può essere davvero divertente!

VB Baroni

Un po’ di storia, giocando con la musica

Intolleranza, pregiudizi e rispetto delle diversità per un mondo migliore

F in dall'antichità l'intolleranza e l'odio nei confronti del diverso erano fenomeni molto presenti. Tra gli esempi più importanti ricordiamo gli episodi razzisti degli euro-pei verso gli Indios. Più avanti anche le donne iniziaro-no ad essere emarginate, perchè ritenute diverse: una

donna poteva subire una condanna a morte soltanto perché era vecchia e sola, oppure perchè non voleva sposarsi. Questo sentimento, spesso, è provocato dalla paura del diverso senza conoscerlo veramente, senza conoscere la sua cultura, i suoi modi di essere e le abitudini; ciò porta a dare un pregiu-dizio, cioè il giudicare prima, senza conoscere profondamente. Purtroppo questa idea è diffusa nella società anche oggi, nei cosiddetti Stati civili. Si cerca di fare il possibile per eliminare questa mentalità, ma razzismo e intolleranza sono idee che possono essere eliminate solo dalla mente dell'uomo, perchè è lì dove sono nate, anzi, vengono acquisite, perchè un essere umano non nasce razzi-sta, ma lo diventa, anche a causa della famiglia che è quella che influenza soprattutto la vita e le idee di un figlio: perciò è molto importante avere una buona educazione! Ogni giorno assistia-mo a episodi di razzismo, non solo nella vita quotidiana, ma anche in quella politica. Nelle elezioni presidenziali degli Stati Uniti, uno dei candidati ogni volta caccia via le persone di reli-gione o di carnagione diversa dalla sua, come se fossero degli animali. Secondo la mia opinione, le persone con questa idea di superiorità hanno una patologia, perchè non è normale emar-ginare una persona soltanto perchè non ti piace la sua etnia. Questo, però, non accade solo nei Paesi stranieri, ma anche qui in Italia: ad esempio c'è un noto politico che non accetta che gli immigrati entrino nel nostro Paese.

La mia opinione è che gli stranieri debbano essere presi in con-siderazione come forza lavoro, perchè tra quei rifugiati ci sono spesso anche scienziati, dottori, ingegneri ed artigiani che pos-sono aiutare ad accrescere l'economia. Se una persona crede di essere l'unica ad avere il diritto di essere diversa, di esprimere le proprie idee e i propri modi di essere e che tutti gli altri la debbano imitare e seguire allora si sbaglia, perchè abbiamo tutti il diritto di essere diversi. La diversità è una cosa molto importante così almeno possiamo confrontare le idee, le abitudini, e potremmo anche acquisirne di nuove, magari anche migliori. Molti filosofi dissero che non ci può essere un io se non c'è un tu; infatti non puoi essere diverso e unico se non hai nessuno con cui confrontarti. Una cosa ancora più importante è la tolleranza. La tolleranza è quando rispetti, tolleri o anche condividi le idee, la diversità e egli usi di un’altra persona. Se non si riesce a tol-lerare una persona non ci si potrà mai confrontare con lei. Essere diverso non vuol dire essere superiore, ma neanche in-feriore, perchè questa è la legge animale, mentre noi ,vivendo in un mondo umano, vale il concetto di legge umana, che dice che la persona che fin da piccola è stata educata alla diversità e che ha viaggiato, che ha vissuto lontano dalla propria patria, avrà più successo in un mondo multiculturale rispetto ad uno che non ha viaggiato e che ha trovato la sua misera identità rima-nendo nel suo Paese, senza conoscere nessuna nuova cultura, rispetto all'altro che invece ha trovato la sua identità viaggiando e sperimentando nuove culture, diverse dalla sua.

Khalil Abdalla IID Arcadia

10 - Maggio 2016

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CORRISPONDENZACORRISPONDENZAGIROTONDO DI EMOZIONI

Milano, 20 maggio 2016

Cara 2°A,tra qualche settimana arriverà l'ultimo giorno di scuola elementare e, nel nostro cuore, abbiamo tante paure e alcune gio-ie. Una delle paure è quella di lasciare i compagni ma, allo stesso tempo, l'attesa più grande è conoscerne nuovi. Un'altra delle paure è lasciare le maestre che ci hanno seguito per tutti i 5 anni, ma sap-piamo che potremmo trovare altri inse-gnanti che ci aiuteranno a imparare ad usare gli strumenti che abbiamo acquisi-

to alle elementari. Abbiamo paura di tro-varci in un nuovo ambiente, dove non sia-mo abituati a stare, ma scopriremo luoghi dove stare con altri. Un'altra preoccupazione è quella di per-dere il contatto con i nostri amici, ma pensiamo che potremmo vederci in altri luoghi di incontro come la parrocchia e le società sportive. Il timore che ci accomu-na è quello della difficoltà di diventare re-sponsabili, perché anche se diventeremo grandi, ci intimorisce il fatto di tornare a casa da soli e di gestire autonomamen-te gli impegni, senza un adulto che ci

controlli e ci organizzi il lavoro. Pensia-mo con apprensione al carico di compiti maggiore rispetto alle elementari e anche alla possibilità di non riuscire a superare l' anno scolastico.Alle medie cresceremo, matureremo e fa-remo nuove scoperte. Nonostante le no-stre preoccupazioni e i nostri timori sia-mo comunque contenti di iniziare questo nuovo percorso. Siamo contenti di vederci l'anno prossi-mo sperando, fuori da scuola, di scam-biare qualche chiacchiera. Saluti 5°c

Cara 5^C,

abbiamo ricevuto la vostra lettera e abbiamo ripensato al nostro primo giorno di scuola; anche noi abbiamo provato le vostre stesse emozioni. Vi assicuriamo che la scuola media non è così spaventosa come immaginate. Durante la prima settimana probabilmente starete sempre insieme ai vostri compagni delle elementari, ma dopo poco inizierete a stringere amicizia anche con gli altri. I primi mesi saranno importanti per abituarsi alle novità della scuola secondaria: l’orario scolastico diverso, la necessità di imparare a gestire il proprio tempo e le nuove responsabilità, il diverso carico di compiti e le richieste dei professori. Con l’ingresso alle medie vengono introdotte anche nuove ma-

terie, però, se avete sempre studiato con costanza durante il ciclo scolastico precedente, ora siete pronti per affrontare que-sta nuova sfida. Sarete contenti di conoscere nuovi insegnanti che vi aiuteranno nel corso del triennio e, se vi troverete davanti un ostacolo, po-trete affrontarlo con il loro aiuto. Le vostre maestre potrebbero mancarvi, ma potrete sempre an-darle a trovare. Vedrete! Ci saranno molte novità come le uscite didattiche, “Scuola natura” e attività divertenti in cui si possono realizzare cartelloni per abbellire la vostra aula. Siamo sicuri che questa nuova avventura vi piacerà e vi farà imparare tante altre cose che ancora non conoscete.Speriamo di vedervi l’anno prossimo! Tanti saluti dalla 2^A

Verso la prima media. Ricordando la quinta.

Maggio 2016-11

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SPORTSPORT

PROGETTIPROGETTI

W LE GARE SPORTIVE!Impegno non solo sui libri...

Come di consuetudine, anche quest’anno la nostra scuola ha partecipato ai giochi sportivi stu-denteschi per la zona sud di Mi-lano. Durante l’anno ci siamo al-

lenati in alcune discipline comuni a tutte le scuole, tra cui:

• Corsa dei 60 metri (classi prime e se-conde) e 80 metri (classi terze)• Corsa dei 600 metri (tutte le classi)• Salto in lungo (tutte le classi)• Lancio del vortex (classi prime) • Getto del peso (classi seconde e terze)• Staffetta (classi seconde e terze)

Gli alunni che hanno registrato le migliori prestazioni sono stati convocati per una o più prove.L’ultima gara si è svolta il 06/05 al Centro Sportivo Carraro dalle 9:00 alle 13:40. Accompagnati dalle nostre professores-se di Educazione fisica ci siamo recati presso il centro per partecipare alle varie competizioni.Al termine di tutte le prove si è svolta una premiazione e i primi sei classificati di ogni specialità hanno ricevuto una me-daglia.La nostra scuola si è impegnata molto e siamo riusciti ad ottenere diversi premi.È stata una bellissima esperienza: è dav-vero bello fare sport in compagnia dei propri amici!

2^A Secondaria Arcadia

La nostra esperienza al Consiglio di Zona Ragazzi della Zona 5 è stata molto intensa durante l’anno. Alla nostra prima seduta eravamo tutti tesi e un po’ imbarazzati perché era la prima volta che parlavamo in un contesto ufficiale, poi però abbia-mo superato le nostre paure e abbiamo dato inizio ai lavori.

Durante le altre sedute abbiamo valutato alcune proposte per mi-gliorare la nostra zona e, tra gli ambiti proposti (viabilità, spazi verdi e sicurezza), abbiamo deciso di concentrarci sull’analisi degli spazi verdi. Abbiamo avuto il compito di elaborare un progetto e noi abbia-mo preso in considerazione il parco di Via De Ruggiero e quello di Via Orlando. Nell’ultimo incontro dell’anno abbiamo esposto i nostri lavo-ri e insieme abbiamo progettato un volantino, poi distribuito a scuola, con la sintesi delle nostre attività. La partecipazione al Consiglio di Zona Ragazzi è stata un'esperienza fantastica che ci ha permesso di conoscere meglio la nostra zona, incontrare nuove persone e impa-rare l’importanza di rispettare il quartiere in cui viviamo. I rappresentanti delle classi 2^A e 2^D Secondaria Arcadia

CDZ5R PROPOSTEAggiornamenti dal Consiglio di Zona: la nostra esperienza…

12 - Maggio 2016

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CELEBRAZIONICELEBRAZIONI

PROGETTI

E ALLA FINE...IL MOMENTO DEI SALUTI!

IL NOSTRO GIORNALINO

Quante cose fatte insieme, persone e situazioni che non si scorderanno...

Tempo di bilanci e ringraziamenti a tutti gli "attori" che hanno contribuito che tutto ciò fosse possibile

I nostri anni nella scuola primaria sono giunti al termine, perciò vogliamo rivolge-re a tutti il nostro più affettuoso e grande

saluto. Alla scuola che ci ha accolti e cre-

sciuti facendoci sentire a casa nostra e sem-pre sereni. Alle nostre insegnanti Patrizia e Annamaria che ci hanno guidato nel nostro cammino, ascoltati e apprezzati per quello

che eravamo e ci hanno fatto scoprire den-tro di noi le persone che siamo diventati e che non immaginavamo di poter essere! Alla nostra compagna Moshphy che negli ultimi mesi si è trasferita a Londra e che ci man-ca moltissimo. Alle commesse che ci hanno a volte sgridato e più spesso coccolato. Ci mancherà tanto tutto questo, ma è una pro-messa....torneremo spesso a trovarvi! VB Baroni

Quest’anno nel nostro istituto ho visto nascere una nuova intesa e un proficuo modo di lavorare e stare insieme. I ragazzi della scuola secondaria e i ragazzi della scuo-la primaria hanno collaborato, grazie all’aiuto prezioso

degli insegnanti, per creare il primo giornale dell’Istituto, diver-tendosi e provando piacere in quello che stavano facendo.Il progetto, nato come continuità tra scuola primaria e scuola secondaria, li ha visti coinvolti nel reperire informazioni, pro-durre fotografie, scrivere articoli e controllare il tutto in un vero lavoro di squadra.Nel mio piccolo, che ho seguito da dietro le quinte l’intero pro-getto, posso affermare che tutti gli alunni, grandi e più piccoli,

hanno dimostrato la grande capacità di condividere un lavoro comune, ognuno col proprio apporto. Mi sento di ringraziarli per l’impegno che hanno sempre dimo-strato. Un grande grazie è rivolto ai docenti che hanno condotto con professionalità i ragazzi in questo cammino e Massimo, senza l’aiuto del quale, non avremmo potuto realizzare il nostro fanta-stico “School magazine”.

Buone vacanze a tutti!

Laura Bocchino (Responsabile del progetto)

FINALMENTE È NATO

Tutto è partito dal progetto Diario fatto dagli allievi di quarta elementare lo scorso anno, che hanno realizzato la personalizzazione del loro diario

scolastico come fosse un giornale. Il risultato ottenuto è stato notevole, talmente è piaciuto che è partita da loro la richiesta di poter realizzare quest’anno “Il Giornalino scolastico”. Detto fatto!Grazie alla grande disponibilità del corpo docente della scuola, si è pensato di coinvolgere, in un progetto di continuità, i ragazzi delle classi seconda media, gli stessi che nel prossimo anno scolastico accoglieranno, in veste di "più grandi dell'Istituto", i compagni di classe prima.

E ora a voi piccoli redattori: siate orgogliosi di ciò che avete creato ed impegnatevi a tenere vivo ed alimentato questo spazio che vi è stato donato.Speriamo questo diventi uno strumento in grado di mostrare alla collettività tutto il vostro estro e che possa offrire sempre nuove notizie ai vostri lettori.Parlateci e scriveteci di tutto, i vostri sogni, le vostre esperienze, le vostre gioie e, perché no, anche le vostre preoccupazioni, magari potranno essere le stesse di tanti vostri amici. Sfruttate bene questo "megafono" che vi viene dato, anzi che avete guadagnato grazie all’ottimo lavoro di redazione del Diario.

Ci piacerebbe che fosse vissuto come un parco giochi o un parchetto (a seconda dell’età) nel quale sedervi, trovare i vostri compagni e le vostre compagne, parlare e passare tempo con loro per scambiare idee su interessi, film, canzoni e attività varie.La palla adesso è vostra, siamo sicuri che giocherete la vostra miglior partita.

Da mesi se ne parla... Grazie alla tenacia e voglia di creare un’opportunità in più per i ragazzi da parte di un gruppo di insegnanti e il Comitato Genitori ARBAFE.

Aiutaci a scrivere...C iao, se vuoi, puoi aiutarci ad alimentare

questo giornale inviandoci suggerimenti, articoli, foto o notizie. Basta scrivere a: [email protected] Questo spazio vuole diventare un’opportunità di espressione per tutti coloro che volessero comunicare qualcosa. Le mail pervenute saranno prese in carico dai ragazzi della redazione di turno che, a loro volta, svilupperanno gli argomenti. Ogni mail dovrà

essere firmata (anche se pubblicheremo solo il nome di battesimo), tutte le altre saranno automaticamente cestinate. Il materiale inviato non potrà essere restituito. Le foto raffiguranti persone o minori non accompagnate da liberatoria, saranno rese irriconoscibili. La redazione e i Professori responsabili di ogni numero selezioneranno tutti i materiali pervenuti. Inutile dire che linguaggi oltraggiosi ed offensivi non saranno presi in considerazione.

Nelle foto in alto a partire da sinistra la Scuola Media Arcadia, la Scuola Elementare Arcadia, la Scuola Elementare Baroni e la Scuola Elementare Feraboli

Marzo 2016-1

Numero 1 - Marzo 2016 - Istituto Comprensivo Statale “Arcadia”

SommarioINTERVISTE 2-3 TECNOLOGIA 4SOLIDARIETÁ 5IN EVIDENZA 6-7RECENSIONI 8-9SPORT 10-12MULTICULTURA 13EVENTI 14GIOCHI 15

SCHO

OL MAGAZINE

CREDIAMOCI!

Tante le aspettative, molta curiosità da parte di tutti, chissà come sarà, se piacerà, se lo leggeranno... Queste le domande che giravano per i corridoi e a "radiogiardinetti".

Ebbene il numero è uscito ed ha avuto un successo inaspettato, oltre 1300 visualizzazioni sulla pagina Facebook della scuola, con un'impennata di visualizzazioni sul sito della scuola, purtroppo non è possibile sapere il numero esatto degli accessi e dei download, ma l'hanno visto in tanti. Ed è anche piaciuto! Ricco di contenuti, ben sviluppati e di vario genere, proprio come deve essere un giornalino. Interviste, recensioni di libri e film, sport, tecnologia, solidarietà, bullismo, Consiglio di zona ragazzi, grafici, musica e giochi, sono stati

gli argomenti trattati con abile maestria. Bravi! In questo numero le classi aderenti sono ben sei, tre delle medie ed una per ogni plesso (Arcadia, Baroni e Feraboli) elementari. Abbiamo una bella esperienza vissuta da alcuni ragazzi di terza media a Sarajevo grazie a Don Giovanni e alla maestra Elisabetta, un altro progetto fatto dai ragazzi di Baroni "Siamo nati per camminare", una bella sezione sportiva con la storia delle olimpiadi, quindi si preannuncia anche questo numero interessante. Da segnalare come la scuola si sia attivata per stare al passo con i tempi, da metà aprile infatti è stata installata la fibra ottica per consentire un miglior sfruttamento della tecnologia presente nelle classi,

l'istituzione di una pagina Facebook per informare studenti e famiglie in maniera più rapida e diretta (senza tralasciare i canonici metodi ufficiali), un canale video su you-tube dove poter mostrare tutti i nostri/vostri progetti... Altre novità a breve perchè siamo "work in progress Arcadia!"

Inizio con il botto per il nostro giornalino, risposta mediatica inaspettata.

Cerchiamo reporter!Come anticipato dal titolo abbiamo bisogno

di integrare con articoli che ci vengono segnalati dalla persone che hanno apprezzato il nostro giornale. Per fare questo c'è la necessità di trovare chi vuole dedicare del tempo per realizzarli nell'interesse di tutta la comunità. Questa è una bella oppurtunità per poter contribuire attivamente alla vita del giornalino.Se vuoi basta scrivere a: [email protected]

Oppure parlane con i tuoi insegnanti che ti consiglieranno e indicheranno come fare. È altresì possibile pubblicare delle pubblicità sulle attività artigianali presenti nel nostro territorio. Si potranno "vendere" degli spazi per poter avere dei ricavi finalizzati o a progetti di sviluppo scolastico o a beneficenza sul territorio. Sono in fase di studio altre iniziative interessanti e sono ben accetti consigli... Insomma note positive in Arcadia!!!

Nelle foto in alto a partire da sinistra Rio capitale delle Olimpiadi 2016, la piantumazione della mimosa in Baroni, la storia del viaggio dei nostri compagni a Sarajevo, lo scambio di corrispondenza fra elementari e medie.

Maggio 2016-1

Numero 2 - Maggio 2016 - Istituto Comprensivo Statale “Arcadia”

SommarioINTERVISTE 2-3 CELEBRAZIONI 4-7CORRISPONDENZA 8PROGETTI 9ISTRUZIONE 10SPORT 11-13RECENSIONI 14-15GIOCHI 15

SCHO

OL MAGAZINE

SENZA LIMITI!

T rovare aggettivi per descrivere cosa si sta costruendo insieme è difficile. Ormai ci stiamo avvicinando alla fine della scuola e alle tanto sospirate vacanze, molti ragazzi

saluteranno le elementari e attraverseranno il vialetto per entrare nel mondo dei grandi, anche i più grandi stanno per spiccare il volo verso le scuole superiori, ma l'impressione che quello che si è fatto sarà ricordato con affetto e nostalgia dai più. Non siamo riusciti attraverso questi tre numeri del "nostro" School Magazine a raccontare tutto ciò che si è fatto durante l'anno, d'altronde siamo ancora dei novelli giornalisti ed abbiamo ancora molto da imparare, (non per niente andiamo ancora a scuola), ma ci piace e miglioreremo di numero in numero. Adesso è tempo di bilanci ma anche di programmazione già per il nuovo anno, nella scuola media c'è l'esigenza di scorporare la biblioteca dall'aula video per

non sovrapporre le attività, a breve partiranno i lavori per l'installazione di una lavagna bianca (recuperata da un'altra aula) e con l'istallazione di un video proiettore (anch'esso recuperato), si potrà quindi usufruire delle aule in maniera più funzionale. A tal proposito stiamo cercando un papà che si intenda di impianti sonori e che possa dare suggerimenti utili per non correre il rischio di effettuare installazioni poco funzionali al progetto. L'idea sarebbe quella di dotare l'aula con quattro casse acustiche per poter distribuire il suono in maniera omogenea senza dover spendere una follia. Sempre in tema vorremmo trovare valido consiglio per poter amplificare il giardino durante la festa della scuola ed avere la possibilità di usare adeguato impianto microfonico. È inutile riabadire che al Comitato genitori

non ci si iscrive ma si partecipa! Regalando un po' di ore alla sera per poter preparare le scenografie da usare durante i giochi. Tutti hanno famiglia, figli, impegni e lavoro... Ti aspettiamo a settembre!

Affermazione forte per un progetto dai larghi consensi

Inviaci una foto delle tue vacanze Con grande piacere vi annunciamo l'istituzione

dello spazio foto delle vacanze da recapitare alla mail di redazione: [email protected] Tutte le foto verranno pubblicate sulla nostra pagina facebook e gli scatti più originali verranno esposti a scuola. Le foto saranno votate da un Pool di professori e genitori, se presenti volti di

minori allegare liberatoria scaricabile dal nostro sito: www.arcadia.gov.it Da settembre partiranno numerose iniziative con l'intento di migliorare il nostro giornale, come per esempio l'istituzione di un concorso per disegnare/creare il logo della nostra scuola, la possibiltà di istituire concorsi fotografici a tema e tanto altro.

Nelle foto in alto a partire da sinistra l'ultimo saluto alle quinte con il tradizionale lancio dei cappelli in Arcadia, a seguire momenti della festa in Baroni, Arcadia e Feraboli.

Maggio 2016-1

Numero 3 - Giugno 2016 - Istituto Comprensivo Statale “Arcadia”

SommarioGITE CAI 2 INTERVISTA POLLA 3PROGETTI 4INDAGINE 5IN EVIDENZA 6-7RECENSIONI 7MULTICULTURA 8-10CORRISPONDENZA 11SPORT 12PROGETTI CDZ 12CELEBRAZIONI 13EVENTI 14-15GIOCHI 16

SCHO

OL MAGAZINE

Maggio 2016-13

Page 14: SENZA LIMITI! Sommario - arcadia.gov.it ARCADIA... · di una lavagna bianca (recuperata da un'altra aula) e con l'istallazione di un video proiettore (anch'esso ... Nel parco dovevamo

EVENTIEVENTIGIOCHIAMO A SCUOLA

La festa della scuola e i suoi retroscena

Manca veramente poco alla festa della scuola.Ma che cos'è la festa della scuola? La festa della scuo-la rappresenta la conclusione

dell'anno scolastico e l'occasione per la presentazione dei lavori realizzati durante l'anno in base al tema scelto.Alla fine dell'anno scolastico, di sabato mat-tina, tutte le classi si ritrovano in giardino e fanno dei giochi all'aperto. Prima dei giochi si accolgono i “remigini”, cioè i bambini che l'anno dopo saranno al posto delle attuali quinte e inizieranno la loro avventura nella scuola elementare. La festa della scuola è un momento importante principalmente per i remigini e le quinte poiché proprio per que-ste ultime viene indetto un concorso.Concorso?!La competizione si svolge così: ogni anno viene proposto alle quinte un concorso sul tema dell'anno scolastico. Quest'an-no il tema è “Con i piedi per terra”. È sta-to chiesto di esplorare il quartiere e trova-re uno spazio da modificare realizzando il progetto per illustrare i cambiamenti che si vorrebbero con tutto ciò che la fantasia permette. I concorrenti descrivono com'è adesso e come vorrebbero diventasse. I progetti verranno valutati da una com-missione che premierà tre progetti per plesso. Il momento della premiazione av-viene alla fine dei giochi quando vengono consegnati i diplomi alle quinte. Sarà un'e-sperienza stupenda, considerando che tut-ti ci guarderanno! Successivamente verrà scelto un elaborato per plesso e verrà man-dato al futuro sindaco di Milano per dare uno spunto all'organizzazione della zona 5.Come viene preparata la festa?Ogni martedì i nostri genitori vanno nel ples-so Feraboli di sera per preparare i giochi. Il giorno della festa, i genitori che hanno pre-parato i giochi, si propongono per aiutare i bambini a giocare.

Siamo andati alla scuola Feraboli, per fare delle domande ai genitori mentre lavoravano alla realizzazione dei giochi di quest'anno. Abbiamo chiesto che tipi di giochi ci sono e ci hanno rivelato i titoli: “Trilli”, “Pinocchio e la balena”, “I dinosauri” e “Le parole nasco-ste”. Ci hanno incuriosito i titoli dei giochi e quindi gli abbiamo chiesto come venivano loro le idee. Hanno detto che si immede-simano in ogni bambino e pensano cosa li farebbe divertire, altri hanno risposto che è difficile e ci si deve “spremere” un po'. Abbiamo chiesto dove prendono il materia-le e i genitori ci hanno risposto che usano

in parte materiale di riciclo mentre altro lo comprano. Hanno dichiarato che la difficoltà principale è fare un gioco che faccia diver-tire dall'inizio alla fine; non hanno paura di sbagliare i progetti perché, quando si sba-glia, si modificano. Abbiamo chiesto cosa provano nel vedere i bambini felici e loro ci

hanno risposto che provano gioia nel cuore e soddisfazione. L'ultima domanda che ab-biamo posto è stata se sono felici mentre preparano i giochi. La risposta? Sìììì! Ci si diverte e lo fanno per i loro bambini. Il presidente del “Comitato Genitori” Andrea Carrera, ci ha dato la sua interpretazione del tema “Con i piedi per terra”: secondo lui vuol dire coerenza, concretezza ma bisogno anche di sognare. Infatti i genitori hanno ag-giunto “Con i piedi per terra e.... la testa fra le nuvole”!!!!

Redazione 5C Arcadia

“L'UNIONE FA LA FORZA”“Tutti per uno e uno per tutti”

Quante volte li abbiamo usati, alcu-ne volte li abbiamo letti, altre volte li abbiamo catalogati solo come i soliti noiosi e inutili modi di dire; poi, al momento giusto, quando

meno ce l'aspettiamo, ecco che miracolosa-mente vediamo che non sono solo delle facili frasi ma che al contrario sono delle grandi verità. Sono la benzina che dà lo sprint al motore della festa della scuola, sono il carbu-rante che ha permesso il solito ottimo risulta-to (perfetto no, quello mai, potremo sempre migliorare).D'altronde una volta passata la stanchezza, l'agitazione e l'apprensione abbiamo il tempo

per fermarci ad analizzare quanto realizzato, ripensiamo al volto sorridente degli 804 bam-bini che abbiamo fatto giocare e spero diver-tire, agli oltre 1500 genitori-nonni-sorelle-fra-telli-zie che abbiamo intrattenuto sfamato e dissetato, ai 157 ragazzi/e che abbiamo pre-miato prima di salutare nel loro viaggio ver-so le medie, agli atrettanti nuovi virgulti che abbiamo accolto quella mattina per mostrare loro dove inizieranno le elementari a settem-bre, ma soprattutto con che spirito dovranno e dovremo affrontarle. Se rivediamo queste istantanee non possiamo che darci una pac-ca sulla spalla e farci i complimenti, ma so-prattutto vengono naturali i ringraziamenti a

tutti quanti hanno reso possibile tutto ciò, ai genitori che si sono trovati, ognuno secondo le proprie disponibilità ed attitudini, per de-dicare tempo e fatica per la realizzazione di giochi, banchetti, cappelli, cartelloni e chi più ne ha più ne metta, notando anche però che solo l'unione e la collaborazione dei genitori dei tre plessi ha permesso questo risultato e che nessuna scuola avrebbe potuto fare a meno delle altre due: in poche parole

“L'UNIONE FA LA FORZA” “TUTTI PER UNO UNO PER TUTTI”.

Andrea Carrera

14 - Maggio 2016

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EVENTIEVENTI

Emozioni a non finire …. “su quel ramo del lago di Como”.

Ogni volta che si sale su un palco...

Maggio: nella scuola elementare è tempo di saggi, lezioni aperte e recite. Noi mettiamo in scena spettacoli teatrali da 5 anni ormai, per imparare a

rimanere uniti e stare insieme all'interno del gruppo classe. Sembra complicato imparare canzoni, musiche e battute, ma poi scopri che è molto facile. Quest'anno abbiamo messo in scena, in chiave comica, il famosissimo romanzo storico di Alessandro Manzoni:”I PROMESSI SPOSI”.Abbiamo utilizzato questo racconto per

mostrare i valori che abbiamo sviluppato in questi cinque anni di scuola. Secondo noi il teatro è un modo per liberarsi dai proble-mi e dai pensieri, per calmarsi, rilassarsi, sentirsi liberi e a volte anche per ridere. Quando sei sul palcoscenico ti senti libero e assumi il ruolo del tuo personaggio tanto da non ricordarti più il tuo nome. Il teatro è un' esperienza che aiuta persone nervose e timide perché le libera dalla sensazione di essere se stesse, permettendo loro di interpretare personaggi con caratteri mol-to diversi dal proprio: ad esempio una per-

sona molto timida, che fa fatica a esprimersi, interpretando un personaggio chiacchierone, spigliato e coraggioso può essere una per-sona diversa. Abbiamo capito che il teatro è un modo per intendersi, anche se non si parla la stessa lingua. É importante capirsi e il teatro è il mezzo più semplice: ecco perché è necessario svilupparlo. Redazione 5C Arcadia

In parallelo abbiamo preparato e realizzato un video visibile sul nostro canale: https://youtu.be/yR4JhSXAmLQ

LA “QUINTA” NON CI FERMA!

CONCORSO MUSICALE

Tutti gli anni i ragazzi delle sezioni musicali (A e C) partecipano ad un concorso, che quest’anno si è tenuto il 12 maggio ad Aglié, in provincia di Torino. Ci siamo

ritrovati davanti all’Istituto Feraboli con i professori e alle 8:00 siamo partiti in pullman. Abbiamo viaggiato per circa due ore e, dopo una piccola prova in un oratorio del luogo, siamo andati a suonare in una chiesa lì vicino. Il primo brano, intitolato Escondido, è stato eseguito da un gruppo formato da flauti, violini, chitarre e percussioni: si tratta di una

tipica danza Argentina. Successivamente sono stati suonati molti altri pezzi eseguiti da solisti, duetti e trii. Alle 18:30 si è tenuta la premiazione e tutti quelli che hanno suonato hanno ricevuto dei riconoscimenti: eravamo davvero molto contenti ed emozionati! Verso le 19:30 siamo ripartiti con il pullman e alle 22:00 siamo arrivati a Milano. Durante il ritorno abbiamo anche improvvisato un karaoke! E’ stata un’occasione fantastica ed emozionante, sia per gli alunni, sia per gli insegnanti.

CONCERTO DI FINE ANNO

Mercoledì 25 Maggio si è tenuto in Via Ulisse Dini, nell’auditorium dell’istituto Allende, il concerto di fine anno, occasione per mostrare al pubblico - formato da alcuni professori, amici e parenti - il lavoro svolto durante l’anno. Il concerto è durato circa un’ora e mezza e abbiamo eseguito 16 brani, alcuni dei quali proposti anche al concorso. Tutto è andato bene e alla fine eravamo molto contenti e orgogliosi. 2^A Secondaria Arcadia

Maggio 2016-15

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GIOCHIGIOCHICRUCIVERBA

Giornale di informazione dell'Istituto Comprensivo ArcadiaVia dell'Arcadia, 24 - 20142 Milano (MI) - Tel. 02.88446990 - Fax 02.88447001Anno I°, Numero 3, Giugno 2016Mail di redazione: [email protected] Dirigente Scolastico: Dott. Gianpaolo BovioResponsabile Progetto: Laura BocchinoPresidente comitato genitori ARBAFE: Andrea CarreraReferente impaginazione progetto grafico: Massimo DorniniConsulenza progettuale grafica: Francesca Toselli

Contenuti realizzati in questo numero da: 2A e 2D della scuola media Arcadia, le classi elementari 5C Arcadia e 5B BaroniSupporto tecnologico informatico: Prof. Andrea Marilli Docenti di riferimento per questo numero: Prof.ssa Maria Consuelo Corvi, Loriana Bellotto, Roberta Quattrin, Alessandra Arruffatile maestre Enrica Russo, Patrizia Campolunghi,

Distribuzione gratuita - Chiuso in redazione il 13 Giugno 2016

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N 12A12

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1M B 7N G 9F 11L A 13B T1 7 9 11 13

U 2S 3C R 5C U N O 10L E D A T2 3 5 10

S C H O O 6L M A G A Z I N E6

I U I M E E N L V I A C D

C O M P T R T I A O O R

A L I A T I I G N A

A C G E N I

H N R A

A I E

DEFINIZIONI1 Materia  …strumentale2 Luogo  dove  si  apprende3 Scienza  che  studia  le  sostanze4 Strumento  di  lavoro  per  studenti5 Amici  che  appartengono  alla  stessa  classe6 Formano  l'alfabeto7 Possono  essere  pari  o  dispari8 Sinonimo  di  professori9 Possono  essere  a  righe,  a  quadretti  o  bianchi

10 Vi  si  scrive  col  gesso11 In  inglese  è  lessons12 Il  nome  del  nostro  istituto13 Il  tavolo  dell'alunno…14 …e  il  tavolo  dell'insegnante

ORIZZONTALI1 Ha le gambe ma non cammina5 Chi mangia cappuccetto rosso7 Sinonimo di gioielli8 Lo stato che ha come capitale Lima10 Il vestito delle pecore11. In matematica sono infiniti

15 Uno dei cinque sensi12 Gioco di carte18 Sinonimo di soggiorno o salotto19 Gli estremi di orso t20 In mezzo alla parola fede22 Messina24 Sono venti in Italia ed ognuna ha un capoluogo

DEFINIZIONI

1 Materia …strumentale2 Luogo dove si apprende3 Scienza che studia le sostanze4 Strumento di lavoro per studenti5 Amici che appartengono alla stessa classe6 Formano l'alfabeto7 Possono essere pari o dispari8 Sinonimo di professori9 Possono essere a righe, a quadretti o bianchi10 Vi si scrive col gesso11 In inglese è lessons12 Il nome del nostro istituto13 Il tavolo dell'alunno…14 …e il tavolo dell'insegnante

27 Viene dopo il sei30 Recita nei film31 Lo stato che ha come capitale Tallin34 Il contrario di basso35 Macchina in inglese36 Il digramma di gnomo37 Ape in inglese38 Dove lavorano i minatori39 Le vocali di rosa40 Cresce per terra ed è verde

VERTICALI1 Non manca mai al compleanno 2 Sinonimo di faccia 3 Luogo di culto e di gioco 4 Tessuto con cui si facevano i vestiti nell'antico Egitto 5 Può essere piena o nuova6 Capitale d'Italia9 Il pupazzo di pezza più amato dai bambini 17 I nemici dei gatti 13 Milano 14 Le vocali di Mina 16 Numero dopo il cinque21 Nota musicale prima del RE 23 Luogo di abitazione 25 Si ottiene dal miscuglio del bianco e del nero26 Plurale di nonna 32 La sedia del re33 Nome femminile che si può leggere al contrario

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16 - Maggio 2016